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Cash GenerationIl miglioramento delle performance operative e finanziarie attraverso la gestione del circolante
Relatori: Luca Annibaletti e Andrea Paliani
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 2
Il quadro economico
► Dopo anni di sostenuta crescita economica globale, l’incertezza che influenza i mercati ha importanti implicazioni per il business
► Negli ultimi cinque anni il basso costo dei finanziamenti ha comportato alti livelli di indebitamento.
► Tale fenomeno è stato accompagnato dalla presenza di strutture finanziarie complesse
► Nel settore dei servizi finanziari la crisi dei mutui subprime ha avuto un impatto drammatico, che presumibilmente continuerà nei prossimi anni.
► Nessun settore dell’economia sarà del tutto immune alla crisi.
► A livello globale, la indisponibilità del credito comporta il declino delle capitalizzazioni di mercato e del fair value degli asset.
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 3
Working Capital Management e gestione del Cash Flow…The stress pendulum
Cash flow + Cash flow -
Acquisition opportunities Court supervision
Stakeholder m
anagement
Supplier stability
Market R
eassessm
entW
orkin
g cap
ital m
anag
emen
t
Liqu
idity
man
agem
ent
Portfolio optimization
Cos
t red
uctio
nAsset im
pairment
Divestitures
Business unit closure
Capital restructuring
Fonte: Ernst & Young
Il Working Capital Management assume un ruolo centrale nella gestione del Cash Flow
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 4
Working Capital Management e Valore d’impresa
► I Free Cash Flows (vs EBITDA) sono le grandezze economiche principe in tema di valutazione aziendale
► Il capitale circolante esprime un investimento compatibile con la capacità aziendale di reperire mezzi finanziari
► Per le aziende quotate, il mercato valuta positivamente le iniziative volte alla gestione attiva del capitale circolante
Il Working Capital Management assume un ruolo centrale nella creazione di Valore
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 5
Performance positive nel WCAP accrescono il Valore d’impresa
Accrescere il valore
di un’impresa
In base alla nostra esperienza maturata sviluppando iniziative
con numerose società, le opportunità di generazione di cassa si attestano tra il 5% e il 20% del fatturato annuo
Schiudere opportunità capaci di generare cassa
Generare opportunità capaci di produrre cassa
L’implementazione di processi di WCAP può avvenire tramite:
• Riduzione oneri su bad debt;• Riduzioni di costi
Schiudere opportunità capaci di generare cassaForti performance di WCAP sono
molto apprezzate dal mercato
La riduzione della PFN comporteràla riduzione degli oneri finanziari e di altri potenziali oneri bancari attraverso
una riduzione dell’ammontare delle linee di credito
Schiudere opportunità capaci di generare cassa
Riduzione dei costi“sotto la linea”
Lo sviluppo delle leve gestionali conferma che nessuna di esse ha un
peso maggiore della gestione del working capital
(fonte: CFO Magazine)
Schiudere opportunità capaci di generare cassaForti performance di WCAP sono
molto apprezzate dal mercato
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 6
Working Capital Management nella gestione d’impresa
► Quali metriche utilizzate al fine di gestire il WCAP?
► Come siete preparati nel rispondere alle strette di WCAP da parte dei vostri clienti o fornitori?
► Come reagirebbero i vostri stakeholders ad un aumento/riduzione del 25%della posizione WCAP di gruppo?
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 7
Working Capital Management – Key Drivers
Creditors cycle (DPO Days Payable Outstanding)
Stock (DIO Days Inventory Ourstanding)
Debtors cycle(DSO
Days Sales Outstanding)
Cash to CashC2C=DSO-DPO+DIO
Benchmark Analysis
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 8
4,90%2,70%30,6DPO
-5,00%0,30%28,3DIO
-3,10%2,60%42,5DSO
Change 07/02
Change 07/062007US
-9,40%0,90%40,2C2C
4,90%2,60%44,4DPO
-1,60%4,10%34,3DIO
-3,30%1,00%53,2DSO
Change 07/02
Change 07/062007Europa
-9,40%1,70%43,1C2C
Working Capital Management - Benchmarking
► L’ Annual Survey di Ernst & Young su un campione di oltre 2.000 imprese mostra un peggioramento del C2C cycle, maggiore in Europa che negli Stati Uniti
Fonte: 2008 Annual working capital management Survey Ernst & Young
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 9
Working Capital Management Regional Benchmarking
Mentre gli Stati Uniti proseguono nel trend negativo iniziato nel 2006 (C2C + 0,4%) in Europa vi è una netta controtendenza rispetto al 2006 (C2C -3,2%) per i seguenti fattori:
► Trade-off margini/dilazioni di pagamento
► Incremento dei prezzi delle materie prime non sempre ribaltato a valle con la medesima velocità
► Effetti dello shock petrolifero
► Effetti cambi
► Conseguenza di acquisizione di altre aziende
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 10
Working Capital Management: l’Approccio Strutturato
Working Capital Management
1 2 3 4 5
Identificazione e quantificazione
delle potenzialità di ottimizzazione
del capitale circolante
Identificazione delle ragioni di
over/under performance
Definizione dei valori accettabili
minimi degli indicatori di performance
Definizione degli
interventi da effettuare
Com
unic
azio
ne
Il ruolo strategico dei Key drivers
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 11
► L’attività di “Diagnosi” ha l’obiettivo di comprendere come l’Azienda sta gestendo il suo Capitale Circolante. Eventuali aree di miglioramento sono segnalate alla fine di questa fase.
► L’attività di “Diagnosi” si concentra su tre elementi:
BENCHMARKING PROCESSI (RELATIVI AL CCN)
STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL CCN
1 2 3
Consente di verificare la posizione di CCN dell’Azienda rispetto ai competitors/performance storiche
Consente di stimare il valore della liquidità che l’Azienda potrebbe generare allineandosi ai suoi Peers
L’analisi dei processi che formano il CCN consente di identificare quelle attività che, se meglio gestite, possono generare liquidità aggiuntiva per l’impresa
Il processo è quindi scomposto in microattività e confrontato con le “leading practice”
Anche in questo caso, è valutato l’impatto finanziario (maggiore liquidità) derivante dall’applicazione di possibili modifiche ai processi
L’analisi degli strumenti aziendali a supporto del CCN consente di comprendere il livello di affidabilità degli strumenti di analisi/gestione del flusso di cassa di cui l’Azienda è dotata
Questa analisi permette anche di comprendere quanto sviluppata sia l’attenzione/cultura del “cash” all’interno dell’impresa
DIAGNOSI
Fase A: Diagnosi (1/3)
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 12
► L’attività di “Diagnosi” si conclude con una descrizione delle opportunità di miglioramento rilevate. Sulla base di tali elementi l’Azienda decide su quali iniziative investire nel corso della successiva fase di “Disegno”.
Difficile Facile
Val
ore
oppo
rtuni
tà
Difficoltà d’implementazione
Basso
Alto
No Opportunità Tempo Difficoltà Beneficio
Applicare puntualmente gli interessi di mora come da contratto per i ritardi nei pagamenti
BT €
Adeguare i nuovi contratti prevedendo interessi di mora per pagamenti in ritardo
LT €
Misurare l’efficacia della collection MT €
Prioritizzare la collection in base alla performance dei pagamenti
BT €
Allineare la data fattura alla data di spedizione della merce
BT €
Ridurre i tempi di emissione di una fattura MT €
Ridurre i tempi di comunicazione della fatture e di invio della stessa al cliente
MT €
Rinegoziazione dei termini di pagamento MT €
Incrementare l’utilizzo da parte della clientela di modalità di pagamento elettronico (es. RID)
MT €
Automatizzare i processi relativi a modesti flussi di reddito (outsourcing, automazioni, carte di credito)
LT €
TOTALE €
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
123
4
5
67
8
9
10
BT:<6 mesi; MT: 6-12 mesi; LT: 12 mesi +
Fase A: Diagnosi (2/3)
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 13
Corporate
► Maggiore focus sul cash management attraverso il monitoraggio degli indicatori chiave, l’incentivazione individuale ed il training.
► Sistema previsionale più solido ed accurato
► Approccio differenziato per clienti / fornitori / scorte
► Sviluppo di sistemi integrati
► Realizzazione di sinergie da M&A (attraverso l’applicazione di processi comuni, l’integrazione e l’implementazione delle leading practices)
Debiti commerciali
► Frequenza dei pagamenti
► Pagamenti anticipati e altri sistemi di gestione
► Termini e processi/regole di pagamento (Capex e Opex)
► Approccio approvvigionamento integrato acquisti-pagamenti
► Gestione della scontistica
► “Trigger point” decorrenza termini fatture
► Utilizzo di processi e funzioni centralizzate
Crediti commerciali
► Gestione dei crediti scaduti, escalation policy e risoluzione dei contenziosi
► Limiti di credito – Gestione del credito
► Accuratezza e velocità del sistema di evasione ordini
► Frequenza dell’emissione di fatture
► Termini di incasso e sconti per incassi anticipati
► Gestione della scontistica (consistenza e appropriatezza)
► Gestione del pricing e delle promozioni
► Utilizzo metodi di incasso sicuri e automatici (e.g. RID)
Magazzino
► Accuratezza della pianificazione degli acquisti
► Copertura e livelli di rottura per MP, PF e Packaging (e analisi delle cause)
► Procedure di monitoraggio dell’obsolescenza
► Riduzione della complessità delle SKU (stock keeping unit)
► Assunzioni di re-ordering (stock minimi, quantità minime di riordino, tempi di consegna, ecc.)
► Accordi di fornitura flessibili
► Fabbisogni di scorte stagionali e procedure
Fase A: Diagnosi (3/3)Aree tipiche sulle quali concentrare l’attenzione
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 14
► La fase di “Disegno” si propone di definire, nel dettaglio, “cosa fare” per realizzare le opportunità di miglioramento identificate nel corso della fase precedente.
► La fase di “Disegno”, solitamente, comporta un significativo coinvolgimento del personale aziendale e, quindi, una struttura di progetto dedicata.
Comitato Guida
Direzione Progetto
Gruppo Lavoro “Crediti” Clienti
Gruppo Lavoro “Debiti” Fornitori
Gruppo Lavoro “Scorte”
Gruppo Lavoro “Cash Flow Forecasting”
Struttura di Progetto
Tipici argomenti trattati nel corso dei workshops sono:
Le possibili soluzioni ai problemi rilevati in fase di analisi;
La valutazione degli impatti ai diversi livelli organizzativi (IT, AFC, Produzione, Commerciale) delle iniziative considerate;
Le possibili interdipendenze tra le iniziative selezionate ed altre decisioni assunte in precedenza o da altri gruppi di lavoro;
Il piano d’azione e le relative responsabilità in attuazione dello stesso.
Workshops
Fase B: Disegno (1/2)
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 15
► La fase di “Disegno” si conclude con un vero e proprio piano d’azione che riporta, in modo complessivo, le attività da svolgere per la realizzazione delle “cash opportunities” identificate in precedenza. L’Action Plan rappresenta il riferimento principale per la successiva fase di “Implementazione”. Di seguito un esempio di action plan relativo ad un progetto di recente conclusione
Costituzione collection team
Sviluppo di un codification tool
OltreProssimi 6 mesiProssimi 4 mesiProssimi 2 mesiLungo TermineMedio TermineBreve TermineImmediato
Mar 09 Jul 09May 09
Max valore
Definizione di un SOP per le attivit à di back office
Procedure operative per la visita dei debitori
Gestione delle dispute
Sep 09 Dec 09
Cash allocation
Rinegoziazione dei termini con i fornitori
Messa in opera del processo di Collection
Istituire le cash calls
Riduzione dei termini di pagamento dei crediti
€ xx m
€ xx m
€ xx m
€ xx m
Costituzione collection team
Sviluppo di un p/folio codification tool
OltreProssimi 6 mesiProssimi 4 mesiProssimi 2 mesiLungo TermineMedio TermineBreve TermineImmediato
Mar 09 Jul 09May 09
Allineamento data fattura e data spedizione
Max valore
Definizione di un SOP per le attività di back office
Procedure operative per la visita dei debitori
Gestione delle dispute
Sep 09 Dec 09
Cash allocation
Rinegoziazione dei termini con i fornitori
Roll out del processo di Collection
Istituire le cash calls
Rinegoziazione termini con il clienti
€
€
€
€
Fase B: Disegno (2/2)
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 16
► Stato Avanzamento Lavori, con focus su risultati, prossimi passi e eventuali issues
► Strumenti e contenuti del reporting coerenti tra i diversi Gruppi di Lavoro
► Cicli di reporting stabiliti, per garantire l’allineamento informativo per l’implementazione
Project status report to steering committee
• Set up common information workshop regardingproduction and construction per site
Regarding working products
Next StepsStatus Results
• Value from capacity alignmentcalculated
• Value from performance improvementcalculated
•Benchmark according to “right” datafulfilled
• Roadmap to further processing set
• Adjust benchmarking
• Decide on arragements to leverage synergy
effects
• Intermediary results presented
• Tighten timeline during steering committee meeting-
•
• Synergies calculated and templates to evaluate possibilities fill out
Assure transparency of work in progress
• Presentation of evaluation templates on xyz date
First intermediary presentation with division board completed
~ Include responsibles for internal communication into discussion
• First planning regarding information workshop
Success stor ies and highlights Issues or cr itical topics
► Suddivisione del Piano di Azione in attività di dettaglio, con indicazione di responsabilità e tempi, per favorirne il monitoraggio e controllo
Master project plan
ID Activity Phase Start Date End Date Owner Deliverable Resources Status Comment on Status
1 Develop understanding of current organization structure 2 Olsson Initial Document EY
1.1 Understand organization 2 07.01.09 12.01.09 Mr. XYZ HR, Mrs. ZYV G
HQ 2 07.01.09 12.01.09 Mr. XYZ HR, Mrs. ZYV G
Rest of the organization (sites) 2 07.01.09 12.01.09 Mr. XYZ HR, Mrs. ZYV R
2 Assess existing leaders (Unilabs) 2 Mrs. ZYX Report
2.1 Execute interviews 2 ? ? Mr. XYZ Y
2.2 Produce report with recommendations 2 ? ? Mr. XYZ Y
3 Design the future organization 2 Mrs. ZYX
3.1 Define organization decision framework (organization stages, levels, key dimensions, decision makers) 2 07.01.09 15.01.09 Mr. XYZ Decision
Framework (Initial EY - Schraner B
3.2 Identify possible HQ functions & market structure 2 07.01.09 12.01.09 Mr. XYZ EY-Schraner, G
3.2 Establish HQ functions roles: Operational, Strategy/Coordination vs 'Leadership team 2 07.01.09 14.01.09 Mr. XYZ EY, MR.XXY WIP
3.3 Develop L1 organization options 2 07.01.09 12.01.09 Mr. XYZ EY-Schraner WIP
4 Select L1 organization leadership team 2 14.01.09 21.01.09 WIP
4.1 Identify potential leaders for L1 organization roles 2 14.01.09 16.01.09 Mr. XYZ G
4.2 Develop initial job expectations 2 14.01.09 16.01.09 Mr. XYZ Y
4.3 For functions/markets where more than one leader is a candidate, establish selection criteria (and document)
2 14.01.09 16.01.09 Mr. XYZ Defendable Criteria R XY, recommend HR reviews these criteria for legal reasons.
4.4 Input on candidates fit 2 14.01.09 16.01.09 Mr. XYZ Y
4.5 Interview/ select leaders 2 14.01.09 Ongoing Mr. XYZ HR B
4.6 Develop other job options for candidates who did not get their 'top' job: other job at Unilabs or phase out (timing) 2 07.01.09 19.01.09 Mr. XYZ G
4.7 Develop proposal for BOD review 2 14.01.09 17.01.09 Mr. XYZ EY-Schraner G
4.8 Review and obain BOD approval 2 09.01.09 17.01.09 Mr. XYZ BOD Y5 Level L1 organization titles 2
5.1 Define title for leaders (CFO, CIO, SVP, VP, etc) 2 09.01.09 22.01.09 Mr. XYZ B
5.2 Level title between CD and Unilabs 2 09.01.09 22.01.09 HR G
6 Inform L1 leaders on organizational structure 2
6.1 Follow up with selected L1 leaders 2 09.01.09 30.01.09 Mr. XYZ ? G
6.2Identify legal and regulatory requirements to communication to a) leader who did not get the 'top job' and leaders who will be phase out (Social and Consultation Plans)
2 09.01.09 30.01.09 HR ? G
6.3 Follow up with leaders who did not get the top job and who will be retained in another position 2 09.01.09 30.01.09 Mr. XYZ ? G
Master Project Plan
► Overview dello sviluppo temporale delle attività
► Definizione delle milestone► Interdipendenze tra attività di
implementazione► Incontri di Steering Committee
Roadmap and milestones
► La fase di “Implementazione” ha come obiettivo quella di supportare i nostri clienti nella fase di realizzazione delle iniziative individuate in precedenza.
► Il supporto è, quindi, particolarmente rilevante in fase di “Project Management” e “Communication”.
Fase C: Implementazione
PROJECT MANAGEMENT TOOLS
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 17
Un caso pratico: Quali le implicazioni per il Private Equity?
► Per un gestore di fondi di Private Equity sicuramente “mettere in sicurezza” il proprio portafoglio di investimenti rappresenta una priorità fondamentale;
► Prima ancora di guardare al prossimo deal o exit, è quindi ora necessario avere la certezza che gli investimenti in portafoglio siano “sotto controllo” e ben preparati per eventualmente sopportare quanto sta accadendo;
► Se il livello di leva e l’esposizione al downturn sono tali da generare elevata tensione finanziaria con potenziale breach dei covenants in essere, è fondamentale assicurarsi che la gestione della cassa sia resa efficiente prima del verificarsi dell’emergenza (o peggio dello stato di crisi);
► Eventuali debolezze sistematiche (management team, gestione della tesoreria e del capitale circolante, financial reporting e sistema di controllo interno etc) devono essere identificate e risolte con priorità assoluta per consentire al management della società di concentrarsi nei prossimi mesi sul lato commerciale del business;
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 18
Trade Working Capital e performance operative
DSO, DPO, DOI
-
20
4060
80
100
120
140160
180
200
Days
DSO DPO DOI
TWC
-100.000
-50.000
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
€/000
Magazzino Crediti commerciali Debiti commerciali
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 19
Redditività e impiego di circolante
► La matrice presenta le società del portafoglio in relazione al loro rapporto tra TWC (incidenza del TWC sui ricavi di vendita) e redditività operativa (EBITDA %).
► La dimensione delle bolle indica il valore delle vendite delle singole società
Limoni
CFP
SEALB&BS
Bassa redditività + TWC contenuto
Elevata redditività + TWC contenuto
Elevata redditività + TWC elevato
Bassa redditività + TWC elevato
1
4
2
3
-4%
0%
4%
8%
12%
16%
20%
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%
TWC/Sales
EBIT
DA
mar
gin
18 Maggio, 2009 Cash GenerationPage 20
Benchmark esterno
Media settore 89 gg Media settore 59 gg Media settore 86 gg
DSO DIO DPO
► L’analisi evidenzia significativi margini di miglioramento per quanto concerne la gestione delle scorte, il cui livello di rotazione è superiore sia alla media di settore che al best in class
► Tale considerazione potrebbe risultare ulteriormente validata dalla presenza, in capo alle società controllate da SXX, di scorte significative
103
8677
0
30
60
90
12072
5548
0
20
40
60
80
r
59
97103
0
30
60
90
120
L