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Specialised Master Programmes Content Strategy

Content Strategy 4 11 16 - Stella Romagnoli1. Creare un big rock content asset(es. 160 pag. 14 capitoli) 2. Creare ebooksdai capitoli 3. Creare cheat sheets (1-2 pag.) 4. Creare visuals:

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Specialised MasterProgrammes

Content Strategy

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Owned media& Content Strategy

OWNED

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processo di creazione di contenuto rilevante e di valore

per attirare, acquisire ed ingaggiare l’audience

CONTENT STRATEGY

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La content strategy si focalizza sulla pianificazione, creazione, diffusione e governance dei contenuti.Non solo prevede la parte verbale, ma anche quella multimediale.L’obiettivo della content strategy è quello di creare contenuti significativi, coerenti, coinvolgenti e sostenibili (da veicolare sulle properties digitali).

CONTENT STRATEGY

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QUALCHE ESEMPIO (WEBSITE)

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QUALCHE ESEMPIO (NEWSLETTER)

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QUALCHE ESEMPIO (DEM)

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Perché è così importante creare contenuto di

valore?

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Per conquistare la fiducia del pubblico.

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Per conquistare la fiducia del pubblico.Per vendere.

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Il 71% delle persone (in USA) si fida di chi fornisce informazioni utili senza cercare di vendere nulla.

Il contenuto dovrebbe essere EDUCATIVO e cercare di costruire la FIDUCIA del pubblico.Il 62% dei consumatori si fida di chi fornisce

informazioni e best practices riguardo a cose che ha già comprato

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Per produrre contenuti interessanti e sostenibili bisogna capire il ciclo di vita dei contenuti stessi:1. AUDIT & ANALYSIS:analisi degli obiettivi, dell’attività dei competitors, interviste con gli stakeholder e valutazione della situazione (siti, siti partners, produzione di contenuti, audio/video per altri scopi, ecc.)2. STRATEGIA:Determinazione delle aree di interesse, definizione del processo di lavoro per la produzione dei contenuti, pianificazione delle risorse, branding guidelines e tono di voce3. PIANIFICAZIONE:Definizione dello staff e dell’organizzazione, metadata plan, piano di comunicazione e diffusione dei contenuti4. CREAZIONE:Scrittura, produzione degli asset (foto, video), modello di governance, search engine optimization, assicurazione della qualità5. MISURAZIONE:Pianificazione di un audit periodico, definizione e misurazione delle metriche del successo

PRODURRE CONTENUTI: IL CICLO DI VITA DEI CONTENUTI

The Discipline of Content Strategy by Kristina Halvorson

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTI

Attraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)

2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.

3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.

4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO (ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTO)Produrre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO. ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTOProdurre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo

5. ESSERE SEMPRE AGGIORNATI. POSSIBILMENTE I PRIMIAppena ci sono aggiornamenti sugli argomenti trattati rivedere il contenuto. L’ideale sarebbe essere LEADER nei temi che si trattano. Non copiare gli altri, ma produrre contenuti originali e per PRIMI.

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO. ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTOProdurre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo5. ESSERE SEMPRE AGGIORNATI. POSSIBILMENTE I PRIMIAppena ci sono aggiornamenti sugli argomenti trattati rivedere il contenuto. L’ideale sarebbe essere LEADER nei temi che si trattano. Non copiare gli altri, ma produrre contenuti originali e per PRIMI.

6. ESSERE ACCESSIBILINon solo responsive su tutte le piattaforme e su tutti i device, ma anche fare attenzione all’accessibilità dei contenuti per chiunque, a partire dalla percezione dei colori.

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO. ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTOProdurre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo5. ESSERE SEMPRE AGGIORNATI. POSSIBILMENTE I PRIMIAppena ci sono aggiornamenti sugli argomenti trattati rivedere il contenuto. L’ideale sarebbe essere LEADER nei temi che si trattano. Non copiare gli altri, ma produrre contenuti originali e per PRIMI.6. ESSERE ACCESSIBILINon solo responsive su tutte le piattaforme e su tutti i device, ma anche fare attenzione all’accessibilità dei contenuti per chiunque, a partire dalla percezione dei colori.

7. ESSERE COERENTI CON IL PROPRIO POSIZIONAMENTO DI MARCASeguire delle style guides per la scrittura e il design aiuta le persone ad identificare immediatamente chi parla.

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO. ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTOProdurre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo5. ESSERE SEMPRE AGGIORNATI. POSSIBILMENTE I PRIMIAppena ci sono aggiornamenti sugli argomenti trattati rivedere il contenuto. L’ideale sarebbe essere LEADER nei temi che si trattano. Non copiare gli altri, ma produrre contenuti originali e per PRIMI.6. ESSERE ACCESSIBILINon solo responsive su tutte le piattaforme e su tutti i device, ma anche fare attenzione all’accessibilità dei contenuti per chiunque, a partire dalla percezione dei colori.7. ESSERE COERENTI CON IL PROPRIO POSIZIONAMENTO DI MARCASeguire delle style guides per la scrittura e il design aiuta le persone ad identificare immediatamente chi parla.

8. FARSI TROVARE FACILMENTESia all’interno del contesto (es. navigazione per un sito) che esternamente tramite i motori di ricerca (SEO)

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1. RIFLETTERE GLI OBIETTIVI DELL’ORGANIZZAZIONE ED I BISOGNI DEI CLIENTIAttraverso ricerche di mercato e metriche web (es. ricerca keywords)2. METTERSI NEI PANNI DELLE PERSONE A CUI VOGLIAMO COMUNICAREI contenuti devono essere interessanti per chi li fruisce. Non devono essere autoreferenziati sull’azienda.3. COMUNICARE ALLE PERSONE IN MODO DA FARSI CAPIRE CHIARAMENTEUsare la stessa lingua con cui parlano i “clienti”. Scrivere semplice e chiaro.4. ESSERE UTILI, DARE VALORE AGGIUNTO. ISTRUTTIVO O INTRATTENIMENTOProdurre contenuti utili a chi li fruisce, evitare il superfluo5. ESSERE SEMPRE AGGIORNATI. POSSIBILMENTE I PRIMIAppena ci sono aggiornamenti sugli argomenti trattati rivedere il contenuto. L’ideale sarebbe essere LEADER nei temi che si trattano. Non copiare gli altri, ma produrre contenuti originali e per PRIMI.6. ESSERE ACCESSIBILINon solo responsive su tutte le piattaforme e su tutti i device, ma anche fare attenzione all’accessibilità dei contenuti per chiunque, a partire dalla percezione dei colori.7. ESSERE COERENTI CON IL PROPRIO POSIZIONAMENTO DI MARCASeguire delle style guides per la scrittura e il design aiuta le persone ad identificare immediatamente chi parla.8. FARSI TROVARE FACILMENTESia all’interno del contesto (es. navigazione per un sito) che esternamente tramite i motori di ricerca (SEO)

BEST PRACTISE PER LA PRODUZIONE DI CONTENUTI

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• Blog post

• Guide

• Ebooks (45-100 pages)

• Infografiche

• Reports (state of the industry)

• Progetti speciali (giochi ecc.)

QUALE TIPO DI CONTENUTI?

• Video

• Audio

• Visual slide (es. Slideshare)

• Webinars

• Workbooks (check-list,

ecc.)

• …

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L’aspetto organizzativo è molto importante

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L’ORGANIZZAZIONE

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Il processo di lavoro

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Decidere il mix dei contenuti da produrre per preparare un piano

CONTENT CALENDAR

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Il contenuto si sfrutta fino in fondo

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LEAN CONTENT CREATION: NON SI BUTTA VIA NIENTE…

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1. Creare un big rock content asset (es. 160 pag. 14 capitoli)2. Creare ebooks dai capitoli3. Creare cheat sheets (1-2 pag.)4. Creare visuals: infografiche, slides, ecc.5. Creare video (interessanti, engaging e fun)6. Creare blog post

LEAN CONTENT CREATION

Veicolare sui social per stimolare la diffusione shared

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Misurare i risultati

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Case study TIM:• Ricerca di temi di interesse per

sviluppare la content strategy• Ricognizione produttori di contenuti

aziendali• Mappatura touchpoints per la

diffusione• Proposta di KPI di valutazione

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Migliorare la reputazione di TIM come abilitatore della vita digitale

Posizionare TIM come media company

CONTENT STRATEGY: OBIETTIVO AZIENDALE

PER CREARE CONTENUTI INGAGGIANTI BISOGNAVA SCOPRIRE

A COSA ERANO INTERESSATI GLI ITALIANI

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Abbiamo mappato i touchpoints digitali

dell’azienda ed i contenuti già prodotti

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MAPPATURA DELLE NEWSLETTER… ALLA RICERCA DEI PRODUTTORI DI CONTENUTI

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MAPPATURA TOUCHPOINTS DIGITALI E CONTENUTI PRODOTTI

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LA MISURAZIONE DEI RISULTATI DEVE ESSERE PREDISPOSTA PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITA’

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Grazie.