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Come posso risparmiare sui premi?Domanda 05
Vi è ancora spazio sufficiente nei cieli sopra la Svizzera?Domanda 18
Dossier:
Cosa occorre sapere sull’argomento «sonno»? Domande 06 –17
4 | 2014
Sani e ben assicurati – 33 domande e risposteMagazinECSS
Buona notte?
Cara lettrice, caro lettore
Secondo le stime, passiamo un terzo della nostra vita dormendo a letto.
«Dormendo», forse è un po’ esagerato. Molte persone soffrono infatti
di disturbi del sonno che non di rado possono rappresentare una tortura.
Altri invece, dopo poche ore di sonno profondo sono perfettamente in
forma. In questo Magazine cerchiamo di comprendere i più svariati aspetti
del sonno e dare risposte alle domande più importanti intorno a questa
tematica di importanza vitale. Siamo andati a visitare una clinica speciale
(vedi immagine) per riuscire a comprendere i segreti del sonno. Inoltre
diamo uno sguardo nel mondo degli animali, dove infatti diverse creature
sono già di nuovo in letargo. In breve: nelle seguenti pagine trovate
numerosi fatti avvincenti intorno alla tematica del sonno.
Forse l’uno o l’altro articolo può contribuire affinché possiate (di nuovo)
ritrovare il sonno profondo e sano e lasciarvi scivolare in un mondo fatato
con dei bei sogni.
Roland Hügi
Caporedattore
Come contattare la CSS Assicurazione?Per domande relative ai prodotti
I consulenti sono volentieri a vostra disposizione.
Trova Agenzia: www.css.ch /agenzia
Per domande relative a prestazioni e fatture
La Serviceline è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 18. 0844 277 277 (tariffa locale rete fissa svizzera),
Per emergenze 24h e consulenza medica
La CSS vi assiste in situazioni di emergenza e in caso
di domande mediche 24 ore su 24, 7 giorni
la settimana: +41 (0)58 277 77 77
Modifiche di indirizzi
Le modifiche di indirizzi possono essere comunicate
tramite mail ([email protected]) oppure
tramite telefono alla Serviceline della CSS (0844 277 277).
01Domanda
Chi l’ha fatto?CSS Magazine 4 | 2014Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine appare trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.
Tiratura complessiva: 780 000 esemplari Società del Gruppo CSS: CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA, INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assurances SA e Arcosana SA.Editore e indirizzo della redazione: CSS Assicurazione SA, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568, 6002 Lucerna, Telefono 058 277 11 11, Fax 058 277 12 12, [email protected]: Roland Hügi (caporedattore), Eveline Franz (redazione finale)Collaborazione permanente: Manuela SpeckerRedazione CSS Esclusiva: Diana BruggmannTraduzione: Anna Fontanella, Erminia Gagliotta, Florence Barbezat, Massimo GobberConcetto: Infel AG, ZurigoGrafica, produzione: Niki Bossert, Silvia TschümperlinCommissione di redazione: Samuel Copt, Roland Gisler, Franziska Guggisberg, Esther Hashimoto, Helena Mettler, Bruno SchmidStampa: swissprinters AG, ZofingenCarta: UPM Star, FSC Mixed SourcesMagazine CSS online: UPM Star, www.css-magazine.ch
Copyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto con indicazione della fonte. Solo i testi definiti comunicazione ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.
Cosa contiene?
Dossier Sonno06 Quanto sonno mi occorre?
07 Come smettere di russare?
08 Cos’è il jet lag?
09 Il sonnambulismo è pericoloso?
10 Il pisolino di mezzogiorno è utile?
11 Dormire poco fa ingrassare?
12 Come si dorme nel regno animale?
13 Esistono le regole del sonno?
14 Chi ha inventato la sveglia?
15 Cosa aiuta contro l’apnea notturna?
16 Cosa succede nel laboratorio del sonno?
17 Che cosa sono i sogni?
Alimentazione & Movimento02 I crauti – un toccasana?
23 È necessario un pasto caldo al giorno?
30 In inverno devo modificare la mia alimentazione?
Salute & Prevenzione03 Cosa fare contro i disturbi invernali?
25 Magri = essere in salute?
Politica & Economia04 Cosa dice la Consigliera federale?
18 Vi è ancora spazio sufficiente nei cieli sopra
la Svizzera?
22 Il migliore sistema di cassa malati?
27 Di chi è la CSS?
32 Premi: supplemento o accredito?
Prestazioni & Offerte01 Come contattare la CSS Assicurazione?
05 Come posso risparmiare sui premi?
19 Modelli assicurativi alternativi – cosa cambia?
20 Cosa accade se la neve non cade leggera?
21 Pagare tramite fattura elettronica?
24 Come aiuta la CSS?
26 La pressione finanziaria crea operazioni inutili?
28 Quali sono i vantaggi del portale login clienti
«myCSS»?
29 Attestato per le imposte automatico?
31 Qualitop: cosa cambia?
33 Lei lo sa?
Domanda
18
Copertina: simon+kim
Domanda
06
Domanda
12
Approfitti delle offerte
esclusive del nostro Club
Clienti CSS Esclusiva
CSSMagazinE 4 | 2014
I crauti sono gustosi e contengono molte sostanze
nutritive importanti.
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barattolo sono ormai privi di gran parte dei loro effetti
benefici per la salute. Ecco perché consumare i crauti
crudi è particolarmente salutare. In alternativa, è consi-
gliabile bere un succo di crauti, che può essere addol-
cito, per esempio, con del succo di mele o di pere, con
un po’ di succo di carote e, se lo si gradisce, condito in
base ai propri gusti e decorato con mirtilli secchi. Ma
attenzione, come tutti gli alimenti fermentati attraverso
una coltura di batteri (p. es. il formaggio, la birra, il vino
e il salame), anche i crauti contengono l’istamina, una
proteina che in caso di intolleranza a questa sostanza
può causare mal di testa, nausea o diarrea.
In inverno è tempo di crauti. Nonostante la sua nomea il cavolo fermentato ha delle proprietà non da sottovalutare.Testo: Franziska Guggisberg
02Domanda
Cosa fare contro i disturbi invernali?
03
L’inverno si avvicina e ben presto ci troveremo a fare
i conti con tosse e raffreddori. In questo caso
aiuta medicine 2.0, il lessico della salute CSS redatto
da specialisti in medicina. Che lo si consulti sul
sito web della CSS o come app per lo Smartphone:
medicine 2.0 spiega in modo semplice i profili
delle malattie, le cause e i sintomi. Inoltre, vi sono
dei consigli su cosa poter fare personalmente
per combattere una malattia e a partire da quale
momento occorre rivolgersi a una persona
specializzata in medicina. medicine 2.0: affinché
il lungo inverno possa forse risultare meno
pesante.
www.css.ch/medicine
Domanda
I crauti – un toccasana?
I crauti sono il risultato della fermentazione dei bat-
teri lattici presenti nel cavolo bianco e sono ricchi di
vitamina A, K, C e delle vitamine del complesso B.
Nei secoli scorsi, il loro elevato contenuto di vitami-
na C ha contribuito a evitare che molti marinai
morissero di scorbuto. I crauti, inoltre, sono uno dei
pochi alimenti vegetali che contengono anche la
vitamina B12. Benché abbiano pochissime calorie, i
crauti hanno un grande potere saziante per il loro
elevato contenuto di fibre. Se cotti con pochissimo
olio, sono anche il contorno ideale oppure il pasto
principale adatto per combattere il grasso accumu-
lato durante l’inverno. Spesso però vengono serviti
con alimenti alquanto sostanziosi, ad esempio lo
speck. I crauti crudi contengono i batteri lattici che,
in caso di consumo regolare, proteggono il nostro
intestino da funghi e batteri nocivi. I batteri lattici raf-
forzano anche il nostro sistema immunitario, parti-
colarmente sollecitato durante il periodo invernale.
Molte possibilità di preparazioneI crauti si dimostrano un alimento
altamente versatile anche
per le loro innumerevoli
possibilità di prepara-
zione. Ad esempio,
si possono servi-
re come piatto
unico con pol-
lo e peperoni
o come mine-
stra con mele
e porri. Occor-
re tuttavia predi-
ligere una cottura
breve e delicata,
per mantenere inal-
terate le vitamine del
complesso B e, in partico-
lare, la vitamina C durante il
processo di cottura. I crauti in
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Aumentare la franchigia: nell’assicurazione di base, la
franchigia ordinaria per gli adulti ammonta a CHF 300,
i bambini non pagano alcuna franchigia. Chi aumen-
ta la franchigia risparmia in questo modo sino a
CHF 1540 (con una franchigia massima di CHF 2500).
Domanda
Come posso rispar-miare sui premi?Nel 2015 i premi aumenteranno maggiormente che negli anni passati. Ecco i consigli più importanti per come sia comunque possibile risparmiare. Testo: Roland Hügi
05Modello di assicurazione alternativo: con il modello
del medico di famiglia, il modello di telemedicina
«Callmed» e il modello HMO, la CSS Assicurazione
offre tre alternative all’assicurazione di base ordinaria.
Con tali modelli gli assicurati ottengono dei notevoli
ribassi dei premi.
Escludere la copertura d’infortunio: chi svolge un’at-
tività remunerativa e lavora almeno otto ore a setti-
mana per lo stesso datore di lavoro, è assicurato pres-
so quest’ultimo contro gli infortuni professionali e
non professionali. In questo caso, si può escludere la
copertura contro l’infortunio dall’assicurazione di
base ordinaria. Così facendo, il premio si riduce del
7 percento.
Pagare il premio con scadenza annuale: chi paga il
premio per l’intero anno, entro la fine di gennaio del
2015, ottiene uno sconto dell’1 percento. In caso di
pagamento semestrale (entro il 31 gennaio rispetti-
vamente il 31 luglio 2015), lo sconto ammonta allo
0,5 percento.
www.css.ch/risparmiare
Nel suo discorso in occasione dei festeggiamenti svol-
tisi al Museo dei trasporti di Lucerna, Doris Leuthard ha
portato i saluti del Consiglio federale e si è congratula-
ta con la CSS per l’anniversario. Facendo ciò, non solo
ha ripercorso la storia movimentata e spesso ostica
dell’assicurazione malattie in Svizzera, bensì si è espres-
sa anche in favore del sistema odierno. «Questo siste-
ma ha dimostrato di essere valido e garantisce alle per-
sone un buon approvvigionamento medico.» Inoltre, la
competizione ha un effetto motivante e di risparmio
costi per le assicurazioni malattie.
Trovare sempre l‘equilibrioMa anche un buon sistema può e deve essere sempre
messo in dubbio e ottimizzato. Tra l’altro, la Consigliera
Cento anni fa, la CSS ha ottenuto la concessione di assicurazione malattie. Durante le festività del 29 agosto, la Consigliera federale Doris Leuthard si è pronunciata in favore del sistema odierno.Testo: Roland Hügi
04Domanda
federale ha fatto riferimento agli sforzi politici attuali
nel voler bloccare la competizione mirata solo alla ri-
cerca di assicurati sani – tutto secondo i principi della
CSS. Fondamentalmente si tratta di trovare sempre
l’equilibrio tra qualità e costi. E per fare questo è richie-
sto lo sforzo di tutti: dalla politica esattamente quanto
dalle assicurazioni malattie e dall‘individuo. Una buona
dose di buon senso, decisioni trasparenti e chiare e
mantenimento della misura – sono queste le parole
chiave. Doris Leuthard, dicendo questo, non da ultimo
ha inteso sottolineare la richiesta riportata in un ma-
nuale CSS degli anni 60: «Non andate dal medico per
ogni piccolezza.»
In occasione del suo anniversario, la CSS sostiene un’istituzione di
beneficienza. La fondazione «Denk an mich», a Lucerna, ha quindi
potuto prendere in consegna un assegno di 50 000 franchi. Questa
istituzione è impegnata da quasi mezzo secolo in favore delle
persone portatrici di handicap.
Una Doris Leuthard di buon umore alla manifestazione
per il giubileo della CSS.
Cosa dice la Con- sigliera federale?
Dossier Sonno
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Domanda
06Quanto sonno mi occorre?Si dice che Napoleone dormisse solo quattro ore. Per Einstein, invece, le ore di sonno sarebbero state dodici. Ma quante ore ci occorrono veramente?Testo: Roland Hügi
Iniziamo subito dall’aspetto positivo: se per una volta
passiamo una notte senza chiudere occhio, la man-
canza di sonno non stravolge completamente i nostri
ritmi vitali e possiamo affrontare una giornata di lavoro
senza grosse difficoltà. Notti brevi e giornate lunghe
non dovrebbero però diventare la norma. In caso con-
trario, si metterebbe seriamente a repentaglio la pro-
pria salute – come afferma il ricercatore del sonno
tedesco Jürgen Zulley. «La mancanza di sonno ci fa
invecchiare – sotto il profilo fisico, intellettuale e
psichico», spiega Zulley. Ma quanto deve dormire una
persona per non cadere in questa incresciosa spirale
malsana?
Secondo le statistiche, sono sette oreDal punto di vista puramente statistico dormiamo circa
sette ore a notte. Questo non significa però che si tratti
di una regola universalmente valida. Il bisogno di ore di
sonno, infatti, è estremamente variabile da persona a
persona e può oscillare tra le sei e le dieci ore. Per il
nostro benessere non è necessariamente determinante
il numero di ore in cui dormiamo, ma come ci sentiamo
il giorno dopo. Considerata in quest’ottica, la durata del
sonno va definita per ogni persona in modo autonomo.
Non bisogna neppure abbindolare il proprio bisogno di
sonno cercando di forzarsi ad adottare un’altra abitu-
dine di sonno, dunque di trasformarsi da Einstein in
Napoleone. Vi sono, infatti, persone che devono dormi-
re più a lungo e altre meno – proprio come vi sono
persone dai capelli biondi e altre dai capelli castani.
Le esigenze cambianoQuanto più personali sono le esigenze di sonno di ogni
singola persona, tanto più cambiano nel corso della
vita. Mentre un neonato dorme circa sedici ore al gior-
no, il bisogno di sonno dei bambini tra i 5 e i 10 anni di
età varia da nove a undici ore. Il bisogno di sonno si
riduce gradualmente con l’avanzare dell’età. Se un set-
tantenne si sveglia dopo sei o addirittura cinque ore di
sonno, di norma non deve preoccuparsi. In fondo
«l’insonnia senile» corrisponde alla normale evoluzio-
ne della vita. Non c’è da preoccuparsi: capita a tutti
prima o poi.
Gufi e allodoleAlcune persone appartengono effettivamente al
gruppo dei mattinieri o dei nottambuli, ossia sono
detti rispettivamente «allodole» e «gufi». Secondo il
ricercatore del sonno tedesco Jürgen Zulley, solo il
15 percento della popolazione è chiaramente
classificabile in una o nell’altra tipologia. Tutti gli altri
fanno parte dell’ampia fascia delle persone con una
situazione di sonno intermedia. Stando a Zulley, sono
i geni a determinare l’appartenenza alla tipologia dei
gufi o delle allodole. Tuttavia, anche l’età e le condi-
zioni di vita ricoprono un ruolo determinante in
questo senso. Ecco le caratteristiche di gufi e allodole:
Allodole: molte persone anziane fanno parte di
questa categoria. Le allodole sono piuttosto introverse e
vanno a letto circa 1 ora e mezza prima dei gufi.
Tendono a dormire poco e la durata del loro sonno è
quasi sempre uguale. Accusano raramente disturbi del
sonno e preferiscono dedicarsi alle attività sportive al
mattino.
Gufi: in questa tipologia rientrano molti giovani. I
gufi sono piuttosto estroversi e si alzano 2 ore dopo
le allodole. Sono tendenzialmente dei dormiglioni,
sebbene la durata del loro sonno sia molto variabile.
Soffrono più frequentemente di disturbi del sonno e
riescono a praticare lo sport soprattutto il pomeriggio
e la sera.
Il tipo del «gufo»: chi vi appartiene,
al mattino ha difficoltà a uscire
dalle coperte.
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Le possibili cause: alcol e sovrappesoAnche l’alcol e il sovrappeso possono essere fattori che
causano la roncopatia – la conseguenza logica sareb-
be quella di astenersi dal consumare alcolici e ridurre il
peso corporeo. Per quanto riguarda le cause anatomi-
che, la procedura di raddrizzamento del setto nasale
oppure l’asportazione delle tonsille potrebbero miglio-
rare la situazione. Tutti i campanelli di allarme dovreb-
bero però suonare quando il russare è interrotto da fasi
di silenzio – ossia quando il soggetto smette di respira-
re in questo lasso di tempo. In tal caso, si è in presenza
di episodi di apnea notturna (cfr. pagina 15).
Russare non arreca disturbo solo alle persone con cui
si condivide il letto, ma influisce negativamente anche
sulla propria qualità del sonno. Gli stessi russatori, a
volte, si svegliano proprio a causa del rumore che
generano, che può raggiungere un’intensità sonora di
80 decibel – paragonabile al fracasso generato da un
martello pneumatico.
Lo scetticismo è d’obbligoQuali sono i possibili rimedi? Sul mercato è
possibile trovare un’infinità di prodotti
anti-russamento. Il ricercatore del sonno
Jürgen Zulley è scettico, in particolare, nei
confronti di spray orali e nasali, soluzioni per gargarismi
e pastiglie: «Non è provato che siano un rimedio effica-
ce contro la roncopatia», scrive nel suo libro «Mein
Buch vom guten Schlaf» (Il mio manuale per dormire
bene). Se il disturbo si manifesta soprattutto quando si
dorme sdraiati sulla schiena, una valida soluzione può
essere quella di utilizzare uno speciale zaino gonfiabile,
che impedisce al soggetto di rigirarsi nel letto e quindi di
assumere la posizione supina.
Come smettere di russare?Russare da far tremare le pareti – non necessariamente. Ecco qualche rimedio contro il rumore notturno. Testo: Manuela Specker
È il caso di essere
scettici in merito
ai mezzi contro la
roncopatia.
Domanda
07
Cos’è il jet lag?08Il jet lag si verifica quando il ciclo sonno/veglia
viene alterato. Questa è la conseguenza dei viaggi
aerei ad alta velocità, in cui ci si sposta attraverso
varie zone orarie. Una volta giunti a destinazione,
l’orologio interno è ancora regolato sull’orario
del luogo di partenza, per questa ragione si possono
incontrare delle difficoltà ad abituarsi al nuovo
ritmo. Per alcuni questo processo avviene dopo
qualche giorno, altri invece hanno bisogno di
settimane per sincronizzare il proprio orologio
interno con il nuovo fuso orario.
Domanda
Il russare è spiacevole per chi ci circonda. Però si può fare qualcosa per contrastarlo.
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CSSMagazinE 4 | 2014
Un bimbo di nove anni stava dormendo
profondamente quando si è alzato
improvvisamente, ha aperto la finestra
ed è caduto dal primo piano. È stato
fortunato perché ha riportato solo lievi
contusioni. Ormai sveglio, ha suonato
il campanello della mamma, che –
esterrefatta – gli ha aperto la porta.
La storia di questo piccolo sonnam-
bulo è reale ed è avvenuta un anno fa a
Monaco di Baviera. Una gran parte dei
sonnambuli è giovane: secondo la clini-
ca per la medicina del sonno di Zurzach,
il 15 – 20 percento di tutti i
bambini e adolescenti com-
pie questo tipo di «scappa-
telle» notturne, di cui non ha
più alcun ricordo il mattino
successivo. Questo disturbo interessa
circa l’ 1,5 – 2,5 percento degli adulti.
Fortunatamente, di regola questi
episodi non costituiscono una reale
situazione di pericolo per i diretti inte-
ressati. Le tipiche forme di sonnambuli-
smo consistono nel tirarsi su improvvi-
samente nel letto, urlare oppure fare
«passeggiate» prolungate nell’apparta-
mento. Questo comportamento è la
conseguenza di un disturbo del risve-
glio: i sonnambuli si trovano contempo-
raneamente in uno stato di sonno-ve-
glia. Le aree del cervello che gestiscono
l’attività muscolare e i movimenti sono
Il sonnam-bulismo è pericoloso?Sebbene stiano dormendo, si comportano come se fossero apparentemente svegli: i sonnambuli. Il fenomeno del son-nambulismo non è un fatto eccezionale soprattutto durante l’infanzia. Ciononostante, la prudenza è di rigore. Testo: Manuela Specker
09Domanda
Non bisogna svegliare i sonnambuli. Nel loro disorientamento possono essere pericolosi per sé e per gli altri.
Spesso il sonnambu-lismo scompare ancor prima dell’adolescenza.
Dossier Sonno
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in stato di veglia, mentre le aree
della consapevolezza e della
memoria restano in una fase di
sonno profondo. Sono quindi
possibili movimenti dell’appa-
rato motorio, come l’azione di
camminare, oppure funzioni
come quella di urlare, sebbene
grandi aree del cervello siano
inattive.
In nessun caso si dovreb-
be tentare di svegliare i son-
nambuli, in quanto sono
imprevedibili nel loro diso-
rientamento e possono spa-
ventarsi mettendo in pericolo
sé stessi e gli altri. Inoltre, è op-
portuno predisporre misure di
sicurezza appropriate perché i
sonnambuli non percepiscono
l’ambiente circostante com’è real-
mente: le finestre non dovrebbero
essere troppo facili da aprire e gli og-
getti pericolosi dovrebbero essere
conservati fuori dalla loro portata. Nella
gran parte dei casi, questo disturbo del
risveglio si risolve da solo ancora prima
della pubertà. Gli adulti che presentano
episodi di sonnambulismo dovrebbero
però appurarne le cause esatte. Gli
effetti scatenanti possono esse-
re, tra gli altri, lo stress, l’alcol o
la mancanza di sonno.
CSSMagazinE 4 | 2014
Intorno a mezzogiorno il nostro corpo va in modalità
ridotta in termini di consumo energetico – il ben noto
sonnellino di mezzogiorno è biologicamente previsto
dal nostro corpo. La cosa più naturale da fare sarebbe
quindi assecondare il proprio ritmo biologico schiac-
ciando un pisolino. Ma molto spesso, oltre a locali
adatti, si presume che manchi anche il tempo necessa-
rio per farlo, sebbene sia dimostrato che riposare sul
mezzogiorno aumenta il livello di produttività. A ciò si
aggiunge che, ieri come oggi, vi è una scarsa accetta-
zione a riguardo: in un contesto lavorativo in cui chi
dorme poco viene considerato come particolarmente
operoso, fare una dormitina in ufficio sarebbe vera-
mente impensabile.
Il pisolino di mezzo-giorno è utile?Breve, ma intenso: un riposino sul mezzo- giorno può fare miracoli. Testo: Manuela Specker
10Domanda
Domanda
11Dormire poco fa ingrassare?La mancanza di sonno determina l’aumento di peso. La causa è l’alterazione dell’equilibrio nella produzione ormonale.Testo: Manuela Specker
Otto ore senza mangiare, senza avvertire il co-
siddetto buco allo stomaco? Una cosa impossibile
durante il giorno! Di notte, invece, la situazione è
diversa perché il corpo è programmato per il riposo.
Durante il riposo notturno, tra l’altro, il corpo produ-
ce la leptina, un ormone che regola il senso di
sazietà. In sua assenza, ci risulterebbe impossibile
dormire tutta la notte senza essere preda di attacchi
di fame. La produzione della grelina, l’ormone che
determina l’appetito, viene per contro inibita durante
il sonno. La mancanza di sonno altera dunque note-
volmente il funzionamento di questo meccanismo.
I 16 soggetti esaminati sonno stati divisi in due
gruppi: metà di loro ha dormito nove ore a notte per
cinque giorni, l’altra metà solo cinque ore a notte. In
questo lasso di tempo, coloro che avevano dormito
meno erano ingrassati di quasi un chilo. Al momento
della colazione, i soggetti del primo gruppo mangia-
vano meno, probabilmente perché il loro orologio
biologico si trovava ancora in modalità notturna.
Tuttavia, alla sera prediligevano alimenti con un
maggiore apporto calorico; com’è noto, in questa
fascia oraria la digestione degli alimenti risulta più
difficile. Anziché prepararsi alla fase del sonno, il
corpo è quindi obbligato a liberare notevoli energie
per la digestione. Tutto questo contribuisce ad
aumentare le difficoltà ad addormentarsi.
A ciò si aggiunge il fatto che le persone stanche
tendono a muoversi meno. Sempre più spesso, poi,
le persone in sovrappeso sviluppano anche disturbi
del sonno. La mancanza di sonno genera pertanto
un vero e proprio circolo vizioso.
Se il riposino di mezzogiorno dura troppo a lungo, svegliarsi
diventa una tortura.
Eppure è comprovato: chi si concede una mezz’oretta
di sonno sul mezzogiorno è più produttivo. Un esperi-
mento condotto con i piloti della Nasa ha dato par-
ticolare risalto a quanto affermato: dormendo al
massimo 30 minuti sul mezzogiorno, questi hanno
incrementato la loro capacità di reazione del 16 per-
cento. Inoltre, la probabilità di un calo dell’attenzione si
è ridotta del 30 percento.
Ci vuole però una certa pratica e regolarità per riu-
scire a trovare la tranquillità necessaria in questi casi.
Inoltre, sul mezzogiorno non bisogna assolutamente
dormire più di 30 minuti perché altrimenti si entra in
una fase di sonno profondo, riscontrando poi notevoli
difficoltà a risvegliarsi. Alle persone che non dispongo-
no di una sveglia sotto mano, il ricercatore del sonno
Jürgen Zulley rivolge un consiglio speciale: bere una
tazza di caffè prima di coricarsi. Dato che la caffeina
agisce solo dopo 30 minuti, ci si addormenta senza
problemi con la certezza di risvegliarsi in tempo.
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12Domanda
Come si dor- me nel regno animale?Testo: Roland Hügi, collage di feltro: Peter Halter
ElefanteL’elefante fa parte degli animali che
dormono poco. Gli bastano quattro
ore, divise in più fasi di sonno. Per
le giraffe è addirittura sufficiente la
metà di questo tempo.
Orso bruno L’orso bruno vive in inverno uno stato
semi-letargico, una sorta di dormiveglia
durante il quale la temperatura corporea
non si abbassa come accade agli animali
che vanno in vero e proprio letargo.
RanaIn inverno, la rana cade in stato di
brumazione. Per non ghiacciare
quando la temperatura scende sotto
lo zero, come «antigelo» ha dello
zucchero d’uva (glucosio) nel sangue.
MarmottaLe marmotte vivono un letargo
«sociale», in grandi gruppi. Dato che
il consumo di energia scende al
dieci percento, per l’intero inverno
bastano circa 1,2 chili di riserve
di grasso assunte.
UccelloGli uccelli dormono con solo un
emisfero cerebrale. In questo
modo, rimangono vigili, nel caso vi
siano gatti a caccia. I migratori
possono così compiere i loro voli
in uno stato di semi-letargia.
FarfallaLe farfalle hanno varie strategie per
sopravvivere nei mesi freddi. Mentre
la farfalla gialla trascorre l’inverno
sotto forma di farfalla, la crisalide del
macaone diviene farfalla solo in
primavera. Altre specie trascorrono
l’inverno come bruchi (farfalla iride)
o come uovo (farfalla apollo), oppure
cercano di volare nel caldo sud
(vanessa atalanta).
RiccioCome i pipistrelli, anche i ricci hanno
un classico letargo invernale.
Non da ultimo, ciò accade poiché in
inverno non trovano il loro nutrimento
(maggiolini, vermi, ecc.); dunque,
meglio dormire …
GattoI gatti sono dei dormiglioni.
Due terzi della loro
giornata sono dedicati
al sonno.
GufoCon poche eccezioni (p.es. gufo
delle nevi) la maggior parte
delle 200 specie di gufi dorme
di giorno e caccia la notte
(spesso topi).
Dossier Sonno
PipistrelloIl pipistrello, invece, cade in un
lungo sonno invernale. La frequenza
cardiaca e respiratoria, nonché
la temperatura corporea, scendono
al minimo.
LumacaLe lumache vivono l’inverno in
brumazione, come le rane.
Inoltre, in estate, quando il clima
è caldo e secco, cadono in
letargo estivo.
GhiroIl letargo dei simpatici ghiri
dura per almeno sette
mesi o persino più a lungo.
Fon
ti:
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CSSMagazinE 4 | 2014
Il clima giustoUna passeggiatina serale all’aria fresca favorisce il son-
no. Le attività che comportano un elevato sforzo fisico,
invece, hanno l’effetto contrario. È bene assicurarsi che
nella stanza da letto vi sia un sufficiente ricambio di aria
fresca. La temperatura, inoltre, dovrebbe essere infe-
riore rispetto a quella degli altri locali. In linea generale,
è raccomandabile una temperatura tra i 14 e i 18 gradi,
ricordando però che la sensibilità al freddo e al caldo,
in fondo, è una questione del tutto personale. In inver-
no, la stanza da letto dovrebbe essere lievemente
Il sonno è una questione personale. Tuttavia, vi sono delle regole generali a cui attenersi per migliorarne la qualità.Testo: Manuela Specker
Esistono le regole del sonno?
Domanda
13umidificata poiché l’aria fredda, essendo particolar-
mente secca, può irritare le vie respiratorie. A tal fine,
non occorre necessariamente disporre di un umidifi-
catore elettrico per ambienti, ma basta riporre un
asciugamano umido sul calorifero.
Le bevande giusteProprio nella stagione fredda, il tè non è solo un buon
modo per riscaldare cuore e anima, ma anche per pre-
pararsi al riposo notturno. Un bicchiere
di latte e miele, poi, è un vero conciliato-
re del buon sonno. Sebbene inizialmen-
te l’alcol possa indurre ad addormentar-
si, in seguito – visto il maggior carico di
lavoro del corpo per garantirne l’eliminazione – la sua
azione disturba l’importante fase di sonno profondo. In
generale è consigliabile evitare di consumare bevande
contenenti caffeina a partire dal tardo pomeriggio.
Gli alimenti giustiLa colazione e il pranzo dovrebbero costituire i due
pasti principali. La cena è il pasto che più influisce sulla
qualità del sonno, ragion per cui non bisognerebbe più
mangiare circa quattro ore prima di andare a letto. Gli
alimenti pesanti ostacolano un buon sonno perché
richiedono allo stomaco un lavoro eccessivo per ga-
rantirne la digestione. Le fibre della carne rientrano
proprio nella categoria degli elementi nutritivi difficili
da digerire. In genere vale questa regola: una buona
qualità del sonno è il risultato di un’alimentazione sana.
Il momento giustoIn termini di ore, non vi è una durata particolare da ri-
spettare affinché una persona si senta riposata – si trat-
ta essenzialmente di una questione personale, poiché a
tal fine è decisiva anche la durata della fase di sonno
profondo. La qualità del sonno è dunque molto più im-
portante della quantità. È quindi consigliabile andare a
letto quando ci si sente effettivamente stanchi. Chi si
impone di addormentarsi, molto spesso, ottiene il risul-
tato contrario e si ritrova a rigirarsi per ore nel letto.
Qualche regola è d’aiuto per trovare un buon sonno.
Dossier Sonno
Un bicchiere di latte con
il miele è un vero «drink
della buonanotte».
Chi ha inventato la sveglia?
14
L’invenzione della sveglia è attribuibile all’orologiaio
americano Levi Hutchins: il suo dispositivo, ideato
nel 1787, si azionava però in modo completamente
automatico solo alle 4 del mattino, ora alla quale
Hutchins si alzava regolarmente. Una volta imposta-
to l’orario, non era più possibile modificarlo. La
prima sveglia meccanica regolabile fu presentata nel
1847 dal francese Antoine Redier.
Domanda
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CSSMagazinE 4 | 2014
«Ero sempre stanca e non sapevo perché», ricorda Hildi
Becker. La signora Hildi, mamma di tre figli, negli ultimi
anni si sentiva costantemente stanca e spossata. I vicini
non riuscivano a capire perché non la vedevano quasi
mai giocare con i bambini all’aperto. Suo marito anda-
va a dormire sempre prima di lei, in modo da evitare,
per quanto possibile, il disturbo arrecatogli dal forte
russare di Hildi. Dopo diverse visite mediche, finalmen-
te ecco la diagnosi liberatoria che spiegava il perché
della sua sonnolenza diurna: Hildi Becker soffriva della
sindrome dell’apnea da sonno.
Arresti della respirazione In Svizzera sono circa 150 000 le per-
sone afflitte da questo disturbo. Un
russare forte e irregolare accompa-
gnato da sudorazione notturna pos-
sono essere i primi segnali di un’ap-
nea notturna. Le interruzioni della
respirazione durante il sonno ne
sono la prova evidente poiché sono
provocate dal restringimento delle
vie respiratorie, determinato dal rilas-
samento della muscolatura faringea.
Le persone che soffrono di questo problema, a causa
del sonno profondo disturbato, spesso sono molto
stanche durante il giorno e hanno difficoltà di con-
centrazione. Le possibili conseguenze sono fatali: si
assiste, tra l’altro, all’aumento del rischio di incidenti
dovuti ad improvvisi colpi di sonno al volante.
Secondo la Lega polmonare, il sovrappeso, un
consumo eccessivo di alcol, il fumo, l’uso regolare
di sonniferi e tranquillanti e le tonsille ingrossate
aumentano le possibilità di sviluppare l’apnea da
sonno. In questo senso, non vanno neppure sotto-
valutate le predisposizioni genetiche.
Finalmente, la certezzaLa Lega polmonare offre la possibilità di eseguire,
quale esame preventivo, un test di rischio per l’apnea
da sonno. A seconda del risultato, è opportuno effet-
tuare una visita medica. Per i pazienti, il
fatto di conoscere finalmente la causa
della loro sonnolenza diurna spesso è
un grande sollievo: «Mi sentivo solleva-
ta. Finalmente avevo una diagnosi per
la mia spossatezza. Mi faceva bene
poter raccontare che cosa avevo»,
afferma oggi Hildi Becker.
Da quel momento, Hildi indossa
una maschera di ventilazione – il cosid-
detto apparecchio CPAP – che, con un
delicato flusso d’aria consente di man-
tenere libere le vie aeree, garantendole un sonno
ristoratore. L’apparecchio CPAP viene sottoposto a un
controllo annuale da parte della Lega polmonare.
Inoltre, una volta al mese, Hildi Becker incontra altri
pazienti colpiti da apnea da sonno e partecipa a un
gruppo di scambio di esperienze, un servizio offerto
dalla Lega polmonare. La signora ne è convinta:
«Senza aiuto non ce l’avrei mai fatta.»
Da quando ha sotto controllo i suoi problemi
legati al sonno, Hildi riesce a svolgere molte più attivi-
tà con i suoi figli e le sue due nipotine. «Finalmente
posso godermi nuovamente la mia famiglia.»
Cosa aiuta contro l’apnea notturna?Più di 150 000 persone in Svizzera soffrono di apnea da sonno, un disturbo del sonno con arresti della respirazione. Una persona afflitta ci racconta la sua esperienza e la diagnosi risolutoria. Testo: Simone Burgener
15Domanda
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La stanchezza è acqua passata ...
Per anni Hildi Becker ha avuto problemi di stanchezza e spossatezza. Poi è arrivata la diagnosi risolutiva.
… grazie alla maschera respiratoria che libera le vie respiratorie.
Il test di rischio per
l’apnea da sonno è
disponibile sul sito inter-
net della Lega polmonare
www.legapolmonare.ch/
apnea. Sullo stesso sito è
possibile anche richiede-
re gratuitamente
l’opuscolo informativo
sull’argomento.
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imo
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CSSMagazinE 4 | 2014
Le persone con gravi disturbi del sonno vengono assistite nel laboratorio del sonno. Ma cosa succede esattamente al suo interno? Una notte nella clinica per la medicina del sonno di Zurzach.Testo: Roland Hügi
16Domanda
la situazione solo una volta rilevati
tutti i parametri sulla cui base potrà
poi allestire una diagnosi affidabile e,
se necessario, avviare gli opportuni
provvedimenti.
Analisi medicaUno di loro è il Dr. med. Jens Acker,
medico FMH specializzato in psi-
chiatria e psicoterapia. Ore prima
delle operazioni di «cablaggio» del
mio corpo, il medico responsabile
del reparto di psichiatra della KSM ha
analizzato nel dettaglio la mia situa-
zione del sonno, illustrandomela nel
corso del nostro colloquio. Non ha
trovato alcun elemento che indicas-
se la presenza di eventuali disturbi
del sonno, di cui se ne contano circa
un centinaio. «Il numero delle sue
ore di sonno, circa cinque, si situa
però in una fascia limite», ammo-
nisce.
Nel frattempo, Ingrid Findling
ha innestato circa 20 cavi nella co-
siddetta headbox, posizionata sul
comodino. Nella sala di monitorag-
gio, la dottoressa verifica il corretto
funzionamento di ogni singolo collegamento. Poi
giunge l’ora della «buona notte», ed ecco il silenzio.
Non si percepisce alcun rumore dalle stanze accan-
to. È ovvio, perché chi viene alla KSM lo fa per una
ragione sola: dormire. Oppure, appunto, per scoprire
perché non ci riesce. Lentamente mi addormento sa-
pendo che, nelle prossime ore, tutti i miei movimenti
È un vero e proprio rito delle misurazioni. Eppure, in
questo caso, non si misurano braccia, gambe e
torace. Ingrid Findling, Specialista per la diagnosi
neurofisiologica e Capo delle cure presso la clinica
per la medicina del sonno di Zurzach (KSM), è molto
più interessata alla mia testa: fa un segno rosso da
una parte e traccia una linea dall’altra. Lavora pres-
so la KSM da quasi 20 anni e contribuisce a chiarire
le cause dei disturbi del sonno di cui soffrono le
persone che arrivano nel laboratorio del sonno.
Un peeling sul cuoio capelluto«Con uno speciale peeling ora effettuerò un’abrasione
su alcuni punti del suo cuoio capelluto», mi spiega
Ingrid Findling. Ed ecco che, in un attimo, ha già appli-
cato, con un apposito prodotto, in tutto sei elettrodi in
corrispondenza dei punti preparati sulla mia testa.
«Solido come il cemento». Così dev’essere! Anche per
evitare che gli elettrodi si stacchino
mentre si dorme. Gli stessi permette-
ranno di analizzare ogni secondo del
mio sonno e valutare i risultati il mat-
tino successivo.
Questi elettrodi vengono poi
completati da altri «collegamenti»
applicati su fronte, petto, gambe,
collo e mento. Tutti questi, una volta
cablati, oltre alle onde celebrali con-
sentono anche di misurare la respi-
razione, le contrazioni muscolari, i
movimenti oculari, il battito cardiaco
ed eventuali episodi di russamento -
in breve, tutti gli eventi generalmen-
te associabili al sonno. Il medico
specialista può valutare esattamente © T
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Dossier Schlaf
La clinica del sonnoNel 2013, sono state 3550 le
persone a rivolgersi agli
specialisti della clinica per la
medicina del sonno (KSM; sedi
di: Bad Zurzach e Lucerna).
Con un consulto medico della
KSM è possibile risolvere un
buon numero di disturbi del
sonno in sede ambulatoriale.
Nel laboratorio del sonno si
possono registrare nel
dettaglio tutte le attività del
corpo durante la fase del
sonno notturno. Ai russatori,
nella sede di Lucerna viene
offerto un consulto medico
per la roncopatia. Infine, i
pazienti che soffrono di gravi
e complessi disturbi del sonno
vengono curati nel reparto
stazionario di Bad Zurzach.
Qui vengono diagnosticati e
trattati tutti i tipi di disturbi
del sonno. Per ulteriori
informazioni consultare:
www.ksm.ch
Ingrid Findling «cabla» l’autore Roland Hügi …
… prima che questo si addormenti.
Cosa succede nel laboratorio del sonno?
CSSMagazinE 4 | 2014
È affascinante assistere alla rappresentazione onirica
che ci riserva la nostra mente; spesso essa è del tutto
bizzarra e apparentemente irrealistica. Il mostro ur-
lante, il ripido abisso, il bacio appassionato: i sogni
sono considerati come la rappresentazione dell’ani-
ma, l’espressione di paure, eventi non elaborati.
Un aiuto all’apprendimentoLa scienza non ha una posizione unanime sul signifi-
cato dei sogni. Si presume, tra l’altro, che i sogni
svolgano un ruolo importante nel consolidamento di
quanto abbiamo appreso di giorno oppure nell’ela-
borazione delle sensazioni. Lo psicologo finlandese
Antti Revonsuo considera i sogni addirittura come
una sorta di preparazione di sicurezza alle situazioni
di emergenza. Essendo confrontati in modo ricor-
rente a situazioni spaventose nei nostri sogni,
saremmo infatti in grado di prepararci meglio al loro
effettivo verificarsi nella realtà.
Attenzione all’interpretazione dei sogniOccorre prendere le distanze in particolare dai signifi-
cati che vengono attribuiti generalmente ai sogni: la
chiave di lettura dei sogni risiede infatti nella propria
interpretazione ed è strettamente legata alla situazio-
ne di vita attuale. «Bisogna respingere l’interpretazio-
ne stereotipata di motivi onirici», scrisse a suo tempo
il fondatore della psicologia analitica, C.G. Jung:
«Occorre molto di più che non gli schemi inanimati
che si ritrovano nei volgari libriccini dei sogni.»
Che cosa sono i sogni?I sogni sono una sorta di chiave di accesso al nostro inconscio. Sembrano anche svolgere un ruolo nel processo di elaborazione delle nostre conoscenze. Testo: Manuela Specker
17Domanda
e rumori saranno memorizzati da un computer e
registrati da una videocamera.
Mi sveglio – non per la prima volta – poco dopo le
cinque. Che fare? A casa, a questo punto la sveglia sta-
rebbe già suonando. Ma qui? Mi giro dall’altra parte e
continuo a dormire fino alle 6.30, prima che giunga
finalmente l’ora di alzarsi. È necessario rimuovere tutti i
cavi e i collegamenti applicati al mio corpo prima di
svolgere il primo «compito» della giornata: il rapporto
del mattino sull’andamento del sonno. Come defini-
rebbe la sua qualità del sonno? Mediocre. «Quante
volte si è svegliato?» Otto.
L’ora della veritàQualche tempo dopo, eccomi nella sala di monitorag-
gio per l’ora della verità. In compagnia di Jens Acker, mi
trovo seduto di fronte a un schermo raffigurante
un’infinità di curve, diagrammi e grafici che mostrano,
secondo per secondo, tutte le mie attività notturne.
«L’efficienza del suo sonno è quasi del 90 percento, in
altre parole, dal momento in cui è andato a letto ha
dormito tutto il tempo, tranne che per 55 minuti», mi
spiega Jens Acker. E ciò smentisce quin-
di la mia percezione soggettiva di essere
stato sveglio per un periodo di tempo
prolungato e di aver dormito in modo
molto superficiale. Anche questo con-
traddice l’analisi: poco importa se si trat-
ta di sonno profondo o una fase di son-
no onirica – il mio sonno abituale non
presenta alcuna anomalia. Persino gli
scatti occasionali delle gambe oppure
alcuni piccoli episodi di russamento
sono del tutto normali. Solo mediante
una valutazione esatta è possibile stabilire il disturbo
che affligge queste persone, forse anche da anni,
e quale potrebbe essere una possibile soluzione.
In molti casi, gli specialisti riescono a migliorare in
modo decisivo la qualità di vita delle persone.
Il dr. med. Jens Acker illustra i risultati.
CSSMagazinE 4 | 2014
Vi è ancora spazio sufficiente nei cieli sopra la Svizzera?Ha il «volo nel sangue» e il suo miglior sistema per rilassarsi è un mulo: Daniel Weder è il CEO di skyguide, la società responsabile del controllo del traffico aereo in Svizzera.Intervista: Roland Hügi, foto: Marco Sieber
Daniel Weder che cosa pensa quando, durante una
bella serata, guardando il cielo vede una moltitudine
di scie di condensazione?
DANIEL WEDER: Ritengo che il fondersi di colori,
distanze e pensieri di viaggi in paesi lontani sia qual-
cosa di meraviglioso. Naturalmente penso anche ai
«miei» collaboratori di Skyguide, che forniscono a
tutti gli aerei che volano sopra di noi la direzione,
l’altitudine e la velocità dell’aereo al fine di garantire
la sicurezza del volo.
Dalle sue parole traspare una certa fierezza
professionale?
Detto così, può sembrare un termine piuttosto altiso-
nante. Ritengo che l’aviazione in generale sia un am-
biente molto stimolante. Coloro che vi operano, in
molti casi, intrattengono uno stretto legame con il
proprio lavoro. Io stesso ho vissuto queste sensazioni
sulla mia pelle, in qualità di ex membro di Swissair, in
particolare durante il grounding e, infine, durante la
fondazione e la costruzione di Swiss. Adesso rivivo
questo sentimento presso skyguide. La nostra società
contribuisce al regolare svolgimento del traffico
aereo quotidiano e ciò mi riempie di soddisfazione.
Durante la sua infanzia ha avuto qualche indizio
che lasciasse presagire la sua futura carriera
professionale – ad esempio, la sua passione da
piccolo per l’aeromodellismo?
No, non direi. Da giovanissimo non sapevo proprio
che percorso scegliere. Una volta imboccata la stra-
da della Scuola di aviazione da trasporto, mi sono
infine ritrovato presso Swissair. Da quel momento ho
capito di avere il «volo nel sangue» – come dicono
gli appassionati del ramo. Dopo vari decenni mi sen-
to ancora nel mio elemento e credo sia affascinante
poter assistere dall’interno al funzionamento di que-
sto complesso ingranaggio che, in definitiva, con-
sente ai viaggiatori di vivere una fantastica esperien-
za di volo.
Nel primo semestre del 2014 skyguide ha controllato
più di mezzo milione di voli civili. Che cosa rende
possibile tutto questo?
In qualità di osservatore esterno, quando si sente pro-
nunciare il nome di skyguide si pensa soprattutto ai
controllori di volo civili e militari seduti di fronte ai loro
schermi. Il loro lavoro dipende però da tutta una rete di
specialisti, operanti in molti settori del controllo del
traffico aereo. Nello specifico si tratta di oltre 300 inge-
gneri, tecnici e specialisti informatici responsabili
dell’allestimento e della manutenzione di complessi
impianti tecnici. Diversi esperti si occupano poi della
pianificazione e dello sviluppo. A questi si aggiungono
il personale amministrativo e numerosi istruttori, re-
sponsabili della formazione e del perfezionamento dei
collaboratori attivi presso il skyguide training center.
Quali capacità devono vantare i
collaboratori di skyguide?
Occupiamo molte persone di talento
in diversi ambiti lavorativi estrema-
mente impegnativi; in questo senso, i
requisiti sono estremamente variabili
a seconda dell’attività svolta. La con-
dizione è quella di aver conseguito la
maturità o concluso una formazione
di base con l’attestato federale di
capacità; il limite di età è fissato a
30 anni. Le qualità principali richieste
sono la capacità di resistenza, l’attitu-
dine al lavoro di gruppo e il senso di
responsabilità. Il requisito più impor-
tante è però la capacità di pensare in
modo logico e tridimensionale e riu-
scire a svolgere contemporanea-
mente diverse mansioni. Solo chi
dispone di tutte queste qualità può
svolgere questo mestiere.
skyguide è considerata una High Relibiality
Organisation (HRO), ovvero «un’organizzazione
altamente affidabile» – quali requisiti è necessario
soddisfare in particolare?
HRO significa che nei nostri confronti, si applicano re-
quisiti molto elevati in termini di sicurezza e affidabilità.
Irregolarità, errori o anche solo semplici dubbi vengo-
no analizzati e discussi apertamente. Cerchiamo inol-
tre di anticipare gli sviluppi nell’ambito dell’aviazione e
in seno alla società, facendo confluire le nostre rifles-
sioni. Ci troviamo quindi – ad un livello già molto
18Domanda
elevato – in un costante processo di apprendimento che
Daniel Weder57 anni, dal 2007 CEO di
skyguide, la società responsa-
bile del controllo del traffico
aereo civile e militare in
Svizzera. skyguide conta circa
1400 collaboratrici e
collaboratori, tra cui 540
controllori del traffico aereo,
in un totale di 14 sedi
(centri a Ginevra e Wangen/
Dübendorf) in Svizzera.
skyguide è una società ano-
nima di diritto privato e
opera su mandato legale
della Confederazione, la
quale, nel contempo, ne è
anche la proprietaria.
CSSMagazinE 4 | 2014
«Credo sia affascinante poter assistere dall’interno al funzionamento di questo complesso ingranaggio che, in definitiva, consente ai viaggiatori di vivere una fantastica esperienza di volo.» Daniel Weder, CEO skyguide.
non avrà mai fine. Per consentire tutto ciò, le nostre struttu-
re gerarchiche sono piuttosto piatte e permeabili. Sul
posto di lavoro ci diamo tutti del «tu». Ciò consente di
far fluire immediatamente le informazioni da chi si tro-
va «in prima linea» al management e viceversa.
La vostra società occupa circa 1400 persone.
«Errare humanum est» dove ci sono persone che
lavorano – presso skyguide però il più piccolo
blackout può avere conseguenze catastrofiche.
Cosa fate per evitare gli errori?
L’abbiamo appena menzionato. Il nostro agire deve
essere imperniato sulla cultura della sicurezza – a tut-
ti i livelli. Ad esempio, l’ordine del giorno con cui inizia
ogni riunione della Direzione è appunto la
«Sicurezza». Un altro fattore cruciale è la selezione
dei nostri collaboratori. Solo una piccola parte delle
candidate e dei candidati che si presentano a noi è
idonea a svolgere questo lavoro. La formazione e l’ad-
destramento rivestono poi un ruolo importante. L’in-
tero sistema di sorveglianza aerea prevede inoltre una
serie di livelli di sicurezza, i cosiddetti «safety barriers».
Questi sono atti a contenere i danni in caso di impre-
visti, errori o guasti di sistema.
Quali misure adotta skyguide affinché i suoi
collaboratori si mantengano sani e in forma?
Da diverso tempo ormai la salute dei collaboratori è un
tema ricorrente presso Skyguide. In questo senso, vi è
uno scambio regolare di informazioni tra la Direzione e
i medici aziendali. I nostri collaboratori svolgono com-
piti molto impegnativi. Per questa ragione, abbiamo
formato un’organizzazione che si occupa apposita-
mente della salute in azienda. Infine, nell’ambito del
programma «Fit at work» proponiamo visite mediche
preventive o attività sportive sul mezzogiorno, inoltre
abbiamo modificato la pianificazione del menu nel ri-
storante del personale.
E lo stesso Daniel Weder che cosa fa per affrontare al
meglio il suo lavoro impegnativo?
Il mio carico di lavoro è
molto elevato e devo es-
sere raggiungibile 24 ore
su 24 per i casi estremi.
Ciò non significa però
che non possa fissare dei
limiti. Mia moglie svolge
un ruolo importante in
questo senso, anche se
discutiamo poco di que-
stioni di lavoro a casa.
Inoltre cerco di dormire
abbastanza e di mangiare sano. Mi rilasso andando in
bici e camminando nella natura. Infine, dispongo an-
che di un sistema «naturale» del tutto speciale per ri-
lassarmi: possiedo un mulo, che richiede le mie cure e
attenzioni. Un ottimo programma compensativo per
un lavoro alquanto pesante dal profilo mentale.
Ancora una domanda sul costante aumento di scie
di vapore nei nostri cieli: le strade svizzere non
riescono più ad assimilare tutto il traffico presente.
Quando arriveremo allo stesso punto nei cieli sopra
la Svizzera?
Lo spazio aereo sopra alla Svizzera è già oggi saturo.
In particolare negli orari di punta le aerovie, le rotte
di decollo e di atterraggio sono intasate e vanno pre-
visti dei ritardi. Pur avendo la possibilità di migliorare
ulteriormente le capacità, soprattutto con misure
tecniche, occorre però – come già accennato – che
si agisca in tal senso anche nel contesto europeo. In
Europa contiamo oltre 30 società attive nel controllo
del traffico aereo. Siamo dunque ben lontani da uno
spazio aereo strutturato in modo uniforme.
La ditta Skyguide ha stipulato presso la CSS un’Assicurazione colletti-
va dei costi di guarigione e un’Assicurazione di indennità giornaliera in
caso di malattia.
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kyg
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Grazie a skyguide, nel traffico aereo svizzero regna l’ordine.
Lo schermo fornisce informazioni su volo e rotta.
Modelli assicurativi alternativi – cosa cambia?
19
Nell’ambito dell’assicurazione di base con l’Assicura-
zione Studi medici della salute, l’Assicurazione di
famiglia Profit e il modello di telemedicina Callmed
la CSS offre tre modelli assicurativi alternativi (MAA).
Gli assicurati che possiedono tali modelli godono
di un interessante ribasso, in cambio sottostanno a
certi impegni. A partire dal 1° gennaio 2015,
per i suddetti modelli assicurativi vi saranno degli
adeguamenti nei regolamenti. Questi adeguamenti
sono stati approvati dall’Ufficio federale della
sanità pubblica. Tra l’altro, tali modifiche interessano
l’acquisto di generici e le prestazioni preventive
nonché il passaggio in un altro prodotto assicurativo
nel caso in cui le disposizioni non vengano
rispettate. I dettagli relativi alle modifiche sono
riportati sul sito web della CSS.
www.css.ch/adattamento
Domanda
CSSMagazinE 4 | 2014
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Pagare tramite fattura elettronica?
21
Adesso gli assicurati CSS con e-banking possono
pagare comodamente e risparmiando tempo grazie
alla fattura elettronica. Le e-fatture vengono trasferite
elettronicamente nell’e-banking, anziché inviate
tramite posta. Con pochi clic del mouse è possibile
controllare l’e-fattura, salvarla sul computer sotto
forma di PDF e il bollettino di pagamento, debitamen-
te compilato, potrà essere svincolato per il pagamen-
to. Il fastidioso copiare di numeri di riferimento e di
importi della fattura non sarà quindi più necessario.
Con l’e-fattura avrete sempre il completo controllo. Le
fatture vengono trasmesse in modo protetto e in caso
di contestazione potete rifiutare l’e-fattura con un
semplice clic del mouse. Per ricevere le e-fatture è
sufficiente iscriversi per la CSS nel vostro sistema di
e-banking alla voce «E-fatture».
www.e-fattura.ch
Domanda
Cosa c’è di più bello per i bambini che non rotolarsi
nella neve e darsi battaglia a palle di neve? Nella foga
dello «scontro», può anche accadere
che purtroppo si rompa il vetro di una
finestra o venga danneggiata l’auto del
vicino. In questi casi, provvede l’Assi-
curazione di responsabilità civile pri-
vata della CSS. Essa protegge oltre alla
persona assicurata anche i suoi fami-
liari e tutte le altre persone che vivono nella stessa
economia domestica. Sono assunte le richieste di
risarcimento danni di terzi nei casi in cui la proprietà
altrui venga danneggiata o siano ferite delle persone.
Parte di una «trilogia»L’Assicurazione di responsabilità civile privata è parte
dell’offerta di dell’Assicurazione d’economia dome-
stica della CSS. Essa viene integrata da un’Assicura-
zione della mobilia domestica e da un’Assicurazione
stabili. Questi tre prodotti sono combinabili su base
individuale, per garantire una completa protezione
assicurativa. In un sondaggio effettuato del servizio
di confronto Comparis, l’Assicurazione di responsa-
bilità civile e della mobilia domestica hanno ricevuto
un 5 e hanno occupato dunque uno dei primi posti
della relativa classifica. Fra gli altri, sono stati valutati
i criteri di competenza, entità dei premi e disbrigo dei
sinistri.
www.css.ch/domestica
www.css.ch/offerte-domestica
Domanda
Cosa accade se la neve non cade leggera?Leggera cade la neve – presto accadrà di nuovo. Ma come comportarsi se uno dei figli invo- lontariamente colpisce con una palla di neve la finestra del vicino? Ecco un caso per l’Assicu- razione di responsabilità civile privata della CSS.Testo: Roland Hügi
20
L’inverno nasconde molti rischi. È un bene che la CSS offra una protezione assicurativa completa.
Vetro della finestra in
frantumi a causa di
una palla di neve?
L’assicurazione della
CSS è d’aiuto.
Soddisfazione clienti 03/2014
Assicurazioni mobilia domestica e RC
buono: 5.0
CSSMagazinE 4 | 2014
Chi a mezzogiorno non può mangiare qualcosa di
caldo, spesso la sera si pone la domanda, se non
dovrebbe consumare almeno adesso un pasto caldo.
Tuttavia per la salute un pasto caldo al giorno non è
obbligatorio. Naturalmente ci sono dei cibi, come
per esempio le patate, che dobbiamo consumare
soltanto allo stato cotto. Il processo di cottura ucci-
de fra l’altro i germi – ma spesso vanno anche perse
sostanze nutritive come le vitamine.
Il piacere in primo pianoLa domanda se caldo o freddo è meno decisiva del
fatto di mirare a un’alimentazione sana. I cibi caldi
fanno soprattutto bene all’anima: il caldo intensifica
il sapore dei cibi e può provocare una migliore sen-
sazione di sazietà. La temperatura degli alimenti è
quindi soprattutto una questione legata al gusto.
Domanda
È necessario un pasto caldo al giorno?Un pasto caldo ha un effetto benefico sul morale – per la salute la temperatura del cibo non ha alcun ruolo. Testo: Manuela Specker
23
Il processo di cottura elimina i germi; ma anche sostanze nutritive e vitamine.
Il migliore sistema di cassa malati?
Dopo la discussione sulla cassa
unica ci si chiede quale potreb-
be essere il modello effettiva-
mente migliore. Naturalmente
la molteplicità delle casse – ma
con competizione reale. Fin-
ché vigerà il principio dell’u-
guaglianza dei premi di malati e
sani, le casse cercheranno di
dare la caccia alle persone
sane. Il governo combatte
contro questo mediante lo
strumento della compensazio-
ne dei rischi: finora era stato in grado di bilanciare i
diversi oneri delle casse dovuti a vecchi, donne e
degenze ospedaliere e in casa di cura. Fra non molto
dovrebbero essere compensati anche gli oneri dovuti a
trattamenti ambulatoriali particolarmente frequenti;
una compensazione dei rischi sempre più affinata si
trasforma però in una compensazione dei costi tra le
casse. Ciò distrugge gli stimoli miranti a curare i clienti
finché saranno di nuovo sani e di mantenerli. Cosa fare
quindi?
Apprendere dallo sport! Nel calcio e nell‘hockey
su ghiaccio i club cercherebbero il successo sportivo
soprattutto facendo la caccia a buoni giocatori, anzi-
ché investire nella formazione dei propri giovani
talenti, se non esistesse una regola intelligente: i prez-
zi di trasferimento. I club che acquistano buoni gioca-
tori da altri club, devono pagare. Ciò li stimola enor-
memente a ricercare giovani talenti, offrire loro una
buona formazione, mantenerli sani e venderli sul
mercato. Questa regola è un’importante molla per i
grandi successi delle nostre squadre nazionali di cal-
cio e di hockey su ghiaccio.
Analogamente a ciò, le casse malati non dovrebbe-
ro ricevere più denaro quando hanno clienti particolar-
mente malati, ma solo quando prendono delle persone
malate da altre casse e danno loro persone sane. Ciò
darebbe alle casse veramente dei forti stimoli per curare
nel migliore modo possibile la salute dei propri clienti.
La competizione potrebbe essere così liberata dalle
odierne catene per divenire effettivamente produttiva.
Nella presente rubrica si esprime Reiner Eichenberger.
Egli è professore di teoria di politica finanziaria ed
economica all’Università di Friborgo.
22
Reiner Eichenberger,
Università di Friborgo
Domanda della rubrica
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ck
CSSMagazinE 4 | 2014
tualmente individuare ulteriori misure ambulatoriali e
aiutare nell’organizzazione di possibilità di sostegno.
Svolgimento senza problemiLa Care Manager provvede quindi ad organizzare uno
svolgimento senza problemi ed è a fianco delle persone
colpite con consigli e azioni. «Spesso si riesce ad aiuta-
re le persone già moltissimo provvedendo a metterle in
contatto con le giuste istanze», spiega Claudia Schuler.
E infatti, non solo telefona regolarmente con Ruth e
Peter Schoch, ma passa anche spesso a trovarli perso-
nalmente. «Per un‘assistenza ottimale è importante
guadagnarsi la fiducia. A tale riguardo il
contatto personale è una premessa im-
prescindibile», afferma Claudia Schuler.
Ruth e Peter Schoch sono stati grati già
parecchie volte per una sua indicazione,
come per esempio per essere venuti a
conoscenza che con la loro copertura
assicurativa avrebbero potuto usufruire di un servizio di
trasporto per un determinato importo annuo. Claudia
Schuler ha aiutato nell’organizzare i giusti mezzi
ausiliari e le terapie ambulatoriali a lungo termine.
«Sono tante le cose da fare ed è difficile riuscire a
mantenere il controllo di tutto», afferma Ruth Schoch.
Non è una questione di etàL’accompagnamento personale dei pazienti offerto
dalla CSS è a disposizione di tutti gli assicurati che
hanno bisogno di sostegno. Non è assolutamente
una questione di età, ma dipende dall’evento che
costringe le persone colpite a muoversi in una nuova
situazione di vita – per esempio un ictus, una malattia
cronica come il Parkinson, la sclerosi multipla o una
paralisi come nel caso di Peter Schoch.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
www.css.ch/programmadiassistenza
Peter Schoch (75) è praticamente paralizzato in tutto il
corpo, ciononostante può continuare ad abitare nel
proprio appartamento. Ciò è possibile soprattutto gra-
zie a sua moglie Ruth che è a sua disposizione giorno e
notte. Anche la CSS contribuisce: ambedue, dopo
essere usciti dalla clinica di riabilitazione hanno potuto
contare sull’assistenza della CSS, sotto forma di
accompagnamento personale del paziente (Care
Management). Sorgono domande su domande,
quando improvvisamente ci si trova in una tale situa-
zione di salute precaria. La vita a casa non è confron-
tabile con una situazione di assistenza in ospedale o
in una clinica di riabilitazione, dove i giorni sono
completamente strutturati e il personale può correre
in aiuto in qualsiasi momento.
Assistenza ottimale e garantitaLa CSS in questa situazione ha messo a fianco di Peter
e Ruth Schoch un’interlocutrice personale, Claudia
Schuler. In origine ha seguito la formazione di infer-
miera – i Care Manager della CSS sono tutti specialisti
in ambito sanitario e d’assicurazione sociale. Il loro
compito è fra l’altro quello di coordinare i vari tratta-
menti necessari dal punto di vista medico, even-
Come aiuta la CSS?Con il servizio «Accompagnamento personale dei pazienti» (Care Management), la CSS mette a disposizione dei propri assicurati in situazioni di salute difficili un interlocutore personale. Ciò garantisce un’assistenza ottimale – come nel caso di Peter Schoch.Testo: Manuela Specker
24Domanda
L’accompagnamento
al paziente della CSS è a
disposizione degli
assicurati che necessita-
no supporto.
Possono nuovamente ridere, non da ultimo grazie alla CSS: Peter e Ruth Schoch.
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ho
mas
Zim
mer
man
n
I moderni ideali di bellezza sono terreno fertile per i disturbi alimentari.
Stando alle statistiche, la Svizzera si situa nella media
nel raffronto con gli altri paesi sviluppati per quanto ri-
guarda i disturbi alimentari. Il numero oscuro è tuttavia
molto elevato. Chi non conta nella propria cerchia di
conoscenti, almeno una persona o i rispet-
tivi figli che soffrono o hanno sofferto
di disordini alimentari? I due disturbi
alimentari più diffusi a livello
nazionale sono l’anoressia e la
bulimia. Meno conosciuta è
invece la sindrome da ali-
mentazione incontrollata, che
spinge chi ne è affetto
ad abbuffate compulsive
senza procurarsi suc-
cessivamente il vomito,
il cosiddetto «binge
eating». Tra queste sin-
gole malattie vi sono
varie forme miste. Anche
uno stato di sovrappeso può
essere causato da un disordine
alimentare. Inoltre, sempre più
svizzeri soffrono di ortoressia, una
patologia alimentare che consiste
nell’ossessione di mangiare sano
(cfr. l’intervista seguente).
Le persone attive, leggermente in sovrappeso vivono più a lungo La magrezza è sinonimo di salute e le persone che
riescono a dimagrire, vengono considerate volitive e
disciplinate. Le persone con un notevole livello di
magrezza, anche indotto da anoressia o da bulimia,
godono di un migliore riconoscimento sociale per il
loro aspetto fisico rispetto alle persone in sovrappe-
so. Questo sebbene si sia scoperto che le persone
lievemente in sovrappeso (BMI tra 26 e 29, cfr. BMI)
presentino una mortalità inferiore rispetto alle per-
sone magre. «Secondo le conoscenze attuali, il fatto
di essere, come si diceva una volta, «un po’ in car-
ne», oltre a non essere negativo, può addirittura ave-
re effetti benefici per la salute», afferma la presidente
della rete svizzera di esperti sui disturbi alimentari,
Dr. Erika Toman. La condizione è però quella di pra-
ticare un regolare esercizio fisico. È quindi ora di
cambiare il modo di pensare, anche per gli esperti
del settore.
I disturbi alimentari non riguardano solo gli adolescentiIl fatto che le patologie alimentari interessano anche
le donne sopra ai 40 anni e gli uomini è anch’esso
poco conosciuto. Entrambi i gruppi esitano infatti a
rivolgersi a uno specialista in questi casi. Una patolo-
gia alimentare non si presenta in modo improvviso
dopo i quarant’anni. Gli effetti scatenanti sono spes-
so legati alla menopausa e ai cambiamenti ormonali
che comporta. Un disordine alimentare apparente-
mente risolto in giovane età può quindi manifestarsi
nuovamente all’improvviso nella mezza età.
Quali sono le esperienze raccolte presso il ser-
vizio di consulenza della «Comunità di lavoro
per i disturbi alimentari AES di Zurigo» in
Domanda
25Magri = essere in salute?I disturbi alimentari hanno molti volti. L’ideale di bellezza moderno, ma anche la mancanza di attività fisica e gli sviluppi sociali ne favoriscono l’insorgenza.Testo: Stefanie Meier, foto: simon+kim
CSSMagazinE 4 | 2014
relazione a tutte queste odierne forme
di manifestazione? Ne abbiamo di-
scusso con la psicologa Annette
Bischof-Campbell, consulente specia-
listica AES.
Signora Bischof-Campbell perché
oggi in Svizzera si assiste a un numero
così elevato di disturbi alimentari?
ANNETTE BISCHOF-CAMPBELL: «Nella
pubertà le ragazze e i ragazzi vivono in
modo spesso ambivalente la fase di tra-
sformazione che li porta a diventare
uomini e donne adulti. In passato, si
disponeva di maggiore libertà d’azione
e movimento, fatto che contribuiva a
sviluppare un senso di consapevolezza
più sicuro del proprio corpo. Oggi i
ragazzi hanno minori possibilità di ac-
cettare il proprio corpo in quanto tale e
quindi di sentirsi a proprio agio. L’ideale
di bellezza inoltre è cambiato: Marilyn
Monroe, che era una taglia 42, oggi sa-
rebbe considerata semplicemente una
donna paffutella. Zurigo è proprio una
città in cui si predilige, dal profilo este-
tico, una linea particolarmente snella.
Tutti questi fattori esercitano una note-
vole pressione, che ad esempio negli
Stati Uniti si avverte in misura minore».
Cosa possono fare i genitori in fatto di
prevenzione dei disordini alimentari?
«È importante permettere alle ragazze
e ai ragazzi di scoprire il proprio corpo
con allegria. A tal fine, sono utili le atti-
vità fisiche divertenti – che si tratti di
zumba, danza del ventre, nuoto o altro
ancora. Le attività motorie di gruppo
sono ottime perché ci portano a rela-
zionarci con gli altri; in questo senso,
mi viene spontaneo pensare anche a
sport di combattimento, come il karate
o sport di squadra, come il calcio».
Quali sono le possibilità di successo
quando a chiedere aiuto non sono le
persone afflitte da questi problemi,
ma i loro familiari?
«I familiari sono molto importanti. Vi
sono fattori specifici che sostengono
ogni disordine alimentare: le persone
che soffrono di disordini alimentari,
spesso, sono oggetto di molte atten-
zioni da parte dei loro familiari e sanno
come controllare il loro entourage
mettendo in atto un determinato com-
portamento. È importante saper rico-
noscere questi schemi e interromperli.
Il coinvolgimento dei familiari spesso si
rivela pertanto molto utile».
Avete notato tendenze particolari in
termini di abitudini alimentari delle
Svizzere e degli Svizzeri?
Sempre più persone sono ossessiona-
te dall’idea di mangiare sano a ogni
costo, scegliendo alimenti che consi-
derano «salutari» ed evitando quelli
ritenuti «malsani» e, a tal fine, seguo-
no regole di alimentazione rigorose.
Questa abitudine alimentare viene
definita ortoressia in termini tecnici e,
spesso, si manifesta in concomitanza
con altre patologie alimentari, inoltre
può condurre all’anoressia o alla buli-
mia e sfociare anche nel «binge
eating». Non di rado, il corpo sviluppa
delle carenze in seguito a una dieta
sbilanciata. L’ortoressia si spie-
ga essenzialmente con l’ele-
vata coscienza della salute
che contraddistingue la
popolazione svizzera.
Cosa consiglia alle persone afflitte da
questi problemi e ai loro familiari?
Cercate aiuto! In tutta la Svizzera vi sono
appositi centri di consulenza ed è possi-
bile reperire tutta una serie di informazio-
ni su Internet. Questi tre siti internet
riportano numerosi altri link utili.
www.radixsvizzeraitaliana.ch
www.anoressia-bulimia.it
www.boulimie-anorexie.ch
Annette Bischof- Campbell
Magri = essere in salute?
CSSMagazinE 4 | 2014
4% della popolazione svizzera soffre di disturbi alimentari:
1 bulimia 1,7%
2 binge eating 1,6%
3 anoressia 0,7%
Fonte: Ospedale universitario e Università di Zurigo su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica: «Prävalenz von Essstörungen in der Schweiz», Zurigo 2012.
Body Mass Index (BMI)Il BMI è il rapporto tra altezza e peso secondo la
formula di calcolo seguente (esempio: 60 kg per
1,65 m di altezza).
60 (peso corporeo in kg)
2,7225 (altezza in m)2 = 22
Come un peso normale è considerato un BMI tra
18,5 e 25. Un BMI inferiore a 17,5 indica un sotto-
peso, mentre un BMI superiore a 30 un’obesità grave.
Calcolatore BMI:
www.css.ch/bmi
1
2
3
I costi sanitari in Svizzera, e quindi con essi i premi,
aumentano senza sosta. Responsabile di tale fatto
sono da un lato lo sviluppo demografico
nonché i metodi terapeutici sempre più
nuovi e migliorati. Dall’altro lato si effet-
tuano anche sempre più spesso opera-
zioni inutili. Come può la persona assicu-
rata, che si trova davanti a un intervento
pianificato, capire se l’operazione è veramente
necessaria? Una seconda opinione medica può aiu-
tare in questi casi.
Domanda
La pressione finanziaria crea operazioni inutili? Un ginocchio dolorante e il bacino che fa male. Un fatto chiaro: occorre operare. Davvero? Una seconda opinione medica può mettere in evidenza le alternative.Testo: Roland Hügi
26Servizio gratuitoLa CSS offre questo servizio ai propri assicurati gra-
tuitamente; l’idea è quella che un’operazione venga
svolta soltanto se è veramente necessaria. Una se-
conda opinione medica è un’analisi medica eseguita
da un medico neutrale, finora non coinvolto, prima
dell’intervento operativo. Il servizio sostiene gli assi-
curati della CSS a prendere la decisione per o contro
l’operazione. La decisione aspetta comunque in ogni
caso alla persona assicurata. La seconda opinione è
consigliabile soprattutto in casi di interventi ortope-
dici (colonna vertebrale, ginocchio, bacino ecc.),
però anche per altre operazioni pianificate può esse-
re utile una seconda opinione medica.
Il tema «operazioni evitabili» suscita sempre più
interesse anche tra gli specialisti. Infatti Margrit Kes-
sler, Presidente dell’Organizzazione Svizzera dei Pa-
zienti, già da alcuni anni, ha fatto notare in un artico-
lo di medicina che dall’introduzione negli ospedali
del forfait per caso «la cifra dei trattamenti e delle
operazioni inutili è aumentata» (tra l’altro ciò è dovu-
to alla pressione finanziaria che conduce a un
aumento degli interventi medici). Sempre più spesso
i medici consigliano di richiedere una seconda
opinione.
www.css.ch/secondaopinione
Di chi è la CSS?27Il Gruppo CSS non è obbligato attraverso la sua
forma organizzativa a massimizzare il suo utile. Per
questo esso può impiegare gli utili in eccesso a
favore dei propri assicurati. Il Gruppo ha soltanto un
azionario: l’Associazione CSS, che è rappresentata
dal Consiglio degli associati della CSS composto da
40 membri. Il Consiglio degli associati viene eletto
dai membri dell’associazione di tutti i cantoni.
Diventate anche voi membri dell’Associazione
CSS! Il societariato è gratuito. L’unica premessa
è quella di aver stipulato un’assicurazione comple-
mentare presso il Gruppo CSS.
Ulteriori informazioni:
www.css.ch/associazione
Domanda
Prima di un’operazio-
ne una seconda
opinione può essere
importante.
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Per la seconda opinione, un medico neutrale
prende visione della documentazione.
Domanda
28
Non è mai stato così facile occuparsi di quanto con-
cerne la propria assicurazione: con myCSS si può
avere accesso 24 ore su 24 alla propria polizza
attuale, alle offerte create, alle fatture in sospeso e a
molto altro ancora. Il portale login strutturato in base
alle esigenze dei clienti aiuta ad avere sempre la pa-
noramica su tutti i dati e tutti i costi. In questo modo,
si ha sempre la propria copertura assicurativa a colpo
d’occhio.
Inviare le fatture onlineIn futuro potrete anche inviare online le fatture e
avrete un filo diretto con i nostri specialisti inviandoci
una richiesta per via elettronica tramite myCSS. In
questo contesto, per la CSS è di grandissima impor-
tanza la protezione della vostra sfera privata. Per que-
sto, myCSS soddisfa gli standard più elevati in materia
di sicurezza e protezione dei dati.
Annunciatevi già oggi al nuovo portale login
clienti: my.css.ch/registrazione. Chi si registrerà en-
tro la fine di dicembre avrà la possibilità di vincere un
buono viaggi di Helvetic Tours. Vi attendono un buo-
no del valore di 4000 franchi e nove buoni del valore
di 700 franchi. Il sorteggio sarà effettuato nel genna-
io 2015.
www.css.ch/concorso
Da ora, le assicurate e gli assicurati CSS possono usare il portale login clienti myCSS. In questo modo, con un clic hanno sempre e ovunque accesso ai documenti della loro assicurazione. Testo: Manuela Specker
Quali sono i vantaggi del portale login clienti «myCSS»?
Grazie a myCSS, gli assicurati possono consultare sempre i loro dati.
Attestato per le im-poste automatico?In tutti i cantoni i costi di malattia a proprio carico
sono detraibili dalle imposte, se questi superano
l’aliquota percentuale determinata dalla legge canto-
nale. Di regola questa ammonta al cinque percento
del reddito netto. Per poter far valere la detrazione
occorre l’attestato da parte dell’assicurazione
malattie. Le persone assicurate presso la CSS e che
l’hanno già richiesto l’anno scorso non devono
intraprendere nulla. Esse riceveranno automatica-
mente dalla CSS l’attestato attuale, circa a fine febbraio
2015. Chi desidera richiedere per la prima volta
l’attestato per le imposte trova il formulario d’ordina-
zione riportato sul sito web della CSS oppure
può richiederlo direttamente presso la Serviceline
o l’Agenzia.
www.css.ch/confermaimposte
29Domanda
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imag
es
In linea di principio, in inverno il corpo umano non
necessita di un maggiore apporto di elementi nutri-
tivi. Tuttavia, il nostro consumo di frutta e verdura
diminuisce automaticamente. Le ra-
gioni possono essere l’offerta, il fred-
do, le abitudini, ecc. Proprio nei mesi
invernali è quindi importante garanti-
re un apporto sufficiente di vitamine e
sali minerali poiché il nostro sistema
immunitario viene messo alla prova da virus e bat-
teri. A tale proposito, vi è un’allettante offerta di
pregiate verdure invernali.
La squadra per il sistema immunitarioLa squadra vincente per il sistema immunitario è for-
mata da vitamina C, vitamina D e zinco. La vitamina C
rinforza il sistema immunitario e dunque è particolar-
mente importante in inverno. La stessa agisce come
antiossidante proteggendo le nostre cellule
dai radicali liberi nocivi. Le sue fonti prin-
cipali sono in particolare i crauti, diversi
tipi di cavoli, i broccoli e gli agrumi. An-
che la vitamina D svolge un ruolo molto
importante durante il periodo invernale
dato che il nostro corpo ne produce
in quantità notevolmente inferiore a
causa della minore irradiazione sola-
re. La vitamina D serve anche a
mantenere ossa e musco-
li forti. È contenuta
essenzialmente in uova, pesce, burro e funghi. Per le
persone anziane può quindi essere raccomandabile
assumere dei supplementi (aumentando dunque l’ap-
porto vitaminico). Lo zinco, un oligoelemento, è asso-
lutamente indispensabile per garantire un sistema
immunitario perfettamente funzionante. Esso è conte-
nuto nei semi di zucca, nel pane integrale e nella carne.
Verdure congelate come alternativaAnche le verdure congelate costituiscono una valida
alternativa alla verdura fresca e, molto spesso, sono
anche più facili da conservare e da dosare. Inoltre, il
processo di surgelazione contribuisce a mantenere in-
tatte gran parte delle vitamine e dei sali minerali conte-
nuti nelle verdure. Questo non vale però per la vitamina
C, la cui concentrazione si riduce anche del 30 percen-
to. Va comunque detto che il contenuto di vitamina C
diminuisce anche se si conservano le verdure fresche.
Idratarsi a sufficienza!Con il freddo l’aria risulta più secca. Il nostro corpo
necessita pertanto di un maggiore apporto di liquidi
per riscaldare e umidificare l’aria per i polmoni. Inol-
tre, le mucose sono protette meglio dagli agenti pa-
togeni quando sono sufficientemente idratate. Seb-
bene in inverno non si avverta la sensazione di sete,
è importante idratarsi a sufficienza (da 1,5 a 2 litri al
giorno) preferendo bevande come il tè, che riscalda
magnificamente anima e corpo.
In inverno devo modificare la mia alimentazione?In inverno la regola è quella di riscaldare il corpo e rinforzare il sistema immunitario con l’assunzione di vitamine e sostanze minerali. Vanno preferite le verdure invernali locali, come i cavoletti di Bruxelles o il cavolo cappuccio.Testo: Franziska Guggisberg
30Domanda
Proprio in inverno
il corpo necessita di
vitamine e sostanze
minerali a sufficienza.
Qualitop: cosa cambia?
31
Nel quadro del conto della salute la CSS paga ai propri
assicurati, che dispongono di determinate assicura-
zioni complementari, dei contributi facoltativi per
l’abbonamento annuale di centri fitness. Le premesse
a tal fine sono che i centri siano certificati da
Qualitop. A luglio 2014, l’associazione Qualitop è stata
liquidata e il sigillo si trova ora in vendita. Tuttavia,
per i clienti CSS non cambia niente: la CSS continuerà
a pagare ai suoi assicurati anche nell’anno prossimo i
contribuiti per gli abbonamenti annuali di centri
fitness, che nell’anno in corso sono stati certificati da
Qualitop. I centri fitness riconosciuti dalla CSS
riceveranno una conferma scritta affinché possano
informare correttamente i propri clienti. Non
riconosciuta dal conto della salute ai fini dell’otteni-
mento dei contributi è il marchio Fitness-Classifica-
tion (sistema a stelle) lanciato nel 2014 dall’unione
dei centri fitness.
www.css.ch/contodellasalute
Domanda
© G
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esVitamina C necessaria?
Gli agrumi aiutano.
CSSMagazinE 4 | 2014
Statutory surcharge Credit Neither surcharge nor credit
Domanda
32
La correzione dei premi dipende dal domicilio legale.
Ecco una panoramica:
Cantoni con accredito di premi:AI, FR, GE, GR, TG, TI, VD, ZH, ZGSe lei in data 1.1.2015 ha il suo domicilio legale in uno
di questi cantoni, nel mese di giugno 2015 riceverà
un accredito premi unico. Nella primavera del 2015,
l’Ufficio federale della sanità pubblica renderà nota
l’entità dell’accredito.
Cantoni con supplemento sui premi:AR, BE, BL, GL, JU, LU, NW, OW, SG, SH, SO, UR, VSSe lei in data 1.1.2015 ha il suo domicilio legale in uno
di questi Cantoni, sarà applicato un supplemento
premi mensile. Il supplemento di pre-
mio corrisponde al massimo all’im-
porto delle tasse ambientali da rim-
borsarle. Quest’ultimo viene compensato con il
premio dell’assicurazione di base e sulla polizza vie-
ne indicato a parte. Nel 2015 l’accredito proveniente
dalla tassa ambientale è complessivamente di 62.40
franchi ovvero di 5.20 franchi al mese. Il supplemen-
to di premio varia da cantone a cantone ma l’impor-
to è lo stesso presso tutti gli assicuratori malattie.
Cantoni che non ne sono interessati:AG, BS, NE, SZSe in data 1.1.2015 lei ha il domicilio legale in uno di
questi Cantoni, la correzione sui premi non la riguar-
da. Lei riceve l’importo ordinario di rimborso di tasse
ambientali. L’importo è riportato in polizza.
Decisione politicaNella primavera 2014 il Parlamento ha approvato
l’articolo di legge 106 LAMal. Complessivamente
800 milioni di franchi, finanziati da Confederazione,
assicurazioni malattie e assicurati dovranno essere
ridistribuiti tra il 2015 e il 2017. Ne sono interessate
tutte le persone abitanti in Svizzera sottoposte
all’obbligo assicurativo, nonché tutte le assicura-
zioni malattie. L’entità della correzione dei premi
dipende dal rapporto tra i contributi ai costi per l’as-
sicurazione di base dei Cantoni e i loro effetti costi
per prestazioni. Ulteriori informazioni sono riportate
in www.css.ch/correzionedeipremi
In virtù di una decisione parlamentare inerente all’art. 106 LAMal, nel 2015 vi sarà una correzione dei premi tra i Cantoni. Essa riguarda gli anni dal 1996 al 2013. Cosa significa questo per gli assicurati?Testo: Stefanie Meier
Premi: supplemento o accredito?
L’ammontare del supple-
mento di premio nel suo
cantone è riportato sulla
sua polizza 2015.
Supplemento per legge
Accredito
Né supplemento né accredito
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es
CSSMagazinE 4 | 2014
Qui, Thomas Mann prese l’ispirazione per il suo capolavoro «La montagna incantata».
Per partecipare all’estrazione
Scriva la soluzione su di una cartolina
postale e la invii al seguente indirizzo:
CSS Assicurazione, cruciverba,
CSS Magazine, Tribschenstrasse 21,
Casella postale, 6002 Lucerna
Oppure invii un’e-mail a:
Il vincitore o la vincitrice sarà estrat-
to/a. Le vie legali sono escluse.
Termine d’invio è il
15 dicembre 2014.
Soluzione del cruciverba 3/14
Ci congratuliamo con la vincitrice
Monique Troutot, 2000 Neuchâtel
Lei lo sa?Metta alla prova le sue conoscenze e si aggiudichi un soggiorno presso il Waldhotel National di Arosa.
In palio vi sono due pernottamenti per
due persone nelle moderne stanze
della Chesa Silva, con ricca colazione a
buffet sino alle 11 e un’ottima cena di
cinque portate. Le esperienze culinarie
sono garantite, sia nella Stivetta, con le
tradizionali fonduta e raclette, sia nella
Kachelofa-Stübli (15 punti Gault-Mil-
lau), o con gli highlight della cucina del
ristorante.
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sciato ci si può recare direttamente
nell’oasi wellness di 1100 m², in una
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e rigenerarsi. La nostra offerta di mas-
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gramma.
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