33
a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 1 Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 Che cosa è successo? ...............................................................................2 A cosa è dovuta l’infezione? .....................................................................2 Quanto è diffusa l’epidemia? ....................................................................2 Che cosa sono i coronavirus? ...................................................................2 Come è avvenuto il contagio? ...................................................................2 Il virus può essere stato creato in laboratorio? ....................................... 2 Come si trasmette l’infezione? .................................................................4 La malattia può essere trasmessa da una persona senza sintomi? ....... 4 Come è possibile proteggersi?.................................................................. 5 È necessario indossare la mascherina? ................................................... 5 L’infezione può essere trasmessa dagli animali all’uomo (e viceversa)?6 È possibile contrarre l’infezione una seconda volta? .............................. 6 I prodotti alimentari che acquistiamo e l’acqua potabile sono sicuri? ...6 I pacchi che riceviamo per posta o corriere sono sicuri? Il virus può sopravvivere sugli oggetti? .......................................................................6 Cosa fare se si sospetta di aver contratto l’infezione?............................ 7 Come viene diagnosticata la malattia COVID-19?.................................... 7 Che cosa sono i test sierologici? a cosa servono? .................................. 7 Chi viene colpito dalla malattia COVID-19? ............................................. 8 Quanto è letale il virus? Quali sono i fattori di rischio che aggravano l’infezione? ................................................................................................8 Esiste un vaccino? .....................................................................................9 Quali sono le terapie disponibili?............................................................ 12 Quali sono i rischi sanitari legati all’epidemia? ..................................... 17 Quali sono i rischi economici e sociali legati all’epidemia? ................. 20 Quali sono le nazioni più colpite dall’epidemia?.................................... 22 Quanto è diffusa l’epidemia in Italia? ..................................................... 26 Quali misure sono state prese in Italia? ................................................. 29 Possiamo viaggiare in Italia ed all’estero? ............................................ 31 Dove è possibile trovare informazioni affidabili? .................................. 33 Il Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” ................................................ 33 Approfondimenti ......................................................................................33 Per agevolare la lettura, nell’indice e nel documento sono evidenziate in giallo le parti aggiornate rispetto all’edizione precedente. https://www.inmi.it/aggiornamenti-coronavirus Sommario Incidenza del COVID-19 negli ultimi 14 giorni, numero di casi per 100.000 abitanti, 21 settembre .................................................................1 Totale casi e decessi nel mondo al 21 settembre 2020 ........................... 3 Incidenza del COVID-19 in Europa, numero di casi per 100.000 abitanti, settimane 36-37 (31 agosto-13 settembre) ............................... 5 Casi positivi per fasce di età in Italia 21 agosto - 20 settembre ............. 8 Principali patologie associate ai decessi in Italia al 7 settembre 2020 ..9 Candidati vaccini in fase clinica al 15 settembre 2020 ......................... 10 Sperimentazioni cliniche approvate in Italia al 2 settembre 2020 ........ 14 Distribuzione dei casi nel mondo e in Europa al 21 settembre 2020 .... 17 Incremento giornaliero dei casi positivi nel mondo nell’ultimo mese ..18 Casi e decessi per nazione al 21 settembre 2020 .................................. 19 Prime 10 nazioni per numero di nuovi casi, 21 settembre 2020 ........... 20 Casi e decessi giornalieri nelle aree più colpite al 21 settembre 2020 .21 L’epidemia in Italia al 21 settembre 2020............................................... 22 Variazione giornaliera dei casi positivi in Italia nell’ultimo mese ......... 25 Indicatori dell’epidemia per regione al 21 settembre 2020 ................... 26 Fase 2: monitoraggio regionale 7-13 settembre 2020 ........................... 27 Mortalità in Italia 1 gennaio - 30 giugno 2020 a confronto con la media 2015-2019 .....................................................................................28 Indagine nazionale di sieroprevalenza: % di positivi e valori assoluti..31 Indice dei grafici e delle tabelle Incidenza del COVID-19 negli ultimi 14 giorni, numero di casi per 100.000 abitanti, 21 settembre Fonte: ECDC

Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 1

Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020

Che cosa è successo? ...............................................................................2A cosa è dovuta l’infezione? .....................................................................2Quanto è diffusa l’epidemia? ....................................................................2Che cosa sono i coronavirus? ...................................................................2Come è avvenuto il contagio? ...................................................................2Il virus può essere stato creato in laboratorio? .......................................2Come si trasmette l’infezione? .................................................................4La malattia può essere trasmessa da una persona senza sintomi? .......4Come è possibile proteggersi?..................................................................5È necessario indossare la mascherina? ...................................................5L’infezione può essere trasmessa dagli animali all’uomo (e viceversa)? 6È possibile contrarre l’infezione una seconda volta? ..............................6I prodotti alimentari che acquistiamo e l’acqua potabile sono sicuri? ...6I pacchi che riceviamo per posta o corriere sono sicuri? Il virus può sopravvivere sugli oggetti? .......................................................................6Cosa fare se si sospetta di aver contratto l’infezione? ............................7Come viene diagnosticata la malattia COVID-19? ....................................7

Che cosa sono i test sierologici? a cosa servono? ..................................7Chi viene colpito dalla malattia COVID-19? .............................................8Quanto è letale il virus? Quali sono i fattori di rischio che aggravano l’infezione? ................................................................................................8Esiste un vaccino? .....................................................................................9Quali sono le terapie disponibili?............................................................12Quali sono i rischi sanitari legati all’epidemia? .....................................17Quali sono i rischi economici e sociali legati all’epidemia? .................20Quali sono le nazioni più colpite dall’epidemia? ....................................22Quanto è diffusa l’epidemia in Italia? .....................................................26Quali misure sono state prese in Italia? .................................................29Possiamo viaggiare in Italia ed all’estero? ............................................31Dove è possibile trovare informazioni affidabili? ..................................33Il Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” ................................................33Approfondimenti ......................................................................................33

Per agevolare la lettura, nell’indice e nel documento sono evidenziate in giallo le parti aggiornate rispetto all’edizione precedente.https://www.inmi.it/aggiornamenti-coronavirus

Sommario

Incidenza del COVID-19 negli ultimi 14 giorni, numero di casi per 100.000 abitanti, 21 settembre .................................................................1Totale casi e decessi nel mondo al 21 settembre 2020 ...........................3Incidenza del COVID-19 in Europa, numero di casi per 100.000 abitanti, settimane 36-37 (31 agosto-13 settembre) ...............................5Casi positivi per fasce di età in Italia 21 agosto - 20 settembre .............8Principali patologie associate ai decessi in Italia al 7 settembre 2020 ..9Candidati vaccini in fase clinica al 15 settembre 2020 .........................10Sperimentazioni cliniche approvate in Italia al 2 settembre 2020 ........14Distribuzione dei casi nel mondo e in Europa al 21 settembre 2020 ....17Incremento giornaliero dei casi positivi nel mondo nell’ultimo mese ..18

Casi e decessi per nazione al 21 settembre 2020 ..................................19Prime 10 nazioni per numero di nuovi casi, 21 settembre 2020 ...........20Casi e decessi giornalieri nelle aree più colpite al 21 settembre 2020 .21L’epidemia in Italia al 21 settembre 2020 ...............................................22Variazione giornaliera dei casi positivi in Italia nell’ultimo mese .........25Indicatori dell’epidemia per regione al 21 settembre 2020 ...................26Fase 2: monitoraggio regionale 7-13 settembre 2020 ...........................27Mortalità in Italia 1 gennaio - 30 giugno 2020 a confronto con la media 2015-2019 .....................................................................................28Indagine nazionale di sieroprevalenza: % di positivi e valori assoluti ..31

Indice dei grafici e delle tabelle

Incidenza del COVID-19 negli ultimi 14 giorni, numero di casi per 100.000 abitanti, 21 settembre

Fonte: ECDC

Page 2: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

2 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

Che cosa è successo?Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie cinesi hanno reso nota la pre-senza di un focolaio di sindrome febbrile, associata a polmonite di ori-gine sconosciuta, tra gli abitanti di Wuhan, città di circa 11 milioni di abitanti situata nella provincia di Hubei, nella Cina Centro-meridio-nale, alla confluenza tra il Fiume Azzurro e il fiume Han, a circa 1.100 chilometri da Pechino, 800 da Shangai, 1.000 da Hong Kong. In un primo momento il punto di partenza dell’infezione è stato identifica-to nel mercato del pesce e di altri animali vivi (c.d. “wet market”) di Huanan, al centro della città di Wuhan, che è stato chiuso il 1 genna-io 2020, ma è ormai certo che il mercato è stato soltanto il primo am-plificatore dell’infezione, iniziata qualche settimana prima.In Francia uno studio1 ha identificato un caso di positività in un pa-ziente ricoverato il 27 dicembre 2019 in un ospedale della zona nord di Parigi con sintomi influenzali ed una polmonite bilaterale, e che non aveva avuto alcun contatto con la zona di Wuhan. Ciò sembre-rebbe dimostrare che la diffusione del virus sarebbe iniziata con qual-che settimana di anticipo rispetto a quanto si pensasse. Per conferma-re questa ipotesi saranno necessarie ulteriori verifiche per escludere il rischio di contaminazioni incrociate del campione, mentre il sequen-ziamento genomico permetterebbe di “datare” esattamente il virus.Una ricerca recentemente pubblicata2 dall’Istituto Superiore di Sani-tà ha permesso di dimostrare che il virus circolava in Italia già nel mese di dicembre 2019. Le analisi della acque di scarico condotte dal Dipartimento Ambiente e Salute, reparto Qualità dell’acqua e salu-te (QAS) dell’Istituto, hanno infatti evidenziato presenza di RNA di SARS-Cov-2 nei campioni prelevati a Milano e Torino il 18 dicembre 2019 e a Bologna il il 29 gennaio 2020. In un altro studio pubblicato

1 A. Deslandes, V. Berti, et al., SARS-COV-2 was already spreading in France in late December 2019, International Journal of Antimicrobial Agents(2020), doi: https://doi.org/10.1016/j.ijantimicag.2020.1060062 G. La Rosa, P. Mancini, G. Bonanno Ferraro, et al., SARS-CoV-2 has been circulating in northern Italy since December 2019: Evidence from environmental monitoring. Science of the total environment, 2021 Jan 1, 750:141711. Published online 2020, Aug 15. https://www.doi.org/10.1016/j.scitotenv.2020.141711

a maggio dallo stesso gruppo di lavoro3 erano state individuate tracce del RNA del virus in sei campioni di acque reflue su dodici raccolti a Roma e Milano tra febbraio ed aprile 2020. Uno dei campioni positi-vi si riferiva ad un prelievo effettuato a Milano il 24 febbraio, tre gior-ni dopo il primo caso accertato di positività a Codogno.

A cosa è dovuta l’infezione?Il 7 gennaio è stato isolato l’agente patogeno responsabile dell’epi-demia: si tratta di un nuovo betacoronavirus, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha denominato SARS-CoV-2, ad in-dicare la similarità con il virus della SARS, che nel 2002-2003 causò una epidemia globale con 8.096 casi confermati e 774 decessi. L’OMS ha denominato COVID-19 la malattia causata dal virus.

Quanto è diffusa l’epidemia?In base ai dati forniti giornalmente dall’ECDC (Agenzia Europea per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie), integrati con quelli che per l’Italia fornisce il Ministero della Salute, ad oggi (21 settembre 2020) i casi accertati complessivi sono 31.092.819, con 961.369 de-cessi. Ad oggi sono complessivamente 209 le nazioni e i territori con almeno un caso di positività. Sono nel complesso 22 invece le nazioni e i territori che non hanno comunicato casi di positività: 18 si trovano in Oceania (Isole Cook, Kiribati, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Niue, Isola Norfolk, Pa-lau, Isole Pitcairn, Samoa, Samoa Americane, Isole Salomone, Toke-lau, Tonga, Tuvalu, Vanuatu, Isole Wallis e Futuna, Isola di Wake), tre in Asia (Isola di Natale, Corea del Nord, Turkmenistan) e una in Afri-ca (Sant’Elena).

Che cosa sono i coronavirus?I coronavirus, così chiamati per la caratteristica forma a coroncina, sono una famiglia di virus che causa infezioni negli esseri umani e in vari animali, tra cui uccelli e mammiferi come cammelli, gatti, pipi-strelli. Sono virus molto diffusi in natura, che possono causare malat-tie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sin-drome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Come è avvenuto il contagio?I coronavirus vengono veicolati all’uomo da ospiti intermedi, che per la MERS sono stati i dromedari, per la SARS forse lo zibetto. Il con-tagio, anche in questo caso, è stato di tipo zoonotico, ovvero causato dalla trasmissione del virus da animale a uomo, non a caso l’epicentro dell’epidemia è un mercato dove venivano venduti anche animali sel-vatici vivi. Non sappiamo ancora con precisione quale sia stato l’ani-male che ha trasmesso il virus all’uomo: appare comunque probabile, anche alla luce di quanto avvenuto nelle epidemie verificatesi sino ad oggi, che il serbatoio dei coronavirus sia stato un mammifero. L’OMS ha sottolineato come vi siano sempre nuove evidenze scientifiche del legame tra il SARS-CoV-2 e altri coronavirus (CoV) simili circolan-ti nei pipistrelli.

Il virus può essere stato creato in laboratorio?No. È possibile creare in laboratorio dei “virus chimera”, creati unen-

3 G. La Rosa, M. Iaconelli, P. Mancini, et al., First detection of SARS-CoV-2 in untreated wastewaters in Italy. Science of the total environment, 2020 Sep 20; 736: 139652. Published online 2020, May 23. https://dx.doi.org/10.1016%2Fj.scitotenv.2020.139652

Credits: NIAID – Integrated Research Facility, 2020

Page 3: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 3

Totale casi e decessi nel mondo al 21 settembre 2020

NazioneContagi decessi

letalità NazioneContagi decessi

letalitànum. % num. % num. % num. %

India 5.487.580 17,6% 87.882 9,1% 1,6% Bolivia 130.676 0,4% 7.617 0,8% 5,8%Iran 422.140 1,4% 24.301 2,5% 5,8% Ecuador 126.419 0,4% 11.090 1,2% 8,8%Bangladesh 348.916 1,1% 4.939 0,5% 1,4% Repubblica Dominicana 108.289 0,3% 2.047 0,2% 1,9%Arabia Saudita 329.754 1,1% 4.485 0,5% 1,4% Panama 106.203 0,3% 2.257 0,2% 2,1%Iraq 319.035 1,0% 8.555 0,9% 2,7% Guatemala 85.444 0,3% 3.119 0,3% 3,7%Pakistan 306.304 1,0% 6.420 0,7% 2,1% Honduras 71.616 0,2% 2.184 0,2% 3,0%Filippine 286.743 0,9% 4.984 0,5% 1,7% Venezuela 66.656 0,2% 547 0,1% 0,8%Indonesia 244.676 0,8% 9.553 1,0% 3,9% Costa Rica 63.712 0,2% 706 0,1% 1,1%Israele 188.427 0,6% 1.256 0,1% 0,7% Portorico 41.838 0,1% 608 0,1% 1,5%Kazakhstan 138.455 0,4% 2.015 0,2% 1,5% Paraguay 33.520 0,1% 659 0,1% 2,0%Qatar 123.376 0,4% 210 0,0% 0,2% El Salvador 27.553 0,1% 812 0,1% 2,9%Kuwait 99.434 0,3% 584 0,1% 0,6% Haiti 8.619 0,0% 221 0,0% 2,6%Oman 93.475 0,3% 846 0,1% 0,9% Cuba 5.091 0,0% 115 0,0% 2,3%Cina, Macao, Hong Kong 90.369 0,3% 4.737 0,5% 5,2% Giamaica 4.988 0,0% 67 0,0% 1,3%Emirati Arabi Uniti 84.916 0,3% 404 0,0% 0,5% Nicaragua 4.961 0,0% 147 0,0% 3,0%Giappone 78.657 0,3% 1.500 0,2% 1,9% Suriname 4.723 0,0% 97 0,0% 2,1%Bahrein 64.499 0,2% 221 0,0% 0,3% Trinidad e Tobago 3.901 0,0% 65 0,0% 1,7%Nepal 64.122 0,2% 411 0,0% 0,6% Aruba 3.551 0,0% 23 0,0% 0,6%Singapore 57.576 0,2% 27 0,0% 0,0% Bahamas 3.370 0,0% 74 0,0% 2,2%Uzbekistan 51.789 0,2% 435 0,0% 0,8% Guyana 2.269 0,0% 64 0,0% 2,8%Kirghizistan 45.471 0,1% 1.063 0,1% 2,3% Uruguay 1.917 0,0% 46 0,0% 2,4%Territori Palestinesi 45.446 0,1% 300 0,0% 0,7% Belize 1.627 0,0% 21 0,0% 1,3%Afghanistan 39.044 0,1% 1.441 0,1% 3,7% Isole Vergini americane 1.269 0,0% 19 0,0% 1,5%Libano 29.303 0,1% 297 0,0% 1,0% Isole Turks e Caicos 668 0,0% 5 0,0% 0,7%Corea del Sud 23.045 0,1% 385 0,0% 1,7% Sint Marteen 584 0,0% 20 0,0% 3,4%Malesia 10.219 0,0% 130 0,0% 1,3% Curaçao 268 0,0% 1 0,0% 0,4%Maldive 9.724 0,0% 33 0,0% 0,3% Isole Cayman 209 0,0% 1 0,0% 0,5%Tajikistan 9.346 0,0% 73 0,0% 0,8% Barbados 189 0,0% 7 0,0% 3,7%Myanmar 5.805 0,0% 94 0,0% 1,6% Bermuda 180 0,0% 9 0,0% 5,0%Giordania 4.779 0,0% 30 0,0% 0,6% Antigua e Barbuda 96 0,0% 3 0,0% 3,1%Siria 3.800 0,0% 172 0,0% 4,5% Isole Vergini britanniche 71 0,0% 1 0,0% 1,4%Thailandia 3.506 0,0% 59 0,0% 1,7% St. Vincent e Grenadines 64 0,0%Sri Lanka 3.287 0,0% 13 0,0% 0,4% Paesi Bassi Caraibici 36 0,0% 1 0,0% 2,8%Yemen 2.030 0,0% 586 0,1% 28,9% St. Lucia 27 0,0%Vietnam 1.068 0,0% 35 0,0% 3,3% Dominica 24 0,0%Nave Diamond Princess 696 0,0% 7 0,0% 1,0% Grenada 24 0,0%Taiwan 509 0,0% 7 0,0% 1,4% St. Kitts and Nevis 17 0,0%Mongolia 312 0,0% Groenlandia 14 0,0%Cambogia 275 0,0% Isole Falkland 13 0,0%Bhutan 261 0,0% Montserrat 13 0,0% 1 0,0% 7,7%Brunei 145 0,0% 3 0,0% 2,1% Anguilla 3 0,0%Timor Est 27 0,0% TOTALE AMERICA 15.704.633 50,5% 532.540 55,4% 3,4%Laos 23 0,0% Russia 1.103.399 3,5% 19.418 2,0% 1,8%TOTALE ASIA 9.118.364 29,3% 168.493 17,5% 1,8% Spagna 640.040 2,1% 30.495 3,2% 4,8%Sudafrica 661.211 2,1% 15.953 1,7% 2,4% Francia 453.763 1,5% 31.285 3,3% 6,9%Egitto 102.015 0,3% 5.770 0,6% 5,7% Regno Unito 394.257 1,3% 41.777 4,3% 10,6%Marocco 101.743 0,3% 1.830 0,2% 1,8% Turchia 302.867 1,0% 7.506 0,8% 2,5%Etiopia 68.820 0,2% 1.096 0,1% 1,6% Italia 299.506 1,0% 35.724 3,7% 11,9%Nigeria 57.242 0,2% 1.098 0,1% 1,9% Germania 272.337 0,9% 9.386 1,0% 3,4%Algeria 49.826 0,2% 1.672 0,2% 3,4% Ucraina 175.678 0,6% 3.557 0,4% 2,0%Ghana 46.004 0,1% 297 0,0% 0,6% Romania 112.781 0,4% 4.435 0,5% 3,9%Kenia 36.981 0,1% 648 0,1% 1,8% Belgio 102.201 0,3% 9.948 1,0% 9,7%Libia 27.949 0,1% 438 0,0% 1,6% Olanda 93.684 0,3% 6.270 0,7% 6,7%Camerun 20.431 0,1% 416 0,0% 2,0% Svezia 88.237 0,3% 5.865 0,6% 6,6%Costa d'Avorio 19.320 0,1% 120 0,0% 0,6% Polonia 79.240 0,3% 2.293 0,2% 2,9%Madagascar 16.053 0,1% 223 0,0% 1,4% Bielorussia 75.674 0,2% 780 0,1% 1,0%Senegal 14.714 0,0% 302 0,0% 2,1% Portogallo 68.025 0,2% 1.899 0,2% 2,8%Zambia 14.131 0,0% 330 0,0% 2,3% Rep. Ceca 49.240 0,2% 503 0,1% 1,0%Sudan 13.555 0,0% 836 0,1% 6,2% Svizzera 49.171 0,2% 1.764 0,2% 3,6%Tunisia 10.732 0,0% 159 0,0% 1,5% Armenia 47.431 0,2% 930 0,1% 2,0%Rep. Dem. del Congo 10.514 0,0% 270 0,0% 2,6% Moldavia 46.596 0,1% 1.203 0,1% 2,6%Namibia 10.377 0,0% 112 0,0% 1,1% Azerbaijan 39.188 0,1% 575 0,1% 1,5%Guinea 10.325 0,0% 64 0,0% 0,6% Austria 38.557 0,1% 766 0,1% 2,0%Gabon 8.696 0,0% 53 0,0% 0,6% Irlanda 32.933 0,1% 1.792 0,2% 5,4%Zimbabwe 7.683 0,0% 225 0,0% 2,9% Serbia 32.908 0,1% 741 0,1% 2,3%Mauritania 7.368 0,0% 161 0,0% 2,2% Bosnia-Herzegovina 25.424 0,1% 757 0,1% 3,0%Mozambico 6.771 0,0% 43 0,0% 0,6% Danimarca 21.847 0,1% 635 0,1% 2,9%Uganda 6.287 0,0% 63 0,0% 1,0% Ungheria 18.866 0,1% 686 0,1% 3,6%Malawi 5.731 0,0% 179 0,0% 3,1% Bulgaria 18.863 0,1% 761 0,1% 4,0%Gibuti 5.403 0,0% 61 0,0% 1,1% Macedonia del Nord 16.735 0,1% 693 0,1% 4,1%Eswatini 5.269 0,0% 104 0,0% 2,0% Grecia 15.142 0,0% 338 0,0% 2,2%Isole di Capo Verde 5.257 0,0% 51 0,0% 1,0% Kosovo 15.063 0,0% 613 0,1% 4,1%Guinea Equatoriale 5.002 0,0% 83 0,0% 1,7% Croazia 14.922 0,0% 248 0,0% 1,7%Congo 4.986 0,0% 89 0,0% 1,8% Norvegia 12.645 0,0% 267 0,0% 2,1%Repubblica Centrafricana 4.793 0,0% 62 0,0% 1,3% Albania 12.385 0,0% 362 0,0% 2,9%Rwanda 4.711 0,0% 26 0,0% 0,6% Finlandia 8.980 0,0% 339 0,0% 3,8%Angola 3.991 0,0% 152 0,0% 3,8% Montenegro 8.612 0,0% 136 0,0% 1,6%Gambia 3.526 0,0% 108 0,0% 3,1% Lussemburgo 7.804 0,0% 124 0,0% 1,6%Somalia 3.442 0,0% 98 0,0% 2,8% Slovacchia 6.677 0,0% 39 0,0% 0,6%Mali 3.013 0,0% 128 0,0% 4,2% Slovenia 4.420 0,0% 133 0,0% 3,0%Sud Sudan 2.642 0,0% 49 0,0% 1,9% Lituania 3.744 0,0% 87 0,0% 2,3%Botswana 2.567 0,0% 13 0,0% 0,5% Georgia 3.695 0,0% 20 0,0% 0,5%Guinea Bissau 2.303 0,0% 39 0,0% 1,7% Estonia 2.924 0,0% 64 0,0% 2,2%Benin 2.280 0,0% 40 0,0% 1,8% Malta 2.634 0,0% 17 0,0% 0,6%Sierra Leone 2.168 0,0% 72 0,0% 3,3% Islanda 2.346 0,0% 10 0,0% 0,4%Burkina Faso 1.846 0,0% 56 0,0% 3,0% Cipro 1.600 0,0% 22 0,0% 1,4%Togo 1.666 0,0% 41 0,0% 2,5% Andorra 1.564 0,0% 53 0,0% 3,4%Lesotho 1.424 0,0% 33 0,0% 2,3% Lettonia 1.525 0,0% 36 0,0% 2,4%Liberia 1.335 0,0% 82 0,0% 6,1% San Marino 723 0,0% 42 0,0% 5,8%Niger 1.188 0,0% 69 0,0% 5,8% Isole Faroe 434 0,0%Ciad 1.151 0,0% 81 0,0% 7,0% Jersey 393 0,0% 32 0,0% 8,1%São Tomé e Príncipe 908 0,0% 15 0,0% 1,7% Gibilterra 350 0,0%Sahara Occidentale 766 0,0% 1 0,0% 0,1% Isola di Man 339 0,0% 24 0,0% 7,1%Tanzania 509 0,0% 21 0,0% 4,1% Guernsey 255 0,0% 13 0,0% 5,1%Burundi 473 0,0% 1 0,0% 0,2% Principato di Monaco 193 0,0% 1 0,0% 0,5%Comore 470 0,0% 7 0,0% 1,5% Liechtenstein 112 0,0% 1 0,0% 0,9%Mauritius 367 0,0% 10 0,0% 2,7% Vaticano 12 0,0%Eritrea 364 0,0% TOTALE EUROPA 4.828.941 15,5% 225.465 23,5% 4,7%Seychelles 141 0,0% Australia 26.898 0,1% 849 0,1% 3,2%TOTALE AFRICA 1.408.440 4,5% 33.950 3,5% 2,4% Guam 2.117 0,0% 34 0,0% 1,6%Stati Uniti 6.804.814 21,9% 199.509 20,8% 2,9% Nuova Zelanda 1.464 0,0% 25 0,0% 1,7%Brasile 4.544.629 14,6% 136.895 14,2% 3,0% Polinesia Francese 1.318 0,0% 2 0,0% 0,2%Peru 768.895 2,5% 31.369 3,3% 4,1% Papua Nuova Guinea 517 0,0% 7 0,0% 1,4%Colombia 765.076 2,5% 24.208 2,5% 3,2% Isole Marianne settetrionali 69 0,0% 2 0,0% 2,9%Messico 697.663 2,2% 73.493 7,6% 10,5% Isole Fiji 32 0,0% 2 0,0% 6,3%Argentina 622.921 2,0% 12.909 1,3% 2,1% Nuova Caledonia 26 0,0%Cile 446.274 1,4% 12.286 1,3% 2,8% TOTALE OCEANIA 32.441 0,1% 921 0,1% 2,8%Canada 143.649 0,5% 9.217 1,0% 6,4% TOTALE MONDO 31.092.819 100,0% 961.369 100,0% 3,1%

Dati: ECDC e Ministero della Salute. Aggiornamento del 21 settembre 2020, ore 18

Page 4: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

4 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

do frammenti di acido nucleico di due o più virus diversi. Una del-le terapie oncologiche più avanzate, denominata CAR-T (Chimeric antigen receptor T cells) utilizza appunto virus ingegnerizzati, pro-grammati per modificare i linfociti T prelevati dai pazienti oncologi-ci e renderli in grado di attaccare specifiche cellule tumorali. Sarebbe anche possibile in teoria creare nuovi virus con fini malevoli, ma non è certamente il caso del SARS-CoV-2: una recente ricerca4 ha chiara-mente dimostrato che questo virus non è stato costruito in laborato-rio né è stato manipolato artificialmente, dal momento che il suo ge-noma non deriva da alcun ceppo virale precedentemente utilizzato.

Come si trasmette l’infezione?La trasmissione interumana avviene attraverso le goccioline del respi-ro (droplets) della persona infetta, che vengono espulse con la tosse, gli starnuti o la normale respirazione, e che si depositano su ogget-ti e superfici intorno alla persona. Le porte di ingresso del virus sono la bocca, il naso e gli occhi: il contagio avviene inalando attraverso il respiro le goccioline emesse da una persona malata, oppure tramite contatto diretto personale, oppure toccando superfici contaminate e quindi toccandosi la bocca, il naso o gli occhi con le mani. Recentemente un gruppo di 239 scienziati ha sottoscritto un appello5 per segnalare la necessità di considerare anche la trasmissione “airbor-ne” o via aereosol, ovvero attraverso le “micro-droplets”: goccioline di dimensioni inferiori ai 5 micrometri emesse con la normale respira-zione, che rimangono sospese nell’aria per un periodo maggiore e si diffondono a maggiore distanza. A seguito della pubblicazione di que-sta lettera, l’OMS ha pubblicato un documento6 nel quale sottolinea come la trasmissione airborne non possa essere esclusa in ambienti af-follati e inadeguatamente ventilati in cui sono presenti persone infet-te, come chiese, ristoranti e locali notturni in cui le persone gridano, parlano o cantano.La possibilità di trasmissione del virus tramite aerosol è supportata da un numero sempre maggiore di evidenze scientifiche. Gli US Cen-ters for Disease Control and Prevention (CDC) hanno pubblicato7 il caso di un coro di 61 persone tra le quali c’era un paziente sintoma-tico, dove al termine di due ore e mezzo di prove si sono verificati 32 infezioni certe e 20 sospette. In uno studio condotto in Cina8 sono stati testati campioni di respiro di 76 persone, tra cui 57 pazienti CO-VID-19 di dieci paesi, quattro pazienti non COVID-19, e 15 persone sane, nonché campioni di aria degli ospedali e dei luoghi di quaran-tena, nonché effetti personali. Nel complesso, i campioni di respiro hanno avuto il tasso di positività più elevato (26.9%), seguiti dai tam-poni effettuati sulle superfici (5,4%) e dai campioni di aria (3,8%). Un terzo studio9 realizzato in Olanda ha documentato un focolaio di COVID-19 che ha coinvolto 17 residenti e 17 sanitari in uno dei sette

4 Andersen, K.G., Rambaut, A., Lipkin, W.I. et al. The proximal origin of SARS-CoV-2. Nat Med (2020). https://doi.org/10.1038/s41591-020-0820-9 5 Morawska L, Milton DK, It is Time to Address Airborne Transmission of COVID-19, Clinical Infectious Diseases, ciaa939, https://doi.org/10.1093/cid/ciaa939, 6 Transmission of SARS-CoV-2: implications for infection prevention precautions. 9 luglio 2020. https://bit.ly/38HbEZw7 Hamner L, Dubbel P, Capron I, et al. High SARS-CoV-2 Attack Rate Following Exposure at a Choir Practice — Skagit County, Washington, March 2020. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2020;69:606–610. http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm6919e68 Jianxin Ma, Xiao Qi, et al., COVID-19 patients in earlier stages exhaled millions of SARS-CoV-2 per hour, Clinical Infectious Diseases, , ciaa1283, https://doi.org/10.1093/cid/ciaa12839 Peter de Man, Sunita Paltansing, David S Y Ong, et al, Outbreak of COVID-19 in a nursing home associated with aerosol transmission as a result of inadequate ventilation, Clinical Infectious Diseases, , ciaa1270, https://doi.org/10.1093/cid/ciaa1270

reparti in una casa di cura per persone con disturbi psichiatrici o com-portamentali, mentre nessuno degli oltre 200 tra residenti e persona-le sanitario negli altri sei reparti è risultato positivo. I ricercatori han-no scoperto che, mentre gli altri sei padiglioni venivano regolarmente arieggiati, nel padiglione dove è scoppiata l’epidemia era stato instal-lato un sistema ad alta efficienza energetica in cui l’aria interna veniva rimessa in circolo, e aspirava aria dall’esterno solo quando le concen-trazioni interne di anidride carbonica (CO2) salivano oltre un deter-minato livello. I ricercatori hanno individuato l’RNA virale nei filtri antipolvere di alcuni condizionatori.Anche le lacrime possono diffondere il contagio: i ricercatori dell’Isti-tuto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” hanno infatti isolato il virus nei tamponi oculari di una paziente10.Un recente studio11 ha inoltre dimostrato la presenza di virus atti-vo nelle feci dei pazienti COVID-19, suggerendo così la possibilità di una trasmissione oro-fecale o respiratorio-fecale del virus. Duran-te la pandemia di SARS del 2003, causata da un virus molto simile al SARS-CoV-2, 329 residenti di un complesso residenziale privato a Hong Kong si infettarono, e 42 morirono. Le indagini dimostraro-no che la causa dell’infezione erano state le condotte fognarie difetto-se, che avevano causato l’aerosolizzazione delle feci contaminate. Alle stesse conclusioni è giunto uno studio12 realizzato di recente in Cina, che ha attribuito il contagio dei componenti di due famiglie con la diffusione verticale di aerosol carichi di virus emessi dai componenti di una terza famiglia attraverso le prese d’aria dei bagni degli apparta-menti delle tre famiglie, situati uno sull’altro e che condividevano la stessa colonna di scarico.Sembra invece che la trasmissione verticale o perinatale, cioè da ma-dre a figlio durante al parto o nei primi giorni di vita, sia poco proba-bile. Uno studio13 condotto a New York ha passato in rassegna tuti i parti avvenuti nei tre ospedali presbiteriani della città il 22 marzo e il 17 maggio, ed ha evidenziato che, su 120 neonati partoriti da madri positive al virus, nessuno è risultato positivo al SARS-CoV-2 e nes-suno ha contratto la malattia a 7 e a 14 giorni dal parto, nonostante a tutte le madri sia stato consentito, previa adozione di misure igie-niche e indossando la mascherina, l’allattamento al seno e il contat-to pelle a pelle.

La malattia può essere trasmessa da una persona senza sintomi?Anche se i dati scientifici disponibili dimostrano che il virus viene tra-smesso in prevalenza da persone con sintomi (tosse, febbre, mal di gola, difficoltà respiratorie), e che la diffusione del virus è più eleva-ta nel tratto respiratorio superiore (naso e gola) entro i primi 3 gior-ni dall’esordio dei sintomi, le persone infette possono essere conta-giose in un periodo variabile da due a tre giorni che segue l’infezione e precede l’insorgere dei sintomi specifici. Pertanto è possibile che le persone infette da COVID-19 possano trasmettere il virus nella fase

10 Colavita F., Lapa D., Carletti F., et al., SARS-CoV-2 Isolation From Ocular Secretions of a Patient With COVID-19 in Italy With Prolonged Viral RNA Detection. Ann Intern Med. 2020; [Epub ahead of print 17 April 2020]. https://doi.org/10.7326/M20-117611 Xiao F, Sun J, Xu Y, Li F, Huang X, Li H, et al. Infectious SARS-CoV-2 in feces of patient with severe COVID-19. Emerg Infect Dis. 2020 Aug [date cited]. https://doi.org/10.3201/eid2608.20068112 Min Kang, Jianjian Wei, et al., Probable Evidence of Fecal Aerosol Transmission of SARS-CoV-2 in a High-Rise Building. Annals of Internal Medicine, 1 settembre 2020. https://doi.org/10.7326/M20-092813 Christine M Salvatore, Jin-Young Han, K, et al., Neonatal management and outcomes during the COVID-19 pandemic: an observation cohort study. The Lancet, 23 luglio 2020. https://doi.org/10.1016/S2352-4642(20)30235-2

Page 5: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 5

“pre-sintomatica”, ovvero prima che si sviluppino sintomi significativi.Vi sono anche casi realmente asintoma-tici, ovvero di pazienti con infezione da COVID-19 confermata in laboratorio che non sviluppano alcun sintomo lun-go tutta la durata dell’infezione. Secon-do un modello matematico elaborato dall’Università di Oxford14 il 40% del-le infezioni sarebbe causato dalle perso-ne sintomatiche, il 10% da contatto in-diretto con superfici contaminate, il 5% dagli asintomatici e il 45% dai pre-sin-tomatici, che avrebbero quindi un ruo-lo significativo nella diffusione del virus proprio perché in questa fase dell’infe-zione il paziente, non essendo consape-vole di averla contratta, non può esse-re isolato né adottare precauzioni che possano limitare il contagio, come per esempio indossare una mascherina. In uno studio recentemente pubblica-to15 sono stati riportati i risultati di una indagine condotta sulla popolazione di Vo’ Euganeo, il paese in provincia di Pa-dova dove il 21 febbraio, a seguito di un cluster di casi e di un decesso (il primo in Italia per COVID-19), fu creata una “zona rossa” per due settimane. Il governo regionale decise inoltre di sottoporre tutta la popolazione di Vo’ a due test molecola-ri per il rilevamento del virus, uno all’inizio ed un altro alla fine della quarantena. Da questi rilevamenti è emersa una percentuale di posi-tività del 2,6% nel periodo del primo tampone e dell’1,2% in quello del secondo; inoltre il 42,5% dei casi positivi riscontrati sono risultati asintomatici, e non sono state individuate significative differenze nella carica virale tra infezioni sintomatiche ed asintomatiche.

Come è possibile proteggersi?In termini pratici, è raccomandabile mantenersi ad una distanza di almeno un metro da persone che tossiscono, starnutiscono o hanno la febbre, coprire le vie respiratorie (naso e bocca) con una masche-rina, soprattutto quando ci si trova in spazi chiusi o con limitato ri-cambio d’aria, e lavarsi frequentemente le mani con sapone o con una soluzione alcolica. Quando si hanno sintomi respiratori è necessario praticare la “etichetta della tosse” mantenendo la distanza con le al-tre persone, coprendo la tosse e gli starnuti con tessuti o fazzolettini usa e getta o, in loro assenza, con l’incavo del gomito, e naturalmente lavandosi le mani frequentemente. Per contenere il contagio da CO-VID-19, la normativa italiana16 raccomanda l’applicazione di alcune regole basilari:1. lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizio-

ne in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e al-tri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio

14 L. Ferretti et al., Quantifying SARS-CoV-2 transmission suggests epidemic control with digital contact tracing Science, 31 marzo 2020. doi: 10.1126/science.abb6936.15 Lavezzo, E., Franchin, E., Ciavarella, C. et al. Suppression of a SARS-CoV-2 outbreak in the Italian municipality of Vo’. Nature (2020). https://doi.org/10.1038/s41586-020-2488-116 Dpcm del 7 agosto 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 198 dell’8 agosto 2020, allegato 19.

delle mani;2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infe-

zioni respiratorie acute;3. evitare abbracci e strette di mano;4. mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di al-

meno un metro;5. praticare l’igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzolet-

to evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);6. evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare du-

rante l’attività sportiva;7. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;8. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;9. non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano

prescritti dal medico;10. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;11. è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare

protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie..

È necessario indossare la mascherina?Attualmente in Italia l’uso della mascherina, o comunque di una co-pertura per naso e bocca, è obbligatorio sull’intero territorio nazionale nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di traspor-to, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garanti-re continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza17. il loro utilizzo è inoltre obbligatorio tra le ore 18 e le ore 6 del mattino negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le carat-teristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di

17 Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020, art. 1. Dpcm del 7 agosto 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 198 dell’8 agosto 2020, art. 1.

Incidenza del COVID-19 in Europa, numero di casi per 100.000 abitanti, settimane 36-37 (31 agosto-13 settembre)

Fonte: ECDC

Page 6: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

6 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

natura spontanea e/o occasionale18. Le Regioni e le province autono-me hanno la facoltà di introdurre normative ulteriormente restrittive.L’OMS, dopo avere a lungo raccomandato l’utilizzo delle mascherine solo per i malati di COVID-19 e per chi si prende cura di una perso-na con sospetta infezione, ha recentemente aggiornato19 la propria po-sizione sull’argomento, incoraggiando l’utilizzo delle mascherine nelle aree con sostenuta trasmissione del virus, specialmente quando il di-stanziamento fisico è difficile da realizzare, come ad esempio nei mezzi di trasporto pubblico, nei negozi, o in ambienti affollati.

L’infezione può essere trasmessa dagli animali all’uomo (e vice-versa)?L’attuale diffusione di COVID-19 è il risultato della trasmissione da uomo a uomo: ad oggi, non ci sono evidenze della diffusione della malattia dagli animali da compagnia all’uomo, pertanto non esiste al-cuna giustificazione all’adozione di misure contro gli animali da com-pagnia che possano comprometterne il benessere. Studi sperimentali effettuati su cani, gatti e furetti infettati con il virus SARS-CoV-2 hanno evidenziato una limitata suscettibilità nei cani ed una più elevata suscettibilità nei gatti e nei furetti, nei quali è stata os-servata la replicazione del virus e la trasmissione da animali infetti ad animali sani. Nello zoo del Bronx a New York una tigre è risultata po-sitiva ed altri sei animali, tre tigri e tre leoni, hanno evidenziato sin-tomi associabili al COVID-19. In una ricerca condotta a Hong Kong tra i mesi di febbraio ed agosto20, sono stati testati 50 gatti che vive-vano all’interno di abitazioni i cui abitanti erano risultati positivi al SARS-CoV-2, ed in sei casi è stata dimostrata, anche ricorrendo al se-quenziamento genomico, la trasmissione del virus dall’uomo al gatto. In Olanda e in Danimarca è stato ordinato l’abbattimento di miglia-ia di visoni in decine di allevamenti. Nel mese di aprile alcuni anima-li avevano contratto l’infezione dai dipendenti degli allevamenti; suc-cessivamente gli animali, che vengono allevati per la pelliccia, hanno infettato dei gatti che vivevano nei pressi degli allevamenti e, in alme-no due casi, degli uomini, in quello che è il primo caso documentato di trasmissione del virus da un animale all’uomo21.

È possibile contrarre l’infezione una seconda volta?A distanza di alcuni mesi dall’inizio della pandemia, iniziano ad ap-parire nella letteratura scientifica evidenze di pazienti che si sono rein-fettati ad alcuni mesi di distanza dalla prima infezione. In uno stu-dio pubblicato il 25 agosto22 un team di ricercatori del dipartimento di microbiologia dell’Università di Hong Kong ha descritto la prima reinfezione di una persona a distanza di 142 giorni dalla prima infe-zione, ad opera di un ceppo di virus diverso da quello che aveva in-

18 Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020, art. 1. Ministero della Salute, Ordinanza del 16 agosto 2020. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 204 del 17 agosto 2020.19 https://bit.ly/3fUepsQ20 Barrs VR, Peiris M, Tam KWS, Law PYT, Brackman CJ, To EMW, et al. SARS-CoV-2 in quarantined domestic cats from COVID-19 households or close contacts, Hong Kong, China. Emerg Infect Dis. 30 settembre 2020. https://doi.org/10.3201/eid2612.20278621 Bas B. Oude Munnink, Reina S. Sikkema, David F. Nieuwenhuijse, et al., Jumping back and forth: anthropozoonotic and zoonotic transmission of SARS-CoV-2 on mink farms. BioRxiv, 1 settembre 2020. https://doi.org/10.1101/2020.09.01.27715222 Kelvin Kai-Wang To, Ivan Fan-Ngai Hung, et al., COVID-19 re-infection by a phylogenetically distinct SARS-coronavirus-2 strain confirmed by whole genome sequencing, Clinical Infectious Diseases, ciaa1275, https://doi.org/10.1093/cid/ciaa1275

nescato la prima infezione. Il paziente, un uomo di 33 anni di Hong King, era stato ricoverato in ospedale a fine marzo con sintomi lievi ed era stato dimesso a metà aprile. La seconda infezione è stata indi-viduata il 15 agosto a seguito di un controllo all’aeroporto di Hong Kong, dove il paziente era tornato dopo un viaggio in Spagna con sca-lo in Gran Bretagna.Altri due casi di reinfezione sono stati documentati in Belgio, dove l’Università cattolica di Lovanio ha comunicato che una donna che aveva avuto l’infezione a Marzo si è nuovamente infettata a giugno ad opera di un ceppo di virus che presentava undici mutazioni rispet-to a quello della prima infezione. Un caso simile è stato comunicato in Olanda dall’Erasmus Medical Center di Rotterdam: anche in que-sto caso le sequenze genetiche hanno confermato che i virus che han-no causato la prima e la seconda infezione sono di ceppi diversi, ma in questo caso il paziente era una persona anziana con un sistema im-munitario indebolito.Un quarto caso di reinfezione è stato documentato23 negli Stati Uniti, dai ricercatori della University of Nevada, Reno School of Medicine e dal Nevada State Public Health Laboratory. Si tratta di un giovane di 25 anni che era risultato positivo a metà aprile, con sintomi moderati, e che si è reinfettato a fine maggio, sviluppando questa volta una for-ma più severa di COVID-19.

I prodotti alimentari che acquistiamo e l’acqua potabile sono sicuri?Si. A differenza dei virus gastrointestinali come il norovirus e l’epati-te A, che possono trasmettersi attraverso alimenti contaminati, i virus dotati di envelope o pericapside quali i coronavirus, alla cui famiglia appartiene il SARS-CoV-2, sono molto meno stabili nell’ambiente. Sono in corso studi per valutare il tempo di sopravvivenza del SARS-CoV-2 sulle superfici dei cibi in diverse condizioni di temperatura. Le prove fatte su vari ceppi di coronavirus mostrano comunque che l’igiene alimentare e le buone pratiche di sicurezza alimentare sono sufficienti ad impedire la trasmissione del virus attraverso il cibo. In particolare, i coronavirus sono termolabili, il che significa che sono inattivati alle normali temperature di cottura (70° C). Rimane quin-di fondamentale, per evitare rischi e prevenire malattie di origine ali-mentare, seguire i 4 passaggi chiave della sicurezza alimentare: pulire, separare, cucinare, raffreddare.Ad oggi non sono state rilevate tracce di SARS-CoV-2 nell’acqua po-tabile. Gli abituali trattamenti adottati negli acquedotti, ed in par-ticolar modo la clorazione e l’irraggiamento con raggi ultravioletti, hanno dimostrato di essere efficaci contro gli altri coronavirus uma-ni, quindi dovrebbero inattivare anche il SARS-CoV-2.

I pacchi che riceviamo per posta o corriere sono sicuri? Il virus può sopravvivere sugli oggetti?I pacchi che riceviamo sono sicuri. Non è certo per quanto tempo il virus Sars-CoV-2 possa sopravvivere sulle superfici, ma sembra com-portarsi come altri coronavirus, che possono persistere per alcune ore o fino a diversi giorni, in base al tipo di superficie, alla tempera-tura, al tasso di umidità. L’OMS sottolinea comunque che il rischio di contrarre l’infezione da un pacco che è stato spostato, trasportato, esposto a differenti condizioni e temperature, è estremamente ridot-to. Ad ogni modo, se si ritiene che una superficie possa essere infetta,

23 Tillet R, Sevinsky J, et al., Genomic Evidence for a Case of Reinfection with SARS-CoV-2. THELANCETID-D-20-05376, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=3681489

Page 7: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 7

basta pulirla con un semplice disinfettante per uccidere il virus even-tualmente presente.

Cosa fare se si sospetta di aver contratto l’infezione?I sintomi della malattia COVID-19 sono febbre, tosse, difficoltà re-spiratorie, brividi ripetuti, dolori muscolari, mal di testa, gola infiam-mata, perdita dell’olfatto e/o del gusto. In questi casi le indicazioni del Ministero della Salute sono di non re-carsi al Pronto Soccorso, ma di chiamare il medico di base, il pediatra di libera scelta, la guardia medica o i numeri regionali di emergenza, disponibili sul sito del Ministero della Salute24. Se invece i sintomi sono lievi e non si è stati recentemente in zone a rischio epidemiologico, e non si sono avuti contatti con casi confer-mati o probabili, il consiglio del Ministero della Salute è di rimanere a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le consuete misure di igiene delle mani e delle vie respiratorie.Secondo le linee guida dell’ECDC25, possiamo avere:• un caso possibile, quando una persona manifesta sintomi cli-

nici (febbre, tosse, difficoltà respiratorie, perdita del gusto o dell’olfatto);

• un caso probabile, quando ai sintomi clinici si unisce un link epidemiologico nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi (per esempio contatto stretto26 con un caso confermato, oppure aver vissuto o lavorato in una istituto residenziale per persone vul-nerabili nel quale è confermata la trasmissione di COVID-19);

• Caso confermato: qualunque persona che è risultata positiva al test per la ricerca dell’acido nucleico del virus SARS-CoV-2.

Come viene diagnosticata la malattia COVID-19?Il panorama dei test utilizzabili per la diagnosi dell’infezione è in con-tinua evoluzione27. Al momento lo standard per la conferma delle in-fezioni da SARS-CoV-2 si basa sull’individuazione delle sequenze virali specifiche del virus attraverso l’amplificazione dell’acido nuclei-co (NAAT), utilizzando un sistema detto real-time RT-PCR (Rever-se Transcription-Polymerase Chain Reaction). Questo test richiede il prelievo di un campione delle vie respiratorie del paziente, preferibil-mente un tampone naso-faringeo o, laddove possibile, espettorato o broncolavaggio, e richiede dalle due alle sei ore per la diagnosi. Sono disponibili anche test RT-PCR più rapidi, in grado di ridurre i tem-pi di risposta ad un’ora circa, ma hanno una capacità di processare i campioni più limitata.Oltre ai test RT-PCR, vengono utilizzati da qualche tempo test rapi-24 http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/25 Case definition for coronavirus disease 2019 (COVID-19), https://www.ecdc.europa.eu/en/covid-19/surveillance/case-definition26 In base alla definizione dell’ECDC, si definisce “contatto” una persona che:• vive nella stessa casa;• ha avuto un contatto fisico diretto con un caso (per es. stretta di mano);• ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni infette (di un casoper es. tosse, oppure ha toccato un fazzolettino usato con le mani nude);• ha avuto un contatto faccia a faccia con un caso a meno di due metri per più di15 minuti;• È stata in un ambiente ristretto con un caso (aula scolastica, sala riunioni, salad’attesa di ospedale, etc.) per almeno 15 minuti a distanza inferiore a due metri;• un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad uncaso, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioniche non abbia utilizzato o abbia utilizzato impropriamente i dispositivi diprotezione individuale;• una persona che, durante un viaggio aereo, sia stata seduta nei due postiadiacenti di un caso, in qualunque direzione.27 WHO, Diagnostic testing for SARS-CoV-2. Interim guidance, 11 September 2020. https://www.who.int/publications/i/item/diagnostic-testing-for-sars-cov-2

di basati sul rilevamento, nei campioni respiratori del paziente, del-le proteine virali (antigeni). Questi test, che utilizzano modalità di raccolta del campione del tutto analoghe a quelle dei test molecola-ri (tampone naso-faringeo) abbattono notevolmente i tempi di rispo-sta, ma sulla base delle indicazioni dell’OMS28 il loro utilizzo è indica-to soltanto nel caso in cui la RT-PCR non sia facilmente disponibile o siano richiesti tempi di risposta più brevi. In ogni caso le diagnosi di positività ottenute da questi test devono essere confermate con un test RT-PCR. Una ulteriore semplificazione dell’esecuzione dei test e riduzione nei tempi di risposta potrebbe venire dai test rapidi salivari. Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato l’utiliz-zo in emergenza di due test salivari, il primo realizzato dalla Rutgers University29, il secondo, denominato SalivaDirect, dalla Yale Scho-ol of Public Health30. In Israele, presso lo Sheba Medical Center di Ramat Gan, il più grande ospedale della nazione, viene attualmente sperimentato un test salivare, per il quale è stata richiesta l’autorizza-zione delle autorità regolatorie, che viene effettuato autonomamente dal paziente sciacquando la bocca con una soluzione salina e deposi-tando il liquido in una provetta, che viene inserita in un apparecchio che in pochi secondi determina la positività o meno del campione31. Ogni test, secondo quanto dichiarato dall’azienda produttrice, avreb-be un costo di 25 centesimi, mentre l’apparecchio costerebbe circa 200 dollari.Un utile supporto all’attività diagnostica classica può venire anche, per i casi sospetti che presentano sintomi riconducibili a polmoni-te, dall’analisi delle immagini delle Tomografie Computerizzate (TC) del torace. Un sistema informatico sviluppato in Cina durante la fase più acuta dell’epidemia, disponibile anche in Italia presso il Policli-nico Campus Biomedico di Roma, è in grado, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning, di individuare i casi positivi con elevata attendibilità a partire dall’analisi delle immagi-ni digitali della TC del paziente, distinguendo la polmonite da CO-VID-19 da altre (polmoniti batteriche, BPCO, etc.). Il sistema è inoltre in grado di calcolare il volume di compromissione polmonare e di fornire pertanto un utile supporto nella valutazione di prognosi, miglioramento o peggioramento della situazione del paziente.In Gran Bretagna è stata avviata una ricerca32 per valutare se sia possi-bile che “cani COVID” specificamente addestrati possano individua-re il virus nelle persone prima che manifestino sintomi.

Che cosa sono i test sierologici? a cosa servono?Mentre i test molecolari RT-PCR individuano il virus nell’organismo del paziente, i test sierologici (o immunologici) permettono di misu-rare la presenza degli anticorpi che il sistema immunitario produce in risposta all’infezione del virus SARS-CoV-2, e che garantiscono una

28 WHO, Antigen-detection in the diagnosis of SARS-CoV-2 infection using rapid immunoassays. Interim guidance, 11 September 2020. https://bit.ly/33mh0qV29 Hung Kai-Feng, Sun Yi-Chen, et al., New COVID-19 saliva-based test. How good is it compared to the current nasopharyngeal or throat swab test? Journal of the Chinese Medical Association, 27 luglio 2020. https://www.doi.org/10.1097/JCMA.000000000000039630 Chantal B.F. Vogels, Doug Brackney, et al., SalivaDirect: Simple and sensitive molecular diagnostic test for SARS-CoV-2 surveillance. medRxiv, 4 agosto 2020. https://doi.org/10.1101/2020.08.03.2016779131 Reuters, Israeli hospital trials super-quick saliva test for COVID-19. 13 agosto 2020. https://reut.rs/2E5axaU32 Robert T Jones, Claire Guest, et al., Could bio-detection dogs be used to limit the spread of COVID-19 by travellers?. Journal of travel medicine, 12 agosto 2020. https://doi.org/10.1093/jtm/taaa131

Page 8: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

8 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

qualche forma di immunità da una possibile seconda infezione. Il test sierologico non dice se il paziente ha una infezione in atto: gli anticor-pi compaiono infatti con un ritardo di qualche giorno rispetto all’e-sordio dei sintomi, e viceversa gli anticorpi rimangono nell’organismo del paziente anche dopo che l’infezione è stata superata.Questi test sono molto importanti per gli studi di sieroprevalenza, ovvero per capire lo stato di diffusione del virus in specifici gruppi a rischio (es. operatori sanitari, residenze assistite, comunità, carceri, etc.), oppure per valutare lo stato di immunizzazione della popolazio-ne in previsione della riapertura delle attività lavorative e sociali; e in-fine potrebbero essere utili per valutare l’efficacia dei vaccini.Ad oggi, sono disponibili due tipi principali di test sierologici, i test convenzionali e i test cosiddetti “rapidi”. I primi richiedono alcune ore per essere effettuati, devono essere eseguiti in laboratori dotati di attrezzature complesse, con personale esperto, e forniscono risultati di tipo sia qualitativo (presenza o meno degli anticorpi) che quantitativo (titolo anticorpale). Utilizzando tecniche di virologia classica, che pre-vedono l’utilizzo di colture virali come la “sieroneutralizzazione”, que-sti test riescono inoltre a misurare il potere protettivo degli anticorpi. I test rapidi si basano invece su dispositivi di semplice utilizzo, che possono essere utilizzati anche al di fuori dei laboratori, ed hanno tempi medi di risposta di circa 15 minuti: sul dispositivo viene depo-sitata una goccia di sangue o di siero/plasma, e la presenza di anticorpi viene visualizzata mediante la comparsa di una banda colorata o di un segnale fluorescente che viene letto con un piccolo apparecchio di rile-vazione. Questi test rapidi, proprio per le loro caratteristiche tecniche, sono solamente qualitativi, cioè rilevano soltanto la presenza degli an-ticorpi, ma non in quale quantità e con quale capacità protettiva.Sul mercato sono presenti numerosi test sierologici sia classici che rapi-di, anche dotati di marchio CE. Ad oggi mancano però studi di com-parazione e validazione clinica, e i dati disponibili indicano una certa variabilità dei risultati tra i differenti sistemi. Questo fa si che, ben-ché vi siano correlazioni fra i vari test, i risultati ottenuti con un me-todo non sono sovrapponibili con i risultati ottenuti con altri metodi.

L’OMS raccomanda33 di non utilizzare test sierologici per la diagno-si clinica o nel contact tracing. Questi test non hanno pertanto valore diagnostico, se non in determinati casi associati alla sintomatologia ed al decorso clinico del singolo paziente; la ricerca degli anticorpi spe-cifici effettuata con i test sierologici è invece estremamente utile negli studi epidemiologici, per la valutazione della reale circolazione di un virus nella popolazione dopo un evento epidemico.

Chi viene colpito dalla malattia COVID-19? Il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sul CO-VID-1934 evidenzia, sulla base di 295.368 casi positivi al 20 settem-bre, una età mediana di 57 anni, per il 52,6% di sesso femminile, con 31.767 casi positivi (10,7%) tra gli operatori sanitari. Per quanto ri-guarda invece i 35.537 casi riferibili all’ultimo mese (dati aggiorna-ti al 17 settembre), l’età mediana è di 37 anni, con il 53,1% di uo-mini, il 12,8% dei casi di età sino a 18 anni, il 56,7% tra i 19 e i 50 anni, il 22,3% tra i 51 e i 70 anni, e l’8,2% oltre i 70 anni. Nei tren-ta giorni precedenti il 20 settembre si sono verificati 196 decessi per COVID-19.

Quanto è letale il virus? Quali sono i fattori di rischio che aggra-vano l’infezione?Il primo fattore di rischio che può rendere severi, critici o fatali gli ef-fetti dell’infezione è quello dell’età. L’ultimo report dell’Istituto Su-periore di Sanità 35.563 pazienti deceduti al 7 settembre evidenzia un’età media di 80 anni, per il 57,4% di sesso maschile. Il tasso medio di letalità è pari complessivamente al 12,8%: dello 0,1% da 0 a 9 anni, dello 0,06% tra 20 e 29, dello 0,27% tra 30 e 39, dello 0,85% tra 40 e 49, del 2,59% tra 50 e 59, del 10,3% tra 60 e 69, del 25,93% tra 70 e 79, del 34,07% tra 80 e 89, e del 33,27% per gli ultranovantenni. L’infezione inoltre colpisce con maggiore severità i pazienti che pre-sentano qualche comorbilità: l’analisi di un campione di 4.190 perso-ne decedute per le quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche evidenzia che il 3,8% non aveva, al momento della diagnosi di posi-tività, alcuna patologia preesistente; il 13,6% presentava una patolo-gia, il 20,1% presentava due patologie, il 62,6% presentava tre o più patologie. Tra le patologie pregresse più frequentemente osservate nei pazienti deceduti, il 65,8% soffriva di ipertensione, il 29,3% di dia-bete mellito di tipo 2, il 28% di cardiopatia ischemica, il 23,4% di fi-brillazione atriale, il 20,5% di insufficienza renale cronica, il 19,9% di demenza. Tra i 35.563 pazienti deceduti al 7 settembre scorso, 399 (1,1%) avevano meno di 50 anni, 87 (0,2%) meno di 40 anni. Tra questi ultimi 64 presentavano gravi patologie preesistenti, di 9 non si hanno informazioni cliniche, e 14 non presentavano patologie di rilievo.I dati clinici sembrano indicare che più sono i disordini metabolici di cui soffre il paziente (ipertensione, obesità, diabete, elevati livelli di colesterolo), peggiore è la prognosi. Una ricerca35 condotta su 287 pa-zienti positivi al virus ricoverati in due ospedali di New Orleans tra il 30 aprile e il 5 maggio, ha evidenziato come i pazienti - perlopiù afro-americani - ricoverati per COVID-19 che avevano sindromi metabo-liche avevano una probabilità cinque volte maggiore di richiedere la ventilazione assistita o il ricorso alla terapia intensiva, e una probabili-tà 3,4 volte maggiore di morire. 33 WHO, Diagnostic testing for SARS-CoV-2, cit., p. 734 https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/35 Xie J, Zu Y., Alkhatib A., et al., Metabolic Syndrome and COVID-19 Mortality Among Adult Black Patients in New Orleans. Diabetes Care 2020 Aug; dc201714. https://doi.org/10.2337/dc20-1714

Casi positivi per fasce di età in Italia 21 agosto - 20 settembre

Elaborazioni Istituto Superiore di Sanità su 35.537 casi

Page 9: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 9

Principali patologie associate ai decessi in Italia al 7 settembre 2020

Ipertensione arteriosa65,8%

Diabete mellito-tipo 229,5%

Cardiopatia ischemica28,0%

Fibrillazione atriale23,4%

Insufficienza renale cronica20,5%

Demenza19,9%

BPCO17,1%

Cancro attivo negli ultimi 5 anni

16,8%scompenso cardiaco

16,0%

obesità10,4%

Ictus10,6%

Insufficienza

respiratoria

5,9%

Epatopatia

cronica

4,5%

malattie autoimmuni

4,0%

Dialisi

2,0%

0 patologie3,8%

1 patologia13,6%

2 patologie20,1%

3 o più patologie62,6%

Elaborazioni Istituto Superiore di Sanità su un campione di 4.190 decessi

Una analisi condotta dal CDC su oltre 1,3 milioni di casi positivi ac-certati negli Stati Uniti tra il 22 gennaio e il 31 maggio36 ha eviden-ziato come maggiori fattori di rischio le malattie cardiovascolari, il diabete e le malattie polmonari croniche. Le persone anziane con co-morbilità hanno inoltre maggiori probabilità sia di contrarre il CO-VID-19 che di contrarlo in forma severa: il tasso di ospedalizzazione tra coloro che presentano comorbilità è di sei volte superiore rispetto a coloro che non presentano fattori di rischio, e la mortalità maggiore di dodici volte. Lo studio evidenzia inoltre una sproporzione per gruppo etnico nell’esposizione all’infezione: sui quasi 600.000 pazienti positi-vi per i quali erano disponibili queste informazioni, il 33% erano lati-no-americani e il 22% neri. Questa sproporzione legata ai gruppi etnici è stata confermata da un altro studio37 condotto su 158 contee di aree metropolitane degli Sta-ti Uniti nelle quali al 10 maggio erano concentrati il 64% dei casi di COVID-19. Dallo studio è emerso che tra le contee più povere, quelle con una popolazione prevalentemente non bianca avevano un tasso di infezione circa otto volte superiore rispetto a quelle abitante prevalen-temente da bianchi, e un tasso di fatalità maggiore di oltre nove volte. Una ricerca condotto in Gran Bretagna38 ha messo in relazione oltre 17 milioni di adulti (il 40% della popolazione totale) con 10.926 de-cessi per COVID-19, riscontrando come maggiori fattori di rischio il sesso maschile, l’età avanzata, deprivazione, e condizioni mediche come diabete o asma grave. Dallo studio è emerso che rispetto ai bian-chi, i neri e gli asiatici hanno tassi di mortalità maggiori.Per quanto riguarda l’obesità, da una meta-analisi recentemente pub-blicata39, che ha analizzato i risultati di 75 studi in lingua inglese e ci-

36 Erin K. Stokes, Laura D. Zambrano, Kayla N. Anderson, Ellyn P. Marder, Kala M. Raz, Suad El Burai Felix, Yunfeng Tie, Kathleen E. Fullerton, Coronavirus Disease 2019 Case Surveillance — United States, January 22–May 30, 2020. CDC Morbidity and Mortality weekly report, 15 giugno 2020. https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/69/wr/mm6924e2.htm37 Samrachana Adhikari, Nicholas P. Pantaleo, Justin M. Feldman, et al., Assessment of Community-Level Disparities in Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Infections and Deaths in Large US Metropolitan Areas. JAMA Network Open, 28 luglio 2020. https://www.doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2020.1693838 Williamson, E. J. et al. OpenSAFELY: factors associated with COVID-19 death in 17 million patients. Nature https://doi.org/10.1038/s41586-020-2521-4 (2020).39 Popkin B.M., Du S., et al., Individuals with obesity and COVID‐19: A global

nese, è emerso che le persone obese hanno un rischio di contrarre il coronavirus maggiore di 1,5 volte rispetto alle persone non obese, di 2,1 volte di essere ricoverate in ospedale, di 1,7 volte di avere bisogno della terapia intensiva, e di 1,5 volte di morire.

Esiste un vaccino?L’attività di ricerca per la realizzazione di un vaccino contro il SARS-CoV-2 sta viaggiando ad una velocità mai sperimentata in passato. I candidati vaccini attualmente in fase di sviluppo utilizzano diver-se tecnologie per indurre la risposta immunitaria, tra cui le principa-li sono:• Vaccini a virus, nei quali si utilizza direttamente il virus dopo

averlo attenuato o inattivato; è una tecnologia con la quale si re-alizzano molti vaccini, tra cui quelli per morbillo e poliomielite;

• Vaccini basati sugli acidi nucleici (DNA o RNA), nei quali si uti-lizzano le informazioni genetiche di una proteina del virus, di so-lito la proteina spike che si trova sulle “punte” della corona del virus; al momento non esistono ancora vaccini operativi che uti-lizzano questa tecnologia;

• Vaccini a vettore virale, nel quale si utilizza un virus innocuo per l’uomo, geneticamente ingegnerizzato in modo tale da trasporta-re le proteine del virus contro il quale si vuole sviluppare l’immu-nità; il vaccino sperimentato per Ebola nel corso dell’ultima epi-demia in Congo utilizza questa tecnologia;

• Vaccini basati su proteine, nei quali si utilizzano le proteine che si trovano sulla superficie del virus, o loro frammenti, oppure “Vi-rus-Like Particles” (VLP), di fatto l’involucro esterno del virus svuotato del suo contenuto genetico.

Al momento non esistono vaccini commercialmente disponibili con-tro il SARS-CoV-2, tuttavia il 25 giugno la Commissione Militare Centrale Cinese ha approvato, per un periodo limitato di un anno ed esclusivamente per il personale militare, l’utilizzo di un vaccino rea-lizzato dalla Cansino Biological e dall’Accademia di Scienze Mediche Militari di Pechino. In Russia l’11 agosto il presidente Putin ha an-nunciato che il candidato vaccino del Gamaleya Institute di Mosca,

perspective on the epidemiology and biological relationships. Obesity reviews, 26 agosto 2020. https://doi.org/10.1111/obr.13128

Page 10: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

10 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

Candidati vaccini in fase clinica al 15 settembre 2020produttore nazione nome piattaforma status/bibliografia

SinovacInstituto Butantan

CinaBrasile

Coronavac virus inattivato

Fase 3Yan-Jun Zhang, Gang Zeng, et al., Immunogenicity and Safety of a SARS-CoV-2 Inactivated Vaccine in Healthy Adults Aged 18-59 years: Report of the Randomized, Double-blind, and Placebo-controlled Phase 2 Clinical Trial. medRxiv, 10 agosto 2020. https://doi.org/10.1101/2020.07.31.20161216

Beijing Institute of Biological Products Sinopharm

Cina BBIBP-CorV virus inattivato

Fase 3HuiWang, Yuntao Zhang, et al., Development of an Inactivated Vaccine Candidate, BBIBP-CorV, with Potent Protection against SARS-CoV-2. Cell, 6 august 2020, 182, 3. https://doi.org/10.1016/j.cell.2020.06.008

Wuhan Institute of Biological ProductsSinopharm

Cina Inactivated Vaccine virus inattivato

Fase 3Shengli Xia, Kai Duan, Yuntao Zhang, et al., Effect of an Inactivated Vaccine Against SARS-CoV-2 on Safety and Immunogenicity Outcomes. Interim Analysis of 2 Randomized Clinical Trials. JAMA, 13 agosto 2020. https://www.doi.org/10.1001/jama.2020.15543

Università di Oxford Astra Zeneca

UK AZD1222 vettore virale

Fase 3Pedro M. Folegatti, et al., Safety and immunogenicity of the ChAdOx1 nCoV-19 vaccine against SARS-CoV-2: a preliminary report of a phase 1/2, single-blind, randomised controlled trial. The Lancet, 20 luglio 2020. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31604-4

Moderna NIAID

USA mRNA-1273 RNA

Fase 3 Lisa A. Jackson, et al., An mRNA Vaccine against SARS-CoV-2 — Preliminary Report. NEJM, 14 luglio 2020. https://doi.org/10.1056/NEJMoa2022483

Cansino Biological - Accademia di Scienze Mediche Militari di Pechino

Cina Ad5-nCoV vettore virale

Fase 3. Approvato per un anno solo per utilizzo in ambito militareFeng-Cai Zhu, et. al., Immunogenicity and safety of a recombinant adenovirus type-5-vectored COVID-19 vaccine in healthy adults aged 18 years or older: a randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 2 trial. The Lancet, 20 luglio 2020. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31605-6

Gamaleya Research Institute Russia Gam-COVID-Vac vettore virale

Fase 3. Denis Y Logunov, Inna V Dolzhikova, et al., Safety and immunogenicity of an rAd26 and rAd5 vector-based heterologous prime-boost COVID-19 vaccine in two formulations: two open, non-randomised phase 1/2 studies from Russia. The Lancet, 4 settembre 2020. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31866-3

Johnson & JohnsonJanssen Vaccines and Prevention

USA Olanda

Ad26.COV2.S vettore virale

Fase 1/2/3Mercado, N.B., Zahn, R., Wegmann, F. et al. Single-shot Ad26 vaccine protects against SARS-CoV-2 in rhesus macaques. Nature (2020). https://doi.org/10.1038/s41586-020-2607-z

BioNTech Fosun Pharma Pfizer

GermaniaCinaUSA

BNT162 RNA

Fase 2/3Walsh,E.E., Frenck R., et al., RNA-Based COVID-19 Vaccine BNT162b2 Selected for a Pivotal Efficacy Study, medRxiv, 28 agosto 2020. https://doi.org/10.1101/2020.08.17.20176651Mulligan, M.J., Lyke, K.E., Kitchin, N. et al. Phase 1/2 study of COVID-19 RNA vaccine BNT162b1 in adults. Nature (2020). https://doi.org/10.1038/s41586-020-2639-4

Anhui Zhifei Longcom BiopharmaceuticalInstitute of Microbiology, Chinese Academy of Sciences

Cina RBD-Dimer vaccine proteine

Fase 2Lianpan Dai, Tianyi Zheng, et al., A Universal Design of Betacoronavirus Vaccines against COVID-19, MERS, and SARS, Cell. 182, 3, 6 agosto 2020. https://doi.org/10.1016/j.cell.2020.06.035

CureVac Germania CVnCoV RNA Fase 2

Novavax USA NVX-CoV2373 proteine

Fase 2Cheryl Keech, Gary Albert, et al., Phase 1–2 Trial of a SARS-CoV-2 Recombinant Spike Protein Nanoparticle Vaccine. NEJM, 2 settembre 2020. https://www.doi.org/10.1056/NEJMoa2026920

Zydus Cadila India ZyCoV-D DNA Fase 1/2Instituto Finlay de Vacunas Cuba FINLAY-FR-1 proteine Fase 1/2

Inovio Pharmaceuticals USA INO-4800 DNA

Fase 1/2Trevor R F Smith, Ami Patel, et al., Immunogenicity of a DNA vaccine candidate for COVID-19. Nat Commun. 2020 May 20;11(1):2601. https://doi.org/doi: 10.1038/s41467-020-16505-0

Genexine Corea del sud GX-19 DNA Fase 1/2Altimmune USA T-COVID vettore virale Fase 1/2Institute of Medical Biology Chinese Academy of Medical Sciences

Cina Inactivated Vaccine virus inattivato Fase 1/2

Osaka University AnGes Takara Bio

Giappone AG0301-COVID19 DNA Fase 1/2

Aivita Biomedical USA AV-COVID-19cellule dendritiche autologhe

Fase 1/2

Fonte: OMS, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Biorender.com, Clinicaltrials.gov

Page 11: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 11

pur non avendo completato tutte le fasi della sperimentazione uma-na e senza che siano disponibili alla comunità scientifica pubblicazio-ni che dimostrino la sua efficacia, ha ricevuto l’approvazione dell’en-te regolatorio russo.Al momento, secondo i rilevamenti effettuati dall’OMS, dalla Lon-don School of Hygiene and Tropical Medicine e dal NIH40, i candi-dati vaccini sono in totale 244: 19 basati su DNA, 31 su RNA, 51 su vettore virale, 18 su virus attenuato o inattivato, 76 su proteine, 13

40 https://www.who.int/publications/m/item/draft-landscape-of-covid-19-candidate-vaccineshttps://vac-lshtm.shinyapps.io/ncov_vaccine_landscape/https://www.clinicaltrials.gov

su particelle simil-virus (VLC), e 36 che utilizzano altre piattaforme o per i quali non si hanno dettagli. L’Istituto Nazionale Malattie Infet-tive “Lazzaro Spallanzani” collabora con le società italiane ReiThera e Takis, che stanno lavorando su due diverse piattaforme alla realizza-zione di altrettanti vaccini; i primi test sull’uomo del vaccino italia-no GRAd-COV2 prodotto da ReiThera, sostenuto dal Ministero del-la Ricerca con il CNR e dalla Regione Lazio, sono iniziati nel mese di agosto presso lo Spallanzani, il Centro Ricerche Cliniche di Verona, e gli ospedali di Piacenza e Cremona. Dalle informazioni pubbliche disponibili risultano attualmente in fase clinica41 46 candidati vaccini, come evidenziato nella tabella. L’OMS

41 La realizzazione di un vaccino prevede una fase pre-clinica (allestimento del

Candidati vaccini in fase clinica al 15 settembre 2020produttore nazione nome piattaforma status/bibliografia

Bharat Biotech India COVAXIN/BBV152 virus inattivato Fase 1/2Kentucky Bioprocessing British American Tobacco

USA KBP-COVID-19 proteine Fase 1/2

Research Institute for Biological Safety Problems

Kazakhstan QazCovid-in virus inattivato Fase 1/2

Arcturus TherapeuticsDuke-NUS

USASingapore

LUNAR-COV19 RNA Fase 1/2

Immunovative TherapiesMirror Biologics

USAIsraele

AlloStim cellule immuni

Fase 1/2Michael Har-Noy, Reuven Or, Allo-priming as a universal anti-viral vaccine: protecting elderly from current COVID-19 and any future unknown viral outbreak. J Transl Med. 2020 May 12;18(1):196.https://doi.org/10.1186/s12967-020-02363-3

FBRI SRC VB VECTOR Russia EpiVacCorona proteine Fase 1/2Sanofi Pasteur GSK

Francia UK

protein subunit proteine Fase 1/2

ReiThera Italia GRAd-COV2 vettore virale Fase 1Adimmune Taiwan AdimirSC-2f proteine Fase 1Institut PasteurThemisUniversity of Pittsburgh

FranciaAustriaUSA

TMV-083 vettore virale Fase 1

Merck USA V-591 vettore virale Fase 1Vaxine PtySypharmaMedytox

AustraliaCorea del Sud

COVAX-19 proteine Fase 1

Imperial College LondonVacEquity Global Health

UK LNP-nCoVsaRNA RNA Fase 1

PLA Academy of Military SciencesWalwax Biotechnology

Cina mRNA vaccine RNA Fase 1

Clover Biopharmaceuticals GSK Dynavax

CinaUKUSA

SCB-2019 proteine Fase 1

ImmunitorCanadaThailandia

V-SARS inactivated plasma

plasma Fase 1

University of Queensland SeqirusGSKDynavax

Australia UK USA

molecular clamp vaccine

proteine Fase 1

Medigen Vaccine Biologics NIAID Dynavax

Taiwan USA

MVC-COV1901 proteine Fase 1

MedicagoUniversité LavalGSKDynavax

CanadaUKUSA

Plant-derived VLC vaccine

particelle virus-simili

Fase 1

Shenzen Geno-Immune Medical Institute Cina aAPCminigene sintetico

Fase 1

Shenzen Geno-Immune Medical Institute Cina LV-SMENP-DCminigene sintetico

Fase 1

Jiangsu Province CDC and Prevention Sichuan UniversityWest China Hospital

Cina vaccino ricombinante proteine Fase 1

Bejing Wantai Biological Pharmacy Xiamen University

CinaDeINS1-2019-nCOV-RBD-OPT1

vettore virale Fase 1

Covaxx University of Nebraska Medical Center

USA UB-612 proteine Fase 1

Symvivo Canada bacTRL-Spike DNA Fase 1University Hospital Tûbingen Germania CoVac-1 proteine Fase 1

Fonte: OMS, London School of Hygiene and Tropical Medicine, Biorender.com, Clinicaltrials.gov

Page 12: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

12 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

ha lanciato un trial randomizzato internazionale dei candidati vacci-ni, denominato Solidarity Vaccine Trial, con l’obiettivo di coordina-re, per i tanti candidati vaccini in fase di sviluppo, la valutazione della loro sicurezza ed efficacia, in un’ottica di cooperazione internazionale e di equità di accesso42.In generale, le tempistiche per mettere a punto i medicinali ed i vac-cini sono difficili da prevedere. Sulla base delle informazioni al mo-mento disponibili e dell’esperienza precedente sui tempi di sviluppo dei vaccini, l’EMA (European Medicine Agency) stima che potrebbe essere necessario almeno un anno prima che un vaccino contro CO-VID-19 sia pronto per essere approvato e sia disponibile in quantità sufficienti per consentirne un utilizzo diffuso.Negli Stati Uniti il Governo Federale ha annunciato un progetto, de-nominato “Operation Warp Speed”, finalizzato a ridurre drasticamen-te i tempi di sviluppo di un nuovo vaccino, in modo da averne a di-sposizione per tutti i cittadini americani (circa 300 milioni di dosi) entro la fine dell’anno o all’inizio del 2021. Il progetto, al quale parte-cipano società farmaceutiche, agenzie federali e strutture militari, pre-vede che il rischio finanziario di fallimento dei candidati vaccini che faranno parte del progetto sarà sostenuto dai contribuenti e non dal-le società farmaceutiche.In attesa che si arrivi ad un vaccino specifico, si stanno infine testando vaccini vecchi di decenni, realizzati con virus vivi attenuati, sulla base dell’ipotesi che questi vaccini possano influenzare il sistema immuni-tario al di là della risposta al patogeno specifico per il quale sono stati realizzati, e fornire una protezione ad ampio spettro contro le malat-tie infettive. Il primo di questi vaccini è il BCG (Bacillus Calmette–Guérin), che esiste da cento anni ed è tuttora il vaccino base contro la tubercolosi; sono oltre venti i centri di ricerca e le università in tutto il mondo che stanno testando proprio questo vaccino come possibili-tà per ridurre il rischio di contrarre il COVID-19. In Sud Africa è sta-to avviato un trial clinico su un campione di 500 operatori sanitari, a metà dei quali verrà somministrato il vaccino BCG ed all’altra metà un placebo. E in Germania in uno dei test su nuovo candidato vacci-no contro la tubercolosi, denominato VPM1002 e basato sul BCG, si sta verificando la sua potenziale efficacia contro il SARS-CoV-2. Negli Stati Uniti invece un gruppo di ricerca guidato da Robert Gallo, uno degli scopritori del virus HIV, prevede di verificare l’efficacia contro il coronavirus del vaccino orale OPV contro la poliomielite, messo a punto da Albert Sabin nel 1957.

Quali sono le terapie disponibili?Al momento la malattia si cura come i casi di influenza grave, con te-rapie di supporto (antifebbrili, idratazione) e nei casi più gravi, sup-porto meccanico alla respirazione. In tutto il mondo sono in corso migliaia di trial clinici per verificare l’efficacia contro il COVID-19 di farmaci già esistenti o di nuove molecole. In base ai dati raccol-ti dall’International Clinical Trials Registry Platform (ICTRP), il re-gistro internazionale degli studi clinici attivo presso l’OMS, sono at-tualmente in corso 1.780 studi randomizzati controllati43, di cui 254 preparato, studi in vitro e in vivo, etc.) ed una fase clinica, che a sua volta richiede tre fasi di test sugli uomini, su un numero crescente di persone, per valutare sicurezza, efficacia ed eventuali reazioni avverse del vaccino, prima della somministrazione su larga scala. Approfondimenti su https://www.epicentro.iss.it/vaccini/VacciniSviluppoCommercio 42 https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/global-research-on-novel-coronavirus-2019-ncov/accelerating-a-safe-and-effective-covid-19-vaccine43 Nello studio randomizzato controllato (RCT), considerato il sistema ottimale per testare un trattamento, i pazienti che partecipano vengono assegnati in maniera

riguardano interventi di profilassi preventiva, 1.506 trattamenti e 18 interventi post-trattamento. Questo numero non tiene conto dei trial in corso che riguardano la medicina tradizionale cinese, che il gover-no cinese promuove attivamente come rimedio per il COVID-19 ac-canto ai medicinali riconosciuti in tutto il mondo.Il primo farmaco approvato per l’utilizzo specifico contro il CO-VID-19 è stato il remdesivir, farmaco antivirale originariamente svi-luppato per il trattamento delle malattie collegate ai virus Ebola e Marburg, che ha ottenuto dalla FDA (Food and Drug Administra-tion) l’autorizzazione per l’uso in emergenza negli Stati Uniti. In un primo momento questa autorizzazione era stata concessa soltanto ai pazienti in condizioni severe, ma di recente è stata estesa a tutti i pa-zienti ricoverati in ospedale, indipendentemente dalla gravità del-le condizioni e compresi i pazienti pediatrici. I trial sul farmaco che sono stati realizzati sino ad oggi hanno però dimostrato benefici non risolutivi44.Il Veklury (nome commerciale del remdesivir) è stato approvato an-che dalle agenzie regolatorie di Giappone e Regno Unito, e il 25 giu-gno anche l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha emanato una “conditional market autorisation” all’utilizzo del remdesivir per il trat-tamento del COVID-19 in adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e di peso superiore a 40 chili con polmonite e che richiedo-no ossigeno supplementare45. In considerazione delle scorte estrema-mente ridotte di questo farmaco, dal momento che il governo ame-ricano si è accaparrato il 92% della produzione sino a fine settembre, al momento in Europa può essere fornito esclusivamente nell’ambito dell’Emergency Support Instrument (ESI), attraverso il quale la Com-missione Europea ha messo a disposizione degli Stati Membri e del Regno Unito un quantitativo contingentato di confezioni di Veklury per un importo di circa 63 milioni di euro, pari alla fornitura necessa-ria a garantire il trattamento di circa 30.000 soggetti. Sul sito dell’AI-FA46 sono disponibili tutte le informazioni necessarie per poter effet-tuare la richiesta del medicinale.I farmaci cortisonici si sono rivelati efficaci nel contrasto alle forme se-vere di COVID-19. L’OMS ha recentemente pubblicato una meta-a-nalisi47 di sette ricerche condotte in tutto il mondo sull’utilizzo di tre farmaci steroidei - desametasone, idrocortisone e metilprednisolone - nella cura dei pazienti COVID-19 critici. Dall’analisi è emerso che la

casuale (random) al gruppo che riceve il trattamento di cui si vuole testare l’efficacia oppure ai gruppi di controllo, che non ricevono alcun trattamento (studio placebo-controllato) o ricevono un trattamento precedentemente testato (studio a controllo positivo).44 Tra i più significativi studi realizzati: J.H. Beigel et al. Remdesivir for the Treatment of Covid-19 — Preliminary Report. The New England Journal of Medicine, 22 maggio 2020. https://doi.org/10.1056/NEJMoa2007764. Spinner CD, Gottlieb RL, Criner GJ, et al. Effect of Remdesivir vs Standard Care on Clinical Status at 11 Days in Patients With Moderate COVID-19: A Randomized Clinical Trial. JAMA. Published online August 21, 2020. https://www.doi.org/10.1001/jama.2020.1634945 https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/veklury. La “conditional market authorisation” è l’approvazione di un medicinale che risponde ad esigenze mediche per le quali non esistono risposte farmacologiche, sulla base di dati meno completi di quelli normalmente richiesti. Deve essere comunque dimostrato che i benefici del medicinale superano i suoi rischi e che il richiedente dovrà fornire in futuro i dati clinici completi.46 Procedura di richiesta per il farmaco Veklury® (remdesivir). https://bit.ly/31Btnjm47 The WHO Rapid Evidence Appraisal for COVID-19 Therapies (REACT) Working Group. Association Between Administration of Systemic Corticosteroids and Mortality Among Critically Ill Patients With COVID-19: A Meta-analysis. JAMA. Published online September 02, 2020. https://www.doi.org/10.1001/jama.2020.17023

Page 13: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 13

somministrazione di corticosteroidi ai pazienti critici ha ridotto di cir-ca il 20% la mortalità a 28 giorni rispetto ai pazienti ai quali era stata somministrata la cura standard o un placebo.In particolare, il trial nazionale britannico RECOVERY ha conferma-to per i pazienti in condizioni serie o critiche l’utilità del desameta-sone, un farmaco cortisonico anti-infiammatorio ampiamente utiliz-zato sia per uso umano che veterinario, ed estremamente economico. Rispetto ai pazienti ai quali il farmaco non è stato somministrato, il trattamento col desametasone ha ridotto di un terzo il numero di de-cessi tra i pazienti sottoposti a ventilazione, e di un quinto tra quelli ai quali veniva somministrato ossigeno, mentre non vi sono stati mi-glioramenti significativi per i pazienti ai quali non era praticato alcun supporto respiratorio48. Sulla base di queste evidenze, anche l’EMA ha recentemente approvato l’utilizzo del desametasone per il tratta-mento di pazienti che richiedono ossigeno o ventilazione meccanica49. Altri farmaci, ampiamente utilizzati nelle prime fasi della malattia, hanno mostrato di non avere alcun effetto sull’infezione da SARS-CoV-2. Tra questi vi è la combinazione lopinavir/ritonavir, utilizzata da molti anni per il trattamento dell’HIV. Il trial RECOVERY tutta-via ha chiuso l’arruolamento dei pazienti nel braccio di cura lopina-vir/ritonavir, dal momento che non è emerso alcun beneficio dall’u-tilizzo di questa combinazione di farmaci per i pazienti ospedalizzati con COVID-1950. Anche l’OMS il 4 luglio ha chiuso il braccio del trial internazionale SOLIDARITY nel quale veniva testato il lopina-vir/ritonavir a confronto con lo standard di cura per COVID-19, dal momento che l’utilizzo di questi farmaci ha evidenziato una modesta o nulla riduzione della mortalità nei pazienti COVID-19 ospedalizzati51.L’OMS è giunta alla stessa conclusione - mancanza di evidenza dell’u-tilità nella riduzione della mortalità - anche a proposito della cloro-china e del suo analogo idrossiclorochina, farmaci comunemente uti-lizzati per il trattamento della malaria e di alcune malattie reumatiche che avevano mostrato una promettente attività in vitro contro il virus e che, a seguito di alcune esperienze cliniche, sono entrati in numero-se sperimentazioni in tutto il mondo (Italia compresa). L’idrossiclorochina è stata anche al centro di controversie politiche, essendo stata fortemente promossa, senza alcuna evidenza che ne de-cretasse l’efficacia, dal presidente americano Trump e da quello brasi-liano Bolsonaro, nonché di veri e propri colpi di scena editoriali, con ricerche sul suo utilizzo prima pubblicate e poi contestate e ritirate. Uno studio osservazionale52 condotto su oltre 96.000 cartelle cliniche di 671 ospedali in sei continenti, dal quale emergeva un aumento di mortalità e di complicanze cardiache associato all’uso del farmaco, è stato ritirato dalla rivista Lancet dopo che sono emerse irregolarità nel-la raccolta dei dati, effettuata da una società che si è rifiutata di fornirli ad un gruppo di esperti indipendenti per la loro valutazione. 48 University of Oxford, Low-cost dexamethasone reduces death by up to one third in hospitalised patients with severe respiratory complications of COVID-19. News release, 16 giugno 2020. https://bit.ly/2UROQ3H49 European Medicine Agency, EMA endorses use of dexamethasone in COVID-19 patients on oxygen or mechanical ventilation, 18 settembre 2020. https://bit.ly/3hFGHrK50 University of Oxford, No clinical benefit from use of lopinavir-ritonavir in hospitalised COVID-19 patients studied in RECOVERY. News release, 29 giugno 2020. https://bit.ly/2ZuC0dj51 WHO discontinues hydroxychloroquine and lopinavir/ritonavir treatment arms for COVID-19. News release, 4 luglio 2020. https://bit.ly/2NXEdbC52 Mandeep R Mehra, Sapan S Desai, Frank Ruschitzka, Amit N Patel, Hydroxychloroquine or chloroquine with or without a macrolide for treatment of COVID-19: a multinational registry analysis. The Lancet, 22 maggio 2020. https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)31180-6

Un altro studio53, condotto utilizzando il farmaco come profilassi post-esposizione su adulti che avevano avuto contatti con casi confer-mati di COVID-19, non ha evidenziato significative differenze nello sviluppo dei sintomi tra coloro che hanno ricevuto l’idrossiclorochina rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo.L’OMS ha pubblicato una rassegna sulla letteratura disponibile in ma-teria54, dalla quale emerge che l’utilizzo di questo farmaco, associato o non con un macrolide, non determina allo stato attuale delle co-noscenze alcun beneficio apprezzabile nella cura del COVID-19, ed anzi vi è una evidenza, anche se non definitiva, che possa determina-re eventi avversi in misura maggiore rispetto allo standard di cura del COVID-19. L’utilizzo dell’idrossiclorochina nello studio internazionale SOLI-DARITY (vedi sotto) è stato dapprima sospeso, quindi è ripreso il 3 giugno, quindi nuovamente interrotto il 17 giugno, infine definiti-vamente chiuso il 4 luglio alla luce dell’evidenza che l’utilizzo dell’i-drossiclorochina determina una modesta o nulla riduzione del tasso di mortalità dei pazienti ospedalizzati a confronto con lo standard di cura.In Inghilterra infine i responsabili del trial clinico randomizzato na-zionale RECOVERY, che sta testando sei diversi standard di cura per la cura del COVID-19, hanno sospeso l’utilizzo dell’idrossiclorochi-na, avendo constatato nel corso delle periodiche verifiche che questo farmaco non ha mostrato alcuna superiorità sugli altri trattamenti nel-la cura dei pazienti ospedalizzati con COVID-19.In considerazione dell’evoluzione della letteratura disponibile e dei trial clinici realizzati in tutto il mondo, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha deciso di sospendere l’autorizzazione all’utilizzo off-label, e la conseguente rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Naziona-le, per i seguenti farmaci o combinazioni di farmaci:• clorochina e idrossiclorochina;• darunavir/cobicistat;• lopinavir/ritonavir;L’uso controllato di questi farmaci rimane invece consentito negli stu-di clinici approvati55 (vedi tabella) oltre che ovviamente per le patolo-gie per le quali sono indicati. Anche la FDA ha revocato l’autorizzazione all’uso in emergenza di clorochina ed idrossiclorochina per il trattamento del COVID-19, sostenendo che sulla base delle evidenze scientifiche disponibili è im-probabile che questi farmaci siano efficaci nel trattamento della ma-lattia, e che comunque i potenziali benefici non sono tali da bilancia-re i rischi di complicanze cardiache e gli altri effetti collaterali noti. La Cina ha invece incluso questo farmaco nelle sue linee guida per il trat-tamento del COVID-19.In tutto il mondo sono in corso trial per testare la validità di alcuni farmaci già disponibili, utilizzati off-label o per uso compassionevole. L’OMS ha recentemente pubblicato una panoramica di tutti i tratta-menti attualmente utilizzati contro il COVID-1956.Per razionalizzare questi sforzi ed ottenere in un tempo più breve ro-buste evidenze scientifiche sull’efficacia dei trattamenti, l’OMS ha or-

53 David R. Boulware, Matthew F. Pullen, et al, A Randomized Trial of Hydroxychloroquine as Postexposure Prophylaxis for Covid-19. New England Journal of Medicine, 3 giugno 2020. https://DOI.org/10.1056/NEJMoa201663854 WHO, Targeted Update: Safety and efficacy of hydroxychloroquine or chloroquine for treatment of COVID-19. 17 giugno 2020. https://bit.ly/2MfatX255 AIFA, Idrossiclorochina nella terapia dei pazienti adulti con COVID-19 - Update del 29 maggio 2020, https://bit.ly/2Xg4yad56 WHO R&D Blueprint COVID 19 Experimental Treatments. https://www.who.int/who-documents-detail/covid-19-candidate-treatments

Page 14: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

14 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

ganizzato un grande studio internazionale, denominato SOLIDARI-TY, al quale hanno già aderito oltre 70 nazioni tra cui l’Italia, per la quale il referente dello studio è il Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Lo studio prevede cinque bracci di trattamento: • lo standard di cura del paese;• remdesivir;• lopinavir/ritonavir (chiuso con esito negativo il 4 luglio);

• interferon b-1a, un interferone usato per il trattamento della sclerosi multipla;

• clorochina e idrossiclorochina (ripreso il 3 giugno dopo breve sospensione, quindi nuovamente interrotto il 17 giugno, infine definitivamente chiuso con esito negativo il 4 luglio).

In Italia l’AIFA, a seguito del decreto legge cosiddetto “CuraItalia”57, ha adottato procedure straordinarie e semplificate per la presentazione e l’approvazione delle sperimentazioni e degli usi compassionevoli dei

57 Decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, art. 17. Gazzetta Ufficiale della

Sperimentazioni cliniche approvate in Italia al 2 settembre 2020data nome promotore destinatari medicinali sperimentati

17/08/20 COV-BARRIER Eli Lilly pazienti con infezione da COVID-19

Baricitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2, utilizzato per il trattamento di forme di artrite reumatoride resistenti ad altre terapie

07/08/20 ABC-110 RedHill Biopharma Ltdsoggetti adulti, ospedalizzati affetti da polmonite da SARS-CoV-2

Opaganib, inibitore selettivo della sfingosina chinasi-2 (SK2) con proprietà antitumorali, antivirali ed antinfiammatorie

04/08/20 GS-US-540-5823 Gilead Sciencespazienti COVID-19 dalla nascita sino a 18 anni

Remdesivir, farmaco antivirale sviluppato per il trattamento delle malattie collegate ai virus Ebola e Marburg

25/06/20 MiR-AGE - ABX464 Abivax

pazienti COVID-19 conetà>= 65 anni e pazienti con età>=18 anni con almeno un fattore di rischio aggiuntivo

ABX464, candidato farmaco attualmente in fase di trial per il trattamento dell’HIV e della colite ulcerosa

25/06/20 INTERCOP Ospedale San Raffaele - Milano

pazienti COVID-19 ospedalizzati interferon b-1a, un interferone usato per il trattamento della sclerosi multipla

01/06/20 COVER-Ivermectina Istituto Don Calabria - Negrar (VR)

pazienti con COVID-19 in fase iniziale

ivermectina, farmaco vermicida utilizzato per il trattamento di pidocchi del capo, scabbia, oncocercosi, strongiloidosi e filariosi linfatica

25/05/20 ACE-ID-201 Acerta Pharma - INMI “L. Spallanzani” - Roma

pazienti COVID-19 ospedalizzati

Acalabrutinib, inibitore della tirosin chinasi di Bruton (BTK) utilizzato per il trattamento del linfoma a cellule del mantello (un tipo di linfoma non Hodgkin)

22/05/20 IVIG/H/Covid-19Università Sapienza - Policlinico Umberto I - Roma

pazienti COVID-19 ricoverati in una fase precoce della malattia

Immunoglobuline umane polivalenti somministrate per via endovenosa ad alte dosi più eparina a basso peso molecolare

22/05/20 COVID-19 HD Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

pazienti ricoverati per grave polmonite in corso di COVID-19 e coagulopatia, e che non richiedano ventilazione meccanica

Eparina a basso peso molecolare in vari dosaggi

19/05/20 CHOICE-19

Società Italiana di Reumatologia, Milano Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Firenze

pazienti domiciliari con infezione sintomatica daSARS-CoV-2

Colchicina, farmaco utilizzato per il trattamento della gotta e di varie sindromi infiammatorie tra le quali la cosiddetta “Febbre Mediterranea Familiare”

15/05/20 TOFACOV-2 Ospedali Riuniti di Anconapazienti con polmonite da COVID-19 in fase precoce

tofacitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi jak1 e jak3utilizzato per il trattamento di artrite reumatoide, artrite psoriatica, spondilite anchilosante e colite ulcerosa, in associazione con idrossiclorochina, utilizzata per la prevenzione ed il trattamento della malaria

15/05/20 STAUNCH-19 Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena

pazienti critici con polmonite severa da COVID-19

enoxaparina ed eparina non frazionata, farmaci utilizzati come antitrombotici metilprednisolone, ormone steroideo sintetico utilizzato come antinfiammatorio

15/05/20 TSUNAMI

Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità - AIFA - 56 centri clinici in 12 Regioni italiane

pazienti con polmonite severa da COVID-19 Plasma ottenuto da pazienti convalescenti da Covid-19

13/05/20 RUXCOVID Novartis Pharmapazienti con COVID-19 associato a tempesta citochinica

Ruxolitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2, usato per il trattamento della mielofibrosi, un tipo di tumore del midollo osseo

08/05/20 EMOS-COVID Ospedale Fatebenefratelli-Sacco - Milano

pazienti con polmonite da COVID-19 con insufficienza respiratoria moderata-grave

Enoxaparina, eparina a basso peso molecolare utilizzata come antitrombotico

08/05/20 DEF-IVID19 Ospedale San Raffaele - Milano

pazienti con polmonite severa da COVID-19

Defibrotide, miscela di oligonucleotidi a singolo filamento utilizzata per il trattamento delle trombosi venose profonde e delle tromboflebiti.

07/05/20 COMBAT-19 Ospedale San Raffaele - Milano

pazienti con polmonite severa da COVID-19

Mavrilimumab, anticorpo monoclonale umano attivo contro il fattore stimolante di colonie di macrofagi granulociti (CD116), utilizzato come farmaco investigazionale per il trattamento dell’artrite reumatoide

07/05/20 PRECOV Ospedale San Raffaele - Milano

prevenzione per gli operatori sanitari a rischio

idrossiclorochina, utilizzata per la prevenzione ed il trattamento della malaria

07/05/20 ARCO INMI "L. Spallanzani" - Roma

terapia domiciliare per pazienti COVID-19

Utilizzo per via orale di farmaci antivirali: idrossiclorochina, utilizzata per la prevenzione ed il trattamento della malaria Lopinavir-ritonavir, combinazione farmacologica utilizzata per l’infezione da HIV Darunavir-cobicistat, combinazione farmacologica utilizzata per l’infezione da HIV favipiravir, farmaco antivirale utilizzato in Giappone per il trattamento dell’influenza"

06/05/20 CAN-COVID Novartis Research and Development

pazienti con polmonite da COVID-19

Canakinumab, anticorpo monoclonale umano anti Interleuchina-1Beta usato per molte malattie autoinfiammatorie come le cosiddette febbri periodiche

05/05/20 FibroCov Policlinico Universitario Agostino Gemelli - Roma

pazienti COVID-19 ospedalizzati

Pamrevlumab, anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica e del tumore del pancreas

05/05/20 HS216C17 Ospedale Fatebenefratelli-Sacco - Milano

pazienti forme moderate di COVID-19 Favipiravir, farmaco antivirale utilizzato in Giappone per il trattamento dell’influenza

Fonte: AIFA. L’asterisco accanto al nome dello studio indica che sono disponibili risultati parziali o definitivi

Page 15: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 15

farmaci nell’utilizzo contro il COVID-19. Tale percorso semplificato prevede una valutazione preliminare da parte della Commissione Tec-nico-Scientifica (CTS) di AIFA, mentre al comitato etico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” è affidato il ruolo di comitato etico unico nazionale. Sul sito dell’AIFA è disponibile una sezione apposita dedicata al COVID-19, nella quale sono disponibili tutte le informazioni sulle sperimentazioni in corso58.

Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 70 del 17 marzo 2020.58 https://www.aifa.gov.it/emergenza-covid-19

Alla data del 2 settembre sono state approvate 44 sperimentazioni, come dettagliato nella tabella. Tra i farmaci sottoposti a sperimenta-zione, al sono disponibili i seguenti risultati:• Tocilizumab. Lo studio TOCIVID-19 ha evidenziato nei pazien-

ti trattati una possibile moderata riduzione della mortalità, in particolare della mortalità a 30 giorni, per la quale i valori di letalità sono del 22,4% in tutti i pazienti rispetto a una letali-tà ipotizzata a priori superiore al 30%59. Lo studio RCT-TCZ-

59 https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/studio-tocivid-19-risultati-incoraggianti-

Sperimentazioni cliniche approvate in Italia al 2 settembre 2020data nome promotore destinatari medicinali sperimentati

04/05/20 AZI-RCT-COVID-19 Università del Piemonte Orientale - Vercelli

pazienti con polmonite da COVID-19

Associazione di idrossiclorochina (farmaco antimalarico) più azitromicina (antibiotico ad ampio spettro) rispetto all'utilizzo della sola idrossiclorochina

01/05/20 BREATH - Baricitinib Policlinico San Matteo di Pavia

pazienti con polmonite da COVID-19

baricitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2, utilizzato per il trattamento di forme di artrite reumatoride resistenti ad altre terapie

01/05/20 AMMURAVIDSocietà Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT)

pazienti con forme non severe di COVID-19

Utilizzo di immunomodulatori in aggiunta al farmaco antivirale remdesivir remdesivir + tocilizumab, anticorpo monoclonale umanizzato attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide remdesivir + sarilumab, anticorpo monoclonale umano attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide remdesivir + siltuximab, anticorpo monoclonale attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato nel trattamento di varie forme tumorali remdesivir + canakinumab, anticorpo monoclonale umano anti Interleuchina-1Beta usato per molte malattie autoinfiammatorie come le cosiddette febbri periodiche remdesivir + baricitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2, utilizzato per il trattamento di forme di artrite reumatoride resistenti ad altre terapie remdesivir + metilprednisolone, ormone steroideo sintetico utilizzato come antinfiammatorio

28/04/20 XPORT-CoV-1001 Karyopharm Therapeutics Inc

pazienti COVID-19 ospedalizzati

Selixenor, inibitore selettivo dell’esportina 1, proteina che media l’esportazione di oltre 200 proteine tra cui le proteine del virus SARS-CoV ed altre con funzioni di regolazione della risposta infiammatoria

28/04/20 ESCAPE INMI "L. Spallanzani" - Roma

pazienti con polmonite severa da COVID-19

Sarilumab, anticorpo monoclonale umano attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide

27/04/20 PROTECTIst. Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori - Meldola (FC)

prevenzione e trattamento precoce del COVID-19

Idrossiclorochina, utilizzata per la prevenzione ed il trattamento della malaria

24/04/20 REPAVID-19Dompè Farmaceutici - Ospedale San Raffaele - Milano

pazienti ospedalizzati con polmonite da COVID-19

Reparixin, inibitore del recettore della chemochina CXC di tipo 1 (CXCR1) e 2 (CXCR2), utilizzato per il trattamento di varie forme tumorali e come terapia di supporto ai pazienti sottoposti a trapianto di isole pancreatiche

24/04/20 COVID-SARI Ospedale Fatebenefratelli-Sacco - Milano

pazienti COVID-19 ospedalizzati

Sarilumab, anticorpo monoclonale umano attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide

22/04/20 X-COVID ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

pazienti ospedalizzati con forme moderate o severe di COVID-19

Enoxaparina, eparina a basso peso molecolare utilizzata come antitrombotico

22/04/20 BARCIVID Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana

pazienti ospedalizzati con forme severe o critiche di COVID-19

Baricitinib, inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2, utilizzato per il trattamento di forme di artrite reumatoride resistenti ad altre terapie

22/04/20 INHIXACOVIDDipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna

pazienti ospedalizzati con forme moderate o severe di COVID-19

Enoxaparina, eparina a basso peso molecolare utilizzata come antitrombotico

20/04/20 ColCOVID Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma pazienti COVID-19 Colchicina, farmaco utilizzato per il trattamento della gotta e di varie sindromi

infiammatorie tra le quali la cosiddetta “Febbre Mediterranea Familiare"

11/04/20 COLVID-19Dipartimento di Medicina dell’Azienda Ospedaliera di Perugia

pazienti COVID-19 Colchicina, farmaco utilizzato per il trattamento della gotta e di varie sindromi infiammatorie tra le quali la cosiddetta “Febbre Mediterranea Familiare"

08/04/20 Hydro-StopAz. San. Unica Regionale delle Marche - Area Vasta 5 - Ascoli Piceno

trattamento precoce non ospedaliero di pazienti COVID-19

Idrossiclorochina, utilizzata per la prevenzione ed il trattamento della malaria

30/03/20 COP-COVIstituto Don Calabria - Negrar (VR) - Università di Oxford (UK)

profilassi per la prevenzione del COVID-19

Clorochina e idrossiclorochina, farmaci utilizzati per la prevenzione ed il trattamento della malaria

30/03/20 Tocilizumab 2020-001154-22

F. Hoffmann-La Roche Ltd.

pazienti con polmonite da COVID-19

Tocilizumab, anticorpo monoclonale umanizzato attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide

27/03/20 RCT-TCZ-COVID-19*

Azienda Unità Sanitaria Locale - Reggio Emilia

pazienti con polmonite da COVID-19

Tocilizumab, anticorpo monoclonale umanizzato attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide

26/03/20 Sarilumab COVID-19 Sanofi-Aventis Recherche & Développement

pazienti COVID-19 ospedalizzati

Sarilumab, anticorpo monoclonale umano attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide

25/03/20 Sobi.IMMUNO-101

Swedish Orphan Biovitrum International (SOBI) - INMI “Lazzaro Spallanzani” - Roma

pazienti COVID-19 con iper-infiammazione e distress respiratorio

Emapalumab, anticorpo monoclonale umano anti-interferone gamma utilizzato per il trattamento della linfoistiocitosi emofagocitica anakinra, antagonista del recettore per la interleuchina-1(IL-1) utilizzato usato per il ttrattamento dell'artrite reumatoide e di altre gravi patologie infiammatorie

18/03/20 TOCIVID-19*Istituto Nazionale Tumori - Fondazione G. Pascale - Napoli

pazienti con polmonite da COVID-19

Tocilizumab, anticorpo monoclonale umanizzato attivo contro il recettore dell’Interleuchina-6 e sviluppato per il trattamento dell’artrite reumatoide

11/03/20 GS-US-540-5773* Gilead Sciences pazienti con forme severe di COVID-19

Remdesivir, farmaco antivirale sviluppato per il trattamento delle malattie collegate ai virus Ebola e Marburg

11/03/20 GS-US-540-5774 Gilead Sciences pazienti con forme moderate di COVID-19

Remdesivir, farmaco antivirale sviluppato per il trattamento delle malattie collegate ai virus Ebola e Marburg

Fonte: AIFA. L’asterisco accanto al nome dello studio indica che sono disponibili risultati parziali o definitivi

Page 16: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

16 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

COVID-19 non ha mostrato alcun beneficio nei pazienti trattati né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per quanto riguarda la sopravvivenza60. Uno studio retrospetti-vo61 pubblicato il 24 giugno suggerisce invece che il trattamento con il tocilizumab, sia somministrato per via endovenosa che sot-tocutanea, può ridurre il rischio di ventilazione meccanica inva-siva e di morte nei pazienti con polmonite severa da COVID-19. La società produttrice del farmaco, Genentech (gruppo Roche) ha completato uno studio di fase 3 dal quale è emerso che il toci-lizumab non ha migliorato lo status clinico dei pazienti con pol-monite severa da COVID-19, né ha migliorato i tassi di mortali-tà dei pazienti a quattro settimane62.

• Remdesivir (Studio GS-US-540-5773). I pazienti (con polmo-nite severa ma che non richiedeva ventilazione meccanica) sono stati suddivisi in due gruppi in base allo stato clinico: a quelli in condizioni peggiori è stato somministrato il medicinale per die-ci giorni, a quelli meno gravi per cinque giorni. A due settimane dal ricovero, il miglioramento clinico osservato nei due gruppi di pazienti è stato nell’ordine del 60%, senza significative differenze tra i due gruppi. L’assenza di un gruppo di controllo con placebo, tuttavia, non ha permesso di determinare con precisione l’effetti-vo beneficio legato alla somministrazione del farmaco63;

• Baricitinib. Un piccolo studio osservazionale64, condotto su ven-ti pazienti presso il Policlinico di Verona, ha evidenziato che la somministrazione del farmaco ha prevenuto la progressione ver-so una forma grave o estrema della malattia virale, favorendo un esito clinico più favorevole dei pazienti con polmonite da CO-VID-19. Non sono al momento disponibili tuttavia i risultati di studi di maggiori dimensioni e con bracci di controllo.

Per quanto riguarda invece gli usi compassionevoli, l’AIFA e il comi-tato etico dello Spallanzani hanno autorizzato, per pazienti con dia-gnosi di Covid-19 e con patologie polmonari gravi o molto gravi, l’u-tilizzo dei seguenti farmaci:• Remdesivir;• Ruxolitinib, un inibitore selettivo delle Janus chinasi Jak1 e Jak2,

usato per il trattamento della mielofibrosi, un tipo di tumore del midollo osseo;

• Canakinumab, anticorpo monoclonale umano anti Interleuchi-na-1Beta usato per molte malattie autoinfiammatorie come le cosiddette febbri periodiche;

• Opaganib, un inibitore selettivo della sfingosina chinasi-2 (SK2) con proprietà antitumorali, antivirali ed antinfiammatorie;

• Solnatide, un peptide terapeutico utilizzato per il trattamento di edemi polmonari severi;

• Ribavirina per soluzione inalatoria, farmaco antivirale indicato nel trattamento di bronchioliti virali gravi da virus sinciziale re-

anche-se-non-definitivi60 https://www.aifa.gov.it/web/guest/-/covid-19-studio-randomizzato-italiano-nessun-beneficio-dal-tocilizumab61 G. Guaraldi et al., Tocilizumab in patients with severe COVID-19: a retrospective cohort study. The Lancet Rheumathology, 24 giugno 2020. https://doi.org/10.1016/S2665-9913(20)30173-962 Press release, Genentech Provides an Update on the Phase III COVACTA Trial of Actemra in Hospitalized Patients With Severe COVID-19 Associated Pneumonia, 28 luglio 2020. https://bit.ly/30mWPcj63 Jason D. Goldman, David C.B. Lye, David S. Hui, et al., Remdesivir for 5 or 10 Days in Patients with Severe Covid-19. New England Journal of Medicine, 27 maggio 2020. https://doi.org/10.1056/NEJMoa201530164 Bronte V, Ugel S, Tinazzi E, et al. Baricitinib restrains the immune dysregulation in severe COVID-19 patients [published online ahead of print, 2020 Aug 18]. J Clin Invest. 2020;141772. https://www.doi.org/10.1172/JCI141772

spiratorio nei primi giorni di infezione.Vi sono poi alcuni farmaci che per le loro caratteristiche e/o sulla base del meccanismo d’azione, essendo già in commercio per altre indica-zioni terapeutiche, sono stati utilizzati per la terapia della COVID-19 off-label, ovvero al di fuori delle indicazioni ufficialmente registrate. A tal fine la CTS di AIFA ha predisposto delle schede, costantemen-te aggiornate, che riportano in modo chiaro le prove di efficacia e si-curezza oggi disponibili, le interazioni e le modalità d’uso raccoman-dabili nei pazienti COVID-19 per i seguenti farmaci o associazioni di farmaci:• Eparine a basso peso molecolare;• Azitromicina;• Darunavir/cobicistat (autorizzazione sospesa il 17 luglio);• Idrossiclorochina (autorizzazione sospesa il 26 maggio);• Lopinavir/Ritonavir. (autorizzazione sospesa il 17 luglio)Un’altra possibilità terapeutica è l’utilizzo del plasma purificato dei pazienti che hanno superato l’infezione; è una terapia già utilizzata un secolo fa, ai tempi dell’influenza spagnola, e più recentemente durante le epidemie di Ebola ed influenza aviaria, e si basa sul principio che gli anticorpi sviluppati dal paziente che si è ripreso dall’infezione possano rafforzare il sistema immunitario dei nuovi pazienti. A seguito di al-cune promettenti sperimentazioni effettuate, tra gli altri, dal policlini-co San Matteo di Pavia e dall’ospedale Carlo Poma di Mantova, il 15 maggio è stato avviato uno studio nazionale comparativo randomiz-zato (TSUNAMI) per valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenu-to da pazienti convalescenti da Covid-19. Lo studio, coordinato dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’AIFA, vede la partecipazione di 56 centri clinici in 12 regioni, e permetterà di ottenere evidenze scientifiche solide sul ruolo di questa strategia te-rapeutica e di fornire, in modo univoco, trasparente e in tempi rapidi, informazioni e risposte alle domande sulla sua sicurezza ed efficacia. Di recente è stato pubblicato uno studio65, condotto in sette ospedali di Wuhan tra febbraio ed aprile su 103 pazienti, a 52 dei quali è sta-to somministrato plasma di convalescente in aggiunta al trattamento standard, ma non è stato riscontrato in questi pazienti alcun significa-tivo miglioramento clinico rispetto agli altri 51 pazienti che non han-no ricevuto il plasma. Uno studio di dimensioni molto più ampie66, condotto negli Stati Uniti dalla Mayo Clinic e dal National Institute of Health (NIH) su oltre 35.000 pazienti che hanno ricevuto trasfu-sioni di plasma di convalescente, ha evidenziato un tasso di mortalità a sette giorni dell’8,7% tra i pazienti che hanno ricevuto la trasfusione entro tre giorni dalla diagnosi, contro l’11,9% di quelli che l’hanno ri-cevuto dal quarto giorno in poi. Lo studio tuttavia non prevedeva un braccio di controllo con placebo, quindi non è stato possibile verifica-re l’efficacia complessiva del trattamento del plasma nei pazienti che hanno ricevuto la trasfusione rispetto a quelli che non l’hanno ricevu-ta. Sulla base di questo studio tuttavia la FDA il 23 agosto ha conces-so l’autorizzazione all’uso in emergenza del plasma di convalescente, pur con l’avvertenza che “sulla base delle evidenze disponibili attual-mente, non rappresenta uno standard di cura”.Il plasma dei pazienti che hanno superato l’infezione è utile anche per l’estrazione e la clonazione di anticorpi monoclonali umani, che

65 Ling Li, Wei Zhang, et al, Effect of Convalescent Plasma Therapy on Time to Clinical Improvement in Patients With Severe and Life-threatening COVID-19. A Randomized Clinical Trial. Journal of American Medical Association, 3 giugno 2020. https://doi.org/10.1001/jama.2020.1004466 Joyner M.J., Jenefeld J. W., et al., Effect of Convalescent Plasma on Mortality among Hospitalized Patients with COVID-19: Initial Three-Month Experience. medRxiv preprint, 12 agosto 2020. https://doi.org/10.1101/2020.08.12.20169359

Page 17: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 17

possono quindi essere testati per valutarne l’attività neutralizzante nei confronti del virus e successivamente come opzione terapeutica o come strumento per velocizzare lo sviluppo dei vaccini. Nel Regno Unito, un cocktail di due anticorpi monoclonali, prodot-to dalla società Regeneron e denominato REGN-COV267, è attual-mente nella fase 3 di sperimentazione, ed è stato inserito nel trial na-zionale RECOVERY, primo farmaco specificamente disegnato per il COVID-19. Altre società che stanno lavorando sugli anticorpi mo-noclonali sono la canadese AbCellera, in collaborazione con il gruppo farmaceutico Eli Lilly, e la statunitense Vir Biotechnology in collabo-razione con il gruppo GSK. L’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” e la Fon-dazione Toscana Life Sciences hanno avviato una collaborazione fina-lizzata alla produzione di anticorpi monoclonali a partire dal sangue

67 Alina Baum, Benjamin O. Fulton, Elzbieta Wloga, et al, Antibody cocktail to SARS-CoV-2 spike protein prevents rapid mutational escape seen with individual antibodies. Science 21 Aug 2020: Vol. 369, Issue 6506, pp. 1014-1018. https://ww.doi.org/10.1126/science.abd0831

dei pazienti che hanno superato l’infezione. Sono stati già individua-ti 3 anticorpi particolarmente potenti, con l’obiettivo di poter avviare entro la fine del 2020 i test clinici sull’uomo.

Quali sono i rischi sanitari legati all’epidemia?L’OMS, dopo aver dichiarato il 30 gennaio lo stato di emergenza internazionale (PHEIC, Public Health Emergency of International Concern), l’11 marzo ha dichiarato lo stato pandemico dell’infezio-ne, che viene proclamato quando una nuova malattia, per la quale gli uomini non hanno difese immunitarie, si diffonde in tutto il mondo oltre le aspettative. La ECDC, per quanto riguarda le persone residenti nell’UE, nello Spazio Economico Europeo e in Gran Bretagna, sottolinea come, man mano che le nazioni hanno messo sotto controllo la trasmissio-ne del virus ed alleviato il peso sui sistemi sanitari, molte delle misure di contenimento sono state allentate o rimosse per migliorare la qua-lità collettiva di vita, pur rimanendo il virus in circolazione. In conse-guenza di ciò, in molti paesi europei si è recentemente riscontrato un

Distribuzione dei casi nel mondo e in Europa al 21 settembre 2020

India5.487.580

17,4%

Iran422.140

1,3%

Resto dell'Asia3.630.784

11,5%Stati Uniti6.804.814

21,6%

Brasile4.544.629

14,4%

Resto delle Americhe4.355.190

13,8%

Resto dell'Africa747.229

2,4%Sudafrica661.211

2,1%Europa

4.827.59115,3%

Oceania32.4410,1% Russia

1.103.39922,9%

Spagna640.04013,3%

Francia453.763

9,4%Regno Unito394.257

8,2%

Turchia302.867

6,3%

Italia298.156

6,2%

Germania272.337

5,6%

Ucraina175.678

3,6%

Romania112.781

2,3%

Belgio102.201

2,1%

Resto d'Europa972.11220,1%

Israele Bahrain Argentina Costarica Spagna Portorico Perù Kuwait Palestina Panama

678,

25

592,

75

337,

48

332,

68

300,

51

249,

03

242,

75

234,

18

229,

53

215,

71

incidenza casi/100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni - Mondo

Spagna Cechia Francia Moldavia Bosnia Belgio Olanda Ungheria Austria Macedonia Italia

300,

51

197,

98

192,

48

168,

16

129,

72

116,

10

109,

76

107,

23

105,

69

94,9

9

34,00

incidenza casi/100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni - Europa

Dati: ECDC. I dati sull’incidenza tengono conto delle nazioni con oltre un milione di abitanti

Page 18: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

18 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

incremento dei casi positivi. Sulla base di questa evoluzione epidemiologica, la ECDC, per quan-to riguarda le nazioni dove si è verificato un incremento dei casi, il 10 agosto ha aggiornato il proprio “risk assessment” come segue:• Il rischio di un ulteriore incremento dei casi di COVID-19 è

“elevato” nei paesi che hanno avuto anche un incremento dei ri-coveri ospedalieri, indicando così un reale incremento nella tra-smissione del virus. Per queste nazioni il rischio di incremen-to ulteriore è “molto elevato” se non vengono implementate o rafforzate misure come distanziamento fisico e tracciamento dei contatti, e se non è disponibile sufficiente capacità di testare i casi sospetti;

• Il rischio di un ulteriore incremento dei casi di COVID-19 è “elevato” per i paesi che non riportano incrementi dei ricoveri ospedalieri ma registrano un incremento delle positività ai test (se la capacità di test è sufficiente e la sua intensità è rimasta stabi-le). Per queste nazioni, il rischio di incremento ulteriore è “molto elevato” se non vengono implementate o rafforzate misure come distanziamento fisico e tracciamento dei contatti;

• Il rischio di un ulteriore incremento dei casi di COVID-19 è “moderato-elevato” per i paesi che non registrano aumenti dei ri-coveri ospedalieri né delle positività ai test (se la capacità di test è sufficiente e la sua intensità è rimasta stabile). I paesi che han-no messo in opera molteplici misure di distanziamento fisico de-vono effettuare valutazioni del rischio a livello locale per com-prendere meglio quali siano le ragioni alla base dell’incremento dei casi e per determinare quali misure dovrebbero essere messe in atto o rafforzate.

Per tutte le altre nazioni europee, nelle quali non vi sono stati signi-ficativi incrementi nei livelli di positività, la ECDC valuta “modera-to” il rischio per le nazioni che continuano ad implementare e raf-forzare misure di contenimento, incluso il distanziamento fisico, ed

hanno sufficiente capacità di test e di tracciamento dei contatti. Il rischio è considerato invece “mol-to elevato” per le nazioni che non ritengono di implementare e raf-forzare le misure di contenimen-to, e non hanno sufficiente capa-cità di test e di tracciamento dei contatti.L’emergenza COVID-19 sta met-tendo a rischio i servizi sanitari in tutto il mondo. l’OMS ha recen-temente pubblicato68 i risultati di un sondaggio sull’impatto di CO-VID-19 sui sistemi sanitari, basa-to su informazioni provenienti da 105 paesi. Il rapporto rivela che la pandemia ha creato discontinu-ità nei servizi sanitari nel 90% dei paesi, con i paesi a basso e medio reddito che segnalano le maggio-ri difficoltà. In gran parte dei pa-esi molti servizi sanitari di routi-ne ed elettivi sono stati sospesi, e sono state segnalate interruzioni di cure critiche (ad alto rischio) in

servizi come lo screening e il trattamento del cancro e la terapia per l’HIV, principalmente nei paesi a basso reddito. Spesso sono state in-terrotte le vaccinazioni di routine, la diagnosi e il trattamento di ma-lattie non trasmissibili, la pianificazione familiare e la contraccezione, l’assistenza sanitaria mentale e la diagnosi e il trattamento del can-cro. Nel 22% dei paesi sono state segnalate interruzioni nel servizio di pronto soccorso. Gli ultimi dati sulle coperture vaccinale dell’OMS e dell’UNICEF per il 2019 mostrano che miglioramenti come l’allargamento del vac-cino HPV in 106 paesi e una maggiore protezione dei bambini con-tro un maggior numero di malattie sono a rischio. I dati preliminari per i primi quattro mesi del 2020 indicano un calo sostanziale del nu-mero di bambini che hanno completato le tre dosi del vaccino contro difterite, tetano e pertosse (DTP3). È la prima volta da 28 anni che il mondo potrebbe vedere una riduzione della copertura DTP3, che è l’indicatore principale del livello di vaccinazione nei vari paesi. In ag-giunta a ciò, a causa della pandemia di COVID-19 almeno 30 cam-pagne di vaccinazione contro il morbillo sono state cancellate o sono a forte rischio di cancellazione o sono a rischio di essere cancellate, il che potrebbe provocare ulteriori focolai nel 2020 e oltre. Oltre sessan-ta tra gli 82 stati che hanno risposto ad un sondaggio dell’UNICEF, dell’OMS e di Gavi, hanno riferito di interruzioni, correlate a CO-VID-19, nei loro programmi di immunizzazione a partire da mag-gio 2020. Secondo i più recenti dati UNICEF69, Nel 2019 il numero dei bam-bini morti prima del compimento dei cinque anni di età è sceso a 5,2 milioni, contro i 12,5 milioni del 1990. Negli ultimi mesi tuttavia la pandemia ha causato un peggioramento generalizzato dei servizi sa-nitari, che minaccia di cancellare decenni di progressi nella riduzio-

68 Pulse survey on continuity of essential health services during the COVID-19 pandemic: interim report, 27 August 2020. https://bit.ly/3jytnGN69 UNICEF, WHO, World Bank, Levels and trends in child mortality - Report 2020.

Incremento giornaliero dei casi positivi nel mondo nell’ultimo mese

253.

231 26

6.73

0

224.

348

211.

458

255.

073

276.

675

283.

410

276.

599

269.

011

245.

224

242.

506

268.

546

283.

140

278.

854

293.

457

279.

725

248.

633

206.

381

244.

646

282.

730

310.

287

305.

324

287.

096

272.

594

242.

863

304.

164

291.

785

314.

666

309.

844

294.

862

253.

567

200.000

220.000

240.000

260.000

280.000

300.000

320.000

340.000

22/08/20

23/08/20

24/08/20

25/08/20

26/08/20

27/08/20

28/08/20

29/08/20

30/08/20

31/08/20

01/09/20

02/09/20

03/09/20

04/09/20

05/09/20

06/09/20

07/09/20

08/09/20

09/09/20

10/09/20

11/09/20

12/09/20

13/09/20

14/09/20

15/09/20

16/09/20

17/09/20

18/09/20

19/09/20

20/09/20

21/09/20

casi giornalieri

media mobile a 7 giorni

Dati: ECDC

Page 19: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 19

ne della mortalità infantile. Un’altra ricerca dell’UNICEF70, condotta durante l’estate, rivela che su 77 nazioni esaminate, in 52 vi sono state interruzioni di qualche tipo nei programmi vaccinali o di controllo, in 49 difficoltà negli esami pre-parto, in 45 nei programmi post-parto.Altro programma sanitario messo a rischio dall’epidemia è quello le-gato all’HIV. Da una indagine condotta dall’OMS e da UNAIDS, il programma delle Nazioni Unite contro l’HIV, è emerso che le diffi-coltà logistiche collegate alla pandemia COVID-19 hanno causato in 24 nazioni una preoccupante riduzione delle scorte di farmaci retrovi-rali, il che mette a rischio la prosecuzione della terapia per oltre 8 mi-lioni di persone, circa un terzo di tutte le persone che ricevono que-sto trattamento nel mondo. Questa situazione potrebbe causare un raddoppio delle morti per AIDS nel 2020, e interrompere i progres-si compiuti nel contrasto a questa malattia, che grazie alla diffusione dei farmaci antiretrovirali nei paesi in via di sviluppo ha visto nel de-cennio 2010-2019 una riduzione del 39% del numero dei nuovi casi e del 51% dei decessi. La ricerca sulla diagnostica, sulle terapie e sui vaccini sta andando avanti a grande velocità, ma altrettanto importante è fare in modo che, quando saranno stati individuati i prodotti più efficaci, essi pos-

https://bit.ly/3m2ban770 UNICEF, Situation tracking for COVID-19 socioeconomic impacts. https://bit.ly/3k6cJih

sano essere messi a disposizione di tutti in tutto il mondo. L’esperien-za passata, ad esempio nei primi periodi dell’epidemia da HIV o nel caso del vaccino per l’epidemia di H1N1 nel 2009, dimostra che an-che quando gli strumenti sono disponibili, non sempre sono accessi-bili a tutti. Per questo motivo l’OMS, in collaborazione con l’Unio-ne Europea, la Bill & Melinda Gates Foundation, numerose nazioni (tra cui l’Italia), l’ONU, Fondi e Organizzazioni sovranazionali, Or-ganizzazioni Non Governative, ha lanciato una iniziativa, denomina-ta ACT Accelerator (Access to COVID-19 Tools Accelerator), con l’obiettivo di promuovere uno sforzo collettivo finalizzato alla ricerca di soluzioni che vadano a beneficio di tutto il pianeta. L’iniziativa ha stimato in 31,3 miliardi di dollari il fabbisogno necessario per assiste-re i paesi a basso e medio reddito con 500 milioni di test, 245 milio-ni di cicli di trattamento per la malattia e almeno un miliardo di dosi di vaccino entro la fine del 2021. Al momento, tuttavia, l’iniziativa ha ricevuto finanziamenti soltanto per 2,7 miliardi di dollari, mentre gli accordi bilaterali sui vaccini e il cosiddetto “nazionalismo dei vac-cini” minaccia di minare alla base ogni sforzo per consentire un ac-cesso globale alla vaccinazione contro il COVID-19 nel momento in cui sarà disponibile.A questa iniziativa è collegato il COVID-19 Technology Access Pool (C-TAP), una iniziativa promossa dal presidente della Costarica Car-los Alvarado e supportata dall’OMS e da circa trenta nazioni, e che

Casi e decessi per nazione al 21 settembre 2020

10.000

20.000

40.000

80.000

160.000

320.000

640.000

1.280.000

2.560.000

5.120.000

0 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 91 98 105

112

119

126

133

140

147

154

161

168

175

182

189

196

203

Num

ero

com

ples

sivo

dei

cas

i pos

itivi

Giorni trascorsi dal raggiungimento dei 10.000 casi di positività

Colombia

BrasileIndia

Sud Africa Spagna

USA

Russia

PerùMessico

Argentina

1.000

2.000

4.000

8.000

16.000

32.000

64.000

128.000

256.000

+0 +7 +14

+21

+28

+35

+42

+49

+56

+63

+70

+77

+84

+91

+98

+105

+112

+119

+126

+133

+140

+147

+154

+161

+168

+175

+182

+189

+196

+203

Num

ero

com

ples

sivo

di d

eces

si

Giorni trascorsi dal raggiungimento dei 1.000 decessi

Italia

Iran

SpagnaPerù

UK

Francia

USA

Brasile

India

Messico

Elaborazione su dati Protezione Civile relativi alle dieci nazioni con più casi e decessi

Page 20: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

20 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

si propone di rendere accessibili a tutti vaccini, test, farmaci e tecno-logie sanitarie utili a combattere il COVID-19. Il progetto prevede l’adesione volontaria ed è basato sulla solidarietà sociale, e permet-terà la condivisione delle cono-scenze scientifiche, dei dati e della proprietà intellettuale in manie-ra equa per tutta la comunità glo-bale, con l’obiettivo di velocizzare lo sviluppo di vaccini, medicinali e delle tecnologie correlate in un ambiente di collaborazione scien-tifica aperta, velocizzando lo svi-luppo dei prodotti attraverso la mobilitazione delle capacità pro-duttive dei paesi aderenti.Un’altra iniziativa promossa dall’Unione Europea e dal go-verno spagnolo in collaborazione con l’Agenzia ONU per i rifugia-ti (UNHCR), L’Organizzazione Internazionale per le Migrazio-ni (IOM) e i governi di Canada e Norvegia si è svolta il 26 maggio, ed ha permesso di raccogliere 2,5 miliardi di euro per assistere gli ol-tre 4 milioni di profughi che hanno lasciato il Venezuela a causa del collasso economico del paese e che da anni sono ospitati nei paesi su-damericani confinanti.Il 1 maggio l’OMS e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) han-no siglato un accordo finalizzato a rafforzare i sistemi sanitari nei Pa-esi più vulnerabili alla pandemia, in particolar modo in Africa, anche in previsione di future emergenze sanitarie. Il programma prevede un investimento immediato di 1,4 miliardi di euro per le necessità im-mediate legate all’impatto sanitario, sociale ed economico dell’epide-mia COVID-19; in aggiunta, la BEI investirà 5,2 miliardi di euro in programmi a lunga scadenza finalizzati a potenziare i sistemi di sanità pubblica, un miliardo di euro nella ricerca su nuovi antibiotici in gra-do di fornire soluzioni a medio termine al problema della resistenza antimicrobica, 700 milioni di euro in circa venti progetti specifici di ricerca sul COVID-19, e supporterà l’OMS nella creazione del nuo-vo “EU Malaria Fund”, una iniziativa pubblica-privata che si propo-ne di raccogliere 50 milioni di euro per supportare i trattamenti con-tro la malaria.

Quali sono i rischi economici e sociali legati all’epidemia? Oltre al rischio sanitario, esiste anche un significativo rischio econo-mico e sociale: i provvedimenti presi in gran parte delle nazioni, e so-prattutto le chiusure delle frontiere, possono incidere pesantemen-te sullo sviluppo economico globale, e determinare tensioni sociali e geopolitiche. L’impatto delle misure di quarantena sull’economia dei paesi europei è stato pesante. In base alle stime della Commissione Europea il pro-dotto interno lordo (PIL) dell’eurozona dovrebbe contrarsi del 7,7 per cento. Per quanto riguarda l’Italia, il Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo il 24 aprile stima un calo del PIL dell’8% e dell’occupazione del 2,1%, con un aumento del tasso di di-

soccupazione dal 10 all’11,6%. Al termine di un Consiglio Europeo iniziato il 17 e conclusosi il 21 luglio, l’Unione Europea ha raggiunto un accordo sull’istituzione di un “Fondo per la ripresa”, che costituirà il principale strumento di sti-molo per l’economia europea colpita dalla crisi del coronavirus. L’ac-cordo prevede l’emissione di titoli di stato europei che serviranno a finanziare il trasferimento di risorse finanziarie dai paesi del Nord dell’Europa verso quelli del sud, i più colpiti dalla pandemia, tra cui l’Italia. Nel complesso il Fondo per la ripresa avrà un valore di 750 mi-liardi di euro: 390 miliardi come sussidi a fondo perduto, 360 sotto forma di prestiti. L’ottenimento dei fondi sarà vincolato alla presenta-zione di un piano di riforma che la Commissione Europea e il Con-siglio Europeo dovranno approvare a maggioranza qualificata. All’Ita-lia toccherà la quota maggiore del Fondo: 82 miliardi in sussidi e 127 miliardi in prestiti.In una dichiarazione congiunta, l’OMS, la FAO (Fondo mondiale per l’agricoltura e l’alimentazione) e il WTO (Organizzazione mon-diale per il commercio) hanno sottolineato come la disponibilità di cibo per milioni di persone in tutto il mondo dipenda dal commer-cio internazionale. Man mano che le nazioni adottano misure volte a fermare l’accelerazione della pandemia di COVID-19, è necessario minimizzare i potenziali impatti sulle catene di approvvigionamen-to alimentare, per evitare di innescare fenomeni distorsivi quali l’au-mento dei prezzi e la penuria di generi alimentari di prima necessità, con effetti particolarmente gravi per le popolazioni più vulnerabili e insicure. La crisi economica generata dalla pandemia è la peggiore che il mon-do abbia vissuto dai tempi della Depressione del 1929, secondo il pa-rere del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Kristalina Georgieva. Il FMI ha raddoppiato da 50 a 100 miliardi di dollari da disponibilità del fondo per le emergenze, ed ha messo a di-sposizione un fondo da 1.000 miliardi di dollari per i prestiti, da uti-

Prime 10 nazioni per numero di nuovi casi, 21 settembre 2020

India86.961

USA39.852

Brasile16.389

Francia11.569

Argentina9.276

Colombia6.678

Russia6.148

Perù6.030

Israele4.825

Indonesia3.989

0

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

Dati: ECDC

Page 21: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 21

lizzare prioritariamente per sostenere i sistemi sanitari, evitare i falli-menti delle imprese e la conseguente disoccupazione, ed intervenire a favore dei paesi in via di sviluppo, molti dei quali hanno visto recen-temente crollare i prezzi delle materie prime sulle quali basano le pro-prie economie. Tra i settori economici colpiti dalla pandemia, quello del turismo è uno tra quelli maggiormente in sofferenza. L’Organizzazione Mon-diale del Turismo delle Nazioni Unite ha stimato che i lockdown e le restrizioni ai viaggi hanno tagliato il numero dei turisti di 300 milioni di unità in tutto il mondo, causando una perdita complessiva per l’in-dustria turistica di 320 miliardi di dollari, tre volte superiore a quella causata dalla crisi economica globale del 2009.

La World Bank, organizzazione internazionale che fornisce prestiti e finanziamenti per lo sviluppo di progetti nei paesi più poveri, ha lan-ciato un programma di finanziamento di emergenza da 160 miliardi di dollari destinato a cento nazioni. Il Presidente David Malpass ha dichiarato che la pandemia COVID-19 potrebbe creare 60 milioni di nuovi poveri.L’ONU ha recentemente aggiornato il proprio Global Humanitarian Response Plan, con l’obbiettivo di raccogliere 6,7 miliardi di dollari per attenuare gli effetti della pandemia su 63 nazioni a basso e medio reddito. In occasione della presentazione del programma di interven-ti, il segretario generale dell’ONU Antonio Gutierres ha dichiarato: “l’aiuto umanitario non è solo un imperativo morale; è una necessi-

Casi e decessi giornalieri nelle aree più colpite al 21 settembre 2020

05.000

10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.00055.00060.00065.00070.00075.00080.00085.00090.00095.000

31-1

2

14-0

1

28-0

1

11-0

2

25-0

2

10-0

3

24-0

3

07-0

4

21-0

4

05-0

5

19-0

5

02-0

6

16-0

6

30-0

6

14-0

7

28-0

7

11-0

8

25-0

8

08-0

9

Cas

i gio

rnal

ieri

(med

ia m

obile

a 1

4 gi

orni

)

Unione Europea

RussiaAfrica

India

Medio Oriente

America LatinaUSA

Brasile

Cina

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

31-1

2

14-0

1

28-0

1

11-0

2

25-0

2

10-0

3

24-0

3

07-0

4

21-0

4

05-0

5

19-0

5

02-0

6

16-0

6

30-0

6

14-0

7

28-0

7

11-0

8

25-0

8

08-0

9

Dec

essi

gio

rnal

ieri

(med

ia m

obile

a 1

4 gi

orni

)

Unione EuropeaRussiaAfrica

India

Medio Oriente

America Latina

USABrasile

Cina

Elaborazione su dati ECDC

Page 22: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

22 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

tà pratica per combattere il virus. Se il COVID-19 provoca il caos nei luoghi più poveri, siamo tutti a rischio”.Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in un recente report71 ha proposto l’introduzione di un reddito di base temporaneo per permettere di poter rimanere a casa, rallentando la pandemia, a circa 2,7 miliardi di abitanti che si trovano sotto la soglia della pover-tà. Il costo di questa misura sarebbe di 199 miliardi di dollari al mese, e le nazioni beneficiarie potrebbero rimborsare queste erogazioni con i fondi che utilizzano per il rimborso del debito e che in molti casi, per esempio in Togo, stanno già utilizzando per fornire reddito prov-visorio ai propri abitanti.Le crisi sanitarie ed economiche possono facilmente trasformarsi in crisi umanitarie o appesantire in maniera drammatica quelle già esi-stenti. La situazione potrebbe diventare particolarmente critica per ri-fugiati e migranti, l’80% dei quali vive in nazioni a basso reddito e perlopiù in condizioni di affollamento nei campi che favoriscono la diffusione delle epidemie. La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa han-no recentemente realizzato un rapporto sulla condizione dei migranti in Turchia, il paese dove si trova il più alto numero al mondo di mi-granti e rifugiati. Dalla ricerca è emerso che a seguito dello scoppio della pandemia il 70% dei rifugiati ha perso il lavoro, e l’80% ha vi-sto una crescita significativa delle spese giornaliere. Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha ricordato che nell’ultimo decennio il numero dei rifugiati è raddoppiato, e il 40% è costituito da bambini. L’OMS ha recentemente rilasciato una guida72 su come includere queste fasce di popolazione nelle politiche di rispo-sta sanitaria alla pandemia.Altro contesto nel quale il virus rischia di avere un impatto devastante è quello delle prigioni. L’OMS ha raccomandato di ridurre le carce-razioni, specialmente in situazioni di sovraffollamento delle prigioni, di considerare il rilascio per i detenuti che appartengono a categorie a rischio come gli anziani o quelli con comorbilità, e di curare partico-larmente l’igiene nei luoghi di detenzione per prevenire il diffonder-71 United Nations Development Programme, Temporary Basic Income: protecting poor and vulnerable people in developing countries, 23 luglio 2020. https://bit.ly/30H4twZ72 Preparedness, prevention and control of coronavirus disease (COVID-19) for refugees and migrants in non-camp settings. https://bit.ly/2Qw8zDg

si dell’epidemia.

Quali sono le nazioni più colpite dall’epidemia?Per circa un mese e mezzo dall’inizio dell’epidemia, sino al 20 feb-braio circa, la quasi totalità dei casi è rimasta concentrata nella Cina continentale, con pochi contagi importati in altre nazioni. A partire dalla seconda metà del mese di febbraio si sono accesi nuovi focolai, dapprima in Corea del Sud, Iran ed Italia, e successivamente in tut-to il mondo. Attualmente, come evidenziato dal grafico che riporta l’andamento della media dei casi giornalieri, le aree nelle quali l’epidemia è in mag-giore crescita sono l’India, l’America Latina e l’Europa, dove il trend è in salita a causa di vari focolai e della ripresa dei contagi con nu-meri importanti in nazioni come Francia e Spagna. Negli Stati Uni-ti, dopo il primo picco all’inizio di aprile ed una discesa sino all’inizio di giugno, il numero dei nuovi casi è salito su valori ancora più eleva-ti a quelli della prima ondata sino a fine luglio, per poi cominciare a declinare. In fase di assestamento appare la situazione anche in Afri-ca, specialmente Sudafrica, ed in Medio Oriente, anche se con situa-zioni molto diverse nei singoli paesi. Il numero dei contagi si sta len-tamente stabilizzando in Russia, mentre in Cina il numero dei nuovi casi giornalieri è nell’ordine delle poche unità giornaliere, fatti salvi i casi di importazione ed alcuni focolai che continuano ad emergere. In Oceania, infine, la situazione appare decisamente sotto controllo73.Nel Centro e Sud America tra le aree più colpite ci sono i grandi ag-glomerati urbani, specialmente i quartieri poveri, e le zone di confine, dove vivono molti migranti e popolazioni indigene e dove sono caren-ti i servizi ospedalieri e vengono effettuati pochi test. Tra le zone a ri-schio c’è il bacino amazzonico, dove si incontrano i confini di Bolivia, Brasile, Ecuador, Colombia e Perù, e il cosiddetto “Guyana Shield”, area che comprende Guyana, Suriname, Guiana Francese, Venezuela, ed alcune aree della Colombia e del Brasile settentrionale.In Brasile, seconda nazione al mondo per numero di casi e di decessi, a complicare la situazione ci sono anche le tensioni politiche: il presi-dente federale brasiliano Jair Bolsonaro infatti ha sempre minimizza-

73 Per avere una panoramica dello stato della pandemia nelle singole nazioni può essere utile consultare le curve al link https://www.endcoronavirus.org/countries

L’epidemia in Italia al 21 settembre 2020

0

35.724

218.703

025.000

50.000

75.000100.000

125.000

150.000175.000

200.000

225.000

250.000275.000

300.000

20-feb

27-feb

05-mar

12-mar

19-mar

26-mar

02-apr

09-apr

16-apr

23-apr

30-apr

07-mag

14-mag

21-mag

28-mag

04-giu

11-giu

18-giu

25-giu

02-lug

09-lug

16-lug

23-lug

30-lug

06-ago

13-ago

20-ago

27-ago

03-set

10-set

17-set

isolamento domiciliarericoveroterapia intensivadecessiguarit i

att. positivi 45.079 ricoverati 2.475 terapia intensiva 232 isol. domicil. 42.372

Casi totali 299.506

Dati: Protezione Civile

Page 23: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 23

to la portata dell’epidemia in contrasto con i governatori degli Stati, ed ha licenziato due Ministri della Salute in due mesi perché troppo riluttanti alla riapertura dell’economia e alla promozione della idros-siclorochina come terapia risolutiva per la malattia. Un gruppo di sin-dacati e organizzazioni sociali che rappresentano oltre un milione di professionisti medici brasiliani ha presentato una denuncia al Tribu-nale penale internazionale dell’Aia, accusando Bolsonaro di aver com-messo un crimine contro l’umanità reagendo alla pandemia con “di-sprezzo, abbandono e rifiuto.”In Messico, attualmente quarto al mondo per numero di decessi, le stesse autorità sanitarie riconoscono che il numero dei positivi è lar-gamente sottostimato a causa dell’insufficiente numero di test effet-tuati. Altro problema che stanno affrontando le autorità è la paura de-gli ospedali di buona parte della popolazione: molto spesso i pazienti aspettano troppo prima di chiedere assistenza medica, e sono miglia-ia le persone che muoiono fuori dagli ospedali, con il risultato di fa-vorire una ulteriore diffusione del virus e di nascondere il reale impat-to dell’epidemia. In Perù, secondo stato del Centro-Sud America per numero di casi dopo il Brasile e per tasso di fatalità dopo il Messico, ad una comme-morazione per gli operatori che hanno perso la vita durante la pan-demia, il presidente Martin Vizcarra ha dichiarato che gli assembra-menti di folla negli eventi sociali e nelle manifestazioni sportive, e un generale abbassamento della guardia sulle misure di distanziamen-to e di igiene hanno portato ad un incremento dei casi di positività. Il governo ha introdotto nuove restrizioni, tra cui il divieto di radu-ni familiari.In Argentina il numero dei positivi sta crescendo ad un ritmo consi-stente, e in breve il paese ha raggiunto il decimo posto mondiale per numero di casi. In base ai dati resi noti dal Ministero della Salute, ol-tre il 50% dei test effettuati nel paese danno risultato positivo, chiaro indicatore di un numero di test ridotto e prevalentemente concentra-to sui casi sintomatici, e quindi di una sottorappresentazione dei reali numeri dell’epidemia nel paese.In America latina il COVID-19 sta avendo anche un impatto indiret-to sulla salute della popolazione. A causa della pandemia, gran parte degli operatori sanitari sono stati infatti reindirizzati per gestire i pa-zienti COVID-19, e molte persone stanno evitando le proprie cure di routine perché si preoccupano dell’esposizione al virus, in aggiunta al fatto che le forniture globali di farmaci e attrezzature sono a rischio. Più di un quarto dei paesi delle Americhe hanno sospeso le vaccina-zioni di routine, e da una analisi risulta che in 27 paesi sono stati so-spesi circa la metà dei programmi di assistenza primaria per diabete e ipertensione. Le visite mediche legate alla gravidanza sono diminuite del 40%, e 11 paesi hanno una fornitura di antiretrovirali inferiore a 3 mesi per il trattamento di pazienti affetti da HIV.La nazione con il più alto numero di casi positivi e di decessi sono gli Stati Uniti. Dopo la prima fase di lockdown, la riapertura generaliz-zata delle attività economiche si è rivelata prematura, ed ha innescato una rapida risalita dei contagi, che hanno superato i picchi della pri-ma fase dell’epidemia. La seconda ondata di infezioni negli Stati Uni-ti è prevalentemente collegata all’allentamento delle restrizioni e del distanziamento sociale, ed ha trovato nei bar e nei ristoranti, oltre che nelle case di riposo e nelle prigioni, i suoi luoghi principali di inne-sco. Il profilo del nuovo positivo è in prevalenza quello dei “giovani adulti”, con una intensa attività sociale, che sviluppano sintomi lievi o sono del tutto asintomatici ma che proprio per questo rischiano di diffondere più facilmente l’infezione a persone più fragili, in special

modo nelle abitazioni dove vivono persone di più generazioni.Il 29 luglio scorso, in una lettera aperta ai decisori politici, un gruppo di medici, scienziati, insegnanti e infermieri afferma che i leader de-vono “chiudere, ricominciare” e “fare la cosa giusta”. La lettera, che è stata firmata da oltre 1.000 professionisti della salute, chiede che ven-gano effettuati più test e tracciamento dei contatti, maschere obbliga-torie in tutte le situazioni, più dispositivi di protezione individuale, e divieto di viaggiare da uno stato all’altro. Dopo aver raggiunto livelli superiori anche ai 70.000 casi positivi giornalieri, l’incidenza dei nuo-vi casi ha cominciato gradualmente a flettere, ma non si sono fermate le controversie politiche sulla gestione della pandemia in un paese che il 3 novembre andrà a votare per eleggere il nuovo presidente. A fine agosto, andando in direzione opposta a quanto sta avvenendo in tutto il mondo e a quanto raccomandato anche dall’OMS, gli US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno pubblicato nuove linee guida74 sull’effettuazione dei test, in base alle quali se non si av-vertono sintomi non si considera necessaria l’effettuazione del test in caso di contatto ravvicinato per oltre 15 minuti con una persona po-sitiva. La decisione ha provocato polemiche politiche, e molti gran-di stati dell’Unione, tra cui Arizona, California, Florida, Illinois, New Jersey, New York e Texas, hanno comunicato che non applicheranno queste nuove linee guida.In assenza di linee guida vincolanti anche sulle restrizioni, i singo-li stati decidono in maniera molto differente gli uni dagli altri. In Stati come California, Arizona, Washington, Texas, Oregon, Neva-da, Kansas, Louisiana, North Carolina, i Governatori hanno rallenta-to o bloccato i programmi di progressiva riapertura delle attività eco-nomiche a causa dell’incremento del numero dei casi. In Georgia, al contrario, il governatore Brian Kemp ha dichiarato che annullerà le ordinanze locali che introducono l’obbligo, e il Governatore del Ten-nessee Bill Lee si è rifiutato di seguire la raccomandazione di Debo-rah Birx, capo della task force federale, di chiudere i bar e i ristoranti senza tavoli all’aperto. Gli Stati dell’Unione vanno in ordine sparso anche per quanto riguar-da la ripresa delle attività scolastiche. La Casa Bianca ha pubblicato75 delle linee guida sulla riapertura delle scuole in sicurezza, ma i due più grandi distretti scolastici della nazione, Los Angeles e New York, han-no comunque deciso di procedere rispettivamente con l’insegnamen-to a distanza e con un sistema ibrido; il terzo per dimensioni, quello di Chicago, ha annunciato che l’anno scolastico comincerà online e l’in-segnamento a distanza verrà mantenuto almeno sino al 6 novembre. Dove la scuola è già iniziata, come in Georgia, Alabama, Mississippi, e Indiana, vi sono stati focolai di infezione, ma non sono al momen-to disponibili dati su focolai, protocolli di quarantena adottati, nu-mero dei casi. Nell’Europa occidentale quasi tutte le nazioni hanno introdotto, tra marzo ed aprile, limitazioni negli spostamenti, chiusure delle scuole e delle università, drastiche limitazioni alle attività produttive e com-merciali, misure di distanziamento sociale, invito a lavorare da casa. L’Imperial College ha stimato in 59.000 - di cui 38.000 solo per l’I-talia - il numero di morti evitate in Europa al 1 aprile grazie alle mi-sure adottate76.Nell’Unione Europea oltre la metà degli Stati riportano numeri di in-fezioni in crescita, e l’incidenza dei casi a 14 giorni nell’area, compren-74 Overview of Testing for SARS-CoV-2 (COVID-19), updated aug 24, 2020.https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/testing-overview.html75 President Donald J. Trump, School should safely open. https://bit.ly/3fS3GPb76 Flaxman S., Mishra S., Gandy A., et al. Estimating the number of infections and the impact of non-pharmaceutical interventions on COVID-19 in 11 European countries.

Page 24: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

24 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

dente anche la Gran Bretagna, è in continua crescita dall’ultima de-cade di luglio. Parte della crescita può essere attribuita all’incremento dell’attività di test, ma molto sta contribuendo anche l’allentamento delle misure di distanziamento. La riapertura delle scuole in tutte le nazioni e il graduale ritorno delle attività al coperto con il passaggio dall’estate all’autunno costituiscono motivi di preoccupazione per un possibile ulteriore peggioramento della situazione. “Le cose si faranno più difficili. Ad Ottobre e Novembre aumenterà il numero dei decessi”: è quanto ha dichiarato Hans Kluge, direttore dell’ufficio europeo dell’OMS, nel corso di un meeting dell’organiz-zazione svoltosi il 14 e 15 settembre, evidenziando come il continen-te sta vivendo al momento un significativo incremento del numero dei casi, mentre la mortalità è rimasta al momento su livelli relativa-mente stabili.La Russia è ancora la nazione con il maggior numero di casi, anche se l’incidenza bisettimanale sta scemando e il tasso di mortalità è sen-sibilmente più basso di quello degli altri paesi più colpiti dalla pan-demia, probabilmente perché il criterio di conteggio è molto con-servativo e molti decessi vengono attribuiti ad altre cause. Tra i paesi dell’Europa dell’Est quelli che destano al momento maggiori preoccu-pazioni sono la Repubblica Ceca, la Moldavia, e alcuni paesi balcanici come Bosnia, Croazia e Macedonia. In Romania, uno dei paesi dove è partita per prima la seconda ondata di infezioni, l’incidenza dei casi positivi rimane stabile su livelli elevati ormai da qualche settimana.Nei paesi dell’Europa occidentale e meridionale, tra cui l’Italia, il con-tenimento del numero di nuove infezioni e la riduzione dei deces-si hanno permesso tra maggio e giugno di allentare le misure di qua-rantena e di distanziamento sociale. La sfida per l’autunno è quello di contenere i nuovi focolai di trasmissione e nello stesso tempo riaprire le scuole, riavviare l’economia, gestire la stagione influenzale e la sua potenziale sovrapposizione con il COVID-19, mantenere al sicuro gli anziani e le persone più a rischio.I paesi dell’Europa occidentale dove i casi stanno tornando a crescere ad un ritmo più accentuato sono Francia e Spagna. Il governo spagno-lo ha ordinato la chiusura dei locali notturni, ha ordinato a bar e risto-ranti di chiudere entro l’una di notte, ha proibito gli assembramenti di più di 10 persone, vietando di bere per strada ed anche di fuma-re in pubblico laddove non sia possibile mantenere il distanziamento.In forte crescita il numero dei contagi anche in Francia, dove il livello giornaliero dei casi positivi è sui livelli più elevati da quando sono sta-te allentate le restrizioni del lockdown. A Parigi l’uso della mascherina è obbligatorio ovunque, anche all’aperto, e il Governo cerca di circo-scrivere i contagi istituendo zone rosse nelle aree a più elevata circo-lazione del virus. Tra le zone maggiormente colpite ci sono le città di Bordeaux e Marsiglia, la Corsica e la regione della Provenza-Alpi-Co-sta Azzurra confinante con l’Italia.In Gran Bretagna sono state introdotte nuove regole che rendono ob-bligatorio l’uso della mascherina dentro i negozi e negli spazi pubbli-ci al chiuso. In Scozia è stato introdotto l’obbligo per gli studenti del-le scuole secondarie di indossare le mascherine nei corridoi, nelle aree comuni, e nei bus scolastici, mentre possono essere rimosse nelle aule nelle quali sono rispettate le misure di distanziamento.Attualmente in Asia è l’India il Paese con più casi positivi e decessi. Nella capitale New Dehli uno studio sierologico ha evidenziato come un quarto della popolazione sia stata infettata; tra gli infettati ci sono alcuni ministri del governo di Narendra Modi, tra Amit Shah, mi-nistro dell’Interno, e Yesso Naik, ministro dell’Ayush, il sistema di

Imperial College London (2020), doi: https://doi.org/10.25561/77731

medicina alternativa e tradizionale indiana che comprende ayurveda, yoga, naturopatia, Unani, Siddha e omeopatia. Negli stati di Maharashtra, Gujarat e Uttar Pradesh, tra i più colpiti dalla pandemia, la richiesta di ossigeno per le terapie intensive è più che triplicata. Nella regione del Kashmir, dove da decenni si registrano scontri arma-ti tra India e Pakistan per la sovranità sulla regione, gli ospedali stan-no raggiungendo la capacità massima, nonostante le autorità sanitarie abbiano convertito alcuni edifici in ospedali COVID, aggiungendo migliaia di nuovi letti. L’epidemia è arrivata anche nelle remote Isole Andamane, nel Golfo del Bengala, abitate da sei tribù di Andamanesi, in tutto una cinquantina di indigeni di origine mongolo-africana, che vivono nelle isole da migliaia di anni e che furono decimati nel XIX secolo dai colonizzatori inglesi e dalle malattie da essi portate. In Cina, dove ha avuto origine l’epidemia ed i contagi sono stati qua-si azzerati, l’attenzione è rivolta a bloccare i casi di importazione ed a tracciare i focolai locali. Al confine del Myanmar, nell’area sud-oc-cidentale del paese, è stato recentemente imposto un lockdown ai 200.000 abitanti della città di Ruili. A Hong Kong, a seguito di una terza ondata dell’epidemia, è stata portata a termine a metà settembre una massiccia campagna di test volontari a tutta la popolazione, che ha individuato appena 39 casi di positività su un totale di 1,78 milio-ni di test effettuati.Nelle Filippine, nonostante il paese sia il più colpito tra quelli del sud-est asiatico e il numero complessivo dei contagi sia raddoppiato in poco più di un mese tra agosto e settembre, il governo ha recente-mente ridotto da un metro a trenta centimetri la distanza interperso-nale minima da rispettare sui mezzi pubblici, suscitando le proteste di molti medici, secondo i quali è ancora troppo presto per allentare le misure di distanziamento. La seconda nazione più colpita del sud-est asiatico è l’Indonesia, quar-to paese più popoloso al mondo, dove il livello di test effettuati è quat-tro volte inferiore a quello di India e Filippine, e trenta volte inferiore a quello degli Stati Uniti. In compenso è elevatissima la percentuale dei test effettuati che risultano positivi: circa il 17%, che sale al 25% nella capitale Jakarta, una metropoli da 10 milioni di abitanti. Sino a metà settembre il governo non ha imposto particolari restrizioni, e nel corso dei mesi contro la malattia ha promosso rimedi eccentrici come foglie di banana ripiene di riso, collane di eucalipto, succo di mango-stano. A metà settembre tuttavia l’incremento dei casi nella capitale ha convinto il governatore di Jakarta a imporre un lockdown almeno sino alla fine del mese, con la chiusura di scuole, aree ricreative, parchi e impianti sportivi, la sospensione di seminari, conferenze e matrimo-ni, e di numerosi eventi sociali, nonché lo stop o la limitazione di at-tività economiche non essenziali.Nell’area mediorientale e del Mediterraneo sud-orientale i paesi col maggior numero di contagi sono Iran, Pakistan e Arabia Saudita, ma molte nazioni come Marocco, Tunisia, Giordania e Libano, che ave-vano contenuto con buoni risultati la prima ondata epidemica, stanno vivendo una nuova crescita del numero dei casi positivi. In Marocco gli operatori sanitari, messi sotto pressione dall’incremento dei ricove-ri, sono scesi in strada per chiedere migliori condizioni economiche e di lavoro Altri Paesi con il trend in crescita sono Libia, territori pale-stinesi, Bahrein, Emirati Arabi Uniti. e l’Iraq, dove il sistema sanitario è sotto pressione per l’elevato numero di malati. In Israele l’aumento esponenziale dei casi di positività ha indotto il governo a istituire un nuovo lockdown almeno sino al 10 ottobre. Il primo ministro Netanyahu ha dichiarato che il nuovo provvedimen-

Page 25: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 25

to si è reso necessario dopo che negli ospedali è aumentata la pressione dei ricoveri e le zone rosse nel paese sono aumentata da 30 a 80 in pochi gior-ni. Le attività del settore pubblico e privato proseguiranno, ma in forma ridotta, sarà vietata qualunque for-ma di assembramento, e le preghiere previste per il capodanno ebraico, che quest’anno cade il 18 settembre, e per il successivo Yom Kippur (28 settem-bre), si svolgeranno in forma ridotta. La decisione ha scatenato le proteste dei partiti ultra-ortodossi: il ministro per la casa Yaakov Litzman, già mi-nistro della salute e leader del parti-to UTJ (Unided Torah Judaism), si è dimesso dal governo accusando il re-sponsabile delle misure anti-corona-virus, Ronni Gamzu, di attuare pra-tiche discriminatorie nei confronti degli ebrei ultra-ortodossi.Anche in Giordania, paese che era riuscito a sfuggire alla prima onda-ta del virus grazie ad un tempestivo lockdown, ha deciso di chiudere per due settimane, sino alla fine di settembre, moschee, ristoranti, mer-cati all’aperto, e la maggior parte delle scuole. Il portavoce del gover-no Amjad al-Adaileh ha annunciato in televisione che le nuove misu-re, che il governo ha adottato nella speranza di evitare una quarantena più restrittiva, sono state rese necessarie dagli atteggiamenti di “inco-scienza e compiacenza” adottati da troppe persone nonostante gli av-vertimenti, ed ha annunciato pesanti sanzioni a carico di chi contrav-verrà alle nuove regole. Nel confinante Libano, dopo che l’esplosione nella zona portuale del 4 agosto ha causato gravi danni anche alle in-frastrutture sanitarie del paese, il governo ha imposto un lockdown di due settimane, ma il numero dei casi rimane sostenuto e l’infrastrut-tura sanitaria del paese e soprattutto della sua capitale Beirut non ap-pare in grado di far fronte all’emergenza.In Iran, che con Italia e Corea è stato il primo Paese ad essere colpito dal COVID-19 dopo la Cina, sin dall’inizio dell’epidemia è stato isti-tuito un sistema di allerta che suddivide le regioni in “bianche”, “gial-le”, “arancioni” e “rosse”, in ordine crescente di gravità della situazione epidemiologica sulla base del numero di infezioni e di decessi. Dopo vari tentativi di riapertura delle attività e dell’economia, e dopo che nelle ultime settimane il numero dei casi positivi e delle morti ha ri-preso a crescere in maniera consistente, il portavoce del ministero del-la salute Sima Sadat Lari ha dichiarato in televisione che “la classifi-cazione per colori non ha più senso. Non abbiamo più zone gialle o arancioni. Tutto il paese è zona rossa”.In Pakistan il rallentamento progressivo dei casi, con una incidenza bisettimanale scesa a meno di cinque casi per 100.000 abitanti, ha in-dotto il governo a disporre la riapertura di palestre, saloni da parruc-chiere e ristoranti, dopo una chiusura durata cinque mesi.Appare in miglioramento la situazione anche in Arabia Saudita, dopo che quest’anno, per la prima volta nei tempi moderni, le autorità sau-dite hanno vietato ai non sauditi il pellegrinaggio alla Mecca in oc-casione dello Hajj, il pellegrinaggio maggiore della durata di una set-

timana che ogni musulmano deve compiere almeno una volta nella vita, e che deve essere obbligatoriamente effettuato nell’ultimo mese dell’anno islamico, che quest’anno cadeva tra il 22 luglio e il 19 ago-sto. Il ministro saudita degli interni ha annunciato che a partire dal-la metà di settembre verranno parzialmente rimosse le restrizioni sui voli internazionali introdotte a marzo. A partire dal 1 gennaio 2021 verranno inoltre rimosse tutte le restrizioni attualmente in essere per gli spostamenti interniIn Africa sino ad oggi l’impatto della pandemia è stato meno grave che in Asia, Europa o Nord-America, anche se il numero dei decessi per COVID-19 ha già superato quello dell’epidemia di Ebola in Afri-ca Centrale del 2014. Da quando fu registrato il primo caso in Egitto il 15 febbraio ci sono voluti 98 giorni per totalizzare i primi 100.000 casi, altri 30 per arrivare a 300.000, altri 28 per arrivare a 700.000 casi, e soltanto 19 per arrivare a un milione di casi. Circa della metà dei casi sono concentrati in Sud Africa, dove l’epidemia sembra or-mai sotto controllo dopo che nella seconda metà di luglio accumulava oltre 10.000 casi positivi al giorno. La maggiore familiarità dei paesi africani con le malattie infettive ha fatto sì che molti paesi siano riu-sciti a reagire velocemente con quarantene ed altre misure di conteni-mento: non a caso il Senegal è stato classificato al secondo posto, die-tro la Nuova Zelanda, nella classifica delle nazioni che hanno meglio affrontato la pandemia, stilata dalla rivista Foreign Policy77.Altro paese che desta preoccupazione è la Libia, dove il numero di casi è in rapido aumento e, dato il basso numero di test effettuati, si teme che la situazione sia più grave di quanto appaia. Il paese è piegato da anni di guerra civile che hanno indebolito il sistema sanitario: solo la metà dei centri sanitari sono in funzione, e la situazione è peggiora-ta dallo stigma, che fa sì che le persone che hanno sintomi cercano di tenerli nascosti, rendendo difficoltoso il tracciamento dei contatti.

77 The COVID-19 Global Response Index. https://globalresponseindex.foreignpolicy.com/

Variazione giornaliera dei casi positivi in Italia nell’ultimo mese

+825

+935

+757

+519

+1.0

39

+1.1

79

+1.1

03

+1.1

21

+1.0

49

+873

+676

+1.0

63

+1.0

98

+1.1

84

+1.0

95

+884

+915

+796

+945

+974

+1.0

59

+736

+1.0

06

+678

+525

+820

+881

+1.0

44

+704

+937

+981

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

22-a

go

23-a

go

24-a

go

25-a

go

26-a

go

27-a

go

28-a

go

29-a

go

30-a

go

31-a

go

01-s

et

02-s

et

03-s

et

04-s

et

05-s

et

06-s

et

07-s

et

08-s

et

09-s

et

10-s

et

11-s

et

12-s

et

13-s

et

14-s

et

15-s

et

16-s

et

17-s

et

18-s

et

19-s

et

20-s

et

21-s

et

variazione casi giornalieri

media mobile a 7 giorni

Variazione giornaliera = nuovi casi positivi al netto di decessi e guariti. Dati: Protezione Civile

Page 26: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

26 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

Il numero di casi confermati è in rapida crescita anche in Etiopia, dove l’emergenza coronavirus va ad impattare un sistema sanitario de-bole e messo a dura prova da numerose altre epidemie di malattie in-fettive, e dove la situazione umanitaria è precaria a causa della presen-za di numerosi rifugiati che si ammassano nei campi profughi.L’Oceania è sino ad oggi il continente meno colpito dalla pandemia. I Paesi oceanici sono però sotto stretta osservazione anche perché nell’e-misfero sud sta per iniziare la stagione influenzale, e sarà importan-te capire come evolverà l’epidemia di COVID-19 in coincidenza con quella stagionale dell’influenza. In Australia lo stato di emergenza, emanato nello stato di Victoria ha permesso di contenere un notevole incremento dei casi nella città di Melbourne.Ed anche in Nuova Zelanda, una delle nazioni al mondo che hanno avuto maggior successo nel contenimento dell’epidemia, il governo ha annunciato la rimozione delle residue misure restrittive introdotte ad agosto a seguito di un focolaio individuatro nella capitale Auckland, che aveva portato anche a posticipare ad ottobre le elezioni politiche, previste nel mese di settembre.

Quanto è diffusa l’epidemia in Italia?Al momento (dati del Ministero della Salute, 21 settembre, ore 18) i casi confermati totali in Italia sono 299.506, compresi 35.724 de-cessi e 218.703 persone guarite. Sui 45.079 casi attualmente positi-vi, 42.372 (94%) si trovano in isolamento domiciliare, 2.475 (5,5%) sono ricoverati con sintomi lievi o medi, e 232 (0,5%) sono ricovera-ti in terapia intensiva. Il 20,1% dei casi attualmente positivi si trova-no in Lombardia; seguono Lazio (13%), Campania (10,9%) e Emi-lia-Romagna (10,2%). Per quanto riguarda i decessi, 16.923 (47,4%) si sono verificati in Lombardia; segue l’Emilia-Romagna con 4.477

(12,5%) e il Piemonte con 4.155 (11,6%)78. Dal 25 maggio al 15 luglio è stata condotta l’indagine nazionale di sieroprevalenza, promossa da Istat e Ministero della Salute con la ri-levazione sul campo affidata alla Croce Rossa alla Croce Rossa Italia-na con l’aiuto delle Regioni79. I primi risultati provvisori su 64.660 persone che hanno effettuato il prelievo e il cui esito è pervenuto en-tro il 27 luglio, hanno permesso di stimare un totale di 1 milione 482 mila persone con IgG positivo, che hanno cioè sviluppato gli anti-corpi per il SARS-CoV-2, pari al 2,5% della popolazione complessi-va. Le persone che sono entrate in contatto con il virus sono dunque a livello nazionale 6 volte di più rispetto al totale dei casi ufficialmen-te diagnosticati tramite test molecolare attraverso l’identificazione del RNA virale.I dati evidenziano differenze territoriali molto accentuate; la Lombar-dia raggiunge il valore massimo con il 7,5% di sieroprevalenza, quasi il doppio della seconda regione per livello di sieroprevalenza, la Val-le d’Aosta, e ben 25 volte in più di Sicilia e Sardegna, le regioni con il livello di sieroprevalenza più basso (0,3%). In alcune province lom-barde il livello di sieroprevalenza ha raggiunto valori ancora superiori, come a Bergamo (24%) e a Cremona (19%). Non sono emerse diffe-renze significative per quanto riguarda il sesso: uomini e donne sono stati colpiti nella stessa misura dal SARS-CoV-2. Per quanto riguar-da l’età, la sieroprevalenza delle varie classi demografiche non si disco-sta significativamente dalla media nazionale del 2,5%: si va infatti dal 2,2% delle persone con età sino a 17 anni al 3,1% di quelle tra i 50 e 78 Ulteriori e più dettagliate informazioni basate sui dati della Protezione civile sono disponibili all’indirizzo https://covid19.infn.it/ a cura del Gruppo di Lavoro CovidStat dell’istituto Nazionale di Fisica Nucleare. 79 Comunicato stampa, Primi risultati dell’indagine di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2, 3 agosto 2020. https://www.istat.it/it/archivio/246156

Indicatori dell’epidemia per regione al 21 settembre 2020

regione/P.A

casi attualmente positivi (a)

decessi (b) guariti (c) casi totali

(a+b+c) tamponiattualm. positivi x 100.000 abitanti

tamponi x 100.000 abitanti

ricoverati con

sintomiterapia

intensivaisolamento domiciliare totale

Sardegna 98 20 1.596 1.714 143 1.446 3.303 171.477 104,54 10.458,52

Emilia-Romagna 167 23 4.428 4.618 4.477 25.361 34.456 1.090.435 103,55 24.452,08

P.A. Trento 13 0 545 558 405 4.773 5.736 215.685 103,12 39.860,62

Lazio 466 27 5.347 5.840 895 7.807 14.542 792.675 99,34 13.482,97

Liguria 145 15 1.365 1.525 1.591 9.440 12.556 285.528 98,35 18.413,56

Lombardia 283 36 8.757 9.076 16.923 78.849 104.848 1.953.299 90,21 19.415,38

Campania 345 21 4.531 4.897 457 5.149 10.503 544.020 84,41 9.376,92

P.A. Bolzano 16 1 423 440 292 2.589 3.321 162.335 82,83 30.561,32

Toscana 94 23 2.901 3.018 1.152 9.726 13.896 681.070 80,92 18.261,01

Veneto 129 12 2.993 3.134 2.162 20.589 25.885 1.798.099 63,88 36.652,11

Friuli Venezia Giulia 20 5 671 696 350 3.344 4.390 381.744 57,27 31.413,57

Abruzzo 58 5 676 739 475 2.995 4.209 186.082 56,34 14.187,62

Puglia 201 11 1.977 2.189 580 4.306 7.075 376.960 54,33 9.356,04

Piemonte 143 7 2.208 2.358 4.155 27.883 34.396 670.699 54,13 15.395,70

Umbria 25 4 439 468 84 1.669 2.221 188.200 53,06 21.337,51

Sicilia 203 14 2.131 2.348 299 3.390 6.037 435.365 46,96 8.707,33

Molise 5 1 126 132 23 463 618 39.798 43,19 13.022,18

Marche 24 2 624 650 989 6.112 7.751 233.956 42,62 15.338,65

Valle d'Aosta 3 0 45 48 146 1.087 1.281 27.715 38,20 22.054,49

Basilicata 7 1 155 163 28 447 638 66.927 28,96 11.890,33

Calabria 30 4 434 468 98 1.278 1.844 186.607 24,04 9.583,69

ITALIA 2.475 232 42.372 45.079 35.724 218.703 299.506 10.488.676 74,68 17.376,97

Elaborazione su dati Protezione Civile e Istat

Page 27: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 27

i 59 anni. Il dato di sieroprevalenza più basso è riscontrato tra i bim-bi da 0 a 5 anni (1,3%) e per gli ultra85enni (1,8%), verosimilmente perché queste classi di età sono state oggette di particolare attenzione e protezione dall’infezione.Le persone che lavorano sono state toccate dal SARS-CoV-2 in mi-sura analoga ai non occupati, ma i lavoratori della sanità hanno fatto registrare un livello di sieroprevalenza più che doppio (5,3%) rispet-to alla media nazionale. I risultati dell’indagine hanno infine evidenziato che il livello di sie-roprevalenza è sensibilmente più elevato tra coloro che hanno avu-to contatti con persone affette dal virus: 16,4%, che arriva al 24% in Lombardia. Nel caso in cui i contatti hanno riguardato i familiari con-viventi, il livello di sieroprevalenza è salito al 41,7%.Con l’avvio della cosiddetta “Fase 2” ed la conseguente ripartenza del-le attività lavorative e sociali, è stata istituita una cabina di regia, co-ordinata dal Ministero della Salute, dall’Istituto superiore di Sanità e dalla Conferenza Stato-Regioni, che rielabora i dati costantemente aggiornati che affluiscono dalle regioni, con l’obiettivo di fornire un quadro puntuale della situazione in essere, di intercettare tempestiva-mente le situazioni critiche, e di permettere così la valutazione in tem-po reale delle misure di riapertura e della capacità di risposta preco-ce dei sistemi sanitari regionali alle eventuali ripartenze dell’epidemia. L’ultimo report disponibile, relativo alla settimana tra il 7 E IL 13set-tembre, fotografa le infezioni avvenute tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. I casi positivi sono in aumento per la settima settimana consecutiva, con l’incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni salita a 29,63 casi per 100.000 abitanti contro i 27,89 casi del precedente monitoraggio. A livello territoriale, l’incidenza a 14 giorni è in au-mento in 14 Regioni/Pp.Aa. su 21. Nella settimana presa in conside-razione l’età media dei contagiati nella settimana è continuata a salire, portandosi a 41 anni contro i 35 e i 32 delle due settimane preceden-ti. Le persone di età superiore ai 50 anni sono passate al 35% rispetto

al 28% della settimana precedente. Con la graduale conclusione del periodo di vacanza estiva, continua a diminuire la percentuale di casi importati: la percentuale di casi provenienti dall’estero èscesa infatti al 10,8%, contro il 15% della settimana precedente, mentre è diminuita dall’11,1% al 5,5% la percentuale di casi positivi provenienti da un’al-tra regione o provincia autonoma. E mentre sino alla metà di agosto l’aumento della circolazione del virus era prevalentemente associata alla riapertura delle attività commerciali e dei luoghi di aggregazione, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre sembra prevalere una tra-smissione in ambito domiciliare/familiare, con la conseguente circo-lazione del virus anche tra persone di età più avanzata per effetto della frequente presenza di nuclei familiari multi-generazionali.Nella settimana presa in considerazione si sono registrati nuovi casi in tutte le regioni e province autonome. In 17 regioni (contro le 16 della settimana precedente) il numero dei nuovi contagi ha superato il cen-tinaio, ed in nove regioni i 500 casi: Lombardia (1.409 casi), Campa-nia (849), Veneto (848), Lazio (821), Emilia-Romagna (729), Puglia (616), Toscana (607), Liguria (517), e Piemonte (502). In incremento anche il numero di focolai attivi, che sono complessivamente 2.397, di cui 698 nuovi, rispetto ai 2.280 (691 nuovi) della settimana prece-dente. Nella settimana considerata tutte le regioni o province autono-me hanno riportato nuovi focolai, e vi sono focolai attivi in 101 pro-vince sulle 107 totali.I casi positivi segnalati nella settimana compresa tra il 7 e il 13 set-tembre sono stati complessivamente 8.750, in aumento dell’11,4% rispetto ai 7.854 della settimana precedente, il 65,2% è stato identi-ficato tramite contact tracing (35,2%) o attività di screening (30%), mentre solo il 28,7% si riferisce a casi sintomatici. Nella settimana presa in considerazione sono stati effettuati 598.861 tamponi, in lieve calo (-5,4%) rispetto alla settimana precedente. La riduzione dei tem-pi tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che con-

Fase 2: monitoraggio regionale 7-13 settembre 2020

35-40 casi/100.000 abitanti

30-35 casi/100.000 abitanti

25-30 casi/100.000 abitanti

10-20 casi/100.000 abitanti

20-25 casi/100.000 abitanti

Incidenza a 14 giorni casi positivi>40 casi/100.000 abitanti

<10 casi/100.000 abitanti

Regione/Paincidenza a 14

giorni casi / 100.000 abitanti

Trend settimanale

Rt medio 14 gg [intervallo di confidenza]

Trend settimanale

Abruzzo 18,69 0,89 [0,49-1,88]

Basilicata 16,16 1,06 [0,58-1,72]

Calabria 10,24 1,29 [0,86-1,81]

Campania 29,52 0,89 [0,71-1,12]

Emilia-Romagna 34,34 0,70 [0,61-0,79]

Friuli-Venezia Giulia 30,71 1,34 [1,07-1,64]

Lazio 29,26 0,64 [0,57-0,73]

Liguria 61,37 1,38 [1,19-1,58]

Lombardia 31,50 0,69 [0,64-0,76]

Marche 20,48 1,02 [0,77-1,31]

Molise 12,24 1,42 [0,59-3,05]

Piemonte 20,68 0,71 [0,55-0,88]

P.A. Bolzano 37,02 1,35 [0,93-1,82]

P.A. Trento 77,75 1,53 [1,24-1,86]

Puglia 26,35 1,12 [0,95-1,28]

Sardegna 39,87 0,87 [0,73-1,01]

Sicilia 18,68 1,04 [0,85-1,23]

Toscana 33,50 0,88 [0,77-1,01]

Umbria 29,99 0,99 [0,76-1,25]

Valle d'Aosta 12,75 0,18 [0,02-0,50]

Veneto 37,37 0,91 [0,80-1,03]

ITALIA 29,63 0,92 [0,79-1,17]

Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità - Cabina di Regia ai sensi del DM Salute 30 aprile 2020

Page 28: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

28 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

traggono l’infezione, contribuendo a mantenere gestibile l’indice di affollamento degli ospedali e dei reparti di terapia intensiva.L’indice di trasmissione nazionale (Rt), che viene calcolato sui casi sin-tomatici ed è riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è sceso a 0,2, in calo rispetto all’1,14 della settimana precedente. A livello territoria-le il tasso Rt risulta stabile o in discesa in 11 regioni/Pp.Aa., ed è pari o superiore al valore 1 in dieci regioni/Pp.Aa. su 21 (Basilicata, Cala-bria, Friuli-V.G., Liguria, Marche, Molise, Pp.Aa. di Trento e Bolza-no, Puglia, Sicilia). Rispetto alle due settimane di monitoraggio precedenti (dal 17 al 30 agosto 2020), in quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in tera-pia intensiva. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medi-ca è aumentato dal 2 al 4%, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dall’1 al 2%, con valori superiori al 5% per alcune regioni. Sebbene non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno. Al momento la classificazione del rischio è al livello “basso” in Veneto, Lombardia e Sardegna, non valutabile in Sicilia e al livello “moderato” nelle altre regioni.In conclusione, nonostante il numero dei casi e la loro incidenza sulla popolazione in Italia sia significativamente inferiore a quello di altre nazioni europee come Francia e Spagna, i dati indicano un progressi-vo peggioramento dell’epidemia, che procede ormai da sette settima-ne consecutive, con l’accensione di focolai anche di dimensioni rile-vanti, con un aumento della trasmissione locale e e con una tendenza alla trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più anziana all’interno di contesti familiari multigenerazionali, che potrebbe por-tare in breve ad un sovraccarico dei servizi assistenziali. È essenziale quindi che la popolazione sia consapevole dell’importanza di conti-

nuare a rispettare con rigore le misure di prevenzione e controllo at-tualmente in essere, quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico. È necessario inoltre attenersi con scrupolo agli obblighi di quarantena. Le Regioni e le province autonome de-vono mantenere le misure di prevenzione e controllo già in essere, e prepararsi alla possibilità di interventi nel caso in cui la situazione continui a peggiorare, dal momento che la situazione conferma un si-gnificativo aumento della trasmissione locale del virus.I dati sulla mortalità complessiva pubblicati dall’Istat80 e relativi al periodo 1 gennaio-30 giugno, su un campione di 7.357 comuni su 7.904, che rappresentano il 93,1% della popolazione complessiva, evidenziano come l’epidemia abbia colpito il Paese in modo assai dise-guale. I dati complessivi evidenziano infatti nel primo semestre 2020 un incremento di circa 37.000 decessi rispetto alla media dei cinque anni precedenti (2015-2019), un numero molto vicino al dato uffi-ciale di decessi per COVID-19 rilevato dall’Istituto Superiore di Sa-nità nei suoi bollettini epidemiologici. Questo aumento dei deces-si, corrispondente ad un incremento percentuale del 13,2% a livello nazionale, è però concentrato quasi esclusivamente nel Nord del pa-ese, dove dopo un primo bimestre con i decessi in calo del 7,9% nel Nord-Ovest e del 4,3% nel Nord-Est, tra il 1 marzo e il 30 aprile la mortalità complessiva è aumentata del 115% nel Nord-Ovest e del 44% nel Nord-Est, con punte del 154% in Lombardia e del 71% in Trentino-Alto Adige. Nei mesi di maggio e giugno la mortalità è tor-nata invece sui livelli del quinquennio precedente, con un incremen-to intorno al punto percentuale. Nel complesso, nei primi sei mesi dell’anno si è registrato un incremento dei decessi di oltre 30.500 uni-tà in Nord-Ovest e di poco più di 8.000 unità in Nord-Est rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Del tutto diversa è stata invece

80 https://www.istat.it/it/archivio/240401

Mortalità in Italia 1 gennaio - 30 giugno 2020 a confronto con la media 2015-2019

Regione

decessi totali 1 gennaio - 30

giugnoandamento % decessi 2020 su

media 2015-2019Provincia

decessi totali 1 gennaio - 31

maggioandamento % decessi 2020 su

media 2015-2019

media 2015-19 2020 totale genn.-

febbr. marzo-aprile

maggio-giugno

media 2015-19 2020 totale genn.-

febbr. marzo-aprile

maggio-giugno

Piemonte 26.431 30.404 15,0% -9,5% 63,2% -6,0% Bergamo 5.247 11.268 114,8% -6,2% 364,3% -1,5%Valle d'Aosta 706 836 18,4% -9,0% 67,7% -1,7% Cremona 2.152 4.208 95,6% -5,7% 292,3% 7,0%Lombardia 50.821 75.824 49,2% -5,8% 154,3% 4,4% Lodi 1.179 2.110 79,0% -2,8% 235,3% 7,3%Trentino-Alto Adige 4.618 5.746 24,4% -0,7% 70,8% 4,2% Brescia 6.101 10.397 70,4% -8,7% 222,7% 3,2%Veneto 23.838 25.856 8,5% -3,3% 27,7% 2,0% Piacenza 1.894 3.097 63,6% -10,1% 196,7% 8,8%Friuli-Venezia Giulia 7.326 7.446 1,6% -3,5% 17,4% -9,4% Lecco 1.671 2.578 54,3% -5,1% 157,8% 16,1%Liguria 11.113 12.605 13,4% -13,6% 58,2% -1,7% Parma 2.588 3.950 52,7% -7,7% 164,5% 4,9%Emilia-Romagna 25.403 30.271 19,2% -6,1% 62,8% 2,6% Pavia 3.477 5.124 47,4% -3,9% 139,6% 11,5%Toscana 22.028 22.223 0,9% -7,7% 16,0% -5,0% Pesaro e Urbino 1.948 2.642 35,7% 1,6% 100,6% 5,1%Umbria 5.208 5.057 -2,9% -7,8% 4,7% -5,4% Mantova 2.340 3.147 34,5% -7,7% 112,9% 2,1%Marche 8.535 9.547 11,9% -5,7% 42,2% 0,2% Monza / Brianza 3.934 5.260 33,7% -3,0% 103,9% 5,3%Lazio 28.513 26.623 -6,6% -7,6% -0,2% -12,5% Milano 15.961 21.187 32,7% -5,1% 104,4% 3,0%Abruzzo 7.394 7.457 0,9% -3,9% 15,3% -9,0% Sondrio 1.054 1.360 29,1% -3,3% 87,3% 4,2%Molise 1.891 1.827 -3,4% -13,2% 2,5% 2,6% Biella 1.251 1.573 25,7% -8,7% 86,4% 3,7%Campania 27.099 26.095 -3,7% -4,3% 1,1% -8,3% Novara 2.097 2.634 25,6% -8,2% 80,8% 10,1%Puglia 19.768 20.417 3,3% -3,7% 13,3% 1,0% Trento 2.437 3.059 25,5% -4,0% 76,8% 5,1%Basilicata 2.882 2.831 -1,8% -3,2% 2,4% -4,7% Como 3.068 3.836 25,0% -4,2% 75,6% 6,4%Calabria 9.980 9.877 -1,0% -6,3% 5,5% -1,7% Alessandria 3.165 3.920 23,9% -12,3% 89,1% -1,1%Sicilia 25.823 24.827 -3,9% -6,9% 2,0% -6,7% Bolzano/Bozen 2.181 2.687 23,2% 3,0% 64,0% 3,1%Sardegna 8.075 8.209 1,7% -0,2% 12,1% -7,7% Vercelli 1.175 1.444 22,9% -14,1% 86,8% 0,0%NORD-OVEST 89.072 119.669 34,4% -7,9% 114,6% 0,5% Reggio nell'Emilia 2.647 3.208 21,2% -5,4% 76,0% -6,1%NORD-EST 61.185 69.319 13,3% -4,3% 44,3% 1,1% Aosta 706 836 18,4% -9,0% 67,7% -1,7%CENTRO 64.283 63.450 -1,3% -7,4% 11,4% -7,7% Genova 6.019 7.016 16,6% -13,8% 65,0% 1,8%SUD 69.015 68.504 -0,7% -4,6% 6,8% -4,3% Asti 1.377 1.597 15,9% -13,5% 61,4% 6,0%

ISOLE 33.899 33.036 -2,5% -5,4% 4,4% -6,9% Verbano-Cusio-Ossola 982 1.098 11,9% -12,7% 60,7% -11,0%

ITALIA 283.555 320.942 13,2% -6,1% 44,6% -2,9% Imperia 1.488 1.653 11,1% -15,2% 61,8% -13,5%

Elaborazione su dati ISTAT

Page 29: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 29

la dinamica della mortalità nelle altre aree del Paese. Anche nel Cen-tro, nel Sud e nelle Isole, infatti, vi è stato un incremento dei decessi a marzo ed aprile, più accentuato nel Centro dove ha superato l’11%, ma sia nel bimestre gennaio-febbraio che nei mesi di maggio e giugno il numero dei decessi è stato inferiore rispetto alla media dei cinque anni precedenti. A consuntivo dei primi sei mesi del 2020 la mortalità nel Centro Italia è diminuita dell’1,3% rispetto alla media dei cinque anni precedenti, nel Sud dello 0,7%, nelle Isole del 2,5%.Una dinamica simile - calo a gennaio/febbraio, forte incremento a marzo ed aprile, incremento più contenuto a maggio - si ricava dall’a-nalisi a livello di provincia, dove nel bimestre marzo-aprile emergono incrementi estremamente significativi. A Bergamo, la provincia più colpita d’Italia, dopo un bimestre gennaio-febbraio con mortalità in calo del 6,2%, nel bimestre successivo l’incremento dei decessi è sta-to del 364%, ed a maggio è tornato in linea (-1,5%) rispetto al quin-quennio precedente. In altre province, come Lecco, Pavia, Novara, a maggio e giugno l’incremento percentuale della mortalità è risultato ancora in doppia cifra, ma il trend è comunque di fortissima riduzio-ne; in altre province, come Alessandria, Reggio Emilia, Aosta e Verba-no-Cusio-Ossola, la mortalità è diminuita.

Quali misure sono state prese in Italia?Il 31 gennaio scorso il Governo Italiano ha emanato lo stato di emer-genza per sei mesi, poi prorogato sino al 15 ottobre 202081. Sono stati adottati vari provvedimenti al fine di introdurre misure di distanzia-mento sociale, con limitazioni agli spostamenti e chiusure di attività economiche e sociali. A partire dal mese di maggio queste misure sono in fase di progressiva rimozione. Attualmente82 sono in vigore sull’in-tero territorio nazionale, fino al 7 ottobre, le seguenti misure: • obbligo per i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da

febbre superiore a 37,5° C di rimanere a casa contattando il pro-prio medico curante;

• l’uso delle mascherine o comunque di una protezione delle vie respiratorie è obbligatorio sull’intero territorio nazionale nei luo-ghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garanti-re continuativamente il mantenimento della distanza di sicurez-za83. il loro utilizzo è inoltre obbligatorio tra le ore 18 e le ore 6 del mattino negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungo-mari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formar-si di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale84. Le Regioni e le province autonome hanno la facoltà di introdurre normative ulteriormente restrittive;

81 Delibera del consiglio dei ministri 29 luglio 2020, Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 190 del 30 luglio 202082 Legge n. 35 del 22 maggio 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 132 del 23 maggio 2020; Legge n. 74 del 14 luglio 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 177 del 15 luglio 2020. Decreto legge n. 83 del 30 luglio 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 190 del 30 luglio 2020. Dpcm dell’11 giugno 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 161 dell’11 giugno 2020. Dpcm del 7 agosto 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 198 dell’8 agosto 2020. Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020.83 Dpcm del 7 agosto 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 198 dell’8 agosto 2020, art. 1.84 Ministero della Salute, Ordinanza del 16 agosto 2020. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 204 del 17 agosto 2020.

• l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici è condizionato al ri-spetto del divieto di assembramento e del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; è consentito l’accesso ai mi-nori, anche accompagnati da familiari o baby sitter, nel rispet-to delle linee guida fissate dal dipartimento per le politiche della famiglia; è consentito l’accesso di bambini e ragazzi ai ai luo-ghi dove sono organizzate attività ricreative, ludiche ed educati-ve (centri estivi), nel rispetto delle linee guida fissate dal Diparti-mento per le politiche della famiglia85;

• è consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, pur-ché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona per l’attività motoria e di due metri per l’attivi-tà sportiva, salvo che non sia necessaria la presenza di un accom-pagnatore per i minori o le persone non autosufficienti;

• a partire dal 1 settembre è consentita la partecipazione del pub-blico ad eventi sportivi di minore entità, con un massimo di 1.000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 per impianti al chiuso, esclusivamente negli impianti nei quali sia possibile la prenotazione e l’assegnazione preventiva dei posti, con adeguati volumi e ricambio d’aria, con una distanza interpersonale di al-meno 1 metro e con l’obbligo della misurazione della temperatu-ra e di indossare la mascherina; per eventi che eccedono tale nu-mero di spettatori il Presidente della Regione o della Provincia autonoma può sottoporre per la validazione dei comitato tecni-co-scientifico uno specifico protocollo di sicurezza;

• sono consentiti sia gli allenamenti che gli eventi e le competizio-ni sportive riconosciute dal CONI, dal Comitato Italiano Pa-ralimpico, dagli enti di promozione sportiva, per tutti gli atle-ti, professionisti e dilettanti, e per tutti gli sport, individuali e di squadra, purché si svolgano a porte chiuse negli impianti coperti ovvero senza pubblico se svolte all’aperto, nel rispetto dei proto-colli emanati dalle Federazioni Sportive;

• sono consentite l’attività sportiva di base e l’attività motoria, svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, conformemente alle linee guida emanate dall’Ufficio per lo Sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), e fatti salvi ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome86;

• È consentito lo svolgimento degli sport di contatto nelle Regio-ni o Province autonome che abbiano accertato la compatibili-tà di tali attività con la situazione epidemiologica dei rispettivi territori;

• Nel caso di svolgimento di competizioni sportive sul territorio italiano che prevedano la presenza di atleti, tecnici e accompa-gnatori provenienti da paesi per i quali è vietato l’ingresso in Ita-lia o per i quali è prevista la quarantena, questi ultimi devono aver effettuato un tampone naso-faringeo entro 48 ore dall’arrivo in Italia ed essere in possesso di un certificato che attesti la loro negatività al virus;

• le manifestazioni pubbliche sono consentite soltanto in forma statica, a condizione che siano osservate le distanze sociali pre-scritte e le altre misure di contenimento;

• Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono am-

85 i protocolli del Dipartimento per le politiche per la famiglia si trovano all’allegato 8 del Dpcm del 7 agosto 2020.86 Le linee guida per l’attività di piscine e palestre sono contenute negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.

Page 30: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

30 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

messe a condizione che sia stata preventivamente accertata dal-le Regioni e Province autonome la loro compatibilità con la si-tuazione epidemiologica e nel rispetto di linee guida adottate da Regioni o Province Autonome conformemente ai protocol-li nazionali87;

• Sono consentiti gli spettacoli con la presenza di pubblico in cine-ma, sale teatrali, sale da concerto e in altri spazi anche all’aperto, solo con posti a sedere preassegnati e con il rispetto della distan-za interpersonale di almeno un metro, con il numero massimo per sala di 1.000 persone per spettacoli all’aperto e di 200 perso-ne per spettacoli in luoghi chiusi. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate da Regioni o Province Autonome conformemente ai protocolli nazionali88;

• sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, e le attività che si svolgono in sale da ballo o discoteche; con una specifica ordinanza89, sono sospese sino al 7 ottobre le attività, all’aperto o al chiuso, di discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svol-gono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge li-bere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico. Le Regioni e le province autonome hanno la facoltà di introdurre normative ulteriormente restrittive;

• a decorrere dal 1 settembre sono consentite le manifestazioni fie-ristiche ed i congressi, previa adozione di protocolli validati dal Comitato Tecnico-Scientifico; dal 9 agosto sono consentite le at-tività di preparazione di manifestazioni fieristiche che non com-portino accesso di spettatori. Le regioni e le province autonome, in base alla situazione epidemiologica, possono stabilire differenti date di ripresa delle attività nonché un diverso numero massimo di spettatori in relazione alle caratteristiche dei luoghi;

• l’accesso ai luoghi di culto deve avvenire in modalità tali da evi-tare assembramenti ed in modo da garantire la distanza interper-sonale di almeno un metro; le funzioni religiose possono svolger-si nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle varie Confessioni religiose90;

• l’apertura di musei, biblioteche ed altri istituti culturali è con-sentita con il contingentamento degli accessi e nel rispetto del-le regole di distanziamento e dei protocolli definiti dalle Regioni o dalle provincie autonome e/o dalle amministrazioni e dai sog-getti gestori91;

• l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado riprenderà regolarmente per l’anno scolastico 2020/21 secondo i rispetti-vi calendari; le istituzioni scolastiche cureranno l’avvio e il rego-lare svolgimento delle attività anche sulla base delle “Indicazio-ni operative per la gestione di eventuali casi e focolai nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, realizzate da Istituto Supe-riore di Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzio-ne, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto, Regione Emilia-Romagna92;

87 Le linee guida per sale slot, sale giochi, bingo e sale scommesse sono contenute negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.88 Le linee guida per l’attività dei cinema e degli spettacoli dal vivo sono contenute negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.89 Ministero della Salute, Ordinanza del 16 agosto 2020. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 204 del 17 agosto 2020.90 protocolli da 1 a 7 in allegato al Dpcm del 7 agosto 2020.91 Il protocollo per musei, archivi e biblioteche è contenuto nell’allegato 9 al Dpcm del 7 agosto 2020.92 Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020, allegato 21.

• Sono inoltre consentiti i corsi di formazione specifica in medi-cina generale, le attività didattico-formative degli Istituti di for-mazione dei Ministeri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze, e della giustizia, i corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica, i corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche effettuate dagli uffici della motorizzazione civile e dalle autoscuole, a con-dizione che siano rispettate le misure predisposte dall’INAIL per la prevenzione ed il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro. Le riunioni degli organi collegiali delle isti-tuzioni scolastiche ed educative possono essere svolte in presen-za o a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanzia-mento fisico. Nelle more della ripresa dell’attività didattica, gli enti proprietario degli immobili possono autorizzare, in raccordo con le istituzioni scolastiche, l’utilizzo degli spazi per l’organizza-zione e lo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, da svolgersi con l’ausilio di personale qualificato e con obbligo a carico dei gestori di adottare appositi protocolli di sicurezza conformi alle linee guida nazionali93 di cui all’allegato 8 e di procedere alle attività di pulizia e igienizzazio-ne necessarie. Alle medesime condizioni, possono essere utilizzati anche centri sportivi pubblici o privati;

• nelle università le attività didattiche e curriculari possono svol-gersi nel rispetto delle linee guida fissate dal Ministero dell’Uni-versità e della Ricerca94 nonché sulla base del protocollo per la ge-stione di casi confermati e sospetti di COVID-1995; a beneficio degli studenti che non riescano a partecipare alle attività didat-tiche o curriculari delle università e delle istituzioni di alta for-mazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono esse-re svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime università e istituzioni, avuto anche riguardo alle spe-cifiche esigenze degli studenti con disabilità; le università e le isti-tuzioni devono inoltre assicurare, laddove necessario, il recupero delle attività formative e curriculari;

• Le attività dei centri benessere, centri termali, centri culturali e sociali sono consentite a condizione che sia stata preventivamen-te accertata dalle Regioni e Province autonome la loro compati-bilità con la situazione epidemiologica e nel rispetto di linee gui-da adottate da Regioni o Province Autonome conformemente ai protocolli nazionali96;

• È vietato per gli accompagnatori sostare nelle sale d’aspetto dei pronto soccorso, e sono disposte limitazioni per l’accesso dei vi-sitatori di altre strutture sanitarie (case di riposo, hospice, strut-ture riabilitative);

• Sono adottate disposizioni organizzative finalizzate a contenere la diffusione del virus nei penitenziari e negli istituti penali per minorenni;

• Le attività di commercio al dettaglio di qualunque natura e di-mensione possono svolgersi a condizione del rispetto della di-stanza interpersonale di un metro, dell’ingresso dilazionato dei clienti e della loro permanenza solo per il tempo necessario per l’acquisto dei beni; tale attività deve inoltre svolgersi nel rispet-to delle linee guida definite dal dalla Conferenza delle Regioni e

93 Allegato 8 del Dpcm del 7 agosto 2020.94 Allegato 18 del Dpcm del 7 agosto 2020. 95 Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020, allegato 22.96 Il protocollo per strutture termali e centri benessere è contenuto negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.

Page 31: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 31

delle province autonome97; • le attività di ristorazione (bar. ristoranti, pub, gelaterie, pastic-

cerie, etc.) sono consentite previa la verifica da parte di regioni e province autonome della compatibilità della loro attività con la situazione epidemiologica e nel rispetto dei principi contenu-ti nei protocolli nazionali98; continuano ad essere esercitate le at-tività delle mense e del catering aziendali, nel rispetto della di-stanza interpersonale di un metro, e dell’attività di asporto e di consegna a domicilio, anche nelle stazioni di servizio lungo le au-tostrade e degli esercizi negli ospedali e negli aeroporti;

• le attività di servizi alla persona (es. parrucchieri, barbieri, este-tisti, tatuatori) sono consentite previa la verifica da parte di re-gioni e province autonome della compatibilità della loro attività con la situazione epidemiologica e nel rispetto dei principi con-tenuti nei protocolli adottati dalle regioni o dalla Conferenza del-le regioni99;

• le attività degli stabilimenti balneari sono esercitate a condizione che le regioni e le province autonome abbiano accertato la com-patibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento del-la situazione epidemiologica nei propri territori, ed a condizio-ne che sia mantenuto, così come nelle spiagge di libero accesso, il distanziamento sociale e la distanza interpersonale di sicurezza di un metro, e nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni100;

• le attività delle strutture ricettive sono esercitate a condizione

97 Le misure per gli esercizi commerciali sono contenute negli allegati 9, 10 e 11 al Dpcm del 7 agosto 2020.98 I protocolli per la ristorazione sono contenuti negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.99 Il protocollo per i servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori) è contenuto negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.100 Il protocollo per le attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge) è contenuto negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.

che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, e nel rispetto dei principi conte-nuti nei protocolli adottati dalle regioni o dalla Conferenza del-le regioni101;

• Le attività produttive e commerciali di ogni tipo, ad eccezione di quelle espressamente vietate, sono consentite nel rispetto dei pro-tocolli di regolamentazione sottoscritti dal Governo, dai Ministe-ri competenti e dalle Parti Sociali finalizzati al contenimento del-la diffusione dell’epidemia102;

• Le attività di trasporto pubblico di linea terrestre, marittimo, fer-roviario, aereo, lacuale e nelle acque interne, si svolgono sulla base delle linee guida previste dalla normativa nazionale103. In re-lazione a nuove esigenze organizzative o funzionali, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con proprio decreto, da adot-tarsi di concerto con il Ministro della salute, potrà integrare o modificare tali linee guida.

Possiamo viaggiare in Italia ed all’estero?Non esiste alcuna limitazione agli spostamenti su tutto il territorio na-zionale e per gli stati di San Marino e Città del Vaticano, fatta ecce-zione per eventuali provvedimenti determinati da rischio epidemiolo-gico in aree specifiche.Per quanto riguarda l’ingresso in Italia dall’estero, la normativa vigen-te in Italia104 prevede sino al 7 ottobre una differenziazione in base alla

101 Il protocollo per le attività ricettive è contenuto è contenuto negli allegati 9 e 10 al Dpcm del 7 agosto 2020.102 Tali protocolli, relativi rispettivamente alle attività produttive, ai cantieri ed a trasporti e logistica, sono contenuti negli allegati 12, 13 e 14 al Dpcm del 7 agosto 2020.103 I protocolli relativi a trasporti e logistica ed al trasporto pubblico sono contenuti negli allegati 14 e 15 al Dpcm del 7 agosto 2020.104 Dpcm del 7 agosto 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie

Indagine nazionale di sieroprevalenza: % di positivi e valori assoluti

> 5%

2% - 5%

1% - 2%

< 0,5%

0,5% - 1%

livelli di sieroprevalenza al 21 luglio

Regione/P.A % Igg positive

valori assoluti

casi diagnosticati al 21 luglio

rapporto valori assoluti/casi diagnosticati

Abruzzo 1,5% 19.950 3.342 5,97

Basilicata 0,8% 4.247 372 11,42

Calabria 0,6% 11.264 1.221 9,23

Campania 0,7% 42.674 4.842 8,81

Emilia-Romagna 2,8% 124.458 29.220 4,26

Friuli-Venezia Giulia 1,0% 12.534 3.387 3,70

Lazio 1,0% 56.093 8.499 6,60

Liguria 3,1% 47.646 10.174 4,68

Lombardia 7,5% 754.331 95.557 7,89

Marche 2,7% 41.630 6.805 6,12

Molise 0,7% 2.117 438 4,83

P.A. Bolzano 3,3% 17.138 2.669 6,42

P.A. Trento 3,1% 16.839 4.888 3,44

Piemonte 3,0% 129.701 31.733 4,09

Puglia 0,9% 35.715 4.556 7,84

Sardegna 0,3% 5.407 1.379 3,92

Sicilia 0,3% 16.656 3.150 5,29

Toscana 1,0% 38.031 10.149 3,75

Umbria 0,9% 7.519 1.456 5,16

Valle d'Aosta 4,0% 5.025 1.192 4,22

Veneto 1,9% 93.401 19.679 4,75

Italia 2,5% 1.482.377 244.708 6,06

Fonti: Istat, Ministero della Salute

Page 32: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

32 a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020

situazione epidemiologica, ed in particolare:• (Elenco A) San Marino e Città del Vaticano: nessuna limitazio-

ne e nessuna formalità;• (elenco B) Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse

isole Faroer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (esclusi territori extraeuropei), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Li-tuania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori extraeu-ropei), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repub-blica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori situati nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechten-stein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (incluse Isole del Canale, Isola di Man, Gibilterra e basi britanniche nell’iso-la di Cipro ed esclusi i territori situati al di fuori del continente europeo), Andorra, Principato di Monaco: nessuna limitazione, salvo l’obbligo di consegnare al vettore o a chiunque sia deputa-to ad effettuare controlli una autocertificazione con l’elenco dei paesi e territori visitati nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia e, nel caso di provenienza da stati degli elenchi E e F (vedi punti sotto), motivo dello spostamento. Nel caso di soggiorno o transi-to nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia in paesi degli elen-chi C, D, E e F (vedi punti seguenti), il viaggiatore sarà tenuto all’isolamento fiduciario per 14 giorni e dovrà fornire nell’auto-certificazione l’indirizzo nel quale verrà effettuata la quarantena ed il recapito telefonico di reperibilità; i viaggiatori che rientrano in Italia e che nei 14 giorni precedenti siano stati in Spagna, Gre-cia, Malta o Croazia, devono effettuare un test molecolare o an-tigenico nelle 72 ore precedenti o nelle 48 successive al rientro in Italia, e devono comunicare immediatamente il proprio ingres-so nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’a-zienda sanitaria competente per territorio;

• (elenco C) Bulgaria, Romania; (elenco D) Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Co-rea, Thailandia, Tunisia, Uruguay: il viaggiatore non ha l’obbli-go di motivare le ragioni del viaggio, ed ha l’obbligo di conse-gnare al vettore o a chiunque sia deputato ad effettuare controlli una autocertificazione con l’elenco dei paesi e territori visitati nei 14 giorni precedenti; nel caso in cui sia transitato da uno de-gli stati degli elenchi E e F (vedi punto sotto), dovrà indicare le motivazioni di tale transito. Il viaggiatore sarà inoltre tenuto all’isolamento fiduciario per 14 giorni e dovrà fornire nell’auto-certificazione l’indirizzo nel quale verrà effettuata la quarantena ed il recapito telefonico di reperibilità;

• (elenco F) Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Pa-nama, Perù, Repubblica dominicana a decorrere dal 9 luglio; Ko-sovo, Montenegro e Serbia a decorrere dal 16 luglio, Colombia a decorrere dal 13 agosto. Ai viaggiatori provenienti da questi pa-esi non è consentito l’ingresso in Italia, ad eccezione del rientro in Italia di cittadini dei paesi compresi negli elenchi A e B, degli equipaggi e del personale viaggiante dei mezzi di trasporto, e di funzionari e agenti dell’Unione Europea, di organizzazioni inter-nazionali, del corpo diplomatico, del personale militare, nell’e-

Generale, n. 198 dell’8 agosto 2020, artt. 4-8 e allegato 20. Ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto 2020, Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 202 del 13 agosto 2020. Dpcm del 7 settembre 2020, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 222 del 7 settembre 2020, art. 1, comma 4, lett. c) e d) e allegato 20.

sercizio delle rispettive funzioni; questi viaggiatori saranno tenuti all’isolamento fiduciario per 14 giorni e dovranno fornire nell’au-tocertificazione l’indirizzo nel quale verrà effettuata la quarante-na ed il recapito telefonico di reperibilità;

• (Elenco E) tutti gli stati non compresi negli altri elenchi: ai viag-giatori provenienti da questi paesi non è consentito l’ingresso in Italia, tranne che per esigenze lavorative, assoluta urgenza, esi-genze di salute, esigenze di studio, rientro presso il proprio domi-cilio, abitazione o residenza, per l’ingresso nel territorio nazionale da parte di cittadini di Stati membri dell’Unione europea, di Sta-ti parte dell’accordo di Schengen, del Regno Unito di Gran Bre-tagna e Irlanda del nord, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino, dello Stato della Città del Va-ticano, e per l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio di una persona appartenente ad uno stato di cui sopra o di altri stati purché soggiornante in Italia di lungo periodo, an-che non convivente, con la quale vi sia una comprovata e stabile relazione affettiva. Il viaggiatore sarà tenuto all’isolamento fidu-ciario per 14 giorni e dovrà fornire nell’autocertificazione l’indi-rizzo nel quale verrà effettuata la quarantena ed il recapito telefo-nico di reperibilità;

A questi obblighi possono aggiungersene altri definiti dalle singole re-gioni o province autonome; la situazione è in continua evoluzione, e molte regioni italiane hanno autonomamente disposto ulteriori misu-re come test e/o quarantena obbligatoria per chi rientri da paesi che presentano situazioni epidemiologiche critiche. È opportuno quindi prendere visione di eventuali ordinanze regionali integrative rispetto alla normativa nazionale.Il Ministero degli Esteri, sul proprio sito, ha predisposto un questiona-rio interattivo105 destinato ai viaggiatori in partenza per l’Estero o che devono rientrare in Italia, con il quale è possibile, indicando i paese di destinazione, di transito o dai quali si deve rientrare in Italia, ottene-re tutte le indicazioni utili e conosce tutte le formalità necessarie (au-tocertificazioni, obblighi di isolamento fiduciario, obbligo di tampo-ne, etc.). Sul sito www.viaggiaresicuri.it o sull’app “Unità di crisi” del Ministero degli Esteri sono inoltre disponibili tutti i contatti delle Am-basciate o dei Consolati di riferimento, nel caso in cui serva assistenza mentre ci si trova all’estero.Gli obblighi sopra indicati non si applicano agli equipaggi dei mezzi di trasporto ed al personale viaggiante, agli ingressi per motivi di la-voro regolati da specifici protocolli di sicurezza, agli ingressi per ragio-ni non differibili, come la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale, previa autorizzazione del Ministe-ro della salute, e con obbligo di presentare all’atto dell’imbarco l’atte-stazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo.I suddetti obblighi, a condizione che non si provenga o si sia transitati nei paesi degli elenchi C e F, non si applicano inoltre:• a coloro che facciano ingresso in Italia per un periodo di tempo

non superiore alle 120 ore per comprovati motivi di lavoro, salu-te o assoluta urgenza;

• a chiunque transita con mezzo privato nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore;

• ai cittadini e residenti degli stati di cui agli elenchi A, B, C e D che entrano in Italia per comprovati motivi di lavoro;

• al personale in ingresso in Italia per l’esercizio di attività profes-

105 https://infocovid.viaggiaresicuri.it/

Page 33: Coronavirus: quello che c’è da sapere – 21 settembre 2020 · Resto dell'Asia 3.630.784 11,5% Stati Uniti 6.804.814 21,6% Brasile 4.544.629 14,4% Resto delle Americhe 4.355.190

a cura di Salvatore Curiale - Istituto Nazionale Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS – Roma – © INMI 2020 33

sionale sanitaria;• ai lavoratori transfrontalieri che si recano in Italia per comprovati

motivi di lavoro o che lavorano oltreconfine e rientrano in Italia presso il proprio domicilio;

• a funzionari e agenti dell’Unione Europea, di organizzazioni in-ternazionali, al corpo diplomatico, al personale militare e della polizia di stato, nell’esercizio delle rispettive funzioni;

• ad alunni e studenti per la frequenza di un corso di studi in uno stato diverso da quello di residenza, nel quale rientrano ogni gior-no o almeno una volta a settimana.

Per questi viaggiatori rimane comunque l’obbligo di produrre una au-tocertificazione con l’elenco dei paesi e territori visitati nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia e, nel caso di provenienza da stati dell’e-lenco E, le ragioni dello spostamento in tali paesi.Nella prospettiva di una graduale ripresa dei viaggi internazionali, l’OMS ha recentemente pubblicato106 una serie di linee guida per le autorità sanitarie nazionali nel caso in cui intendano attuare il ritorno graduale alle operazioni di viaggio internazionali. La graduale revoca delle restrizioni temporanee dovrebbe basarsi su un’accurata valutazio-ne del rischio, tenendo conto del contesto nazionale, dell’andamento epidemiologico locale e dei modelli di trasmissione, delle misure sani-tarie e sociali nazionali messe in atto per controllare l’epidemia, e delle capacità dei sistemi sanitari sia nei paesi di partenza che di destinazio-ne. L’Associazione internazionale del trasporto aereo IATA ha invitato i governi a lavorare in cooperazione per riaprire le frontiere e il traspor-to aereo internazionale; nel mese di luglio il traffico aereo complessivo è stato inferiore del 79,8% rispetto a quello del 2019, e il traffico in-ternazionale del 91,9%.

Dove è possibile trovare informazioni affidabili?Alla fine di questo documento c’è una sezione con tutti i link alle più importanti e sicure fonti di informazioni sull’epidemia. È disponibile inoltre un servizio di messaggistica whatsapp dell’OMS: basta inviare al numero +41 798 931 892 il messaggio “hi” e si potrà accedere ad un menù nel quale sono disponibili tutte le informazioni più aggior-nate sui vari aspetti: dati sui contagi, consigli per la protezione indi-viduale, FAQ, informazioni sui trasporti, ed altro ancora. Sulla pandemia, sulla sua origine, sulla natura del virus, sui rimedi contro la malattia, circolano tante notizie false e teorie complottiste dannose e fuorvianti, per lo più diffuse online. Per affrontare questo problema, Commissione Europea e UNESCO hanno pubblicato107 una serie di suggerimenti per individuare, contrastare e bloccare la dif-fusione di queste notizie, compresa una una serie di dieci infografiche educative che possono aiutare i cittadini a identificare, sfatare e con-trastare le teorie del complotto.

Il Servizio Sanitario Nazionale e il ruolo dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”In Italia è attiva da anni una capillare rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respi-ratorio acuto (ARDS).La capacità di intervento e risposta del nostro Servizio Sanitario Na-zionale è andata perfezionandosi con il passare degli anni alla luce del-le esperienze maturate con altre epidemie, come la SARS, l’influenza

106 Public health considerations while resuming international travel, 30 luglio 2020, https://bit.ly/39Hfv9s107 European Commission - UNESCO, Identifying conspiracy theories. https://bit.ly/2DZqjEz

aviaria, Ebola. In particolare, l’Istituto Nazionale per le Malattie In-fettive Lazzaro Spallanzani (INMI), centro di riferimento naziona-le per la ricerca e cura sulle malattie infettive e Centro Collaboratore dell’OMS per le malattie altamente contagiose, è come sempre pron-to a mettere in atto tutte le procedure per eventuali emergenze con la valutazione dei livelli di rischio e l’isolamento di eventuali casi so-spetti. Il laboratorio di virologia, a sole 48 ore dalla diagnosi dei primi due casi in territorio italiano, ha isolato il virus, mettendolo a disposi-zione della comunità scientifica. Avere a disposizione il virus permet-te di studiare meglio i meccanismi della malattia, facilitando la messa a punto della diagnostica e la ricerca sulle possibili cure e sul vacci-no. Per quanto riguarda la gestione clinica dei pazienti, l’Istituto di-spone di una pluriennale esperienza nella gestione di pazienti affetti da malattie respiratorie infettive, con reparti provvisti di posti letto ad alto isolamento. Il personale dell’INMI viene costantemente formato sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, che per-mettono di fornire assistenza ai pazienti affetti da malattie infettive in condizioni di sicurezza. L’isolamento tempestivo di eventuali casi so-spetti in strutture ad elevato livello di protezione permette di ridurre il rischio per la collettività.

Approfondimentiwww.who.int – World Health Organizationwww.ecdc.europa.eu - European Centre for Disease Prevention and Controlhttps://www.covid-nma.com/dataviz/ - living mapping of ongoing researchhttps://www.cdc.gov/ - Centers for Disease Control and Prevention - U.S. Department of Health & Human Serviceshttps://www.ema.europa.eu - European Medicines Agencyhttps://www.fda.gov/ - U.S. Food and Drug Administrationhttp://www.cidrap.umn.edu/ - Center for Infectious Diseases and Po-licy – University of Minnesotahttps://promedmail.org – ProMED International Society for In-fectious Diseaseshttps://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6 - Johns Hopkins Uni-versity, Center for Systems Science and Engineering (CSSE)https://www.worldometers.info/coronavirus/ - Worldometershttps://covid-radar.org/ - Interaction Design Solutionswww.governo.it – Presidenza del Consiglio dei Ministriwww.salute.gov.it – Ministero della Salutehttp://www.protezionecivile.gov.it – Presidenza del Consiglio, Dipar-timento per la Protezione Civilehttp://www.istat.it - Istituto Italiano di Statisticahttps://covid19.infn.it/ - Statistiche sul COVID-19 a cura dell’Istitu-to Nazionale di Fisica Nuclearewww.viaggiaresicuri.it – Ministero degli Esteriwww.iss.it – Istituto Superiore di Sanitàwww.aifa.gov.it - Agenzia Italiana del Farmacowww.inmi.it – Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”