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Copyright © 2018 Simone s.r.l. Via F. Russo, 33/D - 80123 Napoli www.simone.it Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Marzo 2018 526/17 • Scienze motorie e sportive per il Concorso a cattedra 2018 Questo volume è stato stampato presso: PL PRINT s.r.l. Via Don Minzoni, 302 - Cercola (NA) Hanno collaborato: Cristiana D’Anna (Parte II: capitoli I, III, IV, V e VI), Laura Soscia (Parte II: capitolo II) e Laura Mundula Seguici su Collegati alla nostra pagina Facebook sul concorso a cattedra facebook.com/ConcorsiACattedra per tenerti informato su tutto quanto verte intorno al concorso. Clicca su e potrai accedere ai materiali e alle promozioni riservate ai nostri fan. La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazio- ne, non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamente somministrate in sede di concorso.

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Tutti i diritti riservatiÈ vietata la riproduzione anche parziale e conqualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’editore.

Marzo 2018526/17 • Scienze motorie e sportive per il Concorso a cattedra 2018

Questo volume è stato stampato presso:PL PRINT s.r.l.Via Don Minzoni, 302 - Cercola (NA)

Hanno collaborato: Cristiana D’Anna (Parte II: capitoli I, III, IV, V e VI),Laura Soscia (Parte II: capitolo II) e Laura Mundula

Seguici su Collegati alla nostra pagina Facebook sul concorso a cattedra facebook.com/ConcorsiACattedra per tenerti informato su tuttoquanto verte intorno al concorso.

Clicca su e potrai accedere ai materiali e alle promozioni riservate ai nostri fan.

La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazio-ne, non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamente somministrate in sede di concorso.

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PremeSSa

Questo manuale è indirizzato a quanti vogliono affrontare le prove sia scritte che orali dei nuovi concorsi a cattedra e per i FIT.

In particolare il volume ripercorre per punti e snodi essenziali tutto il programma di esame delle discipline di insegnamento, relative alle classi di concorso a48 e a49 Scienze motorie e sportive per la scuola secondaria di I e II grado (ex A029 e A030) al fine di permettere un rapido ripasso delle materie, nonché approfondi-menti sulla didattica delle attività motorie e sportive.

La prima parte del volume, infatti, è dedicata agli aspetti legati ai fondamenti teorici delle Scienze motorie. In essa vengono affrontate le tematiche relative all’anatomia del corpo umano, all’interazione tra corpo e movimento, allo svilup-po psicofisico che caratterizza il periodo dell’adolescenza, all’analisi delle diverse discipline sportive e dei principali temi legati all’educazione alla salute.

Nella seconda parte si affrontano i temi legati alla didattica disciplinare, parten-do dall’epistemologia delle Scienze motorie, analizzando i diversi approcci didattici, soffermandosi sugli strumenti e sulle metodologie più adeguate alle diverse fasce di età scolare e alle diverse abilità e disabilità degli alunni.

Completa il volume un’appendice con le Linee guida nazionali specifiche per le Scienze motorie e un Glossario per prendere dimestichezza con il lessico spe-cialistico.

Il manuale è arricchito da una serie di espansioni Web (accessibili tramite il QR code posto in calce al volume), tra cui le versioni integrali dei provvedimenti normativi la cui conoscenza è richiesta nel programma annesso al bando e di cui si tratta nel volume.

Ricordiamo infine ai candidati che, oltre alle competenze disciplinari proprie di ogni classe di concorso, alle prove verrà testata anche la conoscenza delle cosiddette avvertenze generali. A tale delicata parte del programma d’esame (che comprende argomenti di didattica, psicologia dell’età evolutiva, normativa scolastica etc.) questa casa editrice dedica due volumi:— 526/B metodologie e tecnologie didattiche, che approfondiscono gli aspetti

metodologici che sono diventati parte fondamentale del processo di valutazione dell’aspirante docente;

— 526/C Legislazione scolastica, dove sono trattati tutti gli aspetti più giuridici della professione, aggiornati alle numerose novità intervenute negli ultimi anni per effetto della L. 107/2015 (cd. Buona scuola), tra cui i D.lgs. n. 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66 del 2017.

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Per ComPLetare La PreParazione

Volumi consigliati per tutti i profili

526/B – Manuale delle metodologie e tecnologie didattiche

526/C – Legislazione scolastica

526/aG – Avvertenze generali 2018 (526/B + 526/C)

526/D – La prova orale per il concorso per abilitati

526/3 – Competenze informatiche per la prova orale

526/4a – Competenze linguistiche INGLESE per la prova orale

La produzione editoriale per i concorsi a cattedra e i FIT 2018 si arricchirà nei prossimi mesi di altri volumi utili per la preparazione.

Visita il nostro sito www.simone.it per conoscere le ulteriori novità.

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1 | Il corpo umano

2 | Il corpo e il movimento

3 | Lo sviluppo psicofisico nell’adolescenza

4 | L’avviamento all’attività motoria e sportiva

5 | Didattica del movimento

6 | La scuola dalla ginnastica alle scienze motorie

7 | Le teorie dell’apprendimento e l’azione educativa

8 | Sport e competizione

9 | Sport individuali nella scuola

10 | Giochi di squadra

11 | Altre discipline sportive

12 | Educazione alimentare

13 | Elementi di primo soccorso

14 | Fenomeno del doping nello sport e i suoi effetti sulla salute

Sommario Parte I

IFondamenti delle discipline di insegnamento

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PARtE i Fondamenti delle discipline di insegnamento

1 Il corpo umano 1 L’apparato locomotore ...................................................................................... Pag. 7

1.1 Le ossa dello scheletro ................................................................................ » 91.2 Le articolazioni ............................................................................................ » 131.3 L’apparato muscolare ................................................................................. » 14

2 L’ apparato tegumentario ................................................................................. » 172.1 La pelle......................................................................................................... » 172.2 Gli annessi cutanei ...................................................................................... » 19

3 L’apparato respiratorio ...................................................................................... » 19 4 Il sistema nervoso .............................................................................................. » 21

4.1 Il neurone ..................................................................................................... » 224.2 Gli emisferi cerebrali ................................................................................... » 234.3 I riflessi muscolari scheletrici ..................................................................... » 24

5 L’apparato cardiocircolatorio ........................................................................... » 25 6 L’apparato gastroenterico ................................................................................ » 25

6.1 La digestione ............................................................................................... » 266.2 Il fegato e il pancreas .................................................................................. » 296.3 L’intestino ................................................................................................... » 30

7 Il sistema endocrino .......................................................................................... » 327.1 Ormoni e massa muscolare ........................................................................ » 347.2 Le variazioni ormonali indotte dall’attività fisica ..................................... » 35

8 Il sistema immunitario ...................................................................................... » 368.1 Il midollo osseo ........................................................................................... » 368.2 Il timo .......................................................................................................... » 368.3 I linfonodi .................................................................................................... » 368.4 La milza ........................................................................................................ » 37

2 Il corpo e il movimento 1 L’azione motoria ................................................................................................ » 38 2 Le scienze dell’azione ........................................................................................ » 39

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358    Indice generale

3 La biomeccanica del movimento ..................................................................... Pag. 413.1 La cinematica .............................................................................................. » 423.2 La statica ...................................................................................................... » 42

4 Gli assi e i piani del corpo umano ..................................................................... » 434.1 Gli assi principali ......................................................................................... » 434.2 I piani anatomici.......................................................................................... » 444.3 Le direzioni del movimento ........................................................................ » 444.4 La posizione ................................................................................................. » 454.5 L’atteggiamento .......................................................................................... » 454.6 L’attitudine .................................................................................................. » 45

5 Gli schemi motori di base .................................................................................. » 46 6 Gli schemi posturali ........................................................................................... » 48

6.1 I movimenti angolari ................................................................................... » 496.2 I movimenti circolari ................................................................................... » 51

7 La respirazione .................................................................................................. » 51 8 Le basi biologiche dell’azione motoria............................................................. » 53

3 Lo sviluppo psicofisico nell’adolescenza 1 L’adolescenza ..................................................................................................... » 57

1.1 Gli aspetti fisiologici e cognitivi .................................................................. » 571.2 Gli aspetti sociali ........................................................................................ » 59

2 Le teorie dell’adolescenza ................................................................................. » 612.1 L’approccio psicoanalitico .......................................................................... » 612.2 Il concetto di distacco ................................................................................. » 622.3 Le «sfide» dell’adolescenza ......................................................................... » 632.4 Le figure genitoriali: conflitti e integrazioni ............................................... » 64

3 L’adolescenza come prodotto culturale ........................................................... » 66 4 Lo sviluppo fisico del preadolescente: la legge di Stratz ................................. » 68

4.1 L’area organica ............................................................................................ » 694.2 L’area affettiva ............................................................................................. » 70

5 Il movimento in età evolutiva ........................................................................... » 715.1 Gli effetti benefici del movimento .............................................................. » 715.2 L’importanza dell’educazione fisica scolastica.......................................... » 73

4 L’avviamento all’attività motoria e sportiva 1 Il corpo nella comunicazione ............................................................................ » 74

1.1 L’aspetto ...................................................................................................... » 741.2 La prossemica.............................................................................................. » 75

2 Il linguaggio del corpo ....................................................................................... » 752.1 L’uso del corpo e lo sviluppo cognitivo ...................................................... » 76

3 I prerequisiti motori .......................................................................................... » 76 4 Il gioco e lo sport ............................................................................................... » 78

4.1 Il valore pedagogico del gioco .................................................................... » 78

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Indice generale    359

5 La motivazione e lo spirito agonistico .............................................................. Pag. 80 6 L’avviamento allo sport in ambito scolastico .................................................. » 81

6.1 La psicomotricità ......................................................................................... » 836.2 Disabilità e sport ......................................................................................... » 85

7 Il movimento come prevenzione ...................................................................... » 85

5 Didattica del movimento 1 Attività motoria ed espressione corporea ........................................................ » 87

1.1 Il linguaggio corporeo e lo sviluppo della personalità .............................. » 871.2 La percezione del corpo ............................................................................. » 88

2 Le capacità motorie condizionali ..................................................................... » 892.1 La forza ........................................................................................................ » 902.2 La resistenza ................................................................................................ » 902.3 La velocità .................................................................................................... » 91

3 Le capacità coordinative ................................................................................... » 91 4 Le capacità strutturali elastiche ....................................................................... » 92 5 Lo sviluppo e il poteziamento delle capacità motorie condizionali ............... » 93

5.1 La forza ........................................................................................................ » 935.2 La resistenza ................................................................................................ » 945.3 La velocità .................................................................................................... » 94

6 Lo sviluppo e il potenziamento delle capacità coordinative .......................... » 956.1 Le capacità coordinative generali .............................................................. » 956.2 Le capacità coordinative speciali ............................................................... » 96

7 Il «valore» del corpo nell’educazione motoria e sportiva ................................ » 987.1 Gli studi sullo schema corporeo ................................................................. » 99

8 I componenti dell’educazione psicomotoria ................................................... » 1028.1 Il controllo del tono ..................................................................................... » 1038.2 Il rilassamento psicofisico .......................................................................... » 1038.3 La segmentarietà ......................................................................................... » 1038.4 Il controllo respiratorio ............................................................................... » 1038.5 L’orientamento spaziale.............................................................................. » 1038.6 La lateralizzazione ....................................................................................... » 1048.7 La coordinazione dinamica ........................................................................ » 105

9 I fondamenti dell’educazione motoria e sportiva ............................................ » 1059.1 Gli obiettivi .................................................................................................. » 1079.2 La metodologia ........................................................................................... » 1089.3 Dalle ipotesi educative alle esperienze concrete ...................................... » 110

10 L’organizzazione degli esercizi .......................................................................... » 11110.1 Gli esercizi senza attrezzi .......................................................................... » 11210.2 Gli esercizi con gli attrezzi ........................................................................ » 112

6 La scuola dalla ginnastica alle scienze motorie 1 Dalla ginnastica all’educazione fisica .............................................................. » 115 2 I primi teorici della pedagogia motoria ............................................................ » 115

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360    Indice generale

3 L’insegnamento dell’educazione fisica in Italia ............................................... Pag. 1183.1 La riforma Gentile e il fascismo .................................................................. » 1193.2 Il secondo dopoguerra e il boom economico ........................................... » 1213.3 Dagli anni Ottanta ad oggi .......................................................................... » 1223.4 Dall’educazione fisica alle scienze motorie ............................................... » 123

4 L’educazione fisica nei curricoli scolastici europei .......................................... » 128

7 Le teorie dell’apprendimento e l’azione educativa 1 Le Teorie dell’apprendimento........................................................................... » 134

1.1 Il comportamentismo ................................................................................. » 1341.2 L’epistemologia genetica di Piaget ............................................................ » 1351.3 Il cognitivismo ............................................................................................. » 1351.4 Dal cognitivismo alla psicologia culturale ................................................. » 1361.5 L’apprendimento cognitivo ........................................................................ » 1371.6 Il costruttivismo e il sociocostruttivismo ................................................... » 1371.7 La teoria delle intelligenze multiple ........................................................... » 139

2 Gli stili di apprendimento e gli approcci strategici .......................................... » 1402.1 I diversi canali di apprendimento ............................................................... » 1412.2 Come operare contemporaneamente con gruppi di alunni olistici e anali- tici ................................................................................................................ » 1422.3 Il brain storming .......................................................................................... » 1422.4 Le mappe mentali ....................................................................................... » 1432.5 Mappe concettuali ....................................................................................... » 144

3 Il pensiero laterale e il pensiero verticale ........................................................ » 1443.1 I sei cappelli per pensare di Edward De Bono ............................................ » 145

4 La gestione di gruppi ......................................................................................... » 1474.1 Discussione a piramide ............................................................................... » 1484.2 Lettura e decodificazione del testo ............................................................ » 1484.3 Il feedback ....................................................................................................... » 149

5 La didattica laboratoriale, il problem solving e il lavoro per progetti ............. » 1495.1 Didattica laboratoriale ................................................................................ » 150

8 Sport e competizione 1 Le olimpiadi ....................................................................................................... » 152 2 La classificazione degli sport ............................................................................ » 154 3 Gli sport olimpici ............................................................................................... » 157

3.1 Olimpiadi invernali ...................................................................................... » 158

9 Sport individuali nella scuola 1 La ginnastica artistica ....................................................................................... » 160 2 La ginnastica ritmico-sportiva .......................................................................... » 161

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Indice generale    361

3 L’atletica ............................................................................................................. Pag. 1623.1 La corsa ........................................................................................................ » 1633.2 I salti ............................................................................................................. » 1673.3 I lanci ........................................................................................................... » 170

4 Il nuoto ............................................................................................................... » 171

10 Giochi di squadra 1 La pallavolo ....................................................................................................... » 176 2 La pallacanestro ................................................................................................ » 177 3 Il calcio ............................................................................................................... » 178 4 Il calcio a cinque ................................................................................................ » 179 5 La pallamano ..................................................................................................... » 180 6 Il rugby ............................................................................................................... » 181 7 Il baseball ........................................................................................................... » 183

11 Altre discipline sportive 1 Badminton ......................................................................................................... » 185 2 Body building ..................................................................................................... » 186 3 Canottaggio ....................................................................................................... » 186 4 Cricket ................................................................................................................ » 188 5 Danza sportiva ................................................................................................... » 190 6 Golf ..................................................................................................................... » 191 7 Hockey su ghiaccio ............................................................................................ » 193 8 Hockey su prato ................................................................................................. » 194 9 Judo ................................................................................................................... » 19510 Lotta greco-romana ........................................................................................... » 19711 Lotta libera ......................................................................................................... » 19912 Nuoto sincronizzato .......................................................................................... » 19913 Orienteering ....................................................................................................... » 20114 Pallanuoto.......................................................................................................... » 20315 Pattinaggio......................................................................................................... » 20516 Danza su ghiaccio .............................................................................................. » 20617 Prove multiple di atletica .................................................................................. » 20618 Prove multiple indoor ....................................................................................... » 20719 Pugilato .............................................................................................................. » 20820 Scherma ............................................................................................................. » 20921 Sci ....................................................................................................................... » 212

21.1 Sci nordico ................................................................................................. » 21221.2 Sci alpino ................................................................................................... » 21521.3 Sci artistico ................................................................................................ » 217

22 Sollevamento pesi ............................................................................................. » 218

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362    Indice generale

23 Squash ............................................................................................................... Pag. 21924 Tennis ................................................................................................................. » 22025 Tennis da tavolo ................................................................................................ » 22126 Tiro con l’arco .................................................................................................... » 222

12 Educazione alimentare 1 Il fabbisogno alimentare dell’uomo ................................................................. » 225 2 I nutrienti ........................................................................................................... » 226 3 Le proteine ......................................................................................................... » 226 4 I lipidi .................................................................................................................. » 227 5 I glucidi ............................................................................................................... » 227 6 L’acqua ............................................................................................................... » 228 7 I sali minerali ...................................................................................................... » 229 8 Le vitamine ........................................................................................................ » 230

8.1 Le vitamine liposolubili ............................................................................... » 2308.2 Le vitamine idrosolubili .............................................................................. » 230

9 Il consumo calorico ........................................................................................... » 23110 La piramide alimentare .................................................................................... » 233

13 Elementi di primo soccorso 1 Lesioni dell’apparato scheletrico...................................................................... » 236

1.1 Distorsione ................................................................................................... » 2361.2 Lussazione ................................................................................................... » 2361.3 Frattura ........................................................................................................ » 236

2 Lesioni dell’apparato muscolare ...................................................................... » 2372.1 Crampo ........................................................................................................ » 2372.2 Stiramento ................................................................................................... » 2372.3 Strappo ........................................................................................................ » 237

3 Lesioni dei tessuti .............................................................................................. » 2383.1 Contusione .................................................................................................. » 2383.2 Ferita ............................................................................................................ » 2383.3 Ustioni .......................................................................................................... » 2383.4 Morsicature .................................................................................................. » 239

4 Asfissia ............................................................................................................... » 2404.1 Respirazione artificiale ............................................................................... » 240

5 Emorragie .......................................................................................................... » 2445.1 Emorragie esterne ....................................................................................... » 2445.2 Emorragie interne ....................................................................................... » 2475.3 Emorragie interne esteriorizzate ................................................................ » 247

6 Avvelenamento .................................................................................................. » 248

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Indice generale    363

7 Colpo Di Calore .................................................................................................. Pag. 2487.1 Colpo di sole ................................................................................................ » 248

8 Annegamento .................................................................................................... » 249 9 Soffocamento .................................................................................................... » 24910 Congelamento ................................................................................................... » 25011 Assideramento ................................................................................................... » 250

14 Fenomeno del doping nello sport e i suoi effetti sulla salute 1 Cos’è il doping? .................................................................................................. » 252 2 Il regolamento antidoping del CONI ................................................................. » 252 3 L’intervento legislativo dell’Italia ..................................................................... » 253 4 Tipologie di violazione ...................................................................................... » 254 5 Effetti del doping sulla salute ........................................................................... » 254

5.1 Gli steroidi anabolizzanti ............................................................................ » 2545.2 Le sostanze eccitanti ................................................................................... » 255

PARtE ii Competenze e strumenti pedagogico-didattici

1 Epistemologia delle attività motorie e sportive in campo educativo 1 Background........................................................................................................ » 259 2 Epistemologia delle scienze motorie: non solo teoria .................................... » 260 3 Attività motorie e didattica Embodied ............................................................. » 266 Bibliografia......................................................................................................... » 275

2 Il processo di insegnamento e apprendimento1 Il movimento come linguaggio mentale e corporeo........................................ » 2782 Metodi di insegnamento nell’attività motoria ................................................. » 2793 Spunti di riflessione su errori e correzioni ....................................................... » 2814 Dalla lettura dell’errore alla causa dell’errore ................................................. » 281

4.1 Il tempo dell’errore ..................................................................................... » 2824.2 La «quantità» di correzione ........................................................................ » 2824.3 L’errore … Perché non si corregge? ............................................................ » 283

3 Attività motorio-sportiva e processi cognitivi ........................................ » 285

4 Educazione Fisica e life skills ...................................................................... » 291

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364    Indice generale

5 Didattica inclusiva: dal quadro normativo alle buone prassi 1 Dalla fase legislativa a quella applicativa ........................................................ Pag. 298

6 Educazione Fisica e BES ............................................................................... » 307

Appendice Indicazioni nazionali per Scienze motorie e sportive

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ........................................................................................................ » 315Indicazioni nazionali per il curricolo di tutti i licei ................................................. » 318Indicazioni nazionali per il curricolo degli istituti tecnici e professionali primo biennio .............................................................................................................. » 322Indicazioni nazionali per il curricolo degli istituti tecnici e professionali secondo biennio e quinto anno ....................................................................................... » 323

Glossario ............................................................................................................................. » 325

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1Il corpo umano

1 L’apparato locomotore

L’apparato locomotore umano è l’insieme delle strutture anatomiche che per-mettono al corpo umano il movimento ed è formato dallo scheletro, dal sistema muscolare, dai tendini e dalle articolazioni. L’apparato locomotore può essere suddiviso in tre sottoapparati:

• apparato scheletrico;• apparato articolare;• apparato muscolare.

Lo scheletro, costituito da 206 ossa, ha la funzione di sostenere, proteggere e muovere passivamente, attraverso la funzione muscolo-tendineo-legamentosa, il corpo umano. Alcune parti molto delicate, come la massa cerebrale, gli occhi, i polmoni, il cuore, sono protette appunto da apparati ossei quali il cranio e la co-lonna vertebrale o la cassa toracica. Le ossa, grazie alla connessione con il sistema muscolare, funzionano da leve, consentendo il movimento.

Lo scheletro può essere suddiviso in: scheletro assile, che comprende le ossa della testa, del tronco e della gabbia toracica e scheletro appendicolare, che comprende le ossa degli arti, la cintura scapolare e la cintura pelvica.

Il tronco è formato dalla gabbia toracica, nella parte anteriore, e dalla colonna vertebrale, o rachide, posteriormente. La gabbia toracica è formata dalle costole, dodici paia di archetti ossei attaccati alle vertebre dorsali attraverso punti di inserzione. Le costole sono elastiche, allo scopo di consentire allargamenti e restringimenti alla gabbia toracica durante la respirazione. Le prime sette cop-pie di costole, definite costole vere, sono unite con delle cartilagini (cartilagini costali) allo sterno (osso piatto collocato a metà del petto); le altre tre coppie di costole, attaccate indirettamente allo sterno attraverso la «cartilagine della coppia anteriore», sono definite costole false. La lunghezza delle costole è pro-gressivamente crescente dalla prima all’ottava, mentre diminuisce dall’ottava alla dodicesima. Le due ultime coppie di costole non attaccate allo sterno si chiamano costole libere o fluttuanti.

La colonna vertebrale o rachide è formata dalle vertebre e, oltre a sorreggere verticalmente il corpo, svolge una funzione protettiva per il midollo osseo che la attraversa al suo interno. Le vertebre sono degli anelli dotati di tre protuberanze (salienze), una detta apofisi spinosa e due denominate apofisi traverse. Ciascuna vertebra si articola verticalmente con le adiacenti vertebre (superiore ed inferiore)

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attraverso le apofisi delle altre vertebre ed è unita a queste da un cuscinetto car-tilagineo intervertebrale (disco intervertebrale) che ha funzione ammortizzante. Le vertebre subiscono pressioni e torsioni di una certa entità: per questo la loro stabilità è assicurata da un sistema efficiente di legamenti.

Il rachide è costituito da 33/34 vertebre così suddivise:

• 7 vertebre cervicali: sono quelle con maggior capacità di movimento. Esse, oltre a sostenere la testa, consentono alla stessa tutti i movimenti sul piano sagittale, frontale-laterale e rotatorio. L’atlante e l’epistrofeo sono le prime due vertebre cervicali: la prima è l’anello che collega il cranio alla colonna vertebrale; l’epistrofeo, invece, presenta una protuberanza verso l’alto detto «dente», che non è altro che il perno dove rotea liberamente l’atlante;

• 12 vertebre dorsali o toraciche: pur disponendo di una mobilità ridotta rispetto a quelle cervicali, sono le più robuste e, oltre alla funzione di sostentamento, svolgono anche una funzione protettiva per gli organi inseriti all’interno della cassa toracica;

• 5 vertebre lombari: sono anch’esse molto robuste, ma in relazione a quelle dorsali dispongono di maggior elasticità, permettendo movimenti di torsione e flessione del corpo;

• 5 vertebre sacrali: sono un unico osso formato da cinque segmenti ossei fusi tra loro con forma piramidale insieme alle due ossa dell’anca e al coccige forma il bacino

• 4-5 vertebre coccigee: sono l’ultimo segmento  della colonna vertebrale, composto da piccole vertebre fuse tra loro. Il coccige (che corrisponde alla coda animale) serve, oltre che a sostenere e chiudere la cavità addominale, a trasferire il peso del corpo al bacino e alle gambe.

Le curvature fisiologiche della colonna permettono al corpo di mantenersi equi-librato e stabile e di poter ammortizzare eventuali contraccolpi. La zona cervicale e quella lombare sono convesse anteriormente; quella dorsale e quella sacrale-coccigea sono convesse posteriormente. Queste curvature possono comunque deformarsi a causa di malattie come tubercolosi, rachitismo e osteoporosi. Le deformazioni della colonna, a seconda della zona interessata, sono:

• cifosi (zona dorsale) detta comunemente gobba;• lordosi (zona lombare) molto frequente nelle donne gravide;• scoliosi (alterazione laterale del rachide, molto frequente nella fase puberale

ed adolescenziale).

Gli arti superiori comprendono il braccio, l’avambraccio, la mano e le seguenti ossa:

• scapola o omoplata: osso piatto che forma la parte posteriore della spalla; pre-senta una cresta saliente e, al vertice superiore, l’apofisi coracoide. È articolata con l’omero per mezzo di una cavità (cavità glenoidea);

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Capitolo 1  Il corpo umano    9

• clavicola: è un osso lungo a forma di S orizzontale, articolato con lo sterno e con la scapola;

• omero: forma lo scheletro del braccio e termina alle estremità con due teste: quella superiore, arrotondata e rivestita di cartilagine, è articolata con la scapola e consente i movimenti del braccio, nelle diverse direzioni; l’altra, la testa inferiore, è articolata con il radio e l’ulna per mezzo di una formazione articolare (troclea);

• ulna: insieme al radio costituisce lo scheletro dell’avambraccio. All’estremità superiore presenta un prolungamento, detto «olegrano» che, articolandosi con la troclea omerale, impedisce all’avambraccio di portarsi all’indietro, oltre l’allineamento con l’omero;

• radio: l’estremità inferiore, che è la parte più voluminosa dell’osso, si articola con le ossa del polso e consente alla mano di compiere numerosi movimenti;

• polso o carpo: è formato da otto ossa distribuite su due file: nell’allineamento contiguo all’avambraccio si succedono lo scafoide, il semilunare, il piramidale e il pisiforme; nell’altra fila, il trapezio, il trapezoide, l’osso grande e l’unciforme;

• metacarpo o palma della mano: è composto di cinque ossa; • dita: ogni dito è composto di tre ossa, ad eccezione del pollice che ne ha due.

Lo scheletro degli arti inferiori comprende: l’osso della coscia, il femore (l’osso più lungo del corpo); le ossa della gamba, la tibia e il perone; le ossa del piede, costituite dal calcagno, dal tarso, dal metatarso e dalle falangi. Nella parte inte-riore del ginocchio si trova inoltre la rotula, osso che permette il movimento della gamba unicamente all’indietro.

Lo scheletro degli arti inferiori si attacca e si articola allo scheletro del tronco mediante tre ossa: l’ileo, l’ischio, e il pube, i quali, nel loro insieme, formano il cinto pelvico o bacino.

1.1 Le ossa dello scheletro

Le ossa dello scheletro si possono dividere in quattro regioni: • testa;• regione ioidea;• tronco;• arti.

La superficie delle ossa presenta generalmente cavità e sporgenze, depressioni e salienze. La parte centrale di un osso lungo, come l’anca o la tibia, si chiama diafisi, mentre le sporgenze esterne vengono denominate apofisi o epifisi e le depressioni cavità. Un tipo di apofisi sono le «teste», salienze sferiche che si trovano in genere alle estremità dell’osso e che servono per produrre movimenti articolari rotatori.

Le troclee, presenti nel femore e nell’omero, sono salienze che hanno la forma di una puleggia, mentre i condili sono salienze emisferiche (per esempio: i condili

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10    Parte I  Fondamenti delle discipline di insegnamento

occipitali). Le creste sono apofisi non articolari e in genere fisse e saldate tra loro, come le ossa del cranio e la spina tibiale, dette sinartrosi.

Le cavità possono essere: glenoidi, poco profonde (ad esempio le cavità delle falangi) e cotiloidi, più profonde (ad esempio la cavità dell’osso iliaco, preposto ad accogliere la testa del femore, facendola ruotare). Si chiamano faccette articolari le cavità collocate nelle piccole ossa del carpo.Il tessuto osseo può essere di vari tipi:• tessuto osseo compatto: è la risultante dalla sovrapposizione di numerose la-

melle ossee;• tessuto osseo spugnoso: è costituito da tante piccole cavità, delimitate dall’in-

treccio di lamelle ossee;• tessuto osseo reticolare: è simile al precedente ma con cavità più numerose.

Le ossa possono essere di vari tipi: lunghe, corte, piatte e irregolari.• ossa lunghe: sono costituite da una lunga diafisi con due estremità e formate

soprattutto da osso compatto, ma possono avere una grande quantità di osso spugnoso alle estremità. Le ossa lunghe includono le ossa della coscia, del piede, del braccio e dell’avambraccio anteriore;

• ossa brevi: sono di dimensioni verticali e orizzontali, approssimativamente uguali e formate soprattutto da osso spugnoso, coperto da uno strato sottile di osso compatto; le ossa brevi includono le ossa del polso e della caviglia;

• ossa piatte: sono sottili, appiattite e curve; la maggior parte delle ossa del cranio sono ossa piatte;

• ossa irregolari: sono soprattutto ossa spugnose, coperte di uno strato sottile di osso compatto; le vertebre e alcune delle ossa nel cranio sono ossa irregolari.

L’osso è una struttura dinamica in continua trasformazione, infatti è provvisto di vasi arteriosi e venosi, vasi linfatici e nervi.

Il tessuto dell’osso può essere compatto o spugnoso, cioè avere densità diversa. Ci sono tre tipi di cellule che contribuiscono attivamente alla corretta formazione della matrice ossea:

• osteoblasti, cellula ossea immatura che produce componenti organici della matrice;

• osteoclasti, cellula multinucleata che secerne acidi ed enzimi che erodono la matrice;

• osteocita, cellula ossea matura che mantiene la matrice dell’osso.

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Capitolo 1  Il corpo umano    13

1.2 Le articolazioni

Le ossa che formano lo scheletro sono collegate fra loro dalle articolazioni che, in base al movimento che le ossa stesse devono compiere, possono essere di tre tipi:

• mobili: consentono ampi movimenti, come quelli del ginocchio, del gomito, della spalla; sulle superfici di contatto con le ossa sono ricoperte da cartilagine e l’articolazione stessa è racchiusa in una capsula articolare fibrosa contenente un liquido, la sinovia, che funziona da lubrificante; spesso all’interno della capsula è presente anche un disco cartilagineo che attutisce lo sfregamento fra le ossa durante il movimento;

• semimobili: (colonna vertebrale, costole) sono racchiuse dalla capsula artico-lare fibrosa e sono costituite esclusivamente da cartilagine. Consentono solo movimenti limitati;

• fisse: sono, ad esempio, quelle che si trovano nella scatola cranica, costituite da legamenti fibrosi che si incastrano perfettamente, formando delle strutture rigide che non permettono alcun movimento.

Le articolazioni, in rapporto al tipo di tessuto connettivo maggiormente rap-presentato, vengono classificate in fibrose, cartilaginee e sinoviali.

Le articolazioni fibrose o sinartrosi sono costituite da due ossa unite da tes-suto fibroso, non hanno cavità articolare e consentono scarsa mobilità o talvolta nessun movimento. Le articolazioni di questo gruppo sono poi classificate come suture, sindesmosi e gonfosi.

Le articolazioni cartilaginee, o anfiartrosi, uniscono due ossa tramite la car-tilagine ialina o la fibrocartilagine. Sono classificate come sincondrosi e sinfisi.

Le articolazioni sinoviali o diartrosi, che contengono liquido sinoviale, sono anatomicamente più complesse rispetto a quelle fibrose e cartilaginee. La maggior parte delle articolazioni che connettono le ossa degli arti sono di tipo sinoviale, per consentire maggiore mobilità in rapporto allo scheletro assile.

La membrana sinoviale, che circonda completamente l’articolazione ad ecce-zione della cartilagine articolare, è formata di un insieme di cellule connettivali modificate, inframmezzate a parti della capsula fibrosa o separate da essa da uno strato di tessuto interstiziale o adiposo.

La membrana produce liquido sinoviale, un misto di polisaccaridi, proteine, grassi e cellule che, come una pellicola lubrificante, ricopre le superfici articolari.

Alla periferia della cartilagine articolare i vasi sanguigni provvedono alla vasco-larizzazione cartilaginea, tuttavia i vasi sanguigni non penetrano nella cartilagine o nella cavità articolare. Altre sostanze nutritive arrivano alla cartilagine articolare dal sottostante osso spugnoso e dal fluido sinoviale che la ricopre. nervi sensitivi innervano la capsula fibrosa e, in misura minore, la membrana sinoviale: danno informazioni all’encefalo sul dolore articolare e forniscono anche indicazioni sulla

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postura e sull’ampiezza del movimento. La cartilagine e la cavità articolare non sono innervate.

I movimenti di un’articolazione sinoviale possono essere monoassiali (quando si verificano in una sola direzione o in un unico piano), biassiali (quando si verifi-cano in due direzioni o piani) o multiassiali (quando si verificano in più direzioni).

Le articolazioni sinoviali vengono classificate in rapporto alla forma delle su-perfici articolari adiacenti:

• piane (articolazioni delle vertebre): sono costituite da due superfici piatte opposte, approssimativamente di uguale misura. Sono articolazioni multiassiali, nelle quali sono possibili anche piccole rotazioni limitate da legamenti e ossa adiacenti;

• a sella (articolazione carpometacarpale del pollice): sono costituite da due superfici articolari a forma di sella orientate ad angolo retto l’una rispetto all’altra, in modo che le superfici complementari si articolino fra loro. Sono articolazioni biassiali;

• a ginglimo (gomito, ginocchio): constano di un cilindro convesso presente su un osso che si adatta ad una corrispondente concavità di un altro osso. Sono articolazioni monoassiali;

• spirali (articolazione tra atlante e epistrofeo): sono monoassiali, limitando il movimento alla rotazione attorno ad un singolo asse. Constano di un processo osseo più o meno cilindrico che ruota all’interno di un anello composto da un osso e da un legamento;

• enartrosi (spalla, anca): sono formate da una testa a forma di sfera all’estremità di un osso e da una cavità in quello adiacente, nella quale si adatta parte della testa. Sono multiassiali e consentono una vasta gamma di movimenti in quasi tutte le direzioni;

• condiloidee (articolazione atloccipitale): sono enartrosi modificate, con superfici articolari di forma ellissoidale. Sono articolazioni biassiali con limitata rotazione.

1.3 L’apparato muscolare

Il tessuto muscolare rappresenta il principale costituente della massa corporea, dal 40 al 50% del peso del corpo. I muscoli scheletrici del corpo umano sono muscoli volontari, cioè sono soggetti al controllo che avviene tramite impulsi di eccitazione, cui consegue la contrazione del muscolo medesimo. Altrettanto rapido, rispetto alla contrazione, è il rilasciamento dei muscoli: ciò consente l’esecuzione di movi-menti anche di ridottissima entità e ad elevata frequenza. Alla contrazione di uno o, più frequentemente, di più muscoli, consegue l’esecuzione del movimento di un segmento corporeo.

I muscoli prendono origine e hanno inserzione nelle ossa tramite i tendini, strutture ligamentose dotate di particolare robustezza.

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Capitolo 1  Il corpo umano    15

Sulla base delle caratteristiche istologiche e fisiologiche il tessuto muscolare viene suddiviso in tessuto muscolare liscio e tessuto muscolare striato. Il tessuto muscolare striato costituisce anche buona parte della massa cardiaca (miocardio).

I muscoli lisci hanno la funzione di spingere materiali dentro e fuori il corpo; rivestono le pareti di tutti quegli apparati devoluti alla vita vegetativa (vasi san-

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guigni, stomaco, intestino) e si trovano anche all’interno del globo oculare e nei muscoli erettori dei peli. Sono muscoli involontari.

I muscoli striati costituiscono il sistema muscolare che è alla base della postura e del movimento del corpo. Sono muscoli volontari che rispondono con eccezio-nale velocità agli impulsi nervosi, contraendosi rapidamente ed intensamente. Fa eccezione il muscolo cardiaco, che è un muscolo striato ma involontario.

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Capitolo 1  Il corpo umano    17

I muscoli si possono classificare in base:

• alla forma (muscolo deltoide, muscolo quadrato dei lombi, muscolo romboide, muscolo trapezio etc.);

• all’azione che essi svolgono (muscoli flessori, muscoli estensori, muscoli pro-natori, muscoli adduttori, muscoli abduttori etc.);

• alla forma e alla funzione (muscolo pronatore rotondo, muscolo pronatore quadrato); • all’organo servito (muscoli laringei, muscoli esofagei, muscoli gastrici);• alle ossa alle quali sono collegati (muscoli tibiali, muscoli peronieri);• alla loro direzione (obliqui, retti, trasversi).

Un’altra classificazione viene fatta in base ai punti di origine dei muscoli:

• monocipiti: hanno un solo punto di origine;• bicipiti: hanno due punti di origine;• tricipiti: hanno tre punti di origine;• quadricipiti: hanno quattro punti di origine.

In base alla sinergia di contrazione con altri muscoli vengono classificati in:

• agonisti: insieme determinano un certo movimento.• antagonisti: determinano un movimento opposto agli agonisti.• sinergici: coadiuvano gli agonisti nel determinare un certo movimento.

2 L’ apparato tegumentario

L’apparato tegumentario, costituito dall’insieme della pelle (o cute) e dei suoi annessi cutanei, è il sistema più esteso dell’organismo umano, in quanto forma il rivestimento di tutto il corpo, e continua negli orifizi naturali con le mucose dell’ap-parato digerente, dell’apparato urogenitale e di quello respiratorio. Lo spessore della pelle varia da una zona all’altra: è sottile (0,4 mm) nella membrana timpanica e nelle palpebre e raggiunge il livello massimo di spessore nel palmo di mani e piedi, nella nuca e nel dorso (4 mm).

2.1 La pelle

La pelle ha funzioni di protezione meccanica dagli agenti esterni, di controllo della temperatura corporea e degli scambi idrici; inoltre le terminazioni nervose presenti sulla sua superficie svolgono un ruolo fondamentale, sia nella vita ve-getativa sia nella vita di relazione, nella raccolta di informazioni che provengono dall’esterno e che devono essere elaborate nel cervello. È composta da tre strati: uno strato più superficiale che prende il nome di epidermide, uno strato intermedio, il derma, e un tessuto sottocutaneo, l’ipoderma.

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18    Parte I  Fondamenti delle discipline di insegnamento

L’epidermide è priva di vasi e assorbe il nutrimento dai liquidi organici che filtrano dal derma sottostante; è formata da più strati cellulari che crescono con-tinuamente per poi desquamarsi e cadere. Nello strato più interno si trovano i melanociti, cellule responsabili del colore della pelle e della sua risposta agli stimoli provenienti dalla luce solare.

Il derma è uno strato di tessuto connettivo, molto vascolarizzato e dotato di una buona rete linfatica e di molte terminazioni nervose. A livello del derma si trovano ghiandole sudoripare, le ghiandole sebacee e i bulbi piliferi.

L’ipoderma, detto anche tessuto sottocutaneo, o pannicolo adiposo sottocuta-neo, è formato da un tessuto connettivo a trama lassa, in cui sono raccolte cellule adipose (cioè ricche di granuli di grasso) in quantità variabile e con disposizione diversa in conseguenza del sesso e dello stato ormonale del soggetto.

La superficie della pelle presenta pieghe, rilievi e tanti piccoli fori. Questi ultimi sono di due tipi: l’ostio follicolare, visibile ad occhio nudo, che costituisce lo sbocco all’esterno dei follicoli piliferi-sebacei e il poro sudorale, molto più piccolo e invisibile a occhio nudo, nel quale sboccano le ghiandole sudoripare.

La pelle svolge numerose funzioni:

• protettiva: ricopre tutto il corpo, proteggendolo dall’ambiente esterno, da contusioni, traumi, pressioni e colpi. Nelle zone maggiormente sottoposte a sti-moli meccanici si creano aree di ispessimento dello strato corneo, le cosiddette callosità. La pelle protegge il corpo anche dalle radiazioni del sole, grazie alla melanina prodotta dai melanociti. A livello cutaneo, oltre alla sintesi di chera-tina e melanina, avviene, sotto l’azione della luce ultravioletta, la conversione di precursori inattivi in vitamina D;

• sensoriale: è sede di numerose terminazioni nervose e di corpuscoli sensoriali, che costituiscono nel loro complesso il senso del tatto;

• isolante: agisce sia come isolante che come regolatore termico. L’isolamento termico è dovuto soprattutto al tessuto sottocutaneo (ipoderma), ricco di cel-lule adipose che, oltre a costituire un deposito di sostanze di riserva, isolano termicamente il nostro corpo;

• di regolazione: la regolazione termica è ottenuta mediante la dispersione di calore attraverso i vasi sanguigni che percorrono il derma e soprattutto attra-verso la sudorazione, grazie alle ghiandole sudoripare;

• di assorbimento e di escrezione: attraverso la pelle, con il sudore, vengono eliminate sostanze di rifiuto (urea) e sali minerali;

• comunicativa: le capacità tattili di molte zone dell’apparato tegumentario, integrate con le attività muscolari mimiche e con le espressioni della motricità, concorrono, infine, a creare un complesso linguaggio di comunicazione non verbale.

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Capitolo 1  Il corpo umano    19

2.2 Gli annessi cutanei

Gli annessi cutanei sono peli, capelli, unghie, ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare.

I peli, presenti su tutta la cute a eccezione del palmo delle mani e della pianta dei piedi, hanno origine dai bulbi piliferi, costituiti da cellule epidermiche che cre-scendo si differenziano e formano una struttura cilindrica a lamelle cornee più o meno concentriche. Il numero di peli varia a seconda delle zone corporee, e la loro distribuzione è influenzata dal sesso e dalle caratteristiche etniche e individuali.

I capelli sono peli presenti in gran numero nel cuoio capelluto. Ogni pelo consta di un bulbo, da cui trae origine, di una radice ancora affondata nel derma e di uno stelo che sporge sulla cute. Sulla radice del pelo è inserito il muscolo piloerettore che, contraendosi, ne provoca il raddrizzamento, dando luogo al fenomeno dell’orripila-zione, detta anche pelle d’oca. Il fenomeno si verifica in seguito a un colpo di freddo o a causa di fattori emozionali e provoca la contrazione involontaria dei muscoli pilo-erettori, producendo la comparsa di piccoli rilievi cutanei ravvicinati tra loro.

Le unghie sono lamine quadrangolari semitrasparenti e leggermente convesse sul lato superiore, costituite da strati di cheratina e, in misura minore, da grassi, amminoacidi, vitamine, acqua e minerali. Il colore roseo è dato dal sangue che traspare dal derma, ma, se viene staccata, l’unghia prende il colore giallastro tipico delle sostanze cornee. L’unghia è ancorata ad un piano connettivale, il letto ungueale che la protegge dagli agenti esterni e ne mantiene la sensibilità tattile.

Le ghiandole sudoripare si trovano nello strato più profondo del derma e producono il sudore, una secrezione che raggiunge l’esterno attraverso un dotto escretore che sbocca direttamente alla superficie dell’epidermide.

Le ghiandole sebacee si trovano più in superficie rispetto alle sudoripare e se-cernono il sebo, che raggiunge l’esterno seguendo il tragitto del follicolo del pelo. Il sebo forma una pellicola idrolipidica con funzioni protettive dell’epidermide, e quindi dell’organismo. Le ghiandole sebacee sono assenti nelle zone cheratinizzate come il palmo delle mani e la pianta dei piedi.

3 L’apparato respiratorio

La respirazione, cioè il processo per il quale si scambiano ossigeno e anidride carbonica tra i tessuti del corpo e l’ambiente esterno, è una delle funzioni fonda-mentali di tutti gli organismi viventi i quali, assumendo l’ossigeno dall’ambiente esterno, ricavano dalle sostanze nutritizie l’energia necessaria ai processi vitali. Per respirazione si intende sia il meccanismo con il quale avvengono gli scambi gassosi tra cellule e tessuti con i liquidi circolanti nell’organismo (respirazione interna) sia gli scambi tra ambiente esterno e organismo (respirazione esterna).

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20    Parte I  Fondamenti delle discipline di insegnamento

L’apparato respiratorio è contenuto nella gabbia toracica la quale, grazie ai muscoli del torace (diaframma e muscoli intercostali), si dilata, dando al polmone la possibilità di espandersi. È costituito dalle vie aeree superiori e inferiori: naso e fosse nasali, seni paranasali, cavità orale con proseguimento faringeo e laringeo, trachea, bronchi, bronchioli, e dalle strutture alveolari del polmone. L’aria, attra-verso le vie aeree, viene convogliata verso il polmone, organo nel quale avviene lo scambio di gas: si introduce aria ossigenata e si espelle anidride carbonica.

L’apparato respiratorio ha la funzione di assumere ossigeno attraverso la re-spirazione, per poi distribuirlo (mediante il sistema cardiovascolare) ai tessuti, e, contemporaneamente, di eliminare l’anidride carbonica prodotta dal metabolismo cellulare.

Lo scheletro osseo o cartilagineo che si trova nella parete delle vie aeree supe-riori e inferiori fa sì che esse rimangano costantemente pervie, facilitando il pas-saggio dell’aria. La mucosa che ne riveste le pareti (mucosa respiratoria) — data la sua ricca vascolarizzazione — oltre alla funzione di rivestimento, ha anche quella di riscaldare, di umidificare (per mezzo della secrezione delle sue ghiandole) e di filtrare (per mezzo del muco che arresta il pulviscolo atmosferico e del movimento delle ciglia che lo convoglia verso l’esterno) l’aria inspirata prima che raggiunga l’area respiratoria.

Alcuni tratti specializzati delle vie aerifere svolgono infine le funzioni dell’olfatto e della fonazione. Si tratta della mucosa olfattiva, che occupa un territorio ristretto della volta delle cavità nasali, e della laringe, che è l’organo produttore dei suoni.

Nei polmoni sono scavate numerosissime cavità, gli alveoli polmonari, ai quali arriva l’aria riscaldata, umidificata e filtrata che ha attraversato le vie aerifere.

I polmoni sono dunque gli organi in corrispondenza dei quali ha luogo il passaggio di ossigeno dall’aria alveolare all’emoglobina contenuta nei globuli rossi che circolano nei capillari perialveolari. Una via inversa, dal sangue all’aria, è seguita dall’anidride carbonica, che viene eliminata con l’aria espiratoria. In questo scambio gassoso consiste la funzione dell’ematosi cioè il processo di os-sigenizzazione del sangue. Le formazioni attraversate dai gas, che si diffondono dal lume degli alveoli al sangue dei capillari alveolari e viceversa, costituiscono la cosiddetta barriera aria/sangue.

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Capitolo 1  Il corpo umano    21

4 Il sistema nervoso

Il sistema nervoso è costituito da due principali classi di cellule: i neuroni e la glia (o neuroglia, cellule di supporto).

I neuroni sono specializzati per l’eccitazione e la conduzione degli impulsi ner-vosi e comunicano tra loro tramite sinapsi.

Il sistema nervoso è distinto in: sistema nervoso centrale e sistema nervoso peri-ferico.

Il sistema nervoso centrale è suddiviso in:

• cervello o encefalo (il cervello contiene circa 100 miliardi di neuroni);• midollo spinale, ospitato nella colonna vertebrale.

Il sistema nervoso periferico si suddivide in:

• sistema nervoso somatico, che invia informazioni sensitive al sistema nervoso centrale e motorie ai muscoli scheletrici;

• sistema nervoso autonomo, che controlla la muscolatura liscia dei visceri (organi interni) e le ghiandole endocrine;

• sistema nervoso enterico, costituito da un insieme di fibre nervose che innerva il tratto gastrointestinale, il pancreas e la cistifellea.