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AVV. SILVIA RENZETTI Assegnista di ricerca in Procedura penale
Universit degli studi di Bologna
Art. 36
Attribuzioni del giudice penale
1. La competenza a conoscere gli illeciti amministrativi dellente appartiene al giudice penale competente per i reati dai quali gli stessi dipendono.
2. Per il procedimento di accertamento dellillecito amministrativo dellente si osservano le disposizioni sulla composizione del tribunale e le disposizioni processuali collegate relative ai reati dai quali lillecito amministrativo dipende
Due le ragioni della scelta:
esigenza di effettivit:
- agevolare laccertamento della responsabilit dellente che risulta strettamente collegata al reato presupposto. Tanto che la regola processuale fissata nel d.lgs. 231 quella del simultaneus processus, salve le eccezioni previste dallart. 38.
- evitare decisioni contrastanti.
- insufficienza dei poteri istruttori nel modello procedimentale ex legge n. 689/1981 rispetto alle esigenze di accertamento proprie del sistema di responsabilit degli enti.
scelta di garanzia per lente: data la natura penale-amministrativa degli illeciti dell'ente e l'applicabilit di penetranti sanzioni interdittive derivate dall'armamentario penalistico e dalla stessa vicinanza con il fatto reato, si ritenuto necessario un sistema di garanzie molto pi efficace rispetto a quello della legge 689.
Art. 34
Disposizioni processuali applicabili
Per il procedimento relativo agli illeciti amministrativi dipendenti da reato, si osservano le norme di questo capo, nonch, in quanto compatibili, le disposizioni del codice di procedura penale e del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271
Bisogna verificare, in prima battuta,
lesistenza di una norma specifica nel capo III
del d.lgs. 231/2001 e, solo in via sussidiaria,
per colmare eventuali lacune, utilizzare la
fonte codicistica.
deve ritenersi che le norme processuali del
d.lgs. n. 231/2001 prevalgano sulle ordinarie
norme processuali in virt del principio di
specialit (Trib. Milano, 5 febbraio 2008,
Enipower, FA, 2008, 219).
La clausola di rinvio contenuta nellart. 34
pone i consueti problemi interpretativi legati
alla valutazione di compatibilit della
disciplina codicistica, l dove la normativa
speciale presenti delle lacune;
ai residui margini di operativit della stessa
quando, invece, la disciplina ad hoc fornisca
una specifica regolamentazione.
Infatti:
le disposizioni codicistiche non sono automaticamente applicabili agli enti, non essendovi una presunzione assoluta di compatibilit dellordinamento processuale con la normativa speciale
unespressa regolamentazione di determinati istituti da parte del decreto non esclude tout court lapplicabilit della disciplina generale, poich la prima si sostituisce alla seconda solo se del tutto autosufficiente; dandosi luogo, invece, ad unetero-integrazione se i meccanismi peculiari si aggiungano o modifichino parzialmente quelli ordinari
Inoltre:
alla generale clausola di rinvio di cui allart.
34, il d.lgs. n. 231/2001 contiene rimandi a
specifiche norme del codice, alcune delle
quali si pongono al di fuori della clausola di
compatibilit
Altre norme sono specificamente richiamate
ma salva la clausola di compatibilit
In numerosi casi in cui il d.lgs. n. 231/2001 presenta delle lacune rispetto agli istituti del processo penale, lart. 34 stato impiegato nel senso di consentire lapplicazione delle corrispondenti norme codicistiche.
Per esempio in tema di:
- Informazione di garanzia (art. 369 bis c.p.p.)
- Avviso di conclusione delle indagini (art. 415 bis c.p.p.)
- Giudizio immediato;
- Indagini difensive;
- Giudizio direttissimo (artt. 449 comma 5 c.p.p. e 558 c.p.p.)
Art. 35
Estensione della disciplina relativa
all'imputato
All'ente si applicano le disposizioni processuali
relative all'imputato, in quanto compatibili.
Anche loperativit di tale equiparazione subordinata alla clausola di compatibilit.
In ogni caso, la circostanza per cui per il compimento di un dato atto sia necessario il coinvolgimento di una persona fisica, non pu costituire un ostacolo insormontabile al fine di ravvisare lapplicabilit delle previsioni del codice.
Possibilit di sottoporre lente ad interrogatorio per il tramite del suo legale rappresentante (Ord. Trib.-GIP Torino, 11.6.2004, GM, 2004, 2506; conf. Ord. Trib.-GIP Milano, 23.3.2004, CP, 2004, 3789. Cfr. anche Relazione ministeriale al d.lgs. n. 231/2001, 18)
Art. 37
Casi di improcedibilit
Non si procede allaccertamento dellillecito
amministrativo dellente, quando lazione
penale non pu essere iniziata o proseguita
nei confronti dellautore del reato per la
mancanza di una condizione di procedibilit
In caso di improcedibilit:
- Decreto di archiviazione (disposto
direttamente dal p.m. art. 58)
- Sentenza di non luogo a procedere (art. 61)
- Sentenza di proscioglimento dibattimentale
(art. 67)
Art. 39
Rappresentanza dell'ente
1. L'ente partecipa al procedimento penale con il proprio rappresentante legale, salvo che questi sia imputato del reato da cui dipende l'illecito amministrativo.
2. L'ente che intende partecipare al procedimento si costituisce depositando nella cancelleria dell'autorit' giudiziaria procedente una dichiarazione contenente a pena di inammissibilit:
a) la denominazione dell'ente e le generalit del suo legale rappresentante;
b) il nome ed il cognome del difensore e l'indicazione della procura;
c) la sottoscrizione del difensore;
d) la dichiarazione o l'elezione di domicilio.
3. La procura, conferita nelle forme previste dall'articolo 100, comma 1, del codice di procedura penale, e' depositata nella segreteria del pubblico ministero o nella cancelleria del giudice ovvero e' presentata in udienza unitamente alla dichiarazione di cui al comma 2.
4. Quando non compare il legale rappresentante, l'ente costituito e' rappresentato dal difensore.
In caso di incompatibilit del rappresentante
legale, lente:
pu nominare un nuovo rappresentante del tutto
estraneo ai fatti di cui al reato presupposto
pu designare un rappresentante ad hoc solo per
il processo (procuratore ad litem)
pu scegliere di non nominare alcun sostituto del
rappresentante incompatibile e, quindi, di non
costituirsi nel processo, andando incontro ad una
dichiarazione di contumacia (perch lente che
non si costituisce in giudizio, a norma dellultimo
comma dellart, 39 dichiarato contumace).
Qualsiasi atto compiuto dal rappresentante incompatibile - da ritenersi inefficace, in quanto realizzato da un soggetto che non legittimato a rappresentare l'ente, cio ad esprimere la volont del soggetto collettivo nel procedimento che lo riguarda:
nomina del difensore
costituzione dellente Cass., sez. VI, 31.05.2011, n. 29930).
inammissibile limpugnazione presentata dal legale rappresentante della persona giuridica, divenuto incompatibile in quanto indagato o imputato del reato presupposto (Cass., VI, 19.06.2009, n. 41398; Cass., VI, 31.05.2011, n. 29930).
Art. 40
Difensore di ufficio
L'ente che non ha nominato un difensore di
fiducia o ne e' rimasto privo e' assistito da un
difensore di ufficio.
La garanzia della difesa d'ufficio destinata ad operare:
nel caso in cui il soggetto collettivo resti privo, per uno dei motivi contemplati dagli artt. 105 e ss. c.p.p., del difensore nominato all'atto della costituzione
nell'ipotesi in cui l'ente non sia costituito, rimanendo contumace (condizione del tutto compatibile con la nomina di un difensore d'ufficio),
quando - pur costituitosi - abbia omesso di nominare un difensore. Infatti, detta omissione, determinando l'inammissibilit della costituzione, comporta la dichiarazione di contumacia dell'imputato ente, con la conseguente nomina di un difensore d'ufficio
in tutti i casi in cui, in fase di indagini, sia necessario compiere un atto che presupponga l'assistenza difensiva e l'ente non provveda alla nomina di un difensore di fiducia
Per lindividuazione del difensore dufficio,
si osserva la regola di cui allart. 29 comma 1
disp. att. c.p.p., dovendosi invece escludere
lapplicabilit del secondo comma della
norma richiamata, che, per la formazione
delle tabelle e degli elenchi dei difensori
dufficio, impedisce il ricorso al sistema
informatizzato qualora il procedimento
concerne materie specifiche, alla luce del
tempo trascorso dallentrata in vigore della
disciplina e del progressivo ampliamento del
suo ambito di applicazione
- Se lente si costituisce validamente, la
mancata comparizione del rappresentante
non d luogo a contumacia, ma ad una
rappresentanza necessaria da parte del suo
difensore (art, 39 comma 4 d.lgs. 231/2001)
- Se lente non si costituisce, o la costituzione
invalida, dichiarato contumace (art. 41)
Art. 42
Vicende modificative dellente nel corso del
processo
Nel caso di trasformazione, di fusione o di
scissione dell'ente