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Cittadini & Salute Maggio 2011

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Magazine Cittadini & Salute Maggio 2011

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SommarioEditorialeSposini insegna

di Angelo Nardi

Debbono piangere i ricchi per-ché ci si accorga che in Italia c'è unproblema nella Sanità pubblica.

Tutti sanno che venerdì 29 aprileil giornalista televisivo LambertoSposini colto da “malore” (espres-sione destituita di sensoma ripetutain tutte le agenzie) è stato primatrasportato al Santo Spirito poi alGemelli per avere le cure del caso. Il giornalista ha riportatoun'emorragia cerebrale di cui non è stata indicata l’esatta causa.

Tutti sanno che in questi casi la tempestività dell'interventochirurgico è determinante, per la vita e per lamorte cerebrale delmalcapitato, per il suo recupero.

Su un caso semplice, accaduto a Roma, in zona centrale, sisono sovrapposti due evidenze chemettono a nudo le falle del si-stema Sanità. L’ambulanza arrivata dopo quaranta minuti, se-condo gli operatori Rai - diciannove minuti dopo, secondo glioperatori del 118. Diciannove minuti sono comunque tanti perun intervento nel centro vivo di una capitale europea, per di piùa pochi chilometri dall’ospedale di provenienza: il Santo Spirito.Qui entra la seconda evidenza dei guai relativi alla nostra Sanità.Al Santo Spirito da gennaio hanno cancellato questo genere diinterventi. Sposini deve essere portato al Gemelli dove sicura-mente ha trovato le migliori cure del caso. Ma quanto tempo èpassato? Quante ore potevano essere evitate al giornalista?

Ripeto: sappiamo perfettamente che liberare il cervello dalsangue che invade l’interno della calotta cranica è decisivoperché il cervello consegua minori danni possibili.

Non sonomancate le polemiche, sopite solo dalla preminenteattenzione per le sorti del presentatore de “La Vita in Diretta”che si è conquistato la simpatia di tutti i telespettatori. Staccatosull’effetto tv, bisogna tornare alla sostanza.

Quali meccanismi premiali bisogna introdurre perché ilsistema sanitario sia efficiente con tutti i cittadini?

Cosa avrebbe detto il polemista Lamberto Sposini, semprelucido nell’esprimere i suoi punti di vista se avesse dovutodire la sua a un caso come questo? Che di sicuro gli sarebbeandata peggio se non si fosse chiamato Lamberto Sposini.

E questo fa crescere l’inquietudine.

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Vademecum per la prova costume

La bufala delle analisi diagnostiche in farmacia

Il cervello è un muscolo molto, molto elastico

“Vivere senza dolore”. Quindi senza il male

Rubrica Prevenzione & SaluteMangiare con la menopausa

IHG/ Dialisi: La scelta per chi inizia

Agopuntura, lo spillo della discordia

Sanità, la riforma di Obama

Istituita la banca per la conservazione del tessutoovarico

Prevenzione al tumore dell’intestino

Quando il cervello perde colpi...

Fukushima continua a far riflettere

La PillolaInizio Novecento, nasce il concetto di malattiaprofessionale

Cittadini & Salute

CCiittttaaddiinnii && SSaalluuttee

MMeennssiillee ddii iinnffoorrmmaazziioonnee SSoocciioo--SSaanniittaarriiaa della Provincia di Roma est eeddiittoorree e DDiirreettttoorree GGeenneerraallee Mario Dionisi DDiirreettttoorree RReessppoonnssaabbiillee Angelo Nardi AArrtt DDiirreeccttoorr Antonella Cimaglia WWeebbmmaasstteerr Mariano Trissati RReeddaazziioonnee Via Galletti, 1600012 Villanova di Guidonia (Rm) ee--mmaaiill:: [email protected] TTeell ee FFaaxx 0774 529498 - 0774 320278 SSttaammppaa Fotolito Moggio strada Galli, 5Villa Adriana (Rm). Registrazione n. 31 del 29 giugno 2010 presso il Tribunale di Ti-voli. Tutte le collaborazioni sono considerate a titolo gratuito, salvo accordiscritti con l’editore. Tutto il materiale cartaceo e fotografico consegnato o speditoalla redazione, non verrà restituto.

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Attualità

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La spiegazione dei diversi regimialimentari rende molto bene, unasintesi estrema per gli indecisi chenon sapendo da quale dieta iniziarecontinuano a mangiare male.Dieta ScarsdalePovera di carboidrati, basata su tre ali-

menti: proteine, frutta e verdura, svilup-pata dal cardiologo americano Dr.Tarnower. Il regime non deve superare i15 giorni. Povera di calorie, chi la adottaassimila circa mille calorie al giorno. Glialimenti preferiti sono carote e sedanocrudo da consumare a volontà. Dopo 14giorni, arriva la fase di stabilizzazione,dove si mangia un po’ di più: due fettedi pane al giorno, un bicchiere di vino etre uova alla settimana. Strettamente vie-tato assumere alcol, prodotti lattiero-ca-seari, specialità gastronomiche ecioccolato. Il vantaggio consiste nella ra-pida perdita di peso e soprattutto deimenù pianificata in anticipo.Gli svantaggi di questo regime pos-

sono dare un effetto di perdita di pesoper poi riprenderlo poco dopo. A lungotermine il piano può causare problemireali della salute sulla base della sele-

zione di cibo e la percentuale di grassi ecarboidrati che qui sono riversate a unadieta equilibrata. L’assenza di latticini può anche causare

una carenza di calcio, e gli acidi grassi es-senziali che sono essenziali per il funzio-namento del cervello. È per questo che ilregime non deve superare i 15 giorni.DunkanConsiste nel ritorno a cibi naturali. Si

chiama così perché concepito da PierreDunkan, nutrizionista per 30 anni. La dieta è divisa in quattro fasi: un ini-

zio in cui si fa incetta di proteine da sce-gliere da un elenco proposto che consistedi prodotti di carne, pesce, frutti di mare elatticini a 0%. Questa prima fase è per 3,5,7 o 10

giorni secondo per la perdita di peso de-siderato. Nella seconda fase si aggiun-gono proteine vegetali, resta il divieto deicibi amidacei vale a dire le patate, mais,lenticchie e fagioli. Devono anche essere alternati giorni di

pure proteine e giorni di proteine più ver-dure. La perdita di peso non deve supe-rare un chilo a settimana. Poi la fase diconsolidamento: c’è il progressivo ri-

torno alla normalità. Si tollerano alcunicibi apprezzati gradualmente reintro-dotti nella dieta. La durata dipende dal numero di

chili perduto e corrisponde a 10 giorniper un chilo. La fase di stabilizzazioneimpone due regole: proteine di ungiorno alla settimana e tre cucchiai diavena al giorno. Questo regime alimentare consente

di mantenere una vita sociale, perchénon è vincolante.Gli svantaggi si ravvisano nella prima

fase dove la carenza di vitamine e saliminerali e il troppo eccessivo consumodi carne e uova possono aumentare iltasso di colesterolo. Questo regime è vie-tato alle persone con insufficienza renale. Il metodo MontignacSecondo il Dr. Michel Montignac, l’au-

mento di peso è legato al cattivo consumodi carboidrati. Questi creano un picco diinsulina. Questo significa aumento inmassa grassa del corpo. Il Metodo quindiconsiste nell’evitare questi cattivi zuccheriagli alimenti. Esempio di alimenti da evitare: pane

bianco, patate, riso bianco, lo zucchero,pasta e mais e non mescolare i carboi-drati e lipidi in un pasto stesso. Quindi Montignac indica due regole

auree: eliminare gli alimenti ricchi di car-boidrati, sono consentiti due o tre volte

Vademecum per la prova costumeSul periodico Le Parisien una delle comparazioni trabenefici e difetti tra i sistemi di dieta più in voga. La scelta della dieta è determinata più dal tipo di per-sonalità che dal tipo di caratteristiche del sovrappeso

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alla settimana ma da soli. In secondoluogo: mai mescolare carboidrati e lipidi. Autorizzati come spuntino cereali

crudi, frutta (ad eccezione delle banane)e cioccolato fondente. I benefici consi-stono nel poter essere esteso per pochesettimane e applicarlo al ristorante. Gli alimenti da mangiare sono tutti

quelli con indice glicemico minore ouguale a 35. Una tabella è disponibilesul sito del Dr. Montignac. Gli svantaggi? Questo schema è neces-

sario anche conoscere la composizionenutrizionale degli alimenti e il loro in-dice glicemico. Non è consigliabile per lepersone con malattie cardiovascolariperché aumenta i rischi e provoca gene-ralmente un affaticamento muscolare ela stanchezza, a causa di basso consumodi carboidrati.Piano di Dr. CohenSecondo il Dr. Cohen perdere peso è

facile imparando a nutrirsi, mangiandotutto e aumentando la sua energia. Il suo metodo è disponibile in diverse

forme che vanno da 600 a 1.400 calorie.Sono programmi costruiti intorno a duefasi, la prima a breve termine permettedi perdita di peso che può andare fino a5 chili in un mese e il secondo permettedi installare le abitudini alimentari dinuove a lungo termine, scattate durantequeste settimane. Non sono vietati cibi, ma ridotti i con-

sumi. Si incoraggia la pratica regolare diattività sportive. Tutti gli alimenti sonoconsentiti purché siano conformi con la

porzione imposta. Messi al bando alcole bevande. Consentiti 40 grammi di zuc-cheri al giorno, le proteine sono limitatea una fetta di prosciutto o un uovo per laprima colazione, 200 g di carne, pesce ouova per pranzo o cena, pur rispettandola regola dei 4 uova a settimana.

Il concetto di equilibrio prevale inquesto schema.Colazione della fase 1:- Tè o un caffè senza zucchero- 30 grammi di pane, o due fette bi-

scottate o 6 cucchiai di cereali.- 1 fetta di prosciutto o un uovo- 50 g di formaggio si diffonde o 40 g

di formaggio- lo yogurt 1.0 %Benefici: nessun senso di frustra-

zione. Tutti gli alimenti sono consentiti.La frutta e la verdura cruda può essereconsumato a volontà, affamati di senti-mento è quasi permanente. Gli svan-taggi consistono nell’apporto caloricomolto basso: 600 e 900 calorie al giorno. Sirischia di indebolire il corpo e sono re-sponsabili per la stanchezza che installa.

Inoltre, questo schema richiede di cot-tura e può pubblicati complicato per co-loro che non hanno l’abitudine.Il ChrononutritionRispettare l’orologio biologico riorga-

nizzando l’assunzione di cibo. Si pos-sono mangiare tutti gli alimenti che sidesidera rispettando ore specifiche. Prima colazione: deve essere son-

tuosa, vale a dire sulla base proteinecome bianco, prosciutto, formaggio,uova, zuccheri lenti, come pane o com-pleta per tutti i cereali di mattina. Ma sidebbono evitare gli “zuccheri veloci”.Nel pranzo si debbono mantenere ecreare riserve per il resto della giornata. Il pranzo quindi è basato di alimenti

ricchi di amido, come pasta, riso o di fru-mento, bianco carne o pesce nel tentativodi incontrare zucchero massimo amidoe proteine. Lo snack è fortemente raccomandato

per combattere stanchezza. Lo spuntinosi consiglia con cioccolato nero, grassivegetali e frutta fresca o secca.La cena si compone di pesce e ver-

dure. Anche l’assunzione di alimentiricchi di amido è forte. Questo tipo di cibo non è adatto a

persone attive a causa di carenze di vi-tamine, minerali e fibre responsabileper il declino di energia. Una sensazione di frustrazione può in-

tervenire dopo poche settimane, costrin-gendo a fermare brutalmente il regime epromuovere l’effetto yo-yo, altrimentidetto la ripresa del peso.Mélody Bonora

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Scarsdale taglia su pane

e pasta. Dunkan punta tutto

sulla carne. Montignac toglie gli

zuccheri cattivi. Con Cohen si

mangia di tutto un po’. Nel

Chrononutrition ricca colazione

e cena leggera ”

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Servizi diagnostici elementari in far-macia. Il tutto sotto la responsabilità delfarmacista. E si moltiplicano le burle dipazienti-attori che si rivolgono lo stessogiorno in diverse farmacie chiedendola stessa analisi diagnostica avendo ri-sultati completamente diversi.L’inizio di questo show tragi-comico ini-

zia il 4 maggio. La legge 69 del 2009, lafonte da cui prende forma questo provve-dimento. Ma non tutte le farmacie sonoabilitate. Nello spazio nel quale si svolge ilcommercio di farmaci si deve disporre diuna zona deputata a prestazioni analiti-che. I servizi dovrebbero essere garantiticon attrezzature e personale specifico.

La farmacia può organizzare anche pre-lievi o servizi a domicilio. Come per un la-boratorio di patologia clinica si presenteràla prescrizione medica. È chiaramente unmodo per concedere ai farmacisti una cosaal posto di un’altra che fu tolta loro qual-che anno fa: l’esclusiva sui prodotti nonstrettamente farmacologici avvenuta at-traverso la possibilità di creare parafar-macie anche nei centri commerciali. Un rimedio che si tradurrà in un effetto

boomerang per gli stessi farmacisti. Creeràsolo disagio nell’ambito di un negozio de-putato a un passaggio e consegna di da-naro in cambio di prodotti commercialiquali sono i farmaci.

Si prevede anche il paziente fai da te.Sono i cosiddetti test gestibili direttamentedai pazienti in regime di autocontrollo adomicilio. Ci sarà comunque bisogno di unsupporto sanitario. Vietato il ricorso a stru-menti “che prevedano attività di prelievodi sangue o di plasma mediante siringhe odispositivi equivalenti e resta in ogni casoesclusa l’attività di prescrizione e diagnosi”. Con quale logica si stia cercando di elimi-

nare strutture di laboratorio e di fisioterapiaben attrezzate (la legge è esigentissima) perfar posto ad un inguacchiosimile può esserecollocato a pieno merito tra i misteri italiani. Difficile capire cosa consentiranno in fu-

turo ai farmacisti. Pregasi astenersi da gio-chi e sperimentazioni dannose per lacredibilità del risultato che sono indispen-sabili al medico per la prevenzione o lacura del paziente.Mario Dionisi

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La bufala delle analisi diagnostiche in farmaciaIl provvedimento della Gazzetta Ufficiale apre allapossibilità di avere servizi sanitari per cui normalmentec’è bisogno di infermieri professionali o fisioterapisti!

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Utilizzando la risonanza magneticafunzionale, sono stati studiati i mec-canismi cerebrali che sottendonol’elaborazione dell’informazione vi-suo-motoria nel cervello di piloti diFormula 1 e dei soggetti semplici ene ha dimostrato le differenze.Questo risultato vede i piloti di

Formula 1 con diversa connettivitàfunzionale tra distinte regioni cere-brali implicate nei processi visivi emotori rispetto ai soggetti normali equesti dati suggeriscono una riorga-nizzazione funzionale dei network ce-rebrali visuo-motori in individui conparticolari abilità.

Lo studio di dottorando che lo rivelaarriva dal Dipartimento di Medicinadi laboratorio dell’Università di Pisa.Questo significa che campioni di

Formula 1 si diventa, non si nasce.Quindi la Formula 1 è molto meno se-lettiva e molto più democratica diquanto si pensi. Celia a parte, le con-seguenze non si fermano qui.La rilevazione dimostra quanto sia

importante la disciplina e i compor-tamenti consolidati per la crescita dicerte parti del cervello e il possesso diun controllo che non si ritiene diavere in natura, ma per conquista daoperatività.

Il cervello si può addestrare, perfinomodificare nella sua conformazioneneuronale. L’addestramento dei piloti,la loro abitudine ad elevate presta-zioni, ha un effetto plastico sul cer-vello, lo modifica in qualche modo eciò dimostra che proprio l’addestra-mento può risultare molto utile incaso di terapie riabilitative conse-guenti a danni cerebrali. Vanni Fucci

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RICERCA

Il cervello è un muscolo molto,molto elasticoLo dicono le risultanze della risonanza magneticadei piloti di Formula 1

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Si chiama campagna Cupido. Laprima tappa della campagna itine-rante Cura Previeni il Dolore vuoleinformare sulla sofferenza inutile.L’iniziativa tocca tredici città ita-liane: dal 5 Aprile al 31 Maggio.Incontri e dibattiti. Istituzioni e co-

munità. Medici e associazioni di cittadini.Ciascuno colo suo ruolo chiamato al con-fronto sul dolore cronico evidenziando glielementi di difficoltà in ogni regione.A Viterbo il gazebo è stato allestito in

Piazza Benedetto Croce. L’iniziativa pro-segue a Perugia (7 Aprile), Ancona (12Aprile), Forlì (19 Aprile), Brescia (21Aprile), Vicenza (3 Maggio), Torino (10Maggio), Genova (12 Maggio), Pistoia(17 Maggio), Foggia (19 Maggio), Napoli

(24 Maggio), Bari (27 Maggio) e Messina(31 Maggio).Sono più di 15 milioni gli italiani che

convivono quotidianamente con il do-lore cronico. Un numero di personeenorme, che lotta in silenzio contro unproblema che condiziona fortemente laloro esistenza in ogni suo aspetto. Problemi vissuti a diversi livelli, ma

in ogni caso da affrontare per il maleche il dolore dà indipendentementedalla sua causa.Il dolore cronico ha diverse cause: può

derivare da lesioni spinali che provocanodolori alla schiena o alle gambe, può ma-nifestarsi dopo avere subito interventichirurgici che hanno danneggiato i centrinervosi e, ancora, a causa di tumori, neu-

ropatie, angina pectoris refrattaria o pervia della sindrome dolorosa regionalecomplessa (CRPS), che colpisce in generemani o piedi in seguito a traumi. L’Associazione vuole diventare il punto

di riferimento di chi soffre di dolore cro-nico, dando vita ad una serie di iniziativefinalizzate a informare i cittadini sullepossibilità di cura e gestione della soffe-renza inutile. Attraverso il sito internetwww.viveresenzadolore.it chiunque sia af-fetto dal problema o voglia impegnarsiper solidarietà può trovare informazionie mettersi in contatto per un confronto edialogo continuo sia con gli altri pazientiche con gli specialisti.Sul sito si raccolgono informazioni sul

dolore cronico, la diagnosi, ma anchesulle recenti normative che sanciscono ildiritto di cura e sulle strutture deputate altrattamento (Centri di terapia del dolore).Inoltre la speranza è volta verso i pro-gressi della ricerca. Ellery Queen

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Attualità

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“Vivere senza dolore”. Quindi senza il maleParte da Viterbo l’iniziativa per la lotta contro lasofferenza fisica.Passi avanti notevoli per scindere la malattiadalla sofferenza

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In ogni numero il tema della nutrizione affrontato secondo uno specifico aspetto,che comporta una particolare attenzione e un approccio diverso

Èuna fase di passaggio molto delicata. La diminuzionedella produzione di ormoni può avere importanti ri-percussioni sulla salute, sia fisica che mentale delle

donne. Stanchezza, spossatezza, vampate di calore a cui si ag-giungono sbalzi d'umore, depressione ed ansia sono disturbispesso riferiti da molte donne in questo momento della loro vita.Ma la menopausa è un periodo fisiologico che non dovrebbe es-sere affrontato come se si trattasse di una malattia, anzi consa-pevoli che quasi sicuramente si dovranno fare i conti conl'aumento di colesterolo, sovrappeso, forse ipertensione ed osteo-porosi, conviene correre immediatamente ai ripari ripristinandodelle corrette abitudini di vita.La riduzione di estrogeni determina un cambiamento, anzi un

rallentamento del metabolismo, con una diminuzione dellamassa magra ed un aumento della massa grassa localizzata so-prattutto al livello dell'addome, fianchi e glutei, la densità ossea,che fisiologicamente diminuisce nel corso della vita, tende in que-sto periodo a diminuire ancor più velocemente: in questo caso unruolo importantissimo è giocato senza dubbio dall'alimentazione.Assumere alimenti ricchi di calcio e di vitamina D, riducendo al-

colici, sale, caffè e proteine di origine animale che potrebbero ridurrel’assorbimento del calcio stesso è un ottimo punto di partenza.Come fonti proteiche sarebbe opportuno cercare di preferire

quelle vegetali come i legumi. Le proteine animali infatti hanno unapercentuale più alta di grassi, e se in altre fasi sono la loro assun-zione è giustificata dal dover coprire il fabbisogno di ferro, con l’ar-rivo della menopausa non vi è più questa esigenza in quanto lanecessità di ferro nell’organismo femminile si riduce sensibilmente.Tra le fonti proteiche di origine vegetale un posto di rilievo deveessere dato senza dubbio alla soia, che è una delle più complete.

La soia infatti ha un alta percentuale di proteine, con tutti gliaminoacidi essenziali, è ricca di grassi omega 3, contiene mineralicome il calcio il fosforo ed il potassio, e ha anche molte vitamine.Nella soia inoltre vi sono anche particolari fitormoni, ovvero de-gli ormoni vegetali che sono in grado di intervenire, sostituen-dosi in un certo senso, agli estrogeni, anche su alcuni processidell’organismo umano. I fitormoni della soia in particolare sonoin grado di attenuare sintomi tipici della menopausa come adesempio le vampate di calore per quanto riguarda i disturbi fisicie gli sbalzi d’umore, per quelli mentali. Anche il pesce, come fonte di proteine ed omega 3, non dovrebbe

mai mancare in questo periodo nella dieta, mentre dovrebbe essereridotto al minimo il consumo di dolci e di tutti gli alimenti eccessi-vamente ricchi di grassi e di zuccheri. Ciò non vuol dire però che de-vono essere esclusi totalmente tutti i tipi di zuccheri quelli dellafrutta, ad esempio, possono essere assunti tranquillamente comeanche quelli complessi di pasta pane e riso, ma senza esagerare.I sali minerali di cui verdura ed acqua sono ricchissimi, ora come

non mai rivestono un ruolo molto importante, quindi se insalate,ortaggi, verdure in genere non venivano prese troppo in conside-razione e se di bere acqua “non se ne sentiva la necessità”, è arrivatoil momento di cambiare qualcosa nello stile di vita alimentare.Anche un minimo di attività fisica contribuisce a trattenere il

calcio nelle ossa soprattutto se, come una passeggiata quotidiana,viene fatta nelle ore luminose della giornata.

GRUPPO EUROMEDVia Roma 186 (Guidonia Montecelio)

Tel. 0774 [email protected]

Mangiare con la menopausa

Rubrica Prevenzione & SaluteLa rubrica mensile, Prevenzione & Salute, nasce con l’intento di informare, in maniera semplice ed efficace,

i lettori su come prevenire e combattere le patologie più diffuse del terzo millennio.

Dott.ssa Silvana PaglioniBiologa -NutrizionistaDirettore Tecnico

Laboratorio Analisi Villanova

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Oggi proponiamo al lettore un’intervista fatta a 2 persone, nonfamose, ma che vivono con coraggio una malattia cronica che ri-chiede un trattamento salvavita: la dialisi. Quando, infatti, la fun-zione renale non è più efficace, è necessario sostituirla conl’emodialisi o la dialisi peritoneale.Il Sig. G. si sottopone 3 volte/settimana a trattamento emo-

dialitico c/o il Centro Dialisi della IHG: un Centro all’avanguar-dia per personale, apparecchiature e organizzazione. Il Sig. P. fa dialisi peritoneale tutti i giorni, a casa sua.

Come ha iniziato a fare dialisi?Sig. G.: Ho iniziato in maniera inaspettata. Ho fatto le analisi

del sangue prima di una TAC ed è emerso che avevo i valori sbal-lati. Dopo 1 mese ho iniziato.

Sig. P.: Ero seguito in ambulatorio nefrologico da qualcheanno, quando i medici mi hanno consigliato di iniziare la dialisi.Mi hanno presentato le 2 metodiche e ho scelto la peritoneale.Perché ha scelto l’emodialisi?

Sig. G.: Fondamentalmente perché preferisco che sia il perso-nale sanitario a gestire la malattia.Perché ha scelto la dialisi peritoneale?

Sig. P.: Per me l’autonomia è importante. Voglio viaggiare, la-vorare e gestire il mio tempo.Con l’emodialisi si perde autonomia?

Sig. G.: No. È questione di organizzazione. L’impegno è fisso. Illun., merc. e ven. devo andare in dialisi per 4h ed organizzo la miavita intorno a questo impegno.In che modo la peritoneale le consente l’autonomia di cuiparlava?

Sig. P.:Perché si può fare la notte, davantialla TV o mentre si dorme,oppure durante il giorno caricando e scaricando la pancia 3 volte.A questo punto è meglio spiegare come funziona…

Sig. G.: Vado al Centro Dialisi, dove infermieri cortesissimi siprendono cura di me. Prelevano il sangue e lo fanno passare in unapparecchio, che lo pulisce e me lo restituisce in modo continuo.Durante la terapia leggo, parlo con gli altri, guardo la TV.

Sig. P.: È semplice. Attraverso un tubicino, che esce dalla pan-cia vicino l’ombelico, riempio e svuoto l’addome di un liquido,che resta all’interno della pancia per circa 4 h e poi lo elimino.Ogni volta che carico e scarico impiego 30-35 minuti, poi possofare qualsiasi attività.Come la descrive sembra una vacanza…

Sig. G.: No, è una terapia impegnativa, ma da quando ho ini-ziato mi sento meglio e, poi, sono assistito continuamente dapersonale specializzato.Si parla, quindi, di terapia autogestita?

Sig. P.: Sì. Certamente c’è un controllo medico mensile e uncontatto con gli infermieri al bisogno. Se il malato ha difficoltà afare le manovre da solo può farsi aiutare da un familiare, cheviene addestrato dai sanitari. C’è una buona organizzazione in-torno alla peritoneale.Intorno a chi ruota questa organizzazione?

Sig. G.: Il Centro è gestito da IHG e il personale medico è costi-tuito dai nefrologi dell’Ospedale di Tivoli.

Sig. P.: È il reparto di nefrologia dell’ospedale che organizza tutto.Non esistono strutture private, che si occupano di peritoneale.E per le vacanze, come fa?

Sig. G.: Ormai c’è di tutto: navi da crociera, villaggi, basta pre-notare il posto per la dialisi come si prenota un albergo.

Sig. P.: L’importante è avere una stanza pulita e un bagno perfare la peritoneale. La ditta, che fornisce il materiale, ti invia leconfezioni dove vai in vacanza.In conclusione cosa direbbe a un'altra persona, che deve ini-ziare la dialisi?

Sig. G.: Di affidarsi con tranquillità al personale infermieri-stico e al nefrologo. È una malattia seria, che deve essere vissutanel miglior modo possibile.

Sig. P.: Se vuole mantenere una vita dinamica ed è capace difare le manovre necessarie alla peritoneale, allora consiglio diprovare questa tecnica e, comunque, di dare ascolto al consigliodello specialista.

Italian Hospital GroupCENTRALINO 0774 38.61 FAX 0774 38.61.04188, Via Tiburtina 00012 Guidonia (RM)www.italianhospitalgroup.it

Centro Dialisi c/o Italian Hospital Group

Dialisi: La scelta per chi iniziaDott. P. Polito Medico Responsabile U.O.C Nefrologia e Dialisi P.O. di Tivoli e Unità Decentrata c/o Italian Hospital Group

Dott. A. Gorini Medico U.O.C. Nefrologia e Dialisi P.O. di Tivoli e Unità Decentrata c/o Italian Hospital Group

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Le sperimentazioni focali per l'ago-puntura sono oggetto di ricerca nellaRegione Lombardia che in questi giornista approfondendo un protocollo perattestarne i veri benefici per la salute. Mentre l’assessore alla sanità Luciano

Bresciani è convinto di espandere labuona novella in tutto il territorio na-zionale, il farmacologo Silvio Garattinisul settimanale Oggi lancia un’invettivacontro tutta quella che è considerata me-dicina alternativa perché ancora defici-taria di prove scientifiche. Il Sistema sanitario nazionale, ha detto

in sostanza Garattini, non deve spendereper sistemi che non danno garanzie. Garattini paragona le cosiddette medi-

cine alternative a riti esoterici: “A quando

maghi e fattucchiere negli ospedali?” Laspiegazione più articolata arriva col setti-manale Oggi, dove dice: “Da qualche de-cennio la vera medicina cerca di passaredalle impressioni alle prove, per evitareche gli ammalati vengano trattati senzala ragionevole sicurezza di ricevere in-terventi che indurranno un giovamento. L’altra medicina è invece completa-

mente senza prove. L’agopuntura è tuttain discussione anche per le molteplicimodalità con cui può essere eseguita. Iprodotti omeopatici, in gran maggio-ranza, non contengono nulla, i prodottifitoterapici non si sa bene che cosa con-tengano e possono variare da prepara-zione a preparazione. Non vi è nessuncontrollo, sono stati messi in commercio

solo con una notifica e non sono obbli-gati a presentare alcuna documenta-zione che ne garantisca l’efficacia. Mentre i prezzi dei farmaci rimborsati

dal Servizio Sanitario Nazionale sonofrutto di negoziazioni, i prodotti omeo-patici e fitoterapici hanno facoltà di fis-sare il prezzo che vogliono”.Ma una delle affermazioni più forti del

valore dell’agopuntura arriva dal mondopiù tradizionalista e in contempo legatoagli effetti pratici di una terapia medica:i marines! L’agopuntura ha infatti con-quistato l’esercito americano. La sperimentazione riuscita è sui sol-

dati spediti in Afghanistan. Non si riu-sciva a venire a capo dei malesseri dialcuni soldati affetti da commozioni ce-rebrali. L’efficacia nell’alleviare dolori fi-sici e stress ha convinto sia i ragazzoniutilizzati spesso in operazioni rischioseche i vertici. Alfred Nyers

Agopuntura, lo spillo della discordiaLa Lombardia la promuove, ma nel Sistema Paeseè molto discussa. Non ci sono riscontri scientificidella validità ma la sua applicazione è difesa damolti pazienti

Attualità

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Obama ha proposto di tagliare 480miliardi di dollari dai programmi di as-sistenza sanitaria, 360 miliardi da altrespese assistenziali fino a ieri irrinuncia-bili (inclusi aiuti al settore agricolo).Lo ha annunciato il 14 aprile, in un di-

scorso di 43 minuti alla George WashingtonUniversity. Il fine per il Presidente consistenel ridurre il debito di 4 trilioni di dollari in12 anni. Quindi in primis vanno tagliate lespese del Pentagono, poi bisogna aumen-tare le tasse per chi ha di più.Ma il cuore del problema di Barack

Obama, che nella politica dei tagli non po-trà che far aumentare le spese, consistenella riforma della Sanità. Ma il Presidentedice anche che sicuramente non saranno

toccati gli investimenti sula ricerca, e di si-curo non verrà messo un dollaro in menoper educazione ed energia. Mantenere questo edificio è possibile

solo attraverso la cosiddetta “responsa-bilità fiscale”. Obama fa l’analisi sul mo-tivo per cui si è arrivati a questo. “Oltre adue guerre ed un costoso piano di medici-nali a peggiorare le cose furono i tagli fiscalia favore di milionari e miliardari che ci ob-bligano a prendere in prestito 500 miliardiogni anno”.Ma mentre il suo contendente, John Bo-

ehner, vuole arrivarci in 10 anni con taglidel 70 per cento all’energia rinnovabile, del25 per cento all’educazione, del 30 per centoai trasporti e altrettanto sensibili alle borse

di studio per gli universitari, Obama pro-pone che due terzi del bilancio vadano a Sa-nità, Previdenza e Difesa, il 20 per cento vaper sostenere disoccupati, poveri e studenti,e il 12 per cento a tutto il resto. I repubbli-cani vogliono tagliare questo 12 per cento.Obama ha aperto su alcuni fronti per lui

irrinunciabili. Ha accettato intanto di con-siderare un rapporto di 3 a 1 fra tagli dispesa e aumenti fiscali. Fino a oggi la posi-zione del Presidente era per un rapporto di1 a 1. Ha anche messo sul tavolo gli entitle-ments, le spese per l’assistenza sociale perle pensioni, per l’assistenza medica per glianziani e per i più poveri. Ha chiesto incambio tagli alle spese per la Difesa “senzaovviamente mettere a rischio le vite dei no-stri soldati al fronte”. Angelo Nardi

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Attualità

Sanità, la riforma di ObamaAnche gli States piangono, taglio ai costi per la salute

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Nasce quindi per preservare lafertilità per le bambine e le giovanidonne che sono sottoposte a tratta-menti oncologici attraverso la con-servazione di frammenti di tessutoovarico. Si preservano ovociti al finedi essere reinnestati a fine cura. La Banca del tessuto ovarico per la

preservazione della fertilità per ledonne sottoposte a trattamenti oncolo-gici sorge presso l’Ifo Regina Elena-SanGallicano.La Bio-Banca è stata realizzata all’in-

terno della già esistente Banca del tes-suto muscolo scheletrico ed è statafinanziata dal ministero della Salute conun importo di 400 mila euro.L’intervento di Renata Polverini:

“Sono orgogliosa di rappresentare unaregione che può vantare strutture al-l’avanguardia sia dal punto di vista me-dico che dell’accoglienza come questo.La Banca del tessuto ovarico, l’unica inuna struttura pubblica, pone la nostraregione come punto di riferimento pertutto il Centro-Sud e mi farò carico diparlare con gli altri governatori per pro-porre delle convenzioni, dando così

un’opportunità importante anche alledonne che non vivono nel Lazio”.L’intervento del ministro della Salute

Ferruccio Fazio: “Il Regina Elena è unfiore all’occhiello non solo della sanità ro-mana, ma direi da Cassino in giù”. E poi:“Mi auguro che anche il Regina Elenapercorra questa strada, in modo anchegraduale, in modo da offrire una migliorericerca e innovazione”. Ora si auspica unasempre maggiore collaborazione con leuniversità in materia di ricerca.In Spagna sono almeno 259 le donne, fra

i 9 e i 39 anni, che hanno chiesto la conser-vazione del tessuto ovarico, che già è statare-impiantato in sei pazienti che, dopoaver superato il cancro, potrebbero deci-dere di avere una gravidanza. L'intervento chirurgico restituisce la

fertilità, ma non garantisce una gravi-danza naturale. Il 70% delle donne, se-condo l'Istituto Valenziano di Fertilità,ha bisogno infatti di una fecondazioneassistita o in vitro.Oggi sotto i 40 anni le persone viventi

dopo un tumore sono quasi 200 mila e ingenerale ogni anno viene diagnosticato uncancro a circa 12 mila bambini/adolescenti

di età inferiore ai 19 anni e la percentualedi guarigione in questa fascia di età rag-giunge il 45% (Rapporto Airtum 2010).“Le Banche presenti nei nostri Istituti

- ha sottolineato su Pharmastar LucioCapurso, Direttore Generale degli Isti-tuti Fisioterapici Ospitalieri - sono duerealtà di grande rilevanza nel panoramasanitario regionale e nazionale. LaBanca del Tessuto Muscolo Scheletricoè la prima Banca pubblica della RegioneLazio, l’unica del Centro Sud e rimarràtale in quanto vengono create in base alnumero di abitanti e le altre 6 esistentisono tutte al nord di Firenze. La Bio-Banca del Tessuto Ovarico è la

prima istituita in un IRCCS pubblico,pertanto oltre a rispondere alle esigenzecliniche, le nostre banche avranno un im-portante funzione nel settore della ri-cerca”. Da diversi anni, in letteratura sidibatte per la scelta di una strategia spe-rimentalmente valida per preservare orestituire la fertilità alle pazienti onco-logiche : “Per la donna adulta, - spiegasempre su Pharmastar Enrico Vizza, di-rettore Ginecologia Oncologica IRE - af-frontare le terapie anticancro con lasperanza di poter esaudire il desideriodi maternità, risulta essere un fonda-mentale supporto psicologico”.

Istituita la banca per la conservazionedel tessuto ovaricoRealizzata all’Ifo di Roma, per dare una qualità divita migliore alle donne colpite da tumore

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Regione

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RICERCA

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Il latte bevuto nell’età dell’infanziadiminuisce la possibilità di tumore al40 per cento. Bere un bicchiere dilatte al giorno da bambini, preferi-bilmente per tutta l’infanzia, ab-bassa fino al 40 per cento il rischiodi ammalarsi di tumore del colonda adulti.E poi riposare bene, dormire le ore

comandate. Ma anche tenere il fisicoallenato. Ecco il trittico di buone abitu-dini per preservare l’intestino da bruttimali, secondo una ricerca neozelandesepubblicata su American Journal of Epide-

miology che ha osservato le differenze trale abitudini di 562 malati di carcinoma e571 sani. Sul latte e l’intestino già si erascritto in abbondanza. Previene la for-mazione di adenomi o formazioni can-cerose nell’intestino, ma raramentefinora si è indagato sull’infanzia.Nella ricerca la riduzione del rischio

di insorgenza del tumore colon-rettalein età adulta si attesta al 20 per centoper gli individui che hanno assunto al-meno un bicchiere di latte al giorno per4-6 anni e aumenta al 40 per cento incaso di assunzione per 6 anni e oltre.

Anche dormire si presenta come re-gola aurea per l’intestino. Secondo unaltro studio dormire meno di sei ore anotte aumenta del 50 per cento il peri-colo di sviluppare adenomi.Lo sport praticato, come attività per-

manente della vita, concorre a dare unasalutare routine del sonno. Quindi il sonno diventa la caratteri-

stica principale di stress che va a dannodell’intestino. Ma lo sport scongiura ilrischio di obesità, diabete e varie pato-logie cardiache. Nella ricerca di Cancer, stavolta uno

studio statunitense, chi si è tenuto co-stantemente in esercizio per almeno 10anni ha avuto minori possibilità di mo-rire di carcinoma colon-rettale.

Prevenzione al tumore dell’intestinoBere latte da bambino, dormire, fare ginnastica.L'aumento di tumori al colon e all'intestino impone il rafforzamento di misure preventive

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RICERCA

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La memoria è una barca che na-viga e non ha bisogno di inutili za-vorre. Per tanto bisogna abbandonarenei porti dove si attracca le cose di cuinon si ha bisogno, perché lo spazionon è infinito e la barca-memoria nonpuò contenere tutto.Se ci si aggiunge il fatto che a diffe-

renza della barca la memoria tende a pre-servare i ricordi registrati in età infantilee adolescenziale, deve essere ancor piùcura del soggetto liberarsi di memoria in-desiderata. Invece il cervello riproponetare memorie, ricordi, mnemonizzazionidi concetti che si ritengono inalienabilidalla propria persona.A dirlo è uno studio di ricercatori del

Canada. Nell’Università di Concordiahanno studiato il fenomeno della me-moria e della ritenzione dei concetti,delle idee, delle nozioni utili, oltre chedei ricordi puri e semplici che di per séhanno una complessità sempre più le-gata all’ordinario e a percezioni in gradodi farli affiorare.Quindi se il rallentamento delle funzione

cognitiva è dovuto allo strabordare di ele-menti da tenere in memoria, sono gli an-ziani coloro che non riescono a liberarsene.

Nella ricerca canadese sono stati stu-diati i soliti due gruppi di persone. Facendo giochi di memorizzazione,

chiaramente il gruppo di persone an-ziane ha memorizzato con maggiori er-rori nozioni ricevute in tempi recenti. La spiegazione della diminuzione di

neuroni non è sufficiente ad esplicarequesti difetti di tenuta insieme dei ri-cordi, secondo i ricercatori, bensì non siriescono a cancellare nozioni che nonfanno parte del contesto che va ricordato.Ma in recenti ricerche una speranza

arriva dal litio: può impedire la de-menza. Su British Journal of Psychiatry èlo ione magico secondo le risultanze dialcune sperimentazioni, il litio arriva arallentare il procedere della sintomato-logia dell’Alzheimer. Il litio è una so-stanza comunemente usata per iltrattamento della depressione.La ricerca riguarda è stata applicata

solo a 41 persone. Come ritualmente av-viene nelle sperimentazioni per fare i de-biti confronti tra un trattamento e l’altro,sono stati divisi il due gruppi. È statasomministrata una dose giornaliera di150 milligrammi a uno dei due gruppi dipazienti. All’altro è stato dato un placebo.

La sperimentazione è durata unanno. A sua conclusione i due gruppiavevano evidenti segni di progressivademenza, ma il declino di capacità co-gnitive è risultato più basso nei pa-zienti che avevano preso la medicina.La conferma arriva da una minore cre-

scita di un marker del sangue chiamatoconcentrazione “fosfo-tau”. Quindi si è arrivati alla deduzione. È

il litio che può rallentare il meccanismodi formazione delle placche responsa-bili dell’Alzheimer. In questo modo isintomi progressivi della demenza po-trebbero essere rallentati.Ma un altro studio su Biological Psy-

chiatry si ascrive semplicemente allamancanza di sufficienti ore di sonno lacausa della perdita graduale di brillan-tezza nei riflessi mnemonici, della lu-cidità nelle scelte e anche del buonumore. Ci sono effetti negativi nellamemoria, nella capacità di concentra-zione, la fluidità del linguaggio. Lo studio ha rilevato che nelle per-

sone affette da insonnia o abituate adormire poco un alleggerimento dellamateria grigia e un abbassamento del-l’umore. In più l’insonnia fa parte diogni condizione di deficit psichiatrico. Chiuderla con una bella dormita,

appare semplicistico. Ma anche piùconcreto. Alberto Chiaravalle

Quando il cervello perde colpi...... È perché non si è fatta pulizia della memoriainutile. Come per il computer bisogna fare ognitanto un reset.

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Sono 21 le centrali che hanno piùdi un milione di persone nelle vici-nanze, mentre per 6 la cifra supera i3 milioni. Lo dice uno studio che hautilizzato il Nasa SocioeconomicData dell’università Usa.Quindi, mentre il dibattito sul nu-

cleare in Italia cerca di superare i tonidell’emozionalità, si fanno i conti sulpropellente che si nasconde nelle cen-trali nucleari in tutto il mondo. I dati lasciano qualche apprensione

sui danni che potrebbero comportareper la concentrazione di popolazioneche vive a ridosso. Indipendentemente dalle posizioni

sul tema in questione fa riflettere comefinora l’equilibrio tra popolazione abi-tante e elemento di contagio comunquepresente per chi vive a ridosso dellecentrali non sia stato finora affrontatocon attenzione. L’incidente di Fukushima poteva an-

che andare peggio, almeno sotto il pro-filo della popolazione coinvolta: secondouno studio di Nature con la ColumbiaUniversity, i due terzi delle centrali hanel raggio di 30 km molto più delle 170mila persone dell’impianto giapponese.

Sulla questione nucleare il 3 maggioscende in campo anche il WWF. E risolvela questione globale archiviando questosistema il creazione di energia come sto-ricamente superato. E lo fa coi numeri. Secondo Worldwatck Institute l’energia

atomica ha iniziato la propria paraboladiscendente già dal 1980 e nel 1990 perla prima volta il numero di reattori ar-restati ha superato il numero di avvia-menti. Un sistema di valutazione daufficio di collocamento, si dirà. Ma la tendenza continua, secondo il

WWF. Nell’aprile 2011 risultano in fun-zione nel mondo un totale di 437 reat-tori nucleari per 30 Paesi. Ma otto sonostati dismessi dal 2002 e da quest’annosono stati avviati venticinque reattori,ne sono stati spenti 32. In Germania dopo Fukushima è im-

probabile che saranno ripristinati gliimpianti in decozione. La produzione mondiale di elettricità

dall’energia nucleare, nel 2009 gli im-pianti hanno prodotto 2558 TWh, regi-strando un calo di 103 TWh (circa il 4%)dal 2006. A dispetto delle critiche rivoltein Italia nei confronti dei finanziamentipubblici alle energie rinnovabili, lo stu-

dio citato dal WWF, evidenzia che in-vece in ambito mondiale, secondo i datidell'Agenzia Internazionale dell'Ener-gia, dal 1986 il nucleare ha ricevuto fi-nanziamenti pubblici 5 volte maggioririspetto alle rinnovabili per il settore Ri-cerca e Sviluppo. Il Worldwatch Institute ha smentito. Il

dibattito sul modello nucleare, quindi,non riguarda solamente l’Italia che devescegliere se adottare il piano cercandodi recuperare il ritardo sugli altri paesioccidentali o fare della situazione unelemento di virtù. Per altro, il voto referendario del 12 e

13 giugno superato dalla disposizionedel governo, rimanda solo di un annol’aggiornamento del dibattito in cui i fa-vorevoli e i pro devono fronteggiarsi suinumeri e non sui sentimenti come fos-sero tifoserie di Calcio.In ogni caso non avrebbe effetto la

paura per la tragedia di Fukushima.Nessun valore anomalo di radioattivitànel nostro paese. Lo confermano i mo-nitoraggi effettuati dall’Ispesl/Inail, chenon hanno evidenziato alcuna conse-guenza legata alla tragedia nucleare delGiappone.Il Codacons ha eseguito una prima

misura di radioattività ambientale.Tale valore è del tutto in linea con la ra-dioattività naturale presente nella pro-vincia di Roma. Uberto da Casale

Attualità

Fukushima continua a far riflettereDall’emergenza dell’impianto giapponese alladiscussione sulla sicurezza del sistema energetico.Due temi paralleli che debbono convergere

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FARMACIE

GUIDONIAAleandri Viale Roma 140 0774 342955Di Siena CinziaVia Tiburtina, 920774 372116 Altobelli Via Corso Italia, 950774 371811 - 353400De Michele S.Piazza San Giovanni, 37 Montecelio0774 510043Barresi Via Monte Bianco, 590774 363066Ivella Dr. SimonettaLargo Falcone, 50774 300926LorentiVia Colle Nocello La Botte0774 324152PiracciVia Leopardi, 21 Setteville0774 391101Restaino Via Albuccione, 320774 378740Tornaghi Via Maremmana, 153Villanova di Guidonia 0774 528112

Rossetti Laura Via Maremmana, 300 Villanova di Guidonia0774 325418 - 324134Scaramella S.Via Girasoli, 30/32 Guidonia0774 343449Scavolini Viale Roma 84 - 0774 342019Farmacia VitilloMarco Simone Setteville NordVia Anticoli Corrado, 370774368686

TIVOLIBaldinelli MarcoPiazza della Queva, 11Tel. 0774 371020Baldinelli FabioVia Pio IX, 70774 357085Conti dei Dott.ri Le. E G. Valentini Via del Trevio, 78 0774 335093Poggi Via Empolitana, 170774 334323Giovannola Dott. FabrizioVia Campolimpido 0774 380300Minelli Piazza Rivarola, 80774 335213Caricari Via Empolitana, 1260774 314722Pallante Dott. EttorePiazza Plebiscito, 180774 312183

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Servizio ai cittadini

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Oltre all’ambiente natu-rale si iniziano a studiarele patologie determinate

nei luoghi di lavoroLuigi Devoto, pa-tologo dell’Univer-sità di Pavia, nel

1908 prende possesso dellaClinica del lavoro - la prima del genere - istituita a Milanocol fine dichiarato di “studiare scientificamente le causedelle malattie professionali, diffondendone la conoscenzaclinica fra i medici, per ospitare a scopo diagnostico e tera-peutico i lavoratori sospetti, iniziati o inoltrati nelle malat-tie professionali”.

Sono parole lapidarie dettate nel 1902 dal sindaco di MilanoGiuseppe Mussi, capo dell’amministrazione popolare - primagiunta di sinistra del capoluogo lombardo - che ha deliberatola creazione della Clinica che, assieme alla Clinica ostetico-ginecologica e alla Clinica delle malattie epidemico-conta-giose, appartiene agli Istituti clinici di perfezionamento dovesono “rappresentati - dice il ginecologo Luigi Mangialli neldiscorso inaugurale - non uno, ma tre concetti sociali di fon-damentale importanza: la difesa della maternità, la difesa con-tro l’infezione, lo studio della patologia del lavoro”.

Fonte: L. Mangialli, L’insegnamento della medicina in Milanonel passato e nel presente, in Gli Istituti clinici di perfezionamentoin MIlano, 25 settembre 1906-31 dicembre 1911, La Guternberg,Milano 1912, pag. XXXIII

Inizio Novecento, nasce il concettodi malattia professionale

La Pillola

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