28
Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Il Bambù Cristo Vera Speranza

BAMBU 2014 12 - cvsbari.altervista.orgcvsbari.altervista.org/bambu/bambu201412.pdf · scritta spray che lessi sul muro esterno del Policlinico di Bari tanti anni fa, ma di un’attualità

  • Upload
    buicong

  • View
    213

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Il BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùIl BambùCristo Vera Speranza

<

C'era un giardino molto

bello. Il suo Signore ne era

orgoglioso. Il più bello degli

alberi, e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso

sapeva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con fac-

cia seria si avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.

Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con

gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”.

“Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”

“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi

vuoi tagliare?”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.

Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere

tagliato, allora, tagliami”.

Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi

rami e le tue foglie”.

“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.

Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.

“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.

“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.

“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".

Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e

dividimi”.

Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie,

lo divise in due parti e gli strappò il cuore.

Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso

campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco

tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.

La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si

riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che

correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.

Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande

benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.

Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e

gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua

distruzione diventò un canale che il Signore poteva

usare per rendere il suo

regno più fruttuoso.

(Da un racconto

popolare cinese)

2 Il Bambù - Dicembre 2014

Intervista a

Papa FrancescoPapa Francesco: Cari fratelli e so-relle del CVS di Bari-Bitonto, buonNatale! Don Vittorio qualche giornofa è entrato di soppiatto nel miostudio privato chiedendomiun’intervista esclusiva a vostrovantaggio. Ecco il testo registrato.

– Carissimo Papa Francesco,desiderando far celebrare unNatale coi fiocchi e controfioc-chi alla mia associazione,quest’anno ho pensato addirit-tura a Lei per chiedere uncontributo a riguardo. OrmaiLei è giunto al ragguardevoletraguardo dei 78 anni (il 17dicembre). Alla sua veneran-da età, tutti ci domandiamo:se Natale è la festa dei bambi-ni, oltre i 70 anni come riusci-re a fare Natale?Papa Francesco: Non sono affattod’accordo che Natale sia la festadei bambini: essi a Natale si diver-tono un sacco, è vero, ma corronoinevitabilmente il rischio di vivere ilfatto storico dell’Incarnazione diDio come una delle tante favole chesi raccontano loro. Natale, secondome, è piuttosto una “festa per adul-ti”, perché solo l’adulto può sino infondo apprezzare il fatto sorpren-dente di un Dio che, per amore no-stro, discende dal Cielo perrivolgerci quel sorriso senza delquale ci è proprio impossibile vive-

re.

– In verità, siamo tutti sbalor-diti, Santità, di fronte al Suosorriso non-stop ed alla Suastraordinaria freschezza digesti e parole. In qualchemodo si direbbe che Lei cono-sca il segreto della eterna gio-vinezza… Vorrebbe benigna-mente spiegarlo a noi, chetante volte – anche a soli 20,30, 40 anni – siamo affaticatie stanchi di vivere?Papa Francesco: Volentieri. In veri-tà il mio segreto è di una banalitàassoluta. Non solo quando erobambino, ma anche crescendo ne-gli anni e nelle esperienze, ho cer-cato di percepire il sorriso di Diorivolto proprio a me! La cartina tor-nasole è, infatti, questa: si fa vera-mente Natale se, più gli annipassano, più si percepisce il sorri-so di Dio.

– Ma non è certo facile perce-pirlo, questo sorriso di Dio,quando quasi tutto intorno anoi si guarda in cagnesco… Papa Francesco: Dici bene, anzi be-nissimo. E’ constatazione facile, in-fatti, che non è il sorriso a regnarenelle relazioni concrete quotidiane

Il Bambù - Dicembre 2014 3

(vedi nella vignetta afianco i volti degli av-ventori del… “Bar del-la gioia”). Sì, non c’ènulla di più difficileall’uomo che sorride-re, dal giorno in cuil’uomo stesso, nel pa-radiso terrestre, deci-se di fuggire dal Voltosorridente di Dio. Miriferisco, come tu haicertamente compreso,agli effetti del c.d. pec-cato originale. Prima di esso Diosorrideva ad Adamo (ed Eva), edessi sorridevano a Lui. Ma anche lepiante e gli animali e le stelle sorri-devano all’uomo e ne erano ricam-biati. Dopo è stata tutta unacatastrofe: Adamo non ha più sorri-so ad Eva e viceversa, e così èscomparso il feeling dell’uomo conla terra e gli animali. Tu ricordi be-nissimo che i primi due fratelli dellastoria non certo si sorrisero l’unl’altro.

– Caro Papa Francesco, Leivuol dire che l’Incarnazione diDio a Betlemme altro non èstato che la mossa geniale diDio per far ritornare l’uomonel paradiso terrestre. Egli hascelto di tornire a sorridereall’uomo, e questa volta con lafaccina di un Bambino dellasua razza.Papa Francesco: Dici bene. E forsenessuno lo ha saputo disegnare piùefficacemente dell’autore del dise-

gno alla pagina se-guente: attorno al Dio-Bambino sorridonoproprio tutti, non soloMaria e Giuseppe, nonsolo i pastori, ma an-che le pecore e gliagnellini…

– A questo punto,mi consentirà,Papa Francesco, difarLe una obiezio-ne, di quelle grossecome una casa?

Gliela espongo citando unascritta spray che lessi sulmuro esterno del Policlinico diBari tanti anni fa, ma diun’attualità sconcertante:“Quando viene Natale tutto ilmondo cambierà. Firmato GLIILLUSI”. Lucio Dalla potevacantare tutto quello che vole-va, noi possiamo in questigiorni illuminare con festonicolorati tutte le case e le stra-de, resta il sospetto dei so-spetti: non siamo forse un po’tutti “illusi” per un giornoall’anno?Papa Francesco: Ti ringrazio diaver fatto quest’obiezione, perchéquesto è il rischio di ogni 25 dicem-bre: che noi “giochiamo” col Nata-le. NO! Non si gioca col Natale, nonsi ritorna all’infanzia a Natale, nonci si immerge in una melassa dibuonismo a Natale. Si fa veramenteNatale se si percepisce come unfatto storico oggi e qui il sorriso

4 Il Bambù - Dicembre 2014

che Dio a me vuole rivolgere a Na-tale. Ed io, solo a motivo di questosorriso, diventerò capace di sorri-dere a Lui e a tutti. Per sapere seabbiamo fatto veramente Natale oc-corre guardare il nostro volto dal 26dicembre in poi!

– Se le cose stanno propriocosì, a me sembra molto, mol-to difficile fare veramente Na-tale…Papa Francesco: Dirò di più, è addi-rittura impossibile senza una spe-ciale grazia di Dio: solo Lui ciconsente di sgominare il nemicodel Natale, colui il quale ci vuole“rubare” il Natale, quello vero.

– E’ la prima volta che sentoparlare del nemico del Nata-le...Papa Francesco: Da come parli sivede che non ricordi Ap 12,3-5: «Al-lora apparve un altro segno nel cie-lo: un enorme drago rosso, consette teste e dieci corna e sulle te-ste sette diademi; la sua coda tra-scinava un terzo delle stelle delcielo e le precipitava sulla terra. Ildrago si pose davanti alla donna,che stava per partorire, in modo dadivorare il bambino appena lo aves-se partorito. Essa partorì un figliomaschio, destinato a governare tut-te le nazioni …, e suo figlio fu rapi-to verso Dio e verso il suo trono.»Mi stai comprendendo? Questo è ilnemico del Natale, non si tratta di

un ladruncolo sprovveduto, bensìdel «serpente antico, colui che èchiamato diavolo e Satana» (Ap12,9). Il suo tentativo di “furto” con-siste proprio in questo: egli ci infi-nocchia col farci vivere il Natalefiaba, il Natale buonistico, il Nataletutto e solo festa dell’uomo. Così losvuota del tutto, rendendolo inno-cuo. Se noi non stiamo bene attenti,è inevitabile, purtroppo, che il 26 di-cembre e seguenti si ritorni all’anti-Natale di sempre (torniamo lupi chesbranano gli agnelli, torniamo quelliche non sanno più dove sta di casail sorriso, siamo quelli che ritengo-no che la vittoria del bene sul maleavviene solo nelle favole). A ragio-ne nell’Evangelii Gaudium io ho ri-petuto per sette volte il ritornello“Non lasciatevi rubare…”. Mi statecapendo, cari civuessini? Perchénon imitate me, sempre col sorrisosulle labbra, ma perché mi sforzo disentire rivolto a me storicamente ilsorriso del Dio-Bambino di Betlem-me?

Con affetto, don Vittorio

Il Bambù - Dicembre 2014 5

Una guida che continua

La “chiesa di Elvira” in AlbaniaIn questo numero una nipote di Elvira Di Bari ci racconta del suo viaggio in Albania per visitare la cappella edificata

a Tirana in nome della nostra cofondatrice.

Tirana è una grande cittàdove boutique di lusso si con-trappongono a poveri ban-chetti di vendita in strada,come alti palazzi moderni abaracche fatiscenti. Vi sonovarie periferie, ognuna dellequali ha un nome.

Kodra Kuque (che significacollina rossa) è il luogo dove,sotto una grande quercia, lagente del posto si riuniva percelebrare la S. Messa a Natalee a Pasqua nonché per farecatechesi. In quel luogo, conla donazione fatta in nome diElvira Di Bari, è sta-ta costruita una Chie-sa prefabbricata,dedicata a San Giu-seppe.

Io, nipote di Elvira,e mio marito Ginonell’anno 2010 siamoandati a Tirana insie-me ad una Suora, Su-periora di una delledue Comunità di Mis-

sionarie della Carità di MadreTeresa di Calcutta che ci sononella città e siamo stati ospi-tati nella loro casa. Le Suoresi dedicano, oltre che all’ospi-talità e all’assistenza di perso-ne anziane e disabiliabbandonate dalle proprie fa-miglie, anche a varie attivitàpastorali, affiancando i fratifrancescani che gestiscono levarie chiese. Visitando lachiesa di Kodra Kuque, che laSuora nostra accompagnatriceha denominato “Chiesa di El-vira”, abbiamo notato chec’era anche una campana in-

6 Il Bambù - Dicembre 2014

stallata su di un campanilestilizzato in pietra. Sul retro,sotto la Chiesa, è stato realiz-zato un Centro Polivalente,intestato a Elvira, che vienegestito dalle Suore per attivi-tà di doposcuola, catechismo eincontri per bambini e adulti.All’esterno c’è una zona verde,ben curata, con piante e fioriche vengono raccolti per ador-nare l’altare. La Suora ha fat-to suonare la campanatirando una grossa corda ed ilsuono è rimbombato nella val-lata. Immediatamente sonoarrivati tanti bambini e, subi-to dopo, molta gente del posto.

Cantando tutti (in linguaalbanese) con l’accompagna-mento della chitarra suonatadalla Suora, è stata celebratala S. Messa (sempre in linguaalbanese) da parte di un fratefrancescano il quale, alla finedella celebrazione, ha fattonotare a tutti la nostra pre-senza quali parenti della do-natrice della Chiesa. C’è statoun grosso applauso e noi cisiamo fortemente emozionati.Speriamo di aver soddisfattoil desiderio di “fare del bene”di zia Elvira, come era nellostampo che aveva dato allasua vita.

Maria Milella

Il Bambù - Dicembre 2014 7

CVS-TG

➔ 28 settembre: in Albania è venuta a mancare la madre diMiranda Meta (GdA Trasfigurazione, Bitritto). A lei, adAni e a tutta la famiglia vanno le nostre più affettuosecondoglianze; preghiamo per la defunta.

➔ 22 ottobre: abbiamo celebrato il trigesi-mo di Rosa Sinisi presso la chiesa delBuon Pastore con grande partecipazione ecommozione. Un temporale aveva fattosaltare l'energia elettrica e perciò la chie-sa, nel buio serale, era illuminata solo dal-le luci di emergenza e da candeleappositamente disposte lungo le navate.Don Vittorio Borracci, anche se l'impiantoaudio non funzionava, ha pronunciato un'omelia molto bel-la su Rosa, unendovi la memoria liturgica di S. GiovanniPaolo II che cadeva in quel giorno.

➔ 11 dicembre: Riferisce Laura Cozzi: «Oggi è nato, a casa didon Nicola Tommasini, il GdA sperimentale S. Maria delMonte Carmelo 3. Abbiamo piantato un piccolo seme cheil Signore, il beato Luigi Novarese e Rosa Sinisi ci aiute-ranno a far crescere. Per il momento siamo pieni di gioia,non solo abbiamo ricevuto tanto dalle parole di don Nicola,ma anche perché abbiamo contribuito a far conoscere il ca-risma del CVS a questo sacerdote 88enne dalla saluteestremamente precaria. Affidiamoci al Signore!»

➔ 26 dicembre: Davide Russo, che ha svolto iltirocinio pastorale con il nostro CVS, saràordinato diacono nella Cattedrale di Ugento.Accompagniamolo con la preghiera e offria-mo le nostre sofferenze per la sua santifica-zione come ministro del popolo di Dio.

La redazione

8 Il Bambù - Dicembre 2014

“Ala di riserva” notizie

➔ 6-8 dicembre: Mostra-mercato artigianalepresso la Parrocchia S. Marco.

➔ 10 dicembre: I di-pendenti RAI diBari hanno fattouna generosa dona-zione al nostro CVSe noi per ringraziar-li abbiamo offertoun presepe, realiz-zato in collaborazio-ne con i nostriragazzi, che rimar-rà come ricordo nel-la loro sede (vedi foto). Mons. Francesco Cacucci, il nostroArcivescovo, ha benevolmente voluto visitare la sede RAI ebenedire il presepe, coronando così un bel gesto di solidarie-tà.

➔ 13-14 dicembre:Mostra-mercato ar-tigianale a Sanni-candro di Bari. IlGdA locale del CVSha partecipato, in-sieme ad altre asso-ciazioni del paese,al “Mercatino diNatale” organizzato dal Comune in Piazza Castello. E' sta-ta una buona occasione di apostolato: diverse persone chenon conoscevano il CVS si sono fermate con interesse allostand (in foto).

Il Bambù - Dicembre 2014 9

Con Maria testimoni di gioia e

di speranzaIncontro di apertura dell'anno associativo 2014/2015

Il 5 ottobre scorso ci siamoriuniti presso la Parrocchiadel Salvatore in Bari – Losetoper l'incontro di avvio del nuo-vo anno associativo. Ancoratutti scossi e commossi per larapida perdita di Rosa Sinisi,abbiamo voluto però mantene-re accesa la fiaccola della vitaassociativa, che ci accompa-gna e ci sostiene.

Tema dell'incontro è stato“Con Maria testimoni di gioiae di speranza”, che approfon-diremo lungo tutto l'anno nel-la formazione dei Gruppid'Avanguardia. A presentar-celo è venuta sorella AngelaPetitti SOdC, che ha accettatoil nostro invito con grande di-sponibilità, pur capitando inun periodo già pieno per lei.La sua relazione è stata moltoricca e profonda, e ha stimola-to domande e riflessioni. Suc-cessivamente ci siamotrasferiti nell'aula liturgicaper la S. Messa, celebrata in-sieme a tutta la comunità par-rocchiale e presieduta dalparroco don Lino Modesto. E'

stata una liturgia molto senti-ta e partecipata, in cui ci hacolpito l'attenzione verso tuttii membri della comunità –bambini, ragazzi, giovani,adulti e anziani – ed ancheverso noi “ospiti”. Al terminedella Liturgia Eucaristica sia-mo rimasti in chiesa per pre-gare, insieme alla comunità,la Supplica alla Beata Vergi-ne Maria di Pompei.

E' seguito il pranzo al sac-co, con un momento di disten-sione, e infine la giornata si èconclusa con la Assembleadiocesana del CVS, guidatadal nostro assistente don Vit-torio.

E' stato bello riprendere ilcammino associativo sotto losguardo di Gesù e di Maria.Affidiamo questo nuovo annoal Signore affinché l'apostola-to porti frutto per far conosce-re il carisma civuessino etrasmettere gioia nella nostraChiesa locale.

A seguire si riporta la rela-zione sviluppata da sorellaAngela, utile per riprendere e

10 Il Bambù - Dicembre 2014

approfondire il tema, cosìcome per chi non ha potuto

partecipare. □

II Progetto Triennale si

presenta come un "pellegri-naggio" vissuto con Maria laMadre di Gesù, modello difede e di gioia (cfr. Lumen Fi-

dei, n. 58).Tale pellegrinaggio inizia

con il Centenario della nascitadel Beato Luigi Novarese(1914-2014) e terminerà con ilcentenario delle apparizioni diFatima (1917-2017). Esso ci faritornare all'essenzialità delnostro carisma (cfr. Statutodel CVS, Nota sulla spirituali-tà) e può aiutarci ad approfon-dire la preziosità del nostroimpegno di risposta oggi allerichieste della Vergine Santa.

Il carisma del Beato LuigiNovaresé ci ricorda che siamoparte importante di questopopolo di Dio e non possiamoessere semplici spettatori. Lepersone sofferenti sono sog-getti attivi e portano dentro lacomunità pastorale tutta lapropria umanità perché siaevangelizzata, con l'aiuto del-la grazia di Dio. Siamo chia-mati ad essere Chiesa chesappia trasmettere la fede ne-gli ambienti in cui viviamo,

consapevoli che affidati a Ma-ria, la Madre di Gesù, non re-steremo mai delusi.

"Il silenzio interiore davan-

ti al mistero della vita, è un

invito a vivere una spirituali-

tà capace non solo di interpre-

tare il dolore, ma di offrire,

nel dolore, una testimonianza

di gioia e di speranza" (BeatoLuigi Novarese).

Esaminiamo il titolo deltema di quest'anno “Con Ma-ria testimoni di gioia e di spe-ranza” parola per parola.CON MARIA TESTIMONI

Il contesto di emergenzaeducativa in cui ci troviamodà ancora più forza alle paroledi Papa Paolo VI: «L'uomocontemporaneo ascolta più vo-lentieri i testimoni che i mae-stri, o se ascolta i maestri lofa perché sono dei testimoni.[...] E' dunque mediante lasua condotta, mediante la suavita, che la Chiesa evangeliz-

Il Bambù - Dicembre 2014 11

zerà innanzitutto il mondo,vale a dire mediante la sua te-stimonianza vissuta di fedeltàal Signore Gesù, di povertà edi distacco, di libertà di fronteai poteri di questo mondo, inuna parola, di santità» (Evan-

gelii Nuntiandi, n. 41). Qual-siasi progetto di "nuovaevangelizzazione", qualsiasiprogetto di annuncio e di tra-smissione della fede non puòprescindere da questa necessi-tà: avere uomini e donne checon la loro condotta di vitadanno forza all'impegno evan-gelizzatore che vivono. È pro-prio questa loro esemplarità ilvalore aggiunto che confermala verità della loro dedizione,del contenuto di quanto inse-gnano e di ciò che chiedono divivere.

Di fronte agli scenari dellanuova evangelizzazione, i te-stimoni per essere credibilidevono saper parlare i lin-guaggi del loro tempo, annun-ciando così dal di dentro leragioni della speranza che lianima (cf. 1Pt 3,15). Un simi-le compito non può essere im-maginato in modo spontaneo,richiede attenzione, educazio-ne e cura.

GIOIA e SPERANZA

Il Papa insegna che la vitacristiana non è una festa, ma"gioia in speranza" ... "E noidobbiamo dircela la verità:non tutta la vita cristiana èuna festa. Non tutta! Si pian-ge, tante volte si piange.Quando tu sei ammalato;quando hai un problema in fa-miglia col figlio, con la figlia,la moglie, il marito; quanto tuvedi che lo stipendio non arri-va alla fine del mese e hai unfiglio malato; quando tu vediche non puoi pagare il mutuodella casa e dovete andarvenevia... Tanti problemi, tantiche noi abbiamo. Ma Gesù cidice: 'Non avere paura!' 'Sì,sarete tristi, piangerete e an-che la gente si rallegrerà, lagente che è contraria a te".

"Ma anche – ha proseguito– c'è un'altra tristezza: la tri-stezza che ci viene a tutti noiquando andiamo per una stra-da che non è buona". Quando,"per dirlo semplicemente","andiamo a comprare la gioia,l'allegria, quella del mondo,quella del peccato, alla fine c'èil vuoto dentro di noi, c'è latristezza". E questa, ha riba-dito, "è la tristezza della catti-va allegria". La gioiacristiana, invece, "è una gioia

12 Il Bambù - Dicembre 2014

in speranza, che arriva; manel momento della prova noinon la vediamo. E' una gioiache viene purificata dalle pro-ve e anche dalle prove di tuttii giorni: `La vostra tristezza sicambierà in gioia'. Ma è diffi-cile. Anche noi, quando siamoproprio nel buio, che non ve-diamo nulla: lo so, Signore,che questa tristezza cambieràin gioia. Non so come, ma loso!'. Un atto di fede nel Signo-re. Un atto di fede!"

Per capire la tristezza chesi trasforma in gioia, ha dettoancora, Gesù prende l'esempiodella donna che partorisce: "E'vero, nel parto la donna soffretanto — ha affermato il Papa— ma poi quando ha il bambi-no con sé, si dimentica". Quel-lo che rimane, dunque, è "lagioia di Gesù, una gioia puri-ficata". Quella è "la gioia cherimane". Una gioia, ha ricono-

sciuto, "nascosta in alcuni mo-menti della vita, che non sisente nei momenti brutti, mache viene dopo: una gioia insperanza". "Essere coraggiosonella sofferenza e pensare chedopo viene il Signore, dopoviene la gioia, dopo il buio ar-riva il sole. Che il Signore cidia a tutti noi questa gioia insperanza. E il segno che noiabbiamo questa gioia in spe-ranza è la pace. Quanti am-malati, che sono alla finedella vita, con i dolori, hannoquella pace nell'anima... Que-sto è il seme della gioia, que-sta è la gioia in speranza, lapace. 'Tu hai pace nell'animanel momento del buio, nel mo-mento delle difficoltà, nel mo-mento delle persecuzioni,quando tutti si rallegrano deltuo male? Hai pace? Se haipace, tu hai il seme di quellagioia che verrà dopo'. Che ilSignore ci faccia capire questecose".LA GIOIA DELL'EVANGE-

LIZZAZIONE

Nelle pagine evangelicheriguardanti la vita pubblica diGesù, leggiamo che, a un certomomento, egli stesso "esultònello Spirito Santo" (Lc 10,21). Gesù esprime gioia e gra-

Il Bambù - Dicembre 2014 13

titudine in una preghiera checelebra la benevolenza del Pa-dre: "lo ti rendo lode, o Padre,Signore del cielo e della terra,che hai nascosto queste coseai dotti e ai sapienti e le hairivelate ai piccoli. Sì, Padre,perché così a te è piaciuto" (Lc10, 21). In Gesù la gioia assu-me tutta la sua forza nelloslancio verso il Padre. Così èper le gioie stimolate e soste-nute dallo Spirito Santo nellavita degli uomini: la loro cari-ca di vitalità segreta li orientanel senso di un amore pieno digratitudine verso il Padre.Ogni vera gioia ha come ulti-mo termine il Padre.

La gioia cristiana scaturi-sce pertanto da questa certez-za: Dio è vicino, è con me, ècon noi, nella gioia e nel dolo-re, nella salute e nella malat-tia, come amico e sposo fedele.E questa gioia rimane anchenella prova, nella stessa soffe-renza, e rimane non in super-ficie, bensì nel profondo dellapersona che a Dio si affida ein Lui confida.

Sì, la gioia entra nel cuoredi chi si pone al servizio deipiccoli e dei poveri. In chi amacosì, Dio prende dimora, el'anima è nella gioia. Se inve-

ce si fa della felicità un idolo,si sbaglia strada ed è vera-mente difficile trovare la gioiadi cui parla Gesù.

Nel mondo spesso c'è undeficit di gioia. Non siamochiamati a compiere gesti epi-ci né a proclamare parole alti-sonanti, ma a testimoniare lagioia che proviene dalla cer-tezza di sentirci amati, dallafiducia di essere dei salvati.

Abbiamo mille motivi perpermanere nella gioia. La suaradice si alimenta nell'ascoltocredente e perseverante dellaParola di. Dio. Alla scuola delMaestro, si ascolta: la miagioia sia in voi e la vostra gio-ia sia piena (Gv 15, 11) e ci siallena a fare esercitazioni diperfetta letizia.

«Nessuno – ha detto ancoraFrancesco – è escluso dallasperanza della vita, dall'amo-re di Dio. La Chiesa è inviataa risvegliare dappertutto que-sta speranza, specialmentedove è soffocata da condizioniesistenziali difficili, a volte di-sumane, dove la speranza nonrespira, soffoca. C'è bisognodell'ossigeno del Vangelo, delsoffio dello Spirito di Cristo ri-sorto, che la riaccenda neicuori.

14 Il Bambù - Dicembre 2014

La vera gioia non è fruttodel divertirsi, inteso nel sensoetimologico della parola di-

vertere, (volgersi altrove, an-dare in direzione opposta, di-stogliersi) cioè esulare dagliimpegni della vita e dalle sueresponsabilità. Chi ha incon-trato Cristo nella propria vita,sperimenta nel cuore una se-renità e una gioia che nessunoe nessuna situazione possonotoglieres. La vera gioia non èun semplice stato d'animopasseggero, né qualcosa che siraggiunge con i propri sforzi,ma è un dono, nasce dall'in-contro con la persona viva diGesù, dal fargli spazio in noi,dall'accogliere lo Spirito Santoche guida la nostra vita

Nuova evangelizzazionevuol dire condividere con ilmondo le sue ansie di salvez-za, e rendere ragione della no-stra fede, comunicando ilLogos della speranza (cf. l Pt3,15). Gli uomini hanno biso-gno della speranza per potervivere il proprio presente. Ilcontenuto di questa speranzaè «quel Dio che possiede unvolto umano e che ci ha amatisino alla fine».

Tra gli ostacoli alla nuova

evangelizzarne c'è proprio lamancanza di gioia e di spe-ranza. La nuova evangelizza-zione si propone in questicontesti non come un dovere,un peso ulteriore da portare,ma come quel farmaco capacedi ridare gioia e vita a realtàprigioniere delle proprie pau-re.

Affrontiamo perciò la nuo-va evangelizzazione con entu-siasmo. Impariamo la dolce econfortante gioia di evangeliz-zare, anche quando sembrache l'annuncio sia una seminanelle lacrime (cf. Sal 126, 6).

Sia questa la grande gioiadelle nostre vite impegnate.Possa il mondo del nostrotempo, che cerca oranell'angoscia, ora nella spe-ranza, ricevere la Buona No-vella non da evangelizzatoritristi e scoraggiati, impazientie ansiosi, ma da ministri delVangelo la cui vita irradi fer-vore, che abbiano per primi ri-cevuto in loro la gioia delCristo, e accettino di metterein gioco la propria vita affin-ché il Regno sia annunziato ela Chiesa sia impiantata nelcuore del mondo»,

Angela Petitti SOdC

Il Bambù - Dicembre 2014 15

Giornata dell'Adesione nel 40° del CVS diocesano – 23/11/2014

I neonati del CVS

2014/2015

Volontari

Raffaele Bussola (GdA S. Maria del Fonte, Carbonara)

Michele Carulli (GdA Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari)

Giuseppina Chimienti (GdA Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari)

Antonio Del Vecchio (GdA S. Maria Assunta, Palo del Colle)

Michele Lorusso (GdA S. Marco)

Daniele Mastrandrea (GdA Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari)

Maria Napoletano (GdA S. Maria Assunta, Palo del Colle)

Tullio Principe (GdA S. Marco)

Anna Spilotro (GdA S. Maria del Fonte, Carbonara)

Anna Volpe (GdA S. Maria del Fonte, Carbonara)

Fratelli / Sorelle

Anna Colasuonno (GdA S. Maria Assunta, Palo del Colle)

Francesco De Marzo (GdA S. Marco)

Chiara Delvecchio (GdA S. Marco)

Gaetano Fanelli (GdA S. Marco)

Maria Ginefra (GdA S. Marco)

Anna Intini (GdA S. Marco)

Isabella Lorusso (GdA S. Marco)

Marisa Marziliano (GdA Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari)

Vincenza Murgolo (GdA Salvatore, Loseto)

Nicoletta Pesce (GdA S. Marco)

Vincenzo Radicci (GdA S. Marco)

Pasqua Sapone (GdA Maria SS. del Carmine, Sannicandro di Bari)

16 Il Bambù - Dicembre 2014

Giornata dell'Adesione nel 40° del CVS diocesano – 23/11/2014

I primi quaranta anni del nostro

camminoIl CVS di Bari-Bitonto è

giunto al suo 40° anno di vita.Tanto tempo è passato daquando un gruppetto di "semi-natori di speranza", sollecita-to dal CVS di Taranto, hapartecipato agli Esercizi Spi-rituali a Valleluogo e lì si è in-namorato del carisma del B.Luigi Novarese. Tornati aBari, hanno dato il via all'apo-stolato nelle parrocchie dellaDiocesi, che nel corso deglianni ha portato alla fondazio-ne di numerosi GdA ed allanascita e maturazione dei Set-tori. Ora siamo circa 170 ap-partenenti al CVS, noncontando i numerosi simpatiz-zanti.

L'evento celebrativodel 40° anniversario èstato programmato sinda prima dell'estate, fa-cendolo coincidere conla Giornata dell'Adesio-ne come segno che,mentre facciamo memo-ria del nostro passato eper esso ringraziamo ilSignore, restiamo aperti

al futuro, per accogliere e farfruttificare i doni che lo Spiri-to ci elargisce. In questa stes-sa prospettiva abbiamocercato un incontro-testimo-nianza che potesse ampliare ilnostro sguardo e darci nuovoslancio. Abbiamo perciò invi-tato Simona Atzori, la notapittrice e ballerina che fa del-la sua vita una danza e unvolo pur non avendo le brac-cia; ella ha risposto pronta-mente al nostro appello.

Domenica 23 novembre, so-lennità di Cristo Re dell'Uni-verso, ci siamo riuniti pressola Chiesa di S. Giovanni Bo-sco in Bari. L'aula liturgica

Il Bambù - Dicembre 2014 17

Prima della Messa, intervista di

Simona Atzori a RAI TG Puglia

capiente e luminosa ci ha ac-colto per la S. Messa e il suc-cessivo incontro con la nostraospite. Simona Atzori è arri-vata puntualissima; primadella Messa c’è stato modo diconcedere una rapida intervi-sta alla troupe di RAI TG Pu-glia, venuta per l’occasione.

La S. Messa è stata presie-duta dall'Assistente don Vit-torio Borracci. Ventiduepersone – 10 Volontari dellaSofferenza e 12 Fratel-li e Sorelle – hannoespresso la loro adesio-ne al CVS per la primavolta, ricevendo lo Sta-tuto e il Rosario dallemani del vice-Assisten-te don Mimmo Chia-rantoni. Nei loro voltisi riconoscevano l'emo-zione e la gioiadell'appartenenza.Tutti abbiamo rinnova-

to le promesse di fedeltà al ca-risma e l’affidamento allaBeata Vergine Maria. Alcunicanti durante la liturgia euca-ristica sono stati sottolineatidalla danza dei ragazzi delnostro Gruppo Attivo, coordi-nati da Annalisa Caputo.

La partecipazione alla S.Messa è stata ampia e viva.Tra la Messa e la testimo-nianza di Simona Atzori, vi èstato un breve momento com-memorativo, in cui sono stateconsegnate due targhe inte-state ad Emmanuele Fiore eRosa Sinisi, fondatori e colon-ne del CVS di Bari-Bitontodal primo all’ultimo giorno, insegno di riconoscenza. PerEmmanuele l’ha ricevuta suasorella Graziella, che è vissu-ta con lui assistendolo con ca-

18 Il Bambù - Dicembre 2014

La chiesa gremita

La targa per Rosa Sinisi

rità e lasciandosi coinvolgeredalla vita associativa. PerRosa l’ha ritirata don Vittorio,anche lui civuessino della pri-ma ora nella nostra Diocesi,poiché insieme hanno dato uncontributo e un’impronta so-stanziali al CVS non solo diBari ma anche di tutta la Pu-glia. Rosa stessa ha contribui-to ad organizzare questoevento – insieme a MicheleScardicchio – fino al momentodel suo ricovero in ospedale.

Per la seconda parte del po-meriggio molte altre personesi sono aggregate, risponden-do agli inviti che avevamo in-viato a diverse realtà religiosee civili, fino a rendere la chie-sa gremita e a richiedere un

supplemento di sedie. Doveva-mo essere in tutto circa 400persone: il colpo d’occhio eradavvero emozionante. In par-ticolare ci ha riempito di gioiala presenza di un gruppo delCVS di Bisceglie e uno delCVS di Andria, Centri di cui ilnostro ha sostenuto i primipassi qualche anno fa.

La testimonianza di Simo-na Atzori è iniziata con un vi-deo di presentazione, in cui haricordato brevemente alcunidei momenti più significatividella sua vita e della sua atti-vità. Quando ha preso la paro-la, ha meravigliato tutti con ilsuo stile comunicativo direttoe vivace e con il suo atteggia-mento solare. Ci ha ricordatoche molto spesso i limiti sonosoprattutto nella mente dellepersone, che pensano che – adesempio – una persona senzabraccia non possa tenere unmicrofono, mangiare da sola oballare. E invece si può fare,basta che ognuno trovi ilmodo più adatto alle propriecaratteristiche: lei usa i piedicome fossero mani per dipin-gere, truccarsi e usare tuttigli oggetti della vita quotidia-na, ed ha perfezionato un per-sonale stile di danza che non

Il Bambù - Dicembre 2014 19

ha bisogno delle brac-cia. Simona ha sotto-lineato, inoltre,l’importanza della fa-miglia, che è il primoambiente in cui lebarriere possono es-sere create o abbattu-te e che puòincoraggiare sin dapiccoli i figli a trovarela propria strada, su-perando le difficoltàcon determinazione eserenità. L’incontro è prose-guito con una serie di doman-de e risposte, in cui abbiamo“provocato” la nostra ospitecon interrogativi sia generalisia personali e lei ci ha “pro-vocato” a sua volta con rispo-ste che volavano davvero alto.

Al termine dell’incontro,dopo un sentitissimo ringra-ziamento e tributo di applau-si, le abbiamo donato i nostritesori: la biografia del B. Lui-gi Novarese e un presepe rea-lizzato artigianalmente davolontari del Gruppo Attivoinsieme a fratelli e sorelle.Non è mancato uno spazio perscattare foto-ricordo dellagiornata, in cui molti hannoapprofittato per salutare di

persona la nostra nuova ami-ca.

C’è davvero tanto di cuiringraziare il Signore, ad ap-pena due mesi dal distaccodalla nostra Rosa Sinisi. Sia-mo convinti che da lassù ciabbia guardato soddisfatta e –insieme al Beato Novarese, asorella Elvira Myriam Psorul-la, ad Emmanuele Fiore e atutti gli altri “civuessini dilassù” – continuerà a soste-nerci nel cammino che abbia-mo ancora davanti a noi, perespandere il carisma associa-tivo e la valorizzazione dellasofferenza nella nostra Dioce-si.

Floriano Scioscia

(Responsabile diocesano)

20 Il Bambù - Dicembre 2014

Durante l'incontro-testimonianza

Rosa, indimenticabile amica

Rosa, indimenticabile ami-ca, spigolatrice nel campo delSignore, missionaria di amo-re, ape dalle ali dorate, sul no-stro Centro Volontari haiversato fino all’ultima gocciadel tuo miele.

Spesso celavi la tua dolcez-za nel cuore, volevi la perfe-zione, avevi ereditato dalBeato Monsignor Novaresel’amore per le cose perfette egiuste. Avevi la virtù di confe-zionare oggetti per l’onore delSignore.

Ora si è aperto per te ilcancello e accompagnata dagliangeli lo hai varcato. Lì ilBeato Monsignor Novarese tiattendeva porgendoti le maniper condurti dal Signore e ri-cevere il premio dell’eterna fe-licità. Come ti sono grata perla tua squisita carità ancheverso di me e grata per averticonosciuta.

Rosa Casilino

(Capogruppo GdA

SS. Sacramento)

Il Bambù - Dicembre 2014 21

Il mio piccolo

pensiero

Un piccolo pensiero in ri-cordo di mia zia Elvira DiBari e della sua (e mia) tantocara amica Rosa Sinisi. En-trambe, discrete e silenziosenella propria sofferenza, han-no lasciato, in tutti coloro chele hanno conosciute,un’impronta indelebile delloro carisma.

Io ho cominciato a conosce-re più profondamente Rosa apartire dal 2002, anno dellascomparsa di zia Elvira laquale, a causa del Parkinson,aveva già da tempo rallentatola sua attività all’interno delCVS, pur continuando a se-guirla indirettamente da casa.Rosa, ben più giovane di miazia, ha mantenuto, fin quasialla fine del suo mandato ter-reno, vitalità e “verve” tipiche

di lei, pur essendo stata sem-pre di poche, ma incisive, pa-role. Era felice quando la siandava a trovare al negozio divia S. Visconti (e ancor di piùin via Brennero); le piaceva lacompagnia di tutte le personeamiche che la guardavano la-vorare restando in religioso si-lenzio, poiché lei preferivafare i suoi lavoretti da sola;era restia ad effusioni (baci,abbracci), ma io sono certache, comunque, apprezzassel’affetto di chi glielo dimostra-va in modo sincero.

Sicuramente ora sono dinuovo insieme, in compagniaanche di Emmanuele Fiore,che io però non ho avuto lafortuna di conoscere.

Maria Milella

22 Il Bambù - Dicembre 2014

Poesia per

Rosa Sinisi

E’ passato un meseE tu Rosa non ci sei piùMa nel mio cuoreIl tuo cuore dolceNel mio sorrisoIl tuo sorriso serenoNel mio sguardoIl tuo sguardo fiduciosoNella mia insicurezzaLa tua sicurezzaNelle mie paure i tuoi consigli saggiche mi hanno fatto maturarefacendomi diventare un albero che porta amoreverso il più deboleOra sei affacciata al balcone del ParadisoE così serena e sicura di te cammini nel giardino santo

Onofrio Pennelli

(Gruppo Attivo – GdA Salvatore, Loseto)

Il Bambù - Dicembre 2014 23

Grazie Rosa!

Rosa, la ex responsabilediocesana che ci è venuta amancare dopo un tumore. Sisente l’associazione vuota, lasua scrivania dove si sedeva ècome se non esistesse.

Quanti ricordi ci sono di lei,uno tra i quali i rimproveri,gli insegnamenti equant’altro. Era forte di carat-tere a volte, anchequando vedeva qual-cosa di sgradevole, eracosì. Forte di caratte-re. Se qualcuno facevaun torto a lei, si agita-va, oppure se veniva asapere qualcosa distrano… Rimprovera-va quel ragazzo.

I ricordi sono tanti che hodi lei, però quando c’erano gliincontri ogni mese la domeni-ca, lei veniva, anche al mee-ting a Molfetta, oppure aCarosino. Con pazienza (chene aveva) veniva alle parti.

Io, personalmente, un altroricordo che voglio scrivere, èquello del suo compleanno diun anno fa, quando lo festeg-

giammo. Era un incontro insede, una domenica. Fece unbreve discorso al microfono,che poi si cominciava a festeg-giare.

Rosa, ora che sei alla casadel Padre, prega per noi lassùe guida i nostri passi. So checi guardi da lassù, e con moltavolontà farai molte cose da

lassù per noi, per ilCVS e per il GruppoAttivo.

Ho tanti ricordi dite, non li dimenticheròmai. Il CVS si ricorde-rà e pregherà per te,perché sei venuta amancare all’improvvi-so e in ogni caso, il

CVS ora ha un impegno inpiù: di pregare per te, che gra-zie a te abbiamo avuto tantiinsegnamenti.

Grazie Rosa per la tua ge-nerosità!

Rocco Signorile

(Gruppo Attivo -

GdA Maria SS. del Carmine,

Sannicandro di Bari)

24 Il Bambù - Dicembre 2014

“Al telefono” con il... Cielo!

“I sogni son desideri di feli-cità...” Ognuno ha un sogno..anzi sicuramente più di uno,tanti e diversi come sono i “co-lori” del mondo, per realizzareciò che “non è ancora” o permigliorare ciò che c’è già.

Sogni che teniamo legati alcuore, stretti da un nodo invi-sibile che si scioglie solo quan-do tutto è diventato realtà.

Sogni che hanno il gustodella vita, di completezza, diessere quelli che siamo chia-mati e diventare, che hannoun bisogno ineludibile di “Cie-

lo” per conquistare la gioia,quella vera che è per sempre enon svanisce.

Tra i “sogni” più belli, cheprendono il nome più vario, cen’è uno un po’ “strano” che disicuro è tra quelli più realiz-zabili..

Che bello sarebbe se ci fos-se un "buco" nel Cielo, proprioper parlare con Lassù.. una“linea fissa” per essere sem-pre in contatto, che trasmet-tesse ad ogni secondo la gioiae la luce di lì.

Questa "linea", ho guarda-

Il Bambù - Dicembre 2014 25

to, fisicamente non c’è.. ma,come cantiamo, “non c’è misu-ra a misurare l’Amore”..l’Amore non lo possiamo chiu-dere in “misure”.

Per “aprire” il Cielo c’è unmezzo “potente”, che nessunoscienziato potrà mai pensaree spiegare, che si chiama...preghiera.

Basta collegarsi col "cen-tralinista" più Grande, Dio, eprendere a due mani la “cor-netta” del Cielo: il Segno diCroce.

Prendi subito la "linea",non c'è "tempo di attesa" emetti subito... il cuore inascolto.

Non ci sono “minuti” che siesauriscono o “segnale” chescompare. Il soffio del Paracli-to arriva, ti tocca e ti cambial'"umido" degli occhi in dolcez-za.

I sogni sono sì desideri...desideri che prendono la for-ma della vita se solo... “alzia-mo la cornetta” del Cielo!

Buon inizio d’anno associa-tivo a tutti.. buon camminoverso tutti i vostri sogni in eper Dio!

Antonella Tamborrino

(Capogruppo GdA

Maria SS.del Carmine,

Sannicandro di Bari)

26 Il Bambù - Dicembre 2014

La posta del Bambù

Secondo il tema di quest’anno della catechesi “ConMaria testimoni di gioia e di speranza “ mi è

venuto in mente una poesia su Maria nel mondo di oggidi ognuno di noi.

Dolce volto di MariaMaria, dal dolce tuo volto,

scopro di trovare gioia e speranzaa poco a poco,

nel mondo di oggi, nel moderno,a piccoli frammenti dolci

luce, nel tuo sguardoinsieme al tuo Gesù.

Rivedo, nei momenti di solitudine, amori,pensieri nei giorni strappati dal tempo,

che sfugge all’improvviso.Tante parole da dover sentire,

nelle ore fra tanti rumori, corde di chitarra nei canti di Chiesa

sempre ci sei tu Maria.Con il tuo volto dolce

tracci un cammino lungo,in un percorso lento,nei passi della realtà

che bussa al nostro cuorecercando Te

il tuo dolce volto.Giusy Attolico(GdA S. Rocco)

Il Bambù - Dicembre 2014 27

SommarioIntervista a Papa Francesco....................................................3 La “chiesa di Elvira” in Albania.............................................6CVS-TG....................................................................................8“Ala di riserva” notizie.............................................................9Con Maria testimoni di gioia e di speranza..........................10I primi quaranta anni del nostro cammino..........................17Rosa, indimenticabile amica..................................................21Il mio piccolo pensiero...........................................................22Poesia per Rosa Sinisi............................................................23Grazie Rosa!...........................................................................24“Al telefono” con il... Cielo!....................................................25La posta del Bambù...............................................................27

“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorio-so giornalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Biton-to per molti anni.

La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cineseche esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma del-la nostra associazione: così infatti il bambù esclama con terminimolto... cristiani: «Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quelloche vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc 14,36).

Hanno collaborato a questo numero: Annalisa Caputo, Rosa Casalino, Maria Milella, Onofrio Pennelli,Angela Petitti, Rocco Signorile

Redazione: Don Vittorio Borracci, Angela e Damiana Moschetta (Andria), Floriano Scioscia, Antonella Tamborrino, Maria Ida Todisco (Bisceglie)

Indirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected]

Sito Web della Confederazione CVS: www.sodcvs.org Sito Web del CVS diocesano: cvsbari.altervista.org

28 Il Bambù - Dicembre 2014