Upload
pasqualino-visconti
View
223
Download
2
Embed Size (px)
Citation preview
Corso avanzato per lo sviluppo delle funzioni di Direttore
Generale
18 aprile 2008
Scuola Regionale Lombardia
Il sistema degli indicatori nel sistema integrato PEG/Controllo di gestione
Il sistema PeC direzionale ovvero il “controllo di gestione”
1. PROGRAMMAZIONE obiettivi
3. ATTIVITA’ E MISURAZIONI
azioni
2. FORMULAZIONE BUDGET decisioni
4. REPORTING VALUTAZIONE
risultati
Il sistema degli indicatori
Dove? Piano generale di sviluppo, Relazione previsionale e programmatica, Relazione illustrativa della Giunta al rendiconto., Bilancio, Peg ,Report, Bilancio mandato, Bilancio sociale …
Quando? Fase di pianificazione/programmazione, fase di reporting
Indicatori: gli attributi rilevanti dell’informazione
GLI ATTRIBUTI RILEVANTI
DELL’NFORMAZIONE
PROGRAMMABILI
COMPLETI
COMPRENSIBILI
TEMPESTIVI
SINTETICI
MISURABILI
Variabili di contesto
Sistema impresa Azienda pubblica
Esistenza del mercato Analisi proventi/costi-equilibri finanziari
Equilibrio: profitto Capacità di soddisfare la domanda espressa dalla cittadinanzaCapacità di soddisfare la domanda inespressa (domanda potenziale)
Governare la qualità percepita Governare la qualità percepita
Struttura della lezione
Fase preliminareFase preliminareIndicatori finanziari/patrimoniali
Indicatori di efficienza
Indicatori di efficacia
Indicatori nel sistema Pianificazione e Controllo
Indicatori finanziari
Sono tratti dai dati preventivi e consuntivi della contabilità finanziaria ed esprimono la struttura dei conti pubblici : riflettono l’andamento delle entrate e delle spese viste nella fase della competenza giuridica ed in quella della competenza monetaria
Composizione delle entrate correnti (1)
ENTRATE PROPRIE ENTRATE DERIVATE(Entrate tributarie + extratributarie)
Totale entrate correnti
Trasferimenti correntiTotale entrate correnti
Entrate tributarieTotale entrate correnti
Entrate extratributarieTotale entrate correnti
Imposte Entrate tributarie
TasseEntrate tributarie
Tributi specialiEntrate tributarie
Singola risorsaCategoria di riferimento
An
alis
i per
tit
oli
An
alisi per categ
orie
An
alis
i per
ri
sors
e
Integrazione con info extra bilancio: ENTRATE TRIBUTARIE Pressione tributaria
POPOLAZIONE TRASFERIMENTI DELLO STATO Intervento erariale
POPOLAZIONE
Indice di autonomia finanziaria Indice di autonomia impositivaIndice di autonomia tariffariaIndice di dipendenza finanziaria
Composizione delle entrate correnti (2)
Omogeneità dati: esempio 1
Comune A
Comune B
Titolo 1 40 40
Titolo 2 50 50
Titolo 3 10 60
Tot Entrate correnti
100 150
Gli EL offrono servizi indispensabili, servizi a domanda individuale e, a volte, sevizi produttivi.
Titolo 3 Comune A Comune B
Cat 1 0 50
Altre cat 10 10
Costi cat1 0 80
Caso A
Autonomia finanziaria: T1 +T3 T1+T2+T3
Comune A: 50%
Comune B: 66%
Caso B
Autonomia finanziaria T1 +deltaT3 T1+T2+deltaT3 Comune A: 50% Comune B: 28%
Composizione delle spese correnti
ANALISI PER TITOLO
Spese correntiTotale spese
Spese in c/capitaleTotale spese
Spese per rimborsi Totale spese
ANALISI FUNZIONALI ANALISI PER NATURA
FUNZIONETITOLO1
INTERVENTOTITOLO1
ANALISI PER SERVIZI
ServizioFunzione
Integrazioni con dati extra bilancio
ANALISI ENTRATA ANALISI USCITEEntrate tributarie
Abitanti Spese correnti
Abitanti
Trasferimenti correnti Abitanti
Spese in c/capitaleAbitanti
Trasferimenti correnti + Entrate tribut Abitanti
Spese per il personaleN dipendenti
Uscite servizi a domanda indiv -Entrate serv
Abitanti
Uscite serv.produttivi-Entrate serv prodAbitanti
Proventi dei beni dell’enteValore patrimonio disponibile
Costi di manutenzione del patrimonio disp
Valore patrimonio disponibile
Reddittività netta del patrimonio
Pressione finanziaria
° socialità del servizio
Indice di correlazione entrate spese
Entrate correntiSpese correnti
Entrate corr (tit1-Amm)+tit2+tit3Spese correnti + Quota capitale mutui
PersonaleEntrate correnti
Spese correnti + Quota capitale mutui =(Tit1 +Tit2+Tit3) Entrata
Rate mutuiEntrate correnti
Rate mutui + PersonaleEntrate correnti
Indice di rigiditàIndice di equilibrio
finanziario
Indici di gestione del bilancio
Entrata Denominazione indice Spesa
Previsioni inizialiPrevisioni definitive
Grado di attendibilità delle previsioni iniziali
Previsioni inizialiPrevisioni definitive
AccertamentiPrevisioni definitive
Grado di realizzazione delle Previsioni definitive
ImpegniPrevisioni definitive
RiscossioniAccertamenti
Grado di realizzazione delle Entrate & Uscite
PagamentiImpegni
Acc-RiscossioniAccertamenti
Grado di formazione dei residui
Impegni-PagamentiImpegni
Riscossioni in c/residuiResidui iniziali
Tasso di smaltimento dei residui
Pagamenti in c/residui
Residui iniziali
Residui finaliStanziamenti in
c/comp
Rapporto fra residui e competenza
Residui finaliStanziamenti in
c/comp
Indicatori patrimoniali
Essi dovrebbero specificare la struttura del patrimonio formato da beni e da rapporti giuridici attivi e passivi. Gli indicatori relativi si presenteranno come indicatori di composizione, atti a rappresentare i valori in termini percentuali, oppure indicatori che quantificano la dinamica di composizione nel tempo
“Il processo di produzione”
Inputs / Risorse
Processes / Processi
Outputs / Prodotti
Outcomes / Risultati
Inputs / Risorse
Efficienza tecnica
Efficacia
Creazione del valore
Efficacia gestionale
Efficienza:
Ottica rivolta all’interno dell’organizzazione.Massimizzazione del risultato dato un certo quantitativo di risorse a disposizioneMinimizzazione delle risorse utilizzate per il raggiungimento di un dato risultato
Costo totale di produzione
N . Unità prodotte o erogate
Efficienza tecnica: dato un certo livello di tecnologia raggiungere il max output con la dotazione di mezzi a disposizione
Efficienza gestionale: capacità di minimizzare il costo unitario di produzione. Entra in gioco anche la capacità di acquisizione dei fattori produttivi
Efficienza complessiva
• Negli EL è molto difficile valutare il risultato/output- non c’è mercato- per cui il concetto di efficienza spesso non è scollegato dall’efficacia
Efficienza -asilo nido-gli indicatori di costo
Indice di efficienza generale:Costo totale asilo nidoNumero bambini iscritti
PersonaleNumero iscritti
Cibi e bevandeNumero iscritti
Materiale didatticoNumero iscritti
Altri costiNumero iscritti
AffittiNumero iscritti
AmmortamentiNumero iscritti
InsegnantiNumero iscritti
Personale ausiliarioNumero iscritti
CuocheNumero iscritti
Ind
ici
di
co
sto
fa
tto
ria
li
OutputInput
Efficienza: gli indicatori di produttività
Asili nido
Numero bambini
Numero addetti
Mense
Numero pasti erogati
Numero addetti
Raccolta rifiuti
Tonnellate raccolte
Numero addetti
Grado di utilizzo del fattore lavoro
Ore lavorate
Ore lavorative
Efficienza e conto economico
I costi da imputare presuppongono un conto economico per singolo servizio erogato.Ulteriore analisi: costi fissi e costi variabili per decisioni di make or buy
Grado di copertura dei
costi
Proventi
Costi
Costo unitario a carico della collettività
Risultato netto
Utenti
Efficacia: il focus sui prodotti
Prodotti Facile da misurare e valutare Misurabile ogni anno, comparabile nel
tempo Dipendono dall’organizzazione
Risultati Difficile da misurare e valutare Richiedono tempi lunghi per verificarsi Dipendono da fattori multipli non
controllabili dall’organizzazione
Indicatori di efficacia
Esistono diversi aspetti dell’efficacia:1. Capacità che ha dimostrato l’ente di realizzare i
propri programmi “efficacia gestionale”2. Capacità che dimostrano di avere i programmi e le
politiche, quindi il sistema degli obiettivi di soddisfare la domanda.
3. Gradimento dell’utenza sotto il profilo qualitativo, da conoscersi interamente per via extra-contabile, sulla base di indagini campionarie. “efficacia sociale”
Utilità relativa che presentano i diversi servizi per l’utenza , in grado di suggerire quali sviluppare e quali restringere
Capacità per le politiche dell’Ente di determinare un cambiamento socialmente apprezzabile
Le dimensioni dell’efficacia (1)
Livello di
analisi
Tipo di efficacia Informazione ottenibile
Tipologia di controllo
Limiti informativi
1 Quantitativa Grado di realizzazione dei programmi
Interno/Esterno Informazioni solamente quantitative e relative alla capacità di ottimizzare la propria struttura
2 Quantitativa Grado di soddisfazione della domanda espressa
Interno / Esterno Informazioni parziali:Manca visione sistemica
dell’attività globale dell’Ente
Manca percezione diretta del raggiungimento del grado di utilità sociale creata
3 Qualitativa Gradimento qualitativo da parte dell’utenza
Utilità sociale prodotta
Esterno / Interno Insiti nelle diverse metodologie di misurazione delle qualità impiegate
Le dimensioni dell’efficacia (2)
Livello di analisi
Tipo di efficacia Informazione contabile Strumenti di indagine conoscitiva
1 Quantitativa Grado di realizzazione dei programmi
Indicatori quantitativi:Risultati conseguitiObiettivi programmati
2 Quantitativa Grado di soddisfazione della domanda espressa
Metodologie di analisi della domanda effettiva e potenziale dei servizi
Indagini sullo stato attuale e potenziamento dell’offerta dei servizi
Confronto del livello della domanda con quello dell’offerta
3 QualitativaGradimento qualitativo da parte
dell’utenzaUtilità sociale prodotta
Tecniche di misurazioni della customer satisfaction
Monitoraggio sistematico del livello qualitativo dei servizi
Gli indicatori dell’efficacia quantitativa
1. Livello Unità di servizio offerte
Unità di servizio programmate
2. Livello Servizio effettivamente prestato
Domanda di servizio
NB: l’efficacia va sempre considerata con l’efficienza
L’efficacia qualitativa
1.Qualità attesa: elemento cardine è l’utente. I bisogni possono essere impliciti, espliciti e latenti. E’ fondamentale capire i requisiti qualitativi del servizio richiesto. Variabili in gioco: caratteristiche del soggetto utilizzatore, natura del bisogno, esperienza del servizio, forma e contenuti della comunicazione aziendale.
2.Qualità progettata: dimensione interna all’ente. Definizione degli elementi caratteristici del sistema di erogazione del servizio, nonché le relative condizioni operative di funzionamento.
3.Qualità erogata: dimensione interna all’ente
4.Qualità percepita: l’utente esplicita che cosa ritiene di ricevere.
Qp = Percezioni
Attese
Non si parla di qualità tecnica, ma qualità funzionale e relazionale
I sistemi per rilevare la soddisfazione
Questionario postale Un forte contenimento dei costi Contenimento dei tempi Maggiore libertà di risposta Comodità e flessibilità Bassa percentuale delle risposte Incompletezza delle risposte
Intervista diretta con i soggetti interessati Tassi di risposta più elevati Maggiore completezza delle risposte Questionari a struttura complessa Costi più elevati Tempi di espletamento delle interviste più lunghi
Intervista telefonica Estrema rapidità nel portare a termine le interviste Costi ridotti Diffusa tendenza a diffidare se non a rifiutare un’intervista telefonica
da parte di ampie fasce di popolazione
Servizio asilo nido: fattori critici di successo e indicatori di performance qualitativa
Fattori critici di successo Variabili da misurare Indicatori di performance qualitativa
Ampiezza copertura oraria Flessibilità orario Numero di ore di apertura Possibilità di rientro pomeridiano
Controlli pediatrici Disponibilità specialistica Numero ore giornaliere
Informazione personalizzata scheda individuale Incontro con i genitori
Frequenza periodica dell’aggiornamento della scheda individuale
Frequenza riunioni con genitori
Sviluppo dell’apprendimento Presenza di educatori professionali Numero di educatori per bambino
Attrezzature dedicate Presenza di giochi collettivi Presenza di speciali attrezzature Strutture per giochi all’aperto
Numero di giochi per bambino Numero dei posti disponibili per bambini
menomati Frequenza periodica della manutenzione
dell’attrezzature all’aperto
Professionalità del personale Possesso di titoli di qualifica professionale Numero di personale laureato/totpers Numero di personale specializzato/ tot
pers
Qualità del metodo di insegnamento Efficacia del metodo di apprendimento Tasso di coinvolgimento dei bambini nelle diverse iniziative
Aumento della socialità tra i bambini
Confort ambientale dell’intera struttura ospitante
Riscaldamento Presenza di sistemi audiovisivi Stanze di riposo Igiene dei bagni Manutenzione del giardino Qualità degli alimentiIgiene della cucina / mensa
Numero di ore giornaliere Numero audio visivi Numero di lettini Frequenza pulizia bagnoFrequenza manutenzione giardino Periodicità controlli ispettore sanitario Numero degli addetti alla cucina
Servizio di collegamento con l’utenza Mezzi di trasporto Frequenza dei collegamenti
Numero automezzi adibiti al trasporto bambini
Fasce orarie in cui viene garantito il trasporto asilo-abitazioni
Analisi della qualità attesa all’utenza
Fattori critici di successo
Variabili da misurare Peso attribuito dall’utenza
1 2 3 Ampiezza copertura oraria Flessibilità orario
Controlli pediatrici Disponibilità specialistica
Informazione personalizzata scheda individuale Incontro con i genitori
Sviluppo dell’apprendimento Presenza di educatori professionali
Attrezzature dedicate Presenza di giochi collettivi Presenza di speciali attrezzature Strutture per giochi all’aperto
Professionalità del personale Possesso di titoli di qualifica professionale
Qualità del metodo di insegnamento Efficacia del metodo di apprendimento
Confort ambientale dell’intera struttura ospitante
Riscaldamento Presenza di sistemi audiovisivi Stanze di riposo Igiene dei bagni Manutenzione del giardino Qualità degli alimentiIgiene della cucina / mensa
Servizio di collegamento con l’utenza Mezzi di trasporto Frequenza dei collegamenti
Analisi della qualità percepita dall’utenza
Indicatori di qualità Priorità (a b c) ValutazioneScadente (1) ottima
(7)
1 Flessibilità dell’orario 1..2..3..4…5..6..7..
2 Orario di apertura del servizio
3 Orario di chiusura del servizio
4 Apprendimento del bambino
5 Programma delle attività
6 Discrezione e riservatezza
7 Assenza di pericoli e rischi fisici
8 Igiene e pulizia
9 Parcheggio
10 Mezzi pubblici
11 Adeguatezza dell’edificio e dei locali
Qualità sociale
Esempio: risparmio idrico nella stagione estiva.
Cruscotto di indicatori del “controllo di gestione”. Da costruire nelle schede per centro di costo elementari. La dimensione valutata è soprattutto l’ efficienza e l’efficacia quantitativa. Il confronto è temporale e di benchmarking (vedi PEG obiettivi ordinari)
Cruscotto di indicatori che permettano di valutare la concretizzazione della strategia. (Da costruire nelle schede per obiettivi strategici).
Costruire un sistema di indicatori
La strategia
Per poter dar conto delle proprie azioni l’Amministrazione deve costruire un sistema che permetta di associare in modo logico e coerente gli impegni assunti con dei parametri di misurazione e controllo dei risultati. È necessario quindi rendere esplicito ciò che l’ente sceglie di fare, per qualificare il proprio intervento sulla base della propria interpretazione dell’interesse pubblico.
Ostacoli alla realizzazione della strategia
la strategia non è condivisa e/o il suo grado di attuazione non misurabile; le risorse non sono allocate in funzione delle strategie; i processi non sono progettati il linea con le priorità strategiche; l'organizzazione, la formazione e i sistemi di incentivazione non sono allineati alla strategia.
Il balanced scorecard (1)
Il Balanced Scorecard (BSC), è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la mission e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità.
Il balanced scorecard (2)
Il balanced scorecard (3)La performance aziendale viene vista sotto quattro prospettivela prospettiva finanziaria (financial perspective) - Da questo punto di vista la domanda chiave è: per avere successo dal punto di vista finanziario, come dovremmo apparire ai nostri azionisti? Gli obiettivi sono quelli economici finanziari, misurati dai tradizionali indicatori di performance e redditività; la prospettiva del consumatore (customer perspective) – La domanda chiave è: come dovremmo apparire ai nostri consumatori? L'obiettivo è il miglioramento dell'offerta e del servizio per il cliente; la prospettiva interna dell'impresa (business process perspective) – La domanda cui è necessario rispondere è: per soddisfare i consumatori, in cosa dovremmo eccellere? L'obiettivo è il miglioramento dei processi core; la prospettiva di innovazione e apprendimento (learning and growth perspective) – La domanda chiave è: Come manterremo le nostre capacità di apprendimento e miglioramento? L'obiettivo è l'apprendimento e sviluppo organizzativo.
Il balanced scorecard (4)
Per ciascuna prospettiva risultano così individuati:
gli obiettivi: ciò che deve raggiungersi ed è critico per il successo; le misure: gli strumenti che verranno utilizzati per quantificare il raggiungimento di ciascun obiettivo; i target: i valori-obiettivo delle misure; le iniziative: le azioni chiave e i programmi che verranno attuati al fine del raggiungimento degli obiettivi.
(… schede obiettivi strategici …)
Peg e obiettivi strategici
RPPRPPDefinizione
tempi e metodi
Negoziazione tra
Ass/Dirigenti
Caricamento dati nel sistema
Fee
db
ack
Def. strategie negoziali tra Sindaco e DG
Negoziazione con Segretario/DG
Discussione in Giunta
Comunale e approvazione
Feed
back
Obiettivi strategici e indicatori
Gli indicatori devono in qualche modo tutelare il dirigente valutato.Gli indicatori devono essere concordati.Gli indicatori non possono essere solo rivolti alla valutazione della realizzazione dell’obiettivo.
Lavori pubbliciGli indicatori devono essere misurabili anche durante il processo di realizzazione
L’opera pubblica di solito non si conclude nell’anno, ma è strategica nelle sue fasi iniziali. Indicatori di realizzazione potrebbero essere :
PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO D’OPERA SAL RELAZIONE DA PARTE UFFICIO TECNICO
TEMPI PREVISTI PER L’APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO (ESEMPIO)
TEMPI PREVISTI
Altri settori
Giudizio da parte dell’Assessore di riferimento/GiuntaGradimento dell’utenzaTempi previsti per il completamento di una determinata fase.Ottenimento di un finanziamento
Esercitazione
Formulazione e fasizzazione di un obiettivo Peg con relativi indicatori di misurazione dello stesso secondo il principio delle balanced scorecard