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Giovedì 20 febbraio 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 7 euro 1,20 7 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Editoriale Rischio effetti speciali di Francesco Zanotti Cesena 13 All’Iti proposte per avvicinare al lavoro Sport 21 L’ultimo saluto a Corrado Benedetti Cesena 14 Elezioni/5 Idee e opinioni a confronto Longiano 16 La chiesa parrocchiale verso i restauri Tutti uniti contro il gioco patologico. In vista dell’appuntamento dello Slot Mob che si terrà a Cesena sabato 29 marzo, abbiamo compiuto un breve viaggio nelle realtà del territorio. In cura al Sert, il servizio che si occupa delle tossicodipendenze, per guarire dalla nuova malat- tia del gioco, ci sono una quarantina di persone. “È solo la punta del- l’iceberg”, dice il direttore Michele Sanza. Non sono quantificabili i coinvolti nella nuova piaga dell’azzardo davanti alla quale, spesso e ab- bastanza facilmente, si smarrisce il senso del reale. Raccontiamo la cronaca di una serata trascorsa in una sala slot. E poi ci sono le scommesse, i giochi online e i “Gratta e Vinci”. Primo piano alle pagine 4 e 5 Resta poco da giocare Lo Slot Mob sbarca a Cesena. Sabato 29 marzo una manifestazione in città Diocesi 7 Gara canora di Ac Molto meglio di Sanremo Attualità 11 Belgio, possibile l’eutanasia ai bimbi. Terribile U n silenzio assordante è calato sull’aberrante no- tizia dei giorni scorsi. Qua- le può essere la motivazio- ne di fondo? Attualità 11 Social network e giovani Pericolo anonimato I l monito della sociologa Giaccardi: “Questi luoghi sono privi di regolamen- tazione. Lì si dà sfogo alla parte peggiore di sé” PIPPOFOTO D omenica scorsa si è svolta la manifestazio- ne musicale con 14 par- rocchie in lizza e oltre ot- tocento spettatori PARTENZE DI MARZO CON COSTA CROCIERE MEDITERRANEO - 10 marzo con Costa Classica Canarie, Madera, Marocco, Portogallo, Spagna 12 giorni in pensione completa andata in volo, rientro in nave da 499 euro MEDITERRANEO - 16 marzo con Costa Serena Tunisia, Spagna, Francia 8 giorni in pensione completa da 249 euro EMIRATI ARABI - 21 marzo con Costa Fortuna Dubai, Oman, Emirati Arabi 8 giorni in pensione completa (volo a parte) da 679 euro CARAIBI - 29 marzo con Costa Magica (attraverso l’Atlantico) Caraibi, Madera, Spagna, Malta, Grecia, Croazia 20 giorni in pensione completa andata in volo, rientro in nave da 999 euro Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it M atteo Renzi, un Frecciarossa al governo. Speriamo che questo particolare treno superveloce sia dotato anche di freni. Sì, perché mentre si viaggia si incontrano curve, gallerie, viadotti da superare con necessari e opportuni rallentamenti. Scrivo queste note nel momento in cui il presidente del Consiglio incaricato si accinge al giro di consultazioni con i partiti per dare forma e contenuti al nuovo esecutivo che lui spera di varare e portare in Parlamento entro questa settimana. Sarebbe già un risultato egregio: una rapidità forse mai incontrata prima. Intanto si possono avanzare alcune considerazioni. Prima di tutto sull’accelerazione compiuta nei giorni scorsi dalla politica nazionale, e in particolare da parte del Pd, con la crisi del gabinetto Letta. In ogni dove, anche durante la trasmissione condotta da Bruno Vespa, il sindaco di Firenze aveva ostinatamente assicurato che non aveva in mente di andare a palazzo Chigi. Più i commentatori glielo domandavano e più Renzi smentiva. In pochi giorni abbiamo scoperto le reali intenzioni del leader del Partito democratico. Il segretario-sindaco-presidente ha un’ambizione sfrenata. L’ha affermato lui stesso, facendosene vanto. E un vanto può essere davvero. All’ambizione, pensiamo noi molto modestamente, occorrerebbe aggiungere una sana dose di pacato realismo. Affermare, come ha fatto il premier incaricato, che entro febbraio varerà la modifica alla legge elettorale e poi si andrà avanti con una riforma al mese, lavoro, pubblica amministrazione e fisco, rigorosamente nell’ordine, può apparire un azzardo. Certamente si tratta di meravigliose intenzioni che però si potrebbero scontrare con la realtà di un sistema-Paese da decenni alla prese con una quasi impossibile governabilità. Il rischio degli effetti speciali è dietro l’angolo. Renzi spande coraggio ed energia a piene mani e in ogni occasione. Dispensa sorrisi. Diffonde ottimismo (anche ai mercati finanziari) e desiderio di mettersi in gioco mettendo del proprio. In questa nuova e straordinaria impresa si sta buttando con tutto se stesso, con le migliori arti di chi si sa destreggiare molto bene con i mezzi della comunicazione sociale. Intanto, abbiamo i due marò ancora in stallo in India, i piccoli commercianti e gli artigiani che protestano nella capitale e milioni di famiglie che si aspettano un nuovo miracolo italiano per uscire da una lunghissima e sfiancante crisi. Per non parlare dei poveri, vecchi e nuovi, e della scuola, altra cenerentola troppo dimenticata. Questo Paese va ascoltato. Non va illuso. Sarebbe un errore imperdonabile. Il vescovo Douglas in parrocchia a San Carlo Visita pastorale 8 M onsignor Regattie- ri incontrerà il par- roco don Giovanni Sa- vini e tutta la comuni- tà dal 23 febbraio

Corriere Cesenate 07-2014

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Corriere Cesenate di giovedì 20 febbraio 2014

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Page 1: Corriere Cesenate 07-2014

Giovedì 20 febbraio 2014anno XLVII (nuova serie)numero 7euro 1,20

7Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

EditorialeRischio effetti specialidi Francesco Zanotti

Cesena 13All’Iti proposte per avvicinare al lavoro

Sport 21L’ultimo salutoa CorradoBenedetti

Cesena 14Elezioni/5Idee e opinionia confronto

Longiano 16La chiesa parrocchialeverso i restauri

Tutti uniti contro il gioco patologico. In vista dell’appuntamento delloSlot Mob che si terrà a Cesena sabato 29 marzo, abbiamo compiutoun breve viaggio nelle realtà del territorio. In cura al Sert, il servizioche si occupa delle tossicodipendenze, per guarire dalla nuova malat-tia del gioco, ci sono una quarantina di persone. “È solo la punta del-l’iceberg”, dice il direttore Michele Sanza. Non sono quantificabili icoinvolti nella nuova piaga dell’azzardo davanti alla quale, spesso e ab-bastanza facilmente, si smarrisce il senso del reale.Raccontiamo la cronaca di una serata trascorsa in una sala slot. E poici sono le scommesse, i giochi online e i “Gratta e Vinci”.

Primo piano alle pagine 4 e 5

Resta poco da giocare

Lo Slot Mob sbarca a Cesena. Sabato 29 marzo una manifestazione in città

Diocesi 7Gara canora di AcMolto megliodi Sanremo

Attualità 11Belgio, possibilel’eutanasiaai bimbi. Terribile

Un silenzio assordante ècalato sull’aberrante no-

tizia dei giorni scorsi. Qua-le può essere la motivazio-ne di fondo?

Attualità 11Social networke giovaniPericolo anonimato

Il monito della sociologaGiaccardi: “Questi luoghi

sono privi di regolamen-tazione. Lì si dà sfogo allaparte peggiore di sé”

PIPPOFOTO

Domenica scorsa si èsvolta la manifestazio-

ne musicale con 14 par-rocchie in lizza e oltre ot-tocento spettatori

PARTENZE DI MARZO CON COSTA CROCIERE✔ MEDITERRANEO - 10 marzo con Costa Classica

Canarie, Madera, Marocco, Portogallo, Spagna12 giorni in pensione completaandata in volo, rientro in nave da 499 euro

✔ MEDITERRANEO - 16 marzo con Costa SerenaTunisia, Spagna, Francia8 giorni in pensione completa da 249 euro

✔ EMIRATI ARABI - 21 marzo con Costa FortunaDubai, Oman, Emirati Arabi8 giorni in pensione completa(volo a parte) da 679 euro

✔ CARAIBI - 29 marzo con Costa Magica (attraverso l’Atlantico)Caraibi, Madera, Spagna, Malta, Grecia, Croazia20 giorni in pensione completaandata in volo, rientro in nave da 999 euro

Informazioni e prenotazioniCESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511

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Matteo Renzi, un Frecciarossa algoverno. Speriamo che questoparticolare treno superveloce sia

dotato anche di freni. Sì, perché mentre siviaggia si incontrano curve, gallerie, viadotti dasuperare con necessari e opportunirallentamenti. Scrivo queste note nel momento in cui ilpresidente del Consiglio incaricato si accingeal giro di consultazioni con i partiti per dareforma e contenuti al nuovo esecutivo che luispera di varare e portare in Parlamento entroquesta settimana. Sarebbe già un risultatoegregio: una rapidità forse mai incontrataprima.Intanto si possono avanzare alcuneconsiderazioni. Prima di tuttosull’accelerazione compiuta nei giorni scorsidalla politica nazionale, e in particolare daparte del Pd, con la crisi del gabinetto Letta. Inogni dove, anche durante la trasmissionecondotta da Bruno Vespa, il sindaco di Firenzeaveva ostinatamente assicurato che non avevain mente di andare a palazzo Chigi. Più icommentatori glielo domandavano e più Renzismentiva. In pochi giorni abbiamo scoperto lereali intenzioni del leader del Partitodemocratico.Il segretario-sindaco-presidente haun’ambizione sfrenata. L’ha affermato luistesso, facendosene vanto. E un vanto puòessere davvero. All’ambizione, pensiamo noimolto modestamente, occorrerebbeaggiungere una sana dose di pacato realismo.Affermare, come ha fatto il premier incaricato,che entro febbraio varerà la modifica alla leggeelettorale e poi si andrà avanti con una riformaal mese, lavoro, pubblica amministrazione efisco, rigorosamente nell’ordine, può apparireun azzardo. Certamente si tratta dimeravigliose intenzioni che però si potrebberoscontrare con la realtà di un sistema-Paese dadecenni alla prese con una quasi impossibilegovernabilità.Il rischio degli effetti speciali è dietro l’angolo.Renzi spande coraggio ed energia a piene manie in ogni occasione. Dispensa sorrisi. Diffondeottimismo (anche ai mercati finanziari) edesiderio di mettersi in gioco mettendo delproprio. In questa nuova e straordinariaimpresa si sta buttando con tutto se stesso, conle migliori arti di chi si sa destreggiare moltobene con i mezzi della comunicazione sociale.Intanto, abbiamo i due marò ancora in stallo inIndia, i piccoli commercianti e gli artigiani cheprotestano nella capitale e milioni di famiglieche si aspettano un nuovo miracolo italianoper uscire da una lunghissima e sfiancantecrisi. Per non parlare dei poveri, vecchi e nuovi,e della scuola, altra cenerentola troppodimenticata. Questo Paese va ascoltato. Non vailluso. Sarebbe un errore imperdonabile.

Il vescovo Douglasin parrocchiaa San Carlo

Visita pastorale 8

Monsignor Regattie-ri incontrerà il par-

roco don Giovanni Sa-vini e tutta la comuni-tà dal 23 febbraio

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Giovedì 20 febbraio 2014 3Opinioni

La piaga del gioco d’azzardoriguarda tutti: famiglia, scuola, ...

bello vedere la “carovana” solidale che si staformando con associazioni, movimenti,sindacati, Chiese locali e persone impegnatenello “Slot Mob”, iniziativa nata per contrastare

il gioco d’azzardo. Luigino Bruni, uno dei docenti cheha promosso questa mobilitazione, sarà presente aCesena il 29 marzo, per sostenere questa campagnacontro il gioco d’azzardo, piaga sociale del nostrotempo. Sono tre le finalità dello Slot Mob: chiedereuna regolamentazione in un quadro diliberalizzazione quasi selvaggia, valorizzare i localiche per scelta non hanno scelto le slot, promuovere ilgioco sano (biliardino, giochi da oratorio….). Questocoinvolgimento collettivo è la risposta ai tempi troppolunghi della politica. Possiamo farlo seguendo davicino la proposta di legge di iniziativa popolare conla nostra firma (è ancora possibile presso gli sportellidedicati in Comune). Avrebbe il significato di dedicaretempo alle nostre istituzioni per riformarle e nonlasciarle nelle mani di gruppi ristretti di potere.Consegnare ai parlamentari un testo da utilizzare perla legge di riordino delle disposizioni in materia digiochi pubblici è un obiettivo raggiungibile. Renderericonoscibile e meritevole di stima concreta il localeche ha deciso di non scommettere sulle macchinetteha a che fare con una concezione di uomo e societàche valorizza il bene comune della nostra città. Curareil cattivo gioco con il buon gioco può aiutarci arecuperare il valore delle relazioni, pesantementeintaccato dal tempo che i nostri ragazzi e giovanipassano davanti a un televisore, un telefonino o unmonitor. La partecipazione di coloro che si sonocoinvolti in questi mesi con proposte e suggerimenti,sensibilizzando le persone, giocatori e non, ci ha fattocomprendere che questo è un problema di tutti,perché incide sulle famiglie, sul tessuto sociale, sullascuola, sugli anziani, sul benessere e sulla qualitàdella vita: temi che ci coinvolgono anche se nongiochiamo, anche se non abbiamo parenti giocatori.

È

Lo Slot Mob sbarca a Cesena il 29 marzo La fotografia

Manteniamo insieme la mobilitazione dei territori, delle amministrazionilocali, delle associazioni, dei singoli cittadini in questo momento digrande attenzione sul fenomeno del gioco d’azzardo. Ciascuno è chiamatoa compiere il proprio dovere senza alcun interesse di parte. È una battagliaculturale contro una concezione della vita come azzardo, una battagliacontro l’impoverimento del nostro Paese: è intollerabile pensare che circail 4 per cento del Pil vada letteralmente sprecato nel gioco.Promuovere le relazioni come primo bene è il tassello fondamentale diogni prevenzione.

William Casanova

Luci accese allo stadio Manuzzi, sabato scorso verso la metà del secondo tempodella partita Cesena-Palermo. Il sole era ancora alto in cielo, ma i riflettori sonostati attivati ugualmente. Di certo, una curiosità.

Crediti “inesigibili”, ultimo spettro bancariocco il frutto più avvelenato della crisi, quello che - messo nel cesto - rischia di farmarcire tutti gli altri: la valanga di crediti bancari che, per una ragione o per l’altra, siavviano a diventare “inesigibili”. Cioè a sparire, inghiottendo una fetta del mondo

finanziario italiano. E se questo si ammala gravemente, il contagio non risparmierà nessuno.Al netto delle coperture di bilancio, sono poco più di 70 i miliardi di euro che esistono solosulla carta, ma che sono in realtà già “bruciati”. Ce ne sono altrettanti in bilico, ma il bucovero è il primo, ed è enorme se lo convertiamo in lire: 140mila miliardi… Ma come è possibile- direte - che le banche non riescano a far rientrare quei capitali prestati, se per chiedere unmisero mutuo immobiliare ci fanno ballare una sfinente balalaika?Infatti sono il frutto di anni passati, del primo decennio di questo secolo: quello della folliache stiamo tuttora pagando. Erano gli anni dei colossali prestiti ad immobiliaristi senza al-cuna garanzia; dei mutui dati a valori superiori degli stessi immobili; dei finanziamenti a re-altà industriali o finanziarie che stavano in piedi su montagne di debiti. Anni di operazioni

E dissennate, di espansioni territoriali asuon di fusioni e di nuovi sportelli apertiovunque; anni di stock option più chegenerose ad amministratori delegati cheavevano come unico compito quello dispremere più uova d’oro possibile allagallina bancaria, per la felicità degli azio-nisti e, soprattutto, la loro.In pochi si sono arricchiti enormemente;tutti noi oggi rischiamo di pagarne ilconto. Fateci caso: confrontate le diri-genze bancarie del 2005 con quelle dioggi. Sono praticamente saltate tutte,anche se con laute liquidazioni.Ci rimangono le ceneri di quei soldi dis-sennatamente prestati. Ceneri che am-morbano l’economia italiana e cheparalizzano il sistema finanziario. Primavenivano nascoste sotto il tappeto dei bi-lanci; negli ultimi anni la Bce ha co-stretto tutti a fare “pulizia”, dapprimachiedendo una maggiore patrimonializ-zazione, quindi spingendo per un’opera-zione radicale di verità sui bilanci: quantisono i crediti ormai sfumati? E quali lecoperture?Le banche italiane hanno dovuto solle-vare il tappeto ed iniziare a smaltirequelle ceneri. Sono stati chiesti soldi agliazionisti per rendere più solidi i patri-moni, ora si ritorna dagli stessi azionisti -o da nuovi subentranti - per coprire ibuchi di bilancio.Ma i portafogli degli investitori voglionosoddisfazioni, non sacrifici, altrimenti sene stanno ben chiusi. E la necessità direndere più saldi i conti ha in pratica pa-ralizzato l’erogazione del credito: tantogenerosa prima, tanto avara oggi. L’eco-nomia italiana avrebbe bisogno dei soldidelle banche; le banche italiane chie-dono soldi all’economia: un cortocir-cuito paralizzante.Si stanno quindi studiando rimedi che“sturino” il lavandino chiuso, così come ègià accaduto in altri Paesi. Escluso - manon per Montepaschi - l’intervento delloStato (che non ha un euro), si sta ragio-nando o su una “bad bank” che raccolgai crediti “incagliati” del sistema, o sullacartolarizzazione degli stessi, o sulla ven-dita a società specializzate nel recupero.Con effetti tutti positivi: si recupererebbeuna parte di un tutto che rischia di di-ventare niente; si libererebbero risorsebloccate a garantire la copertura di queicrediti; se ne avrebbero di aggiuntivesenza chiederle agli azionisti o al mer-cato.L’importante è che non le chiedano allestremate tasche dei contribuenti; piutto-sto si vada a stanare quei “lupi di PiazzaAffari” che hanno sbranato la solidità dibanche che sembravano saldissime. Losono tuttora, licenziando però migliaiadi dipendenti per “tagliare i costi”, ederogando prestiti solo a chi i soldi ce li hagià.

Nicola Salvagnin

Una cifra colossale, 140mila miliardi delle vecchie lire,sperperata da banchieri disinvolti nel primo decennio del secolo.Ora ci rimangono le ceneri di quei soldi dissennatamente prestati.Si valutano le soluzioni tecnico-politiche,purché non si chiedano soldi alle tasche stremate dei contribuenti FOTO ARCHIVIO SIR

Bad bank e dintorni

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Giovedì 20 febbraio 20144 Primo piano

Cesena Il 20 febbraio la delibera viene messa ai voti in Consiglio comunale

Lotta alla ludopatiaGli esercizi che rinuncianoall’installazione di slotmachine pagheranno metà del canone d’occupazione del suolo pubblico

iù tavolini all’aperto, meno slotmachine. La Giunta di Cesenaha varato, ai primi di febbraio, laproposta di delibera, da

sottoporre al Consiglio Comunale, conla quale prevede uno sconto del 50 percento sulla Cosap per i pubblici esercizicesenati che scelgono di non avere alloro interno dispositivi destinati al giocod’azzardo. E’ già previsto che l’attovenga discusso nella seduta delConsiglio del 20 febbraio. Il provvedimento è scaturito dalladecisione dell’Amministrazione diaderire alla richiesta in tal senso,avanzata a fine gennaio daun’associazione di categoria. “Con questa iniziativa - spiegano ilsindaco Paolo Lucchi e l’assessore alleAttività produttive Matteo Marchi -coniughiamo due elementi che cistanno particolarmente a cuore: da unlato il sostegno alle imprese, dall’altro lalotta alla ludopatia, che purtroppo staassumendo dimensioni sempre piùpreoccupanti anche nel nostroterritorio: basti dire che, in cinque anni,solo il numero delle persone seguite dalSert di Cesena per la dipendenza dalgioco è più che quintuplicato, passandodalle 6 del 2008 alle circa 40 del 2013. Ciè parso giusto individuare unmeccanismo di premio per gli operatorieconomici che attuano scelte capaci didare ricadute positive all’interacomunità. In questo modo, vogliamo,ancora una volta, dimostrarci una cittàcapace di muoversi insieme intorno a

P

Meno tasse ai bar senza “mangiasoldi”

valori forti, che tutti condividiamo.“Da un punto di vista operativo -proseguono il sindaco e l’assessoreMarchi - non appena la delibera saràapprovata, per diffonderel’informazione nel modo più capillarescriveremo direttamente a tutti i titolaridei circa 300 esercizi pubblici di Cesenaper illustrare loro l’iniziativa. Lo scorsoanno sono stati 139 i bar e ristoranti chehanno fatto richiesta di occupazione disuolo pubblico permanente otemporanea, producendo per le casse

del Comune un introito di circa 125milaeuro” Entrando nel dettaglio, la proposta didelibera licenziata dalla Giunta fissauno sconto pari al 50 per cento delcanone di occupazione di suolopubblico a tutti i pubblici esercizi diCesena che non tengono le macchinetteper il gioco d’azzardo all’interno delleproprie attività.Per accedere allo sconto sarà sufficientepresentare il modello di comunicazioneche - dopo l’eventuale via libera delConsiglio comunale - sarà pubblicatosul sito del Comunewww.comune.cesena.fc.it. La detrazionepartirà dal giorno stesso dellacomunicazione.A tutti coloro che opereranno tale sceltaverrà inoltre consegnata una vetrofania,con la quale si intende dare unapubblica visibilità a coloro che operanoscelte in favore del benessere dellacomunità in cui svolgono la propriaattività. Da segnalare che la delibera contienealtre due misure di valenza generale. Laprima è il congelamentodell’indicizzazione Istat della Cosap, ilcui valore anche nel 2014 rimane ailivelli del 2013.La seconda è l’introduzione dellapossibilità di rateizzare il primoversamento della Cosap, soprattutto pervenire incontro a quei pubblici esercizicon occupazioni permanenti, per i qualila prima rata può risultare di importopiuttosto elevato.

In Italia circa 20 milioni di persone hanno giocato con denaro almenouna volta nella vita, la maggior parte di loro senza sviluppare problemi.Esiste una forma di gioco che può diventare un rischio e talvoltadegenerare in una vera e propria dipendenza patologica, con effettinegativi sulla persona, sulla sua famiglia, sugli affetti e su tutta lacomunità. I dati dicono che in Italia le persone che giocano d’azzardo inmodo problematico sono 700mila; tra queste 300mila hanno instaurato

Nel Cesenate 40 persone in cura“È solo la punta dell’iceberg”

una vera e propria dipendenza.Il gioco d’azzardo patologico dal 2005 èentrato a tutti gli effetti tra le dipendenzeseguite dal Servizio per le dipendenzepatologiche (Sert)dell’azienda Usl diCesena, da sempre impegnato ad assisterechi ha problemi con alcol e sostanzestupefacenti.Nel 2008 i soggetti in carico al Sert.T diCesena erano 6, nel 2009 11, nel 2010 16,nel 2011 33, nel 2012 39 e da gennaio adottobre 2013 già una quarantina (31uomini e 9 donne).

“Più in generale si stima, sulla base di datinazionali, che a Cesena il numero digiocatori patologici oscilli fra 700 e 2000 -sottolinea Michele Sanza, direttore del Sertdi Cesena -. Quando si parla di giocod’azzardo patologico si possono fare solodelle stime ad ampio raggio, in quanto chisoffre di questo problema difficilmente loammette e decide di farsi curare. Quindi lepersone in cura presso la nostra strutturasono solo la punta di un iceberg sommerso,la cui grandezza non è facilmentedefinibile”.

Il gioco d’azzardo può degenerare in formedi dipendenza patologica quando si mani-festa un persistente bisogno di giocare e au-mentano in modo progressivo il tempo e ildenaro impegnati nel gioco, fino a condizio-nare in modo significativo gli altri ambiti del-la propria vita.Quando un giocatore diventa dipendente, ilgioco non è più un passatempo, ma divieneun pensiero fisso che l’accompagna per tut-ta la giornata, la persona non riesce a smet-tere di giocare e sviluppa un desiderio irresi-stibile di continuare, nella speranza di vin-cere o di riguadagnare i soldi spesi. Investecosì nel gioco più denaro di quanto si po-trebbe permettere, spesso contrae debiti,tralascia per il gioco impegni familiari, so-ciali o lavorativi.“Il gioco d’azzardo non è sempre pericoloso,molte persone giocano in modo responsa-

bile - dice il direttore del Sert, Michele San-za -. Molte persone, con il tempo, sviluppa-no comportamenti compulsivi nel gioco,molto simili a quelli che si manifestano conla dipendenza da sostanze. Quando il giocod’azzardo diventa un problema, ha conse-guenze pesanti non solo per il giocatore, maanche per la famiglia e il futuro dei figli, sulpiano economico e psicologico. Se il gioco,anziché essere un passatempo, crea soffe-renza, se la mancanza di soldi a causa delgioco condiziona sempre di più la vita quo-tidiana, se i familiari e gli amici vengono in-gannati, è molto importante chiedere aiutoal Sert”.L’accesso al Sert è gratuito e diretto (non si

paga alcun ticket nè ci vuole la richiesta delmedico di famiglia) e possono accedervi inanonimato tutti i cittadini, italiani e stranie-ri con permesso di soggiorno, anche mino-

renni. La presa in carico della persona condipendenza da gioco d’azzardo è prevalen-temente di tipo psicologico, con trattamen-ti individuali e di gruppo. Come in tutte le forme di dipendenza, l’assi-stenza alla persona può prevedere il coin-volgimento della famiglia o della coppia ed ègarantito, se richiesto, il pieno rispetto del-l’anonimato.Chi ha bisogno di assistenza, per se stesso,per un familiare o un conoscente può rivol-gersi al: Servizio dipendenze patologiche(Sert dell’Azienda Usl di Cesena, in via Bru-nelli 540 a Cesena, dal lunedì al venenerdìdalle 8.30 alle 13.30 e il sabato dalle 8.30 alle12.30. Il numero di telefono è lo 0547 352162;mail: [email protected] al Sert, è possibile anche rivolgersi al-l’Associazione giocatori anonimi: per infotel. 338 127.1215.

Usl, a chi rivolgersi Il direttore del Sert di Cesena Michele Sanza mette in guardia dai rischi

Gioco pericoloso per molti. Si smarrisce il senso del reale

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Foto Giuseppe Mariggiò

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Giovedì 20 febbraio 2014 5Primo piano

Cristiano Riciputi

na manifestazioneper contrastare ilgioco d’azzardopatologico, la

cosiddetta “ludopatia”. Siterrà a Cesena il 29 marzoalle 16,30 e partirà dalSincafè di via Marinelli 48per arrivare fino a piazzadel Popolo di fronte alCaffè Agorà e al bar PappaReale, tutti locali senza slotmachine.Promotori dellamanifestazione, Slot Mobper volere usare untermine in voga negliultimi tempi, sono alcuneassociazioni presenti nelterritorio: Verso un mondounito, Cisl Romagna,Agesci Cesena, Umanitànuova, Chiesa cristianaavventista del 7° giorno.Si sono poi aggregati altrerealtà, a partire dallaCommissione diocesanaGaudium et Spes, e ancheAzione cattolica, Acli,Arci, Il Mosaico, CittàNuova, Avvenire, BenignoZaccagnini, Scienza e VitaCesena, QuartieriCesuola e Oltresavio, Acli,Agenzia Avventista Adra, Cvs,Viaterrea, San Vincenzo De Paoli,Amici del monte, Acat, Auser, Cgil,Centro per i diritti del malato, Anglad,Istituto di Bioetica.“Siamo già un bel gruppo - sottolineaAntonio Pacchierini, uno delle animedell’iniziativa - e siamo tutti uniti percontrastare le slot machine e il giocopatologico. Chiariamo subito:comprare un paio di “Gratta e Vinci”alla settimana non ha mai fatto male anessuno, ma sappiamo di anziani chehanno sperperato così la pensione diun mese. E la crisi economica,paradossalmente, ha favorito il gioco:

invece di mettere da parte più denaro,molta gente ha cominciato a giocarecon più assiduità nella speranza divincere. Ma chi vince è sempre ilbanco”.In particolare il gioco elettronico,quello delle slot machine, èun’aberrazione del gioco. La personapassa ore e ore guardando unoschermo, si estrania, mette soldi incontinuazione ed è del tutto inerte.Guarda dei simboli passare davantiallo schermo e, ogni tanto, lacombinazione la fa vincere.“Qualcosa si sta muovendo - continuaPacchierini - e la gente sta capendo la

gravità della situazione. Slot Mob è unainiziativa aperta, realizzata da cittadinimobilitati per il buon gioco contro lenuove povertà e la dipendenza dalgioco d’azzardo. Il dilagante eirrazionale affidarsi alla ‘dea fortuna’sta creando nuove vittime. Si rovinanofamiglie, si riempiono i centri di curadelle Asl, si arricchiscono lemultinazionali del gioco d’azzardo e sicrea un terreno fertile per l’azionedella criminalità organizzata. Il 29marzo avremo come punto dipartenza e arrivo dei bar che hanno,per scelta, messo al bando lemacchinette dai loro locali. In questi

esercizi si è invitati aconsumare qualcosa perdare un segno tangibileche il rinunciare al sicuroincasso che procura unaslot machine può portare aforme promozionali chepartono da scelte coscientidi cittadini e possono inparte compensare imancati guadagni didecisioni moralicoraggiose”.Nella piazza sarannoproposti ai presenti dei“giochi dimenticati”tradizionali e sotto ilporticato del ComuneLuigino Bruni, cofondatoredi Next Economia, parleràdella realtà delledipendenze dal gioco.Verranno eseguiti dei brani

musicali dal maestroMichelangelo Severi.Pacchierini aggiunge chein media un esercentericava 800 euro al meseda ogni slot che ha nelproprio locale. “Alcunititolari di bar si sono diospitare questemacchinette, ma hannosottoscritto il contrattoanni fa, quando ilfenomeno era circoscritto

e i giocatori patologici quasiinesistenti. Il fatto è che i contrattiprevedono penali salatissime percoloro che vogliono recedere e spessosi tratta di contratti decennali”.Il gioco patologico è trasversale,colpisce dai più giovani fino aglianziani. In genere i pensionatipreferiscono i Gratta e Vinci, mentre ipiù giovani frequentano le saleVideolottery o i bar con le slot. “Inentrambi i casi - conclude Pacchierini- c’è gente che si è rovinata e harovinato la propria famiglia. Tuttidobbiamo impegnarci per contrastarequesto fenomeno”.

U

Sabato 29 marzo Slot Mob in centro a Cesena, hanno aderito tante associazioni

Uniti contro il gioco patologicoAntonio Pacchierini: “Con la crisi le persone giocano sempre di più. Ci sono anziani chesi sono ’mangiati’ la pensione con i Gratta e Vinci. I giovani giocano con le slot machine

“Il banco vince sempre”Luci e parole in una sala slot

● Cronaca di una serata in una sala slot delcomprensorio cesenate. Tra luce bassa,odore di fumo e dialoghi fugaci

● Un giovane: “Gioco seguendo regoleprecise. Ma riconosco che il ‘confine’è labile”. E il gestore...

l numero delle slot a disposizionein sala è ‘portafortuna’ perantonomasia: tredici. Tante sonole ‘macchinette’ della sala slot da

dove ha inizio il nostro breve ‘viaggio’in queste attività che negli ultimianni hanno aperto i battenti, in nettacontrotendenza rispetto al restantepanorama commerciale. È una delletante nel comprensorio cesenate,non la più grande e nemmeno la piùpiccola. Con le sue luci soffuse, leslot machine lungo tutto il perimetrodelle pareti colorate, le comodepoltrone in pelle rossa e l’insistenteodore di fumo ne rappresenta unesempio tipico.C’è chi entra, si guarda attorno, dàun paio di veloci ‘colpi’ a un qualsiasipulsante di una delle slot - così comesi potrebbe dare una ‘pacca’ sullaspalla di un amico - ne raccoglie il‘saluto’ con uno speciale giro di lucilead e se ne esce. Niente di più. Lebriciole nel vassoio dei biscotti, adisposizione solo dei clienti chegiocano, come specifica uno dei tanticartelli appesi in sala - tra divieti,

I vademecum e ‘a chi rivolgersi se...’ -dicono che altri hanno giàapprofittato.Nel giorno dedicato agli innamorati(14 febbraio), c’è una coppia digiovani che qui trascorre buonaparte di inizio serata. Lei gioca e luiguarda. “Il faraone”, “Re Artù”, “Partynight” … lei cambia e varia tipo dislot e lui, galante ‘segretario’, si prestaall’incasso dei ticket rilasciati dalleslot e fa la spola con la colonninacambia-soldi. Poche parole tra loro,nessuna a chi li ha avvicinati peralcune domande… Così come -schiva e sfuggente - la giovaneragazza straniera impegnata a‘strucare e’ butòn’ del Mummy’sgold. Forse - penso - ho propriobisogno di quel ’buona fortuna’rivoltomi simpaticamente dalgiovane addetto all’ingresso nelmomento in cui mi sono avvicinataai giocatori. E in effetti da lì a pocoentra un giovanotto il cuiabbigliamento dice di una giornatadi lavoro trascorsa in un qualchecantiere edile. Sguardo attento e

appena una smorfia alla vicina(vicina?) vincita. Originario di unacittà del nord, ha trovato lavoro direcente presso un’azienda locale e“capita, una volta alla settimana, perventi euro circa di ’giocata, di faretappa nella sala”, dice il giovanedurante una delle poche pause. “Misento di avere sufficienteautocontrollo. Anzi, ho ben presentel’esperienza di un amico della miacittà di origine che fremevanell’aspettare il sabato sera perpoterlo trascorrere davanti alle’macchinette’. Dopo aver persodavvero tanti soldi in poco tempo, eresosi conto che da solo non riuscivaa venirne fuori, ha iniziato unpercorso di cura. Quello che èsuccesso a lui mi fa dire che, giocati iventi euro, mi devo fermare.Dipende con quale mentalità si entrain una sala gioco: qui non c’ènessuna possibilità di business, ilbanco vince sempre, la perdita èpraticamente certa. Ma mi rendoconto che i ’confini’ sono moltolabili…”.

“Piuttosto che demonizzare queste sale slot, credo siameglio puntare il dito contro i ‘Gratta e Vinci’ - tiene apuntualizzare uno dei gestori della sala - più allaportata e procurabili con abbondanza di scelta in ogniedicola. La mia mamma cinquant’anni fa giocava alLotto, io faccio qualche ‘legata’ di partite on line, ilgioco è sempre stato di ‘famiglia’ e per questo ho sceltoquesto mestiere, ma nel rispetto delle regole e semprein certi limiti”. “E una vera truffa legalizzata dallo Stato,che incassa il 35 per cento sulle giocate - prosegue ilgestore - sono i giochi on line. Conosco un giovane cheha perso 18mila euro con le scommesse on lineeffettuate dal proprio pc, nel proprio salotto, conaccanto i familiari ignari di quanto stesse accadendo.Solo quando la somma persa era diventata ingestibile,ne ha parlato. E la mia preoccupazione ora è - ripianatoil debito e aperto un percorso di cura al Sert - … sevuole prendersi la rivincita?”.

Sabrina Lucchi

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Pippofoto

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Giovedì 20 febbraio 20146 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale,

San Paolo, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Madonnadel Fuoco, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9,00 Istituto San Giuseppe

(corso U. Comandini)Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Bagnile,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del Cimitero17.00 Cappella ospedale

Bufalini18.00 Cattedrale, Osservanza,

San Rocco, San Domenico18.30 Cappuccini, San Pietro

19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

Luzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,Sant’Egidio,Villachiaviche, Diegaro,Madonna delle Rose,Bulgarnò, San Mauro inValle, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Pio X, Gattolino,

Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Ruffio,Pioppa, Ponte Pietra,Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 Gatteo a Mare20,30 Sala, Villalta

Festivi: 8 Bagnarola, SanGiacomo, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15

Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe), 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.

ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villadi Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

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Tiratura del numero 6 del 14 febbraio 2014: 7.747 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17 di martedì 18 febbraio 2014

Domenica 23 febbraio - Anno AVII Domenica del Tempo OrdinarioLv 19,1-2.17-18Salmo 1021Cor 3,16-23Mt 5,38-48

“Porgi l’altra guancia!”. Quantevolte questa massimaevangelica è stata assunta

come la prova più eloquente che ilCristianesimo è la religione dei deboli,dei vinti, fatta per chi non ha voglia dicombattere, di farsi giustizia, dirivendicare il proprio valore, comesosteneva il filosofo Nietzsche.In effetti, l’invito a porgere l’altraguancia sembrerebbe tradire una resaingiusta, alimentare il senso dellarassegnazione e della passività di fronteai torti subìti: se uno non si difende,come si potrà fermare la spirale dellaviolenza e dell’ingiustizia?Il sistema legislativo antico in uso pressogli ebrei contemplava la possibilità difarsi giustizia privatamente, senza peròsuperare l’entità dell'offesa ricevuta,secondo la celebre formula “occhio perocchio, dente per dente”, meglio notacome “legge del taglione”. Anche se, aprima vista, tale legislazionesembrerebbe favorire la violenza, inrealtà era un tentativo di arginare lavendetta privata, in modo tale che colui

che aveva subìto un torto non restituissecon gli interessi il danno subìto.Gesù cambia dal di dentro l’orizzontelegislativo: non si accontenta dicontenere la vendetta e che vengasostituita con la giustizia o con il buonsenso. No, lui vuole che si superi lagiustizia e che si arrivi al perdono. Noncon un atteggiamento passivo, con unaresa, ma, al contrario, con unatteggiamento attivo. Per capire benecosa significa questo invito, occorreguardare al comportamento di Gesù: difronte alle percosse subite dai soldatidurante il processo, Gesù non si ribellò,né si vendicò, ma chiese spiegazioni. Èquesto il senso dell’invito: nonalimentare la violenza con altraviolenza, non prestarsi al gioco delleprovocazioni, ma sforzarsi di spezzare laspirale della violenza con la ragione, conil dialogo.Questo versetto del Vangelo fu preso allalettera da Gandhi, il padre dell’Indiamoderna. Anzi, fu proprio questopassaggio a ispirargli la pratica della“non-violenza”, che diffuse a tal puntoda farne l’atteggiamento di un popolointero e da condurre, poco a poco,l’India all’indipendenza dall’Inghilterra,subito dopo la seconda guerramondiale. Segno che l’invito di Gesùnon vale solo per le relazioni individuali,ma anche per i rapporti internazionali.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNORECon la ragione spezzare la spirale della violenza

lunedì 24 febbraiosan SergioGc 3,13-18; Sal 18;Mc 9,14-29

martedì 25san CesarioGc 4,1-10; Sal 54;Mc 9,30-37

mercoledì 26san ClaudianoGc 4,13-17;Sal 48;Mc 9,38-40

giovedì 27san Gabrieledell’AddolorataGc 5,1-6;Sal 48;Mc 9,41-50

venerdì 28san RomanoGc 5,9-12; Sal 102;Mc 10,1-12

sabato 1 marzobeata GiovannaM. BonomoGc 5,13-20;Sal 140;Mc 10,13-16

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOConsiglio pastorale diocesanoDomenica 23 febbraio alle 15 incontro in SeminarioSecondo il calendario dell’anno pastorale, il Consigliopastorale diocesano è convocato per domenica 23 febbraiopresso il Seminario vescovile, in via del Seminario 85, aCesena. Dopo l’accoglienza (ore 15) e la preghiera, il vescovoDouglas introdurrà il tema dell’Anno dedicato all’Eucaristia(2015). Alle 16 seguiranno i lavori in assemblea e alle 17monsignor Walter Amaducci introdurrà sui cinque ambiti diVerona. A seguire, laboratori e ripresa in Assemblea. Alle 18,20riflessioni del vescovo Douglas, preghiera e conclusione.

Giornata di inizio Quaresima per giovani e giovanissimiDomenica 9 marzo, ritrovo in quattro punti alle 14,30“Cosa cerchi?” è il tema della giornatadi inizio Quaresima.L’appuntamento, rivolto in modoparticolare a giovani e giovanissimi,vedrà la partenza da quattro zonediverse: Ponte Abbadesse dalparcheggio cimitero; Zona Valle delSavio, Dismano e Sarsinate, Alta valle:dalla parrocchia dell’Osservanza;Zona Cervese-Ravennate: dalloStadio “Manuzzi”; Zone Rubicone-Rigossa e del Mare: dalSeminario. Alle 15, cammino guidato verso l’Abbazia delMonte, dove sarà rappresentato lo spettacolo “Testimonioculari”; a cura di Angelo Franchini. A seguire, riflessione delvescovo Douglas e aperitivo (ore 18,30 circa).

Giovani e adulti, corso diocesano di catechesiIn preparazione al sacramento della ConfermazioneHa inizio sabato 22 febbraio (e si concluderà il 5 aprile) il corsodi catechesi in preparazione al sacramento dellaConfermazione, per giovani e adulti. Il corso si svolgerà pressole opere parrocchiali della Cattedrale di Cesena (piazzetta donRavaglia, accanto alla chiesa dei Servi), dalle 18 alle 19, ognisabato. La celebrazione della Cresima è programmata perdopo Pasqua. Guiderà l’incontro don Giordano Amati. Per infoe iscrizioni, tel. 0547 21173, 339 4228650.

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Giovedì 20 febbraio 2014 7Vita della Diocesi

In breveConvegnoMaria Cristina di SavoiaNell’ambito delle attività culturali e religiose delConvegno, martedì 24 febbraio alle 16 si terrà laconferenza del professor don Dante Piraccini chetratterà il tema: “ Perché l’arte parla di Dio”. Laconferenza si terrà presso la sala Caciaguerra dellaBanca di Cesena, in viale Bovio a Cesena. L’incontroè aperto a tutti.

i terrà lunedì 24 febbraio, dalle 18,30alle 21,30 (previsto break con piccolo

rinfresco) l’incontro promosso dallaCommissione diocesana “Gaudium etSpes” e dal Progetto Policoro, con tema“Un mondo diverso è possibile”.Il percorso di formazione all’impegnosociale e politico è rivolto in modoparticolare a tutti gli uomini e donne,giovani e adulti di “buona volontà” dellaZona pastorale del Mare. Le parrocchieparticolarmente coinvolte sono quindi:Bagnarola, Cannucceto, Gatteo,Sant’Angelo in Salute, San Giacomo,Santa Maria Goretti, Santa Maria Madredella Chiesa (Boschetto di Cesenatico),Sala, Villalta e Villamarina-Gatteo Mare.L’incontro di lunedì 24 febbraio avrà cometema “La dignità della persona umana” el’arcivescovo di Ravenna monsignorLorenzo Ghizzoni come relatore. È ilsecondo appuntamento del percorso“itinerante” nelle varie parrocchie e siterrà negli ambienti parrocchiali di SanGiacomo di Cesenatico.Per info: Giovanna, 349 6069844,William, 329 9057293.

S

San Giacomo di Cesenatico

Incontro diformazioneall’impegnosociale

Caritas, a Gambettolaincontro ZonaleSi tiene venerdì 21 febbraio alle 20,45, nellachiesa di Gambettola e nella vicina “Casa delragazzo”, il laboratorio rivolto ai referentiCaritas delle parrocchie della Zona pastoraleRubicone-Rigossa, con tema “Comunione nellacarità”.Alle 20,45, nella chiesa parrocchiale: Veglia dipreghiera. Sono invitate le comunitàparrocchiali della Zona pastorale; in specialmodo, coloro che svolgono un servizioparticolare: non solo gli operatori Caritas, maanche i ministri straordinari dell’Eucaristia,catechisti, lettori, cantori...Alle 21,30, nell’adiacente “Casa del ragazzo”,incontro per gli operatori delle Caritasparrocchiali della Zona, per un momento diverifica e condivisione.

Pellegrini e forestieri insiemePer riflettere sul tema del viaggio

na prof., una suora,sette ragazze e unmusicista ... chi siamo?

Siamo i Pellegrini e iForestieri che il prossimovenerdì 21 febbraioreplicheranno a Cesena illaboratorio teatrale giàpresentato alla secondaedizione del FestivalFrancescano riminese.Che ci facciamo insieme?Cosa ci accomuna? Il FestivalFrancescano direte voi! Ma ioche sono una delle pellegrinevi dirò che dietro l’evento delFestival c’è molto altro: c’è lavoglia di stare con e in mezzoai giovani, l’intenzione di darvoce alle paure, alleemozioni e alle gioie dellavita degli studenti e... perchéno... la passione per larecitazione e il desiderio difare qualcosa di bello e diprezioso per gli altri.L’avventura del nostrogruppo inizia nell’estate2012 quando a farciincontrare è la vita di unaSanta ... “Chiara... menteTrasgressiva”. Chiara d’Assisi,una giovane del 1200 che conle sue scelte radicali rompegli schemi convenzionali pervivere una vita autentica efelice nella preghiera e alservizio di Dio e che tutt’oggicon la sua storia provoca neigiovani lo stesso stupore ecrea gli stessi interrogatividel suo tempo.Portare in scena la vita diSanta Chiara è stata

un’esperienza arricchente.Tra una prova e l’altra, sullenote di flauto e violino,abbiamo vissuto tanteemozioni, ci siamo ritrovatispesso con la lacrimuccia dadonne romantiche e sensibilie ci siamo fatti delle sanerisate in nome di una bella enascente amicizia.Non contenti“modestamente” degliapplausi ricevuti alla primaedizione del festival, siamoritornati in scena con unanuova proposta e un nuovomessaggio rivolto ai giovani.Questa volta a guidarci non èla vita esemplare di un uomoal servizio di Dio; il filo rossodella storia è la quotidianitàdi una giovane d’oggi inprocinto di fare delle scelteimportanti per il suo futuro,ma è bloccata da tante pauree incertezze, davanti a lei c’èuna montagna da scalare contenacia, passione e fiducia inse stessa e negli altri.La storia di una studentessao di un qualsiasi viaggiatoreche lungo il suo camminopotrebbe incontrarei pellegrini di questavicenda e a cui consigliamodi venire a conoscerli nonsolo per applaudirli, maanche per condividerne lagioia e lo spirito diavventura.Vi aspettiamo venerdì 21febbraio alle 21 presso ilCantiere 411, in via Mami411 a Cesena.

U

Incontro al Cantiere 411 delle Suore della Sacra Famiglia, a CesenaVenerdì 21 febbraio alle 21 un appuntamento aperto a tutti

enerdì 21 febbraio alle 21, presso il Cantiere 411(via F. Mami, 411, Cesena), l’associazione “Il

Pellicano” e la Fuci (Federazione universitaria cattolicaitaliana) presentano“Pellegrini, forestieri”un incontro-spettacolo per riflettere sul tema delviaggio come metafora della vita, in cammino fisico espirituale.Dalle 21 alle 21,45 ci sarà lo spettacolo; seguirà unconfronto fra i partecipanti fino alle 22,45.

V

Incontro-spettacolo

andata in scena nel pomeriggio didomenica 16 febbraio al TeatroCarisport di Cesena la gara canora

organizzata dall’Azione Cattolica. Un“gradito ritorno” dopo una pausa forzatadi oltre due anni dovuta all’inagibilità delluogo. Quattordici le parrocchiepartecipanti che si sono date battaglia asuon di coreografie, scenografie einterpretazioni a dir poco sensazionali,facendo tutte riferimento al tema dellaTre giorni Giovanissimi che si è svolta aPadova a fine dicembre: “La libertà. Aquale gioia siamo chiamati?”.Alla fine di una serrata competizione haprevalso il gruppo della parrocchia diSant’Egidio con la canzone “Mentre TuttoScorre” dei Negramaro, ottenendo

È

Azione Cattolica, Gara canoraper stare insieme con gioia

Teatro Carisport Cesena: 14 gruppi parrocchiali hanno cantato e ballato...

consensi unanimi dai giudici e daglispettatori. Sono state inoltre premiate laparrocchia di San Paolo con la canzone“Stardust” per la miglior coreografia, e lanew entry Villachiaviche perl’interpretazione canora con il pezzoafricano “Salelaka Mokonzi”. Infine, notadi merito alla Zona Mare che si èaggiudicata il premio per la migliorinerenza al tema grazie alla canzone “È lalibertà” interamente scritta da loro sullabase di una hit degli One Direction.Infine, un plauso particolare a tutte leparrocchie che si sono messe in giocoancora una volta, per ricordare il verospirito di questa manifestazione:ritrovarsi, come tutte le grandi famigliefanno. Famiglie in cui i giovani che hanno

ballato, cantato, recitato sono il futuro ela speranza. Come ricorda papaFrancesco, i giovani di Ac vogliono essererealmente “protagonisti della storia”e anche in questa occasionehanno fornito ottima prova.

IL GRUPPO DELLA PARROCCHIA DI SANT’EGIDIO HA VINTO LA GARA CANORA DI ACCON L’INTERPRETAZIONE DEL BRANO “MENTRE TUTTO SCORRE”

GRUPPO DELLA PARROCCHIA DI SAN GIORGIO DI CESENA

RESPONSABILI DI AC E PRESENTATORI, INSIEME SUL PALCODURANTE LA GARA CANORA. SUL SITOCORRIERECESENATE.IT È DISPONIBILE AMPIA FOTOGALLERY

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Giovedì 20 febbraio 20148 Speciale Visita Pastorale

Parrocchia di San CarloIl vescovo Douglas in visita

uemilacinquecento abitanti lungola Valle del Savio, in mezzo allacampagna cesenate e a pochi mi-

nuti dal centro cittadino. San Carlo di Ce-sena si presenta come realtà vivace ecompleta. Da 12 anni guida la parrocchiadon Giovanni Savini che oltre al paese se-gue, prestandovi servizio, anche le chiesedi Roversano (250 persone) e San Maman-te (130). “Quando arrivai qui lo definii‘paese folclore’ – dice scherzando donGiovanni –. Si tratta di una realtà viva, ca-ratterizzata non solo da belle persone mada veri e propri personaggi”.San Carlo ha una grande tradizione di fe-de. “Era considerata la mosca bianca dellazona – spiega don Giovanni –. Qui il catto-licesimo era ben radicato. All’inizio pensaiper via della figura di Eligio Cacciaguerra.Poi mi resi conto che c’erano e ci sono fa-miglie radicate nella fede, una fede sem-plice manifestata con l’amore a Cristo, al-la Madonna, ai Santi, alla Chiesa. E donFederico, il mio predecessore, ha avutograndi meriti in questo”. Catechesi e at-tenzione alla Parola, ma anche un percor-so educativo per i giovani e le famiglie. Laparrocchia di San Carlo, infatti, è sede del-la Società dell’Allegria e di una scuola dimusica dedicata ad Agostina e Benito Sa-vini, genitori di don Giovanni. “Mi hannoinsegnato a ‘cantare’ la vita – racconta ilparroco – La scuola ha 50 allievi ed è diret-ta dal maestro Adamo Scala che dirige an-che il coro parrocchiale”.La Società dell’Allegria nasce nel 1973 co-me una sorta di centro estivo. Una propo-sta educativa per i ragazzi durante il pe-riodo estivo che negli anni è cresciuta e hacoinvolto giovani di parrocchie differenti,specialmente di Macerone, Cesenatico,Gatteo Mare, e San Carlo appunto e svolgeattività anche in inverno.In parrocchia le proposte per i più giovanisono diverse. I bambini delle elementari siincontrano tutti i sabati per la catechesi.Per loro è previsto anche un momento diadorazione comunitario in chiesa, le pro-ve del ‘piccolo coro’ e la proiezione di unfilm (ogni quindici giorni) in teatro. I ra-gazzi delle medie si vedono per un incon-tro e la catechesi settimanale. Per loro so-no stati pensati momenti di aiuto e poten-ziamento allo studio in varie materie, co-me lingue e matematica. I ragazzi dellesuperiori si incontrano ogni quindici gior-ni e insieme a don Giovanni organizzanouscite che ‘staccano’ dall’ordinario. Sulterritorio sono presenti diversi gruppi:Azione Cattolica, un gruppo Scout che fariferimento al Lugaresi, famiglie di Comu-nione e Liberazione che fanno catechesi

D

tutti i venerdì. Sempre a proposito diadulti, “da qualche anno è nata la‘Scuola per la famiglia’. Una volta al me-se ci si incontra con chi vuole fare uncerto percorso. C’è una parte spiritualee una parte di discussione con un ospi-te”.La comunità di San Carlo è una comu-nità generosa. Diverse le iniziative a fa-vore dei meno abbienti. La carta postepay parrocchiale è una di queste.“Ognuno liberamente versa una som-ma. Aiutiamo così le famiglie del postoa pagare le bollette o a far fronte ad al-tre spese. Non è il parroco che aiuta -sottolinea don Giovanni – ma è il popolo cri-stiano di San Carlo”. Anche il ‘Progetto Gem-ma’ (“seguiamo una famiglia in difficoltàeconomica”) va in questa direzione. Unaspetto bello della gente locale, sottolinea ilparroco, è “la cura che si ha verso gli amma-lati. Vengono seguiti, le famiglie cercano ditenerli in casa per assisterli al meglio. Si trat-ta di una bellissima testimonianza e di unaforte riconoscenza verso l’anziano”. A San

Da domenica 23 a domenica 2 marzomonsignor Regattieri visiterà la comunitàguidata dal parroco don Giovanni Savini

CALENDARIO VISITA PASTORALEPARROCCHIA DI

SAN CARLOdal 23 al 2 marzo

Domenica 23 febbraio• ore 11: Inizio Visita Pastorale con Messa • ore 12,30:Pranzo con la scuola per la fami-

glia• ore 19: Incontro con i giovani• ore 19,30: Cena

Lunedì 24 febbraio• ore 9: Visita alla Scuola dell’infanzia, ele-

mentare e media• ore 11,30: Incontro con i sacerdoti della

fraternità “Card. Schuster”• ore 12,30: Pranzo• ore 15: Incontro con alcune aziende• ore 21: Incontro con il Consiglio per gli Af-

fari Economici e Pastorale

Martedì 25 febbraio• ore 16: Incontro con la Comunità Papa

Giovanni XXIII• ore 20,30: Catechesi per Giovani e Adulti• ore 21,30: Incontro con il coro

Mercoledì 26 febbraio• ore 14,30: Incontro con i ragazzi delle

medie• ore 15,30: Incontro con i ragazzi dell’ora-

torio• ore 21: Incontro con i Comitati della par-

rocchia

Giovedì 27 febbraio• ore 9,30: Incontro con i sacerdoti della

Zona Pastorale Valle Savio-Dismano• ore 15: Visita al cimitero • ore 16: Incontro con la Scuola di Musica• ore 21: Incontro Consiglio Past. Zonale

Venerdì 28 febbraio• ore 9: Visita agli ammalati• ore 15: Visita agli ammalati • ore 21: Scuola di Comunità

Sabato 1 marzo• ore 14,30: Incontro con le elementari e i

catechisti• ore 17,30: Saluto agli sportivi• ore 18: Scuola di Cristianesimo

Domenica 2 marzo• ore 9,30: Messa a San Mamante• ore 11: Messa a San Carlo, ammissione tra

i candidati al Diaconato permanente di Massimo Sangiuliano e conclusione dellaVisita Pastorale

ZONA PASTORALE VALLE DEL SAVIO-DISMANO - UNITÀ PASTORALE N. 19

ESTERNODELLA CHIESA

PARROCCHIALEDI SAN CARLO

DI CESENA.

SOTTO,DON GIOVANNI

SAVINI,PARROCO

A SAN CARLODAL 2002

Carlo è presente la Scuola dell’Infanzia“Bambino Gesù”, la parificata cattolicagestita dalle suore Ancelle del SacroCuore con più di 90 bambini. “Difficil-mente a San Carlo si trova un bambinoche non sa le preghiere. Grande meritoè di questo istituto guidato da suor Raf-faella, la direttrice, con la quale c’è unaproficua collaborazione”. Interscambiomolto bello è anche quello intrapresocon gli ospiti della Comunità Terapeu-tica Papa Giovanni XXIII per recuperodi ex tossicodipendenti. “Sono unaquindicina, seguiti da una équipe dieducatori. Li incontro per le confessio-ni e li invito a portare la loro testimo-nianza in alcuni gruppi”. La partecipazione alla messa domeni-cale si assesta intorno al 20 per cento.Don Giovanni, che è anche insegnanteal Liceo Scientifico, si sofferma sui gio-vani. “Vanno a messa, ma pare chequesto non incida sul loro vivere. Miaccorgo della fatica dei giovani a fidarsidi una realtà che vedono astratta. Mavedo anche la loro sete. Una sete di Ve-rità, di maestri e di testimoni”. A San Carlo le persone sono perlopiùoccupate in agricoltura (circa il 30 percento, comprendendo anche una buo-na fetta di coloro che lavorano pressol’azienda Amadori) nell’artigianato enell’impiego pubblico. La chiesa è de-dicata a San Carlo e la festa parrocchia-le è il 16 luglio, quando si celebra laMadonna del Carmine. Vanto per il ter-ritorio è il grande presepe sulla collinadi Roversano che ha fatto registrare cir-ca 15mila presenze durante le recentifeste natalizie.

Michela Mosconi

A chiusura della sua vi-sita pastorale alla par-rocchia di San Mauro inValle, il vescovo DouglasRegattieri, domenica 2febbraio, ha istituito let-tore Aldo Stucco, parroc-chiano di San Mauro. Sposato con Anna, AldoStucco ha due figli ed èun nonno felice.Fra i suoi compiti comeministro istituito vi è nonsolo la proclamazionedelle letture dall’ambo-ne (non il Vangelo), maanche la cura della pre-parazione, compresa ladizione, dei fedeli chedevono proclamare leSacre Scritture. Il Lettorepuò anche proporre leintenzioni della preghie-ra universale durante lecelebrazioni liturgiche.

Visita a San Mauro in Valle | Aldo Stucco lettore

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Giovedì 20 febbraio 2014 9Vita della Chiesa

Catholicadi Stefano Salvi

ANCORA UNA STRAGEIN NIGERIASecondo l’agenzia Fides, nella notte fra sa-bato 15 e domenica 16 febbraio 100 persone,per lo più cristiane, sono state uccise da uo-mini armati appartenenti a un gruppo fonda-mentalista islamico nel villaggio di Izghe,nello Stato nordorientale del Borno, al con-fine con il Camerum.

DIALOGO ECUMENICOE INTERRELIGIOSO A ISTANBULIl 31 gennaio a Istanbul è stato presentato illibro “Aziz Pavlus”, “San Paolo”, che contienele venti catechesi, tradotte in turco, che Be-nedetto XVI ha dedicato nell’anno paolino(2008-2009) all’”apostolo delle genti”. Il libro,stampato anche grazie al contributo di “Aiutoalla Chiesa che soffre”, contiene la dupliceprefazione del Patriarca Ecumenico di Co-stantinopoli Bartolomeo I e del cardinale An-gelo Scola, arcivescovo di Milano, presentialla presentazione del volume, assieme amonsignor Louis Pelatre, vicario apostolicodi Istanbul dei Latini e a due docenti musul-mani dell’Università di Istambul: NiyaziOktem, che insegna Filosofia del diritto, edErendiz Ozbayoglu, professoressa di lingua eletteratura latina. Il Patriarca Bartolomeo I hadetto durante l’incontro, promosso dallaFondazione Oasis: “Siamo certi che le venticatechesi del grande teologo papa BenedettoXVI edificheranno e illumineranno”. Il pro-fessor Oktem ha dichiarato: “Per me che sonomusulmano questo incontro è uno dei piùimportanti della mia vita, dedicata da oltretrent’anni al dialogo. Noi discendiamo daAbramo e secondo il mio credo l’Islam è l’ul-timo gradino della fede che deriva daAbramo. Anche per me Paolo è un santo, ungrande uomo dell’Anatolia che ha annun-ciato il monoteismo nella mia terra. Anche glistudiosi di religione musulmana lo devonoriconoscere. Il Corano sostiene che il Para-diso non è un club per soli musulmani, ma èaperto a tutte le persone giuste. Questo èl’orizzonte all’interno del quale dobbiamoguardarci e dialogare”.

I CRISTIANIE LA PROTESTA DI KIEVIl 9 febbraio in Piazza Maidan a Kiev inUcraina 150mila persone si sono radunateper protestare contro il presidente Yanuko-vic, filo russo, e per chiedere una politica filoeuropea. Il giornalista Luca Fiore, che erapresente, sul sito www.tracce.it il 12 febbraioha scritto: “A differenza di qualsiasi adunatapolitica in Europa occidentale, quella di Kievè iniziata con l’intervento dei rappresentantidelle Chiese ortodosse, di quella greco–cat-tolica e di protestanti e musulmani. I mes-saggi sostanzialmente erano di caratterespirituale e condannavano qualsiasi tipo diviolenza. Prima di passare la parola ai poli-tici, la piazza ha recitato il Padre nostro”.L’agenzia “AsiaNews” del 14 febbraio in unarticolo intitolato “Ucraina, tutte le Chieseunite a fianco dei manifestanti” ha pubbli-cato gli interventi di tre diversi rappresen-tanti delle comunità cristiane che sono laChiesa greco-cattolica e quelle ortodosseucraine legata al Patriarcato di Mosca e al Pa-triarcato di Kiev, profondamente divise fraloro. Il rappresentante della Chiesa greco-cattolica, dopo avere spiegato che i rappre-sentanti delle Chiese si trovano in piazzaMaidan su invito dei manifestanti, ha affer-mato: “La Chiesa parla a tutti della necessitàdi una protesta pacifica e del dialogo. Siamodiventati mediatori e all’incontro con l’oppo-sizione, il Consiglio delle Chiese e delle orga-nizzazioni religiose dell’Ucraina ha dato lasua benedizione ai colloqui con il presidentee noi abbiamo spiegato in piazza Maidanquesta decisione”.

● Papa Francesco, in piazza San Pietrocon 25mila fidanzati, ha festeggiatovenerdì 14 febbraio San Valentino

● Sua la proposta di rivisitare la preghiera delPadre Nostro ad uso e consumo delle coppieche hanno il coraggio del “per sempre”

l segreto di un buon matrimonio?“Il marito ha il compito di fare piùdonna la moglie, la moglie ha ilcompito di fare più uomo il

marito”. Perché “è bello, per i figli,vedere un papà e una mamma chesono cresciuti insieme”. Guardalontano, il Papa. E non ce la fa proprio arimanere nel testo che ha scritto: “Videvo dire una cosa, le domande misono arrivate in anticipo, e così hoavuto tempo per prepararmi”, confidada subito alla piazza. Per un’altra delle“prime volte” a cui ci ha ormai abituato- non era mai accaduto che unPontefice “festeggiasse” san Valentinoinsieme con oltre 25mila fidanzati,provenienti da 30 Paesi del mondo -papa Francesco sceglie di risponderealle domande di tre coppie. E lo faattingendo a piene mani dal vissutoquotidiano di chi si sta preparando almatrimonio cristiano, ma anche di chiil “grande salto” l’ha già fatto. “L’amorequotidiano degli sposi è il vero panedell’anima”, dice a braccio,consegnando come “vademecum” aifidanzati le tre parole già raccomandatealle famiglie: “permesso, grazie, scusa”.Rispolvera parole antiche e sagge,come cortesia e gratitudine - “lagratitudine è un fior che cresce in terranobile”, gli hanno insegnato a BuenosAires, “è necessaria la nobiltàdell’animo, perché cresca questo fiore”,suggerisce ancora fuori testo. Fa unelenco dettagliato delle occasioni,infinite, in cui in una coppia occorretrovare il coraggio di dire grazie e scusa.Chiede “sobrietà” nella celebrazionedel matrimonio. Non ha in mente una“famiglia perfetta”, perché una famigliaperfetta non esiste, figuriamoci unasuocera perfetta, scherza con i presenti.Infine, una proposta che nella suasemplicità - profonda - apparerivoluzionaria: riformulare il Padre

nostro proprio per i fidanzati eper gli sposi: “Dacci oggi il nostroamore quotidiano”.

“Non dobbiamo lasciarci vinceredalla cultura del provvisorio”.Rispondendo all’argomento dellaprima domanda rivoltagli da unacoppia proveniente da Gibilterra, ilPapa ha spiegato che “non è solo unaquestione di durata! Un matrimonionon è riuscito solo se dura, ma èimportante la sua qualità. Stare insiemee sapersi amare per sempre è la sfidadegli sposi cristiani”. Oggi, invece,“tante persone hanno paura di farescelte definitive, per tutta la vita,sembra impossibile. Oggi tutto cambiarapidamente, niente dura a lungo… Equesta mentalità porta tanti che sipreparano al matrimonio a dire: stiamoinsieme finché dura l’amore”.

Il Padre Nostro per gli sposi. “Gli sposipossono imparare a pregare anche così:Signore, dacci oggi il nostro amorequotidiano, insegnaci ad amarci, avolerci bene! Più vi affiderete a Lui, piùil vostro amore sarà per sempre, capacedi rinnovarsi, e vincerà ogni difficoltà”.Per papa Francesco, “come l’amore diDio è stabile e per sempre, così anchel’amore che fonda la famiglia vogliamoche sia stabile e per sempre”.

Tre parole. Ai fidanzati, il Papa ha datole stesse “regole” per il “cammino diogni giorno” che aveva già assegnatoalle famiglie. Permesso, ha spiegato, è“saper entrare con cortesia nella vitadegli altri”. A volte invece, “si usanomaniere un po’ pesanti, come certiscarponi da montagna”. Ma “l’amorevero non si impone con durezza eaggressività”. Grazie. “Sembra facilepronunciare questa parola, lainsegniamo ai bambini, ma poi la

dimentichiamo”. “Sapete ringraziare?”,ha chiesto il Papa ai fidanzati: “Grazienon è una parola gentile da usare congli estranei, per essere educati. Bisognasapersi dire grazie, per andare avantibene insieme nella vita matrimoniale”.Scusa. “Nella vita facciamo tanti errori,tanti sbagli. Li facciamo tutti. Forse nonc’è giorno in cui non facciamo qualchesbaglio. La Bibbia dice che il più giustopecca sette volte al giorno”. “In genereciascuno di noi è pronto ad accusarel’altro e a giustificare se stesso, maquesto è cominciato dal nostro padreAdamo”, la denuncia del Papa: “È unastoria vecchia, è un istinto che staall’origine di tanti disastri. Impariamo ariconoscere i nostri errori e a chiederescusa”. L’elenco è lungo e dettagliato.

Chi sopporta di più? “Sappiamo tuttiche non esiste la famiglia perfetta, eneppure il marito perfetto, o la moglieperfetta. Non parliamo della suoceraperfetta!”. Con i fidanzati papaFrancesco ha usato toni realistici eanche scherzosi. “Non finire mai unagiornata senza chiedersi perdono”, ilsuo consiglio, perché “se impariamo achiederci scusa e a perdonarci avicenda, il matrimonio durerà, andràavanti”. “Quando vengono nelleudienze o a Messa a Santa Marta glisposi che fanno il 50esimo - ha infinerivelato il Papa quasiconfidenzialmente - io faccio ladomanda: chi sopporta di più? Tutt’edue, mi rispondono, e quella è unabella testimonianza”.

Michela Nicolais

I

uando abbiamosaputo che il Papainvitava i fidan-

zati, quelli che come noisi stanno preparando alsacramento del matri-monio, ci siamo sentitiinvitati e chiamati: Fran-cesco chiamava proprionoi: Cinzia e Mauro, An-na e Damiano, Jessica eLuca.Impossibile descrivere aparole tutte le emozioniche il Papa e questo bel-lissimo incontro hannodonato a una piazza pie-na di giovani coppie:amore, speranza, gioia,stupore, meraviglia.Siamo rimasti affascinati dall’estrema umanità di Francescoquando si è fermato a salutare i ragazzi diversamente abili e abaciare una bimba di pochi mesi figlia di una coppia vicino anoi.Dalla semplicità attenta nel dono del cuscino delle fedi cherappresenta la sua carezza per noi, egli si dimostra un Padre

che ci vuole bene e ci accompa-gna nel cammino all’altare.Risuona in noi la preghiera:“Dacci oggi il nostro Amorequotidiano” che ci ha fatto ripe-tere più volte proprio come unMaestro che insegna che èl’amore il nostro pane quoti-diano.Ha dato buoni consigli perché ilmatrimonio è “artigianale”:ogni giorno viene dalle nostremani e il Signore lo benedice.Nel suo messaggio ci ha regala-to parole e frasi che porteremosempre con noi per essere gui-dati dalla luce di Dio nel nostrocammino di vita insieme. “Per-messo, grazie, scusa”: piccole eumili parole per un modo sem-

plice e nuovo di vivere.Grazie mille Francesco, ci hai colpito al cuore e le tue parole cisaranno d’aiuto e conforto ogni giorno per rinnovare il nostroSì per sempre.

Cinzia e Mauro, Anna e Damiano, Jessica e Luca(Cesena)

Q“14 febbraio, incontro prezioso in vista del nostro Sì per sempre”

Papa Francesco ha risposto a tre domandeattingendo dal vissuto quotidianoe suggerito “le regole per il camminodi ogni giorno: permesso, grazie, scusa”

“Dacci oggi il nostroamore quotidiano”

TV2000◗Dino Boffo non più direttore“Il Presidente della Società Rete Blu spa hacomunicato al direttore Dino Boffo l’avvenutarisoluzione del suo rapporto di lavoro in qualità didirettore di rete di Tv2000 e Radio in blu”. È quanto silegge in un comunicato diramato venerdì 14 febbraiodalla Società Rete Blu che precisa: “L’avvicendamentodi un direttore è un fatto fisiologico all’interno diqualsiasi realtà oggi, tanto più in una fase di repentinicambiamenti nella società e nella stessa Chiesa”.

FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR

TRE COPPIE DI FIDANZATI DI CESENA ALL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCOVENERDÌ 14 FEBBRAIO, FESTA DI SAN VALENTINO.DA SINISTRA, ANNA ANDREUCCI E DAMIANO GARDINI, CINZIA TURCI EMAURO MASINI, JESSICA GABANINI E LUCA RAVEGNANI

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Giovedì 20 febbraio 201410 Attualità

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO (Cesena): in piccolo contesto di sole 4 unità,appartamento su due livelli recentemente ristrutturato composto da ampio sog-giorno/pranzo, cucina abitabile, studio, 2 bagni, camera matrimoniale con cabinaarmadio, 2 camere singole, garage e corte esterna. Ottime finiture, riscaldamentoa pavimento, aria condizionata e pannelli solari. Trattativa riservata / Rif. 1370

SANT’EGIDIO (Cesena): in piccola palazzina al secondo e ultimo piano apparta-mento in parte ristrutturato composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 2 bagni, 2 balconi, cantina e garage. Impianti autonomi. € 210.000 / Rif. 1254

SAN VITTORE (Cesena): in contesto residenziale del 2009 con ampi spazi verdi edotato di ascensore, all’ultimo piano appartamento con ottime finiture compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, 2 terrazzi, ampio sot-totetto ad uso ripostiglio, cantina, garage e posto auto riservato. Predisp. per ariacondizionata, aspirazione centralizzata e canna fumaria. € 227.000 / Rif. 1332

ZONA SEMINARIO/OSPEDALE (Cesena): in palazzina immersa nel verde e nellatranquillità, appartamento al piano rialzato composto da ampio soggiorno conangolo cottura, 3 camere da letto, 2 bagni, terrazzo, cantina e ampio garage.€ 230.000 / Rif. 1129

GAMBETTOLA: in palazzina di recente costruzione appartamenti con ottimefiniture di diversa tipologia con possibilità di ingresso indipendente, corte esclu-siva, sottotetto e garage. Pronta consegna. Informazioni in ufficio / Rif. 0178

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SAN GIORGIO (Cesena): in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale inpronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, ta-vernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 380.000 /Rif. 0986

SAN MAURO IN VALLE: in zona esclusiva con affaccio sul parco in complessoresidenziale realizzato con materiali ad alto risparmio energetico possibilità dibilocali e quadrilocali a piano terra con tavernetta e giardino o all’ultimo pianocon ampio sottotetto. OTTIME FINITURE. Nessuna spesa di mediazione inquanto mandatari a titolo oneroso

uovo passo avanti per la causa dibeatificazione di don Oreste Benzi,

fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.La Congregazione per le Cause dei Santi hatrasmesso al vescovo di Rimini, a firma delcardinale prefetto Angelo Amato, il nulla ostaper iniziare il processo di beatificazione. “È una

N

Don Oreste BenziPrimo passo per la beatificazione

notizia che ci riempie il cuore di gioia -ha dichiarato Giovanni Ramonda, responsabilegenerale della Comunità Papa Giovanni XXIII -.Un importante riconoscimento della Chiesache ci spinge a impegnarci ancora di più nelvivere quell’amore a Gesù e ai poveri che donOreste ci ha trasmesso con l’insegnamento,ma soprattutto con la vita”. Il 24 ottobre 2013la postulatrice, la teologa Elisabetta Casadei,aveva consegnato al vescovo di Rimini,monsignor Francesco Lambiasi, la richiestaformale di aprire la causa, dopo un anno diricerche circa la “fama di santità” di don

Benzi, sostenuta da molte lettere tra cuiquelle di 9 cardinali, 41 vescovi italiani e 11vescovi e arcivescovi stranieri, oltre a varimovimenti ecclesiali e, naturalmente, dellastessa Comunità Papa Giovanni XXIII.Il vescovo Lambiasi aveva inviato la richiestadi nulla osta alla Congregazione delle causedei Santi che ora ha dato il proprio consensoa procedere. Sentito il parere dellaConferenza episcopale dell’Emilia Romagnail vescovo potrà quindi attivarsi per iniziarela prima fase del processo di beatificazione,quella diocesana.

Il vescovo di Riminimonsignor Lambiasipotrà attivarsiper iniziare la fasediocesanadel processo

I “caschi bianchi”chiedonoun ministero della paceLa proposta emersa nel convegno che si è svolto a Rimini nei giorniscorsi, da parte del presidente Paolo Ramonda: “Chiediamoche la politica sposti risorse economiche dalle spese per gli armamentia investimenti per i giovani, in particolare per il Servizio civile”

arole, ma anche fatti. Non basta parlare di pace, occorre un’azione atutti i livelli per rompere quella “perpetua alternanza” tra pace eguerra. Sono sempre attuali le parole di Henry Truman, presidentestatunitense all’indomani del secondo conflitto mondiale: “Se non

vogliamo morire insieme in guerra dobbiamo imparare a vivere insieme inpace”. “La migliore difesa è la pace”, rimarca l’Associazione Comunità PapaGiovanni XXIII, che ha organizzato un omonimo convegno a Rimini, dal 13 al15 febbraio, per interrogarsi su come promuovere la pace e se questa coincidacon “la difesa della patria”. L’iniziativa della “Papa Giovanni” è rivoltaprincipalmente ai giovani: quelli che frequentano le case della Comunità, i“caschi bianchi” e tanti altri che si stanno interrogando sull’opportunità dispendere un anno per il Servizio civile.

Istituire un Ministero della pace. Guardando alla cronaca di queste ore, laprima richiesta di Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità, èl’istituzione di “un Ministero della pace, con un ministro che ci credadavvero”, per dare un segnale concreto che l’Italia riconosce il “diritto allapace” e portarlo pure nelle sedi internazionali. A tal fine Ramonda chiede unincontro con il nuovo presidente del Consiglio per esporgli richieste chenascono da un’esperienza - quella della Comunità - di vita vissuta accantoagli ultimi. “Chiediamo che la politica - precisa - sposti risorse economichedalle spese per gli armamenti a investimenti per i giovani, in particolare per ilServizio civile”. La Comunità, dall’inizio dell’esperienza degli obiettori dicoscienza - nel 1973 - a oggi ha visto 4mila giovani impegnati in Italia nellesue realtà e 450 “caschi bianchi” nelle zone di conflitto. E, negli ultimi anni, “lerichieste per il servizio civile sono sempre state superiori ai posti disponibili”.Una “scelta di nonviolenza” che Ramonda sottolinea essere sempre “a difesadella patria, per costruire una società a misura della povera gente” e che lasciatraccia in chi ha speso così un anno di vita, portando una “cultura nuova” neimestieri e nelle professioni che poi costoro vanno a svolgere.

Non basta parlare. Don Tonino Bello diceva che “dobbiamo annunciare,denunciare, rinunciare”. Un trinomio che don Renato Sacco, coordinatorenazionale di Pax Christi, ha fatto proprio ricordando come “l’annuncio e la

Pproclamazione dei valori” debbanoessere “uniti alla concretezza della vita”.“L’Italia non è certo un Paese dove nons’investe negli armamenti”, hadenunciato, stigmatizzandol’affermazione fatta qualche tempo fa daun esponente governativo, secondo ilquale bisognava “armare la pace”. In terzoluogo, occorre la rinuncia, che ilsacerdote ha declinato in termini di“perdono” per spezzare la catenadell’odio. “Siamo in una fase cruciale alivello storico”, riconosce Ramonda.Infatti, da alcuni anni il Consiglio deidiritti umani delle Nazioni Unite stalavorando sulla preparazione di unaDichiarazione sul diritto fondamentalealla pace. Un “segno dei tempi” l’hadefinito Antonio Papisca, docenteall’Università di Padova, per il quale sitratta di uno “sforzo teso a ricapitolare nelvalore sommo della pace positiva itraguardi finora raggiunti lungo la stradadella civiltà”. In gioco c’è “un dirittoautenticamente universale, perchésancisce i diritti fondamentali dellapersona”, ma il cammino verso questoriconoscimento - che dovrebbe essere

scontato - non è semplice, “staincontrando l’opposizione di non pochiStati”.

Una scelta conveniente. Eppure, investiresulla pace non solo è giusto, ma pure“conveniente”, poiché questa - hadichiarato Francesco Vignarca,coordinatore della Rete italiana per ildisarmo - “è la strada più sensata perstare tutti meglio”. Allora “la pace va vistacome positiva perché permette lacostruzione di una società più giusta”,anche sotto il profilo economico: unmilione di dollari investito in spesemilitari produce 8,3 posti di lavoro;nell’educazione, invece, permette di dareoccupazione a 15 persone.E non significa rinunciare alla difesa,tutt’altro. “Investire nella difesa - secondoVignarca - non vuol dire sparare ospendere nelle forze armate: significainvestire nel welfare, nella protezionedelle fasce deboli, nel lavoro”. Ad avvisodella Papa Giovanni è la sola strada validaper il futuro del nostro Paese e del mondointero.

Francesco Rossi

COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII A RIMINI, DAL 13 AL 15 FEBBRAIO,L’ASSOCIAZIONE

COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIIIHA PROMOSSO UN CONVEGNO

PER LA PACE (FOTO SIR)

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Giovedì 20 febbraio 2014 11Attualità

Villaggio globaledi Ernesto Diaco

CAMERA CAFÈ...IN PARROCCHIALa statuadi SanGiuseppeal postodel distri-butore dicaffè. Ilgiovaneparroco ela catechi-sta al posto dei colleghi in pausa dal lavoroe in vena di scherzi. Si chiama “Occhi alcielo - Citofonare parrocchia” ed è la primasit-com ambientata in un ufficio parroc-chiale. Visibile su YouTube, l’ha prodotta laNova-T di Torino, il centro televisivo deifrati cappuccini piemontesi, apposta per ilweb. La serie è composta di tredici episodidella durata di quattro minuti l’uno. Parti-colare interessante, la sit-com è stata pro-dotta grazie a una campagna dicrowdfunding: circa duecento personehanno partecipato al finanziamento delprogetto con un piccolo contributo. “Il modello – spiegano i responsabili del-l’emittente – è simile a Camera Café, i con-tenuti no. Abbiamo cercato di raccontare,con il sorriso sulle labbra, la vita di unaparrocchia qualunque. È il nostro mondo,lo abbiamo trattato con cura, ma nellostesso tempo abbiamo ‘osato’. Per noi cat-tolici il rischio dell’autocensura è sempredietro l’angolo”.L’idea è semplice e il risultato divertente.Attorno a un normale parroco italiano, alleprese con i bilanci in rosso o la suora ap-pena arrivata in parrocchia, ruota un’am-pia serie di personaggi: la perpetua-colfbrasiliana, l’assistente tuttofare che si credeviceparroco, l’economo che stringe i cor-doni della borsa, il direttore del coro, la ca-techista che organizza eventi impossibili.Protagonista della serie è don Paolo, un(improbabile) ex pugile a capo di unastrana (ma non troppo) comunità cristianatorinese.La parrocchia di San Giuseppe Lavoratore,inventata dagli autori ma non tanto diversada quelle delle nostre diocesi, diventa cosìil crocevia delle attese, dei piccoli pro-blemi, delle gioie quotidiane dell’intera co-munità locale. Vista l’ambientazioneall’ombra della Mole Antonelliana, non po-teva mancare la puntata sul “sacro derby”,con uno strano rosario recitato in ginoc-chio davanti a san Giuseppe: “Nell’undice-simo mistero si ricorda il pareggio surovesciata di Torrisi…”.Come si vede, il tono è leggero, ma mai dis-sacrante. I titoli delle puntate giocano conla crisi economica, l’emergenza educativa,lo sport. Non mancano di catturare l’atten-zione: “Casto e astemio”, “Il lato b”, “Labusta verde”. Don Paolo non è certo donCamillo e neppure don Matteo, maquando, nell’ultima puntata, annuncia lasua partenza per un’esperienza missionariain Brasile, in aiuto a un confratello, si iniziaa desiderare che arrivi presto la secondaserie.

il Periscopio di Zeta

In Belgio è stata approvata una leggeche consente la “dolce morte” per tutti

Eutanasia per i bambini. Terribile

Eutanasia per i bambini: la notizia è di quelle terribili. Invece non fail giro del mondo. Non ha trovato quasi spazio nei titoli dei Tg digiovedì scorso, giorno nel quale è stata approvata. Un silenzio

assordante cala su questa vicenda da parte dei grandi network nazionali.Il Belgio è il secondo Paese in Europa a dire sì alla “dolce morte” per iminori. Ci aveva già pensato l’Olanda con una legislazione che laconsente al di sopra dei 12 anni. I vicini di casa hanno voluto fare di più:a loro non bastano i 12 anni. O tutto o niente, dice il legislatore belga.Allora si dà il via libera a una nuova normativa nella quale non è indicataalcuna età minima del bambino. I minori che stanno vivendo“sofferenze fisiche insopportabili e inguaribili, in fase terminale” sonoritenuti in grado di discernimento e dunque capaci di chiedere per sél’eutanasia.Sono stati 86 i voti a favore, 44 i contrari e 12 gli astenuti. L’eutanasia èquindi estesa a tutti in Belgio (dal 2002 è in vigore per i maggiorenni), ilpiccolo Stato in cui ha sede il Parlamento europeo. Non è in gioco la fedecattolica, un tempo molto forte ora con una frequenza domenicale da1,..%, ma l’esistenza stessa di un’umanità accettata. Non è questione dicredenti o non credenti. In ballo c’è la visione dell’uomo, del suo valore,dell’intangibilità della persona e dell’indisponibilità della vita.

Quale motivazione di fondo sostiene una sceltatanto perversa, si chiede il poeta-scrittoreGianfranco Lauretano, in uno scritto che mi hainviato sull’argomento. “La libertà di scelta,sempre lei. Quella che sarebbe meglio chiamarearbitrio, poco libero stavolta, e neppure dei direttiinteressati, perché solo un fesso può credere cheun bambino desideri morire”.No, anche noi non vogliamo crederci. E allora lo

scriviamo. Diciamo di questa nuova sciagurache si abbatte su di noi e di fronte alla qualerestiamo in gran parte indifferenti. Quasi non cicoinvolgesse, come se non ci riguardasse.Terribile. Sì, esattamente terribile come lanormativa che entrerà in vigore nelle prossimesettimane nel piccolo Paese ai confini con laFrancia.“La legge belga – scrive Paola Ricci Sindoni perl’agenzia Sir – finisce per scaricare i suoi effettimortiferi sui minori bisognosi di sostegno e diaffetto e non certo di istigazione al desiderio dimorte”. Questo è il vero paradosso. Invece diassicurare vicinanza nei momenti più difficili,si scaricano le responsabilità. Per giunta su chidalla legge stessa è considerato minore, quindicon una capacità ridotta di agire e di decidere.Pazzesco.Chiudo con una citazione che traggo dalcommento della Ricci Sindoni. “Lo scandalodel male fisico non ci induca a dimenticare maiche la sofferenza degli innocenti non si risolvecon la violenza della morte anticipata, ma con imezzi umani dell’amore che nessuna leggepotrà mai promuovere o impedire”. (827)

asce in Lettonia “Ask.Fm” (Ask forme, ossia “chiedi per me”), socialnetwork nel quale gli utenti,

attualmente 60 milioni, possono interagirein forma anonima. Una modalità che puònascondere insidie letali, come insulti,cyberbullismo, forme di istigazione alsuicidio. Nadia, quattordicenne dellaprovincia di Padova, alcuni giorni fa hatrovato la morte lanciandosi dall’ultimopiano di un hotel abbandonato. Nelle oreprecedenti aveva affidato una pressanterichiesta di aiuto alla community diAsk.fm ricevendo in risposta insulti eincoraggiamenti al gesto estremo.Domande cariche di valenzaantropologica, quelle che i ragazziesprimono sui social network. Ne abbiamoparlato con Chiara Giaccardi, docente disociologia e antropologia dei media pressol’Università cattolica di Milano.

Perché una ragazza cerca aiuto in un so-cial come Ask.Fm?La fase dell’adolescenza è un passaggioparticolarmente delicato, in cui moltoviene abbandonato al gruppo dei pari ealla cultura mediatica. I genitori sono pocopresenti e poco attrezzati, e la scuola faquello che può.È una fase generalmente pocoaccompagnata, in cui alla fragilitàcorrisponde un bisogno di riconoscimentoe di supporto da parte dei pari. Più chepericolosi, questi social network anonimisono luoghi tristi in cui l’anonimatodiventa l’occasione per dare sfogo allaparte peggiore di sé, certamente sonol’ultimo posto in cui andare a cercaresolidarietà. Probabilmente questa ragazzanon voleva essere identificata, ma è moltopiù sano cercare aiuto tra pari - che a lorovolta possono magari interpellare unadulto - che affidare le proprie domande aluoghi in cui si lancia il sasso e si nascondela mano.

Parole, quelle in rete, che possonouccidere?Non demonizzerei tutti i luoghi digitali,con l’accortezza però che occorre educarei ragazzi a non cercare nei social mediaanonimi contesti di possibile solidarietà,perché l’anonimato è un’arma a doppiotaglio che di solito si ritorce contro chi èpiù fragile. I social network sono natiinvece per contrastare l’ideadell’anonimato ed essere rintracciabili ericonoscibili allo scopo di poter costruirerelazioni faccia a faccia. Questa è la partesana che viene spesso sottovalutata,soprattutto da chi non li conosce e liriduce a mondi paralleli. Social networkcome Ask.Fm sono viceversa privi diregolamentazione. Ci si nasconde dietrol’anonimato per esprimere senza filtriviolenza e atteggiamenti provocatori, inrealtà molto conformisti e chescimmiottano il mondo degli adulti. Bastaleggere nel blog di Grillo i commenti allafrase rivolta al presidente della CameraBoldrini… Gli adulti non danno davveroun grande esempio.

Le domande poste possono diventare ar-mi improprie dentro la rete...Dietro queste domande c’è una grandesolitudine e un disperato bisogno dicontesti in cui ricevere sostegno ericonoscimento. Gli adolescenti siconfrontano con standard molto alti,anzitutto quelli estetici che sono i piùsuperficiali, ma anche i più potenti inquesta fascia di età, e hanno bisogno dielementi oggettivi su cui basare ilriconoscimento, poter esprimere unapropria originalità, mostrare di avere dellequalità. I contesti di riconoscimentocollettivi invece scarseggiano: la scuola èin grave difficoltà e deve affrontaresituazioni complesse con sempre menorisorse, gli oratori sono molto menosignificativi di quanto non lo fossero

vent’anni fa. In luoghi di socializzazionecome le discoteche la dimensioneantropologica resta mortificata perché sela gratificazione del contatto, del fare lestesse cose con altri dà un sensomomentaneo di comunità, le domande:chi sono, conto qualcosa, che sarà dellamia vita non vi ricevono certamenterisposta.

Che cosa bisognerebbe fare?Occorrerebbe pensare a dei contesti diaccompagnamento. I social network comeFacebook, anche se in senso debole, in uncerto senso lo sono perché il tutoraggio trapari è molto forte. Se qualcuno ha unproblema si allertano altri. Naturalmentenon basta la dimensione digitale; essa è unluogo di intercettazione di problematicitàe di attivazione di soluzioni che devononecessariamente passare nelladimensione materiale della relazionefisica.

A quali contesti sta pensando?Qualche anno fa abbiamo fatto una ricercache analizzava, tra l’altro, le pratiche divolontariato tra i ragazzi, molto indiminuzione, ma con un aumento dellasoddisfazione in chi inizia questopercorso. Delle alternative potrebberoessere l’associazionismo e, a patto che lacompetizione non prevalga sullasolidarietà, lo sport. Dal punto di vistaeducativo, valorizzare e promuoverecontesti collettivi di possibilericonoscimento e di esperienzesignificative maturate con altri è una cosanon semplice, ma che aiuterebbe acontrastare la deriva di bisogni espressi incontesti non appropriati e con effettidevastanti. Occorre incoraggiare occasionidi socialità autentica, appartenenze efrequentazioni multiple che abbiano unampio spettro di orizzonti di significato.

Giovanna Pasqualin Traversa

N

Nei social network l’anonimato è un’armaper gli adolescenti

Intervista a Chiara Giaccardi, docente di sociologia e antropologia dei media all’Università Cattolica di Milano

“Questi luoghi sono prividi regolamentazione.Ci si nasconde dietrol’anonimato per esprimeresenza filtri violenzae atteggiamentiprovocatori.Luoghi nei quali spessosi dà sfogoalla parte peggiore di sé’’

dopo il suicidio di Nadia

CHIARA GIACCARDI (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

FOTO SIR

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Giovedì 20 febbraio 201412 Cesena

Giovani e calcioIl ct Prandelli elogiail Cesena styleL’allenatore della nazionale ha partecipato a unconvegno organizzato presso il Technogym Villagedi via Calcinaro. Presenti oltre 400 persone

Michela Mosconi

n Cesare Prandelli a tutto tondoquello che giovedì della scorsasettimana, alla Technogym, èintervenuto, presenti quelli del

suo staff in Nazionale, sul tema: "Unviaggio nel calcio, dal settore giovanileal sogno azzurro". Si è trattato di unsalto a ritroso nel tempo dentro a unosport che oggi mantiene, seppur a fatica,ancora le sembianze di qualcosa di vero,puro, umano, etico. I settori giovanilisono stati al centro delle parole delmister della Nazionale e grande amicodel direttore sportivo del Cesena, RinoFoschi. Ne ha parlato con entusiasmo aduna platea di 400 persone tra cuiallenatori e dirigenti di società locali,anche quelli del Cesena Calcio. Prandelliha iniziato la carriera da allenatore(dopo un passato da calciatoreprofessionista) nel settore giovaniledell’Atalanta, società dal vivaiostoricamente florido. "Nel 1990 CesareBortolotti (presidente della società

bergamasca, ndr) - ha ricordato Prandelli - mi disse: ’probabilmente nontirerai fuori nessun campione ma soltanto dei ragazzi educati’". Esordiscecosì il ct azzurro strappando sorrisi al pubblico e anche a se stesso."Iniziamo bene, pensai". Quelle parole gli rimarrano impresse a vita,confida. "Sì perché dal settore giovanile da cui proviene il giocatore puoicapirne il carattere, la personalità. Le società producono non solo giocatorima anche uomini". "Chi inizia a fare il settore giovanile deve pensare chequesto lavoro è una missione. Mai pensare all’interesse personale, ma aquello della società e a salvaguardare la crescita del ragazzo". Crescita per ilct azzurro è non solo quella atletica e sportiva, ma anche crescita umana.Educare il giovane, farlo crescere dal punto di vista umano è importantetanto quanto acquisire le capacità tecniche. E anche la famiglia ha un ruolo

Ufondamentale. "In passato - svela ilmister - ho allenato un ragazzo, forse ilpiù bravo dal punto di vista tecnico cheabbia mai avuto. E’ stato comprato dallaJuventus a 14 anni e dopo tre anni, almomento dell’esordio in prima squadra,si è rifiutato di giocare". I genitori, haspiegato Prandelli, gli avevano creatoattorno aspettative enormi, ma lui non èstato capace di reggere la pressione.Prandelli è stato il primo allenatore adaver applicato il ’codice etico’ inNazionale. Vittime illustri De Rossi eOsvaldo. L’attaccante bianconero, peresempio, non venne convocato per laConfederation Cup in Brasile "perché sirifiutò di ritirare la medaglia nella finaledi Coppa Italia". "Non devi avere pauradi mettere delle regole. I giocatoricapiscono". Prandelli ha speso parole dielogio per mister Bisoli e si ècomplimentato con la societàbianconera che ha regalato al calcioitaliano protagonisti importanti. Ecco leparole del presidente Lugaresi: "Circa250 professionisti formati, sette di lorohanno raggiunto la Nazionale e undicil’Under 21. Da Cesena sono usciti dieci

allenatori, tra cui due mister azzurri,Azeglio Vicini e Arrigo Sacchi".Su Giaccherini, lanciato da Bisoli,Prandelli ha detto: "Mi impressionòquesto giocatore che nella stessa partitacoprì in maniera egregia tre ruoli diversi.Ha meritato di venire con me agliEuropei. Lo stiamo seguendo per iMondiali".

Ha raccontato la storiadi un giovanissimocalciatore di talentosoffocato da genitoridalle troppe aspettative

Le note dell’inno appositamentecomposto dal Conservatorio BrunoMaderna hanno aperto la scorsasettimana, nell’Aula Magna dellaBiblioteca Malatestiana, l’anno di CesenaCittà dello Sport.Partecipatissimo l’incontro, con la

Cesena città dello sportAl via gli eventi e un sito web

presenza in platea dei rappresentanti dimolte delle società sportive cesenati, maanche di tanti semplici cittadini, chehanno seguito con attenzione sia la parteintroduttiva - con gli interventi delsindaco Lucchi, dell’assessore allo SportElena Baredi, del professor Roberto Farnè,vicedirettore del dipartimento di Scienzeper la qualità della Vita dell’Università diBologna, del dottor Mauro Palazzidell’Ausl di Cesena e di Mara Fullin, giàcampionessa di basket e oggiambasciatrice dello sport – sia la

relazione di Paolo Piani, segretario delSettore tecnico Fgci, sul tema “Societàsportive d’eccellenza: nuovi modelli digestione”.Prima dell’avvio dei lavori il sindaco haconsegnato la maglietta di Cesena CittàEuropea dello Sport alla signora LucianaCastellari, cesenate campionessa tricoloredi atletica negli anni Sessanta, tornata aCesena dopo tanti anni proprio perfesteggiare il riconoscimento europeo. E’stato messo on line il sitowww.cesenacittadellosport.it.

La scorsa settimanasi è svoltal’inaugurazioneufficiale pressola BibliotecaMalatestiana

Prandelli con alcuni dipendenti Technogym

Nella foto a sinistra, il presidente Nerio Alessandri

Sotto, il ct con Rino Foschi (foto Vittorio Calbucci)

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Giovedì 20 febbraio 2014 13Cesena

Iti: i progetti tecnicihanno una casaper potersi sviluppareA colloquio con Francesco Postiglione, presidedell’Istituto tecnico industriale. Le iscrizioni sonoin aumento e la scuola ricorre alla succursale

Barbara Baronio

n nuovo corso sull’automazione, stage in azienda, partnership conscuole estere, certificazioni linguistiche: tutto questo è l’Iti “BlaisePascal” di Cesena. La scuola, che dalla sua istituzione nel 1959 sorgenell’ex sede dell’ospedale cesenate, conta oggi 34 classi (di cui una

serale) con un totale di 840 studenti. A questi si aggiungono un’ottantina didocenti di ruolo e 28 unità fra tecnici, collaboratori scolastici e personale disegreteria. L’istituto che raccoglie studenti che arrivano da tutta la provincia, daCervia e altre zone limitrofe di Ravenna, Rimini e fino a Gabicce, è guidato dauno dei presidi più giovani della Regione (il più giovane in provincia). Si tratta diFrancesco Postiglione (foto), classe 1975, che ha preso le redini dell’istituto dadue anni. Postiglione, originario di Napoli, ha all’attivo una laurea in filosofia euna carriera come docente.

Preside, qual è lo stato delle iscrizioni?Nel 2013 abbiamo registrato una tendenza stabile rispetto all’anno scorso, che èstato un anno di quasi-boom. Speriamo di poter dire la stessa cosa a fine mese,ossia di comporre ancora 9 classi prime.

Con i suoi 10 laboratori e le 33 aule l’edificio dell’Iti non può più accogliereclassi. Come affronterete il problema degli spazi?Grazie alla succursale collocata al terzo piano della scuola media Plauto che è afianco del nostro istituto su via Baracca, riusciamo a dare uno spazio ad ogniclasse. Qualora dovessimo avere delle classi in più riapplicheremo il metododella rotazione aule-laboratori che già in passato è stato usato senza particolaridisagi. I nostri alunni trascorrono molto tempo nei laboratori e quindi nonsempre necessitano dello spazio aula che può essere usato da altri studenti.

Dal 17 gennaio l’Iti può contare su una nuova articolazione per l’indirizzo dielettronica?Sin dalla sua fondazione l’Iti ha avuto gli indirizzi di elettronica etelecomunicazioni. Nell’84 si è aggiunta informatica, e poi elettronica etelecomunicazioni si sono fuse in un solo indirizzo per decreto statale. A partiredall’anno prossimo sull’indirizzo di elettronica abbiamo scelto di attivarel’articolazione di automazione. Quindi dopo il biennio di elettronica l’indirizzosul triennio sarà legato all’automazione industriale, con particolare riferimentoai Plc per macchine industriali. Non sarà più un’elettronica in generale, ma

U specializzata nella progettazione di circuitielettrici ed elettronici per hardware.Questa scelta è stata compiutarelazionandosi con le realtà del territorioche hanno avanzato più volte l’esigenza diavere giovani preparati nella progettazioneper macchine industriali. Anche il nostrocomitato tecnico scientifico di Istituto, unorgano consultivo previsto dalla RiformaGelmini dentro il quale partecipano ancheimprese, con ruolo di consulenza esternaper la progettazione didattica e cheraccoglie le aziende Vem di Forlì, RighiCesena, Spot Software, Apex.net e GeneralSistem, ci ha aiutato e consigliato nelladefinizione di questo nuovo percorso distudi.

Qual è l’ indirizzo più gettonato?Informatica, per l’ovvia ragione che fa piùgola a ragazzi di 13 anni che oggi sono dei"nativi digitali". Salvo poi scoprire che èdifficile e richiede il suo impegno serio ecostante.

Quali sono le novità in cantiere?Abbiamo dato il via a una sede di Fab Labcesenate presso un ex laboratorio delnostro istituto che è stato rimesso a nuovoper l’occasione. Si tratta di un punto diincontro e di riferimento per i progettitecnici del territorio in cui diventano attorii maker di Cesena e dintorni che cercano

uno spazio in cui esprimersi.Quanti dei vostri alunni proseguono glistudi all’Università?Purtroppo non abbiamo dei numeri precisiin tal senso. Sappiamo però che sono unbuon numero, intorno al 40-50 per cento eche si comportano egregiamente, comedice uno studio della fondazione Agnellidel 2012. Il restante s’inserisce in contestilavorativi o prosegue gli studi con corsi diistruzione tecnica post diploma delladurata di due anni e di solito poi trova unimpiego.

In cosa consiste il corso Mac Luhan?Quanti iscritti ha raccolto?Il Mac Luhan è un corso post-diploma didue anni riferito all’Istruzione tecnicasuperiore che fornisce un titoloistituzionale di livello europeo comeTecnico Superiore delle industrie creative edella comunicazione (in pratica webdesign, grafica, multimedialità high level).E’ gestito dalla Fondazione Fitstic, unafondazione pubblica di cui anche la scuolaè membro istituzionale, assieme a impresee università del territorio. Il 30 per centodelle ore dei due anni è in azienda, constage dedicati e individualmente pensatiper i discenti. Questo, che costituisce unvero percorso di formazione alternativoalla laurea, vede una media di 25 iscrittiall’anno.

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Giovedì 20 febbraio 201414 Cesena

A colloquio con Antonella Celletti (Lega) e Christian Castorri (Semplicemente Cesena)

Verso le elezioni Al momento gli unicicandidati certi sonoPaolo Lucchi (Pd) e Natascia Guiduzzi(Movimento 5 stelle)

on si interrompono leriflessioni dei politici localisull’idea di città, al di là di nomicerti e schieramenti, in vista

delle prossime elezioni amministrative. Antonella Celletti, capogruppo LegaNord in Consiglio comunale, ha inmente una Cesena pragmatica: "C’è lanecessità di amministrare la città con ipiedi per terra, con attenzione aibisogni ’veri’ delle persone e dellefamiglie, sia quelle numerose, chequelle mononucleari, spesso formateda anziani soli. Ed è urgente anche unagrande attenzione a come si spendonole risorse pubbliche che devono essereimpiegate in opere veramente utili allacittà e ai contribuenti e non peraccontentare l’ego degliamministratori". Le "manie di grandezza" dellaAmministrazioni precedenti, per laCelletti, rischiano di riempire un librodei sogni: "Dico ’No’ alla grandeurautoreferenziale che ha caratterizzatole ultime sindacature, atteggiamentoche ci ha lasciato sulla carta alcunicostosi e ambiziosi progetti, di fattoirrealizzabili, o realizzati male e solo inparte. Dico ’Sì’ all’attenzioneall’ambiente, evitando di inciderenegativamente su un territorio che èstato sfruttato, cementificato edevastato. Ma questa attenzionedev’essere veramente condivisa con lagente, pianificata con trasparenza, edeve comunque tenere conto dellaCesena del futuro e delle esigenze del

N Politica sia condivisione

tessuto economico. Tessuto, al quale,tuttavia, non devono essere piegate leragioni della sostenibilità. Sì, quindi,alle infrastrutture indispensabili allenostre aziende, a rendere la viabilitàmigliore, anche in chiave turistica, macon una grande attenzione ai modi incui sono realizzate".Tra le infrastrutture necessarie lacapogruppo leghista pensa prima ditutto alla Via Emilia-bis, opera la cuirealizzazione oggi sarebbe a rischio.Del tutto fuori dalla politica dei partiti

si muove la lista civica "SemplicementeCesena", nata l’estate scorsa e animatada Christian Castorri, conosciuto per ilruolo di direttore generale del RomagnaCentro (squadra di Martorano chemilita in serie D). Una lista fuori dai partiti, ma con unaposizione ben chiara di appoggio alsindaco uscente: "Pensiamo che PaoloLucchi sia la persona giusta perveicolare le nostre idee e i nostricontributi - spiega Castorri -. Perquesto sosteniamo lui personalmente enon il Pd. Il nostro spirito è quello dicreare una nuova partecipazione attivaalla vita della città, al di fuori deglischemi dei partiti". Al primo posto, per Castorri, vannomessi giovani e anziani: "Non si trattadi slogan. I giovani da tempo non sonopiù protagonisti, anche quelli chemilitano in un partito possonoesprimersi fino a un certo punto, senzadare il massimo di loro stessi. Vannocoinvolti nei processi decisionali.Mentre gli anziani sono importanti nonsolo dal punto di vista dei servizi, mada quello delle relazioniintergenerazionali".Un patto tra generazioni da prendere amodello: "Allo stesso modo bisognasuperare gli scogli tra laici e cattolici, innome di un dialogo sulle cose da fareper il territorio, lasciando i grandi temidi coscienza nell’ambito del nazionale.C’è la necessità di una democraziapartecipativa, al di fuori degli steccatidi partito".

Savio | Troppi alberi sull’argine

Ottorino Bartolini, già presidente della Commissione consigliare Uso e tuteladel territorio dell’Emilia Romagna (1975-1980) ci ha segnalato lo stato in cuiversa il fiume Savio, in particolare nel tratto cittadino. La presenza di alberid’alto fusto impedisce il normale deflusso delle acque, specie nei momenti dipiena, mettendo a rischio i quartieri limitrofi. Occorrerebbe un abbattimentomirato.

❚❚ Convegno promosso da Aproccc e Crpv

Ciliegie in cerca di identitàCome valorizzare la produzione loca-le di ciliegie. Venerdì 21 febbraio, pres-so la Sala Verde di Cesena Fiera, alle15, è in programma un incontro tec-nico sul tema "Innovazioni tecniche edifesa fitosanitaria del ciliegio", pro-mosso unitamente, nell’ambito delProgramma di Sviluppo Rurale dellaRegione Emilia Romagna, da Consor-zio Agrario Adriatico, Crpv (Centro ri-cerche produzioni vegetali) e Aproccc(Associazione produttori ciliegie colli-ne cesenati). Quest’ultima, che que-st’anno festeggia i 10 anni di attività, sioccupa di formazione tecnica sulla colti-vazione del ciliegio e rappresenta unmarchio riconosciuto in ambito regiona-le e nazionale.Si tratta di un’iniziativa strategica per iproduttori di ciliegie del territorio cese-nate, in quanto rappresenterà un’occa-

sione di approfondimento e confronto suquesta coltura con riferimento sia all’at-tività di campo che a quella più pretta-mente commerciale.Gli argomenti in discussione saranno dicaratteri fitosanitario, commerciale eagronomico.

Scuola | Laboratorio al Versari Macrelli

Momento importante, la scorsa settimana, per l’istituto professionale Versari - Macrelli. E’stato inaugurato un nuovo laboratorio per l’impresa simulata dove gli studenti siimmedesimano e gestiscono un’azienda vera e propria con i vari uffici, dalla produzionealla commercializzazione e al marketing. Nell’occasione, alla presenza del dirigenteMauro Tosi e del sindaco Paolo Lucchi, è stato presentato anche il nuovo corso Otticodell’indirizzo Servizi socio-sanitari.

Al LugaresiPrimo trofeo“Memorial Padre Fabio Faggin”Una competizione di calcio a 7riservata a ragazzi Under 14 siterrà all’Istituto Lugaresi il 22 e23 marzo. Il torneo è dedicato allamemoria di padre Fabio Faggin,sacerdote missionario che, dopoanni in sud America, dagli anni’80 ha prestato servizio presso ilLugaresi e qui è rimasto finoalla morte nello scorso mese dimaggio. I gruppi parrocchiali interessatial torneo possono iscriversitelefondando ai numeri0547/330562 oppure377/1664098. Per tutti ipartecipanti sono previstipremi, trofei e riconoscimenti.

Associazioni di categoria unite

"Il Sistri è un sistemache strangola le imprese"Confartigianato, Cna, Confesercenti eConfcommercio una volta tanto unite contro unnemico comune, la burocrazia.Il 3 marzo potrebbe essere una data cruciale per leimprese in merito alla gestione dei rifiutiattraverso il sistema Sistri, giudicato dalleassociazioni macchinoso, dispendioso e quasiinutile così come concepito. "Nonostante la partenza dal 1° ottobre scorso delsistema a carico delle imprese di gestione etrasporto di rifiuti speciali pericolosi - si legge inuna nota congiunta - ad oggi non si ha nessunagaranzia effettiva che tale sistema sia efficace, esoprattutto gestibile con semplicità e non con unappesantimento di costi e burocrazia. Ilprogramma per le piccole e micro-imprese èinutilizzabile, ingestibile, inapplicabile. Inutiledire che farlo partire è inverosimile. Nonostante iproblemi legati alla crisi le Istituzioni si ostinano acomplicare la vita delle imprese e a non risolvere iproblemi dell’eccessiva burocrazia".

Veduta aerea di Cesena (foto Giuseppe Mariggiò)

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Giovedì 20 febbraio 2014 15Cesenatico

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Tommaso Moro | Aperta la mostra

Tanta gente ha partecipato all’inaugurazione, nel nuovo teatro parrocchiale di San Giacomo,della mostra "Il sorriso della libertà. Tommaso Moro, la politica e il bene comune". E’ promossadal Centro culturale "Il Gabbiano" in collaborazione con la parrocchia San Giacomo, con ilcontributo della Bcc Sala di Cesenatico e il patrocinio del Comune di Cesenatico. Rimarràaperta fino al 28 febbraio con i seguenti orari: da lunedì a sabato 9-13; sabato e domenica16,30-19. E’ possibile prenotare visite guidate gratuite al numero 320.7478284.

Dal 3 marzoProgetto "Educere"grazie alla Bcc di SalaSerate per genitori sul temadell’educazione. Grazie al contributodella Bcc Sala di Cesenatico torna allascuola dell’infanzia "Cardinal Schuster"il progetto "Educere". Realizzato per ilsesto anno consecutivo, il progettomette in campo varie azioni educativecoordinate e realizzate da OrnellaFattori, pedagogista clinico Uniped. Ilprogetto prevede una serie di incontricon la pedagogista, rivolti ai genitori, incui si affrontano i temi dell’inserimentoal nido e l’iscrizione alla scuolaelementare. Inoltre l’aperturasettimanale dello sportello di consulenzapedagogica da febbraio a maggio, rivoltoai genitori e agli insegnanti. Infine larealizzazione di due serate rivolte allacittadinanza con esperti del mondogiovanile.

"La Bcc Sala di Cesenatico forniscesupporto e collaborazione alle numeroseiniziative del nostro territorio - confermala direttrice della scuola CardinalSchuster, suor Giovanna Paleari -. Siamofortemente grati alla banca e al suopresidente Patrizio Vincenzi per questoimportante sostegno".Mentre lo sportello funziona già, leserate si svolgeranno nel mese di marzo.Lunedì 3 marzo è previsto l’interventodella psicologa - psicoterapeutaBiancamaria Vasini che affronterà iltema: "Praticare anziché predicare. L’artedi educare richiede azioni e non soloparole: come porsi in modo efficace con ipropri figli". Il giorno 10 marzo è previsto l’interventodella psicologa-psicotertapeutaFrancesca Albicini sul tema "A-Mare icompiti! L’Abc del metodo di studio. Lostudio è molto spesso motivo diconflittualità in casa: come può lafamiglia aiutare i propri ragazzi adottenere risultati migliori?" Gli incontrisi svolgeranno alla cardinal Schuster alleore 20.30, e sono promossi all’internodella Rete di Cesenatico con patrociniComune di Cesenatico e Unione italianapedagogisti. (Giorgio Magnani)

Lezioni gratuiteCorso di tedescoogni mercoledì di marzoLa sala del Centro Donna / Informagiovania Cesenatico dallo scorso autunno ospitanumerosi corsi gratuiti realizzatidall’assessorato alla Famiglia del Comunedi Cesenatico, in collaborazione con CroceRossa. Per il prossimo mese di marzo è inprogramma una serie di incontri diconversazione in lingua con tutor madrelingua e si parte col tedesco, tutti imercoledì dalle 20 alle 22. I corsi e gliincontri sono aperti a tutti. Perpartecipare è necessaria l’iscrizione daeffettuarsi anche telefonicamente pressol’Urp del Comune, numero verde 800 017620.Finora sono stati proposti i corsi di taglio ecucito, maglia, pasta fatta a mano,autodifesa personale, mosaico, yoga dellarisata, informatica, primo soccorsopediatrico, piadina romagnola,scrapbooking.

Lavori di restauroalla galleria d’arte

a galleria comunale d’arte"Leonardo da Vinci", sulPortocanale in viale AnitaGaribaldi, sarà interessata nei

prossimi mesi da un intervento direstauro, il cui progetto - redattosecondo le indicazioni dellaSoprintendenza di Ravenna - prevede ilripristino del suo aspetto antico, legatoalla funzione originaria di mercato delpesce, con l’eliminazione di tutte lechiusure murarie che saranno sostituiteda ampie vetrate, tranne che nel lato amare. "Ci si è posti subito il problema - silegge in una nota del Comune - dicome salvaguardare anche dopo lacontinuità della presenza dei duegrandi "murales" dipinti da GastoneMercuriali negli anni’80, cheraffigurano rispettivamente un pesce euna barca, due soggetti ricorrentinell’opera dell’artista cesenaticense. Idue dipinti, per la loro stessa natura dipitture murali e la continua esposizioneal sole e alle intemperie, hanno subìtonegli anni un forte deterioramento,anche se la raffigurazione è ancora

Lleggibile". Dopo avere coinvolto espertid’arte e restauratori, si è capito che iltentativo di eseguire uno "strappo"sarebbe stato improponibile, non tantoper i costi, comunque altissimi, quantoperché si sarebbe riusciti a staccaresolo una percentuale di una superficiepittorica già in gran parte caduta. "A questo punto - continua la nota - lastrada ipotizzata è stata quella delrestauro digitale, sulla base di fotografiead alta risoluzione, e realizzazione delledue opere su nuovo supporto dacollocare all’interno dello spaziorestaurato, proprio per mantenere illegame tra quel luogo e le due opere delpittore. Ma lo stesso GastoneMercuriali, durante l’incontro che si è

svolto nei giorni scorsi proprio percondividere e trovare la soluzione alproblema, ha rilanciato al sindacoRoberto Buda la proposta di metteremano lui stesso al restauro dell’operatrasferita su nuovo supporto". La proposta è stata subito accettata e ilsindaco ha proposto che la primamostra che andrà ad inaugurare ilnuovo spazio espositivo sarà dedicata aillustrare il percorso artistico diGastone Mercuriali, noto soprattuttoper i suoi soggetti legati al mare e aCesenatico, ma che in realtà haesplorato anche strade diverse eoriginali, ad esempio nellarappresentazione di volti, figure, studianatomici di grande qualità.

Interventi per riportarla all’antico aspetto

Nella foto, l’interno della

galleria durante la mostra

dei Nomadi nel giugno

scorso. Inaugurata dall’ex

premier Enrico Letta

e dal leader dei Nomadi

Beppe Carletti

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Giovedì 20 febbraio 201416 Valle del Rubicone

Gambettola ◗Idee per una lista civicaVerso una lista civica. Nei giorni scorsi ungruppo di gambettolesi ha lanciato l’idea diuna lista civica che esprima il propriocandidato a sindaco in vista delle elezionedi primavera. Ogni martedì alle 21 gliincontri sono aperti ai cittadini. Il ritrovo èin viale Carducci 21 (portone di metalloaccanto alla lavanderia automatica).

❚❚ Longiano, la chiesa necessita di lavori al tetto e ai muri

Lavori in vista per la parrocchialeollegiata "San Cristoforo martire"di Longiano: parte l’operazione“Rendiamo più bella la nostra

chiesa”.In collaborazione e con il contributodella Diocesi, si sta predisponendo unprogetto per il restauro della chiesa par-rocchiale di Longiano che versa in con-dizioni di manutenzione piuttosto pre-carie.L’intervento prevede il ripristino del tet-to (previa realizzazione di guaina im-permeabilizzante), la sostituzione delleattuali grondaie con altre in rame, il trat-tamento deumidificante delle muratu-re, la tinteggiatura di tutte le facciate edel campanile.I lavori dovrebbero partire, dopo il rila-scio delle dovute autorizzazioni, nei pri-mi mesi del 2015 e verranno a costare

circa 150mila euro."L’intervento - dice il parroco don Gio-vanni Damoc - si rende più che mai ur-gente, in quanto negli ultimi anni si so-no verificate, sempre più spesso, infil-trazioni d’acqua dalla copertura dellachiesa e dei corpi adiacenti a essa: sa-crestia, salette e corridoio". Per procedere ai lavori è stato istituitoun apposito comitato che "invita calda-mente tutta la comunità a parteciparecon offerte o altre forme di sostegno".Le offerte potranno essere date al par-roco o agli incaricati della parrocchia(Mario Lodovichetti e Cristina Ghetti), iquali rilasceranno una ricevuta. Saràpossibile lasciare un contributo anchenell’apposita cassetta che sarà posta al-l’ingresso della chiesa.

Matteo Venturi

C

Filopatridi | Incontro con Vicini

Il medico chirurgo Claudio Vicini è intervenuto, domenica scorsa, all’incontrodell’attività culturale dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano. Luminare dellaotorinolaringoiatria, Vicini ha sottolineato che negli ultimi tempi la chirurgia è semprepiù funzionale e ricostruttiva, anche garzie all’uso della robotica. Ha poi avuto paroledi elogio per il livello d’eccellenza raggiunto dalla sanità in Romagna, grazie allerisorse, alle competenze e alla buona volontà di tutti gli operatori.

Crocetta | Il bar riaprirà i battenti

Centro civico di Crocetta di Longiano: c’è l’aggiudicazione definitiva. Il locale di proprietàcomunale, adibito a bar, è chiuso dal 2010. Nei giorni scorsi il Comune è riuscito adaggiudicarlo in maniera definitiva. Il locale è andato al longianese Mario Pinto per unimporto di 10mila e 450 euro annui. La locazione ha durata di sei anni, rinnovabili peraltri sei. (Mv)

LongianoLibera UniversitàI corsi di "Koiné - Libera università delRubicone" approdano a Longiano.Biocosmesi, cucina naturale,giardinaggio e storia dell’arte sono itemi degli incontri organizzati dallacooperativa sociale di Savignano sulRubicone con il patrocino del Comune diLongiano.Il primo a partire è il corso di autobiocosmesi, per il quale sono previstiincontri serali (tutti i lunedì alle 20,30fino al 17 marzo) al centro Auser diBudrio.Presso l’Auser di Budrio si svolgerannoanche gli incontri di cucina naturale (il 7e il 14 aprile alle 20,30).Presso la sala "San Girolamo" diLongiano sono previsti due incontri conl’associazione "Mignolo verde" diCesena. Il primo sarà incentrato sul"giardino come luogo di possibile

felicità" (il 26 marzo alle 21). Il secondosulla "bellezza del giardinaggio in vaso"(il 9 aprile alle 21). Sabato 12 aprile, alle15, è prevista un’osservazione dal vivodegli spazi verdi pubblici e privati delcentro storico di Longiano.Si terrà alla "San Girolamo" anche unciclo di conferenze sulla storia dell’arte acura di Marco Vallicelli. Si partirà con unpercorso tra musica e pittura (il 24aprile) e si proseguirà con Caravaggio (il30 aprile) e Monet (il 7 maggio)."I corsi sono aperti a tutti - spiega ElisaDomeniconi, presidente di Koiné -. Lanostra non è soltanto un’università dellaterza età. Il suo scopo è essere mezzo diaggregazione sociale e coinvolgere ilmaggior numero di persone possibile".Per ogni corso è prevista una quota dipartecipazione. È possibile iscriversipresso l’Informagiovani di Longiano.

Matteo Venturi

Elezioni a MontianoIl sindaco si ricandida

abio Molari 54 anni, diMontenovo, insegnanteelementare a Rontagnano diSogliano e grande appassionato

di cultura e tradizioni locali, siricandiderà a sindaco di Montiano.L’ok ufficiale Molari lo ha avuto dal Pde ora sta già lavorando per continuarea guidare il comune più piccolo, comeabitanti, circa 1.700, fra quelli delRubicone. "E’ una esperienza che sto facendocon entusiasmo anche se fra milledifficoltà - ha detto Molari - In questianni ho cercato di stare dalla partedella mia gente. Vorrei completarequesto impegno con un altro mandato,per portare a termine tutta una serie diprogetti che sono in programma".Il sindaco pensa ad "una coalizioneche parte dal Pd, ma che si vuolerinnovare profondamente, cercandoenergie nuove nella nostra realtà.Credo di essere stato molto disponibilenei confronti dei cittadini, ribaltandoquella che è la piramide dei poteri,dove prima vengono i potenti e poi lagente comune. Io ho cercato molto

Fspesso di essere ultimo, lasciandospazio agli altri". In alternativa vi è una lista civica. "Macon il preciso presupposto - dicono icoordinatori Daniele Pasolini e GiorgioBastoni - che sia formata solo dapersone che hanno voglia di rilanciareMontiano cercando di stimolare lanascita di nuovi insediamentiproduttivi per nuovi posti di lavorosoprattutto per i giovani del Comune,invogliandoli così a restare e nonessere costretti a emigrare nei grandicentri come hanno fatto negli ultimicinquanta anni. In più, occorrefocalizzare nuove idee ed iniziative peril turismo, per le attività commercialiancora esistenti e per il bene di tutto il

territorio""E’ un’idea - continuano i fautori dellalista civica - che parte dalla necessitàche il Comune di Montiano escadall’immobilismo in cui versa datroppo tempo. Si vuole dare al paeseuna ventata di freschezza e novità edignità a tutte le piccole realtà e aiborghi in cui ci sono problemitrascurati da tutte le precedentiAmministrazioni. Questa non sarà unalista preconfezionata coi nomi deisoliti noti, ma aperta a tutti coloro chehanno buona volontà, voglia dimettersi in gioco senza interessipersonali e con il solo scopo di fare ilbene della comunità e del territorio".

Cristina Fiuzzi

Daniele Pasolinie Giorgio Bastoni:"Serve dare una scossaad un paese troppoimmobile"

Come alternativa una lista civica

Fabio Molari

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Giovedì 20 febbraio 2014 17Valle del Savio

Edilizia popolarein memoria di Malio

uovo edificio di Erp aRanchio. Si tratta di seialloggi inaugurati sabatoscorso in via Aldo Moro, per

complessivi venti abitanti. Il nuovo edificio, realizzato dalComune di Sarsina con il contributodi Acer Forlì-Cesena, è statointitolato, a un anno dalla morte, aMalio Bartolini, già sindaco diSarsina e insegnante per 30 anni a Ranchio. "In memoriadel maestro delle scuole elementari di Ranchio e sindacodi Sarsina, esempio di grande onestà e umiltà. Una vitavissuta al servizio della Comunità", recita la targa a luidedicata."La Giunta - ha detto il sindaco di Sarsina LuigiMengaccini - dedica questo stabile a Malio perché più diogni altro si è preoccupato della valorizzazione del borgoche lui amava tanto".Sabato scorso si è tenuta la cerimonia di assegnazionedelle case che, tramite apposita graduatoria, sonoandate a quattro famiglie italiane e due straniere. Eranopresenti consiglieri di maggioranza e minoranza di oggie di ieri, compreso il senatore, e sindaco per tanti anni,Lorenzo Cappelli, i familiari di Bartolini, e anche ilparroco di Ranchio, don Rafael Angel Roajas Villamizarche ha benedetto i locali.L’importo complessivo della realizzazione ammonta a

Nun milione e 100 mila euro.Lo stabile è formato da due appartamenti a pian terrenoe quattro al piano superiore (più grandi), per un totale di1760 metri cubi di fabbricato. "L’intervento - ha spiegatoMauro Fabbretti, responsabile dell’ufficio tecnico - èstato completato dalla sistemazione esterna dell’areacon la realizzazione di posti auto di pertinenza per ognialloggio, percorsi pedonali, opere di recinzione e areastendi-panni. L’immobile è stato realizzato a bassoconsumo energetico, avendo sistemi di fonti di energiarinnovabili e componenti ad alto grado di isolamentotermico. Gli alloggi garantiscono un uso facilitato daparte di utenti con difficoltà motorie e sensoriali". "La casa, oggi, è per molti un sogno irraggiungibile - hadetto Mengaccini -. Senza casa non si può creare unafamiglia e diventa più difficile programmare il propriofuturo. Oggi qui a Ranchio abbiamo gettato un seme perdare alla famiglia il ruolo che merita nella società.

Condivido questo momento di festa con leAmministrazioni che mi hanno preceduto. Oggi insiemea Bartolini e Cappelli festeggiamo la consacrazione di undiritto, quello alla casa, per ridare speranza e fiducia allefamiglie in difficoltà".

Michela Mosconi

A Ranchio inaugurati sei appartamenti Erp

Bartolini, ex sindaco di Sarsina,deceduto un anno fa, per trent’anni aveva insegnatonella scuola elementare del paeseA lui una targa commemorativa

WWWWWW..CCOORRRRIIEERREECCEESSEENNAATTEE..IITTOgni giorno dal territorio

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SarsinaConcorso fotograficoComune e Consulta dei Giovani hannolanciato il primo Concorso fotografico"Sarsina si mostra" destinato a raccoglierela testimonianza del patrimonio culturale didella cittadina.E’ già possibile scaricare il modulo dipartecipazione dal sitowww.facebook.com/consultagiovanisarsina.Le fotografie partecipanti saranno espostepresso la sala del Centro studi plautiniadiacente l’ufficio turistico.E’ previsto un primo premio "critica" cheverrà attribuito dal fotografo Filippo Venturisulla base della originalità e creatività dellafoto, oltre al valore estetico e allapertinenza al tema del concorso. Il secondopremio, per la "popolarità", verrà assegnatosulla base delle valutazioni dei visitatoridella mostra, dei "mi piace" su Facebook edai voti della Consulta dei Giovani.Per i vincitori è previsto un riconoscimentofinale che verrà consegnato nella serata didomenica 13 aprile. (Am)

❚❚ Spesa prevista: 750mila euro

Lavori a San Piero Il centro storicosi rifà il truccoDopo l’approvazione del progetto definitivodei lavori di "Riqualificazione Centro Storicodi San Piero in Bagno 1° stralcio - Fase 1 (viaMarconi, Piazza San Francesco, via Saffi) eFase 2 (Corso Garibaldi)", l’Amministrazioneha deciso di affidare all’architetto Agnese Pe-ro, iscritta all’ordine nella Provincia di Fi-renze, l’incarico di realizzare foto simulazio-ni e otto tavole illustrative del progetto. E ciòper favorire l’informazione e il "percorsopartecipativo attivato con la cittadinanza".Le tavole illustrative dovranno offrire una vi-suale dello stato attuale dei luoghi interes-sati dall’intervento e viste "di carattere foto-

eliminate lungo l’asse di via Marconi e viaGaribaldi.La spesa complessiva prevista è di 750milaeuro, dei quali 500mila assegnati da partedella Regione e 250mila derivanti da risorseproprie del Comune.Il progetto prevede anche un ampliamentodel piazzale San Francesco con utilizzo diparte dell’area attualmente antistantel’ospedale Angioloni.

Alberto Merendi

realistico di segmenti significativi del nuovoinvaso urbano con ambientazione e illustra-zione di usi e attività".I materiali prevedono anche "viste di detta-glio dei nuovi elementi di arredo urbano(fontane, sedili), una tavola che illustri la sto-ria del progetto, una presentazione multi-mediale ed attraverso immagini, un pieghe-vole divulgativo del progetto e informativodegli incontri finalizzati alla partecipazionedei cittadini."L’intervento in via Saffi riguarderà unica-mente la realizzazione di nuovi posti par-cheggio a compensazione delle aree di sosta

VEDUTA DI SAN PIERO IN BAGNO

Tra i 350 artigiani locali dellaConfartigianato che hanno partecipatomartedì scorso a Roma allamanifestazione nazionale promossa daRete Imprese Italia spicca un’impresa alcompleto, quella di Rino Venzi di 55 anniche ha fondato 32 anni fa a Bora di

Chiude l’azienda e va a Romainsieme a tutti i dipendenti

Mercato Saraceno un’azienda edile cheoggi conta 15 dipendenti. Lo coadiuvanola moglie Venere Nasolini e i figliEmanuele ed Elisa. "Spesso - dice Venzi - c’è il rischio dicontrapporre titolare e collabratori sudue piani contrastanti, mentre inveceremano nella stessa barca verso la stessadirezione anche perchè altrimenti sirischia il naufragio e si affoga tutti. Perquesto ho voluto sensibilizzare l’interasquadra e abbiamo chiuso per un giornol’azienda. Insieme a me e a mia moglie

c’erano i dipendenti, alcuni dei qualistranieri, operai e manovali. Uniti intutto, anche nella protesta, mi sembra unsegnale nuovo e importante"."La crisi e le mancate risposte dellapolitica e di chi ci governa ci hannoesasperato - afferma Venzi - ma nonhanno tolto la fiducia e la voglia dicombattere. Ciò che detesto di più sono laburocrazia assurda e la mancanza di leggicerte per tutelare chi ha un’impresa, adesempio per far fronte ai mancatipagamenti".

Impresa di MercatoSaracenoha partecipatoin massa alla manifestazionedi protesta

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Giovedì 20 febbraio 201418 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Istat: 5 milioni di poveri

Quasi cinque milioni di persone nel 2012erano in condizioni di povertà assoluta: sitratta del 6,8 per cento delle famiglie perun totale di oltre 4,8 milioni di individui.Il Sud è in forte svantaggio rispetto alresto dell’Italia, con una percentuale difamiglie povere più che doppia rispettoalla media nazionale. È quanto emerge dalrapporto Istat “Noi Italia, 100 statisticheper capire il Paese in cui viviamo”.Le persone in povertà relativa nel 2012erano 9 milioni 563 mila, corrispondential 15,8 per cento della popolazione e il12,7 per cento delle famiglie risultavarelativamente povero (in totale 3 milioni232 mila). L’intensità del fenomeno è parial 19,9 per cento per la povertà relativa eal 17,3 per cento per la povertà assoluta.Nel Mezzogiorno, le famiglie in povertàrelativa sono il 26,2 per cento di quelleresidenti (contro il 7,1 del Centro e il 6,2del Nord) e quelle in povertà assoluta nerappresentano il 9,8 per cento (controrispettivamente il 5,1 e il 5,5). Lesituazioni più gravi si osservano tra lefamiglie residenti in Sicilia (29,6 percento), Puglia (28,2 per cento), Calabria(27,4 per cento) e Campania (25,8 percento) dove sono povere oltre un quartodelle famiglie. All’opposto, nel resto delPaese si registrano incidenze di povertàrelativa decisamente più contenute: laprovincia autonoma di Trento si confermaper l’incidenza più bassa (4,4 per cento,seppur in crescita rispetto al 2011),seguita da Emilia Romagna (5,1 percento), Veneto e Lombardia(rispettivamente 5,8 e 6 per cento).Nel Mezzogiorno, inoltre, alla più ampiadiffusione della povertà si associa ancheuna maggiore gravità del fenomeno: lefamiglie povere sono di più e hanno livellidi spesa mediamente molto più bassi diquelli delle famiglie povere del Centro e

del Nord. L’intensità della povertà relativaè, infatti, pari al 21,4 per cento (contro il16,7 del Nord e il 18,3 del Centro), quelladella povertà assoluta al 18 per cento(contro rispettivamente il 16,7 e il 17).

Bonfanti: nomina Conti all’Inps

“Un augurio al neo commissario dell’Inpsaffinché col suo lavoro, anche se breve,riesca a dare il via alla riforma dellagovernance dell’ente”. Con queste paroleil Segretario generale della CislPensionati, Gigi Bonfanti, ha commentatola firma del decreto di nomina di VittorioConti a commissario dell’Inps annunciatadal ministro Giovannini. “Ciò cheauspichiamo - ha concluso il Segretariodella Fnp Cisl - è che tale nomina sia soloil primo passo verso la riforma e la messain sicurezza dell’ente previdenziale perdare di nuovo tranquillità e fiducia alavoratori e pensionati”.

Tagli alla spesa sociale

La Fnp Cisl denuncia che con la legge n. 4del 28 gennaio si assiste all’ennesimotaglio ai fondi del Ministero dellePolitiche Sociali e del Ministero dellaSalute.Il decreto legge prevede che le somme delMinistero del Lavoro e delle Politichesociali e del Ministero della Saluteaccantonate e e rese indisponibili, sianodestinate a finanziare il potenziamentodelle attività di recupero dei capitaliall’estero e la lotta all’evasione. Il decretoprevede una riduzione di spesa per il

Secondo il Rapporto sulla Coesione Sociale di Inps,Istat e Ministero del Lavoro, la famiglia è rimastal’unico ammortizzatore sociale ad attutire il fenome-no dei cosiddetti “adulescenti”, ossia tutti quei ragaz-zi che non riescono a “diventare adulti” perché nonpossono provvedere autonomamente a loro stessi acausa del mancato accesso al mercato del lavoro.I dati Istat si riferiscono al 2012 e segnano una cre-scita rispetto al 2011. Sono 6 milioni e 964mila i gio-vani tra i 18 e i 34 anni che vivono con almeno ungenitore. Si tratta del 61,2 per cento degli under 35non sposati. La maggioranza sono uomini (4 milio-ni), un milione in più rispetto al totale delle ragazzeche abitano in famiglia. Dal punto di vista territoria-

le, è soprattutto al Sud che si registra il fenomeno,dovuto sia a un retaggio culturale che spinge i giova-ni a restare a casa, sia all’elevata difficoltà a trovareun posto di lavoro rispetto ad altre zone in Italia. Lapermanenza obbligata in casa risulta negativa siaper genitori e nonni - che con il loro stipendio e leloro pensioni faticano ad arrivare a fine mese - siaper i giovani, che non trovano una propria autono-mia abitativa, economica e sociale.Se nel 2012 i disoccupati tra i 15 e i 34 anni eranoquasi un milione e mezzo, la rete di welfare familiareavrà bisogno di maggiore supporto per permettereai genitori di continuare ad aiutare i figli e anche sestessi ad avere un futuro migliore.

Senza nonni e genitori dove andrebbero a finire i nostri giovani?

settore socio-sanitario già vessato dalleriduzioni di spesa.

Emilia Romagna:emergenza abitativaSono 30mila le famiglie in lista di attesaper un alloggio di edilizia pubblica. Circa5mila sono stati gli sfratti per morosità e54mila sono le famiglie che nonricevono più il contributo per l’affitto aseguito dell’azzeramento del fondonazionale e di conseguenza di quelloregionale. Davanti a questo quadro, leorganizzazioni sindacali Spi Cgil, Fnp Cisle Uilp Uil della regione Emilia Romagnahanno definito, nel documento relativoalla contrattazione territoriale socialesui bilanci degli enti locali, una serie diproposte finalizzate a dare risposte

ministero delle politiche sociali di: 21,5milioni di euro per il 2014, 6,4 milioniper il 2015 e 5,4 milioni per il 2016.Mentre per il Ministero della Salute iltaglio sarà di: 2,8 milioni per il 2014, 3,8milioni per il 2015 e 4 milioni per il2016. I tagli che colpiscono vari settoridi spesa sono gravosi per il compartosanitario e soprattutto per quello socialeche ha visto, negli ultimi anni, ridurre ilproprio fondo in modo esponenziale.Questo potrebbe provocare la riduzionedelle prestazioni socio-assistenziali deiComuni, che già vengono garantite condifficoltà. Consapevoli dell’importanzadelle lotte all’evasione e all’emersione dicapitali riteniamo che le risorse per illoro finanziamento debbano trovarsi inaltri settori di spesa dove è più evidenteuno spreco delle risorse e non certo nel

concrete a tali drammatiche situazioni.Innanzitutto i sindacati propongono inmerito ai nuovi regolamenti territorialiche dovranno definire criteri e requisitiper l’accesso all’Erp, alla luce della leggeregionale e sulla base del fabbisognorilevato. In tale contesto, l’assegnazionedegli alloggi Erp non potrà più esseredefinitiva, ma limitata alle fasce dibisogno conclamato.I sindacati propongono inoltre distrutturare un mercato dell’affitto aprezzi sostenibili e regolati dal pubblicoa partire dagli immobili sfitti, dalrecupero del patrimonio edilizioabitativo per sviluppare l’ediliziaresidenziale sociale. Infine suggerisconodi istituire fondi comunali per gli sfratti edi sostegno all’affitto per le personemeno abbienti.

Oltre 4mila farmaciper chi è in difficoltàSi è svolta sabato 8 febbraio la 14esima Giornata nazionaledi raccolta del farmaco. A Cesena vi hanno aderito 26 farmacie.I prodotti raccolti sono stati distribuiti a quaranta enti e associazioni

ono stati 4.565 i farmaci raccoltinella provincia di Forlì-Cesenain occasione della 14esima

Giornata di raccolta del farmacoche si è tenuta in tutta Italiasabato 8 febbraio, a ridosso dellecelebrazioni per la giornata del malato.A livello regionale il dato è di 32milafarmaci.“Visto il periodo di crisi e di grandicambiamenti nel mondo delle farmacie- spiega Valeria Ghinassidel Banco Farmaceutico - abbiamoraccolto un po’ meno dell’edizione del2013. Infatti nel territorio provincialenel 2013 erano stati raccolti 4.659farmaci, un centinaio in più diquest’anno”.In tutta Italia sono stati oltre 350mila iprodotti donati dai cittadini che si sonorecati in farmacia.La raccolta si è svolta in 1.200 Comunicirca e 95 Province italiane e per laprima volta anche a Crotone, Arezzo,Caserta, Ragusa, nella provinciaautonoma di Bolzano e nella

S Repubblica di San Marino.Hanno aderito alla colletta dei farmacida automedicazione ben 3.561 farmacie(rispetto alle 3.375 dello scorso anno). Ivolontari che hanno fatto un turno infarmacia sono stati oltre 14mila.L’iniziativa è stata organizzatadalla Fondazione Banco Farmaceuticoonlus, in collaborazione con Cdo OpereSociali e Federfarma.A livello provinciale sono stati 400 ivolontari coinvolti e 51 le farmacieaderenti all’iniziativa (25 a Forlì e 26 aCesena).I farmaci raccolti sono stati distribuiti ai40 enti convenzionati con il Banco.Fra i tanti, si ricordano l’associazionePapa Giovanni XXIII, Caritas,San Vincenzo de’ Paoli,Istituto don Guanella, Auser e casad’accoglienza San Giuseppe.L’elenco degli enti assistenzialidestinatari dei farmaciè disponibile suwww.bancofarmaceutico.org.

Barbara Baronio

a sede Ior (Istituto oncologico romagnolo) diCesena si trasferisce in via Montalti 48, a po-chi passi dalla vecchia storica sede; gli orari

e i contatti rimangono, però, gli stessi: tel. 054724616, fax 0547 1901298, email [email protected] (lunedì, martedì e giovedì: 8,30/12,30 -14,30/17,30; mercoledì e venerdì: 8,30/12,30 -14,30/17; sabato: 8,30/12,30).Da molti anni, a Cesena lo Ior collabora con il Pro-getto Virgilio dell’Irccs-Irst, insieme con le asso-ciazioni di Volontariato Ail Forlì-Cesena e Lilt For-lì-Cesena, presso il reparto di Oncoematologiadell’ospedale “Bufalini”, con lo scopo di ricevere,accompagnare e fornire informazioni di base atutti gli utenti e visitatori del reparto. Chi oggi en-tra in questa struttura è così accolto dai camicibianchi e blu dei Volontari del “Virgilio”, personeadeguatamente selezionate e formate, semprepronte e disponibili a offrire aiuto per orientarsi,trovare i professionisti e le varie unità operative. È attivo dal 2011 a Cesena il Progetto “La forza e ilsorriso”, promosso dall’omonima associazione diMilano, un programma di laboratori di make-up

L gratuiti per donne in trattamento oncolo-gico. L’iniziativa, che non interferisce con lecure mediche né intende in alcun modo so-stituirsi a esse, è dedicata a tutte le donneche, sottoposte a trattamenti oncologici,non vogliono rinunciare alla propria fem-minilità, riconquistando senso di benesse-re e autostima. In un’atmosfera informale erilassante, “La forza e il sorriso” guida le par-tecipanti, tramite collaboratrici di bellezzavolontarie, a prendersi cura della propriapelle, a scegliere e applicare il make-up ade-guato alle proprie caratteristiche e a valo-rizzare il proprio aspetto per fronteggiaregli aspetti secondari di chemioterapia e ra-dioterapia.Importante è anche la collaborazione colSert (Servizio per le Tossicodipendenze) diCesena per la realizzazione di corsi che siprefiggono l’obiettivo di aiutare i fumatori asmettere di fumare e ad adottare uno stile divita sano. Tali corsi, che si susseguono 3-4volte all’anno, sono regolarmente ospitati

presso la sede Ior di Cesena.Fiore all’occhiello della sede Ior di Cesenaè l’Hospice di Savignano sul Rubicone, na-to nell’ottobre del 2001 e prima strutturapubblica di cure palliative in Emilia Roma-gna. Creata per accogliere i malati oncolo-gici a uno stadio avanzato della malattiache, per motivi clinici o familiari, non pos-sono essere assistiti a domicilio, questaesperienza oncologica rappresenta il primotassello per la realizzazione di una Unità diCure Palliative nella quale lo Ior fornisceproprie psicologhe, fondamentali in un si-mile contesto, nonché un valido supportoper la realizzazione di importanti progetti.L’ultimo esempio in ordine cronologico èfornito dal progetto del Gruppo di automutuo aiuto: esso fornisce un servizio disupporto emotivo ai familiari dei malatiterminali.In sostanza, lo Ior cambia sede a Cesena,ma il suo impegno in favore dei pazientioncologici resta il medesimo.

Progetti per malati e familiari L’Istituto Oncologico Romagnolo si è trasferito in via Montalti 48,in centro storico a Cesena, a pochi passi dalla precedente sede

Ior, nuova sede, stesso impegno

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Giovedì 20 febbraio 2014 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II.CONTRAPPUNTO PER LA SUA STORIAdi Agostino MarchettoLibreria Editrice Vaticana (35 euro)

La Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato nel 2005 il libro “IlConcilio Ecumenico Vaticano II. Contrappunto per la sua storia”dell’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del PontificioConsiglio per la Pastorale dei migranti e degli itineranti, canoni-sta e giurista. Il motivo per cui si presenta questo libro, è legatoal fatto che in una lettera autografa inviata da papa Francesco aMons. Marchetto il 7 ottobre 2013 ( resa pubblica il 12 novembrein occasione della presentazione del libro, pubblicato sempredalla Libreria Editrice Vaticana, su “Primato pontificio ed epi-scopato. Dal primo millennio al Concilio ecumenico VaticanoII”) si legge: “Una volta Le ho detto, caro monsignor Marchetto,e oggi desidero ripeterlo, che La considero il migliore ermeneutadel Concilio Vaticano II. So che è un dono di Dio, ma so ancheche Ella lo ha fatto fruttificare. Le sono grato per tutto il beneche Lei ci fa con la sua testimonianza di amore alla Chiesa echiedo al Signore che ne sia ricompensato abbondantemente”.Nella prefazione di questo libro, monsignor Marchetto ha scrittoche “l’intento e contribuire a giungere finalmente ad una storiadel Vaticano II che vinca i condizionamenti gravi – e si capiscequindi quel mio ‘contrappunto’ del titolo – posti finora, a tale ri-

guardo, da una visione da me definita ideologi-ca fin dall’inizio e che si impone monopolistica-mente sul mercato delle pubblicazioni”. Il libro(come già il precedente “Chiesa e Papato nellastoria e nel diritto. 25 anni di studi critici”, pub-blicato dalla stessa casa editrice) è un insiemedi studi critici. Scrive l’autore a proposito: “Hocercato anche questa volta di rispettare l’ordinecronologico della pubblicazione dei miei con-tributi alla ricerca, ma la disposizione appareanche ‘ragionata’. […] Come in precedenza, ab-biamo raggruppati i nostri studi in Parti (7), i cuititoli hanno il vantaggio di scandire chiaramen-te il procedere e di indirizzare il lettore nellascelta degli argomenti da affrontare, secondo ilsuo particolare interesse. Eccoli: ‘Nel contestoconciliare’; ‘La preparazione conciliare’; ‘Unastoria del Concilio Vaticano II’; ‘Altre storie delConcilio e dei suoi Papi’; ‘Temi e questioni par-ticolari’; ‘Fonti conciliari ufficiali e private’ e ‘Peruna corretta interpretazione del Concilio’”. Ilpensiero di monsignor Marchetto si può evi-denziare in modo efficace e particolarmente si-gnificativo nel seguente brano con il quale ini-zia il capitolo 50 intitolato “Tradizione e rinno-vamento si sono abbracciati: il Concilio Vatica-

no II”. In esso leggiamo: “Non dovrò – credo– convincere nessuno dei miei benevoli let-tori dell’importanza e del valore dottrinale,spirituale e pastorale del Concilio VaticanoII, tanto da potersi dire che esso è ‘icona’della Chiesa cattolica stessa, cioè di quelloche specialmente il Cattolicesimo è, costitu-zionalmente, comunione, anche con il pas-sato, con le origini, identità nell’evoluzione, fedeltà nel rinnova-mento, albero frondoso nato da quell’umile seme messo, piangen-do, sotto terra due millenni fa, sepolto nelle tenebre – la morte re-dentrice di Cristo – ed esploso, in perenne primavera, con la sua ri-surrezione: la vigna del Signore ha esteso infatti le sue radici nelmondo intero! Grande fu l’evento conciliare e molti di voi, che mileggete, ancora di certo lo ricordate. Vi parteciparono 3.068 Padri,provenienti da quasi tutte le Nazioni. Nei quattro suoi periodi (11ottobre 1962–8 dicembre 1965) si svolsero 168 congregazioni gene-rali e 10 sessioni pubbliche. Furono promulgati 16 documenti: 4 co-stituzioni, 9 decreti e 3 dichiarazioni”. Monsignor Marchetto confer-ma che Papa Giovanni XXIII “nel discorso di apertura del concilio,l’11 ottobre 1962, affermò che il fine principale del Concilio era dicustodire ed insegnare il sacro deposito della dottrina cristiana informa più efficace”. E nella pagina seguente si afferma che “PaoloVI, di formazione e caratteri diversi dal suo predecessore, manten-ne la sua stella polare dello ‘sviluppo nella continuità’: il concilioproseguì con le stesse finalità (pastorali) e speranze”.

Cinemadi Filippo Cappelli

Uci Rimini

SMETTO QUANDO VOGLIOdi Sydney Sibilia

La commedia è un genere piuttosto ri-schioso. Offre enormi possibilità espres-sive, ma difficilmente il risultato èsoddisfacente sotto tutti i punti di vista.Proprio per la sua eterogeneità e molte-plici opportunità. Invece “Smetto quandovoglio” del giovane Sydney Sibilia esula datutto ciò. Non si può dire un film perfetto,ma fino alla fine scivola efficace da ogniangolazione. “L’ispirazione del film vieneda un articolo di giornale – spiega il registaSibilia –. Un quotidiano titolava ‘Quei net-turbini con la laurea da 110 e lode’. In pra-tica, si parlava di due ragazzi laureati infilosofia con tanto di master, che lavora-vano per l’Ama, la società che si occupadella pulizia delle strade di Roma. Duenetturbini che all’alba, mentre spazzano ilmarciapiede, discutono della critica dellaragion pura è stata la prima, e per moltotempo unica, immagine del film. Nessunosembrava accorgersi del paradosso che lepersone più intelligenti del Paese veni-vano messe ai margini. E se avessero de-ciso di ribellarsi? E se a delinquere adessofossero le menti più brillanti in circola-zione? Se si coalizzassero?”.La trama: protagonista è Edoardo Leo neipanni di Pietro Zinni, neurobiologo licen-ziato in seguito ai tagli all’università. Con-sapevole del fatto che in Italia una droga,per essere considerata tale, deve esserecensita nell’elenco ufficiale delle molecoleillegali del Ministero della Salute, decide dimettersi a spacciare una nuova sostanzastupefacente tirando su una gang piutto-sto singolare, in quanto costituita esclusi-vamente da laureati che non se la passanomolto bene. Si tratta dell’archeologo Ar-turo Frantini (Paolo Calabresi), operaiodella strada; il macroeconomista Bartolo-meo Bonelli (Libero De Rienzo) dipen-dente dal gioco d’azzardo; il chimicoAlberto Petrelli (Stefano Fresi) ora lava-piatti; l’antropologo Andrea de Sanctis(Pietro Sermonti), rifiutato a lavorare inuno sfasciacarrozze perché laureato e, in-fine, i benzinai latinisti Mattia Argeri eGiorgio Sironi (Valerio Aprea e LorenzoLavia). La frase riportata sulla locandina è giàtutto un programma: “Meglio ricercati chericercatori”. E l’incipit della pellicola èsulle note di “Why don’t you get a job?”degli Offspring: già queste due sottolinea-ture danno il senso di un film mai banale,capace di regalare grandi momenti di di-vertimento attraverso una sdrammatizza-zione di problematiche alquantocomplesse. I sette ricercatori si designanocome eroi della rivendicazione, ribellan-dosi a un contesto che li vede costretti asottostare a dei padroni immeritevoli. Unarivincita dei cervelli, una rivoluzione so-ciale che ristabilisce la giusta demarca-zione tra merito e opportunità. Non maleper un esordiente: Sibilia è da tenere d’oc-chio.

enerdì 21 febbraio alle 21, in prima nazionale al teatro“Bonci” di Cesena, il Balletto di Roma danza su ‘Futura.

Ballando con Lucio’. I paesaggi e i volti che Lucio Dalla hacantato per l’Italia intera, un affettuoso omaggio che il Ballettodi Roma dedica al grande cantautore emiliano. Regia diGiampiero Solari, collaboratore e storico amico di Dalla;coreografiedi Milena Zullo; colonna sonora realizzata dalmusicista Roberto Costa.Prezzi: intero 25 euro; ridotto 18 euro; loggione, giovani euniversitari 15 euro. Domenica 23 febbraio alle 21, anche questo in prima nazionale,va in scena al “Bonci” il concerto in forma di spettacolo ‘Verdi-

Wagner Reloaded’, da un’idea di Franco Pollini. Le musicheoriginali sono di Fabrizio Sirotti che ha composto un’operaelettro-acustica dove parti orchestrali e sinfoniche si fondonocon l’esecuzione pianistica in tempo reale. Pier Giulio Comandini(Verdi) e lo stesso Sirotti (Wagner), a due pianoforti. Unacreazione originale e al tempo stesso un omaggio ai due celebricompositori da sempre adorati dal pubblico che per loro sidivideva, schierandosi tra il ‘bel canto’ dell’uno e lo‘strumentismo’ dell’altro.Prezzi: intero 15 euro; ridotto 12 euro; loggione, giovani euniversitari 10 euro. Biglietteria: tel. 0547 355959,[email protected], www.teatrobonci.it

VBallettoal Bonciballettoin ricordodi LucioDalla

in fase di svolgimento “MuseoAnch’Io”, progetto delle Terre del

Rubicone dedicato ai Musei delterritorio.Le Terre del Rubicone vantano uninestimabile patrimonio storico artisticoe culturale ben rappresentato dainumerosi, piccoli ma significativi museidisseminati in un vasto territorio. Ilprogetto punta a far conoscere talepatrimonio artistico e storico-culturale aun pubblico sempre più ampio esoprattutto ai più piccoli.

I musei che compongono il percorso di“Museo Anch’io” conservano oggetti digrande interesse storico-artistico eoffrono una testimonianza importantedella ricchezza del territorio.Il progetto si prefigge lo scopo dimettere in rete tali strutture, declinandoil percorso su un’offerta pensata per lefamiglie con bambini al seguito.Nei musei (16 sono quelli messi in rete,di cui 15 a ingresso libero) sonodisponibili percorsi didattici mirati perun pubblico di giovanissimi.

È

Rubiconee progetto“Museianch’io”

na condivisione di idee epropositi, a favore della lettura deiragazzi nelle scuole materne ed

elementari di Cesena. Sonomillenovantaquattro i nuovi libri perbambini regalati dai cesenati che nelloscorso mese di agosto hanno aderitoall’invito della libreria “Giunti al Punto” dipiazza Giovanni Paolo II, a Cesena,nell’ambito del progetto nazionale“Aiutaci a crescere, regalaci un libro”.Di questi, circa 800 sono stati donati dachi nello scorso mese di agosto si è recatonella libreria in centro a Cesena e ha

U

Libri alle scuole, il piaceredel dono e della lettura

Oltre mille volumi dal progetto promosso dalla libreria “Giunti al Punto”

comprato un libro nuovo a favore delprogetto. Altri duecento volumi sono statiacquistati con il sostegno degli sponsordell’iniziativa Banca di Cesena, Amadorie Banca Popolare dell’Emilia Romagna.I libri - dai ‘classici’ per ragazzi, fino agliaffascinanti pop-up - sono stati assegnatia una ventina di scuole materne edelementari del comprensorio cesenateche ne avevano fatto richiesta.Alla gratitudine di Mirna Foschi, titolaredella libreria “Giunti” di Cesena, “per icesenati che con questo gesto hannodimostrato ancora una volta sensibilità e

propensione al dono a favore dellacultura in generale, e dei più piccoli inparticolare”, si sono uniti i direttorididattici Simonetta Ferrari e GuglielmoPoggioli, presenti alla conferenza stampadi consegna. “Il piacere della lettura facrescere la capacità di immaginare etrovare poi personali ‘soluzioni’ nelloscorrere della vita di ognuno. I bambinihanno bisogno di racconti, così comedella lentezza e concretezza che stannonelle ‘storie di carta’”, ha detto ladirettrice Ferrari. “Proporre a unbambino la lettura di un libro è comeoffrirgli la possibilità di aprire unaimmaginaria porta per scoprirvi, oltre, unmondo fatto di desideri e avventure. Per ipiccoli è un’esperienza che puòilluminare i sentimenti e li accompagnanella crescita”, ha aggiunto il direttorePoggioli.A livello nazionale, sono circa 150mila ivolumi donati. Le tre precedenti edizionierano state a favore, rispettivamente,della biblioteca della città dell’Aquila(2010), dei reparti pediatrici degliospedali italiani (nel 2011) e dellebiblioteche pubbliche (nel 2012 allaBiblioteca Malatestiana furono regalati1.059 libri).

Sabrina Lucchi

PALAZZO ALBORNOZ, CESENA:PROMOTORI E SPONSOR DEL PROGETTO“AIUTACI A CRESCERE, REGALACI UN LIBRO”.AL CENTRO, MIRNA FOSCHI DELLA LIBRERIA“GIUNTI AL PUNTO”.PRIMA A DESTRA, L’ASSESSOREALLA CULTURA ELENA BAREDI

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Giovedì 20 febbraio 201420 Cesena&Comprensorio

❚❚ Sabato scorso al Carisport

Venditti a CesenaFra musica e ricordi di vita

icordi di vita da cui sono sbocciatemelodie diventate patrimonio di in-tere generazioni. Un concerto rac-

contato e molto informale quello di An-tonello Venditti, che sabato scorso in ungremitissimo Nuovo Teatro Carisport haintrattenuto per ben tre ore e mezza ilpubblico - tra cui figuravano moltissimefacce giovani - nella tappa cesenate deltour "70/80’ … Ritorno al futuro". Il cantautore romano ha così svelatoaneddoti (raccolti nel libro ’L’importanteè che tu sia infelice’ edito da Mondadorinel 2009) e ripercorso la nascita dei suoi

Rsempre attento alle tematiche sociali epolitiche che attraversavano l’Italia diquei tempi.Durante la serata, Venditti ha ricordato ilrapporto privilegiato con Cesena, cittàche ha frequentato spesso in gioventù edi cui era originario uno dei suoi mana-ger e scopritore di talenti, Libero Venturi.

Fs

più celebri brani che lo hanno catapulta-to nel panorama della musica italiana. Iprimi composti per estraniarsi da unadifficile quotidianità dovuta a una fami-glia oppressiva e mitigata dallo studio delpianoforte, e poi ancora l’amore mai so-pito per la propria città, il debutto e glialbori della carriera, la separazione dallamoglie Simona Izzo, con uno sguardo

Cesena flashCinema e incontroIl film "Planes" sarà proiettato sabato22 febbraio alle 16,30 e domenica 23alle 15 e alle 17 al cinema Astra a cura diAfi, associazione delle famiglie e delcentro famiglie "Benedetta Giorgi".Ingresso 3,50 euro. Il coordinamentoGas Malatesta Cesena propone per lunedì24 febbraio dalle 20,45 alle 22,45 nellasede del quartiere Oltre Savio unincontro per famiglie sul tema "Gruppi diacquisto solidali. Consumo criticosecondo principi di equità, solidarietà esostenibilità".

Incontro con l’autoreSarà presentato sabato 22 febbraio alle17,15 nell’aula magna dellaMalatestiana il volume "Escoriazione" diDavide Brullo (Il Vicolo editore, Cesena2012) alla scoperta di una prosa poetica.Parteciperanno, oltre all’autore, VittorioD’Augusta e Marisa Zattini. Interventomusicale dell’arpista del conservatorio"Bruno Maderna", Stefania Betti.

Poesia e musicaA conclusione della rassegna "Salottiletterari", l’appuntamento al Victor diSan Vittore è fissato per sabato 22febbraio alle 16,30 con la poesia diAngela Fabbri. Intervento critico diGianfranco Lauretano eaccompagnamento musicale.

Mostra al RidottoSi potrà visitare fino al 23 febbraio allagalleria comunale d’arte a Palazzo delRidotto la mostra "SoqQuadro" di RoccoCocchiarelli. Orari di apertura: martedì evenerdì dalle 16,30 alle 19,30;mercoledì, sabato e domenica dalle 9,30alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.

Ute: sacro profanoIl prossimo incontro dell’università dellaTerza età si terrà il 21 febbraio alle15,30 nella sala Fantini (via RenatoSerra) con Cledes Moscatelli sul tema"Tra sacro e profano: lo Stabat Mater diPergolesi". Martedì 25 febbraio (stessasala e ora) Rabith Chattat parlerà di “Laprospettiva temporale e i legamiinterpersonali”.

"La difficile gioventù"Per la XI edizione della rassegna"CinemAnimaMente", martedì 25febbraio alle 21 sarà proiettato alcinema San Biagio il film di DanieleGaglianone "La mia classe" (2013). Ilregista ne discuterà con Pietro Maraldi,responsabile del Centro stranieri delComune e con Cinzia Valzania di Iqbal.Ingresso 5 euro, 3 per studenti.

SarsinaAssemblea AvisLa sezione Avis di Sarsina si riunisce inassemblea domenica prossima, 23febbraio al Centro culturale. Si trattadell’annuale incontro dei soci donatoriindetto per fare il punto sullasituazione della sezione sarsinate eper discuterne il bilancio. E’anchel’occasione per richiamare l’attenzionesu un gesto dall’alto valore umano,quello della donazione. L’assemblea èpreceduta dalla Messa (alle 9) inCattedrale. L’inizio ufficiale è previstoalle 10,30 col saluto del presidenteEris Bartolini. Durante l’assembleaverrà conferita la più altabenemerenza (medaglia d’oro condiamante) al socio Walter Gori "per lesue numerose donazioni e il suoprezioso servizio all’associazioneeffettuato in questi anni". L’incontro siconcluderà con il pranzo sociale alristorante "Bar del Lago" a Quarto.

Mm

Cesena◗Mercoledì pianisticiTerzo appuntamento con i concertinella sala Dallapiccola delConservatorio cesenate in corsoComandini. Mercoledì 26 febbraio alle17,30 il pianista Michiko Tokumasueseguirà brani di Mozart, Chopin,Debussy e Ravel. Ingresso libero.

Sarsina e Mercato◗Progetti per la terza etàPrenderanno il via dal 6 marzo a Sarsina e a Mercato Saracenonuovi laboratori di stimolazione cognitiva e sensoriale,promossi dall’associazione "Amici di Casa Insieme". Suddivisiin dieci appuntamenti, si terranno tutti i giovedì dalle 9,45 alle11,45 al centro sociale anziani a Sarsina e dalle 15 alle 17presso l’associazione "Amici di Casa Insieme" a MercatoSaraceno. Le iscrizioni entro il 28 febbraio rispettivamente allo0547 94901 e al 320 6967089. I posti sono limitati e la quota èdi 20 euro.

Cesenatico◗Teatro per famiglieLo spettacolo di narrazione, pupazzi edisegni con Elena Baredi e Alex Solfrini "Itre porcellini e il lupo puzzone" saràpresentato al Comunale domenica 23febbraio alle 16. Ingresso adulti 6 euro,bimbi 5.

Cesena◗Al Rotary la stampa localeNella consueta conviviale del venerdì seradel Rotary Cesena, venerdì 21 febbraioverrà trattato il tema" Il ruolo della stampanel territorio". La tavola rotonda vedrà lapartecipazione di Emanuele Chesi (Il Restodel Carlino), Davide Buratti (CorriereRomagna), Giovanni Bucchi (La Voce) eFrancesco Zanotti (Corriere Cesenate).

Cesenatico◗Omaggio a VerdiGli artisti del Balletto di Milano, giovedì 27febbraio alle 21, presenteranno lospettacolo "W Verdi", un balletto in due attisu musiche di Giuseppe Verdi nelbicentenario della sua nascita. Direttoreartistico Carlo Pesta. Coreografie di AgneseOmodei Salé. Ingresso palchi e platea 15euro, loggione 10.

Cesena◗Commedia dialettaleAl cineteatro Bogart di Sant’Egidio, sabato 22febbraio alle 21, la compagnia "Quasi Stabiledi Bubano" (Imola) porterà in scena "Crèmae sunzèza", tre atti di Ermanno Cola. Lospettacolo sarà preceduto dalla lettura dipoesie dialettali. Ingresso 7 euro, ridotto 6per ragazzi fino ai 18 anni, per over 65 edonatori Avis. Prenotazioni dal martedì alsabato dalle 15 alle 20 al 342 0046238.

Cesena◗Cinema al VictorAl cineteatro di San Vittore, giovedì 20 e venerdì21 febbraio alle 21 in visione il film di PhilippeLe Guay "Moliere in biciletta" (2013). Sabato22, domenica 23 e martedì 25 alle 21 "Un bossin salotto" di Luca Miniero (2014). Domenica 23alle 15 e alle 17 sullo schermo "Frozen il regnodi ghiaccio". Ingresso 3,50 euro.

Cesena◗Al Cai si parla di donazione di sangueLa sezione di Cesena del Club alpino italianoorganizza il giorno 21 febbraio alle 21,15 presso lasede a Macerone, in via Cesenatico 5735, unincontro con la dottoressa Paola Pieri, direttoresanitario della Sezione Avis di Cesena.Nell’incontro verranno trattate le tematicherelative al sangue: dalla necessità di averedonatori che lo forniscano, fino alle modalità delsuo utilizzo. L’incontro è aperto a tutti.

Cesenatico◗Commedia dialettaleLa compagnia "La Madunaina", sabato 22febbraio alle 21, presenterà al teatrocomunale "La fameja, quant pansir!",libera riduzione dell’omonima commedia diStefano Godizzi a cura di Ercole Minotti.Regia di Anna e Ercole Minotti. Ingressopalchi e platea 8 euro, loggione 6.

Cesena◗CeseNati per leggereNell’aula magna della Malatestianaprosegue la II edizione della rassegna"CeseNati per leggere". Giovedì 20febbraio alle 17 lo scrittore Paolo DiPaolo presenterà il suo libro"Mandami tanta vita" (Feltrinelli,2013). Finalista al premio Strega,vincitore dei premi Salerno Librod’Europa e Fiesole.

Gatteo◗Festival della canzoneSono aperte le iscrizioni al 31° festival canoroorganizzato da Giovanni Tomassini, presidente di"Diffusione Musica" in collaborazione con il Comune e laBcc di Gatteo. Le sezioni di gare sono due: Between (11-17 anni) e Big (dai 18 anni in su). Si svolgeranno al teatroLina Pagliughi in marzo. Per informazioni e iscrizioni:tel.0541 93359, cell. 3355478155, e-mail :[email protected].

Gatteo◗Film di Luchino ViscontiA cura dell’associazione Italia Nostra-sezione Vallate del Rubicone e dell’Uso,domenica 23 febbraio alle 16,30 alcentro culturale "Gli Antonelli" saràproiettato il film di Luchino Visconti "Lacaduta degli dei" (1970), ascesa delnazismo e disfacimento della borghesiatedesca. Parteciperà il criticocinematografico Filippo Cappelli.

Gatteo◗Torneo di maraffaLa finale dell’8° torneo a premi dimaraffa, aperta al pubblico epromossa dai soci, si svolgeràvenerdì 21 febbraio alle 20,30 nellasala multimediale della sede dellaBcc in via della Cooperazione.

Bagno di Romagna◗Spettacolo per famiglieAl Garibaldi di San Piero in Bagno, domenica 23febbraio alle 15,30, Giallo Mare presenterà "Bit& Bold: il racconto di Biancaneve", teatrod’attore e burattino digitale. Ingresso 5 euro.Dopo lo spettacolo, merenda con pane ecioccolato per i bimbi offerta da ApicolturaPrimitivo e preparata dai volontari del centrosociale di Iniziative culturali.

Bertinoro◗Open day alla maternaSi terrà sabato 22 febbraio dalle 9alle 12 l’open day presso la scuoladell’infanzia "Giovanni Nadiani" aSanta Maria Nuova. Dopol’accoglienza da parte dell’équipeeducativa, sono previsti laboratoridi lettura, manipolazione emovimento. Per informazioni: 0543440003- 338 3217161.

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Giovedì 20 febbraio 2014 21Sport

CesenaProfondo doloreper la mortedi Corrado BenedettiSono stati celebrati lunedì scorso a SanVittore, in una pieve gremita e con tantagente anche sul sagrato, i funerali diCorrado Benedetti, 57 anni, morto fravenerdì e sabatoall’hospice diSavignano. Acausare il decessoun tumore che erastato diagnosticatopoco più di duemesi fa. Il parroco don CarloMeleti, nell’omelia,ha sottolineato cheBenedetti aveva nelcuore la suacomunità. La figliaCarlotta ha portato,a nome della famiglia, un saluto e unricordo, dicendo che il babbo Corrado haaffrontato con fede questi 81 giorni dimalattia.Benedetti era stato calciatore(difensore) del Cesena e poi avevamilitato in altre squadreprofessionistiche come Bologna,Perugia, Catania, Trento e Livorno. Come allenatore aveva iniziato nelsettore giovanile del Cesena. Poi, a fineanni ’90, gli era stata affidata la primasquadra che riportò immediatamente inserie B dopo la retrocessione in C. Loscorso anno il Cesena Calcio gli avevaaffidato i giovani della categoria Allieviregionali.

uperato con un pareggio il testcon la prima della classePalermo, il Cesena si rituffa sulcampionato contro un

avversario sulla carta menocomplicato: il Carpi. Sabato 22febbraio è in programma la 26esimagiornata di serie B e i bianconeriaffrontano in Emilia una squadracomunque tosta e insidiosa. Lamatricola modenese, approdata loscorso anno nel torneo cadetto, si sta

S

Il Cesena verso Carpia caccia dei tre punti

Serie B Sabato scorso buon pareggio con la capolista Palermo

comportando egregiamenteoccupando una posizione di metàclassifica a 4 punti di distanza dalCesena. In una graduatoria sempremolto corta, i 35 punti rimediati daibiancorossi allenati da StefanoVecchi sono lì a testimoniare il valoredell’avversario che la truppa di Bisoliva ad affrontare allo stadio Cabassi. Ilruolino di marcia del Carpi recita 10vittorie, 5 pareggi e 9 sconfitte, con29 gol fatti e 30 subiti. Rinforzati da

un attaccante come Ardemagni, icarpigiani non andranno presi sottogamba. Sabato scorso l’Empolisecondo in classifica è stato bloccatosull’1-1 a domicilio proprio dal Carpi. Da par suo il Cesena proviene da unbel pareggio contro il Palermo che satanto di vittoria ai punti. Lo 0-0 finalepoteva tramutarsi in un successo se irosanero dell’ex tecnico Iachini nonfossero stati capaci di resisteredifendendosi con ordine in 10 contro11 già dal 35’ del primo tempo, Unmatch piuttosto fisico vedeva isiciliani chiudere addirittura in 9 perle due espulsioni somministrate aLazaar e a Maresca. Negli spogliatoiandava anche Iachini per proteste,nel finale. Col punto ottenuto sabatoscorso, il Cesena si mantiene a -7 dalPalermo e a -3 dall’Empoli,saldamente in zona play-off al quartoposto a pari merito con l’Avellino, masuperato dal Lanciano che si porta aquota 40. Il tempo per puntare allapromozione diretta c’è ancora tutto,ma per farlo servirà ritrovare piùcinismo sotto porta: rintracciare lavena realizzativa delle punte sarà unfattore determinante. Nel giorno incui veniva celebrato il ricordo diMarco Pantani davanti a 12milaspettatori nel decennale della suascomparsa, se ne andava ancheCorrado Benedetti.

Eric Malatesta

Marilungo in azione

(Pippofoto)

Tanti tifosi e personalità per l’even-to organizzato al Grand Hotel DaVinci sabato scorso in occasione dei10 anni della morte del campioneMarco Pantani. Fra i ciclisti c’eranoGarzelli, Ullrich, Berzin, Adorni,Bruseghin, Scarponi, Traversoni,Guerrini ed altri ex compagni disquadra della Mercatone. E poi PinoBuda, patron della Sidermec, Vitto-rio Adorni e Pino Roncucci. Tanti an-che i rappresentanti del mondo delcalcio: Franco Baresi del Milan, ilpresidente del Cesena Giorgio Luga-resi, il tecnico del Bologna DavideBallardini e l’ex arbitro internazio-nale Roberto Rossetti. A fare gli ono-ri di casa i genitori di Pantani, Toni-na e Paolo e il sindaco di CesenaticoRoberto Buda.

Fra i campioni del passato Vittorio Adorni, Jan Ulrich, Eugeni Berzin e il calciatore Franco Baresi

Tante personalità per ricordare Marco PantaniDa sinistra Stefano Garzelli, Roberto Buda,

Tonina Pantani, Jan Ulrich, Franco Baresi

Fotoservizio PippofotoVittorio Adorni

e Pino Buda

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Giovedì 20 febbraio 201422 Sport Csi

Sabato 7 giugnotutto il Csi vicino al Papa

● L’invito di Luciano Morosi, presidentedel Comitato di Cesena a tutti gli associatia partecipare allo storico appuntamento

● “Continuiamo a lavorare per far crescerel’entusiasmo, per invitare tutti (società Csi,ma anche non), per sorprendere noi stessi”

abato 7 giugno 2014 le societàsportive di tutta Italia avrannola possibilità di incontrare aRoma, in piazza San Pietro,

papa Francesco, in occasione delsettantesimo anniversario dellafondazione del Centro SportivoItaliano.L’appuntamento conferma e rinnovauna lunga tradizione in casa Csi, chenel corso della sua storia si è strettopiù volte intorno ai pontefici inoccasione delle proprie ricorrenzefondamentali.Indelebile resta il ricordo deldecennale del 1955, con decine dimigliaia di atleti arrivati a Roma daogni angolo della Penisola per farefesta alla presenza di Pio XII, in unapiazza San Pietro trasformata in partein un campo per esibizioni sportive.L’ultimo incontro è avvenuto diecianni fa, con Giovanni Paolo II, inun’aula Paolo VI gremitaall’inverosimile dal popolo Csi. Nelcorso di questi incontri i ponteficihanno sempre regalato al Csi e allosport italiano messaggi rimasti come

S pietre miliari per la costruzione di unapratica sportiva ricca di senso, semprepiù umana e umanizzante.C’è già una grande attesa per quantodirà Francesco, di cui è notal’attenzione al mondo dello sport.E quindi l’operazione “Tutti a SanPietro” è ormai scattata. In ogni parted’Italia i comitati e le società sportivesi stanno mobilitando per esserepresenti a Roma il 7 giugno.Sul territorio c’è grande fermento.Dobbiamo continuare a lavorare perfar crescere l’entusiasmo, per “invitaretutti” (società sportive Csi, ma anchesocietà sportive non Csi), per“sorprendere noi stessi”.Non basta mettere il banner sulproprio sito (indispensabile), scriverealle proprie società sportive(indispensabile), coinvolgerepersonalmente i presidenti dellesocietà sportive più sensibili, portare aRoma “tutto il Comitato”(indispensabile). Bisogna sentire lagioia di questo incontro e sentire ilgusto di trasmetterlo a tutti facendocimissionari di questa occasione “unica

e storica”.Noi del Comitato Csi di Cesenaorganizzeremo la spedizione a Romainteressando i componenti dellapresidenza, del consiglio direttivo,della segreteria, del gruppo Arbitri,delle varie commissioni, deicollaboratori che operano all’internodella nostra sede e naturalmenteanche i familiari, lasciando quindi allesingole società sportive di organizzarsiautonomamente, magaricoalizzandosi fra di loro allo scopo diottimizzare i costi dei mezzi ditrasporto, di scegliere quelli piùconsoni alle loro esigenze, di deciderela tipologia del pranzo e/o della cena,come pure se vogliono pernottare aRoma o racchiudere tutta l’esperienzain una sola giornata. Ognuno/a può edeve organizzarsi come meglio crede,l’importante è trovarsi in piazza SanPietro puntuali e numerosissimi.Ricordiamo che il Papa arriverà inpiazza attorno alle 17, ma per tutti noiè necessario trovarsi lì molto prima,circa alle 14-15, per avere il temponecessario di sbrigare le formalità e i

controlli all’accesso, per guadagnare la posizione migliorenell’ambito dell’area a noi assegnata e di assistere aglispettacoli che la Presidenza nazionale del Csi avràorganizzato in attesa dell’arrivo del Papa.Per ulteriori notizie e informazioni si può visitare il sitointernet del Csi di Cesena.Concludendo, esorto ancora una volta tutte le societàsportive del Csi di Cesena, le parrocchie della nostraDiocesi, i Comuni del comprensorio cesenate, ad attivarsisingolarmente o in gruppi affinché si possa darel’opportunità e il sostegno a più gente possibile di andarea Roma a incontrare il Papa.

Luciano Morosipresidente Csi Cesena

“Un rinnovato invitoa promuovere la crescitadei giovani attraverso lo sport”

n gruppo di dirigenti della Polisportiva Osservanza1980 ha partecipato al Convegno nazionale del CentroSportivo Italiano “Memorial Renato Pizzi”, che si è

svolto presso il Centro Pastorale Paolo VI di Brescia neigiorni 1 e 2 febbraio.Questo appuntamento nazionale è parte di un vastoprogramma di formazione che il Csi promuove perdirigenti e responsabili delle varie società sportive affiliatesu tutto il territorio nazionale, e in questa occasione apertoanche agli operatori degli oratori parrocchiali.I relatori erano i responsabili nazionali dei diversi settoridelle aree educative e formative in tematiche sportive ereligiose.I temi trattati hanno riguardato le linee guida da seguirenella missione educativa e formativa delle società sportivedel Csi, in concordanza e in attuazione dei contenutiespressi dagli ultimi documenti della Cei in materia, inparticolare l’enciclica “Evangelii Gaudium” di papaFrancesco.Abbiamo rivolto alcune domande a Stefano Cecchini,presidente della Polisportiva Osservanza, che era presenteal convegno.

Quali argomenti, tra quelli trattati, lei ritiene siano stati ipiù significativi?Innanzitutto ritengo che la modalità in cui il congresso èstato svolto sia stata molto valida. Nelle tre sedute, dimezza giornata ciascuna, si è prima trattato di un tema

Uspecifico e poi, a piccoli gruppi, sono seguiti confronti suparticolari aspetti della tematica trattata, facilitando inquesto modo il dialogo e gli interventi. Si è approfondito ilruolo del Centro Sportivo nella promozione dello sportcome mezzo potentissimo di crescita, educazione eformazione dei giovani. Si sono confrontate le varieesperienze riguardo ai rapporti che le società sportive delCsi hanno con altre agenzie educative come la scuola, lachiesa, l’oratorio, le istituzioni, il territorio e la città.Sempre in questo ambito si sono analizzate alcuneparticolari dinamiche educative che l’esercizio dello sportcosì inteso attiva nei ragazzi in rapporto a sé stessi, alproprio corpo, agli altri, al gruppo, alla squadra, allacomunità parrocchiale e alla società tutta.

A Francesco Gazzoni, presente in veste di consigliere dellaPolisportiva Osservanza oltre che dell’oratorio parrocchia-le, alla domanda di come la Polisportiva possa e debbaporsi nei confronti dell’oratorio parrocchiale, ha risposto:Prima di questo confronto avuto a Brescia con iresponsabili di oratori da anni funzionanti in alcune città,

come Reggio Emilia, Modena, Milano, Varese e Brescia,avevo una concezione completamente distorta di“oratorio parrocchiale”. Ora ritengo che ’oratorioparrocchiale’ altro non sia se non l’ambito e lo spaziocostituito da tutte le realtà operative della parrocchia, conla loro specificità di servizi e di missioni (come nella nostraparrocchia sono la Polisportiva, l’Acr , gli scout, il gruppomissioni, i catechisti, i gruppi liturgici, le Terziariefrancescane e la San Vincenzo), che operano all’unisonoall’interno della parrocchia nell’intento di viverel’insegnamento evangelico della carità, facendo degli spaziparrocchiali una “casa comune” accogliente, calda, bella,aperta sempre a tutti, senza distinzione di età, sesso,provenienza, cultura e credo religioso.“Per concludere” aggiunge il presidente Cecchini, “laPolisportiva Osservanza continua con rinnovato e piùconsapevole impegno a operare al fine di promuovere lacrescita e la formazione dei giovani attraverso lo sport inmodi sempre più attuali ed efficaci, in linea anche con ledirettive più recenti della Chiesa”.

Nello Pasini

Dirigenti della Pol. Osservanza 1980 di ritorno dal convegno nazionale che si è svolto a Brescia

“La società sportivadel Csi: caratteristiche,realtà e prospettive”il tema del convegno

BRESCIA, 1-2 FEBBRAIO: LA DELEGAZIONE DELLA POL. OSSERVANZA CON IL PRESIDENTENAZIONALE DEL CSIDA SINISTRA: FRANCESCO GAZZONI, STEFANO CECCHINI, MASSIMO ACHINI (PRESIDENTENAZIONALE CSI) E NELLO PASINI

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Giovedì 20 febbraio 2014 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Nessuno di noi è chiamato a fare proselitismoLa Chiesa deve avvicinare la gente per attrazione

Egregio direttore, recentemente mi è parso dicogliere un certo “filo conduttore” nel messaggiodella Chiesa. Nel suo editoriale del Corriere del 6

febbraio esorta i cattolici ad agire in prima persona.Nello stesso periodo ho letto la notizia che a TerminiImerese i parroci esortano gli operai delle fabbrichead aderire agli scioperi (non a “fare” ma ad “aderire”:c'è una bella differenza! I preti non sono “sindacalistidell'anima”, ma piuttosto custodi della dignitàumana). Pochi giorni fa papa Francesco ha detto chel'amore non consiste in uno sfogo momentaneo dellapassione o del sentimento, ma mira a costruire ilfuturo, sulla roccia e non sulla sabbia.Avevo ancora in mente l'altro suo editoriale sulnumero 3 (Davide risponde a Golia), concordandocon lei che anche fra gente di cultura rimane loscetticismo su quanto può fare il “potere della fede”.Tempo fa ho visto un documentario sulla Danimarca:una nazione presa ad esempio a livello mondiale perquanto riguarda l'organizzazione e il funzionamentodello Stato (sanità, assistenza, lavoro, assenza dicorruzione...). Ho cominciato ovviamente a provare,se non invidia, grande ammirazione per quellepopolazioni. Poi, a un certo punto, sono stati mostratialcuni esempi di come i giovani danesi passano iltempo e si svagano, non avendo problemi “seri” di cuipreoccuparsi. Non sto a specificare, ma ho smesso diinvidiarli. Non ho visto né la fine né l'inizio deldocumentario, e non so se si è parlato anchedell'aspetto religioso dei cittadini danesi, ma ritengoche la maggior parte sia laica, se non addirittura atea. Vedere persone più o meno giovani dedicarsi a tali“distrazioni” (faccio solo un esempio: ragazzi che si

✎ Il direttore risponde

Asfalto nuovo in via Mare, al confine tra i territori di Cesena e Cesenatico, frale frazioni di Bulgarnò e Sala. Nel Corriere Cesenate n. 3 del 23 gennaioavevamo segnalato, sempre in questo spazio, i pericolosi avvallamentipresenti in loco. Avevamo scritto “sarebbe il caso di provvedere”. Ora, vistoche chi di dovere ha provveduto, pensiamo sia giusto pubblicare la foto conil ripristino dei lavori eseguiti. Bene così.

fanno arrestare per finta per vivere in una fintaprigione e venire poi realmente maltrattatifisicamente e mentalmente, così, solo per “provareil brivido”) mi ha dato l’impressione di gente“vuota”, senza un vero scopo, senza un'idea difuturo che vada oltre la mera esistenza fisica sullaTerra, gente che “costruisce sulla sabbia”.Sempre con stima e cordialità.

Paolo Zacchi

Carissimo Zacchi,la ringrazio per l’affetto con cui segue il nostrogiornale, anche da fuori diocesi. La ringrazio perle sue riflessioni che ogni tanto ci invia e per ilcontributo al dibattito tra i lettori. Non sto certoqui a commentare quanto lei dice sullaDanimarca o su chi segue o meno la fede. Milimiterei solo ad aggiungere, andando a prestitoda papa Francesco, che noi non siamo chiamati afare proselitismo, ma ad andare incontro allagente, ad aprire le chiese e la Chiesa perché chivede possa essere attratto dalla nostra esperienza.È la Evangelii Guadium, la gioia del Vangelo,quella che ci deve contraddistinguere. “Non c’èniente di meglio da trasmettere agli altri”, comeafferma il Pontefice al n. 264 dell’esortazioneapostolica. Un documento da leggere, studiare,approfondire e poi da mettere in pratica cosìcom’è, senza ulteriori commenti. Per noi e perciascuno, per la nostra santificazione.A presto.

Francesco [email protected]

“Semplicemente Cesena”e le frazioni al centroCaro Francesco, di seguito riporto il punto 4 del pro-gramma elettorale della lista civica “SemplicementeCesena”, che sicuramente può dare seguito alla tuanota “Frazioni al centro” pubblicata in prima paginasullo scorso numero del Corriere Cesenate.Grazie dell’ospitalità

Christian Castorri

4 - Politiche del territorio: Centro Storico e Periferie me-desima attenzioneVogliamo indirizzare il programma di governo dellacittà a una visione più trasversale possibile fra centrostorico e periferie, affinché entrambi abbiano lo stessopeso sul dibattito pubblico. Per questo motivo ci attive-remo da subito per:a) Prevedere un modello commerciale di centro sto-rico. Il centro storico sia come centro commerciale al-l’aria aperta, sia come punto di riferimento artistico eculturale, sia come punto di ristoro e di divertimento,anche serale; b) Prevedere allo stesso modo un modello commer-ciale per le periferie, ravvivandole, attivando, dove pos-sibile, delle giornate con la presenza del mercatodando così un significato alle piazze o ad alcune areeperiferiche. Cercare la più ampia collaborazione con iQuartieri e con le associazioni presenti per creare erealizzare iniziative finalizzate al coinvolgimento di-retto di più gente possibile. Il tutto guidato da unaregia centrale che impedisca eventuali sovrapposizioni;c) Garantire il presidio dei servizi essenziali nelle peri-ferie. Il poliziotto di Quartiere deve essere una realtàper tutti e non solo per il centro.

d) Sensibilizzare la riduzione dei canoni di af-fitto in un’ottica di maggiore attività come vo-lano di rilancio del centro e delle periferie;e) Rendere il Foro Annonario il cuore del com-mercio delle cose di qualità;f) Ottimizzare la gestione dei parcheggi. Vo-gliamo continuare nel perseguire la strada deiparcheggi scambiatori e di portare la gente neicentri attraverso l’utilizzo del mezzo pubblicoma vorremmo anche rafforzare la presenza diparcheggi a ridosso dei centri. g) Mettere in maggiore sicurezza le piste ciclabili.Vorremmo rafforzarle per collegare le periferie alcentro e viceversa, cercando di non percorreretratti a ridosso della Via Emilia, dove alta è ladensità di traffico e quindi potenzialmente peri-colosa sia per gli adulti, ma soprattutto per ibambini.h) Far sì che l’Amministrazione e l’Università ini-zino un percorso a braccetto per il rilancio delterritorio.i) Coinvolgere maggiormente i Quartieri per unamanutenzione costante del territorio e per il mo-nitoraggio della qualità dei servizij) Interconnettere le piazze, sia del centro che deiquartieri, fra di loro.

Bocciata la “Fini-Giovanardi”Moriremo di burocrazia?Caro direttore, vorrei ringraziare della bella testi-monianza dagli studenti della II ab del liceo“Righi”, pubblicata sul Corriere Cesenate del 6febbraio. Come genitore sono contento che cisiano degli insegnanti appassionati e impegnatiche accompagnano i nostri ragazzi.

Purtroppo solo pochi giorni fa la Consulta ha “bocciato” due articolidella “Fini-Giovanardi”, quelli che equiparavano le pene sia per droghe“pesanti” che per quelle cosiddette “leggere”. Ma lo ha fatto senza en-trare nel merito della norma. La decisione della Corte costituzionaleriguarda, infatti, solo una questione procedurale. Penso che sia as-surdo, anzi tragico. Noi cittadini moriremo di burocrazia tentando dirispettare leggi sempre più complicate e incomprensibili, ormai gene-rate dai giudici. Cordialità.

Pierpaolo Bravin(dal sito)

Democrazia e alternanzaCi sarà un cambio a Palazzo Albornoz?Caro direttore, si dice che le vere democrazie siano in quei Paesi dove c’èpiù alternanza al potere. Forse, è anche per questo che l’Italia non è unbuon esempio di democrazia nel mondo. È lecito quindi pensare che,dopo quarantaquattro anni, un cambio a Palazzo Albornoz potrebbecostituire l’occasione per dimostrare, sul campo, quello che si è capaci difare per trasformare questo “paesone”in città in senso lato. Finita, fortu-natamente, una economia basata principalmente sulla cementifica-zione del territorio, oltre ogni ragionevole limite grazie a una sinistraecologista, solo a parole.Aggiungo anche che la qualità architettonica di questi nuovi quartierilascia molto a desiderare, oltre naturalmente ad altri aspetti come laviabilità e il verde pubblico. Il nuovo sindaco dovrà rivedere molte cosedi questo paesone che, in tanti anni, è cresciuto senza un piano indu-striale in un territorio che ha tutte le caratteristiche orografiche e di ca-pitale umano per attrarre investimenti imprenditoriali di un certospessore. Alla città occorrerebbe anche un centro direzionale dove collo-care tutti i principali servizi utili al cittadino, comprese le fantomatichesedi per Carabinieri, Commissariato e Polizia Municipale. Aggiungereianche una sede comunale moderna dove concentrare tutti i servizi per ilpubblico. Va da sé che una città per essere accogliente e “democratica”,deve essere accessibile a tutte le categorie di disabili. Il problema è che intanti anni l’opposizione non ha ancora un leader capace di far dimenti-care lo status quo della sinistra. Certo che chi vuole riportare le autonelle piazze è proprio fuori dal tempo! Grazie dell’ospitalità.

Marino Savoia

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2014

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