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Avventure nel mondo 2 | 2019 - 71 RACCONTI DI VIAGGIO | Cina C onsiderazioni generali Il viaggio ideale come primo approccio a questo immenso Paese. L’itinerario ben strutturato tocca tutti i “must” della prima volta. Siamo partiti da Pechino per arrivare a Shanghai, seguendo un movimento sia spaziale che temporale lungo le strade e la storia della Cina. Nel nord, tra Pechino, Datong, Pingyao e Xi’an si respira l’aria della storia millenaria del Paese. Le grandi opere del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi, la Grande Muraglia e l’Esercito di Terracotta ne sono protagonisti, ma anche siti meno celebri, come lo splendido paese medioevale di Pingyao e le misteriose Grotte di Yungang svelano scenari affascinanti legati all’antico passato. Il paesaggio e la dimensione rurale dominano la parte centrale del nostro itinerario, le risaie terrazzate di Longsheng e gli scenari incantati del corso del fiume Li tra Guilin e Yangshuo, offrono viste spettacolari della ricchezza naturale del Guangxi. Infine il percorso si conclude sia cronologicamente che geograficamente nella sfavillante ed ultramoderna Shanghai con le sue stravaganze e gli avveniristici grattacieli, ma anche i suoi angoli di pace e armonia, come il l’incantato Giardino del Mandarino Yu o quello dell’Umile Amministratore nella vicina Suzhou. Come abitudine prima di ogni partenza, ci siamo coordinati scegliendo dei piccoli compiti, ognuno ha approfondito un aspetto del viaggio facendo poi da relatore/guida per il resto del gruppo. Questo ci ha permesso di risparmiare qualcosa sulle guide locali, e rendere ognuno più responsabile e partecipe del viaggio. La Cina è un Paese in rapida evoluzione, il suo popolo vive un fermento culturale ed economico paragonabile a quello che è avvenuto negli anni 60 in Italia. Ovunque si percepisce notevole dinamismo e voglia di emergere, sia a livello individuale che come Paese. Tuttavia le ingerenze dello Stato sono ancora molto presenti nella vita dei singoli, le limitazioni sono all’ordine del giorno anche per gli stranieri. Alcuni aspetti della vita Da un Cina Discovery Breve gruppo Patrizi Attraverso il “Regno di Mezzo CINA Testo e foto del coordinatore Francesco Patrizi avventu.re/9635

avventu.re/9635 CINA...con alterne fortune. Dopo il lavoro mangiamo con gusto quello che abbiamo preparato. Il cibo è buono e abbondante. Finito il giro torniamo in hotel con la efficientissima

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Avventure nel mondo 2 | 2019 - 71

RACCONTI DI VIAGGIO | East Africa RACCONTI DI VIAGGIO | Cina

Considerazioni generali

Il viaggio ideale come primo approccio a questo immenso Paese. L’itinerario ben strutturato tocca tutti i “must” della prima volta. Siamo partiti da Pechino per arrivare a Shanghai, seguendo un movimento sia spaziale che temporale lungo le strade e la storia della Cina. Nel nord, tra Pechino, Datong, Pingyao e Xi’an si respira l’aria della storia millenaria del Paese. Le grandi opere del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi, la Grande Muraglia e l’Esercito di Terracotta ne sono protagonisti, ma anche siti meno celebri, come lo splendido paese medioevale di Pingyao e le misteriose Grotte

di Yungang svelano scenari affascinanti legati all’antico passato.Il paesaggio e la dimensione rurale dominano la parte centrale del nostro itinerario, le risaie terrazzate di Longsheng e gli scenari incantati del corso del fiume Li tra Guilin e Yangshuo, offrono viste spettacolari della ricchezza naturale del Guangxi. Infine il percorso si conclude sia cronologicamente che geograficamente nella sfavillante ed ultramoderna Shanghai con le sue stravaganze e gli avveniristici grattacieli, ma anche i suoi angoli di pace e armonia, come il l’incantato Giardino del Mandarino Yu o quello dell’Umile Amministratore nella vicina Suzhou.Come abitudine prima di ogni partenza, ci siamo

coordinati scegliendo dei piccoli compiti, ognuno ha approfondito un aspetto del viaggio facendo poi da relatore/guida per il resto del gruppo. Questo ci ha permesso di risparmiare qualcosa sulle guide locali, e rendere ognuno più responsabile e partecipe del viaggio. La Cina è un Paese in rapida evoluzione, il suo popolo vive un fermento culturale ed economico paragonabile a quello che è avvenuto negli anni 60 in Italia. Ovunque si percepisce notevole dinamismo e voglia di emergere, sia a livello individuale che come Paese. Tuttavia le ingerenze dello Stato sono ancora molto presenti nella vita dei singoli, le limitazioni sono all’ordine del giorno anche per gli stranieri. Alcuni aspetti della vita

Da un Cina Discovery Breve gruppo Patrizi

Attraverso il “Regno di Mezzo”CINA

Testo e foto del coordinatore Francesco Patrizi

avventu.re/9635

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sono ancora legati a dinamiche per noi obsolete o considerate antidemocratiche, le politiche sociali, i massicci controlli del web e della stampa su tutti, ma allo stesso tempo ci sono soluzioni all’avanguardia per noi impensabili, come l’estremamente funzionale sistema di trasporti o l’evoluto e capillare sistema di pagamenti via smartphone. Questo viaggio ci ha permesso di entrare in contatto, seppur in maniera superficiale, con questa società ricca di contrasti e avere un sentore di come la Cina potrebbe cambiare nel prossimo futuro.

Diario di viaggio

9/10 Martedì - Giorno 1Il giorno a lungo atteso è arrivato! Si parte per il Regno di Mezzo... Come consuetudine partiamo divisi in due gruppi, Roma e Milano. I milanesi ci anticipano di qualche ora e ci aspetteranno in hotel a destinazione. A Fiumicino le operazioni di imbarco si svolgono rapidamente e senza intoppi e nel frattempo, facciamo conoscenza. Il gruppo inizia ad amalgamarsi con naturalezza, ci sono tutti i presupposti per una bella avventura! Il comodo 787 della Air China parte puntuale alle 21:15, destinazione Pechino.

10/10 Mercoledì - Giorno 2L’arrivo è in perfetto orario. A Pechino ci sorprende inaspettatamente, una bella giornata di sole e cielo azzurro. Il primo impatto con la Cina è molto positivo. Complice la bella giornata, si respira una bella aria fresca, nonostante la città abbia una pessima reputazione per l’inquinamento. Per strada è tutto estremamente pulito ed ordinato, anche il traffico, seppur abbondante, scorre tranquillo diligentemente verso il centro. Se non si guardassero i caratteri delle targhe e dei cartelli pubblicitari, potrebbe sembrare di essere una qualsiasi grande città del centro Europa.In un’oretta arriviamo al nostro Hotel a soli 20 minuti a piedi da piazza Tienanmen. Ad attenderci nella hall dell’hotel troviamo il resto del gruppo arrivato da Milano, e diamo finalmente un volto alle persone dietro i messaggi scambiati fino a poco prima della partenza. La corrispondente è già arrivata e dobbiamo sbrigare le pratiche burocratiche per raccogliere la cassa e saldare i suoi servizi. Chiariamo insieme gli ultimi dubbi e cambiamo con lei anche i soldi. Lasciati gli zaini in stanza, procediamo subito verso il Beijing Worker’s Club. Un teatro poco distante dall’hotel, che raggiungiamo in 10 minuti a piedi. Abbiamo fissato i biglietti per lo spettacolo di acrobazia “La leggenda di Jinsha”. Ci dividiamo in due gruppi, 8 allo spettacolo e altri 4 in giro per la città, per poi ricongiungerci per la cena.Ancora storditi dal viaggio e dal primo impatto con il Paese, ci troviamo proiettati subito in platea, ma

ci godiamo comunque lo spettacolo.Dai nostri posti abbiamo una ottima visuale e lo spettacolo è godibile. Si alternano vari equilibristi e acrobati, tutti eccellenti, ma In particolare ci impressiona l’ultimo numero, con 5 moto a fare evoluzioni e giri della morte in perfetta sincronia dentro una gabbia sferica!Il tutto dura circa un’ora.

Finito lo show, ci ricongiungiamo con il gruppo e decidiamo di andare a piedi verso Piazza Tienanmen per poi cenare in uno dei numerosi locali di Wangfujing Street. Per raggiungere la zona attraversiamo a piedi anche un quartiere di Hutong, è l’antico tessuto abitativo della città, costituito da vie strette e case basse, solitamente disposte in piccoli nuclei multifamiliari attorno a cortili interni in comune. Wangfujing è una passeggiata pedonale piena di luci sfavillanti e di gente dedita allo shopping nelle numerose botteghe artigianali e di souvenir. Ne percorriamo un tratto cercando un locale per fermarci a mangiare. Nei vicoli laterali abbondano i piccoli venditori di chincaglierie varie e di prelibatezze locali, scorpioni, ragni, organi vari di animali, arrostiscono di tutto! Ci fermiamo in un ristorante dall’aspetto più

rassicurante e ceniamo tutti insieme.

11/10 Giovedì - Giorno 3Alle 8 siamo pronti per uscire, ci viene a prendere la nostra guida Massimo, fissata dall’Italia. Prima tappa il Tempio del Cielo, ci arriviamo in bus. È il nostro primo impatto con l’architettura storica cinese

e non poteva essere migliore. Il sito è straordinario, immerso in un pacifico giardino. È strutturato come un percorso di ascesa dal mondo terrestre a quello celeste, una strada in leggera salita porta dal tempio della Terra di forma quadrata, a quello del Cielo, di forma rotonda, in circa 1km. Le strutture del complesso, vero e proprio sito rituale, risalgono all’inizio del 1400 in epoca Ming, da allora tutti gli Imperatori hanno celebrato qui i riti per ingraziarsi il benvolere del Cielo.Visitiamo le strutture principali in circa 2 ore e alle 10:30 siamo fuori dall’uscita a nord.Con la metro raggiungiamo piazza Tienanmen, e alle 11:30 siamo alla porta sud della Città Proibita. L’immenso complesso di 999 edifici non ha bisogno di presentazioni, è l’icona per eccellenza del potere imperiale cinese. Sede del trono Ming e poi Qing dal 1420 fino alla deposizione dell’Ultimo Imperatore Pu-Yi, raccontato magistralmente dal film di Bertolucci, nel 1912. La Città Proibita è considerato il più grande palazzo del Mondo, è delimitata da una cinta muraria alta 8 metri e da un fossato, dalla porta Meridiana (a sud) e quella del Volere Divino (a nord) c’è 1km di distanza. La visita è straordinaria, tutto il complesso trasuda un’aura di sontuosa maestosità, è impossibile non rimanere affascinati ad immaginare l’Imperatore ed il suo seguito percorrere il viale imperiale.Alle 15:30 ripartiamo per vedere il panorama dalla

collina di Jinshang, una collina artificiale costruita a nord della porta settentrionale del complesso imperiale. Saliamo in cima e dopo le foto di rito, posiamo vestiti da imperatori e concubine! Alle 17 visitiamo a piedi il magnifico parco Bei hai. Facciamo una passeggiata lungo lago al tramonto per riprenderci un po’ dal caos cittadino. Attraverso il parco raggiungiamo il Nanguanfang Hutong, uno dei quartieri antichi meglio conservati e poi la via pedonale di Yandai, piena di negozi di artigianato locale e piccoli venditori ambulanti di cibo da strada. Finito il nostro giro incontriamo la giovane e Sunny, per la lezione di cucina di ravioli al vapore. In 10 minuti ci porta a casa della famiglia dove troviamo il cuoco che ci farà da maestro. Ci fanno come si preparano e si chiudono i ravioli e poi proviamo noi con alterne fortune. Dopo il lavoro mangiamo con gusto quello che abbiamo preparato. Il cibo è buono e abbondante.Finito il giro torniamo in hotel con la efficientissima metro della città, entusiasti della nostra intensa giornata pechinese.

12/10 Venerdì - Giorno 4Oggi è il giorno della Grande Muraglia! Colazione alle 7 e alle 8 siamo pronti per partire per Jinshanling. È una tra le sezioni più distanti dalla città, circa 140km, tra le meno frequentate dal turismo locale di massa. In questa zona montuosa, il profilo della muraglia segue il crinale delle montagne a perdita d’occhio, salendo e scendendo, proprio come un drago dell’immaginario popolare cinese. Per quasi tutto il tragitto siamo stati da soli, a parte qualche sparuto gruppetto più vicino all’ingresso principale. Logisticamente decidiamo di percorrere la muraglia in senso opposto a quello che viene fatto normalmente, da est a ovest. Partiamo dalla parte più impegnativa fisicamente e più alta, e via via scendiamo verso la parte più semplice.L’autista non parla una parola di inglese, ma con il traduttore online riesco a fargli capire di aspettarci al parcheggio del centro visitatori, dove confluiscono tutte le uscite della parte ovest.Iniziamo il percorso alle 11:00 con una ripida salita di 40’ che taglia le pendici della collina in cima alla quale si trova la muraglia. Lo spettacolo è da togliere il fiato! Ripaga di tutto lo sforzo in un istante. Dinanzi a noi si svolge l’immenso sinuoso serpeggiare di mattoni di pietra, punteggiato sul culmine di ogni crinale dalle caratteristiche torri di guardia. Non se ne vede la fine ne in un senso ne nell’altro. Il paesaggio naturale e il terso cielo azzurro danno il tocco magico all’incantevole quadro. I boschi sui declivi colorano con i caldi toni autunnali la grigia pietra della muraglia delineandone nitidamente i contorni.Tecnicamente il percorso non è una banale passeggiata, ci sono tanti sali scendi, innumerevoli scalinate ed il terreno non è sempre regolare. Il fondo a volte scivoloso, altre molto ripido costringe spesso ad aiutarsi con le mani durante il cammino.Facciamo circa 4h30’ di percorso con ritmi blandi e tante pause per goderci come merita questo straordinario spettacolo. Includendo la salita iniziale

RACCONTI DI VIAGGIO | Cina

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in totale la camminata dura circa 5 ore. Scendiamo dal Zhuanduokou Pass al west gate.Ripartiamo per Pechino verso le 16:30 e andiamo direttamente al ristorante alle 19:30. Abbiamo fissato la cena al Bian Yi Fang, un ristorante celebre per l’anatra laccata alla pechinese. La cena è buona, ma sinceramente da un piatto così decantato ci aspettavamo di più. Finita la cena, esausti, torniamo in hotel in metro condividendo le impressioni della giornata con gli occhi ancora pieni di meraviglia.

13/10 Sabato - Giorno 5Questa mattina la guida ed io abbiamo organizzato una sorpresa per il gruppo. Si parte alle 8, in compagnia di Massimo, in metro in direzione del Palazzo d’Estate come previsto dall’itinerario. Scendiamo però qualche fermata prima al Beijing Zoo per portare il gruppo a vedere un altro simbolo di questo Paese, i panda! Nessuno di noi li aveva mai visti prima dal vivo, e siamo tutti emozionati. Giriamo tra i recinti per un’oretta facendo una smisurata quantità di foto agli animali e poi ripartiamo per il Palazzo d’Estate.Il giardino, in cinese Yihé Yuan = Giardino dell’Armonia Educata, di sabato è molto frequentato da turisti locali e dobbiamo spesso farci strada tra la folla. Un peccato non poterselo godere in serenità perché sia il giardino che il palazzo sono straordinari. Costruito attorno ad un lago punteggiato di piante di loto, il complesso di edifici risale il fianco della collina fino alla Torre dell’Incenso Buddista. Il percorso sale attraverso circa 1000 scalini fino al Tempio buddista del mare di Saggezza, in cima alla Collina della Longevità. Conclusa la splendida visita pranziamo e andiamo al Tempio Lama.Lo Yonghe Gong, questo è il suo nome cinese, è un monastero tutt’ora utilizzato dedicato ai lama

tibetani seguaci di Panchen Lama. Il Dalai Lama per i motivi politici noti, seguendo lo stile oscurantista della politica cinese, non viene quasi menzionato. Il tempio è bellissimo, sono cinque pagode intervallate da altrettanti cortili, una in fila all’altra da sud a nord, secondo i dettami geomantici del Feng Shui. Via via più alte e con statue e troni più imponenti dentro. Nell’ultimo si trova una enorme statua di Buddha in legno alta 26m. La visita dura circa 1h30’ dopodiché ci spostiamo con la metro verso il moderno Quartiere Olimpico.Alle 18:15 accendono le luci ai due edifici simbolo della zona: il Cubo d’acqua e il Nido di rondine. Ovvero la piscina e lo stadio olimpici. Dopo tre giorni nella storia antica della città, diamo un breve sguardo a quella contemporanea. Percorriamo a piedi tutto il viale olimpico per circa 1,5k e poi in metro torniamo in hotel, prepariamo gli zaini e andiamo in stazione.La stazione è gigantesca. Passati i controlli si cerca sul tabellone luminoso il numero del treno, che è anche l’unica scritta in caratteri riconoscibili. Saliamo a bordo e prendiamo i nostri letti. Il viaggio in treno è confortevole, si dorme in cuccette chiuse con 4 letti, abbiamo tre scompartimenti tutti per noi.

14/10 Domenica - Giorno 6Arriviamo a Datong alle 6:02 puntualissimi, appena usciti troviamo il nostro autista con un cartello con il mio nome che ci aspetta. La giornata purtroppo è piovosa. Facciamo colazione e partiamo verso le grotte dove arriviamo in mezz’ora. Le grotte si dividono in tre gruppi, le prime più recenti sono scavate nella roccia, quindi si sviluppano al chiuso. Sono le più belle dal punto di vista artistico, colorate e ricoperte di bassorilievi. Il secondo gruppo ha delle sovrastrutture in legno che simulano l’ingresso di una

pagoda. La struttura interna ha un pilastro centrale e alti soffitti, sono completamente scolpite e colorate. Quelle dell’ultimo gruppo, le più antiche, sono anche le più imponenti. In particolare la grotta numero 20 ospita l’enorme statua del Buddha seduto simbolo di tutto il sito. In circa due ore e mezzo visitiamo il complesso e ripartiamo in direzione del Tempio Sospeso o Xuankong.Il tempio è spettacolare, si staglia a circa 75 metri di altezza, completamente abbarbicato alla parete di roccia del canyon. Una lunga sinuosa scalinata conduce all’interno. La struttura risale alla prima metà del I millennio ed è l’unico tempio al mondo dove si combinano le tre religioni tradizionali cinesi: Buddismo, Taoismo e Confucianesimo.L’ultima tappa del giorno è la Pagoda del Tempio di Fogong. Si tratta di una pagoda di legno alta circa 70m, edificata intorno all’anno 1050 e ancora integra nella sua struttura originale. Proseguiamo poi per Pingyao, la strada è lunga e arriviamo a destinazione alle 23. L’hotel è in stile “Kang” con letti in muratura e la corte interna centrale con le stanze tutte intorno. È ricavato da una antica abitazione locale.Approfittiamo della bella serata per fare un breve giretto delle vie del centro storico illuminato, fino all’antico palazzo del governo locale.

15/10 Lunedì - Giorno 7Oggi partiamo con più calma per un giro per il paese in autonomia. Il centro storico, racchiuso nelle mura, risale al periodo Ming ed è uno dei meglio conservati della Cina. Visitiamo il bellissimo Tempio Chenghuang, il Tempio di Confucio e l’adiacente Muro dei nove draghi. Il Rishengchang Museum, una delle prime banche del Paese e la prima ad emettere assegni circolari. Finito il giro interno saliamo sulle mura per una camminata sul perimetro che si estende per 6km. Ci fermiamo a pranzo e nel pomeriggio ci concediamo una mezza giornata di libertà. Un gruppetto resta in giro per il paese per fare shopping, mentre gli altri vengono con me a visitare l’interessante Tempio Shuanglin, 7km ad ovest della città. E’ celebre per le sue magnifiche statue di epica Ming e Qing, tra le migliori della Cina. Il resto del pomeriggio lo passiamo girando per il paese, quando il sole tramonta e le luci delle lanterne rosse su accendono le strade diventano un incanto. Ci godiamo lo spettacolo fino alle 19:30 quando la macchina elettrica ci viene a prendere per portarci in stazione per prendere il treno notturno per Xi’an.

16/10 Martedì - Giorno 8Alle 7 in punto siamo a Xi’an, la prima capitale della Cina unificata ai tempi della dinastia Qin. Incontriamo la guida Sabrina e insieme procediamo verso il sito dell’esercito di terracotta. Il sito, scoperto per caso nel 1974 da un contadino della zona, è costituito da un maudoleo e una serie di fosse contenenti una riproduzione in terracotta dell’esercito dell’Imperatore Qin Shi Huangdi. Capostipite della dinastia Qin, risalente a circa 2200 anni fa, è considerato il fondatore della Cina, primo

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a riunire i 7 regni precedenti sotto un unico potere centralizzato. L’esercito è rivolto in direzione di provenienza dei nemici dell’Impero, verso est perché è posto a difesa del mausoleo dell’Imperatore stesso ad ovest delle fosse. Il mausoleo non è stato ancora scavato per non alterarne il contenuto in attesa di tecnologie future adeguate a preservarlo. Passati i controlli entriamo nel padiglione numero 1 , il più grande, dove si trova la fossa principale che ospita circa 2000 figure, tra statue di fanti, cavalieri e carri. Per secondo visitiamo il terzo padiglione che ospita gli ufficiali di medio rango e i generali, è il più piccolo (circa 60 statue). Infine andiamo al secondo padiglione, che ha il 90% di superficie ancora da scavare e statue di arcieri, carri, ufficiali e cavalli. La particolarità del secondo padiglione è che si vedono ancora tantissime statue parzialmente interrate.Conclusa l’emozionante visita ripartiamo in bus verso Hanyanling, il mausoleo dell’Imperatore Jingdi. Siamo gli unici turisti del sito che è composto da due mausolei, uno dell’Imperatore Jingdi, Il quarto della dinastia Han, e della sua imperatrice. Come per il mausoleo di Qin Shi Huangdi, l’interno non è stato ancora scavato. Nelle fosse sono stati sepolti dei modelli in argilla in scala ridotta di tutto il corredo funebre dell’imperatore. Migliaia di servitori, militari, concubine, carri, animali, cibarie, e tutto quello che poteva servire all’imperatore nella vita oltre la morte. Il sito è straordinario e lontano dai flussi turistici di massa, merita sicuramente una visita.Per cena andiamo alla Shaanxi Grand Opera House dove segue lo spettacolo Tang Dinasty. Mangiamo ravioli di tutti i tipi, uno più buono dell’altro. Lo spettacolo seguente alterna musica tradizionale e danza in stile Tang. Le opinioni sono state contrastanti, ma a mio modo di vedere è stato piacevole, in particolare dal punto di vista coreografico, i costumi erano straordinari! Al ritorno facciamo una lunga passeggiata verso l’hotel, passando lungo le mura illuminate della città.

17/10 Mercoledì - Giorno 9Sabrina ci viene a prendere in hotel e andiamoa piedi alla Pagoda della Piccola Oca. Si tratta di una torre di circa 50m che risale al periodo della dinastia Tang, circa 1300 anni fa. È stata ristrutturata più di recente, sia in periodo Ming, sia negli anni ‘60 a causa dei numerosi terremoti che hanno colpito la regione nei secoli. Il biglietto comprende la visita dell’adiacente museo archeologico di Xi’an. Conclusa la breve visita andiamo alle mura, affittiamo le bicilette e facciamo tutto il giro di 14km in un paio ore. Visitiamo poi il quartiere musulmano, la torre del tamburo e la torre della campana, i punti di riferimento della città.Per cena decidiamo di non allontanarci, ci fermiamo in un piccolo ma buon ristorante vicino all’albergo e dopo una passeggiata serale andiamo a letto presto in vista della sveglia fra poche ore.Ci aspetta una alzataccia per il volo per Guilin.

18/10 Giovedì - Giorno 10Siamo in partenza per Guilin. Il bus ci viene a prendere alle 4:30 per portarci in aeroporto. Il volo

parte alle 7:15 e arriva puntuale due ore dopo a Guilin.Siamo circa 800km più a sud, e appena usciti dall’aeroporto si sente subito la notevole differenza di umidità e temperatura. Anche i colori della natura circostante sono diversi, la vegetazione è rigogliosa l’aria è satura di umidità e una fitta pioggerellina ammanta tutto. Appena fuori incontro subito la nostra Julie, la guida migliore avuta in tutto il viaggio. Ci mettiamo in cammino in bus verso la zona delle risaie di Lonji. In due ore siamo all’area di parcheggio dove lasciamo i nostri zaini in deposito e prendiamo la navetta che ci porta al villaggio di Ping’an lungo una salita tortuosa. Attraversiamo colline verdi, qua e là si iniziano a vedere i primi terrazzamenti più bassi spuntare dalla nebbia. Arrivati a Longji si scende dalla navetta e si inizia il percorso a piedi. in circa 45 minuti siamo arrivati a quello al nostro hotel, il Li Qing è molto pittoresco tutto di legno, sembra di essere in una baita alpina. Il cambio di paesaggio da ieri è drastico. CI feriamo a pranzo sulla terrazza panoramica e in particolare apprezziamo il riso cucinato dentro la canna di bambù. Dopo la sosta ripartiamo per la seconda parte del percorso di trekking, lo spettacolo che circonda è fantastico. La strada segue i crinali delle colline terrazzate, poche ancora piene di acqua, mentre la maggior parte sono piene di steli gravidi di chicchi di riso. La stagione è quella del raccolto e fra le terrazze ci sono tanti contadini delle etnie locali Yao e Zhuang a lavoro. Data la natura del terreno la lavorazione viene fatta a mano senza macchinari, il modesto raccolto servirà per l’uso familiare, non ha impieghi commerciali ne ovviamente industriali. Questo ha fatto sì che si sia mantenuta integra la tradizione della lavorazione manuale e non sia mutata sotto la spinta dell’industrializzazione. I crinali delle colline segnati dalle risaie sembrano le vertebre della schiena sinuosa di un immenso drago.Poco prima del tramonto, siamo di nuovo in hotel per riposare le gambe stanche e prepararci per la deliziosa cena. Dopocena riusciamo anche a trovare un locale con un po’ di musica, l’unico di Ping’an. Nonostante la stanchezza, l’entusiasmo per la straordinaria giornata ci porta a cantare e ballare fino a mezzanotte.

19/10 Venerdì - Giorno 11Ci svegliamo immersi in una fittissima nebbia che lentamente si alza via via che il sole riscalda l’aria. Il paesaggio ha un aspetto etero, quasi spettrale, c’è un silenzio surreale. Facciamo colazione nell’atrio principale con vista sulle risaie circostanti, raccogliamo le nostre cose e alle 8:15 ripartiamo per il nostro trekking mattutino.La tappa più interesante é un antico villaggio Zhuang, escluso dal passaggio turistico principale è rimasto più integro di Ping’an ormai pieno di alberghi. Alle 10:15 concludiamo il nostro percorso a piedi e riprendiamo la navetta per tornare al parcheggio di Ping’an.

Recuperati i bagagli ripartiamo in direzione di Yangdi per la navigazione sul fiume Li.La giornata è uggiosa, scende una pioggerellina finissima e tutto è ammantato da una nebbia spettrale che nasconde qua e là i verticali picchi calcarei rendendo tutto ancora più affascinante. Lo scenario è straordinario, percorriamo il fiume sulla nostra zattera a motore per circa 1h fino al villaggio di Xingping. Ci fermiamo per pranzo e proseguiamo per il paesino di Fuli per la seconda tratta di navigazione. Facciamo andata e ritorno nel tratto Fuli – Liugong nel tardo pomeriggio, c’è una luce migliore, siamo i soli a percorrere questo tratto di fiume. Forse a causa della chiusura del tratto precedente, risulta molto più pacifico e rilassante di quello fatto questa mattina.Rientriamo a Yangshuo in bus e andiamo diretti allo spettacolo di luci e danza sul fiume “Impressions Sanjieliu”. Lo show è veramente scenografico, lo stage è costituito da un invaso laterale del fiume circondato dagli spalti a mo’ di teatro. Tutto intorno si innalzano fieri i pinnacoli calcarei tipici della zona, illuminati dal basso da fari colorati che rendono questo teatro naturale straordinariamente suggestivo. Finito lo spettacolo torniamo al nostro hotel in bus e poi usciamo per cena nel vivace centro di Yangshuo.

20/10 Sabato - Giorno 12Oggi abbiamo organizzato la biciclettata lungo il fiume Yulong, ma il tempo non accenna a migliorare. Scende una pioggia intensa, decidiamo di partire lo stesso e nonostante i kway ci mezziamo. Un vero peccato perché il percorso sarebbe suggestivo, le nubi basse avvolgono la campagna e nascondono parzialmente le vette delle vertiginose montagne circostanti. Decidiamo di anticipare il pranzo, arriviamo alle 11:30 a casa del fratello di Julie che siamo zuppi. Ci fermeremo qui per pranzo, e ne approfittiamo per asciugarci a turni con il phon gentilmente messo a disposizione dalla famiglia del fratello di Julie. La scena è comica, 12 persone mezze spogliate, che si asciugano a vicenda sotto una tettoia mentre Julie e suoi parenti ridono divertiti e ci preparano da mangiare! Poco male non ci scoraggiamo e ci ridiamo su anche noi, alcuni collaborano alla preparazione del pranzo, mentre altri asciugano per tutti. Il buon umore e l’ottimo

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pranzo hanno fatto bene anche alla giornata, perché miracolosamente smette di piovere! Alle 13:30 ripartiamo con lo stomaco pieno e senza più le mantelline per il proseguo del percorso e finalmente riusciamo a goderci lo splendido panorama!Prima tappa la salita a piedi a Moon Hill. Arrivati in cima al belvedere scopriamo che siamo quasi completamente immersi nella nuvola e non si vede molto, a malapena si scorge il buco nella montagna che le ha dato il nome. Riprendiamo le bici e percorriamoa passo lento una strada che costeggia lo Yulong, attraversando zone agricole e bellissimi giardini fioriti. Il tempo regge e alle 17 siamo di ritorno a Yangshuo miracolosamente asciutti.In serata andiamo a vedere l’interessante pesca con i cormorani e poi a cena nel vivace centro cittadino.

21/10 Domenica - Giorno 13Il bus ci viene a prendere in hotel alle 4:30, per andare in aeroporto a Guilin ci vuole circa 1h. Imbarchiamo i bagagli, facciamo il check-in e partiamo come sempre in orario perfetto per Shanghai Pudong.Riprendiamo i bagagli e andiamo alla stazione del Maglev, il treno a levitazione magnetica che porta in centro. Arriva a 430km/h e compie i 40km che separano l’aeroporto dalla città in 8 minuti. Arriviamo alla stazione di Longyang senza nemmeno rendercene conto. L’impatto iniziale con Shanghai è straordinario, sembra di essere proiettati in un futuro distopico alla Blade Runner! Il passaggio è ancora più di impatto venendo da una realtà provinciale e rurale come Yangshuo ed i suoi dintorni.Alle 12 ci raggiunge la nostra guida Luisa con cui pianifico la giornata: città vecchia, Giardino del Mandarino Yu, Nanjing Rd., Concessione francese. Scopriremo che la città ha un sistema di trasporti estremamente funzionale e facilmente fruibile anche per chi visita la città per la prima volta in autonomia.Il Giardino Yu Yuan, risalente alla dinastia Ming, circa metà del 1500, è nella parte storica della città. Ideato dal mandarino Pan Yun Duan come regalo per il padre. In mezz’ora circa visitiamo questo splendido giardino, uno dei più celebri in tutta la Cina, preso da modello per molti altri in tutto il Paese. Proseguiamo poi a piedi verso il Bund, il celebre lungofiume della città. Arriviamo sul lato del fiume Huangpo opposto a Pudong e facciamo qualche foto allo spettacolare skyline del distretto finanziario: il Cavatappi, la Shanghai Tower, la Jin Mao Tower, la Pearl Tv Tower e gli altri grattacieli si specchiano nelle acque torbide del fiume. In metro arriviamo poi al quartiere della concessione francese. La maggior parte degli edifici risale agli anni ‘30, ed è in stile europeo, sembra di essere a Londra. Particolare, pieno di locali e bei ristoranti interessanti per la vita serale.Riprendiamo la metro e ci trasferiamo a Pudong, per

salire sulla Jinmao Tower. La torre è alta 421m ed ha un belvedere all’88esimo piano a cui si accede con un ascensore che sale a 9m/s. Dalla torre si vede uno spettacolare panorama di Pudong, dei grattacieli adiacenti, del Bund e della sterminata estensione della città a perdita d’occhio. Il momento migliore è alle 18 quando accendono le luci dei grattacieli circostanti.

Per gustare un po’ della nightlife locale a andiamo a cena nel Cavatappi al Dim Tai Fung, uno dei più famosi ristoranti di Ravioli della città. La serata prosegue piacevolmente al Barbarossa, un bel locale in People’s Square, tra birra e chiacchiere. Torniamo in hotel con una passeggiata attraverso il vivace centro città.

22/10 Lunedì - Giorno 14Appuntamento fissato alle 8:30 con il bus per l’escursione a Suzhou e Tongli.Il delizioso paesino di Tongli è a circa 1h da Shanghai, si sviluppa lungo una serie di pittoreschi canali attraversati da ponti di pietra e percorsi da barche di legno a remo singolo. Da non perdere assolutamente I Giardini di Tuisi, un meraviglioso incanto di tranquillità ed armonia intorno ad uno stagno con le carpe, circondato da delicati padiglioni di epoca Ming e Qing. Giriamo per il piacevole paesino fino alle 14 perdendoci tra i vicoli e i canali, e poi ripartiamo verso Suzhou.Alle 15 siamo davanti al Giardino dell’Umile Amministratore. È un grande giardino di epoca Ming, risalente all’inizio del 1500. Comprende una ventina di meravigliosi padiglioni affacciati su ponti a zigzag, specchi d’acqua pieni di piante di loro, ninfee, pesci, anatre mandarine, alberi di tutti i tipi, numerosi bonsai. Il fogliame autunnale rende i colori unici. Purtroppo è anche piuttosto affollato nonostante la giornata sia uggiosa e sia lunedì. Lo visitiamo in un paio di ore e verso le 17:30 ripartiamo verso Shanghai. C’è un traffico assurdo e ci vuole 2h30’ a tornare a Shanghai.Cena e dopocena lungo il Bund.

23/10 Martedì - Giorno 15Gestiamo la giornata di oggi in autonomia, prima tappa il Tempio del Buddha di giada. La struttura attuale risale all’inizio del ‘900. Di particolare interesse sono due statue di giada che gli danno il nome, portate a Shanghai dalla Birmania durante il periodo della dinastia Song. Visitiamo poi l’interessante Museo dei Poster della Propaganda, una vasta collezione di manifesti del regime comunista dagli anni 40 in poi. Sono stati raccolti da un comune cittadino appassionato che li ha via via messi da parte durante gli anni e ne ha allestito la mostra nel seminterrato di casa. Curiosamente tutt’ora per visitare il museo si accede dall’ingresso del suo condominio. Per

pranzo andiamo tutti insieme al Pearl Market, il famoso mercato del falso a Pudong. È un enorme mercato sotterraneo a cui si accede direttamente dalla metro, in cui si può trovare roba contraffatta di tutti le tipologie. I prezzi sono molto variabili e a volte trattabili fino ad 1/4, 1/5 di quello richiesto. Dopo pranzo ci disperdiamo ognuno a seconda dei propri interessi. Io visito l’adiacente museo della scienza e della tecnologia, lo Shanghai Museum e rapidamente lo splendido Shanghai Urban Planning Exhibition. Alcuni girano per le strade commerciali, altri salgono sulla avveniristica Shanghai Tower. Concluso il giro raggiungo in metro i mercatini della città vecchia, per comprare un regalo a nome del gruppo alla nostra Elvira che compie gli anni. Un paio di bacchette di ebano personalizzate le ricorderanno di noi e di questo speciale compleanno!Alle 19 siamo tutti in hotel come fissato, ceniamo per l’ultima volta tutti insieme in una birreria vicina. È arrivato il momento dei saluti, il gruppo di Milano é in partenza. Con emozione, abbracci e baci salutiamo i nostri cari compagni di viaggio con la promessa di ritrovarci a breve tutti insieme. Noi da Roma restiamo una notte in più, e ne approfittiamo per l’ultima passeggiata serale per bere qualcosa all’aperto. Dopo l’ultimo brindisi andiamo a dormire in attesa della sveglia presto di domani.

24/10 Mercoledì - Giorno 16La sveglia suona alle 4:30, raggiungiamo in metro l’aeroporto di Honquiao in circa mezz’ora. Facciamo scalo a Pechino e dopo due ore salutiamo definitivamente la Cina e prendiamo il volo intercontinentale per Roma che ci riporta a casa.

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