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Componenti essenziali delle unità di teleradioterapia il bunker il bunker spaziosità spaziosità microclima ottimale microclima ottimale sistema di accesso sistema di accesso aspetto gradevole aspetto gradevole la sala di comando la sala di comando tavolo di comando tavolo di comando monitor monitor interfono interfono gli spogliatoi gli spogliatoi i comandi in sala i comandi in sala gli audiovisivi di comunicazione gli audiovisivi di comunicazione il lettino di trattamento il lettino di trattamento

Componenti essenziali delle unità di teleradioterapia · Filtri a cuneo “ disomogeneizzare “ con un certo criterio l’intensità del fascio omogeneo modificazione delle curve

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  • Componenti essenziali delle unità di teleradioterapia

    il bunkeril bunkerspaziositàspaziositàmicroclima ottimalemicroclima ottimalesistema di accessosistema di accessoaspetto gradevoleaspetto gradevole

    la sala di comandola sala di comandotavolo di comandotavolo di comandomonitormonitorinterfonointerfono

    gli spogliatoigli spogliatoii comandi in salai comandi in salagli audiovisivi di comunicazionegli audiovisivi di comunicazioneil lettino di trattamento il lettino di trattamento

  • Locali del Servizio di radioterapia

    1:stanza di trattamento; 2:stanza dei comandi;3:stanza dell’apparecchiatura

  • ……osserviamo che:osserviamo che:

    Il gantry è realizzato in modo che possa ruotare intorno al proprio asse.

    Il fascio di radiazione, emergente dal collimatore situato nella testa, è perpendicolare all’asse del gantry.

    L’asse centrale del fascio interseca l’asse del gantry in un punto dello spazio chiamato ISOCENTRO.

    Il linac è una macchinamontata ISOCENTRICAMENTE.

  • ……infatti:infatti:

    Il modo migliore perIl modo migliore perassicurarsi di colpire sempreassicurarsi di colpire sempreuno stesso punto mentre iluno stesso punto mentre illinac irraggia da diverselinac irraggia da diverseangolazioni è quello di avereangolazioni è quello di averel’asse centrale del fasciol’asse centrale del fasciodiretto in un punto dellodiretto in un punto dellospazio indipendentementespazio indipendentementedall’inclinazione del fasciodall’inclinazione del fascio(ovvero dall’angolo del(ovvero dall’angolo delgantry); questo punto è notogantry); questo punto è notocome ISOCENTRO. come ISOCENTRO. Una macchina capace diUna macchina capace diirraggiare verso questo puntoirraggiare verso questo puntoda diverse angolazioni è detta da diverse angolazioni è detta macchina isocentricamacchina isocentrica. .

    Center of beam

    CouchIsocenter

  • …nella maggior parte dei trattamenti

    Il lettino, e quindi il paziente su di esso, è posizionato in modo che il tumore da trattare coincida con l’isocentro.

    Per facilitare il corretto posizionamento del paziente sul lettino:

    il lettino può ruotare rispetto all’asse del fascio e muoversi nelle tre direzioni spaziali

    il paziente presenta riferimenti segnati sulla pelle nella precedente fase della simulazione

    sulle pareti della sala di trattamento sono montati dei laser proiettanti fasci luminosi sottilissimi che si intersecano all’isocentro

  • Isocentro

  • distanza della sorgente radioattiva

    1) Distanza sorgente – pelle (DSP)

    telemetro otticocampi di irradiazione fissicampo unico

    2) sistema isocentrico

    Il punto di riferimento è costituito dal Il punto di riferimento è costituito dal centro di rotazione della testata o centro di rotazione della testata o “isocentro”“isocentro”

    Il punto corporeo in cui cadeIl punto corporeo in cui cadel’isocentro,l’esposizione,ecc..l’isocentro,l’esposizione,ecc..vengono stabiliti dal pdcvengono stabiliti dal pdc

    terapia di movimentoterapia di movimentocampi multiplicampi multipli

  • la telecobaltoterapia

  • la terapia con acceleratori di elettroni

    Terapia con acceleratori di elettroni(LINAC)

    sezione acceleratricesezione acceleratrice cannone degli elettronicannone degli elettroni pompa per vuotopompa per vuoto campo magnetico deviantecampo magnetico deviante bersagliobersaglio sistema di collimazionesistema di collimazione

  • L’acceleratore Lineare

    Cannone elettronico

    (GUN)

    modulatoreMagnetron -

    Klystron

    Testa Radiante (fascio ruotato)Alimentazione

    Guida d’onda

    Magneti di curvatura

    Testa Radiante (fascio diretto)

    pompa per il vuoto

    circuito refrigerante

    Sezione accelerante

  • I presidi di posizionamento e contenzione

    uno dei punti più difficili e delicati dell’intero trattamento

    CTV piccoli Capo - collo Pz. non collaboranti bambini

    Una variazione di posizionamento può causare:

    CTV fuori dal fascio modificazione sez.corporea modifica dei tatuaggi

  • ripetitività mantenimento

    Presidi di contenzione:cuscini a vuoto,cinghie,fasce,cerotto..

    Presidi di riferimento:meccanici: di appoggio di varie parti delcorpo (piano inclinato per ildorso,appoggia testa-braccia-gambe,ecc)

    ottici: laser

    Presidi di riferimento e contenzione:maschere,gusci,…

  • Presidi di riferimento:meccanici: di appoggio di varie partidel corpo (piano inclinato per ildorso,appoggia testa-bracciagambe,ecc)

  • Presidi di riferimento e contenzione:maschere,gusci,…

  • I presidi di posizionamento e contenzione

    Presidi di riferimentoLaser di posizionamento:

    Frontale: coincide con l’asse longitudinale del lettino

    Laterali:orizzontali e contrapposti,giacciono sul piano di rotazione della sorgente e intersecano l’asse del fascio in corrispondenza dell’isocentro.

    Sulla verticale dell’isocentro

  • I presidi di posizionamento e contenzione

    Laser di posizionamento:

    Individuare il grado di rotazione del paz.

    Individuare l’altezza del paz. nei trattamenti DSP e ISO

    Ai laser delle unità devono corrispondere i laser del simulatore e della TC

  • I modificatori del fascioGli schermi sagomati

    Preparazione complessaoccorre tener conto del profilo corporeo da schermare e dell’ingrandimento in rapporto alla divergenza del fascio

    Errore sistematico

    Sono pesanti

    Controllo alla prima seduta

  • Consente di allestire campi di trattamento di forma irregolare attraverso il movimento computerizzato di multiple lamelle di Tungsteno schermanti il fascio fotonico

    Può essere utilizzato per sostituire le schermature tradizionali permettendo la terapia conformazionale statica oppure può essere usato per la RT dinamica

    Collimatore multilamellare

    I modificatori del fascio I dispositivi della testata

    I collimatori speciali

  • Attualmente i collimatori multilamellari presentano un elevato n° di lamelle (20 - 40 coppie) di piccole dimensioni (4 mm - 1,5 cm) ognuna dotata di motore proprio controllato dal computer

    Questi collimatori possono essere una componente tecnica integrata nella testata dell’acceleratore lineare o un accessorio aggiuntivo

    Collimatore multilamellare

  • La forma del campo di irradiazione ottenuta sull’immagine del simulatore TC viene digitata sul computer, dotato di apposito programma che propone automaticamente la più opportuna distribuzione delle lamelle intorno al contorno di ogni campo di trattamento

    La distribuzione lamellare proposta, se ritenuta adeguata, viene “trasferita” alla consolle dell’acceleratore lineare: i motori delle singole lamelle del collimatore potranno così creare la forma irregolare per singolo campo di Radioterapia

    Collimatore multilamellare

  • Vantaggi:

    Evita i tempi lunghi e i rischi di preparazione delle schermature tradizionali in lega basso fondente

    Evita il rischio di posizionamento errato della schermatura Facilita la velocità di esecuzione del trattamento, ripete automaticamente il

    campo in memoria Modifica automaticamente il campo durante la terapia cinetica

    Svantaggi:

    Elevato costo di acquisto e manutenzione Trasmissione di dose attraverso le lamelle e alla giunzione completa delle

    lamelle, problematiche dosimetriche (es.: penombra del fascio) Difficile utilizzazione per alcune tecniche (es.: mantellina nei linfomi)

    Collimatore multilamellare

  • Controllo del posizionamento del pazienteControllo radiologico

    Prima e durante il trattamento:EPID (electronic portal imagingdevice)

    Sempre il primo giornoUna volta /sett.Errori sistematiciCorrispondenza con la radiografia disimulazione o DRR del piano di cura

  • Controllo radiologico

    EPID Rilevazioneschermo fluorescente adattato aqueste energie

    ConversioneImmagine digitalizzata in segnaleelettrico

    Elaborzionetramite PC che permette la

    Visualizzazione Memorizzazione e stampa

  • Controlli dosimetrici in vivo

    Verifiche dosimetriche,con dosimetri disposti sia sulla cute che in cavità

    dosimetri a termoluminescenza

    dosimetri a semiconduttori(rilevazione della dose in temporeale che consente unaimmediata correzione deglieventuali errori nellasomministrazione della dose)

    Dosimetria in vivo obbligatoria nel corso di terapie particolarmente difficili,come la total skin o la total body irradiation

  • I modificatori del fascio I dispositivi della testata

    I collimatori speciali

    asimmetricomovimento indipendente dei due bracci opposti ( emicampo )abolisce la divergenza del fascioutile per la giustapposizione dei campi

  • I filtri

    incorporati nella testata fissati alla sua estremità inferiore

    Filtri omogeneizzatori:di energia del fasciodi intensità del fascio

    Filtri degradatori di energia o diffusori

    Filtri a cuneo

    Filtri compensatori

    Il bolus

  • Filtri omogeneizzatoridi energia del fascio:

    eliminare o ridurre la componentemolle delle radiazioni

    l’energia media del fascio, equindi la capacità di penetrazionedel fascio è >

  • Filtri omogeneizzatori di intensità:

    Fotoni X:Intensità > al centro“ cono compensatore “filtro metallico + spesso al centro

    Elettroni velocilamina di diffusione ( piccoli linac,però diminuisce en. e Int.)

    due campi magnetici ( grandi linac,senza alterare le caratteristiche fisiche della radiazione)

  • Filtri a cuneo

    “ “ disomogeneizzare “ con un certo disomogeneizzare “ con un certo criterio l’intensità del fascio omogeneo criterio l’intensità del fascio omogeneo

    modificazione delle curve di modificazione delle curve di isodose,senza variazioni nel isodose,senza variazioni nel rendimento in profondità ( legato rendimento in profondità ( legato all’en.,viene poco modificata ),all’en.,viene poco modificata ),

    ma con una riduzione progressiva dell’ ma con una riduzione progressiva dell’ intensità del fascio e quindi della dose intensità del fascio e quindi della dose incidente la cute da un lato all’altro del incidente la cute da un lato all’altro del fascio stessofascio stesso

  • Fattore filtro:

    - rapporto fra I emergente e quella incidente rispetto al filtro sull’asse del fascio (es.0,80 ridotta all’80%)

    - per “normalizzare” la dose in corrispondenza dell’asse devo aumentare l’esposizione.

    Angolo del cuneo

    - fra la curva di isodose del 50% rispettivamente del fascio non filtrato e filtrato

  • Cuneo dinamico

    - 60° incorporato nella testata.

    viene simulato l’uso di cunei con angoli

  • Bolus (applicato sulla cute)

    - - per compensare irregolarità

    di spessore corporeo

    massa plasmabile con lo stesso massa plasmabile con lo stesso indice di assorbimento dei tessuti indice di assorbimento dei tessuti biologicibiologici

    - - aumentare la dose in superficiesuperficie

    assenza di bulid up quindi > danno assenza di bulid up quindi > danno alla cute alla cute (a volte utile; in questo caso (a volte utile; in questo caso spessore diversi a seconda della spessore diversi a seconda della profondità del focolaio e profondità del focolaio e dell’energia usatadell’energia usata))

    Filtri degradatori di energia o diffusori

    diminuire il rendimento in diminuire il rendimento in profondità del fascio al fine di profondità del fascio al fine di aumentare la dose superficialeaumentare la dose superficiale( TSI e TBI )( TSI e TBI )

    spessore di plexiglassspessore di plexiglass

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