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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 1 COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO Documento Unico di Programmazione 2017 – 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Documento Unico di

Programmazione

2017 – 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Documento Unico di Programmazione

Sezione Strategica

2017 – 2021

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LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO, POLITICHE DI MANDATO, VALORI

In questa sezione si riportano, in sintesi, le linee programmatiche di mandato approvate con D.C.C. 34

del 10.08.2015 come riferimento della programmazione futura che l’Ente intende portare a compimento.

LINEE PROGRAMMATICHE RELATIVE ALLE AZIONI E AI PROGETTI DA

REALIZZARE NEL CORSO DEL MANDATO AMMINISTRATIVO

ANNI 2015/2020

Allegato “A” alla deliberazione di Consiglio comunale n. 34 del 10 agosto 2015

Elenco delle linee programmatiche di mandato:

1. DIRITTO AL LAVORO E ALL’OCCUPAZIONE:

2. ZONA ARTIGIANALE: MULTIFUNZIONALITÀ E NUOVO PIANO DI SVILUPPO:

3. CENTRO COMMERCIALE NATURALE:

4. STARTUP: AGEVOLAZIONI AVVIO ATTIVITÀ:

5. PORTALE WEB:

6. UFFICIO DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DI SERVIZI:

7. SICUREZZA CITTADINA E VIDEOSORVEGLIANZA:

8. POLITICHE GIOVANILI:

9. SPORT E POLO DEL TEMPO LIBERO:

10. ATTIVITA’ RICREATIVE E RAPPORTI CON L’ORATORIO:

11. BORSE DI STUDIO PER TESI SU SANT’ANGELO IN VADO:

12. WI-FI LIBERO:

13. CULTURA - AMBIENTE - TURISMO:

14. DECORO, ARREDO URBANO E IGIENE DEL CENTRO ABITATO:

15. PIANO DEL VERDE:

16. RIQUALIFICAZIONE AREA VIVAIO:

17. RILANCIO E POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL CENTRO SPERIMENTALE PER LA TARTUFICULTURA:

18. RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE:

19. VALORIZZAZIONE DELLA CASCATA DEL SASSO:

20. CENTRO STUDI MONTANO:

21. PALAZZO DEL GUSTO:

22. ZONA DOMUS: “IL GIARDINO DELLE DELIZIE”:

23. CREAZIONE E PROMOZIONE DEL PRODOTTO TURISTICO “SANT’ANGELO IN VADO”:

24. SEGNALETICA TURISTICA NELLE STRADE STATALI:

25. RETE SENTIERISTICA:

26. TARTUFO (E NON SOLO) TUTTO L’ANNO:

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27. RETE DEI SERVIZI SOCIALI, SCOLASTICI E SERVIZI SANITARI:

28. FONDO COMUNALE STRAORDINARIO DI SOLIDARIETA:

29. SPORTELLO DI ORIENTAMENTO SOCIALE:

30. INIZIATIVA “DIAMOCI UNA MANO”:

31. ORTI DIDATTICI NELLE SCUOLE:

32. CENTRO DEL RECUPERO “UNA SECONDA POSSIBILITA”:

33. AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE:

34. URBANISTICA E OPERE PUBBLICHE

35. REALIZZAZIONE DEL POLO SCOLASTICO:

36. TEATRO ZUCCARI:

37. ADEGUAMENTO PALAZZO DELLA RAGIONE IN “CASA DELLE ASSOCIAZIONI”:

38. COMPLESSO DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI:

39. EDIFICIO EX TIRO A SEGNO E STAZIONE DEI PULLMAN:

40. VIABILITÀ:

41. CIMITERO DEL CAPOLUOGO:

42. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO LUOGHI PUBBLICI

43. POLITICHE ABITATIVE ED EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

44. ORGANIZZAZIONE COMUNALE:

45. BILANCIO E SPENDING REVIEW COMUNALE:

46. BILANCI COMMENTATI:

47. SUSSIDIARIETA’ NELL’OFFERTA DEI SERVIZI:

48. PROTEZIONE CIVILE:

49. TRASPARENZA E DIGITALIZZAZIONE:

50. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI:

51. REFERENDUM COMUNALE:

52. BOLLETTINO TRIMESTRALE E NEWSLETTER:

53. CITTADINANZA DIGITALE E PIANO DI INFORMATIZZAZIONE:

54. SERVIZIO DI CONSEGNA FARMACI A DOMICILIO:

55. ASSISTENZA AI MALATI ONCOLOGICI:

56. SERVIZIO TERMALE DI MACERATA FELTRIA

Quelli sopra meglio elencati, sono i punti salienti del nostro amministrare. Si tratta di linee programmatiche di governo che

possono essere letti nella delibera di approvazione sopra citata.

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1. ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si nserisce

l’azione di governo della nostra amministrazione.

Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione:

a) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare dapprima con il

Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la legge di Stabilità sul comparto degli enti locali e

quindi anche sul nostro ente;

b) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro ente;

c) lo scenario locale, inteso come analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente,

in cui si inserisce la nostra azione.

Partendo da queste premesse, la seguente parte del documento espone le principali scelte che

caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e

che hanno un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel

raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli

indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato.

1.1 La legislazione europea

1.1.1 Patto di stabilita e crescita europea, fiscal compact e pareggio di bilancio

Con la stipula nel 1992 del Trattato di Maastricht la Comunità Europea ha gettato le basi per consentire,

in un contesto stabile, la nascita dell’EURO e il passaggio da una unione economica ad una monetaria

(1° gennaio 1999). La Convergenza degli stati verso il perseguimento di politiche rigorose in ambito

monetario e fiscale era (ed è tuttora) considerata condizione essenziale per limitare il rischio di

instabilità della nuova moneta unica. In quest'ottica, venivano fissati i due principali parametri di

politica fiscale al rispetto dei quali era vincolata l'adesione all'unione monetaria.

L’articolo 104 del Trattato prevede che gli stati membri debbano mantenere il proprio bilancio in una

situazione di sostanziale pareggio evitando disavanzi pubblici eccessivi (comma 1) e che il livello del

debito pubblico deve essere consolidato entro un determinato valore di riferimento. Tali parametri,

definiti periodicamente, prevedono:

a) un deficit pubblico non superiore al 3% del Pil;

b) un debito pubblico non superiore al 60% del Pil e comunque tendente al rientro;

L’esplodere nel 2010 della crisi della finanza pubblica e il baratro di un default a cui molti stati si sono

avvicinati (Irlanda, Spagna, Portogallo, Grecia e Italia) hanno fatto emergere tutta la fragilità delle

regole previste dal patto di stabilità e crescita europeo in assenza di una comune politica fiscale. E’

maturata di conseguenza la consapevolezza della necessità di giungere ad un “nuovo patto di bilancio”,

preludio di un possibile avvio di una Unione di bilancio e fiscale. Il 2 marzo 2012 il Consiglio europeo

ha firmato il cosiddetto Fiscal Compact (Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance

nell’unione economica e monetaria)3, tendente a “potenziare il coordinamento delle loro politiche

economiche e a migliorare la governance della zona euro, sostenendo in tal modo il conseguimento

degli obiettivi dell'Unione europea in materia di crescita sostenibile, occupazione, competitività e

coesione sociale”. Il fiscal compact, entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2013 prevede:

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- l’inserimento del pareggio di bilancio (cioè un sostanziale equilibrio tra entrate e uscite) di ciascuno

Stato in«disposizioni vincolanti e di natura permanente – preferibilmente costituzionale» (in Italia è

stato inserito nella Costituzione con una modifica all’articolo 81 approvata nell’aprile del 2012);

- il vincolo dello 0,5 di deficit “strutturale” – quindi non legato a emergenze – rispetto al PIL;

- l’obbligo di mantenere al massimo al 3 per cento il rapporto tra deficit e PIL, già previsto da

Maastricht;

- per i paesi con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento previsto da Maastricht, l’obbligo

di ridurre il rapporto di almeno 1/20esimo all’anno, per raggiungere quel rapporto considerato “sano”

del 60 per cento.

I vincoli di bilancio derivanti dalle regole del patto di stabilità e crescita ed i conseguenti

condizionamenti alle politiche economiche e finanziarie degli stati membri sono da tempo messi sotto

accusa perché ritenuti inadeguati a far ripartire l’economia e a ridare slancio ai consumi, in un periodo di

crisi economica mondiale come quello attuale, che – esplosa nel 2008 – interessa ancora molti paesi

europei, in particolare l’Italia. Sotto questo punto di vista è positiva la chiusura – avvenuta a maggio del

2013 - della procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta per lo sforamento – nel 2009 - del tetto

del 3% sul PIL, sforamento imposto dalle misure urgenti per sostenere l’economia e le famiglie

all’indomani dello scoppio della crisi. La chiusura della procedura di infrazione ha consentito all’Italia

maggiori margini di spesa, che hanno portato ad un allentamento del patto di stabilità interno, finalizzato

soprattutto a smaltire i debiti pregressi maturati dalle pubbliche amministrazioni verso i privati. La ri-

espansione della spesa pubblica e l’andamento del PIL al di sotto delle aspettative di crescita riavvicina

pericolosamente l’Italia al tetto del 3%, rendendo concreto il rischio di manovre correttive per il rispetto

dei parametri europei.

Il Consiglio Europeo, il 5 marzo 2014, in occasione dell’esame del Programma nazionale di riforma

2014 presentato dal Governo italiano, ricorda come ancora “l'Italia presenta s uilibri macroeconomici

eccessi i c e ric iedono un monitoraggio s eci ico e un azione olitica decisa. n articolare il

ersistere di un debito ubblico ele ato associato a una com etiti it esterna debole entrambi

ascrivibili al protrarsi di una crescita iacca della rodutti it e ulteriormente acuiti dai ersistenti

pessimi risultati di crescita, richiedono attenzione e un'azione politica risoluta”.

Un giusto equilibrio tra il rigore e la crescita è sicuramente la chiave di svolta di questa situazione, che

tuttavia stenta a trovare una sua composizione nell’ambito della politica europea. All’indomani del

rinnovo degli organi rappresentativi europei disposto dalle elezioni del 25 maggio 2014 e

dell’insediamento dell’Italia alla guida del semestre europeo (1° luglio – 31 dicembre 2014), l’Italia,

attraverso il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha richiesto maggiore flessibilità sull’attuazione delle

misure di rigore dei conti pubblici e di convergenza verso gli obiettivi strutturali (deficit-debito), a

fronte di riforme strutturali che da tempo la stessa Unione Europea ci chiede. Già il Ministro

dell’economia e delle finanze Padoan nella sua lettera alla Commissione europea del 16 aprile scorso,

annunciava che l'Italia avrebbe rallentato il passo del risanamento di bilancio, con lo slittamento di un

anno dell'obiettivo del pareggio "strutturale". Padoan scriveva che l'Italia avrebbe raggiunto il pareggio

nel 2016, non nel 2015 come concordato in precedenza.

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1.1.2 Raccomandazioni UE all’Italia

Il 14 luglio 2015 il Consiglio ECOFIN ha approvato in via definitiva, nell'ambito della procedura del

semestre europeo, le raccomandazioni specifiche per ciascun Paese dell'UE, in esito all'esame dei

rispettivi piani nazionali di riforma e programmi di stabilità, presentati nello scorso aprile.

Spetta ora agli Stati membri metterle in atto nell'elaborazione dei bilanci nazionali e delle politiche

pubbliche correlate per il 2016.

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1.1.3 Europa 2020 e fondi europei 2014-2020 obiettivo strategico dell’Amministrazione

Nel 2010 l’Unione Europea ha elaborato “Europa 2020”, una strategia decennale per la crescita che non

mira soltanto a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, ma vuole anche

colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo

economico, più intelligente, sostenibile e solidale. Cinque sono le strategie e gli obiettivi di EU2020, da

realizzare entro la fine del decennio. Riguardano l'occupazione, l'istruzione, la ricerca e l'innovazione,

l'integrazione sociale e la riduzione della povertà, il clima e l'energia.

La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i

governi nazionali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, quali

l'innovazione, l'economia digitale, l'occupazione, i giovani, la politica industriale, la povertà e l'uso

efficiente delle risorse.

L'Unione Europea fornisce finanziamenti e sovvenzioni per un'ampia gamma di progetti e programmi

nei settori più diversi (istruzione, salute, tutela dei consumatori, protezione dell'ambiente, aiuti

umanitari). Tali fondi rappresentano la principale fonte di investimenti a livello di UE per aiutare gli

Stati membri a ripristinare e incrementare la crescita e assicurare una ripresa che porti occupazione,

garantendo al contempo lo sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi di Europa 2020. Cinque sono i

fondi gestiti dall’UE:

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• Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);

• Fondo sociale europeo (FSE);

• Fondo di coesione;

• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

• Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Dovrà essere posta attenzione alla programmazione dei fondi per il settennato 2014-2020. Nonostante

la difficoltà dimostrata dall’Italia e dalle regioni a spendere i fondi europei 2007-2013, i finanziamenti

comunitari rappresentano una imperdibile occasione per reperire le risorse necessarie per la

realizzazione di progetto interventi, iniziative per il territorio.

Diventa indispensabile, al fine di concretizzare l’obbiettivo strategico di utilizzo di tali risorse, che il

comune dia corso ad ogni iniziativa utile per dotarsi di struttura idonea per l’analisi, studio e

progettazione, anche a livello sovracomunale, per presentare tempestivamente i progetti e le richieste di

finanziamento sui relativi bandi, recuperando quei tempi che sono stata causa di mancato utilizzo.

2.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE

Il Documento di Economia e Finanza varato dal Consiglio dei Ministri l'8 aprile, rappresenta un quadro

macroeconomico caratterizzato da un maggior deficit di bilancio. Il Governo intende azionare la leva del

deficit per spingere la crescita: "Il Governo ritiene inopportuno e controproducente adottare una

intonazione più restrittiva di politica di bilancio in considerazione di diversi fatti ", tra cui "i concreti

rischi di deflazione e stagnazione, riconducibili al contesto internazionale, l'insufficiente coordinamento

delle politiche fiscali nell'Eurozona"e "gli effetti perversi di manovre eccessivamente restrittive, che

potrebbero finire per peggiorare, anziché migliorare il percorso di aggiustamento del rapporto debito

/PIL".

La politica strutturale di aggiustamento del debito, quindi, prosegue perché per il Governo non è

ovviamente messa in discussione la riduzione dell'indebitamento, quanto nominale e strutturale, quanto

la velocità di aggiustamento, che nelle attuali condizioni economiche è preferibile mantenere più lenta di

quanto prescritto.

I cardini della politica economica del governo:

- Finanza pubblica sotto controllo: conti in ordine, debito in costante riduzione, rispetto del Patto di

stabilità se pur in un percorso che vede slittare di un anno il raggiungimento del pareggio di bilancio

(dal 2018 al 2019), anche se le regole UE prevedono di ridurre il deficit strutturale dello 0,5% l'anno

fino al conseguimento dell'obiettivo di medio termine.

- Riforme strutturali: l'elenco delle riforme comprende la pubblica amministrazione, la competitività, il

mercato del lavoro, la giustizia, l'istruzione, al pari della politica fiscale, della revisione della spesa e

della finanza per la crescita.

- Investimenti: per anni questa componente fondamentale del bilancio non ha potuto crescere come

avrebbe dovuto a causa di una politica fortemente restrittiva. L'obiettivo è quello di passare da un

rapporto investimenti/PIL del 16,5% a un valore intorno al 20%.

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Variabili fondamentali:

- PIL

- debito

- deficit

Obiettivo del Governo:

- provare a spuntare anche per il 2017 margini di flessibilità: obiettivo minimo è l'1% del PIL , in tal

modo il deficit del 2017 salirebbe dall'1,1% al 2,1%. Obiettivo massimo è spingere il deficit attorno al

2.5% del PIL . Nel primo caso la flessibilità sarebbe diretta a neutralizzare l'aumento dell'IVA e delle

accise (15,4 miliardi), nel secondo caso si aprirebbero spazi per finanziare di circa 5 miliardi il taglio

delle tasse;

- limitare il più possibile la revisione al ribasso delle stime sul Pil è "la finanza per la crescita". Gli

interventi che saranno inseriti in un apposito decreto legge in arrivo probabilmente prima dell'estate

avranno un impatto sulla crescita di 0,2 punti percentuali.

IL PIL

Per il 2016 la crescita del PIL, formalmente stimato a 1, 6% lo scorso autunno, è rivista al ribasso:

+1,2% nel corrente anno mentre per il 2017 la stima passa dall'1,6% all'1,4% e si attesta intorno al

+1,5% nel 2018.

La spinta alla crescita dello 0,2% nel breve periodo e dell'1% nel lungo è garantita dalla nuove misure in

arrivo di finanza per la crescita (decreto previsto prima dell'estate).

Il taglio tuttavia non dovrebbe provocare un aumento del rapporto deficit/pil, rispetto al 2,4 % del 2016,

anche se questo ultimo saldo è ancora oggetto di attenzione da parte della Commissione Europea,

impegnata a valutare gli spazi di flessibilità da concedere all'Italia.

La previsione del Pil nominale (quello che tiene conto dell'inflazione) è intorno al 2% a partire dal 2016

per arrivare a una quota non troppo distante dal 3% nel 2018 e 2019.

PIL

2016

2015)

2016(DEF 2016) 2017 2018 2019

IL DEBITO

Il debito è in aumento ininterrotto da otto anni: il governo punta a ridurlo al 132,4% rispetto al 132,6%

del 2015. Secondo le previsioni dell'autunno scorso, il rapporto debito/pil avrebbe dovuto scendere al

131,4% mentre la Commissione UE ha stimato che dovrebbe fermarsi al 132,4% nel 2016 . E' un

rapporto che scende più lentamente del previsto: nel 2017 al 130,9% e nel 2018 al 128%.

DEBITO PUBBLICO MISURATO SUL PIL

2015 2016

2016

(D

EF 2016) 2017 2018 2019

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Di contro c'è da registrare che l'indebitamento degli enti territoriali scende a ritmi rapidi ed il debito

residuo agli inizi del 2015 è pari ai livelli fatti registrare nel 2004: merito dell'inasprimento delle regole

di finanza pubblica che hanno migliorato sicuramente gli equilibri di bilancio, ma hanno tagliato

drasticamente spazio agli investimenti.

IL DEFICIT

AUMENTO DEL DEFICIT NOMINALE PREVISTO NEI TENDENZIALI ALL'1,1% VERSO L'1,8%

Il ricorso alla flessibilità, che si propone anche per il 2017, comporta una stima del rapporto deficit/pil

che risulta superiore di quasi un punto dell'obiettivo dell'1,1%: si arriva infatti ad un rapporto deficit/pil

del 2,3% nel 2016 che si attesterà all'1,8% nel 2017, lo 0,7% in più rispetto, appunto, all'obiettivo

dell'1,1% dello scorso autunno, garantendo di fatto altri 11 miliardi di flessibilità.

Il rapporto deficit-pil scenderà allo 0,9 nel 2018., mentre il 2019 è l'anno del raggiungimento del

pareggio di bilancio.

L'obiettivo del 2,3 % del 2016 sarà centrato con un aggiustamento amministrativo dello 0,1 % del PIL

utilizzando le maggiori entrate della collaborazione volontaria con il contribuente per il rientro dei

capitali dall'estero e senza ricorrere a manovre correttive.

Il Governo giustifica l'aumento del deficit programmatico 2017 dall'1,1% all'1,8% (differenza che vale

11 miliardi, rispetto ai 16 già utilizzati nel 2016), con l'utilizzo pieno delle clausole di flessibilità e con

le circostanze eccezionali quali il deterioramento globale della crescita e l'inflazione. Non poteva essere

altrimenti, visto che la flessibilità è stata già invocata dal Governo per l'anno in corso per un importo

pari allo 0,8 del PIL e quindi è stato gioco forza individuare altri percorsi come il ricorso alle

circostanze eccezionali testé citate.

INDEBITAMENTO NETTO MISURATO SUL PIL

2015 2016

E F

2015

Il saldo strutturale di bilancio o pareggio di bilancio

Secondo la nuova legislazione nazionale, che prende le mosse dalla revisione dei regolamenti europei

attuata a ottobre 2011 con l'approvazione del cosiddetto Six Pack, l'equilibrio di bilancio si ottiene

qualora il saldo strutturale, corretto per il ciclo e al netto delle misure una tantum, si attesti al livello

dell'Obiettivo di Medio Periodo (Medium Term Objective - MTO). L'Obiettivo di Medio Periodo è un

saldo di bilancio definito in termini strutturali, ossia al netto del ciclo economico e dei fattori

temporanei, specifico per ciascun paese dell'UE. Questo dipende dal tasso di crescita potenziale di

medio/lungo periodo, dal livello corrente del rapporto debito/PIL e dall'ammontare del valore attuale

delle passività implicite dovute alle spese connesse con l'invecchiamento della popolazione.

Per l'Italia, l'MTO coincide con un saldo strutturale in pareggio.

Il saldo di bilancio corretto per il ciclo, o saldo strutturale, è l'indicatore che esprime la situazione dei

conti pubblici coerente con il prodotto potenziale dell'economia, ossia al netto della componente ciclica

e delle misure di bilancio una tantum .

Sulla base delle ultime stime del DEF, il saldo strutturale di bilancio migliorerebbe dal -1,2% del 2016

all'-1,1% del PIL nel 2017 e al -0,8 % nel 2018 fino al -0,2% nel 2019.

Il pareggio di bilancio, per la terza volta, slitta di un anno, dal 2018 al 2019.

Inflazione

Per Bruxelles quest'anno l'inflazione non supererà lo 0.3%, target ben lontano dal quel 2% cui sta

tendendo la BCE con la sua politica monetaria espansiva.

Le stime forniscono un valore pari all'1,3% nel prossimo anno e all'1,6 nel 2018.

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La strategia di politica economica punta su un ritmo di inflazione più sostenuto: per arrivare al target

dell'1,3% nel 2017 rispetto allo 0,2% del 2016, si punta sulla capacità di spesa delle famiglie con

ricadute sugli investimenti.

Il Governo in tal modo scommette sull'effetto di stimolo alla domanda interna derivante dal mancato

aumento dell'IVA, oltre che dalla riforme strutturali e dalla ripresa degli investimenti.

Aree di intervento di interesse degli enti territoriali

Catasto: la revisione degli estimi catastali è citata nel crono programma delle riforme inserito nel

Def. Oggetto di riforma da attuare nel 2016-2018 saranno in particolare le complesse operazioni di

allineamento delle basi dati, con l'obiettivo di unificare le informazioni cartografiche, censuarie e di

pubblicità immobiliare.

Agenda Digitale: l'attuazione dell'Agenda digitale sarà agevolata dall'approvazione del Decreto

legislativo che modifica il Codice dell'amministrazione digitale, previsto dalla legge delega di riforma

della PA, per promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale. Il nuovo Codice

dell'amministrazione digitale garantirà: l'accesso ai servizi onlinecon una sola identità digitale; il

domicilio digitale per ricevere ogni comunicazione da parte delle pubbliche amministrazioni; standard

minimi di qualità dei servizi online.

Procedimento amministrativo: semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi;

Personale del pubblico impiego: riforma della dirigenza pubblica;

Testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale;

Riordino delle norme della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche.

2.1.1 LA PROSSIMA LEGGE DI STABILITA'

Consolidamento delle disposizioni sul pareggio di bilancio, modifica delle regole per il trasferimento di

risorse ai comuni, blocco degli incrementi dei tributi locali, modifica alle disposizioni dettate per i piani

di riequilibrio, fissazione al 28 febbraio (prorogato al 31/03 con il milleproroghe) del termine per

l’adozione dei bilanci preventivi 2017, destinazione di risorse per consentire l’avvio della contrattazione

collettiva nazionale per i dipendenti pubblici, introduzione di nuovi fondi di investimento, rafforzamento

dei vincoli al ricorso alle convenzioni Consip: sono queste le principali disposizioni per gli enti locali

contenute nella legge di bilancio 2017. LE DISPOSIZIONI TRIBUTARIE

Con il comma 42 viene prorogato per tutto il 2017 il blocco degli aumenti delle tariffe dei tributi e delle

addizionali regionali e locali e viene nel contempo confermata la maggiorazione TASI introdotta

nell’anno 2016.

LE DISPOSIZIONI FINANZIARIE

E’ disposta dal comma 43 la proroga al 31/12/2017 la possibilità di dare corso ad anticipazioni di

tesoreria nel tetto di 5/12 (in luogo dei 3/12 ordinari) delle entrate correnti.

Con i commi 433 e dal 437 al 439 sono istituiti 2 fondi per il finanziamento degli enti locali: interventi

di saldo netto da finanziare (1.992,4 milioni) ed interventi per gli enti territoriali (969,6 milioni dal 2017

al 2026).

I comuni possono riformulare il piano finanziario pluriennale e quello triennale di copertura del

disavanzo (commi da 434 a 436); viene disposta anche la modifica delle condizioni per l’adozione delle

misure di riequilibrio in caso di accesso al Fondo di rotazione con riferimento al taglio delle spese per le

prestazioni di servizi ed a quelle correnti per trasferimenti.

I comuni possono (commi da 440 a 443) utilizzare senza vincoli di destinazione le risorse che derivano

dalla rinegoziazione dei mutui, disponendone anche nell’esercizio provvisorio.

Per il comma 444 le riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio e del fondo perequativo sono

determinate con decreto del Ministero dell’Interno previa intesa in Conferenza Stato, città ed autonomie

locali. Vengono disciplinate con i commi da 446 a 452 le regole per la costituzione e ripartizione del

Fondo di solidarietà comunale, che dal 2017 è quantificato in 6.197,2 milioni di cui 2.768,8 provenienti

dall’Imu. Questo fondo sarà ripartito in modo crescente con criteri perequativi.

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Con i commi 460 e 461 si dispone che dal 2018 i proventi derivanti dai titoli ablativi edilizi e dalle

sanzioni per le violazioni edilizie siano destinati in via esclusiva e permanente a opere di

urbanizzazione, risanamento edilizio, interventi antisismici etc.

Con i commi da 463 a 484 sono dettate le nuove regole per il pareggio di bilancio, con l’abrogazione di

quelle in vigore per il 2016. Esse costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza

pubblica: gli enti locali devono conseguire, sia in fase previsionale che di rendiconto, un saldo non

negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali.

Sono dettate, in analogia a quanto previsto in precedenza per il mancato rispetto del patto, sanzioni per

le amministrazioni inadempienti: riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo di

solidarietà comunale da recuperare nel triennio successivo con rate costanti in misura pari all’importo

corrispondente allo scostamento registrato; nell’anno successivo l’ente non può impegnare spese

correnti in misura superiore all’importo dei corrispondenti impegni effettuati nell’anno precedente

ridotti dell'1%; sempre nell’anno l’ente non può ricorrere all’indebitamento per gli investimenti; ancora

nell’anno successivo divieto di effettuare assunzioni di personale a qualunque titolo; nell’anno

successivo versamento da parte del sindaco, del presidente e della giunta del 30% della indennità di

funzione. I commi da 485 a 501 e da 506 a 508 assegnano ai comuni spazi finanziari per il triennio

2017-2019 nel limite complessivo di 700 milioni annui, di cui 300 milioni di euro destinati ad interventi

di edilizia scolastica. PUBBLICO IMPIEGO

Con i commi 364 e 365 vengono stanziati 1920,8 milioni per il 2017 e 2633 dal 2018 per i rinnovi

contrattuali e le assunzioni nelle PA statali. Il comma 367 stabilisce che, con uno specifico Decreto del

Presidente del Consiglio dei Ministri, saranno fissati i tetti per gli aumenti contrattuali del personale

pubblico non statale (comuni, regioni, Asl etc).

Il comma 368 proroga al 31/12/2017 la validità delle graduatorie dei concorsi vigenti al 31/8/2013, data

di entrata in vigore del DL 101/2013.

Si deve inoltre sottolineare che le novità in materia pensionistica si applicano anche ai dipendenti

pubblici. ALTRE DISPOSIZIONI

Tra i finanziamenti previsti si ricordano i seguenti: attivazione del Fondo per infrastrutture e la difesa

del suolo; realizzazione di ciclovie turistiche, Fondo per impianti sportivi, interventi per la ricostruzione

post sisma, decoro delle scuole, Fondo per attuazione del Piano nazionale per le città, Piano della

mobilità sostenibile ed il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie

I commi da 413 a 423 prevedono la introduzione di nuovi modelli per l’acquisto unitario di beni da parte

delle amministrazioni statali ed il rafforzamento dei vincoli di acquisto centralizzato di prodotti e servizi

informatici e dell’obbligo di ricorso alle convenzioni Consip,

Il successivo comma 424 sposta al 2018 l’obbligo di dare corso al programma biennale degli acquisti di

beni e servizi da parte degli enti locali, con inserimento dello stesso nel DUP.

Tra le numerose misure in materia sociale si riscontrano l’aumento delle risorse del Fondo per la lotta

alla povertà ed alla esclusione sociale, la nuova disciplina del Fondo sociale, la introduzione di un

buono per il pagamento delle rette per la frequenza ad asili nido.

Per il comma 456 i comuni possono istituire consorzi per la gestione associata dei servizi sociali, in

deroga alla norma sulla soppressione dei Consorzi di funzione.

Per quanto riguarda le gare d’ambito per il servizio di distribuzione del gas naturale è stabilito che il

gestore uscente è tenuto al pagamento del canone di concessione fino alla data di decorrenza del nuovo

affidamento (comma 453).

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3.1 OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL GOVERNO REGIONALE

3.1. Gli obiettivi della Regione Marche

Ancora non disponibile per il triennio di riferimento, il Documento di Economia e Finanza Regionale

(DEFR) costituisce la declinazione regionale del DEF nazionale e concorre al perseguimento degli

obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti

dall’Unione europea e ne condivide le conseguenti responsabilità.

Il DEFR è coerente con la normativa che negli ultimi anni ha riorganizzato la finanza pubblica italiana

nella direzione dell’armonizzazione e della sostenibilità finanziaria complessiva. Evidenzia peraltro la

drastica contrazione delle risorse trasferite dal livello centrale alla Regione pari a meno il 55% rispetto

al 2010. A caduta, quanto sopra trasmette le difficoltà e criticità ai bilanci degli enti locali mettendo a

rischio i servizi essenziali per i cittadini.

Ciò impone ancor più la consapevolezza degli obiettivi e della migliore allocazione delle risorse, in una

visione di sistema e di priorità. In tale contesto la consapevolezza della necessità di una rigorosa

gestione finanziaria diventa fondamentale.

3.1.1 Relazioni della Regione con le autonomie locali - gestioni associate

L’azione amministrativa regionale è rivolta all’attuazione e all’aggiornamento del programma di

riordino territoriale dedicato anche alle modifiche delle circoscrizioni comunali favorendo le

gestioni associate al fine di potenziare le sinergie già in atto, ridurre il numero di ambiti territoriali e

mettere al centro della programmazione regionale non i Comuni singoli, bensì i Comuni associati

all’interno di dimensioni territoriali omogenee ottimali, mediante Unioni di Comuni, Unioni montane di

cui alla L.R. 35/2013, convenzioni fra Comuni o nuovi Comuni a seguito di fusione.

La predilezione della Regione Marche nei confronti della fusione, in coerenza con pari atteggiamento

dello Stato, è dimostrata dagli incentivi ad essa riservati, giusti contributi già riconosciuti per le

fusioni realizzate ( Trecastelli – Vallefoglia).

A seguito di una indagine del Ministero dell’Interno, per il tramite delle prefetture, sull’andamento

dell’associazionismo sono emerse criticità in ordine alla concreta attuazione degli obblighi sanciti dal

D.L. 78/2010.

Infatti, dopo ripetuti rinvii, tale obbligo è stato ulteriormente differito per tutto il 2016 .

Risulta, da informazioni ANCI, che è in corso una modifica all’impianto normativo per far rientrare

l’associazionismo in ambiti territoriali omogenei, superare e meglio calibrare funzioni fondamentali

attualmente definite dal D.L.78/2010, limitare a quattro le funzioni fondamentali da gestire

obbligatoriamente in forma associata.

ANALISI STRATEGICA DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Il concorso delle autonomie locali agli obiettivi di governo

Gli enti locali sono chiamati direttamente a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di governo principalmente

attraverso:

a) il rispetto del patto di stabilità interno ed il contenimento del debito;

b) le misure di risparmio imposte dalla spending review ed i limiti su specifiche voci di spesa;

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c) i limiti in materia di spese di personale;

d) i limiti in materia di società partecipate.

Il nuovo patto di stabilita interno e il contenimento del debito.

Dal 2016 è prevista l’entrata in vigore della legge n. 243/2012, con la quale sono state varate le disposizioni per

l’attuazione del principio del pareggio di bilancio previsto dall’articolo 81, comma 6, della Costituzione. Per

quanto riguarda le autonomie territoriali i nuovi obblighi, che – ricordiamo - entreranno in vigore a partire dal 1°

gennaio 2016, prevedono:

a) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate finali e spese finali;

b) il pareggio (sia in termini di cassa che di competenza) tra entrate correnti e spese correnti più spese per

rimborso di prestiti.

Nel caso in cui, in sede di rendiconto, venga accertato un disavanzo, l’ente è tenuto a procedere al relativo

recupero nel triennio successivo. Eventuali saldi positivi vengono prioritariamente destinati alla riduzione del

debito ovvero alle spese di investimento solamente nel caso in cui ciò sia compatibile con gli obiettivi di finanza

pubblica dettati dall’Unione europea.

Nel rispetto del principio dell’equilibrio intertemporale, è previsto che le operazioni di indebitamento vengano

effettuate contestualmente all'adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile

dell'investimento.

In tali piani deve essere evidenziata l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli esercizi finanziari futuri e le

modalità di copertura degli oneri corrispondenti. Per quanto riguarda l’equilibrio territoriale, annualmente le

regioni e gli enti locali stabiliscono, tramite intesa, l’equilibrio finale di cassa che intendono raggiungere e gli

investimenti che intendono realizzare attraverso l’indebitamento. Ciascun ente territoriale può in ogni caso

ricorrere all'indebitamento nel limite delle spese per rimborsi di prestiti risultanti dal proprio bilancio di

previsione.

La capacità di indebitamento degli enti locali è disciplinata dall’articolo 204 del Tuel il quale, dopo l’ultima

modifica disposta con la legge n. 190/2014 (art. 1, comma 467) è fissato al 10% delle entrate correnti.

La spending review

Gli obiettivi di risparmio connessi alla revisione della spesa pubblica vengono tradotti, per gli enti locali, in tagli

alle risorse trasferite dallo Stato. Le minori entrate “dovrebbero” trovare adeguata compensazione nei risparmi

conseguibili dagli enti nell’attuazione delle misure previste dalle varie disposizioni.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 16

Gli obiettivi di risparmio della spending review per i comuni (dati in milioni di euro)

Provvedimenti Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

DL 95/2012: beni e servizi 500 ml

2.250 ml

2.500 ml

2.600 ml

2.600 ml

2.600 ml

DL 66/2014: beni e servizi 340 ml

510 ml

510 ml

510 ml

Tenuto conto degli ambizioni obiettivi di risparmio enunciati dal Governo nel DEF (32 miliardi a regime), ai tagli

sopra indicati se ne dovranno aggiungere sicuramente altri connessi alla creazione soggetti aggregatori per

l’espletamento delle procedure di acquisto, all’individuazione di parametri di costo per l’acquisto di beni e

servizi, allo svolgimento in forma associata delle funzioni, ecc.

ANALISI DEMOGRAFICA, DEL TERRITORIO E DELLE STUTTURE

L’analisi demografica costituisce certamente uno degli approfondimenti di maggior interesse per un

amministratore pubblico: non dobbiamo dimenticare, infatti, che tutta l’attività amministrativa posta in

essere dall’ente è diretta a soddisfare le esigenze e gli interessi della propria popolazione da molti vista

come “cliente/utente” del comune.

La conoscenza pertanto dei principali indici costituisce motivo di interesse perché permette di orientare

le nostre politiche pubbliche.

La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture costituisce attività prodromica per la

costruzione di qualsiasi strategia.

A tal fine nella tabella che segue vengono riportati i principali dati riguardanti il territorio e le sue

infrastrutture, presi a base della programmazione.

Popolazione Sant'Angelo in Vado 2001-2015

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Sant'Angelo in Vado dal 2001 al

2015. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 17

La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di

ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della

popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data rilevamento Popolazione

residente

Variazione

assoluta

Variazione

percentuale

Numero

Famiglie

Media componenti

per famiglia

2011 (¹) 8 ottobre 4.151 +13 +0,31% 1.547 2,67

2011 (²) 9 ottobre 4.107 -44 -1,06% - -

2011 (³) 31 dicembre 4.109 -29 -0,70% 1.553 2,63

2012 31 dicembre 4.156 +47 +1,14% 1.614 2,56

2013 31 dicembre 4.202 +46 +1,11% 1.589 2,63

2014 31 dicembre 4.155 -47 -1,12% 1.568 2,63

2015 31 dicembre 4.133 -22 -0,53% 1.579 2,60

(¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011.

(²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

(³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010.

La popolazione residente a Sant'Angelo in Vado al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011,

è risultata composta da 4.107 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 4.151. Si

è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 44

unità (-1,06%).

Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio

intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni

di ricostruzione intercensuaria della popolazione.

I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione

Le variazioni annuali della popolazione di Sant'Angelo in Vado espresse in percentuale a confronto con

le variazioni della popolazione della provincia di Pesaro e Urbino e della regione Marche.

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Flusso migratorio della popolazione

Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di

Sant'Angelo in Vado negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e

cancellati dall'Anagrafe del comune.

Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli

dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

Movimento naturale della popolazione

Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i

decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle

nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa

fra le due linee.

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Popolazione per età, sesso e stato civile 2016

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a

Sant'Angelo in Vado per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2016.

La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati

due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori

evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e

divorziati.

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione,

con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri

eventi.

In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom

demografico.

Distribuzione della popolazione 2016 - Sant'Angelo in Vado

Età Celibi

/Nubili

Coniugati

/e

Vedovi

/e

Divorziati

/e Maschi Femmine Totale

%

0-4 181 0 0 0 95 86 181 4,4%

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 20

52,5% 47,5%

5-9 194 0 0 0 105

54,1%

89

45,9% 194 4,7%

10-14 197 0 0 0 90

45,7%

107

54,3% 197 4,8%

15-19 187 0 0 0 98

52,4%

89

47,6% 187 4,5%

20-24 177 4 0 0 92

50,8%

89

49,2% 181 4,4%

25-29 173 47 0 0 110

50,0%

110

50,0% 220 5,3%

30-34 164 87 0 1 124

49,2%

128

50,8% 252 6,1%

35-39 131 169 2 2 154

50,7%

150

49,3% 304 7,4%

40-44 86 208 2 6 161

53,3%

141

46,7% 302 7,3%

45-49 64 216 5 11 148

50,0%

148

50,0% 296 7,2%

50-54 48 237 3 9 141

47,5%

156

52,5% 297 7,2%

55-59 43 236 10 7 157

53,0%

139

47,0% 296 7,2%

60-64 26 223 17 7 137

50,2%

136

49,8% 273 6,6%

65-69 22 181 25 4 113

48,7%

119

51,3% 232 5,6%

70-74 17 135 33 4 94

49,7%

95

50,3% 189 4,6%

75-79 21 121 47 2 93

48,7%

98

51,3% 191 4,6%

80-84 17 62 84 1 74

45,1%

90

54,9% 164 4,0%

85-89 11 29 57 1 33

33,7%

65

66,3% 98 2,4%

90-94 9 11 43 0 15

23,8%

48

76,2% 63 1,5%

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 21

95-99 1 3 11 0 4

26,7%

11

73,3% 15 0,4%

100+ 0 0 1 0 0

0,0%

1

100,0% 1 0,0%

Totale 1.769 1.969 340 55 2.038

49,3%

2.095

50,7%

4.133

Popolazione per classi di età scolastica 2016

Distribuzione della popolazione di Sant'Angelo in Vado per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio

2016. Elaborazioni su dati ISTAT.

Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l'anno scolastico 2016/2017 le scuole di Sant'Angelo

in Vado, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia,

scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

Cittadini stranieri Sant'Angelo in Vado 2016

Popolazione straniera residente a Sant'Angelo in Vado al 1° gennaio 2016. Sono considerati cittadini

stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

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Distribuzione per area geografica di cittadinanza

Gli stranieri residenti a Sant'Angelo in Vado al 1° gennaio 2016 sono 473 e rappresentano l'11,4% della

popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese con il

24,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Pakistan (14,2%) e dal Marocco (12,1%).

Distribuzione della popolazione straniera per età e sesso

In basso è riportata la piramide delle età con la distribuzione della popolazione straniera residente a

Sant'Angelo in Vado per età e sesso al 1° gennaio 2016 su dati ISTAT.

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Indici demografici Sant'Angelo in Vado

Struttura della popolazione e indicatori demografici di Sant'Angelo in Vado negli ultimi anni.

Elaborazioni su dati ISTAT.

Struttura della popolazione dal 2002 al 2016

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti

15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di

una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la

popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.

Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul

sistema lavorativo o su quello sanitario.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 25

Strutture dell’ente

Descrizione Tipologia 2016 2017 2018 2019

Asili nido 48 48 48 48

Scuole materne 150 150 150 150

Scuole elementari 120 120 120 120

Scuole medie 180 180 180 180

Strutture resid. per

anziani

35 35 35 35

Farmacie Comunali 0 0 0 0

Rete fognaria in km 0 0 0 0

bianca 0 0 0 0

nera 0 0 0 0

mista 23 23 23 23

Esistenza depuratore 1 1 1 1

Rete acquedotto in

km

20 24 26 26

Attuazione

serv.idrico integr.

1 1 1 1

Aree verdi, parchi,

giardini

46 46 46 46

Aree verdi, parchi,

giardini

12 12 12 12

Punti luce

illuminazione pub

1.010 1.020 1.020 1.040

Rete gas in Km. 0 0 0 0

Raccolta rifiuti in

quintali

0 0 0 0

civile 12.621 12.400 12.250 12.150

industriale 0 0 0 0

raccolta

differen.

1 1 1 1

Esistenza discarica 2 2 2 2

Mezzi operativi 6 6 6 6

Veicoli 5 5 5 5

Centro elaborazione

dati

2 2 2 2

Personal computer 17 18 18 18

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 27

ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica richiede, quantomeno, l’approfondimento di

specifici profili nonché la definizione dei principali contenuti che la programmazione strategica ed i

relativi indirizzi generali, con riferimento al periodo di mandato, devono avere.

Nei paragrafi che seguono, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne all'ente,

verranno inoltre analizzati:

I servizi e le strutture dell’ente;

Gli strumenti di programmazione negoziata adottati o da adottare;

Le partecipazioni e la conseguente definizione del Gruppo Pubblico Locale;

La situazione finanziaria;

La coerenza con i vincoli del patto di stabilità.

ORGANIZZAZIONE E MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI

Così come prescritto dal punto 8.1 del Principio contabile n.1, l’analisi strategica dell’ente deve

necessariamente prendere le mosse dall’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture

fisiche e dai servizi erogati dall’ente. In particolare, partendo dall’analisi delle strutture esistenti,

verranno in seguito:

analizzate le modalità di gestione dei servizi pubblici locali anche in relazione al conto dei

fabbisogni e dei costi standard, quando saranno disponibili;

definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società

controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli

obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza

dell’ente.

GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

Particolare attenzione, ai fini attuativi delle scelte programmatiche effettuate dall'amministrazione, deve

essere rivolta agli strumenti di programmazione negoziata come, ad esempio, il Patto territoriale (volto

all'attuazione di un programma d'interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello

sviluppo locale), il Contratto d'area (volto alla realizzazione di azioni finalizzate ad accelerare lo

sviluppo e la creazione di posti di lavoro in territori circoscritti, nell'ambito delle aree di crisi indicate

dal Presidente del Consiglio dei ministri) o altri strumenti previsti dalla vigente normativa.

LE PARTECIPAZIONI ED IL GRUPPO PUBBLICO LOCALE

Società ed enti partecipati

Il Gruppo Pubblico Locale, inteso come l’insieme degli enti e delle società controllate, collegate o

semplicemente partecipate dal nostro ente, è riepilogato nelle tabelle che seguono.

Con riferimento a ciascuno di essi si riportano le principali informazioni societarie e la situazione

economica così come risultante dagli ultimi bilanci approvati.

Si precisa che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando

quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18

agosto 2000, n. 267.

Dazione Tipologia % di

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LE MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE

L’attuale ordinamento prevede già delle modalità di rendicontazione dell’attività amministrativa finalizzate anche ad informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi e di raggiungimento degli obiettivi. Ci riferiamo in particolare a:

a) ogni anno, attraverso:

• la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi finalizzata alla salvaguardia degli equilibri di

bilancio;

• l’approvazione, da parte della Giunta, della relazione sulla performance, prevista dal D.Lgs. 150/2009. Il documento rappresenta in modo schematico e integrato il collegamento tra gli strumenti di rendicontazione, in modo da garantire una visione unitaria e facilmente comprensibile della performance dell’ente, evidenziando altresì i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi rilevanti ai fini della valutazione delle prestazioni del personale;

• l’approvazione, da parte della Giunta Comunale, della relazione illustrativa al rendiconto,

prevista dal D.Lgs. n. 267/2000.

b) a fine mandato, attraverso la redazione della relazione di fine mandato, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 149/2011. In tale documento sono illustrati l’attività normativa e amministrativa svolta durante il mandato, i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmatici, la situazione economico-finanziaria dell’Ente e degli organismi controllati, gli eventuali rilievi mossi dagli organismi esterni di

controllo.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 29

COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Documento Unico di Programmazione

Sezione Operativa

2017 - 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 30

INTRODUZIONE ALLA SEZIONE OPERATIVA (SEO)

La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del

processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella

SeS del DUP. In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a

riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.

Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS, costituisce

guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.

La SeO è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero periodo

considerato, e per cassa con riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di natura

economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione.

La SeO supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio.

La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire

gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del

DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.

Il contenuto minimo della SeO è costituito:

dall’indicazione degli indirizzi e degli obiettivi degli organismi facenti parte del gruppo

amministrazione pubblica;

dalla dimostrazione della coerenza delle previsioni di bilancio con gli strumenti urbanistici

vigenti;

per la parte entrata, da una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di

finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli;

dagli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;

dagli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti;

per la parte spesa, da una redazione per programmi all’interno delle missioni, con indicazione

delle finalità che si intendono conseguire, della motivazione delle scelte di indirizzo effettuate

e delle risorse umane e strumentali ad esse destinate;

dall’analisi e valutazione degli impegni pluriennali di spesa già assunti;

dalla valutazione sulla situazione economico – finanziaria degli organismi gestionali esterni;

dalla programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai

suoi aggiornamenti annuali;

dalla programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale;

dal piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni patrimoniali.

La SeO si struttura in due parti fondamentali:

Parte 1, nella quale sono descritte le motivazioni delle scelte programmatiche effettuate, sia con

riferimento all’ente sia al gruppo amministrazione pubblica, e definiti, per tutto il periodo di

riferimento del DUP, i singoli programmi da realizzare ed i relativi obiettivi annuali;

Parte 2, contenente la programmazione dettagliata, relativamente all'arco temporale di

riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e

valorizzazioni del patrimonio.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 31

COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Documento Unico di Programmazione

Sezione Operativa

Parte Prima

2017 - 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 32

SEZIONE OPERATIVA – PARTE I

Nella Parte 1 della SeO del DUP sono individuati, per ogni singola missione e coerentemente agli

indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nell'arco

pluriennale di riferimento della SeO del DUP.

La definizione degli obiettivi dei programmi che l'ente intende realizzare deve avvenire in modo

coerente con gli obiettivi strategici definiti nella SeS.

Per ogni programma devono essere definite le finalità e gli obiettivi annuali e pluriennali che si

intendono perseguire, la motivazione delle scelte effettuate ed individuate le risorse finanziarie, umane

e strumentali ad esso destinate.

Gli obiettivi individuati per ogni programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli

obiettivi strategici contenuti nella SeS e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di

programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione.

L’individuazione delle finalità e la fissazione degli obiettivi per i programmi deve “guidare”, negli

altri strumenti di programmazione, l’individuazione dei progetti strumentali alla loro realizzazione e

l’affidamento di obiettivi e risorse ai responsabili dei servizi.

Gli obiettivi dei programmi devono essere controllati annualmente a fine di verificarne il grado di

raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione, per dare una

rappresentazione veritiera e corretta dei futuri andamenti dell’ente e del processo di formulazione dei

programmi all’interno delle missioni.

L'individuazione degli obiettivi dei programmi deve essere compiuta sulla base dell'attenta analisi

delle condizioni operative esistenti e prospettiche dell'ente nell'arco temporale di riferimento del DUP.

In ogni caso il programma è il cardine della programmazione e, di conseguenza, il contenuto dei

programmi deve esprimere il momento chiave della predisposizione del bilancio finalizzato alla

gestione delle funzioni fondamentali dell’ente.

Il contenuto del programma è l’elemento fondamentale della struttura del sistema di bilancio ed il

perno intorno al quale definire i rapporti tra organi di governo, e tra questi e la struttura organizzativa

e delle responsabilità di gestione dell’ente, nonché per la corretta informazione sui contenuti effettivi

delle scelte dell’amministrazione agli utilizzatori del sistema di bilancio.

Nella costruzione, formulazione e approvazione dei programmi si svolge l’attività di definizione delle

scelte “politiche” che è propria del massimo organo elettivo preposto all’indirizzo e al controllo. Si

devono esprimere con chiarezza le decisioni politiche che caratterizzano l’ente e l’impatto economico,

finanziario e sociale che avranno.

I programmi devono essere analiticamente definiti in modo da costituire la base sulla quale

implementare il processo di definizione degli indirizzi e delle scelte che deve, successivamente,

portare, tramite la predisposizione e l’approvazione del PEG, all’affidamento di obiettivi e risorse ai

responsabili dei servizi.

La Sezione operativa del DUP comprende, per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi

finanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l’andamento storico degli stessi ed i

relativi vincoli.

Comprende altresì la formulazione degli indirizzi in materia di tributi e di tariffe dei servizi, quale

espressione dell’autonomia impositiva e finanziaria dell’ente in connessione con i servizi resi e con i

relativi obiettivi di servizio.

I mezzi finanziari necessari per la realizzazione dei programmi all’interno delle missioni devono

essere “valutati”, e cioè:

a) individuati quanto a tipologia;

b) quantificati in relazione al singolo cespite;

c) descritti in rapporto alle rispettive caratteristiche;

d) misurati in termini di gettito finanziario.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 33

Contestualmente devono essere individuate le forme di finanziamento, avuto riguardo alla natura dei

cespiti, se ricorrenti e ripetitivi - quindi correnti - oppure se straordinari.

Il documento deve comprendere la valutazione e gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il

finanziamento degli investimenti, sulla capacità di indebitamento e soprattutto sulla relativa

sostenibilità in termini di equilibri di bilancio e sulla compatibilità con i vincoli di finanza pubblica.

Particolare attenzione deve essere posta sulla compatibilità con i vincoli del patto di stabilità interno,

anche in termini di flussi di cassa.

Particolare attenzione va posta alle nuove forme di indebitamento, che vanno attentamente valutate

nella loro portata e nei riflessi che provocano nella gestione dell’anno in corso ed in quelle degli anni

successivi.

L'analisi delle condizioni operative dell'ente costituisce il punto di partenza della attività di

programmazione operativa dell'ente.

L'analisi delle condizioni operative dell'ente deve essere realizzata con riferimento almeno ai seguenti

aspetti:

le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili nonché le caratteristiche dei servizi

dell'ente;

i bisogni per ciascun programma all’interno delle missioni, con particolare riferimento ai servizi

fondamentali;

gli orientamenti circa i contenuti degli obiettivi del Patto di Stabilità interno da perseguire ai

sensi della normativa in materia e le relative disposizioni per i propri enti strumentali e società

controllate e partecipate;

per la parte entrata, una valutazione generale sui mezzi finanziari, individuando le fonti di

finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli. La

valutazione delle risorse finanziarie deve offrire, a conforto della veridicità della previsione, un

trend storico che evidenzi gli scostamenti rispetto agli «accertamenti», tenuto conto dell’effettivo

andamento degli esercizi precedenti;

gli indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi;

la valutazione e gli indirizzi sul ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti,

sulla capacità di indebitamento e relativa sostenibilità in termini di equilibri di bilancio e sulla

compatibilità con i vincoli di finanza pubblica;

per la parte spesa, l’analisi degli impegni pluriennali di spesa già assunti;

la descrizione e l’analisi della situazione economico – finanziaria degli organismi aziendali

facenti parte del gruppo amministrazione pubblica e degli effetti della stessa sugli equilibri

annuali e pluriennali del bilancio. Si indicheranno anche gli obiettivi che si intendono

raggiungere tramite gli organismi gestionali esterni, sia in termini di bilancio sia in termini di

efficienza, efficacia ed economicità.

E’ prioritario il finanziamento delle spese correnti consolidate, riferite cioè ai servizi essenziali e

strutturali, al mantenimento del patrimonio e dei servizi ritenuti necessari.

La parte rimanente può quindi essere destinata alla spesa di sviluppo, intesa quale quota di risorse

aggiuntive che si intende destinare al potenziamento quali-quantitativo di una certa attività, o alla

creazione di un nuovo servizio.

Infine, con riferimento alla previsione di spese di investimento e relative fonti di finanziamento,

occorre valutare la sostenibilità negli esercizi futuri in termini di spese indotte.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 34

Per ogni programma deve essere effettuata l’analisi e la valutazione degli impegni pluriennali di spesa

già assunti a valere sugli anni finanziari a cui la SeO si riferisce e delle maggiori spese previste e

derivanti dai progetti già approvati per interventi di investimento.

Una particolare analisi dovrà essere dedicata al “Fondo pluriennale vincolato” sia di parte corrente, sia

relativo agli interventi in conto capitale, non solo dal punto di vista contabile, ma per valutare tempi e

modalità della realizzazione dei programmi e degli obiettivi dell’amministrazione.

nto016

RISORSE, IMPIEGHI E SOSTENIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’ente. L’analisi

strategica, richiede, infatti anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro ente.

A tal fine saranno presentati, con nota di aggiornamento, a seguito delle indicazioni del consiglio

Comunale e con dati definitivi di bilancio, i principali parametri economico finanziari da utilizzare per

identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute dell’ente.

Qualsiasi programmazione finanziaria deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle

gestioni precedenti. In seguito andranno analizzati, con riferimento alle entrate ed alla spesa, gli

andamenti degli ultimi esercizi, presentando questi valori secondo la nuova articolazione di bilancio

prevista dal D.Lgs. n. 118/2011.

2.5.1 Le Entrate

L'attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura della spesa corrente che per quella

d'investimento, ha costituito, per il passato ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento

dell'attività di programmazione del nostro ente.

Al fine di meglio affrontare la programmazione delle spese e nel rispetto delle prescrizioni del Principio

contabile n.1, serviranno specifici approfondimenti con riferimento al gettito previsto delle principali

entrate tributarie ed a quelle derivanti da servizi pubblici.

2.5.1.1 Le entrate tributarie

L’intervento legislativo continuo e spesso poco organico portato avanti dai governi in questi ultimi anni,

non ha agevolato la costruzione del bilancio né, tantomeno, ha definito delle basi dati consolidate su cui

poter costruire le politiche di bilancio future.

2.5.1.2 Le entrate da servizi

Con riferimento alle entrate derivanti dalla erogazione dei servizi da parte del nostro ente, l'andamento

relativo all'ultimo triennio condizionerà le previsioni definitive con riferimento al 2017/2019.

Per ciascuna delle entrate sopra riportate si dovranno evidenziare gli indirizzi tariffari posti a base della

programmazione nel limite consentito dalla legislazione al momento dell’approvazione definitiva.

2.5.1.3 Il finanziamento di investimenti con indebitamento

Per il finanziamento degli investimenti l’ente non prevede di fare ricorso all’indebitamento presso

istituti di credito. Il ricorso all'indebitamento, oltre che a valutazioni di convenienza economica, è

subordinato al rispetto di alcuni vincoli legislativi. Si ricorda, in particolare, la previsione dell’articolo

204 del TUEL in materia di limiti al ricorso all'indebitamento.

2.5.1.4 I trasferimenti e le altre entrate in conto capitale

Altre risorse destinate al finanziamento degli investimenti sono riferibili a trasferimenti in conto capitale

iscritti nel titolo 4 delle entrate.

Le tabelle che seguono sono la sintesi della programmazione e degli indirizzi dell’Amministrazione.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 35

Quadro Riassuntivo

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso

(previsione)

Previsione del

bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7 Correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa

Trasferimenti correnti

Extratributarie

TOTALE ENTRATE CORRENTI

Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio

Fondo Pluriennale Vincolato per spese correnti

Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti

TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A)

2.546.999,73

438.368,73

447.993,03

2.525.241,06

328.958,96

528.650,38

2.390.129,18

388.668,63

502.316,36

2.455.101,74

352.472,44

548.035,22

2.405.955,50

314.122,44

539.035,22

2.426.886,51

314.122,44

535.535,22

2,72

-9,31

9,10

3.433.361,49

3.382.850,40

3.281.114,17

3.355.609,40

3.259.113,16

3.276.544,17

2,27

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

18.524,47

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

-100,00

0,00

3.433.361,49

3.382.850,40

3.299.638,64

3.355.609,40

3.259.113,16

3.276.544,17

1,70

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 36

Quadro Riassuntivo (continua)

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso

(previsione)

Previsione del

bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7 Alienazione di beni e trasferimenti

di capitale

Proventi di urbanizzazione destinati a investimenti

Accensione mutui passivi

Altre accensioni prestiti

Fondo Pluriennale Vincolato per spese in conto capitale

Avanzo di amministrazione applicato per: - fondo ammortamento

- finanziamento investimenti

TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B)

Riduzione di attività finanziarie

Anticipazioni di cassa

TOTALE MOVIMENTO FONDI (C)

TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C)

1.212.535,63

94.599,84

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

723.117,27

52.700,19

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

599.544,81

100.000,00

0,00

0,00

318.122,65

0,00

0,00

0,00

211.576,44

90.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40.000,00

40.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40.000,00

40.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

-64,71

-10,00

0,00

0,00

-100,00

0,00

1.307.135,47

775.817,46

1.017.667,46

301.576,44

80.000,00

80.000,00

-70,37

0,00

2.587.779,56

0,00

2.411.769,23

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

0,00

2.587.779,56

2.411.769,23

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

0,00

7.328.276,52

6.570.437,09

8.317.306,10

7.657.185,84

7.339.113,16

7.356.544,17

-7,94

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Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

1

2

3

4

5

6

7

Imposte tasse e proventi assimilati

Compartecipazione di tributi

Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali

Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma

1.868.642,31

0,00

678.357,42

0,00

1.941.801,06

0,00

583.440,00

0,00

1.683.226,52

0,00

706.902,66

0,00

1.708.500,00

0,00

746.601,74

0,00

1.659.353,76

0,00

746.601,74

0,00

1.680.284,77

0,00

746.601,74

0,00

1,50

0,00

5,62

0,00

TOTALE

2.546.999,73

2.525.241,06

2.390.129,18

2.455.101,74

2.405.955,50

2.426.886,51

2,72

IMPOSTAMUNICIPALE PROPRIA

ALIQUOTE IMU

GETTITO DAEDILIZIARESIDENZIALE (A)

GETTITO DAEDILIZIANON RESIDENZIALE (B)

Esercizio in corso

Esercizio bilancio previsionale annuale

Esercizio in corso

Esercizio bilancio previsionale annuale

Esercizio in corso

Esercizio bilancio previsionale annuale

TOTALE DEL GETTITO (A+B)

IMU I^ Casa

IMU II^ Casa

Fabbricati produttivi

Altro

TOTALE

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

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Trasferimenti correnti

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

Trasferimenti correnti da Famiglie

Trasferimenti correnti da Imprese

Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private

Trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal Resto del Mondo

TOTALE

438.368,73

0,00

0,00

0,00

0,00

328.958,96

0,00

0,00

0,00

0,00

388.668,63

0,00

0,00

0,00

0,00

352.472,44

0,00

0,00

0,00

0,00

314.122,44

0,00

0,00

0,00

0,00

314.122,44

0,00

0,00

0,00

0,00

-9,31

0,00

0,00

0,00

0,00

438.368,73

328.958,96

388.668,63

352.472,44

314.122,44

314.122,44

-9,31

Entrate extratributarie

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

Interessi attivi

Altre entrate da redditi di capitale

Rimborsi e altre entrate correnti

TOTALE

390.225,96

0,00

119,20

7.901,92

49.745,95

449.454,52 13.816,63 68,04 13.828,36 51.482,83

439.655,21

13.433,22

0,00 16.297,71 32.930,22

416.186,54

14.403,00

0,00

14.000,00

103.445,68

410.186,54

14.403,00

0,00

14.000,00

100.445,68

406.686,54

14.403,00

0,00

14.000,00

100.445,68

-5,34

7,22

0,00

-14,10

214,14

447.993,03

528.650,38

502.316,36

548.035,22

539.035,22

535.535,22

9,10

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Entrate in conto capitale

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Tributi in conto capitale

Contributi agli investimenti

Altri trasferimenti in conto capitale

Entrate da alienazioni di beni materiali e immateriali

Altre entrate in conto capitale

TOTALE

0,00

1.117.935,79

0,00

0,00

94.599,84

0,00

548.282,08

0,00

17.415,00

157.420,19

0,00

282.688,37

0,00

138.576,44

178.280,00

0,00

0,00

0,00

121.576,44

90.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

40.000,00

0,00

-100,00

0,00

-12,27

-49,52

1.212.535,63

723.117,27

599.544,81

211.576,44

40.000,00

40.000,00

-64,71

Proventi ed oneri di urbanizzazione

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Proventi ed oneri di urbanizzazione

TOTALE

94.599,84

52.700,19

100.000,00

90.000,00

40.000,00

40.000,00

-10,00

94.599,84

52.700,19

100.000,00

90.000,00

40.000,00

40.000,00

-10,00

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Accensione di prestiti

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Emissione di titoli obbligazionari

Accensione Prestiti a breve termine

Accensione Mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

Altre forme di indebitamento

TOTALE

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

ANALISI DELLE RISORSE

Entrate da riduzione di attività finanziarie e Anticipazioni di cassa

ENTRATE

TREND STORICO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

% scostamento

della col.4 rispetto alla col.3

Esercizio Anno 2014 (accertamenti

competenza)

Esercizio Anno 2015 (accertamenti

competenza)

Esercizio in corso (previsione)

Previsione del bilancio annuale

1° Anno successivo

2° Anno successivo

1

2

3

4

5

6

7

Entrate da riduzione di attività finanziarie

Anticipazioni di cassa

TOTALE

0,00

2.587.779,56

0,00

2.411.769,23

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

4.000.000,00

0,00

0,00

2.587.779,56

2.411.769,23

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

0,00

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2.5.2 La Spesa

Le risorse raccolte e brevemente riepilogate nei paragrafi precedenti sono finalizzate al soddisfacimento

dei bisogni della collettività. A tal fine la tabella che segue riporta l’articolazione della spesa per

missioni con riferimento al periodo 2017/2019.

Si ricorda che il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha

modificato la precedente articolazione, per cui si è proceduto ad una riclassificazione delle vecchie voci

di bilancio.

Denominazione 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

2.5.2.1 La spesa per missioni

La spesa complessiva, precedentemente presentata secondo una classificazione economica (quella per

titoli), viene ora riproposta in un’ottica funzionale, rappresentando il totale di spesa per missione.

Si ricorda che le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle

amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse

destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V

della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato.

Denominazione 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

2.5.2.2 La spesa corrente

Passando all'analisi della spesa per natura, la spesa corrente costituisce quella parte della spesa

finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo.

Denominazione 2014 2015 2016 2017 2018 2019

2.5.2.3 La spesa in c/capitale

Le Spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a

fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad

incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

Denominazione 2014 2015 2016 2017 2018 2019

2.5.2.3.1 Lavori pubblici in corso di realizzazione

La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello stato

di attuazione e realizzazione di quelle in corso.

Principali lavori pubblici in corso di

2.5.2.3.2 Le nuove opere da realizzare

Specifico approfondimento andrà fatto per le opere che l'Amministrazione intende effettuare nel corso

del suo mandato amministrativo. Qualsiasi decisione di investimento non solo comporta un'attenta

analisi del quadro economico dei costi che richiede per la sua realizzazione, ma anche gli effetti che si

riverberano sugli anni successivi in termini di spesa corrente.

Ordinaria

2.5.3 La gestione del patrimonio

E' ormai indubbio che un'attenta gestione del patrimonio, finalizzata alla sua valorizzazione, genera

risorse per le amministrazioni locali, concorrendo a stimolare lo sviluppo economico e sociale del

territorio.

A tal fine si rende necessario analizzare la natura degli immobili dell'ente e il loro attuale utilizzo

nonché le prospettive future di valorizzazione per gli immobili suscettibili di destinazioni non

istituzionali./cambio di

destinazione

2.5.4 Il reperimento e l'impiego di disponibilità di risorse straordinarie e in conto capitale

E' noto che una sana gestione finanziaria richiede che, in fase di programmazione, le entrate aventi

carattere eccezionale siano destinate al finanziamento di spese correnti a carattere non permanente e per

il finanziamento delle spese di investimento.

Per il nostro ente la disponibilità di risorse straordinarie e in conto capitale deriva da:

- recupero evasione straordinario

- proventi dei permessi a costruire

Entrata Straordinaria Importo Impiego

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2.5.5 Sostenibilità e andamento tendenziale dell'indebitamento

Gli enti locali sono chiamati a concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica anche

attraverso il contenimento del proprio debito.

Già la riforma del titolo V della Costituzione con l'art. 119 ha elevato a livello costituzionale il principio

della golden rule: gli enti locali possono indebitarsi esclusivamente per finanziare spese di investimento.

La riduzione della consistenza del proprio debito è un obiettivo a cui il legislatore tende, considerato il

rispetto di questo principio come norma fondamentale di coordinamento della finanza pubblica, ai sensi

dell'art. 117, terzo comma, e art. 119. Tuttavia, oltre a favorire la riduzione della consistenza del debito,

il legislatore ha introdotto nel corso del tempo misure sempre più stringenti che limitano la possibilità di

contrarre nuovo indebitamento da parte degli enti territoriali.

Negli ultimi anni sono state diverse le occasioni in cui il legislatore ha apportato modifiche al Testo

unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, volte a modificare il limite massimo di

indebitamento, rappresentato dall'incidenza del costo degli interessi sulle entrate correnti degli enti

locali.

L'attuale art. 204 del Tuel, sancisce che l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme

di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale dei correlati interessi, sommati agli

oneri già in essere (mutui precedentemente contratti, prestiti obbligazionari precedentemente emessi,

aperture di credito stipulate e garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in conto

interessi) non sia superiore al 10% delle entrate correnti (relative ai primi tre titoli delle entrate del

rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui).

Da ultimo, con la riforma costituzionale e con la legge 24 dicembre 2012, n. 243, di attuazione del

principio di pareggio del bilancio, il ricorso all'indebitamento potrà essere effettuato solo sulla base di

intese a livello regionale al fine di garantire che l'indebitamento avvenga nel rispetto dell'equilibrio

complessivo a livello di comparto regionale.

La legge di stabilità per il 2016 ha operato un congelamento parziale della legge 243/2012 rinviando al

2017 anche l'applicazione della disposizione testé citata.

Nel nostro ente l'ammontare del debito contratto ha avuto un sensibile decremento negli ultimi anni e il

suo andamento è stato influenzato solo da rinegoziazioni concesse dalla Cassa ddPP.

Descrizione 2014 2015 2016 2017 2018 2019

2.5.6 Gli equilibri di bilancio

Per meglio comprendere le scelte adottate dalla nostra amministrazione, viene presentato il bilancio

articolando il suo contenuto in sezioni (secondo uno schema proposto per la prima volta dalla Corte dei

Conti) e verificando, all'interno di ciascuna di esse, se sussiste l'equilibrio tra "fonti" ed "impieghi" in

grado di assicurare all'ente il perdurare di quelle situazioni di equilibrio monetario e finanziario

indispensabili per una corretta gestione.

A tal fine si suddivide il bilancio sarà analizzato in quattro principali partizioni, ciascuna delle quali

evidenzia un particolare aspetto della gestione, cercando di approfondire l'equilibrio di ciascuno di essi.

In particolare, si tratteranno nell'ordine:

a) Bilancio corrente, che evidenzia le entrate e le spese finalizzate ad assicurare l'ordinaria gestione

dell'ente, comprendendo anche le spese occasionali che non generano effetti sugli esercizi successivi;

b) Bilancio investimenti, che descrive le somme destinate alla realizzazione di infrastrutture o

all'acquisizione di beni mobili che trovano utilizzo per più esercizi e che incrementano o decrementano

il patrimonio dell'ente;

c) Bilancio movimento fondi, che presenta quelle poste compensative di entrata e di spesa che hanno

riflessi solo sugli aspetti finanziari della gestione e non su quelli economici;

d) Bilancio di terzi, che sintetizza posizioni anch'esse compensative di entrata e di spesa estranee al

patrimonio dell'ente.

2.5.6.1 Gli equilibri di bilancio di cassa

Altro aspetto di particolare rilevanza ai fini della valutazione della gestione, è quello connesso all'analisi

degli equilibri di cassa, inteso come rappresentazione delle entrate e delle spese in riferimento alle

effettive movimentazioni di numerario, diventerà fondamentale tenere sotto controllo anche questo

aspetto nella gestione dell'esercizio 2017/2019.

ENTRATE CASSA

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 43

2017

RISORSE UMANE DELL'ENTE

Com'è noto, la pianta organica del personale degli enti come il nostro viene configurata, dal vigente

ordinamento, come elemento strutturale correlato all’assetto organizzativo dell’ente per il quale è

prevista una limitazione nelle assunzioni, a fronte dell’obbligo di assumere un'adeguata

programmazione diretta a conseguire obiettivi di efficienza ed economicità della gestione.

Tali scelte programmatiche sono state recepite nel presente documento, prendendo come riferimento

la composizione del personale in servizio.

copertura

COERENZA CON I VINCOLI DEL PAREGGIO DI BILANCIO

Dal 2016 il vincolo di finanza pubblica che tutti gli enti sono chiamati rispettare è il pareggio di bilancio

inteso come saldo di competenza finanziaria non negativo tra le entrate finali e le spese finali.

Per effetto della legge di Bilancio 2017, ex Legge di Stabilità (Legge 11 dicembre 2016, n. 232,

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21 dicembre 2016), nel triennio 2017-2019 il fondo

pluriennale vincolato concorrerà al pareggio al netto dell’indebitamento. Dal 2020 concorrerà tutto il

Fondo pluriennale vincolato (Fpv) finanziato dalle entrate finali. La legge di Bilancio interviene anche

sulle sanzioni per chi non rispetta il pareggio. Nell’insieme si ripropongono le sanzioni già previste per

il patto di stabilità, ma con un recupero triennale dello sforamento. Se quest’ultimo è inferiore al tre per

cento delle entrate finali, le sanzioni vengono attenuate.

Chi rispetta il pareggio si vedrà assegnare le risorse incassate dagli enti inadempienti. Chi rispetta il

pareggio lasciando spazi inutilizzati inferiori all’uno per cento delle entrate finali, avrà un ulteriore

bonus: l’innalzamento al 75 per cento del limite al turnover, attualmente fissato al 25 per cento per i

comuni con pi di 10 mila abitanti

Patto di Stabilità \ Pareggio di Bilancio 2014 2015 2016

Patto di stabilità interno 2014/2015 - Pareggio di Bilancio 2016 Rispettato Rispettato Rispettato

FABBISOGNO DEI PROGRAMMI PER SINGOLA MISSIONE

Il budget di spesa dei programmi

L'Amministrazione pianifica l'attività e formalizza le scelte prese in un documento di programmazione

approvato dal consiglio. Con questa delibera, votata a maggioranza politica, sono identificati sia gli

obiettivi futuri che le risorse necessarie al loro effettivo conseguimento.

Il bilancio è pertanto suddiviso in vari programmi a cui corrispondono i budget di spesa stanziati per

rendere possibile la loro concreta realizzazione. Obiettivi e risorse diventano così i riferimenti ed i

vincoli che delineano l'attività di gestione dell'azienda comunale.

Il successivo prospetto riporta l'elenco completo dei programmi previsti nell'arco di tempo considerato

dalla programmazione e ne identifica il fabbisogno provvisorio, suddiviso in spesa corrente (consolidata

e di sviluppo) e interventi d'investimento, aggiornata con l’approvazione definitiva del bilancio

2017/2019.

Quadro Generale degli Impieghi per Missione

MISSIONE

Anno 2017

Anno 2018

Anno 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 44

Servizi istituzionali e generali e di gestione

Servizi istituzionali e generali e di gestione

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

604.990,74

587.186,36

587.186,36

Imposte e tasse a carico dell'ente

74.076,30

73.219,66

73.219,66

Acquisto di beni e servizi

307.937,38

327.637,38

327.637,38

Trasferimenti correnti

63.041,81

63.325,32

64.464,89

Interessi passivi

24.341,40

20.946,93

20.533,35

Altre spese correnti

48.075,56

48.075,56

48.075,56

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

20.000,00

25.000,00

25.000,00

Altre spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Totale Servizi istituzionali e generali e di gestione

1.142.463,19

1.145.391,21

1.146.117,20

Giustizia

Giustizia

0,00

0,00

0,00

Totale Giustizia

0,00

0,00

0,00

Ordine pubblico e sicurezza

Ordine pubblico e sicurezza

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

68.226,09

68.022,33

68.022,33

Imposte e tasse a carico dell'ente

4.689,43

4.620,16

4.620,16

Acquisto di beni e servizi

52,28

52,28

52,28

Trasferimenti correnti

7.000,00

7.000,00

7.000,00

Altre spese correnti

203,64

203,64

203,64

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0,00

0,00

0,00

Totale Ordine pubblico e sicurezza

80.171,44

79.898,41

79.898,41

Istruzione e diritto allo studio

Istruzione e diritto allo studio

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

63.653,21

63.388,55

63.388,55

Imposte e tasse a carico dell'ente

941,11

941,11

941,11

Acquisto di beni e servizi

167.323,58

172.733,58

169.233,58

Trasferimenti correnti

4.800,00

4.800,00

4.800,00

Interessi passivi

5.307,34

5.177,87

5.042,24

Altre spese correnti

1.757,69

1.757,69

1.757,69

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

90.000,00

10.000,00

10.000,00

Altre spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Totale Istruzione e diritto allo studio

333.782,93

258.798,80

255.163,17

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

39.438,76

39.111,68

39.111,68

Imposte e tasse a carico dell'ente

3.780,01

3.665,60

3.665,60

Acquisto di beni e servizi

56.153,26

47.053,26

41.553,26

Trasferimenti correnti

28.266,00

28.266,00

28.266,00

Interessi passivi

6.859,65

6.682,88

6.498,45

Altre spese correnti

600,00

316,64

316,64

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 45

Quadro Generale degli Impieghi per Missione

MISSIONE

Anno 2017

Anno 2018

Anno 2019

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0,00

0,00

0,00

Contributi agli investimenti

0,00

0,00

0,00

Totale Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

135.097,68

125.096,06

119.411,63

Politiche giovanili, sport e tempo libero

Politiche giovanili, sport e tempo libero

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Acquisto di beni e servizi

92.319,84

88.819,84

88.819,84

Trasferimenti correnti

5.000,00

5.000,00

5.000,00

Interessi passivi

5.283,87

4.406,75

3.489,37

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

6.000,00

0,00

0,00

Totale Politiche giovanili, sport e tempo libero

108.603,71

98.226,59

97.309,21

Turismo

Turismo

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Acquisto di beni e servizi

418,27

418,27

418,27

Trasferimenti correnti

25.000,00

25.000,00

25.000,00

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0,00

0,00

0,00

Totale Turismo

25.418,27

25.418,27

25.418,27

Assetto del territorio ed edilizia abitativa

Assetto del territorio ed edilizia abitativa

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Acquisto di beni e servizi

3.500,00

5.000,00

5.000,00

Trasferimenti correnti

156,84

156,84

156,84

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

10.000,00

10.000,00

10.000,00

Totale Assetto del territorio ed edilizia abitativa

13.656,84

15.156,84

15.156,84

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

28.786,26

28.786,26

28.786,26

Imposte e tasse a carico dell'ente

1.901,25

1.901,25

1.901,25

Acquisto di beni e servizi

628.803,22

651.534,93

674.326,37

Trasferimenti correnti

3.237,28

3.237,28

3.237,28

Interessi passivi

8.567,26

8.362,43

8.147,52

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

28.576,44

0,00

0,00

Totale Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

699.871,71

693.822,15

716.398,68

Trasporti e diritto alla mobilità

Trasporti e diritto alla mobilità

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

29.250,30

26.154,02

26.154,02

Imposte e tasse a carico dell'ente

2.748,38

2.604,76

2.604,76

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 46

Acquisto di beni e servizi

189.475,00

137.475,00

137.475,00

Trasferimenti correnti

2.248,20

2.248,20

2.248,20

Interessi passivi

50.449,27

49.179,78

47.853,10

Quadro Generale degli Impieghi per Missione

MISSIONE

Anno 2017

Anno 2018

Anno 2019

Altre spese correnti

3.922,84

3.922,84

3.922,84

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

40.000,00

0,00

0,00

Contributi agli investimenti

0,00

0,00

0,00

Altre spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Totale Trasporti e diritto alla mobilità

318.093,99

221.584,60

220.257,92

Soccorso civile

Soccorso civile

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Imposte e tasse a carico dell'ente

581,19

581,19

581,19

Acquisto di beni e servizi

2.368,51

2.368,51

2.368,51

Altre spese correnti

1.986,78

1.986,78

1.986,78

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0,00

0,00

0,00

Totale Soccorso civile

4.936,48

4.936,48

4.936,48

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Redditi da lavoro dipendente

36.285,59

35.992,04

35.992,04

Imposte e tasse a carico dell'ente

2.565,87

2.463,19

2.463,19

Acquisto di beni e servizi

193.441,42

153.441,42

153.441,42

Trasferimenti correnti

165.690,09

163.335,60

163.335,60

Interessi passivi

36.934,80

35.980,80

34.985,76

Altre spese correnti

941,10

941,10

941,10

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

30.000,00

0,00

0,00

Altre spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Totale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

465.858,87

392.154,15

391.159,11

Tutela della salute

Tutela della salute

0,00

0,00

0,00

Totale Tutela della salute

0,00

0,00

0,00

Sviluppo economico e competitività

Sviluppo economico e competitività

0,00

0,00

0,00

Spese correnti

0,00

0,00

0,00

Imposte e tasse a carico dell'ente

0,00

0,00

0,00

Acquisto di beni e servizi

62.265,67

62.265,67

62.265,67

Trasferimenti correnti

12.815,63

12.815,63

6.815,63

Altre spese correnti

1.545,34

1.545,34

1.545,34

Spese in conto capitale

0,00

0,00

0,00

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0,00

0,00

0,00

Contributi agli investimenti

0,00

0,00

0,00

Totale Sviluppo economico e competitività

76.626,64

76.626,64

70.626,64

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 47

Politiche per il lavoro e la formazione professionale

Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0,00

0,00

0,00

Totale Politiche per il lavoro e la formazione professionale

0,00

0,00

0,00

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

0,00

0,00

0,00

Quadro Generale degli Impieghi per Missione

MISSIONE

Anno 2017

Anno 2018

Anno 2019

Totale Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

0,00

0,00

0,00

Energia e diversificazione delle fonti energetiche

Energia e diversificazione delle fonti energetiche

0,00

0,00

0,00

Totale Energia e diversificazione delle fonti energetiche

0,00

0,00

0,00

Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0,00

0,00

0,00

Totale Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali

0,00

0,00

0,00

Relazioni internazionali

Relazioni internazionali

0,00

0,00

0,00

Totale Relazioni internazionali

0,00

0,00

0,00

Fondi e accantonamenti

Fondi e accantonamenti

0,00

0,00

0,00

Altre spese correnti

59.787,41

55.180,13

63.680,13

Totale Fondi e accantonamenti

59.787,41

55.180,13

63.680,13

Debito pubblico

Debito pubblico

0,00

0,00

0,00

Rimborso Prestiti

0,00

0,00

0,00

Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

89.300,39

93.306,54

97.494,19

Totale Debito pubblico

89.300,39

93.306,54

97.494,19

Anticipazioni finanziarie

Anticipazioni finanziarie

0,00

0,00

0,00

Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

Totale Anticipazioni finanziarie

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

TOTALE GENERALE

7.553.669,55

7.285.596,87

7.303.027,88

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 48

SERVIZI GENERALI E ISTITUZIONALI

Missione 01 e relativi programmi

Rientrano nelle finalità di questa missione, articolata in programmi, gli interventi di amministrazione e per il

funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività di sviluppo in un’ottica di

governance e partenariato, compresa la comunicazione istituzionale. Appartengono alla missione gli obiettivi di

amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi, l’amministrazione e il corretto

funzionamento dei servizi di pianificazione economica e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali.

Sono ricomprese in questo ambito anche l’attività di sviluppo e gestione delle politiche per il personale e gli

interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica.

L’ Amministrazione ha programmato interventi per migliorare la struttura organizzativa dell’Ente, attraverso la

riorganizzazione di settori di particolare rilevanza, valutando soluzioni associate da consolidare o innovare,

potenziali esternalizzazioni di servizi per la migliore fruizione dei medesimi da parte dei cittadini.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M001

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

604.990,74

52.95%

587.186,36

51.27%

587.186,36

51.23%

Imposte e tasse a carico dell'ente

74.076,30

6.48%

73.219,66

6.39%

73.219,66

6.39%

Acquisto di beni e servizi

307.937,38

26.95%

327.637,38

28.6%

327.637,38

28.59%

Trasferimenti correnti

63.041,81

5.52%

63.325,32

5.53%

64.464,89

5.62%

Interessi passivi

24.341,40

2.13%

20.946,93

1.83%

20.533,35

1.79%

Altre spese correnti

48.075,56

4.21%

48.075,56

4.2%

48.075,56

4.19%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

20.000,00

1.75%

25.000,00

2.18%

25.000,00

2.18%

Altre spese in conto capitale

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

1.142.463,19

1.145.391,21

1.146.117,20

GIUSTIZIA

Missione 02 e relativi programmi

Le funzioni esercitate in materia di giustizia sono limitate all'assunzione di eventuali oneri conseguenti alla

presenza, nel proprio territorio, di uffici giudiziari, di uffici del giudice di pace e della casa circondariale.. Non

rientra nella programmazione di questa Amministrazione.

ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

Missione 03 e relativi programmi

L’attività di programmazione connessa all’esercizio di questa missione è legata all’esercizio delle attribuzioni di

amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla

polizia locale, commerciale ed amministrativa. Sono incluse in questo contesto le attività di supporto alla

programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche, oltre le forme di collaborazione con

altre forze di polizia presenti sul territorio. Le competenze nel campo della polizia locale, e come conseguenza di

ciò anche la pianificazione delle relative prestazioni, si esplica nell'attivazione di servizi, atti o provvedimenti

destinati alla difesa degli interessi pubblici ritenuti, dalla legislazione vigente, meritevoli di tutela.

Da numerosi anni il servizio di polizia locale è gestito in Associazione, con convenzione ai sensi dell’art.30

TUEL 267/2000, con i Comuni facenti parte dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro compresa quest’ultima

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 49

ed i comuni di Apecchio e Piobbico. L’ultima convenzione scade il 31/03/2017 ed è in corso di esame una nuova

bozza di convenzione. SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M003

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

68.226,09

85.1%

68.022,33

85.14%

68.022,33

85.14%

Imposte e tasse a carico dell'ente

4.689,43

5.85%

4.620,16

5.78%

4.620,16

5.78%

Acquisto di beni e servizi

52,28

0.07%

52,28

0.07%

52,28

0.07%

Trasferimenti correnti

7.000,00

8.73%

7.000,00

8.76%

7.000,00

8.76%

Altre spese correnti

203,64

0.25%

203,64

0.25%

203,64

0.25%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

80.171,44

79.898,41

79.898,41

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Missione 04 e relativi programmi

La programmazione in tema di diritto allo studio abbraccia il funzionamento e l’erogazione di istruzione di

qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei vari servizi connessi, come l’assistenza scolastica, il

trasporto e la refezione, ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo

studio. Sono incluse in questo contesto anche le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al

monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Si tratta pertanto di ambiti operativi finalizzati a rendere effettivo il

diritto allo studio rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e logistico che si sovrappongono all'effettivo

adempimento dell'obbligo della frequenza scolastica da parte della famiglia e del relativo nucleo familiare.

Alla fine dell’anno 2016, come risulta dalla deliberazione della Giunta Comunale n.125 del 03/11/2016, è stato

deciso l’accorpamento delle sei classi della scuola secondaria di 1° grado (medie) nella sede attuale della scuola

primaria (elementari) ai fini della realizzazione del progetto di organizzazione del polo scolastico. Sono stati

stanziati € 80.000,00 finanziati con quota parte dell’alienazione del capannone comunale finalizzati al

miglioramento della struttura oggetto del trasferimento. L’accorpamento è finalizzato ad una pi funzionale

erogazione dei servizi scolastici e ad una razionalizzazione delle spese. SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M004

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

63.653,21

19.07%

63.388,55

24.49%

63.388,55

24.84%

Imposte e tasse a carico dell'ente

941,11

0.28%

941,11

0.36%

941,11

0.37%

Acquisto di beni e servizi

167.323,58

50.13%

172.733,58

66.74%

169.233,58

66.32%

Trasferimenti correnti

4.800,00

1.44%

4.800,00

1.85%

4.800,00

1.88%

Interessi passivi

5.307,34

1.59%

5.177,87

2%

5.042,24

1.98%

Altre spese correnti

1.757,69

0.53%

1.757,69

0.68%

1.757,69

0.69%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

90.000,00

26.96%

10.000,00

3.86%

10.000,00

3.92%

Altre spese in conto capitale

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

333.782,93

258.798,80

255.163,17

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 50

VALORIZZAZIONE BENI E ATTIV. CULTURALI

Missione 05 e relativi programmi

Appartengono alla missione, suddivisa nei corrispondenti programmi, l’amministrazione e il funzionamento delle

prestazioni di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione, dei beni di interesse storico, artistico e

culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Rientrano nel campo l’amministrazione, il

funzionamento e l’erogazione di servizi culturali, con il sostegno alle strutture e attività culturali non finalizzate al

turismo, incluso quindi il supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative

politiche. Le funzioni esercitate in materia di cultura e beni culturali sono pertanto indirizzate verso la tutela e la

piena conservazione del patrimonio di tradizioni, arte e storia dell'intera collettività locale, in tutte le sue

espressioni. E’ prevista la individuazione di una nuova localizzazione del sito museale nel prestigioso palazzo

“Mercuri”. L’attivazione di nuovi spazi a favore della cultura con costi sostanzialmente invariati.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M005

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

39.438,76

29.19%

39.111,68

31.27%

39.111,68

32.75%

Imposte e tasse a carico dell'ente

3.780,01

2.8%

3.665,60

2.93%

3.665,60

3.07%

Acquisto di beni e servizi

56.153,26

41.56%

47.053,26

37.61%

41.553,26

34.8%

Trasferimenti correnti

28.266,00

20.92%

28.266,00

22.6%

28.266,00

23.67%

Interessi passivi

6.859,65

5.08%

6.682,88

5.34%

6.498,45

5.44%

Altre spese correnti

600,00

0.44%

316,64

0.25%

316,64

0.27%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0%

0%

0%

Contributi agli investimenti

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

135.097,68

125.096,06

119.411,63

POLITICA GIOVANILE, SPORT E TEMPO LIBERO

Missione 06 e relativi programmi

Le funzioni esercitate nel campo sportivo e ricreativo riguardano la gestione dell'impiantistica sportiva in tutti i

suoi aspetti, che vanno dalla costruzione e manutenzione degli impianti e delle attrezzature alla concreta gestione

operativa dei servizi attivati. Queste attribuzioni si estendono fino a ricomprendervi l'organizzazione diretta o

l'intervento contributivo nelle manifestazioni a carattere sportivo o ricreativo. Appartengono a questo genere di

Missione, pertanto, l’amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la

fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi

sportivi e ricreativi, e le misure di supporto alla programmazione e monitoraggio delle relative politiche.

Sono stanziate risorse per il mantenimento delle strutture sportive da gestire in convenzione. E’ prevista altresì la

possibilità di integrazione delle strutture esistenti con nuove attività (beach-volley). E’ in programma l’istituzione

della consulta giovanile.

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SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M006

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Acquisto di beni e servizi

92.319,84

85.01%

88.819,84

90.42%

88.819,84

91.28%

Trasferimenti correnti

5.000,00

4.6%

5.000,00

5.09%

5.000,00

5.14%

Interessi passivi

5.283,87

4.87%

4.406,75

4.49%

3.489,37

3.59%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

6.000,00

5.52%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

108.603,71

98.226,59

97.309,21

TURISMO

Missione 07 e relativi programmi

Le attribuzioni esercitabili nel campo turistico riguardano sia l'erogazione di servizi turistici che la realizzazione

diretta o indiretta di manifestazioni a richiamo turistico. Queste funzioni possono estendersi, limitatamente agli

interventi non riservati espressamente dalla legge alla regione o alla provincia, fino a prevedere l’attivazione di

investimenti mirati allo sviluppo del turismo.

Entrano nella missione l’amministrazione e il funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo per la

promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le possibili attività di supporto e stimolo alla

programmazione, al coordinamento ed al monitoraggio delle relative politiche. A ciò si sommano gli interventi

nell'ambito della politica regionale in materia di turismo e sviluppo turistico.

E’ intento di questa Amministrazione sfruttare il prezioso patrimonio ambientale, culturale ed archeologico tra cui

emerge a livello nazionale la “Domus del Mito”, mettendolo a sistema per favorire l’incremento del turismo.

Rientra in questa ottica la valorizzazione del prodotto tartufo, la cui festa nazionale è giunta alla 54^ edizione

coinvolgendo le realtà istituzionali ed economiche della Regione Marche e delle Regioni limitrofe ed ampliando

l’arco temporale a “tutto l’anno”.

Si conferma l’accordo di collaborazione con la Confcommercio per la gestione del punto IAT dalla quale può

derivare una rete di rapporti in grado di attivare un flusso di visitatori dalla costa alle aree interne con ricaduta

positiva per il sistema paese.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M007

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Acquisto di beni e servizi

418,27

1.65%

418,27

1.65%

418,27

1.65%

Trasferimenti correnti

25.000,00

98.35%

25.000,00

98.35%

25.000,00

98.35%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

25.418,27

25.418,27

25.418,27

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ASSETTO TERRITORIO, EDILIZIA ABITATIVA

Missione 08 e relativi programmi

I principali strumenti di programmazione che interessano la gestione del territorio e l’urbanistica sono il piano

regolatore generale, il piano particolareggiato e quello strutturale, il programma di fabbricazione, il piano

urbanistico ed il regolamento edilizio.

Questi strumenti delimitano l'assetto e l’urbanizzazione del territorio individuando i vincoli di natura urbanistica

ed edilizia, con la conseguente definizione della destinazione di tutte le aree comprese nei confini.

Competono all’ente locale, e rientrano pertanto nella missione, l’amministrazione, il funzionamento e fornitura di

servizi ed attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di

supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M008

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Acquisto di beni e servizi

3.500,00

25.63%

5.000,00

32.99%

5.000,00

32.99%

Trasferimenti correnti

156,84

1.15%

156,84

1.03%

156,84

1.03%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

10.000,00

73.22%

10.000,00

65.98%

10.000,00

65.98%

TOTALE MISSIONE

13.656,84

15.156,84

15.156,84

SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA AMBIENTE

Missione 09 e relativi programmi

Le funzioni attribuite all’ente in materia di gestione del territorio e dell'ambiente hanno assunto una crescente

importanza, dovuta alla maggiore sensibilità del cittadino e dell’amministrazione verso un approccio che

garantisca un ordinato sviluppo socio/economico del territorio, il più possibile compatibile con il rispetto e la

valorizzazione dell'ambiente.

La programmazione, in questo contesto, abbraccia l’amministrazione e il funzionamento delle attività e dei servizi

connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, la difesa del suolo

dall’inquinamento, la tutela dell'acqua e dell'aria.

Competono all’ente locale l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei diversi servizi di igiene

ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e il servizio idrico.

E’ in programma l’adeguamento, in sintonia con i comuni limitrofi ed il soggetto gestore del servizio igiene

urbana, il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti mediante il sistema di “prossimità spinta” in alcune

zone del territorio comunale. Si ripropone la manutenzione e la pulizia delle aree verdi coniugando, come in

passato, l’interesse all’ambiente con l’interesse all’inclusione sociale.

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SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M009

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

28.786,26

4.11%

28.786,26

4.15%

28.786,26

4.02%

Imposte e tasse a carico dell'ente

1.901,25

0.27%

1.901,25

0.27%

1.901,25

0.27%

Acquisto di beni e servizi

628.803,22

89.85%

651.534,93

93.91%

674.326,37

94.13%

Trasferimenti correnti

3.237,28

0.46%

3.237,28

0.47%

3.237,28

0.45%

Interessi passivi

8.567,26

1.22%

8.362,43

1.21%

8.147,52

1.14%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

28.576,44

4.08%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

699.871,71

693.822,15

716.398,68

TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ

Missione 10 e relativi programmi

Le funzioni esercitate nella Missione interessano il campo della viabilità e dei trasporti, e riguardano sia la

gestione della circolazione e della viabilità che l'illuminazione stradale locale. I riflessi economici di queste

competenze possono abbracciare il bilancio investimenti e la gestione corrente. Competono all’ente locale

l’amministrazione, il funzionamento e la regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e

l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla

programmazione, coordinamento e al successivo monitoraggio delle relative politiche, eventualmente estese

anche ai possibili interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e

mobilità sul territorio.

Un occhio di riguardo è posto nei confronti della mobilità sostenibile per la quale è stata inoltrata insieme ad altri

32 enti una specifica richiesta di finanziamento al Ministero dell’Ambiente il cui progetto è stato provato con

deliberazione della Giunta Comunale n. 153 del 28/12/2016.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M010

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

29.250,30

9.2%

26.154,02

11.8%

26.154,02

11.87%

Imposte e tasse a carico dell'ente

2.748,38

0.86%

2.604,76

1.18%

2.604,76

1.18%

Acquisto di beni e servizi

189.475,00

59.57%

137.475,00

62.04%

137.475,00

62.42%

Trasferimenti correnti

2.248,20

0.71%

2.248,20

1.01%

2.248,20

1.02%

Interessi passivi

50.449,27

15.86%

49.179,78

22.19%

47.853,10

21.73%

Altre spese correnti

3.922,84

1.23%

3.922,84

1.77%

3.922,84

1.78%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

40.000,00

12.57%

0%

0%

Contributi agli investimenti

0%

0%

0%

Altre spese in conto capitale

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

318.093,99

221.584,60

220.257,92

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SOCCORSO CIVILE

Missione 11 e relativi programmi

La presenza di rischi naturali o ambientali, unitamente all'accresciuta cultura della tutela e conservazione del

territorio, produce un crescente interesse del cittadino verso questi aspetti evoluti di convivenza civile.

L’ente può quindi esercitare ulteriori funzioni di protezione civile, e quindi di intervento e supporto nell'attività di

previsione e prevenzione delle calamità.

Appartengono alla Missione l’amministrazione e il funzionamento degli interventi di protezione civile sul

territorio, la previsione, prevenzione, soccorso e gestione delle emergenze naturali. Questi ambiti abbracciano la

programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile, comprese altre attività

intraprese in collaborazione con strutture che sono competenti in materia di gestione delle emergenze.

Sono state gettate le basi per un maggior riconoscimento della meritoria attività che il gruppo comunale di

Protezione Civile ha dimostrato negli anni dotandolo di spazi organizzativi più idonei presso la struttura ex

Assam di proprietà regionale. SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M011

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Imposte e tasse a carico dell'ente

581,19

11.77%

581,19

11.77%

581,19

11.77%

Acquisto di beni e servizi

2.368,51

47.98%

2.368,51

47.98%

2.368,51

47.98%

Altre spese correnti

1.986,78

40.25%

1.986,78

40.25%

1.986,78

40.25%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

4.936,48

4.936,48

4.936,48

POLITICA SOCIALE E FAMIGLIA

Missione 12 e relativi programmi

Le funzioni esercitate nel campo sociale riguardano aspetti molteplici della vita del cittadino che richiedono un

intervento diretto o indiretto dell'ente dai primi anni di vita fino all'età senile.

La politica sociale adottata nell'ambito territoriale ha riflessi importanti nella composizione del bilancio e nella

programmazione di medio periodo, e questo sia per quanto riguarda la spesa corrente che gli investimenti.

Questa missione include l’amministrazione, il funzionamento e la fornitura dei servizi in materia di protezione

sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di

esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno alla cooperazione e al terzo settore che operano in questo

ambito d'intervento.

E’ confermato il fondo di solidarietà comunale così come tutte le altre azioni utili al sostegno sociale.

Prosegue l’azione di ottimizzazione delle risorse con cambio di modalità di gestione dalla forma in economia a

quella in concessione che comporta certezza nei rapporti tra il comune ed il gestore.

Sono state create sinergie con la Regione Marche che ha messo a disposizione risorse da reimpiegare nella

struttura e nei servizi sociali generali.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 55

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M012

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Redditi da lavoro dipendente

36.285,59

7.79%

35.992,04

9.18%

35.992,04

9.2%

Imposte e tasse a carico dell'ente

2.565,87

0.55%

2.463,19

0.63%

2.463,19

0.63%

Acquisto di beni e servizi

193.441,42

41.52%

153.441,42

39.13%

153.441,42

39.23%

Trasferimenti correnti

165.690,09

35.57%

163.335,60

41.65%

163.335,60

41.76%

Interessi passivi

36.934,80

7.93%

35.980,80

9.18%

34.985,76

8.94%

Altre spese correnti

941,10

0.2%

941,10

0.24%

941,10

0.24%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

30.000,00

6.44%

0%

0%

Altre spese in conto capitale

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

465.858,87

392.154,15

391.159,11

TUTELA DELLA SALUTE

Missione 13 e relativi programmi

La competenza dell’ente locale in ambito sanitario è limitata dalla presenza, in un contesto a carattere così

specialistico, di altri soggetti che operano direttamente sul territorio con una competenza di tipo istituzionale che

non di rado è esclusiva.

Con questa doverosa premessa, appartengono alla Missione con i relativi programmi le attribuzioni di

amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi relativi alle attività per la prevenzione, la tutela e la cura

della salute, unitamente ad eventuali interventi residuali in materia di edilizia sanitaria.

Non rientrano nel contesto e competenza di questo ente.

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ

Missione 14 e relativi programmi

L'azione dell’ente nelle pi vaste tematiche economiche e produttive è spesso indirizzata a stimolare un più

incisivo intervento di altre strutture pubbliche, come la regione, la provincia e la camera di commercio che, per

competenza istituzionale, operano abitualmente in questo settore.

Premesso questo, sono comprese in questa Missione l’amministrazione e il funzionamento delle attività per la

promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, inclusi i servizi e gli interventi per

lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del commercio e dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di

pubblica utilità.

Queste attribuzioni si estendono, in taluni casi, alla valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo

sviluppo tecnologico del territorio.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 56

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M014

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Spese correnti

0%

0%

0%

Imposte e tasse a carico dell'ente

0%

0%

0%

Acquisto di beni e servizi

62.265,67

81.26%

62.265,67

81.26%

62.265,67

88.16%

Trasferimenti correnti

12.815,63

16.72%

12.815,63

16.72%

6.815,63

9.65%

Altre spese correnti

1.545,34

2.02%

1.545,34

2.02%

1.545,34

2.19%

Spese in conto capitale

0%

0%

0%

Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni

0%

0%

0%

Contributi agli investimenti

0%

0%

0%

TOTALE MISSIONE

76.626,64

76.626,64

70.626,64

Nell'ambito delle politiche attive mirate allo sviluppo economico della comunità, si è ritenuto utile, necessario ed

indispensabile confermare le misure di beneficio economico a favore di nuove attività economiche che si

insediano nel territorio comunale con un fondo per l'erogazione di contributi sia in fase di avvio sia nei primi tre

anni di attività. Viene inoltre programmato un progetto di rilancio in collaborazione con l’Università degli Studi

di Urbino attivando un assegno di ricerca cofinanziato al 50% da Comune e Università della durata di un anno,

volto ad effettuare analisi, verifiche quadri economici delle attività produttive, analisi potenzialità in relazione al

patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale per la valorizzazione turistica, sostegno allo sviluppo

economico con formulazione di proposte atte a valorizzare le tipicità locali, favorire i flussi turistici e supportare

la promozione dei prodotti del territorio.

LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE

Missione 15 e relativi programmi

I principali interventi nell’ambito del lavoro rientrano nelle competenze prioritarie di strutture che fanno

rifermento allo stato, alla regione ed alla provincia. L’operatività dell’ente in questo contesto così particolare è

quindi sussidiaria rispetto le prestazioni svolte da altri organismi della pubblica amministrazione. Partendo da

questa premessa, l'ente locale può operare sia con interventi di supporto alle politiche attive di sostegno e

promozione dell'occupazione, che mediante azioni volte al successivo inserimento del prestatore d'opera nel

mercato del lavoro. Rientrano in questo ambito anche gli interventi a tutela dal rischio di disoccupazione, fino alla

promozione, sostegno e programmazione della rete dei servizi per il lavoro, per la formazione e l'orientamento

professionale. Rientra nella programmazione indiretta all’interno delle altre missioni.

AGRICOLTURA E PESCA

Missione 16 e relativi programmi

Rientrano in questa Missione, con i relativi programmi, l’amministrazione, funzionamento e l’erogazione di

servizi inerenti allo sviluppo sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agro-industriale, alimentare,

forestale, zootecnico, della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Queste competenze, per altro secondarie

rispetto l’attività prioritaria dell’ente locale, possono abbracciare sia la programmazione, coordinamento e

monitoraggio delle politiche sul territorio, in accordo con la programmazione comunitaria e statale, che gli

interventi nell'ambito della politica regionale in materia di agricoltura, sistemi agroalimentari, caccia e pesca. In

questo caso, come in tutti i contesti d'intervento diretto sull’economia, le risorse utilizzabili in loco sono

particolarmente contenute. Rientra nella programmazione indiretta all’interno delle altre missioni.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 57

ENERGIA E FONTI ENERGETICHE

Missione 17 e relativi programmi

L'organizzazione di mezzi strumentali ed umani richiesti per l'esercizio di attività produttive o distributive, come

la produzione o l’erogazione del gas metano, dell'elettricità e del teleriscaldamento, hanno bisogno di un bagaglio

di conoscenze economiche ed aziendali molto specifiche. Si tratta di attività produttive che sono spesso gestite da

società a capitale pubblico più che da servizi gestiti in economia. Partendo da questa premessa, possono essere

attribuite all’ente le attività di programmazione del sistema energetico e di possibile razionalizzazione delle reti

energetiche nel territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale statale. Queste competenze possono

estendersi fino alle attività per incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Rientra

nella programmazione indiretta all’interno delle altre missioni.

RELAZIONI CON AUTONOMIE LOCALI

Missione 18 e relativi programmi

Questa missione, insieme all'analoga dedicata ai rapporti sviluppati con l’estero, delimita un ambito operativo

teso a promuovere lo sviluppo di relazioni intersettoriali con enti, strutture e organizzazioni che presentano gradi

di affinità o di sussidiarietà, e questo sia per quanto riguarda le finalità istituzionali che per le modalità di

intervento operativo sul territorio. Rientrano in questo contesto le erogazioni verso altre amministrazioni per

finanziamenti non riconducibili a specifiche missioni, i trasferimenti perequativi e per interventi in attuazione del

federalismo fiscale. Comprende le concessioni di crediti a favore di altre amministrazioni territoriali, oltre agli

interventi della politica regionale unitaria per le relazioni con le autonomie, o comunque legate alla collettività.

Rientra nella programmazione indiretta all’interno delle altre missioni.

RELAZIONI INTERNAZIONALI

Missione 19 e relativi programmi

Il contesto in cui opera la missione è molto particolare ed è connesso a situazioni specifiche dove, per effetto di

affinità culturali, storiche o sociali, oppure in seguito alla presenza di sinergie economiche o contiguità territoriali,

l’ente locale si trova ad operare al di fuori del contesto nazionale. Sono caratteristiche presenti in un numero

limitato di enti. In questo caso, gli interventi possono abbracciare l’amministrazione e il funzionamento delle

attività per i rapporti e la partecipazione ad associazioni internazionali di regioni ed enti locali, per i programmi di

promozione internazionale e per l'attività di cooperazione internazionale allo sviluppo. Rientrano nel contesto

anche gli specifici interventi della politica regionale di cooperazione territoriale a carattere transfrontaliero.

Rientra nella programmazione indiretta all’interno delle altre missioni.

FONDI E ACCANTONAMENTI

Missione 20 e relativi programmi

Questa missione, dal contenuto prettamente contabile, è destinata ad evidenziare gli importi degli stanziamenti di

spesa per accantonamenti al fondo di riserva per spese impreviste ed al fondo svalutazione crediti di dubbia

esigibilità. Per quanto riguarda questa ultima posta, in presenza di crediti di dubbia esigibilità l'ente effettua un

accantonamento al fondo svalutazione crediti vincolando a tal fine una quota dell’avanzo di amministrazione. Il

valore complessivo del fondo dipende dalla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che presumibilmente

si formeranno nell’esercizio entrante, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi

precedenti (media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata).

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SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M020

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Altre spese correnti

59.787,41

100%

55.180,13

100%

63.680,13

100%

TOTALE MISSIONE

59.787,41

55.180,13

63.680,13

DEBITO PUBBLICO

Missione 50 e relativi programmi

La missione, di stretta natura finanziaria, è destinata a contenere gli stanziamenti di spesa destinati al futuro

pagamento delle quote interessi e capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente con relative spese accessorie,

oltre alle anticipazioni straordinarie. In luogo di questa impostazione cumulativa, la norma contabile prevede la

possibile allocazione degli oneri del debito pubblico in modo frazionato dentro la missione di appartenenza.

Rientrano in questo ambito le spese da sostenere per il pagamento degli interessi e capitale relativi alle risorse

finanziarie acquisite con emissione di titoli obbligazionari, prestiti a breve termine, mutui e finanziamenti a medio

e lungo termine e altre forme di indebitamento e relative spese accessorie di stretta competenza dell'ente.

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M050

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Rimborso Prestiti

0%

0%

0%

Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine

89.300,39

100%

93.306,54

100%

97.494,19

100%

TOTALE MISSIONE

89.300,39

93.306,54

97.494,19

ANTICIPAZIONI FINANZIARIE

Missione 60 e relativi programmi

Questa missione comprende le spese sostenute dall'ente per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate

dall'istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria. Queste anticipazioni di fondi vengono concesse dal

tesoriere per fronteggiare momentanee esigenze di cassa e di liquidità in seguito alla mancata corrispondenza tra

previsioni di incasso e relativo fabbisogno di cassa per effettuare i pagamenti. Questo genere di anticipazione è

ammessa entro determinati limiti stabiliti dalla legge. In questo comparto sono collocate anche le previsioni di

spesa per il pagamento degli interessi passivi addebitati all'ente in seguito all'avvenuto utilizzo nel corso dell'anno

dell'anticipazione di tesoreria. Questi oneri sono imputati al titolo primo della spesa (spese correnti).

SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DELLA MISSIONE M060

IMPIEGHI

2017 2018 2019

entità

% su Tot

entità

% su Tot

entità

% su Tot

Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

4.000.000,00

100%

4.000.000,00

100%

4.000.000,00

100%

TOTALE MISSIONE

4.000.000,00

4.000.000,00

4.000.000,00

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Documento Unico di Programmazione

Sezione Operativa

Parte Seconda

2017 - 2019

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 60

IL PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI Ai sensi della vigente normativa, recentemente innovata con il nuovo codice dei contratti pubblici

approvato con D.Lgs 18.04.2016 n.50, la realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere

svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; i lavori da realizzare

nel primo anno del triennio, inoltre, sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di

previsione per gli investimenti in lavori pubblici ed il loro finanziamento.

In relazione alle disponibilità finanziarie previste nei documenti di programmazione economica, è stato

costruito il "Quadro delle risorse disponibili", riportato nello schema della scheda 1 del D.M.

11/11/2011 (art. 13, DPR 207/2010), nel quale sono indicati, secondo le diverse provenienze, le somme

complessivamente destinate all'attuazione del programma.

A tal fine sono state predisposte le tabelle che seguono.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 62

IL PROGRAMMA TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE

Ai sensi dell’articolo 91 del Tuel, gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla

programmazione triennale del fabbisogno di personale, obbligo non modificato dalla riforma contabile

dell’armonizzazione. L’art. 3, comma 5-bis, D.L. n. 90/2015, convertito dalla L. n. 114/2015, ha

introdotto il comma 557-quater alla L. n. 296/2006 che dispone che: “A decorrere dall anno 2015 gli

enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il

contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data

di entrata in igore della resente dis osizione”.

Con deliberazione n. 29 del 15/02/2017 la giunta Comunale ha approvato il programma del fabbisogno

del personale per il triennio 2017 – 2019, prevedendo:

la conferma, nella sua consistenza complessiva, la dotazione organica dell’ente, prevista in

ventisei posti, come da allegato “A” che forma parte integrante e sostanziale del presente

provvedimento.

il seguente fabbisogno occupazionale per il triennio 2017 - 2019:

ANNO 2017:

a. assunzione di una figura professionale B3 “Collaboratore” a tempo indeterminato a tempo pieno dal

01/10/2017;

b. utilizzo di una figura professionale “Istruttore Direttivo Tecnico”, Cat. “D” per far fronte alla

necessità dell’ufficio tecnico associato mediante convenzione ai sensi dell’art. 14 CCNL 2004, per 18

ore settimanali, fino al 30/06/2017;

c. prosecuzione utilizzo congiunto ai sensi dell’art. 14 CCNL 2004, nell’ambito dell’orario di servizio,

di una figura professionale “Geometra”, Cat. “C” per 18 ore settimanali, proveniente da altro Comune,

fino al 31/03/2017;

d. assunzione di una figura professionale “Istruttore Tecnico” Cat. “C” tramite procedura di mobilità in

ingresso ai sensi dell’art. 30 comma 1 del d.lgs. 165/01° tempo pieno dal 01/04/2017.

ANNO 2018: Non si prevedono nuove assunzioni.

ANNO 2019: Non si prevedono nuove assunzioni.

1) Di dare atto che:

- questo Ente non si trova in condizioni strutturalmente deficitarie e non ha dichiarato il dissesto

finanziario, secondo le previsioni di cui all’art. 242 del D.lgs. n. 267/2000;

- ha rispettato il pareggio di bilancio (ex patto di stabilità);

- la spesa del personale dell’esercizio finanziario 2017 non supera quella della media del triennio

2011/2013;

- con deliberazione G.C. n. 9 in data 6/11/2015 è stato approvato il Piano triennale di azioni positive

in materia di pari opportunità ai sensi dell'art. 48, comma 1, del D.lgs. 198/2006;

- per quanto riguarda le assunzioni a titolo di lavoro flessibile la spesa complessiva non è superiore

alla spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.

- di dare atto che sono stati rispettati i vincoli di finanza pubblica-pareggio di bilancio;

- non risultano eccedenze di personale rispetto alle esigenze funzionali dei servizi di competenza ai

sensi dell'articolo 16 della Legge 183/2011 (legge di stabilità), che sostituisce l'articolo 33 del

D.lgs. 165/2001.

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COMUNE DI SANT’ ANGELO IN VADO PROVINCIA DI PESARO E URBINO - DUP 2017 - 2019 Pag. 63

IL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI

L'art. 58 del D.L. 25 giugno 2008, n.112, così come convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133,

stabilisce che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, gli enti

locali, con delibera dell'organo di governo, individuano, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti

della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel

territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di

valorizzazione ovvero di dismissione. I riflessi finanziari dell'adozione del Piano delle Alienazioni e

delle Valorizzazioni per il triennio 2017/2019, sono sintetizzabili nella seguente tabella, in cui trovano

evidenza, per ciascuna tipologia di bene oggetto di alienazione o valorizzazione, le ricadute in termini di

entrate in conto capitale:

ALIENAZIONI

Elenco degli immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente,

suscettibili di valorizzazione e di dismissione per l’anno 2017, ai sensi dell’art. 58 del D.L.

25/06/2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla Legge 06/08/2008, n. 133

N. BENE

CATASTO TERRENI/FABBRICATI

VALORE

Foglio Particelle Mq.

1 Ex scuola rurale di San Martino in

Selvanera 7 257-265-266-267 1.232 € 59.500,00

2 Ex essiccatoio in località Cà Casuccio

34 116

209 € 26.000,00

41 115

3

Terreno nella Zona Produttiva di

completamento D.1 in via Salvo

D’Acquisto

41 113/parte 800 € 48.000,00

4 Terreno in località San Martino con

diritto sulla corte comune

20 18 48

€ 1.920,00 con diritto sulla corte in comune con le altre

particelle 17 e 19 del foglio 20 della superficie

di mq. 240

5 Terreno nella Zona Produttiva di

completamento D.1 in via Vito Massani 41 639 19 € 1.140,00

6 Terreno nella Zona Produttiva di

completamento D.1 in via Vito Massani 41 640 29 € 1.740,00

7 Locale Piazza Mar del Plata 87 200 – sub 1 25,75 € 25.750,00

8 Terreno in zona di completamento B1

lungo la strada Provinciale Piobbichese 48 69/parte 640 € 25.600,00

9 Terreno destinato a verde pubblico

attrezzato

48 385/parte 1.000

€ 60.000,00 Oltre al pagamento del valore dell’area,

l’acquirente dovrà realizzare anche il tratto di

strada e le relative OO.UU. per collegare Via

Einaudi con Via Togliatti

TOTALE € 249.650,00