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IL SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ DEL CIRCOLO “G.PASCOLI” È CERTIFICATO UNI EN ISO 9004 2009 DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 1 POF Scuola Infanzia - Scuola Primaria Anno scolastico 2012/13 2013/14 CIRCOLO DIDATTICO STATALE “GIOVANNI PASCOLI” 80028 GRUMO NEVANO(NA) Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567 Distretto 27 C.C. postale 10619807 E-mail [email protected] Codice Fiscale: 80058500630 Cod. Mecc. NAEE 14300T ANNO SCOLASTICO 2012-13 2013-2014 POF nel Mondo di CERVELLANDIA

CIRCOLO DIDATTICO STATALE · Scuola Infanzia - Scuola Primaria ... A CHE COSA SERVE? Alla SCUOLA: Docenti, ... Supportare lo sviluppo di specifiche conoscenze/competenze

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DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 1

POF

Scuola Infanzia - Scuola Primaria

Anno scolastico

2012/13 2013/14

CIRCOLO DIDATTICO STATALE

“GIOVANNI PASCOLI”

80028 – GRUMO NEVANO(NA) Via XXIV Maggio, 58 Tel. 081/8333489 fax 081/3951567

Distretto 27 C.C. postale 10619807 E-mail [email protected]

Codice Fiscale: 80058500630 – Cod. Mecc. NAEE 14300T

ANNO SCOLASTICO 2012-13 2013-2014

POF

nel Mondo di CERVELLANDIA

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PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA

INDICE

Premessa ………………………………………………………………

Presentazione del Circolo:

La Mission e la vision del Circolo ………………………………………

Il percorso per la qualità e l’eccellenza …………………………………

La politica per la qualità ……………………………………………………

Analisi del territorio:

Il contesto ……………………………………………………………………

Bisogni formativi dell’utenza ……………………………………………….

Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio ……………………

Le risorse dell’Istituto:

Gli alunni.- I plessi. ……………………………………………………………

Risorse strutturali. Risorse professionali …………………………………

Organizzazione del Circolo:

Attività didattiche ……………………………………………………………

Attività amministrative ………………………………………………………

Organigramma …………………………………………………………………

Funzioni …………………………………………………………………………

Articolazione degli incarichi …………………………………………………

Rapporti con le famiglie ………………………………………………………

Piano per la sicurezza…………………………………………………………

Piano per la sicurezza Privacy…………………………………………….

Stile educativo di Circolo:

a) La relazione …………………………………………………………………

b) L’attenzione per le difficoltà di apprendimento …………………………

c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità –

Autonomia

Il contratto formativo ..................................................................................

La progettazione didattica:

Premessa ………………………………………………………………………

Progettazione ....................................................................…………………

La rilevazione degli apprendimenti/valutazione………………………….

Formazione e aggiornamento del personale………………………………

Verifica e valutazione del POF……………………………………………

ALLEGATI:

Piano delle Attività - Macroprogetto “Cervellandia” - Accordi e protocolli di intesa.

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DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 3

Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche che esplica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa organizzativa, “che

le scuole adottano nell’ambito dell’autonomia provvedendo alla progettazione dei percorsi educativi

e didattici” (art.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche)

A CHI SERVE? A CHE COSA SERVE?

Alla SCUOLA:

Docenti, Non docenti, Alunni Esplicitare gli obiettivi e gli esiti perseguiti

Alle FAMIGLIE e alla

SOCIETÀ Razionalizzare l'utilizzo delle risorse

Definire e proclamare all'esterno obiettivi, esiti, percorsi

Come punto di riferimento per verificare, valutare e modificare

l’offerta

PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO

La Mission e la Vision del Circolo:

Le insegnanti del C.D.“G. Pascoli” di Grumo Nevano, consapevoli che gli alunni di oggi

- saranno chiamati a confrontarsi con una società multietnica, molto più ampia della nostra

- dovranno competere con i giovani delle altre nazioni dell’Unione Europea

- dovranno essere in grado di apprendere in modo più rapido possibile

- dovranno essere duttili per essere al passo con i tempi

intendono:

- educare gli allievi in un’atmosfera di accoglienza, comprensione, tolleranza, rispetto e

serenità, evitando comportamenti che possano indurre a qualsiasi forma di discriminazione, per far

sì che le diversità diventino una ricchezza umana e culturale

- preparare le basi per la formazione di un uomo e di un cittadino che conosca i saperi

(istruito), che sappia fare (competente) e che sappia essere (in grado di agire autonomamente e di

stabilire rapporti nel rispetto dei valori condivisi della comunità locale, nazionale, europea).

Per raggiungere questi obiettivi, la nostra comunità scolastica, che vive da sempre momenti di

profonda trasformazione, tende ad una progettazione “in progress” e alla realizzazione di

interventi finalizzati ad:

Implementare il miglioramento del prodotto del servizio offerto (successo scolastico e formativo)

Implementare la logica organizzativa funzionale

Supportare lo sviluppo di specifiche conoscenze/competenze

Sollecitare l’interazione/integrazione fra persone

Monitorare i prodotti e i processi

PREMESSA

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DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 4

Favorire l’empowerment, al fine di mobilitare energie per la realizzazione di obiettivi condivisi

attraverso deleghe precise, correlate a competenze accertate o che possano essere facilmente

acquisite, ad informazioni adeguate e a riconoscimenti per l’impegno profuso

Favorire la formazione, come leva di coinvolgimento e di cambiamento delle conoscenze e dello

sviluppo organizzativo e di innalzamento dell’autostima. Indispensabile per esercitare una

responsabilità diffusa e condivisa.

Il percorso per la qualità e l’eccellenza: La necessità di impostare la propria organizzazione finalizzandola al miglioramento dell’efficacia e

dell’efficienza dei servizi offerti all’utenza è stata sentita dalle docenti del Circolo come una

inderogabile priorità che, nell’ultimo decennio, ha fatto percorrere alla scuola le seguenti tappe:

a.s. 1997-2000: Autonomia DM 765/97 – fase sperimentale durata 3 anni con lo scopo di innalzare

la Qualità, valorizzando le eccellenze e recuperando le carenze. Riconoscimento dell’allora ministro

Berlinguer che, in una lettera datata 21.2.98, ringrazia la scuola Pascoli di Grumo Nevano per aver

colto lo spirito dell’ autonomia.

a.s. 2000-2001: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per la

sensibilizzazione alla cultura della Qualità: il percorso, rivolto a DS, docenti e personale

amministrativo, ha permesso la costituzione del Gruppo Qualità

a.s. 2001-2002: Partecipazione al percorso organizzato dal Polo Qualità di Napoli per il corso sul

Metodo della qualità (dall’analisi ai progetti di miglioramento): il percorso, rivolto a DS, docenti e

personale amministrativo, ha permesso la sensibilizzazione e l’acquisizione di un metodo per

l’impostazione di un Sistema di gestione per la Qualità. Conquista del Diamante perfetto dagli

Osservatori del Monipof (Valutazione scuola )

a.s. 2002-2003:

Partecipazione, in fase sperimentale, al Progetto INVALSI e adesione al Polo Qualità di Napoli per

il progetto “Il Sistema di gestione per la Qualità”. Presentazione della scuola al 2°tavolo di

Benchmarking della buona prassi: Dove sono i nostri specchi? Esperienze di autoanalisi-

autovalutazione- 4 giugno 2003 a Vico Equense

a.s. 2003-2004:

Costituzione di un Gruppo di Autovalutazione per la definizione dei processi del Sistema di

Gestione per la Qualità del Circolo Didattico “Pascoli”, coerente con la Norma ISO 9001:2000.

Pubblicazione a gennaio 2004 della propria esperienza nel libro del Polo Qualità “La Qualità

plurale”- capitolo 5 Percorso storico del Polo Qualità. Certificazione del Sistema Qualità (certificato

n. IT04/0629 Rilasciato dall’Ente Terzo S.G.S. 1l 22/giugno/2004).

a.s. 2004-2005:

Adesione all’Associazione EGOCreaNET – Università di Firenze e collaborazione con il prof.

Paolo Manzelli. Presentazione del macroprogetto di Circolo “Cervellandia” all’INFOSCUOLA di

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Maddaloni il 20/04/2005. Partecipazione all’incontro “Costruiamo la Qualità dell’integrazione

scolastica” il 20 maggio 2005 a Salerno “La Qualità dell’integrazione scolastica”.

Presentazione del macroprogetto “CERVELLANDIA” all’EUROPEAN YOUTH Communication

Camp il 10 Giugno 2005 ad Helsinki(Finlandia) e al Festival della Scienza ed Educazione Creativa

di Praga (Repubblica Ceca), il 13 Luglio 2005.

Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con visita ispettiva interna gestite dal gruppo di

auutovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno ( giugno 2005); Partecipazione al

Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la predisposizione di un apposito documento

da parte del Gruppo di Miglioramento.

a.s. 2005/2006:

Mantenimento del sistema di gestione per la qualità con periodiche visite ispettive interne gestite

dal gruppo di autovalutazione e visita di controllo con certificatore esterno (5/luglio/2006);

candidatura al Premio Qualità Italia e visita di un team di valutatori per la verifica dei requisiti

richiesti (dicembre 2005); partecipazione al Premio Qualità per la Pubblica Amministrazione con la

predisposizione di un apposito documento da parte del Gruppo di Miglioramento (ex gruppo di

autovalutazione).

a.s. 2006/07:

Presentazione del progetto “CERVELLANDIA- "La patente di guida del Cervello” il 20 Marzo

2007 al Seminario: Università/Impresa CULTURA-SCIENZE presso Palazzo Strozzi di Firenze per

la Settimana della Scienza. Rinnovo della Certificazione del Sistema di gestione della qualità con

verifica triennale del certificatore esterno. Conferma della certificazione triennale: Certificato n.

IT04/0629 del 6/07/2007. Definizione di alcune iniziative di miglioramento dei processi

organizzativi e didattici.

a.s. 2007/2008:

Definizione e scelta di alcune iniziative di miglioramento definite all’interno degli obiettivi specifici

per la qualità. Mantenimento del SGQ con periodiche visite ispettive sui processi organizzativi e

didattici gestite da personale interno appositamente incaricato; visita di controllo con certificatore

esterno (4/5 giugno 2008). Presentazione del Prog. Cervellandia " La scienza che parla attraverso

l'arte" al Museo La Specola - Tribuna di Galileo Galilei - Firenze. Partecipazione e presentazione di

- Scienza-Arte e Narrazione- di Cervellandia al "Festival della Narrazione" nella Fortezza dei

Medici a Poggibonsi (Siena)

Partecipazione della Scuola al Progetto europeo PON e al Prog. regionale relativo a scuole area a

rischio (Art.9 CCNL) " Una Scuola per tutti"

a.s. 2008/2009:

Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano -

Circolo Didattico G. Leopardi S. Antimo - in partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Arci

Punto 99, Cantiere Giovani, CAM, Dadaa Ghezo, Centro Astalli sud, la Gioiosa, ISFOM - con il

patrocinio del Comune di S. Antimo

Certificazione Polo Qualità di Napoli UNI EN ISO 9004/09

a.s. 2009/2010:

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 Sistema Qualità per il successo durevole

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Prog. Scuole Aperte "Tutti diversi e tutti uguali" Circolo Didattico G. Pascoli Grumo Nevano - in

partenariato con : Comune di Grumo Nevano, Cantiere Giovani, CAM, la Gioiosa, ISFOM -La

Bottega LIOCORNO ONLUS

PULCINELLAMENTE –partecipazione degli alunni alla Rassegna teatrale- Premiazione del C.D.

Pascoli Vincitori del 1° posto

PON - 2009/10 Moduli attivati C1 B7 B9 per (ALUNNI - DOCENTI E PERSONALE

SCOLASTICO)

a.s 2010/2011:

) PON L1 (Attività di pubblicizzazione)

Partecipazione della scuola a “Città della Scienza” 3 giorni per la scuola

Scuola selezionata dal ministero per la sperimentazione di CL@SSE 2.0

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE

Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.

Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix” progetto regionale per gli alunni delle classi 4^

del C.D.

Scuola selezionata per il Progetto “VALORIZZA”

19/03/2011 - Premiazione Brain Awareness Week - Settimana del Cervello

-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 9 giugno 2011

Partecipazione al Seminario Valorizza a Roma il 30 giugno 2011 Sala Conferenza dei Deputati

Partecipazione al Convegno sulla Valutazione a Roma – Palazzo Montecitorio- 2011/2012

PON 2010/2011 Moduli attivati obiettivo C1 –C3 -B7- B9 per (ALUNNI DOCENTI E

PERSONALE SCOLASTICO)

PON realizzati 2010/2011

C-1-FSE-

2010-2575 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

C-3-FSE-

2010-491 Interventi di educazione ambientale, interculturale, sui diritti umani, sulla legalità e sul lavoro

anche attraverso modalità di apprendimento 'informale' D-1-FSE-

2010-914 Interventi formativi rivolti ai docenti e al personale della scuola, sulle nuove tecnologie della

comunicazione

Modulo

C1

Titolo Progetto Data Inizio Data Fine

1 UN MARE DI NUMERI...... 24/01/2011 01/06/2011

2 LE STELLE SONO TANTE MILIONI DI

MILIONI........

26/01/2011 01/06/2011

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a.s2011/2012

ISTITUZIONE di una sezione Primavera nei rispettivi plessi sc. INFANZIA (Deledda-

Vespucci)

Progetto sull’ALIMENTAZIONE “Crescere Felix”attuazione progetto regionale per gli alunni delle

classi 4^ del C.D

Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ vincitori premio

quale “Migliore Coreografia”

Partecipazione PON 2007/2013”Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H

miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA

CAF-

Scuola selezionata Sperimentazione ministeriale VALES

Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 6 giugno 2012 PON 2011/2012/2013 attivati/da attivare

a.s.2012/2013 Progetto OROGEL “La frutta nella scuola” attivazione del progetto per tutti gli alunni del C.D.

Progetto di educazione Motoria alunni Pascoli Deledda

3 IL LIBRO PARLANTE 24/01/2011 01/06/2011

4 CIAK SI SCRIVE 26/01/2011 01/06/2011

5 AN INCREDIBLE ADVENTURE 24/01/2011 01/06/2011

6 FREE TIME 26/01/2011 01/06/2011

Modulo

C3 2

moduli

Titolo Progetto

Sulle Ali della Libertà

Data Inizio

24/01/2011

Data Fine

1/06/2011

D1 Allenarsi all’innovazione: la comunicazione multimediale

FSE C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave C-1-FSE-2010-2575

C-1 FSE-2011-1319

IL PC SI APRE AI NUMERI 30h 27/02/12 31/05/2012

DIGITO ED IMPARO 50 h 06/02/2012 31/05/12

LET'S PLAY 30h 16/02/2012 31/05/2012

B7 Da attivare D1 Da attivare

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Partecipazione alla Rassegna teatrale PULCINELLAMENTE alunni classi V^ Vincitori del primo

premio

Partecipazione PON 2007/2013”Competenze per lo Sviluppo (FSE) ASSE II obiettivo H

miglioramento delle performance delle istituzioni scolastiche –PERCORSO SCUOLE PILOTA

CAF-

VALES -percorso di autovalutazione.

Conclusione esperienza triennale ministeriale Cl@sse 2.0 Laboratorio della mente

- Attuazione Progetto Area a Rischio “Tutti i colori del Mondo”

Scuola selezionata per i 3giorni della scuola a Città della Scienza.

-Il C.D Pascoli è sede di esami orali di Lingua Inglese del TRINITY COLLEGE LONDON

-Il C.D Pascoli è sede di esami per la certificazione EIPASS (Patente Europea)

-Certificazione Polo Qualità UNI EN ISO 9004/09 conseguita 6 giugno 2013

Pubblicazione CERVELLANDIA libro “Protagonisti di una scuola che cambia” UIL

La politica per la qualità e per il successo durevole è definita dal DS e dallo Staff di

coordinamento e gestione sulla base delle linee di indirizzo generale fissate dal

Consiglio di Circolo e recepite nel P.O.F.

Essa ha lo scopo di:

- soddisfare pienamente le esigenze della comunità, fornendo una formazione

competitiva, al passo con l’evoluzione e, quando possibile innovativa

- migliorare e consolidare nel tempo l’alta reputazione che il Circolo Didattico

“G.Pascoli” si è costruita nel tempo, a livello locale e adesso anche a livello

nazionale ed internazionale

Tale politica viene condivisa con il personale nel corso di apposite riunioni e viene

affissa agli albi della scuola. In particolare, le riunioni con il personale docente della

PON

B7 MODULO 1 30H Formazione docent + certificazione Trinity

Speak English

D1 MODULI 2 60H + certificazione EIPASS Informaticamente 1

Informaticamente 2; PON

B9 Modulo 1 30h Informiamo la scuola

Politica per la qualità

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scuola, che sono precedute dall’invio del documento, costituiscono il momento di

confronto e di dibattito sulla politica per la qualità.

Il riesame della politica avviene annualmente, al fine di accettarne l’idoneità degli

scopi del Circolo Didattico “G.Pascoli”

Il nostro intento è quello di costruire una Scuola attenta alla professionalità docente,

perché si è di fronte alla cultura della complessità, dell’organizzazione, della

responsabilità e di un’etica pubblica. Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica

sono già coscienti del significato delle innovazioni, dei perché dei cambiamenti.

Con il Progetto Valorizza si sono adottati metodi e strumenti idonei a misurare,

valutare e premiare la performance del personale, secondo criteri strettamente

connessi al soddisfacimento dell'interesse dei destinatari dell'attività e dei servizi.

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La ricerca, che è la base forte della nostra scuola,intende rilanciare un meditato percorso valutativo, con la possibilità di suscitare negli insegnanti una più ampia curiosità foriera di progressi significativi in termini di vere competenze.

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Il Contesto:

All’interno della vasta conurbazione napoletana, Grumo Nevano è parte centrale del sottosistema

intercomunale (Frattamaggiore, Frattaminore, Orta di Atella, Succivo, Sant’Arpino) attestato sulle

congiungenti l’Appia con la Sannitica.

Ha un’estensione territoriale di 2,92 Kmq e conta una popolazione di circa ventimila abitanti;

appartiene al distretto scolastico n.27 ed all’A..S.L.n.3 della Regione Campania.

Lo sviluppo urbanistico locale avvenuto in mancanza di modelli di pianificazione ed in assenza di

progettualità programmatiche, ha prodotto: diffuso abusivismo edilizio, inadeguatezza di opere

infrastrutturali, depauperamento irreversibile dei suoli agricoli, vivibilità dei luoghi al limite della

tollerabilità.

L’economia locale, dopo il progressivo abbandono delle attività agricole, si è sviluppata intorno ad

attività manifatturiere (calzature e abbigliamento) e di commercializzazione; tuttavia, alla diffusione

del benessere economico, sviluppatosi negli anni ottanta, non ha corrisposto una crescita qualitativa

della comunità. Tutto ciò ha causato in un primo tempo fenomeni di devianza, poi eccessiva

tolleranza per la mancanza di rispetto delle regole e, con l’incremento dell’occupazione femminile,

una conseguente diminuzione dei tempi dedicati alla famiglia, con relativa diminuzione dell’

attenzione ai bisogni affettivi e formativi.

In questo contesto nuove prospettive di impegno si presentano al mondo istituzionale e a quello

della scuola e si avverte la necessità di avviare un “patto sociale per lo sviluppo integrato” del

quale siano artefici propositivi: le famiglie, l’Amministrazione comunale, la scuola e il vasto e

variegato mondo del volontariato.

Bisogni formativi dell’utenza:

Premesso che i bambini provengono da un ambiente socio- economico- culturale misto e che, dopo

l’orario scolastico, occupano il tempo libero frequentando strutture sportive private, associazioni di

carattere religioso (scuola di catechismo, comunità cristiana, scout ) e/o seguendo programmi

televisivi, dai quali recepiscono passivamente messaggi ed immagini, da indagini effettuate, in

modo empirico su un campione di alunni, sono stati spesso riscontrati disagi di diversa entità:

debolezza psicologica e comportamentale, difficoltà di relazione, passività, forme di aggressività,

abitudini stereotipate, basso livello di autostima.

Da tali disagi risultano particolarmente rilevanti i seguenti bisogni:

a) dei bambini

di sicurezza e di autonomia

di sentirsi parte di un gruppo

di scoprire le proprie capacità

di comunicare il proprio modo di pensare

b) della committenza

di diversificare le attività didattiche

ANALISI DEL TERRITORIO

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di arricchire l’offerta formativa con corsi integrativi a carattere educativo, istruttivo,

ricreativo, al fine di:

1. sviluppare la capacità di apprendere

2. sviluppare la capacità di saper scegliere e di saper risolvere i problemi

3. sviluppare la capacità di lavorare in gruppo

4. favorire l’abilità di comunicare

5. preparare futuri cittadini capaci di costruire corretti rapporti interpersonali e di integrazione e

solidarietà.

Agenzie culturali-formative-ricreative del territorio:

Pro Loco

Centro Deledda- Cantiere Giovani

Associazione “Tendo la mano”

Circolo Culturale “Gneo Nevio”

Associazione sportiva “Alma Mater”

ARCI “Punto99”

Associazione Ambaradan- Promozione Sociale

Mani Tese ass.onlus

Associazione cattolica “A.C.R.”

Palestra “Ellade”

Scuole di danza

Centro “Astalli” (2° centro accoglienza immigrati)

Gruppo Scout “Grumo Nevano”

Caritas

Gli alunni:

Gli alunni che frequentano le scuola del Circolo Didattico per il corrente anno scolastico

sono in numero di 973

n. 343 di scuola materna distribuiti in 15 sezioni

n. 630 di scuola primaria ripartiti in 30 classi

- provengono da famiglie con indice socio-culturale eterogeneo basso- medio/medio -alto e da

famiglie extracomunitarie, che partecipano e collaborano con l’istituzione scolastica per il

raggiungimento degli obiettivi educativi e formativi proposti dalla scuola.

I plessi:

Il Circolo Didattico comprende:

a) due sedi di scuola primaria:

- Il plesso “G. Pascoli” di via XXIV Maggio

- Il plesso “G. Deledda” di via Giotto

b) due sedi di scuola materna:

- Il plesso di via Vespucci

- Il plesso “G.Deledda” di via Giotto

LE RISORSE DELL’ISTITUTO

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Risorse strutturali:

a) Plesso Pascoli

n. 18 aule

n. 3 Uffici

n. 1 Laboratorio informatico/multimediale con 12 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione

multimediale mobile

n. 1 Palestra coperta

n. 1 Locale per riunioni e per attività laboratoriali (in fase di adeguamenti)

n. 1 Gabinetto medico

n. 1 Area esterna attrezzata

b) Plesso Deledda: Scuola primaria

n. 12 aule

n. 1 Laboratorio multimediale con 17 postazioni in rete, 1 server, 1 postazione multimediale

mobile

Palestra coperta

n. 1 Gabinetto medico

n. 2 aule utilizzate per attività laboratoriali

c) Plesso Deledda: Scuola Infanzia

n. 6 sezioni

n. 1 aula speciale

Refettorio

Spazio/giochi interno attrezzato

d) Plesso di via Vespucci

n. 9 sezioni

n. 1 aula speciale

n 1sezione PRIMAVERA(attività da NOVEMBRE a LUGLIO)

Spazio/giochi interno attrezzato

n. 1 Gabinetto medico

Risorse professionali:

n. 1 dirigente

n. 1 direttore amministrativo

n 6 assistenti amministrativi

n. 14 collaboratori scolastici

docenti scuola materna:

n.31 docenti comuni

n. 4 docenti di sostegno

n. 1 docente di religione

docenti scuola primaria:

n. 44 docenti di sc. comuni + .. docenti incaricate

n. 11docenti di sostegno di cui 2 con incarico al 30 giugno

n. 4 docenti specializzate/specialiste di lingua inglese

n. 3 docenti di religione

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altro personale:

n. L.S.U. addetti alla pulizia dei locali scolastici

La pianificazione annuale delle attività formative, pedagogiche e didattiche e le modalità della loro

attuazione vengono illustrate nel Piano delle Attività (Allegato 1) predisposto dal Dirigente

Scolastico e deliberato dal Collegio dei Docenti prima dell’inizio delle lezioni.

Attività in collaborazione con il comune ed enti territoriali:

1- festa dei nonni"Dedica un fiore ai tuoi nonni" 2 ottobre.

2-Consiglio Comunale dei Ragazzi.

3- I 3 giorni per la Scuola - Città della Scienza.

6-Visita guidate alla Casa Comunale e alla Biblioteca

7-Autunno Inverno piovono Libri Biblioteca Comunale

8 Halloween la grande festa delle streghe

9-Festa dell’albero campagna di Legambiente

10-Giornata della memoria delle vittime della criminalità

11- La Legalità

12-Concertazione sulla sicurezza stradale Progetto Vivere la strada

13---Manifestazione di sensibilizzazione alla cura dell'Ambiente (Puliamo il mondo Legambiente)

14-Progetto Protezione Sorriso in collaborazione con l’ASL Napoli 2

15 progetto school sharing DIVERTIAMOCI GIOCANDO” Università Suor Orsola Benincasa

Attività didattiche:

Unità di apprendimento a.s.2012/2013

PIANO ANNUALE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO calendario

1UA VERSO UNA SCUOLA AMICA(DIRITTI DELL’INFANZIA) 2Ott 16 Ott 6 Nov

2UA LA VOCE DELL’ARTE 20 Nov 11Dic 8 Gen

3UA LA SALUTE VIEN MANGIANDO 22Gen 5 Feb 19 Feb

4UA OLIMPICCOLI 5 Mar 19 Mar 9 Apr

5UA CERVELLANDIA FESTIVAL DELSOLE (FESTIVAL DIGITALE/BLOG)

23 Apr 7 Mag 21Mag

LAB LABORATORIO DELLA MENTE

ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO

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DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 15

PIANO ANNUALE DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO

2013/14

calendario

1UA La scuola del futuro Ott Ott Nov

2UA L’angolo della solidarietà (cittadinanza-convivenza) Nov Dic Gen

3UA Tutti a tavola Gen Feb Feb

4UA Olimpiccoli 2 Mar Mar Apr

5UA La vetrina della classe –blog Libro digitale Apr Mag Mag

LAB Energia mentale ( artisti all’opera)

Scuola Infanzia

Orario delle attività:

- dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 = 25 h settimanali (orario compattato)

periodo inizio anno scolastico/inizio mensa

- Plesso Vespucci - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30 = 40 h settimanali dall’inizio

della refezione al termine delle lezioni.

Plesso Deledda - dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20 = 40 h settimanali dall’inizio

della refezione al termine delle lezioni.

Le attività didattiche dei plessi del circolo sono organizzate in

“campi d’esperienza” e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilità ed inventiva

operativa e didattica. Le attività stesse sono scelte con modalità diverse e diversificate in rapporto

all’età, allo scopo di rendere più efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi,

tempi e stili d’apprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:

attività di laboratori,

attività d’intersezione,

attività di gruppo in sezione,

attività di piccolo gruppo,

attività individuale.

Le attività di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra bambini e permettono scambi

d’esperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti d’altre sezioni. Nei laboratori

l’apprendimento è basato sulla ricerca, sull’osservazione, sull’esplorazione, sull’elaborazione con

possibilità di seguire individualmente i bambini.

Le attività che si svolgono nelle scuole sono:

attività di psicomotricità,

attività di pittura, immagine,

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attività di manipolazione,

attività logiche-matematiche,

laboratorio linguistico, lettura, narrazione, ascolto, ecc.

laboratorio di letto-scrittura per bambini di 5 anni,

uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dell’ambiente in cui si vive.

Scuola primaria - Orario delle lezioni: dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.20.

a) Curricolo di base:

- Attività disciplinari: 27 ore.+ 2H laboratori

Le attività didattiche sono divise in tre are disciplinari:

Linguistico-artistico-espressiva (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine, scienze motorie).

Storico-geografico-sociale (storia (cittadinanza e costituzione) - geografia).

Matematico-scientifico-tecnologica (matematica – scienze – tecnologia)

attraverso le quali la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso dell’esperienza,

promuove l’alfabetizzazione culturale e la pratica consapevole della cittadinanza attiva.

- Attività laboratoriali curricolari: 2 ore e sono legate allo sviluppo delle Unità di

Apprendimento.

b) Ampliamento dell’offerta formativa:

- : -Attività laboratoriali in orario pomeridiano, progettate dal Collegio e finanziate con il Fondo

Europeo PON

-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano e finanziate col fondo di

Istituto solo per le classi V^

-Attività laboratoriali extracurricolari, facoltative in orario pomeridiano, con esperti esterni, con il

contributo dei genitori per i seguenti corsi:

Pianisti all’opera (corsi per alunni di classi 3^4^5^ con formazione pianistica)

Laboratorio di danza sportiva Key Dance

Continuità educativa e didattica per gli alunni delle classi 5^ con la scola media Cirillo/Matteotti

Continuità educativa e didattica per gli alunni in uscita della sc.Infanzia con Primaria.

Uscite Visite Guidate sul territorio e regionali per tutti gli alunni del C.D.

-Manifestazione finale PON C1 - L1 e progetti Exstacurricolari

-Manifestazioni finali

scuola primaria anno scolastico progetti Primaria: 2012/2013

1- Adesso Noi 5^ Pascoli

2- Novecento Napoletano- Classi 5^ Deledda

3- La Nascita Dell’Universo Classi 1^ Pascoli

4 partecipazione a concorsi pubblici e privati

Scuola infanzia Vespucci

1- Napul’è alunni anni 5

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Scuola primaria anno scolastico 2012/2013

-Progetto Area a Rischio a Forte Processo Immigrazione

c) Organizzazione oraria dei docenti:

- ore di insegnamento frontale per ciascun docente

- ore di attività laboratoriale in orario curricolare

- ore a disposizione per eventuali attività di recupero e/o sostituzioni dei docenti assenti.

d) Quadro orario delle discipline

DISCIPLINA Cl. 1^ Cl. 2^ Cl. 3^ Cl. 4^ - Cl. 5^

ITALIANO 8 7 6 6 6

MATEMATICA 8 7 6 5 5

SCIENZE 1 1 2 2 2

STORIA 1 2 2 3 3

GEOGRAFIA 1 1 2 2 2

CORPO MOVIMENTO

SPORT

1 1 1 1 2

TECN. E INFORM. 1 1 1 1 2

INGLESE 1 2 3 3 3

ARTE E IMMAGINE 2 2 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

RELIG./ATT. ALT. 2 2 2 2 2

laboratori 2 2 2 2 2

TOTALE 29 29 29 29 29

2. Attività amministrativa:

L’ufficio di presidenza e gli uffici amministrativi sono allocati presso la sede di via XXIV Maggio,

58.

L’orario di ricevimento degli uffici è: Lunedì, Mercoledì Venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 12,30

Con l’attivazione delle attività pomeridiane l’ufficio di segreteria riceverà anche dalle ore 14,00 alle

ore 16,00 nei giorni di martedì e giovedì.

Il Dirigente scolastico riceve il pubblico ogni giorno previo appuntamento.

La scuola individua nell'ambito dei servizi amministrativi i seguenti"fattori di qualità":

trasparenza – rispetto della privacy – celerità nelle procedure

Gli uffici di segreteria del Circolo garantiscono la conclusione delle procedure coinvolgenti le

scuole nel tempo massimo di una settimana. A domanda saranno messi a disposizione gli atti

secondo quanto previsto dalla legge 241/90.

La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario

potenziato e pubblicizzato in modo efficace.

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro

il tempo massimo di 3 giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di 5 giorni per quelli

con votazioni e/o giudizi.

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La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno

modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la

persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive in cui sia prevista la sospensione

dell’attività didattica

3.Organigramma

4. Funzioni:

FIGURE FUNZIONI

Dirigente

Scolastico

Direzione, coordinamento. Promozione e valorizzazione risorse umane e

professionali

Gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Realizzazione progetto d’Istituto.

Gestione unitaria della scuola con obiettivo qualità ed efficienza del servizio

scolastico

Docenti Attività d’insegnamento - Attività funzionali all’insegnamento:

Programmazione, progettazione, ricerca. Partecipazione OO.CC..

Partecipazione iniziative della scuola. Rapporti con i genitori. Attività

aggiuntive. Attività di aggiornamento

Direttore Servizi

generale e

amministrativi

Sovrintende con autonomia operativa e cura l’organizzazione dei servizi generali

amm.vi e contabili. Provvede alla esecuzione delle delibere degli OO.CC. a

carattere contabile.

Provvede al miglioramento e al funzionamento dei servizi di competenza

Assistenti

amministrativi

Predispongono, istituiscono e redigono atti amm.vi- contabili. Collaborano con il

D.S.G.A.

Hanno competenze nella tenuta degli atti d’archivio. Hanno rapporti con l’utenza

e svolgono attività di supporto alla progettazione e alla realizzazione di iniziative

decise dagli OO.CC.

Collaboratori

scolastici

Accoglienza e sorveglianza alunni. Pulizia. Vigilanza alunni. Custodia e

sorveglianza locali. Collaborazione docenti.

5. Articolazione degli incarichi

ATTIVITÀ DESCRIZIONE DEL COMPITO/OBIETTIVO

STAFF DI

COORDINAMENTO

DI GESTIONE:

A) Collaboratore

VICARIO

-Collabora con il DS e lo rappresenta. Cura l’organizzazione e ne predispone

le misure attuative. Coordina l’organizzazione della didattica. Cura i rapporti

con le famiglie.

-Assicura che i processi necessari per il Sistema di gestione Qualità siano

attuati e tenuti aggiornati in conformità alla presente norma internazionale.

Riferisce sulle prestazioni del Sistema di Gestione Qualità e su ogni esigenza

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B) Collaboratore

FIDUCIARIO

C) Resp. di plesso

per il miglioramento.

-Collabora con il DS e lo rappresenta. Cura l’organizzazione di plesso e ne

predispone le misure attuative. Cura i rapporti con le famiglie.

-Collabora con il Vicario/Fiduciario. Coordina l’organizzazione del plesso,

gestisce le risorse umane e materiali, Vigila sugli alunni.

FUNZIONI

STRUMENTALI

Area 1 A : gestione del POF- Monitoraggi

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti

Area 3: Interventi e servizi per gli studenti - visite guidate

Area 4° :Raccordo con il territorio. Coordinamento progetti formativi

partecipazione a concorsi pubblici e privati coordinamento progetti europei

e regionali

RESPONSABILE

SERVIZIO

QUALITÀ’

Progetta la qualità e il successo durevole, programma le fasi e le procedure

per l’attivazione delle modalità operati ve, indirizza i gruppi individuando gli

ambiti di espansione del progetto stesso, cura le fasi di monitoraggio, verifica

e valutazione del POF mediante l’individuazione di standard di qualità

elaborati dalla tecnostruttura, stimola la pratica autovalutativa dei docenti,

predispone le procedure necessarie di valutazione, le modalità di analisi e di

verifica degli esiti formativi.

NUCLEO DI

AUTO

VALUTAZIONE

D’ ISTITUTO

Avvia procedure per la diagnosi dei processi di insegnamento apprendimento.

Predispone protocolli di osservazione per tenere sotto controllo le fasi di

apprendimento. Predispone gli strumenti per la documentazione e la

rendicondazione dell’attività formativa. Predispongono gli strumenti per

l’autoanalisi del lavoro svolto da tutto il personale, ne curano la raccolta e

tabulano i risultati.

GRUPPO DI

MIGLIORAMENTO

GRUPPO DI

LAVORO PER

LA DIDATTICA

Collabora con il Nucleo di autovalutazione d’Istituto. Predispone il piano di

miglioramento, ne curano le fasi progettuali e l’attuazione.

Predispone percorsi didattici unitari e integrati; propone un assetto

organizzativo coerente con il POF. Propone criteri e modalità di valutazione

coerenti e condivisi. Attiva piste di ricerca e sviluppo in campo

metodologico-curricolare-didattico Il gruppo è coordinato dalla vicaria.

COORDINATORE

CONSIGLI DI

CLASSE

Coordina l’équipe pedagogica. Fornisce indicazioni, supporto e consulenza in

merito alla gestione della classe; Cura la programmazione curricolare,

coniugando le scelte educative e gli OSA con i bisogni degli alunni e con le

esigenze territoriali. Cura strategie e strumenti atti a verificare e valutare le

UU.AA. programmate.

GRUPPO H

D’ISTITUTO

Coordina le attività di sostegno. Collabora alle iniziative educative e di

integrazione predisposte dal POF. Predispone gli itinerari formativi e cura il

raccordo con i genitori. Gestisce l’attivazione del progetto di integrazione

COMMISSIONE Aggiorna normativa, predispone materiali, seggi elettorali, spoglio e

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ELETTORALE diffusione risultati

SICUREZZA

SPP- l.626/94

Collabora con il DS al mantenimento delle condizioni di sicurezza. Informa i

lavoratori circa i rischi e le misure individuali e collettive di prevenzione e

protezione adottate. Vigila ed esige l’osservanza delle norme e delle

disposizioni in materia di

Sicurezza. Cura l’applicazione delle procedure di prevenzione incendi e di

primo soccorso. Collabora alla informazione di tutto il personale della scuola.

Collabora alla realizzazione di prove di evacuazione simulata e di

esercitazioni in caso di terremoto.

ADDETTI PRONTO

SOCCORSO

Prestano la prima assistenza usando materiali e mezzi disponibili al momento

dell’incidente.(Cassetta pronto intervento)

ADDETTI

EMERGENZA

Controllo periodico degli estintori. Controllo quotidiano della praticabilità

delle vie di fuga. In caso di pericolo: interruzione dell’erogazione gas, acqua

ed energia elettrica.

6. Rapporti con le famiglie

Gli incontri della scuola con la famiglia hanno lo scopo di promuovere una collaborazione fra gli

insegnanti e i genitori per una migliore conoscenza del bambino, di raccogliere gli elementi per una

più adeguata valutazione della sua personalità e individuare insieme le vie per una solida

formazione.

Per perseguire tale rapporto di informazione e collaborazione con le famiglie, sono previsti incontri

sia in momenti individuali che assembleari.

Ciascun docente riceve i genitori che ne abbiano necessità, su appuntamento ed in ogni altro

momento in cui ce ne fosse richiesta.

La programmazione degli incontri viene definita con il Piano Annuale delle attività e comunicata a

tutti i genitori.

Colloqui e riunioni

Per i genitori che desiderano parlare con tranquillità con le insegnanti sono previsti incontri

individuali. La data deve essere concordata per tempo fra insegnante e genitore/i.

Le riunioni indette dalle insegnanti sono di solito una al mese, dopo gli incontri di

programmazione.

Le riunioni assembleari sono quattro all’anno.

7. Piano per la sicurezza

Particolare rilievo viene attribuito all’attuazione di un piano per la sicurezza che risponda alle

direttive delle Legge 626 e alle norme del nuovo T.U.,D.L.vo n° 81 del 09/04/2008, sull’igiene e

sicurezza nei luoghi di lavoro, e che mantenga le sedi scolastiche adeguate ad ospitare alunni ed

insegnanti nelle condizioni di maggiore sicurezza possibile, prevenendo le situazioni di eventuale

rischio.

Il piano di rivelazione e riduzione del rischio viene revisionato e aggiornato ad inizio di ogni anno

scolastico.

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8. Piano per la sicurezza della Privacy

Il PDF definisce lo stato di attuazione, in tutte le sedi del Circolo Didattico dei sistemi di gestione

dei dati sensibili, di prevenzione dei rischi e di protezione dei dati personali sulla base di quanto

disposto dal D.Leg. n. 196 del 30 giugno 2003, artt. dal 33 al 36, comprensivo dell’allegato B

“Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza”, nonché dal D.M. n. 305 del 7

dicembre 2006 “Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle

relative operazioni effettuate dal Ministero della Pubblica Istruzione, in attuazione degli articoli 20

e 21 del D.L.vo 30 giugno 2003 n. 196, recante “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

STILE EDUCATIVO DI CIRCOLO

Le insegnati sono impegnate nel dare valore al loro stare insieme attraverso la costruzione di

rapporti professionali collaborativi, relazioni positive e intenzionalità pedagogiche condivise.

Tale atteggiamento, che caratterizza lo stile e l’azione educativa del Circolo, ci porta a poter

individuare tre linee di orientamento su cui intendiamo lavorare:

a) La relazione

Tra adulti

Le insegnanti lavorano per:

- analizzare le modalità di porsi in rapporto con gli altri;

- prestare attenzione alle risonanze emotive che le persone vivono e sentono nel gruppo;

- creare momenti di riflessione e di azioni comuni;

- sentirsi parte di un progetto condiviso.

Tra adulti e bambini

A tale scopo le insegnanti si preoccupano di :

- organizzare lo spazio in maniera piacevole e funzionale;

- scandire i tempi di lavoro in modo adeguato ai ritmi di apprendimento dei bambini;

- dare importanza alla relazione affettiva quale indispensabile condizione per l’apprendimento;

- instaurare un rapporto di fiducia per cui possano risultare un punto di riferimento personale;

- proporsi come “alleato” di fronte al compito di apprendimento.

Tra bambini

Le insegnanti si adoperano per :

- educare alla comprensione e al rispetto reciproco;

- scoraggiare atteggiamenti competitivi ed eccessi di protagonismo;

- creare momenti di apprendimento cooperativo;

- ricercare strategie che privilegino il bene comune.

b) L'attenzione per le difficoltà di apprendimento.

Le insegnanti si propongono di:

- attenuare il disagio con la creazione, l’organizzazione, l’arricchimento di un ambiente per

l’apprendimento

- esplorare strade e percorsi didattici (anche con l’aiuto delle famiglie) che non siano di mero

recupero ripetitivo.

c) Accoglienza – Motivazione all’apprendimento – Rispetto delle diversità – Continuità -

Autonomia

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Accoglienza:

Assunta come premessa strutturale di tutto il periodo di permanenza a scuola, l’accoglienza

comincia prima dell’arrivo del bambino a scuola, con azioni miranti al superamento di situazioni

ansiogene.

Si realizza nel:

raccogliere notizie sulle caratteristiche degli alunni e informazioni sulla cultura di quelli

stranieri;

creare situazioni piacevoli e di continuità con l’ambiente di provenienza;

favorire momenti di conoscenza reciproca tra insegnanti, genitori e bambini;

valorizzare esperienze pregresse in famiglia, nella scuola d’infanzia, in altre situazioni

scolastiche o nel paese di provenienza.

Intesa come “ fare con gli altri”, l’accoglienza mira a:

valorizzare le differenze;

promuovere un clima sociale in cui le qualità umane siano un valore primario;

creare legami autentici tra le persone,

mettere in atto forme e modi di partecipazione ad esperienze comuni;

favorire il rispetto e la comprensione reciproca.

Motivazione all’apprendimento:

Ritenuta fondamentale ai fini del successo scolastico, la motivazione ha bisogno di risorse interiori

da valorizzare. Pertanto le insegnanti lavorano sui bisogni dell’Io e sui bisogni di autorealizzazione.

Elementi di base per la motivazione sono i fattori di soddisfazione da attivare mediante

comportamenti mirati a:

favorire un clima socio - affettivo positivo;

rendere espliciti gli obiettivi dell’apprendimento, così da comprendere realmente l’utilità di

quello che viene proposto;

fare uso delle strategie della “individualizzazione”;

offrire opportunità di esperienza diretta, di esplorazione, così da mantenere un atteggiamento

curioso;

creare frequenti occasioni di successo per i bambini per una loro sicurezza e allo scopo di

rendere l’impegno il più gratificante possibile;

rinforzare e confermare le conquiste dei bambini per accrescerne l’autostima;

affrontare l’errore come momento di riflessione e di riesplorazione, evitando fenomeni di

autosvalutazione;

predisporre momenti di lavoro di gruppo e di cooperazione;

articolare le proposte prestando attenzione ai segnali di stanchezza, all’interesse e alle

conoscenze in possesso dei bambini.

Rispetto delle diversità:

Il Circolo si impegna a garantire:

l’accoglienza degli alunni portatori di handicap nella completa condivisione delle indicazioni

fornite dalla normativa vigente.

Il processo di valorizzazione e integrazione di tutte le diversità è stimolo per la scuola ad assumere

un atteggiamento di disponibilità all’innovazione.

La progettualità si avvale di tutti i contributi dei soggetti coinvolti: servizi socio-sanitari, servizi

assistenziali, famiglie, insegnanti, operatore. Particolare attenzione è rivolta ai progetti di

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accoglienza e alla costruzione di un percorso unitario e continuo in armonia con i ritmi e gli stili di

apprendimento.

Le strategie si fondano su:

attività a piccolo gruppo

attività a classi/sezioni aperte

attività individualizzate

con attivazione di percorsi che valorizzino la cooperazione e la relazione, avvalendosi di molteplici

linguaggi: della gestualità corporea, dell’espressione pittorica e musicale, del teatro.

Molti dei progetti, infatti, ricorrono a diversificate modalità espressive fondate non solo sulla

verbalità, per consentire di ampliare gli strumenti e il circuito delle comunicazioni.

In questa prospettiva, le nuove tecnologie e l’uso del computer vengono utilizzati sia sotto forma

laboratoriale, come “ambiente” dove apprendere “tutti insieme” con le proprie abilità individuali e

cognitive, sia per favorire l’acquisizione di strategie diverse anche in funzione degli apprendimenti

strumentali, attraverso una discreta gamma di software didattici specifici.

l’accoglienza di eventuali alunni stranieri:

sostenendo i nuovi iscritti nella fase di adattamento al nuovo contesto;

favorendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione;

costruendo un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie di ogni

bambino;

promuovendo la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.

Continuità:

La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni un percorso

formativo unitario, pur nel rispetto della specificità degli insegnamenti di ogni ordine e grado di

scuola.

La scuola primaria promuove la continuità del processo educativo, condizione questa essenziale per

assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria mediante

momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola dell’infanzia e la scuola

secondaria di primo grado. Tale continuità si esplicita attraverso le seguenti finalità:

valorizzare le competenze già acquisite dal bambino e garantire un percorso formativo il più

possibile organico e completo;

rafforzare lo spirito di collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola.

Sulla base di queste finalità, la continuità educativa si pone come stile educativo di Circolo e come

pratica di accoglienza le cui modalità interattive sono esplicitate in un percorso legato allo "star

bene a scuola"; inoltre si concretizza in attività intenzionali di "raccordo anni-ponte" e di "raccordo

curricolare".

Autonomia: Le insegnanti attiveranno iniziative quali:

lo sfondo integratore, anche nelle prime classi, come mediatore tra gli apprendimenti e il

mondo fantastico del bambino per favorire, in modo mite, l’approccio alla letto-scrittura e ai

numeri.

attività individualizzate

attività didattiche cooperative che favoriscano la loro crescita relativamente alla

responsabilità e all’autonomia

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momenti strutturati di avvio allo studio partendo dalle conoscenze in possesso dei bambini

per arrivare ad un’organica e consapevole strutturazione delle conoscenze stesse

attività che prevengono il fenomeno del bullismo lavorando sulle dinamiche interne alla

classe e, laddove esistano le condizioni, attivando anche tecniche di osservazione mirate e puntuali.

IL CONTRATTO FORMATIVO

Premesso che:

- il patto educativo fra scuola e famiglia è l’elemento portante della nuova modalità di fare scuola,

- la scuola non può realizzare il proprio compito di educare istruendo senza la condivisione della

famiglia,

- condividere il progetto educativo significa tracciare un percorso comune che favorisca la crescita

dei bambini e dei ragazzi,

il contratto formativo, stipulato tra il Circolo didattico e le famiglie, si esplicita con l’accettazione

congiunta del progetto formativo che ha come conseguenza l’impegno per ciascun soggetto a

contribuire al perseguimento degli obiettivi fissati e delle finalità condivise.

Materia del contratto sono:

a) I traguardi formativi: individuati dalla scuola per lo sviluppo delle competenze, rappresentano

riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa

allo sviluppo integrale dell’alunno.

b) Gli obiettivi di apprendimento: definiti dal Collegio dei docenti e dai singoli Consigli di classe/

intersezione sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle

competenze previsti dalle Indicazioni

c) le regole: sono una risorsa e uno strumento utile per la salvaguardia dei diritti di ogni

bambino; nascono da un dialogo costante tra genitori e docenti e costruiscono un patto regolativo

condiviso, centrato su obiettivi irrinunciabili. Sono finalizzate alla costruzione di un clima positivo

in cui vivere e apprendere, sia in classe che a casa

d) La valutazione: assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo; precede, accompagna e segue i percorsi

curricolari. La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, compete agli

insegnanti nel quadro dei Criteri deliberati dai competenti organi collegiali.

Attori del contratto sono:

- Le famiglie: collaborano con i docenti per la conoscenza delle caratteristiche relazionali,

cognitive, fisiche, dei propri figli; partecipano alle fasi di informazione e formazione; seguono la

predisposizione del curricolo e del POF; condividono e fanno propri i principi educativi e i valori

della scuola.

- Le insegnannti: Costruiscono insieme ai genitori, nell’ascolto reciproco e nel rispetto dei

diversi punti di vista dei ruoli e delle competenze di ciascuno, il percorso curricolare di classe, non

in conflitto con il curricolo d’istituto già elaborato e in atto nella scuola; organizzano l’ambiente di

apprendimento; attuano quanto predisposto.

PROGETTAZIONE DIDATTICA

Premessa

Con il D.M. del 31 luglio 2007, “Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo

ciclo di istruzione” e la Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007, “Indicazioni per il curricolo”, e la norma

dell’articolo1, comma 4,del decreto presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n°89 il Collegio dei

Docenti, prima di costruire, in piena coerenza con il POF, un nuovo percorso formativo, che

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DAL POLO QUALITÀ DI NAPOLI Pag. 25

garantisca il successo formativo per tutti gli alunni, è stato chiamato ad effettuare momenti di

riflessione e autoformazione sui curricoli. Da questa attività il Gruppo di lavoro della didattica ha

presentato relazioni e discusso con tutti i docenti le seguenti tematiche:

- Dalle Indicazioni nazionaliper il curricolo al POF

L’introduzione delle nuove indicazioni nella scuola richiede un’indispensabile azione di

informazione, formazione, ri-adattamento delle programmazioni e degli strumenti didattici.

Gli insegnanti, i genitori, l’opinione pubblica devono essere coscienti del significato delle

innovazioni, dei perché dei cambiamenti. Se il miglioramento apporterà vantaggi, la scuola avrà

certamente una maggiore visibilità della propria immagine sociale.

La progettazione richiede una nostra linea d’azione, una metodologia operativa di studio e di

approfondimento con gradualità di applicazione e un’offerta formativa coerente e

significativa. La nostra scuola in questo contesto non ha mai aspettato, poiché è stata sempre protagonista attiva

per la costruzione di un progetto e di percorsi, così lo sarà ancora per affrontare la complessità dei

problemi, avendo da sempre la capacità di confrontarsi con altre realtà.

Nelle Indicazioni relative alla scuola di base si evince “ una cornice culturale <Cultura, scuola,

persona> e le indicazioni”, che danno senso ai saperi, ai traguardi, agli obiettivi, alle impostazioni

metodologiche, all’agire della scuola.

Il curricolo,

percorso formativo dell’alunno, si colloca nel POF, mediante le scelte rese possibili in virtù

dell’autonomia, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di

apprendimento posti dalle indicazioni ministeriali.

Se l’intenzione è quella di “educare istruendo”: sono le stesse discipline ad essere educazioni.

La nostra scuola intende, in tal senso, promuovere, nei propri circuiti formativi, la qualità delle

conoscenze e delle dinamiche relazionali, anche attraverso le attività laboratoriali per favorire la

scoperta, il lavoro collettivo e cooperativo, il “fare per capire”.

Nasce così l’esigenza di organizzare con saggezza le variabili del contesto organizzativo (spazi

e tempi).

Il curricolo viene costruito da noi docenti in modo progressivo, unitario e trasversale, tenendo conto

• della verticalità che implica la continuità tra ordini di scuola con un impianto unitario di

traguardi e obiettivi disciplinari

• dell’orizzontalità che è volta a superare la frammentazione delle discipline con un impianto

trasversale ed interdisciplinare

• della collegialità

Occorre inoltre concentrare il nostro impegno non su una sovrabbondanza di contenuti, bensì su

saperi per la centralità della persona, costruendo un nuovo umanesimo. Il nostro sforzo è quello di

costruire un curricolo coerente, essenziale, significativo, dinamico. La classe è un ambiente di

apprendimento, di cooperazione più di competizione, dando un senso all’esperienza della scuola

con la mediazione comunicativa e con la connessione fra saperi didattici ed organizzativi.

Nasce così l’esigenza di organizzare con saggezza le variabili del contesto organizzativo (spazi

e tempi).

Il curricolo viene costruito da noi docenti in modo progressivo, unitario e trasversale, tenendo conto

• della verticalità che implica la continuità tra ordini di scuola con un impianto unitario di

traguardi e obiettivi disciplinari

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• dell’orizzontalità che è volta a superare la frammentazione delle discipline con un

impianto trasversale ed interdisciplinare

• della collegialità

Occorre inoltre concentrare il nostro impegno non su una sovrabbondanza di contenuti, bensì su

saperi per la centralità della persona, costruendo un nuovo umanesimo. Il nostro sforzo è quello di

costruire un curricolo coerente, essenziale, significativo, dinamico. La classe è un ambiente di

apprendimento, di cooperazione più di competizione dando un senso all’esperienza della scuola

con la mediazione comunicativa e con la connessione fra saperi didattici ed organizzativi.

Occorre adesso delinear gli assetti curricolari e

in termini di discipline non è detto che ad ogni ambito disciplinare debba corrispondere uno

specifico docente, però all’inizio del percorso è non frammentare eccessivamente gli interventi

secondo schemi disciplinari. Partiamo tuttavia dal fatto che “competenze disciplinari,

didattico-metodologiche, relazionali, organizzative” appartengono senza distinzione

a tutti i docenti.

Da come possiamo ben constatare, molte sono le attese: qualità, modernità, serietà.

A conclusione di quanto espresso sopra, vogliamo optare per una gradualità delle soluzioni, il

rispetto del principio di pari responsabili dei docenti, la tendenza verso una maggiore unitarietà

della proposta didattica per render più efficace l’insegnamento.

Sarà quindi l’autonomia a darci la possibilità di organizzare, assegnare, spalmare all’interno

del team (consiglio di classe) le diverse funzioni.

Si auspica una programmazione collegiale per rispettare i principi di collegialità,

condivisione e corresponsabilità.

Da come possiamo ben constatare,

molte sono le attese: qualità, modernità, serietà.

A conclusione di quanto espresso sopra, vogliamo optare per una gradualità delle soluzioni, il

rispetto del principio di pari responsabilità dei docenti, la tendenza verso una maggiore unitarietà

della proposta didattica per rendere più efficace l’insegnamento.

Sarà quindi l’autonomia a darci la possibilità di organizzare, assegnare, spalmare all’interno

del team (consiglio di classe) le diverse funzioni.

Si auspica una programmazione collegiale per rispettare i principi di collegialità,

condivisione e corresponsabilità.

L’autonomia scolastica è stata e sarà sempre la nostra principale riforma del sistema,

affrontando di volta in volta i problemi con la messa a punto delle nuove strategie ed

organizzazioni. La nostra scuola,che vive da sempre momenti di profonda trasformazione,

intende sempre più in questo contesto continuare ad ottimizzare la realizzazione di un sistema di

gestione di qualità.

Il nuovo percorso Qualità con l’utilizzo del Modello CAF FormezPA Miur, garantisce attualmente

servizi secondo gli standard previsti dalle normative riconosciute in ambito europeo.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE della classe

Progettazione

1. Per la scuola dell’infanzia

Per progettazione intendiamo l’ideazione di un piano di lavoro nel quale siano specificati i bisogni

che si intende soddisfare, gli intenti educativi che si vogliono perseguire, i mezzi di cui ci si vuole

avvalere per realizzarlo (attività, risorse, strategie…) i tempi di realizzazione, le modalità di verifica

e di valutazione.

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Tale operatività costituisce uno dei momenti forti del lavoro dell’insegnante e richiede tempo,

attenzione e impegno costante e sollecita la condivisione delle finalità e delle scelte da operare. Per

questo è necessario che la progettazione venga discussa e messa a punto, a partire da analisi

sistematiche, dal gruppo dei docenti che opera nella sezione, nella scuola e più in generale nel

Circolo.

La progettazione viene effettuata con incontri mensili di intersezioni.

2. Per la scuola primaria

I Curricoli delle discipline si concretano e si attuano attraverso le programmazioni annuali delle

attività didattiche, elaborate dai singoli team, che diventano l’espressione del progetto educativo-

didattico che si intende portare avanti nelle classi, in armonia con le finalità e l’orientamento del

POF del Circolo. A tal fine si ritiene importante non disperdere il patrimonio di formazione

accumulato negli anni dalle insegnanti, le quali hanno approfondito le loro conoscenze e capacità

didattiche nell’ambito delle diverse aree, né il patrimonio di esperienze concretizzatosi con

l’attivazione del macroprogetto “CERVELLANDIA”, fulcro della programmazione dal 2001 ad

oggi e che tanti riconoscimenti in Italia e all’estero ha dato alla nostra scuola.

La progettazione didattica è effettuata con le seguenti modalità:

Mese di settembre: predisposizione del piano di lavoro annuale;

Mese di giugno: verifica;

In corso d’anno: bi/settimanalmente (4 ore), dopo l’orario delle lezioni, nella giornata del martedì.

La documentazione della progettazione dell’intersezione e dei team di classe è costituita

dall’Agenda di programmazione e si articola nei seguenti punti:

- Analisi della situazione iniziale della sezione/classe;

- definizione delle attività e degli ambiti disciplinari assegnati ad ogni docente e relativo

orario, con particolare attenzione per la scuola materna all’organizzazione della sezione e della

giornata scolastica;

- organizzazione delle attività laboratoriali;

- individuazione dei progetti del P.O.F. cui si intende aderire;

- visite di istruzione ed uscite da effettuare in relazione alla programmazione educativo-

didattica;

- eventuali programmazioni individualizzate per alunni in situazione di disagio o di difficoltà

di apprendimento;

- programmazione individualizzata (PEI) concordata con i docenti di sostegno per gli alunni

disabili;

- utilizzo di compresenze per l’insegnamento alternati all’ora di religione e per eventuali

progetti finalizzati al recupero di specifiche micro-competenze

- modalità di incontro con le famiglie.

Sia la programmazione di intersezione, sia la programmazione disciplinare che quella del team/

classe saranno illustrate in modo chiaro e funzionale in occasione dell'assemblea per l'elezione dei

rappresentanti di classe. Verranno, inoltre, monitorate in itinere e verificate al termine dell’unità di

apprendimento.

b) La rilevazione degli apprendimenti/valutazione

Premesso che il Collegio dei docenti, ha definito, ricavandoli dalle Indicazioni ministeriali per il

curricolo, degli standard formativi e disciplinari al fine di consentire il riconoscimento a livello

d’istituto dei crediti acquisiti, per valutazione si intende quel processo formativo che consente di

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riflettere in modo continuo sulla crescita cognitiva degli alunni e di cui anche gli alunni devono

essere consapevoli; tale consapevolezza non deve mai danneggiare l’autostima e la crescita

cognitiva.

Si considerano tre livelli di valutazione:

A) VALUTAZIONE OGGETTIVA/MISURAZIONE

Periodicamente, al termine delle varie unità di apprendimento, le insegnanti verificano

gli apprendimenti e le competenze degli alunni rispetto agli obiettivi della programmazione, con

prove il più possibile oggettive in rapporto a standard di Circolo:

test a risposta multipla;

prove scritte e orali;

MODALITA’ OPERATIVE:

in linea di massima le prove devono essere comunicate agli alunni in anticipo;

- la valutazione predefinita deve essere esplicitata agli alunni e dare loro consapevolezza dei

propri livelli di apprendimento;

voto = 4 e 5 voto = 6 voto = 7 voto = 8 e 9 voto = 10

Molto raramente (e

solo se

costantemente

sollecitato) porta a

termine il compito

assegnato

Riesce a portare a

termine un compito

a lui assegnato,

solo se stimolato

Riesce quasi

sempre a portare a

termine un compito

a lui assegnato,

senza particolari

sollecitazioni

Riesce a portare a

termine un compito

a lui assegnato in

maniera autonoma

e si impegna a

trovare soluzioni

anche diverse

Porta a termine con

entusiasmo

qualsiasi compito a

lui assegnato,

riuscendo a trovare

soluzioni anche

diverse. Si assume

compiti di

responsabilità

anche in maniera

autonoma.

Nel lavoro di

gruppo è

dispersivo e

difficilmente riesce

a dare il suo

contributo

Nel lavoro con i

compagni si sforza

di trovare una sua

collocazione

Nel lavoro con i

compagni riesce a

dare il proprio

contributo

Nel lavoro con i

compagni assume,

con dedizione un

ruolo produttivo

Nel lavoro con i

compagni riesce ad

essere efficace e

non si avvilisce di

fronte alle

difficoltà

Di fronte ad un

problema resta

indifferente e non

si impegna a

trovare una

soluzione

Di fronte ad un

problema anche se

in maniera non

sempre efficace

prova a cercare

soluzioni

Di fronte ad un

problema si

impegna a trovare

le soluzioni e a

volte riesce ad

essere efficace

Di fronte ad un

problema si

impegna a

provare soluzioni

e molto spesso

riesce ad essere

efficace

Si impegna sempre

nella soluzione dei

problemi trovando

strategie efficaci.

le prove di verifica, secondo il Sistema Invalsi, devono essere poco numerose, chiare,

comprensibili, somministrate al termine di unità e/o percorsi didattici compiuti sulla classe; il loro

esito va comunicato alle famiglie.

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Si possono, comunque, somministrare prove intermedie che suggeriscano interventi correttivi;

nel caso di prove difficilmente misurabili (testo, interrogazioni, quesiti a risposta aperta,

ecc...), è consigliabile valutare solo alcuni aspetti: valutazione segmentaria.

(Esempio: valutare in un testo separatamente correttezza ortografica, pertinenza lessicale,

correttezza dei contenuti);

l’esito globale di queste misurazioni, che va comunicato alle famiglie, non può essere una

media matematica, ma contiene un margine di apprezzamento soggettivo da esprimere nella scheda

di valutazione;

quando l’alunno svolge un programma differenziato dal resto della classe, questa valutazione

non si riferirà agli standard comuni, ma agli obiettivi specifici dei bambini: in questo caso nel

documento di valutazione, accanto alla disciplina, sarà specificato: “programmazione semplificata”.

B) VALUTAZIONE FORMATIVA

Quotidianamente le insegnanti esprimono (per iscritto o verbalmente) valutazioni sugli esercizi

svolti dagli alunni (es.: bene, stai migliorando, potevi essere più corretto/ordinato ...).

Questa valutazione formativa non misura in modo oggettivo apprendimenti e competenze e non può

quindi essere confrontata con quella degli altri alunni.

Essa viene effettuata attraverso un’analisi guidata e costante sia degli errori che delle prove

positive.

C) VALUTAZIONE SOMMATIVA/GLOBALE

Non è il “riassunto” dell’apprendimento nelle varie discipline, ma descrive l’atteggiamento del

bambino verso la scuola (autonomia, atteggiamento nei confronti della vita scolastica,

socializzazione, impegno e volontà, fiducia in se stesso ecc...) ed indica i progressi effettuati

rispetto al punto di partenza ed alle potenzialità di ciascun alunno.

D) NON AMMISSIONI

E’ possibile NON AMMETTERE alla classe successiva quando:

1) le insufficienze sono dovute a situazioni particolari (molte assenze, trasferimenti da una scuola

all’altra con livelli di programmazione troppo diversi, ecc...);

2) si riscontra immaturità nell’alunno e si ritiene possa essere superata offrendo tempi di

apprendimento più adeguati ed evitando una programmazione differenziata per l’intero ciclo.

La proposta di non ammissione è comunicata preventivamente alla famiglia ed è preceduta da :

monitoraggio costante da parte degli insegnanti del percorso di apprendimento dell'alunno;

attivazione di percorsi specifici di supporto all'apprendimento;

colloqui con i genitori.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

La formazione in servizio si orienta:

- per le docenti sia verso l’acquisizione e l’arricchimento di competenze nell’ambito delle

discipline curricolari e delle relative modalità di programmazione, sia verso problematiche

riguardanti il contesto educativo e sociale (vedi Pon e Piano Formazione);

- per il personale ATA verso l’acquisizione e l’arricchimento di nuove conoscenze e

competenze specifiche, per ottimizzare il lavoro (vedi Pon e Piano Formazione).

Tutto il personale, inoltre, può aderire individualmente alle diverse proposte di formazione offerte

da enti culturali presenti sul territorio, oltre ovviamente alle iniziative di formazione promosse

dall’Amministrazione Scolastica.

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VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

L'azione di verifica e valutazione del Piano dell’offerta formativa permette di ottenere informazioni

sulla qualità del servizio scolastico offerto dalla scuola; è un percorso certamente difficile perché

implica una capacità di autoanalisi mirata a definire i problemi, le difficoltà incontrate e le eventuali

inadeguatezze del servizio scolastico, ma l’esperienza realizzata negli anni precedenti ci permette di

operare con una certa serenità, consapevoli che si tratta non di un controllo formale, ma di una

rilevazione della qualità prodotta e percepita (raccolta di dati “quantitativamente” misurabili),

realizzata attraverso la somministrazione di questionari ai docenti, ai non docenti, agli alunni ed alle

loro famiglie.

La commissione POF raccoglie tutti i dati che saranno elaborati entro il mese di giugno. I risultati

dell’autoanalisi sono presentati con grafici e discussi nel Collegio dei docenti.

La scuola adotta il modello di autovalutazione COMETA proposto dal Polo Qualità di Napoli e

condiviso con tutte la scuole della Rete Qualità in Campania. Inoltre gli esiti dell'autovalutazione di

istituto

Con il progetto sperimentale VALeS - Valutazione e Sviluppo Scuola si offre alle istituzioni

scolastiche e ai dirigenti scolastici del primo e del secondo ciclo l'opportunita di partecipare alla

ituto vengono sistematicamente inviati al PQN che elabora i relativi standard regionali. Inoltre la

scuola ha aderito al progetto sperimentale Vales

definizione di un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo.

L'iniziativa tiene conto dell'esperienza maturata nel progetto VSQ - Valutazione per lo Sviluppo

della Qualita delle scuole, avviato nell'a.s. 2010-2011 e tuttora in corso, dedicato alla valutazione

esterna delle scuole, che è stata sviluppata attraverso una pluralità di fonti e di punti di vista che

prendono in considerazione la complessità del sistema.

Pertanto, , con il nuovo percorso sperimentale VALeS – di durata triennale – la scuola intende

individuare un meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la

valutazione della scuole e la valutazione del dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato

fra piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica.

Con questa nuova iniziativa sperimentale le scuola è stata coinvolta in una ricerca partecipata,

all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e qualificata.

Inoltre, l'OCSE collabora con il Ministero in tutte le fasi del progetto, per assicurare l'allineamento

delle esperienze italiane con il panorama internazionale.

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

Anno Scolastico 2012/2013

INDICE

SCUOLA DELL’INFANZIA

INTRODUZIONE

DAI CAMPI DI ESPERIENZA AGLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI

SCUOLA PRIMARIA

INTRODUZIONE

I TRAGUARDI FORMATIVI

LE DISCIPLINE

SCUOLA DELL’INFANZIA

INTRODUZIONE

Premesso che la scuola dell’infanzia

- si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità e personalità del bambino in un processo

di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura.

- si caratterizza per un approccio globale e organizza l’ambiente di apprendimento in campi di

esperienza

le insegnanti,

- in piena coerenza con LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI elaborate ai sensi dell’articolo

1comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n89 secondo i criteri

indicati nella C.M. n31 del 18 aprile 2012……

- consapevoli che se c’è un clima sociale positivo di accettazione, fiducia, rispetto, sicurezza,

autostima e collaborazione più facilmente è possibile promuovere nel bambino le potenzialità di

relazione, autonomia, creatività, apprendimento,

- attente all’organizzazione dei tempi e degli spazi per creare un ambiente didattico e relazionale

positivo che garantisca il benessere psico-fisico e lo sviluppo delle potenzialità di tutti i bambini,

hanno individuato, in seduta collegiale, traguardi per lo sviluppo delle competenze, che

rappresentano riferimenti per le insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare

l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

.

DAI CAMPI DI ESPERIENZA AGLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI

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CAMPI DI

ESPERIENZA

OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI

Il corpo in movimento

(identità, autonomia,

salute)

∙ Percepire e scoprire il

proprio corpo il potenziale

comunicativo

∙ Curare la propria

persona, gli oggetti,

l’ambiente

∙ Saper individuare il corpo e le sue parti

∙ Scoprire le funzioni del corpo

∙ Saper imitare andature, posture, espressioni

del volto

∙ Aver cura del proprio corpo

∙ Seguire correttamente abitudini alimentari

∙ Seguire le norme igieniche

I discorsi e le parole

(comunicazione,

lingua, cultura)

∙ Comprendere i messaggi

degli altri e farsi capire

∙ Ascoltare storie

∙ Comprendere le sequenze di una storia

∙ Inventare storie

∙ Inventare filastrocche

. Interpretare spontaneamente la lingua scritta

∙ Giocare con le parole

∙ Associare parole in rima

La conoscenza del

mondo

(oggetti fenomeni

viventi Numero e

Spazio)

∙ Osservare la realtà e

coglierne i molteplici

aspetti

∙ Organizzare la propria

identità attraverso la

conquista dello spazio

∙ Ordinare le realtà dal

punto di vista quantitativo

e comprendere le

relazioni

spazio temporali

∙ Discriminare forme, dimensioni, colori

∙ Confrontare forme, dimensioni, colori

∙ Classificare forme, dimensioni, colori

∙ Comprendere le relazioni spaziali sia rispetto a

sé e sia rispetto agli altri e alle cose:

davanti/dietro; vicino/lontano; dentro/fuori;

in alto/in basso; sopra/sotto

∙ Classificare oggetti

∙ Riconoscere insiemi di oggetti

∙ Confrontare insiemi

∙ Riconoscere le quantità: poco, tanto, niente

∙ Associare quantità e simbolo numerico

∙ Intuire i concetti di: doppio, paio, coppia

∙ Saper osservare, analizzare,

conoscere ed interpretare la

realtà

∙ Sperimentare, analizzare,

confrontare e simbolizzare la

realtà

∙ Sviluppare atteggiamenti di

rispetto protezione e amore

nei confronti della natura

∙ Osservare i colori della natura

∙ Discriminare colori e forme naturali

∙ Sperimentare materiali naturali

∙ Sperimentare la semina

∙ Conoscere e sperimentare elementi

naturali

∙ Ipotizzare la provenienza, l’utilizzo e la

trasformazione di elementi naturali

∙ Comprendere la relazione causa/effetto in

alcuni fenomeni

∙ Conoscere gli stati della materia

∙ Osservare piante e animali

∙ Individuare le cause di inquinamento

ambientale

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STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI

CAMPI DI

ESPERIENZA

OBIETTIVI GENERALI ATTIVITÀ

Il corpo in movimento

)

∙ Percepire e scoprire il

proprio corpo

∙ Curare la propria persona,

gli oggetti l’ambiente

Osservazioni delle parti del corpo e di

immagini; osservazione allo specchio del

corpo; memorizzazione di filastrocche,

colorazione, giochi di attenzione uditiva,

ascolto di suoni, giochi di coordinazione

motoria, ritaglio, incollaggio,

verbalizzazione drammatizzazione,

riproduzione motoria di movimenti altrui,

ricostruzione di puzzle

Giochi, conversazioni finalizzate a una prima

conoscenza delle necessità vitali: riposo,

mantenimento di una temperatura costante,

igiene.

I discorsi e le parole ∙ Comprendere i messaggi

degli altri e farsi capire

Lettura animata; costruzione di carte-gioco,

illustrazione di storie, riproduzione di storie

∙ Conoscere e sperimentare il riciclaggio

∙ Scoprire metodi di riciclaggio

Immagini suoni e

colori

∙ Saper osservare, analizzare,

conoscere ed interpretare la

realtà

∙ Comprendere e analizzare

messaggi per rielaborarli in

codici diversi

∙ Produrre segni grafico-pittorici

∙ Discriminare i colori

∙ Inventare i colori

∙ Osservare immagini fisse

∙ Interpretare ruoli diversi

∙ Inventare ed eseguire drammatizzazioni

∙ Analizzare immagini in movimento

Il sé e l’altro

∙ Star bene a scuola

∙ Sviluppare atteggiamenti di

rispetto protezione e amore

nei confronti della natura

∙ Interagire con i coetanei e gli adulti

∙ Riconoscere i bisogni primari e la loro

importanza nella vita di ogni persona

∙ Sviluppare il senso di appartenenza al

gruppo

∙ Comprendere l’importanza delle regole

nella vita con gli altri

∙ Conoscere la propria storia e le tradizioni

dell’ambiente sociale in cui si vive

∙ Scoprire le caratteristiche storico-

ambientali in cui si vive

∙ Risolvere semplici problemi di vita

quotidiana

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con varie tecniche, costruzione di libri,

ascolto di storie, scambio di opinioni,

comprensione del testo, invenzione di

accompagnamenti sonori, ipotesi di

decodificazione di parole scritte, lettura di

immagini, produzioni verbali, giochi motori e

vocali, arricchimento lessicale, colorazione

La conoscenza del

mondo

(oggetti fenomeni

viventi Numero e

Spazio)

∙ Osservare la realtà e

coglierne i molteplici aspetti

∙ Organizzare la propria

identità attraverso la

conquista dello spazio

∙ Ordinare le realtà dal punto

di vista quantitativo e

comprendere le relazioni

spazio temporali

∙ Saper osservare,

analizzare, conoscere ed

interpretare la realtà

∙ Sperimentare, analizzare,

confrontare e simbolizzare

la realtà

∙ Sviluppare atteggiamenti

di rispetto protezione e

amore nei confronti della

natura

Osservazione, manipolazione, misurazione,

orientamento spazia le, colorazione,

discriminazione, logica, verbalizzazione,

dialogo;

Osservazione, riproduzione, ascolto, dialogo,

organizzazione dello spazio intorno a sé,

escursione, intuizione della legge di gravità;

Osservazione, conte, discriminazione

confronto, manipolazione, verbalizzazione,

disegno, riconoscimento di simboli, ritaglio e

incollaggio, conversazione, ascolto, scritture.

Osservazione, sperimentazione,

manipolazione, percezione sensoria le,

disegno, ritaglio, incollaggio, invenzione

Osservazione, descrizione, formulazione di

ipotesi, sperimentazione verifica, dialogo,

pregrafismo, esercizi respiratori, giochi

motori con il palloncino e di coordinazione

motoria, utilizzo della sensorialità tattile e

visiva per riconoscere elementi della realtà,

controllo della respirazione, esplorazione di

ambienti, registrazione di dati su cartellone,

visione di immagini e filmati.

Disegno e costruzione di un cartellone;

osservazione guidata

Immagini suoni e colori ∙ Saper osservare,

analizzare, conoscere ed

interpretare la realtà

∙ Comprendere e analizzare

messaggi per rielaborarli in

codici diversi

Manipolazione, disegno, osservazione,

raccolta di foglie, pittura, racconto, ascolto,

soluzione di problemi, riproduzione grafiche,

riproduzione sonora, mescolanza di colori,

gustazione di sapori.

Costruzione gioco di un televisore; visione e

ascolto di un filmato inerente una giornata a

scuola; costruzione di stampini con disegni

lettere dell’alfabeto, numeri, ecc.

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Il sé e l’altro

xxxxx

∙ Star bene a scuola

∙ Sviluppare atteggiamenti

di rispetto protezione e

amore nei confronti della

natura

Ascolto, dialogo, drammatizzazione disegno,

pregrafismo, pittura, memorizzazione,

colorazione, ritaglio, legatura, incollaggio,

ascolto musicale , coinvolgimento dei

genitori.

Osservazione dell’ambiente circo stante,

conversazione, disegno, colorazione a

tempera;

realizzazione di un cartellone con materiale di

recupero; disegno, ritaglio; il gioco del

semaforo, ascolto di storie a carattere

ambientale; gioco dell’ inquinamento.

SCUOLA PRIMARIA

INTRODUZIONE

Premesso che la scuola deve:

- condurre, per gradi, l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé

- preoccuparsi di offrire loro occasioni di sviluppo integrale in tutte le direzioni

- operare affinché ciascuno acquisisca un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà

sociale di oggi

- favorire la pratica dei comportamenti richiesti al futuro cittadino, in sintonia con le riforme che

hanno innovato anche la scuola elementare, il Circolo Didattico “G. Pascoli” di Grumo Nevano,

riprendendo le considerazioni/posizioni di grandi pedagogisti come Dewey e Bruner sulla scuola del

curricolo, si pone l’obiettivo di formare tutti attribuendo fondamentale importanza non solo ai

saperi, ma anche ai metodi, alle modalità relazionali, agli strumenti e agli ambienti di

apprendimento.

In questa prospettiva i docenti dallo scorso anno scolastico hanno iniziato:

a) un percorso di ripensamento delle discipline, ponendosi il problema:

- di quali siano le domande di senso alla base di ognuna, quali valori investano i vari campi del

sapere, quale sia la sua legittimazione ad essere presente come elemento forte nella formazione dei

nostri alunni;

- di quali siano le strategie più funzionali per “tradurre” i nuclei fondanti delle discipline in

competenze degli alunni;

b) il superamento della programmazione per obiettivi con la formulazione di una progettazione per

competenze.

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La costruzione di un lessico condiviso fra gli insegnanti e la messa in comune di buone prassi

didattiche diventa così una necessità improrogabile realizzata attraverso un’analisi distintiva e

connettiva delle nozioni di CONTENUTI, CONOSCENZE e COMPETENZE.

Per contenuti intendiamo gli elementi e gli aspetti peculiari di ogni disciplina.

Con il termine conoscenze intendiamo l’acquisizione dei contenuti, cioè di teorie, principi,

concetti, termini, argomenti, regole, procedure, metodi, tecniche applicative.

Per competenze, invece, intendiamo l’utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti

e/o risolvere situazioni problematiche e/o produrre nuovi oggetti.

I contenuti assumono la forma e la sostanza di competenze quando e se gli alunni riescono

ad interiorizzarli in pieno, li trasferiscono e li fanno interagire in contesti culturali diversi da quelli

in cui sono nati e se ne avvalgono come strumenti e modelli per comprendere, interpretare e

simbolizzare ogni tipo di realtà.

La competenza, proprio perché radicata nel patrimonio cognitivo-operativo di ciascuno, ha le

caratteristiche di persistere nel tempo, di essere significativa ed ancorata alla realtà più di quanto

non avvenga ad una conoscenza.

Da questa impostazione derivano, sul piano metodologico-didattico, alcune conseguenze:

L’individuazione dei “nuclei fondanti” delle discipline per ricercare “traguardi formativi” che

abbiano significato per il presente e il futuro degli alunni

La trasformazione delle aule scolastiche da luoghi di insegnamento a luoghi di ricerca

con preferenza per modalità di insegnamento/apprendimento vicine a quella della ricerca-azione,

che richiede la partecipazione in gruppo degli alunni

la preferenza per un ruolo dell’insegnante stimolatore dei processi di apprendimento

I TRAGUARDI FORMATIVI

I traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze, rappresentano riferimenti per gli

insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo

integrale dell’alunno. (Dal POF – Contratto Formativo). Tali traguardi vengono, successivamente,

trasformati in obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina e per ciascuna classe e riportati sui

documenti di valutazione: Registro personale del docente e scheda di valutazione.

Progettazione Classi prime Anno scolastico 2012/2013 LINGUA ITALIANA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Ascoltare e parlare 1.1. Ascoltare e comprendere una consegna 1.2. Ascoltare e rispondere alla domanda posta 1.3. Ascoltare la lettura dell’insegnante e rispondere a semplici domande 1.4. Tradurre in immagini un testo ascoltato 1.5. Formulare parole o frasi semplici e/o complesse per esprimere emozioni e vissuti 1.6. Riferire le informazioni principali di un racconto

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1.7. Tradurre in parole una storia raccontata per immagini 2. Leggere 2.1. Individuare il grafema corrispondente ad un fonema 2.2. Riconoscere le sillabe dirette, inverse, semplici, complesse, digrammi, trigrammi 2.3. Leggere parole conosciute 2.4. Leggere parole nuove che contengono i grafemi conosciuti 2.5. Leggere semplici frasi 2.6. Comprendere il significato delle frasi scritte 2.7. Leggere semplici testi 2.8. Individuare le informazioni principali di un semplice testo 2.9. Recitare a memoria testi in prosa e/o in versi 3. Scrivere 3.1. Nell’ambito del continuum fonico, percepire i fonemi diversi 3.2. Tradurre correttamente i fonemi nei corrispondenti grafemi 3.3. Comporre e scrivere parole (semplici e/o complesse) servendosi di sillabe conosciute 3.4. Costruire frasi con parole conosciute 3.5. Ricostruire con brevi enunciati una storia, seguendo una sequenza di immagini 3.6. Produrre semplici testi anche su esperienze personali e collettive 3.7. Tradurre un testo ascoltato in immagini e semplici didascalie 3.8. Abbinare il carattere stampato maiuscolo allo stampato minuscolo e al corsivo 3.9. Usare il carattere maiuscolo per i nomi propri e la prima parola della frase 3.10. Riconoscere alcuni segni di punteggiatura (punto fermo, virgola, punto interrogativo ed esclamativo, …) 3.11. Rispettare le fondamentali convenzioni ortografiche (avvio) METODOLOGIA Nell’itinerario metodologico ci si avvarrà di interazione continua tra insegnante ed alunni mediante opportune domande stimolo nei momenti comunicativi che verranno incoraggiati: - adozione di metodo “fono-sillabico” di apprendimento iniziale della lettura e della scrittura; - dalla lettura “globale” di enunciati dai contenuti motivanti al riconoscimento orale dei fonemi, - alla formazione di sillabe (consonante – vocale), alla traduzione nei segni grafici corrispondenti; - costante adozione da parte dell’insegnante del ruolo di “modello di competenza” per la pronuncia corretta; - riflessione sulla costruzione di frasi conosciute per “riscoprire” le regole di composizione degli enunciati e dei loro sintagmi principali. ATTIVITÁ - Ascolto delle esperienze acquisite dai bambini negli ambienti sociale, familiare e scolastico; - partecipazione a conversazioni guidate e/o spontanee; - letture e narrazioni dell’insegnante; - proposta di vari testi in versi: conte, filastrocche, ninne nanne, cantilene, poesie d’autore; - attività connesse all’apprendimento della letto-scrittura: - la pronuncia corretta dei diversi fonemi della lingua italiana; - la traduzione dei fonemi in grafemi; - il riconoscimento – lettura di sillabe; - la lettura analitica; - la scrittura analitica; - giochi linguistici: sostituzione di fonemi, combinazioni di sillabe, costruzione di parole, combinazioni di parole, intuizione di parole omesse in enunciati … - rappresentazioni iconiche con didascalie; - drammatizzazioni; - lettura di fiabe e favole; - lettura e scrittura di testi pratico – comunicativi: etichette, elenchi, avvisi, didascalie, cartelli; - lettura quotidiana individuale libera;

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- lettura periodica ad alta voce; - giochi linguistici operativi di costruzione e scomposizione di enunciati – frase; - trasformazioni delle frasi modificando l’ordine dei sintagmi; - arricchimento lessicale riguardante la denominazione degli elementi percepiti, della realtà circostante, con i cinque sensi; - elaborazione di testi “creativi” collettivi, in versi e prosa; - individuazione di regole ortografiche: digrammi, trigrammi, doppie, apostrofo, accento; - individuazione di segni di punteggiatura: punto, virgola, punto interrogativo; - trasposizione dallo stampato maiuscolo e/o minuscolo al corsivo. STORIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Ordinare in successione due o più fatti / eventi vicini o lontani tra loro 2. Utilizzare correttamente la parola “tempo”, distinguendo quello atmosferico da quello cronologico 3. Riconoscere relazioni causa – effetto 4. Riconoscere azioni che avvengono nello stesso tempo (contemporaneità) 5. Conoscere le principali scansioni del tempo (giorno, settimana, mese, anno) 6. Comprendere che il trascorrere del tempo produce mutamenti nelle persone, negli oggetti, nell’ambiente METODOLOGIA Si procederà secondo questo iter: - osservazione e riflessione sulla realtà e il suo modificarsi nel tempo; - raccolta di documenti e testimonianze; - formulazioni di ipotesi - verifica; - verbalizzazione. L’arco temporale considerato sarà molto corto e prevalentemente focalizzato sulle esperienze del bambino. ATTIVITÁ Conversazione, disegni, lettura di immagini, drammatizzazioni, giochi, costruzione di semplici linee del tempo. GEOGRAFIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Collocare se stessi e gli oggetti in uno spazio definito 2. Descrivere la posizione degli elementi nello spazio usando un punto di riferimento 3. Descrivere semplici percorsi 4. Rappresentare semplici percorsi 5. Mettere in relazione spazi e funzioni del proprio ambiente (casa, scuola, aula, …) 6. Rappresentare oggetti, persone o situazioni nello spazio con simboli METODOLOGIA Si affronterà lo studio della geografia attraverso tutte quelle esperienze concrete che consentano agli alunni di acquisire una sempre maggiore padronanza dello spazio circostante, con avvio alla ricerca geografica: - individuazione di un ambito di osservazione; - raccolta di dati mediante l’osservazione diretta; - organizzazione dei dati; - rappresentazione grafica o pittorica o plastica. ATTIVITÁ Analisi di spazi nella realtà locale (aule, scuola, cortile, casa, quartiere); rappresentazione grafica o pittorica o plastica; simbolizzazione. MATEMATICA OBIETTIVI FORMATIVI

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1. Il numero 1.1. Associare i numeri alla quantità corrispondente e viceversa 1.2. Contare in senso progressivo e regressivo entro il 20 1.3. Leggere e scrivere i numeri fino al 20 sia in cifra che in parola 1.4. Riconoscere il valore posizionale delle cifre (unità e decine) 1.5. Confrontare e ordinare i numeri naturali utilizzando i simboli >, < e = 1.6. Eseguire, entro il 20, addizioni e sottrazioni anche con l’aiuto di opportune concretizzazioni e rappresentazioni 1.7. Eseguire semplici calcoli mentali con addizioni e sottrazioni 1.8. Calcolare il doppio, il triplo, la metà, … 2. Geometria e misura 2.1. Usare correttamente i termini: davanti, dietro; sopra, sotto; destra, sinistra; vicino, lontano; dentro, fuori. 2.2. Effettuare spostamenti lungo percorsi seguendo istruzioni orali e descriverli verbalmente 2.3. Localizzare oggetti nello spazio prendendo come riferimento se stessi o altre persone od oggetti. 2.4. Riconoscere, nel mondo circostante e nel disegno, alcune delle principali forme geometriche 2.5. Completare e rappresentare ritmi diversi 2.6. Denominare correttamente le principali forme geometriche 2.7. Individuare, osservare e confrontare grandezze 3. Introduzione al pensiero razionale 3.1. In situazioni concrete, classificare oggetti, figure, numeri in base a una data proprietà e viceversa 3.2. In situazioni concrete, ordinare elementi in base ad un criterio assegnato e riconoscere ordinamenti dati 3.3. Utilizzare semplici rappresentazioni per esprimere relazioni 3.4.Avviare all’utilizzo dei principali quantificatori e connettivi nelle operazioni di classificazione e relazione 3.5. Rappresentare con schematizzazioni elementari (frecce, …) successioni spazio-temporali, relazioni, corrispondenze riferite a situazioni concrete e non 3.6. Individuare e proporre situazioni problematiche desunte dall’esperienza 3.7. Evidenziare nel testo di una situazione problematica dati 3.8. Rappresentare i dati raccolti 3.9. Attribuire significato ad una rappresentazione problematica 3.10. Individuare strategie di soluzione di una situazione problematica METODOLOGIA L’itinerario metodologico privilegerà i seguenti momenti: - gioco, manipolazione, drammatizzazione, osservazione della realtà, riflessione su esperienze, verbalizzazioni personali e collettive; - rappresentazione iconica; - rappresentazione simbolica. ATTIVITÁ Attività, anche di tipo ludico, basate sull’utilizzo di materiale non strutturato per individuare somiglianze e differenze e operare le prime classificazioni; attività con materiale strutturato (precalcolo, blocchi logici, numeri in colore, …). SCIENZE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Acquisire conoscenze essenziali per poter distinguere viventi da non viventi. 2. Confrontare oggetti e animali per rilevarne somiglianze e differenze 3. Identificare alcuni materiali (legno, plastica, metallo, …) evidenziandone alcune caratteristiche 4. Esplorare e conoscere con i sensi

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5. Individuare i principali fenomeni atmosferici METODOLOGIA

Il metodo adottato sarà quello della ricerca: - osservare elementi o fenomeni; - individuare il problema; - formulare ipotesi; - verificare le ipotesi tramite osservazioni.

ATTIVITÁ Osservazione dell’ambiente circostante la scuola in varie stagioni; osservazioni, verbalizzazioni; registrazioni di fenomeni e di esperimenti; raccolta di frutti, semi, …; tabulazioni e schemi. TECNOLOGIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Utilizzare gli strumenti per la scrittura, il disegno, il ritaglio, … in modo appropriato 2. Costruire semplici oggetti seguendo indicazioni di lavoro. 3. Identificare e nominare parti di oggetti e strumenti.

METODOLOGIA L’approccio sarà soprattutto di tipo ludico e partirà dal mondo e dall’esperienza dei bambini. La tecnologia prevede sia momenti di apprendimento specifico che momenti di attività trasversale, strettamente correlati con altri ambiti disciplinari. Si cercherà di dare a tutti la possibilità di operare individualmente o in piccolo gruppo.

ATTIVITÁ Utilizzo di strumenti per la scrittura, il disegno e il ritaglio; utilizzo di oggetti di uso quotidiano. MUSICA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Distinguere tra suoni e rumori 2. Distinguere tra evento sonoro e silenzio 3. Ascoltare brani di diverso genere 4. Eseguire semplici sequenze ritmiche utilizzando il corpo, la voce, gli strumenti 5. Eseguire canti in coro 6. Realizzare rappresentazioni mimico – gestuali e grafico – pittoriche, su base musicale

METODOLOGIA L’esplorazione dell’ambiente dal punto di vista sonoro e l’analisi delle possibilità del nostro apparato fonico saranno alla base delle prime attività.

ATTIVITÁ Ascolto di proposte musicali, canti, costruzione di ritmi, giochi ritmici. Per quanto riguarda la produzione ci si limiterà a semplici ritmi e sonorità, collegate ad attività mimico – gestuali da registrare con simboli non convenzionali. Utilizzo del corpo e degli oggetti per produrre e riprodurre suoni (battere, grattare, strofinare, soffiare, …). ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Attivare e sviluppare la percezione visiva e tattile 2. Riconoscere i principali colori (primari e secondari) 3. Usare i colori nelle loro diverse tonalità e sfumature per composizioni cromatiche 4. Sviluppare un uso originale di linee, forme e colori 5. Sperimentare materiali diversi e utilizzarli ai fini comunicativi ed espressivi 6. Produrre composizioni espressive 7. Migliorare la manualità fine: tagliare, incollare, regolare la pressione del tratto grafico

METODOLOGIA Il metodo favorirà la complementarietà dei due piani: quello dell’espressione libera, immediata e spontanea e quello della ricerca e sperimentazione di tecniche. Si motiverà,si organizzerà e si arricchirà l’esperienza espressiva dell’alunno promuovendone la creatività.

ATTIVITÁ

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Rappresentazioni pittoriche, iconiche, plastiche; lettura ed interpretazione di immagini. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Esplorare e scoprire su se stessi e sui compagni le varie parti del corpo 2. Sviluppare le capacità senso-percettive, uditive, visive e tattili 3. Consolidare la coordinazione e la lateralità 4. Muoversi secondo una direzione e seguendo percorsi 5. Ricercare l’equilibrio negli atteggiamenti statici e dinamici 6. Saper eseguire giochi motori guidati in funzione della socializzazione e del rispetto di semplici regole 7. Partecipare a giochi ritmico- gestuali e vocali METODOLOGIA Si tenderà a consolidare la strutturazione dello schema corporeo come percezione e organizzazione di sé in continuo rapporto con gli oggetti, gli ambienti e gli altri. Le varie attività non saranno circoscritte ad una prospettiva puramente motoria, ma si apriranno a sviluppi di tipo verbale, logico, gestuale e saranno proposte in forma ludica. ATTIVITÁ Giochi vari, esercizi ginnici individuali e di gruppo. INGLESE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Ascoltare e riconoscere parole note. 2. Comprendere e rispondere a un saluto. 3. Presentarsi e chiedere il nome dei compagni. 4. Rispondere a semplici. 5. Comprendere ed eseguire comandi e istruzioni. 6. Acquisire il lessico relativo a: colori, persone, animali, oggetti e usarlo in maniera attiva. 7. Memorizzare filastrocche, conte e chants. 8. Conoscere alcune festività e tradizioni britanniche. METODOLOGIA L’apprendimento della lingua straniera sarà prevalentemente orale e curvata sugli interessi e la vita reale dell’alunno. ATTIVITÁ Tramite le seguenti attività gli alunni saranno motivati ad apprendere concretamente le strutture linguistiche presentate: − ascolto − ripetizione − esecuzione di semplici comandi e/o istruzioni − lettura − dialoghi − drammatizzazioni − canti − attività ludiche (giochi, gare a coppie/a squadre …) − attività manipolative − ascolto di CD audio − rappresentazioni grafiche − compilazione di schede. RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE - Cogliere i segni religiosi nel mondo e nell’esperienza della festa e del vivere insieme come comunità cristiana. - Intuire l’importanza attribuita da Gesù ad alcuni valori, quali la solidarietà, il perdono e la condivisione.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIO E L’UOMO - Affinare capacità di osservazione dell’ambiente che ci circonda per cogliervi la presenza di Dio Creatore e Padre. - Ricostruire gli aspetti degli ambienti di vita di Gesù più vicini all’esperienza personale del bambino. - Riconoscere nella Chiesa la grande famiglia dei cristiani. LA BIBBIA E L’UOMO - Intuire alcuni elementi essenziali del messaggio di Gesù, attraverso l’ascolto di brani tratti dal vangelo. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO - Ricercare e riconoscere i segni che contraddistinguono le feste cristiane del Natale e della Pasqua nell’ambiente. I VALORI ETICI E RELIGIOSI - Rappresentare modi diversi di stare insieme a scuola, con gli amici, in famiglia e nella comunità religiosa. - Riconoscere l’apertura della Chiesa all’intera umanità secondo il messaggio di Gesù METODOLOGIA E ATTIVITA’ Racconto del proprio vissuto. Conversazione ed elaborazione grafica. Compilazione di schede. Attività di scrittura. Utilizzo di audio e videocassette. Canto. Drammatizzazioni. Giochi guidati. Preparazione di biglietti augurali. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE Educazione alla cittadinanza OBIETTIVI FORMATIVI

Utilizzare in modo appropriato il materiale scolastico.

Rispettare le cose proprie e altrui.

Utilizzare il materiale comune in modo appropriato.

Riconoscere e rispettare i diversi ruoli delle persone all’interno della scuola.

Conoscere ed applicare le regole che guidano la vita scolastica.

Rispettare gli incarichi assunti e portarli a termine. METODOLOGIA Si condurranno gli alunni ad una reciproca conoscenza, sempre più approfondita e correlata, che avvii alla vita di gruppo. ATTIVITÁ Conversazioni, discussioni guidate, giochi mirati, drammatizzazioni, attività grafico-pittoriche. Educazione stradale OBIETTIVI FORMATIVI

Descrivere oralmente un percorso proprio o altrui.

Individuare nel proprio ambiente i luoghi pericolosi per il pedone.

Mantenere comportamenti corretti come pedone. METODOLOGIA Si partirà dall’osservazione e dall’esperienza diretta su percorsi simulati per individuare e assimilare le corrette norme di comportamento. ATTIVITÁ Osservazioni, conversazioni, percorsi simulati. Educazione ambientale OBIETTIVI FORMATIVI

Osservare l’ambiente circostante.

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Rispettare l’ambiente in cui il bambino vive e gioca

Avviare all’uso pratico della raccolta differenziata e al riciclo di materiale. METODOLOGIA Si parte dall’osservazione dell’ambiente circostante per comprenderlo, per valorizzarlo e per rispettarlo e tutelarlo. ATTIVITÁ Osservazione, raccolta di materiali, disegni. Educazione alla salute OBIETTIVI FORMATIVI

Comprendere l’importanza dell’igiene della persona.

Saper verbalizzare gli stati fisici personali più semplici come sintomi di benessere e malessere.

Esercitare procedure di evacuazione dall’edificio scolastico. METODOLOGIA Si partirà dalla conversazione e osservazione sui cambiamenti del proprio corpo, indagando sulle abitudini e i comportamenti nell’ambiente scolastico. ATTIVITÁ Conversazioni, osservazioni, disegni. Educazione alimentare OBIETTIVI FORMATIVI

Mantenere comportamenti corretti a tavola.

Ampliare la gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto. METODOLOGIA Si partirà dall’esperienza diretta della mensa per identificare i comportamenti corretti e l’importanza dell’alimentazione. ATTIVITÁ Conversazioni, letture, disegni. Educazione all’affettività OBIETTIVI FORMATIVI

Saper esprimere verbalmente la propria emotività ed affettività.

Attivare atteggiamenti di ascolto e di relazione positiva nei confronti degli altri (adulti e compagni). METODOLOGIA Si partirà dalle esperienze di vita quotidiana di gruppo per comprendere e attivare atteggiamenti che favoriscano le relazioni positive. ATTIVITÁ Conversazioni, letture, giochi, lavori di gruppo. VERIFICA Nell’arco dell’anno scolastico sono previste: - una verifica iniziale per il controllo dei prerequisiti; - verifiche quadrimestrali in prossimità della compilazione delle schede di valutazione. In corso d’anno, al termine o in momenti significativi dei vari itinerari didattici, saranno proposte prove di accertamento delle competenze degli alunni. Si useranno, come strumenti delle verifiche, osservazioni mirate da parte degli insegnanti e prove oggettive opportunamente predisposte. ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA Le attività alternative alla Religione Cattolica vengono programmate in modo sistematico ogni anno, a seconda dei bisogni e degli interessi del gruppo di alunni a cui sono rivolte e delle competenze degli insegnanti a cui il gruppo è affidato. In genere vengono trattati aspetti particolari dell’educazione ambientale o linguistico – espressiva o logico – matematica; oppure si curano settori importanti dell’educazione alla convivenza civile, dell’educazione interculturale e dell’educazione all’affettività

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CLASSI SECONDE Anno scolastico 2012–2013 LINGUA ITALIANA OBIETTIVI FORMATIVI 1. ASCOLTARE E PARLARE 1.1. Ascoltare e comprendere consegne.

1.2. Ascoltare le domande poste e rispondere adeguatamente.

1.3. Ascoltare la lettura dell’insegnante riferendo gli elementi fondamentali del testo letto.

1.4. Partecipare alle conversazioni con interventi pertinenti

1.5. Sapersi esprimere in modo chiaro in relazione al proprio vissuto.

1.6. Tradurre in parole una o più immagini

1.7. Recitare a memoria testi in prosa e in versi. 2. LEGGERE 2.1. Leggere un testo correttamente ad alta voce dando una giusta intonazione.

2.2. Leggere e rispettare la punteggiatura per dare un senso al testo.

2.3. Leggere e comprendere semplici testi.

2.4. Utilizzare forme di lettura silenziosa e personale. 3. SCRIVERE 3.1. Riordinare e tradurre in parole scritte sequenze di immagini e viceversa.

3.2. Rispondere per iscritto a domande.

3.3. Raccontare per iscritto esperienze individuali e/o collettive in modo chiaro.

3.4. Produrre brevi e semplici testi descrittivi.

3.5. Inventare una semplice storia.

3.6. Scrivere poesie e/o filastrocche sulla base di uno schema dato 4. RIFLETTERE SULLA LINGUA 4.1. Usare le doppie, i suoni affini, i suoni C-G, CU-CQU-QU, MB-MP.

4.2. Riconoscere ed usare i digrammi GN, GL, SC.

4.3. Usare l’accento.

4.4. Usare l’apostrofo.

4.5. Usare la lettera maiuscola.

4.6. Dividere in sillabe.

4.7. Conoscere ed usare i principali segni di interpunzione.

4.8. Conoscere il discorso diretto.

4.9. Operare prime classificazioni morfologiche: nome, aggettivo, verbo, articolo.

4.10. Arricchire il lessico.

4.11. Riflettere sulle relazioni dei diversi “pezzi” all’interno di una frase. LINEE METODOLOGICHE La lingua assume un’importanza primaria nel contribuire allo sviluppo razionale, sociale ed affettivo della persona. La metodologia si articolerà nei momenti di: a) comprensione - decodificazione del linguaggio;

- lettura approfondita del messaggio, per coglierne il significato e le modalità di espressione;

- rappresentazione attraverso vari codici come momento ulteriore di analisi e comprensione;

- utilizzazione del messaggio, come stimolo alla creatività personale.

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b) produzione - esperienza individuale e/o collettiva;

- rievocazione, chiarificazione, verbalizzazione orale dell’esperienza;

- rappresentazione della stessa attraverso vari codici;

- comunicazione attraverso il linguaggio verbale scritto;

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-scoperta e applicazione di regole funzionali dei vari linguaggi.

ATTIVITÁ - La conversazione:

a. individuazione di regole per una corretta partecipazione; b. formulare domande e risposte pertinenti. - La rilevazione di punti di vista diversi (avvio).

- L’ascolto di letture, narrazioni, descrizioni e spiegazioni dell’insegnante.

- La memorizzazione di testi in versi e in prosa.

- La pronuncia corretta dei diversi fonemi della lingua italiana e la traduzione dei fonemi in grafemi.

- La lettura analitica ad alta voce, con il rispetto della punteggiatura.

- La lettura silenziosa.

- La lettura quotidiana individuale “libera”.

- La lettura e l’analisi di favole e fiabe.

- La divisione in sequenze di semplici testi.

- La comprensione di testi di vario tipo mediante questionari a risposta multipla, a risposta

vero/falso, a domande aperte, l’uso di giochi verbali e/o iconici e di testi a “cloze” da completare in modo opportuno. - La scrittura di testi narrativi e descrittivi.

- Giochi linguistici con parole: sostituzione di fonemi, combinazione di sillabe, costruzione di parole,

combinazioni di parole, intuizione di parole omesse in enunciati ... - Giochi linguistici di composizione - scomposizione di enunciati – frase; trasformazioni delle frasi

modificando l’ordine dei sintagmi. - L’arricchimento lessicale riguardante la denominazione degli elementi percepiti dalla realtà

mediante i cinque sensi (avvio). - L’elaborazione orale e scritta di testi “creativi” in versi e prosa.

- Esercitazioni orali e scritte mirate al raggiungimento degli obiettivi.

- Esercitazioni con programmi di videoscrittura

MATEMATICA OBIETTIVI FORMATIVI 1. NUMERI 1.1. Leggere e scrivere i numeri naturali fino a 100, riconoscendo il valore posizionale delle cifre.

1.2. Confrontare e ordinare i numeri naturali utilizzando i simboli <, >, =.

1.3. Calcolare oralmente entro il 100.

1.4. Eseguire semplici composizioni e scomposizioni di numeri.

1.5. Contare in senso progressivo e regressivo.

1.6. Consolidare il concetto di addizione e saper eseguire, con due o più addendi, addizioni in riga e in colonna, senza e con cambio.

1.7. Consolidare il concetto di sottrazione e saper eseguire sottrazioni in riga e in colonna, senza e con cambio.

1.8. Acquisire il concetto di prodotto.

1.9. Eseguire semplici moltiplicazioni in colonna.

1.10. Acquisire il concetto di divisione.

1.11. Conoscere la proprietà commutativa dell’addizione e della moltiplicazione e saperla utilizzare per il calcolo.

1.12. Calcolare il doppio, la metà, il triplo...

1.13. Riconoscere i numeri pari e dispari. 2. SPAZIO E FIGURE

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2.1. Riconoscere e denominare le più semplici figure geometriche e individuarle nello spazio.

2.2. Costruire, rappresentare e riconoscere simmetrie in oggetti e figure.

2.3. Misurare mediante unità di misura arbitrarie.

2.4. Eseguire e rappresentare percorsi nello spazio. 3. INTRODUZIONE AL PENSIERO RAZIONALE 3.1. Individuare e proporre situazioni problematiche desunte dall’esperienza.

3.2. Analizzare una situazione problematica, per ricavarne dati numerici e non.

3.3. Evidenziare in una situazione problematica i dati e le incognite.

3.4. Individuare le operazioni che permettono di risolvere situazioni di tipo aritmetico.

3.5. Inventare semplici problemi.

3.6. Classificare oggetti, persone, figure, numeri relativamente ad uno o più attributi.

3.7. Stabilire, rappresentare ed interpretare relazioni di vario tipo.

3.8. Realizzare combinazioni di oggetti, persone, figure e registrarle.

3.9. Compiere semplici osservazioni e rilevamenti statistici raccogliendo i dati relativi ad un fenomeno osservato.

3.10. Usare in modo significativo e coerente le espressioni: forse, è possibile, è sicuro, è impossibile, ...

3.11. Usare i principali quantificatori e connettivi nelle operazioni di classificazione e relazione. LINEE METODOLOGICHE La metodologia privilegerà i seguenti momenti: - gioco, manipolazione, osservazione della realtà, riflessione su esperienze;

- verbalizzazione personale e collettiva delle esperienze effettuate;

- rappresentazione iconica;

- rappresentazione simbolica.

ATTIVITÁ Classificazioni con materiale strutturato ed occasionale (classificazioni degli oggetti presenti nell’ambiente anche se non manipolabili (piante, animali); seriazioni; giochi con blocchi logici, con numeri in colore, con blocchi multibase; costruzione di strisce numerate e di tabelle a doppia entrata; costruzione delle tabelle dell’addizione, della sottrazione, della moltiplicazione; misurazioni con unità arbitrarie. TECNOLOGIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Individuare i materiali più adatti alla costruzione di semplici manufatti.

2. Realizzare un manufatto e comprenderne l’uso e/o il funzionamento.

3. Utilizzare il computer in collegamento ai diversi ambiti disciplinari. LINEE METODOLOGICHE Si prevedono sia momenti di apprendimento specifico che momenti di attività trasversali correlati con gli ambiti disciplinari, mediante progettazione, individuazione di materiali e manipolazione. ATTIVITÁ Progettazione, costruzione di oggetti, utilizzo del computer, utilizzo di materiali e strumenti di vario genere, utilizzo di semplici programmi informatici. SCIENZE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscere gli elementi fondamentali di un ambiente naturale.

2. Descrivere esseri viventi e non e saper rilevare affinità e differenze.

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3. Saper effettuare una prima classificazione degli esseri viventi.

4. Osservare e descrivere le fasi di un fenomeno. LINEE METODOLOGICHE Il metodo adottato sarà quello della ricerca: - osservazione per il rilevamento dei fenomeni;

- individuazione del problema;

- avvio alla formulazione di ipotesi;

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- verifica delle ipotesi tramite osservazioni e/o esperimenti;

- conclusioni relative al fenomeno osservato.

ATTIVITÁ Brevi escursioni in vari ambienti e in varie stagioni; osservazioni, verbalizzazioni e registrazioni di fenomeni e di esperimenti; raccolta di frutti, semi, foglie, ...; raccolta di dati in tabelle; realizzazione di grafici. STORIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Comprendere la successione temporale di due o più eventi.

2. Comprendere che due o più eventi possono accadere nello stesso tempo (contemporaneità).

3. Conoscere le principali scansioni del tempo (giorno, settimana, mese, stagione, anno).

4. Individuare il rapporto cause / conseguenze tra eventi.

5. Comprendere e ordinare in sequenza logico – temporale eventi appartenenti alla propria esperienza e non.

6. Utilizzare oggetti, testimonianze, ricordi per ricostruire cronologicamente eventi e fatti.

7. Stabilire la durata di uno o più eventi (durata psicologica e reale).

8. Comprendere che il tempo trasforma le cose, le persone, gli animali e gli ambienti. LINEE METODOLOGICHE Si procederà secondo la metodologia della ricerca: - osservazione e riflessione sulla realtà;

- problematizzazione della realtà dal punto di vista temporale socio-storico;

- raccolta di documenti e testimonianze;

- formulazione di ipotesi;

- verbalizzazione.

L’arco temporale considerato sarà ancora molto corto e prevalentemente focalizzato sull’esperienza del bambino. ATTIVITÁ Sequenze di episodi che si succedono in un arco di tempo verificabile; verifica del tempo impiegato in determinate azioni; trasformazione di esseri viventi e non viventi nel tempo; storia personale. GEOGRAFIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Riconoscere la propria posizione nello spazio.

2. Definire la posizione di un oggetto nello spazio.

3. Intuire la necessità di punti di riferimento per definire la posizione degli oggetti.

4. Scoprire gli elementi che caratterizzano i vari ambienti.

5. Individuare le funzioni e le diverse possibilità d’uso degli ambienti antropici (l’aula, la propria stanza, il parco, ...).

6. Scoprire l’utilità di rappresentare oggetti con simboli arbitrari.

7. Produrre ed interpretare una legenda.

8. Eseguire un percorso rispettando le istruzioni date.

9. Rappresentare graficamente un percorso utilizzando anche il reticolo cartesiano. LINEE METODOLOGICHE Si affronterà lo studio della geografia attraverso quelle esperienze concrete che consentono agli alunni di acquisire una sempre maggiore padronanza dello spazio circostante, attraverso: - raccolta di dati mediante osservazione diretta;

- organizzazione dei dati;

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- rappresentazione grafica o pittorica o plastica.

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ATTIVITÁ - Analisi di spazi nella realtà (aula, scuola, cortile, casa, ambienti delle vacanze, ...);

- rappresentazione grafica o pittorica;

- simbolizzazione.

ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Riconoscere ed usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio.

2. Realizzare composizioni figurative e non.

3. Rappresentare esperienze, storie reali, fantastiche, brani poetici mediante l’uso del colore e/o del segno.

4. Utilizzare strumenti, tecniche e materiali di diversa provenienza.

5. Riconoscere il messaggio d’insieme di un’immagine.

6. Identificare gli elementi principali che compongono un’immagine.

7. Distinguere immagini grafiche, fotografiche e pittoriche. LINEE METODOLOGICHE Il metodo favorirà: - l’espressione libera, immediata, spontanea;

- la ricerca e la sperimentazione di tecniche;

- la lettura e l’interpretazione di immagini.

ATTIVITÁ Rappresentazioni pittoriche, iconiche, plastiche, ... MUSICA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscere, riconoscere e classificare suoni e rumori naturali e artificiali dell’ambiente.

2. Rappresentare in linguaggi vari diversi elementi dell’universo sonoro.

3. Utilizzare oggetti e strumenti musicali per produrre suoni diversi per durata.

4. Cantare in coro.

5. Controllare l’intensità della voce dal piano al forte e viceversa.

6. Eseguire semplici ritmi.

7. Realizzare drammatizzazioni, rappresentazioni mimico gestuali, grafico pittoriche, su base musicale. LINEE METODOLOGICHE Si procederà alla scoperta della dimensione sonora per giungere gradualmente alla scoperta e alla comprensione di semplici ritmi. ATTIVITÁ Ascolto di proposte musicali, canti, costruzione di ritmi, giochi ritmici. Sonorizzazione di un racconto o una fiaba con la voce, gli strumenti o oggetti. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Approfondire la conoscenza dello schema corporeo.

2. Sviluppare le capacità coordinative e senso – percettive.

3. Conseguire la capacità di organizzarsi nello spazio e nel tempo.

4. Camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare, afferrare e lanciare con agilità e destrezza.

5. Controllare il movimento respiratorio.

6. Interpretare col movimento libero e/o guidato semplici ritmi.

7. Saper eseguire giochi a corpo libero e con piccoli attrezzi, rispettando le regole.

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LINEE METODOLOGICHE L’attività motoria sarà proposta sotto forma prevalentemente ludica. Le varie attività non saranno circoscritte ad una prospettiva puramente motoria, ma si apriranno a sviluppi di tipo verbale, logico, gestuale. ATTIVITÁ Giochi in palestra e negli spazi scolastici interni ed esterni; esercizi per il consolidamento degli schemi motori di base anche con piccoli attrezzi; giochi della tradizione popolare. INGLESE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Ascoltare e comprendere vocaboli e semplici messaggi.

2. Comprendere e rispondere a un saluto.

3. Presentarsi e chiedere il nome delle persone.

4. Rispondere a semplici richieste e rivolgere domande.

5. Comprendere ed eseguire comandi e istruzioni.

6. Identificare, abbinare colori, persone animali e oggetti.

7. Memorizzare poesie, filastrocche e canzoni. LINEE METODOLOGICHE L’apprendimento della lingua sarà prevalentemente orale e si collegherà agli interessi e alla vita reale dell’alunno. ATTIVITÁ Tramite le seguenti attività gli alunni saranno motivati ad apprendere concretamente le strutture linguistiche presentate: - ascolto;

- ripetizione;

- esecuzione di semplici comandi e / o istruzioni;

- dialoghi;

- drammatizzazioni;

- canto;

- attività ludiche (giochi, gare a coppie / a squadre, ...);

- attività manipolative;

- ascolto di audiocassette; visione di DVD

- Utilizzo di CD-ROM;

- rappresentazioni grafiche;

- compilazione di schede.

RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE - Riconoscere nella Bibbia, il libro sacro per ebrei e cristiani, distinguendola da altre tipologie di

testi. - Realizzare attività di lettura e di analisi di pagine bibliche accessibili per ricavarne conoscenze e

saperle collegare alla propria esperienza esistenziale. - Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in

pratica il suo insegnamento. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIO E L’UOMO - Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo. - Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con Dio e riconoscere, nel “Padre

Nostro”, la specificità della preghiera cristiana.

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LA BIBBIA E L’UOMO - Leggere, comprendere e riferire alcune parabole evangeliche per cogliervi la novità dell’annuncio

di Gesù. - Conoscere gli annunci evangelici riguardo la nascita e la Pasqua di Gesù. - Ricostruire, con l’aiuto degli Atti degli Apostoli, le origini della Chiesa.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO - Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI - Capire l’importanza della comunicazione nell’esperienza umana e personale di ciascuno. - Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del

Prossimo. - Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza

l’amicizia e la solidarietà. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÁ - Racconto del proprio vissuto;

- conversazione ed elaborazione grafica;

- compilazione di schede;

- attività di scrittura;

- utilizzo di video audio cassette;

- canto;

- drammatizzazioni;

- giochi guidati;

- preparazione di biglietti augurali.

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE Educazione alla cittadinanza OBIETTIVI FORMATIVI 1. Utilizzare in modo appropriato il materiale scolastico proprio e altrui.

2. Rispettare le cose altrui.

3. Saper condividere il materiale.

4. Valutare ed eventualmente accettare le proposte fatte da altri.

5. Riconoscere e rispettare i diversi ruoli delle persone all’interno della scuola e della famiglia.

6. Riconoscere il valore della collaborazione e della solidarietà.

7. Rispettare gli incarichi assunti e portarli a termine.

8. Conoscere ed applicare le regole che guidano la vita scolastica (in aula, a tavola, nei rapporti con adulti e compagni, nei giochi e nelle attività). LINEE METODOLOGICHE Si prenderà spunto da problemi della vita di classe e dell’ambiente circostante, per promuovere l’accettazione di sé e degli altri. ATTIVITÁ Conversazioni, inchieste, questionari, discussioni guidate. Educazione ambientale OBIETTIVI FORMATIVI 1. Riflettere su tematiche di rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.

2. Attivare comportamenti più consapevoli e responsabili.

3. Considerare l’ importanza della raccolta differenziata. LINEE METODOLOGICHE

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Si affronterà l’analisi di alcune trasformazioni chimico–fisiche reperibili in natura e nell’esperienza quotidiana. Esperimenti–gioco permetteranno ai bambini di scoprire alcune caratteristiche dell’acqua.

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ATTIVITÁ Progettazione, esecuzione e verifica di semplici esperimenti. Raccolta differenziata della carta durante le attività scolastiche e del biologico nel momento della mensa. Educazione stradale OBIETTIVI FORMATIVI 1. Utilizzare gli spazi adatti per i percorsi pedonali (marciapiede, aree riservate, margine della strada, ...).

2. Attraversare in modo corretto la strada (strisce pedonali, semaforo, ...).

3. Riconoscere nei segnali stradali le forme e il messaggio che contengono (di pericolo, avviso, attenzione).

4. Comportarsi in modo adeguato sui mezzi di trasporto pubblico. LINEE METODOLOGICHE Attraverso l’osservazione diretta e la simulazione delle situazioni, gli alunni saranno condotti a scoprire i comportamenti più sicuri e corretti. ATTIVITÁ - Esecuzione, verbalizzazione e rappresentazione di percorsi effettuati personalmente, da altri

e/o descritti. - Osservazione e rilevazione degli elementi che caratterizzano la strada.

- Analisi e lettura di alcuni tipi di segnaletica.

- Simulazione di situazioni tipiche dell’ambiente stradale.

Educazione alla salute OBIETTIVI FORMATIVI 1. Saper comunicare il proprio stato fisico.

2. Individuare situazioni di pericolo.

3. Attuare comportamenti di sicurezza in situazioni di pericolo.

4. Attuare in modo corretto la prova d’esodo. LINEE METODOLOGICHE Analisi di situazioni di rischio della vita quotidiana e conversazioni per rilevare le regole di prevenzione del pericolo. ATTIVITÁ Conversazioni, disegni, prove pratiche. Educazione alimentare OBIETTIVI FORMATIVI 1. Distinguere le categorie di appartenenza dei cibi.

2. Saper riconoscere l’importanza della varietà nella propria alimentazione.

3. Attuare comportamenti corretti a tavola. LINEE METODOLOGICHE Attraverso l’osservazione e l’esperienza diretta si guideranno i bambini ad acquisire le regole basilari per una corretta alimentazione. ATTIVITÁ Osservazioni, conversazioni, disegni. Educazione all’affettività OBIETTIVI FORMATIVI 1. Saper esprimere la propria emotività ed affettività.

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2. Imparare a rapportarsi con gli altri utilizzando strategie di autocontrollo. LINEE METODOLOGICHE Attraverso la ricostruzione della propria storia, i bambini analizzeranno le emozioni e i sentimenti legati alla relazione con gli altri. ATTIVITÁ Osservazioni, conversazioni, disegni, schede. VERIFICHE Le prove di verifica si effettueranno: - all’inizio dell’anno scolastico per l’accertamento della situazione di partenza e al termine di ogni

unità di apprendimento; - a conclusione di ciascun quadrimestre tramite:

a) somministrazione di prove oggettive opportunamente predisposte; b) osservazioni mirate degli insegnanti preordinate e/o in attività di applicazione dei comportamenti cognitivo – culturali previsti dai diversi obiettivi specifici. I test oggettivi saranno discussi e approntati in sede di programmazione per classi parallele ed eventualmente adeguati alle esigenze delle diverse classi. L’attività di verifica è parte integrante del percorso didattico per cui sarà svolta con prove oggettive e

osservazioni costanti da parte dell’insegnante, mirate al raggiungimento degli obiettivi proposti CLASSI TERZE Anno scolastico 2012/2013 Obiettivi formativi LINGUA ITALIANA Comunicazione orale 1. Interagire nello scambio comunicativo in modo adeguato alla situazione. 2. Rievocare verbalmente vissuti ed esperienze. 3. Riferire con parole proprie il contenuto di ciò che si è ascoltato. 4. Memorizzare e recitare a memoria testi in prosa e/o in versi. 5. Esporre oralmente contenuti letti o studiati 6. Ampliare il lessico in riferimento ai diversi ambiti disciplinari.

Lettura e comprensione 1. Comprendere il significato di semplici testi descrittivi, narrativi, regolativi, informativi, poetici

e la loro funzione. 2. Individuare gli elementi essenziali di un testo (personaggi, luoghi, tempi… ). 3. Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo: ad alta voce, silenziosa per ricerca,

per studio, per piacere. 4. Leggere e comprendere i testi di studio.

Produzione scritta 1. Scrivere enunciati in modo corretto e articolato. 2. Rispondere per iscritto a domande. 3. Completare una storia e /o inventare una storia secondo tecniche diverse 4. Produrre semplici testi scritti descrittivi, narrativi, regolativi, poetici 5. Rielaborare ciò che si è letto o ascoltato

Conoscenza e abilità ortografiche e grammaticali 1. Applicare correttamente le principali convenzioni ortografiche. 2. Usare adeguatamente i segni di punteggiatura. 3. Riconoscere il significato di alcuni connettivi logici. 4. Individuare e classificare alcune parti variabili e invariabili del discorso.

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5. Riconoscere gli elementi portanti di una frase dal punto di vista sintattico. 6. Conoscere nuovi vocaboli e utilizzarli in modo appropriato. 7. Utilizzare il vocabolario.

LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ L’insegnante terrà conto delle esigenze degli alunni e privilegerà scelte metodologiche flessibili. Conversazioni spontanee e preordinate riguardo a contenuti personali o a materiale di studio. Osservazione e descrizione della realtà circostante. Lettura dell’insegnante alla classe di opere letterarie per bambini. Esercitazioni di lettura ad alta voce dei bambini. Lettura individuale “libera” silenziosa dei bambini. Lettura, analisi e memorizzazione di testi in versi e/o in prosa. Consolidamento delle abilità di comprensione di testi letti, mediante la proposta di questionari a risposta multipla, a risposta V/F, a domanda aperta, anche attraverso l’uso di giochi verbali e/o iconici. Giochi linguistici, manipolando brevi testi, frasi e parole. classe terza

2

Esercitazioni di consolidamento ortografico e lessicale: compilazione di schede, dettati, autodettati. Attività di scrittura spontanea o guidata di testi di vario genere. Attività di scrittura creativa (storie inventate o testi in versi…) Elaborazione di testi pratico-comunicativi, in relazione a concrete situazioni motivanti. STRUMENTI Libri e materiale informatico. MATEMATICA Problemi 1. Definire e sintetizzare problemi riferiti ai vari ambiti di esperienza e di apprendimento. 2. Attribuire un significato ad una situazione problematica, rappresentata con linguaggi non

verbali (diagrammi, tabelle, grafici, ecc.). 3. Rappresentare graficamente una situazione problematica. 4. Risolvere situazioni problematiche di tipo aritmetico scegliendo l’operazione adatta, di tipo

geometrico, di calcolo con le misure e di tipo logico. 5. Inventare il testo di un problema, partendo da una situazione grafica o da una esperienza

reale. 6. Completare situazioni problematiche inventando la domanda. 7. Individuare carenza di dati ed integrarli; riconoscere dati sovrabbondanti ed eliminarli.

Numeri 1. Riconoscere nella scrittura in base dieci il valore posizionale delle cifre. 2. Confrontare e ordinare i numeri naturali almeno entro il 1000. 3. Trovare le frazioni che rappresentano parti di figure geometriche adatte, di insieme di oggetti e viceversa. 4. Confrontare, ordinare e classificare semplici frazioni. 5. Conoscere i numeri decimali. Operazioni 1. Eseguire per iscritto le quattro operazioni con i numeri naturali con e senza cambio. 2. Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100, 1000. 3. Conoscere e sapere applicare le proprietà delle quattro operazioni. 4. Calcolare oralmente entro il 1000.

Geometria 1. Saper eseguire un percorso partendo da una descrizione verbale o da un disegno; saper

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descrivere o rappresentare un percorso eseguito. 2. Conoscere gli elementi geometrici fondamentali. 3. Riconoscere e classificare semplici figure geometriche. 4. Costruire, rappresentare e riconoscere simmetrie in oggetti e figure varie. 5. “ Identificare “ confini e superficie di una figura assegnata. 6. Riconoscere l’equiestensione di semplici figure piane, mediante scomposizione e

ricomposizione. Misura 1. Scegliere, costruire e utilizzare strumenti adeguati (arbitrari) per effettuare misurazioni. 2. Conoscere e usare le unità di misura del sistema internazionale, relative alla lunghezza. 3. Introdurre riferimenti alle unità di misura relative a capacità e peso-massa. 4. Passare da una misura espressa in una data unità ad un’altra equivalente (relativamente

alla misura delle lunghezze). classe terza

3

Insiemistica - Statistica - Probabilità 1. Classificare operando con insiemi e sottoinsiemi. 2. Compiere semplici osservazioni e rilevazioni statistiche. 3. Confrontare in situazioni di gioco le probabilità di vari eventi mediante l’uso di rappresentazioni opportune. 4. Rappresentare, elencare e numerare tutti i possibili casi in semplici situazioni combinatorie.

LINEE METODOLOGICHE L’itinerario metodologico privilegerà i seguenti momenti: - gioco, manipolazione, osservazione della realtà, riflessione su esperienze; - verbalizzazione personale e collettiva delle esperienze effettuate; - rappresentazione iconica; - rappresentazione simbolica.

ATTIVITA’ Le attività proposte saranno: - manipolazione di materiale strutturato e non; - classificazione, seriazione, costruzione di tabelle a doppia entrata, di tabelle delle quattro

operazioni; - costruzione e lettura di grafici; - soluzione di problemi a livello manipolatorio, iconico e simbolico; - misurazione con unità di misura arbitrarie e convenzionali; - esercitazioni di calcolo orale e scritto; - classificazione di figure; - costruzione di modelli. MEZZI E STRUMENTI Materiale strutturato e non, fogli quadrettati e millimetrati, carta da pacco, contenitori di diverse dimensioni, forbici, bilancia, geopiano, tangram, computer..... TECNOLOGIA E INFORMATICA 1. Manipolare i diversi materiali e riconoscerne le diverse proprietà. 2. Costruire oggetti a partire da un progetto dato. 3. Progettare e realizzare manufatti. 4. Seguire istruzioni d’uso. 5. Scrivere semplici brani utilizzando la videoscrittura e il correttore ortografico e

grammaticale. 6. Utilizzare strumenti informatici in collegamento ai diversi ambiti disciplinari.

LINEE METODOLOGICHE

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L’attività di tecnologia prevede sia momenti di apprendimento specifico che momenti di attività trasversale, strettamente correlati con gli ambiti disciplinari. L’attività di informatica verrà attuata inserendo il computer nella didattica e considerandolo un’ulteriore opportunità per il consolidamento delle varie discipline. ATTIVITA’, MEZZI E STRUMENTI Progettazione, utilizzo di materiali e strumenti di vario genere, costruzione di oggetti, utilizzo del computer, utilizzo di semplici programmi informatici, utilizzo della LIM. classe terza

4

SCIENZE 1. Individuare gli esseri viventi presenti in ambienti diversi e comprenderne la relazione con gli

stessi. 2. Conoscere gli animali e alcune loro caratteristiche. 3. Conoscere le componenti di un ecosistema. 4. Conoscere le caratteristiche e gli elementi costitutivi del terreno. 5. Riconoscere le parti nella struttura delle piante e alcune funzioni fondamentali. 6. Conoscere gli stati della materia. 7. Saper rilevare fenomeni utilizzando anche strumenti abituali e raccogliere i dati usando

grafici, tabelle, diagrammi, ecc.. 8. Lettura di semplici testi scientifici per ricavarne informazioni

LINEE METODOLOGICHE Il metodo adottato sarà quello della ricerca: - osservazione per il rilevamento dei fenomeni; - individuazione del problema; - avvio alla formulazione di ipotesi; - verifica delle ipotesi tramite osservazioni e/o esperimenti; - conclusioni relative al fenomeno osservato.

ATTIVITA’

Brevi escursioni in ambienti specifici.

Osservazioni.

Verbalizzazioni e registrazioni di fenomeni e di esperimenti.

Raccolta e catalogazione di elementi caratteristici degli ambienti studiati.

Raccolta di dati in tabelle

Realizzazione di grafici.

Lettura di semplici testi scientifici MEZZI E STRUMENTI Carta, contenitori, lenti, termometro, tappi di gomma forati, tubicini, anello di Gravesande, computer... STORIA 1. Riordinare gli eventi in successione cronologica e analizzare situazioni di contemporaneità. 2. Costruire, utilizzare e ricavare informazioni dalla linea del tempo. 3. Individuare rapporti di causalità tra fatti e situazioni. 4. Formulare ipotesi sugli effetti possibili di una causa e, viceversa, sulle possibili cause di un

fenomeno . 5. Individuare e riconoscere le tipologie delle fonti. 6. Leggere e ricavare informazioni da fonti di diverso tipo. 7. Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico. 8. Leggere ed interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio. 9. Individuare analogie e differenze tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel

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tempo . 10. Osservare e confrontare oggetti e gruppi umani di oggi con quelli del passato.

LINEE METODOLOGICHE Si procederà secondo un percorso di

ricognizione delle preconoscenze;

osservazione di fonti storiche;

problematizzazione; classe terza

5

ordinamento ed elaborazione di informazioni;

verbalizzazione. ATTIVITÀ

costruzione di “linee del tempo”,

lettura di miti e leggende,

visione di filmati,

attività di laboratorio presso aule didattiche decentrate,

attività di manipolazione,

consultazione di testi specifici,

sintesi con schemi e tabelle,

realizzazione di cartelloni murali. MEZZI E STRUMENTI

Visite ai musei, quadri di civiltà, cartelloni, diapositive, video, computer, ecc.

Costruzione di mappe e schemi per organizzare le conoscenze acquisite. GEOGRAFIA 1. Descrivere un ambiente naturale nei suoi elementi essenziali usando una terminologia

appropriata. 2. Individuare e distinguere gli elementi fisici e antropici di un paesaggio, cogliendo i principali

rapporti di connessione e interdipendenza. 3. Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo nel proprio territorio. 4. Leggere semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche, utilizzando la legenda e i punti

cardinali. LINEE METODOLOGICHE

problematizzazione;

ordinamento ed elaborazione anche simbolica delle informazioni;

verbalizzazione con linguaggio e lessico appropriati. ATTIVITA'

Esercizi per l'orientamento;

esplorazioni ambientali di luoghi con caratteristiche diverse;

analisi e rappresentazione di spazi sempre più vasti;

esercizi di riduzione di scala;

analisi di elementi di diversi paesaggi montani, collinari, marini;

lettura di carte geografiche del proprio ambiente;

lettura di testi di carattere geografico per ricavarne informazioni. MEZZI E STRUMENTI Esplorazioni ambientali, carte geografiche, diapositive, filmati, cartelloni, plastici, testi, cartoline, computer… ARTE E IMMAGINE

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1. Riconoscere ed usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, la linea, il colore, lo spazio. 2. Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici e polimaterici a fini

espressivi. 3. Leggere opere grafico-pittoriche e plastiche di vario tipo. classe terza

6

LINEE METODOLOGICHE Il metodo favorirà:

l'espressione libera, immediata, spontanea

la ricerca e sperimentazione di tecniche

la lettura e l'interpretazione di immagini

la riflessione sulle proprie realizzazioni ATTIVITA' Rappresentazioni pittoriche, iconiche, plastiche. Utilizzo creativo di materiali di recupero. Attività di manipolazione, stamping, collage,… Rielaborazione e/o contestualizzazione di immagini. Traduzione del linguaggio verbale in linguaggio iconico e/o viceversa. MEZZI E STRUMENTI Colori, materiali vari, disegni e riproduzioni, computer… MUSICA 1. Eseguire per imitazione semplici canti e brani individualmente e/o in gruppo. 2. Avviare all’ascolto di brani musicali di vario genere. 3. Utilizzare il proprio corpo e la voce per produrre e riprodurre suoni. 4. Eseguire semplici sequenze ritmiche utilizzando oggetti vari e/o strumenti. 5. Applicare semplici criteri di trascrizione intuitiva dei suoni. 6. Riconoscere le caratteristiche dei suoni secondo il timbro, l’intensità e la durata.

LINEE METODOLOGICHE L'operatività degli alunni sarà la base di tutte le attività proposte, dall'ascolto alla riproduzione, alla produzione vocale e strumentale. ATTIVITA'

giochi di percezione uditiva

esperienze sulle sonorità di oggetti secondo il materiale, il peso, la grandezza, ecc…

giochi per sperimentare la durata, l’intensità e il timbro. MEZZI E STRUMENTI Registratore, cd, strumenti musicali, oggetti vari, computer… ATTIVITA’ MOTORIE E SPORTIVE 1. Approfondire la conoscenza dello schema corporeo. 2. Sviluppare le capacità coordinative e senso-percettive. 3. Conseguire la capacità di muoversi nello spazio e nel tempo. 4. Camminare, correre, saltare, rotolare, strisciare, afferrare e lanciare con agilità e

destrezza. 5. Controllare il movimento respiratorio. 6. Interpretare con il movimento, libero e/o guidato, semplici brani musicali. 7. Saper eseguire giochi a corpo libero e con piccoli attrezzi, rispettando le regole. 8. Cooperare all’interno di un gruppo.

LINEE METODOLOGICHE Gli interventi seguiranno il seguente iter:

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classe terza

7

libera espressione corporea

individuazione delle possibilità di ciascun alunno

potenziamento delle abilità di base. ATTIVITA' Esercitazioni individuali e di gruppo, giochi individuali e di squadra, danze, giochi ritmici. MEZZI E STRUMENTI Cerchi, bastoni, palle, tappeti, corde, materiale vario. LINGUA INGLESE 1. Ascoltare e comprendere semplici messaggi. 2. Individuare e riprodurre suoni. 3. Seguire semplici istruzioni, eseguire comandi. 4. Presentare se stessi e gli altri. 5. Rispondere a richieste e rivolgere domande. 6. Chiedere e dire l’età. 7. Acquisire il lessico relativo a luoghi, persone e oggetti noti. 8. Numerare, classificare oggetti. 9. Scoprire diversità culturali in riferimento alle festività e alle tradizioni. 10. Memorizzare poesie, filastrocche, canzoni.

LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ L’apprendimento della lingua straniera sarà prevalentemente orale e si collegherà agli interessi e alla vita reale dell’alunno. Gli alunni saranno motivati ad apprendere concretamente le strutture linguistiche presentate tramite:

l’attività di ascolto, ripetizione, esecuzione di semplici comandi e istruzioni,

lettura collettiva e individuale,

dialoghi e simulazioni,

drammatizzazione,

canto,

attività ludiche (giochi, gare a coppie e/o a squadre,…),

attività manipolative,

ascolto di cd,

visione di video,

rappresentazioni grafiche,

compilazione di schede. MEZZI E STRUMENTI Materiale strutturato e non, immagini, flash-cards, cartelloni, libro di testo, materiale prodotto dai bambini (registrazioni di canti, dialoghi, filastrocche e brevi racconti in lingua originale). RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE - Riconoscere nella Bibbia, il libro sacro per ebrei e cristiani, distinguendola da altre tipologie di testi. - Realizzare attività di lettura e di analisi di pagine bibliche accessibili per ricavarne

conoscenze e saperle collegare alla propria esperienza esistenziale. - Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di

mettere in pratica il suo insegnamento. classe terza

8

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIO E L’UOMO - Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore, Padre e che fin dalle origini ha

stabilito un’alleanza con l’uomo. - Conoscere Gesù di Nazaret come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto. LA BIBBIA E L’UOMO - Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui le

vicende e le figure principali del popolo di Israele. - Interrogarsi sul significato di alcuni testi biblici di genere profetico per comprendere la

venuta di Gesù. - Ricostruire gli eventi della Pasqua cristiana narrati dai Vangeli.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO - Riconoscere le domande sulle origini della vita e del mondo come espressioni di religiosità. - Riconoscere i segni cristiani della Pasqua nelle celebrazioni e nella pietà popolare. - Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI - Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del

Prossimo. - Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza l’amicizia e la solidarietà. METODOLOGIA E ATTIVITÀ Conversazione ed elaborazione grafica. Compilazione di schede. Attività di scrittura. Utilizzo di video e audio cassette. Canto. Giochi guidati. Drammatizzazioni. Preparazione di biglietti augurali. Uso di questionari. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 1. Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé. 2. Interagire correttamente con persone conosciute e non, in contesti diversi. 3. Accettare, rispettare, aiutare gli altri. 4. Suddividere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune. 5. Elaborare un regolamento di classe. 6. Conoscere e usare correttamente alcuni servizi del territorio (dall’ambiente scolastico alla

biblioteca, agli spazi pubblici…). EDUCAZIONE STRADALE classe terza

9

1. Descrivere in forma orale e scritta un percorso proprio o altrui e rappresentarlo cartograficamente. 2. Comprendere ed interpretare il linguaggio convenzionale essenziale della segnaletica

stradale. 3. Conoscere la strada e le norme che regolano la circolazione stradale. 4. Conoscere comportamenti corretti in qualità di

- pedone - passeggero su veicoli privati o pubblici. EDUCAZIONE AMBIENTALE 1. Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema

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ecologico. 2. Riflettere sull’ intervento dell’uomo nel proprio ambiente, facendo un bilancio dei

vantaggi/svantaggi recati da eventuali modifiche. 3. Usare in modo corretto le risorse, evitando gli sprechi d’acqua e di energia, forme di

inquinamento,… 4. Praticare forme di utilizzo e riciclaggio dei materiali.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE. 1. Verbalizzare gli stati fisici personali (sintomi di benessere-malessere). 2. Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle

diverse situazioni di vita. 3. Simulare comportamenti da assumere in condizione di rischio con diverse forme di pericolosità. 4. Esercitare procedure di evacuazione dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della letture

delle piantine dei locali e dei percorsi di fuga, utilizzando le norme stabilite. EDUCAZIONE ALIMENTARE 1. Conoscere le principali regole di una alimentazione corretta e riflettere sulla propria alimentazione. 2. A tavola mantenere comportamenti corretti 3. Ampliare la gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto. EDUCAZIONE ALLA AFFETTIVITÀ 1. Attivare atteggiamenti di ascolto / conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti

degli altri. 2. Riconoscere e manifestare le proprie emozioni. 3. Esercitare modalità efficaci di espressione della propria affettività .

VERIFICA Nell'arco dell'anno scolastico sono previste: -una verifica iniziale per il controllo dei prerequisiti, all'avvio delle attività dell'anno scolastico in corso; -verifiche quadrimestrali in prossimità della compilazione delle schede di valutazione; -in corso d'anno, al termine o in momenti significativi dei vari itinerari didattici verranno proposte prove di accertamento delle competenze degli alunni. Come strumenti delle verifiche si useranno osservazioni mirate da parte degli insegnanti, schede da completare, test. In base ai risultati delle verifiche verranno effettuati adeguamenti del piano di lavoro.

CLASSI QUARTE Anno scolastico 2012/2013 ITALIANO ASCOLTARE E PARLARE 1. Interagire nello scambio comunicativo in modo chiaro e pertinente, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse. 2. Rievocare verbalmente esperienze, rispettando l’ordine causale e temporale. 3. Esprimere attraverso il parlato pensieri e stati d’animo. 4. Comprendere semplici testi cogliendone i contenuti principali (con domande) 5. Riferire con parole proprie il contenuto di ciò che si è ascoltato o letto.

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6. Memorizzare e recitare a memoria testi in prosa e o in versi. LEGGERE 1. Leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo. 2. Utilizzare forme di lettura diverse, funzionali allo scopo: ad alta voce, silenziosa per ricerca, per studio, per piacere. 3. Riconoscere le diverse tipologie testuali (narrativa, descrittiva, ….) e comprenderne il contenuto. 4. Consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e di ricerca, applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare, costruire mappe e schemi). SCRIVERE 1. Raccogliere le idee, organizzarle, pianificare la traccia di un racconto o di una esperienza. 2. Produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui, esporre argomenti noti (relazione, sintesi, ecc…), esprimere opinioni e/o stati d’animo in forme adeguate allo scopo e al destinatario. 3. Produrre un testo rispettando le regole ortografiche e l’uso della punteggiatura. 4. Compiere operazione di rielaborazione sui testi in funzione di uno scopo dato (parafrasare, sintetizzare, apportare cambiamenti ai personaggi, agli ambienti, ai tempi della narrazione,…). 5. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie, …). RIFLETTERE SULLA LINGUA 1. Conoscere e applicare correttamente le convenzioni ortografiche. 2. Usare correttamente la punteggiatura. 3. Individuare e classificare le parti del discorso (articoli, nomi, aggettivi,….). 4. Riconoscere le parti principali di una frase dal punto di vista sintattico (soggetto, predicato e espansioni). 5. Ampliare il patrimonio lessicale. 6. Saper consultare il dizionario. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Creare situazioni comunicative, al fine di favorire l’espressione di idee, emozioni ed esperienze personali. - Favorire occasioni di confronto e dibattito per esprimere, sostenere e confrontare le proprie idee - Promuovere momenti di apprendimento cooperativo con varie modalità organizzative: piccolo gruppo, gruppi di interesse e livello, tutoraggio, classi aperte… - Pratica di giochi inguistici (rebus, cruciverba, anagrammi… ) - Proporre strategie e momenti di autovalutazione e autocorrezione al fine di sviluppare la consapevolezza del proprio processo di apprendimento - Uso di strumenti multimediali per arricchire e variare la proposta didattica MATEMATICA Il numero 1. Leggere e scrivere numeri naturali (almeno di due periodi) e decimali. 2. Comporre e scomporre i numeri naturali e decimali. 3. Conoscere il valore posizionale delle cifre. 4. Confrontare e ordinare i numeri naturali e decimali. 5. Eseguire per iscritto le quattro operazioni con i numeri naturali e decimali: addizioni con cambio; sottrazioni con cambio; moltiplicazioni con due cifre al moltiplicatore; moltiplicazioni con due cifre al moltiplicatore, con e senza cambio; divisioni con due cifre al divisore, senza cambio, con numeri naturali; divisioni con numeri decimali al divisore e al dividendo. 6. Conoscere e usare le proprietà delle operazioni.

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7. Utilizzare le prove delle operazioni per controllare la correttezza del calcolo scritto. 8. Calcolare oralmente, applicando strategie. 9. Analizzare in relazione reciproca multipli e divisori di numeri. 10. Trovare le frazioni che rappresentano parti di adatte figure geometriche, di insiemi di oggetti, di numeri e viceversa. 11. Confrontare le frazioni. 12. Definire, riconoscere, disegnare e rappresentare le frazioni decimali 13. Comprendere il rapporto fra le frazioni decimali e la loro rappresentazione numerica. 14. Riconoscere la frazione come percentuale. Geometria 1. Classificare e distinguere gli elementi geometrici fondamentali e usare correttamente la terminologia. 2. Classificare e distinguere i diversi tipi di triangolo. 3. Individuare e confrontare gli elementi significativi dei quadrilateri e classificarli. 4. Confrontare ed analizzare figure equiestese e isoperimetriche. 5. Usare correttamente opportuni strumenti di disegno geometrico. 6. Rappresentare traslazioni, simmetrie e rotazioni. 7. Individuare le coordinate di un punto e viceversa. La misura 1. Utilizzare le misure convenzionali relativamente a lunghezza, capacità e massa. 2. Eseguire equivalenze relativamente alle misure convenzionali studiate. 3. Misurare gli angoli con strumenti adeguati. 4. Misurare e calcolare il perimetro delle principali figure piane. 5. Misurare per approssimazione superfici con strategie ed unità non convenzionali. 6. Introdurre riferimenti all’unità di misura di superficie. Introduzione al pensiero razionale 1. Individuare problemi riferiti ai vari ambiti di esperienza e apprendimento. 2. Inventare il testo di un problema partendo da una situazione grafica o da un’esperienza reale. 3. Attribuire un significato ad una situazione problematica, rappresentata con linguaggi non verbali (diagrammi, tabelle, grafici, …). 4. Analizzare un testo e individuare le domande implicite ed esplicite. 5. Individuare i dati inutili, mancanti, sovrabbondanti all’interno di una situazione problematica. 6. Risolvere problemi con una domanda e una operazione. 7. Risolvere problemi con due domande che richiedono l’applicazione di due operazioni. 8. Risolvere problemi con una domanda che richiedono l’applicazione di due operazioni 9. Risolvere problemi riguardanti le situazioni di spesa/guadagno/ricavo. 10. Risolvere problemi riguardanti le situazioni peso netto/peso lordo/tara. 11. Classificare secondo più attributi. 12. Rappresentare situazioni classificatorie ed interpretare diagrammi. 13. Leggere un grafico. 14. Riconoscere ed analizzare un enunciato logico (valore di verità, uso di connettivi e implicazioni logiche). 15. Risolvere problemi con figure geometriche piane: perimetri e aree. Dati e previsioni 1. Analizzare semplici situazioni aleatorie (certo, possibile, impossibile). 2. Conoscere ed utilizzare diversi tipi di rappresentazione statistica. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Manipolazione di materiale strutturato e non. Giochi ed esperienze concrete dai quali far

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sorgere problemi da affrontare in termini logici e matematici (in collegamento anche con altre discipline, come scienze, geografia, educazione all'immagine, ecc.); - conversazioni guidate, esposizione di quesiti, formulazioni di ipotesi esplicative e risolutive; - rappresentazione grafica con disegni, schemi; - simbolizzazione attraverso strumenti matematici convenzionali; - esercitazioni di consolidamento. - Uso di strumenti multimediali INGLESE ASCOLTARE 1. Ascoltare e comprendere semplici vocaboli, comandi, frasi e dialoghi. 2. Comprendere le richieste e le informazioni. 3. Comprendere la descrizione di persone, animali e cose. 4. Utilizzare il lessico e le strutture linguistiche apprese per effettuare semplici scambi dialogici. 5. Riconoscere l’ubicazione di persone, animali e cose. 6. Ascoltare e comprendere rime, filastrocche e canti. LEGGERE 1. Leggere e comprendere parole e semplici strutture. 2. Leggere e comprendere le richieste e le informazioni. 3. Leggere e comprendere le descrizioni di persone, animali e cose. 4. Leggere e comprendere semplici brani. PARLARE 1. Conoscere e utilizzare vocaboli e strutture in semplici espressioni orali. 2. Saper utilizzare il lessico e le strutture per rispondere adeguatamente a richieste. 3. Saper descrivere persone, animali e cose (oralmente). 4. Saper chiedere e rispondere sull’ubicazione di persone, animali e cose. 5. Saper utilizzare la struttura “to like”. 6. Saper offrire e chiedere cibo e bevande in modo confidenziale e rispondere adeguatamente “to want”. 7. Saper esprimere bisogni personali e sensazioni. 8. Saper chiedere e dire l’ora. 9. Memorizzare poesie, filastrocche e canzoni. 10. Rilevare diversità culturali con riferimento alle festività e alla tradizione. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÁ L’apprendimento della lingua straniera si avvarrà di una metodologia globale: attraverso l’utilizzo di giochi, canti, CD e drammatizzazioni gli alunni saranno motivati ad apprendere concretamente le strutture linguistiche presentate. STORIA 1. Riconoscere la differenza tra mito, leggenda e racconto storico. 2. Ricavare alcune semplici informazioni da fonti di diverso tipo. 3. Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio. 4. Analizzare diversi bisogni emergenti dall'esperienza di vita associata in una data epoca (vita economica, politica, culturale, religiosa). 5. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. 6. Collocare sulla linea del tempo le durate e gli eventi relativi alle civiltà studiate. 7. Approfondire il linguaggio specifico della disciplina. 8. Excursus di storia locale. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Realizzare con disegni, didascalie, ecc… quadri di civiltà di popoli diversi

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- Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.

- Programmare uscite didattiche sul territorio: siti archeologici, musei e laboratori. - Creare mappe concettuali e di sintesi e utilizzarle nell’espressione orale. - Usare strumenti multimediali. GEOGRAFIA 1. Leggere grafici, carte fisiche, politiche, tematiche, topografiche, piante, mappe. 2. Conoscere il procedimento per realizzare una scala di riduzione. 3. Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali. 4. Riconoscere ed interpretare simboli convenzionali e segnali. 5. Approfondire lo studio degli ambienti della Terra in relazione a vari fattori. 6. Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate nel tempo dall’uomo sul territorio. 7. Ricercare e proporre comportamenti relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio. 8. Esplicitare il nesso tra ambiente, risorse e condizioni di vita dell’uomo. 9. Utilizzare carte e atlanti per ricavare informazioni sull’ambiente. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Osservazione diretta o indiretta - raccolta e organizzazione di dati con strumenti diversi (interviste, questionari, tabelle, grafici, carte, …) e rielaborazioni di informazioni. - ricerca del nesso causa-effetto. - verbalizzazione con linguaggio e lessico specifici - analisi e lettura di carte topografiche e geografiche (esercizi-gioco relativi all'uso delle coordinate geografiche). - utilizzazione e realizzazione di carte tematiche. - rilevazione della distribuzione degli insediamenti abitativi e delle vie di comunicazione in relazione agli aspetti fisico-naturali del territorio. - individuazione delle regioni climatiche in Italia: flora, fauna, territorio, economia. - localizzazione degli insediamenti industriali e agricoli per conoscerne la distribuzione nel territorio nazionale in relazione ad alcuni fattori naturali ed umani. - dagli effetti dell'inquinamento all'opera di difesa, conservazione e valorizzazione del territorio SCIENZE 1. Descrivere un fenomeno. 2. Registrare dati. 3. Elaborare semplici ipotesi e spiegazioni e verificarle. 4. Verificare le ipotesi elaborate. 5. Conoscere le principali nozioni di morfologia animale e vegetale. 6. Individuare il rapporto tra strutture e funzioni. 7. Classificare gli esseri viventi e non in base al regno di appartenenza. 8. Conoscere alcune caratteristiche degli elementi naturali. 9. Selezionare materiali e strumenti adeguati ad osservazioni ed esperimenti. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Osservazione di fenomeni; - individuazione di problemi; - formulazione di ipotesi; - verifica tramite sperimentazioni; - conclusioni. - Osservazione della realtà. - Ricostruzione di situazioni in laboratorio. - Comprensione dei meccanismi che regolano il funzionamento della realtà circostante. - Sintesi individuali e collettive.

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- Produzioni grafico – pittoriche, testi - Consultazione di documenti - Utilizzo di strumenti multimediali TECNOLOGIA E INFORMATICA 1. Esaminare diversi materiali rispetto al loro impatto con l'ambiente. 2. Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi. 3. Comprendere semplici istruzioni e saper realizzare un oggetto seguendo le sequenze indicate. 4. Riconoscere il rapporto fra il tutto e una parte e la funzione di una certa parte dell'oggetto. 5. Osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia della umanità. 6. Uilizzare le tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Si utilizzeranno modalità di grande e piccolo gruppo. - Si cercherà di favorire la cooperazione e il tutoring reciproco fra gli alunni. - Si organizzerà il lavoro di gruppo partendo da stimoli di vario tipo (schede, schemi…). - Le attività saranno in gran parte collegate alle altre discipline costituendone un approfondimento. - Utilizzo di strumenti multimediali MUSICA 1. Usare voce, gesti e strumenti in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità d’invenzione sonoro-musicale. 2. Realizzare delle successioni ritmiche utilizzando voce, gesti e strumenti. 3. Rappresentare graficamente sequenze ritmiche, leggerle e riprodurle. 4. Conoscere e discriminare sonorità timbriche di strumenti. 5. Usare le potenzialità espressive della voce nel parlato (testo poetico…) 6. Usare le potenzialità espressive della voce intonando un canto in gruppo. 7. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, traducendoli con la parola, l’azione motoria, il disegno. 8. Sperimentare la musica di insieme partecipando al progetto di coro scolastico. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Ascolto di materiale musicale tematizzando l'ascolto e considerando i brani che si propongono come veri e propri documenti sonori. - Riconoscimento di alcuni generi musicali. - Sviluppo della percezione acustica, individuando le caratteristiche del suono mediante giochi collettivi. - Uso consapevole degli altri linguaggi espressivi in situazioni creative. - Uso dello strumentario Orff. ARTE ED IMMAGINE 1. Riconoscre diverse forme artistiche (foto, fumetti, pittura, cinema, teatro…) del presente e delle civiltà studiate in storia. 2. Manipolare materiali diversi. 3. Usare tecniche grafico-pittoriche miste a fini espressivi. 4. Collocare oggetti nello spazio individuando campi e piani. 5. Identificare gli elementi di base di un’immagine. 6. Osservare e descrivere in maniera globale un’immagine. 7. Riutilizzare creativamente diversi materiali per esprimere forme artistiche. 8. Ricavare informazioni a carattere storico dalla lettura di un’opera LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Integrazione del codice iconografico con altri codici espressivi.

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- Uso, riuso e riciclo di materiali diversi in maniera creativa. - Osservazione dell’ambiente per scoprirne le valenze artistiche; analisi di opere d’arte; presa di coscienza del rapporto tra lingua e immagine; - Visite a mostre e/o musei. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1. Muoversi con scioltezza, destrezza, ritmo (palleggiare, lanciare,ricevere da fermi e in movimento, …). 2. Utilizzare efficacemente la gestualità fino-motoria con piccoli attrezzi codificati e non. 3. Variare gli schemi motori in funzione di parametri variabili di spazio, tempo, equilibri (eseguire marcia, danza, …). 4. Utilizzare abilità motorie in forma singola, a coppie, in gruppo. 5. Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagnispazi e attrezzature. 6. Rispettare le regole di giochi organizzati, anche in forma di gara. 7. Cooperare all’interno di un gruppo. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Consolidamento degli schemi motori acquisiti. - Libera espressione corporea con giochi, ritmi, danze. - Esercizi individuali e di gruppo. - Giochi individuali e di squadra. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE Educazione alla cittadinanza 1. Comprendere la necessità delle regole sociali quali esigenze per la vita di gruppo. 2. Rispettare gli altri e sviluppare modalità di collaborazione e di solidarietà. 3. Riflettere su alcune forme dell’organizzazione politico-sociale. 4. Comprendere il valore delle regole per l’incolumità propria e altrui. 5. Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette e argomentate. 6. Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, fiducia in sé. 7. Suddividere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune. 8. Realizzare attività di gruppo (giochi sportivi, esecuzioni musicali, …) anche per favorire la conoscenza e l’incontro con culture ed esperienze diverse. 1. Avvalersi in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio (biblioteca, spazi pubblici ..) 2. Identificare situazioni attuali di pace / guerra, sviluppo / regressione, cooperazione / individualismo, rispetto / violazione dei diritti umani. Educazione stradale 1. Descrivere in forma orale e scritta un percorso proprio e altrui e rappresentarlo cartograficamente. 2. Eseguire correttamente, a piedi e in bicicletta, un percorso stradale in situazione simulata. 3. Nel proprio ambiente di vita individuare i luoghi pericolosi per il pedone o il ciclista, che richiedono comportamenti particolarmente attenti. 4. Mantenere comportamenti corretti in qualità di: pedone; ciclista; passeggero su veicoli privati o pubblici. 5. Segnalare a chi di dovere situazioni di pericolo che si creano per la strada. Educazione ambientale 1. Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. 2. Comprendere l’importanza del corretto comportamento dell’uomo sul proprio ambiente di vita. 3. Fare un bilancio dei vantaggi e svantaggi che la modifica di un certo ambiente ha recato all’uomo che lo abita.

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4. Rispettare le bellezze naturali ed artistiche. 5. Usare in modo corretto le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia e forme di inquinamento. 6. Praticare forme di risparmio energetico e di riutilizzo dei materiali. Educazione alla salute 1. Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso. 2. Esercitare procedure di esodo dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della lettura delle piantine dei locali e dei percorsi di fuga. 3. Conoscere le principali norme di sicurezza nell’ambiente domestico. 4. Assumere comportamenti igienici e salutistici. Educazione alimentare 1. Riconoscere il rapporto tra alimentazione e benessere fisico. 2. A tavola mantenere comportamenti corretti (tempi distesi, masticazione adeguata, …). 3. Ampliare la gamma dei cibi assunti, come educazione al gusto. Educazione all’affettività 1. Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. 2. Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti. RELIGIONE Competenze - Arricchire la personale visione della realtà leggendo, interpretando e rielaborando fonti

religiose cristiane e non di vario genere. - Riflettere e confrontare la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e

distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. - Scoprire, gradualmente, la dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le

religioni, con particolare attenzione alla realtà della Chiesa. Obiettivi di apprendimento Dio e l’uomo - Riconoscere i segni della tradizione religiosa cristiana. - Sapere che per la religione cristiana è il Signore, che rivela il Regno di Dio in parole e

azioni. - Individuare nei Sacramenti e nelle celebrazioni liturgiche i segni della salvezza di Gesù e

l’agire dello Spirito Santo nella Chiesa fin dalle origini. La Bibbia e l’uomo - Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia. - Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. - Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana. - Sapere attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei Santi e in Maria,

la madre di Gesù. Il linguaggio religioso - Individuare significative espressioni d’arte cristiana, per rilevare come la fede si stata

interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. I valori etici e religiosi - Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, anche

per un personale progetto di vita. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA' - Conversazione ed elaborazione grafica. - Compilazione di schede. - Attività di scrittura.

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- Utilizzo di video e audiocassette. - Canto. - Giochi guidati. - Drammatizzazioni. - Preparazione di biglietti augurali. VERIFICHE Nell'arco dell'anno scolastico sono previste: - ııuna verifica iniziale per il controllo dei prerequisiti all'avvio delle attività dell'anno scolastico in corso; - verifiche quadrimestrali in prossimità della compilazione delle schede di valutazione - prove di accertamento delle competenze degli alunni in corso d'anno, al termine o in momenti significativi dei vari itinerari didattici. Si useranno, come strumenti delle verifiche, osservazioni mirate da parte degli insegnanti e prove oggettive opportunamente predisposte.

CLASSI QUINTE LINGUA ITALIANA OBIETTIVI FORMATIVI Ascoltare e parlare 1. Prestare attenzione all'interlocutore nelle conversazioni e nelle discussioni, partecipare alle interazioni comunicative anche in situazioni formali. 2. Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti… 3. Comprendere testi di vario tipo, anche derivanti dai principali media, cogliendone i contenuti principali. 4. Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta. 5. Usare registri linguistici diversi in relazione al contesto. 6. Memorizzare per utilizzare dati, informazioni, per recitare (poesie, brani, dialoghi,ecc…). Leggere 1. Leggere, riconoscere e comprendere diverse tipologie testuali. 2. Leggere e confrontare testi diversi per farsi un'idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. 3. Ricercare e confrontare informazioni da testi legati a temi di interesse scolastico e/o progetti di studio e di ricerca. 4. Comprendere e utilizzare (espressione nella lettura) la componente sonora dei testi (timbro, intonazione, intensità, rime, assonanze, ritmo)e le figure di suono nei testi espressivo/poetici. 5. Leggere ad alta voce un testo, anche dialogato, in maniera espressiva. Scrivere 1. Produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali o altrui, esporre argomenti noti (relazione, sintesi, ecc.) esprimere opinioni e stati d’animo, in forme adeguate allo scopo e al destinatario. 2. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati. 3. Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. 4. Rielaborare e manipolare semplici testi.

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5. Ricercare le informazioni generali in un testo in funzione di una sintesi scritta. 6. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando l’uso della punteggiatura. Riflettere sulla lingua 1. Conoscere ed utilizzare le convenzioni ortografiche e i segni di punteggiatura. 2. Riconoscere e denominare le parti del discorso. 3. Individuare e usare i fondamentali modi e tempi del verbo nella forma attiva. 4. Comprendere le principali relazioni tra le parole sul piano dei significati. 5. Riconoscere gli elementi basilari di una frase rispetto alla loro funzione: soggetto, predicato verbale e nominale, complementi diretti e indiretti. 6. Riconoscere in un testo alcuni fondamentali connettivi (temporali, spaziali, logici). 7. Ampliare il patrimonio lessicale a partire da testi e contesti d’uso. 8. Riconoscere vocaboli entrati nell'uso comune provenienti da lingue straniere. 9. Riflettere sulle differenze linguistiche tra forme dialettali e non. 10. Saper utilizzare il dizionario. classi 5 2 LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITA’ L’insegnante assume il ruolo di stimolo e di guida, conduce gli alunni a raccontare eventi personali, coordina la messa a punto progressiva di precise regole di partecipazione. - Creazione di contesti il più possibile comunicativi, motivanti e interessanti per gli alunni. - Circostanziata riflessione su esperienze dirette e mediate vissute collettivamente o individualmente dagli alunni. - Messa in atto di situazioni comunicative che, in riferimento ad esperienze esistenziali e/o culturali “vissute”, favoriscano l’acquisizione di parole nuove appropriate. - Assidua attenzione al significato di base e a quelli contestuali delle parole mediante inferenze per tentativi ed errori e prime ricerche sul dizionario. - Esempi di lettura ad alta voce dell’insegnante. - Attivazione di momenti quotidiani di “lettura libera individuale” di libri della biblioteca o altri. - Esercitazioni di lettura ad alta voce degli alunni. - Lettura espressiva, analisi linguistica e interpretativa di produzioni artistiche in versi. - Apprendimento mnemonico di produzioni in versi. - Riflessioni ed analisi riguardo a contenuto e forma dei testi letti collettivamente o individualmente. - Graduale stimolazione della capacità di riesporre oralmente i contenuti letti. - Confronto di diversi tipi di testo. - Stimolazione a narrare per iscritto fatti reali e fantastici. - Rielaborazione di testi, in funzione anche dell’acquisizione progressiva dell’abilità di riassumere. - Periodiche esercitazioni ortografiche di riflessione linguistica. STORIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico (fonti storiche, libri di testo, ecc…). 2. Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio. 3. Analizzare diversi bisogni emergenti dall’esperienza di vita associata in una data epoca (vita economica,

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politica, culturale e religiosa). 4. Confrontare quadri storici delle civiltà studiate. 5. Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze studiate. 6. Conoscere, oltre la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo), anche altri sistemi cronologici. 7. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. 8. Conoscere la realtà locale dal punto di vista storico. 9. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. 10. Elaborare e produrre in forma di racconto (orale e scritto) e attraverso grafici e tabelle, gli argomenti trattati. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ Lettura, approfondimento e spiegazione di testi storici (fonti secondarie). Si procederà anche secondo un percorso di: - analisi di fonti pertinenti; - problematizzazione; - operazioni sulle fonti; - riordino ed elaborazione di informazioni; - verbalizzazione con lessico appropriato; classi 5 3 - tabelle e strisce di sintesi diacronica e sincronica; - confronto della realtà quotidiana con fatti storici del passato. GEOGRAFIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Leggere grafici, carte fisiche, tematiche, cartogrammi. 2. Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali. 3. Riconoscere ed interpretare simboli convenzionali e segnali. 4. Conoscere il concetto di confine e individuare le regioni amministrative italiane. 5. Conoscere la realtà territoriale, sociale ed economica dell’Emilia Romagna in particolare e delle altre regioni italiane. 6. Individuare collegamenti tra l’ambiente, le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo e saperli riferire. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ Utilizzazione e realizzazione di carte tematiche e lucidi sovrapponibili; esercizi-gioco relativi all’uso delle coordinate cartografiche; individuazione di alcuni problemi della realtà da affrontare dai punto di vista geografico (ad integrazione di altri punti di vista disciplinari); Si procederà anche secondo un percorso di: - analisi di fonti pertinenti; - problematizzazione; - operazioni sulle fonti; - riordino ed elaborazione di informazioni; - verbalizzazione con lessico appropriato - tabelle e strisce di sintesi;

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- confronto della realtà quotidiana in relazione all’ambiente geografico particolare. MATEMATICA OBIETTIVI FORMATIVI Il numero 1. Riconoscere e costruire relazioni tra i numeri naturali (multipli, divisori, numeri primi). 2. Leggere e scrivere numeri naturali e decimali consolidando la consapevolezza del valore di posizione delle cifre fino al quinto ordine. 3. Leggere, scrivere, confrontare, comporre e scomporre sia in cifre che in parole, anche sotto dettatura, i numeri naturali e decimali. 4. Rappresentare i numeri sulla retta numerica (compresi i relativi). 5. Confrontare e ordinare le frazioni più semplici, utilizzando opportunamente la linea dei numeri. 6. Operare con frazioni (trasformazione di frazioni in numeri decimali e viceversa, calcolo di percentuali). 7. Eseguire le quattro operazioni anche con numeri decimali. 8. Saper dare stime per il risultato di un’operazione. 9. Avviare procedure e strategie di calcolo mentale, utilizzando le proprietà delle operazioni. 10. Rispettare l’ordine di esecuzione di una serie di operazioni (espressione). Geometria 1. Disegnare con opportuni strumenti. 2. Usare correttamente espressioni come: retta verticale, orizzontale, rette parallele, incidenti, perpendicolari, semirette, segmenti. 3. Riconoscere e classificare angoli. 4. Esplorare modelli di figure geometriche piane e solide; costruire e disegnare le principali figure geometriche esplorate. classi 5 4 5. Partendo da osservazioni concrete, riconoscere significative proprietà di alcune figure geometriche (es. figure isoperimetriche ed equiestese). 6. Utilizzando il piano cartesiano individuare le coordinate di un punto e viceversa. 7. Individuare posizioni e spostamenti nel piano rappresentato con assi cartesiani. 8. Individuare simmetrie in oggetti e figure date. 9. Operare concretamente con le figure effettuando trasformazioni assegnate. 10. Riconoscere figure ruotate o traslate di figure assegnate. La misura 1. Operare con misure convenzionali: lunghezza, massa, capacità, area, ampiezza angolare, temperatura, durata temporale. 2. In contesti significativi attuare semplici equivalenze. 3. Ipotizzare quale unità di misura sia più adatta per misurare grandezze diverse. 4. Determinare, in casi semplici, perimetri e aree delle figure conosciute. Introduzione al pensiero razionale 1. Utilizzare in modo consapevole i termini matematici introdotti. 2. Classificare oggetti, figure, numeri realizzando adeguate rappresentazioni. 3. Definire e sintetizzare problemi riferiti ai vari ambiti di apprendimento. 4. Partendo dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie a risolverlo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo. 5. Attribuire un significato ad una situazione problematica, rappresentata con linguaggi non verbali (diagrammi, tabelle, grafici, ecc…).

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6. Riflettere sul procedimento risolutivo seguito e confrontarlo con altre soluzioni possibili. 7. Inventare il testo di un problema partendo da una situazione grafica o da un’esperienza reale. 8. Riconoscere e analizzare un enunciato logico (valore di verità, uso di connettivi e implicazioni logiche). 9. Dato un problema individuare i dati inutili, mancanti o nascosti, sovrabbondanti. Dati e previsioni 1. Acquisire la capacità di raccolta ed elaborazione dei dati. 2. Analizzare semplici situazioni aleatorie (certo, possibile, impossibile). 3. Conoscere ed usare diversi tipi di rappresentazione statistica. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ - Manipolazione di materiale strutturato e non. - Giochi ed esperienze concrete da cui far sorgere problemi da affrontare in termini logici e matematici (in relazione anche con altre discipline). - Conversazioni guidate, esposizione di quesiti, formulazione di ipotesi esplicative e risolutive. - Rappresentazione grafica con disegni e schemi. - Esercitazioni di consolidamento. TECNOLOGIA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Individuare le funzioni di una macchina, rilevare le caratteristiche e distinguere la funzione dal funzionamento. 2. Esaminare oggetti e processi rispetto all’impatto con l’ambiente. 3. Elaborare semplici progetti valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego, realizzare oggetti seguendo una definita metodologia progettuale. 4. Osservando oggetti del passato rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia dell’umanità. 5. Utilizzare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro. classi 5 5 METODOLOGIA E ATTIVITA' - Le attività saranno in gran parte collegate alle altre discipline costituendone un approfondimento. - Si utilizzeranno modalità di grande e piccolo gruppo. - Si cercherà di favorire la cooperazione e il tutoring reciproco fra gli alunni. - Si organizzerà il lavoro di gruppo partendo da stimoli di vario tipo (schede, schemi…). SCIENZE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscere fenomeni fisici. 2. Conoscere l’anatomia del corpo umano. 3. Conoscere i rapporti tra strutture e funzioni. 4. Conoscere le fondamentali regole del “vivere sano”. 5. Conoscere le principali caratteristiche della Terra e del Sistema Solare. 6. Verbalizzare con crescente precisione utilizzando correttamente i termini scientifici. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ Il modo di procedere sarà scandito da questi momenti: - osservazione dei fatti; - individuazione del problema; - formulazione di ipotesi; - verifica.

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MUSICA OBIETTIVI FORMATIVI 1. Esprimere graficamente i valori delle note di un brano musicale mediante sistemi grafici o altre formule intuitive. 2. Usare Io strumentario, sperimentando e perseguendo varie modalità di produzione sonora, improvvisando, imitando brevi e semplici brani. 3. Usare le risorse espressive della vocalità, nella lettura, recitazione e drammatizzazione di testi verbali e intonando semplici brani in gruppo. 4. Riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l’ascolto di brani di epoche e generi diversi. 5. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, con la parola, l’azione motoria, il disegno. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ L’operatività degli alunni sarà la base di tutte le attività proposte dall’ascolto alla riproduzione, alla simbolizzazione, alla produzione vocale e strumentale. - Giochi di percezione; - esperienze di sonorità di oggetti; - giochi per sperimentare l’altezza, la durata, l’intensità e il timbro; - accompagnamento ritmico di canti e brani ascoltati; - coreografie musicali. ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Osservare e descrivere in maniera globale un’immagine. classi 5 6 2. Identificare in un testo visivo, costituito anche da immagini in movimento, gli elementi del relativo linguaggio, (linee, colore, distribuzione delle forme, ritmi, configurazioni spaziali, sequenze, metafore, campi, piani). 3. Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo. 4. Usare varie tecniche per realizzare disegni e manufatti. 5. Analizzare, classificare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul proprio territorio. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ Il metodo favorirà, attraverso attività di grande e piccolo gruppo o individuali, l’espressione libera e spontanea; la ricerca e la sperimentazione di diverse tecniche pittoriche e plastiche; la lettura e l’interpretazione di immagini originali degli alunni, della cultura artistica di oggi e del passato, dei principali mass-media; la descrizione e la riflessione di/su produzioni artistiche e/o di realizzazioni personali.

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Utilizzare schemi motori e posturali e le loro interazioni in situazione combinata e simultanea. 2. Eseguire movimenti stabiliti e adattarli a situazioni esecutive sempre più complesse. 3. Eseguire semplici composizioni e/o progressioni motorie, utilizzando un’ampia gamma di codici espressivi (drammatizzazioni, danze, …). 4. Conoscere giochi della tradizione popolare. 5. Saper partecipare alle attività di gioco-sport individuale e di squadra. 6. Rispettare le regole dei giochi sportivi praticati. 7. Cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente, anche in una competizione, con i compagni. 8. Rispettare regole funzionali alla sicurezza nei vari ambienti scolastici. 9. Riconoscere il rapporto fra alimentazione, esercizio fisico e salute. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ — Consolidamento degli schemi motori acquisiti. — Ampliamento del bagaglio motorio in situazioni di spazio e di tempo differenti. — Miglioramento della padronanza corporea partendo dall’affinamento delle capacità senso percettive. — Sviluppo delle relazioni interpersonali intese come capacità di integrarsi in attività ludiche organizzate, pur mantenendo una propria individualità. — Esercitazioni individuali e di gruppo, giochi individuali e di squadra. INGLESE OBIETTIVI FORMATIVI 1. Utilizzare il lessico e le strutture in situazioni comunicative reali. 2. Ascoltare e comprendere vocaboli, semplici frasi e dialoghi. 3. Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure. 4. Comprendere semplici e chiari messaggi. 5. Leggere e comprendere semplici messaggi e brani. 6. Descrivere oralmente sé ed i compagni, persone, animali, luoghi ed oggetti. 7. Descrivere per iscritto persone, animali e cose. 8. Saper utilizzare per iscritto il lessico e le strutture apprese. 9. Memorizzare poesie, filastrocche e canzoni. 10. Rilevare diversità culturali in relazione all’ambiente e alle abitudini di vita. 11. Conoscere le principali notizie storiche, politiche, geografiche, religiose ed economiche del Regno Unito. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ L’apprendimento della lingua straniera sarà prevalentemente orale e si collegherà agli interessi e alla vita reale dell’alunno. Tramite le seguenti attività, gli alunni saranno motivati ad apprendere concretamente le strutture linguistiche presentate:

ascolto;

ripetizione;

esecuzione di istruzioni e procedure;

lettura;

dialoghi;

drammatizzazioni;

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canto;

attività ludiche (giochi, .gare a coppie /a squadre, ecc.);

attività manipolative;

ascolto e visione di supporti multimediali;

rappresentazioni grafiche;

compilazione di schede. RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE - Arricchire la personale visione della realtà leggendo, interpretando e rielaborando fonti religiose cristiane e non di vario genere. - Riflettere e confrontare la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distinguere la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. - Scoprire, gradualmente, la dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le religioni, con particolare attenzione alla realtà della Chiesa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Dio e l’uomo - Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane. - Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni. - Considerare la religione un “ponte” per maturare atteggiamenti di apertura e confronto con persone di altre culture. La Bibbia e l’uomo - Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei Santi: San Paolo, dell’Apostolo delle genti. Il linguaggio religioso - Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. - Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo. I valori etici e religiosi - Scoprire, mediante la lettura e l’analisi delle fonti religiosi, l’esistenza di un “principio guida comune” che appartiene agli uomini di tutte le religioni. - Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quelle delle principali religioni non cristiane LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ Conversazioni ed elaborazione grafica. Compilazione di schede. Attività di scrittura. Utilizzo di video e audiocassette. Canto. Giochi guidati. Drammatizzazioni. Preparazione di biglietti augurali. Uso di questionari. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE Educazione alla cittadinanza OBIETTIVI FORMATIVI 1. Comprendere che esistono punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico.

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2. Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette ed argomentate. 3. Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo. 4. Interagire, utilizzando buone maniere, con persone conosciute e non, con scopi diversi. 5. Accettare, rispettare, aiutare gli altri comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. 6. Assumere incarichi e svolgere compiti per lavorare insieme con un obiettivo comune. 7. Stabilire collegialmente le regole di convivenza nella classe. 8. Analizzare regolamenti (di un gioco, d’istituto), valutandone i principi ed attivare, eventualmente, le procedure necessarie per modificarli. 9. Identificare situazioni attuali di pace / guerra, sviluppo / regressione, cooperazione / individualismo, rispetto / violazione dei diritti umani. Educazione stradale OBIETTIVI FORMATIVI 1. Nel proprio ambiente di vita individuare i luoghi pericolosi per il pedone o il ciclista, che richiedono comportamenti particolarmente attenti. 2. Conoscere comportamenti corretti da tenere in qualità di: pedone, ciclista; passeggero su veicoli privati o pubblici. 3. Sapere a chi rivolgersi in situazioni di pericolo che si creano per la strada. Educazione ambientale OBIETTIVI FORMATIVI 1. Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. 2. Comprendere l’importanza dell’intervento dell’uomo sul proprio ambiente di vita. 3. Fare un bilancio dei vantaggi svantaggi che la modifica di un certo ambiente ha recato all’uomo che lo abita. 4. Rispettare le bellezze naturali ed artistiche. 5. Individuare un problema ambientale (dalla salvaguardia di un monumento alla conservazione di una spiaggia, ecc.), analizzarlo e proporre semplici soluzioni. 6. Usare in modo corretto le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia, forme di inquinamento. 7. Praticare forme di riutilizzo, riciclaggio di materiali e raccolta differenziate. Educazione alla salute OBIETTIVI FORMATIVI 1. Attivare comportamenti di prevenzione per la salvaguardia della salute nelle diverse situazioni di vita. 2. Esercitare procedure di evacuazione dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della lettura delle piantine dei locali e dei percorsi di fuga, utilizzando le norme imparate. Educazione alimentare OBIETTIVI FORMATIVI 1. Conoscere il rapporto tra alimentazione e benessere fisico. 2. Valutare la composizione nutritiva di alcuni cibi. 3. A tavola mantenere comportamenti corretti (tempi distesi, masticazione adeguata). 4. Conoscere elementari norme per la conservazione e il consumo degli alimenti. Educazione all’affettività OBIETTIVI FORMATIVI 1. Attivare atteggiamenti di ascolto I conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. 2. Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti.

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3. Sapersi rivolgere ad adulti e compagni utilizzando un registro adeguato alle differenti situazioni. LINEE METODOLOGICHE E ATTIVITÀ - Realizzazione di attività di gruppo (giochi sportivi, esecuzioni musicali, ecc.) per favorire la conoscenza e l’incontro con culture ed esperienze diverse. - Uso corretto e costruttivo dei servizi del territorio (biblioteca, spazi pubblici, ecc.) - Impegno personale in iniziative di solidarietà. - Eventuale visita alle principali istituzioni pubbliche che si occupano dell’ambiente e collegamento per quanto possibile con la loro attività. VERIFICA Nell’arco dell’anno scolastico sono previste: - una verifica iniziale per il controllo dei prerequisiti; verifiche quadrimestrali in prossimità della compilazione delle schede di valutazione. In corso d’anno, al termine o in momenti significativi dei vari itinerari didattici, saranno proposte prove di accertamento delle competenze degli alunni. Si useranno, come strumenti delle verifiche, osservazioni mirate da parte degli insegnanti e prove oggettive opportunamente predisposte. ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA Le attività alternative alla Religione Cattolica vengono programmate in modo sistematico ogni anno, a seconda dei bisogni e degli interessi del gruppo di alunni a cui sono rivolte e delle competenze degli insegnanti a cui il gruppo è affidato. In genere vengono trattati aspetti particolari dell’educazione ambientale o linguistico — espressiva (miti e leggende, narrativa, ecc.) o logico —matematica; oppure si curano settori importanti dell’educazione alla convivenza civile, dell’educazione interculturale e dell’educazione all’affettività.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

Art 3 D.P.R. 21 Novembre 2007

Visto L’art 3 del D.P.R. 235/2007

Visto il piano dell’Offerta Formativa

Vista la Carta dei Servizi

Preso atto che:

La Scuola è l’istituzione che ha il compito, in attuazione dei principi sanciti dagli articoli 3 e 34

della Costituzione, di offrire a tutti i cittadini: pari opportunità formative ed educative, il pieno

sviluppo di ogni individuo e la crescita armonica e produttiva della società.

Tutte le sue componenti Dirigente, insegnanti, alunni, collaboratori scolastici, personale

amministrativo, concorrono, grazie all’impegno, lo studio, il confronto democratico, al rispetto del

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regolamento interno, alla realizzazione degli obiettivi formativi individuati dal Collegio dei

Docenti, in coerenza con le esigenze e le aspettative del territorio.

Con questo “patto” le famiglie assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei

figli, nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti e dei doveri verso la

Scuola.

Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico

sottoscrivono il seguente Patto Educativo di corresponsabilità

Con il quale

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze,

la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento

nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;

realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche

elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa.

procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai

ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità ed i risultati;

comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi

nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;

prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli alunni, così da ricercare

ogni possibile sinergia con le famiglie.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la

loro competenza valutativa;

tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente le

comunicazioni scuola-famiglia (circolari cartacee diario);

partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle

quali vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola, le attività che saranno svolte

nell’anno;

Rispettare gli orari di ingresso e di uscita ( le uscite anticipate saranno consentite per seri ed

urgenti motivi previa autorizzazione formale del D.S.)

Giustificare i ritardi e le assenze (le assenze per malattia superiore a 5 giorni devono essere

giustificate con certificato del medico curante)

Uso della divisa scolastica (solo nei periodi più caldi, ultimo mese di lezione, sarà consentito

indossare gonna o pantaloni scuri con “polo” bianca)

Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno rispetti le regole della

scuola da considerarsi come mancanze disciplinari:

-presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico ;

-portare a scuola oggetti o materiali pericolosi;

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-uso di cellulari e/o giochi elettronici durante le attività (è previsto il ritiro

temporaneo dell’oggetto che sarà consegnato alla famiglia )

-il mancato rispetto dei locali, arredi e oggetti personali o

comuni -offendere con parole, gesti, o azioni il personale scolastico

o i compagni;

-ogni altro comportamento che sia ritenuto gravemente scorretto dall’equipe degli insegnanti

intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a

carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.

Informare le docenti di eventuali patologie o di intolleranze alimentari, si richiede che venga

fornito fotocopia di un certificato medico da consegnare all’ufficio mensa e/o alle docenti. Le

famiglie dei bambini che per motivi religiosi non possono assumere determinati cibi sono pregati di

consegnare una dichiarazione scritta degli alimenti da evitare.

Gli insegnanti non sono autorizzati a somministrare alcun tipo di farmaco. Per i farmaci

salvavita è obbligatorio portare certificato medico e l’autorizzazione della famiglia.

Le feste a scuola sono un momento di aggregazione e di allegria: è possibile festeggiare con

dolci,salatini, bibite…..L’unico vincolo è che siano confezionati.

Discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con

l’istituzione scolastica.

AVVISI E RECLAMI

In base alla gravità e/o alla frequenza delle mancanze saranno applicati i seguenti interventi

educativi.

a-richiamo verbale;

b-comunicazione scritta da parte degli insegnanti dell’equipe alla famiglia;

c- convocazione da parte del Dirigente Scolastico;

d-si possono produrre reclami, il ricevente è obbligato all’accertamento o verifica circa le

circostanze segnalate e ad informare le parti sugli esiti degli accertamenti.

INOLTRE:

Ai sensi del DLG. 196 /2003 si autorizza la pubblicazione di immagini del /la figlio/a sul sito della

scuola o in filmati e testi esclusivamente per motivi coerenti con il programma didattico- educativo

di Istituto (es FOTO di classe nel giornale telematico; cartelloni per manifestazioni scolastiche)

Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza

civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di

corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico, copia del quale è parte integrante del

Regolamento d’Istituto.

Regolamento per le visite guidate

La scuola considera le uscite didattiche e le visite guidate parte integrante e qualificante

dell’Offerta Formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.

Le uscite didattiche e le visite guidate collegano l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei

suoi aspetti fisici, umani, culturali e produttivi in forma di :

Lezione all’aperto

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Partecipazione ad attività teatrali

Partecipazione ad attività collegate con l’educazione ambientale

Partecipazione ad attività collegate a manifestazioni culturali.

Per uscite didattiche sul territorio si intende quelle uscite che si effettuano nell’arco di una sola

giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del

Comune.

Per visite guidate si intende le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata

uguale o superiore all’orario scolastico, al di fuori del territorio del Comune.

Il presente regolamento si applica su tutti gli alunni del Circolo Didattico “G. Pascoli di Grumo

Nevano e dovrà essere reso noto e diffuso agli alunni, ai genitori,al personale docente e non

docente.

Il Consiglio di classe e di interclasse elabora annualmente le proposte, sulla base delle

specifiche esigenze didattiche ed educative della classe.

Il Collegio dei Docenti elabora ed esamina annualmente il Piano delle Uscite, che raccoglie le

proposte di visite guidate. Approva il Piano delle Uscite dopo averne verificata la coerenza con il

Piano dell’Offerta Formativa.

Le famiglie vengono informate, esprimono il consenso e l’autorizzazione in forma scritta alla

partecipazione del figlio e sostengono economicamente il costo dell’uscita.

Il Consiglio di Circolo verifica l’applicabilità e l’efficacia del presente regolamento che determina

i criteri e le linee generali per la programmazione e l’attuazione delle iniziative proposte, delibera

annualmente il Piano delle Uscite presentato e approvato dal Collegio dei Docenti verificandone la

congruenza.

Il D. S. controlla le condizioni di effettuazione delle singole uscite per quanto riguarda le garanzie

formali, le condizioni della sicurezza delle persone, l’affidamento delle responsabilità, il rispetto

delle norme, le compatibilità finanziarie, dispone gli atti amministrativi necessari all’effettuazione

delle uscite.

Il docente referente:

Raccoglie tutti gli elementi e le informazioni per la compilazione del modulo delle uscite.

Definisce puntualmente gli itinerari, raccoglie le informazioni e provvede ad effettuare le

prenotazioni necessarie riguardanti le uscite.

Verifica che le uscite siano state deliberate dal Consiglio di Circolo.

Sigla e consegna il modulo compilato in tutte le sue parti in Segreteria per l’autorizzazione

del Dirigente Scolastico(almeno 20gg. prima dell’effettuazione della visita).

Inoltra richiesta scritta di prenotazione pullman (con congruo anticipo) indicando: numero di

alunni, numero di accompagnatori, orario di partenza, luogo di partenza e orario previsto di

rientro.

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Ritira le quote di partecipazione, sostenute dai genitori, di ogni classe per consentire ed

effettuare i dovuti pagamenti per le varie destinazioni e per il trasporto, almeno una

settimana prima della data prevista per l’uscita.

E’ fatto divieto di effettuare visite guidate nell’ultimo mese delle lezioni.

Le uscite didattiche e le visite guidate, essendo esperienze integranti la proposta formativa della

scuola, hanno la stessa valenza delle altre attività scolastiche, la non partecipazione è un’eventualità

eccezionale e obbliga gli alunni a frequentare regolarmente la scuola. Un’uscita programmata potrà

non essere autorizzata dal D. S. se almeno i 2/3 degli alunni della classe non vi partecipa. Per ogni

singola visita guidata va acquisito uno specifico consenso scritto dei genitori e sarà cura dei docenti

informare preventivamente le famiglie sullo svolgimento dell’uscita. Per ogni uscita dovrà essere

individuato un docente responsabile.

Per le proposte di uscita si devono rispettare le seguenti condizioni:

Elenco nominativo degli alunni partecipanti

Dichiarazione di consenso delle famiglie

Elenco degli accompagnatori con l’assunzione dell’obbligo di vigilanza.

La partecipazione alle uscite rimane limitata agli alunni e al relativo personale, non è consentita la

partecipazione dei genitori, fatta eccezione per i Rappresentanti di Classe e per situazioni

particolari dovute a condizioni personali degli alunni. Gli accompagnatori devono essere non meno

di uno ogni 15 alunni partecipanti, fermo restando che può essere autorizzato dal Dirigente

Scolastico l’eventuale elevazione di un’unità degli accompagnatori fino ad un massimo di 3 unità

complessivamente per classe.

Tutti i partecipanti alle uscite devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni.

In sostanza il docente che accompagna gli alunni nel corso delle uscite didattiche, deve tener conto

che continuano a gravare su di esso le medesime responsabilità che incombono nel normale

svolgimento delle lezioni.

Per quanto riguarda l’autotrasporto, si porrà particolare attenzione nella scelta della ditta, al fine di

garantire la massima sicurezza, che dovrà produrre completa documentazione, attestante tutti i

requisiti prescritti dalla legge in relazione all’automezzo usato.

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio di

Circolo e scade il 31 agosto 2012. Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all’ approvazione di

un nuovo Regolamento.