Upload
edoardo-festa
View
1.802
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
LA CREAZIONE DEL VALORE ECONOMICO
PER GLI AZIONISTI
Valore economic
o e d’azienda
Il NPV
Variabili del
valore
Vantaggio competiti
vo
Metodo del Moltiplicator
e del P.N.
Fruhan e
variabili
Barriere all’entra
ta
Q-RATIO
Margini di
soglia
Catena del valore
Business
units
Prezzi delle azioni
INTRODUZIONE
Definizioni
Valore economico
Flussi di cassa
Valore calcolato da un investitore razionale che
possegga un’attività
Base per la creazione del rendimento per gli azionisti in
termini di dividendo e capital gain
Il valore economico
Valore di un’azienda
Valore di mercato
del debito
Valore di mercato del
capitale azionario
In un periodo futuro, il valore di un’azienda è composto da:• Valore attuale dei C.F. attesi nel periodo• Valore residuo alla fine del periodo• Valore corrente di investimenti non essenziali e
facilmente convertibili in cassa
Il valore economico di ogni investimento è dato dall’attualizzazione dei C.F. ad esso collegati:
• n è il nmero di anni durante i quali l’investimento genera C.F.
Il valore economico
LEVE PER LA CREAZIONEDI VALORE ECONOMICO
Leve per la creazione di valore economico per gli azionisti
Modalità di incremento del valore• Aumento dei flussi di cassa disponibili• Diminuzione del costo medio ponderato
del capitale
Decisioni operative e d’investimento influenzano il flusso di cassa disponibile, il quale incide sulla creazione del valore per gli azionisti
Decisioni di finanziamento influenzano il costo del capitale ed il rapporto debiti / mezzi propri
Aumento flussi di cassa
La differenza (incassi – esborsi) può essere incrementata mediante:• (barriere all’entrata, differenziazione, monopolio)• riduzione dei costi di produzione, distribuzione,
assistenza (economie di scala, materie prime)• Riduzione dell’intensità di capitale di business
Diminuzione costo medio ponderato capitale
Una riduzione del costo medio ponderato del capitale può essere ottenuta con:• reperimento di capitali di debito a costo inferiore a
quello di mercato;• emissioni azionarie rivolte a nicchie particolari di
mercato;• struttura del capitale che utilizzi diversamente il
debito ed il capitale di rischio rispetto ai concorrenti;• riduzione del rischio associato al business aziendale
SVC (shareholder value creation)
𝑃=𝐷𝑖𝑣𝑘𝑒
+𝑃𝑉𝐺+𝑃𝑅𝑉 ,𝑑𝑜𝑣𝑒• Div = dividendo pagato alla fine del periodo in corso,• = costo del capitale di rischio• PVG = valore attuale delle prospettive di crescita attesa dagli azionisti durante la durata
del loro investimento• PRV = valore attuale del valore residuo atteso dagli azionisti alla fine del loro
investimento
Il management può quindi incrementare il valore delle proprie azioni mediante:• Un aumento dei dividendi;• Un contenimento del costo dei mezzi propri;• Un miglioramento delle prospettive di crescita
(riposizionamento azienda);• Un aumento del valore residuo atteso (investimenti
immobiliari, materie prime strategiche, ecc.).
Modalità sfruttamento vantaggio competitivo
A favore degli azionisti: vantaggio utilizzato per trasferire un maggior profitto in termini di maggior utile netto
A favore dei clienti: vantaggio utilizzato per diminuire i prezzi di vendita dei prodotti/sevizi
A favore del mercato: vantaggio utilizzato per aumentare le spese di marketing, pubblicità, qualità dei prodotti
A favore dell’organizzazione: vantaggio utilizzato per creare delle riserve nella forma di capacità produttive e/o distributive superiori a quelle necessarie, oppure di manodopera ridondante, o per pagare salari e stipendi superiori alla media di mercato.
MODELLI DEL MOLTIPLICATORE
E DI FRUHAN
IL MODELLO DEL MOLTIPLICATORE DEL P.N.
Esso è dato dal rapporto tra il valore economico dell'azienda (E) ed il suo valore contabile (B).Se:
• > 1 la strategia crea valore a favore degli azionisti;• < 1 la strategia distrugge valore.
Consente di valutare le performance aziendali sotto un duplice profilo:
Azienda in crescita costanteIl valore di mercato può essere calcolato attualizzando, in base al costo del capitale proprio (ke), i flussi futuri di dividendi.
Nel 1° anno di valutazione è possibile calcolare:
• UTILI = ROE * B;• UTILI REINVESTITI = g * B • DIVIDENDI = (ROE – g) * B
Ricalcolando i dividendi per tutti gli anni successivi ed attualizzandoli, si arriva alla formula:
Elementi a carattere generale per valutare la strategia aziendale e regole empiriche per valutare differenti opzioni:• > 1 solo se ROE > ke
• La crescita non deve essere valutata separatamente dalla sua redditività• L'utilizzo del rapporto sposta l’interesse per la redditività di un’azienda dal punto di vista
contabile (ROE > 0) a un punto di vista economico (ROE > ke)
Azienda in crescita costante/2
Partendo da un complesso di attività con valore di libro pari a 8 Mln di €, le alternative di sviluppo sono:
• CRESCITA ELEVATA: ROE = 25% ke = 16% g = 9%• CRESCITA CONTENUTA: ROE = 18% ke = 14% g = 4%
Il rapporto nei due casi risulta:
1. = (0,25 - 0.09)/ (0,16 - 0.09) = 2,29 cui corrisponde un valore di mercatoM1 = (8 * 2,29) = 18,32 Mln €
2. = (0,18 - 0.04)/ (0,14 - 0.04) = 1,40 cui corrisponde un valore di mercatoM2 = (8 * 1,40) = 11,2 Mln €
Il modello di valutazione di Fruhan
Utilizzato quando l’ azienda sia in grado di mantenere lo spread (ROE - ke) > 0 solo per un limitato periodo di tempo
Con queste ipotesi la formula di calcolo di diviene:
dove:RET è il rapporto tra la crescita assoluta del PN e gli utili netti.
Il modello di valutazione di Fruhan/2Anno Valore
contabile B ROE (%)
Utili dopo imposte (1)
Utili reinvestiti (2) CF per azionisti CF attualizzati al 16% (4)
Dividendi (3) Vendita azioni
Totali
1 8 25 2 0,72 1,28 1,28 1,1
2 8,72 25 2,18 0,78 1,4 1,4 1,04
3 9,5 25 2,38 0,86 1,52 1,52 0,97
4 10,36 25 2,59 0,93 1,66 1,66 0,92
5 11,28 25 2,82 1,02 1,8 12,3 (5) 14,1 6,71
6 12,3 16
Valore di mercato del C.P. E = 10,74
(1) B*ROE (2) B*g (3) Utili post imposte – (2) (4) ke = 16% (5) Azioni cedute alla fine del 5° anno al valore di libro
Nel caso in cui RET dipenda solo dal reinvestimento degli utili, esso è determinato dal rapporto
Conclusioni
I fattori influenzanti il rapporto sono dunque essenzialmente tre:
• l'entità dello spread (ROE – ke)• il numero di anni per cui si ritiene che lo spread possa
essere mantenuto• la dimensione delle opportunità future d’investimento
che sono in grado di fornire il ROE indicato e che determinano la crescita del capitale proprio
EVIDENZE EMPIRICHEDEL MOLTIPLICATORE
E Q-RATIO
Evidenze empiriche su società con elevati moltiplicatori del PN
Particolari tipi di barriere
Prodotti differenziati
Economie di scala
Vantaggi assoluti di costo
Necessità di capitali
Caratteristiche delle aziende con elevati moltiplicatori del PN
focalizzazione sul loro business principale
leverage negativo
Applicazioni a livello business unit
Per impostare una strategia a livello aziendale è necessario valutare il contributo economico fornito
da ciascuna business unit
Business units indipendenti
Il valore creato è dato dalla somma dei valori creati da ciascuna business unit
Business units correlate
Bisogna considerare le interrelazioni dei vari business, le quali possono creare sinergie o “disergie” che conducono ad un valore complessivo superiore o inferiore a quello ottenibile dalla semplice somma di tutti i valori parziali
Criteri per la valutazione di una singola business unit
𝑹𝑶𝑰=(𝟏− 𝒕 )∗𝑬𝑩𝑰𝑻𝑨𝑻𝑻𝑰𝑽𝑰𝑻𝑨 ′
𝐖𝐀𝐂𝐂=𝐤𝐨=𝐤 𝐞∗𝐄+ (𝟏− 𝐭 )∗𝐤𝐝∗𝐃
𝐃+𝐄
Esempio empirico Business unit
A B
C
ROS 18,80% 20% 16%Vendite/Attività (Turnover) 1,3 1,5 0,75
Aliquote d'imposta (t) 46% 40% 40%ROI 13,20% 18% 7,20%ROE 20% 30,80% 7,20%
Rapporto debiti/capitale proprio 1 1,25 0,8Costo dei debiti (kd) 12% 13% 12%
Costo del capitale proprio (ke) 20% 23% 16%WACC= k0 13,20% 14,60% 12,10%
Valore di mercato del patr. netto (E) 10,3mln 24,6mln 5,5mlnValore contabile del patr. netto (B) 10,3mln 16,6mln 7,7mlnMoltiplicatore del patr. netto (E/B) 1 1,5 0,71
Valore creato/distrutto (E-B) - 8mln (-2,2)mln
Il q-ratio
Q – RATIO =
CREAZIONE DEL VALOREE
ANALISI STRATEGICA
Definizioni
Margine di soglia
𝐈𝐓𝐌=( 𝐰+𝐟 )∗𝐤𝟎
(𝟏+𝐤𝟎 )∗(𝟏−𝐓 )
𝐓𝐌=𝐌𝐎𝐭−𝟏+𝐈𝐓𝐌∗𝐈𝐒
𝐒𝐭−𝟏+𝐈𝐒
Valore creato da una strategia
𝐈𝐒𝐭∗ (𝟏−𝐓 )∗(𝐈𝐌𝐎𝐭−𝐈𝐓𝐌𝐭)
𝐤𝟎∗(𝟏+𝐤𝟎)𝐭−𝟏
Esempio ITM e TMValutiamo, ad esempio, un’azienda caratterizzata da:• Tasso di incremento del capitale fisso del 6% annuo;• Costo del capitale del 17%;• Aliquota d’imposta del 40%;• Tasso di incremento delle vendite del 30% annuo;• Tasso di incremento del capitale circolante del 9% annuo.
Ipotizzando inoltre:• Valore delle vendite del periodo pari a 30 milioni; • Margine operativo di 3,6 miliardi (V/MOL = 12%); • L’incremento delle vendite in termini assoluti di 8 milioni.
• E’ possibile anche calcolare il valore creato dalla strategia:
La catena del valore
VENDITE
COSTI
OPERATI
VI
MARGINE OPERATIV
O
IMPOST
E
AMM. E COST
I NON MONETAR
I
FLUSSO DI
CASSA
LORDO
FLUSSO DI CASSA LORDO
INVESTIMENTI IN
CAPITALE CIRCOLAN
TE
INVESTIMENTI IN
CAPITALE FISSO
FLUSSO DI CASSA DISPONIB
ILE
Il vantaggio competitivo deriva dall’attrattiva del settore di business e dalla posizione competitiva nel settore.
Ciò conduce alla creazione di valore nell’azienda che a sua volta porta ancora a maggiori vantaggi competitivi.
La scelta del canale di vendita
+ costi
Canale diretto
+ impiego di circolante
+ costo del capitale
Canale indiretto
ANALISI STRATEGICA A LIVELLO DI BUSINESS UNIT
Strategia di B.U.
Struttura
Posizione
Canali di vendita
Fornitura elettrica
• Maturità
• Soddisface
nte
• Conservazi
one• 5 anni• Medio
Settore media e pubblicità
• Sviluppo
• Non
adeguata• Increment
o• 7 anni• Medio
Industria delle nanotecnologie
• Creazione
• Irrilevante• Conquista• 10 anni• Medio
Business Units indipendenti
Stadio mercatoQuota attuale
Strategia
Orizzonte
Costo di k
Business Unit A
•+ vendite•No investimenti•C.F. positivi e costanti•(MO - TM) ≈ 0
Business Unit B
•+ vendite•+ costi per investimenti•C.F. > 0 e in forte crescita•(MO - TM) in crescita
Business Unit C
•Redditività limitata•Alti costi per investimenti•C.F. < 0 nei primi anni•(MO - TM) irregolare
Decrescente
Costante
Crescente
Incidenza
Business Units interrelateStrategia 1
+ vendite
+ margine operativo
investimenti in capitale fisso
Investimenti in capitale circolante
• + vendite• + efficienza• + margine
operativo
Opinioni delle B.U.
• A preferisce strategia 2 con condivisione degli investimenti
• B preferisce strategia 1
Opinioni dell’azienda
• La strategia 2 comporta maggiori benefici a livello generale
Strategia 2 con condivisione dei costi
Prezzo di mercato delle azioniCriteri degli investitori
P / E
Prospettive sui C.F.
Aspettative di capital gain
Politiche aziendali
Riposizionamento
Virata verso azionisti con criteri differenti
Rendimento
CRORCorporate Rate Of Return
𝑽 𝒑𝒐𝒔𝒕 𝒔 .−𝑽 𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒔 .𝑽 𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒔 .
SRORShare-holders Rate of
Return
𝑽 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐−𝑽 𝟎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐𝑽 𝟎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐
RIEPILOGO
Riepilogo
Le leve a disposizione del management per la creazione di valore economico per gli azionisti siano in particolare:
• l’aumento dei prezzi dei prodotti• il contenimento dei costi di produzione, distribuzione e/o
servizi post vendita• la riduzione dell’intensità di capitale del business• la riduzione del costo medio ponderato del capitale
La valutazione della bontà di una strategia può essere condotta con il modello del moltiplicatore del patrimonio netto.
I valori devono essere opportunamente rettificati al fine di tener conto delle distorsioni introdotte dalle convenzioni contabili, sulla base delle quali si riporta il costo storico delle attività e non quello di mercato e si attribuiscono all’anno in cui sono sostenute, alcune spese che hanno incidenza pluriennale.
2 Formule
Crescita limitata a
un periodo finito di
anni
Crescita staziona
ria indeterm
inataI parametri che influenzano il rapporto E/B sono:• l’entità dello spread ROE – ke
• il numero di anni durante i quali tale spread può essere mantenuto
• le opportunità di crescita del capitale proprio
A livello di business unit, le performance sono valutate generalmente in termini di ROI, il modello è applicabile sostituendo lo spread ROI – ko allo spread ROE – ke.
A livello aziendale, l’analisi può essere condotta in modo del tutto analogo con il Q-ratio, definito come rapporto tra il valore di mercato di un’attività e il suo costo di ricostituzione.
Quantificare il valore creato da una strategia è la differenza tra il valore di mercato del patrimonio netto in seguito all’applicazione di una determinata strategia e il valore del patrimonio netto prima dell’applicazione della strategia.
valore di mercato del patrimonio
netto
È stato definito margine di soglia il margine operativo minimo che l’azienda deve mantenere affinché la strategia non distrugga valore.
La misurazione del valore creato per gli azionisti è un parametro valido per misurare la bontà di una strategia sia a livello aziendale sia a livello di singola business unit.