Upload
felice-foresta
View
222
Download
3
Embed Size (px)
DESCRIPTION
ecg
Citation preview
Fisiologia Cardiovascolare1. Generalit e elettrofisiologia
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona
Organizzazione generale: piccoloe grande circolo
Organizzazione generale
Distretti in serie e in parallelo
Pressione, velocit del sangue,area trasversale totale,distribuzione del volumecircolante nel grande circolo
Caduta pressoria arteriolare
Distribuzione del volume circolante
v = Q / A
Velocit del sangue e crosssectional area
Struttura vasale: arterie e vene
Pressione transmurale ediametro dei vasi
Compliance arteriosaminore di quella venosa
Attivit Elettrica del Miocardio: cellulea risposta rapida e lenta
Quattro fasi
Attivit Elettrica del Miocardio: 1. Basiioniche del potenziale a riposo
Due forze in opposizione sono coinvolte nei movimenti di K+attraverso la membrana: una chimica ed una elettrostatica
La grandezza che ci consente di paragonare i contributi relatividelle concentrazioni ioniche e del potenziale elettrico ilpotenziale elttrochimico ()
= o + RTlnC + zFE
0. Potenziale elettrochimico della sostanza in condizionidi riferimento (1M , 0 C, E = 0)
R: costante universale dei gas
T: temperatura assoluta in gradi K
lnC: logaritmo naturale della concentrazione C
Z: numero di cariche dello ione
F: numero di Faraday
E: potenziale elettrico
Il potenziale elettrochimico
espresso in unit di energia per mole
Rappresenta lenergia potenziale posseduta da unamole di ioni ed il risultato della concentrazione e delpotenziale vigenti
Il flusso di ioni va dal sito in cui pi alto a quello incui pi basso
Differenza di potenziale elettrochimico dello ione xa cavallo della membrana.
= A(x) - B(x)
Il significato del potenzialeelettrochimico
A(x) = oA(x) + RTln[x]A + zFEAB(x) = oB(x) + RTln [x]B + zFEB(x) = A(x) - B(x) =
RTln [x]A/[x]B + zF (EA - EB)
(x) = 0 = A(x) - B(x) = RTln [x]A/[x]B + zF (EA - EB)
Potenziale elettrochimico econdizioni di equilibrio
(EA - EB) = - RT/ zF ln [x]A/[x]B = RT/ zF ln [x]B/[x]A
EQUAZIONE di NERNST
E valida solo per gli ioni allequilibrio
Quantifica la differenza di potenziale elettrico (EA - EB)richiesta per produrre una forza elettrostatica (zF (EA -EB)) uguale ed opposta a quella chimica (RTln([x]A/[x]B)) che tende a far diffondere x da A a B
Risoluzione per condizione diequilibrio: lEquazione di Nernst
EK = -61.5 log ([K+]i / [K+]o) = - 90 / - 100 mV
ENa = -61.5 log ([Na+]i / [Na+]o) = 40 / 70 mV
Equazione di Nernst per Na+ e K+
PRM = -90 mv
Equazione di Goldman
PRM = EK gK /(gK + gNa) + ENa gNa /(gK + gNa)
Il PRM la media pesata dei potenziale di equilibrio delNa+ e del K+ pesati per le corrispondenti conduttanze
Poich gK ~ 100 gNa, PRM molto pi vicino a Ek chea ENa
Il potassio che esce dalla cellulaed il sodio che entra nella cellulavengono ripompati allinterno edallesterno per merito di una pompaNa+/K+ ATPasi dipendente(consuma energia perch funzionecontro gradiente)
La pompa elettrogenica: 3 Na+ : 2K+
Ruolo della pompa Na/K
Caliemia e PRM cardiaco
Attivit Elettrica del Miocardio: 1. Basiioniche del potenziale di azione
(miocellule a risposta rapida)
Genesi della fase 0Potenziale di soglia: circa -65 mV
PM = EK gK /(gK + gNa) +ENa gNa /(gK + gNa)
Conduttanze di membrana e fase 0
Ripolarizzazione veloce-Fase 1
Corrente di K+ diretta allesterno: Ito
Fase 1 e corrente Ito
Genesi del plateau
Canali tipo L Predominanti Bloccati da farmaci (verapamil, nifedipina etc. etc.
Canali tipo T (transienti)gCa aumentata dalle catecolamineche interagiscono con i recettori; ilmeccanismo mediato dal secondomessaggero cAMp e leffetto finale un aumento della gCa dei canali T
Lingresso del Ca++ fondamentale perlaccoppiamento elettro -meccanico
Canali per il C++
Out
ward
Inwa
rd Ci determina una bassa
gK durante la fase 2
iK1: inwardly rectified
Vm < -70 mV (EK): la corrente diretta allinterno
Vm > -70 mV (EK): la corrente diretta allesterno
ma gK piccola per le correnti diretteallesterno e sostanziale per quelladiretta allinterno
Canali voltaggio - dipendenti
Correnti per il K+ nella fase 2
Rettificazione ritardata: canali IK I canali sono attivati dai valori di voltaggio che prevalgono verso
la fine della fase 0 La loro attivazione molto lenta Quindi, gK aumenta molto lentamente e di poco durante la
fase 2 Questi due fenomeni prevengono una perdita eccessiva di K+
durante la fase 2 La piccola corrente di K+ verso lesterno sufficiente a
controbilanciare le corrente verso linterno di Ca++ e Na+
Vm rimane relativamente costante
Ruolo della corrente Ik nell fase 2
Ripolarizzazione finale
Almeno tre correnti per il K+ dirette verso lesternodeterminano il ritorno di gK verso il valore di riposo
Ito: contribuisce a determinare la della fase 2. Quindi,contribuisce ad iniziare la fase 3
IK: continua ad essere attivata lentamente durante la fase2
iK1: contribuisce sostanzialmente alla ripolarizzazione(bump della corrente verso lesterno)
I canali per il Ca++ sono via via inattivati
Correnti per il K+ nella fase 3
Leccesso di Na+ eliminato grazie allaNa+/K+ ATPasidipendente
Leccesso di Ca++ eliminato da unoscambiatore Na +/Ca ++(3:1) e da una pompaATPasi dipendente
Ricostituzione delleconcentrazioni ioniche
Attivit Elettrica del Miocardio: 2. Basi ioniche delpotenziale di azione (miocellule a risposta lenta)
Se i canali rapidi per il Ca++ vengono bloccati (tetrodotossina),scompare la fase 0
La depolarizzazione nell cellule del nodo SA a AV (lente) causato da correnti lente per il Ca++ e per il Na+ attraversocanali per il Ca++
Le conduttanze dei canali voltaggio dipendentinelle quattro fasi
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.1) Capitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.1)
Fisiologia Cardiovascolare2. Conduzione e ritmogenesi
cardiaca
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona
Il miocardio un sincizio funzionale
3. Conduzione nelle FibreCardiache
Disco intercalare
I dischi intercalari
2.5 nm7.
5 nm
Connessina(26 - 70kDa)
Gap junctions (nexi-connessoni)
Il potenziale di azione si propaga per mezzo dicorrenti locali
1 Ampiezza del potenziale di azione
Lintensit delle correnti locali proporzionale alladifferenza di potenziale tra le zone depolarizzate equelle polarizzate Maggiore la differenza di potenziale tra le duezone, maggiore sar lintensit delle correnti locali --> potenziale soglia
Conduzione nelle cellule a rispostarapida
2. Variazione nel tempo di Vm (Vm/dt) nella fase 0 Se Vm/dt lenta, le correnti locali saranno di piccola
intensit
3. Potenziale di riposo Inattivazione dello stato h dei canali veloci per il Na+
voltaggio dipendente Se la cellula parzialmente depolarizzata, molti canali si
trovano gi nello stato inattivo
Conduzione nelle cellule a rispostarapida
Importante: PRM pudiventare meno negativoallaumentare dellaconcentrazione extracellularedi K+
Inattivazione parziale canaliper il Na+
Caliemia, depolarizzazione econduzione
Anche in questo caso il potenziale di azione si propaga permezzo di correnti locali
La conduzione molto pi lenta: 0.02 - 0.1 m/sec vs. 0.3 - 1 - 2 m/s Sono molto pi suscettibili al blocco
Conduzione nelle cellule arisposta lenta
A. Cellule a risposta rapida
Periodo refrattario assoluto e periodo refrattariorelativo
Dipendono dalla totale o parziale inattivazione dei canalirapidi per il Na+
4. Eccitabilit Cardiaca
Due Caratteristiche Intrinseche:1. Automaticit2. Ritmicit
Pacemaker naturale del cuore: nodo SA(altri 2-3 siti atriali: complesso atriale segnapassi)
5. Eccitazione Naturale Cardiaca
Tessuto di conduzione cardiaco
Tre correnti ioniche
1 Corrente diretta allinterno if indotta dalliperpolarizzazione
Canali specifici per il Na+ attivata nella fase di
ripolarizzazione quando Vm minore di -50mV
Pi PM negativo, maggiore lintensit di if
Basi ioniche della ritmicit edellautomaticit 1
Corrente lenta diretta allinterno iCaindotta dalliperpolarizzazione ed veicolata essenzialmente da Ca++
E responsabile della depolarizzazione in diastole
attivata verso la fine della fase4
canali di tipo T
3 Corrente diretta allesterno veicolata da K+, iK
Tende a ripolarizzare la cellula dopoil potenziale di azione
Continua dopo listante di massimadepolarizzazione e diminuisce gradualmente durante la fase 4
Basi ioniche della ritmicit edellautomaticit
Sistema Simpatico: Azione cronotropa positiva Aumenta la velocit di depolarizzazione spontanea
aumentando if e iCa
Sistema Parasimpatico: Azione cronotropanegativa (recettori muscarinici)
Rallenta la velocit di depolarizzazione (if, bassasoglia) - tono vagale
Iperpolarizza le cellule aumentando gK (correnteiK,ACh specifica, alta soglia)
Sistema neurovegetativo eritmicit cardiaca
Modulazione della ritmicitcardiaca
Sino
-Atri
al No
deEffetti del simpatico e del
parasimpatico sulla ritmicita
Foci ectopici - possono diventare segnapassi cardiaci se:
1) ritmicit propria aumenta2) la ritmicit dei segnapasso superiori depressa3) le vie di conduzione tra le regioni dei fociectopici e quelle che ospitano i segnapassi aritmicit pi rapida sono interrotte
Foci ectopici
A. Conduzione atriale
Circa 1 m/s
6a. Conduzione cardiaca atriale
B. Conduzione atrio - ventricolareNodo AV Diviso in tre regioni
distinte dal punto divista funzionale
1. AN2. N3. NH
6b. Conduzione cardiaca atrio-ventricolare
1. Il ritardo principale avviene a livellodelle regioni AN e N
2. Questo ritardo rende contodellintervallo temporale che sisinstaura tra londa P e il complessoQRS dellECG
3. Cellule a lenta risposta: i farmacibloccanti i canali per il Ca++ riduconolampiezza del potenziale di azioneedeprimono la conduzione AV
4. Refrattariet postpolarizzazione:protezione
5. Conduzione retrograda: un sitocomune di rientro
Struttura del nodo AV
1. Simpatico (dromotropa positiva):
diminuisce il tempo di conduzione AV (aumentaampiezza e velocit fase 1)
aumenta la ritmicit dei pacemakers latenti
2. Parasimpatico (dromotropanegativa):
prolunga il tempo di conduzione AV (diminuisce lapendenza della fase 1)
iperpolarizza le cellule della regione nodale
Sistema neurovegetativo econduzione cardiaca
c. Conduzione ventricolare Fibre del Purkinje (2-
4 m/s) Fase 1 pi pronunciata e fase
2 pi lunga Lungo periodo refrattario:
attivazioni premature dal nodoAV sono bloccate prevenendoattivazione meccanica deiventricoli (molto importante abasse frequenze cardiache)
La durata del periodorefrattario inversamenteproporzionale alla frequenzacardiaca
6c. Conduzione cardiacaventricolare
Sequenza della diffusionedelleccitazione ventricolare
BI
UNI REENTRY
A B
C D
Blocchi uni e bi direzionale edimplicazioni cliniche
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitoli 10.2.1. 10.2.2)
Fisiologia Cardiovascolare3. Accoppiamento eccitazione-
contrazione
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Reticolo sarcoplasmico cardiaco
Diade
Il cuore non pu essere tetanizzato
La forza contrattile del cuore non pu esseremodulata variando il numero di unit contrattilicoinvolte
1. La depolarizzazione di membrana ottenuta permezzo del potenziale di azione pu arrivare inprofondit per mezzo dei tubuli T
Arrivo del PA
2. Apertura dei canali per il Ca++ di tipo L (6 mmol Ca++/kg muscolofresco)Lingresso di Ca++ pu essere modulato da neuromediatori:catecolamine e AchLa maggior parte del Ca++ coinvolto di origine intracellulare e ricircola
Apertura dei canali per il calcio
Ca++ si lega alla troponina C(TNC)
Il legame induce una modificazionedella disposizione della TNI e dellatropomiosina rispetto allactina. Questamodificazione consente linterazione trala testa della miosina e lactina
Legame del calcio alla troponina C
Lattivit ATPasica e la forza sviluppata sono correlate allaconcentrazione di Ca++
Attivit ATPasica e Ca++
Laumento della lunghezza delsarcomero aumenta laffinit dilegame e della TNC per il calcio:
Affinit per il Ca++ lunghezzasarcomero
Ca++ viene espulso dalla cellula. Termine della contrazione
Scambiatore Na+/Ca++: il sistema principale di rimozione e pulavorare ad alti flussi
Pu anche invertire il flusso Funzionamento dei glicosidi: inibizione della Na+/K+ ATPasi -->
aumento della [Na+]i -- > causa linversione del flusso conespulsione del sodio e captazione del calcio --> aumenta laforza contrattile
Pompa sarcolemmale per il Ca++: in grado, data la sua Km, difunzionare a basse concentrazioni citoplasmatiche di Ca++; mantienei livelli diastolici di Ca++ intracellulari
Termine della contrazione
Il ciclo cellulare del Ca++ influenzato dalla durata del potenziale di azione Se la FC aumenta ---> aumenta la tensione sviluppata (inotropismo +) -
fenomeno della scala.
I Mitocondri e il ciclo cellulare del Ca++ PDH e OGDH sono due deidrogenasi sensibili al Ca++. Tutti i fattori che aumentano la concentrazione intracellulare di Ca++ possono
influenzare, aumentandone lattivit, la respirazione mitocondriale -->aumentata produzione di ATP
Energetica del ciclo del Ca++ Circa il 20 - 25 per cento dellenergia totale del cuore dedicata al
funzionamento dei processi implicati nel ciclo del calcio 31%: pompa SR 13 %: pompa Sl 56 %: pompa sodio - potassio
Fattori che influenzano il ciclo delCa++
Noradrenalina: sistema simpaticoAcetilcolina: sistema parasimpatico
Vago di destra (nodo SA - frequenza cardiaca)Vago di sinistra (nodo AV - conduzione atrio - ventricolare)
Azioni: CronotropaInotropaDromotropa
1. Azione cronotropaa. Vago: Cronotropa Negativa (nodo SA)
Rallenta la velocit di depolarizzazione (if, bassa soglia) -tono vagale
Iperpolarizza le cellule aumentando gK (corrente iK,ACh specifica, alta soglia)
8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore
b. Simpatico: Cronotropa Positiva Aumenta la velocit di depolarizzazione spontanea
aumentando if e iCa
2. Azione inotropaa. Vago: Inotropa Negativa
Accorcia la durata del potenziale di azione
b. Simpatico: Inotropa Positiva Aumenta la forza contrattile e la velocit con la quale
si sviluppa
8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore
3. Azione dromotropaa. Vago: Dromotropa Negativa (Nodo AV)
Diminuisce la pendenza della fase 1 Iperpolarizza le cellule della zona nodale
8.Influenze autonomiche sui processielementari eccito- contrattili del cuore
b. Simpatico: Dromotropa positiva diminuisce il tempo di conduzione AV (aumenta ampiezza e
velocit fase 1) (aumenta la ritmicit dei pacemakers latenti)
4. (Azione batmotropa): sulleccitabilit
5. Tono vagale sul nodo SA: frequenza intrinseca del pacemaker SA = 100 bpm
a. Acetilcolina (ACH) - vago - sistema parasimpatico recettori muscarinici M2: aumento della permeabilit di canali
per il K+ - iperpolarizzazione Proteina Gi: inibisce ladenilico ciclasi Contrasta lazione dei b recettori (Gp(q): Gpi e Gps )
b. e recettori - catecolamine - sistema simpatico Proteina Gs - la subunit a legante GTP attiva ladenilico-
ciclasi --> cAMP --> attivazione della PKA --> Fosforilazione deicanali per il Ca++ di tipo L
1: effetti cronotropi e inotropi 2. cronotropi
Meccanismo di azione deineurotrasmettitori del sistema
nervoso autonomo
Territori di innervazione
Effetti sul potenziale di azione esulla tensione
Meccanismo Proteina Gdipendente
Meccanismo di azionedelle catecolamine
Recettori citosolici per IP3-
Sono canali per il rilascio diCa++ da depositi intracellulari
ER: nel miocardio non sonoimportanti
DAG: attiva PKC -->complesse funzioni diregolazione
Recettori
Proteina Gs - la subunit a legante GTP attiva ladenilico-ciclasi --> cAMP --> attivazione della PKA
Attivazione di kinasi Fosforilazione dei canali per il Ca di tipo L
Recettori
Recettori muscarinici M2 (aumento della permeabilit per il K+) Proteina Gi: inibisce ladenilico ciclasi la subunit / interagisce con una particolare classe di canali per il K+ (Gp(q): Gpi e Gps )
Acetilcolina
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2)
Fisiologia Cardiovascolare4. Caratteristiche Biomeccaniche dellacontrazione della cellula miocardica-
energetica cardiaca
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Il muscolo viene stimolato, si contrae, ma non si accorcia
Importante: il miocardio non pu essere tetanizzato
Contrazione isometrica
Il tempo al picco non varia Aumenta la tensione dT/dt aumenta
Modificazione delpreload
Diminuisce la durata della contrazione
Modificazione dellinotropismo
Il muscolo viene stimolato, si contrae e siaccorcia contro un carico (afterload)
Il muscolo pu venire pre-stiratoapplicando un preload
Contrazione isotonica
A. Curva lunghezza - tensione passiva
Non dipendedallinotropismo
Stiramento deglielementi elastici inparallelo
EES
EEP
Curve caratteristiche
b. Curva lunghezza - tensione isometerica
Totale
Passiva
Attiva
Curve caratteristiche
c. Curva Lunghezza - Accorciamento
Curve caratteristiche
d. Curva Forza- Accorciamento E ricavata plottando laccorciamento in funzione del
postcarico corrispondente la relazione tra accorciamento e postcarico inversa
Curve caratteristiche
e. Curva lunghezza tele sistolica -tensione isometerica
La lunghezza e la tensione al termine diuna contrazione isotonica contro lostesso post-carico ma da diversipreloads sono relativamente indipendentidalla lunghezza iniziale
La tensione sviluppata da un muscolo altermine dellaccorciamento tende adessere identica a quella che avrebbesviluppato se si fosse contrattoisometricamente alla stessa lunghezza.
La curva tensione - lunghezzaisometrica costituisce il limite per lacontrazione isotonica
Curve caratteristiche
f. Curva Forza- Velocit E ricavata plottando la velocit iniziale di accorciamento
(dl/dt) ottenuta nel corso di contazioni isotoniche eseguite contro diversi valori di afterlodas
Curve caratteristiche
P0: corrisponde alla tensione isometrica alla lunghezzamuscolare studiata
Vmax: corrisponde alla velocit d accorciamento a carico 0E diminuita da stimoli inotropici negativi; aumentatada stimoli inotropici positivi (vedi oltre)
Velocit e carico sono inversamente correlate in modocurvilineo: iperbole a traslazione dassi
Curva forza-velocit:caratteristiche
Curva forza-velocit e inotropismo
La curva Forza - velocit consente di calcolare il lavoromeccanico e la potenza meccanica
sono entrambe dipendenti dal carico
Curva forza-velocit, potenza elavoro meccanico
Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:
1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza
cardiaca)
Prestazioni meccaniche
Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post-o pre- carico
Una modificazione di contrattilit procura una vera e propriamodificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca
le curve pi utile per valutare una modificazione di contrattilit sono lacurve Tensione - Lunghezza (Accorciamento) e quella Forza -Velocit
Contrattilit
Contrattilit e curve T/L e F/V
Riassumendo
Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:
1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza
cardiaca)
Riassumendo
Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post- o pre- carico
Una modificazione di contrattilit procura una vera e propria modificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca
Le curve pi utile per valutare una modificazione di contrattilit nelmuscolo cardiaco sono la curve Tensione - Lunghezza(Accorciamento) e quella Forza - Velocit
Riassumendo
Energetica cardiaca
Lavoro cardiaco
Lavoro (w) = P l V
W = Pv dV
W = Pvmedia l SV
W = (PAmedia + 0.5rv2) l SV
Potenza meccanica: 1 - 1.3 W
Lavoro cardiaco
Determinanti del VO2
E descritto da:
E = Pv dV + a T dt + a x
A sua volta, il rendimento meccanico dato da:
Pv dV / ( Pv dV + a T dt + a x)
Dispendio energetico totale-rendimento
Energetica e dimensioni cardiache
Scompenso
Aumento della HR
Con laumento diHR, il tempo spesodurante lattivitsistolica rappresentauna frazione semprepi elevatadellintero ciclocardiaco
Fattori determinanti il VO2
Esercizio isometrico-dinamico erendimento
Fonti Energetiche
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitoli 10.2.3, 10.2.4, 10.2.5, 10.2.6)
Fisiologia Cardiovascolare5. Il cuore come pompa-
Relazione Pressione - Volumenel cuore isolato
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Cateterismo cardiaco:
Eventi del ciclo cardiaco
Eventi del ciclo cardiaco: cuoredestro-cuore sinistro
I toni cardiaci
Timing degli eventicardiaci
Polso venoso Azione retrogada del battito cardiaco (vena giugulare) Ciclo respiratorio Contrazioni muscolari
PICCHIa: contrazione atrio destro;c: aumento di P nel ventricolo
destro;v: riempimento atrio destro con
tricuspide chiusa
MINIMIav: rilassamento atriale;x: contrazione ventricolo destro
con accorciamento duranteeiezione;
y: riempimento rapidoventricolare con caduta dellapressione atriale
Preparato cuore - polmone
Curva pressione - volumenellorgano isolato
Lavoro cardiaco
Curva P-V del ventricolo sinistro
PSPrESPr
EDVlEDPr
SV
Pressioni nel cuoredestro-sinistro
25Media10Media
15
Capillari sistemiciCapillari polmonari80Telediastolica8Telediastolica
130Sistolica25Sistolica95MediaMedia
AortaArteria polmonare10Telediastolica6Telediastolica
130Sistolica30SistolicaVentricolo sinistroVentricolo destro
15Onda v12Onda c13Onda a
8Media2MediaAtrio sinistroAtrio destro
PRESSIONE (mm Hg
1. La parete del ventricolo sinistro composta da muscolatura condisposizione spiroidale e afasci circolari
2. La parete del ventriclo destro formata essenzialmente da fascidisposti a spirale
1. Correlati anatomo - funzionali
2. Correllati anatomo-funzionali
Trasformazione della tensione in pressione Legge di Laplace: P = 2 Tw/r
Pressione transparietale e legge diLaplace
1. Relazione tra pressione intraventricolare, raggio di curvatura delventricolo, spessore parietale e tensione muscolare
Esempi pratici
2. Cardiomegalia: se le dimensioni del cuore aumentano (r aumenta), la stessa pressione P pu essere generata solo aumentando T
3. Emodinamica in vivo: assumendo che il ventricolo abbia una formasferica e misurando il decorso della pressione intraventricolare Ppossiamo descrivere lndamento di T applicando la legge di Laplacerisolta per T:
T = P r/2w
Inoltre possiamo calcolare il volume di eiezione (SV) per mediante ecocardiografia e ottenere le curve pressione - voume del cuore che descrivono la biomeccanica dellorgano isolato in vivo. (SV = 4/3 p (r13 - r23))
Esempi pratici
Curve massimali isovolumetriche,isobariche e postcarico
Agiscono solo grazie allecaratteristiche intrinsechedel miocardio (Legge diFrank-Starling)
1. Adattamenti a variazioniacute di volume(precarico)
Le risposte autoregolatorie-variazioni di precarico
Legge di Starling
Meccanismo di Frank- Starling nel cuore in situ: davveroimportante ?
Sebbene linfluenza del sistema simpatico sia dominante negliaggiustamenti in vivo della gettata cardiaca, il meccanismo di Frank-Starling continua ad operare quando modificazioni del riempimentocardiaco avvengono non correlati con variazioni dellattivit fisica e incaso di blocco farmacologico e dei b recettori.
Opera sulla base del singolo ciclo equilibrando in modo pressochistantaneo le gettate sistoliche DX e SX.
Anche gli atri sono soggetti al meccanismo di Frank-Starling
Continua ad agire anche nel caso in cui il volume ventricolare siriduce rispetto al valore normale (esercizio, shock)
Frank-Starling nel cuore in situ
Importanza della legge di Frank-Starling in vivo: esempio
2. Adattamenti a variazioniacute di pressione(postcarico)
Le risposte autoregolatorie-variazioni di postcarico
Interazione ventricolo dx-ventricolo sn
Variazioni dellinotropismo e curveisovolumetriche
Laumento della contrattilit e della FC previene ilriempimento delle camere cardiache
Effetti di variazionedellinotropismo (cuore in situ)
Contrattilit e Frequenzacardiaca
Riassumendo
Quattro fattori influenzano la forza, la velocit e laccorciamentodel muscolo cardiaco:
1 Precarico (la lunghezza muscolare a riposo)2 Postcarico3 Lo stato di inotropismo (contrattilit)4 La frequenza di contrazione (frequenza
cardiaca)
Riassumendo
Come abbiamo gi imparato, una modificazione della contrattilitcausa modificazioni delle performance meccaniche cardiacheindipendenti dalle modificazioni di post- o pre- carico
Una modificazione di contrattilit procura una vera e propria modificazione (shift) delle curve di funzionalit meccanica cardiaca
Le curve pi utili per valutare una modificazione di contrattilit nelmuscolo cardiaco (Cardiovascolare 4) sono la curve Tensione -Lunghezza (Accorciamento) e quella Forza - Velocit
Riassumendo
Agenti inotropi
Aumento della contrattilit Vasocostrizione Scarso aumento di CO Aumento di PA Bradicardia riflessa vago-mediata
1 (cardiaci) agonista1 (vasi) agonista2 (m. lisci bronchi) agonista(debole)
Noradrenalina
Aumento della contrattilitventricolare e atriale
Tachicardia Aumento della velocit di
conduzione A-V Vasodilatazione riflessa Scarso aumento della PA
1 (cardiaci) agonistaDobutamina
Aumento della contrattilit Aumento della velocit di
conduzione A-V Vasocostrizione dose-dipendente
renale
1 (cardiaci) agonistaRilascio secondario di catecolamineDA2 agonista
Dopamina
EffettiMeccanismo di azioneSostanza
Agenti inotropi
Aumento della contrattilit Effetto cronotropo positivo
Aumento della concentrazione diAMPc con incremento dellafosforilazione delle proteine
Inibitori dellafosfodiesterasi(amrinone,milrinone)
Aumento della contrattilitInibizione della Na+-K+ ATPasi dimembtrana dei cardiomiociti conaumento della disponibilit di Ca++intracellulare
Derivati delladigitale
Aumento della contrattilit Vasodilatazione
1 (cardiaci) agonista2 agonista
Isoptroterenolo
Aumento della contrattilit Aumento della velocit di
conduzione A-V Tachicardia Aumento del flusso muscolare e
splancnico Aumento del consumo di O2 Glicemia e lattacidemia
1 (cardiaci) agonista2 agonista
Adrenalina
EffettiMeccanismo di azioneSostanza
Importanza fisiologica in vivo deiquattro fattori
In vivo operano assieme Il ventricolo in grado di rispondere a
variazioni di carico addirittura nel corso dello ciclo cardiaco in cui esse si sono instaurate
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2.4)
Fisiologia Cardiovascolare6. Emodinamica
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizioFacolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
Le forze applicate sul sistemacircolatorio
Hanno tutte le dimensioni di una pressione, ovvero dienergia per unit di volume
1. Pressione di riempimentoMisura il grado di replezione di un sistema idraulico chiuso in condizionistaticheDipende dal volume di fluido contenuto dal sistema edalla distensibilit totale dei condotti
2. Pressione di propulsione (contrazione cardiaca)
3. Pressione idrostatica (P = g h)
4. Fattore cinetico (1/2 v2)
Pressione - energia in un sistemaidraulico
La somma delle forze pressorie che vigono allinternodi un sistema idraulico costituisce lenergia totale (perunit di volume) del sistema
1. Condizioni statiche: ET = P + gh = Epot
2. In moto: ET = Epot + EcinET = Epot + 0,5 v2
(dove P la somma di pressione di riempimento e di propulsione)
Lenergia meccanica per unit divolume di sangue (erg per cm3)ha le stesse dimensioni di unapressione (gr per cm2). Le dueunit, quindi, sono equivalenti.
Pressione, ovvero Energia/V
ENERGY OF A STATIC VS A DYNAMICFLUID
TOTAL ENERGY= POTENTIAL E. + KINETIC E. TE = PE + KE
FLUID AT REST
FLUID IN MOTION)
Quindi lenergia meccanica E posseduta da unfluido per unit di volume uguale a:
E = P + gh + 0.5v2
In un liquido perfetto E rimane costante (Lenergia siscambia nelle varie forme)
(h = P/g + h + 0.5 v2/g)
Energetica della circolazione
In un fluido reale, lenergia per unit di volume non costante a causa delle forze di attrito
Ne consegue che per ottenere in un liquido realeuna portata costante deve esistere una differenza dienergia agli estremi del condotto
Q = E/R
R: resistenza
Fluido reale
La variazione di energia in un fluido omogeneoincomprimibile Newtoniano lungo un condotto asezione trasversa variabile pu essere attribuito a:
1. Dissipazione viscosa2. Dissipazione associata ad effetti inerziali
3. Variazioni di energia cinetica
4. Variazioni di energia potenziale
Variazioni di energia in un fluido realein moto
Variazioni di energia in un fluido realein moto
Ep=50
Ek=36
Etot= 101 Etot= 86 Etot= 71Ep=100
Ek=1Ep=70
Ek=1
Ek
In un flusso costante in un tubo orizzontale posto allastessa altezza di diametro costante, non si verificanomodificazioni di energia cinetica e potenziale. Inoltre, seil flusso si mantiene in regime laminare, gli effettiinerziali non sono importanti.
In queste condizioni, la caduta di energia E dipendesolo dalla dissipazione viscosa in accordo alla legge diHagen-Poiseuille:
Q = E r4 / ( 8 l)R = 8 l / ( r4)
Hagen-Poiseuille-Dissipazioneviscosa
Lenergia posseduta da una unit di volume disangue viene dissipata quasi interamente incalore lungo tutto il tragitto percorso cheriporta il volume di sangue dal cuore sinistro aquello destro
Il lavoro del cuore necessario per ricostituirequesto patrimonio di energia per unit divolume di sangue
A cosa serve il cuore ?
Viscosit, responsabile principale della dissipazione di E = Shear stress/Shear rate = / y
= (dF/A) / (dv/dx)
Flusso laminare e viscosit
Poise: indica una forza tangenziale di 1 dine applicata aduna superficie di contatto di 1 cm2 quando il gradiente divelocit unitario (1 cm/se per cm)
Viscosit dellacqua: 0.01 poise ----> centipoise
Viscosit relativa - rispetto a quella dellacqua alla stessatemperatura
La viscosit specifica per ogni fluido e rappresenta ilgrado con cui, in un determinato fluido, si ha trasferimentoirreversibile di quantit di moto (m v)
Viscosit - definizioni
Fluidi Newtoniani: la viscosit uniforme e non muta con lavariazione di velocit
Il sangue non un fluido newtoniano: viscosit dipende da shearrate
Fluidi newtoniani e sangue
Viscosit del sangue 3 - 4 volte quella dellacqua
Effetto Fhraeus-Lindquist
La diminuzione di viscosit inperiferia compensa largamentelaumento che si osserva al centrodel vaso
La viscosit media del sangue chescorre nei vasi inferiore a quellaattesa in base al valore ematocrito
Laccumulo assiale delle emazie spiega inparte leffetto F-L
Viscosit e ematocrito
Inversamente proporzionale a r4: r pu cambiare:
1. (attivit simpatica, meccanismi locali)2. Passivamente (aumento della pressione
transmurale)
Resistenze Vascolari al Flusso
Q = P / r Pressione critica di
chiusura
Resistenze al flusso nellalberocardiovascolare
Rt = R1 + R2 + R3. In serie
1/Rt = 1/R1 + 1/R2 + 1/R3 In parallelo.
COSA ACCADE VERAMENTE NEL SCV?
ARTERIE
ARTERIOLE
CAPILLARI
BASSA R ALTA R BASSA R
SERIE PARALLELOR1 R2 R3
R1
R3R2
= 4 An2/k
Resistenze in serie e in parallelo: non tutto scontato
Rart / Rx = (Pi - Po)art / (Pi - Po)x
Rart = (Pi - Po)art / Qart
Rx = (Pi - Po)x / Qx
Il rapporto tra la caduta di pressione di due distretti uguale al rapporto tra le rispettive resistenze
idrauliche
Silenzioso Profilo parabolico
della velocit
Flusso Laminare
Rn = Vc r /h = 1000
Vc = Rn h/r
Vc = velocit critica (media) Aorta: Vc = 40 cm/s Flusso non silenzioso (vortici)
Flusso Turbolento
Flusso Turbolento e velocit delsangue
Il profilo della velocit non parabolico
P = k Qx
CSA E VELOCITA
Q=10ml/s
A= 2cm2 10cm2 1cm2
V= 5cm/s 1cm/s 10cm/s
V = Q / A
a b c
Stenosi
Nel caso di una stenosi, con flusso costante, la velocit delflusso pu raggiungere il valore Vc
Si instaura flusso turbolento
Soffi vascolari in periferia
Lesioni parietali della porzione di vaso a valle della stenosi
StaticaE = P + g h
StaticaE = P + g h
Tilting
DinamicaPl + 0.5 v2 = E/v = costante = Pressione frontale
Pressione e fattore cinetico neivari distretti
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 11: Circolazione (Capitoli 11.1.4, 11.2)
Fisiologia Cardiovascolare7. Il sistema arterioso,
arteriole e regolazione deltono vascolare
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
Obiettivi
COMPLIANCE PRESSIONE ARTERIOSA MEDIA POLSO PRESSORIO DETERMINAZIONE DELLA PRESSIONE
Compliance e Concetto di Filtro idraulico
SYSTOLE DIASTOLE
COMPLIANT
RIGID
Il filtro idraulicorappresentatodallaorta minimizza illavoro meccanico delcuore per pompare ilsangue
Lavoro meccanicocardiaco ecaratteristiche deivasi
Differenze tra tubi rigidi ed elasticiCo
nsum
o di O
2 (ml
O2/10
0g/be
at) 0.1
0Volume di eiezione (ml)5 15
Aorta
Tubo di plastica
Relazione P-V statica nellaorta
% Inc
r Volu
me
Pressione (mmHg)
Modulo elastico-elastanza
Ep = P / Dm/DEp= Modulo elasticoDm= Mass. variazione del D= medio dellaorta
Elastanza ComplianceP
EP inversamente proporzionale a C
PVP
Le caratteristicheelastiche cambiano nelcorso dellet
Le arterie diventano pirigide
Elastanza ed invecchiamento
Equilibrio vasale
Pressione Arteriosa
PAVolumeEmaticoComplianceArteriosa
GettataCardiaca(SV * FC)ResistenzePeriferiche
Fattori FisiologiciFattori Fisici
Determinanti della PA
CARDIAC OUTPUT PERIPHERAL RESISTANCE
INSTANTANEOUSINCREASE
STEADY STATEINCREASE
Control Conditions: Pa = 100 mmHg; R = 20 mmHg(l min-1); Q= 5 l min-1
Esempio
Effetto della compliance sulla PAM
Pa = Qh - Qr / Ca
Qh- inflow (CO)Qr- outflowCa- CompliancePa- PAM
Pre
ssio
ne a
rterio
sa (m
mH
g)
Tempo
Piccola Ca
Grande Ca
Aumento di CO
dVa/dt = Qh - QrR = (Pam - Pram)/Qr; Pram = 0R = Pam/QrCa = dVma/dPamdVam = Ca dPamdVam/dt = Ca dPam/dtdPam/dt = (Qh - Qr)Ca ----> Eq. Differenziale di PrimoordineCostante di tempo t = R* Ca
Il livello della pressione arteriosa media dipende quindidalla gettata cardiaca e dalle resistenze periferiche
Polso pressorio
Stroke volume Compliance
V4
VBV3
V2VAV1
P1 PA P2 PP33 PB P4
VOLUME
PRESSIONE
Pressione differenziale
COMPLIANCE RESISTENZE PERIFERICHE TOTALI
TPR
Effetti sullaPressionePulsatoria:
Determinazione della PA
Onda sfigmica inperiferia
Tensione passiva, attiva,pressione critica di chiusura
Sfinteri artero-capillari
Muscolatura liscia, tononeurovegetativo e resistenza
1. Autoregolazione miogenica (Effetto Bayliss)a. tono vascolare basaleb. mantenimento della pressione capillare -> regolazione dellaultrafiltrazione capillare
2. Dilatazione flusso - dipendente (shear stress)NO: la produzione modulata dall'ampiezza e dalla frequenza delle
fluttuazioni di flusso e pressione; stimolata da ipossia P02 < 50 mmHg),da bradichinina, ATP, ADP, istamina, serotonina, noradrenalina,trombina, acetilcolina, ossitocina, vasopressina, VIP, CGRP, sostanza P)Attenua il release di catecolamine da parte delle terminazioni nervose delsimpatico. L'espressione della NO sintetasi aumenta nel caso dielevazione cronica dello shear stress. II meccanismo di dilatazionemediato dal NO compromesso nel caso di ipercolesterolemia.
3. Vasodilatazione metabolico - dipendente (effetto Schretzenmayer)iperemia funzionaleiperemia reattivamediatori: adenosina (recettori A2),K+ (attivazione della pompa sodio -potassio) 4. Vasomotilit mediata da autacoidi infiammatori
Meccanismi intrinseci di regolazionevascolare
Autoregolazione
Autoregolazione: celulepacemaker
Autoregolazione e sommazione diPA e tensione
Regolazione contrattilit muscolo liscio
MCLK: Myosin light chain kinase
Calponina Caldesmone Inibiscono tonicamente le interazioni actina-miosina
Meccanismi contrattili nel muscolo liscio
Rilassamento nel muscolo liscio
Vasodilatazione Metabolico-Dipendente
Vasodilatazione Flusso-Dipendente
Sintesi NO
1. Gravit: Modificazioni posturali, distensione passiva
2. Regolazione NervosaLinnervazione simpatica (vasocostrittrice) quella prevalente.Lattenuazione del tono vasocostrittore mantenuto dal simpatico per viariflessa,ormonale o locale, costituisce il meccanismo vasodilatatorioneurogenico pi importante.
Fibre nervose amieliniche entrano nellavventizia delle arterie,arteriole, vene eVenuleNelle arterie e nelle arteriole le fibre non entrano nella tonaca mediaNon vi sono terminazioni sinaptiche specializzate; vescicole terminali conMediatore (sinapsi diffuse)Neuroni simpatici pregangliari (trasmissione colinergica, recettori nicotinici)localizzati nella colonna intermedio laterale dei segmenti toracico lombaredel midollo spinale
Meccanismi estrinseci di regolazionevascolare
Questi neuroni integrano inputs discendenti (aminoacidi eccitatori) provenienti dalcentro vasomotorio (bulbo spinale, parte rostrale ventrolaterale) con afferenzeprovenienti dalla cute e dai visceri
A sua volta, il centro vasomotorio il punto di arrivo e di integrazione di inputsprovenienti dai barocettori, dai chemocettori, dallipotalamo laterale e dai centrinocicettivi
Lattivit pregangliare frutto di questa mediazione differente per i neuronivasocostrittori cutanei, muscolari e viscerali
I corpi cellulari dei neuroni postgangliari sono posti nei gangli della catena simpaticaparavertebrale --> fibre nervose amieliniche
Cute: azione vasomotrice, sudomotrice e pilomotrice (termoregolazione) Muscoli: essenziamente vasocostrittrice (regolazione della pressione arteriosa).
Regolazione nervosa-organizzazione
Mediatore: noradrenalina (adrenalina, ma dopo uptake da parte delle terminazioni)
Comediatori: ATP e NPY
Recettori: i - vasocostrizione P2: ATP NPY: contribuiscono alla vasocostrizione : vasodilatazione (muscoli, coronarie)
Il release di mediatore pu essere modulato: da farmaci dal neurotrasmettotore (2)-
autoinibizione presinaptica; -facilitazione presinapticaangiotensina II: facilitazioneNO, acetilcolina: inibizioneautacoidi infiammatori
Regolazione nervosa: mediatori erecettori
1. Ioni - Inibitori od Attivatori del Tono VascolareIpocaliemia: iperpolarizzazione
depolarizzazione per inibizione della pompa sodio -potassio ATP dipendente I
Ipercaliemia: depolarizzazione iperpolarizzazione per attivazionedella pompa sodio - potassio ATP dipendente
2. Attivazione Mediante Recettore (proteina G Mediata)Recettori e 1 postgiunzionali: - noradrenalina;
- ubiquitari- attivazione di canali per il calcio voltaggiodipendenti (1 - A)-stimolazione della idrolisi del fosfatidilinositolo con formazione di IP3; liberazione di Ca2+- dal reticolosarcoplasmatico (1 - B)
- accoppiati alla fosfolipasi C (ai -C)
Effettori modificazioni tono muscolare
Effettori modificazioni tono muscolare
2 postgiunzionali: - piccole arterie distali, arteriole e vene- grandi arterie e piccole arteriole che controllano le resistenze periferiche;la loro stimolazione (G - Protein mediata)diminuisce il rilascio di catecolamine
2: - vasi muscolari e circolazione coronarica- adrenalina --> effetto vasodilatante consoglia molto bassa
Noradrenalina: alta affinit per recettoriminore affinit per recettori
Adrenalina alta affinit per 2 recettoriminore affinit per recettori1: cardiaci (affinit uguale per adrenalina e noradrenalina)
Regolazione Nervosa-meccanismi pre epostsinaptici
Effettori modificazioni tono muscolare
Neurotrasmettitori con eff.i vasocostrittori Serotonina, angiotensina II, endotelina, istamina, arginina NPY, prostanoidi
Neurotrasmettitori con eff.i vasodilatanti Istamina, adernalina (2), (EDRF) NO, la cui produzioen pu essere aumenttata da Ach, NE, angiotensina II,trombina, serotonina, istamina, bradichnina, ADP, acido arachidonico, leucotrieni) Adenosina, canali KATP TNF leucocitaria
3. Fattori fisici PCO2: ipercapnia----->acidosi----->vasodiatazione
ipocapnia------>alcalosi----->vasocostrizione PO2: ipossia----->----->vasodiatazione (rilascio di PGI2, EDRF) Shear stress NO
SNA sistema cardiovascolare
SNA sistema cardiovascolare
3. Regolazione ormonale
Renina - Angiotensina
Renina: reni, in risposta alla caduta di pressione arteriosa, allattivazione di adrenocettori 1, alla diminuzione del riassorbimento diNaCl nelle cellule della macula densa renale
Angiotensinogeno. Fegato ACE. Endoteli, miociti, testicoli Angioensina II potente vasocostrittore, aumenta il release di
noradrenalina, attiva i rilascio di aldosterone e di ormone antidiuretico, aumenta il riassorbimento di Na+ renale, un importante fattore di crescita per i miociti cardiaci e dei vasi. Lazione mediata da due recettori: AT1 e AT2.
Effettori modificazioni tono muscolare
Renina - Angiotensina
Ormone natriuretico
Tre tipi (ANP, BNP e CNP). Quello cardiaco (hADP) rilasciato dallecellule cardiache atriali in risposta alla distensione delle pareti atriali. Effetti aumenta l adiuresi, inibisce il rilascio di renina, attenua il rilascio di noradrenalina dalle terminazioni nervose, dilata le arteriole
Adrenalina Midollare del surrene Escreta durante stress od esercizio muscolare Effetti vasodilata ( recettori) le coronarie, i vasi dei muscoli scheletrici (PAdiminuisce) e del fegato, aumenta anche il metabolismo di questi organi. Ha effetti anche vasocostrittori mediati da recettori (soglia pi alta che per i recettori)
Vasopressina Neuroipofisi Effetti regola il riassorbimento di acqua a livello renale, vasocostrizione ad alte concentrazione (ipotensione grave in caso di shock) vasodilatazione endotelio- dipendente (NO)
Effettori modificazioni tono muscolare
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 11: Circolazione (Capitoli 11.3, 11.4, 11.5, 11.7, 11.8, 11.9)
Fisiologia Cardiovascolare8. Scambi capillari
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Universit degli Studi di Verona
Capillari e Microcircolo
Microcircolo e Scambi Capillari
1. Controllo della Perfusione Capillare- Arterie Terminali: il flusso controllato dalle resistenze capillari- Sfinteri precapillari- Metarteriole- Shunts artero-venosi arteriole ---> direttamente a venule; cute esposta
- Flusso a riposo: distribuito in modo disomogeneo, oscillante- Flusso in risposta allaumento delle richieste energetiche:
reclutamento di vasi non perfusi, vasodilatazione
2. Struttura dei Vasi Sito di Scambi Capillari- Capillari e venule postcapillari - velocit del sangue < 1 mm/s
- superficie di scambio > 50 cm2/gr- distanza tra sangue e cellule < 50mm
Tensione parietale, pressione transparietale eraggio-legge di Laplace applicata ai vasi
a. Endotelio continuo: -Le giunzioni intercellulari sono sigillate da bande interrotte che posseggono vie preferenziali per il transito intercellulare di acquae piccoli soluti- E il tipo di endotelio pi diffuso- Possiede caratteristiche molto eterogenee in termini di permeabilit nei vari distretti vascolari
b. Endotelio fenestrato: -Sulla superficie cellulare esistono numerose fenestrae (50 - 60 nm diam) aperte o chiuse da un sottile diaframma- Permeabilit sostanzialmente pi elevata per lacqua, ioni e piccoli soluti- Organi secretori ed escretori, plesso corioideo
c. Endotelio discontinuo: - La lamina basale incompleta: limitatosolo il passaggio delle cellule- Sinusoidi epatici, splenici, del midollo osseo
Tipi di endotelio
d. Endotelio a giunzioni serrate- Alta resistenza elettrica, bassa conduttivit idraulica- Il passaggio di ioni e piccoli soluti estremamente difficile- Il passaggio di sostanze non liposolubili dipendedallesistenza di carriers specifici- Microvasi del sistema centrale e della retina
Tipi di endotelio
Sostanze Scambiate
Acqua e sostanze liposolubili di piccoli dimensioni: direttamente attraversole cellule
Soluti liposolubili di maggiori dimensioni: --> cellula --> spazio pericellulare
Cationi e piccole sostanze lipofobiche: attraverso gli spazi intergiunzionali opori Proteine: pori di maggiori dimensioni
Proteine plasmatiche: vescicole cellulari
La lamina basale non esercita praticamente alcuna azione di setaccio perlacqua ed i piccoli soluti
Vie degli scambi capillari
a. Diffusione Gas, sostanze nutritive, piccoli solutiLegge di Fick: Js (massa/s) = PA (Cp - Ci)
P: = D/x PA (cm3/s)
dove D (cm2/s) il coefficiente di diffusione limitata*; P la permeabilit; A e la superficie di scambio e x lo spessore di membrana. D aumenta con la temperatura ed inversamente proporzionale a viscosit del solvente.*Diffusione libera o limitata: dipende dallambiente che circonda la molecola
Diffusione limitata dal fusso.- Riguarda sostanze con basso coefficiente di riflessione quando il flusso plasmatico molto basso- In questo caso Ci diventa uguale a Cp
Js = Q (Cp - Ci)(1-e-(PA/Q))
Meccanismi di Scambio Capillare
Ultrafiltrazione Ipotesi di Starling
b. Ultrafiltrazione Movimenti di massa (bulk) di acqua e soluti. Avvengono con modificazioni di volumeUltrafiltrato: acqua, ioni, soluti di piccole dimensioni
Ipotesi di Starling:
Jv = Lp A [(Pc - Pi) - s (pc - pi)]
- Lp: conduttivit idraulica: rappresenta la permeabilit allultrafiltrato;- A: superficie capillare;- Lp A: coefficiente di filtrazione (Kf)
Pc: Pressione idrostatica capillare 32 mmHg versante aterioso15 mmHg versante venoso
Pi: pressione idrostatica interstiziale -1/-2 mmHgpc: p. colloido-osmotica capillare 25 mmHgpi: P. colloido-osmotica interstiziale 0.1 - 0.5 mmHgs: coeff.e di riflessione (p = s RTC)
Meccanismi di Scambio Capillare
1. Lultrafiltrazione dipende dal valore di Pc. A sua volta Pc dipende dallapressione idrostatica delle grandi vene (Pv) e dal rapporto tra laresistenza postcapillare (Rv) e la resistenza precapillare (Ra):
Pc = Pv + [(Rv/ Ra)Pa]/ [1+(Rv/ Ra)]
2. Dipende anche dallarea A (Lp A): reclutamento capillare
c. Transcitosi: E lo scmbio di plasma, fluido interstiziale e sostanze ivicontenute tramite vescicole che transitano attraverso le cellule endoteliali. Emolto pi lento dei due processi appena descritti. Ha significato solo per leproteine plasmatiche ed altre macromolecole.
Fattori che influenzanolultrafiltrazione
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, MilanoCapitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.10)
Fisiologia Cardiovascolare9. Distretti Speciali
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
ObiettiviProf. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizioFacolt di Scienze MotorieUniversit degli Studi di Verona
Pressioni nel circolo polmonare
Circolo polmonare
R = (Pi - Po) / Q
Resistenze vascolari polmonari
Dipendono dalla pressione Sono circa un decimo di
quelle sistemiche
Reclutamento e distensionecapillare
Resistenze vascolari polmonari evolume polmonare
Distribuzione del FlussoPolmonare
Le tre zone di West
Circolazione Coronarica
Determinanti della perfusionecoronarica
Inotropismo, ipertensione,tachicardia e esercizio
VO2 miocardico e fllussocoronarico
Meccanismo di azione
Vasodilatazione metabolicodipendente e neurogena
Perfusione zonale miocardica
Tensione parietale e perfusionemiocardica
Autoregolazione coronarica
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, MilanoCapitolo 11: Circolazione (Capitolo 11.12)
Fisiologia Cardiovascolare10. Lelettrocardiogramma
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona
Registrazione extracellulare (cutanea) dei potenzialidazione prodotti dalla muscolatura cardiaca
Leccitazione del tessuto miocardico causa unaseparazione di cariche
Si forma un Campo Elettrico che pu essererappresentata sotto forma di un Dipolo Elettricoequivalente
Attorno a questo dipolo pu essere misurato unpotenziale e differenze di potenziale tra duepunti:lECG
ECG: definizione e cause
E una grandezza vettoriale: modulo (momento), direzione everso (asse)
Dipolo Equivalente
Registrazione del potenziale
Andamento nel tempo delpotenziale ergistrato conderivazioen unipolare di un dipoloequivalente che cambia nel tempo enello spazio
La traccia una registrazioen neltempo di una grandezza scalare (ilpotenziale) generata dalle variazioninel tempo e nello spazio di ungrandezza vettoriale (dipoloequivalenet)
Derivazioni convenzionali: uni ebi-polari
Derivazioni precordiali
Genesi del complesso QRS
Il tracciato ECG
Genesi del complesso QRS
Le onde dellECG (QRS, T)sono il risultato dellasottrazione delle curve (simili alpotenziale di azionemiocardico) del cuore destro edel cuore sinistroSe la depolarizzazione sinistra lenta, T si inverte
Posizionamento del vettoreelettrico QRS medio
E la somma vettoriale dei singoli vettori del dipolo equivalente che sisono succeduti duranet tutta la durata del complesso QRS
QRS medio normale
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.3)
Fisiologia Cardiovascolare11. Le curve di Guyton,Accoppiamento CO-RV
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona
CO
HR Preload
MC Afterload
CARDIACI ACCOPPIAMENTO
Fattori di accoppiamento CO-RV
Curva della funzione vascolare
In che modo la gettata cardiaca controlla lapressione venosa centrale
Curva della funzione cardiaca
In che modo la pressione venosa centralecontrolla la gettata cardiaca
Accopiamento Cuore - Vasi
Accopiamento Cuore - Vasi
Pompa ARTERIEVENE
Qh 5L/min
Qr5L/min
R periferica = Pa - Pv / QrR = 20mmHg/L/min
MPA=102mmHgCPV=2mmHg=Pv
COMPLIANCESCv = 19CaCv>>>>Ca
Condizione di controllo
Pa
Arresto cardiaco!EFFETTO IMMEDIATO
Pompa ArterieVene
Qh 0L/min
Qr5L/min
CPV=2mmHg=Pv
Pa
Flusso interrotto qui
Flusso continua quiTRANSFER Art-->Vene
R = 20mmHg/L/minQr= Pa - Pv/20
Qr continua sino a che mantenuto ungradiente di pressione
MPA=102mmHg
Arresto cardiacoALLEQUILIBRIO
Pompa ArterieVene
Qh 0L/min
Qr0L/min
Pv = 7mmHg = pressione circolatoria media o PCM
Pa = 7mmHg
Flusso interrotto
Flusso interrotto
Qr = 0 ( No differenza Pa - Pv)
95mmHg
5mmHg
Pompa ArterieVene
Qh 1L/min
Qr0L/min
Pv = 7mmHg
Pa = 7mmHg
Flusso riprende
Qui non c ancora flusso
SOME VENOUS BLOOD
Riprende il flusso !EFFETTO IMMEDIATO
Pompa ArterieVene
Qh 1L/min
Qr1L/min
Pv = 6mmHg
Pa = 26mmHg
Flusso riprende
R = 20mmHg
Qr = Pa - Pv / 20 = 1L/min
Riprende il flussoQr = nuovo Qh
In che modo le modificazioni di COmodificano la Pressione Venosa Centrale
(PVC) ?
PVC
(mm
Hg)
-1
8
CO (L/min)
0 8
Curva funzione vascolarePcm
B
A
Curva della Funzione Vascolare
In che modo la volemia ed iltono venomotore modificano lacurva della funzione vascolare ?
PVC
(mm
Hg)
-1
8
0 8
Curva funzione vascolare
CO (L/min)
Trasfusione
Normale
Emorragia
Curva della funzione vascolare,volemia e tono venomotorio
In che modo le resistenzeperiferiche totali modificanola curva della funzionevascolare ?
PVC
(mm
Hg)
-1
8
0 8
Curva funzione vascolare
CO (L/min)
Normale
Vasodilatazione
Vasocostrizione
Curva della funzione vascolare e RPT
PVC (mmHg)
CO
(L/m
in)
Curva della funzione cardiaca
In che modo laumentodellattivit simpatica agiscesulla curva di funzionecardiaca ?
CO
(L/
min
)
PVC (mmHg)
Curva di funzione cardiaca e attivitsimpatica
CO
(L/m
in)
PVC (mmHg)
Volume Resistenze
Curva di funzione cardiaca, volemia e RPT
PVC (mmHg)
CO
(L/m
in)
Curva della funzione cardiaca escompenso cardiaco
Curva della funzione cardiaca eesercizio
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 10: Cuore (Capitolo 10.2.7) Chapter 30, Physiology, 3rd edition, Berne RM e Levy MN,
Mosby, NY
Fisiologia Cardiovascolare12. Regolazione dellaPressione Arteriosa
Prof. Carlo CapelliFisiologia Generale e dellEsercizio
Facolt di Scienze MotorieUnivesit degli Studi di Verona
Obiettivi
Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dellEsercizio Facolt di Scienze Motorie Univesit degli Studi di Verona
Perch regolare PA?
Controllo della pressione arteriosa ebaroriflesso trasporto di sangue allencefalo ed al
cuore fornire il sangue agli altri organi controllare la pressione capillare e la
formazione di trasudato
Circolazione centrale (grande e piccolocircolo)
Microcircolo
Regolazione della circolazione
G (s)
H (s)
Y (s)
H (s) Y (s)
M (s) -+E (s)
Sistema di controllo a retroazione negativa
Modello della regolazione
Barocettori del seno carotideo
Sistema Cardiovascolare Centrale
Centro Cardiovascolare del tronco encefalico integra i messaggi raccolti da vari recettori del nostro
corpo chemorecettori - CO2, O2 e pH. meccanorecettori - volume olmonare, somatici. termorecettori - recettori per la temperatura barorecettori - pressione arteriosa encefalo
Medulla
Centro Cardiovascolare del tronco encefalico
Brain Stem
Sistema Cardiovascolare Centrale
Centro Cardiovascolare del Troncoencefalico coordina gli output via effettori autonomici al
cuore al muscolo liscio delle vene e delle arteriole encefalo: centro di controllo della respirazione ed
alter aree
(PS)
Brain Stem
Autonomic Output
(S - A Node)
(ghiandole salivari, ghiandolegasgtrointestinali, tessutogenitale erettile)
Sistema Cardiovascolare Centrale
Controllo nervoso autonomico Simpatico
sistema combatti ofuggi
aumento di PA & CO
Parasimpatico funzioni vegetative diminuzione di PA &
CO
Barocettori Arteriosi
Barocettori amielinici anfibi, rettili e mammiferi rispondono a valori di PA al di sopra della norma
Barocettori mielinici mammiferi rispondono a valori di PA al di sotto della norma
Barocettori Arteriosi
Che ti po di struttura un barocettore ? E un meccanocettore
Terminazioni sensorie stimolate dalladistensione della parete vascolare dovutaallaumento della pressione transmurale
Localizzazione dei BarocettoriArteriosi
Seno carotideo* Arco aortico Succlavia carotide comune Arterie polmonari
*
Neurofisiologia dei barocettori delSeno Carotideo
Polso pressorio
Frequenzadi scarica
Frequenzadi scaricadelrecettore(% max)
PA media (mm Hg)
Risposte funzionali alla stimolazionedei barocettori del Seno Carotideo
Risposta alla diminuzione della pressione arteriosa(disinibizione simpatica) vasocostrizione aumento FC aumento inotropismo Gettata cardiaca
Pressione arteriosa
Risposte funzionali alla stimolazionedei barocettori del Seno Carotideo
Risposta allaumento della pressione arteriosa(inibizione simpatica) vasodilatazione diminuzione di FC diminuito inotropismo
Gettata cardiaca
Pressione arteriosa
Barocettori e controllo a brevetermine della pressione arteriosa
Controllo di PA e NO
Risposta integrataortostatica
Chemocettori arteriosi
Localizzati nei corpi carotidei e aortici regolano la ventilazione regolano il sistema cardiovascolare
CO2 O2, pH
frequenza di scarica*
SANGUE
CHEMOCETTORI
Vasocostrizione per.a FC
* Se lanimale non sta respirando
Chemocettori arteriosi
Questo meccansimo importante quandolanimale si immerge ?
CO2 O2, pH
frequenza di scarica*
SANGUE
CHENMOCETTORI
Vasocostrizione per.a FC
* Se lanimale non sta respirando
Recettori cardiaci
Meccanocettori & Chemorecettori cuore MS centri cardiovascolari del
tronco encefalico alter aree encefaliche Stimolazione pu modificare il rialscio di
alcuni ormoni Risposte riflesse
fc Inotrpismo cardiaco dolore
Recettori cardiaci atriali &ventricolari
Recettori atriali: Meccanocettori
Fibre afferenti mieliniche A-type: rispondono a modificazioni di FC B-type: rispondono allaumento di riempimento
cardiaco e alla velocit di riempimento cardiaco Fibre afferenti amieliniche
C-type: influenzano FC e volume del cuore Localizzati alla giunzione tra vene e atri
Recettori atriali
Fibre afferenti mieliniche B-type: rispondono allaumento di riempimento
cardiaco e alla velocit di riempimento cardiaco Aumento della pressione venosa conduce a
Aumento di FC diuresi: aumento di escrezione urinaria
(inibizione del rilascio di ADH dallipofisi)
Fibre afferenti mieliniche sensorie meccanocettori
Interruzione del flusso coronarico
Recettori ventricolari
Fibre miliniche afferenti sensorie Chemorecettori
bradichinina
stimolazione ~ output simpatico ~ inotropismo e PA
stimolazione ~ percezione di angor
Recettori venticolari
Controlla la permeabilit del dotto collettore(volume di acqua che escreta con le urine)
Pi ADH = aumento della permeabilit Il livello di ADH controllato dale celleule
neuroscretorie dellipotalamo in risposta avariazioni di PA e dellosmolaritplasmatica
Vasopressina (ADH)
Hypothalamic cells
Neurosecretoryterminals in
pituitary
ADHIncreasedH2O perm.
Water Reaborptionin collecting duct
Low blood pressure
High plasmaosmolarity
+
Low BloodPressure
High plasmaOsmolarity
+
+ -
Vasopressina (ADH)
Ricevono input inibitori arteriosi e daibarocettori atriali
Emorragia = caduta di PA, ridotta attivitdei barocettori, diminuzione dellinibizionedel rilascio di ADH
Cellule ipotalamiche
Recettori atriali
Cellule secretorie sensibili allo stiramento :producono peptide atriale natriuretico(ANP) Sono stirati e rilasciano ANP quando il volume
ematico aumenta e il ritorno venoso incrementa
Agisce sul reneper ridurre il
riassorbimentodi sodio
Riduce ilriassorbim
ento diacqua
Aumento diproduziona
di urina
Aumentoescrezione
di sodio
Volumeematico e
PA pi bassiANP
ANP
ANP
Aumento dellapressionevenosa nestimola il rilascioda partedellatrio heart
Riduce ilrilascio di
ContrastaleffettodellADH edellaldosterone
ANP
Il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
E un sistema di controllo complesso a feedback negativo cheassicura lomeostasi
IN GENERALE: La caduta di PA e lipovolemia sono un segnale per il rilascio di
renina La renina induce la conversione di angiotensinogeno ad
angiotensina II Langiotensina II un potente vasocostrittore, aumenta il
riassorbimento di NaCl e H2O dai tubuli prossimali del nefrone estimola il rilascio di aldosterone
Laldosterone induce un riassorbimento maggiore di Na+ e H2O daparte d tubuli distali
Ci comporta laumento della volemia e della PA
Bibliografia
Fisiologia dellUomo, autori vari, Edi.Ermes, Milano Capitolo 17: Controllo nervoso ed umorale delsistemacardiovascolare