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Bilancio sociale

2017

Bilancio sociale

2017

Bilancio sociale 2017

Associazione di Volontariato Adozioni a Distanza e altri progetti umanitari in India, Nepal Tibet e Mongolia

Via Poggiberna 31 56040 Pomaia di Santa Luce (PI) Italy - Tel. 050 685 033

e-mail info@adozionitibet.it www.AdozioniTibet.it - Facebook https://www.facebook.com/YesheNorbu/

Cod. Fisc. 90028850502Iscritta al Registro Onlus dal 08.11.2000 N. prot. 17 11.03.2004

Bilancio sociale pubblicato nel dicembre 2017

Membro della FPMT Foundation for the

Preservation of the Mahayana Tradition

Con il Patrocinio dell’UBI Unione Buddhista Italiana

Bilancio sociale pubblicato nel dicembre 2017

Redatto a cura di: Simona Pasquali

(Responsabile Comunicazione e Fundraising)

Hanno collaborato alla realizzazione:

Franco Piatti (Vicepresidente)

Francesca Fontanelli (contenuti amministrativi)

Progetto grafico

Piero Sirianni

INDICE ▶ La Mission . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 ▶ La storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 ▶ I nostri valori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 ▶ L’assetto e la governance . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

▶ I nostri stakeholders . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 ▶ Il nostro gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 ▶ I nostri volontari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 ▶ I nostri partner . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

▶ Come lavoriamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 ▶ Dove lavoriamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 ▶ Gli strumenti d’aiuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 ▶ I progetti in India . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 ▶ I progetti in Nepal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 ▶ I progetti conclusi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 ▶ Principali attività svolte dall’Ass. nel 2016 . . . . . . . . 30 ▶ I nostri video . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

▶ Provenienza dei fondi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 ▶ Utilizzio delle risorse economiche . . . . . . . . . . . . . . . 34 ▶ Prospettive future . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

▶ Ente patrocinatore e affiliazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 ▶ Commenti dei sostenitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

▶ Diventando volontario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 ▶ Con una donazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 ▶ Attivando un sostegno a distanza . . . . . . . . . . . . . . . 39 ▶ Destinando il 5x1000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 ▶ Con un lascito o una donazione alla memoria . . . . . 41

▶ Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Chi siamo

Le relazioni

Le attività

Le risorse e il loro impiego

Rapporti con le istituzioni e con il pubblico Come sostenere le attività di Yeshe Norbu

Ringraziamenti

Carissimi amici,

molti di voi si chiederanno: perché proprio il Tibet?

Spesso si parla di conservazione della biodiversità, ma è ancora più importante preservare la diversità e la ricchezza delle varie culture umane, tanto più quando recano valori di cui il nostro mondo tormentato ha estremamente bisogno.Yeshe Norbu significa “Gioiello di Saggezza” ed è uno degli appellativi del Dalai Lama, che per la maggior parte dei tibetani è il simbolo stesso della loro società basata sul rispetto per gli altri e per l’ambiente naturale.La cultura del Tibet, con i suoi valori di tolleranza e non violenza profondamente radicati nella popolazione, è un patrimo-nio dell’intero genere umano che rischia di scomparire per sempre. Nel 1959 l’Esercito Popolare Cinese completò l’occupazione militare del Tibet annullando la storica indipendenza del Pae-se delle Nevi e la possibilità di formare uno “stato cuscinetto” fra l’India e la Cina. Si calcola che in questi sei decenni circa 1.200.000  tibetani siano morti a causa dell’invasione e degli sconvolgimenti sociali ed economici che ne sono derivati: rastrellamenti e uccisione di dissidenti, esecuzioni capitali per reati banali, aborti for-zati, lavoro coatto in condizioni disumane, carestie causate dall’imposizione su basi ideologiche di metodi di coltivazione inadatti all’altopiano tibetano. Per vincere il radicato spirito d’indipendenza dei tibetani, il governo cinese ha attuato un programma sistematico di elimi-nazione di tutti i punti di riferimento culturali e religiosi che ha portato alla distruzione quasi totale di scuole, biblioteche, luoghi di culto e di antichissime opere d’arte sacra, ormai scomparse per sempre.La devastazione è stata immensa ma è passata sotto silenzio perché è poco documentata: le foto sono quasi tutte sparite insieme a chi le ha scattate. La storia è sempre scritta dai vincitori, e soltanto da loro, ma I tibetani hanno dimostrato al mondo che un popolo oppresso può lottare per la propria libertà senza ricorrere alla violenza e perdere la propria umanità.Più di 130.000 tibetani sono fuggiti verso l’India e il Nepal attraversando a piedi l’Himalaya, e così si sono formati 50 campi profughi in cui i rifugiati, già stremati dal viaggio, sono stati decimati dalla denutrizione, dal clima caldo e umido e dalle malattie tropicali.La situazione in molti campi è migliorata grazie all’intervento di alcune organizzazioni umanitarie, mentre in altre zone manca ancora tutto: cibo sano, acqua non contaminata, assistenza sanitaria, scuole per aiutare i bambini a inserirsi nel mondo moderno senza perdere i propri valori.

Questo è il nostro campo di azione e la nostra speranza.

Lettera dellaPresidentessa

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Alla fine del 2017 vede la luce il primo Bilancio Sociale di Yeshe Norbu Appello per il Tibet in cui è riassunta la storia dell’Associazione e rendicontate le attività svolte nel 2016, per rendere sempre più trasparente tutto il nostro modo di operare e rafforzare la nostra identità nei confronti di tutti i nostri stakeholders.Il CESVOT, attraverso i consulenti di Associazione Intesa, ci ha assistito definendo gli standard e la metodologia per questa rendicontazione sociale. I criteri utilizzati in ambito contabile sono quelli stabiliti dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti come da rac-

comandazione n°10 delle “raccomandazioni contabili. Codi-ce Unico delle Aziende Non-Profit”Questo Report riguarda tutte le attività svolte da Yeshe Nor-bu all’interno dei propri progetti a favore dei profughi tibe-tani in India e Nepal, oltre ad attività sporadiche svolte in Mongolia nel Tibet occupato (Kam Occidentale).Questo documento intende ripagare la fiducia concessaci dai nostri partner e donatori che hanno creduto nel nostro lavoro e, più in generale, da coloro che vedono nella solida-rietà uno dei valori fondante della società civile. Vi auguriamo una buona lettura.

Nota metodologica

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Chi siamoLA MISSION

L’associazione ha lo scopo di salvaguardare e preservare i valori etici e sociali del popolo tibetano e degli altri paesi

buddhisti che hanno subito repressioni culturali e religiose o sono oppressi dalla povertà, attraverso il sostegno ma-

teriale, morale e culturale alla popolazione.

Naturalmente, qualora le

circostanze lo permettano,

l’Associazione interviene an-

che a favore di qualsiasi altro

gruppo umano in difficoltà.

Yeshe Norbu Appello per il Ti-

bet onlus si pone sotto l’auto-

rità spirituale di Sua Santità il

XIV Dalai Lama -Premio Nobel

per la Pace 1989- ed è affiliata

alla FPMT (Foundation for the

Preservation of the Mahaya-

na Tradition) un network in-

ternazionale di enti buddhisti

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che attualmente conta 160 aderenti in 36 nazioni ed è composto da centri di studio e di meditazione, monasteri e case

editrici, a cui si affianca una serie di attività umanitarie: hospices per malati terminali, centri di assistenza ai carcera-

ti, scuole, un orfanotrofio per bambini sieropositivi, centri per anziani, un lebbrosario, cliniche e presidi medici ecc.

https://fpmt.org/centers

Nel nostro Paese la FPMT è rappresentata dalla FPMT Italia (Fondazione per la Preservazione della Tradizione

Mahayana – Italia) riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica del 20 luglio 1999. 

Per tutte le sue attività Yeshe Norbu onlus ha il patrocinio dell’UBI (Unione Buddhista Italiana), l’Ente che recente-

mente ha firmato l’Intesa con lo Stato Italiano, analogamente a quelle già esistenti da anni con la Chiesa Cattolica,

le Comunità Ebraiche e varie Chiese Protestanti. http://www.buddhismo.it/onlus/

LA STORIA

“Nel 1972 eravamo a Kathmandu, in Nepal, e la vista dei bambini laceri e denutriti che passavano la loro vita in stra-

da ci stringeva il cuore, ma potevamo fare ben poco per aiutarli.

Qualche anno dopo, durante il primo corso di meditazione tenuto in Italia da due grandi maestri tibetani, chiedem-

mo il loro aiuto per adottare uno di quei bambini di strada che non avevamo dimenticato.

Ci consigliarono di non sradicarli dalla loro cultura e di aiutarli invece a crescere e studiare nel loro ambiente: meno

traumi per i bambini, per noi la possibilità di aiutarne più di uno, un contributo vero e duraturo allo sviluppo delle

risorse umane del loro paese.

Quella fu la nostra prima adozione a distanza e l’inizio di un lungo percorso.”

Francesca Zanati e Franco Piatti

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L’Associazione è nata spontaneamente più di 40 anni fa col nome “Comitato Appello per il Tibet” e ha continuato

a crescere gradualmente, allargando e diversificando continuamente le sue attività e riorganizzando la sua forma

giuridica senza mai perdere le caratteristiche di snellezza, affidabilità e trasparenza proprie delle organizzazioni in

cui lo staff è fortemente motivato da un ideale.

Nel corso degli anni Yeshe Norbu Appello per il Tibet onlus ha distribuito oltre 4.000.000 € e aiuta migliaia di bambini

(anche con gravi disabilità), anziani e monaci attraverso il sostegno a distanza e il finanziamento di progetti collet-

tivi in Nepal, India Mongolia e Tibet.

• mense gratuite (oltre 3.500.000 pasti)

• ristrutturazioni di edifici

• centri medici e scuole

• sostegno a case-famiglia per bambini disabili

• acquisti di automezzi, gruppi elettrogeni, computer e attrezzature moderne.

• soccorso alle vittime del sisma del 2015 in Nepal: cibo, assistenza medica, coperte, tende, ricostruzione di case

e scuole.

• Sostegno a un orfanotrofio per bambini indiani sieropositivi.

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I NOSTRI VALORI

Yeshe Norbu è un’associazione laica, ma i suoi valori e i suoi metodi di lavoro sono fondati su principi etici che pos-

sono riassumersi nel rispetto degli altri e di se stessi.

1. Rispetto per i destinatari dell’aiuto, per la loro dignità e la loro cultura, per l’ambiente sociale

e naturale in cui vivono.

2. Correttezza verso il donatore, rispettando le sue legittime aspettative e il suo sforzo economico:

• mostrando onestamente il risultato della sua generosità

• utilizzando la donazione per lo scopo dichiarato

• tenendo una contabilità accurata, completa e trasparente

3. Coscienziosità nell’uso del denaro donato:

• evitando ogni spreco e spesa superflua

• studiando progetti efficaci, sostenibili e che possano dare effetti positivi duraturi

• ricorrendo il più possibile al lavoro gratuito ed entusiasta di volontari qualificati

4. Rispetto per se stessi:

• essendo sempre consapevoli delle responsabilità morali che si assumono

gestendo problemi e speranze di tante persone

• agendo sempre con coerenza e integrità.

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Il Dalai Lama con Yuko, Francesca (la presidentessa) e Ngawang, i volontari di Yeshe Norbu che hanno preso cura della casa e cucinato per lui durante gli insegnamenti all’Istituto Lama Tzong Khapa nel 2015

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L’ASSETTO GIURIDICO E GOVERNANCE

Yeshe Norbu Appello per il Tibet onlus nasce, nella sua attuale forma giuridica di associazione, il 9 Ottobre 2000.

È iscritta con numero di protocollo 17 dell’11.03.2004 al registro delle Onlus Agenzia delle Entrate – Direzione Regio-

nale Toscana con effetto retroattivo a partire dall’8 Novembre 2000.

Dal 23 Febbraio 2016 con atto DD05/237 l’associazione è iscritta anche al registro delle ODV (Organizzazioni di Vo-

lontariato) del Comune di Pisa.

La sede è in via Poggiberna 31 Pomaia (PI), all’interno dell’edificio dell’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei più gran-

di centri del Buddhismo Tibetano in Europa.

Al 31/12/2016 i soci erano 25 (l’Associazione non ha l’obiettivo di avere più soci possibile), e non ci sono sedi secon-

darie o enti controllati.

L’età dei soci va da 35 a 72 anni e i due sessi sono rappresentati in parti quasi uguali.

Il Consiglio Direttivo è composto da tre persone che partecipano sempre a tutte le riunioni:

- Francesca Zanati, presidentessa, si occupa principalmente del sostegno a distanza

- Franco Piatti, vicepresidente, segue le comunicazioni con gli enti locali che realizzano i progetti e si occupa della

diffusione delle informazioni al pubblico,

- Filippo Scianna, consigliere, porta la sua esperienza in campo organizzativo

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La contabilità dell’Associazione è tenuta col metodo della Partita Doppia (obbligatoria solo per gli enti di maggiori

dimensioni) che garantisce il massimo della trasparenza. I conti sono controllati periodicamente da tre revisori or-

dinari e due supplenti.

Le riunioni dell’Assemblea dei Soci sono convocate tramite Posta Elettronica Certificata e vedono una presenza me-

dia di quasi metà degli iscritti, che peraltro sono ben informati sulle attività in corso tramite la bacheca, Facebook e

soprattutto i contatti diretti, così da svolgere informalmente la funzione di trustees.

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Le relazioni“Lieve è l’operar, se in molti è condiviso”

Omero

I NOSTRI STAKEHOLDERS

• Unione Buddista Italiana, Fornitori, Col-lettività Tibetana, Stampa

• Partner (Fpmt, Karuna Home, Ngoenga School, Monastero di Kopan, Sera-Jey Food Fund, Ministero Salute Governo Tibetano in Esilio), Donatori

• Dipendenti, Volontari, Collaboratori, Soci

Dipendenti,Volontari,

Collaboratori, Soci

YESHE NORBU APPELLO PER IL TIBET

ONLUS

Partner (Fpmt, Karuna Home, Ngoenga School,

Monastero di Kopan, Sera-Jey Food Fund, Ministero Salute Governo Tibetano in Esilio)

Donatori

Unione Buddista Italiana, Fornitori, Collettività Tibetana,

Stampa

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TABELL A METODO DI COIVOLGIMENTO

STAKEHOLDERS INFORMARE COINVOLGERE COLLABORARE

Dipendenti - collaboratori

Comunicazioni interne

Definizione partecipata di: progetti, iniziative e campagne

Collaborazione alla ideazione e rea-lizzazione degli strumenti di aiuto e delle campagne

Volontari e soci

Campagne di informazione, YouTube, contatti personali, a mezzo telefono e social nework Bilancio annuale

Partecipazione all’ideazione e alla realizzazione pratica dei progetti

Collaborazione nella realizzazione dei progetti, azioni ed iniziative

Partner Informazioni ad hoc a mezzo e-mail, Skype e telefono

Partecipazione all’ideazione e realizzazione dei progetti

Collaborazione alla realizzazione esecutiva dei progetti in loco. Collaborazione nella mediazione con la comunità tibetana

DonatoriSito web, informazioni tramite e-mail, social network Bilancio annuale

Partecipazione attiva alla realizza-zione economica dei progetti e alla comunicazione delle campagne

Partecipazione alla divulgazione e alla conoscenza dei progetti

Unione Buddisti Italiana

Sito web , Relazione annuale, Campagne d’informazione

Spunti per l’ideazione di alcuni progetti Ente Patrocinante

Fornitori Comunicazioni interne, Informative su richiesta

Rapporto commerciale

Realizzazione di materiali di comunicazione

Collettività Tibetana

Sito web e video, Informazioni su richiesta: e-mail, social network

Fruitori dei progetti Collaborazione alla comunicazione in loco

Media Sito web, Comunicati stampa Resoconto e bilancio annuale

Informazioni sulle violazioni dei diritti umani in Tibet e sui pro-getti di assistenza ai rifugiati

Divulgazione delle attività svolte dall’Associazione

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IL NOSTRO GRUPPO

Yeshe Norbu può contare su costi di gestione molto bassi grazie al lavoro gratuito ed entusiasta dei propri volontari. All’interno della propria sede a Pomaia lavorano continuativamente la presidentessa Francesca Zanati e il vicepre-sidente Franco Piatti. Il gruppo di lavoro poi comprende: una dipendente assunta part-time che si occupa di progettazione e comunica-zione, un collaboratore esterno a partita IVA che cura l’amministrazione e un collaboratore volontario che si occupa del database-entry.

I NOSTRI VOLONTARI

I volontari che sostengono l’Associazione, oltre quelli presenti nel gruppo di lavoro continuativo, sono:

1 • volontari in India, Nepal, Tibet e Mongolia che vengono di volta in volta coinvolti dalle organizzazioni locali nostre partner (vedi sotto) a seconda del progetto in corso.

2 • volontari presenti nella sede a Pomaia, presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, che aiutano nei lavori di uf-ficio e nella preparazione di materiale informativo (da 3 a 6 a seconda delle necessità).

3 • volontari che si attivano per l’organizzazione di eventi, mostre, fiere o distribuendo il nostro materiale informativo presso amici, parenti e nel proprio luogo di lavoro. (da 4 a 10 a seconda dell’occasione)

4 • Volontari ‘digitali’ che aiutano a promuovere i nostri progetti e le nostre campagne attraverso la condi-visione sui social network e via mail.

Oltre a questi ci sono centinaia di simpatizzanti dell’Associazione, anche non soci, che fanno conoscere le nostre attività attraverso il passaparola.

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I NOSTRI PARTNER

• Il DoH (Department of Health), cioè il Ministero della Salute del Governo Tibetano in Esilio (Dharamsala-India)

• L’International Office della FPMT, che coordina le attività dei 160 centri appartenenti al network internazionale di cui Yeshe Norbu fa parte

• Altri centri appartenenti alla FPMT in Mongolia e in India

• Il Monastero di Kopan (Kathmandu – Nepal)

• La Karuna Home per bambini disabili (Sud India –Karnataka)

• La Ngoenga School per bambini con disabilità (nel Nord India)

• La Scuola di Tharshul (nel Kham – Tibet orientale occupato).

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Le attività“Ciascuno di noi ha un potenziale illimitato

e può influenzare la vita degli altri all’interno della comunità e delle nazioni, nei limiti e oltre i limiti della propria esistenza”

Muhamed Yunus Premio Nobel per la Pace 2006

COME LAVORIAMO

Le attività dell’Associazione non sono svolte direttamente inviando materiali e volontari italiani sul posto, ma ven-gono realizzate attraverso i nostri partner, organizzazioni locali di sicura affidabilità e profondamente radicate nel tessuto sociale della zona, con le quali c’è una lunga storia di collaborazione.

Inoltre il personale locale non ha problemi di comunicazione con gli abitanti, ne conosce gli usi e le necessità e - non ultimo - mangia il cibo locale e beve senza problemi l’acqua disponibile sul posto.

In questo modo i costi sono abbattuti (in India e Nepal si trova tutto, anche alta tecnologia e professionisti prepa-rati, mancano solo i mezzi per pagarli).

Le fasi per la realizzazione di un progetto consistono in: raccolta e valutazione delle informazioni sui bisogni, la loro formalizzazione in uno schema coerente da proporre al pubblico, la raccolta e contabilizzazione dei fondi avendo cura di rispettare le richieste del donatore, l’invio dei denaro all’ente locale adatto a svolgere il compito e infine la rendicontazione del risultato ottenuto.

Per le adozioni a distanza il processo è analogo, con la differenza che la rendicontazione viene svolta direttamente dal beneficiario scrivendo al sostenitore.

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DOVE LAVORIAMO

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GLI STRUMENTI D’AIUTO

L’Associazione aiuta i profughi tibetani in India e Nepal attraverso:

1 • il Sostegno a distanza individuale di bambini, anziani, monaci, bambini disabili

2 • i progetti umanitari collettivi

1 • Sostegno a distanzaSi tratta una forma continuativa di aiuto economico individuale che può cambiare davvero la vita di una persona, dandole sicurezza di avere cibo sufficiente ogni giorno, un miglioramento delle condizioni igieniche, la possibilità di studiare ed infine un aiuto vero e duraturo per tutta la sua comunità, una concreta speranza di un futuro migliore per tutti.

La gestione di un sostegno a distanza è composta dalle seguenti attività: • selezionare le persone da aiutare, costituire un database e mantenerlo aggiornato. • produrre le schede degli adottandi e il materiale informativo. • contattare chi è interessato all’adozione e fornire tutte le informazioni richieste. • raccogliere, contabilizzare e far arrivare a destinazione il denaro. • sollecitare i versamenti in ritardo o dimenticati. • intervenire se ci sono problemi fra adottato e adottante (mancanza di comunicazione, trasferimenti ecc.) • tenersi al corrente di quello che succede nei luoghi di destinazione dei soldi per assicurarsi che tutto vada per

il meglio.

Con Yeshe Norbu la comunicazione tra “adottato” e “adottante” avviene direttamente e liberamente tramite uno scambio di lettere, e l’Associazione interviene solo nel caso che si presentino dei problemi.Numerose persone sono andate a trovare sul posto la persona adottata e dopo questa esperienza sono diventati sostenitori attivi dell’Associazione.

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La quota stabilita dall’associazione per l’adozione a distanza è di 25 Euro così suddivisa: • 21,50 Euro al bambino adottato; • 1,50 Euro a progetti di carattere collettivo, in particolare il Food Fund; • 1,00 Euro al fondo per le emergenze; • 1,00 Euro per le spese di ufficio.

2 • I progetti comunitariI progetti comunitari sono invece diretti a sostenere un’istituzione, gruppo di persone o una zona specifica recando beneficio a un’intera collettività. Possono riguardare scuole, case-famiglia per bambini disabili, centri medici permanenti o temporanei, costruzione o riparazione di edifici, acquisto di attrezzature, veicoli e materiali didattici, mense gratuite, ecc.

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I progetti umanitari possono essere finanziati da enti erogatori, dal 5 per mille, da donatori privati o da raccolte fon-di ad hoc.

La partecipazione ai progetti comunitari può avvenire attraverso liberi contributi oppure comportare un impegno continuativo, che naturalmente il donatore può interrompere in qualsiasi momento.

Alcuni progetti comunitari si chiudono al raggiungimento dello scopo prefissato, altri hanno carattere continuativo (scuole, centri medici ecc.) e sono destinati a durare per molti anni, con eventuali modifiche e sviluppi dovuti al mu-tamento delle situazioni.

All’interno dei progetti continuativi ci possono essere delle fasi che si concludono dopo un certo tempo o al raggiun-gimento di un obiettivo specifico.

I PROGETTI IN INDIA

FOOD FUND

Il Monastero Sera-je era una delle grandi università monastiche che preservavano la cultura del Tibet ed è stato devastato in seguito all’occupazione cinese.

I monaci fuggiti in India l’hanno faticosa-mente fatto rinascere in una zona incolta concessa dal Governo indiano, e tra mille

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difficoltà il Monastero ha ripreso gradual-mente la sua funzio-ne di formare perso-ne profondamente equilibrate psicolo-gicamente e di tra-mandare gli antichi metodi di conoscen-za ed evoluzione di sé stessi contenuti nella psicologia e nella filo-sofia buddhista.

Uno dei principali problemi era quello della denutrizione e delle malattie che ne conseguono, così la FPMT 25 anni fa orga-nizzò un programma

alimentare che gestisce una mensa gratuita per tutti i monaci che ne hanno bisogno.

Negli ultimi 15 anni Yeshe Norbu ha contribuito offrendo più di 3.500.000 pasti.

Il Food Fund è il principale progetto collettivo dell’Associazione ed è COSTANTEMENTE APERTO, finanziato tramite donazioni private.

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PROGETTO NGOENGA SCHOOL

La Ngoenga School si trova nel Nord dell’India non lontano da Dharamsala, dove ha sede il Governo Tibetano in Esilio, ed è stata voluta dal Dalai Lama per prendersi cura dei bambini disabili tibetani e valorizzarne le capacità residue in modo da dar loro dignità e aiutare le loro famiglie.Il progetto Ngoenga School è un progetto sempre aperto, su cui è sempre possibile ricevere donazioni da privati e da aziende. Yeshe Norbu in questi anni ha contribuito alle spese di gestione della scuola attraverso adozioni a distanza e con circa 90.000 Euro provenienti dal gettito del 5x1000.

Gli aiuti sono serviti per ristrutturazioni, rinnova-mento di locali fatiscenti, sedie a rotelle a motore per due ragazzi distrofici, corsi di specializzazione per il personale, attrezza-ture varie, specialmente equipaggiamento elet-tronico per la riabilitazio-ne dei sordomuti.

Inoltre sono stati compra-ti cibo, medicine e coper-te, fatte visite mediche di controllo ed eseguite cure specialistiche.

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PROGETTO KARUNA HOME

La Karuna Home, nel Karnataka (Sud-India), assiste ragazzi con disabilità fisiche, sensoriali e mentali.

Karuna Home si pone principalmente 3 obiettivi:1 • L’obiettivo immediato è quello di offrire ai disabili

la dieta migliore, la buona ospitalità, l’assistenza sanitaria e il sostegno sociale in un ambiente cal-do, sicuro e curato, migliorando il loro standard di vita, aumentando la loro felicità e allo stesso tem-po alleviando l’onere finanziario, fisico ed emotivo alle loro famiglie.

2 • L’obiettivo intermedio è quello di formare i disabili in attività di vita quotidiana come l’igiene persona-le, il vestirsi, il mangiare e il camminare per con-sentire loro di vivere con maggiore indipendenza.

3 • L’obiettivo finale, invece, è quello di offrire ai disabili una migliore educazione e maggiori competenze professionali in modo tale da aiu-tarli ad integrarsi nelle loro comunità quando lasceranno Karuna Home.

Il progetto Karuna Home è un progetto costan-temente aperto per Yeshe Norbu.

Yeshe Norbu in questi anni ha donato al proget-to circa 100.000 Euro provenienti dal 5x1000.

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CENTRO MEDICO DI TUTING

Tuting è una desolata baraccopoli di circa 1200 per-sone sita in una zona tribale che conta 82 diverse et-nie nell’Arunachal Pradesh, uno degli Stati più arre-trati dell’India al confine con il Tibet e la Birmania.

L’insediamento è composto da un insieme di 17 gruppi di casupole (palafitte con tetti di lamiera), fla-gellato dalle pesanti piogge monsoniche ed è stato “edificato” 50 anni fa da gruppi di profughi tibetani su un’area concessa in uso dal Governo Indiano.

Nel campo le necessità sono innumerevoli perché la zona è estremamente depressa e isolata: il terreno è avaro, non ci sono attività artigianali né tu-rismo, ma il problema più grave di tutti è quello sanitario.Su richiesta del Ministero della Sanità del Governo Tibetano in esilio, Ye-she Norbu onlus da anni sostiene tutte le spese per cure mediche per l’in-tero campo: medicinali, stipendi per il personale, manutenzione dell’am-bulanza, materiali sanitari.Il piccolo presidio medico del campo conta solo un’infermiera con un aiu-tante (un medico costerebbe troppo) e provvede a tutto: assistenza pre-natale, parti, vaccinazioni, tubercolosi, incidenti sul lavoro, malattie cro-

niche, infezioni, parassitosi, prevenzione dell’epatite, ecc., distribuendo medicine a prezzo di costo o gratuitamente a chi non potrebbe permettersele.

Solo i malati veramente gravi vengono portati all’ospedale con una vecchia ambulanza che ha già fatto troppi viaggi su strade quasi impraticabili.Il progetto Tuting rimarrà aperto anche nei prossimi anni. È possibile fare donazioni libere o impegnarsi in forme di aiuto continuative come il sostegno a distanza del campo medico del villaggio.

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I PROGETTI IN NEPAL

MAYA DAYA CLINIC

La Maya Daya Clinic rappresenta l’unico presidio medico per molte mi-gliaia di persone indigenti e i profughi tibetani nella zona di Kopan pres-so Kathmandu.L’ambulatorio è stato creato nel 1992 dal Monastero di Kopan (uno dei principali insediamenti dei rifugiati tibetani in Nepal, con il quale la no-stra associazione è in stretto rapporto) e assiste sia tibetani che nepalesi.Le patologie più frequenti sono parassitosi intestinali, malattie della pelle, tubercolosi, infezioni.

Il progetto Maya Daya è un progetto continuativo iniziato da più di dieci anni. Le risorse del Monastero di Kopan riuscirebbero a mantenere in

funzione il dispensario solo per 2-3 giorni a set-timana, mentre grazie agli aiuti inviati da Yeshe Norbu in questi anni, l’ambulatorio garantisce un’apertura giornaliera.

Quando la Clinic ha a disposizione fondi extra, organizza campi medici temporanei in zone re-mote dove non c’è nessuna assistenza sanita-ria.

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TERREMOTO IN NEPAL

Il 25 Aprile del 2015 il Nepal -uno dei paesi più poveri del mondo- è stato devastato da un terremoto di 7,8 gradi Richter.

Subito dopo il sisma, l’Associazione ha deciso di mandare tutti i soldi raccolti al Monastero di Kopan, con cui ha una lunghissima storia di collaborazione, per sostenere la Maya Daya Clinic creata 25 anni fa dal Monastero per la gente della zona, nepalesi e rifugiati tibetani.

Benché essi stessi vittime del terremoto, i monaci hanno cominciato subito a distribuire acqua, viveri e medicine alla popolazione di Kathmandu e in seguito hanno gradualmente allar-gato il campo di azione rag-giungendo sperdute hima-layane zone in cui le grandi associazioni occidentali non arrivano.

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In alcuni casi ci sono state collaborazioni a tre: - Yeshe Norbu ha mandato il denaro, - le Nazioni Unite hanno fornito gli elicotteri, - il Monastero di Kopan ha curato tutti gli aspetti logistici

e organizzativi grazie suo inserimento nel tessuto socia-le e alla perfetta conoscenza del territorio.

Attraverso il team di soccorso allestito dal Monastero, subito dopo il sisma Yeshe Norbu ha distribuito circa settanta tonnellate di cibo e una grande quantità di coperte e tende.Nella seconda fase dell’emergenza ha dotato 125 famiglie ricoveri temporanei in lamiera per proteggersi dalle piogge monsoniche e in seguito ha finanziato la ricostruzione di 29 case e di numerose aule

www.youtube.com/watch?v=rMELp3d5cxE

Finora (2017) Yeshe Norbu ha contribuito ad aiutare la popolazione con 183.000 Euro, ma progetto Terremoto Nepal viene tenuto anco-ra aperto dall’Associazione perché i lavori di ricostruzione sono lungi dall’essere terminati.

In particolare, l’obiettivo primario ora è di ricostruire le scuole, stru-mento fondamentale per costruire il futuro individuale e collettivo.

I nepalesi lo sanno bene e molti i bambini che abitano nei piccoli vil-laggi fanno lunghi tragitti su sentieri di montagna per andare e tornare da piccole scuole, anche quelle che sono ancora baracche provvisorie.

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PROGETTI CONCLUSI

La tabella a seguire raggruppa, per aree di appartenenza tutti i progetti che Yeshe Norbu ha aperto e concluso in questi anni di attività. Trattasi di progetti con un fine realizzato e quindi chiusi.

Progetto Finalità

Area di appartenenza: I N D I APulmini per la scuola di Chowkur, un insediamento di rifugiati tibetani nel Sud dell’India, in Karnataka, a molti chilometri di distanza dal centro più vicino

Il campo era completamente privo di collegamenti pubblici per portare i bambini a scuola, per le emergenze mediche. Sono stati comprati 2 pulmini e pagato lo stipendio degli autisti.

Gruppi elettrogeni Karuna Home (2014) 2 grandi gruppi elettrogeni donati alla casa per bambini disabili nel sud India.

Ambulanza Bhandara (2014) Ambulanza completamente accessoriata donata al campo profughi di Bhandara che ne era sprovvisto da anni

Campi oftalmici temporanei: visite oculistiche e operazioni di cataratta (2016)

Un team medico ha effettuato visite oculistiche, piccola chirurgia oftal-mica e operazioni di cataratta presso i remoti campi profughi di Tezu, Miao e Tuting

Epatite B: vaccinazione, identificazione delle per-sone malate e del relativo carico virale, norme di prevenzione (2016)

Grazie al finanziamento ottenuto con i fondi dell’8x100 della Chiesa Valdese abbiamo finanziato screening e vaccinazione contro l’Epatite B su ragazzi tibetani in età scolare in 15 campi profughi. Per un totale di 6700 ragazzi controllati e 1328 vaccinati

Tara Children Project Orfanotrofio per bambini sie-ropositivi nel Bihar (2016)

Copertura di tutte le spese relative all’inserimento scolastico insieme a ragazzi sani, (un caso di non discriminazione forse unico in India)

Area di appartenenza: N E P A LThame Monastery, a quota 4000 sull’Himalaya (2013-17)

Cibo per la mensa delle monache del monastero di Thame, un fonda-mentale punto di riferimento sociale e culturale per tutta questa zona

Caravan Yak sull’Himalaya (2011) Trekking umanitario a cura dell’associazione con distribuzione di cibo e beni di prima necessità

Area di appartenenza: M O N G O L I AProgetto di recupero culturale Ristampa di libri per bambini e famiglie (2013 e 2016)Soup Kitchen, mensa per senzatetto Copertura di tutte le spese per due mesi (2007)

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PRINCIPALI ATTIVITÀ SVOLTE DALL’ASSOCIAZIONE NEL 2016

Sono continuate senza variazioni di rilievo le attività “storiche” ini-ziate nel 2000 - Sostegno a distanza di bambini, persone ordinate, anziani ecc.- Contributo al Sera-je Food Fund - Sostegno a Karuna Home e Ngoenga School per bambini disabili: cibo, medicine, attrezzature.

Soccorsi alle vittime del terremoto in Nepal

Nel 2016 l’Associazione ha continuato a ri-cevere fondi, che sono stati inviati al Mo-nastero di Kopan come nel 2015.

- In una zona prevalentemente induista è stato ricostruito un piccolo acquedotto per una comunità di fuori casta che non potevano attin-gere alla fonte principale.

- È stato distribuito del cibo nei villaggi in alta quota e sono state ripa-rate delle aule.

- In particolare, i sindacati CGIL, CISL e UIL di Modena hanno fatto a Yeshe Norbu una donazione di 27.000 Euro con cui sono stati iniziati i lavori per la ricostruzione con criteri antisismici di un’intera scuola di montagna, che è stata completata nel 2017.

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Campi oftalmici temporanei

Nei primi mesi del 2016 si è conclusa un’operazione di pre-venzione della cecità gestita dal Governo Tibetano in Esilio con i fondi donati all’Associazione da un sostenitore.

Il programma si è svolto nei campi dei rifugiati tibetani di Miao, Tezu e Tuting siti nel poverissimo stato indiano dell’A-runachal Pradesh e ha compreso visite, distribuzione di me-dicine e piccola chirurgia effettuata sul campo da un oculista specializzato.

Chi doveva essere operato di cataratta è stato portato all’o-spedale più “vicino” e riportato a casa.

Lotta all’Epatite B

Alla fine del 2016 si è concluso un programma gestito dal personale del Dipartimento della Salute del Governo Tibetano in Esilio e finan-

ziato da Yeshe Norbu onlus con i fondi dell’Otto per Mille ricevuti dalla Chiesa Valdese.

Il programma si è svolto in 15 scuole associate a insediamenti di rifugiati tibetani in varie zone dell’India e ha compreso: test per tutti, vaccinazione per chi non l’aveva ancora ricevuta, test specifico di carico virale per chi è risultato infetto, corsi su corretta alimentazione, igiene e profilassi.

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I NOSTRI VIDEO

Il canale Youtube dei nostri video è:

youtube.com/user/adozionitibet

I video sono stai ripresi dal fotografo/video-maker Losang Piatti,

volontario dell’associazione Yeshe Norbu

Titolo Link min.I progetti umanitari realizzati dall’Associazione Yeshe Norbu nei campi dei rifugiati tibetani www.youtube.com/watch?v= 6

The humanitarian projects of Yeshe Norbu charitable organization www.youtube.com/watch?v= 6

Nessuna infanzia va dimenticata È stato realizzato per promuovere l’8 per mille all’UBI, l’Ente che rappresen-ta tutte le tradizioni buddhiste presenti in Italia e ha da poco stipulato l’In-tesa con lo Stato Italiano, analogamente a quelle già esistenti da tempo con Chiesa Cattolica, Ebrei, varie Chiese protestanti ecc.

https://www.youtube.com/watch? 1,20

Terremoto in Nepal: gli aiuti https://www.youtube.com/watch? 4,30Mensa gratuita nel Sud India https://www.youtube.com/watch? 4

Karuna Home, casa per bambini disabili sostenuta da Yeshe Norbu www.youtube.com/watch?v= 9

Dai il tuo 5 per mille ai bambini tibetani! www.youtube.com/watch?v= 1

Caravan Yak - un trekking umanitario ai piedi dell’Everest, prova su scala ridotta di un vasto progetto da realizzare in Tibet - versione breve www.youtube.com/watch?v= 2

Caravan Yak  - versione lunga  (32 minuti) filmato integrale www.youtube.com/watch?v= 32

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Le risorse e il loro impiego

Relative all’anno 2016, l’ultimo chiuso contabilmente

PROVENIENZA DEI FONDI

Donazioni da cittadini 236.627,54 €

5x1000 39.140,08 €

Tavola Valdese 8x1000 9.590,80 €

da attività accessorie 722,27 €

da attività finanziarie e patrimoniali 669,72 €

Totale 306.750,41 €

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UTILIZZO DEI FONDI

Sostegno a distanza 122.197,84 €

Terremoto Nepal 29.520,00 €

Lotta all’Epatite B 21.380,00 €

Scuole, campi medici, orfanotrofi, mense, bambini disabili etc.. 91.071,74 €

spese di gestione 15.780,72 €

Sensibilizzazione e informazione 20.956,32 €

Totale 300.906,62 €

L’avanzo di bilancio di 5.844 € è stato messo a riserva ed è stato utilizzato per le attività statutarie all’inizio del 2017.

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Rapporti con le istituzioni e con il pubblico

ENTE PATROCINATORE E AFFILIAZIONI

Yeshe Norbu onlus per tutte le sue attività gode del patrocinio dell’UBI (Unione Buddhisti Italiani), uno degli 11 enti che hanno firmato l’Intesa con lo Stato Italiano

http://www.buddhismo.it/onlus

È affiliata alla FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana), un network mondiale di 160 cen-tri buddhisti

https://fpmt.org/centers/

L’On. Zanella ha fatto un’interrogazione alla Camera dei Deputati a favore di Yeshe Norbu le cui attività erano osta-colate dalla burocrazia indiana.

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/02488&ramo=CAMERA&leg=15

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COMMENTI DEI SOSTENITORI

Le recensioni sull’Associazione e il suo modo di lavorare sono tutte presenti sulla Fanpagehttps://www.facebook.com/YesheNorbu/

dove Yeshe Norbu è valutata on 4,9 “stelline” su 5

Eccone qualche esempio:

“Ho conosciuto anni fa questa Associazione e sono felice di avere contribuito con le adozioni e di avere aderito ad alcuni progetti. Spesso non sappiamo se i nostri soldi, donati con il Cuore, arrivano a destinazione e questo ci può creare di-sagio. Di Yeshe Norbu ho potuto accertare la serietà e ciò mi ha permesso di continuare a fare quello che posso serena-mente. Invito tutte le persone che sono arrivate a leggere fin qui a donare con fiducia: é ben riposta! Grazie a voi tutti! “

Angela Pasquali

“Fantastiche persone, che s’impegnano x il Tibet e x i bambini, se qualcuno avesse qualche dubbio che i soldi arrivino realmente... sono stata personalmente in Nepal a conoscere la mia bimba e vi posso garantire che quello che si dona va tutto a loro!

Germana Cannone

“Thank you so much for the amazing support you offer to so many, especially to Tibetan refugees with food, health care and essential needs. I am always inspired seeing the work you are doing.”

Holly Ansett

“Una squadra di persone con un enorme cuore e volontà che desiderano migliorare la vita dei più deboli, migliorare il mondo e contribuire alla pace ovunque. Sono un esempio di ciò che si può fare con poco ma con una grande determi-nazione, impegno e convinzione. Complimenti al loro lavoro enorme!”

Lubica Salvatova

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Come sostenere le attività di Yeshe Norbu

Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzaraIl Dalai Lama Premio Nobel per la Pace 1989

DIVENTANDO VOLONTARIO

Ci sono molti modi per essere volontari di Yeshe Norbu, a seconda delle proprie disponibilità di tempo e energia.

• IN INDIA E NEPAL: prestando assistenza medica o infer-mieristica professionalmente qualificata nelle strutture gestite dall’Health Department del Governo Tibetano in Esilio (ospedali, ambulatori, strutture per bambini disa-bili, anziani, vaccinazioni, educazione sanitaria ecc.), op-pure affiancare tecnicamente il personale medico e infer-mieristico locale.

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• NELLA NOSTRA SEDE: aiutando nei lavori di ufficio e nella preparazione del materiale informativo, collaborare allo sviluppo di questo sito web e alla gestione dell’indirizzario oppure partecipare all’organizzazione di eventi. La sede di Yeshe Norbu onlus si trova sulle colline pisane, a Pomaia, all’interno dell’ Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei più grandi centri del Buddhismo Tibetano in Europa.

• NELLA PROPRIA CITTÀ: aiutando ad organizzare eventi come mostre, fiere, cene di beneficenza, conferenze, op-pure distribuendo il materiale informativo.

• DA CASA PROPRIA: parlando con gli amici delle nostre attività, divulgando le iniziative dell’Associazione tramite Facebook, blog o forum oppure facendo girare tra gli amici via email o social network le informazioni sulle nostre attività e i nostri video.

CON UNA DONAZIONE

Basta poco per contribuire ad un grande risultato: prevenzione e cure mediche, cibo sano e sufficiente, acqua pulita da bere, scolarizzazione, avere la possibilità di crescere in una comunità che non ha perso le sue radici culturali per diventare adulti sani ed inseriti utilmente nella società.

Le donazioni si possono fare attraverso:

• Bonifico bancario intestato a Yeshe Norbu Appello per il Tibet o.n.l.u.s. presso Credem (Credito Emiliano) agenzia di Rosignano Solvay (LI)

ABI 03032 CAB 25100.9 cc. 4322 - IBAN: IT 91C 03032 25100 010000004322

• Versamento sul conto corrente postale 20298535 intestato a Yeshe Norbu Appello per il Tibet onlus

• Il circuito PayPal sul nostro sito: www.adozionitibet.it

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In quanto Associazione di Volontariato, a partire dal 2018 tutte le donazioni fatte a Yeshe Norbu godono della detrai-bilità fiscale del 35% con un massimale di 30.000 €Si rimanda alla legge sul Terzo Settore per le altre forme di sgravio per privati e imprese.

ATTIVANDO UN SOSTEGNO A DISTANZA

Per avviare un’adozione a distanza con Yeshe Norbu onlus basta versare la prima quota e spedire all’Associazione il modulo di adesione che si trova sul nostro sito www.adozionitibet.it , indicando che tipo di persona, all’interno del-la vasta cerchia dei profughi tibetani, si intende aiutare: bambino/a, anziano, malato, monaco/a, bambini disabili ed eventuali richieste specifiche (età, situazioni particolari ecc.). La quota mensile del sostegno a distanza è di 25 Euro, come precedentemente illustrato.

Subito dopo aver ricevuto versamento e modulo, l’Associazione sceglie la persona più adatta e spedisce all’adottan-te la scheda con la foto, il nome e l’indirizzo della persona adottata. Il denaro raccolto viene periodicamente man-dato in India e Nepal, dove viene preso in consegna e distribuito ai destinatari dai nostri fiduciari.

Quando i responsabili di Yeshe Norbu si recano sul posto (sempre a proprie spese) compiono dei controlli per veri-ficare il buon andamento dell’attività.

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DESTINANDO IL 5 PER MILLE ALL’ASSOCIAZIONE

La dichiarazione dei redditi può essere trasformata in un momento di solidarietà, perché ogni contribuente può de-cidere come deve essere utilizzato il 5 per mille (cioè 0,5%) delle tasse che paga. Ricordiamo che il 5x1000 non costa nulla al contribuente e non è alternativo all’8x1000, possono essere fatti entrambi.

Grazie alle firme dei contribuenti, dal 2006 a fine 2017 lo Stato ci ha versato 335.000 Euro. (e dobbiamo ancora rice-vere gli importi relativi al 2016 e 2017) Con questi fondi abbiamo sostenuto scuole, ambulatori medici, ristrutturato edifici e cambiato la vita a centinaia di bambini disabili che vivono in due centri specialistici in India, la Ngoenga School e Karuna Home.

Ecco cosa puoi fare:• Facendo la dichiarazione dei redditi, firma nella casella

riservata al volontariato all’interno del modulo apposito• Scrivi il nostro Codice Fiscale: 90028850502• Moltiplica i nostri sforzi, dillo ai tuoi amici!

Esempi di cosa può fare Yeshe Norbu col 5x1000:

Se il tuo reddito è: lo stato ci darà:18.000 € 21 € con cui donerai 15 sedute di fisioterapia per un bambino disabile;25.000 € 30 € con cui donerai 200 pasti;35.000 € 50 € con cui donerai un’operazione di cataratta;70.000 € 120 € con cui donerai riso per un anno per tutta una famiglia

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LASCITI E BORSE DI STUDIO

Nel proprio testamento è possibile dedicare una somma a favore delle attività di Yeshe Norbu per continuare a far vivere i propri ideali. Se viene indicato un progetto specifico da sostenere, l’Associazione s’impegna a utilizzare il lascito nel modo richiesto. Quando il donatore ci mette al corrente della sua intenzione di istituire un legato a favore di Yeshe Norbu, possiamo elaborare insieme le linee guida del progetto per verificarne la fattibilità e l’efficacia.

Questo spesso avviene con le donazioni alla memoria, quando parenti o gruppi di amici vogliono rendere omaggio al ricordo del loro caro con un atto di generosità e scelgono degli scopi specifici, come ad esempio la ricostruzione di un’aula scolastica.

Un’altra formula per lasciare qualcosa di importante e di du-raturo è istituire una borsa di studio, nei paesi sottosviluppati c’è un estremo bisogno di perso-ne con istruzione superiore.

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RingraziamentiRingraziamo di cuore:

- I bambini poveri di tutto il mondo che ci hanno dato l’ispirazione.- Le organizzazioni nostre partner che operano con onestà e dedizione.- I nostri sostenitori che ci incoraggiano col loro apprezzamento, ci onorano con la loro fiducia e ci danno i mezzi

per operare.- I nostri volontari che non si tirano mai indietro.- Tutti i simpatizzanti che condividono i nostri valori e fanno conoscere le nostre attività.

Siamo solo visitatori su questo pianeta. Staremo qui per cent’anni al massimo. Durante questo periodo dobbiamo cercare di fare qualcosa di buono, qualcosa di utile, con le nostre vite. Se si contribuisce alla felicità di altre persone, si trova il vero senso della vita. Tenzin Gyatso, 14º Dalai Lama

finito di stamopare:gennaio 2018