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02/07/2013
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Gloria Soavi
Vicepresidente CISMAI
Padova 30 maggio 2013
Da un welfare minore ad un welfare per i minore
Lo psicologo nell’ascolto attivo
del “minore”
�Le contraddizioni della nostra società e
cultura
�La cultura centrata sull’adulto riduce al
non ascolto
�L’ infanzia : “colui che non può parlare”
�La tutela dei “minori” fra l’enfatizzazione
del caso singolo e la minimizzazione dei
fenomeni di disagio e di violenza
all’infanzia
Gloria Soavi – Padova 30 Maggio 2013
02/07/2013
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� Interventi ad alta complessità
�Cultura della centralità del bambino
� Ineludibilità degli interventi integrati
multisciplinari ( sociale-sanitario-
educativo)
� Interventi ad alta rilevanza clinica nella
cura dei danni
� Intreccio col sistema giudiziario
�La storia di un concetto integrato di
salute mente-corpo
�L’apporto delle teorie psicologiche
� Il “sistema” persona
�La cura attraverso la relazione
�La cura come cambiamento
�Nella tutela: clinica di serie B ?
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
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� Lo psicologo è una delle
“ orecchie”
� Capacità di integrare gli
ascolti
� Complessità dei contesti:
scuola, tribunale, altri
servizi…
� Complessità delle
situazioni: bambini
famiglie comunità
famiglie sostitutive
� Complessità del disagio
e della sofferenzaGloria >Soavi 30 maggio 2013
� Bambini e adolescenti non riconosciuti nelle loro esigenze
� Che non hanno avuto spazio come persone,ma solo come oggetto,ruolo,funzione
� Hanno sperimentato una distorsione
relazionale del rapporto
� Solitudine,dolore, paura,
� impotenza
� Spesso traumatizzati
nel corpo e nell’anima
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�Trascuratezza
emotiva e fisica
�maltrattamento
psicologico
�maltrattamento
fisico
�abuso sessuale
�Violenza
famigliare
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
�Un ascolto “presuntuoso, illusorio,
autocentrato”( Foti) non riconosce che :
�-la soggettività del bambino può farsi
parola
�-che i bambini possono essere
interlocutori capaci e competenti
�-che devono essere messi nella
condizione di essere ascoltati
�-che hanno diritto ad essere ascoltati
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
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�E’ il fine e il mezzo del lavoro dello
psicologo
�E’ un ascolto professionale, competente,
che utilizza strumenti, tecniche,
regole,setting…
�E’ un ascolto attivo: accogliente,empatico,
non giudicante, condividendo le
emozioni, crea il tempo
dell’ascolto
� Parole e comportamenti che raccontano…
� Richieste di affetto, attenzione, risarcimento
� Dolore, paura, confusione, rabbia, impotenza, angoscia
� Racconti di traumi
�“Il mio papà dice che la Il mio papà dice che la Il mio papà dice che la Il mio papà dice che la mamma dice le bugie, la mamma dice le bugie, la mamma dice le bugie, la mamma dice le bugie, la mia mamma dice che il mia mamma dice che il mia mamma dice che il mia mamma dice che il papà dice le bugie, questi papà dice le bugie, questi papà dice le bugie, questi papà dice le bugie, questi due mi fanno due mi fanno due mi fanno due mi fanno confusioneconfusioneconfusioneconfusione” ” ” ”
“ aiutami ad insegnargli a aiutami ad insegnargli a aiutami ad insegnargli a aiutami ad insegnargli a stare al mondo”stare al mondo”stare al mondo”stare al mondo”
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“E’ stato come un terremoto...
l’arcobaleno è caduto, il mondo
ha perso i colori” (H. 8 anni)
� “Il bambino intrappolato in un ambiente prevaricante,si trova a dover affrontare un compito di adattamento di grave complessità. Dovrà trovare una strada per conservare un senso di fiducia in gente inaffidabile, sicurezza in un ambiente insidioso,controllo in una situazione di assoluta imprevedibilità, senso di potere in una condizione di mancanza di potere” (Herman 2006)
significa tollerare..
- L’impatto con il dolore
- L’impatto con la confusione/dissociazione
- L’impatto con la negazione
- L’impotenza
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� Che non chiedono aiuto
�Che sono stati bambini non ascoltati
� Genitorialità fragili o maltrattanti
Per valutare e sostenere percorsi
di responsabilità genitoriali
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
�Che chiedono aiuto per aiutare il
bambino
�Per decodificare i segnali di disagio
�Per comprendere le emozioni
�Per dare risposte adeguate ed aiutare a
riparare
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
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� Decodificare i segnali di disagio
�Aiuta a mettere in parole il dolore
�Aiuta a ridare significati
� Individua e attiva risorse interne
�Promuove insieme agli altri risorse
esterne
� Psicodiagnosi
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
�Ascoltare è già una prima riparazione�Da’ “dignità” a quello che ci viene detto�L’ascolto ripara le esperienze di non
ascolto sperimentate in precedenza�Permette di sperimentare un modello
diverso di relazione�Consegna una “rilettura” delle emozioni� Attiva percorsi di cura
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� Offre un “contenitore
emozionale”
� Offre un
“rispecchiamento
attivo”
� Propone “occhiali
diversi “ per leggere
la realtà
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
Promuove il cambiamento
�E’ frutto di una professionalità che si
acquisisce con serietà e impegno
�La competenza è un obbligo
�Manutenzione delle emozioni
�Confronto coi colleghi
�Supervisione
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� Come alleato del
bambino
� Come garante dei
bisogni e del diritto
alla cura sia del
bambino che della
famiglia
� Garante del
benessere dei
contesti significativi
intorno a luiGloria Soavi Padova 30 maggio 2013
�L’ascolto collettivo dei bisogni
dell’infanzia e dell’adolescenza
� Il diritto ad un ascolto personale
empatico e competente
�Dalla tutela a un sistema di tutela
�Garanzie di ascolto rispettoso ed
adeguato anche in altri contesti
( giudiziario)
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..Per essere sempre pronti ad
ascoltare
Gloria Soavi Padova 30 maggio 2013
� Biancardi,Talevi” La voce dei bambini nel percorso di tutela”( 2011)
� Bianchi, Ascoltare il minore, (2012)� Carini,Biancardi,Soavi “L’abuso sessuale
intrafamigliare”Raffaello Cortina (2001)� Di Blasio “Tra rischio e protezione”Unicopli(2005))� Herman, Guarire dal trauma (2005)� Malacrea “Trauma e riparazione”Raffaello Cortina
(1998)� Simonetta “Esperienze traumatiche di vita in età
evolutiva,(2010)