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Corso avanzato per lo sviluppo delle funzioni di Direttore
Generale
20 settembre 2007
Scuola Regionale Lombardia
Il sistema degli indicatori nel sistema integrato PEG/Controllo di gestione
Il sistema PeC direzionale ovvero il “controllo di gestione”
1. PROGRAMMAZIONE obiettivi
3. ATTIVITA’ E MISURAZIONI
azioni
2. FORMULAZIONE BUDGET decisioni
4. REPORTING VALUTAZIONE
risultati
Premesse
Le prospettive con cui trattare questo argomento:
1. La costruzione di un sistema di indicatori per valutare l’economicità, l’efficienza e l’efficacia dell’azione di un Ente locale
2. La costruzione di un sistema di indicatori per la verifica di obiettivi specifici da assegnare ai dirigenti/funzionari al fine anche della loro valutazione
U
Variabili di contesto
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Sistema impresa Azienda pubblica
Esistenza del mercato Analisi proventi/costi-equilibri finanziari
Equilibrio: profitto Capacità di soddisfare la domanda espressa dalla cittadinanzaCapacità di soddisfare la domanda inespressa (domanda potenziale)Governare la qualità percepita
Il sistema degli indicatori
Dove? Piano generale di sviluppo, Relazione previsionale e programmatica, Relazione illustrativa della Giunta al rendiconto., Peg ,Report, Bilancio mandato, Bilancio sociale …
Quando? Fase di pianificazione/programmazione, fase di reporting
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Tipologia di indicatori
Indicatori finanziariIndicatori di equilibrio economicoIndicatori patrimonialiIndicatori di efficienzaIndicatori di efficacia
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indicatori di
bilancio
Indicatori finanziari
Sono tratti dai dati preventivi e consuntivi della contabilità finanziaria ed esprimono la struttura dei conti pubblici : riflettono l’andamento delle entrate e delle spese viste nella fase della competenza giuridica ed in quella della competenza monetaria
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Fanno riferimento alla dinamica delle operazioni della gestione secondo la loro competenza economica, che è quella relativa ai proventi/ricavi conseguiti in un periodo ed ai costi che esprimono i consumi dei fattori produttivi impiegati per soddisfare i bisogni dei cittadini Diverso è parlare di economicità, che non può prescindere dal considerare l’efficacia e l’efficienza
Indicatori di equilibrio economico
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indicatori patrimoniali
Essi dovrebbero specificare la struttura del patrimonio formato da beni e da rapporti giuridici attivi e passivi. Gli indicatori relativi si presenteranno come indicatori di composizione, atti a rappresentare i valori in termini percentuali, oppure indicatori che quantificano la dinamica di composizione nel tempo
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indicatori di efficienza
Gli indicatori di efficienza sono un rapporto tra input/output. Dovrebbe essere fatto su valori di costo (grandezze economiche) e non su grandezze finanziarie. Difficile la confrontabilità tra i dati tra vari enti.
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indicatori di efficacia
Esistono diversi aspetti dell’efficacia:1. Capacità che ha dimostrato l’ente di realizzare i
propri programmi “efficacia gestionale”2. Capacità che dimostrano di avere i programmi e le
politiche, quindi il sistema degli obiettivi di soddisfare la domanda.
3. Gradimento dell’utenza sotto il profilo qualitativo, da conoscersi interamente per via extra-contabile, sulla base di indagini campionarie. “efficacia sociale”
Utilità relativa che presentano i diversi servizi per l’utenza , in grado di suggerire quali sviluppare e quali restringere
Capacità per le politiche dell’Ente di determinare un cambiamento socialmente apprezzabile
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Le informazioni ritraibili dalla contabilità finanziaria
Per legge il bilancio permette di conoscere sia per le entrate che per le uscite la Natura economica e destinazione funzionale delle voci:Entrate:Titolo (origine dell’entrata), Categoria (natura dell’entrata)Risorsa (specifica individuazione dell’oggetto dell’entrata)Spese:Titolo (natura economica della spesa)Funzioni (destinazione della spesa)Servizi (ulteriore dettaglio della funzione della spesa)Interventi (natura della spesa)
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
I quadri riepilogativi allegati al bilancio
Bilancio di previsione:1. Riepilogo generale delle spese : è diviso nelle due componenti
spese correnti e spese in conto capitale. È un prospetto a doppia entrata in cui sono riportate in orizzontale le funzioni ed i servizi ed in verticale gli interventi.
2. Quadro di controllo degli equilibri di bilancio: il cui scopo è quello di dare immediata evidenza del pareggio di bilancio richiesto dalla legge. 2 colonne: in una sono riportati i 6 titoli dell’entrata nell’altra i 4 titoli della spesa.
3. Risultati differenziali: esso mostra l’equilibrio economico finanziario e l’equilibrio finanziario.
Conto consuntivo1. Quadro generale riassuntivo dell’entrate e delle spese: le
entrate e le spese sono riepilogate per titoli e per ogni titolo vengono indicate, in base alla competenza: prev iniziali, prev definitive, % di definizione, Accertamenti effettuati, riscossioni effettuati, % di realizzazione , residui formati nell’anno
2. Riepilogo generale di classificazione delle spese3. Quadro riassuntivo della gestione di competenza e quadro
riassuntivo della gestione finanziariaParte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indici per l’esame della struttura del bilancio
1. Composizione delle entrate correnti
2. Composizione delle spese correnti3. Correlazioni entrate spese correnti4. Finanziamento degli investimenti5. Integrazione con dati extra bilancio
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Composizione delle entrate correnti (1)
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
ENTRATE PROPRIE ENTRATE DERIVATE(Entrate tributarie + extratributarie)
Totale entrate correnti
Trasferimenti correntiTotale entrate correnti
Entrate tributarieTotale entrate correnti
Entrate extratributarieTotale entrate correnti
Imposte Entrate tributarie
TasseEntrate tributarie
Tributi specialiEntrate tributarie
Singola risorsaCategoria di riferimento
An
alis
i per
tit
oli
An
alisi per categ
orie
An
alis
i per
ri
sors
e
Integrazione con info extra bilancio: ENTRATE TRIBUTARIE Pressione tributaria
POPOLAZIONE TRASFERIMENTI DELLO STATO Intervento erariale
POPOLAZIONE
Indice di autonomia finanziaria Indice di autonomia impositivaIndice di autonomia tariffariaIndice di dipendenza finanziaria
Composizione delle entrate correnti (2)
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Omogeneità dati: esempio 1
Comune A
Comune B
Titolo 1 40 40
Titolo 2 50 50
Titolo 3 10 60
Tot Entrate correnti
100 150
Gli EL offrono servizi indispensabili, servizi a domanda individuale e, a volte, sevizi produttivi.
Titolo 3 Comune A Comune B
Cat 1 0 50
Altre cat 10 10
Costi cat1 0 80
Caso A
Autonomia finanziaria: T1 +T3 T1+T2+T3
Comune A: 50%
Comune B: 66%
Caso B
Autonomia finanziaria T1 +deltaT3 T1+T2+deltaT3 Comune A: 50% Comune B: 28%
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Omogeneità dati: esempio 2
Comune A Comune B
Titolo 1 40 40
Titolo 2 50 50
Titolo 3 20 110
Titolo 3 marg di contrib
15 15
Grado di autonomia finanziaria 1 metodo
54 75
Grado di autonomia finanziaria 2 metodo
52 52
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Composizione delle spese correnti
ANALISI PER TITOLO
Spese correntiTotale spese
Spese in c/capitaleTotale spese
Spese per rimborsi Totale spese
ANALISI FUNZIONALI ANALISI PER NATURA
FUNZIONETITOLO1
INTERVENTOTITOLO1
ANALISI PER SERVIZI
ServizioFunzione
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Pressione finanziaria
Integrazioni con dati extra bilancio
ANALISI ENTRATA ANALISI USCITEEntrate tributarie
Abitanti Spese correnti
Abitanti
Trasferimenti correnti Abitanti
Spese in c/capitaleAbitanti
Trasferimenti correnti+ Entrate tribut Abitanti
Spese per il personaleN dipendenti
Uscite servizi a domanda indiv-Entrate serv
Abitanti
Uscite serv.produttivi-Entrate serv prodAbitanti
Proventi dei beni dell’enteValore patrimonio disponibile
Costi di manutenzione del patrimonio disp
Valore patrimonio disponibile
° socialità del servizio
Reddittività netta del patrimonio
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indice di correlazione entrate spese
Entrate correntiSpese correnti
Entrate corr (tit1-Amm)+tit2+tit3Spese correnti + Quota capitale mutui
PersonaleEntrate correnti
Spese correnti + Quota capitale mutui =(Tit1 +Tit2+Tit3) Entrata
Rate mutuiEntrate correnti
Rate mutui + PersonaleEntrate correnti
Indice di rigiditàIndice di equilibrio
finanziario
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Finanziamento degli investimenti
Avanzo di amministrazione utilizzato
Spese in c/capitale
Modalità di finanziamento degli
investimenti
Accensione di mutui Spese in conto capitale
Alienazione beni patrimonialiSpese in c/capitale
Trasferimento di capitaliSpese in conto capitale
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Analisi della struttura patrimoniale
Attenzione i beni demaniali non hanno alcun valore per analisi di equilibrio/bilancio.
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Debito residuo per mutui Patrimonio disponibile
Pnetto + pass mlAttività immobilizzate
Patrimonio nettoAttività immobilizzate
Attivo medio lungo Totale attivo
Attivo a breveTotale attivo
Passivo m/l a breveTotale passivo e netto
Mezzi propriTotale passivo e netto
Passivo medio lungo Totale passivo e netto
Passivo a breveTotale passivo e netto
Indice di autonomia finanziaria
Indice di indebitamento
Margine di struttura
Margine di struttura allargato
Indici di gestione del bilancio
Entrata Denominazione indice Spesa
Previsioni inizialiPrevisioni definitive
Grado di attendibilità delle previsioni iniziali
Previsioni inizialiPrevisioni definitive
AccertamentiPrevisioni definitive
Grado di realizzazione delle Previsioni definitive
ImpegniPrevisioni definitive
RiscossioniAccertamenti
Grado di realizzazione delle Entrate & Uscite
PagamentiImpegni
Acc-RiscossioniAccertamenti
Grado di formazione dei residui
Impegni-PagamentiImpegni
Riscossioni in c/residuiResidui iniziali
Tasso di smaltimento dei residui
Pagamenti in c/residui
Residui iniziali
Residui finaliStanziamenti in
c/comp
Rapporto fra residui e competenza
Residui finaliStanziamenti in
c/comp
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Efficienza: Ottica rivolta all’interno dell’organizzazione.Massimizzazione del risultato dato un certo quantitativo di risorse a disposizioneMinimizzazione delle risorse utilizzate per il raggiungimento di un dato risultato
Costo totale di produzione
N . Unità prodotte o erogate
Efficienza tecnica: dato un certo livello di tecnologia raggiungere il max output con la dotazione di mezzi a disposizione
Efficienza gestionale: capacità di minimizzare il costo unitario di produzione. Entra in gioco anche la capacità di acquisizione dei fattori produttivi
Efficienza complessiva
• Negli EL è molto difficile valutare il risultato/output- non c’è mercato- per cui il concetto di efficienza spesso non è scollegato dall’efficacia
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Indicatori di efficienza
Efficienza complessiva: Costo complessivo del servizio
Output
Efficienza gestionale: Costo singolo fattore produttivo Output
Efficienza tecnica: Output Quantità singolo fattore produttivo
Indice di costo
Indice di produttività
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Efficienza -asilo nido-gli indicatori di costo
Indice di efficienza generale:Costo totale asilo nidoNumero bambini iscritti
PersonaleNumero iscritti
Cibi e bevandeNumero iscritti
Materiale didatticoNumero iscritti
Altri costiNumero iscritti
AffittiNumero iscritti
AmmortamentiNumero iscritti
InsegnantiNumero iscritti
Personale ausiliarioNumero iscritti
CuocheNumero iscritti
Ind
ici
di
co
sto
fa
tto
ria
li
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
OutputInput
Efficienza: gli indicatori di produttività
Asili nido
Numero bambini
Numero addetti
Mense
Numero pasti erogati
Numero addetti
Raccolta rifiuti
Tonnellate raccolte
Numero addetti
Grado di utilizzo del fattore lavoro
Ore lavorate
Ore lavorative
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Pasti erogatiKg carne
Efficienza: rendimento dei diversi fattori produttivi
Output
Numero mezzi impiegati
Pasti erogatiKg pasta
Pasti erogatiLitri acqua minerale
Numero bambini
Mq disponibili
Asili nido:
Numero bambini ospitabili
Numero bambini frequentanti
Mense:
Numero pasti erogabili
Numero pasti erogati
Raccolta rifiuti:
Tonnellate raccoglibili
Tonnellate
Output ottenibile
Output ottenuto
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Efficienza e conto economico
I costi da imputare presuppongono un conto economico per singolo servizio erogato.Ulteriore analisi: costi fissi e costi variabili per decisioni di make or buy
Grado di copertura dei
costi
Proventi
Costi
Costo unitario a carico della collettività
Risultato netto
Utenti
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Efficacia
In un’azienda senza finalità di reddito, per definizione, l’efficacia non può essere misurata dai valori economici. La prospettiva di riferimento deve essere esterna. L’ente deve confrontare i risultati raggiunti con il sistema degli obiettivi. L’ente deve valutare la propria efficacia esaminando gli effetti prodotti nella collettività di riferimento.
1. Capacità dell’ente di realizzare i propri programmi .2. Come attitudine del sistema degli obiettivi e quello dei risultati di soddisfare la domanda potenziale ed espressa.3. Come analisi del gradimento qualitativo percepito ed espresso dall’utenza.4. Come utilità relativa che i diversi servizi hanno per l’utenza, in modo che divenga possibile conoscere preventivamente come poter modificare la struttura dell’offerta dei servizi esistenti sulla base delle priorità. 5. Capacità delle politiche di suscitare un cambiamento, socialmente apprezzabile, nelle abitudini dei cittadini consumatori.
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Le dimensioni dell’efficacia (1)
Livello di
analisi
Tipo di efficacia Informazione ottenibile
Tipologia di controllo
Limiti informativi
1 Quantitativa Grado di realizzazione dei programmi
Interno/Esterno Informazioni solamente quantitative e relative alla capacità di ottimizzare la propria struttura
2 Quantitativa Grado di soddisfazione della domanda espressa
Interno / Esterno Informazioni parziali:Manca visione sistemica
dell’attività globale dell’Ente
Manca percezione diretta del raggiungimento del grado di utilità sociale creata
3 Qualitativa Gradimento qualitativo da parte dell’utenza
Utilità sociale prodotta
Esterno / Interno Insiti nelle diverse metodologie di misurazione delle qualità impiegate
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Le dimensioni dell’efficacia (2)
Livello di analisi
Tipo di efficacia Informazione contabile Strumenti di indagine conoscitiva
1 Quantitativa Grado di realizzazione dei programmi
Indicatori quantitativi:Risultati conseguitiObiettivi programmati
2 Quantitativa Grado di soddisfazione della domanda espressa
Metodologie di analisi della domanda effettiva e potenziale dei servizi
Indagini sullo stato attuale e potenziamento dell’offerta dei servizi
Confronto del livello della domanda con quello dell’offerta
3 QualitativaGradimento qualitativo da parte
dell’utenzaUtilità sociale prodotta
Tecniche di misurazioni della customer satisfaction
Monitoraggio sistematico del livello qualitativo dei servizi
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Gli indicatori dell’efficacia quantitativa
1. Livello Unità di servizio offerte
Unità di servizio programmate
2. Livello Servizio effettivamente prestato
Domanda di servizio
NB: l’efficacia va sempre considerata con l’efficienza
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
L’efficacia qualitativa
1.Qualità attesa: elemento cardine è l’utente. I bisogni possono essere impliciti, espliciti e latenti. E’ fondamentale capire i requisiti qualitativi del servizio richiesto. Variabili in gioco: caratteristiche del soggetto utilizzatore, natura del bisogno, esperienza del servizio, forma e contenuti della comunicazione aziendale.
2.Qualità progettata: dimensione interna all’ente. Definizione degli elementi caratteristici del sistema di erogazione del servizio, nonché le relative condizioni operative di funzionamento.
3.Qualità erogata: dimensione interna all’ente
4.Qualità percepita: l’utente esplicita che cosa ritiene di ricevere.
Qp = Percezioni
Attese
Non si parla di qualità tecnica, ma qualità funzionale e relazionale
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
La valutazione dell’efficacia qualitativa
Situazione esaminata Eventuale fattori di rischio Eventuale fattore opportunità
Qualità percepita<qualità attesa
Formazione di giudizi sfavorevoli causati dalla mancata soddisfazione dell’utenza
L’Ente è in grado do conoscere le reali esigenze dell’utenza
Qualità percepita>qualità attesa
Può verificasi un incremento delle attese future dell’utenza, indotto dall’elevata soddisfazione della stessa ei confronti di un cero servizio
Benefico passaparola
Qualità percepita = qualità attesa
Possibilità che si instauri un meccanismo di assuefazione nell’utenza che induce un incremento della qualità attesa
Affidabilità dell’El
Qualità percepita < qualità offerta
Frustrazione del soggetto erogatore
Comunicazione
Qualità percepita > qualità offerta
Inganno dell’utenza . Perdita di immagine nel medio lungo termine
Possibilità di realizzare delle economie dell’erogazione del servizio
Qualità percepita = qualità offerta
Aumento della motivazione dovuto alla soddisfazione di rispondere alle esigenze
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
I sistemi per rilevare la soddisfazione
Questionario postale Un forte contenimento dei costi Contenimento dei tempi Maggiore libertà di risposta Comodità e flessibilità Bassa percentuale delle risposte Incompletezza delle risposte
Intervista diretta con i soggetti interessati Tassi di risposta più elevati Maggiore completezza delle risposte Questionari a struttura complessa Costi più elevati Tempi di espletamento delle interviste più lunghi
Intervista telefonica Estrema rapidità nel portare a termine le interviste Costi ridotti Diffusa tendenza a diffidare se non a rifiutare un’intervista telefonica
da parte di ampie fasce di popolazione
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Efficacia: gli attributi rilevanti dell’informazione
GLI ATTRIBUTI RILEVANTI
DELL’NFORMAZIONE
ESPRESSIVITA’
COMPLETEZZA
COMPRENSIBILITA’
TEMPESTIVITA’
SINTETICITA’
MISURABILITA’
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Servizio asilo nido: fattori critici di successo e indicatori di performance qualitativa
Fattori critici di successo Variabili da misurare Indicatori di performance qualitativa
Ampiezza copertura oraria Flessibilità orario Numero di ore di apertura Possibilità di rientro pomeridiano
Controlli pediatrici Disponibilità specialistica Numero ore giornaliere
Informazione personalizzata scheda individuale Incontro con i genitori
Frequenza periodica dell’aggiornamento della scheda individuale
Frequenza riunioni con genitori
Sviluppo dell’apprendimento Presenza di educatori professionali Numero di educatori per bambino
Attrezzature dedicate Presenza di giochi collettivi Presenza di speciali attrezzature Strutture per giochi all’aperto
Numero di giochi per bambino Numero dei posti disponibili per bambini
menomati Frequenza periodica della manutenzione
dell’attrezzature all’aperto
Professionalità del personale Possesso di titoli di qualifica professionale Numero di personale laureato/totpers Numero di personale specializzato/ tot
pers
Qualità del metodo di insegnamento Efficacia del metodo di apprendimento Tasso di coinvolgimento dei bambini nelle diverse iniziative
Aumento della socialità tra i bambini
Confort ambientale dell’intera struttura ospitante
Riscaldamento Presenza di sistemi audiovisivi Stanze di riposo Igiene dei bagni Manutenzione del giardino Qualità degli alimentiIgiene della cucina / mensa
Numero di ore giornaliere Numero audio visivi Numero di lettini Frequenza pulizia bagnoFrequenza manutenzione giardino Periodicità controlli ispettore sanitario Numero degli addetti alla cucina
Servizio di collegamento con l’utenza Mezzi di trasporto Frequenza dei collegamenti
Numero automezzi adibiti al trasporto bambini
Fasce orarie in cui viene garantito il trasporto asilo-abitazioni
Analisi della qualità attesa all’utenzaFattori critici di
successoVariabili da misurare Peso attribuito
dall’utenza1 2 3
Ampiezza copertura oraria Flessibilità orario
Controlli pediatrici Disponibilità specialistica
Informazione personalizzata scheda individuale Incontro con i genitori
Sviluppo dell’apprendimento Presenza di educatori professionali
Attrezzature dedicate Presenza di giochi collettivi Presenza di speciali attrezzature Strutture per giochi all’aperto
Professionalità del personale Possesso di titoli di qualifica professionale
Qualità del metodo di insegnamento Efficacia del metodo di apprendimento
Confort ambientale dell’intera struttura ospitante
Riscaldamento Presenza di sistemi audiovisivi Stanze di riposo Igiene dei bagni Manutenzione del giardino Qualità degli alimentiIgiene della cucina / mensa
Servizio di collegamento con l’utenza Mezzi di trasporto Frequenza dei collegamenti
Analisi della qualità percepita dall’utenza
Indicatori di qualità Priorità (a b c) ValutazioneScadente (1) ottima
(7)
1 Flessibilità dell’orario 1..2..3..4…5..6..7..
2 Orario di apertura del servizio
3 Orario di chiusura del servizio
4 Apprendimento del bambino
5 Programma delle attività
6 Discrezione e riservatezza
7 Assenza di pericoli e rischi fisici
8 Igiene e pulizia
9 Parcheggio
10 Mezzi pubblici
11 Adeguatezza dell’edificio e dei locali
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Qualità sociale
Esempio: risparmio idrico nella stagione estiva.
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Analisi dell’economicità
Efficacia:
OUTPUT
Acquisizione fattori produttivi
Obiettivi
Combinazione e trasformazione
Efficienza
Capacità dell’azienda di remunerare in misura soddisfacente tutti i fattori produttivi u
tilizzati e si realizza in un efficiente impiego delle risorse scarse disponibili finalizzate alla produzione di risultati che debbono esprimere la loro efficacia nella soddisfazione dei bisogni degli individui di riferimento
Parte prima: sistema degli indicatori negli enti locali
Le Balanced scorecard (1)
Il Balanced Scorecard (BSC), è uno strumento di supporto nella gestione strategica dell'impresa che permette di tradurre la mission e la strategia dell'impresa in un insieme coerente di misure di performance, facilitandone la misurabilità. È stato proposto da Norton e Kaplan intorno agli anni ottanta
Parte seconda: gli indicatori nel sistema integrato PEG/ Controllo gestione/valutazione dirigenti
Le balanced scorecard (2)
La performance aziendale viene vista sotto quattro prospettive
la prospettiva finanziaria (financial perspective) - Da questo punto di vista la domanda chiave è: per avere successo dal punto di vista finanziario, come dovremmo apparire ai nostri azionisti? Gli obiettivi sono quelli economici finanziari, misurati dai tradizionali indicatori di performance e redditività; la prospettiva del consumatore (customer perspective) – La domanda chiave è: come dovremmo apparire ai nostri consumatori? L'obiettivo è il miglioramento dell'offerta e del servizio per il cliente; la prospettiva interna dell'impresa (business process perspective) – La domanda cui è necessario rispondere è: per soddisfare i consumatori, in cosa dovremmo eccellere? L'obiettivo è il miglioramento dei processi core; la prospettiva di innovazione e apprendimento (learning and growth perspective) – La domanda chiave è: Come manterremo le nostre capacità di apprendimento e miglioramento? L'obiettivo è l'apprendimento e sviluppo organizzativo. Per ciascuna prospettiva risultano così individuati:gli obiettivi: ciò che deve raggiungersi ed è critico per il successo; le misure: gli strumenti che verranno utilizzati per quantificare il raggiungimento di ciascun obiettivo; i target: i valori-obiettivo delle misure; le iniziative: le azioni chiave e i programmi che verranno attuati al fine del raggiungimento degli obiettivi.
Parte seconda: gli indicatori nel sistema integrato PEG/ Controllo gestione/valutazione dirigenti
Prospettiva PEG
Gli indicatori non possono essere solo rivolti alla valutazione della realizzazione dell’obiettivo.
Gli indicatori devono tutelare il dirigente valutato
Gli indicatori devono essere oggettivi e misurabili, concordati.
Parte seconda: gli indicatori nel sistema integrato PEG/ Controllo gestione/valutazione dirigenti
Lavori pubblici
E’ necessario porre sempre indicatori che misurano l’obiettivo anche infra anno, non solo indicatori misuratori della realizzazione dell’obiettivo completoL’opera pubblica di solito non si conclude nell’anno, ma è strategica nelle sue fasi iniziali. Indicatori di realizzazione potrebbero essere :
PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO D’OPERA SAL RELAZIONE DA PARTE UFFICIO TECNICO
TEMPI PREVISTI PER L’APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO (ESEMPIO)
Parte seconda: gli indicatori nel sistema integrato PEG/ Controllo gestione/valutazione dirigenti
Altri settori
Giudizio da parte dell’Assessore di riferimento/GiuntaGradimento dell’utenzaTempi previsti per il completamento di una determinata fase.Ottenimento di un finanziamento
Parte seconda: gli indicatori nel sistema integrato PEG/ Controllo gestione/valutazione dirigenti
OBIETTIVI
SEGMENTO PROGRAMMATICOSEGMENTO PROGETTUALE
Esercitazione: La “cascata degli interventi di programmazione/pianificazione”
PROGRAMMI
PROGETTI
LINEE STRATEGICHELinee
programmatiche
PGS
RPP
PEG
Esercitazione
Formulazione e fasizzazione di un obiettivo Peg con relativi indicatori di misurazione dello stesso.