18
Lezione n. 11 (4 ore) Carlo Pagani Dipartimento di Fisica – Laboratorio LASA Via F.lli Cervi 201, 20090 Segrate (Milano) web page: http://wwwsrf.mi.infn.it/Members/pagani e-mail: [email protected] Università degli Studi di Milano Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corsi di Laurea in: Informatica ed Informatica per le Telecomunicazioni Anno accademico 2010/11, Laurea Triennale, Edizione diurna FISICA Gianluca Colò Dipartimento di Fisica – sede Via Celoria 16, 20133 Milano web page: http://www.mi.infn.it/~colo e-mail: [email protected]

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Lezione n. 11 (4 ore)

Carlo PaganiDipartimento di Fisica – Laboratorio LASA

Via F.lli Cervi 201, 20090 Segrate (Milano)web page: http://wwwsrf.mi.infn.it/Members/pagani

e-mail: [email protected]

Università degli Studi di MilanoFacoltà di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliCorsi di Laurea in: Informatica ed Informatica per le Telecomunicazioni

Anno accademico 2010/11, Laurea Triennale, Edizione diurna

FISICA

Gianluca ColòDipartimento di Fisica – sede

Via Celoria 16, 20133 Milanoweb page: http://www.mi.infn.it/~colo

e-mail: [email protected]

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 22

Trasformazioni Termodinamiche

Limitandoci a considerare un sistema gassoso, in cui tipo e quantità di gas non cambiano (sistema chiuso), notiamo che: lo stato del sistema è determinato dalla conoscenza delle grandezze pressione, volume e temperatura.

Queste grandezze: p, V e T sono dette variabili di stato.

Una trasformazione termodinamica rappresenta l’evoluzione del sistema da uno stato iniziale ad uno stato finale, attraverso il passaggio da infiniti stati intermedi contigui. Vari sono i modi di passare da uno stato iniziale ad uno stato finale

Come in meccanica abbiamo definito il Diagramma Orario per mettere in forma di grafico le caratteristiche principali del moto di un corpo,così in termodinamica si usa generalmente il Diagramma pV - con il volume del sistema, V, in ascisse (asse delle x) e la pressione, p, in ordinate (asse delle y) - per mettere in forma grafica una trasformazione termodinamica, cioè l’evoluzione degli stati da cui passa un sistema da uno stato iniziale a uno stato finale

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 33

Esempi di trasformazioni Alcuni esempi di trasformazioni sono riportati qui sotto sul diagramma pV, con l’indicazione del lavoro compiuto dal sistema.

Nota: si suppone che le trasformazioni avvengano molto lentamente, passando per stati di equilibrio.

dL =rF ⋅drs = (pA)(ds) = (p)(Ads) = p dV → L = dL = p dV

Vi

Vf∫∫

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 44

Trasformazioni particolari

Trasformazione adiabatica: il sistema è completamente isolato e non si verifica nessun trasferimento di calore con l’ambiente esterno.

Trasformazione a volume costante o isocora: durante la trasformazione il volume del sistema non cambia.

Trasformazione isoterma: durante la trasformazione la temperatura del sistema non cambia. Per trattarla non basta il 1° Principio.

Trasformazione ciclica: sono trasformazioni nelle quali, dopo alcuni scambi di calore e lavoro si ripristina lo stato iniziale del sistema.

Trasformazione di espansione libera: è l’espansione di un gas da un recipiente a un ambiente in cui ci sia il vuoto. E’ anomala perché non passa da stati di equilibrio però possiamo scrivere.

int LE −=Δ

LQ =

QE =Δ int

0 0Δ 0 int =Δ⇒=⇒== T ELQ

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 5

Espansione libera

L’espansione libera è un processo irreversibile, che non passa per stati di equilibrio. Risulta anche molto difficile da realizzare perché come il gas entra nella seconda camera la condizione di vuoto non è più rispettata. Questo processo ideale risulta però molto utile concettualmente perché, non cambiando la temperatura, le variabili termodinamiche che definiscono il sistema nel suo stato finale sono facilmente calcolabili.

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 66

Legge dei gas perfetti (ideali)

In tutti i gas, monoatomici o molecolari, le variabili di stato sono legate tra di loro da una legge fondamentale che, nel caso dei gas ideali, è:

pV = nRT [J].Questa legge, Legge dei gas perfetti, vale in ottima approssimazione se le densità non sono troppo elevate e si è lontani dalla transizione di fase.

– p [Pa] è la pressione – [Pa] = [Nm-2] = [kgms-2] [m-2] = [kgm-1 s-2] = [Jm-3]– V [m3] è il suo volume– n [mol] è il numero di moli di cui è composto– R [Jmol-1 K-1] è la costante dei gas – R = 8.31 [Jmol-1 K-1]– T [K] è la temperatura di equilibrio del sistema

p [Jm-3] ·V [m3] = n [mol] ·R [Jmol-1 K-1] ·T [K] La costante dei gas R deriva da due costanti molto importanti nella fisica:

R = k NA

NA = numero di Avogadro = 6.02 ·1023 [mol-1]k = costante di Boltzmann = 1.38·10-23 [J/K]

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 77

Note sulla legge dei gas perfetti

Si può esprimere utilizzando k e N=n·NA (N è quindi il numero di molecole di cui è composto il sistema termodinamico in oggetto) e si ottiene

p V = N k TIn una trasformazione isoterma (T=costante) si ha, quindi:

p V = n R T = cost ⇒ p V = costNotiamo che in una trasformazione isoterma è necessario uno scambio di energia con l’ambiente esterno. Infatti se il sistema si espande da Vi a Vf > Vi , esso compie un lavoro che, a T = cost, deve essere compensato da un apporto esterno di energia: ΔEint = 0 = Q – ΔL

In una trasformazione isocora (V=costante) si haV = (nRT)/p = cost ⇒ (nRT)/p = cost

In una trasformazione isobara (p=costante) si hap = (nRT)/V = cost ⇒ (nRT)/V = cost

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 88

Esercizio: Lavoro isoterma

Una mole di ossigeno O2 (supposto gas ideale) si espande a temperatura ambiente di 310 K da un volume Vi di 12 litri a un volume Vf di 19 litri. Determinare il lavoro svolto dal gas e la quantità di energia termica che l’ambiente deve fornire al sistema perché la trasformazione risulti isoterma. Ricordiamo che la trasformazione deve essere sufficientemente lenta !Il lavoro si ottiene integrando la pressione rispetto al volume del gas:

[ ]

[ ] [ ] [ ] J 11801219ln 310 31.8 1

ln ln

1 )(

1 costante1

costante ma

11 =⎟⎠⎞

⎜⎝⎛=

=⎟⎟⎠

⎞⎜⎜⎝

⎛==

⇒==

⇒==

⇒===

−−

∫∫

KKmolJmol

VV

nRTVnRTL

VdVnRTdV

VnRTL

VVTRnp

TRnVpdVpL

i

fVV

V

V

V

V

V

V

f

i

f

i

f

i

f

i

Nella Figura la linea verde rappresenta nel diagramma pVla trasformazione isoterma. Il lavoro compiuto dal gas durante l’espansione è rappresentato dall’area colorata sottesa dall’isoterma tra i punti Vi e Vf:Il calore apportato dal mondo esterno al sistema durante la trasformazione deve compensare il lavoro svolto.ΔEint = 0 = Q – L ⇒ Q = L = 1180 J = 0.28 Cal

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 9

Teoria cinetica dei gas - I

Supponiamo che un gas ideale sia confinato entro un recipiente cubico di lato L.

Dato il gran numero di molecole possiamo supporre che il lorocomportamento sia puramente statistico: 1/3 si muovonolungo x, 1/3 lungo y e 1/3 lungo z. Inoltre la loro velocità media sarà la stessa nelle tre direzioni: vx = vy = vz = vConsideriamo una molecola in moto lungo l’asse x con velocità media v.

Se la molecola parte a t=0 da una parete, urta quella opposta dopo un tempo L/v e ritorna alla partenza dopo Δt = 2L/v.

Supponiamo l’urto elastico. L’impulso ceduto è Δp = (-mv)+(-mv) = - 2mv.

La forza esercitata dalla parete sulla molecola è

Quella della molecola sulla parete è uguale eopposta !

F = ΔpΔt

9

= −2mv2L / v

= −mv2

L

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 10

Teoria cinetica dei gas - II

La forza che ogni molecola esercita sulla parete è quindi:

Mentre la forza esercitata dalle N/3 molecole in moto lungo l’asse x, è data da:

Passando alla pressione si ha:

• Usando la legge dei gas si trova:

F = mv2

10

L

⟩⟨=⟩⟨

=⟩⟨

== KVN

V

vmN

LvmN

LFp

322

1

32

3

2

3

2

2

LvmNFx⟩⟨

=2

3

Velocità quadratica media

Energia cineticamedia

PV = nRT = NNA

kNAT = NkT

TkKdoveKNTkNTRnVp23

32

=⟩⟨⟩⟨===

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 1111

P e T dalla teoria cinetica

Abbiamo quindi visto che la temperatura è una variabile termodinamica (statistica) legata all’energia cinetica media delle molecole del sistema, cioè in ultima analisi alla loro velocità quadratica media.Anche la pressione di un gas è una variabile termodinamica conseguenza della velocità media delle molecole in quanto è determinata dalle forze impulsive sulle pareti.Abbiamo infine capito il significato dell’importantissima costante di Boltzmann, k[J/K] che rappresenta proprio un’unità elementare di energia per grado di temperatura dato che l’energia cinetica media delle molecole è:

Questa è, nel caso del gas ideale, l’energia interna per molecola !

Le relazioni che abbiamo ottenuto permettono di stimare la velocità quadratica media, nota la temperatura T

3323

21 22

MTRvTRvMTkvm qmqmqm =→=→=

vqm = velocità quadratica media

M = massa molare (massa di 1 mol)

⟨K ⟩ = 32

kT

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 12

Esempio

L’aria è una miscela di azoto (N2’ (M(N2) = 28.0 u)) ossigeno (O2, (M(O2) = 32.0 u)) ed argon (Ar, (M(Ar) = 39.9 u)). Alla temperatura di 20 °C (293 K) la velocità quadratica media di ciascun gas sarà:

Ci vogliono argomenti più sofisticati per mostrare che la distribuzione di velocità è la cosiddetta distribuzione di Maxwell

12

smmkTArv

smmkTOvsm

mkTNv

mkTv

qm

qmqm

qm

/4281066.1*9.39

293*1038.1*33)(

/4781066.1*32

293*1038.1*33)(/5111066.1*28

293*1038.1*33)(

3

27

23

27

23

227

23

2

=⋅

⋅==↔

=⋅

⋅==↔=

⋅⋅

==

=

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 1313

Calori specifici molari dei gas - 1

Per quello che abbiamo visto risulta chiaro che, nel caso dei gas, il calore specifico si definirà per mole invece che per unità di massa. Da cui il nome di calore specifico molare.Un’altra cosa che succede con i gas è che il calore specifico molare, cioè la quantità di calore necessaria per far aumentare la temperatura di una mole di gas di un grado kelvin, dipende dalle condizioni in cui facciamo variare la temperatura: a volume costante o a pressione costante.Ricordando che l’espressione dell’energia cinetica media delle molecole èproporzionale alla temperatura e che l’energia interna è la somma delle energie cinetiche medie delle molecole che lo compongono, possiamo scrivere:

Fornendo calore al sistema a volume costante, il sistema non compie lavoro:

Il CV ottenuto è il calore specifico molare a volume costante di un gas monoatomico. Nel caso dei gas biatomici (N2, O2, H2, aria. Ecc.) si ha:

( ) ( ) ( ) TRnTkNnKNnETkK AA 23

23

int23 ===⇒=

K)] [J/(mol 5.12 ma

23

23

intint

intint

==⇒Δ=ΔΔ

Δ=

Δ=

⇒Δ=Δ=⇒−=Δ

RCTRnETn

ETn

QC

TCnEQLQE

VV

V

K)] [J/(mol 8.20 25

25

int ==⇒Δ=Δ RCTRnE V gas biatomico

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 14

Per quanto riguarda il calore specifico molare a pressione costante, Cp, notiamo che, se si mantiene la pressione costante al variare della temperatura, il volume del sistema deve variare, poiché pV∝T e p=costante.Ne consegue che il lavoro compiuto dal sistema è diverso da zero: L≠ 0. In sostanza, dalla solita formula si ha: Q=ΔEint+L. Dalle formule già ricavate:

int23

23

int

int

RCCRCCTCnERCTRnE

TRnVpLLQETCnQ

VppV

VV

p

+=⇒−=

Δ=Δ=Δ=Δ

Δ==−=ΔΔ=

14

Calori specifici molari dei gas - 2

In tabella sono riportati i calori specifici molari a volume costante di alcuni gas, monoatomici, biatomici e poliatomici. Si noti come per i gas monoatomici reali il valore sia molto simile a quello ottenuto per i gas ideali. Lo stesso vale per i biatomici.

Nota: questa previsione teorica concorda molto bene con i dati sperimentali

RCC Vp +=gas mono- e poli-atomici

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 15

Trasformazioni adiabatiche - I

Grazie alla legge del gas ideale possiamo rappresentare le principali trasformazioni subite dal gas sul piano p-V:• Trasformazione isoterma: pV = costante, iperbole• Trasformazione isobara: p = costante, tratto orizzontale• Trasformazione isocora: V = costante, tratto verticale

Possiamo rappresentare sul piano p-V anche le trasformazioni adiabatiche, ovvero quelle caratterizzate da uno scambio nullo di energia con l’esterno: ΔQ = 0. Questo è tipicamente verificato nel caso di trasformazioni sufficientemente rapide (propagazione delle onde sonore) oppure eseguite in un ambiente ben isolato.

Per le trasformazioni adiabatiche vale che:

15

V

pffii C

CVpVp

pV

==

=

γγγ

γ

;

costante

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 16

Trasformazioni adiabatiche - II

Il fatto che nelle trasformazioni adiabatiche valga la relazione:

si dimostra facilmente dalla proprietà dQ = 0 e dall’espressione che abbiamo ricavato per la variazione dell’Energia interna. Infatti si ha:

16

costanteVpcost.VTcost.VT

VdV

VdV

VdV

TdTovvero

VdV

VdV

VdV

TdT

dTRndEdEaria...) ,N ,O ,(H atomico-bi gas

dTRndEdEAr...) (He, atomico-mono gas

VdVTRndVpdLdEdQ

int222

int

=⇒=⇒+−=

−=−=−=−=−=−=

==⇒==

==⇒==

−=−=−=⇒=

− γγγ

γγ

γ

γ

1

int

int

int

ln)1(ln

)1()571(

52)1()

351(

32

40.157

25

67.135

23

0

:abbiamo casi i entrambi in quindi

costantepV =γ ==V

pC

Cγ 5/3 = 1.67 per gas mono-atomico7/5 = 1.40 per gas bi-atomico

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Esercizi Lezione 11

Un bollitore viene riempito con un litro d’acqua a 20 °C. Supponendo che non ci sia scambio termico con l’ambiente esterno, sapendo che la resistenza R che riscalda l’acqua consuma 1200 W e che la tensione fornita dalla rete elettrica è 220 V, determinare: a) il valore della resistenza R, b) il tempo necessario per portare l’acqua alla temperatura di ebollizione, c) il tempo che sarebbe necessario per far evaporare tutta l’acqua contenuta nel bollitore, una volta raggiunta la temperatura di ebollizione, lasciando accesa la resistenza riscaldante. LV = 2256 kJ/kg. [ a) R = 40.3Ω, b) tebol. = 279 s, c) tevap. = 1880 s ]

In un bicchiere viene versata una lattina di CocaCola (330 cc) alla temperatura ambiente di 27 °C. Determinare la temperatura alla quale si porta la bibita se vengono versati nel bicchiere 100 g di cubetti di giaccio a 0° C. [ Tfin = 2.0 °C ]

Esercizi da: John R. Gordon, Ralph V. McGrew, Raymond A. Serway, John W. Jewett Jr. Esercizi di Fisica. Guida ragionata alla soluzione (EdiSES).

17-8: Un sistema formato da una mole di gas idrogeno è riscaldato a pressione costante da 300 K a 420 K. Calcolare: a) l’energia trasferita al gas come calore, b) l’incremento dell’energia interna del gas, c) il lavoro svolto sul gas. [a) Q = n CpΔT = 3.46 kJ, b) ΔEint = n CVΔT = 2.45 kJ, c) Lsul gas = - Ldal gas = ΔEint – Q = - 1.01 kJ ]

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Fisica x Informatica - Lez 11 - a.a. 2010/11Gianluca Colò & Carlo Pagani 18

Esercizi Lezione 11 - segue

17-7: Due moli di elio gassoso, inizialmente alla temperatura di 300 K e alla pressione di 0.400 atm, subiscono una compressione isoterma fino alla pressione di 1.2 atm. Assumendo che il gas si comporti come un gas ideale, determinare: a) il volume finale del gas, b) il lavoro compiuto dal gas, c) la variazione dell’energia interna del gas, d) il calore che il gas riceve dall’ambiente. 1 atm = 1.013 x 105 Pa. [ a) 0.0410 m3, b) L = -5.48 kJ, c) ΔEint = 0, d) Q = -5.58 kJ ]

17-4: Un gas ideale si espande al doppio del suo volume iniziale di 1.00 m3, seguendo una trasformazione quasi-statica data dalla relazione p =αV2, dove α = 5.00 atm/m6. Determinare il lavoro che il gas compie durante la trasformazione. [ L = 1.18 x 106 J ]

16-8: Dato un sistema termodinamico formato dal gas elio contenuto in un pallone del diametro di 30.0 cm, alla temperatura di 20 °C e alla pressione di 1 atm, determinare: a) da quante moli di gas elio è composto il sistema, b) da quanti atomi, c) la massa dell’elio, d) la massa di un atomo di elio, e) il valore dell’energia cinetica media degli atomi. f) il valore della velocità quadratica media degli atomi. Il valore della massa atomica dell’elio èM = 4.00 g/mol. [ V = 1.41 x 10-2 m3, a) n = 0.588 mol, b) N = 3.54 x 1023, c) 2.35 g, d) 6.65 x 10-27 kg, e) 6.07 x 10-21 J, f) 1.35 x 103 m/s ]