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Centro Studi C.N.I. - 30 maggio 2014

Centro Studi C.N.I. - 30 maggio 2014 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. - 30 maggio 2014 Pagina I POS PER PROFESSIONISTI Italia Oggi 30/05/14 P

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Centro Studi C.N.I. - 30 maggio 2014

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 30 maggio 2014

Pagina I

POS PER PROFESSIONISTI

Pos in studio non obbligatorioItalia Oggi 30/05/14 P. 1-35 1

Anche i consulenti rilanciano la sfida sul vincolo di PosSole 24 Ore 30/05/14 P. 43 Federica Micardi 4

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Casse, sospiro di sollievoItalia Oggi 30/05/14 P. 30 Simona D'Alessio 5

ILVA

Il dossier Ilva a Palazzo ChigiSole 24 Ore 30/05/14 P. 11 Paolo Bricco 6

COMMERCIALISTI

Albo unico: Longobardi conquista nuovi alleatiSole 24 Ore 30/05/14 P. 42 8

UNIVERSITÀ

Nel 2013 laureati più puntuali e internazionaliSole 24 Ore 30/05/14 P. 16 Gianni Trovati 9

ICT

Tutti i numeri dei responsabili informaticiCorriere Della Sera 30/05/14 P. 51 Luisa Adani 10

PA DIGITALE

Pubblica amministrazione online Italia in ritardo come il resto d'EuropaCorriere Della Sera 30/05/14 P. 58 Edoardo Segantini 11

GEOMETRI

Nuovo slancio alla professioneItalia Oggi 30/05/14 P. 39 12

COMMERCIALISTI

Commercialisti revisori nei ComuniSole 24 Ore 30/05/14 P. 42 Maria Carla DeCesari

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Pos in studio non obbNiente sanzioni per i professionisti che non consentono pagamenti via bancomatLa denuncia dei consulenti: su molle euro incassat i, /72 andrebbero alle banche

Niente sanzioni se non si installa ilPos nello studio professionale entroil prossimo 30 giugno. Il dl 179/2012non obbliga i professionisti a dotarsidello strumento di pagamento elet-tronico, bensì dà facoltà ai clienti dipoter pagare con il bancomat le fat-ture superiori ai 30 euro. Ma la man-cata installazione del Pos non produ-ce un inadempimento sanzionabile.A ricordarlo ima circolare della Fon-dazione studi dei consulenti del lavo-ro, che denuncia : su mille euro incas-sati , 172 alle banche.

Stroppa a pag. 3.5

Pos per professionisti Pagina 1

Pubblichiamo una selezione delle testimonianze inviate allindirizzo -ivoluzioneCgovetrno.it

posta per premierC'è i1 Renzirese e istituzioni afavore delle Camere di commercio

er rispondere alla Un motore dellaforte domandadi cambiamentodegli italiani, il

nuovo Governo intendevelocizzare ulteriormenteil cammino delle riforme.Riforme che il Paese stachiedendo e aspettandoda tempo, come quella del-la Pubblica amministra-zione che, nelle intenzio-ni di Palazzo Chigi, saràpresentata il prossimo 13giugno. E per fare le cosenel verso giusto l'Esecu-tivo ha avviato una con-sultazione pubblica, chesi chiude proprio oggi,invitando tutti a scriverea [email protected]. Per le Camere dì com-mercio il «verso giusto»è quello che risponde aibisogni dell'economia re-ale. Dedichiamo quindiquesto spazio all'ascoltodi alcune delle testimo-nianze, riprodotte in for-ma abbreviata, che sonostate inviate dal mondoproduttivo, professionalee istituzionale al Governoe anche a noi per raccon-tare, attraverso la pro-pria esperienza diretta,l'utilità dell'apporto del-le Camere di commercioper dare risposte concretealle esigenze di sviluppodel sistema economico.

semplificazione

Signor Presidente, la nostrae un'azienda nata nel 2003 daun'iniziativa di imprenditoriafemminile e dalla sinergia didiverse esperienze e compe-tenze. Fin dalla nostra costi-tuzione ci siamo scontrati conun Sistema Paese altamenteburocratizzato, pesantemen-te fiscalizzato e connotatoda una forte discriminazio-ne di genere. Dall'avvio del-la nostra società la Cameradi commercio ha offerto unservizio prezioso e concreto.Abbiamo sfruttato le compe-tenze camerali per l'avvio diimpresa, per gli adempimen-ti riferiti al mercato estero,per gli adempimenti fiscali econtabili, per la certificazio-ne ISO 9001, per la ricerca dipartner territoriali ed extraterritoriali nonché per raf-forzare la nostra presenzanel mercato estero anche intermini di immagine. Leggia-mo, pertanto, con sgomento lenotizie relative all'intenzionedi porre fine a questo entefunzionale tramite l'aboli-zione dell'obbligo di iscrizio-ne allo stesso. Ci auguriamoche questa nostra semplicetestimonianza possa far par-te di un coro di voci molto piùforte, per la tutela del nostrolavoro e per garantire alleimprese italiane la presenzadi un ente tutelante quale la

Un ponte Una risorsa per l'accessoper il mondo

Le scrivo questa lettera conl'intento di partecipare attiva-mente al Suo/Nostro progettodi riforma della Pubblica am-ministrazione raccontandolel'esperienza della nostra fa-miglia, della nostra impresa.Negli anni 70 eravamo ancorauna piccola realtà locale chesapeva sfornare panettoni ecolombe di qualità, come nes-suna altra azienda in Italia maavevamo ancora molta stradada fare! Iniziammo cosi unatimida attività commercialeall'estero partecipando coni modesti mezzi finanziaridisponibili allora, a tutte leiniziative fieristiche promossedalla Camera di commercio diCuneo. E con i loro funzionariche abbiamo «camminato» perle vie del mondo. In quegli anninessuno dei miei genitori, zii,conosceva una sola parola inlingua straniera ed e grazieall'organizzazione impronta-ta dalle donne e uomini dellaCamera di commercio di Cu-neo che abbiamo potuto esse-re presenti negli Usa, Canada,Brasile! Concordo con Lei e congran parte del nostro Paese cheoccorre cambiare radicalmentediverse «parti» della macchinaburocratica italiana ma in me-rito agli organismi camerali,La invito a valutare l'oppor-tunità di una riforma in gra-do di recuperare le inevitabiliinefficienze che ogni organizza-zione a lungo andare produceevitando però di rivoluzionareun Ente che nel suo complessofunziona bene, molto bene e alquale come Famiglia e comeAzienda dobbiamo molto.

Marco Brandani - am-ministratore delegato Mai-na Panettoni Spa Fossano

(Cn)

al credito delle pmi

Caro Presidente, ritengo op-portuno proporTi alcune consi-derazioni in merito all'ipotesidi riforma delle Camere dicommercio contenuta nella piùgenerale riforma della pubbli-ca amministrazione. Sono con-siderazioni che nascono da unalunga esperienza di contattocon le Camere di commerciodella Romagna e della pro-vincia di Ferrara, in qualità diresponsabile di un consorzio digaranzia fidi la cui attività è fi-nalizzata a favorire l'accesso alcredito delle pmi. Le Camere dicommercio infatti storicamen-te hanno sempre contribuito asostenere l'attività dei consorzifidi, stanziando rilevanti risor-se destinate all'abbattimentodei tassi di interesse e al con-solidamento dei fondi rischiconsortili con cui garantireil monte affidamenti. Anchegrazie al sistema cameralesi è potuto attivare un circo-lo virtuoso che ha consentito,tramite i confidi, un'efficientegestione di risorse pubblichecon un approccio privatistico.Colgo altresì l'occasione persegnalare una preoccupazio-ne relativa al mantenimento,anzi al rafforzamento del re-gistro imprese, che anche peril ns. Confidi rappresenta unaminiera di informazioni indi-spensabili per la conoscenzadelle imprese oltre che essereun fondamentale presidio dilegalità.

Evangelista Castruccï- direttore Confidi Roma-

gna e Ferrara s. e.

Pos per professionisti Pagina 2

Garanzia di imparzialitàdella mediazione

Le Camere di commerciosono degli enti efficienti chedanno un apporto fattivo alleimprese. Nell'ambito dellemediazioni, in qualità di me-diatore iscritto da molti anninell'apposito registro della Ca-mera di commercio di Padova,posso affermare che i com-petenti uffici di Padova sonogestiti da personale capace,gentile e disponibile. I locali incui si svolgono le riunioni sonoconfortevoli, il funzionario disegreteria è presente all'in-contro ed è un buon ausiliaredel mediatore; tale sistemacontribuisce a dare alle partigaranzia di correttezza dellaprocedura. Inoltre le Cciaasono organismi che danno alleparti garanzia di imparzialità,data la loro terzietà. Ritengoquindi che tali uffici meritinodi continuare la loro attività.

Avv. Giovanna Giaco-melli - Studio legale asso-

ciato Giacomelli (Padova)

Un'istituzioneper il Made in Italy

I Consorzi di Tutela, comeElla sa, in questi anni si sonoseriamente impegnati pertutelare e promuovere quelleeccellenze agroalimentari deiquali l'Italia è oggi orgogliosa.Il nostro piccolo Consorzio, dal

canto suo, e grazie alla azioneincisiva condotta dalla Cciaadi Ragusa, ha potuto condur-re una battaglia a livello eu-ropeo ottenendo la modificadel Regolamento Comunita-rio - Pacchetto Qualità, e l'in-serimento del cioccolato fra iprodotti ammissibili a tutela.Siamo preoccupati, ora, dallaprevisione fra le sue propostedella «eliminazione dell'ob-bligo di iscrizione alle cameredi commercio», nel senso che,mentre per le singole impreserappresenta un costo soppor-tabile, la sua abolizione prive-rebbe le Camere di commerciodelle risorse necessarie perl'assistenza alle imprese e aiconsorzi. Nella speranza chevorrà tenere conto della no-stra segnalazione, cogliamol'occasione per ringraziarlaper averci permesso, demo-craticamente, di concorrere alprocedimento decisionale.

Antonino Scivoletto - di-rettore Consorzio Ciocco-

lato di Modica (Rg)

Un aiuto per le impresedel territorio

Le imprese del commerciosu aree pubbliche associate alconsorzio Cocap s.c.a r.l. dellaprovincia riminese (oltre 600,ndr), sono preoccupate per lariforma della pubblica ammi-nistrazione che intende ridefi-nire le competenze ed i ruolidella Camera di commercio diRimini, perché questo ente hasostenuto nel tempo le impresedel territorio contribuendo allevarie iniziative in modo più chepositivo. Non vorremmo chequeste potenzialità si riduces-sero proprio in questo momentodi grave crisi in cui i nostri socisentono la necessità di essereaiutati. Per questo esprimiamoil nostro parere contrario a talimisure e diamo il nostro pienosostegno alla nostra Camera dicommercio di Rimini.

Vincenzo Celli - pre-sidente Cocap S. e.a r. l.

RiminiUn serviziodi qualità

Le imprese della filiera

agroalimentare e del sistemaBorsa merci di Roma dichia-rano con la sottoscrizionedi questo appello il propriosostegno perché l'attività diservizio dell'azienda specialedelia Camera di commercio diRoma ARM - Azienda RomanaMercati, e di tutto il sistemacamerale possa essere garan-tita per il futuro. Le impresefirmatarie, fruitrici dei servizidell'Azienda Speciale, mani-festano in tal modo il proprioapprezzamento per il lavorosvolto e auspicano che questopossa proseguire secondo glistandard qualitativi sin quisperimentati. Per questo sidichiarano contrarie all'abo-lizione dell'obbligo di iscrizio-ne alla Camera di commerciose ciò dovesse tradursi in untaglio dei servizi offerti.

Raffaele Napolitano -agente di commercio

accreditato alla Borsamerci di Roma

Amichedelle imprese

Le Camere di commerciosono un'istituzione «amica»delle imprese e svolgono fun-zioni importanti per il sistemaeconomico. Hanno un ruoloimportante per la concilia-zione, per il sostegno al cre-dito attraverso i confidi, peril sostegno dell'export dellepiccole imprese. In molti casi,svolgono un ruolo di supportodecisivo all'innovazione. Inso-stituibile la relazionalità traCciaa ed Ente locale e la pro-ficua collaborazione da anni inatto. L'esempio più attuale èla gestione della piattaformaSuap per conto dei Comuni,così come avviene anche perquesto. Se da un lato è asso-lutamente condivisibile la re-visione della spesa pubblica, siritiene che nel caso delle Cciaaessa debba meramente inci-dere su ottimizzazioni volteall'eliminazione di eventuali«frange di dispersione» il cuicontrovalore possa ridurre - afavore delle imprese - l'entitàdel diritto camerale annua-le, non renderlo facoltativo.L'ipotesi di «facoltà» avrebbel'effetto di riverberare l'azze-ramento della fonte principaledi finanziamento delle Came-re di Commercio.

Michele Jacobelli - sin-daco Comune diPalazzago (Bg)

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Pos per professionisti Pagina 3

entí. Una circolare contro l'obbligo

Anche i consulentirilanciano la sfidasul vincolo di Pos

Federica Micardi

Niente sanzioni se non si in-stalla il Pos. È questo, in estre-ma sintesi, il messaggio conte-nuto nella circolare 12 diffusa ie-ri dall'Ufficio studi dei consu-lenti del lavoro.

Attualmente l'obbligo di in-stallazione del dispositivo chepermette di accettare pagamen-ti con le carte di debito (banco-mat) scatterà dal 30 giugno. Èquanto prevede il Dl 179/2012.

Nella circolare dei consulen-ti si legge che «La normativa vi-gente non obbliga i professioni-sti all'installazione del Pos;bensì consente ai committentidi poter optare per il pagamen-to elettronico in caso di fatturesuperiori all'importo di 3o eu-ro». Ma se il cliente fa una"esplicita richiesta" e il profes-sionista non possiede il Pos co-sa succede? Per rispondere iconsulenti rimandano alla cir-colare del Consiglio nazionaleforense del 20 maggio in cui silegge: «...si determinerebbesemplicemente la fattispeciedella mora del creditore, che,come noto, non libera il debito-re dall'obbligazione».

I Consulenti entrano anchenel merito dei costi del Pos: Il ca-none di installazione va da 1o a28 euro, il costo della chiamataper la transazione è di 20 cent,l'istituto di credito applica unacommissione del2°io sull'impor-to transato; se ipotizziamo chelo studio incassa mille euro e fa40 operazioni il Pos gli costerà172 euro. «In pratica gli istitutidi credito guadagneranno il17,2% sulle attività professiona-li per un obbligo imposto dallalegge». Che il Pos obbligatoriosiaun"regalo allebanche"lo so-stengono anche altre categoriedi professionisti; primi fra tuttigli architetti che contro il Posobbligatorio hanno prima pre-sentato ricorso al Tar (perso) eora attendono il responso delGarante della concorrenza.

Sulla questione di recente èintervenuto anche ArmandoZingales, presidente del Consi-glio nazionale dei chimici, ricor-

dando agli iscritti che attual-mente la norma non prevedesanzioni, e suggerendo di inseri-re sempre nel disciplinare di in-carico la forma di pagamentoche le parti dichiarano di conve-nire, esplicitando, ad esempio,che saranno accettati solo paga-

Un errore non aver previstodistinzioni tra le categoriee aver esclusola possibilità di pagarecon carta di credito........................................................................

menti eseguiti a mezzo di boni-fico bancario (tracciabile). Duegli aspetti critici di quest'obbli-go secondo Zingales: l'averloesteso a tutte le categorie senzagli opportuni distinguo (c'è chilavora solo con le imprese) e ilnon consentire anche il paga-mento con le carte di credito.

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Le categorie

.1,iui' OIP 2 '_?re dl rrlercr3.ed ì28 maggio la preoccüpazlolT .deii..ec ategorie - artigiancomr3lercian1ì eprofessionisti -- e il quad ronorrnativoir attesa di2ve.:1 uatÌ nuo'jl iiecretl che

refl troduconoiz,gradualitàdell`entrata i vigore. Unagr aduaiità venuta meno con ilD1.150;150,12013 che ha r`attoslittare l'obbligo CI al28rr;ar.oai3'? giugno

Pos per professionisti Pagina 4

DECRETO RENZI/ Emendamento dei relatori punta i fondi integrativi

Casse, sospiro di sollievoSterilizzata la tassa al 26% sui rendimenti

DI SIMONA D'ALESSIO

ospiro di sollievo perle casse pensionistichedei professionisti: tassesu dello 0,5% (con un

aumento dall'11 all'11,5%) peri fondi di previdenza integra-tiva, per «sterilizzare» l'ascesadal 20 al 26% del carico fiscalesui rendimenti finanziari deglienti privatizzati, che eroganoprestazioni di primo pilastro.E quanto stabilisce l'emen-damento presentato ieri dairelatori Antonio D'Ali (Ncd) eCecilia Guerra (Pd) nelle com-missioni bilancio e finanze dipalazzo Madama, nel corsodell'esame del decreto Irpef(66/2014 recante misure ur-genti per la competitività e lagiustizia sociali), mentre i nodisull'ampliamento del bonus da80 giuro alle famiglie mono-reddito, su ulteriori tagli Irap(la cui soglia fissata finora èdel 10%) e sull'inserimentonel testo dello slittamento aottobre del pagamento dellaprima rata Tasi per i comu-ni che non hanno deliberatol'aliquota (norma ancora davarare in Consiglio dei mini-stri) saranno sciolti non primadella seduta di martedì.

Per le casse, istituite aseguito dei dlgs 509/1994 e

103/1996, dunque, si prevede,recita la correzione deposita-ta in Parlamento, «in attesa diarmonizzare, a decorrere dal2015, la disciplina di tassazio-ne dei redditi di natura finan-ziaria» con quella relativa alle«forme pensionistiche comple-mentari» il riconoscimento di«un credito d'imposta parialla differenza tra l'ammon-tare delle ritenute e impostesostitutive applicate nellamisura del 26% sui redditi dinatura finanziaria, relativi alperiodo che va dal 1' luglio al31 dicembre 2014, dichiaratee certificate dai soggetti in-termediari o dichiarate daglienti medesimi», e l'ammontaredi tali ritenute e imposte so-stitutive saranno computate«nella misura del 20%»; il cre-dito d'imposta andrà «indicatonella dichiarazione dei redditiper il 2014» e non concorreràalla «formazione del reddito aifini delle imposte sui redditi»e potrà essere utilizzato, a de-correre dal 1° gennaio 2015,esclusivamente in compensa-zione. E, come sottolineato, lamisura verrà coperta dall'in-nalzamento dello 0,5% dell'ali-quota dell'imposta sostitutivacui sono soggetti i fondi pen-

sione complementari.Per scongiurare l'innalza-

mento della tassa sui proven-ti degli investimenti finan-ziari compiuti dagli istituti,inizialmente fra le norme deldecreto così come uscito da pa-lazzo Chigi, era scesa subito incampo l'Adepp, l'Associazionedegli enti privatizzati: propriodurante la Giornata naziona-le della previdenza, a Milano,il presidente Andrea Cam-porese aveva annunciato diaver ricevuto rassicurazionigovernative sullo stop all'ag-gravio fiscale, parlando anchedella possibilità di un'ulterio-re «sensibile riduzione», perricondurre l'aliquota al 12%circa (si veda ItaliaOggi del15/05/2014). «Guardiamo confiducia all'emendamento», di-chiara adesso, rivendicandocome «nonostante l'alto livellodi tassazione la performancedegli investimenti sia stata,come confermato dalla Co-vip, ben superiore alla mediaquinquennale del pil, parame-tro di riferimento», concludeCamporese, per la previdenzapubblica.

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RWO

Previdenza professionisti Pagina 5

Ieri due tavoli separati del Governo: con Claudio e Cesare Riva e con i rappresentanti europei di Arcelor-Mittal

Il dossier u va a Palazzo ChipRonzi: così non va, cambio di passo in qualche giorno - Bondi sarà il traghettatore

Paolo BriccoMILANO.

Enrico Bondi, per ora, restaal suo posto. Dopo una lunga gior-nata, l'esito dell'incontro di ierisera con il sottosegretario Delrioè l'accettazione dell'invito, for-mulato dal principale collabora-tore di Renzi a nome del Gover-no, di rimanere commissario. Al-meno finché non si saranno misu-rate le forze in campo. E la situa-zione, che è andata in fibrillazio-ne mercoledì con l'intervista alSole 24 Ore di Claudio Riva in cuila famiglia proprietaria dell'Ilvasi è detta pronta a intervenire incordata con altri, non avrà trova-to un suo punto di equilibrio.

A quanto risulta al Sole 24 Ore,Bondi avrebbe manifestato la di-sponibilità a un ruolo da "traghet-tatore", fino a che la cordata nonsi sia formata. Una disponibilitàestendibile anche in caso di unsua mancata composizione. Unaopzione apprezzata dal Gover-no, che ha un duplice problema:trovare una soluzione strutturalee "stabilizzare" una vicenda infortissima tensione.

La giornata di ieri è stata davve-ro scandita da un ritmo parossisti-co, da film drammatico.

Scena numero uno. Ore 13,30.Il fiammingo Robrecht Himpe,capo delle attività europee di Ar-celor Mittal e neopresidente de-gli acciaieri del Vecchio Conti-nente radunati in Eurofer, arrivaal ministero dello Sviluppo eco-nomico. L'appuntamento è dalministro Guidi.

Scena numero due. Ore 14,30.Raggiungono il Mise Claudio eCesare Riva e il presidente di Fe-deracciai Antonio Gozzi. Di nuo-vo per la Guidi.

Scena numero tre. Ore 15,30. Al-la direzione del Pd, il premierRenzi parla di Ilva: «Così non va.Serve un cambio di passo nel girodi qualche giorno».

Scena numero quattro. Ore16,30. Arrivano al Mise, per par-tecipare al tavolo sulla siderur-gia, i Marcegaglia (Antonio eEmma) e l'amministratore dele-gato di Arvedi Mario Caldonaz-zo. E Marcegaglia e Arvedi sonodisponibili a una partecipazioneminoritaria nella cordata in viadi costruzione.

Scena numero cinque. Ore17,30. A Palazzo Chigi compa-re Bondi per un colloquio conDel Rio.

L'affaire Ilva ha, dunque, subi-to una accelerazione fortissima.Nelle prossime settimane - senon nei prossimi giorni - si verifi-cherà la rimodulazione effettivadelle forze in campo.

Bisognerà saggiare il ruolo delsindacato, con per esempio la Ci-sl che - spiegano al Sole 24 Orefonti vicine al dossier - sostieneBondi «a spada tratta»: lo fa perostilità verso iRiva oper iltimorediffusosi fra i sindacati che la cor-

LANUOVAGUIDAIn pole position Tononi,presidente di Borsa italianaIl commissario di PiombinoNardi: sono disponibilesolo per fare il consulente...........................................................................

data possa decidere di ridurre lacapacità produttiva di Taranto,"tarata" sul mercato italiano ante-crisi, con gli inevitabili effetti oc-cupazionali? Ci sono poi i tempi -settimane, se non mesi - della ef-fettiva costituzione della cordataimbastita su Arcelor Mittal e suiRiva: tempi che non collimanocon l'urgenza di tamponare, subi-to, la crisi finanziaria dell'Ilva. Ec'è, da parte del Governo, la ricer-

ca di un commissario gradito ap-punto a chi ha preso in considera-zione la possibilità dimettere sol-di freschi nell'Ilva. Una ricercache prosegue sia fra gli uominidell a siderurgia, in grado di realiz-zare l'Aia e di occuparsi della ge-stione, sia fra quelli di matrice fi-nanziaria, garanti del sistemabancario. Fra i primi, da giorni gi-ra il nome dell'attuale commissa-rio della Lucchini, Piero Nardi. Ilquale, interpellato dal Sole 24Ore, è tranchant: «Nessuno mi hachiesto di diventare commissa-rio. Se melo chiedessero direi dino, anche perché a Piombino sia-mo nella fase più delicata. Da uo-mo delle istituzioni, però, se midomandassero di fare il "consu-lente" per la parte industriale,non potrei sottrarmi».

Fra gli uomini difinanza, alcu-ni ambienti governativi stareb-bero ragionando su Massimo To-noni, presidente di Borsa Italia-na ed ex Goldman Sachs, che hagestito dossier complessi, primacome assistente di Romano Pro-di all'Iri e poi come sottosegreta-rio all'Economia nel primo Go-verno del Professore. Non a casoproprio quel Professore cheall'Iri, negli anni Ottanta, pro-mosse la privatizzazione dellasi-derurgia italiana.

ILVA Pagina 6

IPP

Le risorse necessarie

L'impegno complessivo Per l'attuazione dell'AiaIl piano industriale stilato da Bondi Altri 1,7 miliardi di euro servirannoimmaginato di qui a12020 per investimenti tecnici

ILVA Pagina 7

voto.Verso fl Appuntamento al 16 luglio

Albo unico: Longobardi40conquista nuovi alleati

Gerardo Longobardi, expresidente dell'Ordine di Ro-ma, ieri ha ottenuto moltebuone carte per conquistarela presidenza del Consiglionazionale , alle elezioni fissa-te il 16 luglio. Al termine diuna riunione-fiume è stato in-fatti raggiunto l'accordo conla "componente" dei dottoricommercialisti che nella tor-nata elettorale del 2013, poibloccata dai ricorsi giudiziari,si era riconosciuta in Massi-mo Miani. In questo quadro ètramontata l'ipotesi di unacandidatura da parte del presi-dente di Milano, AlessandroSolidoro.

Insomma, si sono poste lebasi per una lista rappresenta-tiva - nelle intenzioni dei pro-motori - di gran parte dei «ter-ritori». Il comunicato stampadiffuso in tarda serata è unver-bale piuttosto laconico: «Invi-sta dell'imminente scadenzadella presentazione delle listeelettorali per il rinnovo delConsiglio nazionale, si è tenu-to a Roma un incontro traAchille Coppola, RobertoCunsolo, Davide Di Russo,Andrea Foschi, Vito Jacono,Gerardo Longobardi, LuigiMandolesi, Raffaele Marcel-lo, Massimo Miani, Felice Ru-scetta, Giorgio Sganga e Ales-sandro Solidoro, al fine di por-tare a termine, in forza delmandato ricevuto da un'am-pia maggioranza degli Ordiniterritoriali, un percorso già av-viato per la formazione di unalista unitaria ed equilibrata».Il risultato è la condivisioneattorno al nome di GerardoLongobardi che sarà «porta-voce» - come lui stesso si è de-finito - di un «progetto chepresenta l'indubbia capacitàdi coniugare responsabilmen-te e dialetticamente le diver-

se anime che si sono affronta-te nel precedente appunta-mento elettorale ». L'espres-sione che ricorre, per qualifi-care i termini dell'accordo, è«equilibrata» rappresentan-za di tutte le componenti del-la professione . Nel dettaglio,Longobardi sarà candidato al-la presidenza , Achille Coppo-la (Ordine di Napoli e rappre-sentante della "corrente Mia-ni") dovrebbe andare alla se-greteria . Anche la tesoreriadovrebbe essere destinata aun rappresentante della vec-chia lista Miani. Tra le vocidell'accordo anche la direzio-

Accordo con la «vecchia»lista MianiNella nuova compagineuna rappresentanzaequilibrata delle «correnti».........................................................................

ne del Consiglio nazionale,

che dovrebbe essere confer-

mata. Giorgio Sganga , grande

tessitore della vecchia lista

Longobardi, candidato ad Ao-

sta nel 2012 con un trasferi-

mento definito dai giudici «fit-

tizio», non dovrebbe avere in-

carichi nel nuovo Consiglio e

nell'organismo di disciplina.

«Giorgio Sganga - com-menta Longobardi - è statoun alleato strategico e leale.Rappresenta una risorsa perla professione. Non gli abbia-mo detto "tu no ". È stato lui afare un passo indietro ». Quan-to alla struttura di supportodel Consiglio nazionale «con-fermeremo quanti hanno pro-fessionalità e correttezza.Non ci saranno ostracismi.Occorre inseguire - ha dettoLongobardi - gli interssi degli

iscritti , non quelli personali.Dobbiamo metterci a correreper recuperare il terreno per-duto, per ridare voce alla pro-fessione e riconquistare auto-revolezza . Un traguardo chepotremo conquistare se dimo-streremo che ivertici sono af-fidabili. Per questo dovremomettere la parola fine alla sta-gione di un uomo solo al co-mando. Se sarò presidente, sa-rò il portavoce del Consiglio,primus inter pares».

Nella giornata di investitu-ra di Longobardi, parla ancheSolidoro. «Sono soddisfattodel risultato , meno del meto-do, perché il processo di coin-volgimento dei territori è sta-to un po ' disordinato . In ognicaso ora occorre realizzareun programma non roboante,ma teso a tornare interlocuto-ri nei tavoli tecnici; dobbia-mo essere un riferimento làdove si scrivono le norme cheinteressano la professionenel nostro Paese e in Euro-pa». E Milano ? «Milano è sta-ta uno dei motori di questa in-tesa di larghissima maggio-ranza, un punto di ripartenzaperla professione».

Probabilmente, la lista Lon-gobardi non sarà però l'unicaper i dottori commercialisti.Nei giorni scorsi è stata resanota l'iniziativa partita da al-cuni Ordini siciliani che simuove sotto la sigla di«Etika». Andrea Maggio, pre-sidente di Nicosia, confermal'intenzione di scendere incampo , in nome «del decoro,della dignità e dei valori dellaprofessione. Non possiamoessere ostaggio di espressio-ni di potere . Di giorno in gior-no stiamo raccogliendo mol-te adesioni».

M.C.D.0 R]PRODOZ]ONE RISERVATA

Commercialisti Pagina 8

Fori t " -, Il XVI rapporto AimaLaurea

Nel 2013 laureatipiàùpuntu9lie internazionaliGianni TrovatiMILANO.

Cominciamo dalle buonenotizie: i laureati 2013 sono ipiù "puntuali" della storia re-cente, i più attivi in stage e tiro-cini nelle aziende e hanno an-che ripreso a guardare all'este-ro per una parte della propriaesperienza di studio. Certo, do-po la discussione della tesi af-frontano un mondo del lavorocaratterizzato da una disoccu-pazione volata oltre il 12%, manel medio periodo una laureain tasca continua a offrire piùopportunità e più tutele rispet-to a un diploma.

A dirlo è il XVI rapporto diAlmaLaurea sul «profilo occu-pazionale dei laureati», che èstato presentato ieri all'Uni-versitàdi Scienze Gastronomi-che di Pollenzo. Un'indagine,quella targata AlmaLaurea, araggio sempre più ampio, chenell'ultima edizione ha analiz-zato carriera e prospettive di230mila laureati sparsi nei 64atenei aderenti al consorzio.

L'accorciamento dei tempimedi di laurea, avviato neglianni dagli ordinamenti artico-lati sul «3+2», è continuato, eoffre ai neo-dottori 2013 le per-formance migliori: 18,2% laure-ati su Zoo arrivano al titolo pri-ma di compiere 23 anni, e l'etàmedia alla laurea è scesa di unpaio d'anni rispetto al 2004: illaureato medio di primo livel-lo ha 25 anni e mezzo, il dotto-re "magistrale" chiude il per-corso accademico a 27,8 annimentre nel ciclo unico, che ri-guarda oggi giurisprudenzaol-tre a ingegneria, architettura,medicina, l'età media si atte-sta a 26,8 anni. Ogni cento lau-reati, arrivano alla discussio-ne della tesi senza ritardi in 41nei corsi triennali, in 34 nel ci-

clo unico e in 52 nel biennio ma-gistrale: ad accumulare quat-tro o più anni di ritardo sulladurata legale è il 13%, ed è il da-to più basso di sempre.

Naturalmente questi nume-ri non cancellano gli affannistrutturali dell'università ita-liana, nel Paese che ha il nume-ro di laureati più basso d'Euro-pa nella fascia di età fra 30 e 34anni (si veda Il Sole 24 Ore del19 maggio) e che fatica a inver-tire la rotta di investimenti nel-la formazione in continua di-scesa. «I miglioramenti ci so-no - riassume Andrea Cam-melli, direttore di AlmaLau-rea -,malo scenaio presente efuturo rimane estremamenteincerto», al punto che, dopouna lunga teoria di tabelle egrafici, l'indagine chiude chia-rendo che «se l'Italia non inve-ste di più in istruzione superio-re e ricerca rischia concreta-mente di non avere futuro».

gianni. trovaliCo,ilsole24ore. com

t RIPRODJZbt2E RISERVATA

Università Pagina 9

Il profillo

Tuttiinumeri' dei responsabiliinformaticiIl responsabile dei sistemi informativicambia fisionomia, rimanendo unadelle posizioni più richieste dalmercato del lavoro. «Se nel 2011 conla crisi molte aziende di medie/grandidimensioni, soprattutto del mondoproduttivo, hanno esternalizzato ilsettore ICT ed eliminato il ruolo deldirettore dei sistemi informativi -commenta Manuela Taglianiconsulente senior in TechnicalHunters (società di ricerca e selezioneche in questi ultimi 3 anni ha inseritouna sessantina di professionisti inquesto campo) - dall'anno scorsoosserviamo che molte realtà,consapevoli dell'importanza dipresidiare direttamente un'area cosìstrategica, riportano all'interno senon tutta la funzione almeno il suoresponsabile». In questo nuovocontesto però il profilo che si viene aconfigurare è caratterizzato da untaglio più tecnico e menomanageriale rispetto al passato, il che

Stipendi, assunzioni equalifiche secondo lasocietà di selezioneTechnical Hunters

comporta un inquadramento chepassa da dirigente a quadro. Oggi ilcandidato ideale ha una decina dianni di esperienza, una laurea inmaterie scientifiche ed è in grado digestire progetti e fornitori. Gli sirichiedono inoltre le competenzenecessarie per occuparsi dellamigrazione degli applicativigestionali tradizionali verso gli ERPaziendali e la conoscenza dellastruttura % di alcuni moduliparticolari soprattutto nel mondoSAP ma anche Microsoft Dynamics. Equesta la ragione per cui per ricoprirequesto ruolo frequentemente siattinge a professionisti che vengonodal mondo della consulenza. Laremunerazione prevista per un ICTmanager con questo profilo èmediamente intorno ai 45.000-50.000euro lordi annui a cui soloeccezionalmente si aggiunge unimporto variabile collegato alconseguimento di obiettivi specifici.

Luisa Adanin RIPRODUZ10NE RISERVATA

ICT Pagina 10

PUBBLICA AMMLNISTRAZIONE ONLINE

ITALIA LN TARDO COME IL RESTO D'EUROPA

Se provate a pagare una multa viaInternet, vi accorgerete che l'ope-

razione incontra mille ostacoli e spessonon arriva a termine. Ma l'amministrazio-ne pubblica online, chiamata anche ego-vernment, non è in ritardo solo in Italia: inrealtà, come emerge dall'ultimo RapportoEgov della Commissione europea, curatodalla società di software CapGemini, l'offerta di servizipubblici su Internet lascia adesiderare in tutta Europa. In-tendiamoci: i servizi web dellepubbliche amministrazioni,centrali e locali, ormai sonodavvero tanti. Il fatto è che so-no ancora difficili da usare. Se-condo lo studio, basato su trentamila in-terviste, i siti sono lenti, complicati più omeno ovunque. Con il risultato che i citta-dini li utilizzano poco: li usa meno dellametà, una percentuale ferma dal 2012.

Mal comune mezzo gaudio? No. L'Italiaaggiunge, a quelli degli altri, problemi tut-ti suoi, come la cronica incapacità di fardialogare i vari pezzi dello Stato, rendendo«interoperabili» le molte (troppe) banchedati: e questo «pone un ostacolo - scrive

il Rapporto - all'erogazione trasparentedi servizi ordine completi», che possanosoddisfare le esigenze dei cittadini. Colpi-sce tuttavia constatare come alcuni difettiche credevamo nazionali siano al contra-rio fenomeni continentali. Il primo e piùclamoroso è che, dopo tante discussioni eproposte, ancora non si sia acquisitala ca-

pacità di creare servizi onlinedavvero facili da usare ancheper quella parte degli utentiche ha meno familiarità con latecnologia. Il secondo difettonon è meno sorprendente. Datempo si dibatte sulla necessitàdi individuare le esperienzemigliori nei vari ambiti per poi

estenderle, duplicarle o, per dirla coni tec-nici, «riusarle». Ma, come documenta CapGemini, quello che sembrerebbe elemen-tare buonsenso non è mai diventato la re-gola. É possibile accelerare l'innovazione,nel nuovo contesto politico europeo? Eccodue temi concreti, di forte interesse per icittadini, da portare al centro del dibattitosull'Agenda digitale a Bruxelles.

Edoardo SegantiniC RIPRODUZIONE RISERVATA

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I.

PA Digitale Pagina 11

Il presidente del Consiglio nazionale illustra le strategie per la crescita della categoria

Nuovo slancio alla professione7, celli® puntare a uua dimensione internazionale

arrivato il mo-mento di mette-re in campo ini-ziative concrete

che assegnino slancio e dina-mismo alla professione delgeometra, dotandolo di stru-menti nuovi, efficaci, propo-sitivi, con i quali risponderealle esigenze espresse dalmercato del lavoro e inter-pretare - talvolta anticipare- le tendenze in divenire. Inquesto percorso portiamo connoi il bagaglio di esperienzee di scelte fatte da chi ci hapreceduto, ma con la convin-zione che in questo scenarioaperto che ci riserva moltenovità, la discontinuità è unvalore strategico». A parla-re è Maurizio Savoncelli, daottobre 2013 alla guida delConsiglio nazionale dei ge-ometri e geometri laureati(CNGeGL), l'organo di rap-presentanza di una catego-ria che, nei numeri, è un pic-colo esercito: «Su un totaledi 600 mila professionisti diarea tecnica, i geometri sonocirca 107 mila».

Domanda . PresidenteSavoncelli , quali sonogli impegni che il Cngintende sottoscriverecon i suoi iscritti?

Risposta . Rendere im-mediatamente riconoscibi-li le competenze che sono dipertinenza della categoriadei geometri, valorizzarle e

renderle competitive in am-bito nazionale e internazio-nale; consolidare il dialogocon le Istituzioni, la società eil mondo delle professioni.

D. Entriamo nel detta-glio : come rendere la pro-fessione del geometra at-traente e competitiva inun contesto reso difficilee preoccupan-te dalla crisieconomicae finanzia-ria?

R. Occorrecostruire unadimensioneinternazio-nale alla no-stra categoria:elevare il titolodi studio per l'accesso allaprofessione e consolidare laqualifica D, indicata dalladirettiva europea «Ricono-scimento delle qualificheprofessionali» (2005/36/Ce);avviare un dialogo costrutti-vo con il mondo della scuo-la per favorire la nascita dipercorsi formativi sostitutividel praticantato; assicurareagli iscritti una formazione

professionale continua(per i geometri obbliga-toria dal 2010) con stan-dard di eccellenza: laqualità dei percorsi sitraduce nell'offerta diservizi innovativi agliutenti. È il caso, ad

esempio, della certifi-cazione energetica: la

nostra ca-

tegoria è stata tra le primead interpretarla come levastrategica ai fini del rispar-mio energetico e come azionedi informazione e sensibiliz-zazione verso i cittadini.

D. Nell 'agenda del go-verno compaiono temiche chiamano diretta-mente in causa le com-petenze dei geometri:recupero del patrimonioedilizio , risparmio ener-getico, sicurezza anti-sismica , prevenzione emitigazione del dissestoidrogeologico, riformadel catasto, edilizia sco-lastica.

R. Temi che chiamano incausa le competenze dei ge-ometri in virtù del loro co-mune denominatore: il ter-ritorio. La conoscenza che lacategoria ha del territorio edelle persone che vivono ilterritorio è così profonda darenderla un soggetto stra-tegico per l'effettiva «mes-sa a regime» delle politicheche Governo e Parlamentodimostrano di volere final-mente realizzare, oltre cheannunciare. Su ciascunodi questi temi il Consiglionazionale ha avviato tavo-li tecnici con l'obiettivo difornire agli organi istitu-zionali proposte concrete

e realizzabili, a beneficiodell'intera collettività. Re-cupero, riuso e sicurezza

del territorio, qualità dellecostruzioni, sostenibilitàambientale, equità del fiscoimmobiliare: le nuove sfideper i geometri sono le nuovesfide per l'Italia.

D. L'entusiasmo per leiniziative messe in can-tiere in questi primi seimesi di mandato sembraaver definitivamentesmorzato qualche isolatacontestazione nata all'in-domani della proclama-zione degli eletti.

D. Premesso che la conte-stazione è legittima in ogniconsesso democratico, tengoa precisare che la stessa si èesaurita in tempi assoluta-mente fisiologici e senza ap-pesantimenti giudiziari. Inquesti mesi il dialogo tra leparti non è mai mancato, e lasoluzione rapida della vicen-da è la migliore testimonianzadell'impegno e della volontàcomune di abbandonare de-finitivamente ogni strascicopolemico. Oggi la vicenda èdefinitivamente conclusa eil Consiglio è ulteriormentelegittimato a procedere ver-so il raggiungimento degliobiettivi dichiarati in fase diconfronto elettorale.

Maurizio Savo,,celI

Pagina a curaDEL CONSIGLIO NAZIONALE

GEOMETRI

Geometri Pagina 12

Per il Consiglio di Stato legittima l'iscrizione all'elenco per i controlli negli enti locali

ommercialisti revisori nei CornLa norma non è in contrasto con la direttiva sulle revisione legale

Maria Carla De Cesari

Legittimo prevedere l'iscri-zione dei commercialistinell'elenco dei revisori dei con-ti degli enti locali. I commercia-listi garantiscono, infatti, terzie-tà e competenza. La revisionenegli enti locali non è infatti di-sciplinata dal decreto legislati-vo 39/2010, di recepimento del-le direttive europee, e dunquenon è necessario - per i controllinegli enti locali - essere iscrittianche al Registro dei revisoricontabili, tenuto dal ministerodell'Economia.

Il Consiglio di Stato, con sen-tenza 02676/2014, ha così riget-

i ' TOPer candidarsialle verifiche non necessarial'appartenenzaal Registro revisoritenuto dall'Economia

tato il ricorso proposto dall'Isti-tuto nazionale revisori legali,l'associazione presieduta daVirgilio Baresi, contro i provve-dimenti del ministero dell'Inter-no e dell'Economia per l'istitu-zione dell'elenco dei revisoridegli enti locali (Dm 15 febbraio2012, n. 23) e per la presentazio-ne delle domande (decreto dire-zione Finanza locale 5 giugno2012) e contro l'avviso pubblicoper l'invio delle istanze perla fa-se di prima applicazione dellanormativa («Gazzetta Ufficia-le» 15 giugno 2012, n. 46). In giu-dizio si sono costituiti anche ilministero della Giustizia e ilConsiglio nazionale dei dottoricommercialisti.

Per l'Istituto la revisione ne-gli enti pubblici non può esseredistinta, per peculiarità, dallarevisione legale privata. Inol-

tre, non è possibile sostenerel'equipollenza tra il commer-cialista e il revisore, pena unalesione al «canone della ragio-nevolezza e della salvaguardiadell'interesse pubblico alla fun-zionalità ed efficacia dell'orga-nismo di revisione contabiledegli enti locali».

Questi ragionamenti non so-no stati condivisi dal Consigliodi Stato, il quale mette in eviden-za che «l'attività di revisionecontabile negli enti locali, cosìcome del resto tutta l'attività direvisione pubblica, non rientrain realtà nel campo di applica-zione della direttiva2006/43/Ce». Gli enti pubblici,infatti, non sono ricompresi tra isoggetti destinatari dei control-li (gli enti di interesse pubblicosono le società emittenti valorimobiliari ammessi alla negozia-zione sui mercati regolamenta-ti, le banche, le assicurazioni ec-cetera). Dunque, non c'è contra-sto con la disciplina europea sul-la revisione legal e là dove si pre-vede che l'elenco per la sceltadei revisori degli enti locali siaformato da iscritti all'Ordinedei dottori commercialisti e de-gli esperti contabili e da apparte-nenti al Registro dei revisori.Questa affermazione, per altro,non vale a realizzare la «lamen-tata equipollenza tra le due figu-re al fine dell'esercizio» della re-visione negli enti locali. Per ilConsiglio di Stato la previsionedei commercialisti negli organidi controllo degli enti locali nonè lesiva delle garanzie di indi-pendenza, assicurata dal mecca-nismo dell'estrazione dall'elen-ce.Inoltre, i commercialisti han-no «una appropriata formazio-ne ed esperienza professiona-le» che consente loro di esercita-re con appropriatezza l'attivitàdi controllo.

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Commercialisti Pagina 13

La Ue rivede le regole A CI] RADI Marina Castellaneta

¡ IN GAZZETTAPronto r nuovo quadro Uesulla revisione dei conti. Chepunta a sconfiggereiconflittidi interessi, a rafforzare lastabilità finanziaria e adassicurare !in controllo delleattività anche a un organismotransnazionalee Sono statipubblicati sulla «GazzettaUfficiale dell'Unioneeuropea dei 27 maggio, L 158,i l regolamento 53V2014 sui írequisiti specifici relativi allarevisione legale dei conti dienti di interesse pubblico eche abroga la decisione20051200 9 dellaCommissione, nonché ladirettiva 2014156 che

modifica la 2006,143 relativaalle revisioni legali dei contiannuali e dei corti consolidati

¡ LA DECORRENZAPer entrambi i testi l'entrata invigore è fissata 8117 giugnî2016. Da quelniomentoscatteranno gli obbligh dirotazione nella revisione e lacompetenza dei Convitatodegli organismi europei dicontrollo delle attività direvisione Contabile

¡ GLI OBIETTIVIli pacchetto punta a unamaggiore concorrenza per larevisione contabileeaLimitare le concentrazioni per

assicurare la presenza diimprese di revisione di piccolee medie dimensioni, in unsistema oggi controllato dalle"bigfoui . Presente unespresso dí'vieto di clausoleconti attuali che impongano losvolgimento della revisionecontabile a opera di unaspecifica irrnpresa. Garantita lalibertà di circolazione.iJri'ímpresa di revisionecontabile abilitata in unoStaio iJe ha diritto dieffettuare revisioni legali deiconti in un allo Statomembro. A patto, pere, che ilresponsabile della revisione siconformi alle regole delloStato ospitante

Commercialisti Pagina 14