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Corso di Fisica GeneraleCorso di Fisica Generale
Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina
1) Fenomenologia della Magnetostatica2) Dipolo Magnetico e Campo Magnetico3) Forza di Lorentz e Campo di Induzione Magnetica4) Legge di Biot-Savart5) Formule di Laplace6) Forze tra circuiti7) Legge di Circuitazione di Ampère8) Equazioni di Maxwell per la Magnetostatica9) Potenziale Vettore10) Teorema di Equivalenza Ampère
Parte XX: Magnetostatica nel Vuoto
I fenomeni magnetici sono noti sin dall’antichità e, come è evidente, tanto più presto l’uomoha avuto conoscenza di un fenomeno fisico tanto più questo è spettacolare ed importante.
Che i magneti fossero in grado di attrarre il ferro e non il rame o l’oro era noto dall’antichità.Ma un magnete attrae scagliette di ferro e le dispone lungo delle linee.
Potremmo dire che sonole linee di Flusso delCampo Magnetico
Tuttavia dobbiamocapire quali sono lesorgenti di tale campo
Anche la Terra è unMAGNETE (bussola)
Fenomenologia della MagnetostaticaFenomenologia della Magnetostatica
Consultare figura 4.24 del libroP.M. Fishbane, S. Gasiorowicz and S.T. ThorntonFisica per Scienze ed Ingegneria, Volume Secondo, EdiSES
Consultare figura 24.8 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Nel sistema solare e nell’universo i fenomeni magnetici sono estremamente spettacolari
Confinamentomagnetico
Consultare figura 24.12 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Consultare figure a pagina 927 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
L’aurora boreale
Consultare figura 20.19 del libro
D.C. Giancoli, “Fisica”Ambrosiana
Le interazioni magnetiche sono attrattive e repulsive
N S
N S
N S
S N
Posso pensare, quindi che la magnetostatica sia analoga all’elettrostatica, con l’opportunaintroduzione di un polo magnetico positivo (N) ed un polo magnetico negativo (S) ed unaopportuna scelta di unità di misura.
Tuttavia la seguente circostanza mostra una profonda differenza:Non esiste il polo magnetico isolato1
N S N S N S N S N S N S N S
NS NS NS NS NS NS NS NS Etc.
Il campo magnetico deve essere solenoidale!!
In realtà Dirac ha dimostrato che deve esistere il polo magneico isolato nell’universo, sebbene la probabilità di trovarne uno è estrememamente piccola. Esistono in atto esperimenti che tentano di rivelare la presenza del monopolo magnetico.
NOTA:
La conseguenza di quanto abbiamo visto è che l’ente più piccolo che possa generare campimagnetici o subire l’azione di campi magnetici è il DIPOLO MAGNETICO
Il dipolo magnetico è caratterizzato dal momento di dipolo magnetico m
In un campo magnetico H
il dipolo subisce un momento meccanico Hm
M
e guadagna una energia Hm
in completa analogia col dipolo elettrico
Tuttavia bisogna trovare l’equazioni cui soddisfa il campo magnetico.
Stranamente per ricavarle ci dimenticheremo momentaneamente dei magnetie studieremo cosa avviene con cariche elettriche in moto
Dipolo magnetico e Campo MagneticoDipolo magnetico e Campo Magnetico
Le cariche elettriche in moto interagiscono con magneti: esperimento di Oersted
In realtà va dimostrato che siano fenomeni magnetici(TEOREMA DI EQUIVALENZA di AMPÈRE)
Consultare figura pagina 957 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Consultare figure 25.11 e 25.15 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Se abbassiamo l’interruttorel’ago magnetico, inizialmentediretto verso nord, devia.Una corrente genera quindiun campo che interagisce coni magneti.
Inoltre si scoprì pure che cariche elettriche in moto in campi magnetici subiscono delleforze
Consultare figure 8.12, 8.14 e 8.17 del libro
P.M. Fishbane, S. Gasiorowicz and S.T. ThorntonFisica per Scienze ed Ingegneria, Volume SecondoEdiSES
Sulla base dell’esperimento di Oersted, possiamo dire che correnti elettriche generanocampi di forze che agiscono su correnti. Chiamiamo un tale campo il Campo di Induzionemagnetica
Eseguiamo un esperimento per misurare le forze che un filo percorso da correntesubisce quando è immerso in tale campo
Se il circuito esploratore è immerso nel campo di induzione generato da un’altra correnteE tramite un ago magnetico determino l’angolo fra le linee di flusso di B0 ed il tratto ,Posso deteminare la forza agente sul tratto con i dinamometri
AR
f
contatti striscianti
B0
Attenzione:L’angolo è fuoridal piano del foglio
La Forza di Lorentz e il Campo di Induzione MagneticaLa Forza di Lorentz e il Campo di Induzione Magnetica
L’esperimento produce il seguente risultato: il modulo della forza è proporzionaleAlla corrente i, alla lunghezza seno dell’angolo
siniBF
0
Dove si è indicata con B0 la costante di proporzionalità
Se rifletto che ha un significato vettoriale, in quanto ha una direzione e posso assegnargliil verso di percorrenza della corrente, comprendo che il fattore B0 è in realtà un vettore, ilCampo di induzione magnetica, tale che
0BiF
In realtà questa è la risultante di tutte le forze che agiscono sulle cariche in moto all’internodel conduttore. Devo scrivere cioè:
i i
ieci
id
iecd
ec v;FBvveBvSS
eNF 000
Ne segue che su una carica puntiforme in moto in un campo B0 agisce la forza di Lorentzdefinita da
0BvqFL
Notare che per estrarre il passaggio vqSJi
ho considerato prima il campo delle velocità della cariche nel conduttore poi la veolcitàdella carica individuale
L’esperimento della camera a bolle conferma laForza di Lorentz
La Forza di Lorentz è perpendicolare alla velocitàquindi non compie lavoro.
02
1
2
1 2212
mvmvdFL
Il moto di una carica in un campo magnetico è pertanto circolare uniforme
Se una carica entra in un campo magnetico con una velocità iniziale deve ruotare e continuarea traslare: il moto è pertanto elicoidale
Consultare figura 8.12 del libro
P.M. Fishbane, S. Gasiorowicz and S.T. ThorntonFisica per Scienze ed Ingegneria, Volume SecondoEdiSES
Consultare figura 8.14 del libro
P.M. Fishbane, S. Gasiorowicz and S.T. ThorntonFisica per Scienze ed Ingegneria, Volume SecondoEdiSES
Quanto abbiamo visto si riferisce a campi di induzione solenoidali. Con campi non uniformisi può realizzare il confinamento magnetico delle cariche
Questo è il fenomeno che consente la formazione sulla superficie del Sole di plasmi.Le radiazioni elettromagnetiche emesse da questi sono il primo motivo della presenzadella vita sulla Terra
Consultare figura 24.11 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Con degli aghi magnetici posso determinare le linee di flusso del campo di induzioneMagnetica. Con il circuito esploratore di prima posso determinare l’intesità del campo ela sua dipendenza dalla distanza da un filo percorso da corrente
Verifico innanzi tutto la regola della mano destra. Biot e Savart dimostrarono che per unfilo rettilineo indefinito privo di spessore il campo in funzione della distanza è
r
ikB 0
La Legge di Biot-SavartLa Legge di Biot-Savart
Consultare figura 25.15 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
La costante k deve essere tale che le dimesioni di B0 consentano di misurare le forze diLorentz in newton. Nel sistema MKSA essa si scrive:
2
0k
La costante universale 0 è denominata permeabilità magnetica del vuoto e gioca lo stessoruolo della costante dielettrica del vuoto 0 per l’elettrostatica (vedi discussione sul ruolo dellecostanti universali in fisica nel capitolo dell’elettrostatica nel vuoto. Essa vale:
m
henry
m
secx ohm
Ampère
m
m
secx voltm
henryx
2
0
70 104
La conoscenza delle Legge di Biot-Savart consente di calcolare il campo magnetico solo perfili rettilinei indefiniti. Per un caso generale bisogna estendere questi risultati a circuiti diforma qualunque. Per fili privi di spessore ciò si può fare mediante le formule di Laplace.
Si dovette a Laplace la generalizzazione della legge di Biot-Savart e della Forza di Lorentza circuiti di forma qualunque, purché costituiti di fili privi di spessore, con le seguenti due formule differenziali
0
30
0 4
BidFd
r
rdiBd
Si noti che tali formule non hanno nessun significato fisico: per avere una corrente bisognaavere un circuito finito
La correttezza della seconda è immediatamente verificata nel momento in cui si realizzache l’elemento di corrente è equivalente ad una carica infinitesima in moto, come giàdiscusso precedentemente
vqSJi
Per verificare la prima applichiamola ad un filo rettilineo di lunghezza indefinitariservandoci di dedurla da formule più generali
Le formule di LaplaceLe formule di Laplace
a
r
i
d
d
Il campo di induzione nei punti a distanza a dal filo è direttolungo la perpendicolare entrante nel foglio. Dato che d ed rgiacciono sempre sul foglio, il campo risultante non potràavere che questa direzione. Inoltre per ogni elementino d avràil suo simmetrico rispetto alla direzione a.
Dovrà quindi essere
0
30
0
30
0 22
4 r
dsinri
r
rdiB
d, r ed , non sono tutti indipendenti, a causa del teorema deiseni e del teorema di Pitagora. A meno di infinitesimi di ordinesuperiore sarà
2sin
a
sin
r
dsin
r
d
d;
sin
ar
Pertanto
aidsin
aid
sin
a
a
siniB
1
2
1
220
2
0
02
022
30
0
che è proprio la legge di Biot-Savart
R
z
Calcoliamo dapprima con la formula di Laplace il campo di una spira circolare nel suocentro
Dato che R e d giacciono sempre sul piano, il campo risultantesarà diretto come la perpendicolare uscente dal foglio. Inoltrel’angolo fra r e d è sempre retto:
R
iRd
Ri
R
RdiB
.Circ 2
1
440 0
2
02
03
00
d
Rd
Calcoliamo adesso il campo in funzione di una coordinata z sull’asse di simmetria dellaspira passante per il centro
dB0
d dB0r
Il campo sarà quindi diretto come l’asse z e il contributo risultante di due elementinidiametralmente opposti sarà
cosdB02
Campo di una spira circolareCampo di una spira circolare
Il precedente studio ci suggerisce che il modulo del campo è calcolabile sommando pertutti i contributi elementari id le componenti z dei corrispondenti campi infinitesimi(notare che d ed r sono perpendicolari)
Circ
cosr
rdicosdBzB
3
000 4
Ancora una volta possiamo sfruttare le relazioni geometriche fra le quantità rilevanti
22
22
zR
R
r
Rsin;zRr;sincos
z
d dB0r
R
Avremo sostituendo 2
322
20
2
02
322
0
2
322
00 244
zR
RiRd
zR
Ri
zR
RdizB
Circ
Notare che nel limite z->0 si ottiene il risultato precedente
Un solenoide è un circuito costituito da un avvolgimento di molte spire. Se vi sono n spireper unità di lunghezza, possiamo pensare che in un breve tratto dz vi sia una spira precorsada una corrente indz. ni è la corrente per unità di lunghezza
Posso calcolare il campo integrando la formula relativa aduna singola spira
2
122
30
2
322
30
2
322
20
0
2
1
2
1
2
1222
zR
Rsindzsin
R
ni
zR
dzR
R
ni
zR
dzRniPB
z
z
z
z
z
z
P1
2
dz
’r
rd’
z2 z1
z
R
Per il teorema dei seni
dsin
Rdz
sin
R
sin
r
d
dz22
Campo all’interno di un solenoide Campo all’interno di un solenoide
Consultare figura 25.15 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Integrando 210
230
0 2
1
2
2
1
coscosni
dsin
Rsin
R
niPB
Per un solenoide di lunghezza indefinita (z2-z1»R), si ha 1=0 e 2=, quindi
nini
PB 00
0 112
Pertanto il campo all’interno del solenoide è uniforme (non dipende dal punto). Il solenoide è quindi l’analogo di un condensatore
Consultare figura pagina 962 del libro
P.A Tipler, Corso di Fisica, Volume 2ZANICHELLI
Calcoliamo la forza (per unità di lunghezza) con cui due fili indefinti e percosi dacorrente stazionaria si attirano o si respingono
B0
L
i1i2
F
a
Per la legge di Biot-Savart: 210
0 2 a
aLiB
con L versore del primo filo
Forze tra circuitiForze tra circuiti
Calcoliamo la forza
2
221
0
2 a
aLdiiF
Sviluppando il doppio prodotto vettoriale
adaLdaLdLadaLd
22222
perché a è perpendicolare a d2
Integrando a
L
a
aii
a
daiiF
L
221
02
221
0
22 2
Il segno “-” vale quando le correnti sono concordi, cioè correnti concordi si attirano,
Possiamo dare una definizione operativa di ampère:È la corrente che deve scorrere lungo due fili di spessore trascurabile, lunghezza indefinita,posti alla distanza di 1 m, per far sì che i fili si attirino con una forza per unità di lunghezzapari a
m/newtonxL
F 7102
Sappiamo già che il campo di induzione magnetica è solenoidale (le sue linee di flusso sonosempre chiuse). Dobbiamo conoscere il suo rotore per essere in grado di calcolarlo assegnatele correnti.
Proviamo a calcolare la circuitazione del campo di Biot-Savart su una linea arbitraria
iz
y
x
P1
P2
1
dB0
dl. di f. B0
r
Legge di CircuitazioneLegge di Circuitazione
Guardando dall’alto una linea di flusso di B0 e la proiezione dt di d sul piano orizzontale
rdBdtBdB 000
r
d B0
dt
Pertanto
0
22
22
1
2
2
1
1
2
1
2
2
1
2
1
000
2100
0
1200
0
P
P
P
P
P
P
P
P
dtBdtBdB
idr
ridtB
idr
ridtB
Da questo risultato potremmo erroneamente pensare che il campo B0 sia irrotazionale,ma così non è. In fatti la linea che abbiamo scelto ha una caratteristica particolare:non è concatenata con la corrente cioè l’area che sottende non è attraversata dallacorrente che genera il campo
Bisogna calcolare la circuitazione lungo una linea che si concatena con la corrente
i
z
y
x
1
P1
d
iidr
ridtB 0
02
00 2
22
1
1
Stavolta avremo
Stavolta il risultato non è nullo: dobbiamo concludere che il campo generato da un filorettilineo non è irrotazionale. Ma ci sono molte altre considerazioni da fare.
A causa della cancellazione del raggio, il risultato non dipende dalla forma della linea nédall’area della superficie sottesa, ma solo dalla circostanza che il percorso sia concatenatooppure no
Se la linea si concatena K volte con il filo, p. es. una linea molteplicemente connessa oppureriavvolta più volte su se stessa
La circuitazione diventa semplicemente iKKididBK
00
20
0 222
1
1
Una stessa linea si può concatenare in senso levogiro (regola della mano destra) o opposto.Oppure ancora si può concatenare K volte in senso levogiro e K’ volte in senso opposto.In tal caso
iKKddidBK K
0
2 20
0
1
1
1
12
In sostanza il risultato che troviamo, detto n ilnumero di concatenazioni, è
indB 00
Tale risultato è facilmente generalizzabile ad un circuito di forma qualunque
i
1
2
Se le dimensioni lineari del percorso 2 sono piccolerispetto al raggio di curvatura del filo, il campo B0 deveessere molto simile a quello di Biot-Savart, quindi devevalere il risultato
idB 002
Posso ora immaginare di costruire un percorso nonconcatenato, costituito da e e da due tratti rettilineivicini percorsi in senso inverso
i
1
2ovvero
i
-1
2
3
4
Facendo l’integrale di circuitazione nel limite in cui i tratti 3 ed 4 coincidono si ottiene
01213212
004
00000
dBdBdBdBdBdBdB
perché il percorso totale non è concatenato
Ne segue che indBdB 00012
Allora il risultato trovato è di grande generalità e si può scrivere concIdB 00
dove Iconc rappresenta la corrente totale concatenata col circuito
Ma deve essere pure
Sconc dSnJI
Applicando il Teorema di Stokes
SS
dSnJdSnBrotdB 000
pertanto
S
dSnJdB 00
Data l’arbitrarietà della linea
z,y,xJz,y,xBrot
00
Siamo in grado quindi di scrivere un sistema di equazioni per calcolare il campo diinduzione, una volta che sono assegnate le correnti
JBrot
Bdiv
00
0 0
Nota quindi la distribuzione di correnti e le condizioni al contorno, possiamo determinareunivocamente (teorema di Univocità) il campo B0
Notiamo che al contrario del campo elettrostatico, il campo di induzione magnetica è sempresolenoidale ma non irrotazionale
Visto che la I formula di Laplace funziona, essa deve essere contenuta in queste equazioni
Queste equazioni sono molto generali ed hanno solo la restrizione di valere solo per correntistazionarie (ed in assenza di monopoli magnetici isolati): sono Leggi di Natura
Sono pertanto più generali delle formule di Laplace, che valgono solo per fili privi di spessore
Equazioni di Maxwell per la MagnetostaticaEquazioni di Maxwell per la Magnetostatica
Visto che il campo B0 non è irrotazionale non possiamo definire un potenziale magnetostaticoanalogo a quello elettrostatico (salvo per quei percorsi che non si concatenano mai con lecorrenti)
Possiamo tuttavia sfruttare la solenoidalità del campo per introdurre un campo risolvente:il Potenziale Vettore
z,y,xArotBBdiv
00 0
Sostituendo nella seconda equazione:
JAAdivgradJArotrot
02
0
È una equazione molto complicata ma è semplificabile con un trucco di importanzafondamentale. Aggiungendo ad A il gradiente di un campo scalare arbitrario si ottiene
0BArotArotgradAA
Pertanto esistono infiniti arbitrari potenziali vettore che forniscono lo stesso campo B0
Se fra questi ne esiste uno (A*) che è anche solenoidale deve essere
z,y,xAdivz,y,xseAdiv
z,y,xz,y,xAdivz,y,xAdiv*
*
2
2
0 Eq. di Poisson:Ha soluzioni!!
Il Potenziale VettoreIl Potenziale Vettore
La legge di circuitazione si riduce allora a
JA
02
Questa, di nuovo, non è altro che l’equazione di Poisson di cui conosciamo le soluzioni:
222
0
4 zzyyxx
zdydxdz,y,xJz,y,xA
(in assenza di correnti superficiali)
Come già detto la valenza di questa soluzione è generale, al contrario di quella ricavatafenomenologicamente della I formula di Laplace. Bisogna però dedurre quest’ultimadalle formule generali
Le formule di Laplace si applicano a fili privi di spessore. Tale locuzione evidentementeimplica cha lo spessore non nullo del filo può essere trascurato rispetto alle distanze dove sicercano i campi
r
(x,y,z)(x’,y’,z’)
2
1
Sr
Nel punto campo (x,y,z) avremo un potenziale vettore A(x,y,z) dato da
r
di
r
dSJd
zzyyxx
zdydxdz,y,xJz,y,xA
S.Cond 44400
222
0
d
S
Campo generato da una corrente in un filo privo di spessoreCampo generato da una corrente in un filo privo di spessore
Se eseguiamo il rotore di ambo i membri otterremo il campo. Bisogna riflettere, però, sulfatto che l’integrale si intende da farsi nello spazio sorgente, mentre l’operazione di rotoreva fatta nello spazio campo
r
droti
r
drotiz,y,xB
4400
0
Utilizzando l’identità
VsgradVrotsVsrot
e realizzando che d si riferisce ai punti sorgente (indipendenti dai punti campo) si ottiene
300
0 4
11
4 r
rdid
rgradrotd
riz,y,xB
La precedente equazione è proprio la I formula di Laplace
Siamo adesso in grado di dimostrare questo fondamentale teorema:
Una spira percorsa da corrente è fisicamente equivalente ad un ago magnetico. Possiede unmomento di dipolo magnetico perpendicolare al piano della spira, il cui verso segue la regoladella mano destra (se la corrente scorre secondo il verso delle dita il momento è diretto comeil pollice) ed il cui modulo vale:
iSm 0
con S area della spira
Per dimostrare questa equivalenza dobbiamo dimostrare che una spira immersa in un campomagnetico ruota come un ago magnetico e che la stessa spira genera nello spazio circostanteun campo magnetico identico a quello di un ago
Dimostreremo prima l’equivalenza meccanica e dopo quella fisica
Il Teorema di Equivalenza di AmpèreIl Teorema di Equivalenza di Ampère
Consideriamo una spira piccola rettangolare ed inestensibile immersa in un campo diinduzione magnetica uniforme
1
2
3
4
n
B0
4F
2F
Le due forze F2 ed F4 hanno uguale modulo e verso opposto: se la spira è inestensibilenon danno luogo a nessun effetto fisico
cosBisinBiFF 040424
Equivalenza meccanica fra ago e spiraEquivalenza meccanica fra ago e spira
1
2
3
4
n
B0
Non è così per gli altri due lati, perché le rette di applicazione delle forze sono diverse(parallele)
1F
3F
Tuttavia i moduli di F1 ed F2 sono uguali 0131 BiFF
Quindi costituiscono una coppia il cui braccio è proprio 2,ed il cui momento di rotazioneha modulo
sinBiM 021
Per effetto di tale momento la spira ruota in senso antiorario e si avrà
0BniSM
Sulla base delle considerazioni fatte per i dipoli magnetici, un ago magnetico il cui momentosia m, e sia orientato come il versore n perpendicolare al piano della spira, immerso in uncampo magnetico H, esso ruoterà sotto l’azione di un momento meccanico pari a
HmM
Confrontando con il precedente risultato e definendo HB
00
Possiamo dire che una spira elettrica ruota sotto l’azione di un campo magnetico H, comese fosse un ago magnetico di momento di dipolo magnetico dato da
nSim 0
Questo è un risultato fondamentale: abbiamo capito che è possibile associare ad un circuitopercorso da corrente un momento di dipolo magnetico. Notare che m ed il prodotto (iS) sonolegati da una costante universale!
Anche B0 ed H sono legati da una costante universale: sono quindi la stessa grandezza fisica.Ecco perché nell’esperimento di Oersted l’ago magnetico ruota in presenza del campo diinduzione generato dalla corrente.
Molto più complicata è la dimostrazione che una spira ed un ago generano lo stesso campomagnetico. Un ago magnetico il cui momento è m genera in r un campo H
z
x
ym
r
(x,y,z)
Data l’assoluta analogia col dipolo elettrico, il campo magnetico a distanza grande(rispetto alle dimensioni lineari del dipolo) sarà:
5
0
3
4 r
zxmz,y,xH x
5
0
3
4 r
zymz,y,xH y
5
22
0
3
4 r
rzmz,y,xH z
1
2
3
4
Se sostituiamo al dipolo una spira precorsa da corrente i e di dimensioni piccole rispettoalla distanza a cui vogliamo il campo (r>> 1, 2)
r
(x,y,z)z
x
y
Per calcolare il campo B0 posso usare il potenziale vettore sapendo che la densità di correntesarà il vettore
00 ,A,AA,J,JJ yxyx
r
(x,y,z)
Per il calcolo della componente x del potenziale vettore, contribuiranno positivamente illato 3 e negativamente il lato 1. Dovrò eseguire l’integrale
222
0
4 zzyyxx
zdydxdz,y,xJz,y,xA x
x
1
2
3+
+ --
S
z
x
y
Per eseguire l’intetrale è possibile fare la seguente analogia. Dobbiamo scrivere la soluzionedi una equazione di Poisson nella geometria indicata: un volumetto con una distribuzionenegativa ed un volumetto con una distribuzione positiva di sorgenti, con le dimensioni e laseparazione dei volumetti molto più piccola della distanza alla quale voglio il campo
Una geometria assolutamente analoga a questa è quella in cui abbiamo calcolato il potenzialeelettrostatico di un dipolo elettrico. Siccome anche il potenziale elettrostatico è soluzionedi una equazione di Poisson, possiamo fare le seguenti analogie:
00
02
0
2
1x
x
xx
J
AV
JAV
Ma per V conosco già la soluzione nel limite di grandi distanze dall’origine!
321
0321
03
0 4
1
4
1
4
1
r
yS
r
rjS
r
rpz,y,xV
Perché si tratta di un dipolo elettrico orientato in senso opposto all’asse delle y,il cui modulo è proprio la quantità in parentesi
Sostituendo
33210321
0
44
1
4 r
ym
r
yi
r
ySJz,y,xA xx
Perché la quantità tra parentesi è il momento magnetico associato alla spira
Procedendo analogamente per la componente Ay con la sola differenza che stavolta il dipoloè orientato come l’asse x
r
(x,y,z)
1
2
4
+ +
--
S
z
x
y
33120312
0
44
1
4 r
xm
r
xi
r
xSJz,y,xA yy
Per ottenere il campo basta fare il rotore del vettore
z,y,xArotH,r
x,
r
ymz,y,xA
033
10
4
1
Si ottiene
5
22
0
5
22222
05
222
05
22
5
22
0
5
22
5
2
32
522222
32222
3222
3
5
22
5
2
32
522222
32222
3222
3
330
50
2
3222
03
0
50
2
3222
03
0
3
4
1
332
4
32
4
33
4
3313
3313
4
3
4
1
44
3
4
1
44
r
rzmH
r
zyxzrm
r
yxrm
r
yr
r
xrmH
r
yr
r
y
rzyxyzyxzyxy
yr
y
y
r
xr
r
x
rzyxxzyxzyxx
xr
x
x
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Che è, naturalmente, lo stesso risultato trovato precendentemente per il campo di un agomagnetico nell’origine
Se non avessimo dimostrato questo teorema non avremmo potuto sostenere che le azionidi una corrente su un’altra, di una corrente su un ago magnetico, di un magnete su carichein moto, etc. hanno tutte la stessa origine fisica: i moti delle cariche elettriche
Senza il Teorema di Ampère, la chiusura del cerchio, avremmo dovuto pensare che i fenomenifisici di cui sopra avessero una natura diversa. In altre parole abbiamo scoperto che leforze che un filo percorso da corrente esercita su un altro sono forze magnetiche nonelettrodinamiche (come si pensava prima). Abbiamo unificato due fenomeni fisici soloapparentemente diversi
Resta da chiedersi: dove sono le correnti all’interno della materia che generano il campomagnetico capace di allineare la limatura di ferro? Perché un chiodino di ferro calamitatoè capace di attrarre altri chiodini? Come posso incidere un nastro od un disco magnetico?
Dobbiamo studiare cioè il comportamento della materia sottoposta a campi magneticiesterni, e vedremo che le correnti microscopiche che generano i campi sono i moti deglielettroni al suo interno
Alcune considerazioni sul Teorema di EquivalenzaAlcune considerazioni sul Teorema di Equivalenza