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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

UNITÀ DI APPRENDIMENTO: PERCHÉ?

Obiettivi generali, obiettivi specifici e obiettivi formativi

Secondo le Indicazioni Nazionali «gli insegnanti sonotenuti a trasformare gli obiettivi generali del processoeducativo e gli obiettivi specifici di apprendimento,relativi alle competenze degli allievi, in obiettivi for-mativi, cioè in obiettivi di apprendimento effettiva-mente adatti ai singoli allievi che si affidano al loropeculiare servizio educativo».

Gli obiettivi generali del processo educativo orientano gli interventi educativi degli inse-gnanti nell’ottica del «massimo e integrale sviluppo possibile delle capacità di ciascunallievo». Collegati al profilo educativo, culturale e professionale dell’alunno, alla fine del primociclo di istruzione, gli obiettivi generali esplicitano il contributo peculiare apportato dalla scuo-la primaria alla maturazione del bambino.

Gli obiettivi specifici di apprendimento definiscono i contenuti, le conoscenze (sapere) e leabilità ad esse collegate (saper fare) «che tutte le scuole della nazione sono invitate a organiz-zare in attività educative e didattiche volte alla concreta e circostanziata promozione dellecompetenze degli allievi a partire dalle loro capacità. Essi sono presentati ordinati per disci-pline e per educazione alla convivenza civile». La presentazione delle conoscenze e delle abilità, collegata agli obiettivi specifici, dev’esserestabilita dai docenti e dalle istituzioni scolastiche, che determinano la didattica secondo le esi-genze e le capacità degli alunni. «Non bisogna cadere nell’equivoco di impostare e condurre le attività didattiche quasi in unacorrispondenza biunivoca con ciascun obiettivo specifico di apprendimento. L’insegnamen-to, in questo caso, diventerebbe una forzatura. Al posto di essere frutto del giudizio e dellaresponsabilità professionale necessari per progettare la declinazione degli obiettivi specificidi apprendimento in obiettivi formativi, ridurrebbe i secondi a un’esecutiva applicazione deiprimi. Inoltre trasformerebbe l’attività didattica in un’ossessiva e meccanica successione diesercizi/verifiche degli obiettivi specifici di apprendimento indicati, che toglierebbe ogni re-spiro educativo e culturale all’esperienza scolastica».

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l’individuazione degli obiettivi formativi

l’individuazione dei nuclei tematici

la scelta delle attività, dei metodi, dell’organizzazione

le modalità di verifica e di valutazione e la documentazionedelle competenze raggiunte (portfolio)

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

Gli obiettivi specifici obbediscono al principio dell’ologramma: gli uni rimandano agli altri,nessuno è chiuso in se stesso, tutti costituiscono «un complesso e continuo rimando al tutto.Un obiettivo specifico di apprendimento di un aspetto della convivenza civile, quindi, è sem-pre disciplinare e viceversa; analogamente, un obiettivo specifico di matematica è e deve es-sere sempre, allo stesso tempo, ricco di risonanze di natura linguistica, storica, geografica,espressiva, estetica, motoria, sociale…». All’interno della disciplinarità occorre trovare l’aper-tura inter e transdisciplinare: «la parte che si lega al tutto e il tutto che non si dà se non comeparte». All’interno delle educazioni si devono trovare gli aspetti disciplinari: l’insieme delle di-scipline e delle educazioni promuove l’educazione integrale dell’alunno.

Gli obiettivi formativi, dunque, derivano dalla contestualizzazione (nella scuola, in una se-zione, in un gruppo) degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici diapprendimento: la professionalità degli insegnanti e il carattere educativo delle attività scolasti-che trasforma le capacità personali di ciascun alunno in «affidabili e certificate competenze in-dividuali». Anche gli obiettivi formativi rispondono al principio dell’ologramma «nel con-creto delle relazioni educative e delle esperienze personali di apprendimento».

Unità di apprendimento e piani di studio personalizzatiL’insieme degli obiettivi formativi, i nuclei tematici, le attività didattiche, l’organizzazione, itempi e i metodi per trasformarli in competenze, le modalità di certificazione delle competen-ze acquisite costituiscono le unità di apprendimento del piano di studio personalizzatoper ciascun alunno, da cui si ricava la documentazione utile per il portfolio delle competenzeindividuali.

Per definire ciascuna unità di apprendimento, quindi, occorre tenere presenti i seguentielementi:

Le unità di apprendimento considerano conoscenze e abilità come occasioni per lo svilup-po armonico delle capacità intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali di cia-scun alunno che è posto in condizione di capire e trasformare la realtà mentre capisce e tra-sforma se stesso.

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LA DIDATTICA CON LEUNITÀ DI APPRENDIMENTO

Da pagina 32 a pagina 39 si presentano le mappe delle 4 unità di apprendimento, declina-te attorno a una base di partenza, i nuclei tematici più vicini agli alunni di questa fascia d’età,intesi come i nuclei delle capacità dei bambini, da sviluppare e potenziare all’interno delleunità di apprendimento. Ogni mappa comprende anche gli obiettivi generali del processo edu-cativo e gli obiettivi specifici di apprendimento che confluiranno negli obiettivi formativi.

UA 1: MAPPA E OBIETTIVINucleo tematico: con Mara, Meo e gli altri amici, già incontrati nel Libro rosso, alla scopertadi tempi e ambienti vicini.Obiettivi generali: saper leggere e utilizzare correttamente digrammi e trigrammi, apostrofi,accenti, segni di punteggiatura.Riconoscere tempi e spazi. Osservare l’ambiente circostante.

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

Racconto a coloriA

Letture:testi fantastici

e realistici

BEducazione

alla convivenza:educazione alla salute

L

Laboratorio arcobaleno:storia, geografia

CLaboratorio arcobaleno:

storia, scienzeI

Laboratorio arcobaleno:storia, geografia

N

Laboratorio arcobaleno:scienze, geografia

E

Pagine stagionali:storie d’autunno

DLetture:

testi fantasticiH

Letture: testi poetici

M

Letture:testi fantastici

F

Pagineper il portfolio

G

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Obiettivi specifici della UA 1

Educazione linguistica– comprendere e spiegare semplici situazioni illustrate;– comprendere la successione dei fatti di un semplice racconto illustrato e rielaborarne la con-

clusione attraverso un disegno;– comprendere una situazione illustrata e completare l’ultima parola della didascalia;– saper rispondere oralmente, in base all’osservazione di una storia illustrata;– leggere semplici didascalie di un racconto; saper scegliere e scrivere le didascalie mancanti;– leggere semplici testi con l’aiuto di immagini.– usare correttamente digrammi (ca, go, gn, gl, sc, cu, cq, mb, mp);– usare correttamente i suoni duri e i suoni dolci (c, g);– usare correttamente i trigrammi (chi, ghi, sca, sco, scu).– saper dividere in sillabe;– superare gradualmente le prime difficoltà ortografiche (accento e apostrofo);– usare i segni di punteggiatura forte;– individuare i significati di parole nuove, ricavandoli dal contesto.

MultidisciplineStoria– riconoscere rapporti di successione tra fatti;– riconoscere rapporti di contemporaneità tra fatti.

Geografia– riconoscere la posizione nello spazio;– rappresentare graficamente percorsi.

Scienze– descrivere animali comuni e le loro caratteristiche;– osservare le caratteristiche dei corpi.

Educazione alla salute– conoscere i comportamenti corretti a cui attenersi, quando si è ammalati, per guarire.

Educazione ambientale– riconoscere le caratteristiche più salienti dei cambiamenti stagionali nell’ambiente.

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

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UA 2: MAPPA E OBIETTIVI

Nucleo tematico: con Mara, Meo e gli altri amici, alla scoperta di personaggi e spazi reali efantastici.Obiettivi generali: saper leggere e comprendere semplici racconti, anche a vignette. Com-prendere la ciclicità del trascorrere del tempo. Comprendere la necessità di un’alimentazioneequilibrata. Attivare comportamenti di scoperta dell’altro e acquisire il valore della diversità.

34

Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

Racconto a coloriA

Letture:testi poetici

e racconti realistici

D

Educazionealla convivenza:

educazione alimentare

ILaboratorio arcobaleno:

scienze, geografiaC

Laboratorio arcobaleno:storia

G

Pagine stagionali:storie d’inverno

B

Letture: testi poetici

H

Educazione alla convivenza: affettività, cittadinanza

M

Letture:racconti realistici

F

Letture:racconti realistici

L

Pagineper il portfolio

E

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Obiettivi specifici della UA 2

Educazione linguistica– saper memorizzare un semplice testo poetico;– saper esporre oralmente le proprie esperienze;– saper riordinare le parole e ricostruire una frase;– saper raccontare utilizzando domande guida;– arricchire il lessico personale;– sapersi presentare seguendo una successione di domande;– saper leggere in modo espressivo, a più voci.

MultidisciplineStoria– riconoscere la ciclicità in fenomeni regolari (notte e dì, alternanza delle stagioni).

Geografia– rappresentare graficamente percorsi.

Scienze– descrivere animali comuni e le loro caratteristiche.

Educazione alla salute– avviare a un’educazione del gusto.

Educazione all’affettività– attivare modalità relazionali positive con gli altri.

Educazione alla cittadinanza– mettere in atto comportamenti di accettazione e rispetto verso il «diverso da sé».

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

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UA 3: MAPPA E OBIETTIVI

Nucleo tematico: scoprire il trascorrere del tempo attraverso il vissuto personale e i cambia-menti nell’ambiente. Esplorare e osservare spazi vicini.Obiettivi generali: saper leggere e comprendere semplici testi poetici, racconti fantastici e diesperienze, anche a vignette. Acquisire la consapevolezza del trascorrere del tempo attraversoil vissuto personale. Osservare i cambiamenti stagionali. Esplorare spazi e ambienti. Conoscerefeste e tradizioni popolari.

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

Letture: raccontie testi poetici, realistici

BPagine stagionali:storie di primavera

M

Laboratorio arcobaleno:informatica, storia

E

Laboratorio arcobaleno: geografia

I

Laboratorio arcobaleno: scienze

N

Educazionealla convivenza:

cittadinanza

L

Racconto a colori

A

Pagineper il portfolio

C

Letture:testo descrittivo

H

Educazionealla convivenza:

educazione alla salute

D

Educazionealla convivenza:

educazione ambientale

GLetture:

racconti realistici e testi poetici

F

Letture:testi poetici,testi realistici

O

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Obiettivi specifici della UA 3

Educazione linguistica– saper ascoltare e sviluppare capacità di attenzione, memorizzazione e rielaborazione;– saper rielaborare racconti e testi poetici per ricostruire episodi di storia personale;– saper memorizzare un semplice testo poetico;– saper rielaborare un testo descrittivo d’ambiente: esprimere pareri e aspettative, descrivere

elementi rispettando una successione data; – conoscere lo scopo dei calligrammi; produrre calligrammi; – comprendere semplici istruzioni per realizzare una ricetta; – saper raccontare utilizzando domande guida;– arricchire il lessico personale;– saper leggere in modo espressivo, a più voci.

Multidiscipline Informatica– conoscere i principali componenti di un computer;– familiarizzare con il linguaggio informatico.

Storia– conoscere la settimana e coglierne l’andamento ciclico;– valutare i cambiamenti prodotti dal trascorrere del tempo;

Geografia– ricostruire e rappresentare graficamente percorsi.

Scienze– esplorare ambienti attraverso i cinque sensi.

Educazione alla convivenza civileEducazione alla salute– comprendere l’importanza della prevenzione, nella cura dei propri denti.

Educazione ambientale– individuare un problema ambientale, sulla base della propria esperienza.

Educazione alla cittadinanza– mettere in atto comportamenti di rispetto e di disponibilità verso il «diverso da sé».

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

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UA 4: MAPPA E OBIETTIVI

Nucleo tematico: viaggiare nella fantasia, alla scoperta di tempi immaginari.Obiettivi generali: saper leggere e comprendere semplici testi poetici e racconti fantastici.Acquisire disinvoltura nell’esecuzione di giochi linguistici. Rielaborare in forma personale unracconto fantastico. Saper raccontare il finale di una storia illustrata. Sviluppare lo spirito di os-servazione, l’interpretazione e la creatività personali.

38

Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

Pagine stagionali:storie d’estate

H

Pagine stagionali:storie d’estate

N

Laboratorio arcobaleno:geografia

D

Laboratorio arcobaleno:musica/arte e immagine

M

Laboratorio arcobaleno: scienze

I

Racconto a colori

A

Letture:testi fantastici

B

Educazionealla convivenza:

cittadinanza

F

Letture:testi fantastici

e realistici

E

Letture:testi fantastici

e realistici

G

Pagineper il portfolio

C

Pagineper il portfolio

L

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Obiettivi specifici della UA 4

Educazione linguistica– saper ascoltare e sviluppare capacità di attenzione, memorizzazione e rielaborazione;– saper rielaborare testi poetici e racconti fantastici (completare, inventare e disegnare la con-

clusione, individuare sequenze con l’aiuto delle immagini);– saper leggere un racconto formato da testo e immagini;– scegliere e raccontare il seguito di una vicenda;– raccontare esperienze personali;– leggere e operare sulle immagini che illustrano un testo;– saper descrivere un’immagine; – arricchire il lessico personale.

Multidiscipline Geografia– acquisire il concetto di punto di riferimento;– riconoscere le funzioni degli elementi che compongono un ambiente.

Scienze– compiere operazioni di classificazione.

Educazione alla convivenza civileEducazione alla cittadinanza– mettere in atto comportamenti di rispetto e di disponibilità verso il «diverso da sé».

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Caratteristiche e modalità di utilizzo del testo

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Il PORTFOLIOdelle competenze

individuali

Questa sezione integra gli strumenti di verifica già presenti nel Progetto didattico dellibro di testo, pensati per documentare il percorso formativo di ogni alunno nel corsodel primo anno di scuola primaria. La nuova scuola, infatti, si indirizza verso formepiù ampie e complete di valutazione che tengono conto, oltre che dei prerequisiti dibase e dei livelli di competenza accertati dall’insegnante, del coinvolgimento dell’a-lunno e della famiglia nel cammino di formazione.Per tali motivi questo Portfolio si articola in tre parti:

1.La prima sezione si rivolge all’insegnante, fornendo indicazioni e griglie utili per:– spiegare che cos’è il portfolio e come articolarne l’elaborazione;– registrare e organizzare il quadro delle competenze raggiunte dall’alunno.

2.Una seconda sezione, essenziale ma mirata, è dedicata all’autovalutazione da partedell’alunno, con lo scopo di:– definire la conoscenza di sé, la percezione del proprio stare a scuola con gli altri;– registrare il gradimento e l’interesse per le attività dei diversi ambiti;– verificare l’eventuale consapevolezza delle proprie difficoltà.

3.Una terza sezione si rivolge ai genitori, con l’obiettivo di:– raccogliere informazioni utili all’insegnante per impostare al meglio il piano di

studio personalizzato dell’alunno;– raccogliere le loro opinioni sul percorso di lavoro svolto dal proprio figlio.

Si tratta di materiali duttili, semplici piste di lavoro e spunti di riflessione, che i docen-ti potranno adattare alle proprie necessità, ampliandoli o articolandoli tenendo contodel Piano dell’Offerta Formativa elaborato dalla scuola.

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ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

L’elaborazione del PORTFOLIO

Che cos’è il Portfolio delle competenze?La parola portfolio indica comunemente la raccolta significativa di ciò che un soggettosa fare: una sorta di catalogo dei propri «prodotti» per dimostrare l’abilità in un determi-nato settore.I diversi materiali possono essere raccolti in una cartella, in una busta, in un raccoglito-re ad anelli…Il Portfolio delle competenze individuali è una raccolta di: – materiali prodotti dall’allievo, individualmente o in gruppo, capaci di descrivere le

più spiccate competenze del soggetto;– prove scolastiche significative, relative alla padronanza degli obiettivi specifici di ap-

prendimenti, contestualizzate alle circostanze;– osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento del bambino,

con la rilevazione dei suoi tratti caratteristici originali nelle diverse esperienze forma-tive affrontate;

– commenti su lavori personali ed elaborati significativi, scelti sia dall’alunno, sia indi-cati dalla famiglia e dalla scuola, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e aspirazio-ni personali;

– indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-geni-tori, da colloqui con l’alunno e anche da questionari o test in ordine alle attitudinipersonali e agli interessi più marcati.

Concludendo, il Portfolio è un metodo di valutazione coerente con la centralità dellapersona, consente di responsabilizzare i protagonisti del processo educativo-didattico,favorendo anche forme di autovalutazione, e offre nuove opportunità di dialogo e dicollaborazione tra la scuola e la famiglia.

Quali sono gli scopi generali del Portfolio?La riflessione critica sui materiali costituisce un’occasione per migliorare la pratica del-l’insegnamento, stimolare l’alunno all’autovalutazione e alla conoscenza di sé in vistadella costruzione di un personale progetto di vita e, infine, coinvolgere direttamente igenitori a partecipare ai processi educativi diventando corresponsabili.Il Portfolio delle competenze individuali della scuola primaria, che s’innesta su quelloportato dai bambini dalla scuola dell’infanzia, accompagnandoli nel passaggio alla scuo-la secondaria di primo grado, ha precisi scopi generali:– documenta lo sviluppo e l’ampiezza con cui sono stati trattati e appresi gli argomenti

curricolari;– promuove l’interesse e la motivazione dell’alunno verso particolari aree del sapere;

– responsabilizza e rende consapevole l’alunno nel suo processo di apprendi-mento sviluppando in lui una graduale capacità di autovalutazione, prima ditipo emozionale (mi piace/non mi piace),

– poi sempre più dettagliata e finalizzata all’acquisizione delle competenze (dadove è partito, dov’è e che cosa deve fare subito, dove vuole arrivare);

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– individualizza e orienta il processo di apprendimento conferendogli autonomia (per-corsi individualizzati);

– offre una base concreta per un dialogo diretto e costruttivo tra alunno, insegnante efamiglia;

– permette una valutazione dell’alunno più completa e precisa;– costituisce una reale continuità nei momenti di transizione tra scuole di diversi gradi.

Riguardo all’ultimo punto, occorre insistere sul principio di continuità educativa che“… esige che gli alunni siano ben monitorati e che i docenti, nell’anno precedente e in quellosuccessivo al passaggio, collaborino, in termini di scambio di informazioni, di progettazione e diverifica di attività educative e didattiche, con la famiglia, con il personale che ha seguito i bam-bini nella scuola dell’infanzia o che li accoglierà nella scuola secondaria di primo grado. È utile,comunque, che la scuola primaria segua, negli anni successivi, in collaborazione con la scuolasecondaria di primo grado, l’evoluzione del percorso scolastico degli alunni perché possa miglio-rare il proprio complessivo metodo formativo e orientativo e affinare, in base alla riflessione cri-tica sull’esperienza compiuta, le proprie competenze professionali d’intuizione e di giudizio pe-dagogico e le proprie pratiche autovalutative” (dalle Indicazioni nazionali).

Chi compila il Portfolio?Il Portfolio delle competenze individuali della scuola primaria è compilato e aggiornatodal docente coordinatore o dal tutor, in collaborazione con tutte le figure che si fannocarico dell’educazione e degli apprendimenti di ciascun alunno, a partire dai genitori edagli alunni stessi, chiamati a essere protagonisti consapevoli della propria crescita.

Che cosa deve essere il Portfolio?Il Portfolio delle competenze individuali deve essere la traccia, l’impronta lasciata dal-l’alunno di qualcosa fatto da lui. Il «qualcosa» potrà riguardare:– l’interesse, l’impegno e la motivazione;– l’orientamento di stile cognitivo;– la padronanza (o competenza nell’uso) di strategie e processi;– la disposizione della mente;– la capacità metacognitiva;– il livello di apprendimento;– l’autoregolazione e lo sviluppo del proprio apprendimento.

Come organizzare i diversi materiali?Il Portfolio di ogni alunno può essere organizzato in due parti:

dove si trascrivono e si registrano le informazioni e le indicazioni relativealla valutazione (in questa parte possono trovare spazio anche le registrazioni dei modipersonali di apprendimento dell’alunno, gli esiti dei colloqui con le famiglie, le propostedi attività integrative, le esperienze extrascolastiche);

e dove si raccolgono elaborati significativi, mate-riali prodotti dall’alunno, individualmente e in gruppi, per documentare il per-corso formativo effettuato.

documentazioneraccolta

valutazione

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

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PO

RT

FOLI

Odell’insegnante

Competenze predisciplinari inizialiGRIGLIA DI REGISTRAZIONE

ambito linguistico ambito linguistico

a) L’ASCOLTOTempi

Ascolta secondo i tempi richiestiHa tempi adeguati di ascoltoHa tempi limitati di ascolto

ComprensioneAscolta, comprende ed esegue una consegnaAscolta, comprende, ma deve essere rassicurato prima dell’esecuzione della consegnaAscolta, ma non comprende la consegnaAscolta / Non ascolta l’insegnante che racconta Ascolta / Non ascolta l’insegnante che legge

b) LA COMUNICAZIONE ORALEStrutturazione del linguaggio

Utilizza frasi strutturate Non sempre utilizza frasi strutturateRicorre alla parola-frase Pronuncia con difficoltà i seguenti suoni: . . . . . . . . .

Sequenzialità e lessicoEspone / Non espone in modo sequenziale

Utilizza un lessico appropriato riccoadeguato povero

c) PREREQUISITI STRUMENTALILettura

Discrimina / Non discrimina fonemiRiconosce / Non riconosce alcune lettere dell’alfabeto

Legge già autonomamente: lettere parole frasiAbilità grafiche e scrittura

Sa / Non sa tracciare linee di diverso tipoRiesce / Ha difficoltà a lavorare

sul foglio bianco nelle righe nei quadrettiSa / Non sa copiare lettere Sa / Non sa copiare ordinatamente parole

Scrive già in modo autonomo lettere parole frasi

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Competenze disciplinariGRIGLIA DI REGISTRAZIONE

PORTFOLIO de

ll’inse

gn

ant

eambito linguisticoambito linguistico

a) L’ASCOLTOTempi Ascolta secondo i tempi richiesti

Ha tempi adeguati di ascolto Ha tempi limitati di ascoltoHa / Non ha migliorato le capacità di ascolto

Comprensione Ascolta, comprende ed esegue una consegnaAscolta, comprende, ma deve essere rassicurato prima dell’esecuzione della consegnaAscolta, ma non comprende la consegnaAscolta / Non ascolta l’insegnante che racconta Ascolta / Non ascolta l’insegnante che legge

Sa esprimere il contenuto globale del racconto ascoltato conbuona adeguata parziale correttezza

b) LA COMUNICAZIONE ORALEStrutturazione del linguaggio

Utilizza frasi strutturate Non sempre utilizza frasi struttateRicorre alla parola-frase Permangono difficoltà di pronuncia per i suoni

Sequenzialità e lessicoEspone in modo sequenziale Espone in sequenza se guidato

Utilizza un lessico ricco adeguato poveroHa / Non ha arricchito il proprio lessico

c) GLI APPRENDIMENTI STRUMENTALILegge / Scrive

vocali consonanti parole bi-trisillabe pianeparole con sillabe complesse C e G nei suoni duri e dolcii digrammi parole apostrofateparole accentate parole con doppia consonante

d) LA LETTURALegge ed espone il contenuto globale di brevi frasiLegge, ma non sa esporre il contenuto globale di brevi frasiLegge brevi testi e risponde a domande inerenti

e) LA SCRITTURAFormula e scrive frasi in modo autonomoFormula e scrive frasi se aiutatoScrive due e più frasi in sequenzaInizia ad articolare brevi e semplici testi

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PO

RT

FOLI

Odell’insegnante

Competenze predisciplinari inizialiGRIGLIA DI REGISTRAZIONE

ambito multidisciplinareambito multidisciplinare

a) IL TEMPOLa sequenzialità

Sa / Non sa riordinare una sequenza di tre immaginiSa / Non sa raccontare secondo la sequenza ordinata

Le parole del tempoConosce il nome delle parti del giorno Non conosce il nome delle parti del giorno Conosce / Non conosce il nome di tutti o di alcuni giorni della settimanaPronuncia ordinatamente il nome dei giorni della settimanaConosce il nome di alcuni mesi dell’anno

Gli ordinatori temporaliUsa / Non usa le parole prima / dopo mentre racconta una sequenza ordinataSa / Non sa riconoscere esperienze personali collocate nel passatoSa / Non sa riconoscere esperienze personali collocate nel presente

b) LO SPAZIORiconosce le posizioni

sopra sotto davanti dietrovicino lontano dentro / fuori rispetto a séDescrive ciò che rappresenta sul foglio usando correttamente i termini spazialiRiconosce la propria destra e la propria sinistra

c) L’ESPLORAZIONE TEMPORALESa / Non sa compiere classificazioni mettendo in azione gli organi di senso (colo-

re, forma, suoni, sapori, odori, osservazioni tattili)Sa / Non sa associare un’osservazione sensoriale al rispettivo organo di senso uti-

lizzato

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PORTFOLIO de

ll’inse

gn

ant

e

Competenze disciplinariGRIGLIA DI REGISTRAZIONE

ambito multidisciplinareambito multidisciplinare

a) STORIALa sequenzialità, gli ordinatori temporali, le parole del tempo

Sa / Non sa ordinare cronologicamente tre sequenze più sequenzeSa / Non sa raccontare usando i termini temporali prima, dopo, infineSa / Non sa riconoscere esperienze personali e situazioni collocate nel passatoSa / Non sa riconoscere esperienze personali e situazioni collocate nel presenteConosce / Non conosce la successione delle parti del giornoConosce / Non conosce la successione dei giorni della settimanaConosce / Non conosce la successione dei mesiRiconosce / Non riconosce situazioni di contemporaneità nell’esperienza personale

b) GEOGRAFIASi muove nello spazio riconoscendo luoghi e posizioni

Riconosce le posizionisopra sotto davanti dietrovicino lontano dentro / fuori rispetto a séRiconosce la propria destra e la propria sinistraCompie percorsi seguendo le indicazioni forniteHa difficoltà di orientamento nello spazio nell’esecuzione di percorsiSa / Non sa descrivere i percorsi compiuti usando gli indicatori spazialiSa / Non sa tracciare percorsi sul foglio seguendo le indicazioni fornite

Usa i binomi locativiin situazioni concrete nelle rappresentazioni

c) SCIENZESa / Non sa compiere classificazioni mettendo in azione gli organi di senso

(colore, forma, suoni, sapori, odori, osservazioni tattili)Sa / Non sa associare un’osservazione sensoriale al rispettivo organo di

senso utilizzatoSa / Non sa classificare oggetti secondo le caratteristiche del materiale di

costruzioneSa / Non sa classificare oggetti secondo le caratteristiche della funzioneSa / Non sa classificare piante secondo le caratteristiche più evidentiSa / Non sa classificare animali secondo le caratteristiche più evidenti

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72 Modello di scheda per la conoscenza di sé

PO

RT

FOLI

Odegli alunni

IO SONO COSÌ!

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

– Scrivo il mio nome: . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– Scrivo il mio cognome: . . . . . . . . .

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– La classe che frequento è: . . . . .

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Disegno il mio ritratto.

– Scelgo e segno con X le parole adatte a me:tranquillo/a. agitato/a. allegro/a. silenzioso/a.goloso/a. ordinato/a. disordinato/a. obbediente.disobbediente. timido/a. chiacchierone/a. pensieroso/a

– Scelgo e segno che cosa mi piace di più:leggere. giocare all’aria aperta.giocare con giochi da tavolo. giocare da solo/a.giocare con gli amici. fare sport.prendermi cura di qualche animale. disegnare.guardare i programmi alla TV. andare a scuola.fare viaggi. ascoltare musica.

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PORTFOLIO de

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IO E LA SCUOLA

Scelgo e segno con una X le mie risposte.

– La scuola che frequento mi piace perché:è moderna. è vicina a casa mia.è luminosa. è allegra.ha molti spazi per giocare.

– La scuola che frequento non mi piace molto perché:è vecchia. è un po’ lontana da casa mia.è poco luminosa. ha pochi spazi per giocare.

– In classe sto volentieri perché:sono con compagni che conosco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . le lezioni sono spesso divertenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

– In classe non sto troppo volentieri perché:i compagni mi aiutano poco.l’insegnante mi sgrida spesso. devo stare seduto/a per troppo tempo.non capisco bene le spiegazioni.l’insegnante va troppo veloce. devo stare sempre zitto/a.

– La cosa che faccio meno volentieri è:mettermi in fila. stare seduto/a.parlare solo quando è il mio turno. scrivere alla lavagna. svolgere incarichi in altre classi. fare gli esercizi scritti.

– Mi piace di più:lavorare in gruppo. lavorare da solo/a.

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

Modello di scheda per le modalità relazionali

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Se è vero che gli alunni di classe prima non possiedono ancora un’adeguata capacità diriflessione sui propri percorsi di apprendimento, è altrettanto vero che essi sanno co-munque esprimere il proprio interesse e gradimento per le attività svolte.Si tratta spesso di giudizi espressi spontaneamente nel corso di un lavoro e perciò diffi-cilmente registrabili dall’insegnante.Può essere utile e interessante allora proporre a cadenze prefissate (mensilmente, adesempio) un momento comune alla classe nel quale, sfogliando i quaderni e rivedendo imateriali prodotti, i bambini abbiano la possibilità di ripensare al percorso svolto e diesprimere i loro giudizi.Si potrà proporre una semplice scheda, sull’esempio della seguente, nella quale essi po-tranno manifestare i loro interessi e il loro gradimento.La lettura di queste semplici «pagelline» sarà un’occasione per l’insegnante per acquisi-re input interessanti per l’organizzazione delle lezioni e delle attività successive.

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Odegli alunni ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

Modello di scheda per l’autovalutazione

L’interesse e il gradimento

IO SONO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

E QUESTA È LA MIA PAGELLA PER IL MESE DI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

MI È PIACIUTO TANTO…DISEGNO E SCRIVO

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PORTFOLIO de

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ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

Successi e difficoltà

La raccolta delle opinioni degli alunni, anche se piccoli, a proposito delle difficoltà in-contrate durante il percorso di apprendimento, può essere molto utile.Oltre a costituire un momento di espressione dei bambini, nel quale essi possono mani-festare entusiasmi, gratificazione ma anche disagio e difficoltà, si tratta anche di un im-portante termometro per il docente attraverso il quale misurare, almeno in parte, la va-lidità delle strategie didattiche adottate.Il confronto poi, tra il giudizio espresso dall’alunno sulle proprie difficoltà nell’affrontareuna prova e il risultato raggiunto, permette di evidenziare la sua reale consapevolezzacirca la bontà del compito svolto.Pur non enfatizzando il significato di questo momento di riflessione (trattandosi soprat-tutto di una classe prima), l’introduzione di tale forma di autovalutazione può rivelarsicomunque una buona pratica, utile alla formazione degli alunni e qualificante per il la-voro del docente.

A conclusione di alcune prove di verifica o di alcune attività particolarmente significa-tive l’insegnante potrà, perciò, proporre un mini questionario sull’esempio di quello chesegue. (Da compilare, almeno nei primi mesi di scuola, insieme all’alunno).

DATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NOME. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

PROVA DI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

ATTIVITÀ PROPOSTA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

io penso che…SCRIVO IL NUMERO O IL TITOLO DELL’ESERCIZIOPIÙ FACILE PER ME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

SCRIVO IL NUMERO O IL TITOLO DELL’ESERCIZIOPIÙ DIFFICILE PER ME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

penso di…

AVER FATTO TUTTO BENE AVER FATTO COSÌ COSÌ

NON AVER FATTO BENE

Modello di scheda per l’autovalutazione

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Odegli alunni ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

Modello di scheda per le abitudini sociolinguistiche

Test di fine anno di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Alla fine della prima, posso dire che…

SCELGO CON UNA X LE MIE RISPOSTE

– Mi piace di più: ascoltare. parlare.

– Quando l’insegnante spiega, mi sembra:di capire subito tutto quello che dice.di capire quasi tutto.di capire poco.

– Quando non capisco qualcosa:chiedo all’insegnante di spiegarmelo un’altra volta.chiedo a un compagno o a una compagna di spiegarmelo.quando torno a casa, chiedo a qualcuno di spiegarmelo.lascio perdere.

– Quando devo dire qualcosa in classe:mi vergogno un po’ e parlo a bassa voce.parlo ad alta voce perché tutti sentano.parlo con un tono di voce normale.

– Mentre parlo in classe mi sembra che:mi capiscano tutti.non mi capiscano.mi capisca solo l’insegnante.mi capiscano solo i compagni.

– Quando parlo a casa, le persone della mia famiglia:correggono sempre i miei errori (nel pronunciare le parole, nel formu-lare le frasi).correggono a volte i miei errori.non correggono quasi mai i miei errori.

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Elenco i miei lavori

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

CHI L’HA SCELTOPER IL MIO PORTFOLIO

(io, l’insegnante,persone della mia famiglia)

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TIPO DI LAVORO(disegno, ricerca, verifica, gioco-

test, questionario, compito a casa,fotografia, collage, racconto…)

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QUANDOL’HO FATTO

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Classe . . . . . . . . . . .

Modello di scheda per l’autovalutazione

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Odei genitori ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

La parola ai genitori

All’inizio dell’anno scolastico, accanto alla raccolta delle notizie generali sull’alunno,per la compilazione del Portfolio gli insegnanti potranno valutare se proporre anchequestionari specifici sull’esempio del seguente.Infatti, pur essendo previste delle prove d’ingresso utili per verificare le competenze pre-disciplinari degli alunni, il questionario ai genitori può aiutare a raccogliere una serie diinformazioni utili a interpretare meglio proprio quelle stesse prove.

Questionario di inizio annoAi genitori di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Allo scopo di conoscere meglio il vostro bambino e con l’obiettivo di strutturare per lui un percorsoformativo realmente rispondente ai suoi punti di partenza, offrendo stimoli adeguati al suo apprendi-mento, vi chiediamo di compilare questo breve questionario indicando le risposte con una X.

1. Il vostro bambino/la vostra bambina:ha frequentato la scuola dell’infanzia.non ha frequentato la scuola dell’infanzia.

2. Se ha frequentato la scuola dell’infanzia, pensate che la sua esperienza:sia stata positiva perché l’ha sempre frequentata volentieri.sia stata positiva anche se all’inizio non la frequentava troppo volentieri.sia stata non molto positiva perché il più delle volte preferiva non andarci.sia stata negativa perché la maggior parte delle volte l’ha frequentata senza entusiasmo.

3. Se non ha frequentato la scuola dell’infanzia, quali sono stati i motivi?È stata una precisa scelta della famiglia.È stato per assecondare il suo rifiuto ad andarci.Per altri motivi.

4. Quale atteggiamento ha dimostrato di recente, nei confronti della scuola primaria?Curiosità e interesse.Interesse e un po’ d’ansia. Timore e preoccupazione.

5. Il primo giorno di scuola:è entrato/a volentieri. voleva tornare a casa.

è entrato/a abbastanza volentieri, anche se con un po’ di timore.incontrare compagni che conosceva già l’ha rassicurato/a, ha superatouna certa resistenza iniziale.

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PORTFOLIO de

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en

ito

ri

6. Aveva già compiuto sei anni? sì no

7. Sapeva già leggere? sì no abbastanza

8. Secondo voi, la scuola:ha attivato le iniziative giuste per metterlo/a a proprio agio.non ha attivato le iniziative giuste per metterlo/a a proprio agio.

9. In generale, fin dai primi giorni, il bambino/la bambina:racconta volentieri la sua giornata a scuola.racconta solo se invitato/a a farlo.

10. Come reagisce, quando gli/le si chiede di esprimere un parere sulla scuola chefrequenta?

Accetta di parlare e racconta con ricchezza di particolari.Si dimostra sfuggente.Accetta, ma parla per breve tempo e tende a cambiare discorso.

11. Conoscete le aspettative del bambino/della bambina nei confronti della scuola?

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12. Che cosa vi aspettate, voi, dalla scuola?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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13. In generale, come definite l’esperienza vostra e del vostro bambino/della vostrabambina nei confronti della scuola fin qui frequentata?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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14. Quali aspetti dovrebbero essere migliorati, secondo voi, nella scuola?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Ringraziamo per la collaborazioneData . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

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Odei genitori

Le rilevazioni periodiche - I laboratori

ambito linguistico e multidisciplinareambito linguistico e multidisciplinare

Una volta intrapreso il percorso di apprendimento e allo scopo di individuare tutte le stra-tegie utili per aggiornare il Piano di Studio Personalizzato degli alunni, può essere impor-tante «fare il punto della situazione» insieme ai genitori, almeno quadrimestralmente.

Questionario periodicoAi genitori di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Con riferimento al percorso formativo svolto finora, allo scopo di proseguire con un itinerario di lavo-ro rispondente ai reali bisogni di vostro/a figlio/a vi chiediamo di compilare quanto segue.

A casa, parlando con vostro/a figlio/a delle attività scolastiche, avete riscontrato che dimostra:gradimento entusiasmo indifferenzadisagio disinteresse rifiuto

Svolge i compiti affidati con: piacere interessecura disinteresse disimpegno fatica

Nell’esecuzione dei compiti:è autonomo e sicuro è insicuro ha difficoltà e deve essere aiutato

Ritenete che:fino a questo momento abbia imparato beneabbia bisogno di imparare meglio a (elencare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . non abbia ancora imparato a (elencare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Quest’anno il/la vostro/a bambino/a ha frequentato il LABORATORIO di . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La scelta è stata fatta tenendo conto:delle attitudini del bambino/della bambina.delle vostre personali convinzioni circa l’opportunità della frequenza.

Il bambino/la bambina come ha reagito all’esperienza fatta?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Vorreste, se possibile: che il vostro bambino/a ripetesse un’esperienza analoga. che il vostro bambino/a non ripeta più un’esperienza analoga.

Altre osservazioni ed eventuali proposte:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Ringraziamo per la collaborazioneData . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .