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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 1 PARERE n. 40 del 15 Luglio 2010 (o.d.g. 16 del 15 Luglio 2010) OGGETTO: Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Pernumia, San Pietro in Viminario, Terrassa Padovana e Tribano (PD) Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio Intercomunale. PREMESSO CHE ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data15 luglio 2010, come da nota n 369452 DEL Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione; La Provincia di Padova, quale coordinatrice del PATI tematico “del Conselvano” tra i Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Due Carrare, Pernumia, Pozzonovo, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana, Tribano (PD), con note: n. 612887/45.06 del 3.11.2009, n. 6054 del 14.01.10 e n. 92243 del 09.06.10 ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS. ITER PROCEDURALE PER LA VAS I Comuni hanno approvato con le rispettive Delibere di Giunta comunale sopra richiamate il “Documento Preliminare” e lo “Schema di Accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio intercomunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta; Come riportato nel parere espresso da codesta Commissione n. 20 del 01 aprile 2008 sul Rapporto Ambientale Preliminare, l’accordo di pianificazione è stato sottoscritto tra la Regione, la Provincia di Padova e ed i Comuni interessati. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T.I., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. I Comuni hanno espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; I Comuni con: DCC del Comune di Agna n. 24 del 30.09.2008; DCC del Comune di Anguillara Veneta n. 32 del 13.11.2008; DCC del Comune di Arre n. 56/08 del 22.12.2008; DCC del Comune di Bagnoli di Sopra n. 53 del 14.11.2008; DCC del Comune di Bovolenta n. 35 del 28.11.2008; DCC del Comune di Candiana n. 30 del 20.11.2008; DCC del Comune di Cartura n. 36 del 28.11.2008; DCC del Comune di Conselve n. 71 del 12.11.2008; DCC del Comune di due Carrare n. 55 del 10.12.2008; DCC del Comune di Pernumia n. 2 del 30.10.2009; DCC del Comune di San Pietro Viminario n. 39 del 16.12.2008;

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PARERE n. 40 del 15 Luglio 2010

(o.d.g. 16 del 15 Luglio 2010)

OGGETTO: Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura,

Conselve, Due Carrare, Pernumia, San Pietro in Viminario, Terrassa Padovana e Tribano (PD) Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio Intercomunale.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”;

– La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data15 luglio 2010, come da nota n 369452 DEL Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione;

– La Provincia di Padova, quale coordinatrice del PATI tematico “del Conselvano” tra i Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Due Carrare, Pernumia, Pozzonovo, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana, Tribano (PD), con note: n. 612887/45.06 del 3.11.2009, n. 6054 del 14.01.10 e n. 92243 del 09.06.10 ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS.

– ITER PROCEDURALE PER LA VAS I Comuni hanno approvato con le rispettive Delibere di Giunta comunale sopra richiamate il “Documento Preliminare” e lo “Schema di Accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio intercomunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta; Come riportato nel parere espresso da codesta Commissione n. 20 del 01 aprile 2008 sul Rapporto Ambientale Preliminare, l’accordo di pianificazione è stato sottoscritto tra la Regione, la Provincia di Padova e ed i Comuni interessati. In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T.I., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. I Comuni hanno espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione; I Comuni con: • DCC del Comune di Agna n. 24 del 30.09.2008; • DCC del Comune di Anguillara Veneta n. 32 del 13.11.2008; • DCC del Comune di Arre n. 56/08 del 22.12.2008; • DCC del Comune di Bagnoli di Sopra n. 53 del 14.11.2008; • DCC del Comune di Bovolenta n. 35 del 28.11.2008; • DCC del Comune di Candiana n. 30 del 20.11.2008; • DCC del Comune di Cartura n. 36 del 28.11.2008; • DCC del Comune di Conselve n. 71 del 12.11.2008; • DCC del Comune di due Carrare n. 55 del 10.12.2008; • DCC del Comune di Pernumia n. 2 del 30.10.2009; • DCC del Comune di San Pietro Viminario n. 39 del 16.12.2008;

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• DCC del Comune di Terrassa Padovana n. 19/08 del 29.09.2008; • DCC del Comune di Tribano n. 53 del 09.12.2008,

hanno adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04 Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio dei Comuni e sui quotidiani “il Mattino di Padova” e “il Gazzettino” del 18.02.2009 e “Avvenire” e “l’Osservatore Romano” del 23.04.2009. Dopo l’avvenuta pubblicazione avviso, sono pervenute ai Comuni complessivamente n. 20 osservazioni delle quali nessuna inerenti il Rapporto Ambientale e che abbiano attinenza con questioni ambientali. Con nota prot. n. 92243 del 09.06.2010, Il Dirigente del Settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Provincia di Padova attesta che “… oltre agli incontri formali intercorsi con gli Enti ed associazioni economiche e sociali sugli obiettivi e strategie contenuti nel Documento Preliminare, nonché, successivamente, sul quadro analitico dello stato attuale del territorio, nel corso dell’attività di elaborazione del Piano sono stati effettuati ulteriori incontri informativi con gli Enti ed associazioni dai quali però non sono emersi elementi significativi a riguardo delle scelte di sostenibilità ambientali.”. - PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SULLA RELAZIONE AMBIENTALE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 20 del 01 aprile 2008, aveva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al documento preliminare per la redazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale tematico “del Conselvano” con parere n. 20 del 01 aprile 2008, a condizione che nel Rapporto Ambientale venissero ottemperate alcune prescrizioni. - INTEGRAZIONI AL RAPPORTO AMBIENTALE FORNITE IN SEDE ISTRUTTORIA In sede istruttoria è emersa la necessità di acquisire la documentazione in ordine alle procedure seguite nonché maggiori elementi di conoscenza ed integrazioni al Rapporto Ambientale presentato. A seguito della richiesta di integrazioni da parte di questa Direzione con nota prot. n. 188036 del 06.04.2010, nonchè degli incontri tenutisi presso gli uffici di questa Direzione, la Provincia di Padova ha integrato il Rapporto Ambientale, fornendo ulteriori informazioni con nota prot. n. 73521 del 07.05.10 e prot. n. 92243 del 09.06.2010. - INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il PATI del Conselvano comprende i seguenti comuni: Agna, Anguillara, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Due Carrare, Pernumia, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano, tutti geograficamente a corona del comune di Conselve, situati nella parte centro meridionale della provincia di Padova, a circa 20 km dal capoluogo. Il territorio del Conselvano si sviluppa nel settore centro-meridionale della Pianura Padana, limitato a nord dai Colli Euganei e dai comuni cintura del capoluogo, e a sud dal fiume Adige e dalla provincia di Rovigo. Fa parte del sistema territoriale della Bassa Padovana, territorio che costituisce un punto di snodo tra la pianura padana, la costa adriatica e l'Europa orientale. Il complesso dei comuni si estende, da nord a sud, dalla parte meridionale dei colli Euganei e la cintura metropolitana di Padova fino alla provincia di Rovigo, e, da ovest a est, tra i comuni del PATI della Saccisica e quelli del Montagnanese, facendo riferimento a due principali aree geografiche: da una parte i Colli Euganei e dall’altra l’area di bonifica. La superficie territoriale del PATI del Montagnanese è di 20.610,00 ha. Viabilità Dal punto di vista infrastrutturale il territorio del Conselvano è dotato di alcune importanti arterie stradali, quali la SR104 denominata “Monselice Mare”, che attraversa il territorio in direzione ovest-est, passando per i Comuni di Tribano, Conselve, Arre e Candiana, e l’autostrada A13, che passa per i Comuni di Due Carrare e Pernumia, con un solo casello a Due Carrare. Le previsioni del PTCP, e quindi del Piano Provinciale della Viabilità, individuate per il Territorio del Conselvano individuano alcuni nuovi tratti di viabilità nel Comune di Due Carrare e la previsione di una nuova importante arteria stradale in direzione nord-sud, denominata “Bovolentana”, che attraversa i Comuni

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di Bovolenta, Terrassa Padovana, Conselve, Bagnoli di Sopra, Anguillara Veneta andando a collegarsi con la Provincia di Rovigo attraversando il fiume Adige. Questa nuova arteria andrà a collegare la Zona industriale di Padova, con quella di Conselve/Bagnoli e con il territorio di Rovigo, permettendo anche un collegamento con Monselice e Chioggia, attraverso la Monselice Mare. Inoltre, la Provincia attraverso uno specifico “Piano delle piste ciclabili” intende implementare la rete ciclabile favorendo la mobilità lenta e a basso impatto, sia a livello comunale che provinciale. - INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO L’analisi dei settori economici dei comuni interessati dal PATI parte dal presupposto che le geografie territoriali socio-economiche, nel periodo corrispondente i censimenti del 1991 e del 2001, sono notevolmente mutate. Alcune prime considerazioni sono state ricavate dalla comparazione delle Unità Locali (dati ISTAT) dei settori di attività dei comuni appartenenti all’area del PATI con quelle di altri comuni che per vicinanza e relazioni territoriali in atto possono considerarsi importanti per l’analisi. Questo tipo di analisi ha coinvolto tutti i comuni del Conselvano. In particolare, i comuni di Conselve e Due Carrare presentano dei valori elevati per le unità locali dei servizi e per l’industria, distinguendosi dagli altri comuni, con un trend di crescita in aumento, mentre le unità locali per il settore agricoltura si presentano molto bassi sia nel 1991 che nel 2001. - STATO DELL’AMBIENTE In risposta alle carenze emerse in sede istruttoria e, a seguito di richieste di integrazioni da parte di questa Direzione con nota prot. n. 188036 del 06.04.2010 nonchè degli incontri tenutisi presso gli uffici di questa Direzione, la Provincia di Padova ha integrato il Rapporto Ambientale, fornendo ulteriori informazioni con nota prot. n. 73521 del 07.05.10 e prot. n. 92243 del 09.06.2010. Pertanto, si riportano di seguito le integrazioni fornite per ciascuna componente ambientale. Acqua Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale il valutatore riporta i dati forniti dal Centro Veneto Servizi sulla percentuale di copertura delle reti acquedottistiche e fognarie dei singoli comuni del Conselvano. La copertura media per il territorio del Conselvano risulta del 72,14%, con un minimo di 60,29% per il Comune di Bovolenta e un massimo di 89,07% per il Comune di Terrassa Padovana. Suolo e sottosuolo Siti inquinati Nel corso del 2003, per meglio rispondere alla legislazione vigente, la Provincia di Padova ha effettuato un “Censimento dei siti potenzialmente contaminati” presenti sul proprio territorio. Partendo dalle informazioni già raccolte per la stesura del Piano Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate e di quelle contenute nei propri archivi, la Provincia ha effettuato prima un confronto con le Amministrazioni Comunali al fine di definire i siti di interesse e poi sopralluoghi volti a raccogliere le informazioni necessarie a organizzare una banca dati definitiva comprendente 529 siti che richiedono una attenzione specifica. Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale viene riportato il numero di siti potenzialmente inquinati (in totale 36) e delle bonifiche realizzate o avviate (in totale 4), in base ai dati desunti dal PTCP della provincia di Padova. A livello provinciale i contaminanti maggiormente rilevati, dal 2000 al 2003 (anno in cui si è concluso il censimento) sono gli idrocarburi e i metalli, mentre le matrici ambientali maggiormente interessate sono il terreno, le acque sotterranee e le acque superficiali. Allevamenti zootecnici Il valutatore afferma che Il PATI tematico del Conselvano non comprende il tema dell’agricoltura, demandato come tema residuale ai singoli PAT comunali, e per questo motivo non si entra nel dettaglio del numero e della tipologia degli allevamenti presenti nel territorio ma vengono presi in esame la presenza di zone vulnerabili da nitrati, principale effetto dei carichi di azoto presenti nelle deiezioni animali. In particolare per quanto concerne la salvaguardia della rete idrografica superficiale e sub superficiale, la risorsa idrica viene tutelata anche in relazione all’attività agricola e zootecnica (controllo e trattamento delle deiezioni), soprattutto attraverso il controllo del bacino idrico che sversa nella Laguna di Venezia secondo quanto previsto dalla Direttiva Nitrati (riferita alla Direttiva 91/676/CEE Direttiva Nitrati, cui è seguito a livello nazionale il Decreto Ministeriale Ministero Politiche Agricole e Forestali 07/04/2006 e successivi atti

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regionali). Il Quadro Conoscitivo della Regione Veneto include parte del territorio del Conselvano tra i comuni totalmente inclusi nel Delibera della Consiglio Regionale n. 62 del 17 maggio 2006 – “Designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola ai sensi dell’art. 92 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152. Con riferimento alla gestione e al possibile abbattimento, anche parziale, del contenuto di azoto presente nelle deiezioni zootecniche, il valutatore espone alcune considerazioni: • una parte degli opportuni trattamenti di disinquinamento sono da tempo presenti negli allevamenti

nell’ambito della gestione degli effluenti zootecnici; alcuni ormai ubiquitari (come lo stoccaggio) perché resi obbligatori dalle norme; altri sono meno diffusi, ma comunque ben conosciuti (separazione L/S, biossidazione, digestione anaerobica);

• i trattamenti di nitrificazione-denitrificazione e di strippaggio – mutuati dal settore della depurazione civile ed industriale, dove sono ormai tecnologia consolidata – necessitano di un necessario adattamento alle diverse tipologie di effluenti presenti nel settore zootecnico;

• i trattamenti di nitro-denitrificazione e di strippaggio, efficaci nel rimuovere/abbattere l’azoto degli effluenti zootecnici allo stato liquido, sono energivori; il primo, in particolare, per il consumo di energia elettrica, il secondo per quella termica; ecco pertanto la convenienza ad abbinarli, dove possibile, alla digestione anaerobica, ottenendo da questa l’energia necessaria per il loro funzionamento;

• sempre con riferimento ai trattamenti di strippaggio e di nitrificazione/denitrificazione esiste la possibilità tecnica di applicazione congiunta di entrambe le forme di trattamento;

• all’interno del medesimo impianto, dato che il primo trattamento potrebbe avere la funzione di alleggerire il refluo dall’azoto ammoniacale, facilitando così l’esecuzione del trattamento depurativo, in modo particolare nella fase di nitrificazione.

Cave e discariche Dal quadro conoscitivo della Regione Veneto risulta la presenza di due cave localizzate nei comuni di Terassa Padovana e Arre ormai estinte per cui ad oggi non si registra attività estrattiva. Non risultano discariche, se non un sito di ex-discarica, in Comune di Due Carrare, segnalato tra le aree non idonee ad essere destinate allo sviluppo urbanistico. Assetto idrologico e idrogeologico La gestione delle acque superficiali è in capo ai Consorzi di Bonifica Bacchiglione-Brenta, Adige-Bacchiglione ed Euganeo. Nell’area territoriale del PATI sono presenti due corsi d’acqua di rilevante importanza, quali il Fiume Bacchiglione, all’estremo nord, e il Fiume Adige quale confine sud dell’ambito. Sono comunque presenti alcuni corsi d’acqua di importanza minore, ma che rivestono un ruolo rilevante nello smaltimento e gestione delle acque superficiali, come il Canale di Bovolenta, lo Scolo Rebosola, la Fossa Monsellesana e il Canale Gorzone, solo per citare i principali. La gestione consortile dei Comuni è in larga parte in capo al Consorzio Adige-Bacchiglione. Sono numerosi gli impianti idrovori presenti nell’ambito, concentrati soprattutto a nord, nei Comuni di Due Carrare, Pernumia e Bovolenta, e a sud nei Comuni di Bagnoli di Sopra, Agna e Anguillara. La porzione a nord dell’ambito, in Comune di Bovolenta, rientra, secondo il Piano di Assetto Idrogeologico, nel Bacino Bacchiglione – Brenta. Il Piano di Assetto Territoriale individua le aree effettivamente interessate dal corso del fiume (in questo caso il Bacchiglione) definite dal corso stagionale del fiume e dalle aree interessate dalle piene ordinarie (aree F). La zona percorsa dal Fiume Bacchiglione è classificata F mentre la zona posta a nord del Fiume in Comune di Bovolenta è considerata area P1. Non si riscontra la presenza di aree P2 e P3. Per quanto riguarda le acque sotterranee, l’andamento della falda è stato definito per i soli comuni che hanno provveduto ad aggiornare la propria cartografia tematica. In accordo con l’andamento che si riscontra nella Pianura Padana, il deflusso avviene lentamente da nord-ovest verso sud-est, con un gradiente generalmente nell’ordine di 1/1000. Unica eccezione a questo andamento nel Comune di Anguilla Veneta si riscontra un andamento opposto del movimento di falda, dovuto ad un effetto locale disperdente del Fiume Adige in falda. È stato ricostruito l’andamento della profondità della falda rispetto al piano campagna, suddividendo il territorio in classi di profondità, come di seguito riportato: • da 0,00 a 1,00 m da p.c.;

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• da 1,00 a 1,50 m da p.c.; • da 1,50 a 1,50 m da p.c.; • oltre 2,00 m da p.c. Di particolare interesse per le problematiche di realizzazione delle opere civili è la prima classe, cioè quella che interessa direttamente la realizzazione degli scavi di fondazione anche superficiali. La maggior parte del territorio dell’Ambito è caratterizzato dalla presenza di falda freatica posta ad una profondità compresa tra m. 1.00 e m. 2.00, praticamente in tutto il territorio ad eccezione del Comune di Anguillara Veneta, il quale risente dell’effetto idrogeologico del Fiume Adige. Aree con profondità della falda inferiore (tra piano campagna e m. 1.00) sono distribuite in diversi punti dell’Ambito e presentano una estensione nel complesso contenuta. Vengono segnalate diverse aree nel Comune di Due Carrare, immediatamente a nord dell’abitato di Conselve, in corrispondenza dell’abitato di Bovolenta e limitatamente nei Comuni di Bagnoli di Sopra, Agna e Candiana. Anche le zone in cui si riscontra una maggiore profondità della falda sono nel complesso limitate. Un altro fattore di criticità messo in evidenza nelle integrazioni al Rapporto Ambientale è il fenomeno dell’intrusione di acqua salata nelle falde in aree in prossimità della costa. L’Ambito è posto a una distanza dalla costa che garantisce l’assenza del fenomeno, se non a profondità maggiori di 150 m dal piano campagna nella fascia nord e fino a 50 m in quella sud. Il valutatore afferma che il fenomeno non va trascurato e che si deve prestare attenzione nello sfruttamento delle risorse idriche sotterranee, evitando emungimenti intensi e concentrati, ma soprattutto applicando una politica di sfruttamento dei corpi idrici sostenibile e limitando gli sprechi. Agenti fisici Inquinamento acustico Le maggiori fonti di inquinamento acustico ambientale, in ambito urbano ed extraurbano, sono rappresentate principalmente da: • infrastrutture per i trasporti; • attività produttive, industriali, artigianali e commerciali; • attività ricreative (locali pubblici e discoteche); • attività varie (impianti tecnologici nelle abitazioni, ecc). I fattori di inquinamento acustico quantitativamente predominanti nel territorio del Conselvano sono le infrastrutture viarie e le attività produttive, mentre le rimanenti attività, scarsamente presenti nel territorio in esame, determinano in prevalenza situazioni di disturbo all’interno dell’ambiente abitativo. Il traffico stradale è identificato come la principale causa di rumore in tutti i paesi industrializzati e tanto più risulta determinante in un territorio di edilizia diffusa in cui la rete è fortemente presente nel tessuto agricolo. Vi è inoltre da considerare la rumorosità dovuta alla ferrovia che ha sempre rappresentato un problema oggettivo anche se treni e motrici di ultima generazione risultano molto più silenziosi dei convogli tradizionali. Il valutatore afferma che a queste criticità viene fatto fronte attraverso gli strumenti di pianificazione territoriale prevedendo la ricollocazione degli attrattori di traffico, ripesando i tempi di utilizzo dei servizi, pianificando nuovi lotti insediativi ove mantenere opportune regole di distanze e/o regole di progettazione. Inoltre è possibile introdurre nuovi e diversi limiti di velocità, promuovere il trasporto pubblico, introdurre soluzioni quali zone a km 30 e promuovere studi di scenari alternativi oltre ad azioni di risanamento per il rumore dovuto al traffico come l’individuazione di percorsi alternative, l’installazione di barriere fonoisolanti, l’utilizzo di pavimentazioni fonoassorbenti e l’insonorizzazione degli edifici. Per quanto riguarda il rumore prodotto dagli insediamenti industriali si rileva come in passato riguardasse solo le zone dove sorgevano grandi impianti metallurgici o manifatturieri, oggi invece la frammentazione della produzione ha portato l’inconveniente della rumorosità anche nel cuore dei centri a elevata densità di popolazione. Il rumore è prodotto principalmente dai macchinari, che per ragioni economiche e di logica di mercato non si fermano neppure di notte, e dalle ventole degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria. Il valutatore afferma che, riguardo a queste criticità, gli interventi da adottare riguardano la definizione della valutazione di impatto acustico dell’insediamento di nuove attività produttive che può essere estesa anche a quelle commerciali, la valutazione di clima acustico preventivo all’insediamento di nuovi ricettori sensibili e la valutazione preventiva dei requisiti acustici passivi degli edifici in fase di licenza edilizia.

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- CRITICITA’ AMBIENTALI Aria • Inquinamento atmosferico legato alle concentrazioni di ossidi di azoto, biossido di azoto e ozono. • Mancanza di dati relativi alle concentrazioni di polveri sottili, idrocarburi policiclici aromatici e metalli. Acqua • Lo Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua (SECA) rivela una qualità delle acque superficiali sufficiente-

scarsa (classi 3-4); l’indice Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua (SACA) definisce scadenti le acque del Canale Gagnola.

• Criticità in relazione ai carichi organici potenziali legati alle attività produttive; ai carichi trofici e alla presenza di metalli pesanti.

• Presenza di inquinanti microbici e organici nelle acque sotterranee e di fattori di eutrofizzazione. Suolo e sottosuolo • Presenza di aree soggette a esondazione, a ristagno idrico o a deflusso difficoltoso. • Presenza di aree con profondità di falda prossima alla superficie. • Presenza di due cave estinte • Presenza di siti inquinati • Fenomeno dell’intrusione salina. • Zona vulnerabile ai nitrati. Agenti fisici • Presenza di 4 elettrodotti da 132 kV e di diverse stazioni radio base. • Inquinamento acustico legato alle infrastrutture viarie e alle attività produttive. • Inquinamento luminoso con valori compresi tra il 100% e il 900% di aumento della luminanza totale

rispetto alla luminanza naturale. Flora, fauna e biodiversità • Frammentazione degli ecosistemi. Energia • Elevati consumi energetici - AZIONI DEL PIANO L’individuazione delle strategie territoriali, viene operata con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, attraverso il rispetto dei principi di sostenibilità, espressi da Agenda 21. Le diverse strategie previste comprendono: • il sistema ambientale e la tutela del patrimonio di valore artistico e/o documentale; • lo sviluppo e la riqualificazione del sistema insediativo commerciale e direzionale e produttivo; • il sistema delle aree attrezzate e dei servizi; • il sistema della viabilità e dell’interscambio. Sulla base di queste strategie, emerse da un lavoro di ricerca, tra la condivisione della Provincia con la pubblica amministrazione, con la Regione Veneto e con gli enti locali, vengono individuate specifiche azioni. Lo scenario di Piano prevede la possibilità, per i comuni interessati di ampliare del 5% l’ambito produttivo di rilievo comunale. La scelta di piano, infatti, è quella di permettere a tutti i comuni che lo desiderano di ampliare la propria zona produttiva con un incremento del 5%. Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale, il PATI prevede la realizzazione della Strada Bovolentana con la previsione di un nuovo tracciato “tangenziale ovest”, in modo da evitare il centro di Bovolenta. Per il sistema ambientale il Piano prevede il mantenimento della rete ecologica presente e la tutela delle interconnessioni tra gli habitat, rendendo possibili flussi di patrimoni genetici degli esseri viventi da un’area all’altra, ai fini della conservazione della diversità biologica. Per il sistema storico-monumentale il Piano prevede la valorizzazione del territorio rurale e del patrimonio storico esistente, con l’individuazione nel territorio del Conselvano dei seguenti beni: • Beni sottoposti a vincolo monumentale ai sensi del D.Lgs 42/2004. • Ville Venete. • Pertinenze scoperte da tutelare. • Contesti figurativi dei complessi monumentali.

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Il PATI interviene sulla viabilità esistente, prevedendo nuovi tracciati viari e ciclopedonali che permettono di migliorare i collegamenti interni ed esterni al territorio del Conselvano, In sintesi il Piano comprende le seguenti azioni: 1. realizzazione della strada "Bovolentana" (previsione del nuovo tracciato con "tangenziale ovest"); 2. potenziamento della rete stradale minore di connessione; 3. riqualificazione di poli funzionali esistenti; 4. realizzazione di reti ecologiche sovracomunali, dotate di aree verdi e di un sistema di connessione

ciclabile; 5. ambito produttivo di rilievo comunale da ampliare del 5%. - METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E IMPRONTA ECOLOGICA La metodologia utilizzata fa ricorso al principio dell’ Impronta Ecologica per la valutazione dello stato dell’ambiente e delle azioni di Piano. Il valutatore chiarisce che lo scopo non è il calcolo tradizionale dell’Impronta Ecologica dei cittadini del territorio in esame, bensì esprimere la sostenibilità nello sfruttamento delle singole Risorse o Componenti Ambientali. Il punto di partenza dell’analisi è il calcolo della Condizione Ambientale Iniziale (CAI) e degli effetti delle singole azioni di Piano. Con una seconda elaborazione viene calcolata la Condizione Ambientale Trasformata, che comprende il confronto tra gli scenari alternativi e l’applicazione delle ipotesi di mitigazione e compensazione. Condizione Ambientale Iniziale a partire da tre indici che caratterizzino ogni singola pressione nel territorio: • il Coefficiente di Impronta, espresso in global hectars, o ettari globali (quantità di territorio necessaria a

sostenere un determinato consumo di beni); viene calcolato utilizzando gli indicatori relativi alle risorse ambientali e secondo dei coefficienti assunti dal valutatore;

• l’indice Ψ, espressione degli indicatori di stato del tematismo all’interno della componente ambientale individuati mediante la metodologia DPSIR, a cui viene dato un valore compreso tra 0,5 e 1 (da pessimo a buono);

• l’indice E, che rappresenta quanto la componente investe il territorio, in una scala da 0,5 a 1, rapportando l’area coinvolta nel tematismo o, nell’indicatore di stato, alla superficie intercomunale.

I valori degli indici Ψ ed E, sulla base della disponibilità dei dati, sono stati in parte calcolati ed in parte stimati rimanendo sempre e comunque in una scala di riferimento compresa tra 0,5 e 1. Il fine del processo consiste nella creazione di una serie di coefficienti che, componente ambientale per componente, esprimano la sostenibilità legata al godimento dei beni che ne fanno consumo. Una volta stabilita, tramite la metodologia DPSIR e il calcolo dei Coefficienti di Impronta, la Condizione Ambientale Iniziale, questa si presenta come una matrice con tante colonne quante sono i tematismi considerati e tante righe quanti gli ambiti di analisi che si è scelto di considerare Valutazione degli effetti Il modello di stima degli effetti delle azioni di Piano si pone come un’analisi a modello multicriterio basato sul metodo DPSIR, che utilizza gli indicatori: Determinanti, Pressioni, di Stato, di Impatto e di Risposta. Ogni strategia di piano viene esplicitata nelle azioni che vengono dapprima espresse tramite gli indicatori di pressione ed in seguito caratterizzate con dei valori numerici coerenti con gli indici di caratterizzazione della Componente Ambientale Iniziale (CAI). Vengono quindi definiti tre parametri: • il Valore Impronta (V.I.) che inserisce nella trattazione delle azioni il concetto di Impronta Ecologica; • il Perseguimento degli obiettivi di sostenibilità (P) che modula la teoria della sostenibilità ove l’impronta

non può essere espressa o dove, riferita tramite il consumo di beni, non sia sufficiente alla valutazione dell’azione;

• l’ Entità (E), mantiene la stessa descrizione di quanto espresso per la caratterizzazione della CAI. Questi tre parametri vengono accorpati per ogni indicatore di pressione individuato nell’azione di piano facendone il prodotto e giungendo quindi a definire un indice che li sintetizzi. Il Valore d’Impronta (VI), ricalcando lo spirito della creazione dei Coefficienti d’Impronta, valuta, dal punto di vista dell’Impronta Ecologica, l’importazione di Sostenibilità (o di non Sostenibilità) dell’azione di piano.

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La scala di valori che ricopre va da 0,5 a 1,5 ove i valori più bassi indicano una diminuzione della biocapacità o la creazione di una tensione legata all’incremento di consumi esprimibili mediante il principio dell’Impronta, mentre, viceversa, i valori più alti indicano un effetto positivo sulla bioproduttività o sulla riduzione di consumi. La scala entro cui variano i giudizi è stata scelta in maniera da oscillare attorno al valore neutro per la moltiplicazione, in maniera tale da stimare, sotto il punto di vista considerato, minori di uno gli interventi negativi e maggiori i positivi, con la libertà di astenersi dal giudicare strategie che non sono stimabili col metodo dell’impronta, assegnando il valore neutro di 1. Nel metodo di valutazione gli effetti vengono quantificati numericamente e vengono analizzati effetti diretti, indiretti e cumulativi. Lo sviluppo degli effetti ambientali viene successivamente esplicitato a mezzo di una struttura ad albero, che lega ciascuna azione ai suoi possibili effetti i quali, al loro volta, possono essere la causa di ulteriori effetti ecc. Questo strumento consente di comunicare le modalità con cui ogni azione dispiega i suoi effetti attraverso una serie di relazioni causa-condizione-effetto senza dover entrare nella complessità delle matrici di analisi. In fase di partecipazione del pubblico questo aspetto diventa particolarmente importante visto che la scelta di utilizzare metodologie complesse e di non immediata comprensione come quelle matriciali tende a non essere accessibile al personale non tecnico. Con le strutture ad albero è possibile inoltre intravedere (e a far comprendere) dove il piano apporterà le maggiori variazioni e in che misura sarà opportuno l’intervento di mitigazioni o monitoraggio. I possibili effetti significativi sull’ambiente, sono statati analizzati in tutti il territorio del PATI, per le seguenti componenti ambientali: aria, clima, acqua, suolo e sottosuolo, biodiversità, paesaggio, patrimonio culturale architettonico e archeologico, inquinanti fisici, economia e società e pianificazione e vincoli. Il processo logico che sta dietro alla valutazione del Piano ha come base una scansione temporale degli effetti in tre livelli che avverranno conseguentemente nel tempo. 1. il primo livello di analisi sarà caratterizzato da veri e propri impatti sul territorio ovvero le trasformazioni

fisiche che esso subisce, come ad esempio l’uso del suolo, la modifica del sistema viario o dei corsi d’acqua;

2. il secondo livello di analisi avrà come riferimento non solo le conseguenza dirette delle modifiche fisiche ma anche uno sguardo alla modifica territoriale che viene percepita dai suoi abitanti e dunque in primo luogo tutte le variabili paesaggistiche;

3. il terzo livello d’analisi, oltre a riportare tutti gli effetti precedentemente individuati mette in evidenza le trasformazioni sociali e culturali che da essi derivano ovvero le modifiche alla popolazione, ai beni materiali, alla biodiversità, ecc.

Nel Rapporto Ambientale vengono riportate le schede di analisi degli effetti ambientali analizzati per ogni azione del Piano. • Realizzazione della Strada Bovolentana con la previsione di un nuovo tracciato "tangenziale ovest".

L’azione comporta i seguenti effetti sull’ambiente: al primo ordine: o effetti negativi per la componente suolo e sottosuolo nei fattori ambientali uso del suolo agricolo; o effetti negativi per la componente economia e società nel fattore ambientale centri e nuclei abitati; o effetti positivi per la componente economia e società nel fattore ambientale mobilità:reti di trasporto. al secondo ordine: o effetti negativi per la componente biodiversità sul fattore vegetazione dei coltivi, corridoi di

connessione, vegetazione ripariale e per la componente paesaggio nei fattori relazioni strutturali e percettive e funzionamento del paesaggio;

o effetti negativi per la componente aria sul fattore qualità dell’aria, per la componente salute umana sul fattore rumore, per la economia e società sul fattore flussi di traffico;

o effetti positivi per la componente economia e società sui fattori attrezzature e servizi, impianti produttivi e mobilità:accesso alle aree.

al terzo ordine: o effetti negativi per la componente paesaggio nel fattore unità di paesaggio; o effetti negativi per la componente economia e società (popolazione) sui fattori ambientali densità di

popolazione; o effetti positivi per la componente economia e società sul fattore occupati per settore e negativi per il

fattore consumi energetici. • Potenziamento della rete stradale minore di connessione.

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L’azione comporta i seguenti effetti sull’ambiente: al primo ordine: o effetti negativi per la componente suolo e sottosuolo nei fattori ambientali uso del suolo agricolo; o effetti positivi per la componente economia e società nei fattori ambientali centri e nuclei abitati e

mobilità:reti di trasporto. al secondo ordine: o effetti negativi per la componente biodiversità sul fattore vegetazione dei coltivi; o effetti positivi per la componente economia e società sui fattori flussi di traffico.

• Incremento delle zone produttive del 5%. L’azione comporta i seguenti effetti sull’ambiente: al primo ordine: o effetti negativi per la componente suolo e sottosuolo nei fattori ambientali uso del suolo agricolo; o effetti negativi per la componente economia e società nel fattore ambientale occupati per settore; o effetti positivi per la componente economia e società nel fattore ambientale impianti produttivi. al secondo ordine: o effetti negativi per la componente Biodiversità nel fattore vegetazione dei coltivi e per la

componente Suolo e sottosuolo nel fattore idrogeologia. • Riqualificazione dei poli funzionali esistenti.

L’azione comporta i seguenti effetti sull’ambiente: al primo ordine: o effetti positivi per la componente Economia e Società nel fattore ambientale attrezzature - servizi al secondo ordine: o effetti positivi per la componente Popolazione nel fattore densità di popolazione al terzo ordine: o effetti positivi per la componente Paesaggio sul fattore relazioni strutturali percettive

• Realizzazione di reti ecologiche sovracomunali, dotate di aree verdi e di un sistema di connessione ciclabile. L’azione comporta i seguenti effetti sull’ambiente come si evidenza nella struttura ad albero: al primo ordine: o effetti positivi per la componente Biodiversità nei fattori ambientali aree con vegetazione scarsa o

nulla, vegetazione ripariale, vegetazione delle aree residuali; o effetti positivi per la componente Economia E Società nei fattori ambientali proprietà pubbliche e

attrezzature-servizi ed effetti negativi per la componente Suolo E Sottosuolo nel fattore ambientale uso del suolo agricolo.

al secondo ordine: o effetti positivi per la componente Salute Umana nel fattore ambientale condizioni di salubrità, per la

componente Economia E Società nel fattore attrezzature-servizi e per la componente Paesaggio nei fattori funzionamento del paesaggio e relazioni strutturali e percettive;

o effetti positivi per la componente Salute Umana nel fattore ambientale condizioni di salubrità. al terzo ordine: o effetti positivi per la componente Biodiversità nei fattori ambientali corridoi di connessione e nodi e

per la componente Paesaggio nei fattori ambientali unità di paesaggio e risorse identitarie. - DIMENSIONAMENTO DEL PIANO E DESCRIZIONE DEGLI ATO L’ambito del Conselvano e caratterizzato da una molteplicità di zone produttive sparpagliate nel territorio esistenti in molti di casi di ridotte dimensioni. Ogni Comune ha infatti una o più zone produttive oltre ad innumerevoli attività produttive in zona impropria. Analizzando la distribuzione delle singole zone produttive si evince come esse si concentrino prevalentemente lungo le direttrici della Strada Battaglia e della Monselice Mare. Risulta inoltre evidente che una parte significativa della superficie produttiva dell’Ambito del Conselvano si concentra nel Polo di Conselve-Bagnoli, che attualmente copre una superficie edificata di circa 2.478.467 mq. corrispondente ad una percentuale pari al 38% delle intere zone produttive del Conselvano, e che per questo e stato individuato dal PTCP del Comune di Padova come Polo Produttivo di Interesse Provinciale da potenziare. Il PATI del Conselvano intende recepire quanto previsto dall’art. 31 delle NTA del PTCP, in merito alla possibilità per ogni Comune di ampliare la propria zona produttiva fino ad un massimo del 5% della

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superficie “D” esistente e programmata, secondo le linee preferenziali di sviluppo indicate nella tav. A4 della trasformabilità. Per quanto riguarda la molteplicità degli insediamenti produttivi in zona impropria, viene demandata al Piano degli Interventi l’esatta individuazione e regolamentazione degli stessi. Per queste attività il P.I. stabilirà quali ampliare, bloccare o trasferire nelle zone produttive. L’eventuale trasferimento in zone produttive non inciderà sulla percentuale del 5% della nuova superficie produttiva di ogni Comune. Il PATI conferma integralmente le previsioni urbanistiche del settore produttivo-commerciale previste dai vigenti PRG, pari a circa mq 7.915.901 di cui mq 6.435.431 gia urbanizzati e mq 1.480.470 circa non ancora utilizzati e recepisce inoltre, a titolo ricognitivo, le previsioni urbanistiche gia adottate e trasmesse in Regione, pari a mq. 323.215, demandando al parere regionale la conferma delle suddette quantità. Il PATI ammette gli ampliamenti “fisiologici” delle suddette zone, in armonia con le previsioni ed i limiti stabiliti dal PTCP. - OPZIONE ZERO E ALTERNATIVE La valutazione dell’opzione zero è connaturata all’interno della metodologia utilizzata per la stima degli effetti ambientali che si basa sul calcolo dell’Impronta Ambientale. Viene assunto come scenario di riferimento l’opzione zero, ovvero l’attuazione delle azioni del Piano Regolatore Generale di tutti i comuni attinenti ai temi del PATI escludendo gli interventi di rilevanza strategica previsto negli scenari alternativi valutati. Oltre allo scenario di riferimento vengono valutati: A. uno scenario di massimo utilizzo in cui è previsto un consistente sfruttamento del territorio aderente alle

esigenze di sviluppo espresse dall’amministrazione, dal sistema produttivo locale, ecc; B. uno scenario di massima tutela in cui, al contrario, si tende ad agire il più possibile verso non solo la

conservazione ma anche il miglioramento del territorio a livello ambientale. Lo scenario A comprende le seguenti azioni di piano: • realizzazione della strada "Bovolentana" (previsione del nuovo tracciato con "tangenziale ovest"); • potenziamento della rete stradale minore di connessione; • riqualificazione di poli funzionali esistenti; • realizzazione di reti ecologiche sovracomunali, dotate di aree verdi e di un sistema di connessione

ciclabile; • ambito produttivo di rilievo comunale da ampliare del 5%. • completamento del produttivo non realizzato. Lo scenario B comprende le seguenti azioni di piano: • realizzazione della strada "Bovolentana" (sedime esistente vicino al centro di Bovolenta); • potenziamento della rete stradale minore di connessione; • ampliamento del polo produttivo esistente di rilievo provinciale; • riqualificazione di poli funzionali esistenti; • realizzazione di reti ecologiche sovracomunali, dotate di aree verdi e di un sistema di connessione

ciclabile; • ambito produttivo di rilievo comunale da ampliare del 5%. • completamento del produttivo non realizzato. Ai due scenari sopra riportati, si aggiunge, come termine di riferimento, l’opzione zero. L’assenza di scelte strategiche, tuttavia, non da luogo all’assenza di azioni che caratterizzino lo scenario, in quanto esso riprende il completamento delle aree produttive non realizzate previste dal PRG. Questa azione, nei precedenti scenari, si considera preliminare ed integrante nell’azione di ampliamento del 5% delle aree produttive prevista dal PTCP. Lo scenario legato all’ipotesi zero comprende dunque solo tale azione (completamento delle aree produttive non attuate di PRG). Nel Rapporto Ambientale viene riportata la valutazione dell’opzione 0 con la stessa metodologia utilizzata per la valutazione dello scenario di piano e dello scenario alternativo. Emerge come l’azione completamento del produttivo non realizzato del PRG, comporti i seguenti effetti sull’ambiente: • effetti negativi per la componente suolo e sottosuolo nei fattori ambientali uso del suolo agricolo; • effetti negativi per la componente economia e società nel fattore ambientale occupati per settore; • effetti positivi per la componente economia e società nel fattore ambientale impianti produttivi.

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Il valutatore afferma che è possibile considerare la totalità delle variazioni che gli scenari comportano, potendo così confrontarli in base alla sostenibilità espressa dall’Impronta Ambientale. Per non aumentare il grado di soggettività del processo non si attribuiscono pesi che modulino l’importanza relativa delle singole componenti ambientali ma si opera una semplice somma di differenze. Dal confronto degli scenari emerge che entrambi gli scenari di piano aumentano l’Impronta Ambientale odierna, risultato attendibile in base agli studi sull’Impronta Ecologica e le previsioni di tendenza mondiali, mentre l’opzione zero, per definizione, vede pressoché invariata la quantificazione dell’indicatore di sostenibilità. Il minimo incremento dell’Impronta ambientale, in questo caso, è dovuto agli effetti negativi, per quanto limitati, legati alla saturazione dei territori a avocazione produttiva. Il valutatore afferma che apparentemente sembrerebbe più opportuno adottare quest’ultima linea, tuttavia essa rappresenta uno stato di immobilità che per nulla risponde alle esigenze socioeconomiche attuali. L‘alternativa dello scenario A è la più sostenibile e risponde maggiormente alle esigenze territoriali ed ambientali, risulta quindi lo scenario prescelto. La differenza di Impronta Ambientale futura è imputabile alla differenza delle azioni previste. Lo scenario B prevede la realizzazione della Strada Bovolentana con tracciato esistente vicino al centro di Bovolenta, scelta che produce effetti negativi sia sul consumo di suolo, sia sulla perseguimento degli obiettivi di sostenibilità, non preservando la qualità dell’ambiente locale, creando una sorgente di inquinamento in prossimità del centro urbano. Inoltre prevede l’ampliamento del polo produttivo esistente di interesse provinciale, azione che produce effetti negativi sul consumo di suolo. - LA COERENZA INTERNA DEL PIANO Nel Rapporto Ambientale vengono riportati gli obiettivi previsti nella redazione del Piano, sulla base delle indicazioni espresse dalla normativa regionale (L.R. n. 11/2004). Per ogni obiettivo viene indicato se questo è stato raggiunto e quali approfondimenti futuri è opportuno considerare. - LA COERENZA ESTERNA DEL PIANO Il valutatore riporta una breve sintesi dei contenti dei piani sovraordinati che interessano il territorio del PATI del Conselvano: PTRC: in linea con i concetti chiave di sostenibilità, di paesaggio, di tutela e valorizzazione dei beni culturali, di ambiente, il PATI, ha fatto riferimento al Documento Preliminare del PTRC, anno 2005, che definisce un nuovo significato all’uso del paesaggio. PTCP: la coerenza del PATI e della VAS va ricercata con gli obiettivi individuati nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, quali: • salvaguardare l’ambiente naturale, culturale e dei paesaggi, valorizzando contestualmente le risorse

umana, naturali e culturali; • sviluppare in modo equilibrato le opportunità insediative, con particolare riguardo alle attività produttive; • garantire a tutti – singoli, famiglie e imprese – l’accesso alle dotazioni territoriali, in specie a quelle di

valenza provinciale; • perseguire la qualità dell’insediamento urbano – produttivo, sia della intera rete urbana, sia delle singole

realtà, sui piani funzionale, morfologico e paesaggistico, con l’obiettivo ulteriore di ridurre l’occupazione di suolo, grazie all’azione di rinnovo e recupero urbano e delle aree per insediamenti produttivi;

• elevare la mobilità, di persone, cose e informazioni per le esigenze economico – finanziarie e in modo sostenibile per l’ambiente; al riguardo si perseguiranno gli obiettivi di integrazione e riequilibrio modale, privilegiando i trasporti collettivi su ferro;

• tutelare il territorio agricolo e favorire la specializzazione delle produzioni. Piano di Settore Il sistema territoriale della Bassa Padovana (data 27.05.2004): si rivolge a quattro aree sovracomunali omogenee, Montagnanese, Estense, Monselicense, Conselvano, inserendosi in un programma di riqualificazione del territorio già intrapreso dalla Provincia di Padova. Si presenta come Piano di Settore, ma le finalità, non solo negli intenti, sono quelle di un Piano d’area, nella sua eccezione di programmazione concertata del territorio. Il valutatore riscontra una coerenza di strategie a livello provinciale sia per Padova che per Venezia, l’obiettivo prioritario, è di preservare e valorizzare il paesaggio agrario e creare delle reti ecologiche sovraprovinciali che mettano in relazione i vasti territori della pianura veneta. Il valutatore conclude che, in linea con quanto previsto dai piani sovraordinati, il PATI del Conselvano, intende proseguire nella costruzione e valorizzazione delle reti ecologiche e fissa come obiettivi territoriali la

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promozione di qualità ambientale, qualità del paesaggio, qualità del patrimonio culturale e qualità del territorio. - MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI Nel Rapporto Ambientale vengono associate, per ogni azione di piano avente effetti negativi sulle componenti ambientali, delle specifiche misure di mitigazione. In particolare, nell’analisi di ogni azione mitigata, si analizzano puntualmente i tematismi e le componenti ambientali i cui effetti negativi sono attenuti dalle mitigazioni. Azione Realizzazione della strada “Bovolentana” (previsione del nuovo tracciato con “tangenziale ovest”) Criticità • Vegetazioni dei coltivi

Mitigazioni Barriere arboree

Criticità • Corridoi di connessione

Mitigazioni Barriere arboree

Criticità • Relazioni strutturali e percettive

Mitigazioni Barriere arboree Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Criticità • Funzionamento del paesaggio

Mitigazioni Barriere arboree

Criticità • Unità di paesaggio

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Centri e nuclei abitati

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Qualità dell’aria

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Rumore

Mitigazioni Barriere arboree Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Flussi di traffico

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

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Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Densità di popolazione

Mitigazioni Barriere arboree Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree Schermature e zone tampone Piantumazione di essenze anti-gas

Criticità • Uso del suolo agricolo

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Criticità • Vegetazione dei coltivi

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Criticità • Attrezzature-servizi

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Criticità • Densità di popolazione

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Criticità • Relazioni strutturali e percettive

Mitigazioni Ripristino della funzionalità e della fruibilità delle aree

Inoltre nel Rapporto Ambientale viene riportato uno schema riepilogativo delle azioni di compensazione e dei tematismi su cui queste hanno effetto positivo. Azioni di compensazione • Realizzazione di fasce tampone (buffer strips) con funzione di vegetazione riparia per la protezione

dell'ambiente acquatico • Aree boscate • Aree di fitodepurazione (wetlands) Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale vengono riportati gli estratti delle N.T.A. di piano riguardanti prescrizioni in merito alle mitigazioni/compensazioni. - SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA Gli scenari di riferimento per il PATI del Conselvano, prendono in considerazione diverse strategie territoriali e assicurano uno sviluppo ambientale, economico, sociale e territoriale. Le linee degli scenari A e B attribuiscono estrema importanza alla valorizzazione storico-ambientale; migliorano la viabilità e l’interscambio. La matrice “economia e società” fornisce indicazioni sulle utilità economiche e sociali che il Piano produce e orienta la valutazione degli obiettivi di sostenibilità economica e sociale del PAT. - PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Il valutatore afferma che i Comuni hanno cercato attraverso un confronto democratico ed ampiamente condiviso di accompagnare, nei diversi tempi e nelle differenti modalità, la redazione dell’intero Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (PATI) e della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il valutatore riferisce altresì che, per quanto riguarda il Documento Preliminare, la fase di concertazione e partecipazione non ha prodotto modifica alcuna al Documento stesso, ma ha, permesso alle Amministrazioni Comunali di confrontarsi tra loro nei contenuti e nelle strategie e ha contribuito a suggerire azioni di grande interesse per il progetto di piano e per definire gli scenari di sviluppo.

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L’ultima fase è coincisa con la presentazione degli scenari di piano e con la relativa scelta dello scenario di riferimento. Gli scenari, tuttavia, non erano rappresentativi di reali ipotesi attuative del piano, ma erano da intendersi come possibili estremi tra i quali collocare alternative che permettano di interpretare maggiormente le voci dei soggetti coinvolti, gli stakeholders. I contributi, le osservazioni e le proposte pervenute, nella fase di redazione del Documento Preliminare, così come i contributi verbali durante gli incontri e le assemblee pubbliche, sono state raccolte e considerate all’interno della VAS. Durante la fase di consultazione non ci sono stati significativi interventi per produrre alcun cambiamento relativo al Documento Preliminare, ma ci sono state delle indicazioni per strutturare coerentemente i cui contenuti del Documento Preliminare negli scenari di Piano. Il confronto istituzionale, la concertazione, si è sviluppato attraverso incontri, assemblee e la verifica dei contributi e/o osservazioni pervenuti da parte degli interlocutori cosiddetti istituzionali: enti pubblici, amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti e associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio ed interessi diffusi. L’apporto è stato significativo soprattutto per la pertinenza e la competenza di alcuni interventi pervenuti, formulati anche da singoli cittadini. Se da un lato i contenuti hanno trovato un riscontro nelle scelte strategiche delle Amministrazioni Comunali, dall’altro hanno suggerito azioni di grande interesse per la redazione del PATI e la scelta dello scenario di riferimento. Con nota prot. n. 92243 del 09.06.2010, Il Dirigente del Settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale della Provincia di Padova attesta che “… oltre agli incontri formali intercorsi con gli Enti ed associazioni economiche e sociali sugli obiettivi e strategie contenuti nel Documento Preliminare, nonché, successivamente, sul quadro analitico dello stato attuale del territorio, nel corso dell’attività di elaborazione del Piano sono stati effettuati ulteriori incontri informativi con gli Enti ed associazioni dai quali però non sono emersi elementi significativi a riguardo delle scelte di sostenibilità ambientali.”. - VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE Nel territorio del Conselvano non sono presenti aree protette ai sensi della Direttiva 79/409/CEE e 92/43/CEE. Tuttavia viene evidenziata la dell’area dei Colli Euganei, Parco Regionale ed importante sito di importanza comunitaria. Per valutare gli eventuali effetti che il PATI potrebbe avere su tale sito (SIC-ZPS IT3260017 “COLLI EUGANEI - MONTE LOZZO - MONTE RICCO”) è stata redatta la Valutazione di Incidenza Ambientale. Il valutatore riporta le conclusioni della Valutazione di Incidenza Ambientale. “Si conclude ritenendo l’area, nel suo complesso, una zona fortemente antropizzata e percorsa da numerose infrastrutture, anche a grande percorrenza, in cui il disturbo alla fauna autoctona è consolidato. Si ritiene, comunque, anche a seguito dell’analisi degli ambienti agrari presenti e seguendo il principio di precauzione, che alcune specie tutelate dal SIC, in particolar modo quelle con maggiori areali di espansione e con maggiore facilità di spostamento e diffusione (non solo specie faunistiche), possano trovare ambienti idonei ed insediarsi nel territorio stesso. Tale presenza, però, non può ritenersi significativa in funzione della preservazione delle specie, trovando, queste, migliori ambienti in zone, anche limitrofe, con minore peso antropico. Non si sono riscontrati Habitat paragonabili a quelli tutelati dal SIC e che, comunque, l’area è esterna all’area SIC/ZPS. Si precisa inoltre che le norme del PATI prevedono un’attenzione particolare all’ambiente, imponendo fasce tampone e misure di riconnessione ecologica per ogni tipologia d’opera prevista.

Considerata la relazione sopra esposta, in merito alle caratteristiche ambientali del territorio interessato dal PATI, alle caratteristiche tecniche e di approccio del piano, la valutazione di incidenza non è necessaria in quanto le informazioni acquisite attestano che non possono verificarsi effetti significativi sul sito S.I.C./Z.P.S. “Colli Euganei – Monte Lozzo – Monte Ricco Cod. IT3260017”. La Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi ha espresso il proprio parere n. URB/2008/180 nella seduta del 16/07/2008 con le seguenti prescrizioni: 1. I Piani di Intervento o i singoli Progetti, quando previsto dalla normativa in vigore contengano la

relazione di incidenza ambientale; 2. Nelle previsioni progettuali, per recuperare e/o incrementare il verde, ai fini di impedire possibili

colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile inquinamento genetico siano utilizzate esclusivamente specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive.

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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- PARERI DELLE AUTORITA’ AVENTI COMPETENZA AMMINISTRATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con nota prot. n. 0069005/2009 del 21.04.2009 la Provincia di Padova ha inviato richiesta di parere alle seguenti autorità aventi competenza amministrativa in materia ambientale. • ARPAV della provincia Padova • ATO Bacchiglione • Autorità di Bacino • Soprintendenza per i beni Archeologici del Veneto • Soprintendenza per i beni Architettonici e paesaggistici • Istituto Regionale Ville Venete • Azienda ULSS n. 17 • Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco • Servizio Forestale regionale Con nota prot. n. 6054 del 14.01.2010 della Provincia di Padova il Responsabile di Servizio del Settore pianificazione territoriale e Urbanistica della Provincia di Padova ha trasmesso le osservazioni dell’autorità di Bacino prot. n. 961/B.5.5/4 del 27.05.2009, che è da intendersi come parere da parte di autorità avente competenza amministrativa in materia ambientale. Con successiva nota prot. n. 73525 del 07.05.2010 della Provincia di Padova i progettisti incaricati della redazione del Piano, congiuntamente al responsabile del procedimento, attestano che le autorità ambientali coinvolte nella consultazione a seguito dell’adozione del piano, a tutt’oggi non hanno espresso il proprio parere. - AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO Con nota prot. n. 73523 del 07.05.2010 della Provincia di Padova i progettisti incaricati della redazione del Piano, congiuntamente al responsabile del procedimento, attestano che gli elaborati cartografici del PATI riportano le reali utilizzazioni del territorio. - COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON EVENTUALI PROGETTI DI OPERE/INFRASTRUTTURE LA CUI APPROVAZIONE E’ DI COMPETENZA DELLA REGIONE/PROVINCIA Con nota prot. n. 73524 del 07.05.2010 della Provincia di Padova i progettisti incaricati della redazione del Piano, congiuntamente al responsabile del procedimento, attestano che prima dell’adozione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale è stata verificata l’assenza di eventuali conflittualità delle strategie di espansione previste dal PATI con eventuali richieste di autorizzazione regionale e/o provinciale. - IL MONITORAGGIO Con riferimento al parere di codesta Commissione n. 51 dal 30.06.2009 sul Rapporto Ambientale del PTCP di Padova e con lo scopo di coordinarsi con il piano di monitoraggio del PTCP stesso, il valutatore individua gli indicatori di contesto ambientale prendendo come riferimento il set di indicatori riportati nel Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Padova, per i quali sono disponibili i dati attuali e i dati storici, necessari per la costruzione del trend. Coerentemente al sopraccitato parere tutti gli indicatori avranno una frequenza di revisione dell’indice annuale, salvo diversa prescrizione dovuta a normative specifiche.

indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

1. Aria 1.2. Biossido di Zolfo

ARPAV, Osservatorio Regionale Aria, Dipartimento Provinciale di Padova

specifiche secondo i limiti normativi

annuale

1.3. Ossidi di Azoto

1.4. Ossidi di Carbonio 1.5. Ozono 1.6. Polveri sottili 1.7. Idrocarburi policiclici aromatici 1.8. Benzene 1.9. Idrocarburi non metanici 1.10. Piombo 2. Risorsa Acqua

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità 2.1. Livello di Inquinamento da macrodescrittori (LIM)

ARPAV

specifiche secondo i limiti normativi

annuale

2.2. Indice Biotico Esteso (IBE)

2.3. Concentrazione di nitrati nelle acque superficiali 2.4. Stato ecologico dei corsi d’acqua combinazione dei livelli di

inquinamento espresso dai macrodescrittori chimici/microbiologici (LIM) e l’Indice Biotico Esteso (IBE)

2.5. Stato ambientale dei corsi d’acqua definito sia in base allo stato di qualità ecologica che in base all’eventuale superamento di un valore di soglia per i parametri addizionali (microinquinanti organici ed inorganici)

2.6. Fonti di approvvigionamento potabili

Comuni n.

2.7. Fonti di approvvigionamento industriale

Comuni n.

3. Suolo 3.1 Consumo di Superficie Agricola Utile

Comuni ha annuale

4. Infrastrutture/Mobilità

4.1. Trasporto privato

annuale

4.1.1. Offerta trasporto privato rete stradale

Comuni e Provincia

km/tipologia stradale

4.1.2. Incidentalità stradale Direzione Sistema Statistico Regionale, Regione Veneto

n/100

4.1.3. Traffico Medio Diurno TDM Comuni e Provincia

n. veic./tratta stradale

4.1.4. Traffico Giornaliero Medio TGM

Comuni e Provincia

n. veic./tratta stradale

4.2. Trasporto pubblico 4.2.1. Offerta trasporto pubblico rete ferroviaria

Comuni e Provincia

km

4.2.2. Bacino utenza trasporto pubblico autocorse

n. ab.

4.2.3. Numero passeggeri autocorse pass. 4.2.4. Riempimento medio chilometrico

pass./veh

4.3. Altre infrastrutture 4.3.1. Reti per la telefonia e la telematica Comuni e

Provincia

km

4.3.2. Reti energetico-ambientali km 4.3.3. Rete ciclabile km

Sempre con riferimento al su richiamato, il valutatore definisce gli indicatori di processo (o prestazionali, o di controllo) del PATI che vengono accorpati secondo tre grandi temi: • le modifiche che il territorio può subire dal punto di vista fisico; • i servizi alla popolazione; • l’esposizione a fattori inquinanti.

indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

Indicatori prestazionali relativi alle Modifiche del territorio M1. Superficie Agricola Utilizzabile

Comuni del Conselvano

metri quadri di SAU trasformata dal/i PI [mq]

biennale

M2. Superficie comunale di riqualificazione

Comuni del Conselvano

rapporto % tra la superficie di riqualificazione attuata dal piano rispetto alla superficie

biennale

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indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

territoriale

M3. Frammentazione del territorio Comuni del Conselvano

densità di infrastrutture di trasporto [km rete/kmq]

biennale

M4. Aree dismesse sul territorio (inter)comunale

Comuni del Conselvano

aree da bonificare sul territorio (inter)comunale [mq]

biennale

M5. Gestione sostenibile delle foreste e del verde pubblico

Regione Veneto, Comuni del Conselvano

variazioni della superficie forestale e del verde pubblico, differenziate per tipologia [mq]

biennale

M6. Tutela del paesaggio Regione Veneto, Provincia di Padova, Sovrintendenza ai beni paesaggistici

superficie degli ambiti paesaggistici tutelati [mq]

biennale

M7. Superficie territorio permeabile

Comuni del Conselvano

rapporto % tra superficie non urbanizzata e superficie totale (inter)comunale

biennale

Indicatori prestazionali relativi ai Servizi alla popolazione S1. Domanda di trasporto e ripartizione modale

Regione Veneto, Provincia di Padova, Comuni del Conselvano

numero di passeggeri per km nel trasporto pubblico locale

biennale

numero di spostamenti giornalieri casa-scuola/lavoro e modalità di trasporto incremento dei km di piste ciclabili [km]

S2. Utenze allacciate all’acquedotto

Comuni del Conselvano, Ente Gestore

numero utenze complessive/numero utenze allacciate

annuale

S3. Utenze allacciate alla rete fognaria

Comuni del Conselvano, Ente Gestore

numero utenze complessive/numero utenze allacciate

annuale

S4. Recupero di rifiuti mediante riciclo, reimpiego e riutilizzo

Consorzio di gestione rifiuti locale, ARPAV

t / anno e percentuale di rifiuti recuperati per tipologia di recupero

annuale

S5. Energia Comuni del Conselvano

installazione di solare fotovoltaico [n°impianti]

annuale

Indicatori prestazionali relativi all’ Esposizione a fattori inquinanti E1. Emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera emissioni distinte per fonte di diversi parametri

Rete di monitoraggio della Qualità dell’aria dell’ARPAV

kg e multipli-sottomultipli/anno per le varie sostanze inquinanti monitorate

annuale

E2. Inquinamento dei corpi idrici superficiali

Rete di monitoraggio delle acque superficiali dell’ARPAV

valori SECA dei corsi d’acqua annuale

E3. Inquinamento acque sotterranee

Rete qualitativa delle acque sotterranee dell’ARPAV

valori SCAS dei corsi d’acqua annuale

E4. Contaminazione del suolo e delle acque

Provincia di Padova, ARPAV

ettari di zone vulnerabili da nitrati di origine agricola [ha]

biennale

E5. Elettromagnetismo Comuni del Conselvano

sorgenti di radiazione non ionizzanti, superamenti dei limiti in aree campione

biennale

Il popolamento degli indicatori di monitoraggio sarà effettuato a cura dei Comuni del Conselvano, che potranno avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. Monitoraggio CLIPAD Il monitoraggio degli effetti delle azioni di piano e delle misure di compensazione e\o mitigazione verranno effettuati con lo strumento clipad allegato al piano. Il progetto clipad consente di misurare, e quindi quantificare in modo univoco, anche preventivamente gli effetti delle azioni in termini unificati di CO2 equivalente.

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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-OSSERVAZIONI Con nota prot. n. 73526 del 07.05.2010 della provincia di Padova i progettisti incaricati della redazione del Piano, congiuntamente al responsabile del procedimento, attestano che, a seguito del deposito del Piano, sono pervenute ai Comuni complessivamente n. 20 osservazioni e nessuna si riferisce al Rapporto Ambientale o che hanno attinenza con questioni ambientali. - La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria

istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle

derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PATI, che, con le azioni individuate e descritte

nella presente relazione, conduce agli obiettivi di sostenibilità posti dalla LR 11/2004 e fatti propri dalla stesso PATI.

• Per misurare gli effetti attesi dalle azioni vengono individuati alcuni indicatori per la fase di attuazione del Piano.

• Sul punto, tenendo conto delle criticità presenti sul territorio esaminato nonché degli obiettivi di sostenibilità assunti con il PATI, si ritiene che le Amministrazioni comunali interessate debbano applicare nel corso di attuazione del Piano il monitoraggio che più avanti viene proposto.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le DD.G.R. 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS

ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale Intercomunale tematico dei comuni di: Agna, Anguillara Veneta, Arre, bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Pernumia, San Pietro in Viminario, Terrassa Padovana e Tribano (PD) , a condizione che siano ottemperate le seguenti PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano:

1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovrà essere aggiunto un articolo riportante le seguenti disposizioni: “Criteri di verifica e

modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio. Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: indicatori di contesto ambientale

indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

1. Aria

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AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE S TRATEGICA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità 1.2. Biossido di Zolfo

ARPAV, Osservatorio Regionale Aria, Dipartimento Provinciale di Padova

specifiche secondo i limiti normativi annuale

1.3. Ossidi di Azoto

1.4. Ossidi di Carbonio 1.5. Ozono 1.6. Polveri sottili 1.7. Idrocarburi policiclici aromatici 1.8. Benzene 1.9. Idrocarburi non metanici 1.10. Piombo 1.11. CO2 equivalente come da “progetto Clipad” allegato al PATI

Provincia di Padova Calcolo CO2 evitata come allegato C del progetto clipad

annuale

2. Risorsa Acqua 2.1. Livello di Inquinamento da macrodescrittori (LIM)

ARPAV

specifiche secondo i limiti normativi

annuale

2.2. Indice Biotico Esteso (IBE) 2.3. Concentrazione di nitrati nelle

acque superficiali 2.4. Stato ecologico dei corsi d’acqua combinazione dei livelli di

inquinamento espresso dai macrodescrittori

chimici/microbiologici (LIM) e l’Indice Biotico Esteso (IBE)

2.5. Stato ambientale dei corsi d’acqua

definito sia in base allo stato di qualità ecologica che in base

all’eventuale superamento di un valore di soglia per i parametri addizionali (microinquinanti

organici ed inorganici)

2.6. Fonti di approvvigionamento potabili

Comuni n.

2.7. Fonti di approvvigionamento industriale

Comuni n.

3. Suolo 3.1 Consumo di Superficie Agricola Utile

Comuni ha annuale

4. Infrastrutture/Mobilità

4.1. Trasporto privato

annuale

4.1.1. Offerta trasporto privato rete stradale

Comuni e Provincia km/tipologia stradale

4.1.2. Incidentalità stradale Direzione Sistema Statistico Regionale, Regione Veneto

n/100

4.1.3. Traffico Medio Diurno TDM Comuni e Provincia n. veic./tratta stradale 4.1.4. Traffico Giornaliero Medio TGM

Comuni e Provincia n. veic./tratta stradale

4.2. Trasporto pubblico 4.2.1. Offerta trasporto pubblico rete ferroviaria

Comuni e Provincia

km

4.2.2. Bacino utenza trasporto pubblico autocorse

n. ab.

4.2.3. Numero passeggeri autocorse pass. 4.2.4. Riempimento medio chilometrico

pass./veh

4.3. Altre infrastrutture 4.3.1. Reti per la telefonia e la telematica

Comuni e Provincia

km

4.3.2. Reti energetico-ambientali km 4.3.3. Rete ciclabile km

indicatori di processo

indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

Indicatori prestazionali relativi alle Modifiche del territorio M1. Superficie Agricola Utilizzabile Comuni del Conselvano metri quadri di SAU trasformata dal/i PI biennale

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DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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indicatore autorità preposta misurazioni [UdM] periodicità

[mq]

M2. Superficie comunale di riqualificazione

Comuni del Conselvano rapporto % tra la superficie di riqualificazione attuata dal piano rispetto alla superficie territoriale

biennale

M3. Frammentazione del territorio Comuni del Conselvano densità di infrastrutture di trasporto [km rete/kmq]

biennale

M4. Aree dismesse sul territorio (inter)comunale

Comuni del Conselvano aree da bonificare sul territorio (inter)comunale [mq]

biennale

M5. Gestione sostenibile delle foreste e del verde pubblico

Regione Veneto, Comuni del Conselvano

variazioni della superficie forestale e del verde pubblico, differenziate per tipologia [mq]

biennale

M6. Tutela del paesaggio Regione Veneto, Provincia di Padova, Sovrintendenza ai beni paesaggistici

superficie degli ambiti paesaggistici tutelati [mq]

biennale

M7. Superficie territorio permeabile Comuni del Conselvano rapporto % tra superficie non urbanizzata e superficie totale (inter)comunale

biennale

Indicatori prestazionali relativi ai Servizi alla popolazione

S1. Domanda di trasporto e ripartizione modale

Regione Veneto, Provincia di Padova, Comuni del Conselvano

numero di passeggeri per km nel trasporto pubblico locale

biennale

numero di spostamenti giornalieri casa-scuola/lavoro e modalità di trasporto incremento dei km di piste ciclabili [km]

S2. Utenze allacciate all’acquedotto Comuni del Conselvano, Ente Gestore

numero utenze complessive/numero utenze allacciate

annuale

S3. Utenze allacciate alla rete fognaria Comuni del Conselvano, Ente Gestore

numero utenze complessive/numero utenze allacciate

annuale

S4. Recupero di rifiuti mediante riciclo, reimpiego e riutilizzo

Consorzio di gestione rifiuti locale, ARPAV

t/anno e percentuale di rifiuti recuperati per tipologia di recupero

annuale

S5. Energia Comuni del Conselvano Efficienza energetica (risparmio) e fonti alternative (% sul totale)

annuale

Indicatori prestazionali relativi all’ Esposizione a fattori inquinanti

E1. Emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera emissioni distinte per fonte di diversi parametri

Rete di monitoraggio della Qualità dell’aria dell’ARPAV

kg e multipli-sottomultipli/anno per le varie sostanze inquinanti monitorate

annuale

E2. Inquinamento dei corpi idrici superficiali

Rete di monitoraggio delle acque superficiali dell’ARPAV

valori SECA dei corsi d’acqua annuale

E3. Inquinamento acque sotterranee Rete qualitativa delle acque sotterranee dell’ARPAV

valori SCAS dei corsi d’acqua annuale

E4. Contaminazione del suolo e delle acque

Provincia di Padova, ARPAV ettari di zone vulnerabili da nitrati di origine agricola [ha]

biennale

E5. Elettromagnetismo Comuni del Conselvano sorgenti di radiazione non ionizzanti, superamenti dei limiti in aree campione

biennale

Il monitoraggio degli effetti delle azioni di piano e delle misure di compensazione e\o mitigazione verranno effettuati con lo strumento CLIPAD allegato al piano ed alle presenti norme. Il popolamento degli indicatori di monitoraggio dovrà essere effettuato, d’intesa con la Provincia di Padova, a cura di ciascun Comune proponente, che potrà avvalersi delle risorse informative messe a disposizione dal Sistema Informativo Territoriale della Regione Veneto. Nella fase di attuazione del PATI tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”.

1.1.2. dovrà essere inserito altro articolo in cui vengono riportate tutte le misure di mitigazione/compensazione individuate nel Rapporto Ambientale e nell’elaborato “A.8.9 Prontuario delle mitigazioni”.

1.1.3. per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sul SIC-ZPS IT3260017 “Colli Euganei -Monte Lozzo- Monte Ricco” dovrà essere inserito un articolo riportante le seguenti prescrizioni:

• I Piani di Intervento o i singoli Progetti, quando previsto dalla normativa in vigore contengano la relazione di incidenza ambientale;

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AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE S TRATEGICA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

21

• Nelle previsioni progettuali, per recuperare e/o incrementare il verde, ai fini di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile inquinamento genetico siano utilizzate esclusivamente specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive.

1.1.4. per quanto riguarda la “Rete di connessione naturalistica” di cui all’art. 6.1.5.1, nella lettera b. sostituire le parole “in sede di P.I. possono ridefinire” con “in sede di PAT definiranno”.

1.1.5. dovranno essere integrate con una specifica norma relativa alle “Aree per il rispetto dell’ambiente naturale, della flora e della fauna” di cui all’elaborato A.3.2 “Carta delle Fragilità-Tutele”.

1.1.6. dovrà essere verificata la coerenza tra quanto previsto dall’art. 6.1.5.5 con la disposizione contenuta nell’art. 7.8.4 relativa alle “aree di interesse storico-ambientale ed artistico”.

1.2. nella legenda dell’elaborato A.4 “Carta della Trasformabilità” vanno corretti i riferimenti agli articoli delle NTA per quanto riguarda i seguenti elementi:

• Ambiti di Pianificazione Coordinata; • Corridoio principale blueway-elemento fisico esistente; • Corridoio principale-linee preferenziali di connessione di progetto; • Corridoio secondario blueway-elemento fisico esistente; • Corridoio secondario-linee preferenziali di connessione di progetto; • Aree di connessione naturalistica 1° grado: • Aree di connessione naturalistica 2° grado; • Isole ad elevata naturalità (stepping stones); • Barriere Infrastrutturali puntuali di 1° grado; • Barriere Infrastrutturali lineari di 1° grado; • Barriere Infrastrutturali lineari di 2° grado.

1.3. dovrà essere verificata la coerenza delle seguenti scelte di Piano di cui all’elaborato A.4 “Carta della Trasformabilità”:

• delle linee preferenziali di sviluppo insediativo degli ambiti produttivi di rilievo comunale da ampliare al 5% negli ATO 9, 15, 18, 22, 25, 28, 29 e 32 con le “aree di connessione naturalistica di 1° e 2° grado”;

• delle linee preferenziali di sviluppo insediativo degli ambiti produttivi di rilievo comunale da ampliare al 5% negli ATO 29 e 32 con gli “ambiti a cui attribuire obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione”.

1.4. dovrà essere verificata la coerenza delle linee preferenziali di sviluppo insediativo degli ambiti produttivi di rilievo comunale da ampliare al 5% negli ATO 29 e 32 di cui all’elaborato A.4 “Carta della Trasformabilità” riconosciuto quale ”ambito a cui attribuire obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione” (art. 8.3.4.6) con l’ambito riconosciuto quale “area rappresentativa dei paesaggi storici del Veneto” di cui all’elaborato A.3.2 “Carta delle Fragilità-Tutele” (art. 8.3.4.7).

1.5. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria.

1.6. La Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dalla Provincia di Padova con note prot. n. 73526 del 07.05.2010 e prot. n. 92243 del 09.06.2010 nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1.-

1.7. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria.

1.8. Ciascun Comune deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio.

2. in sede di attuazione del Piano: 2.1. il Piano degli Interventi di ciascun Comune dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti

dal PATI nel territorio di pertinenza in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale.

2.2. i Piani comunali di zonizzazione acustica dovranno essere adeguati in relazione alle previsioni attuative dei Piani degli Interventi.

Page 22: COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA ... · 18.02.2009 e “Avvenire” e “l’Osservatore Romano” de l 23.04.2009. Dopo l’avvenuta pubblicazione avviso, sono

COMMISSIONE REGIONALE VAS

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE S TRATEGICA

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI

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2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO Il Presidente

della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale alle Infrastrutture e Mobilità)

Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Vice Presidente

della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Urbanistica)

Arch. Vincenzo Fabris

FIRMATO Il Segretario

della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti)

Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 22 pagine