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Collegio sindacale società quotate
Prof. Daniele [email protected]
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMODipartimento Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi
Corso di Audit and governance87101
Modello tradizionale
Dalla scorsa lezione….
alternativi
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Normativa di riferimento Collegio sindacale società quotate
Codice civile(enti non finanziari) Tuf
(intermediari finanziari)
Consob
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Il codice civile si limita a dettare una disciplina che, in riferimento alle società
quotate, trova applicazione solo in via residuale
l’art. 154, co. 1, TUF, infatti, individua puntualmente le numerose
disposizioni codicistiche non applicabili al collegio sindacale
delle società quotate.
Normativa di riferimento
Collegio sindacale – Modello tradizionale
� è sancita l’inapplicabilità degli artt. 2397 (composizione del collegio), 2398
(presidenza del collegio) e 2399 (cause d’ineleggibilità e di decadenza)
c.c., in quanto l’art. 148, TUF, disciplina in maniera diversa struttura e
funzioni dell’organo;
� il contenuto precettivo dell’art. 2403 (doveri del collegio sindacale) e
dell’art. 2405 (intervento alle adunanze del consiglio di amministrazione e
alle assemblee) c.c. – di cui pure è esclusa l’applicabilità – è sostituito dal
disposto dei primi due commi dell’art. 149, TUF;
� l’art. 2403-bis c.c. non è applicabile, in quanto i poteri del collegio
sindacale delle società quotate sono disciplinati dall’art. 151, TUF;
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Normativa di riferimento
Per quanto concerne le società quotate, la disciplina del Collegio Sindacale è essenzialmente contenuta nel TUF, nel contesto del quale vengono regolati l’elezione e la composizione dell’organo (art. 148), i limiti al cumulo degli incarichi (art. 148-bis), le funzioni e i doveri (artt. 149, 150 e 153), nonché i poteri informativi, istruttori e reattivi attribuiti all’organo e ai suoi componenti (artt. 151 e 152).
Le funzioni di controllo spettanti al Collegio s sono state, tratteggiate dal più volte ricordato d.lgs. n. 39/10, il quale, nell’attuare la direttiva comunitaria 2006/43/CE, relativa alla revisione legale dei conti, ha, tra l’altro, provveduto ad ampliare i compiti di vigilanza del collegio sindacale, nella sua nuova veste di comitato per il controllo interno e la revisione contabile
Collegio sindacale – Modello tradizionale
IL CONTROLLO LEGALE DEI CONTI
In base alle disposizioni del Codice civile e del Testo Unicodella finanza, occorre
distinguere tra società non quotate nei mercati regolamentati e società quotate:
� nellesocietà non quotate, la revisione legale dei conti può essere affidata ad una
società di revisione, adun revisore unico oppure al Collegio sindacale,
� nelle società quotate, l'attività di controllo legale dei conti è affidatain via
esclusiva ad società di revisione iscritte nell'albo CONSOB.
Al collegio sindacaleviene, invece, riservata una più specifica funzione di
controllo sulla gestione.La previsione di due distinti organi di vigilanza offre
maggiori garanzie agli azionisti, in particolar modo a quelli di minoranza.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Revisione legale dei conti obbligatoria da parte società di revisione ISCRITTE ALL’ALBO CONSOB
� Società quotate
� Società controllate da quotate (parametri significativi)
� SGR
� SIM
� SICAV
� Emittenti di strumenti finanziari diffusi tra il pubblico
� Assicurazioni
Collegio sindacale – Modello tradizionale
La Consob ha stabilito:
rivestono significativa rilevanza, e sono pertanto escluse dall’obbligo di
revisione contabile obbligatoria da parte società di revisione,
le società controllate, anche se incluse nel consolidato,
il cui attivo patrimoniale è inferiore al 2% dell’attivo del bilancio
consolidato e i cui ricavi sono inferiori al 5%dei ricavi consolidati,
sempre che la somma degli attivi e dei ricavi di tali società non superi il
10% o il 15%, rispettivamente, dell’attivo e dei ricavi consolidati
(art.151 Regolamento Emittenti).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Il controllo di gestione consiste nella formulazione dei programmi di
azione da attuare nel breve periodo, e nella verifica della loro effettiva
realizzazione.
Tale attività, dal contenuto molto complesso e articolato, si completa con
l'analisi degli scostamenti tra i dati preventivi e quelli consuntivi (ottenuti
sulla base dei risultati della gestione), e permette di procedere in futuro
alla formulazione di nuove previsioni con gli opportuni correttivi.
Modello tradizionale
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Ratio della riforma contenuta nel TUF
Eliminare l’accumulo delle funzioni del collegio sindacale per rilanciarel’efficacia del controllo sull’amministrazione
Due ragioni alla base della riforma:
- globalizzazione dell’economia e privatizzazione delle imprese pubbliche:maggiore ricorso a capitale di rischio;
- manifestazione dei fenomeni di diffusa illegalità (anni 80/90).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Di seguito si analizzeranno le funzioni del Collegio sindacale nelle
Società quotate, ricordando che, nel caso di scelta del modello dualistico
o monistico, dette funzioni saranno esercitate rispettivamente da:
- Consiglio di Sorveglianza (Modello Dualistico)
- Comitato per il controllo sulla Gestione (Modello Monistico)
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Composizione del collegio sindacale (art. 148 TUF c. 1)
NUMERO DEI MEMBRI DEL COLLEGIO:
numero minimo dei componenti, stabilito da atto costitutivo,
non inferiore a 3 effettivi e 2 supplenti;
NELLE SOCIETA’ QUOTATE NON E’ PREVISTO
UN NUMERO MASSIMO
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Composizione del collegio sindacale (art. 148 TUF c. 2)
CRITERI DI ELEZIONE:
Per rafforzare l’indipendenza dell’organo di controllo, un sindaco
effettivo deve essere espresso dalla minoranza, secondo le modalità
stabilite dalla Consob.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Nomina sindaci società quotate (art. 148 TUF)
� Un sindaco effettivo deve essere espresso dalla minoranza
ricorrendo al metodo del voto di lista, secondo le modalità stabilite
dalla Consob.
� La Consob disciplina l’elezione dei sindaci di minoranza agli artt.
144sexiesss del regolamento emittenti (11971/99).
� Il sindaco di minoranza deve essere eletto da parte dei soci che non
siano collegati neppure indirettamente con i soci che hanno
presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.
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Composizione del collegio sindacale (art. 148 TUF)
Riservati all’atto costitutivo
• la determinazione del numero dei membri del collegio sindacale;
• i criteri e modalità per la nomina del presidente;
• i limiti al cumulo degli incarichi;
• presenza delle clausole necessarie per garantire che 1 membro effettivo sia eletto dalla minoranza (se il collegio ha più di 3 membri: non meno di 2 dalla minoranza).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Composizione del collegio sindacale (art. 148 TUF c. 2-bis)
Il presidente del collegio è nominato dall’assemblea tra i sindaci
eletti dalla minoranza.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Requisiti sindaci società quotate
Art. 148, 4°c., TUF demanda la fissazione dei requisiti di onorabilità e
professionalità degli organi di controllo delle società con azioni quotate, ad
un regolamento del Ministro della giustizia, emanato di concerto con il
Ministro dell'economia, sentiti la Consob, la Banca d'Italia e l'Isvap: D.M.
20 marzo 2000 n. 162.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Requisiti sindaci società quotate
Art. 1 DM 162, requisiti diprofessionalità: almeno un sindaco effettivo, se i
sindaci sono tre, e due, se sono più di tre, ed un supplente devono essere
scelti tra gli iscritti al registro dei revisori contabili (1° c.), ma devono
anche aver esercitato l’attività di controllo legale dei conti per un periodo
non inferiore a tre anni. I sindaci non iscritti devono essere scelti fra soggetti
che abbiano maturato un’esperienza significativa. É poi prevista un’ipotesi
di mancanza di professionalità per quanti abbiano ricoperto incarichi in
società sottoposte a procedura concorsuale (4°, 5° e 6° c.).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Requisiti sindaci società quotate
Art. 2 DM 162, requisiti dionorabilità : l’incarico di sindaco delle società
con azioni quotate non può essere attribuito a coloro che siano stati
sottoposti a misure di prevenzione disposte dall'autoritàgiudiziaria in
relazione a reati particolarmente rilevanti e coloro che siano stati
condannati ad una pena significativa in relazione al tipo direato.
L’accertamento della sussistenza dei requisiti di professionalità e
onorabilità dei sindaci compete agli amministratori (art.3 DM 162).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Principali compiti del Collegio Sindacale (art. 149 TUF)
1. Osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
2. Rispetto dei principi di corretta amministrazione;
3. Vigilanza sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del SCI e delsistema amministrativo contabile, sull’affidabilità di quest’ultimo arappresentare correttamente i fatti di gestione;
4. Adeguatezza delle disposizioni impartite dalla societàalle societàcontrollate;
5.Modalità di concreta attuazione delle regole di corporate governancepreviste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercatiregolamentati o da associazioni di categoria, cui la società, medianteinformativa al pubblico, dichiari di attenersi;
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1. Osservanza della legge e dell’atto costitutivo
Regolarità e congruità dell’amministrazione
� Regolarità rispetto alla normativa societaria e del settore in cui
opera l’impresa ed ai regolamenti interni
� Congruità rispetto al patrimonio sociale ed al normale rischio
d’impresa.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Controllo di legittimità finalizzato a verificare la rispondenza delle
scelte degli amministratori aiprincipi economico-tecnici di una buona
gestione.
Ai sindaci compete un controllo sulla conformità delle scelte gestionali
e dei modi della loro realizzazione alle regole tecnico-economiche di
avveduta e prudente amministrazione.
2. Rispetto dei principi di corretta amministrazione.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
I sindaci, nello svolgimento delle loro funzioni di vigilanza sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione, dovranno accertareche gli amministratori
non compaiono operazioni:
- estranee all’oggetto sociale;
- in conflitto d’interessi con la società;
- manifestamente imprudenti e azzardate;
- che possono compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
- volte a sopprimere o modificare i diritti attribuiti dallalegge o dallo
statuto ai singoli soci;
- in contrasto con le deliberazioni assunte dall’assemblea, dal CDA, o
dal Comitato esecutivo.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
3. Vigilanza sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno e del sistema amministrativo contabile, sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione
La vigilanza verte sulla coerenza dell’assetto dato dagli amministratori
alle strutture aziendali, alla luce delle caratteristiche dimensionali
dell’impresa, della sua distribuzione territoriale e delle aree di mercato
nelle quali opera
Collegio sindacale – Modello tradizionale
NB: Vigilanza sul SCI
� Contenuto più ampio rispetto al controllo della società di revisione;
� Necessità di coordinare l’attività del collegio con quelladella societàdi revisione.
3. Vigilanza sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno e del sistema amministrativo contabile, sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione
Collegio sindacale – Modello tradizionale
La vigilanza sul sistema amministrativo-contabile deve consentire di
accertane l’adeguatezza e l’affidabilità nel rappresentare correttamente i
fatti di gestione
Verificare l’idoneità e l’efficienza del sistema, spesso caratterizzato da
procedure e protocolli automatizzati, a rappresentare in modo
appropriato i fatti di gestione, rilevandoli in modo veritiero e corretto
nella contabilità e nel bilancio.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Tale verifica impone ai sindaci di controllare non la correttezza nel
merito del bilancio e della contabilità, ma la rispondenza a criteri di
buona amministrazione del modo in cui è organizzato il sistema di
rilevazione e rappresentazione contabile dei fatti aziendali.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Sistema di Controllo Interno
è un processo, svolto dal consiglio di amministrazione, dai dirigenti e da
altri operatori della struttura aziendale, che si prefigge di fornire una
ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi rientranti nelle
seguenti categorie:
• efficacia ed efficienza delle attività operative;
• attendibilità delle informazioni di bilancio;
• conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Sistema di Controllo Interno
Considerato adeguato se permette la chiara e precisa indicazione dei
principali fattori di rischio aziendale, consentendone il costante
monitoraggio e la corretta gestione.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
L’esame dell’adeguatezza del sistema di controllo interno
svolta dai sindaci è principalmente diretta ad
accertare l’efficacia degli assetti amministrativi e organizzativi
in ordine al soddisfacimento dei principi di legalità e razionalità
delle scelte e a valutare nei termini più appropriati
la «prudenza gestionale» degli organi di governo,
intesa come consapevolezza
circa la natura e la misura dei rischi
che essi assumono con le proprie decisioni.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Il Collegio deve essere in grado di comprendere l’assetto che il
management ha impresso al sistema di controlli, ciò che comporta una
piena conoscenza della ripartizione dei ruoli, delle aree di intervento e
dei canali informativi predisposti.
Inoltre, è chiamato ad appurare l’attitudine delle strutture esaminate a
raggiungere gli obiettivi prefissati.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Con l’intento di favorire la verifica del rispetto dei principi di corretta
amministrazione ad opera del Collegio sindacale, l’art. 19 del D.Lgs 39/10
prevede una regola di raccordo tra revisione e Collegio, nella sua qualità di
comitato per il controllo interno
Il Revisore legale o la società di revisione legale sono tenuti a presentare al
Comitato per il controllo interno una relazione sulle questioni fondamentali
emerse in sede di revisione legale, con particolare riferimento alle carenze
significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di
informativa finanziaria.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
I doveri dei sindaci sono stati ampliati dalla Legge 262/05, che ha
introdotto la lett. C-bis nell’art. 149 c.1 TUF
Il Collegio non soltanto è tenuto a vigilare
sul fatto che gli amministratori redigano la relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari, dichiarando in esse se la società
aderisce o meno a un codice di comportamento in materia di corporate
governancepromosso da società di gestione di mercati regolamentati o
da associazioni di categoria,
ma è anche chiamato a effettuare una verifica in concreto sull’effettiva
applicazione delle regole di governo societario predisposte dal CdA.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
4. Adeguatezza delle disposizioni impartite dalla societàcapogruppoalle società controllate
Collegio sindacale verifica che gli amministratori non omettano di chiedere alle società controllate notizie utili e rilevanti.
E’ un caso particolare di controllo dell’adeguatezza del sistema di controllo interno.
Identificare l’area del SCI e della struttura organizzativa preposta ai rapporti con le società del gruppo.
Controllo dell’esistenza di una funzione responsabile dei rapporti con le società con le controllate (informazioni necessarie, tempestività ecc.)
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Cause di ineleggibilità
Non possono essere sindaci:
� «coloro che si trovano nelle condizioni previste
dall'articolo 2382»(2399, lett. a);
� «il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado
degli amministratori della società, gli amministratori, il
coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli
amministratori delle società da questa controllate, delle
società che la controllano e di quelle sottoposte a comune
controllo»(2399, lett. b);
Collegio sindacale – Modello tradizionale
La norma riproduce quella prevista dal c.c. per ciò che concerne
le lett. a) e b), ma diverge nella lettera c):
c) coloro che sono legati alla società od alle società da questa
controllate od alle società che la controllano od a quelle sottoposte a
comune controllo ovvero agli amministratori della societàe ai soggetti
di cui alla lettera b) da rapporti di lavoro autonomo o subordinato
ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne
compromettano l'indipendenza.
Cause di ineleggibilità
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Tra le cause di ineleggibilità-decadenza dei componenti
dell’organo di controllo
Mancanza dei requisiti di 3
onorabilità e professionalità stabiliti in via regolamentare;
Previsti onde garantire che le funzioni affidate ai sindaci siano svolte da soggetti dotati di specifiche competenze
professionali, idonee ad assicurare un’efficace assunzione delle stesse.
Cause di ineleggibilità
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Art. 148-bis TUF
ha sottratto all’autonomia statutaria e demandato alla CONSOB il
compito di stabilire i limiti al cumulo degli incarichi di amministrazione
e controllo da parte dei componenti degli organi di controllo delle
società quotate.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Art. 151 c. 1 TUF
Potere-dovere di ogni sindaco di chiedere agli amministratori notizie, anche
con riferimento a società controllate, sull’andamento delle operazioni sociali o
su singole scelte gestionali relative ad affari determinati.
I sindaci possono rivolgere le stesse richieste anche agli organi di
amministrazione e di controllo delle società controllate.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Collegio Sindacale Società di revisione
BILANCIO
Revisione contabileRevisione aziendale
Sistema amministrativo-contabile
Sistema informativo
Sistema decisionale
Sistema organizzativo
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Rapporti tra società di revisione e Collegio Sindacale
1. Nomina e revoca della società di revisione
Il Collegio sindacale deve acquisire delle informazioni necessarie per
esprimere il proprio parere all’assemblea sul conferimento o sulla revoca
dell’incarico alla società di revisione, verificando l’indipendenza della
società di revisione, l’idoneità tecnica all’espletamento dell’incarico
(rispetto Comunicazione Consob 29 marzo 1998, n. 99023932,delibera
Consob n. 11971/99).
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2. Scambio di dati e di informazioni
Collegio sindacale e società di revisione si scambiano datie informazioni
rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti (art.150 TUF).
(Consob ha emesso una comunicazione DAC/RM/97001574 del 20febbraio
1997 dove raccomanda che il collegio sindacale richieda alla società di
revisione tutte le informazione utili per il controllo di propria competenza,
con particolare riferimento a quelle relative al funzionamento del SCI e
amministrativo-contabile).
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Il Collegio sindacale comunica senza indugio alla Consob leirregolarità
riscontrate nell’attività di vigilanza (art. 149 TUF)
La società di revisione informa senza indugio la Consob e il Collegio
sindacale dei fatti ritenuti censurabili (art. 155)
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Collegio sindacale e società di revisione fissano tempi e modalità
per lo scambio di informazioni
Solitamente incontri trimestrali verbalizzati aventi peroggetto i seguenti dati einformazioni:
a) tutti quelli ritenuti rilevanti, opportuni e utili per losvolgimentodell’attività di vigilanza;
b) tutti quelli derivanti dalle verifiche della società di revisione in ordine
- all’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
- alla struttura organizzativa e al controllo interno;
Collegio sindacale – Modello tradizionale
- alla continuità aziendale;
- al sistema amministrativo contabile;
- alla regolare tenuta della contabilità e corretta rilevazione
dei fatti di gestione.
c) tutte le comunicazioni e richieste scritte e verbali della società direvisione agli amministratori e dirigenti;
d) l’ esistenza di fatti censurabili rilevanti dalla società di revisione;
e) le verifiche effettuate su operazioni con parti correlate e leconsiderazioni al riguardo.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
In occasione delle fasi conclusive di verifica del bilancioe della relazionesemestrale la società di revisione fornisce al collegio sindacale:
� comunicazione del piano di revisione applicato e delle procedure svolte;
� notizie riguardanti a problematiche relative al bilancio ealla relazionesemestrale;
� informazioni sulle relazioni che intende emettere.
Al momento del rilascio delle relazioni la società di revisione deve rilasciarecopia al collegio sindacale.
Collegio sindacale – Modello tradizionale
COLLEGIO
SINDACALE
SOCIETÀ DI
REVSIONErichiesta carte
di lavoro
La richiesta del Collegio sindacale deve essere motivata
Il revisore informa per iscritto il Collegio sindacale delle caratteristiche e dei limitidella revisione contabile e di alcune richieste in merito alle modalità di acquisizionedelle informazioni delle carte di lavoro
Il Collegio sindacale aderisce alle richieste del revisore
L‘esame delle carte di lavoro del revisore da parte dei sindaci non sostituisce icontrolli attribuiti al collegio sindacale e non lo sollevano dalla sua responsabilità
Collegio sindacale – Modello tradizionale
COLLEGIO
SINDACALE
SOCIETÀ DI
REVSIONErichiesta
informazioni
La richiesta di informazioni può riguardare:
- il piano delle attività ai fini della vigilanza prevista dall’art. 2409- sexies c.c.
- I risultati delle verifiche sull’adeguatezza della struttura organizzativa, amministrativa,
contabile e del SCI
- I risultati delle operazioni con parti correlate e alle transazioni rilevanti
- le eventuali denunce dei soci
Collegio sindacale – Modello tradizionale
COLLEGIO
SINDACALE
SOCIETÀ DI
REVSIONErichiesta
informazioni
La richiesta di informazioni può riguardare:
-i suggerimenti inoltrati alla Direzione e/o al Consiglio di amministrazione
- i risultati delle altre attività di controllo assegnate aisindaci da leggi speciali
Gli incontri con il collegio sindacale vanno annotati nel libro della revisione con
indicazione degli argomenti trattati
Collegio sindacale – Modello tradizionale
Confronto attività CS società quotate e non quotate
1.Osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
2. Rispetto dei principi di corretta amministrazione;
3. Vigilanza sull’adeguatezza della strutturaorganizzativa, del SCI e del sistema amministrativocontabile, sull’affidabilità di quest’ultimo arappresentare correttamente i fatti di gestione;
4. Adeguatezza delle disposizioni impartite dallasocietà alle società controllate;
5.Modalità di concreta attuazione delle regole dicorporate governance previste da codici dicomportamento redatti da società di gestione dimercati regolamentati o da associazioni dicategoria, cui la società, mediante informativa alpubblico, dichiari di attenersi;
1.Osservanza della legge e dello statuto da partedella S.p.A.
2.Rispetto dei principi di corretta amministrazione.I sindaci devono valutare l'adeguatezza dell'assettoorganizzativo, amministrativo, contabile dellaS.p.A. e il suo corretto funzionamento.
3.Revisione legale dei conti: nei casi in cui lasocietà congiuntamente:
- abbia adottato il modello tradizionale
- non sia obbligata al consolidato
- non faccia ricorso al mercato del capitale dirischio
- non abbia optato per delegare la revisionelegale a un revisore iscritto o ad una società direvisione.