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Bitume Photofest 2014 Report ¯¯¯¯¯ Presentazione delle attività, documentazione fotografica, analisi di monitoraggio, rassegna stampa A cura di Associazione Culturale Positivo Diretto finito di stampare nel mese di novembre 2014

Bitume Photofest 2014 Report

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Presentazione delle attività, documentazione fotografica, analisi di monitoraggio, rassegna stampa

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Page 1: Bitume Photofest 2014 Report

BitumePhotofest2014

Report¯¯¯¯¯Presentazione delle attività, documentazione fotografica,analisi di monitoraggio, rassegna stampa

A cura di Associazione Culturale Positivo Direttofinito di stampare nel mese di novembre 2014

Page 2: Bitume Photofest 2014 Report

Edutainment

Open Talk

Workshop

12.09 Passeggiata inaugurale

13.09 Slideluck + Dj set Populous

20.09 Live set Il Genio

26.09 Seminario Creactivitas

27.09 Dance Performance

13.09 Talk di inaugurazione

14.09 Ren Hang

15.09 Luc Fierens

16.09 Lorena Vaschetti

17.09 Julia Borissova

19.09 Talk con editori

21.09 Luca Bandirali (skype)

26.09 Mufoco

15.09—16.09 Lorena Vaschetti

17.09—18.09 Julia Borissova

19.09 Associazione Zabar

22.09—23.09 Allegra Martin

24.09—25.09 Lorenzo Papadia

Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

IntroduzioneNote a margine della 1a edizione

La città e le sue vene

Gli stakeholder del festival

L’infrastruttura delle attività

Profilo degli utenti

Profilo dei partecipanti Open Call

ComunicazioneRassegna stampa cartacea

Rassegna stampa web

Materiali stampati

Comunicazione online

App multimediale

Page 3: Bitume Photofest 2014 Report

I

BITUME PHOTOFEST è stato il primo festival urbano di fotografia contempo-ranea del Mezzogiorno, in programma a Lecce dal 12 al 27 settembre 2014. Bitume ha portato la fotografia per le strade della città, rendendo accessibile a fasce allargate di pubblico il fascino della contemporaneità, slegata dagli abituali contesti espositivi. Attraverso il tema della prima edizione, Street Memories, il Festival si è proposto di indagare il tessuto urbano come conte-nitore di racconti, ricordi, esistenze, archivi di memorie. L’attività esposi-tiva si è aperta con una mostra d’an-teprima, BITUME PREVIEW, presso gli spazi dell’Aeroporto di Brindisi. Durante il festival è stato possibile visitare tre diversi circuiti espositivi.

La sezione BITUME GRAND TOUR ha ospitato tredici protagonisti interna-zionali della fotografia contemporanea in esposizioni esterne che invadono il tessuto storico urbano, dai balconi dei palazzi storici alle facciate di abita-zioni private. La selezione degli autori e delle opere è stata curata in modo da alimentare il dialogo sul paesaggio urbano e sulla memoria, in un gioco di rimandi che ha invitato il visitatore a fruire in maniera consapevole dell’in-tero percorso espositivo.

Gli esercizi commerciali del centro cittadino hanno ospitato la sezione BITUME FAB 30, che comprende fo-tografi emergenti under 35 selezionati tramite open call. I trenta artisti hanno declinato in maniera personale il tema della “memoria della strada”, utiliz-zando i più svariati linguaggi e tecni-che della fotografia contemporanea. Dal reportage alla fotografia documen-

taristica, dal ritratto al fotoritocco, dall’appropriazione di immagini del passato alla creazione di nuove imma-gini “tridimensionali”.

Il Cineporto di Lecce, sede di attività di Apulia Film Commission, ha invece ospitato la sezione BITUME PHOTO-FEST INDOOR, che ha proposto una serie di mostre più intime, in grado di fornire un approfondimento sul pa-trimonio identitario della città e sul recupero della memoria locale.

Alle attività espositive si è affiancata al Cineporto una serie di eventi formativi e di intrattenimento completamente gratuiti, dai workshop agli open talk con artisti internazionali, dalle presen-tazioni di libri fotografici e una rasse-gna dedicata all’editoria specializzata a eventi musicali con artisti del pano-rama musicale indipendente.

Il festival, reso possibile grazie al finanziamento di Apulia Film Commis-sion e altri attori privati, ha potuto contare su una massiccia azione di comunicazione (bilingue, italiano e inglese), portata avanti attraverso una serie di artefatti comunicativi stampati, ma anche e soprattutto grazie alla co-municazione digitale, attraverso il sito internet, i social network e l’applica-zione multimediale per smartphone.

La prima edizione di Bitume ha visto la partecipazione in qualità di visitatore di un pubblico ampio ed eterogeneo, composto sia da addetti al settore che da appassionati di arte e cultura.

(positivo diretto)

Introduzione

Note a marginedella prima edizione

Page 4: Bitume Photofest 2014 Report

I

La città e le sue vene, le sue giunture, le sue orbite, le sue guance, a cercare un nesso che sia ancora umano, umido e palpitante nelle strade che percorria-mo sempre più di corsa, sempre meno a piedi, con le gambe, le giunture, le orbite, le guance. La città da sempre anche solo immagi-nata oppure sperata, quando le urba-nistiche sembrano creature autistiche e addormentate, non più in dialogo con chi le vive, e le storie–massa del nuovo turismo appannano le storie originarie, radicate, insinuate nella pietra, nelle pieghe, tra gli scalini delle porte. Le storie delle strade, i nomi, gli amori, le gesta piccole, quotidiane e gli sguardi di chi le guardava, l’occhio del tem-po da preservare. Abbiamo provato a immaginare un gioco di visioni che partisse da questo punto, il brulichio delle strade e ciò che custodisce, l’urbano come dialogo intimo di chi si impegna ad osservarlo ed ha necessità di raccontarlo per trovare senso al suo stesso stare nell’urbano, nel viaggio quotidiano, nel paesaggio.

BITUME è un nome “raso terra” ep-pure stratificato e immerso nella storia della fotografia. Più livelli di lettura per un progetto che vuole includere, diffondere, avvicinare al vasto sguardo la cultura fotografica e la fotografia contemporanea, impresa stimolante e non sempre facile. Bitume–Asfalto e tutto il mondo semantico che si porta dietro, come paesaggio, vita, storie, viaggio, visioni, e Bitume di Giudea la mistura di bitume, standolio, argilla ed essenza di trementina che Joseph Ni-céphore Niépce, partendo dalla terraz-za del suo studio, utilizzò per anni ed anni nel corso dell’Ottocento al fine

di ottenere la sensibilizzazione delle prime lastre fotografiche. La storia della fotografia è una storia di ecci-tanti e complicati tentativi, un filo di acrobata tra la chimica e lo spiritismo; oggi come ieri, nonostante i mutamenti genetici avvenuti, che sia di ricerca, di concetto, di documentazione o di “social–ità”, avere a che fare con la fotografia vuol dire ancora esperire il mondo attraverso uno spazio che fin dall’inizio della sua storia offre magia e scoperta.

Questo primo esperimento avviene nella nostra città, Lecce, per alcuni di noi camminata e vissuta da sempre, per altri lasciata per perfezionare la propria formazione e poi ritrovata; dalla storia dell’arte, al design, alla poesia, alla comunicazione creativa, le strade si uniscono e si mettono alla prova. La città, le sue memorie, gli au-tori del passato riaffiorano dagli archivi del tempo e provano a dialogare con visioni appartenenti a una contempo-raneità piena di contraddizioni. Lec-ce, città oggi fortemente “guardata”, inquadrata dal mirino del cinema e dei media, vuole guardare sia dentro se stessa che fuori dai suoi confini, lon-tano, a riportare nuovi punti di vista, nuove esperienze d’arte e formazione. Città–terrazza meridiana su cui vol-gere la scatola magica che da sempre ci appassiona, per imprimere un segno di novità e scovare nuove strade di confronto sulla visione fotografica.

(positivo diretto)

Introduzione

La città e le sue veneintroduzione al catalogoBitume Photofest 2014

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I

Edutainment

Open Talk

Workshop

12.09 Passeggiata inaugurale

13.09 Slideluck + Dj set Populous

20.09 Live set Il Genio

26.09 Seminario Creactivitas

27.09 Dance Performance

13.09 Talk di inaugurazione

14.09 Ren Hang

15.09 Luc Fierens

16.09 Lorena Vaschetti

17.09 Julia Borissova

19.09 Talk con editori

21.09 Luca Bandirali (skype)

26.09 Mufoco

15.09—16.09 Lorena Vaschetti

17.09—18.09 Julia Borissova

19.09 Associazione Zabar

22.09—23.09 Allegra Martin

24.09—25.09 Lorenzo Papadia

Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

Picco

le

impre

se

Editori

a

Indust

ria

crea

tiva

Istr

uzione

P.A.

Introduzione

Gli stakeholder del festival

Page 6: Bitume Photofest 2014 Report

I

Edutainment

Open Talk

Workshop

12.09 Passeggiata inaugurale

13.09 Slideluck + Dj set Populous

20.09 Live set Il Genio

26.09 Seminario Creactivitas

27.09 Dance Performance

13.09 Talk di inaugurazione

14.09 Ren Hang

15.09 Luc Fierens

16.09 Lorena Vaschetti

17.09 Julia Borissova

19.09 Talk con editori

21.09 Luca Bandirali (skype)

26.09 Mufoco

15.09—16.09 Lorena Vaschetti

17.09—18.09 Julia Borissova

19.09 Associazione Zabar

22.09—23.09 Allegra Martin

24.09—25.09 Lorenzo Papadia

Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

Introduzione

Infrastruttura delle attività

most

ra “

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tot

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pres

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ondo

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rico

rso di fotogra

fia

I.I.S.S. “A. De

Pace”

Page 7: Bitume Photofest 2014 Report

I

F

A

E

SP

V

u 14

5 u

3 2

Diagramma ISettore professionale

F.........10,3% fotografiafotografiprofessionistieartistifotografi,fotoamatori,appassionatidifotografia

A.........20,5% [α]

arte e culturaartistivisivi,architetti,designer,operatoriemanagerculturali,musi-cisti,storicidell’arte,criticiecuratori,performer

E.........7% educazioneeducatori,insegnantiedocenti,ricercatori universitari

S.........15,1% [β]

studentiscolaridell’istruzionesuperioresecondaria,studentiuniversitari,dottorandi

P.........19,6% liberi professionistimanager,lavoratoriprofessionistiespecializzati,lavoratoriautonomi

V.........17,3% varilavoratoridipendenti,impiegati,casalinghe,inoccupati

u.........10,2% [γ]

undefinedcampononcompilato,datononcensito

Diagramma IIFascia di età

1.........8,5% meno di 25 anni

2.........48,5% tra 25 e 34 anni

3.........21,3% tra 35 e 44 anni

4.........14,7% tra 45 e 59 anni

5.........3,5% 60 anni e oltre

u.........3,5% undefinedcampononcompilato,datononcensito

note al diagramma I

[α]Unendoiprimidueclu-ster si ottiene che oltre il 30% del campione analizzato è connesso lavorativamente con la natura del festival; [β]UnendoE+S,ricaviamocheoltre il 22% fa parte del macroclu-ster‘istruzione’; [γ]Inquestocasolamanca-ta compilazione del campo potrebbe suggerire empiricamente lo status ‘disoccupato’

Introduzione

Profilo degli utenti

Page 8: Bitume Photofest 2014 Report

I

w1

w2

a1

a2

a3

u

u

c

p

r

s e

Diagramma IVProvenienza territoriale

c.........43,1% città

p.........23,6% provincia

r.........19,5% regione

s.........8% stato

e.........4,4% estero

u.........1,4% undefinedcampononcompilato,datononcensito

note al diagramma III

[α]Itreclusterconilmar-catore a appartengono al macroclu-ster‘analogico’(36%),trattandosidi tipologie di contatto che esclu-donol’interfacciadigitale; [β]Idueclusterconilmar-catore w appartengono al macroclu-ster‘web’(39,6%),cheincludeicontatti tramite interfaccia digi-tale

Diagramma IIITipologia di contatto

a1.........11,1% direttocontattodirettoconimembridell’As-sociazione Positivo Diretto

a2.........21,8% tam—tampassaparola di amici e di appartenenti al cluster a1

a3.........3,1% [α]

stampainserzioni pubblicitarie e redazionali su stampa tradizionale e manifesti

w1.........21,4% internetcontatto tramite visita al sito bitumephotofest.org o inserzioni pub-blicitarie e redazionali online

w2.........18,2% [β]

social networkvisiteagliaccountFacebook,Twitter,Google+

u.........24,4% undefinedcampononcompilato,datononcensito

Introduzione

Profilo degli utenti

Page 9: Bitume Photofest 2014 Report

I

Diagramma VPartecipazioniall’opencall

N.........75% nonselezionati(90/120)

Y.........25% selezionati(30/120)

30 selezionatidi cui l.........6 locali

n.........14 nazionali

e.........7 europee

i.........3 internazionali

llllllnnnnnnnnnnnnnn

eeeeeeeiii

N

Y

Tabella IaFormazione dei selezionatiper provenienza (occorrenze)

7:ISIA,Urbino

2:LuzAcademy,Milano;ScuolaRomanaFotografia;ArtUniversityCollege,Bournemouth(UK);UniversitàdegliStudi,Bari

1:Naba,Milano;CFPBauer,Milano;JohnKaverdash,Milano;Ecal,Losanna;UniBZ,Bolzano;Politecnico,Milano;IUAV,Venezia;IUAV,SanMarino;AABB,Venezia;UniversitàdegliStudi,Pescara;UniversitàdegliStudi,Firenze;Int.CenterofPhotography,NY(USA);MiddlesexUniversity,Londra(UK);UniversidaddeCordoba(ARG);Univ.ofAppliedArt,Bielefeld(DE);DanishSchoolofMediaandJournalism;UstinadLabemUniversity(CZ)

Tabella IbFormazione dei selezionatiper settore di studi (occorrenze)

19:Fotografia

4:Giornalismo;DesigneGrafica

3:Filosofia

2:Architettura;ArtiVisive

1:SoundArt;Economia

Introduzione

Profilo dei partecipantialla Open Call BITUME FAB30

Page 10: Bitume Photofest 2014 Report

II

Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

Daniele Coricciati, Sola andata> Terminal Partenze, Aeroportodi Brindisi

Ambra Biscuso (a cura di),Terra di permanenza temporaneaSalvatore Starace (a cura di Ildero-sa Laudisa e Positivo Diretto),Memorie di stradaAndrea Laudisa, I.R.A. Italian Rap Anthology> Cineporto di Lecce

Esposizione e fiera di editoria indi-pendente dedicata alla fotografia.> Cineporto di Lecce

Page 11: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Preview

Daniele CORICCIATISola andata

02.09–15.09.2014

Sola Andata è il racconto personale di un viaggio nell’Azerbaijan. Sola Andata, perché il paese è in pieno boom economico ed ha intrapreso, come la totalità dei paesi occidentali, un percorso senza ritorno dai risvolti in parte sicuramente positivi ma anche difficili. Nei luoghi che l’autore ha visitato è stato accolto come se fosse un emi-grante, che torna a casa per le feste. Dall’im-mancabile tchay a tutte le ore del giorno (e della notte) alle lunghe chiacchierate con la gente dei villaggi fumando sigarette preparate al momento, è stato un susseguirsi senza sosta di momenti di vita che ha cercato in tutti i modi di fissare al meglio sulla pellicola. Giornate intense, piene di luce e soprattutto di emozioni. Forti.

num. opere: 20

stampa: analogica ai sali d’argento

supporto: carta baritata

luogo: Aeroporto di Brindisi

Page 12: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Preview

Daniele CORICCIATISola andata

02.09–15.09.2014

Page 13: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Preview

Daniele CORICCIATISola andata

02.09–15.09.2014

Page 14: Bitume Photofest 2014 Report

II

C’è sempre qualcosa di estremamente attraen-te e ripugnante insieme nelle fotografie di altri tempi, di altri uomini, di voci altrui, di storie e facce che non ci appartengono. Perché queste storie, non ci appartengono! Eppure prende una speciale pietà, un pathos che fa raccogliere ciò che rimane dalla battaglia, dall’assenza, dalle macerie. Ciò che ancora si ostina a parlare. Così sempre si è preso, dai taschini dei soldati caduti, come bottini di anima, dalle case dei terremotati e disastrati di ogni latitudine; naturale o me-taforica che sia la guerra in cui ci arruoliamo è sempre quella contro la disgregazione. Mi trovavo a scrivere sulla “disgregazione”, già qualche anno fa, davanti ad un singolare archivio nato sul web subito dopo la serie di tornado che devastarono l’Alabama, in cui i resti di foto-grafie scompigliate, devastate, volate per aria e ritrovate chissà dove venivano messe in rete nel tentativo di cercare loro di nuovo un proprieta-rio o restituire ai parenti delle vittime qualche traccia dei loro cari. È un’operazione, quella del recupero, del lavoro concettuale sulla memoria e della de-contestualizzazione di rettangoli foto-grafici senza più padrone, immagini d’archivio o rintracciate per caso nei mercatini o per strada, che affascina sempre più il mondo della fotografia contemporanea. Un esempio tra tutti, la ricerca compiuta dall’artista tedesco Joachim Schmid, che già in tempi non sospetti raccoglieva dalle strade di tutto il mondo le fotografie di cui la gente, per volontà o per caso o per necessità, si sbarazzava. Le immagini ritrovate, che diventino oggetto d’arte, progetto formativo o riflessione socio-logica, portano sempre con sé tutta la potenza atavica che sta alla base dell’esperienza foto-grafica: il rapporto dell’umano col tempo e l’i-dentità. Specchio e monumento che nel profondo ci co-mmuove e ci parla dell’appartenenza alla comunità visuale dell’umano.

(Gioia Perrone)

Bitume Photofest Indoor

Ambra BISCUSOTerra di Permanenza Temporanea

12.09–27.09.2014

num. opere: 22

stampa: analogica

supporto: carta fotografica

luogo: Cineporto di Lecce

Page 15: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Photofest Indoor

Ambra BISCUSOTerra di Permanenza Temporanea

12.09–27.09.2014

Page 16: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Photofest Indoor

Salvatore STARACEMemoriedistrada

12.09–27.09.2014

Il 1955 fu un anno importante da un punto di vista culturale per la città di Lecce, fu istituita l’Università e il fermento che soffiava era nutrito da un folto gruppo di intellettuali tra cui si di-stinsero nomi importanti come quello di Vittorio Bodini. Proprio in questo anno, in questo con-testo e in questa direzione prese forma un’im-portante progetto artistico con il nome di Bella Lecce, a cura del neonato ‘Circolo di Cultura’, con il fine di inaugurare e dare inizio alle attività presso il Sedile. L’intento della mostra foto-grafica, come scrive lo storico dell’arte Ildero-sa Laudisa nel libro ‘La città dell’anima’, era quello di svelare agli occhi distratti e pigri degli abitanti, la città per molti versi ignorata, frainte-sa, trascurata. Il ruolo primario per l’ideazione e strutturazione del progetto venne affidato a Francesco Barbieri, scultore ed artista eclettico nonché fotografo amatore, che si avvalse tuttavia della preziosa collaborazione tecnica e artistica di Salvatore Starace, fotografo professionista ed esperto artigiano della camera oscura. La felice liaison artistica, nella quale spesso Starace si concedeva delle digressioni personali, si con-cretizzò in una mole di opere impressionante, si parla di circa duemila negativi, dai quali si selezionarono trecento fotografie per la mostra inaugurale datata 9 novembre 1955.Ad oggi una più acuta disamina circa la com-posizione e il taglio di queste immagini rivela particolari storici importanti. Barbieri e lo stesso Starace, di certo non vollero emulare i tratti distintivi delle maggiori esperienze fotografiche europee, ma è lampante come la ricercatezza delle immagini nella studiata compostezza dei luoghi che talvolta diventa azzardo nei dettagli, trovi radici nella somma di esperienze autoriali già consolidate, quasi come viaggiare veloce-mente tra la misura pacata di Atget e l’audace ricerca di Rodchenko. Il felice risultato finale fu quell o di riportare uno sguardo rinnovato sui luoghi della quotidianità, scorci e vedute ordinari che agli occhi degli spettatori locali divennero quasi irriconoscibili, in fin dei conti come Ildero-sa Laudisa sottolinea, per ritrarre la città non fu necessario muoversi nello spazio, ma scavare nel tempo e nella memoria.

(Andrea Laudisa)

num. opere: 13

stampa: analogica ai sali d’argento

supporto: carta fotografica

luogo: Cineporto di Lecce

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II

Bitume Photofest Indoor

Salvatore STARACEMemoriedistrada

12.09–27.09.2014

Page 18: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Photofest Indoor

Andrea LAUDISAI.R.A.ItalianRapAnthology

12.09–27.09.2014

Il rap italiano è in giro da tanto. Alcuni artisti hanno fatto la sua storia; quasi nessuno, al di fuori degli artisti, si è però preoccupato di rac-contare questa storia, o anche semplicemente di documentarla in modo accurato. Andrea Lau-disa, che è figlio di una cultura hip hop auten-tica, persino ortodossa, è riuscito attraverso il dispositivo meccanico della fotografia a staccarsi anzitutto da sé. La sua fotografia non è il gesto di chi si avvicina a un oggetto e lo indaga: lui si allontana, deve farlo, è già dentro l’oggetto, la sua strategia è uscirne. A volte addirittura si nasconde: lo scatto live di Fabri Fibra, attraver-so i boschi di braccia tese del pubblico, racconta anzitutto un fotografo che vuol essere altro da sé, un fotografo che preferisce identificarsi con i mezzi piuttosto che con i fini. L’artista distan-ziato, Fabri Fibra, sprigiona tutta l’energia del corpo glorioso; ciò accade grazie all’occulta-mento del fotografo nell’audience.Nella serie dei ritratti di artisti del rap, ogni vol-ta Laudisa ripete l’allontanamento: la distanza può essere composizione, luce, messa in quadro, elementi di stile che si frappongono tra occhio e realtà. In questo modo, finalmente questi artisti vivono non soltanto nella pura documentalità, ma trovano posto in un’altra arte. I ritratti in bianco e nero apparsi su Nuovo Rap Italiano fanno la storia come l’hanno fatta i soggetti dei ritratti. Se dovessi sintetizzare la tecnica pecu-liare di Laudisa per il rap, userei un verso del suo MC preferito, Ghemon: Nel silenzio nessuno che corre il rischio di fare un passo anche falso verso l’altro.

(Luca Bandirali)

num. opere: 20

stampa: digitale

supporto: carta cotonefine art

luogo: Cineporto di Lecce

Page 19: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Photofest Indoor

Andrea LAUDISAI.R.A.ItalianRapAnthology

12.09–27.09.2014

Page 20: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Photobook

19.09–21.09.2014

Editori:RUMORE NERO (Milano)OSSERVATORIO FOTOGRAFICO (Ravenna)POSTCART (Roma)SKINNERBOOX (Milano)WITTIKIWI (Napoli)

Autori:Ren HANGJulia BorissovaMauro MARINOAURORAPierangelo LATERZASofia BUCCIEmile ANTICVeronica MACCARIStefano MANIEROLuca MARIANACCIOFrancesca OCCHIVika HASHIMOTOEmanuele BRUTTIJoseph LA MELATatyana PALYGAAlice CARACCIOLOIDUME StudioAnne-Sophie STOLZ

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II

Bitume Photobook

19.09–21.09.2014

Page 22: Bitume Photofest 2014 Report

II

Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

1) Giorgio Barrera, Attraverso la finestra > Ex Convento dei Teatini - Corso Vittorio Emanuele II, 162) Julia Borissova, Dom Docu-ment. Object. Model > B&B Suites Chiesa Greca - Piazzetta Chiesa Greca, 113) Andrea Botto, Ka-boom > Palazzo Tamborino Cezzi - Via Guglielmo Paladini 504) Michele Cera, Dust > Palaz-zo Turrisi Palumbo - Via Marco Basseo, 15) Claudio Corrivetti, Non si avrà ragione di me > Ex Ospedale Spiri-to Santo - Via Libertini 46) Paola De Grenet, Life as a tran-sexual > Via Idomeneo 37) Anna Di Prospero, Urban Self-portrait > VicodellaCavalle-rizza - Vico della Cavallerizza8) Ren Hang > Accademia Belle Arti - Via Adua9) Allegra Martin > Palazzo Mare-monti Chillino - Via Principe dei Savoia 6710) Anastasia Rudenko, A visual dictionary of Russia > Viale Fran-cesco Lo Re11) Sasha Rudensky, Remains > Piazzetta Mariotto Corso, 1112) Pio Tarantini, Il passato e i pensieri > Chiesetta di San Marco, Piazza S. Oronzo13) Lorena Guillén Vaschetti, Historia, memoria y silencios > Palazzo Belli - Via Vittorio Ema-nuele II, 33

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II

Bitume Grand Tour

Giorgio BARRERAAttraversolafinestra

12.09–27.09.2014

Attraverso la finestra è un progetto che ha accompagnato Barrera per diversi anni, par-tendo da lontano, dalla Danimarca, e toccando più paesaggi urbani e geografie fino ad arrivare a Reggio Emilia, quando Fotografia Europea gli commissionò di riprendere ‘‘la vita di ogni gior-no’’ di una certa particolare area, il quartiere Rosta Nuova e il complesso dell’INA CASE, co-struzioni edificate subito dopo la seconda Guerra Mondiale. Barrera documenta una determinata porzione di spazio urbano abitato seguendo una linea formale ben precisa, sceglie la serialità e include in ogni inquadratura una parte di spazio legato all’abitazione e le sue ‘‘presenze’’ — scene realizzate ad hoc e frutto di un lavoro di collaborazione e complicità degli stessi abitanti degli appartamenti — e una parte di spazio legato al contesto esterno, più ‘‘fortuito’’ ma sempre rientrante in un approccio cinematografico che l’autore studia nei minimi dettagli. L’operazio-ne, nonostante la sua essenza ‘‘chirurgica’’ ha, lungi dall’essere una fredda riflessione sul paesaggio contemporaneo, in sé un germe forte-mente ludico e fresco. Cosa si vede attraverso la finestra? Cosa si vede attraverso la fotografia? Ciò che a Barrera interessa è il gioco della messa in scena all’interno di una riflessione estrema-mente interessante su spazio, sguardo, mezzo fotografico, rapporto tra chi guarda e chi viene guardato. [...]

(Gioia Perrone)

num. opere: 3

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Ex Convento dei Teati-ni - Corso Vittorio Emanuele II, 16

Page 24: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Grand Tour

Giorgio BARRERAAttraversolafinestra

12.09–27.09.2014

Page 25: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bitume Grand Tour

Julia BORISSOVADOM(Document.Object.Model)

12.09–27.09.2014

Julia Borissova ha intrapreso una ricerca con-cettuale che dura da soli cinque anni, ma il suo amore per l’immagine fotografica ha inizio molto tempo fa quando prese a fotografare i paesag-gi familiari che la circondavano. La storia della sua patria, e il rapporto-dialogo che lei stessa ha con il Tempo è un aspetto fondante della sua ricerca. Ideatrice, curatrice ed editor dei suoi progetti, Borissova riesce a far ascoltare il flusso del tempo attraverso le sue stesse produzioni, costruzioni, l’utilizzo dei materiali fragili che ricerca e utilizza con cura per poi farne restare solo le visioni, solo il succo primo del processo che innesca, una danza di specchi e ricostruzioni intorno al ‘‘ricordare’’.Per DOM (Document. Object. Model), pro-getto nato nel 2013, l’autrice ha costruito dei micro-set esterni (le case di cartone, che ha riempito di terra diventando anche fioriere ), ed interni, con l’utilizzo di vari tipi di carta, collage, materiali originali anni ‘60, come le foto acquistate nei mercatini, e risalenti appunto a quel che in Russia hanno definito ‘‘periodo del disgelo’’. L’autrice: ‘‘Io non miro a creare un’immagine realistica, ma piuttosto il contrario, sono attratta dalla possibilità di riflettere sulla mia interpretazione del tempo. Di alcuni periodi ricordo solo i raggi del sole attraverso le tende, il suono del tram la mattina presto e l’odore di neve, e mia mamma nello specchio quando si stava ancora facendo l’acconciatura con le forcine. Dove finiscono i ricordi e comincia la fantasia?’’ Il viaggio di Borissova è attraverso gli specchi ed i rimandi di questi ‘‘modellini’’, e quindi attraverso la scatola magica della sua macchina fotografica, uno sguardo che dall’e-sterno, dalla documentazione del paesaggio e della terra di Russia, si proietta in un interno immaginifico che conserva, come unico appiglio, pezzetti di immagini vintage, sguardi sconosciuti che si ergono a simbolo del rapporto tra tempo, storia e intima immaginazione.

(Gioia Perrone)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: B&B Suites Chiesa Greca - Piazzetta Chiesa Greca, 11

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Bitume Grand Tour

Julia BORISSOVADOM(Document.Object.Model)

12.09–27.09.2014

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Bitume Grand Tour

Andrea BOTTOKa-boom

12.09–27.09.2014

Secondo Francesco Zanot ‘‘Le fotografie di Andrea Botto sono il frutto (o la misura) di un’attesa. Lo scatto non avviene nel momento esatto dell’esplosione, ma appena dopo. È una questione di pochi secondi, forse anche meno, eppure la differenza è sostanziale. Perché si pos-sa ‘vedere’ un’esplosione, infatti, deve essere già avvenuta. È come un suono udibile esclusi-vamente attraverso la sua eco. Le fotografie di KA-BOOM rappresentano la causa attraverso il suo effetto, evidenziando una caratteristica tanto banale quanto spaventosa di qualsiasi processo di questo tipo: l’irreversibilità.’’Dal 2008 Botto costruisce questa serie fotogra-fica dedicata alle esplosioni e a come l’esplosivo viene usato in diversi ambiti civili, dalla demoli-zione, alla bonifica ambientale, fino alla pirotec-nica. La parola ‘‘irreversibilità’’ utilizzata da Zanot fa molto riflettere sulla natura del mezzo fotografico, il rapporto con il tempo che esso ha insegnato e modificato fin dalla sua nascita, incuneando nei sogni, nei desideri, nelle fasci-nazioni dell’uomo contemporaneo il concetto di ‘‘frammento’’ staccato dal flusso temporale.Ai tanti appassionati di fotografia questo discor-so sul tempo potrebbe far pensare inevitabil-mente al celebre ‘‘attimo decisivo’’ di Henri Cartier Bresson, ma lungi dall’interessarsi a quel tipo di decisività del tempo, Botto sottolinea come tutto ciò che lo interessa è cosa accade e cosa c’è tra questi momenti decisivi. Le esplo-sioni di Botto fermano processi di demolizione, cancellazione, limite, margine tra fine di qualcosa e inizio di qualcos’altro. Tutto è cancellato ma è anche segnato, tracciato, reso voragine-cica-trice. Le stesse stratificazioni lasciate da questi processi fanno parte di quel paesaggio reale e metafisico che Botto insegue con la sua macchi-na grande formato 4 x 5 pollici, e che, come na-tura fotografica vuole, ricrea un mondo, fornendo una visione cristallina e pur viva e brulicante del sentimento contemporaneo dell’attesa.

(Gioia Perrone)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Palazzo Tamborino Cezzi - Via Guglielmo Paladini 50

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Bitume Grand Tour

Andrea BOTTOKa-boom

12.09–27.09.2014

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Bitume Grand Tour

Michele CERADust

12.09–27.09.2014

Dust è un lavoro fotografico, lungo 10 anni, dedicato al volto dell’Albania. O in realtà, a tutti i volti dell’Albania ritratti lungo quella striscia polverosa di terra affacciata sul Mediter-raneo. Michele Cera decostruisce l’ideologia del racconto lineare per restituirci in un unico frame l’universo umano del popolo albanese. Nella geometria del quadrato la figura umana non solo vi abita, ma è resa unica e tattile nel continuo rimando tra uomo e paesaggio circostante, en-trambi assolutamente presenti ma precari.Mentre le città scompaiono nell’universale anonimato topografico – così come i soggetti si sottraggono allo sguardo deciso della camera – questi fotogrammi prendono in considerazione l’ambiente urbano innanzitutto come ambiente umano e poi come terreno di un gioco di parte-cipazione tra l’autore e il paesaggio, attivandolo di compresenza e compenetrazione.Questa forte immersione del narratore onni-sciente è giustificata e difesa dalla volontà dello stesso Cera di consegnarsi alla memoria dei suoi nonni che hanno cresciuto i genitori in Italia dopo la seconda guerra mondiale.Dust è anche un libro con un corpus di 37 foto-grafie ma un’ampia letteratura concernente la questione della marginalità, geofisica e antropica in totale mimetismo. Ha vinto il premio Open Your Books assegnato ad autori di libri fotografi-ci autoprodotti al SI Fest 2012. E’ stato pub-blicato lo scorso novembre dall’editore tedesco Kehrer con il supporto di Lab – Laboratorio di Fotografia di Architettura e Paesaggio, con cui da qualche edizione Michele Cera addestra lo sguardo di numerosi fotografi e appassionati.

(Valentina Isceri)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Palazzo Turrisi Palumbo - Via Marco Basseo, 1

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Bitume Grand Tour

Michele CERADust

12.09–27.09.2014

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Bitume Grand Tour

Claudio CORRIVETTINon si avrà ragione di me

12.09–27.09.2014

Claudio Corrivetti è un raggio di luce purissima nel panorama della fotografia italiana. Fotografo per vocazione e artefice coraggioso della casa editrice Postcart, si cimenta nel 2008 in una piccola grande impresa poetica in collaborazio-ne con Gabriel Cacho Millet dal titolo ‘‘Non si avrà ragione di me’’, una raccolta di testi po-etici, composti da diversi autori del Novecento, dedicati a Dino Campana, scritti che all’interno del volume dialogano con un diario fotografico, di cui Corrivetti è autore, che ripercorre le tappe fondamentali della vita del poeta di Marradi. Le suggestive fotografie in bianco e nero evoca-no con empatica dedizione scorci che lasciano vagare la fantasia sul vissuto del poeta. Stazioni, camere d’albergo, campagne, muri, sono pas-saggi iconici che danno un volto a quei vecchi contesti. Chi ama la poesia di Campana, amerà il lavoro di Corrivetti, chi non la conosce avrà un buon pretesto per avvicinarsi, e nell’anno in cui in Canti Orfici compiono cent’anni il nostro omaggio si fa poesia. In ogni caso né da vivo e tanto meno da morto, si avrà ragione di me.

(Andrea Laudisa)

num. opere: 1

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Ex Ospedale Spirito Santo - Via Libertini 4

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Bitume Grand Tour

Claudio CORRIVETTINon si avrà ragione di me

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Paola DE GRENETLifeasatransexual

12.09–27.09.2014

Paola De Grenet è una ritrattista di talento, di quei ritrattisti merce rara nel mondo della fotografia, capaci non solo di raccontare storie con passione e tatto ma di cogliere la profondità morale dei soggetti al di là della tecnica, così come il credo di Nadar professava. Negli ultimi anni la sua sensibilità si è affinata in maniera eccellente divenendo più solida nella forma e questo lo dimostrano i lavori in progressione, dalla serie dedicata agli albini (Albino Beau-ty) fino ai bambini (Growing Up) e alle ragazze adolescenti segnate dal passaggio all’età adulta (Barely Legal), progetti questi che si legano ad un tipo di ritratto che è molto vicino alla caratu-ra etica alla Sander ma che non disdegna il senso di attrattiva estetica dei codici contemporanei. Life as a Transexual, il progetto che qui si pre-senta, nasce con l’idea di raccontare la vita di un gruppo di transessuali a Barcellona. Il pro-getto si può definire come un punto di partenza dall’approccio più emotivo, rispetto a quel fil rouge poetico che l’autrice andrà in seguito svi-luppando. Una narrazione della vita, dei sogni e delle paure di persone che spesso sono costrette a nascondere dietro la maschera dell’esuberanza il desiderio di una vita semplice, senza pregiudi-zi, una chimera per chi nel cambiamento radicale nutre la speranza del compimento delle proprie aspirazioni. In tutto ciò gli aspetti che appaiono più sordidi, quelli legati alla prostituzione, non sono mai messi in primo piano e anche quando i soggetti sono ripresi in strada sembrano nutri-re un’aura atipica quasi come fossero delle dee urbane. In definitiva possiamo affermare che concetti come, il rispetto dell’altro, la cono-scenza scevra da preconcetti, il racconto della bellezza della diversità umana, che dovrebbero essere alla base di qualsiasi reportage fotogra-fico, costituiscono le fondamenta e lo spessore del linguaggio fotografico della De Grenet. ‘‘Ho imparato che rispetti invece di aver paura, quello che conosci’’.

(Andrea Laudisa)

num. opere: 1

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Via Idomeneo 3

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Bitume Grand Tour

Paola DE GRENETLifeasatransexual

12.09–27.09.2014

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Anna DI PROSPEROUrbanSelf-portrait

12.09–27.09.2014

Quali sono le origini e i confini di un sè esplo-rato, annunciato ed esposto? La produzione seriale dell’autoritratto reiterata in tutti i lavori di Anna Di Prospero, si piega in tutte le coniu-gazioni sociali possibi con un andamento singo-lare e decrescente: dalla città natale (Self-por-trait at home) al coinvogimento delle cosiddette agenzie di socializzazione primaria come i gruppi familiari e amicali (Self-portrait with my Family, Self-portrait with my Friends, Self-portrait with Strangers), dalle esplorazioni delle città stra-niere (Self-portrait in temporary houses, Urban self-portrait) fino a una torsione profondissi-ma dell’otturatore nell’io più spirituale con le successive due serie (Instinct, 2012 e Ardore, 2014). Queste autorappresentazioni individuali e grup-pali fanno parte di un’interiorizzazione così co-stante attraverso la presa diretta della macchina da divenire un’incisione radicale nelle mani di un’autrice che fa della fotografia la sua stessa immagine.Il gesto fotografico è un rilevatore progressivo di atti di comprensione e conoscenza. Nella neces-sità di definire la propria individualità attraverso il mezzo fotografico, l’autoscatto diviene ine-vitabilmente il rimedio alla proliferazione delle immagini cui sottrarsi alla casualità della vita ed esprimere, quindi, la naturale determinazione ad affermare il proprio esistere e le proprie origi-ni. Urban Self-portrait segna dunque la precisa e univoca volontà di coesistere e coabitare lo spazio urbano, non a caso tutta l’operazione si chiama I’m here.

(Valentina Isceri)

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: VicodellaCavallerizza - Vico della Cavallerizza

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Bitume Grand Tour

Anna DI PROSPEROUrbanSelf-portrait

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Ren HANGopere senza titolo

12.09–27.09.2014

È indubbio che l’universo fotografico di Ren Hang sia connotato da un forte senso edonistico della vita, la semplicità e la crudezza tecnica con le quali affronta i suoi soggetti sono al tempo stesso la forza e la caratteristica del suo stile, uno stile che nonostante la sua giovane età, è già ben chiaro e riconoscibile. Di fatto le sue foto-grafie non necessitano un’analisi semantica ap-profondita, non celano significati o rimandi colti, ma nonostante ciò, dietro l’apparente maschera della semplicità si cela un mondo assai più com-plesso, che convoglia all’ineluttabile scontro tra il volto disinibito delle nuove generazioni cinesi e la compassata tradizione conservatrice di un paese ricco di contraddizioni estreme. Questa fatale dualità che porta in sé il seme del cam-biamento ha generato nel corso di questi anni, inesorabili conseguenze che hanno portato alla censura e alla condanna dell’opera di Hang. La portata sovversiva della sua arte che si tramuta in presunta pericolosità sociale fa di questo arti-sta e delle sue mise en scène ironiche ed eroti-che, un simbolo culturale moderno, un faro per quel tipo di arte che parla attraverso il linguag-gio della dissidenza. La sottile linea che separa la validità artistica dalla mera reificazione, la si supera quando ci si immerge nella lettura più attenta dell’intero modus operandi di Hang. Un dato abbastanza curioso nelle fotografie di Ren Hang è che per quanto i corpi nudi e le situa-zioni create richiamino un senso di emancipa-zione dagli schemi, mai nessun soggetto sorride, come se nel gesto di quelle pose spesso astratte e prive di senso i soggetti svelassero le loro paure più profonde. Proprio qui si snoda il senso dell’arte di Hang, nel gioco dei rapporti che il fotografo instaura nella bolla prossemica dei suoi set fotografici, che rimbalzando da un claustro-fobico muro bianco all’ampiezza vertiginosa degli skyline urbani pechinesi, svelano l’anima di un’inevitabile rivoluzione generazionale.

(Andrea Laudisa)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Accademia Belle Arti - Via Adua

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Bitume Grand Tour

Ren HANGopere senza titolo

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Allegra MARTINopere senza titolo

12.09–27.09.2014

Per Allegra Martin fotografare è innanzitutto un fatto personale, una necessità. Un rito dello sguardo, di liberazione e di concentrazione, in cui lasciarsi sorprendere e rintracciare nel paesaggio tracce di sè. Si trasferisce a Venezia per studiare architettura, con la convinzione che il disegno, pratica di estrema sintesi, sia la sua principale strada espressiva. Solo in seguito, dopo l’incontro con Guido Guidi nel 2006, ab-braccia la fotografia come strumento di espres-sione, con in sè il suo mistero, la scoperta e l’a-pertura ai luoghi e le sue forme e le sue tracce, che da allora non smette di darle soddisfazioni.Autrice profonda ed ironica, intrisa del paesag-gio, della luce e delle tracce di Veneto e Roma-gna, la Martin ricerca sempre nel mondo circo-stante elementi di un suo paesaggio interiore:‘‘Per me significa riconoscere quello che ho davanti, trovare una parte di me in quello che ho intorno. Quando guardo alcune mie fotografie, ritrovo me stessa in quel luogo, in quel preciso momento. Non è un ricordo, è più un riconoscer-si in un’immagine.’’L’elemento umano, che per lungo tempo non è stato affrontato dalla Martin, è oggi un’esigenza naturale nella sua ricerca: considera le persone e gli incontri radicalmente appartenenti al pae-saggio indagato, prediligendo gli sconosciuti, che ritrae cogliendoli alla sprovvista, concentrandosi sui dettagli, sui momenti ‘‘marginali’’. L’au-trice: ‘‘I ritratti più ‘riusciti’ sono quelli in cui metto a disagio il soggetto, perché non lascio modo né tempo di chiedersi quale posa assume-re; prediligo gli sconosciuti perché non cono-scendo le loro storie personali posso immaginare quello che voglio. Fotografare le persone che conosco è più difficile, meno interessante. Nel ritratto ricerco sempre una tensione, un raccon-to possibile che è quello che mi affascina quando guardo le fotografie.’’

(Gioia Perrone)

num. opere: 3

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Palazzo Maremonti Chil-lino - Via Principe dei Savoia 67

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Bitume Grand Tour

Allegra MARTINopere senza titolo

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Anastasia RUDENKOAvisualdictionaryofRussia

12.09–27.09.2014

L’approccio della Rudenko è ‘‘personale’’, parte da una visione ‘‘interna’’: i suoi familiari e la sua gente sono i protagonisti principali delle sue immagini; i suoi primi lavori sono dedica-ti alle famiglie colpite da violenza domestica, compresi i membri della sua famiglia e le persone che ha incontrato seguendo la polizia. Nel corso degli ultimi due anni Rudenko ha esplorato que-stioni sociali in Russia e ha documentato la vita nella sua terra d’origine, il Kazakhistan.Il nome altisonante del progetto in mostra, A Visual Dictionary of Russia, ci trasmette tutta la cifra poetica dell’autrice che ha a che fare con un sentimento definitivo, graffiante e allo stesso tempo intriso di amara ironia.La Russia che la Rudenko ‘‘cattura’’ è ben diversa dall’immagine che i tanti turisti possono avere della sua terra: dai ritratti dalla struttura più classica ai momenti rubati e decisamente ‘‘marginali’’ fino alle foto di strada che ritrag-gono storie estreme e un po’ perdute, la Ru-denko afferma di voler creare una sorta di guida contemporanea, come fossero le immagini delle nuove e atipiche cartoline di viaggio, cercando di portare avanti l’idea di mostrare la realtà russa di oggi, una critica e una riflessione portata avanti con coraggio e talento.

(Gioia Perrone)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Viale Francesco Lo Re

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Bitume Grand Tour

Anastasia RUDENKOAvisualdictionaryofRussia

12.09–27.09.2014

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Sasha RUDENSKYRemains

12.09–27.09.2014

I Remains (2004-2007) di Sasha Rudensky, a ca-vallo tra il linguaggio giornalistico ed un approc-cio più emotivo, sono la deposizione strutturata delle trasformazioni politiche e sociali dell’ex Unione Sovietica dopo il crollo del regime comu-nista. Il lavoro è una panoramica non tanto sui cambiamenti globali nella regione, quanto sugli intimi dettagli della vita quotidiana, gli inter-ni e gli esterni che costruiscono l’essenza di una cultura. Le cucine scarsamente decorate, i saloni, i parchi gioco abbandonati, le vetrine e le facciate delle case si svelano attraverso quel timbro che l’ideologia sovietica ha siglato sulla regione ottant’anni fa. Queste visioni trascen-dono sobriamente la specificità dei luoghi dove sono state scattate e si condensano nella docu-mentazione della comune esperienza di condivi-sione che a un certo punto unisce le repubbliche sovietiche in una nazione, e ora nella comune esperienza condivisa della disintegrazione.

(Valentina Isceri)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Piazzetta Mariotto Corso, 11

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Bitume Grand Tour

Sasha RUDENSKYRemains

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Pio TARANTINIIlpassatoeipensieri

12.09–27.09.2014

L’opera Il Passato e i Pensieri può considerarsi una delle pietre miliari del lavoro di ricerca foto-grafica di Pio Tarantini. L’immagine qui presen-tata racchiude in sé tutti i temi cari all’autore, dalla riflessione sulla memoria all’analisi sul tempo, fino ai suoi studi sul mosso. Frammenti di immagini si sovrappongo e susseguono come in una danza, ritmata dall’amore che l’autore ha verso la propria terra di origine, il Salento, e i ricordi sia passati che presenti che in essa si racchiudono. L’attenzione per i piccoli dettagli, gli oggetti di uso quotidiano o gli elementi che ‘‘comunemente’’ esistono sul nostro territo-rio, sono l’espressione di una sensibilità colta e mai scontata ma allo stesso tempo semplice e genuina. La sovrimpressione di più immagini non porta, come si potrebbe semplicisticamente pen-sare, ad uno spaesamento visivo e linguistico ma, tutt’altro, regala a chi l’osserva un’esperienza onirica e fortemente evocativa. Ombre di figure evanescenti, luci di lontane feste di paese, fuochi che ricordano antichi riti ancestrali cullano il nostro sguardo e la nostra mente facendo riaffio-rare memorie sopite e riflessioni sull’importanza del ruolo della memoria e sulla fragilità e caduci-tà umana, nonché un’analisi sul senso possibile della nostra vita.

(Valentina Trisolino)

num. opere: 1

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Chiesetta di San Marco, Piazza S. Oronzo

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Bitume Grand Tour

Pio TARANTINIIlpassatoeipensieri

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Lorena GUILLÉN VASCHETTIHistoria,memoriaysilencios

12.09–27.09.2014

Storia, Memoria e Silenzi. In ordine: ognuno di noi ha una storia, un passato, un insieme di esperienze agglomerato di volti e gesti; ognuno di noi è un raccoglitore di memorie, un database, spesso basta ricordare, a volte la fotografia aiuta a conservare; ognuno di noi oltre alle parole conserva immagini mute, la storia personale di ognuno di noi è fatta anche di pause, di cose taciute, di momenti che si scordano al passare del tempo.Historia, Memoria y Silencios è un progetto quanto mai unico nel suo genere, che prende forma tra le mani e i ricordi di Lorena Guillén Vaschetti, fotografa argentina che ricostruisce la sua storia, la storia della sua famiglia attra-verso il ritrovamento o meglio il salvataggio di una scatola contenente alcune vecchie diaposi-tive del nonno, che la madre era intenzionata a buttar via. Proprio qui, in questa scatola color sabbia, Lorena ritrova fotografie scattate tra gli anni sessanta e settanta, alcune sparse altre le-gate da elastici altre ancora rinchiuse in piccole scatole, un composto di storie memorie e silenzi appunto, momenti di vita smarriti e diversi da come lei li ricordava. L’artista decide quindi di lavorare in due direzioni: da una parte cerca di dare voce ad alcuni di questi ricordi nuovi, lavorando su alcune immagini con un taglio ben preciso che spacca di netto le figure con una sfocatura ponendo l’attenzione su alcuni par-ticolari, dall’altra parte sceglie di celebrare il silenzio delle fotografie contenute nelle piccole custodie chiuse, realizzandone degli still life e decidendo quindi di non aprirle. Lo spettatore infine non può far altro che assistere a questo piccolo miracolo, dove la memoria si esplicita e si nasconde, lasciando al segreto una parte della memoria.

(Andrea Laudisa)

num. opere: 2

stampa: digitale

supporto: pvc

luogo: Palazzo Belli - Via Vittorio Emanuele II, 33

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Bitume Grand Tour

Lorena GUILLÉN VASCHETTIHistoria,memoriaysilencios

12.09–27.09.2014

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Esposizioni02.09—15.09 Bitume Preview

12.09—27.09 Bitume Grand Tour

12.09—27.09 Bitume Fab 30

12.09—27.09 Bitume Photofest Indoor

19.09—21.09 Bitume Photobook

1) Emile Antic, Slot Machine > Orient Express, Via G. Palmieri, 312) Giulia Flavia Baczynski, Interno-Continuo > Caffé Letterario, Via G. Paladini, 463) Massimo Barberio, After laughter comes tears > GF Parrucchiere, Via L. Maremonti, 44) Anastasia Bogomolova, Recall > Emporio Lecce, Via Matteotti, 225) Daniele Brescia, Appuntamento al buio > South&Comfort, Via F. D’Aragona, 206) Emanuele Brutti, Solo un altro pugile > Artego, Via G. Palmieri, 97) Sofia Bucci, Ricordi cuciti > Bambola di Kafka, Via Palmieri, 37A8) Alice Caracciolo, Ab-senses > Ottica Adriana, Via G. Palmieri, 179) Claudia Corrent, L’amore degli altri > Casa della Sposa, Via Mat-teotti, 3210) Marie-Pierre Cravedi, La réun-ion > La Sapore, Via M. Basseo, 3611) Ilaria Di Biagio, Dubai > Epi-phany Society, Via Ammirati, 612) Emma Grosbois, Santa Elemosi-na > Corte dei Pandolfi, P.tta Orsini13) Vika Hashimoto, Seeing double > Biba Vintage, Via Matteotti 23B14) Idume Studio, Rumore bianco > Bar Paisiello, Via G. Palmieri 7215) Joseph La Mela, Opus Minoris > Whitephoto Studio & Gallery, Corte dei Mesagnesi, 4516) Orlando Lacarbonara, Territori del cinema > Syrbar, Via Libertini, 67

17) Pierangelo Laterza, Sansavenir > Il Banco, Via Umberto I, 118) Eduardo Macarios, Andante > Road 66, Via dei Perroni, 819) Veronica Maccari, Flussi > Bar Astoria, Piazza Italia, 220) Stefano Maniero, Forgottenship > South, Via A. Petronelli, 921) Luca Marianaccio, Buffetto all’italiana > 00, Via G. Paladini, 222) Francesca Occhi, Memento > Crem Bar Gelateria, Via G. Marco-ni, 1923) Tatyana Palyga, Obstructed view > Pescheria con cottura, Via dei Mocenigo, 2324) Luca Quagliato, 5 years winter > Shui Bar, Via Umberto I, 2125) Anne-Sophie Stolz, Beige > 0400, Via L. Maremonti, 1726) Giacomo Streliotto, Via della Stazione > Ciro il Pizzaiolo, Via Principe dei Savoia, 1827) Lara Tabet, The Hole Truth > Orologiaio Errico, Via Petronelli, 1028) Vera Teodori, Geografie del quotidiano > Offside, Via L. Mare-monti, 4129) Shaun Tompkins, Lost in the Labyrinth > Mamma Elvira, Via Umberto I, 1930) Alex Withey, Four faces Eight Places > Bar Moro, Via degli Am-mirati, 10

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Emile Antic sceglie di documentare e rilevare una specifica tipologia di sguardo, quello che intercorre tra la slot machine di un qualsiasi bar e il giocatore che le si pone davanti. Il guardare in questo caso fa davvero parte del gioco (d’az-zardo) e ci parla di un possibile ‘‘rapporto’’ tra l’uomo e la macchina. Indagando questa colle-zione di occhi l’autore rivela forse, ma senza alcun tipo di moralismo, anzi con approccio distaccato e chirurgico, qualcosa su certe dipen-denze contemporanee che riguardano appunto proprio lo sguardo.

Bitume FAB 30

Emile Antic1988,Ancona(IT)

SlotMachine,2013emileantic.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Orient Express, Via G. Palmieri, 31

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Giulia Flavia Baczynski inizia il suo percorso fo-tografico durante gli anni universitari interessan-dosi allo spazio dell’uomo e ai suoi mutamenti. Il progetto rappresenta una lettura su tre livelli diversi dello spazio pubblico del quartiere della Maddalena a Genova. Astrazione di percorsi che si trasformano in un filo da seguire all’interno del labirinto-città; rappresentazione delle piazze intese come stanze urbane disadorne; i loro nomi che diventano le parole degli abitanti.

Bitume FAB 30

Giulia Flavia BaczynskiVerona(IT)

InternoContinuo,2011-12giuliabaczynski.it

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: composizione forex

luogo: Caffé Letterario, Via G. Paladini, 46

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Dopo più di un anno dalla loro esecuzione è significato osservare questi scatti fotografici. L’autore, Massimo Barberio, non avrebbe im-maginato come sarebbe andata a finire e con che occhi sarebbero state osservate le sue immagini. La documentazione della rivolta di Gezi Park a Instabul, avvenuta nel giugno del 2013, assume oggi un carattere più riflessivo e fa meditare sui sogni infranti dei giovani ragazzi di piazza Taskim.

Bitume FAB 30

Massimo Barberio1983,AcquavivadelleFonti,Bari(IT)

Afterlaughtercomestears–Taksimunrest,2013massimobarberio.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: GF Parrucchiere, Via L. Maremonti, 4

Page 53: Bitume Photofest 2014 Report

II

Classe 85, la fotografa russa Bogomolova incen-tra il suo interesse attorno alla tematica della memoria. Il tema, sviluppato da diverso tempo tra le nuove leve della fotografia contemporanea, in lei come succede per rari autori, riesce a trovare una dimensione intensa, originale e che sembra parlare a tutti, nonostante il legame di partenza con le sue personali foto di famiglia. Il rettangolo fotografico viene rifotografato e mani-polato con l’utilizzo di più materiali, le fotografie d’archivio sono interrate, impolverate,intrappo-late da lastre di vetro frantumate, piccoli ritratti realizzati in casa mostrano familiari che a loro volta mostrano le proprie vecchie fotografie che li ritraggono, in un tempo perduto, lontano, ma ‘‘salvato’’, come solo la fotografia riesce a salvare.

Bitume FAB 30

Anastasia Bogomolova1985,Chelyabinsk(RUS)

Recall,2012–13anabogomolova.viewbook.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Emporio Lecce, Via Mat-teotti, 22

Page 54: Bitume Photofest 2014 Report

II

Nella notte insonne del viaggiatore la città si cela in ombre e vicoli privi dei comuni punti di riferimento, labirinto interiore che si confronta con la riflessione, la domanda, nel vis-à-vis con l’elemento urbano. Il vagare notturno narrato lascia un segno, crea un percorso, crea spazi altri e li porge al nostro sguardo.

Bitume FAB 30

Daniele Brescia1983,Monopoli,Bari(IT)

Appuntamentoalbuio,2013

12.09–27.09.2014

num. opere: 3

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: South&Comfort, Via F. D’Aragona, 20

Page 55: Bitume Photofest 2014 Report

II

Emanuele Brutti documenta l’esperienza unica e solipsistica del boxeur e del suo immaginario agonistico confrontandosi attraverso una diretta conoscenza delle riunioni pugilistiche del Nord Italia. Quello tra il pugilato e la strada è un le-game forte. I più grandi pugili del passato hanno storie che attraversano il disagio di aver vissuto sul marciapiede, rappresentazione emblemati-ca della crudezza di una vita fatta di povertà e lotta per la sopravvivenza. La strada è sempre il primo ring.

Bitume FAB 30

Emanuele Brutti1984,Verona(IT)

Solounaltropugile,2012bruttiemanuele.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 7

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Artego, Via G. Palmie-ri, 9

Page 56: Bitume Photofest 2014 Report

II

Bucci è un’artista molto giovane ma già in pos-sesso di una sensibilità particolarmente svilup-pata, nei suoi lavori riecheggia spesso di fondo la sua storia personale, il suo vissuto, come se la fotografia fosse il metodo ideale per mettere a nudo e curare al tempo stesso le ferite scoper-te. Il passato e la memoria sono per lei tessere da cucire silenziosamente, con cura, con un filo rosso capace di tenere insieme i pezzi che il tempo inesorabilmente sbiadisce.

Bitume FAB 30

Sofia Bucci1991,Giulianello,Latina(IT)

Ricordicuciti,2014sofiabucci.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 3

stampa: analogica

supporto: polaroid

luogo: Bambola di Kafka, Via Palmieri, 37A

Page 57: Bitume Photofest 2014 Report

II

Ab-senses è una sintesi teorica delle potenzia-lità della fotografia contemporanea. L’autrice del progetto, Alice Caracciolo, nonostante la giovane età affronta e riassume in pochi quadri lo studio di diversi linguaggi, che sembra già gestire con particolare abilità. Si palesa fin da un primo sguardo alle opere, la percezione dell’as-senza in una sorta di convivenza forzata e in questo divertissement dal gusto pop, l’autrice ci consente di riflettere sugli aspetti labili delle memorie private.

Bitume FAB 30

Alice Caracciolo1986,Pisa(IT)

Ab-senses,2014cargocollective.com/alicecaracciolo

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Ottica Adriana, Via G. Palmieri, 17

Page 58: Bitume Photofest 2014 Report

II

Il progetto si configura come la costruzione di un grande raccoglitore dell’esperienza della coppia attraverso ritratti di ragazzi, giovani, adulti e anziani. Claudia Corrent intende vocabolarizzare i racconti dell’amore vissuti attraverso culture altre, amori platonici, amori convenzionali e non, amori felici e amori maturi in un’unica gran-de enciclopedia che definisce il catalogo di una memoria colletiva in divenire.

Bitume FAB 30

Claudia CorrentBolzano(IT)

L’amoredeglialtri,2014claudiacorrent.carbonmade.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Casa della Sposa, Via Matteotti, 32

Page 59: Bitume Photofest 2014 Report

II

La trasmissione della memoria unita a un forte senso di appartenenza degli oggetti è al centro della riflessione di La Réunion. In un ambiente complesso come la famiglia, come può la fo-tocamera trovare il suo posto senza cambiare l’atteggiamento dei protagonisti? L’esegesi è lineare ma connotata da quella sofferenza e determinazione tipica di una certa letteratura ispanoamericana, quasi serraniana.

Bitume FAB 30

Marie–Pierre Cravedi1981,Toulouse(FR)

LaRéunion,2013mariepierrecravedi.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: La Sapore, Via M. Bas-seo, 36

Page 60: Bitume Photofest 2014 Report

II

Dubai è una città neonata, vista con gli occhi della vecchia europa. Una città in cui le nostre ancore identitarie si scardinano e dove l’archi-tettura anche pedonale è un mero arredo urbano destinato alla sola esperienza fallimentare di esistere nel non–luogo. Il medio formato sancisce un’alleanza visiva tra la precarietà del soggetto indagine e un vasto senso di vacuità e indetermi-nazione del luogo inabitato e disumanizzato.

Bitume FAB 30

Ilaria Di Biagio1984,Firenze(IT)

Dubai,2014ilariadibiagio.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Epiphany Society, Via Ammirati, 6

Page 61: Bitume Photofest 2014 Report

II

Grosbois ha concentrando la sua attenzione su presenze spesso ‘‘invisibili’’ agli occhi e ai passi frettolosi dei passanti. Lungi però dall’ap-procciarsi con retorica buonista a questo tipo di soggetto così frequente nella storia della foto-grafia, il mendicante, l’autrice opera con ironia e originalità sul concetto stesso di immagine, ritratto e icona, decontestualizzando i soggetti ritratti per strada mentre mostrano davanti al suo obiettivo il proprio ‘‘santino’’, e immer-gendoli in uno sfondo posticcio e pop.

Bitume FAB 30

Emma Grosbois1985,Rennes(FR)

SantaElemosina,2013emmagrosbois.ultra-book.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Corte dei Pandolfi, P.tta Orsini

Page 62: Bitume Photofest 2014 Report

II

La serendipità è la capacità di trasformare un er-rore in una scoperta illuminante, un concetto su cui la storia della fotografia potrebbe raccontarci storie infinite. Vika Hashimoto nel suo Seeing Double ci racconta come la casualità, il possibile sbaglio, possano anche questa volta diventare un racconto di straordinario fascino.

Bitume FAB 30

Vika HashimotoTokyo(JP)

Seeingdouble,2012isweariwasthere.tumblr.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Biba Vintage, Via Mat-teotti 23B

Page 63: Bitume Photofest 2014 Report

II

Idume Studio è un collettivo artistico nato nel dicembre 2013 a Lecce. Il suo intento è far dia-logare l’‘‘immaginario sotterraneo’’ locale con le suggestioni dell’arte contemporanea.Il racconto di Idume vuole definire il modo in cui la città scompare, travolta dal tempo che passa, dal progresso, la novità che è scavalca-ta dal succedersi degli eventi fino a diventare passato, e quindi storia. Il paesaggio in perenne evoluzione, sempre più incalzante e incapace di trattenere una identità duratura. La memoria che viene annientata dall’urgenza industriale, economica e urbana.

Bitume FAB 30

Idume StudioLecce(IT)

RumoreBianco,2014idume.org

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Bar Paisiello, Via G. Palmieri 72

Page 64: Bitume Photofest 2014 Report

II

Opus Minoris può considerarsi un’indagine fotografica sulla scoperta del mondo. Ritratti enigmatici, piccoli oggetti, dettagli all’apparenza banali concorrono insieme a creare un racconto affascinante e misterioso. La Mela guarda con occhi disincantati e sempre nuovi tuttò ciò che lo circonda, e attraverso le esperienze e le storie che intreccia con i luoghi stessi.

Bitume FAB 30

Joseph La Mela1979,Thionville(FR)

OpusMinoris,2014lamela.fr

12.09–27.09.2014

num. opere: 20

stampa: analogica

supporto: carta su supporto rigido

luogo: Whitephoto Studio & Gallery, Corte dei Mesagnesi, 45

Page 65: Bitume Photofest 2014 Report

II

Nell’era di internet, del multivision, dello streaming e dei multisala da blockbuster, cosa resta dei cinema con una sola sala di proiezione? Quelli con le panche in legno, dove il bigliet-to era composto da un piccolo foglio di carta giallina? Spesso, anzi, molto spesso, non rimane più nulla. Interi edifici abbandonati ad un destino fatto di macerie o, per quelli più fortunati, di un riciclo ‘alla buona’, cambiando magari la desti-nazione d’uso. Tutto ciò cerca di documentare ed indagare Orlando Lacarbonara sul territorio pugliese. Il suo obiettivo, come è lo stesso a far presente, è quello di ‘‘costruire un bagaglio di informazioni utili per la conoscenza dello stato attuale e per la programmazione dello scenario futuro’’.

Bitume FAB 30

Orlando Lacarbonara1989,MartinaFranca,Taranto(IT)

Territoridelcinema,2013orlandolacarbonara.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 6

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Syrbar, Via Libertini, 67

Page 66: Bitume Photofest 2014 Report

II

Sansavenir è un racconto a toni tenui di una città, Taranto, in cui convivono in aspro con-flitto la storia di un paesaggio dall’aura fiera e antica e i segni urbanistici e sociali del progresso industriale. Pierangelo Laterza ha la maturità giusta per impostare le basi di questo racconto, i suoi non sono gli occhi disincantati di un bambi-no, tantomeno la voce rabbiosa di chi non trova rimedio alle ferite a cielo aperto di una città piegata alla sofferenza, Pierangelo ha la misura del fotoreporter vero, di colui che ci pone delle domande attraverso le immagini.

Bitume FAB 30

Pierangelo LaterzaMontescaglioso,Matera(IT)

Sansavenir,2013pierangelolaterza.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Il Banco, Via Umberto I, 1

Page 67: Bitume Photofest 2014 Report

II

Andante è un viaggio lungo. Buenos Aires, Londra, Milano, Siviglia, Faro, metropoli dove Eduardo Macarios si immerge prendendone il ritmo e inseguendone i flussi. Quello che ne ricava è una visione urbana globale sottoforma di quadri sporchi e viscerali, alla Klein, e come da precetto del fotografo americano non ha paura di avvicinarsi al soggetto, di interagire con esso.

Bitume FAB 30

Eduardo Macarios1987,Curitiba(BR)

Andante,2009-2013eduardomacarios.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 3

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Road 66, Via dei Per-roni, 8

Page 68: Bitume Photofest 2014 Report

II

Ogni sequenza è composta da 48 fotografie scat-tate a 25 secondi di distanza dove gli spazi ana-lizzati sono quelli del centro storico di Ancona e delle zone ad alta frequentazione. Attraverso la creazione delle griglie fotografiche è possi-bile confrontare i flussi di persone paragonando quantità, temporalità, costanza ed omogeneità.

Bitume FAB 30

Veronica Maccari1988,Macerata(IT)

Flussi,2013behance.net/veronica_maccari

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Bar Astoria, Piazza Italia, 2

Page 69: Bitume Photofest 2014 Report

II

La città di Pesaro è fortemente e tragicamente connotata dalla storia e dagli eventi che l’ hanno segnata soprattutto durante i conflitti mondiali. Il Novecento è stato un secolo di grandi muta-menti derivati dai tumulti che hanno cambiato il volto del territorio, subendo e assorbendo determinati episodi storici sulla propria terra. L’autore espone il lettore ad un archivio fo-tografico dei luoghi in cui sono avvenuti i fatti, operando una strettissima selezione degli eventi più decisivi.

Bitume FAB 30

Stefano Maniero1989,Pordenone(IT)

Forgottenship,2013–14stefanomaniero.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: South, Via A. Petronel-li, 9

Page 70: Bitume Photofest 2014 Report

II

Quando si pensa alla parola ‘buffetto’ ci si im-magina un piccolo schiaffo, scherzoso e affet-tuoso, verso un ragazzino un po’ vivace. Ma nei confronti di un’immagine fotografica cosa vorrà significare? Luca Marianaccio ci spiega che in questo caso ‘buffetto’ evidenzia un’attenzione nuova verso i luoghi, uno schiaffetto amorevole fatto con lo sguardo, con l’osservazione attenta di un paesaggio italiano oramai quasi completa-mente, se non del tutto, artificiale.

Bitume FAB 30

Luca Marianaccio1986,CastiglioneMesserMarino(Chieti)

Skatedance,2013lucamarianaccio.it

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: 00, Via G. Paladini, 2

Page 71: Bitume Photofest 2014 Report

II

Memento è il tentativo di recupero storiografico e geografico in modo sistemico dei luoghi post bellici del secondo conflitto mondiale nell’areale ferrarese. Il territorio del Delta del Po in questo caso viene presentato come paesaggio di ar-cheologia militare riferito ad un insieme di resti, reperti e tracce presenti in modo diffuso nei Comuni che lo compongono. Il trauma colletti-vo di cui i bunker sono testimonianza non deve essere rimosso ma superato ed il loro riuso a scopo turistico è l’azione più decisiva per poter-lo elaborare.

Bitume FAB 30

Francesca Occhi1988,Ferrara(IT)

Memento,2013francescaocchi.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Crem Bar Gelateria, Via G. Marconi, 19

Page 72: Bitume Photofest 2014 Report

II

Questa serie è stata scattata lungo il Lieute-nant Schmidt Embankment del fiume Neva a San Pietroburgo. Il terrapieno è stato testimone degli eventi più significativi della storia russa colle-gati ai viaggi sul mare. Chi si sofferma qui, con un’attitudine sgangherata e voyeuristica più che con uno sguardo inquisitorio, sono i passanti che senza una ragione apparente contemplano placidamente il transito delle navi che partono e tornano.

Bitume FAB 30

Tatyana Palyga1982,Cherepovets(RUS)

Obstructedview,2013cargocollective.com/tatyana_palyga

12.09–27.09.2014

num. opere: 14

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Pescheria con cottura, Via dei Mocenigo, 23

Page 73: Bitume Photofest 2014 Report

II

5 Years Winter di Luca Quagliato è un progetto che attraversa l’intimità dei luoghi in cui l’au-tore è cresciuto, in una Milano periferica che appare lenta e scarna. Quagliato ha il merito di superare il rischio che si corre quando il rac-conto è circoscritto al luogo in cui si è cresciuti, quando i volti e i luoghi sono familiari all’occhio, quel rischio che può bloccare la fantasia e l’a-strazione poetica, ma che l’autore valica felice-mente infondendo una sbalorditiva potenza lirica alle sue immagini.

Bitume FAB 30

Luca Quagliato1988,Opera,Milano(IT)

5YearsWinter,2009–13lucaquagliato.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Shui Bar, Via Umberto I, 21

Page 74: Bitume Photofest 2014 Report

II

La fotografia della Stolz ci mostra la fisionomia di un paesaggio che si mostra attraverso la costan-te azione e interazione tra natura e umanità. La tensione del paesaggio con la sua complessa sedimentazione si rende evidente ai nostri occhi in uno spaccato di periferia, tra bellezza e ordi-narietà, mitigata da una temperatura acquarello.

Bitume FAB 30

Anne–Sophie Stolz1984,Karlsruhe(DE)

Beige,2011annesophiestolz.de

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: 0400, Via L. Maremon-ti, 17

Page 75: Bitume Photofest 2014 Report

II

Via della Stazione è un progetto fotografico che ha come punto focale l’analisi attenta della stra-da che porta dalla stazione di Urbino al centro della stessa cittadina, Via della Stazione appun-to, e del territorio ad essa intorno. L’assenza di una meta permette di non focalizzare la nostra mente, e dunque la nostra osservazione, su un solo punto ma ci aiuta ad analizzare il durante, a dare nuovo senso all’attraversamento. I toni delicati e poco contrastati permettono inoltre di osservare queste immagini creando percorsi visi-vi sempre nuovi e mai unilaterali. È questa forse la democrazia dell’immagine.

Bitume FAB 30

Giacomo Streliotto1986,Cittadella,Padova(IT)

ViadellaStazione,2012–13giacomostreliotto.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Ciro il Pizzaiolo, Via Principe dei Savoia, 18

Page 76: Bitume Photofest 2014 Report

II

Beirut, ‘‘la città che non muore mai’’ è stata negli anni passati teatro altalenante di splendori e tragedie. Oggi la città è divenuta nuovamente un importante centro culturale e finanziario per il medio oriente e i segni della ricostruzione sono ben visibili per le strade. Lara Tabet, artista libanese, si muove di notte per la città, perce-pendo questi cantieri come ‘‘ferite aperte’’, dei fori invalicabili attraverso i quali è difficile assimilare la metamorfosi, perciò per cogliere i segni del cambiamento urbano decide di adotta-re uno sguardo ‘‘a tempi lunghi’’, attraverso l’uso di una camera stenopeica.

Bitume FAB 30

Lara Tabet1983,Hamra,Beirut(RL)

TheHoleTruth,2012ltabet.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Orologiaio Errico, Via Petronelli, 10

Page 77: Bitume Photofest 2014 Report

II

Vera Teodori, presenta un progetto che nasce come ri-esplorazione dei luoghi del film L’E-clisse. Le immagini di Antonioni raccontano una periferia romana semi-deserta, spazi vuo-ti, strade silenziose in cui l’ambiente possie-de autonomia rispetto all’elemento umano. Il paesaggio deserto della periferia romana degli anni ‘60 e gli elementi architettonici inquietanti che sovrastano i personaggi de L’Eclisse, come ad esempio la ‘torre-fungo’, lasciano il posto ad una città complessa e caotica, rispetto alla quale quegli stessi elementi, che in Antonioni sem-bravano così maestosi vengono ridimensionati assumendo una certa sembianza di arretratezza e di ‘umanità’.

Bitume FAB 30

Vera Teodori1984,Tivoli,Roma(IT)

Geografiedelquotidiano.Romasud–ovest,2012verateodori.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 4

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Offside, Via L. Mare-monti, 41

Page 78: Bitume Photofest 2014 Report

II

Shaun Tompkins (1989) di origini australiane, è attratto dai luoghi dove la presenza dell’uomo è ben dichiarata in ogni dettaglio. Ciò che urge al suo sguardo è l’impatto che sull’uomo nel suo complesso, dal suo modo di vivere alla percezio-ne di se stesso e del mondo, hanno lo sviluppo delle città e della società postmoderna. I nostri sogni e desideri, la nostra quotidianità paiono essere all’artista senza alcuna speranza, omo-logati e conformati. Al suo occhio, invece, unica speranza di sopravvivenza della individualità di ognuno è l’errore, l’imperfetto, la creazione derivata dalla casualità.

Bitume FAB 30

Shaun Tompkins1989,Sydney(AUS)

LostintheLabyrinth,2014shauntompkins.com/home

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Mamma Elvira, Via Um-berto I, 19

Page 79: Bitume Photofest 2014 Report

II

Four Faces Eight Places è un viaggio fotografico attraverso la città di Taipei. In un bianco e nero dai toni forti e contrastati, l’autore traccia su pellicola frammenti di storie che, osservate in sequenza, rielaborano e creano nuove associa-zioni e nuovi significati. Withey sa come sfrutta-re a suo vantaggio una delle caratteristiche più affascinanti del mezzo fotografico, l’essere un messaggio senza codice, e lo fa apparentemente di getto, in maniera viscerale e istintiva.

Bitume FAB 30

Alex Withey1988,Helsinki(FI)

FourFacesEightPlaces,2012alexwithey.com

12.09–27.09.2014

num. opere: 5

stampa: digitale

supporto: carta Y Kodak

luogo: Bar Moro, Via degli Ammirati, 10

Page 80: Bitume Photofest 2014 Report

III

Edutainment12.09 Passeggiata inaugurale

13.09 Slideluck + Dj set Populous

20.09 Live set Il Genio

26.09 Seminario Creactivitas

27.09 Dance Performance

Tour delle esposizioni bitumiche in città, guidati dai curatori del festi-val che illustrano i singoli progetti.

Slideluck @ BITUME PHOTO-FEST è una serata dedicata al cibo e alla fotografia. Con Bitume, Slideluck sbarca nel Sud Italia per la prima volta. Slideluck ha finora coinvolto il pubblico di circa 70 città del mondo, a suon di cibo e fotografia. Durante la serata, ad ingresso libero, si condivide del cibo, si ascolta musica live, e si visualizzano in slideshow proget-ti fotografici di autori emergenti selezionati tramite call, spesso presenti.

BITUME PHOTOFEST chiude il suo programma all’insegna della danza sperimentale, con due per-formance coreografiche esclusive.

Il Genio é Gianluca De Rubertis e Alessandra Contini, duo leccese trapiantato a Milano, celebre per l’ironico mantra “Pop Porno”. So-norità accattivanti che richiamano un’elettronica un po’ retrò, in-fluenze indie rock e grandi cantau-tori francesi. L’ultimo album,“Una voce poco fa”, è del 2013.

Page 81: Bitume Photofest 2014 Report

III

Passeggiata inaugurale

12.09.2014,h.18.00

luogo: centro città

Page 82: Bitume Photofest 2014 Report

III

Passeggiata inaugurale

12.09.2014,h.18.00

luogo: centro città

Page 83: Bitume Photofest 2014 Report

III

Slideluck + Dj set Populous

13.09.2014,h.19.00

luogo:CineportodiLecce

Page 84: Bitume Photofest 2014 Report

III

Slideluck + Dj set Populous

13.09.2014,h.19.00

luogo:CineportodiLecce

Page 85: Bitume Photofest 2014 Report

III

Live set Il Genio

20.09.2014,h.21.00

luogo:CineportodiLecce

Page 86: Bitume Photofest 2014 Report

III

Live set Il Genio

20.09.2014,h.21.00

luogo:CineportodiLecce

Page 87: Bitume Photofest 2014 Report

III

Dance Performance

27.09.2014,h.21.00

luogo:CineportodiLecce

FLUID LANDSCAPES

Fluid Landscapes è una riflessione sulle comuni tendenze a percepire l’identità come uno statico status-quo; una sorta di riconoscimento, attra-verso il corpo, che siamo esseri trasformativi, sotto molti aspetti e in modi diversi. Nel pezzo i due corpi si relazionano al loro essere tempo-ranei, al loro essere in costante trasformazione; osservano e si connettono a quel movimento sottostante ciò che all’apparenza può sembrare statico. È una ricerca d’infinita temporanei-tà nella pelle, nella carne, nei pensieri e nelle memorie, nei fluidi e nelle sensazioni, mentre la cognizione scivola continuamente tra cosa è ora, cosa era e cosa potrebbe essere o sarà.Questa esplorazione conduce i corpi a fitti e in-troversi monologhi o a relazionarsi con ciò che li circonda, presentarsi ed invitare ad essere visti per trovare interrelazioni. La pressione e le onde sonore trapassano e vibrano intorno ai corpi, ridefinendo e creando un nuovo spazio nello spazio, mentre le luci lavorano in una sorta di cooperazione organica. L’effetto è un luogo ip-notico e senza tempo, che ha il potere di definire e rifinirne la sensibilità attirando lo spettatore lungo il percorso e rendendolo partecipe di un incontro che sprona la coscienza dell’esperien-za condivisa e lo incita a percepire, pensare e interrogarsi.

SI STA COME...

Si sta come... è un’idea coreografica, libera-mente ispirata a Soldati di Giuseppe Ungaretti. Quest’idea nasce dall’esigenza di esprimere una condizione sociale, politica e, più in generale, esistenziale di immobilità, attraverso la danza, l’arte del movimento. La Grande Guerra di cui parla Ungaretti, lo stato precario dei soldati in attesa nelle trincee, è come la grande depres-sione che viviamo oggi ed è anche la calamità che ha colpito L’Aquila. Si vive in un’epoca di sospensione. Si sopravvive, aspettando, senza una precisa idea di futuro, senza nemmeno una speranza non tanto di migliorare ma almeno di progredire. La maggior parte fatica a vivere in questo stato indefinito.

FLUIDLANDSCAPEScoreografie: Mirko GUIDOperformers: Katrine JOHANSEN, Louise DAHL

SISTACOME...coreografie e performance:Erika SCHIPA

Page 88: Bitume Photofest 2014 Report

III

Dance Performance

27.09.2014,h.21.00

luogo:CineportodiLecce

Page 89: Bitume Photofest 2014 Report

III

Dance Performance

27.09.2014,h.21.00

luogo:CineportodiLecce

Page 90: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Open Talk13.09 Talk di inaugurazione

14.09 Ren Hang

15.09 Luc Fierens

16.09 Lorena Vaschetti

17.09 Julia Borissova

19.09 Talk con editori

21.09 Luca Bandirali (skype)

26.09 Mufoco

Page 91: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Talk di inaugurazione

13.09.2014,h.11.00

partecipanti:AmbraBiscuso,IlderosaLaudisa,AndreaLaudisa,LucaBandirali

luogo:CineportodiLecce

Page 92: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Ren Hang

14.09.2014,h.19.00

partecipanti:RenHang,LauraGiglio(interprete)moderatore:AndreaLaudisa

luogo:CineportodiLecce

Page 93: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Ren Hang

14.09.2014,h.19.00

partecipanti:RenHang,LauraGiglio(interprete)moderatore:AndreaLaudisa

luogo:CineportodiLecce

Page 94: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Lorena Vaschetti

16.09.2014,h.19.00

partecipanti:LorenaVaschettimoderatore:Beatrice Bambi

luogo:CineportodiLecce

Page 95: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Julia Borissova

17.09.2014,h.19.00

partecipanti:Julia Borissovamoderatore:Gioia Perrone

luogo:CineportodiLecce

Page 96: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Talk con editori

19.09.2014,h.19.00

partecipanti:AndreaBoscardin,EmilioMacchia,ClaudioCorrivetti,AriannaSanesimoderatori:AndreaLaudisa,ValerioNicoletti

luogo:CineportodiLecce

Page 97: Bitume Photofest 2014 Report

IV

Luca Bandirali

21.09.2014,h.19.00

partecipanti:LucaBandirali(collegamentoskype)moderatori:AndreaLaudisa,MattiaEpifani

luogo:CineportodiLecce

Page 98: Bitume Photofest 2014 Report

IV

MUFOCO

26.09.2014,h.11.00

partecipanti:RobertaValtorta,GabriellaGuercimoderatore:AndreaLaudisa

luogo:CineportodiLecce

Page 99: Bitume Photofest 2014 Report

IV

MUFOCO

26.09.2014,h.19.00

partecipanti:RobertaValtorta,GabriellaGuercimoderatore:AndreaLaudisa

luogo: Libreria Liberrima

Page 100: Bitume Photofest 2014 Report

V

Workshop15.09—16.09 Lorena Vaschetti

17.09—18.09 Julia Borissova

19.09 Associazione Zabar

22.09—23.09 Allegra Martin

24.09—25.09 Lorenzo Papadia

Page 101: Bitume Photofest 2014 Report

V

Lorena Guillén Vaschetti

Historia, memoria y silencios15—16.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 8output: progetti personali

Intervenire sulle fotografie, rifotografarle, editarle creandone di nuove a partire da esse, realizzare collage o realizzare nuove fotografie che dialoghino con quelle originarie, suggerire nuovi dialoghi tra le due fotografie; questi sono solo alcuni dei metodi che possono permetterci di lavorare sulla nostra memoria e dunque sulla nostra identità. Ogni partecipante è libero di scegliere uno o più metodi che ritiene più affini al proprio vissuto.

PRIMO GIORNO Mattino Fotografia del gruppo di lavoro del workshop e presentazione individuale dei partecipanti; considerazioni sulla relatività del documento fotografico nella costruzione della memoria; presentazione del processo completo del libro Historia, memoria y silencios, dall’ideazione alla progettazione editoriale del libro. Pomeriggio Lettura progetti dei partecipanti; sviluppo di un piccolo homework (da concordare con i partecipanti).

SECONDO GIORNO Mattino Presentazione di lavori di alcuni artisti visuali che hanno approfondito le questioni legate alla famiglia secondo la propria storia personale. Pomeriggio Lettura del piccolo homework dei partecipanti; domande e risposte dei partecipanti all’autrice e ultima fotografia del gruppo di lavoro.

partecipanti:Paolo ARRIGHIDaniele BRESCIAAngela CAPUTO LEZZIFrancesco ROMANELLILaura SCALCIONEClaudio SETTEMBRINILara TABETMarco VITALE

Page 102: Bitume Photofest 2014 Report

V

Lorena Guillén Vaschetti

Historia, memoria y silencios15—16.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 8output: progetti personali

Page 103: Bitume Photofest 2014 Report

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Per me le foto d’archivio sono sempre una fonte di ispirazione. Quando ho in mano vecchie foto mi sembra di “sentire” il tempo, lo tengo tra le mani per trattenerlo, per non farlo scivolare via. L’immaginazione inizia a raccontarmi storie, tutto ciò che resta fuori dalla superficie del rettangolo. L’immagine mi serve come punto di partenza e da quel punto mi sembra di districare questo groviglio di storie. Durante il workshop proporrò ai partecipanti di unirsi a questo processo, utilizzando proprio materiale d’archivio o progetti personali in via di sviluppo con la finalità di creare un photobook. I partecipanti potranno portare pi tipologie di oggetti, visuali, testuali, cartoline, lettere, o un proprio lavoro di base che individualmente verrà seguito per creare una narrazione e un prodotto finito.

PRIMO GIORNO Presentazione di alcuni progetti fotografici ed editoriali di Julia Borissova. Chiacchierata con i partecipanti e scelta delle modalità di sviluppo del workshop: opzione A) lavorare con materiale personale, sulla base di un progetto già avviato, per svilup-pare un proprio libro in maniera individuale; opzione B) lavorare collettivamente con mate-riale d’archivio (portato dai partecipanti) per sviluppare un libro per ogni gruppo di lavoro.

SECONDO GIORNO Presentazione di libri di autori russi che lavora-no con il tema della famiglia, della memoria, del recupero di materiale d’archivio. I partecipanti discutono i loro progetti. Lavo-ri pratici di progettazione: stampare, tagliare, incollare, cucire prototipi di carta proporzionali al formato finale del libro.

Julia Borissova

A constant accumulation of images17—18.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 9output:librofotograficocollettivo

partecipanti:Daniele BRESCIAAngela CAPUTO LEZZIAlice CARACCIOLOJoseph LA MELAAnnalisa LAZOIFrancesco ROMANELLIMarco VITALEAlex WITHEYGianni ZANNI

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Julia Borissova

A constant accumulation of images17—18.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 9output:librofotograficocollettivo

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Zabar

Mani cucite di fine estate19.09.2014

durata: 8 hpartecipanti: 8output: libretti rilegati a mano

Manicucite di fine estate.

Una giornata rilassata per imparare a rilegare a mano in tanti modi diversi e ad autoprodurre libri, quaderni, rubriche, blocchi per appunti. Vengono spiegate le quattro principali modalità di cucitura della carta (cucitura singer, giappo-nese, intrecciata e copta) e si sperimenta con i materiali portati da Zabar e dai partecipanti. Ognuno potrà portare a casa i propri quader-ni autoprodotti e una copia del manuale «Mani Cucite».

partecipanti:Graziana CONTEAlice CARACCIOLOPaolo FERRANTEAnnalisa LAZOI Angela CAPUTO Jo LA MELA Andrea CAPUANOIole NOVELLI

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Allegra Martin

Che cosa guardiamo?22—23.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 10output: progetti personali

Fotografare è un’azione ben lontana dal ripro-durre la realtà. Una fotografia risulta sempre diversa da quello che si visto con gli occhi al momento dello scatto. Non sono solo i colori, la luce, la distanza, le correzioni che il nostro occhio mette in atto. C’è sempre uno scarto, qualcosa in più o in meno rispetto all’esperienza del “vedere” che è dato in parte dall’apparec-chio stesso, e in parte dall’utilizzo più o meno consapevole di quest’ultimo da parte del foto-grafo. Una fotografia è bidimensionale: fotografare significa sempre restituire una interpretazione di ciò di cui si è fatto esperienza. E in questa “restituzione” entrano in atto vari fattori: quello autobiografico, quello geografico, quello sociale. Le immagini sono un serbatoio di possibilità, e le fotografie hanno differenti livelli di lettura e di approfondimento. Proveremo insieme a riflettere sull’atto di guardare come esperienza persona-le per poi guidare i nostri occhi sui vari aspetti delle cose che ci circondano.

Il workshop si terrà a Lecce, e sarà innanzitutto una riflessione sull’atto di guardare e di inter-pretare la realtà da parte del fotografo. Ciascun partecipante sarà invitato a “fare esperienza” del paesaggio circostante, registrando tracce, segni, incontri, per poi costruire un proprio rac-conto (fotografico).

PRIMO GIORNO Mattino Presentazione Allegra Martin; proiezione di alcuni lavori ed esperienze (tra cui “Lido”); excursus sulla fotografia italiana di paesaggio: alcune esperienze recenti. Pomeriggio Lettura portfolio dei partecipanti.

SECONDO GIORNO Mattino Uscita fotografica in città. Pomeriggio Visione dei materiali, discussione. Si consiglia ai partecipanti di venire muniti di attrezzatura fotografica (analogica, digitale) e di un portfolio (stampe o file).

partecipanti:Daniele BRESCIAAlice CARACCIOLOAngela CAPUTOGloria CASTOMaria Teresa CONTALDODomenico DORONZOAnnalisa LAZOIMarco RIZZOAlessia ROLLOMarianna SPADONE

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Allegra Martin

Che cosa guardiamo?22—23.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 10output: progetti personali

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Lorenzo Papadia

La Polaroid. Storia e tecnichedi manipolazione24—25.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 10output: fotocomposizioni polaroid

Il workshop, attraverso lo studio della sto-ria, degli autori, delle macchine fotografiche e pellicole legate al marchio Polaroid, intende avviare i partecipanti alla conoscenza di questo mezzo fotografico. I ragazzi verranno guidati in un percorso in cui, successivamente allo scatto, proveranno originali tecniche di manipolazione della pellicola, esaltando l’unicità delle fotografie che avranno prodotto.Questo workshop è riservato agli studenti del Corso di Fotografia dell’I.I.S.S. “Antonietta De Pace”

partecipanti:Gianmarco LEUZZILaura DE RICCARDISClaudio FASIELLOMirko DELL’ANNAGiulia COSTANTINIPiriyangan THEVARAJAHGiulia SOLINASLeliana ALTAVILLALidia CATANIAJennyfer TAMBORINO

Page 109: Bitume Photofest 2014 Report

V

Lorenzo Papadia

La Polaroid. Storia e tecnichedi manipolazione24—25.09.2014

durata: 14 hpartecipanti: 10output: fotocomposizioni polaroid

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ComunicazioneRassegna stampa cartacea

Rassegna stampa web

Materiale stampato

Comunicazione online

App multimediale

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Rassegna stampa cartacea

Nuovo quotidiano di Puglia02.09.2014

Bitume Photofest Preview

Page 112: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno12.09.2014

BitumePhotofest/inaugurazione

Page 113: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno12.09.2014

BitumePhotofest/inaugurazione

Page 114: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Nuovo quotidiano di Puglia12.09.2014

BitumePhotofest/inaugurazione

Page 115: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Nuovo quotidiano di Puglia16.09.2014

OpenTalkVaschetti/Borissova

Page 116: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Nuovo quotidiano di Puglia19.09.2014

Bitume Photobook

Page 117: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno19.09.2014

BitumePhotobook/Opentalkeditori/WorkshopZabar

Page 118: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Salento in Tasca19.09.2014

Bitume Photofest

Page 119: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno20.09.2014

LivesetIlGenio

Page 120: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno21.09.2014

Open Talk Bandirali

Page 121: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno26.09.2014

OpenTalkMufoco/SeminarioCreactivitas

Page 122: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

La Gazzetta del Mezzogiorno27.09.2014

Chiusura/DancePerformance

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Rassegna stampa cartacea

Corriere del Mezzogiorno27.09.2014

Chiusura/DancePerformance

Page 124: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Qui Salento09.2014

Bitume Photofest

Page 125: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Qui Salento09.2014

Bitume Photofest

Page 126: Bitume Photofest 2014 Report

VI

Rassegna stampa cartacea

Qui Salento09.2014

Bitume Photofest

Page 127: Bitume Photofest 2014 Report

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Rassegna stampa cartacea

Qui Salento09.2014

Bitume Photofest

Page 128: Bitume Photofest 2014 Report

VI

Giugno–Agosto 2014

ART A PART of CULTURE

MAMMOTH REFLEX

BLA BLA CAR

QUI SALENTO

SALENTO INFO

PUGLIA EVENTS

DAYLIGHT BOOKS

IL POST

Settembre–Ottobre 2014

IL TACCO DI BACCO

REPUBBLICA BARI

URKA ONLINE

SPAGINE

http://www.artapartofculture.net/2014/09/12/bitu-me-photofest-lecce-12-27-settembre/

http://www.blablacar.it/blog/bitume-photofest

http://www.salento.info/1596-bitume-photofest-foto-grafia-contemporanea-lecce/

http://www.pugliaevents.it/it/gli-eventi/bitume-pho-tofest

https://daylightbooks.org/blog/2014/5/24/2006

http://www.ilpost.it/2014/07/30/slot-machine-emi-le-antic/

http://www.iltaccoditalia.info/nws/?p=22660http://iltaccodibacco.it/puglia/eventi/117486.html

http://arte-bari.blogautore.repubblica.it/2014/09/02/bitume-photo-festival-la-parola-agli-ideato-ri-del-progetto/http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/09/01/news/agenda-94835848/http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/09/04/foto/bari_photofest-94923580/

http://urkaonline.it/news/a-lecce-la-prima-edizio-ne-del-bitume-photofest-festival-urbano-di-fotogra-fia/http://urkaonline.it/events/bitume-photofest-clo-sing-2/

http://issuu.com/mmmotus/docs/spagine_della_domeni-ca_44.0

Rassegna stampa web

Page 129: Bitume Photofest 2014 Report

VI

ARTRIBUNE

MAMMOTH REFLEX

TRNEWS

TAFTER Cultura e Sviluppo

APULIA FILM COMMISSION

IL CORRIERE SALENTINO

ROSSO POMPEIANO

BRINDISI REPORT

AMBASCIATA AZERA

IL PAESE NUOVO

LECCE SETTE

http://www.artribune.com/2014/09/obbiettivo-su-lec-ce-da-giorgio-barrera-ad-anastasia-rudenko-gran-di-fotografi-allopera-in-salento-per-la-prima-edi-zione-del-bithume-photofest/http://www.artribune.com/2014/09/fotografia-che-e-splora-la-dimensione-urbana-tante-immagini-dal-bitu-me-photofest-di-lecce-con-tredici-artisti-internazio-nali-alle-prese-con-le-street-memories-pugliesi/

http://www.themammothreflex.com/festival/2014/09/01/lecce-la-prima-edizione-di-bitume-photofest/

http://www.trnews.it/2014/09/02/sola-andata-il-viag-gio-in-azerbaijan-del-reporter-daniele-coriccia-ti/12394389/http://www.trnews.it/2014/09/11/al-via-il-grand-tour-per-bitume-photofest-2014/12395310/

http://www.tafter.it/2014/08/30/lecce-festival-ur-bano-di-fotografia-contemporanea-bitume-photo-fest-dal-12-al-27-settembre/

http://www.apuliafilmcommission.it/news/bitume-photo-fest-il-preview-dal-2-settembre-allaeroporto-del-sa-lento

http://www.corrieresalentino.it/2014/09/sola-anda-ta-di-daniele-coricciati-e-lanteprima-di-bitume-pho-tofest-fino-al-15-settembre-allaeroporto-di-brindisi/http://lecce.corrieresalentino.it/2014/09/il-ge-nio-al-bitume-photofest-il-20-settembre-al-cinepor-to-di-lecce/

http://www.rossopompeiano.com/news/

http://m.brindisireport.it/eventi/mostre/solo-anda-ta-mostra-fotografica-all-aeroporto-del-salento.html

www.azembassy.it/?p=4408

http://www.ilpaesenuovo.it/2014/09/11/lecce-ospi-ta-il-bitume-photofest-tra-gli-ospiti-grandi-no-mi-della-fotografia-mondiale/

http://www.leccesette.it/dettaglio.asp?id_det-t=21840&id_rub=137

Rassegna stampa web

Page 130: Bitume Photofest 2014 Report

VI

LECCE PRIMA

PUGLIA IN

BROOKLYN BREWERY

VISIBOL

QUI SALENTO

EXIBART

POLKADOT MAGAZINE

INSIDE ART

SLIDELUCK

VIRGILIO CITTÀ

TUTTO CITTÀ

SALENTO WEB TV

SALENTO LIVE

AFFARI ITALIANI

CINEMA DEL SILENZIO

AREA NEWS

http://www.lecceprima.it/eventi/mostre/bitume-photo-fest-hang-2014-liberrima.html

http://www.pugliain.net/bitume-photofest-raccon-to-sperimentazione-fotografica-lecce/

http://brooklynbrewery.com/blog/slideluck-potshow/slideluck-debuts-in-lecce/

http://blog.vizibol.com/2014/09/18/30-fotografi-e-mergenti-a-lecce-per-il-bitume-photofest/

http://www.quisalento.it/item/bitume-photofest-il-ge-nio

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=43262&I-DCategoria=1

http://www.polkadot.it/2014/09/14/bitumephotofest

http://insideart.eu/2014/09/22/bitume-photofest/

http://slideluck.com/slideluck-bitume-photofest/

http://bologna.virgilio.it/eventi/bitume-photo-fest-2014_61954928_6

http://www.tuttocitta.it/eventi/lecce/12-settem-bre-2014_27-settembre-2014/bitume-photofest-2014

http://www.salentoweb.tv/tag/bitume-photofest

http://www.salentolive.com/2014/09/bitume-photo-fest-le-strade-di-lecce-ospitano-il-primo-festi-val-urbano-di-fotografia/

http://www.affaritaliani.it/puglia/lecce-e-le-memo-rie-di-strada.html?refresh_ce

http://www.cinemadelsilenzio.it/index.php?mod=spe-cial&idspe=262

http://www.audionews.it/ViewDocument.aspx?catid=6c-c301a0a57b456283715c19271eeccd&docid=a5bda24e70714a-2595ea72ff8d0479cc

Rassegna stampa web

Page 131: Bitume Photofest 2014 Report

VI

SALENTO BLOG

GIORNALE DI PUGLIA

ABITARE

MUST LECCE

TISCALI

LIBERO 24X7

CREACTIVITAS

LECCE NEWS 24

SCOOP SQUARE

EXTRA MAGAZINE

ZIGULINE

http://www.salentoblog.it/2014/09/12/bitume-photo-fest-lecce-12-27-september-2014.html

http://www.giornaledipuglia.com/2014/09/arte-contem-poranea-live-set-e-photobook.html?m=1

http://www.abitare.it/it/tag/bitume-photofest

http://www.mustlecce.it/it/news-ed-eventi/item/474-bitume-photofest

http://notizie.tiscali.it/regioni/puglia/feed-s/14/09/05/t_74_20140905_1003_news_Bitume-Photo-fest-il-primo-Festival-Urbano-di-Fotografia-Contem-poranea.html?puglia

http://247.libero.it/lfocus/21177113/0/lecce-bitu-me-photofest-12-27-settembre-2014/

http://www.creactivitas.org/fotografia-industria-cre-ativa-cross-cutting-a-lecce-per-bitume-photofest/

http://eventi.leccenews24.it/eventi/bitume_photo-fest_popolous_lecc.htm

http://www.scoopsquare.com/post/it/2014/09/21/01/3681142-lecce-bitume-photofest.html

http://www.extramagazine.eu/it/blog/6-cultu-ra/3427-bitume-photofest-creativita-in-strada.html

http://www.ziguline.com/ci-persi-bitume-photofest/

Rassegna stampa web

Page 132: Bitume Photofest 2014 Report

VI

Materiale stampato

Totem didascalici

misure:200x100 cm

copie: 13

distri-buzione: nei pres-si delle esposi-zioni del circuito Grand Tour

Page 133: Bitume Photofest 2014 Report

VI

Materiale stampato

Affi ssioni urbane6x3

misure:600x300 cm

copie: 3

distribu-zione:in tre punti a ridosso del centro cittadino

Page 134: Bitume Photofest 2014 Report

VI

Materiale stampato

Affi ssioni urbane70x100

misure:70x100 cm

copie: 150

distribu-zione:nelle vie principali di accesso al centro

Page 135: Bitume Photofest 2014 Report

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Materiale stampato

Giornale

misure:31x43 cm

copie: 2500

distribu-zione:cineportoe centri infor-mazione turistica

Page 136: Bitume Photofest 2014 Report

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misure:15x21 cm(chiuso)64x88 cm(aperto)

copie: 10.000

distribu-zione:cineporto,esercizi del circu-ito FAB30e centri di infor-mazione turistica

Materiale stampato

Mappa / guidaalle esposizioni

Page 137: Bitume Photofest 2014 Report

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misure:A3/A4

copie: 100

distribu-zione:online

Materiale stampato

Catalogo delle esposizioniFAB30 e Grand Tour

Page 138: Bitume Photofest 2014 Report

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misure:variformati

distribu-zione:principa-li testate locali(Gazzetta del Mez-zogiorno, Quotidia-no, Cor-riere del Mezzogior-no)

Materiale stampato

Inserzioni stampa

Page 139: Bitume Photofest 2014 Report

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Comunicazione online

Sito internetwww.bitumephotofest.org

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Comunicazione online

Sito internetwww.bitumephotofest.org

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Comunicazione online

Sito internetwww.bitumephotofest.org

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Comunicazione online

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teaser e comunicazione eventi

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App multimediale

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