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COMUNE DI VITTORIA (RG) – PROGETTO CAPANNONE IN Z.to. D.1. - RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE
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REGIONE SICILIANA
PROVINCIA DI RAGUSA
COMUNE DI VITTORIA
CCOOMMUUNNEE DDII
VVIITTTTOORRIIAA
UFFICIO TECNICO
DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE
TERRITORIALE UFFICIO DEL PIANO
PPRROOGGEETTTTOO DDII UUNN CCAAPPAANNNNOONNEE AARRTTIIGGIIAANNAALLEE AA MMEEZZZZOO
LLOOTTTTIIZZZZAAZZIIOONNEE IINN ZZ..TT..OO DD..11.. DDEELL PP..RR..GG.. VVIIGGEENNTTEE
DITTA XXXXXXXX.
RRAAPPPPOORRTTOO AAMMBBIIEENNTTAALLEE
PPRREELLIIMMIINNAARREE VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’
(ai sensi dell’art. 12 della Parte Seconda del D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 come sostituita dal D. Lgs n. 4
del 16 gennaio 2008 e ss.mm.ii.)
Il redattore Dott. Ing. Michele Marcosano
Progettista Lottizzazione e Capannone Artigianale
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ELENCO ACRONIMI
Acronimo Definizione
AC Autorità Competente (ARTA Sicilia, DTA, Servizio 1 VAS-VIA)
AP Autorità Procedente (Comune di Cefalù)
ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente
ARTA Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente
CE (o COM) Commissione Europea
Direttiva Direttiva 2001/42/CE
D. Lgs. Decreto legislativo
GURS Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
LR Legge Regionale
PAI Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico
PMA Piano di Monitoraggio Ambientale
RMA Rapporto di Monitoraggio Ambientale
RA Rapporto Ambientale
RP Rapporto Preliminare
SCMA Soggetti Competenti in Materia Ambientale
SIC Siti di Interesse Comunitario
VAS Valutazione Ambientale Strategica
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Premessa
In adempienza del D. Lgs n. 152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii. la ditta “Xxxxxxxxxxxx”, tramite
l’amministratore unico - Xxxxxxxxxxxx nato a Xxxxxxxxxxxx C.F. XXXXXXXXXXXX (Promittente
acquirente), giusto preliminare che si allega la presente - è chiamata a corredare il “Piano di
lottizzazione per la costruzione di un Capannone in acciaio in zona D.1. del vigente PRG”
(di seguito “Piano”), della specifica Valutazione Ambientale Strategica (di seguito “procedura di
VAS”), secondo le disposizioni di cui all’art. 12 del Decreto sopra richiamato. In questa fase i
“soggetti” interessati dalla “procedura di VAS” sono l’autorità competente e l’autorità
procedente. (Tabella 1).
Tabella 1: Soggetti interessati dalla procedura VAS
Struttura competente Indirizzo Posta elettronica Sito web
Autorità
Competente1
Assessorato regionale territorio e ambiente,
Dipartimento territorio ed ambiente,
Servizio 1 VAS-VIA
Via Ugo La
Malfa
169, 90146
Palermo
dipartimento.ambiente@certm
ail.
regione.sicilia.it www.artasicilia.eu
Autorità
Procedente2
Comune di Vittoria
(RG)
Via Bixio 34 -
97019 Vittoria
(RG)
munevittoria.gov.it
http://www.comune
vittoria.gov.it/
Il presente documento, redatto da tecnico abilitato, su richiesta dell’autorità procedente
(Comune di Vittoria), si configura quale rapporto preliminare, con riferimento ai criteri di cui
alla Direttiva 42/2001/CE, recepita nell’ordinamento giuridico nazionale dal D. Lgs 152/2006, poi
modificato dal D. Lgs 4/2008 e più di recente dal D. Lgs. 128/2010, nello specifico, redatto ai
sensi dell’art. 12, comma 1 del D. Lgs. n.152 del 03/04/2006 e ss.mm.ii. e secondo le disposizioni
del modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani e
programmi (DGR n. 200 del 10/6/2009, Allegato A),
ha lo scopo di individuare i possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione del
“Progetto”. In questa fase, infatti, l’autorità procedente entra in consultazione, sin dai momenti
preliminari dell’attività di elaborazione del “Progetto”, con l’autorità competente (Assessorato
1 Autorità competente (AC): la pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità,
l’elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, e l’adozione dei provvedimenti conclusivi in materia
di VIA, nel caso di progetti [art. 5, comma 1, lettera p) del D. Lgs 152/2006 e s.m.i.]. 2 Autorità procedente (AP): la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma soggetto alle disposizioni del presente
decreto, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la
pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma [art. 5, comma 1, lettera q) del D.L.vo 152/2006 e
s.m.i.].
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regionale territorio e ambiente, Dipartimento territorio ed ambiente, Servizio 1 VAS-VIA) e i
soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio
delle informazioni da includere nel successivo rapporto ambientale. Questo documento quindi,
costituisce, una sintesi preliminare, ovvero un Rapporto Ambientale, delle valutazioni relative ad
eventuali impatti che la realizzazione del “progetto”, possono esercitare sull’ambiente naturale e
urbano e sulla salute umana Il presente documento viene sottoposto al Servizio 1 VIA_VAS del
Dipartimento Regionale del Territorio ed Ambiente, identificato come soggetto competente in
forza del Documento approvato con D.G.R.S. 200/2009 in attuazione dell’art. 59 della L.R.
6/2009, e che dovrà farsi carico degli adempimenti consequenziali specificati nel citato D. Lgs n.
4/2008.
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COMUNE DI VITTORIA
(RG)
PROGETTO DI UN CAPANNONE ARTIGIANALE Progetto di un capannone artigianale da destinare a lavaggio e igienizzazione di
camion per il trasporto merci ed in particolare Ortofrutta – ditta “Xxxxxxxxxxxx”
RAPPORTO AMBIENTALE
PRELIMINARE AI SENSI DELL’ART. 12 DEL DLGS 151/2006
sommario
1) INTRODUZIONE
2) RIFERIMENTI GENERALI E CONTENUTI DEL PROGETTO
3) COMPONENETI AMBIENTALI INFORMATIVI
4) I POSSIBILI EFFETTI AMBIENTALI DEL PROGETTO
5) ANALISI AMBIENTALE
6) INQUADRAMENTO URBANISTICO
7) POSSIBILI EFFETTI AMBIENTALI DEL “PIANO” IN FASE DI CANTIERE
8) OBBIETTIVO DI PROTEZIONE AMBIENTALE
9) QUADRO SINOTTICO DELLE CRITICITÀ ED OPPORTUNITÀ
10) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL “PROGETTO”
11) CONCLUSIONE
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1) INTRODUZIONE
1.1. Scopo del documento di Rapporto Ambientale
Nella procedura in oggetto l’Autorità Procedente (AP) è l’amministrazione Comunale di
Vittoria che ha in vigore il PRG con i relativi regolamenti, l’Autorità Competente (AC) è la
Regione Siciliana ed il Proponente la ditta Xxxxxxxxxxxx che propone il “Piano”.
La presente relazione è stata redatta per conto del proponente, al fine di fornire all’Autorità
Procedente (AP), l’Amministrazione Comunale di Vittoria, la documentazione necessaria per
elaborare lo studio ambientale strategico relativo all’insediamento di un capannone
Artigianale in Z.to. D.1 “SOGGETTO PERTANTO A PIANO DI LOTTIZZAZIONE”.
L’AP sottopone la documentazione all’Autorità Competente (AC) che deve esprimere il
provvedimento di verifica di assoggettabilità.
Nello specifico, oggetto dello studio sono le informazioni riguardanti le caratteristiche del
piano di lottizzazione (ancorchè costituita da un unico lotto), la definizione delle aree
potenzialmente coinvolte in essi e gli effetti attesi dalla sua realizzazione.
Questo mira ad una verifica preliminare di assoggettabilità alla procedura VAS, la cosiddetta
fase di screening, prevista dall’’art. 3, comma 3 e 5 della direttiva CE/42/2001 “…per i piani e
i programmi di cui al paragrafo 2 che determinano l’uso di piccole aree a livello locale e per
le modifiche minori di piani e dei programmi di cui al paragrafo 2, la valutazione ambientale
è necessaria solo se gli Stati membri determinano che essi possono avere effetti significativi
sull’ambiente…”, così come introdotta, nell’ordinamento nazionale, dall’art. 12 del D. Lgs 03
Aprile 2006 n. 156 e ss.mm.ii.
Il progetto è costituito da una nuova costruzione di un capannone artigianale da destinare
a lavaggio e igienizzazione di mezzi per il trasporto di prodotti ortofrutticoli, sito nel
Comune di Vittoria e dalla realizazione degli spazi Pubblici “di legge” ovvero parcheggi,
marciapiedi, verde….ecc.ecc si precisa che si tratta di piccola area a livello locale. (i dettagli
numerici farano parte di ua taella in appresso)
1.2. Riferimenti normativi e linee guida
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Di seguito si riportano dei riferimenti normativi e procedurali della valutazione ambientale
strategica, e del piano di lottizzazione.
Valutazione Ambientale Strategica: La norma di riferimento a livello comunitario per la
valutazione ambientale strategica (VAS) è la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio del 27 giugno 2001 (GU L 197 del 21/7/2001), concernente la valutazione degli
effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. Essa si pone l’obiettivo “di garantire
un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di
considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi, al
fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che venga effettuata la valutazione
ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi
sull’ambiente”. La stessa Direttiva, inoltre, risponde alle indicazioni della convenzione
internazionale firmata ad Aarhus nel 1998, fondata sul diritto all’informazione, sul diritto alla
partecipazione alle decisioni e sull’accesso alla giustizia.
La Direttiva 2001/42/CE è stata recepita a livello nazionale dal D. Lgs. n. 152 del 03/04/2006,
recante “Norme in materia ambientale” (G.U.R.I. n. 88 del 14/4/2006, Suppl. Ord. n. 96), così
come modificato dal D. Lgs. n. 4 del 16/01/2008, recante “Ulteriori disposizioni correttive ed
integrative del D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, recante Norme in materia ambientale”
(G.U.R.I. n. 24 del 29/1/2008). Il “piano” in questione, pertanto, seguirà l’iter normativo
dettato dall’art. 12 del Decreto sopra richiamato, il quale prevede le seguenti fasi:
� l’autorità procedente trasmette all’autorità competente il presente rapporto
preliminare;
� l’autorità competente in collaborazione con l’autorità procedente, individua i
soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmette loro il
documento preliminare per acquisirne il parere. Il parere è inviato entro trenta giorni
all’autorità competente ed all’autorità procedente;
� l’autorità competente, sulla base degli elementi di cui all’Allegato I del D. Lgs. n. 152
del 03/04/2006 e ss.mm.ii. e tenuto conto dei pareri pervenuti dai soggetti
competenti in materia ambientale, verifica se il “Piano” possa avere impatti
significativi sull’ambiente;
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� l’autorità competente, sentita l’autorità procedente, tenuto conto dei pareri
pervenuti, emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il “Piano”
dalla procedura di VAS di cui agli articoli da 13 a 18 del D. Lgs. n. 152 del 03/04/2006
e ss.mm.ii. e, se del caso, definendo le necessarie prescrizioni;
� il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, sarà reso
pubblico.
Nell’attesa che la Regione siciliana emani una propria normativa regionale in materia di
valutazione ambientale strategica, la Giunta regionale, con propria deliberazione, ha definito
il modello metodologico procedurale della valutazione ambientale strategica (VAS) di piani
e programmi (DGR n. 200 del 10/6/2009, Allegato A3), a cui il presente documento fa
riferimento in merito ai contenuti.
Come detto in precedenza, la normativa Italiana con il TU n. 152 del 2 Aprile 2006 e con il
D.L. 4 del 16 Gennaio 2008 recante “Ulteriori norma…” definiscono il percorso procedurale
da seguire per quei piani e programmi che, a parere dell’Autorità Competente, possono
essere escluse dal processo di VAS.
L’art. 12 - Verifica di assoggettabilità prevede al comma 1 che “nel caso di piani e
programmi di cui all'articolo 6, comma 3, l'autorità procedente trasmette all'autorità
competente, su supporto cartaceo ed informatico, un rapporto preliminare comprendente
una descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli
impatti significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano o programma, facendo
riferimento ai criteri dell'allegato I del presente decreto”.
L’art. 12 inoltre al comma 4 definisce tempistica e modalità burocratica relative alla
procedura riportando che “L'autorità competente, sentita l'autorità procedente, tenuto
conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione di cui al comma 1,
emette il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il piano o il programma
dalla valutazione di cui agli articoli da 13 a 18 e, se del caso, definendo le necessarie
prescrizioni”, mentre al comma 5 prevede che “Il risultato della verifica di assoggettabilità,
comprese le motivazioni, deve essere reso pubblico”.
3 La DGR n. 200 del 10/6/2009, Allegato A è stata redatta ai sensi dell’art. 59, comma 1 della L.R. n. 6 del 14/5/2009 (G.U.R.S. n.22 del 20/5/2009), ai sensi del D.Lgs. n. 152 del 3/4/2006 e ss.mm.ii..
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L’art. 6 - Oggetto della disciplina prevede al comma 3 che “per i piani e i programmi di cui
al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori
dei piani e dei programmi di cui al comma 2, la valutazione ambientale è necessaria qualora
l'autorità competente valuti che possano avere impatti significativi sull'ambiente, secondo le
disposizioni di cui all'articolo 12”.
“ALLEGATO I - CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ DI PIANI E PROGRAMMI DI
CUI ALL’ARTICOLO 12”.
1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti
elementi:
� in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per
progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni
e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;
� in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi
quelli gerarchicamente ordinati;
� la pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni
ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;
� problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;
� la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria
nel settore dell’ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o
alla protezione delle acque).
Allegato I - Art. 12 del DL . 4 del 16 Gennaio 2008
2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in
particolare, dei seguenti elementi:
� probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti;
� carattere cumulativo degli impatti;
� natura transfrontaliera degli impatti;
� rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti);
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� entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione
potenzialmente interessate);
� valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:
delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei
livelli di qualità ambientale dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo;
� impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario
o internazionale.
2. Riferimenti generali e contenuti del progetto
Il Comune di Vittoria ha un territorio complessivamete esteso di Km2 182,48, una
popolazione di circa 63.000 Abitanti ed una densita di 343,86 Ab/Km2 compreso tra i
territori di Gela, Ragusa, Comiso, Acate.
Dal Puto di vista Morfologico è pianeggiante, raggiunge il Mare co la sua località marinara,
Scoglitti, ed ha 12 Km di coste
2.1 - Il P.R.G. e lo stato attuale
Il Comune di Vittoria è dotato di un Piano Regolatore Generale approvatolo strumento
urbanistico generale approvato il 16/10/2003, con DDG, dipartimento Urbanistica, n.
1151, oggi con vincoli preordinati all’espropriazione decaduti.
Il vigente PRG risalente al 2003, risulta in parte non attuato, sia per le previsioni di servizi
che per quelle residenziali e/o produttive.
Il territorio comunale è suddiviso nelle seguenti zone:
Il territorio comunale di Vittoria è suddiviso nelle seguenti zone territoriali omogenee in
applicazione del D.M. nº 1444 del 2.4.1968
A - le parti del territorio di particolare interesse storico, architettonico e ambientale
comprendenti il nucleo di fondazione di Vittoria e la sua prima espansione;
B - le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate diverse dalla zona A e così
ulteriormente classificate:
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B1 z.t.o. residenziale e commerciale con edifici caratterizzati da valori storici,
architettonici e ambientali
da tutelare (D. ARTA 1151/2003 -la z.t.o. B1 è stata annessa alla zona A);
B2 z.t.o. residenziali di margine urbano sulla vallata dell'Ippari;
B3 z.t.o. residenziale;
B4 z.t.o. residenziali parzialmente edificate;
B5 z.t.o. residenziali;
BS1 z.t.o. residenziale comprendente il nucleo urbano della frazione
BS2 z.t.o. residenziali parzialmente edificate esterne al nucleo urbano della frazione di
Scoglitti;
Bnc nuclei residenziali nella campagna;
C - le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi prevalentemente residenziali
e così ulteriormente classificate:
C1 nuove z.t.o. residenziali di espansione;
C2 nuove z.t.o. residenziali di espansione;
C3.1 nuova z.t.o. residenziale di espansione di interesse panoramico in contrada
Mendolilli; (deve essere disattesa in considerazione che ricade all’interno della
riserva naturale “pini d’aleppo”. per gli immobili eventualmente esistenti
all’interno di tale area sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione
ordinaria, straordinaria e di risanamento conservativo)
C3.2 nuove z.t.o. residenziali di espansione;
C3.3 nuove z.t.o. residenziali di espansione;
C4 nuove z.t.o. residenziali di espansione;
CS1 nuove z.t.o. residenziali di espansione di Scoglitti;
CS2 nuove z.t.o. del litorale destinate alla residenza stagionale e ad attività ricettive di tipo
turistico;
CS3 nuove z.t.o. destinate ai complessi ricettivi all'aria aperta sotto forma di campeggi;
CA z.t.o. per insediamenti alberghieri;
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D - le parti del territorio destinate ad insediamenti industriali o ad essi assimilati e ad
insediamenti commerciali e direzionali e così ulteriormente classificate:
D1 z.t.o. per insediamenti artigianali e per la piccola industria;
D2 nuove z.t.o. per insediamenti industriali;
D3 nuova z.t.o. per insediamenti industriali legati alla conservazione, alla lavorazione e alla
trasformazione dei prodotti agricoli;
D4 z.t.o. commerciale preferenziale per il nuovo mercato ortofrutticolo;
D5 z.t.o. commerciale preferenziale per il nuovo mercato dei fiori e per il mercato cittadino
degli ortaggi e della frutta;
D6 nuova z.t.o. al servizio degli insediamenti industriali, compresi nella zona industriale di
Vittoria ovest, e del mercato ortofrutticolo;
D7 nuove z.t.o. destinate alle attività direzionali e commerciali;
E - le parti del territorio prevalentemente destinate agli usi agricoli;
F - le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale e così
ulteriormente classificate:
F1 z.t.o. per attrezzature pubbliche per l'istruzione superiore all'obbligo;
F2 z.t.o. per attrezzature pubbliche sanitarie, ospedaliere e per l’assistenza
F3 z.t.o. destinate ad attrezzature pubbliche di interesse urbano o sovracomunale;
F4 z.t.o. degli impianti pubblici di servizio tecnico urbano;
F5 z.t.o. dell'ex campo di concentramento;
F6 parchi pubblici urbani attrezzati per lo sport, lo spettacolo e la ricreazione;
Fv6 parchi urbani attrezzati per lo sport, lo spettacolo e la ricreazione e per insediamenti
polifunzionali
per attività culturali, ricreative, direzionali e commerciali.;
Fs6 parco urbano di Scoglitti attrezzato per lo sport, lo spettacolo e la ricreazione.;
F7 parco pubblico urbano per l'auditorium all'aperto Scoglitti;
F8 area portuale di Scoglitti;
F9 z.t.o. litoranea destinata ad attrezzature ed impianti per la fruizione del mare;
F10 riserva naturale "Pini D’Aleppo".
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"G" le parti del territorio vincolate e così classificate:
G1 zone vincolate a causa della loro pericolosità geologica e sismica;
G2 zone sottoposte a vincolo di protezione del nastro stradale;
G3 zone sottoposte a vincolo di protezione della linea ferroviaria;
G4 zone sottoposte a vincolo di rispetto cimiteriale;
G5 zone sottoposte a vincolo di tutela archeologica;
G6 zone vincolate nel territorio di Vittoria e Scoglitti;
G7 zone vincolate litoranee;
G8 zone della costa del demanio marittimo vincolate ad arenile e per l'uso del mare a fini
balneari
2.2 - Contenuti del progetto
Il progetto in questione, prevede la realizzazione di n. 1 Capannone Artigianale, in Z.to. D.1.
del vigente PRG, da realizzare su di un terreno di proprietà4 della ditta committente.
Si riporta lo quanto previsto nelle NTA Art.37
ART. 37 Zone D1
ZONE PER INSEDIAMENTI ARTIGIANALI E LA PICCOLA INDUSTRIA
Le zone D1 comprendono le parti del territorio già parzialmente occupate da stabilimenti artigianali o per la
piccola industria e le parti del territorio destinate a nuovi impianti artigianali o per la piccola industria;
sono inoltre ammesse aree ed attrezzature per l’esposizione e la commercializzazione dei prodotti lavorati
dalleaziende insediate nonché di altre aziende, ma limitatamente a prodotti relativi al mobilio, all’arredo
domestico, per gli uffici e le comunità, alle stoviglie e alle utensilerie domestiche e simili, con esclusione di articoli
lavorati e semilavorati per l’edilizia, l’agricoltura, l’industria chimica e simili.
Nell’ambito delle zone D1 sono individuate nelle tavole del PRG i comparti preferenziali per le attività connesse
alla lavorazione dei marmi e dei materiali lapidei e i comparti preferenziali per le attività connesse alla
conservazione e alla lavorazione dei prodotti della pesca.
Nell’ambito della zona D1 non è consentito edificare residenze, eccetto eventuali alloggi per il personale della
custodia con superficie utile abitabile non superiore a mq 95,00; detta residenza deve essere disposta in modo da
garantire le migliori condizioni rispetto a fumi, scarichi, rumori etc..
4 Allo stato attuale vi è un prelimiare
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Per gli edifici residenziali esistenti nell’ambito della zona D1 sono consentiti, previo rilascio di singola
concessione edilizia, interventi di ristrutturazione edilizia, ampliamento, sopraelevazione, demolizione e
riedificazione nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
• densità fondiaria massima paria a mc/mq 5,00; altezza massima pari a ml 11,00 e comunque nel rispetto del
D.M. LL.PP. 16.01.’96; nei casi di demolizione e riedificazione va destinata a parcheggio una superficie non
inferiore a mq 1,00 per ogni 20 mc di volume edificato.
Nell’ambito delle zone D1 l’edificazione avverrà tramite piani particolareggiati o piani di lottizzazione
convenzionati, nei quali oltre alle specifiche caratteristiche delle tipologie edilizie e delle aree scoperte dovrà
risultare:
a) reperimento e cessione gratuita al Comune di un’area non inferiore al 10% della superficie territoriale oggetto
di p.p. o p.l., da destinare a spazi pubblici, attività collettive, verde pubblico, parcheggi, etc., di cui al punto 1)
dell’art. 5 del D.M. 1444/68, e cessione gratuita al Comune dell’area per le sedi viarie di accesso
secondo le quantità di volta in volta risultati dal piano di lottizzazione; le aree di cui sopra sono ubicate in base
al piano di lottizzazione convenzionato e spettano al richiedente le spese conseguenti le permute,
cessioni o altre operazioni fondiarie in merito;
b) assunzione a carico del richiedente degli oneri relative alle fognature, alla rete idrica, alla rete elettrica, alla
rete di distribuzione del gas, alla pubblica illuminazione in base all’art. 13 della Legge 20/1/1977 n.10, e una
quota parte degli oneri per le attrezzature degli spazi pubblici, delle attrezzature collettive, del verde
pubblico e dei parcheggi;
c) il versamento cauzionale prima del rilascio di ogni singola concessione di un importo per metro quadrato a
titolo di quota parte per gli oneri di urbanizzazione secondaria per quanto alla lettera b e secondo le quote che
verranno stabilite dall’Amministrazione Comunale;
d) assunzione a carico del richiedente degli oneri per la costruzione del sistema di depurazione delle acque di
scarico come risulterà dal piano di lottizzazione convenzionato e assunzione degli oneri per il funzionamento e la
manutenzione del sistema stesso;
e) nei casi di lavorazione di marmi e di materiali lapidei deve essere indicato il sistema adottato per lo scarico dei
fanghi e dei residui di lavorazione secondo le leggi vigenti in materia.
La superficie minima del lotto potrà variare dai mq 600 ai mq 800, la superficie media dai mq 1000 ai mq
3000, la larghezza minima dai ml 20 ai ml 25, la larghezza media dai 30 ai ml. 35.
I fabbricati possono essere isolati o in continuazione; per i fabbricati isolati il distacco dai confini deve essere
almeno pari alla metà dell’altezza massima del fabbricato e comunque non inferiore a ml 3,00; i fabbricati in
continuazione devono essere unitamente progettati.
Il rilascio della concessione per la costruzione di impianti artigianali è subordinata alla presentazione e alla
approvazione del progetto esecutivo del sistema di depurazione adottato per i fumi prodotti dal laboratorio
COMUNE DI VITTORIA (RG) – VARIANT
e del progetto esecutivo del sistema di approvvigionamento idrico ove questa non avvenga tramite
municipale.
Gli interventi sugli edifici esistenti entro il perimetro delle aree da sottoporre a p.p. o p.l. saranno regolati
dalle norme tecniche dei progetti di p.p. o p.l..
Nello specifico il progetto prevede delle attività a supporto delle innumerrevoli ditte di
Trasporto presenti nel territorio e precisamente nella pulizia e sanificazionbe degli
automezzi adibiti al trasporto di Ort
ambienti consoni (a maggior ragione quando si ha un trasporto misto si ha l’esigenza di tali
interventi).
In particolare
Il lotto di terreno ove sarà edificato l’immobile in progetto
69 (zona mercato ortofrutticolo),
urbano al xxxxxxxxxxxxsuperf
(mq.494), come da progetto, sarà destinata a parcheggio
La proposta progettuale, preve
e igienizzazione di mezzi da trasporto prodotti ortofrutticoli, nelle
zona territoriale omogenea “D1”, al
TE PRG-DITTA ROMANO-SENTENZA TAR - RAPPORTO AMB
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e del progetto esecutivo del sistema di approvvigionamento idrico ove questa non avvenga tramite
Gli interventi sugli edifici esistenti entro il perimetro delle aree da sottoporre a p.p. o p.l. saranno regolati
rme tecniche dei progetti di p.p. o p.l..
l progetto prevede delle attività a supporto delle innumerrevoli ditte di
Trasporto presenti nel territorio e precisamente nella pulizia e sanificazionbe degli
automezzi adibiti al trasporto di Ortofrutta o comunque di merci destinati ad avere
ambienti consoni (a maggior ragione quando si ha un trasporto misto si ha l’esigenza di tali
Il lotto di terreno ove sarà edificato l’immobile in progetto sarà ubicat
69 (zona mercato ortofrutticolo), ha una estensione di mq. 4940,00 ed
ficie complessiva di mq. 4940, il 10 % di tale superficie
(mq.494), come da progetto, sarà destinata a parcheggio;
ede la costruzione di un capannone da destinare a lavaggio
igienizzazione di mezzi da trasporto prodotti ortofrutticoli, nelle par
“D1”, al netto dell’allineamento stradale lun
BIENTALE PRELIMINARE
e del progetto esecutivo del sistema di approvvigionamento idrico ove questa non avvenga tramite l’acquedotto
Gli interventi sugli edifici esistenti entro il perimetro delle aree da sottoporre a p.p. o p.l. saranno regolati
l progetto prevede delle attività a supporto delle innumerrevoli ditte di
Trasporto presenti nel territorio e precisamente nella pulizia e sanificazionbe degli
ofrutta o comunque di merci destinati ad avere
ambienti consoni (a maggior ragione quando si ha un trasporto misto si ha l’esigenza di tali
to in Vittoria nella SP
è censito nel catasto
4940, il 10 % di tale superficie
costruzione di un capannone da destinare a lavaggio
art.lle xxxxxxxxxxxx, in
ngo la SP 69.
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Le prescrizioni tecniche sulla edificazione sono normate dall’art. 37 delle NTA del vigente
PRG; gli allineamenti previsti saranno desunti dagli elaborati grafici a supporto nonché
meglio evidenziati nella planimetria allegata al presente rapporto preliminare; le
dimensioni del lotto oggetto di progetto, avente forma di un pseudo/trapezio
costituiscono allegato al presente rapporto.
L’accesso al lotto avviene dalla S.P. 69 realizzando un arretro che permetta di insediare gli
spazi pubblici da “Lottizzazione” ovvero parcheggi, verde pubblico opere di urbanizzazione
(marciapiedi, pubblica illuminazione) allo stesso tempo tali opere consentono l’immissione
dei mezzi, verso l’area in progetto, in sicurezza ovvero il Camion ha lo spazio “tecnico” per
“liberare” la corsia di marcia in un are a ad alta densità di traffico5.
Gli standard sono stati dimensionati secondo quanto previsto dal D.M. 02/04/1968 n. 1444,
dalla Legge 765/67, dalle Norme di attuazione del vigente Piano Regolatore Generale del
Comune di Vittoria. Nonché dalle vigenti disposizioni in materia edilizia.
Il progetto rispetterà tutte le “altre” norme in vigore a titolo semplificativo e non esaustivo:
Energia rinnovabile e rendimento energetico degli edifici6.
Istallazione di Linee vita, ovvero elaborato tecnico delle coperture secondo la legge
Regionale.
2.3 - Studio di inserimento del progetto nel quadro pianificatorio e paesaggistico
generale
Preliminarmente all’elaborazione del progetto è stato eseguito uno studio generale
dell’area interessata dall’intervento dal punto di vista urbanistico e naturalistico,
individuando le possibili interconnessioni tra l’opera di cui in oggetto ed il contesto nel
quale essa si inserisce.
Tale studio, ha il solo scopo di fornire alcune indicazioni, di seguito esposte, volte al
coerente inserimento del progetto nel quadro pianificatorio generale ed alla reciproca
valorizzazione delle proposte progettuali.
5 Siamo nelle adiacenze del Mercato ortofrutticolo di Vittoria, il più grande mercato alla produzione del sud 6 Laddove necessario
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Oltre alle “altre” norme citate precedentemente si terrà conto degli obbiettivi nazionali di
limitazione delle emissioni di gas a effetto serra imposti dal protocollo di Kyoto,
promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tecnologico.
La tipologia edilizia è semplice (si ricordi che è un Opificio Artigianale) pertanto si prevede
un rettangolo posto, con il lato corto, parallelamente alla strada. Gli spazi sono tali da
permettere la “circolazione” dei mezzi al fine di posizionarsi a “lisca di pesce” nei due lati
lunghi del rettangolo e provvedere alle operazioni di sanificazione e pulizia. Spazi tecnici
(piccolo deposito, bagni e spazi sosta per i camionisti) vengono allocati al fine di non
interferire con le manovre dei camion.
Dal punto di vista edilizio vi è una piattaforma di circa mq 1000,00 rilazata di circa 1 ml (al
fine di permettere l’accostamento dei camion) una copertura con teloni per circa mq 800 ed
una parte (circa mq 200,00) da destinare a uffici e servizi, realizzati ad una altezza di circa ml
3,00 rispetto il calpestio della piattaforma (costituisce di fatto un solaio della piattaforma)
Per quanto riguarda il sistema di approvvigionamento idrico potabile, e l’allaccio fognario,
la zona è provvista di entrambe le reti comunali, e pertanto, è previsto l’allaccio nelle
rispettive reti.
Per quanto riguarda l’integrazione dell’intervento in progetto, con il quadro paesaggistico
circostante, considerata la particolare collocazione del lotto di progetto, che insiste su
un’area “circondata” da attività artigianali pertanto con “quasi inesistenti7” peculiarità
naturalistiche
In riferimento alle essenze arboree, in generale è lo stesso ufficio che “indica” quelle da
utilizzare (si evidenzia altresì che le dimensioni del lotto prevedono la messa in opera di
circa 3/4 piante).
Si ritiene che l’intervento in progetto, si integri perfettamente con il paesaggio circostante,
in particolare in relazione al “costruito circostante” senza creare particolari fratture tra il
costruito e l’esistente. pertanto, la realizzazione del progetto, avrà sicuramente un impatto
ambientale quasi del tutto irrilevante. Tutto il progetto in questione, è stato studiato al fine
di minimizzare l’impatto del capannone sul paesaggio circostante.
7 Un piccolo quadro fotografico rende evidente tale affermaziuone
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A tal fine si riportano di seguito i dati relativi ai soggetti interessati, previsti dalla normativa:
3. Componenti ambientali informativi
Nella valutazione del “Piano” è necessario tener conto del fatto, che, le sue previsioni
verranno ad incidere su un territorio il cui stato di diritto è stato precisamente definito dal
previgente strumento urbanistico e da un insieme di strumenti di pianificazione sovralocale,
quali il Piano per l’Assetto Idrogeologico, il Piano Territoriale Provinciale, il Piano Territoriale
Paesistico Regionale ed il Piano paesaggistico dell’Ambito ed altri piani di settore e da
programmi di sviluppo (PIT, Piani strategici,…) all’interno dei quali possono essere previste
destinazioni d’uso del territorio aventi valore vincolante per la pianificazione comunale,
nonché del sistema dei vincoli territoriali discendenti dagli stessi piani ovvero da norme
legislative e regolamentari.
Il territorio comunale di Vittoria è ad oggi interessato dai seguenti strumenti di
pianificazione
sovraordinata, già approvati o in corso di approvazione:
Linee guida del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) approvate con D.A. 21
maggio 1999 n. 6080; in esse sono elencati, con valore di identificazione vincolante,
numerosi beni architettonici ed archeologici, che interessano il territorio di Vittoria.
o Piano Territoriale Paesaggistico degli Ambiti 15, 16 e 17 della provincia di Ragusa
Decreto 1767.
o Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico Pubblicazione G.U.R.S. n.11 del
03/03/2006 Aggiornamenti: I° Aggiornamento - D.P.R. n.520 del 14/12/2011 -
G.U.R.S. n. 12 del 23/03/2012.
o Piano Territoriale della Provincia di Ragusa, Il Piano definitivo (Decreto
Dirigenziale n.1376 del 24 novembre 2003, pubblicato sulla G.U.R.S. n.3 del
16.01.2004)
o Rete Natura 2000, La Rete Natura 2000 ha lo scopo di assicurare la conservazione
degli Habitat, della fauna e della flora europee, al fine di attuare le direttive
comunitarie “Habitat” 92/43/CEE ed “Uccelli” 79/409/CEE. si tratta di aree S.I.C. Siti di
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Interesse comunitario, ed aree Z.P.S. Zone a protezione speciale proposte dalla DIR
79/409/CEE- designate.
L’area su cui ricade il progetto, è interessata dai seguenti vincoli:
Nessuno
4. I possibili effetti ambientali del Progetto
Di seguito si riporta una sintetica descrizione del contesto ambientale sul quale il “progetto”
esplicherà i suoi effetti, articolata con riferimento alle tematiche specificate, sia pure con
valore esemplificativo e non vincolante, nell’Allegato VI, lettera f, del D. Lgs n. 152 del
03/04/2006 e ss.mm.ii..
Le tematiche considerate, in prima approssimazione e salvo ulteriori specificazioni
successive, sono dunque: “la biodiversità, la flora e la fauna, il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori
climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il
paesaggio”. Per tener conto delle interrelazioni tra i fattori ambientali sono poi prese in
esame le seguenti tematiche: energia, rifiuti, mobilità e trasporti, ambiente urbano, turismo,
e beni culturali
4.1 Aria e fattori climatici
4.1.1 Condizioni pluviometriche
Il regime delle precipitazioni dell’area in esame è di tipo “Mediterraneo” , e non presenta
anomalie e/o incompatibilità con l’area oggetto di intervento, ovvero non si riscontrano
ad oggi effetti particolari (Alluvioni o esondazioni…..)
4.1.2 Climatologia
In Vittoria si trova un clima caldo e temperato. Esiste una piovosità significativa durante
tutto l'anno. Anche nel mese più secco si riscontra molta piovosità. La classificazione del
clima è Cfb secondo Köppen e Geiger. La temperatura media annuale di Vittoria è 11.4 °C.
860 mm è la piovosità media annuale.
Si ritiene utile esporre I grafici tratti da siti specialzzati
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In definitiva non si riscontrano particolari condizioni che possano incidere sull’intervento. Il
territorio comunale, manifesta nell'insieme i caratteri del clima tipico “Mediterraneo”.
Altro fattore climatologico influente e molto importante sono i venti, come lo scirocco,
che tende ad accentuare i danni della siccità, e raggiunge la massima intensità nel periodo
marzo/luglio. Si riporta u grafico da siti che analizzano i venti per investimenti eolici si
rileva una media di 5,00 m/s per il sito in esame
4.1.3 Aria
Non esiste, né all’interno del territorio, né nell’intorno dell’area di realizzazione del
“progetto”, alcun elemento che possa compromettere in maniera sensibile la salubrità
dell’aria. Fattori di inquinamento atmosferico locale, comunque non particolarmente
significativi, sono localizzati in corrispondenza dei nodi di maggior traffico, soprattutto,
lungo l’asse stradale che lambisce il terreno oggetto del presente (area ad alta densità di
circolazione soprattutto nelle pore diurne). Inoltre L’atmosfera viene interessata solo nella
fase temporanea della realizzazione delle opere,
4.2 Acque
Non è prevista alcuna depuperazione delle risorse idriche presenti nel sottosuolo. L’acqua
potabile, necessaria ai fini abitativi, sarà fornita attraverso l’allacciamento alla rete idrica
comunale, presente a monte del lotto di progetto, e dalla quale sarà diramata
la condotta di adduzione al capannone edilizio.
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Il “piano”, inoltre, non sono presenti nell’area interessata elementi di idrografia superficiale,
degni di nota, ma solo piccole canalizzazioni per il drenaggio superficiale delle acque
meteoriche, la cui raccolta sarà ottimizzata nel momento in cui le acque verranno convogliate
con le opportune canalizzazioni nelle reti esistenti o in vasche per usi di pulizia o irrigazione
verde. Inoltre L’ambiente idrico viene interessato solo nella fase temporanea della
realizzazione delle opere
4.3 Suolo e sottosuolo
Da analisi dei siti vicini non si ravvisano particolari problemi, ad oggi non è stata effettuata la
relazione geologica, necessaria in fase operartiva, pertanto tali informazioni sono state
acquisite in maniera indotta sulle esperienze del professionbista per arttività adiacenti da lo
stesso curate a suffraggio di ciò si evidenzia come poer tale area non si rilevi alcun vincolo di
sorta.
Inoltre L’assetto idrogeologico ed il sottosuolo non subiscono modificazioni, mentre il suolo
passa da spazio libero incolto a spazio edificato con spazi liberi destinati a parcheggio
e/o pavimentati e verde con alberature.
4.4 Rischio idrogeologico
No vi sono vincoli a tala proposito ovvero non esistono dissesti geomorfologici attivi e
pertanto l’area non è soggetta a nessun rischio. Ancora, non esistono, aree a pericolosità
idraulica, e pertanto la zona non è soggetta a nessun rischio.
4.5 Flora, fauna e biodiversità
Il lotto di progetto, non ricade in aree naturali protette (aree S.I.C e Z.P.S), nè in Zone a
protezione speciale proposte anche come siti di interesse comunitario.
Questa componente subisce lievi modificazioni, limitatamente alla sola area
d’intervento. Nell’area interessata non sono presenti specie e popolamenti rari e protetti
4.6 Paesaggio e beni culturali
L’area non è sottoposta ad ex Vincolo paesistico D. Lgs 42/04 ”T.U. delle disposizioni
legislative in materia di beni culturali e ambientali”. Nelle vicinanze del sito di progetto,
non sono presenti particolari beni culturali o emergenze storiche particolari.
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4.8 AMBIENTE UMANO (Popolazione, salute e benessere, assetto territoriale,
presenza umana)
comunità potenzialmente coinvolti: L’ambiente umano è caratterizzato dalla presenza di
- Comunità di residenti, in prossimità dell’area interessata,
- Comunità di fruitori abituali ed occasionali data la vicinanza di una scuola e altri servizi.
cause significative di rischio per la salute umana
Non si rilevano rischi di questo genere che possano derivare dalle caratteristiche dell’area in
oggetto, o dalla sua trasformazione prevista dalla variante.
Oggi l’assetto territoriale è caratterizzato da tutti gli elementi principali che compongono
un sistema urbano. L’intervento non incide significativamente sulla dotazione
infrastrutturale (attrezzature di interesse generale e spazi pubblici),.
4.9 Inquinamento e disturbi ambientali
Le eventuali emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera (mezzi in circolazione), di rumori e
di ogni altra causa di disturbo sia in corso d'opera che a regime rientrano nella media delle
zone in cui si verifica una stretta connessione con un ecosistema urbano. In ogni caso i
maggiori disturbi ambientali (rumori ed emissioni atmosferiche), si verificheranno nella fase
di cantiere e saranno prodotti dai mezzi meccanici e dall’incremento di polverosità durante
gli scavi e sbancamenti per l’inserimento dei fabbricati. E’ da sottolineare comunque la
discontinuità spaziale e temporale di questi disturbi ambientali ed in ogni caso la loro
concentrazione in un periodo temporale limitato a pochi mesi. Il “piano” in questione, non
modificherà gli elementi di rumore oggi presenti. Pertanto, l’analisi e la valutazione del clima
acustico non ha evidenzia particolari criticità (i mezzi si muovono a bassissima velocità).
4.9.1 Radiazione
Non si riscontrano potenziali interferenze ambientali correlabili all’intervento.
4.9.2 Inquinamento luminoso
Non si riscontrano potenziali interferenze ambientali correlabili all’intervento
4.9.3 Rifiuti
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Durante la realizzazione del complesso residenziale, tutti i rifiuti derivati dalle lavorazioni
edili (indice n. 17.00.00 del catalogo Europeo dei rifiuti CER), verranno smaltiti in delle
specifiche discariche autorizzate allo smaltimento degli stessi.
Successivamente alla realizzazione del fabbricato si avrà un incremento di rifiuti di tipo
Artigianale si presume un indice n. 15.01 CER dovuto a eventuali imballi ed eventuale n°
15.02. dovuto a stracci e indumenti protettivi.
Ovviamente una analisi dettagliata verrà effettuata in fase esecutiva stante la novità
lavorativa; si ritiene da subito di affermare che non esistono, né si producono rifiuti di
carattere speciale altamente inquinanti.
A regime si individuano sicuramente rifiuti derivanti dagli usi civili, (solidi urbani); allo stato
attuale i rifiuti urbani vengono raccolti in minima parte maniera differenziata ed in gran
parte (nella quasi totalità) in maniera indifferenziata, su cassonetti collocati in varie parti del
territorio, raccolti e conferiti nei centri di raccolta e/o in discarica.
In atto è in corso di redazione il nuovo piano d’intervento per la raccolta e lo smaltimento
dei rifiuti che prevede l’accrescimento, in maniera rilevante, della raccolta differenziata. Il
nuovo insediamento è ampiamente sopportabile dal sistema di raccolta e smaltimento
avendo un’incidenza minima sulla produzione di rifiuti. Il servizio di raccolta e smaltimento
è affidato a ditta esterna.
4.9.4 Energia
La realizzazione del “piano”, sarà eseguita nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni
normative in materia di risparmio energetico e di impiego di tecnologie che sfruttino
energie rinnovabili, ecocompatibili ed ecosostenibili. Sarà fortemente migliorata
l’illuminazione pubblica esistente, ma nel pieno rispetto ambientale.
4.10 Rischio di incidenti relativi alle sostanze ed alle tecnologie utilizzate
Le sostanze e le tecnologie utilizzate per la realizzazione dei fabbricati sono largamente
usate nelle moderne tecniche costruttive, peraltro già sottoposte preventivamente ad
accurate analisi e successivi controlli previsti dalla nuova Legislazione in difesa ambientale.
Non sono state evidenziate in sede di progetto utilizzo di sostanze e tecnologie di
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particolare pericolosità In ogni caso durante l’esecuzione dei lavori sarà cura dell’impresa far
rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza nei cantieri.
5. Analisi Ambientale
Il presente Rapporto Preliminare Ambientale è redatto in riferimento a quanto richiesto
dall’art. 12 del D. Lgs. n. 152 del 03 Aprile 2006 e comprende una descrizione del piano
nonché un’analisi territoriale dell’area, per la verifica degli impatti significativi sull’ambiente
attesi dall’attuazione dello stesso.
I contenuti sono stati sviluppati in funzione dei criteri per la verifica di assoggettabilità
dell’allegato I dello stesso Decreto Legislativo. Nella Tabella 3 è illustrata la corrispondenza
tra quanto previsto dall’Allegato I e i contenuti del Rapporto Ambientale Preliminare.
Tabella 3 - Allegato I - comma 1 - Art. 12 del D. Lgs. N. 4 del 16 Gennaio 2008
Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi
Criterio I
In quale misura il piano o il
programma stabilisce un quadro
di riferimento per progetti ed
altre attività, o per quanto
riguarda l’ubicazione, la natura,
le dimensioni e le condizioni
operative o attraverso la
ripartizione delle risorse
Il terreno riportato al N.C.T. di Vitttoria, xxxxxxxxxxxxxxx ricade nel P.R.G. vigente come zona D1. comprendono le parti del territorio già parzialmente occupate da stabilimenti artigianali o per la piccola industria e le parti del territorio destinate a nuovi impianti artigianali o per la piccola industria; sono inoltre ammesse aree ed attrezzature per l’esposizione e la commercializzazione dei prodotti lavorati dalle aziende insediate nonché di altre aziende, ma limitatamente a prodotti relativi al mobilio, all’arredo domestico, per gli uffici e le comunità, alle stoviglie e alle utensilerie domestiche e simili, con esclusione di articoli lavorati e semilavorati per l’edilizia, l’agricoltura, l’industria chimica e simili. Pertanto alla luce di quanto evidenziato si può affermare che non si rilevano, modifiche di portata importante alla strategia del piano né si riscontrano nuovi obiettivi che possano stabilire quadri di riferimento differenti dalla pianificazione di settore richiamata, Si precisa che l’area è fortemente connotata da capannoni artigianali pertanto, l’intervento, modesto, non costitusce modifica semmai completa un “vuoto” in una continuità edilizia circostante
Criterio II In quale misura il piano o il
programma influenza altri piani o
I cambiamenti proposti non influenzano
l’ubicazione, le dimensioni e le condizioni
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programmi, inclusi quelli
gerarchicamente ordinati operative precedentemente definite a livello di
pianificazione dal PRG vigente per la zone
circostanti. “Piano” conforme all’attuale
strumento urbanistico vigente.
Criterio III
La pertinenza del piano o del
programma per l’integrazione
delle considerazioni ambientali,
in particolare al fine di
promuovere lo sviluppo
sostenibile
Il piano di lottizzazione, inserendosi nel
contesto urbanistico con un’edilizia “semplice”
e tipologica dell’attività artigianale è
circondata da ampi spazi (75% della sup del
lotto), di fatto non incide sull’area circostante
ovvero non costituisce un’anomalia ma si
inserisce con quanto lo circonda. Peraltro la
dimensione complessiva dell’intervento che
nel suo insieme risulta assolutamente
sostenibile relativamente all’area in essere. Ciò
sia dal punto di vista dell’impatto passivo
sull’ambiente sia per quanto concerne il
maggior traffico o il maggior uso di risorse
Criterio IV Problemi ambientali pertinenti al
piano o al programma
L’area in questione non presenta fattori di
criticità sia dal punto di vista degli Habitat sia
della fauna.
Criterio V
La rilevanza del piano o del
programma per l’attuazione della
normativa comunitaria nel
settore dell’ambiente
Non vi è alcuna connessione all’attuazione
della normativa comunitaria nel settore
dell’ambiente ad es. piani e programmi
connessi alla gestione dei rifiuti o alla
protezione delle acque.
Nella Tabella 4 sottostante viene evidenziata, in applicazione del primo gruppo di Criteri, la
portata delle modifiche, in termini di problematiche ambientali connesse, di integrazione
degli aspetti di sostenibilità ambientale, di ricaduta su altri piani o programmi e di incidenza
sulla ripartizione delle risorse finanziarie.
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Tabella 4 - Allegato II - comma 2 - Art. 12 del DL . 4 del 16 Gennaio 2008
Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi
1. Probabilità, durata, frequenza e
reversibilità degli impatti.
Nella predisposizione del piano non sono previsti impatti se
non quelli assolutamente transitori e mitigabili occorrenti in
fase di realizzazione delle opere in progetto. E’ evidente che
in fase di conduzione, per l’Amministrazione Pubblica, non
è prevedibile alcun impatto diverso di quanto già accade
nell’area circostante
2. Carattere cumulativo degli impatti
Il piano in questione, prevede un’edilizia artigianale, quindi
con una presenza di “persone” limitata che non potrà
portare ad alcun effetto cumulativo in materia di impatto
ambientale
3. Natura transfrontaliera degli impatti.
Nessun effetto del PdL proposto può avere natura
transfrontaliera data la circostanza della limitatezza
dell’area in questione. Esclusi già in fase preliminare.
4. Rischi per la salute umana o per
l’ambiente
Nessun rischio per la salute umana è prevedibile. I volumi
che si andranno a costruire sono al di sotto di quelli previsti
dal regolamento.
5. Entità ed estensione nello spazio degli
impatti Non si prevedono impatti di sorta
6. Valore e vulnerabilità dell’area che
potrebbe essere interessata a causa:
a) delle speciali caratteristiche naturali
o del patrimonio culturale;
b) del superamento dei livelli di qualità
ambientale;
c) dei valori limite dell’utilizzo intensivo
del suolo.
Tutti i parametri del piano rispettano ampiamente quelli
previsti dal PRG. Inoltre, essendo l’area lontana da aree
S.I.C. e zone Z.P.S., il valore e la vulnerabilità dell’area non è
in alcunmodo interessata
7. Impatti su aree o paesaggi
Come già detto in precedenza, il piano, o meglio l’area di
insistenza, non è interna o vicina ad aree protette in genere,
e pertanto non è previsto nessun impatto negativo su aree
o paesaggi
INOLTRE
NORME PER LA MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI IN FASE DI CANTIERE La gestione dei rifiuti prodotti dovrà tenere conto della presenza di attività e insediamenti
preesistenti e non arrecare pregiudizio per le aree attigue a quelle d’interesse, pertanto
operazioni di carico, scarico, depositi, accumuli, accatastamenti di materiali, trasporto etc,
dovranno essere condotte minimizzando gli impatti.
I macchinari dovranno essere utilizzati in modo da non arrecare disturbo al contesto
circostante e con limitazione delle emissioni in atmosfera, mediante accorgimenti idonei.
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NORME SULLA SISTEMAZIONE DEGLI SPAZI
Spazi scoperti pertinenziali
All’interno dell’insediamento dovranno essere previsti spazi di verde di protezione
ambientale, lungo i confini, verde attrezzato, parcheggi alberati, spazi pavimentati
permeabili.
Spazi pubblici.
Nella aree cedute dovranno essere previsti spazi di verde pubblico e spazi di parcheggio
pubblico alberati.
nelle suddette aree il verde pubblico sarà dimensionato come per legge. e’ consentito anche
attrezzare lo spazio pubblico interamente a verde.
NORME SUL SISTEMA DI UTILIZZAZIONE DELLA RISORSA IDRICA
Nell'ambito dell'intervento entro le aree pertinenziali, dovranno essere previsti 2 serbatoi di
accumulo, uno per le acque da destinare al consumo umano uno per quelle da destinare
all'irrigazione del verde pertinenziale. In quest'ultimo dovrà essere convogliata l'acqua
piovana proveniente dalle coperture e dalle aree libere pavimentate di pertinenza del o dei
lotti.
Nell'area destinata al verde pubblico dovrà essere realizzato un serbatoio di accumulo per
l'irrigazione ove convogliare le acque piovane scolanti dagli spazi pubblici pavimentati.
NORME RELATIVE ALL’UTILIZZAZIONE DI FONTI RINNOVABILI
Le costruzioni da realizzare devono prevedere l'utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura
dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento secondo i principi minimi di
integrazione e le decorrenze di cui all'allegato 3 del d.lgs 28/2011, in ottemperanz a quanto
previsto dall’art. 11 dello stesso decreto.
In base ai contenuti di cui al suddetto allegato 3, la potenza elettrica degli impianti alimentati
da fonti rinnovabili che devono essere obbligatoriamente installati sopra o all’interno
dell’edificio o nelle relative pertinenze, misurata in kW, è calcolata secondo la seguente
formula:
P = 1/K * S
Dove S è la superficie in pianta dell’edificio al livello del terreno, misurata in m2, e K è un
coefficiente
(m2/kW) che assume i seguenti valori:
b) K = 65, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014
al 31 dicembre
2016;
c) K = 50, quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2017
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6. Inquadramento urbanistico
Il vigente P.R.G. del Comune di Vittoria approvato con approvato il 16/10/2003, con DDG,
dipartimento Urbanistica, n. 1151, e per ragioni temporali, non è stato sottoposto a
Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.). Infatti questa procedura è stata introdotta
successivamente.
Per questa ragione ogni singola variante o piano di lottizzazione devono essere sottoposte
alla specifica procedura. Anche se talora, come nel caso specifico, interessano porzioni di
territorio limitate, che ricalcano perfettamente le indicazione del P.R.G. e si inseriscono in
settori della città già più o meno densamente popolati.
Dal punto di vista catastale, il lotto di progetto è identificato al N.C.T. del Comune di Vittoria,
al foglio di mappa xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. (come sottoriportato)
Part. xxx
Part. xxx
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La superficie catastale del lotto è di mq. 4940,00, ma interessata dall’intervento per mq.
15.294,00 ricadenti interamente nella Z.To D.1. del vigente Piano Regolatore Generale.
L’area è localizzata nei pressi del MERCATO ORTOFRUTTICOLO.
L’esame del contesto rivela la presenza di edilizia prevalentemente artigianale, tale contesto
comporta destinazioni urbanistiche di tipo artigianale (Art. 37 N.T.A.).
TABELLA DI RIEPILOGO DELLE SUPERFICI SOTTOPOSTE A PROGETTO
Oggetto mq mc mc/mq ml
Sup. totale oggetto di progetto 4940
sup. fondiaria 4446 4940
sup. a parcheggio privato 600 1235m Mq1x2
sup. a parcheggio pubblico8 84
densità fondiaria max 5
Volume max 1000 6000 6,00 24700
h massima 11,00
h presunta 8,00
sup. coperta presunta 1000
Standard spazi pubblici (10%) 494
Nb. Soo evidenziati I “risultati in grassetto, colorati e con bordi spessi”
8 Si cosideri che ai fini dell'osservanza dei rapporti su indicati si assume che ad ogni abitante insediato o da insediare
corrispondano mediamente 30 mq di superficie lorda abitabile considerando una destinazioni non specificamente
residenziali pertanto 1000/30 = 33,33*2.50 = 83,33 ovvero mq 84
COMUNE DI VITTORIA (RG) – VARIANT
Si riportano di seguito: immagine stralcio del vigente PRG relativo all’area in oggetto
TE PRG-DITTA ROMANO-SENTENZA TAR - RAPPORTO AMB
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immagine stralcio del vigente PRG relativo all’area in oggetto
Carta dei Beni Paesaggistici
BIENTALE PRELIMINARE
immagine stralcio del vigente PRG relativo all’area in oggetto
COMUNE DI VITTORIA (RG) – VARIANT
a) INQUADRAMENTO TERRITORIALE
L’area è ubicata nella parte ovest del sistema urbano di Vittoria. Si riportano immagini stralcio
FOTO PROSPETTO ANTE INTERVENTO
TE PRG-DITTA ROMANO-SENTENZA TAR - RAPPORTO AMB
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a) INQUADRAMENTO TERRITORIALE
la parte ovest del sistema urbano di Vittoria. Si riportano immagini stralcio
FOTO PROSPETTO ANTE INTERVENTO
BIENTALE PRELIMINARE
la parte ovest del sistema urbano di Vittoria. Si riportano immagini stralcio
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7. Possibili effetti ambientali del “piano” in fase di cantiere
La fase di realizzazione del “piano”, all’interno di ambiti già urbanizzati, si configura in
genere come quella nella quale possono verificarsi interferenze ambientali, sia pure di
carattere transitorio. I maggiori impatti ambientali, durante la fase di cantierizzazione,
saranno dovute presumibilmente al transito di veicoli pesanti, alla dispersione delle
polveri, nonché all’emissione di rumore, in particolare nelle fasi preliminari di scavo. In
merito, si evidenzia che, essendo l’area collocata in una zona esterna alla città anche se
ricca di vivacità, la stessa sarà sede di un opera modesta che non comporta un
significativo impatto, inoltre è facilmente accessibile direttamente dalla viabilità
comunale,pertanto tali impatti risulteranno scarsamente invasivi nei confronti
dell’immediato intorno; la durata sarà inoltre limitata e quindi reversibile.
Nel caso in esame, le caratteristiche del contesto non presentano sensibilità tali da
indurre attenzioni specifiche e le possibili esternalità ambientali appaiono riconducibili
alle forme tipiche dei cantieri in ambiti extra-urbani, senza evidenti criticità significative.
Rispetto alle componenti atmosfera e rumore sono previste significative mitigazioni
degli impatti attraverso accorgimenti specifici volti a ridurre i possibili fattori di disturbo.
Per quanto riguarda gli effetti sul traffico veicolare ,il facile accesso e la modesta
realizzazione edilizia rende pienamente compatibile le movimentazioni necessarie senza
gravare sul regime locale di traffico. Rispetto a questi ultimi aspetti andranno per tanto
adottate le necessarie misure di mitigazione ambientale in sede di direzione lavori, con
particolare riferimento ai ricettori sensibili.
Valutato dunque il carattere transitorio della fase di cantierizzazione, gli impatti
potenziali presentano connotati riferiti strettamente alla dimensione locale, senza
esigenza di ulteriori approfondimenti a livello sovra-locale tipici della VAS.
8. Obbiettivi di protezione ambientale
Per l’individuazione degli obiettivi di protezione ambientale del “Piano” si è fatto
riferimento a quelli già individuati ed approvati per altri Piani e Programmi regionali di
riferimento (Piano di monitoraggio del PO FESR 2007-2013, PSR Sicilia 2007-2013, etc.) e
pertinenti al “Piano” in questione.
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Nella tabella sottostante si riporta, per singolo aspetto ambientale, una sintesi del
principale quadro di riferimento normativo, programmatico e pianificatorio da cui
scaturiscono i relativi obiettivi di protezione ambientale (Tabella 3).
Tabella 3: “obiettivi di protezione ambientale”
Temi ambientali Quadro di riferimento normativo, programmatico e pianificatorio
Obiettivi di protezione ambientale
Fauna, flora,
biodiversità e
paesaggio
COM(2006) 216, Arrestare la perdita di biodiversit à
entro il 2010 e oltre - Sostenere i servizi ecosistemici
per il benessere umano;
Dir ettiva 1992/43/CEE, Conservazione degli habitat
naturali e seminaturali e della
flora e della fauna selvatiche (Direttiva Habitat);
Direttiva 1979/409/CEE, Conservazione degli uccelli selvatici (Direttiva Uccelli);
Convenzione europea del Paesaggio (20 02);
Piano Territoriale Paesaggistico (PTP) degli Ambiti 15,
16 e 17 della provincia di Ragusa
Tutelare e valorizzare il
patrimonio ambientale e
la biodiversità
Ambiente
urbano e beni
materiali
Piano Territoriale Paesaggistico (PTP) degli Ambiti 15,
16 e 17 della provincia di Ragusa
COM/2005/0718, Strategia tematica sull’ambiente
urbano.
Migliorare la qualità
della vita dei cittadini e
tutelare e valorizzare il
patrimonio culturale Patrimonio
culturale,
architettonico
e archeologico
Convenzione europea del Paesaggio;
Piano Territoriale Paesaggistico (PTP) degli Ambiti
15, 16 e 17 della provincia di Ragusa
Suolo
COM (2006) 232, Proposta di direttiva quadro per la
protezione del suolo;
COM(2005) 670, Strategia tematica per l’uso
sostenibile delle risorse naturali;
COM (2006) 231, Strategia tematica per la
protezione del suolo;
Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI).
Prevenire e ridurre i
rischi idrogeologici e
d’inquinamento del suolo
e del sottosuolo
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Acqua
Direttiva 2007/60/CE, Valutazione e gestione dei
rischi di alluvioni;
Direttiva 2006/118/CE del 12/12/2006, sulla
protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento
e dal deterioramento;
Decisione 2001/2455/CE, relativa all’istituzione di un
elenco di sostanze prioritarie in materia di acque e
che modifica la direttiva 2000/60/CE;
Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000, che istituisce
un quadro per l’azione comunitaria in materia di
acque;
Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione
integrate dell’inquinamento;
Direttiva 91/676/CE, inerente la protezione delle
acque dall’inquinamento
provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;
Direttiva 91/626/CE, inerente le misure per ridurre
gli impatti delle fonti di inquinamento puntuale e
diffuso delle acque;
Direttiva 91/271/CE, inerente il trattamento delle
acque reflue urbane;
Direttiva 80/778/CEE sulle acque destinate al
consumo umano (modificata dalla direttiva 98/83/CE);
D.Lgs. n. 30 del 16/03/2009, recante “Attuazione
della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione
delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal
deterioramento”;
D.Lgs. 152/2006, recante “Norme in materia
ambientale” e ss.mm.ii.;.
Raggiungere un buono
stato delle acque
superficiali e sotterranee
Aria e fattori
climatici
Direttiva 2008/50/CE, Qualità dell’aria ambiente e
per un’aria più pulita in Europa;
COM(2008) 30, Due volte 20 per il 2020,
l’opportunità del cambiamento climatico per l’Europa;
Piano regionale di coordinamento per la tutela della
qualità dell’aria ambiente.
Ridurre le emissioni di
gas inquinanti e
climalteranti
Popolazione e
salute umana
Direttiva 2004/35/CE, Responsabilit à ambientale in
materia di prevenzione e riparazione del danno
ambientale;
COM(2003) 338 sulla strategia europea per l’ambiente e la salute;
Programma d’azione comunitario a favore della protezione civile (2000-06);
Piano sanitario regionale 2000 -2002 e Atto di
indirizzo per la politica sanitaria del triennio 2007-
2009 e per l’aggiornamento del piano sanitario
regionale;
Lin ee guida per la classificazione in zone acustiche
del territorio dei comuni.
Proteggere la
popolazione e il
territorio dai fattori di
rischio
Energia
COM(2008) 781, Secondo riesame strategico della
politica energetica, Piano d’azione dell’UE per la
sicurezza e la solidarietà nel settore energetico;
COM(2007) 1, Una politica energetica per l’Europa;
Libro verde sull’efficienza energetica (2005).
Piano Energetico Ambientale Regionale Sicilia
(PEARS).
Promuovere politiche
energetiche sostenibili9
9 Si ricorda che ai sensi dell’Allegato 3 del D.Lgs 28/2011 è obbligatorio la istallazione di Fotovoltaico pari a P=(1/k)*s
ovvero P = Kw 15,38 = Kw 16
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Rifiuti
Direttiva 2008/1/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 15 gennaio 2008, sulla prevenzione e la
riduzione integrate dell'inquinamento;
Direttiva 2006/12/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti;
COM(2005) 666, Portare avanti l’utilizzo sostenibile
delle risorse - Una strategia tematica sulla
prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti;
Direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile
1999, relativa alle discariche di rifiuti;
Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia.
Ridurre la produzione
dei rifiuti e la loro
pericolosità
Mobilità e Trasporti
Comunicazione della Commissione - Programma di
azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il
numero di vittime della strada nell’Unione europea
entro il 2010: una responsabilità condivisa;
Piano regionale dei trasporti e della mobilità.
Promuovere modalità di
trasporto sostenibili
Tali obiettivi di protezione ambientale permetteranno di indirizzare le azioni/interventi
del “Piano” in chiave ambientale e verificare, attraverso le misure per il monitoraggio, il
loro raggiungimento.
9.Quadro sinottico delle criticità ed opportunità
Di seguito vengono valutati (qualitativamente) gli effetti ambientali significativi che
l’attuazione del “Piano” potrebbe comportare sul quadro ambientale. Tutto ciò
attraverso una matrice che mette in relazione gli obiettivi del “Piano” con gli aspetti
ambientali. Per gli interventi valutati significativi o incerti sull’ambiente saranno
individuate, in fase di redazione del rapporto ambientale, misure atte ad impedire,
ridurre e compensare tali impatti e ad assicurare l’integrazione del principio di
sostenibilità ambientale nella complessiva attuazione del “Piano” stesso.
LEGENDA
NEUTRO /
MIGLIORATIVO +
NEGATIVO -
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Analisi intervento (Qualitativo) ante e Post
OGGETTO EX ANTE EX POST
Condizioni pluviometriche / /
Climatologia / /
Aria / /
Acque - +
Suolo e sottosuolo - +
Rischio idrogeologico - +
Flora, fauna e biodiversità / /
Paesaggio e beni culturali / /
Rumore / /
Radiazione / /
Inquinamento luminoso / /
Rifiuti / +
Energia - +
Mobilità e Trasporti - +
10. Valutazione complessiva del “Progetto”
Da quanto si evince dalla lettura della sovrastante tabella, complessivamente le azioni
intraprese dal “Piano”, NON risultano impattanti, in quanto non interferiscono
negativamente sulle risorse territoriali, anzi nel caso di molti fattori, si avrà un
miglioramento degli standards qualitativi. In senso generale, si può quindi affermare,
che la realizzazione del “Piano” risulta pienamente compatibile con i caratteri
territoriali presenti. Il “piano”, può essere quindi valutato, come complessivamente
sostenibile e i suoi indirizzi strategici, complessivamente condivisibili.
11.CONCLUSIONI
Il presente Rapporto Preliminare Ambientale è stato redatto su incarico della Ditta
Xxxxxxxxxxxx”, tramite l’amministratore unico - Xxxxxxxxxxxx nato a Xxxxxxxxxxxx C.F.
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XXXXXXXXXXXX (Promittente acquirente), giusto preliminare che si allega la presente, ai
fini di valutare la necessità di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica del
Piano di lottizzazione (Piano) sito in Vittoria nelle adiacenze del Mercato Ortofrutticolo
al xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.
Il rapporto ha analizzato i seguenti aspetti:
quello normativo, illustrando il percorso seguito e definendone i diversi passaggi nello
specifico contesto regionale in ragione delle diverse figure istituzionali coinvolte;
quello urbanistico, inquadrando il “piano” nel contesto locale e riscontrando la totale
congruità con quanto previsto dal PRG vigente del Comune di Vittoria;
quello ambientale, prendendo atto che il “piano” per le sue caratteristiche geologiche,
geomorfologiche, idrologiche ed idrogeologiche, nonché per il contesto climatico
“locale” dimostrano che la località si presta perfettamente alle finalità definite nel piano
di lottizzazione.
Sulla base del Rapporto Preliminare Ambientale è evidente che:
la natura ed entità dell’inserimento del piano di lottizzazione di edilizia Artigianle in
progetto, è estremamente limitata;
il piano di lottizzazione è assolutamente compatibile con le direttive del PRG del
Comune di Vittoria, e con tutte le normative e leggi varie in campo urbanistico;
gli effetti potenziali attesi dalla attuazione del piano di lottizzazione sono da ritenersi
minimi;
dal punto di vista territoriale le caratteristiche geologiche, in senso lato, conferiscono
al territorio interessato dal piano di lottizzazione un grado di suscettività basso.
Inoltre dall’analisi delle tabelle derivate dagli Allegati I e II - comma 2 - Art. 12 del D.L . 4
del 16 Gennaio 2008 non si sono riscontrate conflitti di alcun genere.
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P E R T A N T O
si propone l’esclusione del “Piano”, redatto per l’area ubicata nel Comune di Vittoria
(RG), come meglio indicato negli elaborati cartografici di progetto, dalla procedura di
“Valutazione Ambientale Strategica (VAS)”.
Per le ragioni sin qui prospettate si ritiene che l’Autorità ambientale regionale
procedente, a conclusione della fase di consultazione, in forza del combinato disposto
dell’art. 12 della Parte Seconda del D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 come sostituita dal D.
Lgs n. 4 del 16 gennaio 2008 e ss.mm.ii. e dell’art. 13 della Direttiva 2001/42/CE, non
possa che pronunciarsi per la esclusione del “Piano” in questione, dal procedimento di
VAS, informando il pubblico di tale decisione nelle forme di legge.
Vittoria 26/04/2016
Dr. Ing. Michele Marcosano
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