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Costi e benefici nella prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari
Dott. Olimpio Ciarla
Anno 2007
Mortalità
infantile
PIL/procapite
Italia: residenti 59.619.290 di cui 0-14: 14,1
65 e >: 20,0
3,7 25.921
Lombardia: residenti 9.642.406 di cui 0-14: 13,9
65 e >: 19,9
3,2 33.357
Campania: residenti 5.811.390 di cui 0-14: 17,0
65 e >: 15,7
4,3 16.511
Lazio: residenti 5.561.017 di cui 0-14: 13,9
65 e >: 19,5
4,1 31.176
Sicilia: residenti 5.029.685 di cui 0-14: 15,7
65 e >: 18,2
5,1 16.695
Veneto: residenti 4.832.340 di cui 0-14: 14,1
65 e >: 19,5
2,8 29.918
Puglia: residenti 4.076.546 di cui 0-14: 15,2
65 e >: 17,8
4,6 16.922
N.B. Il differenziale di PIL tra Centro-Nord e Mezzogiorno è pari, nel 2007, al 73%
(dall’audizione del Presidente dell’ISTAT al Senato, novembre 2008)
Fonti: Annuario Statistico ISTAT 2008.
Indagine Unioncamere - Tagliacarne, 2007.
Italia: popolazione di anni 65 e oltre residente delle Regioni
al 31 dicembre 2008
Valori assoluti decrescenti
Lombardia 1.948.535 Calabria 373.620
Lazio 1.108.462 Marche 351.585
Piemonte 1.006.194 Sardegna 312.477
Emilia-Romagna 976.045 Friuli-Venezia Giulia 284.346
Veneto 962.453 Abruzzo 284.286
Campania 924.261 Umbria 206.565
Sicilia 921.917 Trentino-Alto Adige 186.414
Toscana 860.214 Basilicata 118.711
Puglia 734.346 Molise 69.933
Liguria 431.222 Valle d'Aosta 26.302
Fonte: Annuario Statistico ISTAT 2009.
Totale 12.082.019
(pari al 20,1% del totale della popolazione)
L’indagine multiscopo “Condizioni di salute e ricorso ai servizi
sanitari” condotta dall’ISTAT nel 2005 su un campione di 60 mila
famiglie, che esclude le persone istituzionalizzate, ha potuto rilevare
che:
• Il 13,1% della popolazione ha almeno una malattia cronica grave
• Il 13,3% della popolazione ha tre o più malattie croniche
Tali valori arrivano al 14% nel Sud e nelle Isole, rispetto al 12% del
Nord.
Negli ultimi cinque anni nella popolazione anziana sono aumentati:
- il diabete dal 12,5% al 14,5%
- l’ipertensione arteriosa dal 36,5% al 40,5%
- l’infarto del miocardio dal 4% al 6,3%
- l’artrosi – artrite dal 52,5% al 56,4%
- l’osteoporosi dal 17,5% al 18,8%.
Fonte: Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari.
ISTAT 2 marzo 2007.
Tasso di ospedalizzazione per 1000 abitanti - Anno 2008,
Italia
Acuti r. ordinario 127,14 220,74
332,04
da 65 a 74 a.
da 75 e oltre
Acuti r. diurno 57,93 99,10
83,60
da 65 a 74 a.
da 75 e oltre
Riabilitazione r. ordinario 4,86 14,14
19,57
da 65 a 74 a
da 75 e oltre
Riabilitazione r. diurno 1,06 2,29
1,55
da 65 a 74 a.
da 75 e oltre
Lungodegenza 1,82 3,05
12,32
da 65 a 74 a.
da 75 e oltre
Fonte: Ministero della Salute. Dati SDO 2008.
Tasso di ospedalizzazione totale (compresi i neonati sani) 201,5
Tasso di ospedalizzazione 65-74 a.: 329,5
Tasso di ospedalizzazione 75 e oltre: 440,4
Assistenza Ospedaliera – Anno 2008, Italia
Acuti regime ordinario 7.721.823
Acuti day hospital 3.489.060
Riabilitazione regime ordinario 292.436
Riabilitazione day hospital 64.810
Lungodegenza 109.246
Neonati sani 423.323
12.100.698
Fonte: Ministero della Salute. Dati SDO 2008.
Norme sulla dotazione di posti letto ospedalieri in Italia:
Legge 595 del 1985: 6,5 per 1000 abitanti, di cui almeno l’1 per
1000 per la riabilitazione
Legge 412 del 1991: 6 per 1000 abitanti, di cui lo 0,50 per 1000 per
la riabilitazione
Legge 537 del 1993: 5,5 per 1000 abitanti, di cui l’1 per 1000 per la
riabilitazione e la lungodegenza postacuzie
Legge 405 del 2001: 5 per 1000 abitanti, di cui l’1 per 1000 per la
riabilitazione e la lungodegenza postacuzie
Intesa Stato-Regioni del 2005: 4,5 per 1000 abitanti, comprensivi
della riabilitazione e la lungodegenza postacuzie
Patto per la Salute 2010-2012: 4 per 1000 abitanti, comprensivi di
0,7 per la riabilitazione e la lungodegenza postacuzie
La legge n.296/2006 ha stabilito che la spesa riferita al personale del SSN
non deve superare per gli anni 2007-2008-2009 il corrispondente
ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4 per cento.
Il nuovo Patto per la Salute per gli anni 2010-2012 ha prorogato il predetto
vincolo per il periodo 2010-2012, impegnando le Regioni e le P.A., in
connessione con i processi di riorganizzazione, ivi compresi quelli di
razionalizzazione e di efficientamento della rete ospedaliera, all’ulteriore
contenimento della spesa di personale degli enti del Servizio sanitario
nazionale, compreso quello operante nelle aziende ospedaliere universitarie
a carico anche parziale del SSN, anche attraverso le definizione di misure
di riduzione stabile della consistenza organica del personale in servizio
(1).
Il valore assoluto di unità di personale, calcolato al 31 dicembre di ogni anno
e riferito sia alle Regioni a statuto ordinario, sia alle Regioni a statuto
speciale, mostra un costante decremento, pari a 65.651 unità nel 2006, a
63.715 nel 2007 e a 62.696 nel 2008 (2).
Fonti: (1) Patto per la salute per gli anni 2010-2012 del 3 dicembre 2009
(2) Relazione della Corte dei Conti del 22 luglio 2010
Prevenire e curare
oggi per risparmiare
domani:
Secondo l’OMS è possibile
prevenire:
• l’80% delle malattie cardiache,
degli ictus
e del diabete di tipo 2
Risorse finanziarie dedicate alla prevenzione
Secondo l’OCSE:
• solo il 3% dell’intera spesa pubblica per la
sanità è dedicato a programmi di
prevenzione ( l’Italia è all’ultimo posto con
l’1.6% )
• i sistemi sanitari pubblici e i relativi costi si
concentrano principalmente su programmi di
cura
Ruolo della prevenzione
• Impedire che le persone si ammalino e che
vadano in ospedale:
Intervenire sui fattori di rischio - inclusi quelli
comportamentali e ambientali fermando e
facendo regredire patologie subcliniche
iniziali
Intervenendo con trattamenti ambulatoriali,
short-term o mini-invasivi evitando ricoveri e
spese inutili
(fonte: WHO the European Health Report, 2005)
Fattori di rischio per le malattie croniche
Percentuale di rischio per la salute attribuibile a sette fattori espressa in Daly*
(Italia 2000)
*Disability Adjusted Life Years Lost
12,9
7
0
EUROPA
perdita produttività Costo vaccinazione
Costi della vaccinazione antinfluenzale e costi dell’assenteismo
per influenza
miliardi Euro/anno
Un esempio di miopia nella gestione della spesa
sanitaria
Spendiamo troppo per la sanità...
La spesa sanitaria è fuori controllo...
Spendiamo troppo per i farmaci...
Ma dicono che :
Spendiamo troppo
per la sanità?
C hart 1: R eal Annual G rowth R ates in Health E xpenditure and G DP ,
OE C D Averag e, 2000 to 2006
0
2
4
6
8
2000-2003 2003-2005 2005-2006
%
Health E xpenditure G D P
Note: E xc ludes countries with s eries breaks and/or mis s ing 2006 data.
S ource: O E C D Health D ata 2008 , J une 2008.
Nel contesto internazionale
il SSN non spende più di altri paesi (% PIL)
Fonte: Rapporto OASI 2006
8,5
%
8,3
%
7,7
%
7,3
%
7,3
%
7,2
%
7,2
%
7,1
%
6,9
%
6,8
%
6,4
%
5,7
%
5,7
%
5,7
%
5,7
%
5,3
%
8,1
%
6,9
%
6,9
%
6,8
%
6,5
%
6,5
%
6,2
%
6,0
%
5,2
%
4,5
%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
9,0%
German
ia
Franc
ia
Sve
zia
Dan
imarca
Luss
embu
rgo
Belgio
Portoga
llo
Reg
no U
nito
UE-15
Aus
tria
Italia
Finland
ia
Irland
a
Oland
a
Spa
gna
Grecia
Norve
gia
Can
ada
Stati Uniti
Svizz
era
Rep
. Cec
a
Giapp
one
Aus
tralia
Ung
heria
Rep
. Slova
cca
Polon
ia
La spesa sanitaria
è
fuori controllo?
Fonte: Rapporto OASI 2006
9,6
%
8,7
%
8,1
%
7,2
%
6,8
%
6,0
%
5,9
%
5,7
%
5,5
%
5,0
%
4,8
%
4,5
%
3,8
%
3,7
%
2,9
%
7,8
%
6,7
%
5,9
%
5,9
%
5,1
%
3,9
%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
9,0%
10,0%
Irland
a
Luss
embu
rgo
Portoga
llo
Reg
no U
nito
Grecia
Aus
tria
Totale UE (15
)
Spa
gna
Franc
ia
Oland
a
Dan
imarca
German
ia
Sve
zia
Italia
Finland
ia
Norve
gia
Stati Uniti
Svizz
era
Rep
. Cec
a
Polon
ia
Can
ada
La spesa sanitaria pubblica in Italia cresce a tassi più
bassi
Ultra65enni % popolazione totale
Ultra80enni % popolazione totale
fonte: OECD (2005)
Anche se la nostra popolazione è la più anziana
Spendiamo troppo
per i farmaci ?
Comparison of the Pharmaceutical Expenditure
70
120
170
220
270
320
370
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
USA
Italy
Germany
France
UKJapan
1990=100
Ripartizione percentuale
per funzioni di spesa
Anno 2001
Anno 2005
Comparando i costi per residente in ciascuna delle 13 Aziende Sanitarie Locali
partecipanti ad una ricerca condotta in 11 sistemi regionali differenti in due anni
diversi, cioè il 2003 e il 2006, si è rilevato che, nel periodo di tempo considerato, la
variazione annua media di aumento dei costi non pesati per residente è stata
dell’1% per i ricoveri ospedalieri, del 2% per la farmaceutica e del 6% per la
specialistica.
Del totale dei costi non pesati per ciascun residente, pari a 1.682 euro nel 2006, la
specialistica costituiva il 12,4% con 209 euro, dei quali il 67,4% erogata dagli
ospedali, il 20% dai servizi territoriali dell’Azienda ed il restante acquistata da
“terzi”, pubblici e privati (1).
La Corte dei Conti ha rilevato i seguenti incrementi di spesa per il periodo 2005-
2009 (2):
- Medicina generale e convenzionata + 11,8%
- Personale + 13,8%
- Beni e Servizi + 21,0%
- Specialistica convenzionata + 27,3%
Fonti:
1) Un modello per il governo del territorio delle Aziende Sanitarie. FIASO - Cergas Bocconi 2008
2) Corte dei Conti: Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni 2008-2009 del 22 luglio 2010
OECD Health Data – Anno 2008
Nel 2008 l’Italia ha fatto registrare una spesa sanitaria del 9,1% del suo PIL,
appena superiore al 9%, che è la media dei 31 Paesi considerati dall’OECD, ma
certamente inferiore all’11,2% della Francia e al 10,5% della Germania e di poco
superiore all’8,7% del Regno Unito.
Esaminando poi la percentuale di spesa sanitaria privata sul totale della spesa,
questa è del 20,83% nel Regno Unito, del 29,63% in Germania, del 28,73% in
Francia, del 30% in Italia. Si conferma l’incremento delle alte tecnologie di
diagnostica per immagini, con l’Italia tra i Paesi capofila.
Nell’anno 2007 si rilevano:
Regno Unito 7,6
Francia 10,3
Germania 16,3
Italia 30,3
Regno Unito 8,2
Francia 5,7
Germania 8,2
Italia 18,6
TAC per milione di abitanti RMN per milione di abitanti
Fonte: OECD – Health Data – Anni 2007 e 2008.
Piano di rientro,
rimodulazione dell’offerta ospedaliera
e rilancio della medicina del territorio
• La crisi economica : una opportunità
per il cambiamento?
Forti differenze sul tetto farmaci
Sfondamento regione per regione (2006)
Fonte: Proiezioni Osservatorio Farmaci su dati Federfarma, IMS, AIFA (per la parte non convenzionata)
Quote su
sfondamento
totale Convenzionat
a
36%
26%
14%
8%
9%
7%
Lazio
Sicilia
Puglia
Campania
Calabria
Altre
Incidenza spesa farmaceutica
su finanziamento
Serve agire
sulla spesa
farmaceutica ?
AGIRE SULLA SOLA SPESA FARMACEUTICA NON RIESCE A CONTENERE LA
SPESA TOTALE
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2001 2002 2003 2004 2005
Totale spesa
sanitaria
Spesa farmaceutica
convenzionata
13%
Farmaceutica
convenzionata Assistenza ospedaliera (*)
51%
Altro
26%
Medici
10%
Spesa sanitaria pubblica
(in valore, indice
2001=100)
Spesa sanitaria pubblica
(comp. %, anno 2005)
(*) include acquisto di beni e servizi, farmaci compresi, usati
negli ospedali Fonte: Farmindustria - Bollettino Nov 2006
I farmaci
costano troppo?
Inflazione e andamento spese sanitarie
European Heart Journal (2006) 27, 1610–1619
La Situazione :
Chi consuma
risorse?
Quanto spendiamo
oggi?
Chi Consuma risorse ?
30%
70%
Il 25% della popolazione è
affetto da patologie croniche
non ha utilizzato risorse sanitarie
è affetto da patologie non croniche
è affetto da patologie croniche
Risorse assorbite
La popolazione affetta da
patologie croniche assorbe il 70%
delle risorse economiche della sanità
Fonte: Meridiano Sanità: Le coordinate della salute – Ottobre 2006 (dato riferito ad una indagine condotta in Lombardia nel 2002)
18% 57%
25%
BISOGNI SANITARI ED IMPATTI SUL SISTEMA
Le patologie cardiovascolari assorbono il 27% delle risorse, eppure
la mortalità per le patologie cerebro-cardiovascolari rappresenta
oltre il 41% dei decessi
Fonte: Meridiano Sanità: Le coordinate della salute – Ottobre 2006 (dato riferito ad una indagine condotta in Lombardia nel 2002)
Quanto
spendiamo oggi
per le malattie
cardiovascolari?
4199
2602
2120
0
1000
2000
3000
4000
5000
ITALIA
C.Ischemica Cerebro-vasc. Scompenso Cardiaco
Costi acuti delle malattie C.Vascolari
milioni Euro/anno
European Heart Journal (2006) 27, 1610–1619
Totale 8.9 miliardi /anno
Costi sanitari per malattie CV
Costi pro capite (€)
€ 230
€ 379 € 342
€ 261
€ 240
€ 231 € 220
€ 208
€ 206 € 198
€ 194
€ 174
€ 162
€ 159 € 119
€ 113
€ 111
€ 107 € 100
€ 96
€ 96
€ 91 € 90
€ 74
€ 51
€ 38
Average EU
Germany
UK
Sweden
Netherland Austria
Luxemb.
Finland
Italy France
Belgium
Greece
Denmark Czech Rep.
Portugal Slovenia
Spain Slovakia
Poland Hungary
Estonia
Ireland
Lithuania Cyprus
Latvia
Malta
Come si compone
la spesa
per le malattie
cardiovascolari?
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
ITALIA
costi accessori
perdita produtt.malattia
perdita produtt.morte
farmaci
ricoveri
urgenze-emergenze
specialisti
med.base
Costi delle malattie C.Vascolari in Italia
European Heart Journal (2006) 27, 1610–1619
37.3%
3.1%
26.7%
10.6%
2.9%
17.0%
1.9%
Che risultati stiamo
ottenendo
con gli investimenti
attuali?
Un esempio di gestione
inefficace:
L’Ipertensione
Quanti ipertesi ci sono
in Italia
e quanti ne stiamo
trattando?
0
10
20
30
40
50
60
%
Prevalenza d’ipertensione in Europa, Canada e USA (età >35 anni)
Wolf-Maier et al, JAMA, May 2003;289:2363
13.500.000
pazienti
0
10
20
30
40
50
60
%
Ipertesi trattati in Europa, Canada e USA (età > 35 anni)
Wolf-Maier et al, JAMA, May 2003;289: 2363
4.300.00 pazienti
Qual è la loro
distribuzione a seconda
della gravità
dell’ipertensione e del
livello di rischio?
Kannel. Am J Hypertens 2000;13:3S-10S
26%
25%
30% 19%
Maschi
3 FR
4 o Più FR
2 FR
No FR Addizionali
Femmine
27%
24%
32% 17%
La maggioranza degli ipertesi ha
fattori di rischio addizionali
2 FR 3 FR
4 o Più FR No FR
Addizionali
23,20%
33,90%
30,20%
12,70%
Basso
Moderato
Alto
Molto alto
Volpe M, et al. J Hypertens 2007; in press
Profilo del rischio CV totale in recenti
studi italiani sull’ipertensione
42.9%
5.800.000 ipertesi in Italia a rischio alto o molto alto
Quali risultati otteniamo
nella pratica clinica ?
0
5
10
15
20
25
30
35
40
optimal
(<120/80 mmHg)
normal (120-
129/80-84
mmHg)
high-normal
(130-139/80-85
mmHg)
grade 1 (140-
159/90-99
mmHg)
Grade 2 or 3
(>160/>100
mmHg)
ISH (>140/<90
mmHg)
n=1.831 n=3.739 n=3.374 n=15.904 n=13.297 n=2.081
4.5 9.2 8.3 39.0 32.6 5.1
Stratificazione PA nei pazienti trattati in recenti studi
Italiani
ed il 37.6% ha ancora una
ipertensione di grado 2-3
Perc
enta
ge o
f P
atients
(%
)
solo il 22% dei trattati
ha la PA a goal
22%
Volpe M, et al. Journal of Hypertension 2007, 25:1491–14982007;
Perché i risultati sono
così deludenti?
OMAital
PORTARE LA PA
AI VALORI TARGET
E’ DIFFICILE!
ALLHAT 1 ALLHAT 1
HOPE HOPE
PROGRESS PROGRESS
CAPPP CAPPP
INSIGHT INSIGHT
NORDIL NORDIL
HOT HOT
STONE STONE
STOP-2 STOP-2
70 70
80 80
90
100 100
110 110
120 120
130 130
140 140
150 150
160 160
170 170
180 180
190 190
200 200
PAD mmHg mmHg mmHg mmHg
LIFE LIFE
ALLHAT 2 ALLHAT 2
Controllo delle PA Sistolica e Diastolica in Trials con Terapia Antipertensiva
Mancia G., Grassi G2003
PAS
Terapia antipertensiva: perchè non si
raggiunge il controllo pressorio
Atteggiamento
• Apatia del paziente
• Apatia del medico
Pratica
• Mancata comprensione degli obiettivi
• Terapie inadeguate?
Modifiche al trattamento
di pazienti non ben controllati
Invariata
84%
Aumento Dose
Aggiunta
Cambiamento
Basato su 7 246 ipertesi la cui PA diastolica non era ottimale
in Francia, Germania, Italia, Spagna e Inghilterra
Copyright 1992 CardioMonitor®, Taylor Nelson Healthcare
OMAital
Il problema di compliance,
persistenza
e sottodosaggio
Dose giornaliera utilizzata di
farmaci antipertensivi in Italia
The Pandora Study
30,2
39,6
25,7
4,5
0
10
20
30
40
<0,5 0.5 <1 >1 - 2 >2
P Berto et al, 2002
N° compresse / die
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Baseline 6 months 12 months 24 months 36 months 48 months
Thiazides
b-blockers
Ca++ antag
ACE-I
AIIRA
Persistenza alla terapia
antipertensiva con differenti farmaci
PR Conlin et al, Clin Ther, 2001
% p
ers
iste
nti
La terapia non è
proporzionata
al livello di rischio
0
25
50
75
100
basso medio alto molto alto
0
25
50
75
100
basso medio alto molto alto
un farmaco due farmaci tre o più farmaci
BRISIGHELLA HEART STUDY Numero di farmaci antipertensivi nei soggetti in trattamento e rischio CV
femmine
maschi
Solo un trattamento
più aggressivo
può risolvere il problema
Treat-to-Goal Study Raggiungere una PA 140/90 è possibile
Neutel JM et al. J Clin Hypertens. 2004;6:168-174
Olmesartan medoxomil 20-40 mg/d
Olmesartan medoxomil 20-40 mg/d
+ HCTZ 12.5-25 mg/d
Olmesartan medoxomil 20-40 mg/d
+ HCTZ 12.5-25 mg/d + amlodipina besilato
5-10 mg/d
0 20 4
0
60 80 100 Soggetti con PA controllata (%)
58.7
83.2
93.3
Goal pressorio Numero di farmaci antipertensivi 1
Studio 2 3 4
AASK PAM <92
UKPDS PAD <85
ABCD PAD <75
MDRD PAM <92
HOT PAD <80
IDNT PAS <135/PAD <85
ALLHAT PAS <140/PAD <90
Per raggiungere gli obiettivi pressori è necessaria
una terapia con più farmaci
DBP, diastolic blood pressure; MAP, mean arterial pressure; SBP, systolic blood pressure.
Bakris GL et al. Am J Kidney Dis. 2000;36:646-661;Lewis EJ et al. N Engl J Med. 2001;345:851-860;
Cushman WC et al. J Clin Hypertens. 2002;4:393-405.
Il problema del controllo
della
PAS non è irrisovibile
Confronto Olmesartan(20-40 mg/die) Nitrendipina (20-40mg/die)
nell’ipertensione sistolica isolata
Pazienti con PAS < 135 mmHg ai vari momenti dello studio
Journal of Hypertension September 2007, 25:2168–2177
I valori pressori sono
l’unico parametro da
considerare nelle
scelte terapeutiche?
Poiché in molti pazienti è necessario
usare più di un farmaco, l’enfasi sulla
identificazione dei farmaci di prima
scelta è spesso futile
Tuttavia vi sono molte condizioni in cui
esistono evidenze a favore
dell’impiego in prima battuta o in
combinazione di alcuni farmaci
piuttosto che di altri 2007 Guidelines for the Management of Arterial Hypertension (ESH) (ESC)
Quali i livelli pressori da
raggiungere?
Obiettivi pressori della terapia antiipertensiva
WHO-ISH 2007
Categoria Sistolica (mmHg)
Diastolica (mmHg)
Popolazione generale ipertesi <140 <90 Popolazione generale (val. ottim.) 138 82 Anziani ipertesi <140 < 90 Anziani ipertesi (obiettivo intermedio) 160 90 Giovani, media età, Diabetici <130 < 85 Ipertesi Nefropatici <130 < 85 Ipertesi Nefropatici (proteinuria>1g /die) 120 75
WHO-ISH 2007
Pochi mmHg di
differenza modificano il
rischio CV in maniera
significativa
Differenze di 10 mmHg di PA si associano a variazioni di rischio fino al 40%
Meta-analisi di 61 studi prospettici, osservazionali:
1 milione di adulti
Lewington S et al. Lancet. 2002;360:1903–1913
calo di 10
mmHg
della PAS
media
40% riduzione rischio
mortalità per stroke
30% riduzione
rischio
mortalità
Importa la rapidità di
riduzione della PA?
L’efficacia iniziale è correlata
agli esiti nel lungo termine
– Risposte pressorie precoci inadeguate non vengono mai più completamente corrette (ASCOT, VALUE, ALLHAT)
– La terapia d’associazione usata come primo trattamento fornisce il miglior controllo pressorio mai osservato in un vasto studio d’intervento (ACCOMPLISH)
• 73% pazienti <140/90 al 6 mese Jamerson K et al, ASH Abstract, 2007
Differenze precoci di PA ed eventi
– ALLHAT1: 15% ictus (p=0.02) • chlortalidone vs lisinopril
– Syst-Eur2: 28% ictus (p=0.01) • trattamento con CCB precoce vs tardivo
– SCOPE3: 28% ictus (p=0.04) • candesartan vs controllo
– ASCOT4: 23% ictus (p=0.0003) • regime basato sull’amlodipina
1. ALLHAT Collaborative Research Group. JAMA. 2000; 283: 1967-75.
2. Staessen et al. Lancet. 1997;350(9080):757-64.
3. Lithell et al. J Hypertens. 2003;21:875-886.
4. Dahlöf et al. Lancet. 2005;366:895–906.
Julius S et al. Lancet. June 2004;363.
Odds Ratios and 95% CIs
a favore di valsartan a favore d’amlodipina
1.0 2.0 0.5
Intervallo di tempo
(mesi)
Totale studio
36–48
24–36
12–24
6–12
0–3
Fine Studio
PAS (mmHg)
1.4
1.6
1.8
2.0
3.8
1.7
2.2
3–6 2.3
0.25 4.0
Ictus
VALUE - eventi e differenze di PAS
a vari momenti d’osservazione: ictus
La rapidità d’effetto
non è uguale
per tutti i sartani
Diabete e farmaci
antipertensivi
L’IMPORTANZA DI NON PEGGIORARE IL METABOLISMO GLUCIDICO
NGM: normale metabolismo glucidico
IR: resistenza insulinica
IFG: alterata glicemiaa digiuno
IGT: ridotta tolleranza al glucosio
NonClas.: nonclassificable
Previously known DM : diabete già noto
New DM2: diabete non noto in precedenza
Classificazione dei soggetti
in base al tipo di alterazione
metabolica
Metabolismo glucidico in 420 pazienti
ipertesi essenziali
Juan García-Puig, et al The American Journal of Medicine (2006) 119, 318-326
solo il 30% degli ipertesi non
ha problemi gluco metabolici
ALLHAT - Variazioni Glicemiche per Gruppo di Trattamento
Gruppo complessivo
Basale
Finale
Gruppo pazienti non diabetici
Basale
Finale
Incidenza di diabete (glicemia ≥ 126 mg/dl)
al termine dello studio
Clortalidone
123,5
126,3
93,1
104,4
11,6%
Amlodipina
123,1
123,7
93,0
103,1
9,8% *
* p < 0.05
Lisinopril
122,9
121,5 *
93,3
100,5 *
8,1% *
JAMA 2002; 288: 2981-2997
*
*
*
*
I b-bloccanti, specie in
combinazione con i tiazidici, non
dovrebbero essere usati nei
pazienti con sindrome
metabolica o ad alto rischio di
sviluppare diabete
2007 Guidelines for the Management of Arterial Hypertension (ESH) (ESC)
Lancet ; 366:
1545–53
October 18, 2005
Confronto beta-bloccanti e altri
antiipertensivi Ictus
Infarto
Intention-to-Treat
LIFE: nuovi casi di diabete
Losartan
Atenololo Atenolol (N=3979)
Losartan (N=4019)
Study Month
0 6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 66
0.00
0.01
0.02
0.03
0.04
0.05
0.06
0.07
0.08
0.09
0.10
Adjusted Risk Reduction 25 %, p<0.001
Unadjusted Risk Reduction 25 %, p<0.001
B. Dahlöf at the American College of Cardiology, Atlanta, GA, March 17-20,
2002
Ta
sso
En
dp
oin
t
Nuovi casi di diabete in studi controllati che utilizzano o
meno farmaci bloccanti il sistema RAA
Jandeleit-Dahm et al, J Hypertens 2005
I sartani prevengono
il diabete
o sono solo meno
dannosi di altri farmaci?
100
90
77 75
0
20
40
60
80
100
Rischio nuovi casi di diabete e
farmaci antipertensivi
67
57
tiazidici b-blocc placebo Ca-ant ACE-I AIIRA
Elliott WJ, Meyer PM. Lancet 2007; 369: 201–207.
-20% VS.
PLACEB
O
Soluzioni possibili
• Prescrivere, soprattutto inizialmente, terapie che garantiscano il massimo di compliance e persistenza
• No alla timidezza e alla inerzia terapeutica
• Preferire farmaci a effetto rapido, lunga durata d’azione e privi d’effetti metabolici avversi
• Ottenere fiducia e collaborazione dal paziente
• Automisurazione pressoria domiciliare
• Prescrizioni chiare, semplici e scritte
• Impegno massimo da parte del medico per raggiungere gli obiettivi
• Disporre di un maggior numero di associazioni precostituite
Quanto spendiamo
attualmente per trattare
l’ipertensione ?
The GREAT Study
20
12
10
58
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Farmaci Lab Chimico Lab strum Visite Spec
FV Costa et al, 1999
390 euro
Totale 432 euro
0
100
200
300
400
500
600
700
800
The Pandora Study
Costi dell’ipertensione in Italia
Costo acquisto farmaci
358 euro
P Berto et al, J Human Hypertens,2002
Farmaci 46%
Totale 779 euro
Fattori da valutare per calcolare
il costo della terapia
• Prezzo acquisto farmaci
• Visite mediche
• Esami di laboratorio e strumentali
• Necessità di farmaci aggiuntivi
• Persistenza
• Compliance
• Perdita ore di lavoro
• Costi vivi paziente (bus , taxi, auto etc…)
Costo medio di diverse classi di farmaci
usati nell’ipertensione lieve
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Diuretici B-bloccanti A-blocc. ACE-I Ca-antag.
Acquisto Visite mediche
Laboratorio Farmaci supplem.Effetti indesiderati
$ USA /anno/paziente
Modificato da Hillemans DE et al, Clin Ther 16, 1994
Costo medio di diverse classi di farmaci
usati nell’ipertensione lieve
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
ACE-I AIIRA
Acquisto Visite mediche
Laboratorio Farmaci supplem.Effetti indesiderati
$ USA /anno/paziente
Modificato da Hillemans DE et al, Clin Ther 16, 1994
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
34.4 42.0 43.6 44.7
49.7 51.3
* * * *
*
Diuretici ACEIs CCBs Losarta
n
Beta
bloccant
i
AIIRAs‡
Proporzione
di pazienti
persistenti
con
monoterapia
iniziale (%)
Analisi univariata. ‡ Escludendo ibersartan
*P=0.001; †P=0.009 vs irbesartan.
†
ICE: persistenza con monoterapia
antipertensiva iniziale dopo 12 mesi
Costi del passaggio ad altra terapia
“....la sospensione della terapia iniziale per intraprenderne un’altra, comporta un
costo aggiuntivo annuale di £ 56 per paziente,
pari ad un aumento del 20% rispetto agli individui che proseguono invece la
terapia originale...”
Hughes & McGuire, J Human Hypertens 1998
Costo pro capite dell’ipertensione arteriosa (7741 pazienti x 26 mesi)
0
80
160
240
320
400
480
560
Continuano Discontinuano Cambiano
Ospedale Med.Fam. Farmaci Totale
Hughes & McGuire, J Human Hypertens 1998
$ USA/anno
I costi di un trattamento
antipertensivo aggressivo
sono economicamente
sostenibili?
Costo medio per pazienti nel corso di 8.4 anni di follow-up
nello studio UKPDS study (1148 ipertesi diabetici)
0
2000
4000
6000
8000
10000
a.dia
betici
a.ip
erte
nsivi
altri
farm
aci
visi
te
ospedale
cure
san
itarie
altre
tera
pie
Totale
standard aggressiva
M Raikou et al, BMJ 1998
terapia antipertensiva
Costo UK £
Il trattamento inadeguato
dell’ipertensione
genera costi?
Eventi CV annui in Italia rispetto
al controllo della PA
99000
183000
216000
4000
28000 32000
0
40000
80000
120000
160000
200000
IMA Scompenso Ictus
Controllo PA attuale Se PA normalizzata
L Hanson et al, Blood Pressure ;11:35-45 ,2002
Costi annui degli eventi CV acuti in Italia
rispetto al controllo pressorio
415
598
1032
2045
1891
154263
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
2200
IMA Scompenso Ictus Totale
controllo attuale PA normalizzata
L Hanson et al, Blood Pressure ;11:35-45 ,2002
L’ipertensione mal curata
produce costi elevati anche
per altre complicanze oltre
all’ictus: •infarto
•scompenso cardiaco
•insufficienza renale
•vasculopatie
Costo di differenti strategie 11.768 pazienti ipertesi diabetici (9 anni)
1087
7352
0
5000
10000
Costi
Cumulativi ($)
Brown JB et al. Arch Intern Med 1999; 159:
1873.
Preventivo Post-evento
* Alterata
funzione renale
+65%
(1337)
* Nefropatia
avanzata +195%
(3979)
* Eventi CV
maggiori
+771%
(15.675)
Costi cumulativi stimati correlati alla
insufficienza renale in Europa
0
2
4
6
8
10
12
14
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4
placebo AIIRA
Gerth C et al, ESC congress, Berlin 2002
Euro
(miliardi)
Dati dallo studio Renaal
Terapie ben condotte
riducono gli eventi,
quindi i ricoveri...
quindi i costi
Ipertensione arteriosa
terapie non
farmacologiche
Calo ponderale
Neter et al. Hypertension.2003;42:878-84
Systolic BP change in randomized controlled trials of weight
reduction in untreated hypertensive patients
Untreated patients
-30 -20 -10 0 10
Combined
Wing (1998)c Masuo (2002)b
Anderssen (1995)c Blumenthal (2000)c
Stamler (1989) Haynes (1984)
Oberman (1990) He (2000)
Langford (1991) Masuo (2002)a
Anonymous (1997) Fortmann (1988)b
Anderssen (1995)b Stevens (1993)
Anonymous (1990) Anderssen (1991)
Gordon (1997) Blumenthal (2000)b
Croft (1986) Anderssen (1995)a Fortmann (1988)a
Wing (1998)b MacMahon (1985) Fagerberg (1984)
Blumenthal (2000)a Wing (1998)a
Change in systolic blood pressure (mm Hg)
CHANGE IN BODY WEIGHT AND SYSTOLIC BP
Ramsay LE et al, Br Med J,1978
+40
+20
0
-20
-40
-60 o
o
o
o o
o o o
o o o
o
o
o o
o o
o
o o
o o
o
o
o
-10 -5 0 +5
Systo
lic B
P c
ha
ng
e
Body weight change
Riduzione consumo di
sodio
J Hum Hypert 2002;16:761-70
17 trials in hypertensives (n=734)
11 trials in normotensives (n=2,220) >4 wks
duration
Reduction in sodium ~80 mmol/day
Dietary Sodium Reduction and Blood Pressure
-5.0 mmHg
-2.0 mmHg
Supplementi con K+
The blood pressure lowering effect of potassium appears to be higher in
hypertensives than normotensives and enhanced in patients with a high sodium
intake. Potassium supplementation should be considered for the non-pharmacological
treatment of hypertension, especially for those unable to reduce their salt intake.
Whelton P et al. JAMA 1997;277:1624-32
Difference in systolic BP after potassium supplementation as a function
of the hypertension status and urinary Na+
sodium
intake
Normotensive
Hypertensive
<140 mmol/d
140-164 mmol/d
>=165 mmol/d
2 0 -2 -4 -6 -8 -10 -12
Change in systolic blood pressure (mm Hg)
Attività fisica
Whelton SP, Chin A, Xin X, He J. Ann Intern Med 2002;136:493-503.
Effect of Aerobic Exercise on Systolic Blood Pressure
Net Change SBP, mmHg
54 Randomized Controlled Clinical Trials; 2419 participants.
-3.8
Jennings, 1986 (a) Jennings, 1986 (b)
Nelson, 1986 (a) Nelson, 1986 (b)
Urata, 1987 Jones, 1989
VanHoof, 1989 Akinpelu, 1990
Martin, 1990 Meredith, 1990
Oluseye, 1990 (a) Oluseye, 1990 (b)
Suter, 1990 Blumenth, 1991
Meredith, 1991 Duncan, 1991 (a) Duncan, 1991 (b) Duncan, 1991 (c)
King, 1991 (a) King, 1991 (b) King, 1991 (c) Posner, 1992
Radaelli, 1992 Hamdorf, 1992
Albright, 1992 (a) Albright, 1992 (b)
Kingwell, 1993 (a) Kingwell, 1993 (b) Kingwell, 1993 (c)
Braith, 1994 (a) Braith, 1994 (b)
Lindheim,1994 (a) Lindheim, 1994 (b)
Wijnen, 1994 Arroll, 1995 (a) Arroll, 1995 (b) Potempa, 1995 Okumiya,1996
Rogers, 1996 Ready, 1996 (a) Ready, 1996 (b)
Gordon, 1997 Wang, 1997 Duey, 1998
Sakai, 1998 Wing, 1998 (a) Wing, 1998 (b)
Murphy, 1998 (a) Murphy, 1998 (b) Higashi, 1999 (a) Higashi, 1999 (b)
Cooper, 2000 Blumenthal, 2000
Overall Effect
0 10 20 30 40 -10 -20 -30 -40
-5.0 -2.7
Mean Net Change and 95% Confidence Interval
Riduzione Alcol
Average Net Change in BP (95%CI) with Alcohol
Reduction Interventions in 15 Randomized Controlled Trials
Xin X, He J, … Whelton PK. Hypertension 2001,38:1112-7
Modification Approximate SBP Reduction
(range)
Weight Reduction 5-20 mmHg/10kg
Adopt DASH eating plan 8-14 mmHg
Dietary sodium reduction 2-8 mmHg
Physical activity 4-9 mmHg
Moderation of alcohol consumption 2–4 mmHg
Lifestyle Modifications: JNC 7
COMPLIANCE TO LIFESTYLE CHANGES AND AGE
Age (years)
0
20
40
60
80
100
< 45 46-59 > 60
%
of p
atie
nts
Poor compliance
Good compliance
P<0.005 P<0.05
Costa FV, High Blood Pressure 1997
LEVEL OF INDIVIDUAL COMPLIANCE AND STRENGTH
OF LIFESTYLE CHANGES
Costa, High Blood Pressure 1997
Lifestyle changes
0
20
40
60
80
100
Mild Aggressive
%
of
pa
tie
nts
Poor compliance
Good compliance P<0.001
I costi del diabete e
del danno renale
Diabete e nefropatia:
I costi
Costi cumlativi per IR teminale nella comunità
europea ed effetto del trattamento con sartano
0
2
4
6
8
10
12
14
0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4
placebo AIIRA
(Gerth C et al, ESC congress, Berlin 2002)
Euro (miliardi)
Dati dal Renaal Study
Costi in Italia per la Gestione dei Pazienti
con Insufficienza Renale Terminale
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
Trapianto renale Dialisi
anno 1 anno 2+Euro
AJ Palmer et al, Pharmacoeconomics ;2005
100% 49825 100% 55222 100% 41692 totale
95% 47514 93% 51531 89% 37257 ESRD
5% 2311 4% 1946 5% 2120 Farmaci
adiuvanti
0% ------- 3% 1745 6% 2315 Costi dei
farmaci
% del
totale
EURO % del
totale
EURO % del
totale
EURO
Voce di costo Costi totali per paziente relativi a 10 anni
SARTANO CA-ANTAGONISTA CONTROLLI
COSTO-EFFICACIA DI DIFFERENTI TRATTAMENTI
ANTIPERTENSIVI IN PAZIENTI CON DIABETE TIPO 2,
IPERTENSIONE E NEFROPATIA (PROSPETTIVA ITALIANA)
Palmer A.J.PharmacoEconomics 2005
Costi del diabete – CODE 2
farmaci
Antidiabetici
7%
Ambulatorio
18%
Altri farmaci
21%
Ospedale
55%
(CODE-2: COsts of Diabetes in Europe – type 2)
Effect of complications on hospital costs
CODE -2
0
1
2
3
4
None Micro Macro Both
Complications
Cost im
pa
ct fa
cto
r
Williams et al Diabetologia 2002
Per migliorare i risultati
e ridurre i costi ...
Risolvere il problema di
compliance e persistenza!
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
0-19 20-39 40-59 60-79 80-
100
costi medici costo farmaci
0
10
20
30
40
0-19 20-39 40-59 60-79 80-100
Livello aderenza (%)
Co
sti to
tali
($)
Livello aderenza (%)
Ris
ch
io o
sp
ed
aliz
za
zio
ne
(%
)
LEGATI ALLA MALATTIA SUL RISCHIO DI OSPEDALIZZAZIONE
IMPATTO DELL’ADERENZA AL TRATTAMENTO
SUI COSTI SANITARI Sokol M.C Med Care 43:521,
2005
Evoluzione temporale dei potenziali
risparmi trattando adeguatamente gli
ipercolesterolemici con statine (Italia 2008)
(dati in milioni di euro)
Atella, 2008
Preparare un medico costa
circa 400.000 euro.
Nella sua vita prescriverà circa
3 milioni di euro di Terapie.
Nella migliore delle ipotesi,
solo uno su tre pazienti
inghiottirà le pillole prescritte.
E’uno spreco fenomenale di
tempo e risorse economiche
Cambiamenti di terapia
per ridurre la spesa?
Ho cambiato la terapia di
un paziente dandogli un
farmaco egualmente
efficace ma meno
costoso. Le pillole erano
identiche per forma,
colore e confezione.
Proprio quando pensavo
d’averlo convinto, mi ha
telefonato...
” Le pillole che mi ha dato,
non sono uguali alle altre.
Le prime sono affondate
quando le ho gettate nella
tazza del water,
queste restano a galla! ”
RISCHI DA CAMBI TERAPIA INDOTTI DA OBIETTIVI ECONOMICI
•The Lancet (Butler R. vol 369 Jan 6, 2007):
a causa dei costi, è stata sospeso l’utilizzo di Atorvastatina 40-80mg nel
post infarto a favore della più economica simvastatina generica 20-40mg.
Age (years) 67 (56-74) 70
(61-76)
Number Male 73 (73%) 83
(68%)
Number of deaths 5 (5%) 20
(17%)
Number with cardiac readmission 33 (33%) 53
(43,8%)
High dose statin (N = 100) Low dose statin (N = 121)
Operatori:
• coscienza del valore economico degli atti
• funzioni manageriali come valore aggiunto
Responsabilizzazione delle persone:
Utenza:
• non tutto è dovuto
• non tutto è necessario
• uno spreco sul singolo si ripercuote su collettività
Il medico
non può non dare la cura migliore
• non può farsi carico di responsabilità
che non gli competono
E’ necessaria una diffusa attenzione
all’appropriatezza terapeutica, che deve essere
intesa come investimento in farmaci, correttamente
usati nella pratica clinica, in modo da produrre salute
e quindi risparmi sanitari
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA
CONCLUSIONI 1
Il mondo politico
• deve trovare le risorse per rispettare
i diritti dei pazienti utilizzando consulenza
di tecnici (medici ed economisti)
• La salute deve essere vista come un
investimento e non come un costo
Farmaci: Spesa o Investimento?
– Un aumento di $1 nella spesa farmaceutica si associa a una riduzione di $3.65 nelle spese ospedaliere.
Lichtenberg 1996, Do (More and Better) Drugs Keep People out of Hospitals?
– Ogni $1 investito in farmaci più nuovi fa risparmiare $7 in altri costi.
Lichtenberg 2002, Benefits and Costs of Newer Drugs
– Spendere $11,000 in cure mediche aggiunge mediamente un anno di vita. Spendendo solo $1,345 in ricerca e sviluppo farmaceutico si ottiene lo stesso risultato.
Lichtenberg 1996, Do (More and Better) Drugs Keep People out of Hospitals?
– Negli ultimi 20 anni, ogni dollaro in più speso nei servizi sanitari ha prodotto guadagni di salute valutabili tra $2.40 e $3.
MEDTAP International 2004, The Value of Investment in Health Care
E se invece non ci
fossero
i farmaci?
Miliardi di Euro
Spesa sanitaria pubblica con e senza la
prevenzione da farmaci
Spesa senza farmaci
Spesa con i farmaci
57,1 76,6
103 126,9
164,6
224,1 250,8
304,9
412,4
451,1 466 471,7
52,3 71,6
118,3
151,8
186,6
226,8
270,6
314,2
353,5
386,8 411,1
96,9
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050
CER, Novembre 2008
+14%
0,510,42 0,43
0,5
0,630,71
0,82
0,99
1,171,25
1,16
0,92
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050
% del PIL
Risparmi di spesa dovuti all’azione dei farmaci
CER, Novembre 2008
6433 5994
12.427
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000 sanitari non sanitari totali
Maggiori costi evitati grazie alla disponibilità dei
farmaci
CER, Novembre 2008
3928 4033
7.962
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000 sanitari non sanitari totali
Maggiori costi evitati grazie alla disponibilità dei
farmaci (Malattie c.vascolari)
CER, Novembre 2008
Salus populi Suprema lex
De Legibus: Cicerone
grazie dell’attenzione....