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per i correttori di bozze
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to dai politici nuclearisti, sta per essere abbando-nata dalla maggior parte dei Paesi industrializzati. Il peso dell’energia nucleare per la produzione di ener-gia elettrica nel mondo è sceso dal 17, 2% del 2000 al 13,5% attuale; ad oggi, in tutto l’Occidente, si stanno costruendo solo due nuovi reattori; la Ger-mania, ad esempio, molto
(Continua a pagina 3)
ponese lo ha dimostrato anche ai nuclearisti più convinti); lascia in eredità scorie radioattive che, al momento, non si sa anco-ra come smaltire; si basa su una materia prima, l’uranio, destinato ad e-saurirsi nel giro di alcuni decenni. La scelta nucleare, del resto, contrariamente a quanto molte volte si leg-ge sui giornali o viene det-
Al referendum del 12 e 13 giugno voterò sì per dire no al nucleare. Ero già convinto, ancor prima dell’incidente di Fukushi-ma, che la scelta nucleare non fosse quella giusta, né per il mondo né, tanto-meno, per il nostro Paese. Allo stato attuale delle conoscenze , i n f a t t i l’energia nucleare non è ancora abbastanza sicura (il disastro nucleare giap-
REFERENDUM del 12 e 13 GIUGNO VAI A VOTARE E VOTA SI’ - di Bruno Bruna
A cura del Partito Democratico — Circolo di Cortemilia e Valli
www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto www.issuu.com/confronto e.mail: [email protected]
Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno XI- n. 2 giugno 2011
Le regole tutelano i più de-
boli e hanno il fine di rende-
re più equa e civile una col-
lettività. Senza regole vince
il più forte o il più scaltro.
In questi ultimi anni abbia-
mo visto una classe politica
piegare le regole, stravolge-
re le leggi per adattarle ad
eventi contingenti. Un grup-
po dirigente di ciarlatani e
piazzisti che, anziché dare
esempi di sobrietà, ha attac-
cato in modo inaudito le
istituzioni causando gravis-
simi danni culturali e morali
al nostro paese (e alla sua
immagine nel mondo). Al
contempo ha strumentaliz-
zato e banalizzato grossi
problemi del nostro tempo
come l’immigrazione, sof-
fiando sul fuoco del razzi-
smo e della xenofobia, per
poi fare la figura dell’inca-
pace totale quando si è trat-
tato di gestire il problema
(tuttora in corso) degli sbar-
chi sul suolo italiano. E’
dovere di ogni cittadino
moderato e onesto opporsi a
questo sfacelo, a questo
modo vergognoso di gover-
nare. E’ nostro dovere tirare
il fiato e lottare per ridare
dignità alla politica e nuove
prospettive al nostro bistrat-
tato Paese.
SINISTRA PIU’ CREDIBILE pag. 2
www.registrodelleopposizioni.it
di Giovanni Destefanis pag. 3
RIFLESSIONI SULL’AMMINISTRAZIONE CORTEMILIESE
pag. 4
LETTERE A CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO pag. 6
Viaggio in Bielorussia di Lina Degiorgis
pag. 7
REFERENDUM: VOTA SI FESTA in P.zza MOLINARI il 10 giugno alle ore 21.00
pag. 8
Sommario:
L’11 maggio scorso alcuni
rappresentanti della lista
PER CORTEMILIA e alcuni
cittadini si sono riuniti per
fare il punto a circa un anno
dalle elezioni comunali, che
si erano svolte il 28 e 29
marzo 2010.
Crediamo che sia giusto con-
dividere con tutta la cittadi-
nanza le riflessioni scaturite
da questo momento di con-
fronto, perché crediamo nella
partecipazione dei cittadini
alla vita sociale del paese e
pensiamo che la trasparenza
sia un dovere.
(Continua a pagina 4)
bria, per valori più pro-fondi e tradizionali, per un’economia più equa e solidale. E’ ben vero che quello
di maggio era un voto amministra-tivo, che ha innanzitutto premiato i Sindaci che hanno go-vernato be-ne (come Chiampari-no, a Tori-no, che ha tirato la vo-
lata a Fassino) e punito quelli che non si sono dimostrati all’altezza (come la Moratti a Mila-no). E’ anche vero che per poter tirare le som-me occorre attendere l’esito del secondo tur-no. E’ poi vero che se Berlusconi e la Lega
Se c’è un sentimento forte vissuto dopo il pri-mo turno delle elezioni amministrative di mag-gio, è quello della spe-
ranza. Diciamolo, molti di noi si erano ormai rassegnati al fatto che il berlusconismo ed il ce-lodurismo avessero per-meato così in profondità la nostra società, da non poter più ritenere che rimanesse spazio per una politica più so-
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: UNA CONCRETA SPERANZA
RIFLESSIONI sull’ AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
CONFRONTO Pagina 2
SINISTRA PIU’ CREDIBILE - d i G i ne t t o P e l l e r i n o
la sinistra italiana.
<La sinistra italiana o si
mostra credibile, affidabi-
le e praticabile , oppure
resta all’opposizione> ha
detto Napolitano ripren-
dendo gli scritti di Giolitti
e invitando <chi fa politi-
ca oggi a sinistra ed è
all’opposizione ad andar-
seli a rileggere>.
Dopo vent’anni il monito
dell’ex partigiano e padre
costituente è ancora vivo
e il Capo dello Stato lo ha
riferito senza tanti pream-
boli e con un tono non
certo sommesso.
<La sinistra – ha prose-
guito - deve dimostrare di
avere capacità di governo
e scrollarsi di dosso il so-
spetto di volersi insediare
al potere come alternativa
senza alternativa. Si tratta
di essere in grado di ope-
rare una valutazione reali-
stica e, quindi, convincen-
te degli obiettivi da rag-
giungere e degli ostacoli
da superare perché
l’alternativa o la si imma-
gina così o si resta
all’opposizione>.
E’ come se Napolitano
parlasse di se stesso attra-
verso l’amico e volesse
dare un consiglio amiche-
vole ma forte, seppur nel
suo ruolo di garante della
Costituzione, alla parte
politica da cui proviene,
un invito a darsi
un’identità e un autode-
terminazione e ad essere,
finalmente, l’alternativa
più valida ed efficace al
“berlusconismo” logoro
ma perdurante.
Chissà se almeno stavolta,
c o n s i d e r a t a a n c h e
l’autorevolezza di chi lo
ha diffuso, il messaggio
verrà colto o se, invece, si
proseguirà sulla strada
dell’incertezza, della con-
fusione, dell’indecisione.
La modernità del pensiero
di due grandi vecchi come
Antonio Giolitti e Giorgio
Napolitano non può non
essere recepita da chi ha il
dovere di proporsi come
forza di governo in un
momento di grave imbar-
barimento della politica,
di decadimento culturale
e di populismo dilagante.
La sinistra
deve
dimostrare
di avere
capacità di
governo e
scrollarsi
di dosso il
sospetto di
volersi
insediare al
potere
come
alternativa
senza
alternativa
Poco più di un anno fa
scompariva all’età di 95
anni Antonio Giolitti, po-
litico e intellettuale cune-
ese di grande levatura
culturale e morale, amico
e compagno di partito nel-
la corrente migliorista del
Pci dell’attuale presidente
della Repubblica Giorgio
Napolitano.
La sua figura è stata ricor-
data nei giorni scorsi dal-
lo stesso Capo dello Stato
in un convegno storico
organizzato da Giuliano
Amato nel la sede
dell’Enciclopedia Trecca-
ni a Roma.
Dopo aver parlato della
sofferta separazione poli-
tica dal grande amico An-
tonio Giolitti, fuoriuscito
dal Pci dopo i fatti
d’Ungheria del 1956, ed
aver ammesso di aver
sbagliato a non seguirlo,
Napolitano ha letto alcune
frasi tratte dalle lettere
che il politico cuneese
scrisse alla nipote nel
1992 che a tutt’oggi risul-
tano molto attuali e suo-
nano come un campanello
d’allarme per i partiti del-
Sono contento della nostra rivoluzione che ha portato la nascita della nazione, tutti espongono il tricolore e nessun
politico critica questo 14 luglio che è il giorno della nascita della nostra patria…….. stavo sognando, scusate, non
sono francese ma fiero di essere italiano e festeggiare anche i miei 150 anni di patria.
Accendo il tg e vedo l’eurodeputato Borghezio, che in Europa mi rappresenta, sostenere che questa festa è uno spre-
co di denaro. Nessun eurodeputato francese, nemmeno del fronte nazionale (estrema destra) si sognerebbe di criticare
la presa della Bastiglia, anche per Borghezio i Giovani del 1861 hanno combattuto e perso la vita. Un minimo di ri-
conoscenza si richiede all’eurodeputato.
Sono vent’anni che la Lega è una grande forza politica, ma non saremo mai una nazione adulta, perché se nemmeno
per un giorno tutti ci sentiamo Italiani forse non ci meritiamo una patria. Invece di uscire dai Consiglio Regionali,
Provinciali, Comunali al suono dell’Inno d’Italia, proporrei agli amministratori leghisti un piccolo espatrio in Austria
o in Svizzera con la bandiere del Sole delle Alpi da esporre al posto delle bandiere nazionali di quei paesi.
Una piccola nota a margine sul Sole delle Alpi, bandiera Leghista, purtroppo per i Padani si trova anche a Roma co-
me simbolo nella Basilica di S. Clemente, ad Ischia, nelle steli daunie Pugliesi, nella chiesa di S. Domenico in Pu-
glia. Forse non è solo un simbolo del nord… vero Borghezio?
CATTIVERIE di Riccardo Ferrero
CONFRONTO Pagina 3
prima di Fukushima, ave-va già deciso di chiudere l’ultima centrale nucleare nel 2035 e lo scoppio del-la centrale di Fukushima ne ha fatto solo accelera-re l’uscita. Penso che dietro al nucle-are ci siano grosse lob-bies industriali che mano-vrano i politici per cercare di ottenere leggi a favore dell’energia nucleare, cer-cando di convincerci che con il nucleare la nostra bolletta elettrica sarà me-no salata. A parte il fatto che ritengo ci si debba ribellare a questa odiosa monetizzazione della sa-lute, anche quella del ri-sparmio è una grossa
...bisogna andare a votare al referendum. Bisogna votare sì per dire no al nucleare.
REFERENDUM del 12 e 13 GIUGNO VAI A VOTARE E VOTA SI’ - di Bruno Bruna
bugia. Infatti il costo di costruzione delle centrali nucleari, già oggi eleva-tissimo, salirà ancora dopo il disastro di Fuku-shima. Nei conti econo-mici, poi, spesso non si tengono in considerazio-ne i costi di smaltimento delle scorie e della mes-sa in sicurezza dei siti dopo che hanno smesso di funzionare. Credo che la ricerca, par-ticolarmente in Italia, do-vrebbe puntare sullo svi-luppo delle energie rinno-vabili, in particolare sul solare e sul fotovoltaico, ma anche sull’eolico e sulle microcentrali idroe-lettriche (l’Italia è ricca di
sole, di vento e di acqua). Le rinnovabili, infatti, non inquinano. E prima di tutto occorre pensare alla salute. In questi giorni abbiamo ricordato i 25 anni dall’esplosione della cen-trale nucleare di Cher-nobyl, i cui effetti, come ricorda bene chi ha più di 40 anni, si fecero sentire anche in Italia, a migliaia di chilometri di distanza. Dopo 25 anni, le immagini di Fukushima ci ammoni-scono nuovamente che il nucleare non è sicuro. Bisogna andare a votare al referendum. Bisogna votare sì per dire no al nucleare.
Il telefono può non essere
più la tua croce!
Non passa giorno, e in certi
giorni non passa ora che
n o n m i a r r i v i n o -
telefonicamente - offerte
mirabolanti di ogni genere e
natura. Le più frequenti so-
no quelle degli operatori
telefonici che ti vogliono
vendere l'intero spettro delle
opzioni telefoniche a costi
risibili (per loro...), l'aboli-
zione dell'odioso canone,
costo zero per quel servizio,
pochi centesimi per quell'al-
tro, briciole per quell'altro
ancora. Poi vengono i forni-
tori di energia, che offrono
opzioni allettanti, costi irri-
sori, per i torrenti di watt
che essi sono pronti a river-
sarti in casa; poi molti altri
soggetti, dai venditori di
cosmetici a quelli che con
abile stratagemma ti dicono
che sei un fortunato estratto
tra gli abitanti del tuo paese
per ricevere questo o
quell'altro gratis, purché tu
però sottoscriva, compri
paghi .... Mi telefona persino
un vocione che si presenta
come il commissario tal dei
WWW.REGISTRODELLEOPPOSIZIONI.IT - di Giovanni Destefanis
tali della Polizia di Stato -vi
lascio supporre la tremarel-
la e il pallore all'annuncio...
- che dopo vari ambagi e
domande perentorie a cui
rispondo in modo molto
fantozziano, mi propone di
sostenere il suo corpo di
appartenenza abbonandomi
a una rivista dal costo pe-
raltro non proprio irrisorio.
Altri ancora punteggiano
gaiamente la mia giornata
con sondaggi (spesso inte-
ressati) o alcuni politici
sotto elezioni coi loro pisto-
lotti registrati! Con fatica
corro al telefono, rispondo;
con fatica cerco, urbana-
mente, di ringraziare per il
gentile pensiero chi vuol
trattarmi così bene ma di
declinare contemporanea-
mente l'offerta. Dall'altro
capo del filo insistono con
petulanza, mi fanno doman-
de su ciò che uso e che con-
sumo, cercano di blandirmi,
e faccio sempre fatica a non
reagire stizzito, e qualche
volta mi stizzisco, quando
costoro, senza alcun rite-
gno, mi dicono che sono
ben un allocco a non appro-
fittare della loro generosità,
dei pingui risparmi che mi
avevano destinato...
Questo scrivevo mesi fa a
un giornale locale. Poi ho
scoperto la “lista Robin-
son”, un sistema facile e
comodo che ti consente
(veramente) di non essere
più disturbato telefonica-
mente da offerte, proposte,
promozioni e messaggi
vari. Si tratta del Registro
Pubblico delle Opposizio-ni (ha anche l'ufficialità del
Ministero dello Sviluppo
Economico), facilmente
raggiungibile via Internet.
Una volta entrati nel sito si
è guidati con una procedu-
ra molto semplice e intuiti-
va a iscrivere sé stessi
(occorrono i consueti dati
anagrafici, compreso il
codice fiscale) e il proprio
numero di telefono nel Re-
gistro. Viene mandato in
tempo reale un codice per
completare l'iscrizione e da
quel momento nessuno ti
disturba più. Così è avve-
nuto di fatto. Provate!
…persino un
vocione che si
presenta come
un commissario
della Polizia di
Stato mi
propone di
abbonarmi a
una rivista…
CONFRONTO Pagina 4
RIFLESSIONI SULL’AMMINISTRAZIONE CORTEMILIESE
spetto al passato.
E’ per quanto riguarda la visio-
ne a lungo termine che si evi-
denzia il limite più grosso
dell’attuale Amministrazione
Comunale. A parte il Consi-
gliere Zarri, che ha ben lavora-
to nella realizzazione di Hi
Food, nella progettazione della
Fiera del Tartufo nero e
sull’idea di fare di Cortemilia
la capitale enogastronomica
dell’Alta Langa (pur con qual-
che criticità che sarà evidenzia-
ta dopo), l’Amministrazione
non pare avere un disegno stra-
tegico per i prossimi 5-10 anni.
Viene anche sottolineato che
molte volte l’Amministrazione
Comunale non è presente alle
cerimonie ufficiali. E’ stata
anche criticata la scelta di non
aver fatto nulla per i 150 anni
dell’Unità d’Italia.
Alcune scelte sembrano discu-
tibili (qualche incarico conferi-
to a parenti di Assessori o Con-
siglieri senza la necessaria tra-
sparenza, l’opportunità che
parenti di titolari di ditte locali
partecipino al voto su delibere
riguardanti le ditte stesse,
l’aver affittato ad una cifra
ridicola il locale dell’ex peso
pubblico ad un’azienda non di
Cor temi l ia ,
l’aver sban-
dierato, con
manifesti e
p r o c l a m i
pubblici, un
Piano Sicu-
rezza di cui
non si sono
visti gli effet-
ti, non aver
rinnovato l’esperienza positiva
di Pedibus, il voler coinvolgere
i bambini come piccoli vigili,
l’aver impoverito il mercato in
via Cavour, l’aver utilizzato
un’aula dell’Istituto Professio-
nale per la sistemazione della
cucina della Pro Loco,
l’abbattimento di alcuni alberi
in corso Luigi Einaudi, la man-
cata pubblicazione del notizia-
rio comunale…).
L’Amministrazione Comunale
è anche stata criticata per non
avere fatto abbastanza per il
finanziamento dell’Ospedale
Santo Sp ir i to . Infa t t i
l’Ospedale era stato inserito
al primo posto della nostra
A.S.L., con un finanziamento
previsto di 1 milione di Euro;
occorreva un’azione più inci-
siva dell’Amministrazione
comunale nei confronti
dell’Amministrazione Regio-
nale (entrambe di destra) per
ottenere ciò che era già stato
indicato in una delibera della
Regione stessa.
G I U D I Z I O
SULL’OPPOSIZIONE
Se il Sindaco è assente, anche
all’opposizione comunale è
stata contestata una scarsa
presenza sui problemi di Cor-
temilia. L’opposizione non fa
abbastanza, se non intervenire
nell’ambito del Consiglio
comunale, dove, però, la gen-
te non è presente e le sue os-
servazioni passano pressoché
inascoltate. L’opposizione è
anche stata accusata di aver
lasciato passare senza risposta
una lettera della maggioranza,
pubblicata su Gazzetta
d’Alba, in cui veniva criticata
per aver lasciato una pessima
situazione in Comune.
L’opposizione deve contro-
battere, non può lasciar passa-
re le cose, senza rispondere,
tanto più se le affermazioni
non sono vere.
I r a p p r e s e n t a n t i
dell’opposizione hanno repli-
cato, lamentandosi di non
essere quasi mai stati coinvol-
ti dall’Amministrazione co-
munale e di avere comunque
presentato molte proposte in
Consiglio.
TURISMO
E’ stato riconosciuto al Con-
sigliere Zarri di avere lavora-
to con impegno. Mancando
però una strategia complessi-
va dell’Amministrazione Co-
munale, l’intervento è finora
soprattutto finalizzato, poten-
do disporre di una buona fi-
l i e r a p o l i t i c a ,
all’organizzazione di eventi.
Gli eventi, se ben promossi,
funzionano in primo luogo (Continua a pagina 5)
G I U D I Z I O
SULL’AMMINISTRAZION
E COMUNALE. La prima
evidenza è che tutti i lavori
pubblici più importanti sin qui
realizzati e quelli che saranno
realizzati nel prossimo futuro
derivano da finanziamenti ri-
chiesti e ottenuti dalla prece-
dente amministrazione guidata
da Aldo Bruna: dalla costruzio-
ne della scuola media (poco
meno di due milioni di euro) ai
lavori di arginatura della Bor-
mida (poco meno di 1 milione
di euro), dalla prossima realiz-
zazione dei marciapiedi di cor-
so Einaudi, con sistemazione
salita Castello e Parco Robin-
son (poco meno di 500.000 €)
all’intervento sulla frana Castel-
la (oltre 300.000 €), dalla siste-
mazione di strada Piazze (oltre
200.000 €) alla prossima messa
in sicurezza di diversi rii (oltre
900.000 €). L’elenco non è
completo, ma, ripetiamo, tutti
questi progetti erano stati pre-
sentati dalla precedente Ammi-
nistrazione comunale, che nei
cinque anni si è prodigata per
ottenere, pur in un periodo di
crisi economica, cospicui finan-
ziamenti per il rilancio di Corte-
milia.
Un’altra evidenza è
che l’attuale Ammi-
nistrazione comunale,
non avendo ottenuto
ancora finanziamenti
importanti, punti
molto su piccoli ma
molto visibili inter-
venti di abbellimento
del paese (fiori, im-
biancatura del municipio, aree
verdi…), con il coinvolgimento
dei commercianti e degli arti-
giani locali e che sappia comu-
nicare anche bene i propri inter-
venti, che sono puntualmente
enfatizzati dalla stampa.
La sensazione riportata dai cit-
t a d i n i è p e r ò d i
un’Amministrazione non suffi-
cientemente presente nel paese.
Viene rimarcata soprattutto la
“latitanza” del Sindaco.
Per quanto riguarda l’ordinaria
amministrazione non si segnala-
no scostamenti particolari ri-
(Continua da pagina 1)
L’Amministra-zione non ha
fatto nulla per i 150 anni
dell’Unità di Italia
Sull’ospedale occorreva
un’azione più incisiva nei
confronti dell’ amministrazione
regionale
CONFRONTO Pagina 5
museo della nocciola a Corte-
milia utilizzando casa Castelli
o il Convento Francescano.
P e r q u a n t o r i g u a r d a
l ’ E c o m u s e o
l’Amministrazione comunale
sembra avere le idee confuse
e non pare valorizzare in mo-
do adeguato questa importan-
te esperienza. I dati sulle pre-
senze turistiche del 2010 a
Cortemilia, del resto, rappre-
sentano, un piccolo segnale di
allarme, che va colto e affron-
tato per ribaltarlo immediata-
mente. A Cortemilia, infatti,
dopo anni e anni di incremen-
to delle presenze turistiche,
nel 2010 si è segnato un passo
indietro, non rilevantissimo,
ma comunque significativo,
tanto più se si considera che il
Piemonte e le Langhe hanno
invece proseguito nel loro
trend di crescita.
QUALCHE PICCOLO
SUGGERIMENTO
Durante la serata è emerso
qualche suggerimento da ri-
volgere all’Amministrazione
Comunale.
Per quanto riguarda il proget-
to Bo rgh i Au t en t i c i ,
l’opposizione suggerisce
all’Amministrazione comunale
di non modificare la scelta in-
dicata dalla precedente ammi-
nistrazione di individuare Casa
Camera quale sede prioritaria
di intervento e recupero, valo-
rizzando l’imprenditorialità
degli attuali proprietari
all’interno del progetto.
Per quanto riguarda il potenzia-
mento della raccolta differen-
ziata, l’opposizione è assoluta-
mente d’accordo. Ritiene però
preferibile avviare la raccolta
dell’umido nei mesi di settem-
bre-ottobre, con le temperature
più basse, per evitare i proble-
mi dei cattivi odori nella sta-
gione turistica. I primi mesi
sono infatti i più difficili da
organizzare ed è bene farlo in
un secondo momento, perché
la sperimentazione possa avere
esito positivo e proseguire poi
a regime dall’anno prossimo.
La pulizia del paese deve esse-
re incrementata con un utilizzo
più frequente della spazzatrice.
Occorre trovare un’altra siste-
mazione per il mercato Campa-
gna Amica: piazza Molinari
deve continuare ad essere il
salotto di Cortemilia, mentre
altre aree possono beneficiare
del mercato.
per gli espositori ed in secondo
luogo per gli operatori locali
più interessati. Le bancarelle,
però, non possono produrre
ricchezza generalizzata; occor-
re una prospettiva di più ampio
respiro, occorre investire mag-
giormente sul futuro. E’ stata
criticata la scelta di Cortemilia
di non dare seguito al progetto
dei Borghi Autentici, che ave-
va invece questa prospettiva di
ampio respiro, l’inserimento in
un circuito nazionale di turi-
smo di qualità, con l’attenzione
i n c e n t r a t a n o n s o l o
sull’enogastronomia, ma anche
sul paesaggio, sull’ambiente,
sui servizi, sulla cultura,
sull’alta qualità dell’abitare.
E’ possibile che, grazie al lavo-
ro di altri e non dell’attuale
Amministrazione comunale, il
progetto Borghi Autentici ven-
ga recuperato e la Regione
conceda un finanziamento rile-
vante per fare di Borghi Auten-
tici un progetto strategico. E’
necessario avere strategie di
lungo respiro per affrontare
meglio il presente ed attrezzar-
si per il futuro. Una delle idee
già lanciate dall’opposizione è
quella della realizzazione del
(Continua da pagina 4) ...sul
potenziamento della raccolta differenziata
l’opposizione è pienamente d’accordo.
Presenze
2005
Presenze
2006
Presenze
2007
Presenze
2008
Presenze
2009
Presenze
2010
A.T.L. LANGHE
E ROERO
294.729 397.891
(+ 35%)
442.999
(+11,34%)
468.144
(+5,68%)
490.736
(+4,83%)
538.209
(+9,67%)
CORTEMILIA 6.926 7.244
(+4,59%)
8.024
(+10,76%)
8.673
(+8,08%)
9.829
(+11.76%)
9.468
(-3,67%)
RIFLESSIONI SULL’AMMINISTRAZIONE CORTEMILIESE
Cortemilia con il vecchio ponte sul
Bormida, il Borgo San Michele ed i
resti del Castello. Schizzo dal vero
1831 di Clemente Rovere
La sensazione riportata dai
cittadini è di una Amministrazione
non sufficientemente
presente nel paese.
CONFRONTO Pagina 6
tendenza. Starà ai partiti del centrosinistra racco-gliere questa sfida, ab-bandonare le cattive pra-tiche, di cui purtroppo hanno dato sfoggio in questi anni, per ritornare ad essere quello che i partiti devono essere: mediatori tra i cittadini e lo Stato, al servizio del popolo, attenti ai proble-mi quotidiani della gente comune.
LETTERE A CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO
manifestazioni… basta! Cer-
chiamo di dare una volta reale.
Leggendo un’intervista al Sin-
daco di Firenze Renzi, ho fatto
alcune riflessioni. Il cambia-
mento che egli chiede a gran
voce credo sia quanto mai op-
portuno, le poltrone del Parla-
mento italiano chiedono inquili-
ni più giovani, meno propensi
alle trasmissioni televisive ma
più presenti nelle strade, tra la
gente. Persone che riescano ad
interpretare le difficoltà giorna-
liere del commerciante,
dell’artigiano, del giornalista,
dell’operaio, di coloro i quali,
quando si alzano al mattino,
pensano come fare per guadarsi
onestamente di che vivere, di
chi, come le Forze dell’Ordine,
necessitano di maggiori mezzi
per tutelare la popolazione. Ci
vuole un cambiamento trasver-
sale, basta con i battibecchi, gli
insulti, le ingiurie. Non mi pia-
ce l’odio contro Berlusconi,
così come, anni fa, provai ama-
rezza a vedere una feroce av-
versità contro Bettino Craxi,
che era comunque un uomo di
Stato e andava rispettato. Dico
basta con questo accanimento
contro l’avversario. Confrontia-
moci con i problemi veri, vi
invito a fare proposte, l’insulto
non paga. Non mi piace il popo-
lo viola, tanto meno mi piace
Gianfranco Fini, comunque i
panni sporchi si lavano in casa,
non entro nel merito, lascio che
lo facciano i tracotanti Santoro,
i Travaglio, i Bocchino; se esi-
ste una sinistra del dialogo, a
destra c’è un popolo pronto a
dialogare. La Politica di oggi,
come la vediamo in televisione,
non può andar lontano; ognuno
di noi non deve rinunciare ai
propri valori, al proprio passato
né tradire il proprio credo, ma
deve esserci più rispetto. Gior-
gio Almirante è stato un politi-
co per il quale l’allora Presiden-
te della Camera Nilde Jotti ebbe
profonda stima, ovviamente
ricambiata. Questo vuole dire
che allora c’era rispetto, oggi
non più. Credo in una nuova
Italia, con meno pregiudizi, che,
anziché ignorarsi, guarda avanti
unita; basta alle stagioni
dell’odio, sono fiducioso che ci
sia voglia di una nuova Italia,
da destra e da sinistra, chiudia-
mo il libro dei ricordi, scrivia-
mo pagine su un’Italia unita
davvero; lo dobbiamo alle ge-
nerazioni future, affinchè loro
non giudichino l’avversario un
nemico, ma una persona con cui
discutere, perché non dimenti-
chiamoci che questo mondo
appartiene a tutti e tutti dobbia-
mo contribuire affinché sia ogni
giorno più bello. Spero vi sia la
possibilità tra destra e sinistra di
aprire un confronto. Negli altri
Stati tra maggioranza e opposi-
zione c’è più coesione; noi no
siamo diversi, sta a noi dimo-
strarlo.
Riceviamo e
pubblichiamo
Inviate le vostre lettere a
pdcortemilia@
tiscali.it
Gentili avversari, oggi su
“Confronto” chi si rivolge alla
vostra attenzione non è di sini-
stra, ma di Destra-Destra Socia-
le. Non temete, non voglio far
cambiare idea a nessuno, ma
spero di aprire un dialogo, così
come io e Piero Rizzolo abbia-
mo instaurato da tempo.
L’Unità d’Italia, un evento cer-
tamente importante, mi serve
come presupposto per fare una
proposta che ritengo importante
in un momento così delicato per
la nostra Nazione. Sono convin-
to che esistano tra destra e sini-
stra dei punti in comune sui
quali convergere, dobbiamo
andare oltre la politica delle
ideologie. Dalla perplessità
sulla “guerra giusta” alla tutela
delle classi più deboli, dalla
Q u e s t i o n e P a l e s t i n e s e
all’importanza di una politica
sociale che difenda i diritti dei
ceti sociali dimenticati alla tute-
la del nostro patrimonio storico
e culturale, ci sono tante temati-
che che non sono prerogative
della sinistra, ma sono e devono
essere di interesse comune; il
bene della Nazione Italia, della
nostra Patria riguarda tutti noi;
mai come oggi, in una crisi
economica, di valori, come
quella che stiamo attraversando,
dobbiamo essere uniti.
Il mondo cambia ogni giorno,
noi tutti siamo ancora fermi al
dopoguerra: fascisti, antifasci-
sti, soliti vecchi slogan, solite
ze, intorpidite per anni dal fatuo sogno berlu-sconiano e che ora inco-
minciano a chiedere con forza un’inversione di
sono i sicuri sconfitti di queste elezioni, la vittoria non è così uni-voca per il Parti-to Democratico, che a Napoli, ad esempio, è stato punito perché non ha saputo governare bene quella città. E’ tutto vero, ma da queste ele-zioni arrivano segnali positivi; si avverte un risveglio delle coscien-
(Continua da pagina 1)
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: UNA CONCRETA SPERANZA
si avverte un risveglio delle
coscienze, intorpidite per anni dal fatuo
sogno berlusconiano
CONFRONTO Pagina 7
Viaggio in Bielorussia…. di Lina Degiorgis
ta, birra, vino e acqua del pozzo (con tetto di amianto fiorito che cade nell’acqua). Andiamo a fare un giro: io voglio visitare la Scuola che è il fulcro della vita di questi bambini. La mamma di Na-stia fa la guardiana a scuo-la. Vediamo la materna e l’elementare. La Direttrice ci accompagna nelle classi, nella mensa, nel museo, nel parco dai giochi di legno…. Quanta diversità, quanta povertà rispetto ai nostri edifici scolastici, anche se non perfettamente a nor-ma…. Sul palo della luce le cicogne hanno costruito un grande nido e si godono la tranquillità di questi luoghi, un cavallo traina il carro con persone. La Chiesa è un piccolo edificio in parte di pietra, bianca e azzurra. Ci riaccompagnano a Recitza, la mamma sparisce per qualche minuto e torna con tre rose per me e un boc-cale per la birra per mio marito, dice all’interprete che non sa cosa poterci ancora dare per ricom-pensarci…. Non abbiamo incontrato il papà: era “nascosto” forse già “bevuto” al mattino… Quante emozioni: i saluti, un arrivederci a poco meno di 2 mesi in Italia, a Levaldigi. Nel pomerig-gio incontriamo la fami-glia di una bambina che viene a Cortemilia che vive in condizioni normali in città. Il giorno dopo visitiamo altri 2 villaggi: Rovenskaia e Karavatici, Il primo ha la scuola in un edificio più nuo-vo, architettonicamente più moderno e ben ristrutturato, con locale palestra e locale con attrezzi da palestra, mensa, un grande parco dove alcuni ragazzini con l’insegnante vangano e se-minano i fiori. Anche qui ci accolgono molto calorosa-mente il Direttore e la Vice Direttrice chiedendoci di ringraziare, a nome delle loro famiglie, le famiglie ita-
liane che accolgono i bam-bini. Incontriamo 3 bambini ospitati a Cortemilia. Ci spostiamo a Karavatici dove troviamo una scuola in un edificio mediocre, nei servizi rubinetti un po’ bar-collanti, senza palestra. Ci aspettano nel salone dove alcuni bambini per acco-glierci, salutarci e ringra-ziarci si esibiscono in balli e canti. L’associazione a cui apparteniamo ha predi-sposto di sostenere il pro-getto per la costruzione della palestra. Prima dei saluti ci offrono succo di betulla e pane casereccio. Salutiamo qui due bambini del nostro gruppo. Siamo tornati a casa molto arricchiti da questa espe-rienza e desiderosi di con-dividerla con famiglie che, con grande disponibilità e altruismo ospitano i bam-bini, con gli Enti, famiglie e
persone che in vari modi supportano il nostro pro-getto. Quest’anno ospitere-mo 17 bambini. Il 24 giugno il “Teatro delle Orme” di Cortemilia propone una Corrida di Solidarietà a favore di questi bambini, in colla-borazione con il Comune, alcune associazioni di vo-lontariato e alcuni produt-tori locali che contribuiran-no per la riuscita della se-rata.
Da quando è stato costituito il gruppo SMILE UN SORRI-SO PER CHERNOBYL “VALLE BORMIDA” nel 2008, ho avuto il desiderio di visitare la Bielorussia per capire e vedere come vivono questi bambini bellissimi che ospitiamo in vacanza saluta-re a luglio-agosto. In 35, di vari paesi piemon-t e s i f a c e n t i p a r t e dell’associazione, siamo partiti Martedì 26 aprile (25° del disastro di Chernobyl) da Malpensa e arrivati, nel pri-mo pomeriggio, a Minsk, la capitale: città molto pulita con ampie strade, grandi complessi condominiali, la biblioteca in un edificio gran-dioso, supermercati e centri commerciali a più piani, chie-se ortodosse e cattoliche ….. una grande città. Il nostro viaggio prosegue per 32 di noi in autobus (circa 5 ore) verso Recitza , zona dalla quale provengono i nostri bambini. La città è più picco-la, meno illuminata, ma in grado di soddisfare le esi-genze delle persone. Al Giovedì, la bimba che o-spitiamo, con la mamma, la sorellina e un autista, ci vie-ne a prendere in albergo: grande emozione per me e mio marito; Nastia è vestita con abiti di Rebecca e scar-pe che le abbiamo regalato 2 anni fa, il suo sorriso è la rappresentazione della felici-tà; la sua mamma ha gli oc-chi tristi, preoccupati, vi si leggono tante cose che tur-bano. Arriviamo al villaggio di Novy Barsuk (circa 600 abitanti) Non siamo più in città … le case sono di le-gno… il gabinetto è come quello che avevamo noi in campagna negli anni 60 … il “bagno” è in locale di legno detto “bagno Russo” dove, al caldo, cerchi di lavarti. Nel cortiletto ci sono le galline, in un recinto coperto 3 maialini. Alle pareti le foto della va-canza italiana. Sono molto ospitali ci offrono tutto quello che possono: patate bollite, pollo, cetrioli, pomodori, tor-
“...quanta diversità, quanta povertà
rispetto ai nostri edifici scolastici...”
CONFRONTO Pagina 8
REFERENDUM del 12 e 13 GIUGNO VOTA SI’
Venerdì 10 giugno 2011, ore 21
a CORTEMILIA in PIAZZA MOLINARI
CHIUSURA DELLA CAMPAGNA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA
PROPROPRO---REFERENDUMREFERENDUMREFERENDUM
MUSICA con il “FALSO TRIO”