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Caso clinico0 Carlo, 8 anni, inizio III elementare, bambino vivace e
allegro, buon rapporto con i coetanei.
0 Per la scuola però è pigro, svogliato e oppositivo,
mostra tendenza all’evitamento dei compiti che fa controvoglia e carico d’ansia. Nessun interesse per i libri, livello cognitivo nella norma. Carlo è lento nella lettura, spesso confonde le lettere o addirittura salta le righe, a volte si butta ad indovinare le parole confondendole. La comprensione del testo letto è limitata! A scuola mostra facile distraibilità e tendenza ad alzarsi dal banco.
0 I suoi quaderni sono molto disordinati con errori di
doppie ed omissioni di H e grafia illeggibile.
0 Padre “potrebbe fare di più con l’intelligenza che
ha….”
Disturbi specifici dell’apprendimento
(DSA): Definizione
Specifiche difficoltà nelle abilità scolastiche strumentali
(lettura, scrittura e calcolo) che si manifestano all’inizio
della scolarizzazione, al termine del normale processo di
insegnamento delle abilità di lettura e scrittura (fine della
seconda primaria) e di calcolo (fine della terza primaria),
in presenza di un funzionamento intellettivo generale
nella norma (Consensus Conference 2011).
DSA: Definizione
Livello intellettivo non deficitario (Q.I. > 70).
Fattori di esclusione: handicap sensoriale e intellettivo, severi problemi emozionali.
Diagnosi, mediante test standardizzati di lettura, scrittura e calcolo, quando:
“il livello di una o più di queste tre competenze risulta di almeno 2 D.S.
inferiore ai risultati medi prevedibili, oppure l’età di lettura e/o di scrittura
e/o di calcolo è inferiore di almeno due anni in rapporto all’età cronologica
del soggetto, e/o all’età mentale, misurata con test psicometrici
standardizzati, nonostante una adeguata scolarizzazione”.
(L.G. SINPIA2005)
abilità nello specifico dominio
(per età e/o classe frequentata)
DISCREPANZA intelligenza generale
(adeguata per l’età)
Deviazioni Standard
Indica di quanto la prestazione di un soggetto si discosta
dalla prestazione media fornita da individui della stessa età
cronologica o classe frequentata (lo scostamento può essere
positivo o negativo).
Valore inferiore a -2 ds: prestazione deficitaria, Richiesta
Intervento Immediato
Valore compreso tra -2 ds e -1 ds: prestazione ai limiti inferiori
della norma; Richiesta diAttenzione
DSA: Sistemi di Classificazione
ICD-10
Asse F81
(Disturbi Evolutivi Specifici delle Abilità Scolastiche):
F81.0-Disturbo Specifico di Lettura
F81.1-Disturbo Specifico di Compitazione
F81.2-Disturbo Specifico delle AbilitàAritmetiche
F81.3-Disturbo Misto delle Abilità scolastiche
F81.8-Altri disturbi evolutivi delle Abilità Scolastiche(Disgrafia)
F81.9-Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati
DSA: Sistemi di Classificazione
DSM-V
DSA
Disturbo della lettura
Disturbo del calcolo
Disturbo dell’espressione scritta
Disturbo dell’apprendimento non altrimenti
specificato
DSA (dominio accademico) Sub-abilità
315.00 Compromissione della lettura -accuratezza nella lettura delle parole;
(F81.0) -velocità o fluenza;
-comprensione del testo.
315.2 Compromissione -accuratezza dello spelling;
(F81.81) dell’espressione scritta -grammatica e punteggiatura;
-chiarezza/organizzazione dell’espressione
scritta
315.1 Compromissione del Calcolo -concetto di numero;
(F80.89) -memorizzazione dei fatti numerici;
-calcolo accurato o fluente;
-ragionamento matematico corretto.
Lieve-Moderato-Severo
Dislessia
“…Parametri essenziali per la diagnosi di dislessia, nei sistemi
verbali trasparenti come la lingua italiana, sono la rapidità
misurata come il tempo di lettura di brani, parole o sillabe, e la
correttezza misurata come numero di errori di lettura e scrittura,
che si discostino per difetto di almeno due deviazioni
standard dalle prestazioni dei lettori della stessa eta o
risultino di due anni inferiori rispetto all’età cronologica.
La comprensione del testo non concorre alla formulazione della
diagnosi di dislessia, anche se fornisce informazioni utili
sull'efficienza del lettore….” (SINPIA 2005)
Dislessia: classificazioneSottotipo denotato da un termine che indica il deficit
neuropsicologico o il dominio funzionale selettivamente colpito
Sottotipi di Dislessia
Tipo di lettoreLettori rapidi e
inaccurati
Lettori lenti e
accuratiTipi misti
Kinsbourne (1966)Language
retardation GroupGerstmann Group
Ingram (1970) Audiophonic Visuo-spatial Mista
Coltheart (1978) Profonda Superficiale
Seymour (1986) Morfemica Fonologica Mista
Rourke (1983)
Auditory-verbal
memory
sequencing
problems
Poor visual-imagery
abilities
Sottotipo ACID
(Attention, Coding,
Information-Digit
Span)
Bakker (1990) Percettiva (o tipo P)Linguistica (o tipo
L)Mista
Boder (1973) Disfonetica Diseidetica Mista
Dislessia: classificazione
La maggior parte dei lavori individua due aree funzionali
coinvolte nel processo di lettura selettivamente colpite nei
bambini dislessici, grossolanamente corrispondenti a quelle che
Boder chiama canale uditivo e canale visivo (SINPIA 2005).
Dislessia come un disturbo della lettura in cui le performance di
lettura e scrittura mostrano l’esistenza di deficit nella funzione
uditivo analitica, in quella visivo-gestaltica od in entrambe.
Sottotipi di dislessia
Dislessia disfonetica e presente una disabilità fonologica
connessa a volte con un disturbo del linguaggio.
Bambini con questa presentano deficit nell’analisi fonologica
della parola e nell’integrazione simbolo-suono (difficoltà a
compitare foneticamente, a suddividere in suoni e sillabe le
parole); presentano errori di discriminazione uditiva,
omissione-inversione-sostituzione di lettere-sillabe, errori di
analisi sequenziale uditiva
Sottotipi di dislessia
La dislessia diseidetica e sottesa da disturbi visuo-
percettivi, cioè difficoltà nel riconoscere le parole cosi
come appaiono, nella memoria visiva di lettere e parole,
nell’analisi sequenziale visiva; i soggetti con questo
sottotipo di dislessia compiono errori di tipo speculare,
inversioni di lettere e sillabe. Sono lettori lenti ma
accurati.
La dislessia mista comprende l’associazione delle
difficoltà uditive e visive.
Disortografia: definizione
Quantità di errori ortografici che difettano in misura uguale o
superiore alle due deviazioni standard rispetto ai risultati
medi dei bambini che frequentano la stessa classe scolare.
Riguarda le regole ortografiche e sintattiche:
0Errori fonologici (sostituzione, inversione, omissione di
grafemi);
0Errori non fonologici (fusione/separazione illegale);
0Accenti e doppie.
Disgrafia: definizione
E’ una difficoltà di apprendimento del codice scritto, in presenza di competenze intellettive nella norma, di un adeguato ambiente di istruzione accademica e in assenza di deficit sensoriali o neurologici.
Si manifesta come una difficoltà a riprodurre i segni
alfabetici e numerici.
Conseguenza di disturbi di esecuzione motoria di ordine disprassico quando non fa parte di un quadro spastico o atassico o extrapiramidale.
Disgrafia: clinica
Ridotto orientamento nello spazio grafico (non rispetto dei margini del foglio, lascia spazi tra grafemi e parole, non segue la linea e procede in salita o in discesa).
La direzione del gesto grafico viene spesso invertita.
La produzione e la riproduzione (copia) non sono buone (disegno, figure geometriche, parole).
Il ritmo grafico è irregolare (scatti, interruzioni, gesto
non armonico e fluido).
Discalculia
La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima
della III elementare, anche se già nel primo ciclo elementare
possono essere rilevate discrepanze fra le capacità cognitive
globali e l'apprendimento del calcolo numerico (che
comprende la numerazione bidirezionale, la transcodifica,
il calcolo mentale, l'immagazzinamento dei fatti
aritmetici, il calcolo scritto).
La valutazione si riferisce alla correttezza e soprattutto alla
rapidita.
Discalculia
Sono individuati diversi tipi di disabilità che riguardano:
0la processazione dei numeri, cioè il riconoscimento dei
simboli numerici e la capacità di riprodurli graficamente e
organizzarli nello spazio,
0il sistema del calcolo con l’utilizzazione di procedure per
eseguire le operazioni matematiche,
0la risoluzione dei problemi aritmetici che comporti
l’analisi dei dati e l’organizzazione del piano di lavoro.
DSA: Epidemiologia
Disturbo di lettura: prevalenza del 4%, con range da 2-10%.
Disturbo di scrittura: prevalenza nel range 2-8%,
Disturbo del calcolo nel range 1- 6% (57).
Alunni con DSA in % del totale alunni per ordine scuola –
anno scolastico 2010/2011 e anno scolastico 2014/2015
DSA: Incidenza percentuale dei tipi fondamentali
di difficoltà di apprendimento scolastico
DSA: Eziologia
FATTORI GENETICIPredisposizione
[componente ereditaria (geni suscettibilità per la
dislessia: DYX1C1 sul cr 15, KIAA0319 e DCDC2
sul cr 6 e ROBO1 sul cr3), alta concordanza GM
84%]
+
FATTORIACQUISITI(sofferenza cerebrale precoce da
prematurità, epilessia-deficit
memoria verbale, contesto sociale)
DSA: Comorbidità
Disturbi esternalizzati o disturbi con comportamento
dirompente:
1. Disturbo da deficit di attenzione e iperattivita frequente
2.Disturbo Oppositivo-Provocatorio: favorisce il disadattamento
scolastico e talvolta può essere secondario alle esperienze
frustranti vissute dai bambini a causa di insuccessi nella didattica;
3.Disturbi della condotta e inerenti l'area della devianza sociale,
eventualmente associati ad abuso di sostanze e comportamenti
delinquenziali spesso in rapporto con situazioni scadenti sul piano
sociale.
DSA: Comorbidità
Disturbi internalizzanti:
1. Disturbi d'ansia
2. Attacchi di panico, disturbo di ansia di separazione,
fobie semplici, fobia sociale. Questi disturbi possono
condurre anche a ritiro dalla scuola.
3. Disturbi somatoformi possono essere espressione di
reazioni secondarie agli insuccessi e frustrazioni in
campo didattico e produrre disadattamento e ritiro
transitorio o prolungato dalla scuola;
4. Disturbi dell'umore
DSA: Prognosi
L'evoluzione e influenzata da:
Gravità.
Tempestivita e adeguatezza degli interventi.
Dal livello cognitivo e metacognitivo.
Dall'ampiezza delle compromissioni neuropsicologiche.
Dalla associazione di difficoltà nelle tre aree (lettura, scrittura,
calcolo).
Dalla presenza di comorbilità psichiatrica.
Dal tipo di compliance ambientale.
DSA: Diagnosi
0 NPI, psicologo, logopedista.
0 Anamnesi (familiarità, sofferenza alla nascita, eventuali
disturbi neurologici o psichiatrici concomitanti).
0 Esame obiettivo generale e neurologico.
0 Valutazione pediatrica (anemia, DM, asma o DCA gravi).
0 Valutazione oculistica.
0 Valutazione ORL.
0 Valutazione psicometrica:
Abilità intellettiva: Scale Weschler di intelligenza (WISC R,
WAIS R), Scala Stanford Binet. Eventuali discrepanze tra
componenti verbali e di performance.
Lettura: Prove di lettura, Cornoldi C (MT);
Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia,
Sartori G, Job R, Tressoldi E. (DDE-2).
Scrittura: Batteria per la valutazione della scrittura e delle
competenze ortografiche, Tressoldi PE, Cornoldi C (DDE-2;
BVSCO-2).
Calcolo: Test di valutazione delle abilità del calcolo e soluzione
dei problemi Cornoldi C (ACMT), Batteria discalculia evolutiva
Biancardi A(BDE-2).
0 Valutazione delle funzioni neuropsicologiche
(da valutare ogni singolo caso):
Competenze percettive visuo-spaziali (Matrici progressive di
Raven, Orientamento di linee di Benton, TPV), visuo-motorie e
grafo-spaziali (Figura complessa di Rey, Riproduzione di figure
geometriche Bender).
Memoria: uditiva (memoria di cifre, parole e di frasi) e visiva
(cubi di Corsi, Figura complessa di Rey, test di ritenzione visiva
di Benton);
Attenzione (prova delle Campanelle, Stroop test, BIA);
Abilità motorie (APCM; MovementABC);
Linguaggio: Comprensione lessicale (Peabody), Produzione
lessicale (Boston, fluenza verbale), Comprensione morfosintassi
(Rustioni, TROG-2, Token test).
Funzioni esecutive (Torre di Londra, Winsconsin Card Test).
0 Valutazione dell’organizzazione emotivo-relazionale:(da valutare ogni singolo caso):
Colloqui con i soggetti e i familiari, osservazione del
comportamento;
Uso di tecniche proiettive: test carta-matita (Machover, Corman,
Koch); favole di Duss, Storie di Thomas, CAT e TAT; Rorschach;
Scale di valutazione per disturbi psicopatologici specifici:
Inquadramento dei sintomi (Child Behaviour Check List, CBCL),
ADHD (SDAI e SDAG; Scala Conners), Depressione (Children
Depression Rating Scale Revised di Poznanski, CDRS-R; Child
Depression Inventory CDI di Kovacs per autosomministrazione).
Disturbi d’ansia (Cianchetti e Sannio Fancello, OS, 2001).
Disturbi psicotici (PANSS; DICA).
Dislessia: diagnosi
0 La valutazione della CORRETTEZZA (data dal numero di
errori commessi ) e RAPIDITÀ (espressa in sillabe al
secondo) di lettura hanno l'obiettivo di accertare lo stato di
acquisizione della tecnica di decodifica di uno studente
(quando un processo è automatizzato non necessita di un
elevato grado di controllo ed avviene in modo più rapido).
0 L 'evoluzione della velocità di lettura di brano e di parole
isolate si sviluppa in modo parallelo.
0 La velocità di lettura di non-parole si differenzia
progressivamente dalle altre due condizioni con il progredire
dell'esperienza di lettura.
Le due vie della lettura
0 La via fonologica o via indiretta lavora operando una
analisi biunivoca del materiale da decodificare e
codificare, richiede risorse attentive ed ha una
processazione lenta. Utilizzata per la lettura delle non
parole.
0 La via lessicale o via diretta, invece, lavora accedendo
direttamente alla forma fonologica della parola intera,
opera in modo automatico, ha una processazione veloce.
MT (Cornoldi)
0 Test standardizzato per ogni fascia di età scolare a partire
dalla 1ª classe della scuola primaria fino alla 3ª classe della
scuola secondaria di I grado (le MT avanzate sono fino al
biennio delle superiori), utilizzabile per valutare la
correttezza, la rapidità della lettura di brano.
0 Lo strumento è costituito da prove iniziali, intermedie e
prove finali.
MT (Cornoldi)
0 Parametri: Rapidità: sillabe/secondo.
Correttezza: numero di errori commessi.
0 Gli indici emersi dalle prove MT si possono interpretare attraverso
le deviazioni standard oppure su quattro fasce di prestazione:
- Livello ottimale: Criterio Pienamente Raggiunto CPR
- Prestazione sufficiente PS
- Richiesta di attenzione RA (al limite; -1 ds)
- Richiesta intervento immediato RII (deficitaria; -2 ds)
Disgrafia: diagnosi
0 Valutazione in età scolare
1. Disegno spontaneo
2. Riproduzione di figure geometriche (Bender)
3. Riproduzione di modelli verbali (copia di brano; dettato; produzione spontanea di parole, frasi e brano)
4. WISC-IV
5. TPV (valutazione abilità percettive, visive e visuomotorie).
6. Organizzazione temporale (sequenze).
7. Orientamento destra-sinistra e dominanza.
8. Memoria e Attenzione (in diagnosi differenziale).
DSA: Abilitazione/Riabilitazione
0 Promozione dei prerequisiti all’apprendimento di lettura, scrittura
e calcolo.
0 Intervento sulle abilita generali (linguaggio, attenzione, memoria)
che appaiono carenti e sottendono difficolta di apprendimento.
0 Interventi di ordine neuropsicomotorio sulle componenti
disprassiche.
DSA: Abilitazione/Riabilitazione
0 Rieducazione funzionale delle operazioni mentali carenti,
individuate e analizzate (neuropsicologia cognitiva).
0 Approccio metacognitivo con intervento sulle idee e sulle
rappresentazioni che il bambino ha in merito all’ apprendimento per sviluppare strategie funzionali efficaci a risolvere il compito.
0 Legge n. 170 dell8.10.2010, Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico.
0 Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 Strumenti di intervento per
alunni con B.E.S. e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica. (Circolare Ministeriale n. 8 Dir. Min. 27.12.2012
indicazioni operative).
0 Legge Regionale n. 32 del 19.11.2012, interventi a favore delle persone
con DSA;
DSA-Normative
0 E’ importante considerare ogni singolo caso.
0 Nei disturbi di apprendimento gravi, con livello intellettivo limite o
comorbidità psicopatologiche possibilità di richiedere l’indennità di
frequenza (legge 289/90) o il riconoscimento dello stato di handicap
(legge 104/92) con compilazione di diagnosi funzionale (Utilizzo del
modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning)
dell’OMS) e richiesta di insegnante di sostegno.
0 In questi casi il programma scolastico sarà invidualizzato e sottoscritto da un
accordo tra scuola, famiglia e operatori socio-sanitari (PEI).
DSA-Normative
DIAGNOSI FUNZIONALE
(DGR 164 del 05/03/07)
Performance: compromissione in base a ciò che riesce a fare da solo (0-4)
Capacità: compromissione di ciò che fa con aiuto (0-4 massima)
Certificazione DSA0 Secondo la Legge n. 170 dell’ 8.10.2010, nuove norme in materia
di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
0 Compilata da équipe multidisciplinare: NPI, psicologo, logopedista.
0 Il profilo di funzionamento contiene: competenze cognitive,
linguistiche e metafonologiche, visuo-spaziali, motorio-prassiche,
attentive, mnestiche, abilità scolastiche, situazione affettivo
relazionale.
0 Sintesi clinica e suggerimenti per l’intervento: Utilizzo di
strumenti compensativi (schemi e mappe concettuali, utilizzo del
computer e/o della calcolatrice, sintesi vocale) e dispensativi
(esclusione dalla lettura ad alta voce in classe, interrogazioni
programmate).
Certificazione DSA0 In caso di certificazione di DSA la scuola deve accertare che la
documentazione sia stata prodotta in conformità a quanto
previsto dalle linee guida con riferimento a:
0 1. carattere multidisciplinare della diagnosi,
0 2. alle strutture preposte,
0 3. alle informazioni cliniche utili ai fini della programmazione
dell’intervento didattico ed eventualmente di quello riabilitativo
specifico.
0 Rinnovo ad ogni passaggio di ciclo scolastico.
Principi di integrazione scolastica: BES
0 Sotto-categorie: disturbi evolutivi specifici (DSA, disturbi di linguaggio, delle
abilità non verbali, di coordinazione motoria), svantaggio socio- economico,
linguistico, culturale.
0 Tutte queste non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge
104/92, non dando diritto alle misure previste dalla stessa, come l’insegnante
di sostegno.
0 Piano didattico individualizzato: redatto dalle insegnanti e condiviso con chi
ha in carico il bambino. Possibile utilizzo di strumenti
compensativi/dispensativi.
La scuola
0 1. presa in carico dell’alunno da parte dell’intero
consiglio di classe o team docente;
0 2. coinvolgimento della famiglia;
0 3. redazione del PDP (Piano didattico personalizzato)
entro il primo trimestre scolastico.
0 4. La stesura del PDP è di competenza dei docenti e non
richiede la partecipazione vincolante e la sottoscrizione
(come avviene invece per il Progetto Educativo
Individualizzato PEI) di operatori sociosanitari.
PDP
0 Il PDP deve contenere almeno le seguenti indicazioni:
0 dati anagrafici;
0 descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
(lettura, scrittura, calcolo);
0 attività didattiche personalizzate (per ciascuna disciplina
interessata);
0 strumenti compensativi misure dispensative;
0 patto con la famiglia;
0 forme di verifica e valutazione personalizzate.
0Grazie per l’attenzione!!!