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La Repubblica
Pagina 217
I numeri dell’occupazione: l’indagine sulle forze di lavoro
Produce stime ufficiali sul mercato del lavoro in Italia
E’ stata condotta con cadenza trimestrale a partire dal 1959 , fino al Gennaio 2003 (RTFL - Rilevazione Trimestrale delle Forze Lavoro)
Attualmente, in linea con quanto stabilito dal Consiglio dell’UE, si è passati ad una rilevazione continua (RCFL) distribuita su tutte le settimane dell’annoApplica le indicazioni di armonizzazione Eurostat
La popolazione di riferimento è costituito dai componenti (>15 anni) delle famiglie di fatto, residenti in Italia, anche se temporaneamente emigrati all'estero, che risultano iscritti alle anagrafi comunali
E’ una rilevazione campionaria Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie.
[strat]
L'intervista alla famiglia viene effettuata mediante questionario elettronico, utilizzando la somministrazione CATI e CAPI
Le informazioni vengono raccolte intervistando ogni trimestre un campione di quasi 77 mila famiglie, pari a 175 mila individui residenti in Italia
Pagina 218
Indagine sulle forze lavoroStrategia di campionamento a due stadi
Primo stadio (Comuni): I comuni sono divisi in autorappresentativi (AR) e non
autorappresentativi (NAR) Gli AR sono tutti i capoluogo di provincia o i comuni con
popolazione superiore a una soglia prefissata per ciascuna provincia; essi sono presenti nel campione in modo permanente
I NAR sono i comuni la cui popolazione è al di sotto delle soglie prefissate; essi vengono stratificati per dimensione demografica ed estratti casualmente in numero di uno per ogni strato; rimangono nel campione per periodi variabili
Secondo stadio (Famiglie) Le famiglie vengono estratte dai registri anagrafici in modo casuale
semplice, rispettando la numerosità prevista per ciascun comune ad ogni rilevazione e rimane nel campione per 15 mesi
Ogni famiglia estratta partecipa all’indagine per due trimestri consecutivi, non viene intervistata nei due trimestri successivi e partecipa poi all’indagine per altri due trimestri
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GlossarioCATI, CAPI e altre tecniche
CATI : Computer Assisted Telephon Interview CAPI: Computer Assisted Personal Interview CAWI: Computer Assisted Web interview PAPI: Paper and Pencil interview Postale Mista
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Indagine sulle forze di lavorocontenuti informativi
Ha lo scopo di determinare e quantificare tre gruppi esaustivi e mutuamente esclusivi:1- gli occupati 2- gli individui in cerca di occupazione3- gli inattivi
Gli occupati vengono suddivisi per settore di attività economica, professione, titolo di studio, genere etàPer gli individui in cerca di prima occupazione vengono rilevate le azioni di ricerca di lavoro compiute, oltre che le variabili strutturaliSulla base di questi dati è poi possibile calcolare una serie di tassi, indici riassuntivi della situazione occupazionale
Non occupati
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I concetti di “Occupato”
“Nella condizione di occupato si classificano le persone (con almeno 15 anni)che nella settimana di riferimento, quella che in generale precede la settimanain cui viene condotta l’intervista, hanno svolto almeno un’ora di lavoro inuna qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario. Nella condizionedi occupato vengono inoltre classificati coloro che, sempre nella settimana diriferimento, hanno svolto almeno un’ora di lavoro anche non retribuito nelladitta di un familiare nella quale collaborano abitualmente.”ISTAT: La nuova rilevazione sulle forze di lavoro. Contenuti, metodologie Organizzazione; Giugno 2004(RCFL)
“…le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizioneprofessionale rispondono: di possedere un’occupazione, anche senella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa(occupati dichiarati); - di essere in una condizione diversa da occupato,ma di aver effettuato almeno 1 ora di lavoro nella settimana diriferimento (altre persone con attività lavorativa).” ISTAT: Note forze di Lavoro –Media 2002. (RTFL)
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“Occupati” : costruzione dell’aggregato Indagine RCFL
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Il concetto di “non occupato” Indagine RCFL
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Il concetto di “non occupato” Indagine RCFL
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Forze lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione
Tasso di attività: si ottiene dal rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più per 100 (FL /Pop)*100Tasso di occupazione: si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più per 100 (Occ / Pop )*100Tasso di disoccupazione: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro (In cerca occ / FL )*100Tasso di disoccupazione giovanile: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione Di età compresa tra 15-24 anni e le forze di lavoro di età compresa tra 15-24 anni (In cerca occ 15-24 /FL 15-24)*100Tasso di disoccupazione di lunga durata: si ottiene dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione da 12 mesi e le forze di lavoro (In cerca occ da 12 mesi /FL)*100
Fonte: Istat, Forze lavoro
Indagine sulle forze di lavoro
Glossario: Alcuni concetti e tassi della situazione occupazionale
Pagina 226
Situazione occupazionale in Italia nei primi mesi del 2018
Pagina 227
Ad aprile 2018: la stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (+64 mila unità) Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (variazione congiunturale +0,1 p.p. rispetto al mese precedente) La stima delle persone in cerca di occupazione ad aprile registra un aumento dello 0,6% (+17 mila unità) La crescita della disoccupazione si concentra tra gli uomini Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese precedente La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni continua a diminuire sensibilmente (-74 mila unità) Il calo riguarda donne e uomini Il tasso di inattività scende al 34,0%
Fonte: ISTAT, Occupati e disoccupati (dati provvisori, aprile 2018)
Pagina 228
Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente
II trimestre 2018(migliaia di unità e % sulla popolazione residente)
Nuovi indicatori del mercato del lavoro
Forze di lavoro potenziali: inattivi che non cercano attivamente il lavoro ma sono disponibili a lavorareForze di lavoro allargate:
Occupati + disoccupati + forze di lavoro potenzialiTasso di mancata partecipazione al lavoro: (Disoccupati + forze di lavoro potenziali) / forze di lavoro allargate
Occupati
Disoccupati
Inatttividisponibili a lavorare
Altri Inatttivi
Forze lavoro
Forze lavoro potenziali
Forze lavoro allargate
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Tasso di disoccupazione e di mancata partecipazione: confronto
Fonte: Istat, RCFL 2016
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EsercizioInterpretare e commentare il grafico seguente
Fonte: BES 2016 p. 52Pagina 231
Incidenza dei disoccupati vs tasso di disoccupazione: differenze
Nel 2016 l’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari al 9,8 %. (Istat 2016)
Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 37,1% (Istat 2016)
Perché i due dati sono così diversi? Incidenza dei giovani disoccupati sulla popolazione giovanile
Disoccupati 15-24 anni / Popolazione 15-24 anni *100 Tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni
Disoccupati 15-24 anni / Forza lavoro 15-24 anni *100
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Esempio di errata interpretazione delle statistiche
E’ una informazione errata? Perché?
A luglio 2012 il tasso di disoccupazione giovanile è del 35,3%. Una testata titola:
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EsercizioInterpretare e commentare i dati della seguente
tabella
Fonte: Istat, RCFL Gennaio 2015
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Pagina 235
Cosa e quanto acquistano le famiglieL’indagine sui consumi
Rileva la struttura e il livello di spesa per consumi (alimentari, non alimentari e servizi) delle famiglie di fatto in tutte le regioni
E’ una rilevazione campionaria continua, condotta ogni mese dell’annoIl campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie
Dal 2014 è confluita nella indagine sulle spese delle famiglie che rileva sia i comportamenti di spesa che i movimenti turistici delle famiglie residenti in Italia
La rilevazione viene svolta, in accordo con Eurostat, sulla base di una classificazione armonizzata delle voci di spesa rilevate al fine di consentire il confronto tra paesi
Utilizza tre tipi di strumenti di rilevazione:
il libretto degli acquisti, auto-compilato dalla persona del nucleo familiare che si occupa maggiormente delle spese della famiglia, che rileva gli acquisti per una settimana
il taccuino degli auto-consumi dove l’intervistato annota i consumi di beni non acquistati presso mercati o negozi, ma prodotto autonomamente
il riepilogo delle spese, compilato insieme all’intervistatore che si riferisce alle spese effettuate di beni e servizi negli ultimi tre mesi. Vengono inoltre rilevati i luoghi in cui si effettuano abitualmente gli acquisti e le modalità di pagamento usate. Si rilevano anche informazioni sul reddito familiare e sul risparmio, nonché sulla percezione di disagio sociale ed economico
Pagina 236
Glossario
I consumi delle Famiglie
Consumi delle famiglie: beni e servizi acquistati oautoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propribisogni. Vi rientrano i beni che provengono dal proprio orto oazienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro aidipendenti a titolo di salario, i fitti figurativi
Fitto figurativo: alle famiglie che vivono in abitazione diproprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie diun’abitazione secondaria viene chiesto di indicare il valore delcanone mensile che potrebbero ottenere affittando l’abitazione
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Indagine sui consumi delle famiglie : i principali aggregati
Derivano da questa indagine: la spesa media mensile, ossia la spesa totale effettuata dalle
famiglie sul numero delle famiglie la spesa media effettiva, ossia la spesa totale delle famiglie per
l’acquisto di un bene/servizio sul numero di famiglie che hanno effettuato quell’acquisto
la quantità in termini assoluti o percentuali di famiglie che hanno sostenuto la spesa
Fornisce un’analisi dettagliata dei consumi e degli standard di vitadelle famiglie e dei suoi componenti e costituisce la fonte principaleper individuare: i prodotti del paniere sul quale vengono calcolati gli indici dei
prezzi al consumo le stime della povertà relativa e assoluta
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L’indice dei prezzi al consumoMisura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi,chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famigliein uno specifico annoL’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), misura l’inflazione a livello
dell’intera popolazione italiana, rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche (il tasso d’inflazione programmata)
per le famiglie di operai e impiegati (FOI), è usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato
un indice armonizzato europeo (IPCA),calcolato sull’intera popolazione italiana, ma su un paniere più ridotto, viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso e della permanenza nell’Unione monetaria
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Paniere 2017
Nel paniere utilizzato nel 2017 per ilcalcolo degli indici NIC (per l’interacollettività nazionale) e FOI (per le famigliedi operai e impiegati) figurano 1.481prodotti elementari (1.476 nel 2016),raggruppati in 920 prodotti, a loro voltaraccolti in 405 aggregati
Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzatoa livello europeo) viene invece impiegatoun paniere di 1.498 prodotti elementari(1.484 nel 2016), raggruppati in 923prodotti e 409 aggregati
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Pagina 241
Incidenza della povertà in Italia
Per le famiglie: è una percentuale che si ottiene dal rapporto tra il numero difamiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di
povertà e il totale delle famiglie residentiPer le persone: è una percentuale che si ottiene come rapporto tra il numero dipersone che vivono in famiglie povere e il totale delle persone residenti
Povertà relativa
Soglia di povertà relativa (International Standard of Poverty Line - ISPL): peruna famiglia di due componenti è pari alla spesa media per persona nel Paese,ovvero alla spesa per consumi pro capite e si ottiene dividendo la spesa totaleper consumi delle famiglie per il numero totale dei componenti). Nel 2015 questa spesa è risultata pari a 1.050,95 euro mensili Nel 2017 questa spesa è risultata pari di 1.085,22 euro mensili (+2,2%
rispetto al valore della soglia nel 2016). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o
inferiore a tale valore soglia sono classificate come povere Per famiglie di ampiezza diversa il valore della linea si ottiene applicando
un’opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie/diseconomie di scala realizzabili all’aumentare del numero di componenti
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Povertà relativa in Italia
La stima dell’incidenza della povertà assoluta viene calcolata sulla base di unasoglia di povertà che corrisponde alla spesa mensile minima necessaria peracquisire un determinato paniere di beni e servizi
Paniere: rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile
La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti,del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, definitain base all'età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia delcomune di residenza.
https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta
Definito mediante l’identificazione : delle aree di consumo relative ai bisogni primari delle voci di spesa da includere in tali aree
delle voci di spesa in termini monetari
Attenzione
Le stime della povertà assoluta non includono la povertà estrema!!!
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Povertà assoluta in Italia
Nel 2016 si stima ci siano 1milione e 619mila famiglieresidenti in condizione dipovertà assoluta (6,3% dellefamiglie residenti), nelle qualivivono 4 milioni e 742milaindividui (il 7,3% degliindividui)
Nel 2016 la povertà relativa riguarda il 10,6% delle famiglieresidenti (10,4% nel 2015), per un totale di 2 milioni 734mila, e 8 milioni 465mila individui, il 14,0% dei residenti (13,7% l’anno precedente).
Fonte: Istat, La povertà in Italia nel 2016,Statistiche report 2017
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Povertà relativa o assolutaQuanti erano i poveri in Italia nel 2016?
Povertà relativa o assolutaQuanti erano i poveri in Italia nel 2017?
Nel 2017 si stimano in povertàassoluta 1 milione e 778milafamiglie residenti (6,9% dellefamiglie) in cui vivono 5 milionie 58mila individui (8,4% per gliindividui). Rispetto al 2016 lapovertà assoluta cresce intermini sia di famiglie sia diindividui. Sono i valori più altidella serie storica, che prendeavvio dal 2005.
Nel 2017 si stimano in povertàrelativa 3 milioni 171mila famiglie residenti (12,3%, contro 10,6% nel2016), e 9 milioni 368mila individui (15,6% contro 14,0% dell’anno precedente).
Fonte: Istat, La povertà in Italia nel 2017,Statistiche report 2018
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EsercizioInterpretare e commentare i dati delle tabelle seguenti
E’ importante:1- chiarire il significato di «incidenza di povertà assoluta»2- stabilire di volta in volta quale è la base della percentuale.
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«Povertà ed esclusione sociale» Come si misura?
E’ un concetto più ampio di quello di povertà, considera:
la Deprivazione monetaria: proporzione di persone a rischio di povertà (dopo i trasferimenti sociali) utilizzando il reddito come criterio
la Deprivazione materiale: proporzione di persone che presentano almeno 4 su 9 sintomi di deprivazione operativizzata con indicatori riguardanti la mancanza di alcuni beni durevoli (telefono, tv a colori, lavatrice, automobile) e vincoli di tipo economico che non permettono alcune attività
la Vulnerabilità occupazionale: proporzione di persone che vivono in famiglie a intensità lavorativa molto bassa
Persone a rischio di povertà o esclusione :
persone che sperimentano almeno una delle situazioni individuate dai tre indicatori precedenti
Pagina 247
Povertà ed esclusione sociale in Italia
All’interno di questo aggregato
risulta pressoché stabile al 20,3% la
percentuale di individui a rischio di
povertà (era 20,6% nell’annoprecedente) mentre si riducono
sensibilmente i soggetti che vivono
in famiglie gravemente deprivate
(10,1% da 12,1%), come pure coloro
che vivono in famiglie a bassa
intensità lavorativa (11,8%, da
12,8%).
Nel 2017 si stima che il 28,9% delle persone residenti in Italia sia a rischio di povertà o di esclusione sociale secondo la definizione europea, in miglioramento rispetto al 2016 (30,0%)
Fonte: Istat, Condizioni di vita, reddito e carico sociale delle famiglie,
Comunicato stampa 6 dicembre 2018
Pagina 248
Diversi concetti…diversi indicatori…diversi indici…diversi dati… diverse informazioni…
Pagina 249
Esempio di grafico a barre multiple
Pagina 250
ApprofondimentoRappresentazioni grafiche : il grafico a nastri o a
barre multiplo
Rappresenta contemporaneamente una o più distribuzionisemplici di quantità o di frequenza di uno o più caratteriosservato/i su collettivi diversiPer una medesima modalità/carattere si hanno tante barre onastri quanti sono i collettivi osservatiUtilità:
confronto per ciascuna modalità/carattere tra le diverse frequenze/intensità con cui tale modalità è stata osservata nei differenti collettivi
Pagina 251
Condizione occupazionale
50.0
26.9
50.0
66.7
33.3
73.1
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
Lavora Non lavora e non cerca Non lavora ma cerca
Fre
qu
en
za p
erc
en
tua
le
Maschi Femmine
ApprofondimentoEsempio di uso del diagramma a barre multiplo per
rappresentare mutabili
Genere
Condizione occupazionale
Lavora
Non lavora e non
cerca
Non lavora ma
cerca
nj
pj
nj
pj
nj
pj
Maschi 22 50.0 19 33.3 7 26.9
Femmine 22 50.0 38 66.7 19 73.1
Totale 44 100.0 57 100.0 26 100.0
ADFSC - Bocci
Mutabile
Mutabile
Modalità
Modalità
Pagina 252
Disuguaglianza ed esclusione:l’indagine sul reddito e le condizioni di vita
Indagine campionaria annuale, che si inserisce in un più ampioprogetto, del Parlamento Europeo, coordinato da Eurostat: EUSILC - European Union Statistics on Income and Living ConditionsFinalizzata alla produzione e alla diffusione di statistichearmonizzate, di tipo trasversale e longitudinale, sulle condizionieconomiche e la qualità della vita dei cittadini europeiCondizioni di vita misurate attraverso il reddito che viene rilevatosia a livello individuale che familiare, attraverso domandespecifiche che consentono di misurarne separatamente le diversecomponentiPopolazione di riferimento: insieme delle famiglie residenti in Italiae dai suoi componentiDisegno campionario: panel ruotatoI dati desunti da questa indagine costituiscono la base informativaper la costruzione dei principali indicatori di disuguaglianza socialee di esclusione sociale, di tipo monetario e non-monetario
Pagina 253
Disuguaglianza ed esclusione
Parametri trasversali (ad ogni occasione di indagine):
percentuale di individui poveri: percentuale di individui il cui reddito netto familiare equivalente è inferiore al 60% del valore mediano della distribuzione
il reddito medio annuo familiare nettoParametri longitudinali (considerando due occasioni di indagineconsecutive):
la variazione netta della percentuale di famiglie povere
la variazione netta del reddito familiare medio
la percentuale di famiglie che permangono nello stato di povertà per due o più occasioni di indagine
Pagina 254
La misura della povertà monetaria secondo l’EuropaPercentuale di individui il cui reddito netto familiare equivalente è inferiore al 60% del valore mediano della distribuzione
BES, 2016, p. 65
Pagina 255
Indagini Multiscopo sulle famiglie (IMF)
Sistema di indagini campionarie, avviate a partire dal 1993, sutematiche “sociali”, sulla scia dell’esperienza maturata tra il 1987e il 1991La peculiarità di queste indagini è quella di avvalersi di indicazioniderivate direttamente dai soggetti intervistati, privilegiando il loropunto di vista su temi solo in parte ricostruibili mediantestatistiche e dati di fonte amministrativa (statistiche giudiziarie,sanitarie, culturali…)Le dichiarazioni dei soggetti su tematiche differenti introducononelle statistiche ufficiali le opinioni, le percezioni, le motivazioni deidiretti interessati, consentendo di ricostruire il senso dicomportamenti e di delineare stili di vita che caratterizzanosottogruppi di popolazioneIl sistema si articola su sette indagini sociali che copronoimportanti temi di rilevanza sociale
Pagina 256
Indagini multiscopo sulle famiglie
1994,
1999/2000,
2004-05,
2012-13
Pagina 257
Nome dell’indagine
Cadenza Tecnica di rilevazione
Anni di rilevazione
Aspetti della vita quotidiana
Annuale Papi Dal 1993 ad oggi
Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
Quinquennale Papi/Cati 1994, 1999/2000, 2004/05
I cittadini e il tempo libero (a)
Quinquennale Papi 1995, 2000, 2006
Sicurezza dei cittadini
Quinquennale Cati 1997/98, 2002, 2008
Famiglia e soggetti sociali (b)
Quinquennale Papi 1998, 2003, 2009
Uso del tempo Quinquennale Papi 1988/89, 2002/03, 2008/09
Viaggi e vacanze
Trimestrale Cati Dal 1997 ad oggi
(a) Nel 1995 l’indagine era denominata Tempo libero e cultura. (b) Nel 1998 l’indagine era denominata Famiglia, soggetti sociali e condizione dell’infanzia.
Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)
Aspetti della vita quotidiana
E’ un’indagine annuale, condotta a partire dal 1993, ad ampio spettro riguardoi contenuti rilevati, che riguardano tutti i temi specifici oggetto diapprofondimento nelle altre indagini: scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si vive; partecipazione politica e sociale salute, stili di vita rapporto con i servizi (ospedali, Asl, anagrafi…) fruizione dei mass media (tv, radio, letture di libri e quotidiani) e impiego del tempo
libero (partecipazione a spettacoli) uso delle ICT attività fisica e sportiva vacanze soddisfazione per la vita disagio
Ciascuna area tematica è indagata in termini: oggettivi (comportamenti),soggettivi (aspettative, motivazioni, valutazioni).Il disegno di campionamento è a due stadi (Comuni e Famiglie) constratificazione del primo stadioIl Campione è di circa 24.000 famiglie pari a circa 50 mila individui
Lo strumento di rilevazione è un questionario autocompilato
Pagina 258
Aspetti della vita quotidiana
Internet e gli italiani:Quante famiglie avevano l’accesso Internet da casa nel 2016?
Quante persone usavano Internet?
«Rispetto al 2015 è aumentata dal 66,2% al 69,2% la quota di famiglie chedispone di un accesso a Internet da casa. Di conseguenza le famiglie con unaconnessione a banda larga passano dal 64,4% al 67,4%. »
«Il 63,2% delle persone di 6 anni e più si è connesso alla Rete negli ultimi 12mesi (60,2% nel 2015) mentre circa il 45% accede tutti i giorni. »
In ITALIA nel 2016 il 34,9% (circa 21 milioni) di persone da 6 anni insu non sono utenti web. In particolare, tra i giovani, non si è maiconnesso il 15,3% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni (347mila persone)
Istat, CITTADINI E NUOVE TECNOLOGIE, Anno 2016, Statistiche Report
Pagina 259
Esercizio
Illustrare le caratteristiche del grafico
Quali informazioni si possono trarre?
Pagina 260
Indagini multiscopo sulle famiglie Indagini quinquennali caratteristiche delle rilevazioni
La popolazione di riferimento è costituita dalle famiglia di fatto edai singoli componenti
La strategia di campionamento è a due stadi, rispettivamentecomuni e famiglie, scelte nelle liste anagrafiche del comune
Lo strumento di rilevazione è un questionario strutturato,diversificato per indagine e somministrato secondo modalitàdifferenziate (somministrazione telefonica o autocompilazione)
Pagina 261
Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)Indagini quinquennali (1/2)
Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari (dal 1994)finalizzata alla rilevazione della percezione dello stato di salute degli intervistatie delle loro condizioni ricostruite a partire dalle loro dichiarazioni sulle malattie,gli accertamenti sanitari, il ricorso ai servizi sanitari, gli stili di vita e diprevenzione Nel 2004-2005 è stata effettuata su un campione di 60 mila famiglie
intervistate telefonicamente. L’ampliamento del campione è stato effettuatoper soddisfare i bisogni informativi a livello territoriale e consentire stimeregionali e subregionali utili alla programmazione sanitaria locale
Sicurezza dei cittadini (telefonica dal 1997) È finalizzata alla rilevazione di informazioni sul senso di sicurezza e sui fatti
criminosi realmente vissuti o temuti dai soggetti intervistati. Introduce nellestatistiche ufficiali il punto di vista delle vittime
Nel 2002 il campione complessivo dell’indagine comprende circa 60 milafamiglie (es.)
Famiglie, soggetti sociali e condizione dell’infanzia (1998) Tenta di delineare i cambiamenti nelle forme della struttura familiare (single
convivenze, famiglie ricostituite, ecc..), le reti di sostegno, la vita direlazione, coniugale
Pagina 262
Bes 2016
Indagine sulla sicurezza dei cittadini: alcuni dati
Pagina 263
Uso del tempo (dal 1988) E’ finalizzata a rilevare e ricostruire i differenti modi con
cui la quantità di tempo, a disposizione dei soggetti, vieneripartita tra usi differenti allo scopo di fornire chiaviinterpretative di diversi stili di vita (es.)
Cittadini e tempo libero (dal 1995) E’ focalizzata sulla percezione del tempo libero e sulle
attività mediali, espressive, ricreative, e creative svolte nelsuo ambito
Nel 2006 l’indagine ha interessato un campione di circa 20mila famiglie e di oltre 50.500 individui
Indagini multiscopo sulle famiglie (IMF)Indagini quinquennali (2/2)
Pagina 264
Uso del tempo: alcuni dati
Pagina 265
Indagine sull’uso delle ICTConsente di quantificare alcuni aspetti riguardanti la diffusione el’utilizzo delle ICT nelle imprese (PC, Internet, e-mail, Intranet,Extranet, modalità di connessione, presenza sul Web) e didifferenziarne le finalità di uso
Focalizzata sulle imprese italiane attive nell’industria ed in alcunisettori dei servizi
Indagine campionaria per le imprese da 10 a 249 addetti e censuariaper le grandi imprese (da 250 addetti in su) attive in alcuni settoridell’industria e dei servizi; è invece censuaria per le imprese da 10addetti in su del settore delle attività finanziarie e assicurative
Strategia di campionamento stratificato in cui gli strati sono individuatiin base all’attività economica, alla ripartizione geografica e alla classedi addetti
Strumento di rilevazione: questionario strutturato elettronicosomministrato mediante indagine postale con auto-compilazioneattraverso l’accesso personalizzato al sito web dell’Istat dedicatoall’indagine e la possibilità di richiedere un questionario cartaceo
Pagina 266