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Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria. Corso di Impatto Ambientale Modulo A: Pianificazione Energetica Ing. Giorgio Baldinelli a.a. 2011-12. Introduzione al corso. OBIETTIVI: - PowerPoint PPT Presentation
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Università degli Studi di PerugiaFacoltà di Ingegneria
Corso di Impatto AmbientaleModulo A: Pianificazione Energetica
Ing. Giorgio Baldinelli
a.a. 2011-12
Introduzione al corso
• OBIETTIVI:• Fornire agli allievi nozioni in materia di impatto
ambientale dei sistemi energetici, di procedure di valutazione di impatto ambientale e di pianificazione energetica e sviluppo sostenibile. Illustrare i principali interventi di mitigazione degli impatti.
• CONTENUTI• Introduzione al corso. • Cambiamenti climatici, energia e ambiente. • Qual’è il consumo di energia del pianeta? Cambiamenti
climatici. Conferenza di Rio e Protocollo di Kyoto. Che cosa si può fare. Fonti energetiche rinnovabili. Energia nucleare. Centrali termoelettriche a “carbone pulito”. I Rigassificatori di gas naturale liquefatto. Termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani.
Segue contenuti
• Le interazioni fra i sistemi energetici e l’ambiente: impatto ambientale dei sistemi energetici, ruolo della produzione e distribuzione dell’energia sull’impatto ambientale, valutazione degli effetti ambientali e sanitari.
• L’inquinamento atmosferico: sorgenti, inquinanti, legislazione, tecniche per il controllo delle emissioni. L’inquinamento globale: piogge acide, ozono, effetto serra. Le conferenze internazionali e lo sviluppo sostenibile, la carta di Aalborg e i processi di Agenda 21.
• Emission trading, certificati verdi e certificati bianchi.
Segue contenuti
• L’inquinamento termico, acustico, luminoso, elettromagnetico. Valutazione, normativa, mitigazioni.
• La valutazione di impatto ambientale: legislazione, procedure, metodologie, contenuti e fasi. Altre procedure di valutazione di impatto: Life Cycle Assessment, Valutazione Ambientale Strategica. L’impronta ecologica. Applicazioni, esempi e casi di studio.
• Certificazioni ambientali di siti produttivi: EMAS• La pianificazione energetica nazionale, regionale e
comunale: normative, procedure, metodologie, contenuti e fasi. La gestione razionale delle risorse. La diversificazione delle fonti e l’incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili e alternative. Applicazioni, esempi e casi di studio.
• PREREQUISITI:• Fisica tecnica 1 e 2. E’ inoltre consigliato avere sostenuto gli esami di Fonti
Energetiche Rinnovabili e di Energetica Applicata.
• TESTO ADOTTATO• Gino Moncada Lo Giudice, Francesco Asdrubali: “LA SFIDA
DELL’ENERGIA Cambiamenti climatici, energia e ambiente in un mondo inquieto”, Franco Angeli, Milano 2007, pagg. 140, € 14,00, ISBN 978-88-464-9259-3.
• TESTI CONSIGLIATI • C. Caputo L’impatto delle macchine sull’ambiente, Masson1998• B. Galletta et Al., Dal progetto alla VIA, Voll. 1 e 2, Franco Angeli, 1994• G. Cau, D. Cocco, L’impatto ambientale dei sistemi energetici, SGE
Servizi Grafici Editoriali, 2002• P. Morris, R. Therivel, Methods of Environmental Impact Assessment, UCL
Press Limited, 1995
• MODALITÀ DI VERIFICA DEL PROFITTO:• La verifica del profitto consiste in un colloquio orale della durata di circa 30’
(domande sulla parte teorica del corso).
Le interazioni tra i sistemi energetici e l’ambiente
Sistemi di conversione energetica:• impianti di generazione elettrica• MCI per autotrazione• Impianti termici civili e industriali
• Sistemi molto diversi per tipologia e configurazione, potenza (dai pochi kW dei MCI a centinaia di MW delle centrali termoelettriche), rendimenti (da 15-20 % piccoli MCI, dal 25% al 53% per le centrali elettriche, fino all’85-90% generatori energia termica)
• Principale causa di impatto ambientale: impiego di combustibili fossili
• Ma anche i sistemi energetici che utilizzano fonti rinnovabili producono impatti di diversa natura
Classificazione degli impatti:
• Per componente ambientale interessata (aria, acqua, suolo, fauna, flora, paesaggio ecc)
• Per tipologia di emissioni inquinanti (solide, liquide, gassose, acustiche, termiche, ecc.)
Interazioni fra i sistemi di conversione dell’energia e l’ambiente
• Emissioni di materia: solide, liquide, gassose
• Emissioni di energia: calore, radiazioni (ionizzanti e non ionizzanti), rumore
• Altre interazioni: occupazione suolo, impatto visivo, altro
• L’entità e l’importanza relativa delle diverse emissioni dipendono dal tipo di impianto e della tecnologia adottata
• Impianti termici e nucleari: emissioni di materia ed energia
• Impianti FER: impatti visivi, fauna e flora, ecosistemi
Emissioni gassose
• Sono la forma di interazione ambientale più rilevante e derivano dai processi di combustione
• Principali inquinanti: • Ossidi di Zolfo (SOx)• Ossidi di Azoto (NOx)• Monossido di Carbonio (CO)• Particolato• Composti Organici Volatili (COV)• Anidride Carbonica (CO2)
Altri inquinanti gassosi
• Acido cloridrico (HCl)
• Acido fluoridrico (HF)
• Ammoniaca (NH3)
• Metalli pesanti (Mercurio, Cromo)
• Diossine e furani
Andamento nel tempo delle emissioni
• CO2: sensibile aumento negli ultimi 20 anni (energia)
• SOX: diminuzione (combustibili)
• NOx: diminuzione (combustione)
• CO e altri: diminuzione meno marcata (compensazione)
• Fonti degli inquinanti:• Il settore energetico (combustione e trasporti) è
responsabile per oltre il 90% delle emissioni dei principali inquinanti (fatta eccezione per i COV)
Origine degli inquinanti:
• Composizione chimica del combustibile (esempio: tenore di zolfo, cloro, fluoro)
• Modalità di svolgimento del processo di combustione (eccesso d’aria, temperatura, fiamma)
Approcci per mitigazione impatto:
• Utilizzo di combustibili puliti
• Pre-trattamento del combustibile
• Riduzione della produzione di inquinante durante la combustione
• Post-trattamento dei prodotti della combustione
• Diluizione degli inquinanti allo scarico
Utilizzo combustibili puliti
• Impiego di combustibili intrinsecamente privi di sostanze quali zolfo, cloro, mercurio
• Esempio: gas naturale o olio combustibile BTZ
• Poco efficaci per controllo emissioni CO e NOx
Pre-trattamento combustibile
• Trattamento preliminare chimico e fisico
• Lavaggio carbone per riduzione particolato
• Desolforazione prodotti petroliferi
• Depurazione gas di sintesi negli impianti di gassificazione
• Poco efficaci per controllo emissioni CO e NOx
Riduzione della produzione di inquinante durante la combustione
• Impiego di tecnologie in seno alla combustione stessa
• Combustione letto fluido: aggiunta di sorbenti a base di calcio e magnesio per evitare SOx
• Iniezione di vapore in turbina a gas per ridurre NOx
• Combustione a più stadi
Post-trattamento dei prodotti della combustione
• Tecnologie a valle del processo di combustione
• Filtri (elettrostatici, a manica, ceramici)
• Desolforatori
• Denitrificatori
Diluizione degli inquinanti allo scarico
• Non è una tecnica di riduzione delle emissioni ma solo di mitigazione dei relativi effetti
• Anche la legislazione fa riferimento a fumi secchi e con un determinato tenore di ossigeno
Emissioni liquide
• Aspetto di crescente importanza per emanazione di normative più severe, scarsità risorse idriche, aumento produzione effluenti liquidi
• Problema che riguarda soprattutto centrali termoelettriche a vapore convenzionali, ma anche processi combustione letto fluido e gassificazione (meno importante per turbine a gas e MCI)
Fonti di consumo di acqua e di produzione di effluenti liquidi:
• Sistemi di raffreddamento (torri evaporative)• Reintegro del generatore di vapore• Lavaggio del generatore di vapore• Sistemi di desolforazione (ad umido)Centrale da 320 MW a ciclo aperto: 30.000 – 40.000 m3/h acqua
• Si inserisce un sistema di trattamento delle acque
(limiti di emissione Dlgs 152/99)
Problema della temperatura degli scarichi
Emissioni solide
• Riguardano soprattutto sistemi energetici alimentati con combustibili solidi o idrocarburi pesanti
• Ceneri del combustibile• Residui solidi prodotti dalla depurazione dei fumi
(desolforazione)
• Composizione ceneri: ossidi di silicio, alluminio e ferro (80%), ossidi di calcio, magnesio, zolfo, potassio, sodio, fosforo, tracce di metalli pesanti
• Centrale termoelettrica a carbone bituminoso da 320 MW: 10-12 t/h di ceneri, per un totale di 60.000-70.000 t/a
• Reimpiego delle ceneri:• Cementifici• Sottofondi stradali• Manufatti per l’edilizia• Discarica (letto fluido)
Emissioni termiche
• L’inquinamento termico può essere diretto (rilascio di fumi caldi) o indiretto (rilascio di sostanze che interferiscono con i meccanismi di scambio termico della Terra)
• L’inquinamento termico diretto può causare significative variazione del microclima locale (temperatura e umidità relativa dell’aria, temperatura dell’acqua)
• Le emissioni di energia termica sono correlabili al rendimento dell’impianto:
Q2/L = 1/η - 1
• Un aumento del rendimento dell’impianto non solo consente di ridurre i consumi di combustibile e quindi le quantità di inquinanti prodotte, ma anche di ridurre la quantità di calore emessa
• Centrale termoelettrica a vapore da 320 MW:
rendimento 40%, Q2 = 420 MW, portata d’acqua di 10/12 mc/s (incremento di 8-10 °C) per un ciclo aperto
Emissioni acustiche
• Problema di grande attualità, recentemente regolamentato da apposita legislazione (L.Q. 447/95)
• Principali fonti di rumore:
• Turbine a vapore• Gruppi turboalternatore• Ventilatori• Sfiati vapore, tubazioni percorse da vapore• Sistemi movimentazione carbone
• Turbine a gas:• Compressore• Condotti aspirazione• Scarico
• Generatori eolici
• Sistemi di mitigazione• Alla sorgente/lungo il percorso/sul ricettore• Attivi/passivi
Altre emissioni
• Inquinamento da campi elettromagnetici
• Inquinamento nucleare
• Occupazione suolo
• Alterazione ecosistemi
• Impatto visivo