Consiglio Comunale 20 ottobre 2009

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Oggetto: COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI CESENA

SERVIZI IN STAFF AL SEGRETARIO GENERALE

Nr. Proposta: 470/2009

Ufficio/Servizio: SERVIZIO ATTI DI GIUNTA E CONSIGLIO, CONTROLLI AMM.VI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ Istruttore: _______________________ Il Relatore il Dirigente PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MANUELA LUCIA MEI

barrare la casella corrispondente

□ proposta per la Giunta □ proposta per il Consiglio ____________________________________________

ESITO COMMISSIONE CONSILIARE

□ voto □ proposta di modifica

□ dichiarazione di voto

□ discussione

Il Presidente della Commissione

_____________________________

a cura della segreteria generale

numero delibera ______________

I.E. Organo: Consiglio □ Giunta □ Seduta del _____________________________

INVIATA AI SEGUENTI SERVIZI:

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La Giunta Comunale, nella seduta del __________________ ha deciso di _______________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Il Segretario Generale Il Relatore ……………………………. ………………………

Presenti Lucchi Paolo Battistini Carlo Baredi Maria Benedetti Simona Gualdi Daniele Miserocchi Maura Montalti Lia Moretti Orazio Piraccini Ivan

La Giunta Comunale, nella seduta del __________________ ha deciso di _______________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ Il Segretario Generale Il Relatore ……………………………. ………………………..


I.E.

Oggetto: COMUNICAZIONI DEL SINDACO

COMUNE DI CESENA



Ufficio/Servizio: SERVIZIO ATTI DI GIUNTA E CONSIGLIO, CONTROLLI AMM.VI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ Istruttore: _______________________ Il Relatore il Dirigente SIND. LUCCHI PAOLO MANUELA LUCIA MEI






□ discussione


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I.E.

COMUNE DI CESENA



Servizio Atti di Giunta e Consiglio Istruttore: ___________________________


□ proposta di ordine del giorno

□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Numero delibera: ______________

Organo: Consiglio □ Giunta □ Seduta del _____________________________


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. A.PRATI (UDC) SU ASFALTATURA VIA SCALETTE





NUM. PROP.: 456-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. A.PRATI (UDC) SU ASFALTATURA VIA SCALETTE

Al Sig. Sindaco del Comune di Cesena

Oggetto: asfaltatura della Via delle Scalette nel tratto fra Via Boito e Via Renato Mordenti Il sottoscritto consigliere comunale Antonio Prati, gruppo UDC

VISTO

quanto avvenuto in quest’ultimo periodo con l’asfaltatura di Via delle Scalette all’altezza dell’intersezione fra Via Boito e Via Renato Mordenti;

CONSIDERATO

che la Via delle Scalette è una delle strade più antiche di Cesena, che partendo oggi da Via San Benedetto sale fino all’abbazia del monte, che nei secoli ha mantenuto la sua integrità pavimentata con ciottoli di fiume, decorata con disegni vari e croci di cotto;

RILEVATO

che tale percorso è immerso nel verde ed al riparo dal traffico caotico della città, che costituisce un percorso naturale per raggiungere la millenaria abbazia benedettina ed è percorsa non solo da chi si reca a far visita all’abbazia ma anche da coloro che fanno attività motoria in quanto il percorso è tranquillo e protetto, che dalla parte terminale della salita al monte si può ammirare la nostra città da una posizione privilegiata che non ha riscontro da altre parti;

CHIEDE

chi ha autorizzato un simile scempio e per quali motivi; chi ha eseguito i lavori; chi aveva l’incarico di sovraintendere ai lavori; se Via delle Scalette è soggetta a tutela paesaggistica o alla Sovraintendenza ai monumenti:

in caso affermativo, sono state richieste le dovute autorizzazioni? se l’amministrazione comunale intende quanto prima rimuovere l’asfalto depositato sul

selciato plurisecolare eliminando uno scempio ingiustificato ed incomprensibile.

Antonio Prati Cesena, 18 settembre 2009 Capogruppo UDC

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU PERI COLOSITA’ VIA GALLO BIVIO FORMIGNANO





NUM. PROP.: 463-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU PERICOLOSITA’ VIA GALLO BIVIO FORMIGNANO

Al Signor Sindaco del Comune di Cesena

Oggetto: interpellanza su pericolosità via Gallo nelle vicinanze bivio Formignano La sottoscritta consigliera comunale del Gruppo della Lega Nord Romagna Antonella Celletti visto -che sono stati segnalati problemi legati alla sicurezza di via Gallo, in particolare il tratto che va dalla prima uscita di Borello dell’E45 fino al superamento della svolta a destra, venendo da Cesena, corrispondente a via Formignano; -che in quella zona, nonostante siano cresciute le abitazioni tanto da farla diventare un vero e proprio centro abitato, non esiste un limite di velocità, né un attraversamento pedonale in corrispondenza dell’area dove sono posizionati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti; -che, a detta dei residenti, i veicoli transitano in quel punto a forte velocità costituendo un vero e proprio pericolo quotidiano per chi deve attraversare la strada e per chi sosta in attesa dell’autobus alla fermata bivio Formignano, per lo più studenti delle zone circostanti che compiono quel tragitto in andata e ritorno per raggiungere le scuole di Cesena;

chiede di conoscere 1) Se questo problema sia a conoscenza dell’Amministrazione comunale, quale giudizio ne dia e

se reputi che effettivamente la situazione sopra descritta possa risultare pericolosa e foriera di possibili incidenti;

2) Come intenda attivarsi con urgenza per ovviare ai problemi sopra descritti, prevedendo un attraversamento pedonale, magari fornito di lampeggiante, in un punto opportunamente scelto della strada, preferibilmente in corrispondenza dell’area ove sono posizionati i cassonetti, e l’installazione di un cartello con il limite di velocità adeguato ad un centro abitato.

Antonella Celletti, capogruppo Lega Nord

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. I.MACORI (PDL) SU RISTRUTTURAZIONE DEL MERCATO COPERTO





NUM. PROP.: 467-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. I.MACORI (PDL) SU RISTRUTTURAZIONE DEL MERCATO COPERTO GRUPPO CONSIGLIARE DEL POPOLO DELLA LIBERTA' -PDL Comune di Cesena

Il Consigliere Comunale Italo Macori Al Signor Sindaco del Comune di Cesena Oggetto: interpellanza sulla ristrutturazione del mercato coperto Il sottoscritto consigliere comunale Appreso La conclusione dell'iter del project financing relativo al progetto per la ristrutturazione del Mercato Coperto, secondo le caratteristiche indicate nel bando comunale pubblicato un paio di anni fa. Rilevato

che nessun altro progetto è stato presentato, per cui la fase 2 relativa al bando da pubblicare per ricercare le imprese che gareggino per la sua realizzazione,ci pare essere una semplice e pura formalità. Considerato che: 1-da molti anni il problema della sistemazione del Mercato Coperto è all'ordine del giorno dell'interesse della città e dell'Amministrazione, 2- che ora finalmente sembra che il meccanismo si sia messo in moto, 3- anche il programma elettorale del Sindaco poneva come una delle immediate priorità la realizzazione di questa opera come inizio di recupero della Piazza cuore del Centro Storico di Cesena, 4- che il momento attuale di crisi vedrebbe con sollievo l'apertura di un” cantiere” come questo che sarebbe possibilità d'intervento per molte imprese,oltre a garan tire un periodo di piena occupazione per un buon numero di lavoratori dipendenti Interpella il Sindaco per sapere:

a-Quando ritiene sia possibile passare alla fase successiva della gara: bando per la aggiudicazione dei lavori, firma delle autorizzazione e inizio lavori, b-Se e quando intende procedere per l'ulteriore fase dei lavori, quello che si riferisce alla sistemazione del Loggiato, c-Se non considera questi ritardi, peraltro imputabili alla Giunta precedente, come quell'esempio di mala burocrazia che si è impegnato ad affrontare.

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. L.DI PLACIDO (PRI) SU RILIEVI ANTITRUST IN MERITO A GENERAL CONTRACTOR AUSL CESENA





NUM. PROP.: 481-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. L.DI PLACIDO (PRI) SU RILIEVI ANTITRUST IN MERITO A GENERAL CONTRACTOR AUSL CESENA

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Piazza del Popolo n. 1 Cesena 47023 (FC) - tel. e fax 0547/610956 e-mail: [email protected] - sito: www.pricesena.com

Il Capogruppo

- Al Signor Sindaco del Comune di

Cesena

Oggetto: Interpellanza su rilievi Antitrust in merito a General Contractor Ausl Cesena Il sottoscritto Consigliere Comunale,

APPRESO che l’Antitrust ha segnalato le quattro Ausl della Romagna (Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna), per la procedura di bandire gare col general contractor che alla fornitura di tecnologie biomedicali aggiunge quella di altri prodotti e servizi funzionalmente del tutto diversi, dagli arredi all’informatica, dai lavori edili alla ristrutturazione di sale operatorie;

VALUTATO che, secondo l’Antitrust, tale comportamento, ledendo il principio di concorrenza e trasparenza può portare a distorsioni nel settore dei biomedicali, dal momento che che solo le attività funzionalmente connesse e strettamente necessarie al raggiungimento di uno scopo finale unico devono essere oggetto di una gara;

VALUTATO ALTRESI' come l'Antitrust sottolinei anche il necessario livello qualitativo che deve essere garantito dal sistema sanitario;

CONSIDERATO che, secondo l'Antitrust, anche la durata dei bandi appare anomala (da 6 a 9 anni), anche in ragione del fatto che spesso i medesimi vengono prorogati sine die fino alla gara successiva, di fatto sottraendo le imprese vincitrici al confronto con il mercato per un periodo eccessivamente lungo, senza considerare la rapida obsolescenza tipica delle apparecchiature diagnostiche;

INTERPELLA la S.V. per sapere: - se non ritenga doveroso che l'Azienda Sanitaria di Cesena debba recepire i richiami dell’Antitrust

Gruppo Consiliare Repubblicano Comune di Cesena

riguardanti sia le procedure delle gare con il general contractor, sia la durata delle stesse; - quale sia il contenuto della nota inviata dalla Azienda Sanitaria di Cesena all'Antitrust, con riguardo alle argomentazioni giuridiche e tecniche addotte per giustificare il proprio operato; - quanti sono e di cosa trattano nelle specifico i bandi contestati dall’Antitrust indetti dall'Azienda Sanitaria di Cesena; - quanti sono i bandi indetti con il general contractor da parte dell’Azienda Sanitaria di Cesena negli ultimi cinque anni. Luigi Di Placido Cesena, 6 Ottobre 2009

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. D.FORMICA (PDL) RELATIVA A CHIUSURA VIA MONTIANO A CALISESE





COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. D.FRANCHINI (LEGA NORD) SU VIA S.AGA’ LOC.MACERONE





NUM. PROP.: 493-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. D.FRANCHINI (LEGA NORD) SU VIA S.AGA’ LOC.MACERONE

Interpellanza su Via S. Agà in località Macerone di Cesena Diego Franchini Consigliere Comunale Lega Nord Romagna

Cesena 09-10-2009 Alla cortese attenzione del Sindaco Paolo Lucchi e dell’amministrazione comunale

Premesso che

Gli abitanti della Via S. Agà in località Macerone di Cesena hanno promosso una raccolta firme in merito ai problemi di questa strada. Il tratto che è ad oggetto della segnalazione dei cittadini residenti è quello che inizia all’incrocio con Via Capannaguzzo, ora con nuova rotonda, e che giunge sino al cavalcavia dell’autostrada sull’intersezione con la S.P. 70.

Considerato che Tutti i residenti nella lettera-protesta con annesse firme lamentano in primo luogo la scarsa larghezza della strada e la presenza di ampie buche nel manto stradale. Questa è talmente stretta che se due vetture che procedono in sensi opposti di marcia si incontrano non riescono a transitarvi senza che una delle due si fermi e ceda il passo. Al contrario presenta da un lato un fosso molto pronunciato e profondo. La via inoltre non presenta alcuna segnaletica né orizzontale né verticale e nemmeno l’illuminazione pubblica.

Considerato altresì che In questo tratto non esiste un limite esplicito di velocità e pertanto gli automobilisti che la attraversano si sentono autorizzati a superarli abbondantemente con grande pericolo per coloro che passeggiano lungo la via. Nella strada in questione abitano molte famiglie con bambini piccoli, anziani e sono presenti anche persone diversamente abili.

Rilevato che I residenti sentono l’esigenza di percorrere questa via in tutta sicurezza senza rischiare di essere travolti dalle auto che sfrecciano in questa strada strettissima senza il minimo riguardo per chi la abita. Le loro richieste si protraggono da anni, ma non hanno mai ricevuto la giusta attenzione dalle autorità competenti.

Ricordato che Negli anni questa zona ha conosciuto uno sviluppo elevato e le nuove abitazioni hanno incrementato il bacino di utenza di questa strada tanto da renderla insufficiente alle esigenze dei nostri giorni. Sono molti i soldi pubblici spesi per il collegamento con la Via Capannaguzzo e la relativa messa in sicurezza dell’incrocio tramite rotonda. In molti quindi utilizzano la Via S. Agà per tagliare il tratto della Via Cesenatico nella frazione di Macerone e guadagnare tempo evitando le file.

Chiedo quindi

All’amministrazione comunale se intenda ascoltare le legittime richieste che vengono dai residenti di questa via in particolare:

1. La chiusura dei fossi ai lati della strada per allargare la via e realizzare un percorso ciclopedonale; 2. Che sia realizzata la segnaletica atta a regolamentare il traffico e che vengano posti degli strumenti per

dissuadere gli automobilisti a superare i limiti dei 50kmh; 3. Che sia interdetta la circolazione ai mezzi con P.T.T. superiore a 3,5 Tonnellate eccetto i casi di reale e

dimostrabile necessità. 4. La realizzazione dell’illuminazione pubblica anche su questo tratto.

Diego Franchini

Consigliere Comunale Lega Nord Romagna

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONSS. DI PLACIDO E FERRINI (PRI) SU SOSPENSIONE LAVORI CANTIERE «SACRA FAMIGLIA»





NUM. PROP.: 497-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONSS. DI PLACIDO E FERRINI (PRI) SU SOSPENSIONE LAVORI CANTIERE «SACRA FAMIGLIA»

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Al Sig. Sindaco di Cesena

INTERPELLANZA URGENTE

Ill.mo Sig. Sindaco,

p r e m e s s o c h e - abbiamo appreso, recentemente, dagli organi di stampa, che gli Uffici del Comune di

Cesena hanno notificato la sospensione (parziale) dei lavori nel cantiere edile del cosiddetto “Comparto Sacra Famiglia”;

- non è stato possibile conoscere, tuttavia, la natura e la quantità delle violazioni urbanistiche e/o edilizie contestate dall’Autorità amministrativa;

- l’accaduto riveste sicuramente un interesse pubblico, con forte impatto sul piano politico e sul piano economico, viste le inusitate concessioni “in deroga” effettuate, a suo tempo, dall’Ente pubblico (cui, comunque, i Repubblicani si opponevano fermamente) in favore della proprietà ed il coinvolgimento, nella realizzazione delle opere, di importanti aziende del territorio;

Ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali,

i n t e r p e l l a n o la S.V. Ill.ma al fine di conoscere: 1) la natura e la quantità delle violazioni contestate e poste a fondamento del

provvedimento sospensivo dei lavori; 2) l’eventuale coinvolgimento nelle violazioni di imprese e/o di personale dipendente

dell’Amministrazione comunale di Cesena; 3) i ritardi previsti o prevedibili rispetto alla realizzazione finale delle opere, con riferimento

a quelle anche di interesse pubblico; 4) l’esistenza o meno di un procedimento penale presso l’Autorità Giudiziaria di Forlì; e, in

caso affermativo, per quali ipotesi di reato; 5) se risultino coinvolti, nelle indagini della Magistratura, anche funzionari o, comunque,

personale dipendente del Comune di Cesena; 6) ogni altra informazione utile al fine di una piena e corretta comprensione dell’accaduto.

Con ossequio

Luigi Di Placido

Luca Ferrini

PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO Gruppo Consiliare Comune di Cesena

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU: PATROCINIO COMUNE DI CESENA CORTEO ANTIRAZZISTA.





NUM. PROP.: 494-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU: PATROCINIO COMUNE DI CESENA CORTEO ANTIRAZZISTA

Cesena, 12 ottobre 2009 Al signor Sindaco del Comune di Cesena


Oggetto: patrocinio Comune di Cesena corteo antirazzista

La sottoscritta consigliera comunale Antonella Cell etti, capogruppo della Lega Nord Romagna, visto che sabato 10 ottobre si è svolta a Cesena una manifestazione denominata “Tutti insieme in cammino contro il razzismo”; che questa iniziativa ha avuto, tra gli altri, il patrocinio del Comune di Cesena; che durante la manifestazione sarebbe stata letta ed applaudita una poesia di Hamza Piccardo, leader dell’UCOII, ben nota Associazione ultrafondamentalista islamica, caratterizzata da un antisemitismo parossistico, che ha propugnato la distruzione dello Stato di Israele e sostiene la causa dei terroristi suicidi di cui esalta le sanguinarie iniziative, dichiaratamente antioccidentale, che agisce affinché si attui l’insediamento anche in Europa delle leggi islamiche più oscurantiste e della sharia, una giustizia islamica parallela alla giustizia dei paesi europei; che l’UCOII non è gradita alle altre Associazioni islamiche presenti sul territorio nazionale poiché ostacola il dialogo con le sue pretese ultrafondamentaliste, come emerge anche dal fallimento della Carta dei valori, propugnata dall’ex ministro Amato; che è noto, dalle dichiarazioni pubbliche rilasciate dai suoi vertici, come il Centro culturale islamico di Cesena abbia vicinanze con l’UCOII; che all’iniziativa erano presenti intere classi di studenti che, di certo, non sono stati messi al corrente dei legami che uniscono l’UCOII ai Fratelli Musulmani, movimento al bando in molti Paesi musulmani, tra cui l’Egitto, dove è nato, per il suo marcato fondamentalismo e radicalismo e degli obiettivi e della politica separatista che l’UCOII propugna in Italia, mirata non all’integrazione, ma ad ottenere una sorta di situazione privilegiata e predominante dell’Islam fondamentalista nel nostro Paese; che sembra che il corteo, fermo davanti al Duomo, abbia disturbato con suoni sempre più fragorosi una funzione che si stava svolgendo all’interno della chiesa;

chiede di sapere 1) quale giudizio dia del risvolto prettamente poli tico e strumentale assunto dall’iniziativa

in oggetto; 2) se ritenga opportuno aver concesso il patrocinio ad una manifestazione con la quale hanno certamente avuto a che fare individui vicini all’UCOII; 3) se nel programma presentato per ottenere il patr ocinio fosse contemplata la lettura della poesia citata e, in caso di risposta affermat iva, chi abbia dato il benestare e se, nel rilasciarlo, si sia preoccupato di approfondirne le ricadute; 4) se per il futuro non ritenga opportuno valutare molto più attentamente la validità di simili manifestazione e l’attendibilità degli organ izzatori; 5) se corrisponda al vero che il corteo non avrebbe rispettato lo svolgimento di una funzione all'interno del Duomo.


COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU ABUSI SUSSIDI SOCIALI INPS





NUM. PROP.: 502-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: INTERPELLANZA CONS. A.CELLETTI (LEGA NORD) SU ABUSI SUSSIDI SOCIALI INPS .

Cesena, 14 ottobre 2009 Al Sindaco del Comune di Cesena


Oggetto: abusi sussidi sociali INPS

Il sottoscritto consigliere comunale Antonella Celletti, capogruppo Lega Nord evidenziato che, da notizie stampa, si apprende che ogni mese 13.800 immigrati in Italia ricevono dall’INPS un assegno sociale il cui totale si aggira sui 6 milioni 190.930 euro; che in Emilia-Romagna i soggetti che percepiscono tale sussidio sono 1.710; che gli extracomunitari con carta di soggiorno ed i neocomunitari che lavorano in Italia da almeno tre mesi possono richiedere il ricongiungimento di parenti, dichiarando di averli in carico; che questi ultimi, non appena compiono il 65° anno di età, essendo privi di reddito o comunque dimostrando un reddito basso, dal momento che quello dei congiunti non è cumulabile, hanno diritto, finchè rimangono in Italia, all’assegno sociale; che è frequente il caso di stranieri che, pur tornando nel loro Paese di origine o andando via dall’Italia, continuano a percepire indebitamente questo assegno, perché risultano abitare ancora con i parenti; che secondo dati riferiti dalla stampa la Guardia di Finanza avrebbe calcolato che dal primo gennaio ad oggi l’INPS avrebbe subito truffe per 14 milioni e 130mila euro e non solo ad opera di stranieri; che tale cifra sarebbe destinata ad aumentare se si facessero controlli incrociati tra i dati INPS e quelli dei Comuni di residenza degli immigrati; che il presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, avrebbe dichiarato che esiste “un problema di controlli” e che “quando la residenza è uno dei requisiti per ottenere un beneficio, credo sia inevitabile chiedere un impegno diretto dei Comuni” con controlli periodici sulle residenze; che queste vere e proprie truffe pesano considerevolmente sull’intera collettività che si vede privata di consistenti fondi pubblici destinati a chi non ne ha diritto;

chiede di conoscere

1) quali iniziative concrete ed urgenti di controllo intenda porre in essere per verificare, di concerto con l’INPS ed eventualmente con la Guardia di Finanza, che non si

verifichino simili abusi truffaldini anche nel territorio comunale; 2) quali azioni intenda porre in essere per effettuare periodicamente rilevazioni per verificare eventuali variazioni della composizione dei nuclei famigliari e di residenza degli immigrati residenti sul territorio comunale, comunicandone tempestivamente i risultati all’INPS; 3) se non ritenga che simili abusi, da chiunque perpetrati, siano un grave danno all’intera comunità, in particolare nei confronti delle fasce più deboli della nostra popolazione.


Oggetto: RATIFICA DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 223 DEL 25/08/2009 AVENTE PER OGGETTO: "BILANCIO DI PREVISIONE 2009. APPROVAZIONE 3^ VARIAZIONE PER ATTIVITA' URGENTI".

COMUNE DI CESENA

SETTORE SERVIZI ECONOMICO FINANZIARI


Ufficio/Servizio: SERVIZIO BILANCIO E PROBLEMI FISCALI Istruttore: _______________________

Il Relatore il Dirigente ASS. BATTISTINI CARLO FRANI DEA






□ discussione


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I.E.

NUM. PROP.: 419-2009 CLASS.: 143

OGGETTO: RATIFICA DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. 223 DEL 25/08/2009 AVENTE PER OGGETTO:

"BILANCIO DI PREVISIONE 2009. APPROVAZIONE 3^ VARIAZIONE PER ATTIVITA' URGENTI".

Richiamata la deliberazione di Giunta Comunale n. 223 del 25/08/2009, immediatamente esecutiva, avente per oggetto “Bilancio di precisione 2009 – Approvazione 3^ variazione di bilancio per attività urgenti”.

Visto l’art. 42, comma 4, D.Lgs. n. 267/2000;

Visto il parere dei Revisori contabili, di cui copia è in atti depositata;

Rilevato che i pareri di cui all’art. 49 D.Lgs. n. 267/2000 erano già acquisiti in sede di adozione dell’atto di cui sopra;

Esaminata in 1^ commissione consiliare il ….;

Su conforme proposta del Settore Servizi Economico Finanziari;

D E L I B E R A - DI RATIFICARE la deliberazione di Giunta Comunale n. 223 del 25/08/2009 immediatamente esecutiva, richiamata in

premessa relativa all’approvazione della 3^ variazione di bilancio 2009 per attività urgenti. FD/ra

N. prop. (2009 / 398) Class. 143

COMUNE DI CESENA ____________________________________________________________________________________________________________________

Processo verbale delle deliberazioni della Giunta Comunale

Seduta del 25/08/2009 - delibera n. 223 __________________________________________________________________ OGGETTO : BILANCIO DI PREVISIONE 2009 - APPROVAZIONE 3^ VARIAZIONE PER ATTIVITA' URGENTI __________________________________________________________________ L'anno DUEMILANOVE (2009) , il mese di AGOSTO, il giorno VENTICINQUE , si è riunita la Giunta Comunale con l'intervento dei Signori: LUCCHI PAOLO Sindaco BATTISTINI CARLO Vice Sindaco BAREDI MARIA Assessore BENEDETTI SIMONA Assessore GUALDI DANIELE Assessore MISEROCCHI MAURA Assessore

Presiede il SINDACO PAOLO LUCCHI

Assiste il SEGRETARIO GENERALE MANUELA LUCIA MEI

LA GIUNTA

PREMESSO che con delibera di Consiglio Comunale n. 226 del 18/12/2008 e successive modificazioni è stato approvato il bilancio di previsione di questo Comune per l’esercizio finanziario 2009; CONSIDERATO che si rende necessario procedere con urgenza ad effettuare variazioni delle previsioni di bilancio 2009 per rendere possibile, così come richiesto dai Settori Cultura, Risorse Patrimoniali e Tributarie, Polizia Municipale, e da documentazione agli atti del proponente, l’impegno delle somme necessarie allo svolgimento delle seguenti attività:

1) Partecipazione al bando d’asta dell’Agenzia del Demanio per l’acquisto del tracciato dell’ex Rio Rigoncello interno alla proprietà comunale denominata

N. prop. (2009 / 398) Class. 143

“Podere Malanotte”. La variazione di spesa necessaria pari ad € 99.000,00 viene finanziata con pari riduzione di spesa del bilancio 2009.

2) Gestione e spedizione dei verbali di violazione al C.D.S. riferiti al Tutor, autovelox e preavvisi elevati del corpo di Polizia Municipale e spese di visura effettuate alla MCTC. Con l’attivazione del sistema tutor il numero dei verbali elevati è aumentato più del doppio rispetto all’anno 2008 con conseguente incremento delle relative spese di gestione. La variazione di spesa necessaria pari ad € 400.000,00 viene finanziata con pari aumento delle entrate derivanti dal rimborso delle spese di gestione e notifica dei verbali che sono poste a carico del soggetto autore della violazione al C.D.S.;

3) Organizzazione “Notte della cultura” del 26/09/09 e cachet per gli artisti che interverranno alla manifestazione. La variazione di spesa necessaria pari ad € 74.000,00 viene finanziata con pari entrata derivante da sponsorizzazioni, contributi ed erogazioni liberali di privati, imprese, enti.

RILEVATO che la legge n. 133/08 art 77 bis, comma 12, prevede che gli enti locali soggetti al patto di stabilità interno devono approvare il bilancio 2009-2011 e le successive variazioni nel rispetto dell’obiettivo programmatico determinato per gli anni 2009/11;

VISTI gli artt. 42, comma 4 e 175, comma 4, D.Lvo n. 267/00; VISTO il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, in atti; VISTO lo Statuto Comunale; VISTO il vigente Regolamento di Contabilità; Su conforme proposta del Settore Servizi Economico Finanziari; Acquisito il parere del Dirigente Settore in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49, comma 1° D.L.vo n. 267/00; A voti unanimi palesemente espressi:

D E L I B E R A

1. DI APPORTARE , in via d’urgenza e per le motivazioni di cui in premessa, al bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009-2011 le variazioni alle previsioni di Entrata e Spesa di cui all’allegato “A”;

SPESA 2009 MAGGIORI SPESE MINORI SPESE SALDO TITOLO I 474.000,00 0,00 474.000,00

N. prop. (2009 / 398) Class. 143

TITOLO II 99.000,00 99.000,00 0,0 ENTRATA 2009 MAGGIORI ENTRATE MINORI ENTRATE SALDO TIT. II 7.000,00 0,00 7.000,00 TIT. III 467.000,00 0,00 467.000,00 TIT. IV 99.000,00 99.000,00 0,00

2. DI DARE ATTO che per effetto della presente variazione viene modificato il

totale delle previsioni di competenza del bilancio 2009 che passa da € 119.549.853,00 a € 120.023.853,00, mentre il totale del bilancio pluriennale 2009/2011 passa da € 357.988.031,00 a € 358.462.031,00;

3. DI DARE ATTO che con l’adozione delle variazioni di cui sopra, le previsioni di competenza e cassa relative all’anno 2009 rientrano nel limite dell’obiettivo programmatico di cui alla legge n. 133/2008, art. 77 bis e successive modifiche ed integrazioni, (patto di stabilità interno) come da allegato “B”. E’ confermato per gli anni 2010 e 2011 quanto previsto nella delibera consigliare n. 117 del 21/05/2009;

4. DI SOTTOPORRE il presente atto alla ratifica del Consiglio Comunale ai sensi

dell’art 42, 4° comma, D.Lvo 267/00;

5. DI ATTRIBUIRE le risorse ai Responsabili di Spesa indicati nell’allegato “A” per gli adempimenti di competenza;

6. DI DARE ATTO che ai sensi dell’art. 49, 1° comma del D.Lvo n. 267/00, il

presente provvedimento, non comportando impegno di spesa o diminuzione d’entrata, non necessita dell’assunzione del parere di regolarità contabile;

Inoltre,

LA GIUNTA Attesa l’urgenza di provvedere,

A voti unanimi palesemente espressi,

D E L I B E R A

7. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, D.Lgs. 18-8-2000 n. 267.

N. prop. (2009 / 398) Class. 143

P A R E R I

(ai sensi dell’art. 49, D.L.vo n.267/2000)

PARERE REGOLARITA’ TECNICA FAVOREVOLE Il Responsabile di P.O. SEVERI STEFANO _________________________________________________________________________________________

Letto, approvato e sottoscritto

IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

PAOLO LUCCHI MANUELA LUCIA MEI _________________________________________________________________________________________

REFERTO DI PUBBLICAZIONE

Copia della presente deliberazione verrà affissa all'Albo Pretorio del Comune di Cesena il giorno

31/08/2009 e vi rimarrà per quindici giorni consecutivi.

Cesena, 31/08/2009

IL FUNZIONARIO INCARICATO

LUCIA BOLOGNESI

_________________________________________________________________________________________________

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'

Si dichiara, a norma del comma 4, art.134, D.L.vo n. 267 del 18 agosto 2000, che la deliberazione é

esecutiva dal 25/08/2009

_________________________________________________________________________________________

E p.c.c. per uso amministrativo Cesena 31/08/2009 IL FUNZIONARIO INCARICATO Dr.ssa BOLOGNESI LUCIA

Oggetto: BILANCIO DI PREVISIONE 2009 E PLURIENNALE 2009-2011. 5^ VARIAZIONE.

COMUNE DI CESENA

SETTORE SERVIZI ECONOMICO FINANZIARI


Ufficio/Servizio: SERVIZIO BILANCIO E PROBLEMI FISCALI Istruttore: _______________________

Il Relatore il Dirigente ASS. BATTISTINI CARLO FRANI DEA






□ discussione


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I.E.

NUM. PROP.: 446-2009 CLASS.: 143

OGGETTO: BILANCIO DI PREVISIONE 2009 E PLURIENNALE 2009-2011. 5^ VARIAZIONE.

PREMESSO:

-che con delibera di Consiglio Comunale n. 226 del 18/12/2008, esecutiva a tutti gli effetti di legge, è stato approvato

il bilancio di previsione di questo Comune per l’esercizio finanziario 2009, variato con successiva delibera consiliare n.

12 del 27/01/2009 e n. 89 del 16/04/2009, con delibera di Giunta n. 223 del 25/08/2009 e con delibera consiliare n. del

24/09/2009;

- che con delibera di Consiglio Comunale n. del 24/09/2009 si è proceduto alla verifica degli equilibri di bilancio

2009;

CONSIDERATO che la legge n. 133 del 6/8/2008 all’art. 77 bis, comma 12, prevede che gli enti locali soggetti al

patto di stabilità interno devono approvare il bilancio 2009 - 2011 e le successive variazioni nel rispetto dell’obiettivo

programmatico determinato per ciascuno degli anni 2009 – 2011;

VISTO che il Comune di Cesena rientra fra gli enti soggetti al rispetto delle norme sul patto di stabilità interno

previste dalla legge n. 133/2008 e successive modifiche, è necessario provvedere all’adozione delle variazioni di

bilancio 2009-2011 nei limiti degli obiettivi programmatici;

VISTI gli artt. 42 e 175 del Dlgs. N. 267/2000; RITENUTO di procedere alle seguenti variazioni del bilancio 2009-2011:

Conto Economico - storno di entrate e spese correnti esistenti; - inserimento di nuove entrate e spese correnti non previste; Conto/Capitale - variazione modalità finanziamento di opere/investimenti; - inserimento spesa per opere e investimenti non previsti; - applicazione avanzo di amministrazione 2008 accertato con delibera consiliare n. 97 del 22/04/2009 di approvazione del rendiconto 2008; - eliminazione spesa di opere/investimenti previsti così come dettagliate agli allegati A,B,C del presente atto;

VISTO il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti in atti depositato; VISTO lo Statuto Comunale; VISTO il vigente Regolamento di contabilità; Su conforme proposta del Settore Servizi Economico Finanziari; ATTESA la propria competenza ai sensi dell’art. 42 D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267; ESAMINATA in I Commissione consiliare il ; ACQUISITO il parere del Dirigente Settore in ordine alla regolarità tecnica ai sensi dell’art. 49, comma 1, D. Lvo

n. 267/00;

RILEVATO che, ai sensi di quanto stabilito dell’art. 49, comma 1, del D.Lvo n. 267/2000, il presente

provvedimento non comportando impegno di spesa o diminuzione d’entrata, non necessita dell’assunzione del parere di regolarità contabile del Responsabile del Settore Servizi Economico Finanziari;

A voti

D E L I B E R A 1) DI PROCEDERE alle variazioni delle previsioni del bilancio 2009, come da allegato “A”, parte integrante del presente provvedimento;

ENTRATA Titolo Previsione attuale Variazione Totale

Tit. 0 458.265,00 +1.405.858,00 1.864.123,00

Tit. I 26.873.667,00 +14.000,00 26.887.667,00

Tit. II 30.784.771,00 - 1.890,00 30.782.881,00

Tit. III 23.095.734,00 -274.274,00 22.821.460,00

Tit. IV 20.743.681,00 -1.038.664,00 19.705.017,00

Tit. V 8.306.000,00 -280.000,00 8.026.000,00

Totale variazione -174.970,00 SPESA

Titolo Previsione attuale Variazione Totale

Tit. I 70.536.821,00 -230.513,00 70.306.308,00

Tit. II 30.205.146,00 +26.194,00 30.231.340,00

Tit. III 9.520.151,00 +29.349,00 9.549.500,00

Totale variazione -174.970,00

2) DI PROCEDERE alle variazioni delle previsioni di bilancio 2010, come da allegato “B”, parte integrante del presente provvedimento;

ENTRATA


Tit. III 22.261.092,00 +37.920,00 22.299.012,00

Totale variazione +37.920,00

SPESA


Tit. I 69.063.657,00 +37.920,00 69.101.577,00


3) DI PROCEDERE alle variazioni delle previsioni di bilancio 2011, come da allegato “C”, parte integrante del presente provvedimento;

ENTRATA


Tit. III 22.238.934,00 +37.920,00 22.276.854,00


SPESA Titolo Previsione attuale Variazione Totale

Tit. I 69.170.738,00 +37.920,00 69.208.658,00


4) DI DARE ATTO che per effetto della presente variazione il totale generale delle previsioni di competenza del bilancio 2009 passa da euro 120.102.118,00 a euro 119.927.148,00 mentre il totale del bilancio pluriennale 2009/2011 passa da euro 358.540.296,00 a euro 358.441.166,00;

5) DI DARE ATTO che con l’adozione delle variazioni di cui sopra, le previsioni di competenza e cassa relative agli anni 2009 – 2011 rientrano nei limiti degli obiettivi programmatici di cui alla legge n. 133/2008, art. 77 bis e successive modifiche ed integrazioni (patto di stabilità interno), come da prospetti allegato “D”;

Inoltre,

IL CONSIGLIO COMUNALE

Attesa l’urgenza di provvedere;

D E L I B E R A - di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134 –comma 4^ -

D.Lgs n. 267/2000. SS/ra

COMUNE DI CESENA

VARIAZIONI DI BILANCIO ANNO 2009 - ESERCIZIO 2009 - COMPETENZA Pag.1

Valuta: EURO

TIPO VARIAZIONE: VB VARIAZIONE DI BILANCIO

5° VARIAZIONE

Descrizione Data e NumeroVariazione

Previsione Importo Variazione Nuova Previsione

TITOLO 0 - Avanzo di Amministrazione

Categoria 0 00 Avanzo

Risorsa 0 00 0002 AVANZO PER FINANZIAMENTO INVESTIMENTI

TOTALE RISORSA 0 00 0002 0,00 781.976,00 781.976,00

Risorsa 0 00 0003 AVANZO FONDO AMMORTAMENTO

TOTALE RISORSA 0 00 0003 380.000,00 0,00 380.000,00

Risorsa 0 00 0004 AVANZO NON VINCOLATO

TOTALE RISORSA 0 00 0004 78.265,00 623.882,00 702.147,00

TOTALE CATEGORIA 0 00 458.265,00 1.405.858,00 1.864.123,00

458.265,00TOTALE TITOLO 0 1.405.858,00 1.864.123,00

TITOLO I - Entrate tributarie

Categoria 1 01 Imposte

Risorsa 1 01 0050 ALTRE IMPOSTE

TOTALE RISORSA 1 01 0050 0,00 14.000,00 14.000,00

TOTALE CATEGORIA 1 01 26.638.667,00 14.000,00 26.652.667,00

26.873.667,00TOTALE TITOLO I 14.000,00 26.887.667,00

TITOLO II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione

Categoria 2 01 Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato

Risorsa 2 01 0120 CONTRIBUTI STATALI PER FINANZIAMENTO SERVIZI LOCALI

TOTALE RISORSA 2 01 0120 24.331.963,00 22.930,00 24.354.893,00

Risorsa 2 01 0150 CONTRIBUTI STATALI PER PUBBLICA ISTRUZIONE

TOTALE RISORSA 2 01 0150 526.000,00 -1.000,00 525.000,00

Risorsa 2 01 0170 CONTRIBUTI STATALI PER SERVIZI DIVERSI

TOTALE RISORSA 2 01 0170 394.768,00 764,00 395.532,00


Categoria 2 02 Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione

Risorsa 2 02 0210 CONTRIBUTI REGIONALI PER ATTIVITA CULTURALI

TOTALE RISORSA 2 02 0210 2.000,00 7.000,00 9.000,00

Risorsa 2 02 0240 CONTRIBUTI REGIONALI PER SERVIZI SOCIALI

TOTALE RISORSA 2 02 0240 2.395.839,00 342.148,00 2.737.987,00

Risorsa 2 02 0250 CONTRIBUTI REGIONALI PER ATTIVITA IN CAMPO ECONOMICO

TOTALE RISORSA 2 02 0250 0,00 2.000,00 2.000,00


Categoria 2 05 Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico

Risorsa 2 05 0310 CONTRIBUTI DA ENTI PER PUBBLICA ISTRUZIONE

ALLEGATO "A"

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE



TITOLO II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione

Categoria 2 05 Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico

Risorsa 2 05 0310 CONTRIBUTI DA ENTI PER PUBBLICA ISTRUZIONE

TOTALE RISORSA 2 05 0310 101.800,00 9.002,00 110.802,00

Risorsa 2 05 0350 CONTRIBUTI DA ENTI PER SERVIZI SOCIALI

TOTALE RISORSA 2 05 0350 1.787.778,00 -384.734,00 1.403.044,00

TOTALE CATEGORIA 2 05 2.051.564,00 -375.732,00 1.675.832,00

30.784.771,00TOTALE TITOLO II -1.890,00 30.782.881,00

TITOLO III - Entrate extratributarie

Categoria 3 01 Proventi dei servizi pubblici

Risorsa 3 01 0400 PROVENTI DIVERSI PER ATTIVITA ISTITUZIONALI

TOTALE RISORSA 3 01 0400 5.153.500,00 -59.150,00 5.094.350,00

Risorsa 3 01 0410 PROVENTI DIVERSI PER PUBBLICA ISTRUZIONE

TOTALE RISORSA 3 01 0410 2.596.000,00 21.651,00 2.617.651,00

Risorsa 3 01 0420 PROVENTI DIVERSI PER ATTIVITA CULTURALI

TOTALE RISORSA 3 01 0420 282.834,00 10.616,00 293.450,00

Risorsa 3 01 0430 PROVENTI DIVERSI PER ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

TOTALE RISORSA 3 01 0430 204.880,00 -620,00 204.260,00

Risorsa 3 01 0440 PROVENTI DIVERSI PER VIABILITA E TRASPORTI PUBBLICI

TOTALE RISORSA 3 01 0440 1.340.000,00 -304.200,00 1.035.800,00

Risorsa 3 01 0460 PROVENTI DIVERSI PER SERVIZI SOCIALI

TOTALE RISORSA 3 01 0460 1.205.500,00 -84.853,00 1.120.647,00

Risorsa 3 01 0470 PROVENTI DIVERSI PER ATTIVITA IN CAMPO ECONOMICO

TOTALE RISORSA 3 01 0470 98.345,00 -31.652,00 66.693,00

Risorsa 3 01 0480 PROVENTI DIVERSI PER SERVIZI PRODUTTIVI

TOTALE RISORSA 3 01 0480 1.738.823,00 194.716,00 1.933.539,00


Categoria 3 02 Proventi dei beni dell'ente

Risorsa 3 02 0500 PROVENTI PER UTILIZZAZIONE FABBRICATI

TOTALE RISORSA 3 02 0500 1.649.739,00 2.000,00 1.651.739,00

Risorsa 3 02 0520 PROVENTI DIVERSI PER UTILIZZO BENI COMUNALI

TOTALE RISORSA 3 02 0520 2.233.057,00 87.682,00 2.320.739,00


COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE




Categoria 3 03 Interessi su anticipazioni e crediti

Risorsa 3 03 0610 INTERESSI ATTIVI SU DEPOSITI

TOTALE RISORSA 3 03 0610 940.000,00 -350.000,00 590.000,00

Risorsa 3 03 0620 INTERESSI DIVERSI E MORATORI

TOTALE RISORSA 3 03 0620 40.000,00 2.500,00 42.500,00

TOTALE CATEGORIA 3 03 980.000,00 -347.500,00 632.500,00

Categoria 3 04 Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società

Risorsa 3 04 0660 DIVIDENDI DI SOCIETA

TOTALE RISORSA 3 04 0660 1.861.000,00 94.262,00 1.955.262,00


Categoria 3 05 Proventi diversi

Risorsa 3 05 0710 CONCORSI E RIMBORSI PER ATTIVITA ISTITUZIONALI

TOTALE RISORSA 3 05 0710 610.920,00 67.180,00 678.100,00

Risorsa 3 05 0720 CONCORSI E RIMBORSI PER FUNZIONAMENTO UFFICI GIUDIZIARI

TOTALE RISORSA 3 05 0720 160.000,00 48.683,00 208.683,00

Risorsa 3 05 0750 CONCORSI E RIMBORSI PER ATTIVITA CULTURALI

TOTALE RISORSA 3 05 0750 24.160,00 5.000,00 29.160,00

Risorsa 3 05 0760 CONCORSI E RIMBORSI PER ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE

TOTALE RISORSA 3 05 0760 51.107,00 41.000,00 92.107,00

Risorsa 3 05 0780 CONCORSI E RIMBORSI PER VIABILITA E TRASPORTI

TOTALE RISORSA 3 05 0780 689.000,00 48.114,00 737.114,00

Risorsa 3 05 0790 CONCORSI E RIMBORSI PER ATTIVITA IN CAMPO AMBIENTALE E TERRITORIALE

TOTALE RISORSA 3 05 0790 497.332,00 2.500,00 499.832,00

Risorsa 3 05 0800 CONCORSI E RIMBORSI PER SERVIZI SOCIALI

TOTALE RISORSA 3 05 0800 1.037.087,00 27.297,00 1.064.384,00

Risorsa 3 05 0830 CONCORSI E RIMBORSI VARI

TOTALE RISORSA 3 05 0830 422.200,00 -97.000,00 325.200,00


23.095.734,00TOTALE TITOLO III -274.274,00 22.821.460,00

TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

Categoria 4 01 Alienazione di beni patrimoniali

Risorsa 4 01 0920 ALIENAZIONI / CONCESSIONI BENI IMMOBILI

TOTALE RISORSA 4 01 0920 5.356.531,00 -1.829.459,00 3.527.072,00

TOTALE CATEGORIA 4 01 5.379.531,00 -1.829.459,00 3.550.072,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE



TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti

Categoria 4 03 Trasferimenti di capitali dalla regione

Risorsa 4 03 0990 CONTRIBUTI REGIONE PER INVESTIMENTI POLIZIA LOCALE

TOTALE RISORSA 4 03 0990 117.408,00 -2.000,00 115.408,00

Risorsa 4 03 1040 CONTRIBUTI REGIONE PER INVESTIMENTI VIABILITA

TOTALE RISORSA 4 03 1040 0,00 84.459,00 84.459,00

TOTALE CATEGORIA 4 03 295.694,00 82.459,00 378.153,00

Categoria 4 04 Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico

Risorsa 4 04 1100 CONTRIBUTI DA ALTRI ENTI PUBBLICI PER INVESTIMENTI

TOTALE RISORSA 4 04 1100 0,00 398.176,00 398.176,00

TOTALE CATEGORIA 4 04 0,00 398.176,00 398.176,00

Categoria 4 05 Trasferimenti di capitale da altri soggetti

Risorsa 4 05 1150 PROVENTI CONCESSIONI EDILIZIE E RELATIVE SANZIONI AMMINISTRATIVE

TOTALE RISORSA 4 05 1150 7.164.740,00 258.336,00 7.423.076,00

Risorsa 4 05 1155 PROVENTI MONETIZZAZIONE OPERE URBANIZZAZIONE

TOTALE RISORSA 4 05 1155 695.216,00 51.824,00 747.040,00


20.743.681,00TOTALE TITOLO IV -1.038.664,00 19.705.017,00

TITOLO V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti

Categoria 5 03 Assunzione di mutui e prestiti

Risorsa 5 03 1330 MUTUI PER ISTRUZIONE PUBBLICA

TOTALE RISORSA 5 03 1330 606.000,00 -100.000,00 506.000,00

Risorsa 5 03 1340 MUTUI PER CULTURA

TOTALE RISORSA 5 03 1340 0,00 1.000.000,00 1.000.000,00

Risorsa 5 03 1370 MUTUI PER VIABILITA / TRASPORTI

TOTALE RISORSA 5 03 1370 3.510.000,00 -935.000,00 2.575.000,00

Risorsa 5 03 1390 MUTUI PER AMBIENTE

TOTALE RISORSA 5 03 1390 1.575.000,00 -245.000,00 1.330.000,00


8.306.000,00TOTALE TITOLO V -280.000,00 8.026.000,00

TOTALE ANNO 2009 - ESERCIZIO 2009 120.102.118,00 -174.970,00 119.927.148,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE



TITOLO I - Spese Correnti

FUNZIONE 01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo

SERVIZIO 01 01 Organi istituzionali, partecipazione e decentramento

Intervento 1 01 01 01 Personale

TOTALE INTERVENTO 1 01 01 01 541.324,00 -105.524,00 435.800,00

Intervento 1 01 01 02 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime

TOTALE INTERVENTO 1 01 01 02 29.500,00 2.000,00 31.500,00

Intervento 1 01 01 03 Prestazioni di servizi

TOTALE INTERVENTO 1 01 01 03 1.083.482,00 95.613,00 1.179.095,00

Intervento 1 01 01 05 Trasferimenti


Intervento 1 01 01 06 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi


Intervento 1 01 01 07 Imposte e tasse

TOTALE INTERVENTO 1 01 01 07 58.894,00 -644,00 58.250,00

TOTALE SERVIZIO 01 01 1.786.921,00 -13.155,00 1.773.766,00

SERVIZIO 01 02 Segreteria generale, personale, organizzazione


TOTALE INTERVENTO 1 01 02 01 5.557.394,00 -219.998,00 5.337.396,00





TOTALE SERVIZIO 01 02 6.232.167,00 -133.384,00 6.098.783,00

SERVIZIO 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione




TOTALE INTERVENTO 1 01 03 03 154.890,00 600,00 155.490,00





TOTALE SERVIZIO 01 03 1.708.986,00 -47.051,00 1.661.935,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE





SERVIZIO 01 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali






TOTALE INTERVENTO 1 01 04 05 0,00 400,00 400,00



Intervento 1 01 04 08 Oneri straordinari della gestione corrente


TOTALE SERVIZIO 01 04 787.076,00 -123.476,00 663.600,00

SERVIZIO 01 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali





Intervento 1 01 05 04 Utilizzo di beni di terzi






TOTALE SERVIZIO 01 05 676.374,00 -21.332,00 655.042,00

SERVIZIO 01 06 Ufficio tecnico








COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 01 06 2.233.939,00 13.251,00 2.247.190,00

SERVIZIO 01 07 Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico









TOTALE SERVIZIO 01 07 1.169.083,00 151.987,00 1.321.070,00

SERVIZIO 01 08 Altri servizi generali













TOTALE SERVIZIO 01 08 3.776.056,00 59.030,00 3.835.086,00

TOTALE FUNZIONE 18.370.602,00 -114.130,00 18.256.472,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE




FUNZIONE 02 Funzioni relative alla giustizia

SERVIZIO 02 01 Uffici giudiziari



TOTALE SERVIZIO 02 01 210.000,00 1.600,00 211.600,00

TOTALE FUNZIONE 210.000,00 1.600,00 211.600,00

FUNZIONE 03 Funzioni di polizia locale

SERVIZIO 03 01 Polizia municipale







TOTALE SERVIZIO 03 01 4.151.414,00 -275.552,00 3.875.862,00

TOTALE FUNZIONE 4.151.414,00 -275.552,00 3.875.862,00

FUNZIONE 04 Funzioni di istruzione pubblica

SERVIZIO 04 01 Scuola materna









TOTALE SERVIZIO 04 01 4.137.598,00 436.024,00 4.573.622,00

SERVIZIO 04 02 Istruzione elementare





COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 04 02 1.072.293,00 -106.606,00 965.687,00

SERVIZIO 04 03 Istruzione media



TOTALE SERVIZIO 04 03 455.007,00 -17.098,00 437.909,00

SERVIZIO 04 04 Istruzione secondaria superiore



TOTALE SERVIZIO 04 04 148,00 1,00 149,00

SERVIZIO 04 05 Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi








TOTALE INTERVENTO 1 04 05 05 1.252.700,00 596,00 1.253.296,00

TOTALE SERVIZIO 04 05 4.906.219,00 6.380,00 4.912.599,00

TOTALE FUNZIONE 10.571.265,00 318.701,00 10.889.966,00

FUNZIONE 05 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali

SERVIZIO 05 01 Biblioteche, musei e pinacoteche









COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 05 01 1.920.495,00 7.407,00 1.927.902,00

SERVIZIO 05 02 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale















TOTALE SERVIZIO 05 02 2.441.922,00 -49.777,00 2.392.145,00

TOTALE FUNZIONE 4.362.417,00 -42.370,00 4.320.047,00

FUNZIONE 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo

SERVIZIO 06 01 Piscine comunali





TOTALE SERVIZIO 06 01 81.704,00 7.000,00 88.704,00

SERVIZIO 06 02 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti





COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE










TOTALE SERVIZIO 06 02 956.598,00 43.335,00 999.933,00

SERVIZIO 06 03 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo







TOTALE SERVIZIO 06 03 47.000,00 5.000,00 52.000,00

TOTALE FUNZIONE 1.085.302,00 55.335,00 1.140.637,00

FUNZIONE 07 Funzioni nel campo turistico

SERVIZIO 07 01 Servizi turistici





TOTALE SERVIZIO 07 01 120.000,00 0,00 120.000,00

TOTALE FUNZIONE 120.000,00 0,00 120.000,00

FUNZIONE 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti

SERVIZIO 08 01 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi








TOTALE INTERVENTO 1 08 01 06 1.100.078,00 -301.106,00 798.972,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 08 01 3.170.362,00 -318.993,00 2.851.369,00

SERVIZIO 08 02 Illuminazione pubblica e servizi connessi









TOTALE SERVIZIO 08 02 4.268.991,00 -227.240,00 4.041.751,00

SERVIZIO 08 03 Trasporti pubblici locali e servizi connessi







TOTALE SERVIZIO 08 03 2.872.609,00 -69.516,00 2.803.093,00

TOTALE FUNZIONE 10.311.962,00 -615.749,00 9.696.213,00

FUNZIONE 09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente

SERVIZIO 09 01 Urbanistica e gestione del territorio


TOTALE INTERVENTO 1 09 01 01 1.376.186,00 714,00 1.376.900,00


TOTALE INTERVENTO 1 09 01 02 2.500,00 -2.500,00 0,00




COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 09 01 1.704.300,00 -32.925,00 1.671.375,00

SERVIZIO 09 02 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare







TOTALE SERVIZIO 09 02 55.163,00 32.837,00 88.000,00

SERVIZIO 09 03 Servizi di protezione civile









TOTALE SERVIZIO 09 03 158.420,00 11.380,00 169.800,00

SERVIZIO 09 04 Servizio idrico integrato





TOTALE SERVIZIO 09 04 469.155,00 -54.498,00 414.657,00

SERVIZIO 09 06 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all'ambiente





COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE












Intervento 1 09 06 08 Oneri straordinari della gestione corrente


TOTALE SERVIZIO 09 06 2.353.040,00 52.438,00 2.405.478,00

TOTALE FUNZIONE 4.740.078,00 9.232,00 4.749.310,00

FUNZIONE 10 Funzioni nel settore sociale

SERVIZIO 10 01 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori











TOTALE SERVIZIO 10 01 3.974.872,00 134.638,00 4.109.510,00

SERVIZIO 10 02 Servizi di prevenzione e riabilitazione





TOTALE SERVIZIO 10 02 1.033.873,00 -42.500,00 991.373,00

SERVIZIO 10 03 Strutture residenziali e di ricovero per anziani



COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE





SERVIZIO 10 03 Strutture residenziali e di ricovero per anziani




TOTALE INTERVENTO 1 10 03 07 7.861,00 -7.317,00 544,00

TOTALE SERVIZIO 10 03 2.611.369,00 -85.292,00 2.526.077,00

SERVIZIO 10 04 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona











TOTALE SERVIZIO 10 04 6.700.485,00 504.542,00 7.205.027,00

SERVIZIO 10 05 Servizio necroscopico e cimiteriale







TOTALE SERVIZIO 10 05 925.884,00 -61.930,00 863.954,00

TOTALE FUNZIONE 15.246.483,00 449.458,00 15.695.941,00

FUNZIONE 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico

SERVIZIO 11 02 Fiere, mercati e servizi connessi



COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 11 02 86.971,00 6.001,00 92.972,00

SERVIZIO 11 05 Servizi relativi al commercio









TOTALE SERVIZIO 11 05 965.327,00 -23.039,00 942.288,00

TOTALE FUNZIONE 1.367.298,00 -17.038,00 1.350.260,00

70.536.821,00TOTALE TITOLO I -230.513,00 70.306.308,00

TITOLO II - Spese in Conto Capitale



Intervento 2 01 01 01 Acquisizione di beni immobili

TOTALE INTERVENTO 2 01 01 01 0,00 10.000,00 10.000,00

Intervento 2 01 01 05 Acquisizioni di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche


TOTALE SERVIZIO 01 01 0,00 63.000,00 63.000,00




TOTALE SERVIZIO 01 05 3.502.031,00 204.130,00 3.706.161,00




TOTALE SERVIZIO 01 06 260.000,00 30.000,00 290.000,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 01 08 227.000,00 60.200,00 287.200,00

TOTALE FUNZIONE 11.231.311,00 357.330,00 11.588.641,00





TOTALE SERVIZIO 03 01 360.000,00 -2.260,00 357.740,00

TOTALE FUNZIONE 360.000,00 -2.260,00 357.740,00


SERVIZIO 04 05 Assistenza scolastica, trasporti, refezione e altri servizi



TOTALE SERVIZIO 04 05 646.000,00 -30.000,00 616.000,00

TOTALE FUNZIONE 1.941.000,00 -30.000,00 1.911.000,00



Intervento 2 05 01 07 Trasferimenti di capitale


TOTALE SERVIZIO 05 01 1.110.000,00 10.000,00 1.120.000,00

TOTALE FUNZIONE 1.346.286,00 10.000,00 1.356.286,00

FUNZIONE 07 Funzioni nel campo turistico

SERVIZIO 07 01 Servizi turistici





TOTALE SERVIZIO 07 01 15.000,00 0,00 15.000,00

TOTALE FUNZIONE 15.000,00 0,00 15.000,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 08 01 5.312.664,00 -320.000,00 4.992.664,00




TOTALE SERVIZIO 08 02 600.000,00 -100.000,00 500.000,00

TOTALE FUNZIONE 7.005.929,00 -420.000,00 6.585.929,00





Intervento 2 09 01 07 Trasferimenti di capitale


TOTALE SERVIZIO 09 01 357.000,00 112.324,00 469.324,00




TOTALE SERVIZIO 09 06 345.000,00 -1.200,00 343.800,00

TOTALE FUNZIONE 4.552.205,00 111.124,00 4.663.329,00

30.205.146,00TOTALE TITOLO II 26.194,00 30.231.340,00

TITOLO III - Spese per rimborso di prestiti



Intervento 3 01 01 03 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti


TOTALE SERVIZIO 01 01 63.316,00 3.900,00 67.216,00




COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE






Intervento 3 01 05 04 Rimborso di prestiti obbligazionari


TOTALE SERVIZIO 01 05 214.716,00 1.502,00 216.218,00




TOTALE SERVIZIO 01 08 41.807,00 1,00 41.808,00

TOTALE FUNZIONE 366.228,00 5.403,00 371.631,00


SERVIZIO 04 01 Scuola materna





TOTALE SERVIZIO 04 01 187.390,00 1.003,00 188.393,00






TOTALE SERVIZIO 04 02 805.918,00 3,00 805.921,00

SERVIZIO 04 03 Istruzione media





TOTALE SERVIZIO 04 03 239.506,00 1.203,00 240.709,00

SERVIZIO 04 04 Istruzione secondaria superiore



TOTALE SERVIZIO 04 04 275,00 1,00 276,00

TOTALE FUNZIONE 1.233.089,00 2.210,00 1.235.299,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 05 01 146.996,00 1,00 146.997,00

SERVIZIO 05 02 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale





TOTALE SERVIZIO 05 02 313.903,00 2,00 313.905,00

TOTALE FUNZIONE 460.899,00 3,00 460.902,00


SERVIZIO 06 01 Piscine comunali



TOTALE SERVIZIO 06 01 40.580,00 150,00 40.730,00






TOTALE SERVIZIO 06 02 528.699,00 703,00 529.402,00

TOTALE FUNZIONE 569.279,00 853,00 570.132,00







TOTALE SERVIZIO 08 01 5.129.158,00 17.867,00 5.147.025,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 08 02 56,00 1,00 57,00

SERVIZIO 08 03 Trasporti pubblici locali e servizi connessi



TOTALE SERVIZIO 08 03 84.596,00 2,00 84.598,00

TOTALE FUNZIONE 5.213.810,00 17.870,00 5.231.680,00


SERVIZIO 09 04 Servizio idrico integrato



TOTALE SERVIZIO 09 04 974.260,00 2.203,00 976.463,00






TOTALE SERVIZIO 09 06 299.206,00 802,00 300.008,00

TOTALE FUNZIONE 1.273.466,00 3.005,00 1.276.471,00


SERVIZIO 10 01 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori



TOTALE SERVIZIO 10 01 26.701,00 2,00 26.703,00

SERVIZIO 10 04 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona



TOTALE SERVIZIO 10 04 81,00 1,00 82,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE





SERVIZIO 10 05 Servizio necroscopico e cimiteriale



TOTALE SERVIZIO 10 05 291.181,00 1,00 291.182,00

TOTALE FUNZIONE 317.963,00 4,00 317.967,00





TOTALE SERVIZIO 11 02 85.417,00 1,00 85.418,00

TOTALE FUNZIONE 85.417,00 1,00 85.418,00

9.520.151,00TOTALE TITOLO III 29.349,00 9.549.500,00

TOTALE ANNO 2009 - ESERCIZIO 2009 120.102.118,00 -174.970,00 119.927.148,00

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE






TOTALE RISORSA 3 01 0470 98.345,00 -31.652,00 66.693,00


TOTALE RISORSA 3 01 0480 1.738.823,00 112.358,00 1.851.181,00




TOTALE RISORSA 3 03 0610 900.000,00 -100.186,00 799.814,00




TOTALE RISORSA 3 05 0760 51.107,00 37.000,00 88.107,00


TOTALE RISORSA 3 05 0780 689.000,00 20.400,00 709.400,00



TOTALE ANNO 2010 - ESERCIZIO 2009 118.306.560,00 37.920,00 118.344.480,00

ALLEGATO "B"

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 01 08 3.868.753,00 12.000,00 3.880.753,00

TOTALE FUNZIONE 18.392.297,00 12.000,00 18.404.297,00





TOTALE SERVIZIO 03 01 3.557.414,00 4.500,00 3.561.914,00

TOTALE FUNZIONE 3.557.414,00 4.500,00 3.561.914,00





TOTALE SERVIZIO 08 02 4.368.988,00 21.420,00 4.390.408,00

TOTALE FUNZIONE 10.639.114,00 21.420,00 10.660.534,00

69.063.657,00TOTALE TITOLO I 37.920,00 69.101.577,00


COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE






TOTALE RISORSA 3 01 0470 98.345,00 -31.652,00 66.693,00


TOTALE RISORSA 3 01 0480 1.738.823,00 112.358,00 1.851.181,00




TOTALE RISORSA 3 03 0610 870.000,00 -100.186,00 769.814,00




TOTALE RISORSA 3 05 0760 51.107,00 37.000,00 88.107,00


TOTALE RISORSA 3 05 0780 689.000,00 20.400,00 709.400,00




ALLEGATO "C"

COMUNE DI CESENA


Valuta: EURO


5° VARIAZIONE








TOTALE SERVIZIO 01 08 3.922.762,00 12.000,00 3.934.762,00

TOTALE FUNZIONE 18.524.501,00 12.000,00 18.536.501,00





TOTALE SERVIZIO 03 01 3.557.414,00 4.500,00 3.561.914,00

TOTALE FUNZIONE 3.557.414,00 4.500,00 3.561.914,00





TOTALE SERVIZIO 08 02 4.418.984,00 21.420,00 4.440.404,00

TOTALE FUNZIONE 10.717.323,00 21.420,00 10.738.743,00

69.170.738,00TOTALE TITOLO I 37.920,00 69.208.658,00


a tutto il…2009

E1 TOTALE TITOLO 1° Previsioni bilancio 26.887.667



E4 TOTALE TITOLO 4° Previsione Incassi 21.500.000

a detrarre:

E6 - 8.500.000

EF N 93.492.008

a tutto il…2009

S1 TOTALE TITOLO 1° Previsioni bilancio 70.306.308

a detrarre:

S2 400.000-

S3 TOTALE TITOLO 2° Previsione Pagamenti 35.000.000

a detrarre:

S4 6.500.000-

S5 3.156.178-

SF N 95.250.130

R SFIN 1.758.122-

OP SFIN 1.910.567-

152.445

SPESE FINALI NETTE (S1-S2+S3-S4-S5)

Entrate derivanti dalla riscossione di crediti - Previsione INCASSI

Pagamenti titolo II pari al 4,0 % dei residui al 31/12/07 (legge n. 102/09 art. 9-bis)

Spese TITOLO 1^ - Int. 09-10 (ammortamenti - f.sval. crediti)

S A L D O F I N A N Z I A R I O M I S T O

ENTRATE FINALI

SPESE FINALI

ENTRATE FINALI NETTE (E1+E2+E3+E4-E6)

SALDO FINANZIARIO 2009 (EF N- SF N)

Spese derivanti dalla concessione di crediti - Previsione PAGAMENTI

OBIETTIVO SALDO FINANZIARIO 2009

DIFFERENZA SALDO FINANZIARIO 2009 (OP SFIN -R SFIN )

DETERMINAZIONE SALDI DEL PATTO (legge n. 133/2008 art.77-bis, legge n. 203/2008, legge n. 33/2009 art. 7-quater e legge n.

102/2009 art. 9-bis)

Patto di Stabilità 2009 - Bilancio 2009

ALLEGATO "D"

+ a tutto il…2010

E1 TOTALE TITOLO 1° Previsioni 27.086.459




a detrarre:

E6 - 7.000.000

E7

EF N 92.554.040

a tutto il…2010

S1 TOTALE TITOLO 1° Previsioni 69.101.577

a detrarre:

S2 400.000-


a detrarre:

S4 6.500.000-

SF N 92.601.577

R SFIN 47.537-

OP SFIN 110.225-

62.688

DETERMINAZIONE SALDI DEL PATTO (legge n. 133/2008 art.77-bis e legge n. 33/2009 art. 7-quater)



Spese derivanti dalla concessione di crediti - PAGAMENTI


DIFFERENZA SALDO FINANZIARIO 2010 (OP SFIN -R SFIN )


ENTRATE FINALI

SPESE FINALI

ENTRATE FINALI NETTE (E1+E2+E3+E4-E6-E7)

SPESE FINALI NETTE (S1-S2+S3-S4)

Entrate derivanti dalla riscossione di crediti -INCASSI

Entrate derivanti da alienazioni immobili e azioni - INCASSI (per investimenti )


+ a tutto il…2011





a detrarre:

E6 - 7.000.000

E7

EF N 93.770.857

a tutto il…2011

S1 TOTALE TITOLO 1° Previsioni 69.208.658

a detrarre:

S2 400.000-


a detrarre:

S4 6.500.000-

SF N 91.308.658

R SFIN 2.462.199

OP SFIN 2.388.209

73.990

DETERMINAZIONE SALDI DEL PATTO (legge n.133/2008 art.77-bis e legge n. 33/2009 art. 7-quater)



Spese derivanti dalla concessione di crediti - PAGAMENTI


DIFFERENZA SALDO FINANZIARIO 2011 (OP SFIN -R SFIN)


ENTRATE FINALI

SPESE FINALI

ENTRATE FINALI NETTE (E1+E2+E3+E4-E6-E7)

SPESE FINALI NETTE (S1-S2+S3-S4)

Entrate derivanti dalla riscossione di crediti -INCASSI

Entrate derivanti da alienazioni immobili e azioni - INCASSI (per investimenti )


Oggetto: SOCIETA’ PER LA CARTOLARIZZAZIONE DI BENI IMMOBILI DEL COMUNE DI CESENA, DENOMINATA “VALORE CITTA’ S.R.L.” - MODIFICA STATUT O.

COMUNE DI CESENA

SETTORE RISORSE PATRIMONIALI E TRIBUTARIE


Ufficio/Servizio: SERVIZIO PATRIMONIO ED ESPROPRI Istruttore: _______________________

Il Relatore il Dirigente ASS. BATTISTINI CARLO GUALDI GABRIELE






□ discussione


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_______________________________________





I.E.

NUM. PROP.: 473-2009 CLASS.: 131

OGGETTO: SOCIETA’ PER LA CARTOLARIZZAZIONE DI BENI IMMOBILI DEL COMUNE DI CESENA,

DENOMINATA “VALORE CITTA’ S.R.L.” - MODIFICA STATUTO.

OGGETTO: SOCIETA’ PER LA CARTOLARIZZAZIONE DI BENI IMMOBILI DEL COMUNE

DI CESENA, DENOMINATA “VALORE CITTA’ S.R.L”. – MODI FICA STATUTO.

PREMESSO:

- che con delibera di Consiglio Comunale n. 107 del 10/07/2008 è stata decisa la costituzione, ai sensi

e per gli effetti dell’art. 2463 c.c. e dell’art. 84 L. 289/2002, di una società a totale partecipazione del

Comune di Cesena per la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, in forma di società a

responsabilità uni personale, approvando sia lo schema di Statuto che lo schema di Convenzione per la

definizione dei rapporti tra il Comune e la costituenda società;

- che la costituzione della suddetta società, denominata “Valore Città s.r.l.”, è avvenuta con atto a

rogito Notaio Giunchi del 28/07/2008 Rep. 160368;

- che la suddetta società, che ha durata sino al 31/12/2050, salvo proroga o anticipato scioglimento da

parte dell’Assemblea dei soci, ha un capitale sociale di €. 17.542.274,00

(diciassettemilionicinquecentoquarantaduemiladuecentosettantaquattro/00), interamente versato e detenuto

dal socio unico, cioè dal Comune di Cesena;

PRESO ATTO che lo Statuto di Valore Città s.r.l., al Titolo II, rubricato con il titolo “Organi della

società”, all’art. 10 prevede quali organi della società:

- Assemblea;

- Amministratore Unico;

- Collegio sindacale o Revisore unico;

VERIFICATO che, nonostante la crisi che ha investito il mercato immobiliare, la gestione della

suddetta società, nell’arco di un anno dalla sua costituzione, ha prodotto risultati positivi, attraverso la

alienazione di vari beni immobili, oggetto di cartolarizzazione;

PRESO ATTO che con delibera di Consiglio Comunale n. 223 del 18/12/2008, con la quale è stato

approvato, ai sensi dell’art. 58 D.L. 112/2008, il Piano delle Valorizzazioni e delle Alienazioni Immobiliari, è

stato disposto di procedere alla cartolarizzazione in favore di Valore Città s.r.l. di ulteriori beni immobili;

RILEVATO quindi che nella programmazione di breve ed anche di medio periodo si avrà un

consistente passaggio di beni immobili in favore di Valore Città s.r.l., sia a titolo di conferimenti che a titolo

di cartolarizzazione, e che per tale motivo l’attività societaria sta assumendo una complessità maggiore

rispetto all’iniziale impostazione;

RITENUTO necessario, in considerazione di tale aspetti sopradescritti, ridisegnare la composizione

degli organi direzionali della suddetta società, in modo tale da fornire un’adeguata risposta con un’azione di

tipo collegiale e partecipativa e non più di carattere monocratico, nonché provvedere agli adeguamenti

statutari che si rendono necessari per meglio conformarsi alle esigenze gestionali, così come di seguito

riportate;

- relativamente all’art. 10 “Organi della società” in relazione alla necessità di soddisfare l’esigenza

sopra richiamata, viene prevista la possibilità di istituire, in alternativa all’amministratore unico, un organo

rappresentato dal Consiglio di Amministrazione, rimanendo inalterati gli altri organi, rappresentati

dall’Assemblea e dal Collegio sindacale o Revisore unico;

- art. 6 “Finanziamenti del socio” viene modificato al comma 2, sostituendo la figura

dell’Amministratore unico con quella dell’Organo Amministrativo;

- art. 9 “Soggezione ad attività di direzione e controllo” viene modificato, sostituendo le parole

“Amministratore unico” con quelle di “Organo Amministrativo”;

- art. 11 “Decisione del socio unico” viene modificando, sostituendo nel comma 1 e nel comma 2 lett.

b) le parole “Amministratore unico”con quelle di “Organo Amministrativo”;

- art. 12 “Decisione del socio mediante deliberazione assembleare” viene modificato ai commi 2 e 3

sostituendo le parole “Amministratore unico “ con “Organo Amministrativo”;

- art- 13 “Amministrazione” viene riscritto, stabilendo che la società Valore Città s.r.l. possa essere

amministrata da un Consiglio di Amministrazione, composto da tre a cinque membri, nel rispetto dell’art. 1,

comma 729, L. 296 del 27/12/2006 (c.d. Finanziaria 2007), ovvero da un Amministratore Unico ed elencando

la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione, la loro durata in carica, il rimborso spese o

l’eventuale attribuzione di un’indennità annuale, la loro revoca, dimissioni o scadenza del mandato, il venir

meno della maggioranza dei consiglieri che provoca la decadenza dell’intero Consiglio di Amministrazione

ed infine il divieto di concorrenza ex art. 2390 c.c.;

- art. 14 “Presidente e Vice Presidente del Consiglio” è una nuova disposizione in cui viene stabilito

che il Consiglio, qualora non vi abbia provveduto l’Assemblea, elegga tra i suo membri un Presidente,

potendo eleggere un Vice Presidente; inoltre il Consiglio, su proposta del Presidente, procede alla nomina di

un Segretario;

- art. 15 “Riunioni e deliberazioni del Consiglio” consiste in una nuova disposizione, nella quale sono

elencate le modalità di convocazione del Consiglio di Amministrazione e le maggioranze richieste per le

deliberazioni; il comma 2 prevede una serie di materie che rientrano nella esclusiva competenza del

Consiglio, che pertanto non sono delegabili; il comma 3 dispone la soggezione dell’Organo Amministrativo a

quanto previsto dall’art. 2476 c.c. in merito alla responsabilità; il comma 4 stabilisce che l’Organo

Amministrativo costituisce il riferimento unitario della società verso il socio unico, garantendo la

rispondenza degli esiti delle attività e della gestione alle finalità statutarie e agli obiettivi di gestione, definiti

dall’unico socio; infine il comma 5 prevede gli adempimenti per i processi verbali delle deliberazioni del

Consiglio di Amministrazione;

- art. 16 “Poteri del Consiglio. Deleghe” costituisce anch’esso una nuova disposizione, dove al

comma 1 prevede l’attribuzione in capo all’Organo Amministrativo dei più ampi poteri per

l’amministrazione della società, con facoltà di compiere gli atti più opportuni per il conseguimento

dell’oggetto sociale; al comma 2 viene prevista la delega delle proprie attribuzioni o per singole categorie di

atti da parte del Consiglio di Amministrazione in favore di un suo membro, che assumerà la veste di

Amministratore Delegato;

- art. 17 “Amministratore Delegato” rappresenta una nuovo articolo statutario; a tale figura, nominata

dal consiglio di amministrazione, qualora non vi abbia provveduto l’Assemblea, spetta la gestione ordinaria

della società al fine di dare attuazione a quanto previsto nel bilancio preventivo, con attribuzioni di una serie

di deleghe elencate dalla lett. a) alla lett. o); il comma 2 stabilisce l’obbligo in capo all’Amministratore

Delegato di riferire almeno trimestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul

generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior

rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società, potendo ciascun amministratore

chiedergli di fornire, in Consiglio, informazioni relative alla gestione della società;

- art. 18 “Rappresentanza della società” stabilisce che la rappresentanza legale di fronte a qualunque

autorità, giudiziaria e amministrativa, e di fronte ai terzi, nonché la firma sociale spettino al Presidente e

all’Amministratore Delegato, per quest’ultimo nei limiti delle deleghe ricevute; inoltre al 2 comma viene

previsto che la firma per la Società spetta anche a coloro ai quali il Consiglio di Amministrazione abbia

conferito procura e nell’ambito dei poteri conferiti;

- art. 19 “Amministratore Unico” stabilisce che qualora l’amministrazione della società sia affidata

all’Amministratore Unico, costui riunisce in sé tutti i poteri e le facoltà del Consiglio di Amministrazione e

del suo Presidente;

- art. 25 “Bilancio e utili” dispone al comma 2 che una copia del bilancio debba essere firmata dal

Presidente del Consiglio di Amministrazione o dall’Amministratore Unico; inoltre sempre al comma 2 le

parole “Amministratore unico” sono sostituite con “Organo Amministrativo”;

RICHIAMATO l’art. 1, comma 725, della L. 296/06 (c.d. Finanziaria 2007) - modificato dall’art. 61,

comma 12, D.L. 112/2008 – che, per ciò che concerne i compensi in favore del presidente e dei componenti

del consiglio di amministrazione facenti parte di società a totale partecipazione di comuni, testualmente

dispone che :“Nelle società a totale partecipazione di comuni o province, il compenso lordo annuale,

onnicomprensivo, attribuito al presidente e ai componenti del consiglio di amministrazione, non può essere

superiore per il presidente al 70 per cento e per i componenti al 60 per cento delle indennità spettanti,

rispettivamente, al sindaco e al presidente della provincia ai sensi dell’art. 82 del testi unico di cui al decreto

legislativo 18 agosto 2000 n. 267. Resta ferma la possibilità di prevedere indennità di risultato solo nel caso

di produzione di utili e in misura comunque non superiore al doppio del compenso onnicomprensivo di cui al

primo periodo. Le disposizioni del presente comma si applicano anche alle società controllate, ai sensi

dell’art. 2359 c.c., dalle società indicate nel primo periodo del presente comma”;

RICHIAMATO il Codice di comportamento degli organi delle società e degli enti partecipati per il

miglior presidio del “sistema”, approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 100 del 14/06/2007, avente

ad oggetto “Codice per il presidio delle società ed enti partecipati”;

RILEVATA inoltre la necessità di integrare, mediante integrazione, il comma 2 lett. m) dell’art. 11

dello Statuto, “Decisioni del socio unico”, al fine di semplificare le procedure di vendita di immobili già

oggetto di cartolarizzazione, mantenendo, come nella stesura originaria, che in caso di acquisto, vendita,

acquisizione a patrimonio della Società, a qualsiasi titolo, le relative decisioni siano adottate dal socio unico,

cioè dal Comune di Cesena, mediante deliberazione assembleare o mediante consultazione scritta o sulla base

del consenso espresso per iscritto, e prevedendo, in aggiunta, l’esonero da tali formalità per gli immobili già

oggetto di cartolarizzazione per ciò che concerne la loro vendita, in considerazione che l’Amministrazione

Comunale (socio unico) ha già, con propri precedenti provvedimenti, individuato e disposto la

cartolarizzazione (cessione) di beni immobili in favore di Valore Città s.r.l., al fine della loro successiva

alienazione;

RILEVATO inoltre di dover integrare l’art. 7, “Domicilio del socio”, aggiungendovi la dicitura

“salvo quanto previsto dalla Legge n. 2 del 28/01/2009”, in considerazione che tale disposizione legislativa

ha abrogato il libro dei soci per le società a responsabilità limitata e che ha previsto che le comunicazioni

devono essere inviate, sulla base di quanto contenuto nell’atto costitutivo o da successiva comunicazione del

socio stesso, al domicilio del socio medesimo;

VISTO il parere di cui all’art.49, comma 1, D. Lgs.n.267 del 18/08/2000, del dirigente del Settore

Risorse Patrimoniali e Tributarie;

Su conforme proposta del Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie;

DI DARE ATTO che, ai sensi dell’art. 49, 1 comma, D. Lgs. 267/2000, il presente provvedimento, non

comportando alcun impegno di spesa o diminuzione d’entrata, non necessita dell’assunzione del parere di

regolarità contabile del Responsabile di Ragioneria;

DELIBERA

1. DI PRENDERE ATTO delle modifiche apportate allo Statuto della società Valore Città s.r.l, così

come evidenziate in grassetto nel testo di cui all’allegato “A”;

2. DI APPROVARE lo schema di Statuto della società Valore Città s.r.l. – sostitutivo di quello in

precedenza approvato con delibera di C.C. n. 107 del 10/07/2008 - che si allega alla presente

deliberazione (allegato “B”) per farne parte integrante e sostanziale, richiamandone tutte le

indicazioni, che unitamente a quelle contenute in narrativa, si intendono riportate e trascritte;

3. DI DARE MANDATO al Sindaco o ad un suo delegato che parteciperà all’assemblea straordinaria

di Valore Città s.r.l. di manifestare la propria adesione alle modifiche statutarie di che trattasi;

4. DI DARE ATTO che il Dirigente del Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie dovrà provvedere a

tutti gli adempimenti inerenti e conseguenti il presente atto.

Allegato “A”

STATUTO DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNIPER SONALE Titolo I Costituzione – Oggetto – Sede – Durata – Capitale s ociale Art. 1) DENOMINAZIONE SOCIALE 1 Ai sensi dell'art. 2463 cod. civ. e dell’art. 84 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289 è costituita una società a responsabilità limitata denominata: "VALORE CITTA’ s.r.l.". Art. 2) OGGETTO 1 La società ha per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Cesena, ai sensi dell'articolo 84 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 e delle disposizioni ivi richiamate, mediante l'assunzione di finanziamenti. In conformità alle disposizioni della predetta legge, i beni immobili destinati al soddisfacimento dei diritti dei concedenti i finanziamenti di ciascuna operazione di cartolarizzazione, individuati ai sensi della stessa legge e delle altre disposizioni ivi richiamate, nonché ogni altro diritto acquisito nell'ambito della medesima operazione di cartolarizzazione dalla società nei confronti del Comune di Cesena o di terzi, costituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della società e da quelli relativi alle altre operazioni. Su ciascun patrimonio separato non sono ammesse azioni da parte di creditori diversi dai concedenti i finanziamenti da essa reperiti. 2 Nei limiti consentiti dalle disposizioni di cui all’art. 84 legge 27 dicembre 2002 n. 289, nonché dalle disposizioni ivi richiamate, la società può compiere le operazioni accessorie da stipularsi per il buon fine delle operazioni di cartolarizzazione da essa realizzate o, comunque, strumentali, connesse, affini e necessarie al conseguimento del proprio oggetto sociale; la società può incaricare soggetti terzi per la prestazione di servizi di cassa e di pagamento, può compiere ogni operazione di cessione, vendita o trasferimento, anche a titolo fiduciario, relativamente ai beni oggetto di ciascuna operazione di cartolarizzazione, nonché operazioni di reinvestimento in altre attività finanziarie dei fondi derivanti dalla gestione e dalla vendita dei beni acquistati non immediatamente impiegati per il soddisfacimento dei diritti derivanti dai summenzionati titoli o finanziamenti. Art. 3) SEDE SOCIALE 1 La società ha sede nel Comune di Cesena, attualmente Piazza del Popolo, 10. 2 L’Organo Amministrativo ha facoltà di istituire e sopprimere ovunque, anche all’estero, uffici, agenzie, rappresentanze e punti vendita che non siano sedi secondarie, la cui istituzione o soppressione costituisce modifica dell’atto costitutivo (art. 2463 C.C., comma 2, n. 2). Art. 4) DURATA 1 La società ha durata sino al 31/12/2050, salvo proroga o anticipato scioglimento da parte dell’Assemblea dei soci. Art. 5) CAPITALE SOCIALE E QUOTE 1 Il capitale sociale è di euro 17.542.274,00 (diciassettemilionicinquecentoquaranta-duemiladuecentosettantaquattro/00), diviso in quote ai sensi dell’art. 2468 del Codice Civile. 2 Il capitale sociale, interamente versato e detenuto dal socio unico Comune di Cesena, deve essere mantenuto integralmente dal Comune stesso. I conferimenti possono essere effettuati sia in denaro sia in natura. 3 In caso di acquisto da parte della società, per un corrispettivo pari o superiore al decimo del capitale sociale, di beni o di crediti del socio fondatore, o dell’amministratore, nei due anni dall’iscrizione della società nel registro delle imprese, non occorre l’autorizzazione dell’unico socio ai sensi dell’art. 2465 C.C., comma 2. Art. 6) FINANZIAMENTI DEL SOCIO

Allegato “A”

1 Salvo diversa determinazione, i finanziamenti effettuati dal socio per consentire il raggiungimento dell’oggetto sociale a favore della società si considerano infruttiferi. 2 La società può emettere titoli di debito che possono essere sottoscritti, a norma dell’art. 2483 C.C., comma 2, unicamente da investitori professionali. La decisione spetta all’Organo Amministrativo , nei limiti di una volta il patrimonio netto e al socio unico se è richiesta una misura superiore. Art. 7) DOMICILIO DEL SOCIO 1 Il domicilio del socio, per quel che concerne il suo rapporto con la società, è, a tutti gli effetti di legge, quello risultante dal libro dei soci, salvo quanto previsto dalla Legge n. 2 del 28-1-2009. Art. 8) TRASFERIMENTO DELLE QUOTE DI PARTECIPAZIONE 1 È vietato al socio il trasferimento della quota, dei diritti di opzione in sede di aumento di capitale sociale o dei diritti di prelazione di diritti inoptati, salvo il diritto di recesso a norma di legge. Art. 9) SOGGEZIONE AD ATTIVITÀ DI DIREZIONE E CONTR OLLO 1 La società deve indicare l’eventuale propria soggezione all’altrui attività di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonché mediante iscrizione, a cura dell’Organo Amministrativo , presso la sezione del registro delle imprese di cui all’articolo 2497-bis, comma secondo C.C. Titolo II Organi della società Art. 10) ORGANI DELLA SOCIETÀ 1 Sono organi della società: - Assemblea; - Amministratore Unico o Consiglio di Amministrazione ; - Collegio sindacale o Revisore unico. Art. 11) DECISIONE DEL SOCIO UNICO 1 Il socio decide sulle materie riservate alla sua competenza dalla legge, dal presente statuto, nonché sugli argomenti che l’Organo Amministrativo o il medesimo socio unico sottopongono alla sua approvazione. 2 In ogni caso sono riservate alla competenza del socio le decisioni sugli argomenti di cui all’art. 2479, comma 2, C.C., e comunque: a) approvazione del bilancio e distribuzione degli utili; b) le decisioni relative alla nomina e revoca dell’Organo Amministrativo ; c) eventuale istituzione di Direttori e/o del Direttore generale con determinazione durata incarico e compiti; d) la nomina del Revisore dei conti e del Collegio sindacale; e) le modifiche dello statuto; f) le modifiche al capitale sociale; g) le decisioni di compiere operazioni che comportino una sostanziale modifica dell’oggetto sociale o una rilevante modificazione dei diritti del socio unico; h) l’assunzione di partecipazioni in altre imprese i) definizione degli indirizzi ed approvazione degli atti di programmazione, dei piani operativi annuali, dei piani di investimento e di quelli di assunzione del personale; j) le decisioni inerenti a partecipazione della società ad enti, istituti, organismi e società e la designazione, ove occorra, delle persone destinate a rappresentare nei medesimi la società stessa; k) prestazioni a garanzia, fidejussioni e concessioni di prestiti nonché la concessione di diritti reali di garanzia su beni immobili; l) la vendita dell’azienda o di un ramo d’azienda;

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m) acquisto, vendita, acquisizione a patrimonio a qualsiasi titolo con esclusione degli immobili oggetto di cartolarizzazione per quel che concerne la vendita; n) la nomina dei liquidatori ed i criteri di svolgimento per la gestione e lo svolgimento dei servizi e delle prestazioni di cui all’art. 2 del presente statuto nei limiti consentiti dall’art. 2361 del C.C., nonché sulla cessione di dette partecipazioni; o) l’assunzione e concessione di mutui. 3 Tutte le decisioni del socio di cui alle lettere e) g) e n) debbono essere adottate mediante deliberazione assembleare. 4 Le decisioni di cui alle restanti lettere dell’art.11 possono essere adottate mediante deliberazione assembleare o mediante consultazione scritta o sulla base del consenso espresso per iscritto. Art. 12) DECISIONI DEL SOCIO MEDIANTE DELIBERAZIONE ASSEMBLEARE 1 L’Assemblea è convocata dall’Organo Amministrativo anche fuori del Comune della sede sociale purché nel territorio italiano. 2 L’Assemblea è convocata con avviso spedito otto giorni prima o, se spedito successivamente, ricevuto almeno cinque giorni prima di quello fissato per l’adunanza, con lettera raccomandata, ovvero con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare la prova dell’avvenuto ricevimento, fatto pervenire al socio, all’Organo Amministrativo e ai sindaci, se nominati; sono considerati mezzi idonei anche il fax e la posta elettronica. Nell’avviso di convocazione devono essere indicati il giorno, il luogo, l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare. 3 Anche in mancanza di formale convocazione l’Assemblea si reputa regolarmente costituita se ad essa partecipa l’intero capitale sociale e se l’Organo Amministrativo e i membri del Collegio sindacale, se nominato, sono presenti o informati e nessuno si oppone alla trattazione dell’argomento. L’Organo Amministrativo , qualora non partecipi personalmente all’Assemblea, dovrà rilasciare, prima del suo inizio, una dichiarazione scritta, da conservarsi agli atti della società, nella quale dichiara di essere informato della riunione. 4 Il socio unico ha diritto di intervento in Assemblea a seguito dell’avvenuta iscrizione nel libro soci. Il socio può farsi rappresentare in ciascuna Assemblea mediante delega scritta, consegnata al delegato anche via telefax o via posta elettronica con firma digitale. 5 L’Assemblea è presieduta dalla persona designata dagli intervenuti, che nominano un segretario che la assista. Il Presidente dell’Assemblea verifica la regolarità della costituzione dell’Assemblea, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento e accerta i risultati delle votazioni. 6 Il verbale deve indicare la data dell’Assemblea e il risultato delle decisioni prese dal socio. Art. 13) AMMINISTRAZIONE 1 La società è amministrata da un Amministratore unico; 2 La nomina dell’Amministratore unico compete al socio unico ai sensi dell’art. 2479 C.C. 3 Non possono essere nominati Amministratori unici e se nominati decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni di ineleggibilità e di decadenza previste dall’art. 2382 C.C. 4 L’Amministratore unico dura in carica per il periodo di tempo determinato all’atto della nomina. 5 All’Amministratore unico spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni del proprio ufficio. 6 L’Assemblea può inoltre assegnare all’Amministratore unico un’indennità annuale in misura fissa. 7 L’Amministratore unico è revocabile dall’assemblea in qualunque momento. All’Amministratore revocato

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senza “giusta causa” compete esclusivamente il 20% del compenso spettantegli fino ad un massimo di dodici mesi; l’accettazione della carica equivale ad accettazione della presente clausola. 8 A seguito di revoca, dimissioni o scadenza del mandato dell’Amministratore unico, il socio unico/l’Assemblea deve provvedere alla nomina di un Amministratore unico senza indugio. 9 Si applica all’Amministratore il divieto di concorrenza di cui all’art. 2390 C.C. 10 Devono essere autorizzate da una decisione del socio unico le operazioni in cui l’Amministratore sia in conflitto di interessi con la società. Art. 14) POTERI DELL’AMMINISTRATORE UNICO 1 L’Amministratore unico è investito di ogni potere dal socio unico/dall’Assemblea per l’amministrazione della società e provvede a tutto quanto non sia riservato, dalla legge o dallo statuto, all’Assemblea. 2 Oltre alle attribuzioni non delegabili previste dall’art. 2381, commi 2, 3 e 4 del C.C., sono di esclusiva competenza dell’Amministratore unico e non sono delegabili i poteri e le attribuzioni relativi a: a) i regolamenti interni e le norme generali per l’esercizio delle attività sociali; b) proposte all’Assemblea di partecipazione della società ad enti, istituti, organismi e società e designazione, ove occorra, delle persone destinate a rappresentare nei medesimi la società stessa; c) proposte all’Assemblea di assunzione di mutui; d) approvazione e consegna all’Assemblea, tenendo conto degli indirizzi trasmessi dal socio unico, del documento programmatico annuale entro il 31 ottobre di ciascun anno e verifica periodica dello stato di attuazione; e) predisposizione del bilancio preventivo annuale e pluriennale entro il 31 dicembre di ciascun anno fatte salve le proroghe a tale termine richieste dal socio unico e comunque non oltre 30 giorni dopo l’approvazione del bilancio preventivo del Comune di Cesena; f) predisposizione del bilancio consuntivo dell’esercizio e della relativa relazione entro il 30 aprile di ogni anno; g) predisposizione di programmi di attività della società seguendo gli indirizzi dell’Assemblea; h) cura ed intrattenimento di rapporti con le autorità e le Pubbliche Amministrazioni; i) svolgimento di attività di impulso e di coordinamento delle attività della società sorvegliandone gli esiti ed il buon andamento amministrativo e gestionale secondo i piani ed i programmi definiti dal socio unico/dall’Assemblea ed osservando lo statuto. 3 L’amministratore unico è soggetto a quanto previsto dell’art. 2476 C.C. in merito alla responsabilità. 4 L’Amministratore unico costituisce il riferimento unitario della società verso il socio unico, nonché

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garantisce la rispondenza degli esiti delle attività e della gestione alle finalità dello statuto e agli obiettivi di gestione definiti dal socio unico ai sensi dell’art. 11, comma 2, punto i). ART. 13) AMMINISTRAZIONE 1 La Società è amministrata da un Consiglio di Ammi nistrazione composto da tre a cinque membri, anche non soci ovvero da un Amminist ratore Unico. L'assemblea, prima di procedere alla loro nomina, determina la f orma dell'Organo Amministrativo e il numero dei componenti il Consiglio. 2 La nomina dell’Organo Amministrativo compete al s ocio unico ai sensi dell’art. 2479 C.C. 3 Non possono essere nominati Amministra tori e se nominati decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni di ineleggibilità e di decadenza previste dall’art. 2382 C.C. 4 Gli amministratori sono nominati per un periodo n on superiore a tre esercizi e sono rieleggibili. Essi scadono alla data dell'asse mblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo ese rcizio della loro carica. 5 Agli amministratori spetta il rimborso delle spes e sostenute per ragioni del proprio ufficio. L’Assemblea può inoltre assegnare agli amministrato ri un’indennità annuale in misura fissa. 6 I componenti l’Organo Amministrativo sono revocab ili dall’assemblea in qualunque momento. All’amministratore revocato senz a “giusta causa” compete esclusivamente il 20% del compenso spettantegli fin o ad un massimo di dodici mesi; l’accettazione della carica equivale ad accet tazione della presente clausola. A seguito di revoca, dimissioni o scadenza del mand ato del Consiglio di Amministrazione o dell’Amministratore Unico, il soc io unico/l’Assemblea deve provvedere alla nomina di un nuovo Organo Amministr ativo senza indugio. 7 Se nel corso dell'esercizio viene meno la maggior anza dei consiglieri, si intenderà decaduto l'intero Consiglio di Amministrazione e l' assemblea dovrà essere convocata senza indugio dagli amministratori rimast i in carica per la ricostituzione dello stesso. 8 Si applica agli Amministratori il divieto di conc orrenza di cui all’art. 2390 C.C. Devono essere autorizzate da una decisione del soci o unico le operazioni in cui l’Amministratore Unico sia in conflitto di interess i con la società. ART. 14) PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 1 Il Consiglio, qualora non vi abbia provveduto l'A ssemblea, elegge fra i suoi membri un Presidente, e può nominare un Vice Presid ente che lo sostituisca nei casi di assenza o impedimento. Il Consiglio, su pro posta del Presidente, nomina un Segretario. ART. 15) RIUNIONI E DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO 1 Il Consiglio si raduna nel luogo indicato nell'av viso di convocazione, sia tutte le volte che il Presidente, o in sua assenza o impedim ento il Vice Presidente, lo giudichi necessario, sia quando ne sia fatta richie sta scritta dalla maggioranza dei suoi componenti o dal Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente, qualora ne faccia richiesta scritta il Comune di Cesena nella sua qua lità di socio. La convocazione del Consiglio è fatta con lettera r accomandata A.R., raccomandata a mano, o telex o telegramma o telefax, o posta ele ttronica (e-mail), contenenti l'ordine del giorno, da spedirsi almeno otto giorni prima di quello fissato per l'adunanza e, nei casi di urgenza, con telex, teleg ramma o telefax da spedirsi almeno tre giorni prima, compreso quello di spedizi one, a ciascun consigliere e a ciascun sindaco effettivo.

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Le riunioni del Consiglio sono presiedute dal Presi dente, o, in sua assenza, dal Vice Presidente se nominato, oppure, in mancanza, dal co nsigliere più anziano di età. Per la validità delle riunioni del Consiglio è nece ssaria la presenza della maggioranza dei Consiglieri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede. 2 Oltre alle attribuzioni non delegabili previste d all’art. 2381, commi 2, 3 e 4 del C.C., sono di esclusiva competenza del Consiglio di Ammin istrazione e non sono delegabili i poteri e le attribuzioni relativi a: a) i regolamenti interni e le norme generali per l’ esercizio delle attività sociali; b) proposte all’Assemblea di partecipazione della s ocietà ad enti, istituti, organismi e società e designazione, ove occorra, delle person e destinate a rappresentare nei medesimi la società stessa; c) proposte all’Assemblea di assunzione di mutui; d) approvazione e consegna all’Assemblea, tenendo c onto degli indirizzi trasmessi dal socio unico, del documento programmatico annual e entro il 31 ottobre di ciascun anno e verifica periodica dello stato di at tuazione; e) predisposizione del bilancio preventivo annuale e pluriennale entro il 31 dicembre di ciascun anno fatte salve le proroghe a tale term ine richieste dal socio unico e comunque non oltre 30 giorni dopo l’approvazione de l bilancio preventivo del Comune di Cesena; f) predisposizione del bilancio consuntivo dell’ese rcizio e della relativa relazione entro il 30 aprile di ogni anno; g) predisposizione di programmi di attività della s ocietà seguendo gli indirizzi dell’Assemblea; h) cura ed intrattenimento di rapporti con le autor ità e le Pubbliche Amministrazioni; i) svolgimento di attività di impulso e di coordina mento delle attività della società sorvegliandone gli esiti ed il buon andamento ammin istrativo e gestionale secondo i piani ed i programmi definiti dal socio unico/dall’ Assemblea ed osservando lo statuto. 3 L’Organo Amministrativo è soggetto a quanto previ sto dell’art. 2476 C.C. in merito alla responsabilità. 4 L’Organo Amministrativo costituisce il riferiment o unitario della società verso il socio unico, nonché garantisce la rispondenza degli esiti delle attività e della gestione alle finalità dello statuto e agli obietti vi di gestione definiti dal socio unico ai sensi dell’art. 11, comma 2, punto i). 5 Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione risultano da processi verbali che, trascritti su apposito libro tenuto a norma di legge, vengono firmati dal Presidente della seduta e dal Segretario. Le copie dei verbali fanno piena prova se sottoscri tte dal Presidente, o da chi ne fa le veci, e controfirmate dal Segretario. E' altresì ammessa la possibilità che le riunioni del Consiglio di Amministrazione si tengan o per videoconferenza ovvero teleconferenza, a condizione che tutti i partecipan ti possano essere identificati e di tale identificazione si dia atto nel relativo verba le, e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla tr attazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti il Consi glio di Amministrazione si considera tenuto nel luogo in cui si trova il Presidente e do ve pure trovasi il Segretario per consentire la stesura e la sottoscrizione del relat ivo verbale. ART. 16) POTERI DEL CONSIGLIO. DELEGHE 1 L’Organo Amministrativo è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione della Società e, in particolare, ha facoltà di comp iere tutti gli atti che ritenga

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opportuni per il conseguimento dell'oggetto sociale , esclusi soltanto gli atti che la legge e lo Statuto riservano all'Assemblea, sempre nel rispetto delle deliberazioni dell'Assemblea dei soci come previste dall'art. 12 del presente Statuto. 2 Il Consiglio di Amministrazione, nei limiti dell' art. 2381 cod. civ., delega le proprie attribuzioni ovvero per singole categorie di atti, ad uno dei suoi membri, compreso il Presidente, determinando i limiti della delega. (Amministratore Delegato). ART. 17) AMMINISTRATORE DELEGATO 1 All’Amministratore Delegato, nominato dal Consigl io di amministrazione qualora non vi abbia provveduto l'Assemblea, nell’ambito de lle competenze ad esso attribuite, spetta la gestione ordinaria della soci età al fine di dare attuazione a quanto previsto nel bilancio preventivo, ed a tal f ine sono attribuite in particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo e salvo quel le ulteriori che gli potranno essere conferite dal Consiglio di Amministrazione, le segu enti deleghe: a) gestire e coordinare la struttura interna delle società; b) predisporre la struttura organizzativa della soc ietà da sottoporre per la sua discussione e approvazione al Consiglio di Amminist razione; c) predisporre il documento programmatico annuale, il bilancio preventivo annuale e pluriennale da sottoporre per la sua discussione e approvazione al Consiglio di Amministrazione; d) predisporre ogni attività relativa alle procedur e di alienazione e valorizzazione dei beni di proprietà della società come previste nel b ilancio preventivo o dall’Organo Amministrativo; e) costituire, modificare ed estinguere negozi giur idici attivi e contratti a fronte di ricavo della società per la società; f) accendere rapporti bancari, finanziari e postali di qualunque tipo ed effettuare sugli stessi tutte le operazioni previste con espli cita facoltà all’apertura di rapporti utili ad ottenere affidamenti e/o anticipazioni con conseguente rilascio delle eventuali garanzie e qualora non previsti nel Bilan cio Preventivo, per importi non superiori al valore stabilito in apposita deliberaz ione dell’Assemblea ordinaria in coerenza con le previsioni assunte dai competenti o rgani degli enti locali soci; g) costituire, modificare ed estinguere negozi giur idici passivi, quali atti a contrarre fonte di costo per la società, e qualora non previs ti nel Bilancio Preventivo, per importi non superiori al valore stabilito in apposi ta deliberazione dell’Assemblea ordinaria in coerenza con le previsioni assunte dai competenti organi degli enti locali soci; h) instaurare, proseguire e resistere in ogni tipo di giudizio, in tutte le sedi e presso tutte le autorità e corti consentite dalla legge; i) definire in termini di eventuali transazioni e c onciliazioni giudiziali e stragiudiziali, in sede ordinaria, speciale e amministrativa, nonch é presentare atti, ricorsi, querele, esposti e denunzie alle autorità competenti; l) nominare avvocati, procuratori ed arbitri confer endo agli stessi procure alle liti, nonché ogni potere in ordine alle eventuali relativ e transazioni e conciliazioni giudiziali e stragiudiziali. Di tali nomine dovrà e ssere data comunicazione al Consiglio di Amministrazione; m) delegare, al fine di agevolare la gestione opera tiva, singoli dipendenti/collaboratori della società, per il comp imento di particolari atti; n) nominare procuratori speciali, per il compimento di determinati atti rientranti nei suoi poteri o in quelli espressamente conferitigli dal Consiglio di Amministrazione ovvero dall’Assemblea dei soci; o) dare attuazione a tutte le deliberazioni del Con siglio di Amministrazione compiendo altresì tutti gli atti nonché tutte le op erazioni ad esso collegate;

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2 L’Amministratore Delegato riferisce almeno trimes tralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul general e andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle opera zioni di maggior rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società. Ciascun amministratore può chiedere all’Amministrat ore Delegato che, in Consiglio, siano fornite informazioni relative alla gestione d ella società. ART. 18) RAPPRESENTANZA DELLA SOCIETÀ 1 La rappresentanza legale della Società di fronte a qualunque autorità giudiziaria e amministrativa e di fronte ai terzi, nonché la firm a sociale spettano al Presidente e all'Amministratore Delegato, per quest'ultimo nei l imiti delle deleghe ricevute. 2 La firma per la Società spetta altresì a coloro a i quali il Consiglio di Amministrazione abbia conferito procura e nell'ambi to dei poteri conferiti. ART. 19) AMMINISTRATORE UNICO 1 Quando l'amministrazione della società è affidata all'Amministratore Unico, questi riunisce in sé tutti i poteri e le facoltà del Cons iglio di Amministrazione e del suo Presidente, così come previste per legge e dal pres ente statuto. Art. 20) ORGANI DI CONTROLLO 1 Il controllo legale dei conti è affidato a un Collegio Sindacale. 2 Il Collegio sindacale si compone di tre membri effettivi e due supplenti, iscritti nel registro dei revisori contabili, eletti dal socio unico, previa pubblicazione di un avviso pubblico il quale designa anche il presidente. I sindaci o il revisore, qualora istituiti, durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. I sindaci sono rieleggibili. L’emolumento dei sindaci o del Revisore è stabilito dal socio unico all’atto della nomina. Art. 21) CAUSE DI INELEGGIBILITÀ E DI DECADENZA 1 Nei casi di obbligatorietà della nomina, non possono essere nominati alla carica di sindaco, e se nominati decadono dall’ufficio, coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’art. 2399 C.C. 2 Per tutti i sindaci iscritti nei registri dei revisori contabili istituiti presso il Ministero di Giustizia, si applica il secondo comma dell’art. 2399 C.C. Art. 22) CESSAZIONE DALLA CARICA 1 I sindaci possono essere revocati solo per giusta causa e con decisione dei soci. La decisione di revoca deve essere approvata con decreto del tribunale, sentito l’interessato. 2 In caso di morte, di rinunzia, di decadenza di un sindaco, subentrano i supplenti in ordine di età. I nuovi sindaci restano in carica fino alla decisione dei soci per l’integrazione del collegio, da adottarsi su iniziativa dell’Organo Amministrativo, nei successivi trenta giorni. I nuovi nominati scadono insieme con quelli in carica. 3 In caso di cessazione del presidente, la presidenza è assunta, fino alla decisione di integrazione, dal sindaco più anziano di età. Art. 23) COMPETENZE E DOVERI DEL COLLEGIO SINDACALE 1 Il Collegio sindacale svolge funzioni di revisione contabile, ha i doveri e i poteri di cui agli artt. 2403 e 2403-bis C.C. ed esercita il controllo contabile sulla società. Si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2406, 2407 e 2408, primo comma, C.C. 2 Delle riunioni del Collegio deve redigersi verbale, che deve essere trascritto nel libro delle decisioni del Collegio sindacale e sottoscritto dagli intervenuti; le deliberazioni del Collegio sindacale devono essere prese a maggioranza assoluta dei presenti. 3 Il sindaco dissenziente ha diritto di far iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso. 4 I sindaci devono assistere alle adunanze delle Assemblee dei soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e del comitato esecutivo. 5 Il Collegio dei sindaci deve riunirsi almeno ogni novanta giorni. Art. 24) REVISORE UNICO

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1 Qualora, in alternativa al collegio sindacale e fuori dei casi di obbligatorietà dello stesso, la società nomini per il controllo contabile un Revisore, questi deve essere iscritto al registro istituito presso il Ministero di Giustizia. 2 Si applicano al Revisore tutte le norme previste per lo stesso in materia di società per azioni. 3 L’Organo di controllo assolve a tutte le funzioni di legge. 4 Delle attività dell’Organo di controllo si dovrà compilare verbale da trascrivere nel libro delle decisioni del Collegio sindacale o del Revisore. Titolo III Bilancio e utili Art. 25) BILANCIO E UTILI 1 Gli esercizi sociali iniziano il 1° gennaio e si chiudono il 31 dicembre di ogni anno; l’Organo Amministrativo forma il bilancio a norma di legge. 2 Il bilancio deve essere presentato al socio unico mediante deposito presso la sede sociale di una copia firmata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o dall’Amministratore Unico, corredata delle relazioni previste dalla legge, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, ovvero entro centottanta giorni qualora particolari esigenze relative all’oggetto e alla struttura della società lo richiedano; in quest’ultimo caso l’Organo Amministrativo deve segnalare nella relazione sulla gestione le ragioni della dilazione. 3 Gli utili netti, dopo il prelievo di almeno il cinque per cento per la riserva legale, fino a quando questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, saranno distribuiti al socio unico Comune di Cesena, salvo che l’Assemblea deliberi speciali prelevamenti a favore di riserve straordinarie o per altra destinazione, oppure disponga di rinviarli in tutto o in parte ai successivi esercizi. Titolo IV Norme transitorie e finali Art. 26) SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETÀ 1 La società si scioglie per le cause previste dalla legge. 2 L’Assemblea determinerà le modalità della liquidazione e nominerà uno o più liquidatori, anche diversi dal socio, indicandone i poteri e il compenso. 3 All’atto dello scioglimento, il patrimonio concesso in uso o in gestione alla società ritorna immediatamente nella disponibilità dei proprietari. Art. 27) DISPOSIZIONI GENERALI 1 Per quanto non espressamente contemplato dal presente statuto, si fa riferimento e si applicano le disposizioni contenute nel Codice Civile e nelle leggi vigenti.

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STATUTO DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNIPER SONALE Titolo I Costituzione – Oggetto – Sede – Durata – Capitale s ociale Art. 1) DENOMINAZIONE SOCIALE 1 Ai sensi dell'art. 2463 cod. civ. e dell’art. 84 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289 è costituita una società a responsabilità limitata denominata: "VALORE CITTA’ s.r.l.". Art. 2) OGGETTO 1 La società ha per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune di Cesena, ai sensi dell'articolo 84 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 e delle disposizioni ivi richiamate, mediante l'assunzione di finanziamenti. In conformità alle disposizioni della predetta legge, i beni immobili destinati al soddisfacimento dei diritti dei concedenti i finanziamenti di ciascuna operazione di cartolarizzazione, individuati ai sensi della stessa legge e delle altre disposizioni ivi richiamate, nonché ogni altro diritto acquisito nell'ambito della medesima operazione di cartolarizzazione dalla società nei confronti del Comune di Cesena o di terzi, costituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della società e da quelli relativi alle altre operazioni. Su ciascun patrimonio separato non sono ammesse azioni da parte di creditori diversi dai concedenti i finanziamenti da essa reperiti. 2 Nei limiti consentiti dalle disposizioni di cui all’art. 84 legge 27 dicembre 2002 n. 289, nonché dalle disposizioni ivi richiamate, la società può compiere le operazioni accessorie da stipularsi per il buon fine delle operazioni di cartolarizzazione da essa realizzate o, comunque, strumentali, connesse, affini e necessarie al conseguimento del proprio oggetto sociale; la società può incaricare soggetti terzi per la prestazione di servizi di cassa e di pagamento, può compiere ogni operazione di cessione, vendita o trasferimento, anche a titolo fiduciario, relativamente ai beni oggetto di ciascuna operazione di cartolarizzazione, nonché operazioni di reinvestimento in altre attività finanziarie dei fondi derivanti dalla gestione e dalla vendita dei beni acquistati non immediatamente impiegati per il soddisfacimento dei diritti derivanti dai summenzionati titoli o finanziamenti. Art. 3) SEDE SOCIALE 1 La società ha sede nel Comune di Cesena, attualmente Piazza del Popolo, 10. 2 L’Organo Amministrativo ha facoltà di istituire e sopprimere ovunque, anche all’estero, uffici, agenzie, rappresentanze e punti vendita che non siano sedi secondarie, la cui istituzione o soppressione costituisce modifica dell’atto costitutivo (art. 2463 C.C., comma 2, n. 2). Art. 4) DURATA 1 La società ha durata sino al 31/12/2050, salvo proroga o anticipato scioglimento da parte dell’Assemblea dei soci. Art. 5) CAPITALE SOCIALE E QUOTE 1 Il capitale sociale è di euro 17.542.274,00 (diciassettemilionicinquecentoquaranta-duemiladuecentosettantaquattro/00), diviso in quote ai sensi dell’art. 2468 del Codice Civile. 2 Il capitale sociale, interamente versato e detenuto dal socio unico Comune di Cesena, deve essere mantenuto integralmente dal Comune stesso. I conferimenti possono essere effettuati sia in denaro sia in natura. 3 In caso di acquisto da parte della società, per un corrispettivo pari o superiore al decimo del capitale sociale, di beni o di crediti del socio fondatore, o dell’amministratore, nei due anni dall’iscrizione della società nel registro delle imprese, non occorre l’autorizzazione dell’unico socio ai sensi dell’art. 2465 C.C., comma 2. Art. 6) FINANZIAMENTI DEL SOCIO

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1 Salvo diversa determinazione, i finanziamenti effettuati dal socio per consentire il raggiungimento dell’oggetto sociale a favore della società si considerano infruttiferi. 2 La società può emettere titoli di debito che possono essere sottoscritti, a norma dell’art. 2483 C.C., comma 2, unicamente da investitori professionali. La decisione spetta all’Organo Amministrativo, nei limiti di una volta il patrimonio netto e al socio unico se è richiesta una misura superiore. Art. 7) DOMICILIO DEL SOCIO 1 Il domicilio del socio, per quel che concerne il suo rapporto con la società, è, a tutti gli effetti di legge, quello risultante dal libro dei soci, salvo quanto previsto dalla Legge n. 2 del 28-1-2009. Art. 8) TRASFERIMENTO DELLE QUOTE DI PARTECIPAZIONE 1 È vietato al socio il trasferimento della quota, dei diritti di opzione in sede di aumento di capitale sociale o dei diritti di prelazione di diritti inoptati, salvo il diritto di recesso a norma di legge. Art. 9) SOGGEZIONE AD ATTIVITÀ DI DIREZIONE E CONTR OLLO 1 La società deve indicare l’eventuale propria soggezione all’altrui attività di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonché mediante iscrizione, a cura dell’Organo Amministrativo, presso la sezione del registro delle imprese di cui all’articolo 2497-bis, comma secondo C.C. Titolo II Organi della società Art. 10) ORGANI DELLA SOCIETÀ 1 Sono organi della società: - Assemblea; - Amministratore Unico o Consiglio di Amministrazione; - Collegio sindacale o Revisore unico. Art. 11) DECISIONE DEL SOCIO UNICO 1 Il socio decide sulle materie riservate alla sua competenza dalla legge, dal presente statuto, nonché sugli argomenti che l’Organo Amministrativo o il medesimo socio unico sottopongono alla sua approvazione. 2 In ogni caso sono riservate alla competenza del socio le decisioni sugli argomenti di cui all’art. 2479, comma 2, C.C., e comunque: a) approvazione del bilancio e distribuzione degli utili; b) le decisioni relative alla nomina e revoca dell’Organo Amministrativo; c) eventuale istituzione di Direttori e/o del Direttore generale con determinazione durata incarico e compiti; d) la nomina del Revisore dei conti e del Collegio sindacale; e) le modifiche dello statuto; f) le modifiche al capitale sociale; g) le decisioni di compiere operazioni che comportino una sostanziale modifica dell’oggetto sociale o una rilevante modificazione dei diritti del socio unico; h) l’assunzione di partecipazioni in altre imprese i) definizione degli indirizzi ed approvazione degli atti di programmazione, dei piani operativi annuali, dei piani di investimento e di quelli di assunzione del personale; j) le decisioni inerenti a partecipazione della società ad enti, istituti, organismi e società e la designazione, ove occorra, delle persone destinate a rappresentare nei medesimi la società stessa; k) prestazioni a garanzia, fidejussioni e concessioni di prestiti nonché la concessione di diritti reali di garanzia su beni immobili; l) la vendita dell’azienda o di un ramo d’azienda;

Allegato “B”

m) acquisto, vendita, acquisizione a patrimonio a qualsiasi titolo con esclusione degli immobili oggetto di cartolarizzazione per quel che concerne la vendita; n) la nomina dei liquidatori ed i criteri di svolgimento per la gestione e lo svolgimento dei servizi e delle prestazioni di cui all’art. 2 del presente statuto nei limiti consentiti dall’art. 2361 del C.C., nonché sulla cessione di dette partecipazioni; o) l’assunzione e concessione di mutui. 3 Tutte le decisioni del socio di cui alle lettere e) g) e n) debbono essere adottate mediante deliberazione assembleare. 4 Le decisioni di cui alle restanti lettere dell’art.11 possono essere adottate mediante deliberazione assembleare o mediante consultazione scritta o sulla base del consenso espresso per iscritto. Art. 12) DECISIONI DEL SOCIO MEDIANTE DELIBERAZIONE ASSEMBLEARE 1 L’Assemblea è convocata dall’Organo Amministrativo anche fuori del Comune della sede sociale purché nel territorio italiano. 2 L’Assemblea è convocata con avviso spedito otto giorni prima o, se spedito successivamente, ricevuto almeno cinque giorni prima di quello fissato per l’adunanza, con lettera raccomandata, ovvero con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare la prova dell’avvenuto ricevimento, fatto pervenire al socio, all’Organo Amministrativo e ai sindaci, se nominati; sono considerati mezzi idonei anche il fax e la posta elettronica. Nell’avviso di convocazione devono essere indicati il giorno, il luogo, l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare. 3 Anche in mancanza di formale convocazione l’Assemblea si reputa regolarmente costituita se ad essa partecipa l’intero capitale sociale e se l’Organo Amministrativo e i membri del Collegio sindacale, se nominato, sono presenti o informati e nessuno si oppone alla trattazione dell’argomento. L’Organo Amministrativo, qualora non partecipi personalmente all’Assemblea, dovrà rilasciare, prima del suo inizio, una dichiarazione scritta, da conservarsi agli atti della società, nella quale dichiara di essere informato della riunione. 4 Il socio unico ha diritto di intervento in Assemblea a seguito dell’avvenuta iscrizione nel libro soci. Il socio può farsi rappresentare in ciascuna Assemblea mediante delega scritta, consegnata al delegato anche via telefax o via posta elettronica con firma digitale. 5 L’Assemblea è presieduta dalla persona designata dagli intervenuti, che nominano un segretario che la assista. Il Presidente dell’Assemblea verifica la regolarità della costituzione dell’Assemblea, accerta l’identità e la legittimazione dei presenti, regola il suo svolgimento e accerta i risultati delle votazioni. 6 Il verbale deve indicare la data dell’Assemblea e il risultato delle decisioni prese dal socio. ART. 13) AMMINISTRAZIONE 1 La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre a cinque membri, anche non soci ovvero da un Amministratore Unico. L'assemblea, prima di procedere alla loro nomina, determina la forma dell'Organo Amministrativo e il numero dei componenti il Consiglio. 2 La nomina dell’Organo Amministrativo compete al socio unico ai sensi dell’art. 2479 C.C. 3 Non possono essere nominati Amministratori e se nominati decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni di ineleggibilità e di decadenza previste dall’art. 2382 C.C. 4 Gli amministratori sono nominati per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili. Essi scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. 5 Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per ragioni del proprio ufficio. L’Assemblea può inoltre assegnare agli amministratori un’indennità annuale in misura fissa.

Allegato “B”

6 I componenti l’Organo Amministrativo sono revocabili dall’assemblea in qualunque momento. All’amministratore revocato senza “giusta causa” compete esclusivamente il 20% del compenso spettantegli fino ad un massimo di dodici mesi; l’accettazione della carica equivale ad accettazione della presente clausola. A seguito di revoca, dimissioni o scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione o dell’Amministratore Unico, il socio unico/l’Assemblea deve provvedere alla nomina di un nuovo Organo Amministrativo senza indugio. 7 Se nel corso dell'esercizio viene meno la maggioranza dei consiglieri, si intenderà decaduto l'intero Consiglio di Amministrazione e l'assemblea dovrà essere convocata senza indugio dagli amministratori rimasti in carica per la ricostituzione dello stesso. 8 Si applica agli Amministratori il divieto di concorrenza di cui all’art. 2390 C.C. Devono essere autorizzate da una decisione del socio unico le operazioni in cui l’Amministratore Unico sia in conflitto di interessi con la società. ART. 14) PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 1 Il Consiglio, qualora non vi abbia provveduto l'Assemblea, elegge fra i suoi membri un Presidente, e può nominare un Vice Presidente che lo sostituisca nei casi di assenza o impedimento. Il Consiglio, su proposta del Presidente, nomina un Segretario. ART. 15) RIUNIONI E DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO 1 Il Consiglio si raduna nel luogo indicato nell'avviso di convocazione, sia tutte le volte che il Presidente, o in sua assenza o impedimento il Vice Presidente, lo giudichi necessario, sia quando ne sia fatta richiesta scritta dalla maggioranza dei suoi componenti o dal Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente, qualora ne faccia richiesta scritta il Comune di Cesena nella sua qualità di socio. La convocazione del Consiglio è fatta con lettera raccomandata A.R., raccomandata a mano, o telex o telegramma o telefax, o posta elettronica (e-mail), contenenti l'ordine del giorno, da spedirsi almeno otto giorni prima di quello fissato per l'adunanza e, nei casi di urgenza, con telex, telegramma o telefax da spedirsi almeno tre giorni prima, compreso quello di spedizione, a ciascun consigliere e a ciascun sindaco effettivo. Le riunioni del Consiglio sono presiedute dal Presidente, o, in sua assenza, dal Vice Presidente se nominato, oppure, in mancanza, dal consigliere più anziano di età. Per la validità delle riunioni del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza dei Consiglieri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei voti dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede. 2 Oltre alle attribuzioni non delegabili previste dall’art. 2381, commi 2, 3 e 4 del C.C., sono di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione e non sono delegabili i poteri e le attribuzioni relativi a: a) i regolamenti interni e le norme generali per l’esercizio delle attività sociali; b) proposte all’Assemblea di partecipazione della società ad enti, istituti, organismi e società e designazione, ove occorra, delle persone destinate a rappresentare nei medesimi la società stessa; c) proposte all’Assemblea di assunzione di mutui; d) approvazione e consegna all’Assemblea, tenendo conto degli indirizzi trasmessi dal socio unico, del documento programmatico annuale entro il 31 ottobre di ciascun anno e verifica periodica dello stato di attuazione; e) predisposizione del bilancio preventivo annuale e pluriennale entro il 31 dicembre di ciascun anno fatte salve le proroghe a tale termine richieste dal socio unico e comunque non oltre 30 giorni dopo l’approvazione del bilancio preventivo del Comune di Cesena; f) predisposizione del bilancio consuntivo dell’esercizio e della relativa relazione entro il 30 aprile di ogni anno;

Allegato “B”

g) predisposizione di programmi di attività della società seguendo gli indirizzi dell’Assemblea; h) cura ed intrattenimento di rapporti con le autorità e le Pubbliche Amministrazioni; i) svolgimento di attività di impulso e di coordinamento delle attività della società sorvegliandone gli esiti ed il buon andamento amministrativo e gestionale secondo i piani ed i programmi definiti dal socio unico/dall’Assemblea ed osservando lo statuto. 3 L’Organo Amministrativo è soggetto a quanto previsto dell’art. 2476 C.C. in merito alla responsabilità. 4 L’Organo Amministrativo costituisce il riferimento unitario della società verso il socio unico, nonché garantisce la rispondenza degli esiti delle attività e della gestione alle finalità dello statuto e agli obiettivi di gestione definiti dal socio unico ai sensi dell’art. 11, comma 2, punto i). 5 Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione risultano da processi verbali che, trascritti su apposito libro tenuto a norma di legge, vengono firmati dal Presidente della seduta e dal Segretario. Le copie dei verbali fanno piena prova se sottoscritte dal Presidente, o da chi ne fa le veci, e controfirmate dal Segretario. E' altresì ammessa la possibilità che le riunioni del Consiglio di Amministrazione si tengano per videoconferenza ovvero teleconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e di tale identificazione si dia atto nel relativo verbale, e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti il Consiglio di Amministrazione si considera tenuto nel luogo in cui si trova il Presidente e dove pure trovasi il Segretario per consentire la stesura e la sottoscrizione del relativo verbale. ART. 16) POTERI DEL CONSIGLIO. DELEGHE 1 L’Organo Amministrativo è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per il conseguimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto gli atti che la legge e lo Statuto riservano all'Assemblea, sempre nel rispetto delle deliberazioni dell'Assemblea dei soci come previste dall'art. 12 del presente Statuto. 2 Il Consiglio di Amministrazione, nei limiti dell'art. 2381 cod. civ., delega le proprie attribuzioni ovvero per singole categorie di atti, ad uno dei suoi membri, compreso il Presidente, determinando i limiti della delega. (Amministratore Delegato). ART. 17) AMMINISTRATORE DELEGATO 1 All’Amministratore Delegato, nominato dal Consiglio di amministrazione qualora non vi abbia provveduto l'Assemblea, nell’ambito delle competenze ad esso attribuite, spetta la gestione ordinaria della società al fine di dare attuazione a quanto previsto nel bilancio preventivo, ed a tal fine sono attribuite in particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo e salvo quelle ulteriori che gli potranno essere conferite dal Consiglio di Amministrazione, le seguenti deleghe: a) gestire e coordinare la struttura interna delle società; b) predisporre la struttura organizzativa della società da sottoporre per la sua discussione e approvazione al Consiglio di Amministrazione; c) predisporre il documento programmatico annuale, il bilancio preventivo annuale e pluriennale da sottoporre per la sua discussione e approvazione al Consiglio di Amministrazione; d) predisporre ogni attività relativa alle procedure di alienazione e valorizzazione dei beni di proprietà della società come previste nel bilancio preventivo o dall’Organo Amministrativo; e) costituire, modificare ed estinguere negozi giuridici attivi e contratti a fronte di ricavo della società per la società;

Allegato “B”

f) accendere rapporti bancari, finanziari e postali di qualunque tipo ed effettuare sugli stessi tutte le operazioni previste con esplicita facoltà all’apertura di rapporti utili ad ottenere affidamenti e/o anticipazioni con conseguente rilascio delle eventuali garanzie e qualora non previsti nel Bilancio Preventivo, per importi non superiori al valore stabilito in apposita deliberazione dell’Assemblea ordinaria in coerenza con le previsioni assunte dai competenti organi degli enti locali soci; g) costituire, modificare ed estinguere negozi giuridici passivi, quali atti a contrarre fonte di costo per la società, e qualora non previsti nel Bilancio Preventivo, per importi non superiori al valore stabilito in apposita deliberazione dell’Assemblea ordinaria in coerenza con le previsioni assunte dai competenti organi degli enti locali soci; h) instaurare, proseguire e resistere in ogni tipo di giudizio, in tutte le sedi e presso tutte le autorità e corti consentite dalla legge; i) definire in termini di eventuali transazioni e conciliazioni giudiziali e stragiudiziali, in sede ordinaria, speciale e amministrativa, nonché presentare atti, ricorsi, querele, esposti e denunzie alle autorità competenti; l) nominare avvocati, procuratori ed arbitri conferendo agli stessi procure alle liti, nonché ogni potere in ordine alle eventuali relative transazioni e conciliazioni giudiziali e stragiudiziali. Di tali nomine dovrà essere data comunicazione al Consiglio di Amministrazione; m) delegare, al fine di agevolare la gestione operativa, singoli dipendenti/collaboratori della società, per il compimento di particolari atti; n) nominare procuratori speciali, per il compimento di determinati atti rientranti nei suoi poteri o in quelli espressamente conferitigli dal Consiglio di Amministrazione ovvero dall’Assemblea dei soci; o) dare attuazione a tutte le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione compiendo altresì tutti gli atti nonché tutte le operazioni ad esso collegate; 2 L’Amministratore Delegato riferisce almeno trimestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla società. Ciascun amministratore può chiedere all’Amministratore Delegato che, in Consiglio, siano fornite informazioni relative alla gestione della società. ART. 18) RAPPRESENTANZA DELLA SOCIETÀ 1 La rappresentanza legale della Società di fronte a qualunque autorità giudiziaria e amministrativa e di fronte ai terzi, nonché la firma sociale spettano al Presidente e all'Amministratore Delegato, per quest'ultimo nei limiti delle deleghe ricevute. 2 La firma per la Società spetta altresì a coloro ai quali il Consiglio di Amministrazione abbia conferito procura e nell'ambito dei poteri conferiti. ART. 19) AMMINISTRATORE UNICO 1 Quando l'amministrazione della società è affidata all'Amministratore Unico, questi riunisce in sé tutti i poteri e le facoltà del Consiglio di Amministrazione e del suo Presidente, così come previste per legge e dal presente statuto. Art. 20) ORGANI DI CONTROLLO 1 Il controllo legale dei conti è affidato a un Collegio Sindacale. 2 Il Collegio sindacale si compone di tre membri effettivi e due supplenti, iscritti nel registro dei revisori contabili, eletti dal socio unico previa pubblicazione di un avviso pubblico il quale designa anche il presidente. I sindaci o il revisore, qualora istituiti, durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. I sindaci sono rieleggibili. L’emolumento dei sindaci o del Revisore è stabilito dal socio unico all’atto della nomina. Art. 21) CAUSE DI INELEGGIBILITÀ E DI DECADENZA

Allegato “B”

1 Nei casi di obbligatorietà della nomina, non possono essere nominati alla carica di sindaco, e se nominati decadono dall’ufficio, coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’art. 2399 C.C. 2 Per tutti i sindaci iscritti nei registri dei revisori contabili istituiti presso il Ministero di Giustizia, si applica il secondo comma dell’art. 2399 C.C. Art. 22) CESSAZIONE DALLA CARICA 1 I sindaci possono essere revocati solo per giusta causa e con decisione dei soci. La decisione di revoca deve essere approvata con decreto del tribunale, sentito l’interessato. 2 In caso di morte, di rinunzia, di decadenza di un sindaco, subentrano i supplenti in ordine di età. I nuovi sindaci restano in carica fino alla decisione dei soci per l’integrazione del collegio, da adottarsi su iniziativa dell’Organo Amministrativo, nei successivi trenta giorni. I nuovi nominati scadono insieme con quelli in carica. 3 In caso di cessazione del presidente, la presidenza è assunta, fino alla decisione di integrazione, dal sindaco più anziano di età. Art. 23) COMPETENZE E DOVERI DEL COLLEGIO SINDACALE 1 Il Collegio sindacale svolge funzioni di revisione contabile, ha i doveri e i poteri di cui agli artt. 2403 e 2403-bis C.C. ed esercita il controllo contabile sulla società. Si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2406, 2407 e 2408, primo comma, C.C. 2 Delle riunioni del Collegio deve redigersi verbale, che deve essere trascritto nel libro delle decisioni del Collegio sindacale e sottoscritto dagli intervenuti; le deliberazioni del Collegio sindacale devono essere prese a maggioranza assoluta dei presenti. 3 Il sindaco dissenziente ha diritto di far iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso. 4 I sindaci devono assistere alle adunanze delle Assemblee dei soci, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e del comitato esecutivo. 5 Il Collegio dei sindaci deve riunirsi almeno ogni novanta giorni. Art. 24) REVISORE UNICO 1 Qualora, in alternativa al collegio sindacale e fuori dei casi di obbligatorietà dello stesso, la società nomini per il controllo contabile un Revisore, questi deve essere iscritto al registro istituito presso il Ministero di Giustizia. 2 Si applicano al Revisore tutte le norme previste per lo stesso in materia di società per azioni. 3 L’Organo di controllo assolve a tutte le funzioni di legge. 4 Delle attività dell’Organo di controllo si dovrà compilare verbale da trascrivere nel libro delle decisioni del Collegio sindacale o del Revisore. Titolo III Bilancio e utili Art. 25) BILANCIO E UTILI 1 Gli esercizi sociali iniziano il 1° gennaio e si chiudono il 31 dicembre di ogni anno; l’Organo Amministrativo forma il bilancio a norma di legge. 2 Il bilancio deve essere presentato al socio unico mediante deposito presso la sede sociale di una copia firmata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o dall’Amministratore Unico, corredata delle relazioni previste dalla legge, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, ovvero entro centottanta giorni qualora particolari esigenze relative all’oggetto e alla struttura della società lo richiedano; in quest’ultimo caso l’Organo Amministrativo deve segnalare nella relazione sulla gestione le ragioni della dilazione. 3 Gli utili netti, dopo il prelievo di almeno il cinque per cento per la riserva legale, fino a quando questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale, saranno distribuiti al socio unico Comune di Cesena, salvo che l’Assemblea deliberi speciali prelevamenti a favore di riserve straordinarie o per altra destinazione, oppure disponga di rinviarli in tutto o in parte ai successivi esercizi.

Allegato “B”

Titolo IV Norme transitorie e finali Art. 26) SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETÀ 1 La società si scioglie per le cause previste dalla legge. 2 L’Assemblea determinerà le modalità della liquidazione e nominerà uno o più liquidatori, anche diversi dal socio, indicandone i poteri e il compenso. 3 All’atto dello scioglimento, il patrimonio concesso in uso o in gestione alla società ritorna immediatamente nella disponibilità dei proprietari. Art. 27) DISPOSIZIONI GENERALI 1 Per quanto non espressamente contemplato dal presente statuto, si fa riferimento e si applicano le disposizioni contenute nel Codice Civile e nelle leggi vigenti.

Oggetto: ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI HERA SPA DEL 21.10.2009. DETERMINAZIONI.

COMUNE DI CESENA



Ufficio/Servizio: SERVIZIO ATTI DI GIUNTA E CONSIGLIO, CONTROLLI AMM.VI E RAPPORTI CON LE SOCIETA’ Istruttore: _______________________

Il Relatore il Dirigente ASS. BATTISTINI CARLO MANUELA LUCIA MEI






□ discussione


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I.E.

NUM. PROP.: 482-2009 CLASS.: 345

OGGETTO: ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI HERA SPA DEL 21.10.2009. DETERMINAZIONI

CONSIDERATO che il Comune di Cesena con delibera di Consiglio Comunale n.185 del 02/09/2002 – avente ad oggetto: “APPROVAZIONE INTEGRAZIONE SOCIETARIA TRA PERIMETRO ROMAGNOLO E SEABO SPA DI CUI AL CONTRATTO 10-15 LUGLIO 2002. APPROVAZIONE PROGETTO DI SCISSIONE DI UNICA SPA E ATTI CONSEGUENTI “ ha approvato l’adesione a Hera Spa e per effetto dell’operazione di fusione e scissione gli affidamenti e le concessioni in essere a favore di UNICA S.p.A. sono proseguite in capo ad HERA S.p.A.;

VISTA la convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria dei Hera Spa per il 21.10.2009 con i seguenti ordini del giorno :

Parte Straordinaria:

1. Approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Pri.ge.a.s. S.r.l. in Hera S.p.A.;

2. Approvazione dei progetti di scissione totale di Hera Bologna S.r.l., Hera Ferrara S.r.l., Hera Forlì-Cesena S.r.l., Hera Imola-Faenza S.r.l., Hera Modena S.r.l., Hera Ravenna S.r.l. ed Hera Rimini S.r.l. con beneficiarie Hera S.p.A. ed Hera Comm S.r.l.;

3. Aumento del capitale sociale da liberarsi mediante conferimento in natura da parte dei Soci Comune di Ferrara, Holding Ferrara Servizi S.r.l. e Con.Ami e da parte di Area Asset S.p.A., con conseguente esclusione del diritto di opzione ex art. 2441 c.c. 4° comma e relativa modifica dell’art 5. dello Stat uto Sociale;

4. Modifica dell’articolo 8 dello Statuto Sociale.

VISTA altresì la documentazione depositata agli atti dell'Ufficio Segreteria, alla quale integralmente si rimanda al fine di fornire adeguata motivazione all’adozione del presente provvedimento :

Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 1 all’Odg Parte Straordinaria

Progetto di fusione per incorporazione di Pri.ge.a.s. S.r.l. in Hera S.p.A

Situazione patrimoniale di riferimento di Pri.ge.a.s. S.r.l. al 30 giugno 2009


Progetto di scissione di Hera Bologna S.r.l.,/Progetto di scissione di Hera Ferrara S.r.l.

Progetto di scissione di Hera Forlì-Cesena S.r.l. /, Progetto di scissione di Hera Imola-Faenza S.r.l.

Progetto di scissione di Hera Modena S.r.l./,Progetto di scissione di Hera Ravenna S.r.l.

Progetto di scissione di Hera Rimini S.r.l.

Situazione patrimoniale Hera Bologna S.r.l./Situazione patrimoniale Hera Ferrara S.r.l.

Situazione patrimoniale Hera Forlì-Cesena S.r.l./ Situazione patrimoniale Hera Imola-Faenza S.r.l.

Situazione patrimoniale Hera Modena S.r.l./ Situazione patrimoniale Hera Rimini S.r.l.

Situazione patrimoniale Hera Comm S.r.l.

Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 3 all’Odg Parte straordinaria

Integrazioni Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 3 all’Odg Parte Straordinaria

Perizia ex art. 2343 c.c.


Parere società di Revisione sulla congruità prezzo emissione azioni sul punto 3 all’Odg di Parte Straordinaria

RITENUTO di esprimere gli indirizzi relativamente agli argomenti posti all’odg al fine di dare

mandato al Sindaco o suo delegato di rappresentare in seno alla suddetta assemblea straordinaria di Hera Spa la volontà espressa da questa amministrazione nonché in sede di CONTRATTO DI SINDACATO DI VOTO E DI DISCIPLINA DEI TRASFERIMENTI AZIONI FRA I SOCI PUBBLICI DI HERA S.P.A. di cui alla delibera di Consiglio Comunale del 19/12/2008 n. 230;

Su conforme proposta del Settore Segreteria e Servizi finanziari; Acquisiti, in via preliminare, i pareri favorevoli di cui all'art.49 D. Lgs. n.267/2000 di seguito

riportati; A voti . . . . . . . . .

DELIBERA

- DI AUTORIZZARE il Sindaco o suo delegato ad esprimere per le motivazioni di cui in premessa e di cui alla documentazioni in atti, in sede di comitato di sindacato dei soci pubblici di Hera Spa e di assemblea straordinaria di Hera Spa il proprio voto favorevole alle seguenti deliberazioni che saranno assunte rispettivamente in sede di:

Parte Straordinaria:

5. Approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Pri.ge.a.s. S.r.l. in Hera S.p.A.;

6. Approvazione dei progetti di scissione totale di Hera Bologna S.r.l., Hera Ferrara S.r.l., Hera Forlì-Cesena S.r.l., Hera Imola-Faenza S.r.l., Hera Modena S.r.l., Hera Ravenna S.r.l. ed Hera Rimini S.r.l. con beneficiarie Hera S.p.A. ed Hera Comm S.r.l.;

7. Aumento del capitale sociale da liberarsi mediante conferimento in natura da parte dei Soci Comune di Ferrara, Holding Ferrara Servizi S.r.l. e Con.Ami e da parte di Area Asset S.p.A., con conseguente esclusione del diritto di opzione ex art. 2441 c.c. 4° comma e relativa modifica dell’art 5. dello Stat uto Sociale;

8. Modifica dell’articolo 8 dello Statuto Sociale.

Gli elaborati depositati agli atti della proposta n.482 sono consultabili su

questo stesso sito, all'interno della sezione Consiglio Comunale, nello

spazio riservato alla I Commissione consiliare.

Oggetto: ADOZIONE 2^ VARIANTE AL PIANO DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI - P.I.P. - COMPARTO C2 FASE 1 (AUTOPORTO) - ZONA AUTOTRASPORTUALE D3E PIEVESESTINA

COMUNE DI CESENA

SETTORE PROGRAMMAZIONE URBANISTICA


Ufficio/Servizio: SERVIZIO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI Istruttore: Stivala Vincenzo

Il Relatore il Dirigente ASS. MORETTI ORAZIO BISCAGLIA ANNA MARIA






□ discussione


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I.E.

NUM. PROP.: 442-2009 CLASS.: 351

OGGETTO: ADOZIONE 2^ VARIANTE AL PIANO DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI - P.I.P. - COMPARTO C2 FASE 1 (AUTOPORTO) - ZONA AUTOTRASPORTUALE D3E PIEVESESTINA

DATO ATTO che:

- con deliberazione C.C. n. 275 del 12/10/2000 è stato approvato, ai sensi dell’art. 21 della L.R. 47/78 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano degli Insediamenti Produttivi - P.I.P. Comparto C2 Fase 1 (Autoporto) previsto dal PRG 85 nella zona autotrasportuale D3E di Pievesestina, al fine di regolamentare l’insediamento già in parte attuato con un intervento diretto negli anni 1980;

- successivamente, con deliberazione consiliare n. 228 del 19/12/2007, il PIP è stato modificato (1a Variante) a seguito delle richieste del “Centro per l’Autotrasporto” avanzate con nota PGN 9100 del 14/03/2006 ed alle successive osservazioni in data 15/10/2007 formulate, nella fase partecipativa, dallo stesso “Centro”;

- in data 29/05/08 presso il Notaio dott. P. Giunchi veniva stipulata, tra il Comune e il Centro per l’Autotrasporto, la convenzione (Rep. 159838) per l’attuazione del PIP;

- la stessa area, compresa nel PPA dei PIP, è stata concessa in diritto di superficie agli aventi titolo ed attualmente è inserita nel PRG 2000 come “Pregresso PRG 85” art. 51.02 NdA;

TENUTO CONTO che:

- l’area autotrasportuale in parola, realizzata negli anni “80 a ridosso di Viale del Commercio, è gestita dal “Centro per l’Autotrasporto” – Società consortile mista che nel 1999 ha ottenuto, con bando pubblico, la concessione dei servizi e la gestione delle opere di urbanizzazione interne all’Autoporto per un periodo di 33 anni, come da Atto Pubblico Notaio Giunchi Rep. 116.136 Racc. 36.972 del 28/05/1999;

- il comparto è interamente di proprietà comunale essendo state ultimate le ultime procedure espropriative relative ai residui di aree (circa 1.176 mq) destinate a sede stradale e necessarie per il collegamento tra v. Fossalta e la S.P. 140 distinte in catasto terreni al F. 58 con le p.lle: 1527 (671 mq), 1.533 (429 mq.);

- il Comune, con delibera consiliare 23/04/2009 esecutiva ai sensi di legge, ha modificato ed integrato la convenzione anzidetta stipulata tra l’Ente ed il “Centro” (Atto Pubblico Notaio Giunchi Rep. 116.136 Racc. 36.972 del 28/05/1999) nelle parti che si riferiscono alla durata (aumentandola a 90 anni dalla decorrenza del 28/05/1999) ed al corrispettivo dovuto dal “Centro per l’Autotrasporto”. Detta convenzione modificata non è stata ancora stipulata davanti al notaio dalle parti interessate.

RILEVATO che il PIP vigente, a seguito delle modifiche introdotte con la 1a Variante, prevede:

- la realizzazione di 295 aree da utilizzare -in diritto di superficie- in parte per stalli, in parte per capannoni ed in parte per box deposito (attualmente ne sono state cedute 199, assegnate n. 29 stalli “D2” e n. 3 stalli “C” -delib. CC 59/2009- mentre i restanti 64 sono ancora in proprietà e disponibilità del Comune di Cesena);

- la realizzazione, da parte del “Centro”, delle opere di urbanizzazione necessarie al completamento delle reti esistenti;

- la realizzazione di nuovi servizi comuni (tettoia, servizi, palazzina uffici e sala riunioni) in ampliamento dei servizi comuni esistenti (ingresso impianto e impianto di lavaggio);

PRESO ATTO che:

- l’ufficio, inoltre, ha apportato alcune correzioni ai valori dimensionali della Sup. fondiaria e della Sup. coperta in coerenza dimensionale con le sagome max ingombro (reintrodotte in luogo delle tipologie con la presente 2a Variante) riportate nella Planimetria di Progetto (Tav. 4) con l’inserimento della Tab 3.1 relativa ai servizi esistenti ed ai manufatti oggetto di pratica di condono edilizio in corso;

- il Centro per l’Autotrasporto, per migliorare l’attuazione del Comparto ed ottenere un utilizzo più agevole delle aree e degli stalli, con nota PGN 52896/71 del 27/11/08 ha chiesto formalmente al Comune di poter apportare alcune modifiche di dettaglio di natura modesta -senza alcun incremento edificatorio- relative a:

• unificazione delle dimensioni leggermente diverse degli stalli tipo “D” e “D1”; • miglior utilizzo tramite spostamento dei box prefabbricati all’interno degli stalli tipo “D”, “D1”, “A1”; • diverse modalità di collocazione dei prefabbricati con o senza base in cls;

• variazione di alcuni elementi dimensionali della tipologia dei prefabbricati (aumento dimensioni porta accesso);

• previsione di un’altra tipologia del box avente altezza minore (2,40 mt) rispetto a quella approvata (2,50 mt);

• previsione sagoma di max ingombro per gli interventi destinati ai nuovi servizi, • ecc.;

CONSIDERATO che l’Amministrazione Comunale, in relazione alle esigenze evidenziate dagli autotrasportatori e dal Centro con la anzidetta nota PGN 52896/71 del 27/11/08, ha inteso predisporre una nuova Variante al PIP che prevede il sostanziale accoglimento delle richieste avanzate dal Centro eccetto l’unificazione delle dimensioni degli stalli “D” e “D1”(troppo onerosa per costi e procedure in quanto occorre nuovo frazionamento e nuovo atto davanti al notaio) e l’accoglimento parziale delle richieste relative alle modalità di collocazione dei prefabbricati, ed alla nuova tipologia del box avente altezza minore, il tutto come evidenziato e dettagliato al paragrafo 2 della Relazione del PIP;

VISTI gli elaborati definitivi della 2a Variante al Pip C2 Fase 1 di seguito elencati (PGN 26697 - pratica Stip 2 del 28/05/2009):

- TAV. N. 1 Relazione; - TAV. N. 2 Stralcio dello strumento urbanistico vigente (SCALA 1:5.000); - TAV. N. 3 Stralcio planimetria catastale (SCALA 1:2.000); - TAV. N. 4 Planimetria di progetto e sezione (SCALA 1:500); - TAV. N. 5 Tipologie edilizie (SCALA 1:200); - TAV. N. 6b Planimetria reti di progetto (acque bianche, Enel, pubblica illuminazione, Telecom (SCALA 1: 500); - TAV. N. 7 Norme di attuazione;

RITENUTO OPPORTUNO pertanto, provvedere all’adozione della 2a Variante al P.I.P. in argomento in quanto, in risposta alle esigenze del “Centro”, la stessa consente:

- un migliore e più efficace utilizzo degli spazi di sosta-parcheggio da parte degli autotrasportatori; - una più adeguata organizzazione ed utilizzo degli spazi tecnici, amministrativi e per servizi; - un miglioramento funzionale delle tipologie previste;

VISTE la L.R. 47/78 modificata ed integrata dalla L.R. 23/80 e dalla L.R. 6/95, e la L:R. 20/2000;

RICHIAMATO il parere favorevole espresso dal Quartiere Dismano P.Q.N. 1766/12 del 13/07/2009;

PRESO ATTO del parere favorevole condizionato espresso dall’Azienda USL di Cesena Prot. N.I.P. (E) 46/2009 che conferma le stesse prescrizioni contenute nel precedente parere Prot. N.I.P. (E) 37/2007 del 29/03/2007;

DATO ATTO del parere favorevole espresso dal Settore Infrastrutture e Mobilità P.G. 43996/351 del 12/08/2009;

CONSIDERATO INOLTRE che:

- non si è ritenuto necessario acquisire il parere dell’Amministrazione Provinciale – Servizio Pianificazione Territoriale, poiché la natura e la sostanza delle modifiche introdotte con la 2a Variante non risultano significative rispetto alle valutazioni già effettuate in occasione della 1a Variante da parte dell’Autorità competente (nota Provincia Prot. 15962 del 16/02/2007), in quanto non influenti sulle caratteristiche strutturali e geologiche dei luoghi;

- come dettagliato nel paragrafo “3 – VALUTAZIONE AMBIENTALE” dell’Elaborato 1 “Relazione” della 2a variante al PIP, analizzate le condizioni di assoggettabilità in relazione agli adempimenti in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) a seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs. 16/01/08 n. 4, si ritiene non sussistano i presupposti necessari all’espletamento della procedura di V.A.S. valutata l’assenza di effetti di natura ambientale derivanti dall’attuazione delle previsioni introdotte dalla 2a Variante anzidetta data la natura modesta e trascurabile delle modifiche introdotte;

PRECISATO che il parere della C.Q.A.P. verrà acquisito prima dell’approvazione della 2a Variante di che

trattasi;

TENUTO CONTO che la proposta è stata esaminata da parte della 2° Commissione Consiliare, in data ../../2009;

Attesa la propria competenza ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 18/08/2000 n.267;

Su conforme proposta del settore Programmazione Urbanistica,

Acquisito il parere di cui all’art.49, comma 1, D.Lgs. 18/08/2000 n.267, in calce riportato;

A voti .. D E L I B E R A

1. DI ADOTTARE, ai sensi dell’art. 21 della L.R. 47/78 e successive modifiche ed integrazioni e dell’art.41

della L.R. 20/2000, per le motivazioni riportate in narrativa la 2a Variante al Piano degli Insediamenti Produttivi PIP Comparto C2 Fase 1 (Autoporto) zona autotrasportuale D3E Pievesestina (PRG 85) - PGN 26697, pratica Stip 2 del 28/05/2009;

2. DI DARE ATTO che tale Variante riguarda modifiche di natura modesta –senza alcun incremento edificatorio- relative a:

- miglioramento e maggiore efficacia dell’utilizzo degli spazi di sosta-parcheggio da parte degli autotrasportatori;

- una più adeguata flessibilità nell’organizzazione e l’utilizzo delle aree destinate a spazi tecnici, amministrativi e per servizi;

- miglioramento funzionale di alcuni dettagli delle tipologie previste per i box prefabbricati; 3 DI DARE ATTO inoltre che la suddetta Variante al P.I.P. è costituita dai seguenti elaborati depositati

agli atti del Settore Proponente:

- TAV. N. 1 Relazione; - TAV. N. 2 Stralcio dello strumento urbanistico vigente (SCALA 1:5.000); - TAV. N. 3 Stralcio planimetria catastale (SCALA 1:2.000); - TAV. N. 4 Planimetria di progetto e sezione (SCALA 1:500); - TAV. N. 5 Tipologie edilizie (SCALA 1:200); - TAV. N. 6b Planimetria reti di progetto (acque bianche, Enel, pubblica illuminazione, Telecom (SCALA 1: 500); - TAV. N. 7 Norme di attuazione;

4 DI PRECISARE che il comparto è interamente di proprietà comunale essendo state ultimate le ultime

procedure espropriative relative ai residui di aree (circa 1.176 mq.) destinate a sede stradale e necessarie per il collegamento tra v. Fossalta e la S.P. 140 distinte in catasto terreni al F. 58 con le p.lle: 1527 (671 mq), 1.533 (429 mq.);

5 DI DARE ATTO che la presente 2a Variante non viene sottoposta alle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) previste dal del D. Lgs. 16/01/08 n. 4 in quanto data la natura modesta e trascurabile, sotto il profilo ambientale, delle modifiche introdotte, si ritiene non sussistano i presupposti necessari all’espletamento di tale procedimento valutata l’assenza di effetti di natura ambientale derivanti dall’attuazione delle previsioni introdotte dalla 2a Variante anzidetta;

6 DI RIBADIRE che rimangono confermate le prescrizioni, i vincoli e quant’altro previsto dal P.I.P.

precedentemente approvato con deliberazione n. 228 del 19/12/2007 (1a Variante), in ogni parte non modificata dalla presente 2a Variante;

7 DI STABILIRE che, ai sensi dell’art. 21 della predetta L.R. 47/78, il Piano viene depositato presso il

Settore Programmazione Urbanistica (Servizio Insediamenti Produttivi) per la durata di giorni 30 consecutivi e che, per i successivi 30 giorni, chiunque può presentare osservazioni e i proprietari di immobili possono presentare opposizioni.

8 DI DARE ATTO infine che, ai sensi dell’art. 49 comma 1° del D. Lgs. 267/2000, il presente

provvedimento, non comportando impegno di spesa o diminuzione di entrata, non necessita dell’assunzione dei pareri di regolarità contabile del Responsabile Ragioneria;

Oggetto: COMPARTO PIP “AUTOPORTO SUD” – COMPARTO 2 – FASE 1. ACQUISTO DEL DIRITTO DI SUPERFICIE SU OTTO STALLI .

COMUNE DI CESENA

SETTORE SVILUPPO PRODUTTIVO E RESIDENZIALE


Ufficio/Servizio: SERVIZIO TECNICO DELLO SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA Istruttore: ANTONIACCI

Il Relatore il Dirigente ASS. MORETTI ORAZIO ANTONIACCI EMANUELA






□ discussione


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I.E.

NUM. PROP.: 477-2009 CLASS.: 72

OGGETTO: COMPARTO PIP “AUTOPORTO SUD” – COMPARTO 2 – FASE 1. ACQUISTO DEL DIRITTO DI

SUPERFICIE SU OTTO STALLI .

PREMESSO CHE:

IL COMUNE DI CESENA è proprietario di aree comprese nel comparto a destinazione produttiva identificato nel PRG vigente come “Autoporto Sud” Comparto 2 fase 1, in località Pievesestina;

LE AREE ivi comprese sono state concesse in diritto di superficie in parte al Centro per l’Autotrasporto, Società Consortile mista a responsabilità limitata, in parte a singole imprese operanti nel settore dell’autotrasporto;

CONSIDERATO CHE l’attuazione del comparto di che trattasi è stata assoggettata a Piano per gli insediamenti produttivi di cui all’art. 27 della L. 865/1971 e che pertanto le assegnazioni e le successive transazioni sottostanno a vincoli e norme particolari regolamentati nei singoli atti di concessione in diritto di superficie;

VISTA L’ISTANZA in data 12-8-2009, con la quale la ditta ALBANO VIRGINIO, con sede legale in Cesena, via Montaletto 826, titolare del diritto di superficie su otto stalli (di cui due di tipo D e sei di tipo D1), in base al contratto stipulato con atto del notaio Paolo Giunchi in data 30-9-2000 rep. 123418, racc. 39533, chiede di essere autorizzato a cedere il diritto di superficie di tutti gli otto stalli, individuando quale acquirente la ditta individuale CASALBONI MAURIZIO, con sede in Cesena via Torriana, 61;

PRESO ATTO CHE in pari data il Centro per l’Autotrasporto di Cesena, società consortile mista ha presentato richiesta di acquistare gli stalli di che trattasi;

RILEVATO CHE l’art. 15 del richiamato contratto prevede che le norme e i vincoli riguardanti la vendita e l’affitto (artt. 16 e 17) abbiano validità per dieci anni dalla stipula della convenzione e quindi fino al 30-9-2010;

RILEVATO ALTRESÌ che l’art. 16 del contratto prevede che “l’eventuale cessione a terzi, da parte del concessionario, del diritto di superficie del terreno o l’alienazione di proprietà superficiaria d’immobili costruiti sul terreno è soggetta all’assenso da parte dell’Amministrazione comunale che potrà concederlo, valutato l’interesse generale cui le funzioni del centro devono rispondere” e che inoltre “ la volontà di cessione e/o alienazione s’intenderà approvata dal Comune di Cesena se non verranno mossi rilievi scritti entro tre mesi dall’invio della segnalazione di cui al capoverso precedente o se nello stesso termine il Comune non faccia valere il proprio diritto di prelazione, alle stesse condizioni già pattuite dal concessionario con l’eventuale subentrante”;

RITENUTO OPPORTUNO far valere il diritto di prelazione sugli otto stalli, valutato l’interesse generale di disporre di aree da mettere a bando al fine di rispondere alle esigenze di una pluralità di ditte interessate all’utilizzo piuttosto che concentrarne la disponibilità a favore di un ristretto numero;

CONSIDERATO CHE , in base al più volte richiamato art. 16 del contratto “il prezzo di cessione e alienazione sarà determinato in base al vigente regolamento del Comune di Cesena “per l’assegnazione delle aree nelle zone artigianali, industriali, commerciali e direzionali”;

PRESO ATTO che la somma complessiva necessaria all’acquisto è stata calcolata in euro 26.936,24, oltre ad IVA al 20%, come da conteggi in atti;

SU CONFORME proposta del Settore Sviluppo Produttivo e Residenziale ;

ESAMINATA dalla II Commissione Consiliare, in data …………….

ACQUISITO il parere di regolarità tecnica del Dirigente del Settore Sviluppo Produttivo e Residenziale e di regolarità contabile del Dirigente di ragioneria, ai sensi dell’art. 49 del D.lgs. 18-8-2000 n. 267;

DELIBERA

1. DI ACQUISIRE il diritto di superficie sulle aree comprese nel Comparto PIP Autoporto, Comparto 2, fase 1, identificate catastalmente al f. 58 part. 229, sub. 214, 215, 63, 64, 65, 66, 67, 68, già concesse in diritto di superficie alla ditta ALBANO VIRGINIO, con atto del notaio Paolo Giunchi in data 30.9.2000, rep. 123418, racc. 39533;

2. DI DEFINIRE il valore di acquisto, come da conteggi agli atti,in euro 26.936,24, più 5.387,25 per IVA al 20%, per complessivi euro 32.323,49, impegnando la spesa sul Bilancio in corso di esercizio al capitolo 21200;

3. DI DARE MANDATO al Dirigente del Settore Risorse Patrimoniali e Tributarie alla stipula del contratto.

INOLTRE ,

VISTA l’urgenza di provvedere

DELIBERA

1. DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile.

EA/mm

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Organo: Consiglio □ Seduta del _____________________________


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Oggetto: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPI PDL-LEGA NORD- PRI-UDC RELATIVA A SOSTEGNO MILITARI IN MISSIONE DI PACE





NUM. PROP.: 460-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPI PDL-LEGA NORD- PRI-UDC RELATIVA A SOSTEGNO

MILITARI IN MISSIONE DI PACE

ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DEI MILITARI ITALIANI IMPEGNATI NELLE MISSIONI DI PACE INTERNAZIONALI

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CESENA

ESPRIME

- profondo cordoglio per le vittime del vile attentato terroristico di Kabul nel quale hanno perso la vita sei militari italiani e numerosi civili afghani;

- una sentita partecipazione al dolore delle famiglie dei caduti e dei feriti;

- piena solidarietà e vicinanza all'Esercito Italiano, impegnato a garantire il processo di pace e di stabilizzazione democratica dell'Afghanistan;

- sentimenti di riconoscenza e di apprezzamento per quanti, Arma dei Carabinieri, Esercito, Corpo degli Alpini, Forze Armate italiane e volontari civili, operano ogni giorno con competenza, umanità e spirito di sacrificio in numerosi Paesi martoriati dalla violenza;

CONDANNA

- il terrorismo fondamentalista che non conosce frontiere geografiche e tenta di ricattare la comunità internazionale con azioni spregevoli ed intimidatorie;

RITIENE

- indispensabile proseguire l'impegno dell'Italia in Afghanistan finché non saranno sradicate le cause del terrorismo, così come auspicato in più occasioni dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, promuovendo al contempo un'iniziativa politica e diplomatica internazionale per accelerare il processo di pace e l'autonomia del Governo afghano;

- necessario confermare e sostenere le altre missioni italiane all'estero, in continuità e coerenza con le responsabilità assunte dal nostro Paese;

SI IMPEGNA

- a trasmettere il presente documento, unitamente al cordoglio del Consiglio Comunale di Cesena per le vittime del tragico attentato di Kabul, al Ministro della Difesa e al Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Italo Macori Antonella Celletti Capogruppo Popolo della Libertà Capogruppo Lega Nord Romagna

Luigi Di Placido Antonio Prati Capogruppo Partito Repubblicano Italiano Capogruppo Unione di Centro

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPO SINISTRA PER CESENA RELATIVA A RITIRO MILITARI IN AFGHANISTAN





NUM. PROP.: 459-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPO SINISTRA PER CESENA RELATIVA A RITIRO

MILITARI IN AFGHANISTAN

Proposta di Ordine del Giorno del gruppo “La sinistra per Cesena” Il Consiglio Comunale di Cesena, Premesso che si susseguono, con sempre maggior frequenza in un crescendo di gravità, gli episodi che portano distruzione e morte tra i civili afgani, a migliaia ormai caduti vittime di bombardamenti ad opera delle forze al comando della Nato, mentre continuano a morire soldati, ultimi i sei paracadutisti italiani, in una guerra, che dura da otto anni e della quale non si vede come potrà avere termine

considerato che

- E’ ormai evidente che l’occupazione di quel Paese, che si disse necessaria per sradicare il terrorismo con la cattura di Bin Laden, non solo ha fallito quell’obiettivo, ma ha rafforzato i talebani, che, da difensori integralisti della religione quali erano e sono, appaiono ora come l’unico baluardo contro l’invasione straniera, precipitando l’Afghanistan in un baratro di violenza;

- Anche coloro che a suo tempo approvarono la “missione di pace”, che avrebbe dovuto portare la democrazia ed il rispetto dei diritti umani, la negazione dei quali veniva rappresentata dal burka, non possono non interrogarsi sui risultati di otto anni di guerra: il paese nel caos, elezioni per vincere le quali Karzai ha dovuto ricorrere a brogli, non essendo stata sufficiente la sua firma per ingraziarsi gli sciiti su una legge che legalizza lo stupro. A ciò si aggiunga la legge, in questi giorni in discussione in Parlamento, che impone alle donne il velo, proibisce loro di stringere la mano ad un uomo che non sia parente, regola la convivenza sulla base della Sharia, in breve una legge talebana;

- gli stessi ministri del nostro governo non fingono nemmeno più di considerare il nostro impegno “umanitario” ed annunciano la dotazione per i nostri soldati di strumenti offensivi più potenti di quelli di cui hanno avuto disposizione fino ad ora;

- Nell’ultimo quadriennio il nostro Paese ha speso 4346 milioni di euro per il personale militare operante all’estero, contro 2406 milioni per la cooperazione e lo sviluppo. Differenza che aumenta a forbice per l’anno 2009, rispetto al 2008. Per entrare nello specifico, le proiezioni per i fondi 2009 destinati alla missione in Afghanistan prevedono 65,3 milioni di euro per la cooperazione allo sviluppo contro i 455 milioni che l’Italia spenderà per finanziare la missione militare;

- L’opinione pubblica è largamente contraria al proseguimento dell’impegno militare in Afghanistan, non solo in Italia, ma anche negli stessi Stati Uniti, essendo ormai caduto ogni velo, che ammantava di nobili motivi l’invasione e l’occupazione di quel paese, poiché è ora largamente dimostrato che la democrazia non si impone con le armi dall’esterno, ma può esistere solo se voluta e conquistata da un popolo, che la modellerà a seconda delle proprie specificità e cultura;

- Se di guerra si tratta, come si tratta, si sta apertamente violando la Costituzione, che ammette solo la guerra di difesa e che all’art.11 recita: L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”

Consapevole - Che la violenza non ha mai generato altro che violenza, - che ogni popolo ha il diritto all’autodeterminazione ed al rispetto della propria specificità, - che è l’O.N.U., voluto da tutte le nazioni della terra al termine dell’ultimo conflitto mondiale a presiedere alla convivenza pacifica dei popoli, l’organismo sopranazionale che ha il legittimo potere di decidere missioni di pace e di dirigerle e comandarle; - che dialogo, aiuto, solidarietà e cooperazione sono gli strumenti da attivare per risolvere i conflitti;

Chiede Che il governo ristabilisca la legalità costituzionale e democratica ritirando i soldati italiani ora impegnati in Afghanistan e che destini i fondi previsti per la missione militare a promuovere lo sviluppo economico e sociale del popolo afgano.

Maria Grazia Zittignani Capogruppo de “La sinistra per Cesena”

COMUNE DI CESENA






□ interpellanza ____________________________________________




□ discussione


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Oggetto: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPO PD A SOSTEGNO MILITARI IMPEGNATI IN MISSIONE IN AFGHANISTAN





NUM. PROP.: 458-2009 CLASS.: 11

OGGETTO: PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO GRUPPO PD A SOSTEGNO MILITARI IMPEGNATI IN

MISSIONE IN AFGHANISTAN

ORDINE DEL GIORNO A SOSTEGNO DEI MILITARI IMPEGNATI NELLA MISSIONE ISAF IN AFGHANISTAN

Il Consiglio comunale di Cesena

Condanna

- Il terrorismo internazionale di matrice fondamentalista e tutti gli attentati terroristici come quello di Kabul nel quale hanno perso la vita sei militari italiani e numerosi civili afghani;

Esprime

- Profondo e sentito cordoglio per le vittime di tale attentato e partecipazione al dolore delle famiglie dei caduti e dei feriti;

- piena solidarietà e vicinanza alle Forze armate italiane e ai volontari civili che operano per costruire un

percorso di pacificazione e di consolidamento democratico dell'Afghanistan essendo capaci di agire nei territori non solo con le armi ma soprattutto con l’opera di aiuto, di assistenza, di sostegno alle popolazioni;

Ritiene

- Meritevole di una riflessione a tutti i livelli il mancato raggiungimento degli obiettivi che la comunità internazionale si era posta, anche per via della inopportuna compresenza in Afghanistan di due missioni, quella Onu e quella unilaterale del Governo Usa denominata “Enduring Freedom” ;

- Necessario che il Governo Italiano chiarisca la sua posizione sulla nostra permanenza nella missione Isaf smentendo o confermando le dichiarazioni sul prossimo ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan rilasciate da Ministri della nostra Repubblica che mettono a rischio la posizione dei nostri militari;

- Indispensabile rinegoziare e discutere con gli Stati Uniti il rafforzamento di un’azione di pace in Afghanistan attraverso una conferenza internazionale aperta anche alle componenti ostili al governo Karzai che non sono legate ad Al-Qaeda e che dimostrano di rinunciare alla violenza del fondamentalismo, come proposto nel 2007 dal Governo in Parlamento e nelle sedi internazionali per voce dell’allora Ministro degli Affari Esteri;

si impegna

- a trasmettere il presente documento, unitamente al cordoglio del Consiglio Comunale di Cesena e della città tutta per le vittime del tragico attentato di Kabul, ai Ministri della Difesa e degli Affari Esteri.

Fabrizio Landi, Presidente gruppo PD

Documents

Consiglio Comunale 20 ottobre 2009