Comprendo 25

QUINDICINALE INDIPENDENTE DI COMMERCIO E ATTUALITÀ

TIRATURA 40.000 COPIE ANNO II - NUMERO 24 - 23/12/2011SFOGLIA COMPRENDO ANCHE SU INTERNET

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UN 2012 CON NOI

IL MALEOSCUROMEDIO CAMPIDANO Siamo finalmente sotto Natale, e le

feste portano gioia e allegria in tante fami-glie. In questi

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COMPRENDO NUMERO 25COPIA GRATUITA WWW.COMPRENDO-ONLINE.IT

mai. D’altra parte i bambini pazientano un anno aspet-tando il Natale, e ogni volta sperano che l’attesa non sia vana. In quei giorni di vacan-za dalla scuola, sperano di as-saporare tutti quei valori che piano piano la modernità ci ha fatto perdere, il piacere di abbracciare i parenti per gli auguri, i sorrisi che allietano

Un Natale diverso, un Natale più riflessivo, un Natale dal sapore agro-dolce che se da un lato ci porta a pensare alla crisi, alla carenza di la-voro e ai mille problemi che ormai la quotidianità crea, dall’altro lato porta a essere ottimisti “prima o poi se ne dovrà uscire” magari portan-do ancora un po’ di pazienza, quella sì, non deve mancare servizio a pagina 7

CAMPIONIDI PANIFICAZIONE

Intervista ad Angelo Porta, campione regionale del “Concorso Regionale di Panificazione 2011”.

SAMASSISOLIDALESAMASSI Il “Lavorato-rio2011” ha organizzato

sabato 3 dicem-bre una raccolta di vestiario da consegnare alla

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GIOVANNI CRUCCURISPONDESAN GAVINO Abbiamo par-lato con il sindaco di San Ga-

vino, Giovanni Cruccu, in me-rito ad alcune questioni sol-

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MARMILLA Il presepe non è solo il simbolo piu autore-

vole del Natale, ma rappresenta l’importantissi-ma storia di una

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IL CONCORSOPRESEPIALE

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Felice Anno Nuovo!

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L’editoriale

Questa è “sa panchina“

Un 2012 con noiCosa succede nel Medio Campidano?SAN GAVINO Il sindaco rispondeSAN GAVINO Che cos’è il bene comune?MEDIO CAMPIDANO Il male oscuroGONNOSFANADIGA I monumenti gonnesiGONNOSFANADIGA Campioni di panifica-zioneVILLACIDRO L’antica arte di Giovanni PirasSAMASSI Il Medio Cam-pidano... secondo Silvio CasulaMEDIO CAMPIDANO Il nostro fiore all’occhielloMARMILLA Il concorso presepialeVILLACIDRO Una fami-glia... longeva!101 modi per usare Comprendo!MEDIO CAMPIDANO Sbatti il mostro in prima paginaGONNOSFANADIGA Baciati dalla fortunaSAMASSI Samassi solidaleCompro-VendoComprendo sei tu!

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UN 2012 CON NOIsegue dalla copertina

le giornate, le chiacchierate non solo tramite computer e il tanto desiderato momen-to in cui si scartano i regali. Quelli, non devono mancare mai. Non è la cifra che fa il regalo ma il pensiero. L’at-mosfera natalizia non può prescindere dai regali, sia-no essi grandi, piccoli, co-stosi o economici. Questo numero di Comprendo avrà diversi spunti natalizi, i primi sono proprio gli inserzionisti che già dal numero scorso hanno portato avanti offerte natalizie per venire incontro alle esigenze della gente co-

mune, hanno utilizzato i pro-pri spazi per augurare “Buo-ne Feste” ai propri clienti, con la speranza di averne sempre di nuovi. E Comprendo, sia-mo sicuri, è il metodo mi-gliore per averne. Adesso tocca a noi augurare a tutti voi che ci seguite con un en-tusiasmo che mai avremmo immaginato, un sereno Na-tale e soprattutto un felicis-simo “duemiladodici”, che sia per tutti un anno di serenità e ricco di soddisfazioni. Noi nel nostro piccolo ci accon-tentiamo di riuscire a non deludervi per i prossimi 24 numeri. All’anno prossimo!

Luca Fois

www.sangavinomonreale.net

auguriamo uno splendido 2012 a tutti gli amici sangavinesi

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Cosa succede nel Medio Campidano?

CESSIONI DEL QUINTO

MOSTRA BIBLIOGRAFICAPABILLONIS - FINO AL 31 DICEMBRE 2O11

È in corso la Mostra Bibliografica “Natale: tutto sulla festa più bella dell’anno”. L’evento che si sta svolgendo

in questi giorni nella biblioteca comunale è organizzato dalla Cooperativa Agorà Sardegna. I libri in esposizione potranno essere prenotati per il prestito. (m.u.)

MOSTRA PERSONALE DI GIOVANNI SERRAVILLANOVAFORRU - FINO AL 29 GENNAIO 2O12

Nella sala mostre temporanee si potrà visitare la per-sonale di Giovanni Serra. Evento promosso dal Museo

Civico Archeologico “Genna Maria” in collaborazione col Co-mune di Villanovaforru. Serra esporrà tutta una serie di ope-re plastiche realizzate dal 1985 al 2011. L’esposizione rimarrà aperta tutti i giorni e l’ingresso sarà gratuito. (m.u.)

TOMBOLA DI FINE ANNOVILLAMAR - 30 DICEMBRE 2O11

La Pro Loco di Villamar con la collaborazione della Consulta Giovani di Villamar, organizza la “Tombola di

fine anno”, che si terrà il giorno venerdì 30 Dicembre alle ore 18:00, presso i locali dell’ex Centro I.S.O.L.A. in Via Enrico Fer-mi - Zona P.I.P. Villamar. (l.f.)

CONCERTO NATALIZIOSAN GAVINO - 26 DICEMBRE 2O11 - ORE 18

L’Associazione Musicale “Coro Polifonico Sangavinese” in collaborazione con la Parrocchia di Santa Lucia,

presenta il Concerto Natalizio. Dirige il maestro Sandro Sila-nus, mentre il maestro Irene Olla dirige la sezione voci bian-che. Appuntamento a lunedì 26 dicembre 2011, ore 18. (m.)

NOTTI SENZA NOMESERRAMANNA - FINO AL 23 MARZO 2O12

Presso il piccolo teatro di Serramanna, la compagnia Sine Nomine Theatrum presenta “Notti Senza Nome”.

L’evento è in corso a Serramanna e vedrà la partecipazione di importanti nomi della scena sarda, avrà fine il 23 marzo 2012. Il calendario della Stagione Teatrale 2011 – 2012 “Notti Senza Nome” è consultabile nel sito internet della Provincia del Medio Campidano sotto la voce “Eventi Culturali”. (m.u.)

BEFANA CON LE BOCCESERRAMANNA - 6 GENNAIO 2012

Su Comprendo n.24 abbiamo scritto del torneo di bocce a Serramanna. Il torneo si terrà sempre nel

bocciodromo comunale di Serramanna ma col nome di “Be-fana con le bocce”. Venerdì 6 Gennaio 2012 in via 25 Aprile. Non mancate! (s.m.)

RECITA DI NATALEBARUMINI - 30 DICEMBRE 2011- ORE 15

Il 30 dicembre, alle 15, i bambini delle scuole elemen-tari andranno in scena con la recita “In viaggio con

Francesco per adorare colui che è nato“, che si terrà nel salone parrocchiale. (g.m.)

TRAPPOLE - MOSTRA FOTOGRAFICAARBUS - 30 E 31 DICEMBRE 2011

L’associazione Turistica Pro Loco Arbus, col patrocinio del Comune di Arbus, organizzano una mostra foto-

grafica sul tema “Trappole” nei giorni 30 e 31 dicembre. La mostra sarà aperta dalle ore 15.30 del giorno 30 fino alle ore 18.00 del giorno 31 e non richiederà la tassativa presenza in loco dell’espositore. (l.f.)

MERCATINO DI NATALEVILLACIDRO - FINO AL 5 GENNAIO 2O12

Fino al 5 gennaio, ogni sera, presso il Mulino Cadoni si terrà un mercatino di Natale dove potrete trovare

tanti “accessori moda”: cappellini, sciarpe, spille, orecchini e tanti articoli rigorosamente fatti a mano, per fare originali re-galini di Natale senza spendere tanto. (i.a.)

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San GavinoIL SINDACO RISPONDE

segue dalla copertina

levate in alcuni numeri del nostro quindicinale. A pro-posito dell’articolo “Esclusi senza un perché“, apparso su Comprendo numero 22, ci dice: “Alioska si stupisce del fatto che non sia stato invi-tato in quanto non avevamo nessuna indicazione da parte della sua azienda, come in-vece ha fatto un’associazio-ne di Gonnosfanadiga che ci ha espressamente chiesto di essere invitata a partecipare al bando. Alioska sa benissi-mo quali sono le mie idee su San Gavino, sui Sangavinesi e sulle società che operano a San Gavino. Quindi il suo mancato invito è dovuto al fatto che negli uffici comunali che si occupavano del bando non ci fossero riferimenti alla sua azienda. Lo dico perché non sono io o il Vice Sindaco che devono invitare le ditte come invece lui afferma, la Giunta ha dato gli indirizzi per la nuova Rassegna dello Zafferano, che tra l’altro è an-data benissimo, ma sono gli

uffici che hanno il compito di mandare avanti il bando con atti propri di gestione. Hanno pertanto invitato le ditte di cui avevano i nominativi, ma se vuole essere invitato è neces-sario fare apposita richiesta. Sa benissimo che alcune sue idee le abbiamo fatte nostre, a prova della stima che nutria-mo per lui, come ad esempio distinguere la manifestazio-ne in due momenti diversi, uno scientifico sulla raccolta e sulla produzione da fare a Novembre, l’altro in un perio-do migliore dal punto di vista climatico abbinandolo alla festa di San Gavino Martire (Maggio ndr) con un Festival Internazionale della Cucina, che tra l’altro è un suo suggeri-mento. Sono convinto sia sta-to solo un malinteso. Alioska è venuto qui a proporsi, ma non basta solo proporsi, mi dispia-ce dirlo ma mi ha detto diverse volte “andiamo da questo as-sessore perché potremo fare una cosa bella per San Ga-vino” ma nonostante la mia disponibilità sono due anni e mezzo che aspetto un suo cenno. Mi piacerebbe ci fosse più concretezza, quindi aspet-

to una sua “chiamata”. Tra l’al-tro Alioska è stato invitato al “Bando per la valorizzazione dei centri minori e dei prodotti identitari”, ma al momento di presentare il progetto non ha voluto più partecipare, anche se posso comprendere i motivi che lo hanno convinto a riti-rarsi”. Riguardo all’articolo “Prego, accomodatevi!“ di Comprendo numero 20, il sindaco ci fa sapere che: “le panchine di via Dante sa-ranno tutte sostituite e ho chiesto di farlo con quelle di metallo che sono più comode e più belle di quelle in legno e che non si rovinano con il sole, l’acqua o vandalismo. Prov-visoriamente saranno però

sostituite le assi in legno dan-neggiate. Abbiamo stanziato 30.000 euro per l’arredo ur-bano”. Rispondendo infine alla domanda di un lettore, che su Comprendo nume-ro 24 chiedeva conto del-la cifra spesa per il Museo delle due fonderie, Gianni Cruccu afferma: “quella cifra è relativa ai Fondi POR con cui abbiamo realizzato il museo, recuperando una struttura della vecchia stazione, nel 2004. In poco tempo abbia-mo inaugurato l’Anfiteatro e il museo delle Due Fonderie, tut-te cose nate nella consiliatura 2000 - 2005, e ferme da quat-tro anni”.

Luca Fois

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San Gavino

CHE COS’ÉIL BENE COMUNE?

SAN GAVINO Salve ragazzi,vi inoltro una foto che ho fatto martedì mattina aspet-tando il treno. Come pote-te vedere, qualcuno si è divertito ad imbrattare il muretto che porta al bina-rio 4 e 5. Vorrei fare alcune considerazioni. Siamo stati tutti ragazzi, adolescenti e le pareti bianche hanno sem-pre attratto la nostra vena artistica: un così grosso spa-zio tutto per noi per scrive-re una dedicata, d’amore o d’amicizia o farci uno scara-bocchio o un graffito. Quindi direi che è giusto offrire ai ra-gazzi una o più pareti bian-che per esprimere emozioni scritte o disegnate o come meglio credono, uno sfogo personale e generazionale, magari rendono un paese

più allegro, fresco e giovani-le... Vorrei però dire a questi giovani che rappresentano il nostro futuro artistico (e non solo), di avere più cura e rispetto dei beni comuni. In questo caso, a mio pare-re, la vena artistica andava trattenuta. Mai come in que-sto momento riuscire a rea-lizzare strutture pubbliche è complicato, vista la crisi. Sono frutto di veri sacrifici di “lacrime e sangue” dei cittadini onesti che paga-no le tasse, sarebbe per-ciò più motivante e grati-ficante vedere che queste strutture vengono lasciate immacolate e in ordine. Ci son poi le telecamere e si potrebbero pure “beccare” gli autori e fargli passare un pomeriggio armati di olio di gomito per ripulire e lu-strare le pareti. Può essere incentivante per aumenta-

re il valore e l’affetto verso questi luoghi, magari però diventa un gesto antipatico. Lancio una proposta al Co-mune: donate dei pannelli bianchi da personalizzare ai ragazzi, magari vicino alle scuole o alle ferma-te degli autobus, in modo

Le scale della stazione, imbrattate dalle scritte dei ragazzi di passaggio

che si possano lasciare im-pressi i propri nomi, quelli degli amici, della fidanzata o del ragazzo più carino della scuola, o l’esplosione di un bel disegno e di una bella caricatura.

Lettera di Daniela

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DICEMBRE

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(((p(p(p(p(p.(p.zzazzazzazzazzazza MMMuMuMuMuMuMu iiinicnicnicnicnicnici ii ii iipiipiipiipiipiipi ))o)o)o)o)o)o)Arriva a San Gavino Monreale in via Parrocchia, 11 (p.zza Municipio)

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Medio Campidano

IL MALE OSCURO


giorni però, per molti di noi, è difficile non pensare an-che alle persone care che non ci sono più, specie se ci hanno lasciato nella maniera più dolorosa pos-sibile. Ed è complicato, so-prattutto in questo periodo - mettere su carta, nero su bianco, problemi di cui spes-so abbiamo quasi paura di parlare. E’ impossibile par-lare di vite spezzate senza temere di cadere nella ba-nalità, nella predica ste-rile, nel sospiro di amici e parenti che ti dicono “ma tu che ne sai?“. E’ vero, mi trovo in difficoltà e ancora non ho iniziato a parlare del male oscuro che attanaglia tantissimi giovani della mia generazione, e che talvolta li spinge a gesti estremi, ap-

parentemente inspiegabili, che lasciano intere famiglie in lutto e uno stuolo di amici ammutoliti a chiedersi “per-ché?“. E noi che restiamo da questo lato della barricata, in questa battaglia chiama-ta vita, non sempre abbia-mo armi per combattere lo sconforto e per dare delle risposte alle nostre doman-de. Quello che resta è un vuoto enorme. Forse è lo stesso vuoto che tanti ra-gazzi sentono e che non riescono a riempire, quel senso di impotenza che non consente più di sopportare un peso che sembra troppo grande. E mentre psicologi e sociologi si affannano a trovare le cause dell’aumen-to dei suicidi, adducendo a cause come l’eccessivo benessere del mondo occi-dentale, o la mole di stress a cui la frenesia del mondo moderno ci sottopone, a

noi restano soltanto tombe su cui piangere. E i rimorsi, i rimpianti sul fatto di non esserci accorti in tempo di quello che stava accadendo, di non aver fatto in tempo a salutare un’ultima volta un amico, di non avergli dato un abbraccio che potesse anche solo far capire “non sei solo, io sono qui per te“. Sarà un caso, saranno i mass media più diffusi e pervasivi che ci informano in tempo reale, ma il tasso di suicidi in Sardegna, e nel Medio Campidano, è in costan-te aumento. E quando la nostra comunità è toccata così da vicino sono in tanti a dirti “non parliamone, per rispetto e per delicatezza, an-diamo avanti come se non fosse successo“. Quasi come fosse una vergogna. Io al contrario voglio parlarne proprio perché il silenzio è il migliore amico della

depressione, della solitu-dine, della tristezza. Parlia-mone, affinché questo terri-bile problema possa essere sconfitto: una parola, una telefonata, un abbraccio, un piccolo gesto possono aiu-tarci - anche inconsapevol-mente - a salvare una vita. L’indifferenza o il mutismo è la peggiore reazione possibile, da parte di una comunità. Sicuramente non possiamo fare nulla per chi ci ha lasciati, ma possia-mo fare tanto per chi resta e potrebbe aver bisogno di noi. Apriamo una discus-sione, confrontiamoci, magari scontriamoci, ma almeno tentiamo di capi-re non tanto perchè molti giovani vengano colpiti dal “male oscuro“, quanto per-ché noi non riusciamo a fare niente per aiutarli e per farli sentire meno... soli.

Simone Usai

Gonnosfanadiga

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Gonnosfanadiga

I MONUMENTI GONNESI

GONNOSFANADIGA Vorrei spendere un po’ d’inchiostro e dedicarlo ai monumenti del mio paese: Gonnosfa-nadiga. Certo che sono si-gnificativi, eh! Non vorrei

soffermarmi molto, volevo soltanto fare un brevissi-mo viaggio per dimostrare quanto sono belli. Partia-mo dal “masso” di benvenu-to per tutti, all’ingresso di Gonnosfanadiga, arrivando da Villacidro o San Gavino: una bella sfera gigantesca presa da una piazza e spe-dita lì, che viene addirittura mascherata per le feste; il “masso” in Via Piras, ai piedi del ponte in legno per ricor-dare i caduti del 17 Febbraio 1943, informazione che vie-ne data grazie al foglio A4 stampato e attaccato con lo scotch, che ora però non c’è più... e meno male! Il “masso”

Acqua Durci, alla rotonda in Via Nazionale, per ricor-dare… per ricordare? Boh, aspettate un momento che chiedo ai nonni… eccomi, per ricordare i bambini gon-nesi morti a causa di una mina. La scultura in Piazza 17 Febbraio, per i caduti del 17 Febbraio 1943, appunto. Questa salviamola, perché almeno una volta all’anno viene commemorato l’even-to! La statua con il busto di Giovanni Lecis, medaglia d’oro per il valore militare, posta fuori dal Municipio, commemorato soltanto il 4 Novembre, in cimitero, al-meno quello. I “massi”, ad-

dirittura due, posti in Piaz-za Vittorio Emanuele: uno, per commemorare i morti gonnesi nella guerra d’indi-pendenza; l’altro a forma di seme posto sull’aiuola per la giornata della solidarie-tà (“Pianta un seme”). Ora non so se sto dimenticando qualche masso… ops, vole-vo dire monumento, ma va bene, possiamo pure accet-tare che siano soltanto pie-tre, ma se si lasciano così spogli, senza un minimo di valorizzazione la gente penserà che sia stato il fiu-me a portarli giù dal mon-te, a causa dell’alluvione! Vogliamo questo?

Erica SaiuLa sfera all’ingresso di Gonnosfanadiga

Angelo Porta

CAMPIONI DIPANIFICAZIONE

GONNOSFANADIGA E’ an-cora Angelo Porta il campio-ne regionale del “Concorso Regionale di Panificazione anno 2011 - Sezione pani ce-rimoniali e artistici”. La gara si è tenuta a Sedilo. Porta è un panificatore di nascita. Ap-partiene a una delle famiglie di fornai di Gonnosfanadiga. E si può dire che fin da picco-lo ha visto come si fa il pane. “Sono felice per il premio, dice Angelo Porta, infatti eravamo in 20, tra queste solo signore

che il pane per la cerimonia lo preparano in casa”. Una sfida quasi impari quindi? “Non proprio, anche se la manife-stazione di Sedilo mi ha fatto riflettere molto. Questa tradi-zione rischia di perdersi dato che il pane per cerimonia è un coccoi decorato e ogni cosa che si disegna sul pane ha un suo preciso significato. Queste conoscenze sono frut-to della tradizione orale che vanno appunto portate alla conoscenza dei più giovani”. Come mai non partecipa-no altri panificatori a que-sto concorso? “Non lo so,

forse perché non c’è nessun premio in denaro! O forse per-ché ormai i panificatori sono sempre più spesso obbligati a pensare a ciò che si vende maggiormente per far fronte alle tasse e quindi non si ha il tempo per dedicarsi ad un settore che da prestigio ma che si vende in poche e sem-pre più rare eccezioni”. È però contento per il titolo regio-nale conquistato due volte di seguito? “Sono contento perché ho confrontato la mia esperienza con quella di altre persone e il fatto di scambia-re i saperi è una cosa che mi

ha sempre intrigato”. Angelo Porta ci saluta realizzando una tartarughina di pane. Un dono diverso, anche in occa-sione del Natale!

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L’angolo degli hobbisti

il Medio Campidano... secondo Silvio Casula

Samassi

Chiesa parrocchiale Beata Vergine del Monserrato

Passaggio pedonale sopraelevato

Chiesa medievale di San Gemiliano

Ponte sul fiume Mannu

L’ANTICA ARTE DIGIOVANNI PIRAS

VILLACIDRO “Datemi un giunco o una canna e qualche cosa nascerà!”. Giovanni Piras è un artigiano a tutto tondo e come a ogni artista che si rispetti, non chiediamo la sua età. “Ho quello che il signore mi ha dato di vivere e mi au-guro aggiunga ancora molti anni” risponde sorridendo. Lo incontriamo nella via Monte Linas, dove abita a Villacidro. Il camino da un lato e canne e olivastro e giunco al suo fian-co. Giovanni è un cestinaio, ma è anche un abile intaglia-tore e per di più ha la passio-ne per i giochi antichi. Il tutto per pura passione. “Quando uno non lavora più deve tro-varsi un diversivo. Io scrivo, ho due libri di poesie pronti alla pubblicazione, ma lo farò solo quando i tempi saranno ma-turi. Quando non scrivo lavo-

ro la canna, la legna e poi mi piace fare i cestini. Ho iniziato nel 1973, mi ha insegnato mio suocero, si chiamava Nino Orrù, un abile cestinaio cono-sciuto in tutto il territorio. Pia-no piano, mi sono applicato e sono riuscito ad ottenere delle belle soddisfazioni. Anche per-ché ogni mia creazione è diver-sa l’una dall’altra, come tutti i lavori fatti a mano del resto”. Quanti cesti produce in un anno? “Non più di 30. La media è quella di 2 al mese. La mia non è una professione, è un hobby nel vero senso della parola. Im-maginate che al mattino ma-gari mi metto a preparare un gioco con le canne, poi mi pas-sa l’ispirazione e mi dedico ai cesti e poi ancora ai quadri o a intagliare il legno. Poi bisogna andare in campagna, prende-re le canne, cercare il giunco, l’olivastro, insomma c’è un bel lavoro dietro, molto spesso le

persone neanche lo immagi-nano cosa tutto ci vuole per la realizzazione di queste opere”.Come si definisce? “Io non mi definisco, lo lascio fare agli altri. Mi piace andare in giro con mia moglie Luisa quando ci sono eventi in cui gli artigiani espongono le loro opere. Così mi confronto con gli altri. Ho amici in tutta la Sardegna con i quali abbia-mo l’abitudine di comparare i nostri lavori , mai per sfida ma

per il gusto di migliorarci sem-pre”.Si rischia di perdere questa tradizione? “Il rischio è concreto, ma noi il nostro sapere lo regaliamo a chi ha voglia e tempo di impa-rare”. Belle parole Giovanni, regalare la vostra saggezza e mettere a disposizione degli altri i vostri saperi è un dono che bisognerebbe prendere al volo!

Giovanni Piras

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Medio Campidano

Protezione Civile Medio Campidano

IL NOSTRO FIOREALL’OCCHIELLO

MEDIO CAMPIDANO In oc-casione dell’anno europeo del volontariato, si ha il do-vere di dire a tutti cittadini che il volontariato è una delle più grandi ricchezze che noi abbiamo e che co-pre una vastità di funzioni che è bene che i cittadini e le istituzioni sappiano. I volontari coprono un’am-piezza di servizi che vanno dalla prevenzione all’aiuto dei cittadini quando le emer-genze lo richiedono (è anco-ra vivido nelle nostre memo-rie l’impegno dei volontari durante gli incendi estivi o in occasione delle recenti allu-vioni). Il coordinamento che viene svolto dalla sala ope-rativa della Provincia garan-tisce la tempestiva presenza nei luoghi del bisogno a fian-co delle amministrazioni co-munali e delle istituzioni ci-vili, religiose e militari. Forse in pochi sanno che l’eser-cito dei volontari del Me-dio Campidano continua a dare risposte nonostante il comportamento incom-prensibile della Giunta Re-gionale che non ha neanche iscritto in bilancio le somme ricevute dallo Stato da asse-gnare alle associazioni di vo-lontariato. E’ un fatto grave. Ma è anche la dimostrazione

che non si presta attenzione verso chi si occupa degli altri anche quando lo Stato, da solo, non può farcela.

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Marmilla

Villacidro

I fratelli Bissenta, Angelina e Giovanni Murgia

IL CONCORSOPRESEPIALE


cultura ultramillenaria, ov-vero la storia, le radici della nostra cultura cristiana. E forti del valore e del peso di questo patrimonio da tutelare, il consorzio turi-stico di Villanovaforru “Sa Corona Arrubia” ha raccol-to in questi giorni le ade-sioni per il settimo con-corso gratuito “Il presepe nella Marmilla”, rivolto alle associazioni, Pro Loco, asso-ciazioni di volontariato, enti pubblici e privati, onlus dei suoi 20 comuni (Barumini, Collinas, Furtei, Genuri, Las Plassas, Lunamatrona, Mo-goro, Pauli Arbarei, Sarda-ra, Sanluri, Segariu, Setzu, Siddi, Tuili, Turri, Villanova-franca, Villanovaforru, Us-saramanna, Villamar). La premiazione avverrà nel Gennaio 2012 nel comu-ne del presepe vincitore, entro e non oltre la fine del Gennaio 2012, dove al pri-mo, secondo e terzo clas-sificato andranno, rispetti-vamente, nell’ordine: 1000,

600 e 400 euro. Le origini dell’arte presepiale sono da ricercare nei “Lares fa-miliares”, ovvero statuette di antenati defunti che gli Etruschi e i Latini onoravano nella festa della “Sigillaria”, il 20 Dicembre. Il giorno dopo i bambini ricevevano cibo e doni. Poi grazie a Costanti-no che ha conservato feste e date, questi riti sono stati assorbiti, trasformati e ri-proposti in modi religiosi. Le prime notizie perve-nute della presenza di un presepe ci vengono da un documento che parla di un presepe nella Chiesa di Santa Maria del Prese-pe a Napoli nel 1025, e nel 1324 ad Amalfi. A San Fran-cesco si deve invece il primo presepe vivente nel 1223. A questo punto la palla passa agli “artisti presepiali” che potranno sbizzarrirsi con la fantasia nei modi piu sva-riati e curiosi, visto che per regolamento, nel tradizio-nale presepe di Betlemme potranno anche utilizzare materiali e forme innova-tive, oltre che poter richia-mare la tipicità dei luoghi e

dei materiali utilizzati. Non ci rimane che augurarvi Buon Natale e soprattutto buon lavoro! Sia a chi acco-glie l’arrivo del bambin Gesù con lo stupore adorante dei

pastori, sia a chi lo accoglie con l’invidia di Erode o con la devozione dei Magi!

Diego Saderi

VILLACIDRO Angelina Murgia, Vincenza Murgia (conosciuta con il nome di Bissenta) e Giovanni Mur-gia sono la famiglia più longeva di Villacidro. Tutti e tre insieme contano 275

UNA FAMIGLIA...LONGEVA!

anni. Facevano parte della famiglia anche altri quattro fratelli, Francesco, Mario, Barbarina e Peppino. I tre componenti della famiglia Murgia stanno bene e sono accuditi dai parenti. La foto li ritrae insieme, anche se ormai tutti e tre si incon-trano solo in occasione delle cerimonie. Dalla re-dazione di Comprendo de-dichiamo loro un brindisi per un felice anno nuovo, con l’augurio di ritrovarli tutti e tre insieme anche il prossimo anno!

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Medio Campidano

101 MODI PER USARE COMPRENDO!

Nella frenesia degli acquisti natalizi, capita spesso di dimenticarsi di comprare la carta da regalo. E allora ecco che qualcuno ha pensato di riciclare la coloratis-sima carta di Comprendo per ottenere un pacchetto davvero originale!

5. PACCHETTO NATALIZIO

MEDIO CAMPIDANO Sul sito dedicato al mio paese, talvolta mi sono trovato a di-scutere con i lettori su quan-do sia giusto pubblicare o meno una notizia, specie quando si tratta di casi di cronaca più o meno gravi. Sostanzialmente posso divi-dere queste persone in due fazioni principali: le persone che sono favorevoli alla pub-blicazione di tutte le notizie, e quelle che invece criticano la pratica di “sbattere il mo-stro in prima pagina“. Sorvo-lando sulle persone che si la-mentano solamente quando il protagonista è un amico o parente (è normale in tal caso, provare sentimenti for-

SBATTI IL MOSTROIN PRIMA PAGINA

ti che offuscano il giudizio) io stesso non mi sono fat-to un’idea chiara di cosa sia “giusto“. Concordo con chi dice che chi sbaglia debba pagare il conto con la so-cietà, anche in termini di “immagine” e di vergogna dinnanzi ai propri concit-tadini (in particolare quan-do gli articoli sono corredati da una foto). Ma del resto non riesco ad essere in disac-cordo con chi dice che la go-gna mediatica - sommata a quella giudiziaria - potrebbe essere esagerata, e rischie-rebbe di rovinare il futuro di una persona che ha un presente già compromes-so. Del resto, chi darebbe fiducia, una possibilità, o un lavoro, ad una persona finita sul giornale per rissa, o ma-

gari per furto? Non finireb-bero per pagare un prezzo troppo pesante per un sin-golo errore, per una brava-ta? È anche vero però, che proprio questo “timore“ di vedere la propria foto segna-letica sui quotidiani, potreb-be fungere da ulteriore de-terrente, laddove la paura di una denuncia non arriva: la vergogna di giustificarsi con amici e parenti, magari aiu-ta tante persone a rimanere sulla retta via più della paura di un processo per direttissi-ma. Nel dubbio, ho sempre cercato di fare il mio lavoro nel modo più equo possi-bile: pubblicando integral-mente tutte le notizie. Fare una cernita (in base a quali criteri? Età? Reato? Simpatie personali?) mi metterebbe

davanti al rischio di “parziali-tà“ che è il difetto peggiore che critico alle persone che fanno informazione. Mi è ca-pitato (ahimè) di pubblicare notizie spiacevoli anche su persone che conosco bene. Ma quando si prende un impegno con la comunità, per quanto gratuito e vo-lontario, penso lo si debba portare avanti - sempre - nel modo più onesto possibile.

Simone Usai

Il sito “San Gavino Monreale . Net“

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Gonnosfanadiga

Samassi

comunità missionaria Villa-regia di Quartu Sant’Elena, da destinare alle persone povere del mondo. I ragazzi

di Lavoratorio hanno pub-blicizzato la raccolta tramite facebook e volantini per il paese, oltre al classico pas-saparola, ed hanno avuto un’ottima risposta dalla po-polazione. I circa 20 ragazzi hanno lavorato il sabato e

SAMASSI SOLIDALE


la domenica smistando la roba, dividendo i capi in modo tale che fossero più facilmente destinabili e utilizzabili: vestiario donna estate e inverno, bambino estate e inverno, uomo esta-te e inverno, oltre a scarpe, lenzuola e altri tessuti utili. Un lavoro non facile, ma che i ragazzi hanno affrontato con entusiasmo e ottima or-ganizzazione. In molti sono giunti al centro di raccolta provvisorio, portando tan-ta roba, a loro non più uti-le, pensando potesse esse-re adatto a qualcun altro, soprattutto ai più sfortunati. Alcuni compaesani hanno anche dato una mano ai ra-gazzi nello smistamento, un

I ragazzi al lavoro

aiuto molto utile e gradito ai “Lavoratori” che si sono ritrovati letteralmente som-mersi di roba. Vista l’ottima risposta, e le richieste dei sa-massesi, la raccolta verrà fat-ta probabilmente anche in un’altra data: con un po’ di lavoro e tanta generosità si può fare tanto! Samassi: la solidarietà è di casa!

Carla Cabriolu

BACIATI DALLAFORTUNA

Cristina Cuccu a lavoro nella sua ricevitoria

GONNOSFANADIGA Gon-nosfanadiga ha un nuovo scommettitore fortunato. Un tempo si poteva parlare di milionari, oggi con l’euro che impazza, cosa saranno mai 26.000 euro? La cifra è ragguardevole dato che 50 milioni delle vecchie lire non fanno proprio schifo. Ci auguriamo che il fortuna-to o i fortunati ne abbiano davvero bisogno! Impossi-

bile sapere chi si è portato a casa il 5 giocato nella ri-cevitoria Melis in via Porru Bonelli, il merito ancora una volta della brava Cristina Cuccu che con i suoi numeri ha reso felice una famiglia di concittadini!

Fausto Orrù

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Quindicinale indipendente di commercio e attualità

Anno II – Numero 2423 Dicembre 2011

Direttore ResponsabileFausto Orrù

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Responsabile pubblicitarioLuca Fois

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Web, grafica e impaginazioneSimone Usai

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RedazioneLoc. Grui Zona Artigianale P.I.P. sn

presso G&M Arti Grafiche09037 San Gavino Monreale

StampaG&M Arti Grafiche

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Registrato presso il Tribunale di CagliariRegistrazione N. 23/010 del 01-12-2010

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Comprendo è stampato con carta ecologica riciclata in 40.000 copie

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n.25

Vorrei fare gli auguri a tutta la redazione e a tutti i giornalisti

che ogni quindici giorni ci

Tanti auguri a voi

PICCOLI COMPRENDO CRESCONOFrancesco, un futuro lettore di Comprendo, si fa conoscere da tutti!

Davvero com-plimenti per il vostro e ‘’nostro’’ Comprendo. Vi

siete inventati, e avete rea-lizzato, un bellissimo e sod-disfacente lavoro, dando voce e libertà di pensiero a chiunque voglia esprimersi. Mi piacerebbe conoscervi di persona e, con una stretta di mano, dimostrarvi la mia stima. Buon compleanno, buon Natale e... grazie.

SMS - Giovanna Delogu

Buon compleanno!

In riferimento al messaggio “mensa poco campani l i s ta”

vorrei porre la stessa do-manda riguardo però la rac-colta differenziata ad Arbus. Perché ho notato che nn tutti gli operatori sono ivi residenti e dal momento che la TARSU la paghiamo cara, almeno impieghiamo solo personale locale!

SMS - Claudio

Arbus poco campanilista

Un grazie spe-ciale a tutta la redazione del mio giornale

preferito per avermi pubbli-cato l’annuncio, continuate così perché siete forti! Gra-zie! Sono Daniela di villaci-dro!

Sms - Daniela

Avanti così

Natale sta ar-rivando, ma in cuor mio qual-cosa sta cam-

biando, è come un oblìo...tanta gente soffre come niente, tanta povertà, ma mi vuoi dire come si fa? Fami-

Amore nei tempi di crisi

glie senza un lavoro, non c’è speranza, altro che oro! Bam-bini sempre più tristi, forse perchè stan passando loro tutti i vizi. E noi, che cammi-niamo a mano presa, vorrei che il nostro amore arrivi a tutti come un tepore...

Sms - Silvia

tengono informati in manie-ra spiritosa e informale, su questo giornale. In un pano-rama di giornali tutti uguali, è bello poter sfogliare anche qualcosa di diverso dal solito e respirare un’aria frizzante e diversa. A tutti voi l’augurio di un 2012 fortunato e ricco di soddisfazioni (e perché no, anche ricco di soldoni, che in tempo di crisi, sono sempre benvenuti). Continuate così, è bello ogni tanto trovare nella cassetta qualcosa che non siano bollette!

SMS - Gianmarco

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