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Dal Trionfo della Morte di Palermo al Duomo di Salerno, dalla Cappella della Sindone di Guarini al “giallo” di Masaccio. Con Claudio Strinati, un viaggio “dentro” l’arte e le arti. Dieci puntate firmate da Rai Cultura, da mercoledì 13 gennaio alle 21.15 su Rai5.

Dal Trionfo della Morte di Palermo al Duomo di Salerno ... · della musica, della letteratura, del teatro o del cinema, sono facilmente inquadrabili e ... Evelina De Castro, dirigente

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Page 1: Dal Trionfo della Morte di Palermo al Duomo di Salerno ... · della musica, della letteratura, del teatro o del cinema, sono facilmente inquadrabili e ... Evelina De Castro, dirigente

Dal Trionfo della Morte di Palermo al Duomo di Salerno, dalla Cappella della Sindone di Guarini al “giallo” di Masaccio. Con Claudio Strinati, un viaggio “dentro” l’arte e le arti. Dieci puntate firmate da Rai Cultura, da mercoledì 13 gennaio alle 21.15 su Rai5.

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Una storia ininterrotta, fatta di tappe che compongono un unico mosaico: è la storia dell’Arte, raccontata da Claudio Strinati in “Strinarte”, il nuovo programma di Rai Cultura in onda da mercoledì 13 gennaio alle 21.15 su Rai5.Dieci puntate, un unico filo conduttore: la storia dell’Arte come storia delle arti, il cui contenuto e significato di volta in volta cambia e si trasforma. “La storia dell’arte – dice Claudio Strinati - è mal definita e forse mal definibile anche perché ognuno di noi ha un’idea dell’arte che non necessariamente coincide con quella dell’altro. La storia della pittura, della scultura, della musica, della letteratura, del teatro o del cinema, sono facilmente inquadrabili e circoscrivibili perché si basano su tecniche diverse, mentre quando si parla in senso generale di “storia dell’arte” si profila un concetto più nebuloso e apparentemente sfuggente”.Per questo, in ogni puntata – a partire dalla prima, dedicata all’affresco del Trionfo della Morte nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, a Palermo - Claudio Strinati individua un’opera o un artista e li va a “trovare” nei loro luoghi, per metterne in luce, con il contributo di ospiti ed esperti, gli aspetti meno noti e più controversi.Presso uno studio appositamente allestito all’interno dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, che collabora con il programma, inoltre, Strinati incontra esperti provenienti dai mondi più diverse con i quali approfondisce autori e opere, lanciando nuovi spunti di osservazione. Sempre all’interno dell’Iscr - che ospita anche la Scuola di Alta Formazione per il Restauro – lo storico dell’arte visita anche i diversi laboratori, incontrando restauratori di fama internazionale e raccogliendo informazioni precise sulle tecniche di produzione e di conservazione di un’opera, dalla scultura alla

PRESENTAZIONE

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pittura, dal mosaico all’affresco.Si comincia – mercoledì 13 gennaio - con una delle opere più importanti e misteriose dell’intero Quattrocento europeo: il Trionfo della Morte, conservato a Palazzo Abatellis, a Palermo. E’ un affresco staccato, un capolavoro eccelso di cui non si conosce l’autore e non si comprende fino in fondo il significato. Nato in un Ospedale, uno dei primi in tutta la storia dell’ Occidente , “Strinarte” ne ripercorre la vicenda da quando fu creato - intorno al 1450 - a oggi, coinvolgendo storia

dell’arte e medicina, filosofia e scienza, restauro e museo. Ospiti della puntata la professoressa Evelina De Castro, dirigente dell’assessorato Beni Culturali della Regione Sicilia; i restauratori Carlo Giantomassi e Donatella Zari; il colonnello Carlo Uberto Massimo della Regione militare Sud; il professor Luca Borghi, esperto di Storia della Medicina; Gioacchino Barbera, direttore di Palazzo Abatellis; e padre Cosimo Scordato, rettore della Chiesa di S. Francesco Saverio di Palermo e sacerdote “antimafia”.

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II - FIRENZE Il racconto del pittore.

La Trinità di Masaccio in S. Maria Novella a Firenze (1427 circa) e gli affreschi che eseguì nella Cappella Brancacci al Carmine, danno lo spunto per un viaggio alle origini del Rinascimento. In primo piano la storia, di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, Masaccio, e del suo compagno , Masolino, (una delle più strane coppie di tutta la storia dell’ arte). Masaccio, in particolare, viene “inquadrato” nel suo ambiente e nelle vicende storiche che lo coinvolsero, con una indagine sui motivi che ne provocarono la precocissima morte, un “giallo” mai risolto dagli storici. Ospiti della puntata, la professoressa Albertina Soavi, Senior Conservator dell’Iscr; il professor Enrico Garaci, Rettore dell’Università San Raffaele; gli storici dell’arte Divo Savelli e Claudio Crescentini; ed Enrico Cisnetto, editorialista ed economista.

III - URBINOIl mistero di Piero.

La Flagellazione di Piero della Francesca nella Galleria nazionale delle Marche a Urbino (1440 circa) è il fulcro della ricostruzione della vicenda di uno dei quadri più affascinanti e enigmatici del Rinascimento. Messo a paragone con un altro capolavoro del tempo, la Città ideale di autore ignoto (sempre al Museo di Urbino), il quadro di Piero della Francesca si rivela una specie di bussola con la quale orientarsi per una migliore comprensione del mondo del tempo, alle soglie della scoperta dell’ America. Ospiti della puntata, il professor Frank Dabel della Temple University Rome; la professoressa Silvia Ronchey, dell’Università di Roma Tre; e la professoressa Giulia Galotta, biologa dell’Iscr.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

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IV - ROMAIl cammino della virtù.

E’ la storia di due fratelli pittori, Taddeo e Federico Zuccari che, nel Cinquecento, creano a Roma una scuola artistica destinata a influenzare tutta l’Europa che verrà dopo. Federico Zuccari, soprattutto, è il prototipo dell’ artista moderno, estroso, trasgressivo e nello stesso tempo volto ad affermare la dignità e rilevanza sociale del mestiere dell’artista, idolatrato e detestato. Di Federico viene analizzato il ciclo di affreschi delle Storie di s. Giacinto in S. Sabina a Roma, misconosciuto capolavoro eseguito nell’anno 1600. Ospiti della puntata, monsignor Vincenzo Paglia; la storica dell’arte Cristina Acidini; il professor Antonio Vannugli dell’Università per Stranieri di Perugia; Sandro Cappelletto, critico musicale “La Stampa”; il giornalista e scrittore Oliviero Beha; il professor Julian Kliemann,

Senior Scholar – Biblioteca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell'arte.

V - MANTOVAIl mondo in movimento.La Moltiplicazione dei pani e dei pesci, gigantesco dipinto, del primo Seicento, di Domenico Fetti, uno dei più grandi pittori del Seicento europeo, ingiustamente dimenticato, è lo spunto per ripercorrere la storia di una delle Corti, quella di Mantova, più importanti e rispettate dell’ epoca. Influenzato dalla musica, della scienza , dalla letteratura moderne, dotato di una sensibilità che quasi prelude al Romanticismo dell’ Ottocento, Fetti appare un autentico gigante nella storia della cultura barocca. Ospiti ella puntata, la professoressa Daria Galateria, saggista; l’attrice Camilla Martini, che legge l’Albatro di Charles Baudelaire; l’astrologo Paolo Fox; il professore Bruno Mazzone, architetto dell’Iscr.

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VI - SALERNOIl cielo in terra.Il Duomo di Salerno, immane edificio di fondazione medievale, ci porta a una vera e propria visita in un passato remoto (il dodicesimo secolo) ricercato nei suoi elementi scientifici e artistici insieme. Approfondendo le conoscenze dei rapporti tra mondo musulmano e cristiano in quell’ epoca si conosce una civiltà progressista e ricca di interessi nei campi più svariati, smentendo molti luoghi comuni. Ospite, il professor Antonio Braca, Beni Culturali Provincia di Salerno.

VII - BOLOGNA Vincitori e vinti.Protagonista è il pittore, di origine lombarda, Pellegrino Tibaldi, uno dei massimi esponenti del “manierismo”. Partendo dalle opere da lui eseguite a Bologna, alla metà del Cinquecento, come gli affreschi nel palazzo Poggi (storie di Ulisse) e nella Cappella Poggi in Domenico, si coglie l’ insegnamento di un artista che ha ancora molto da raccontare e spiegare anche al mondo moderno, pieno di immensa dottrina e clamorose contraddizioni. Ospiti, la storica dell’arte Stefania Pasti; la professoressa Vera Fortunati, Alma Mater – Università degli studi di Bologna; Massimo Zini dell’ Accademia delle Scienze – Palazzo Poggi di Bologna; l’attore Laurence Mazzoni; e lo scrittore Raffaele La Capria.

VIII - TORINOIl lato oscuro.E’ la storia della Sindone e della Cappella della Sindone che fu costruita alla fine del Seicento dall’architetto teatino Guarino Guarini accanto al Duomo di Torino per dare un degna sede alla sbalorditiva reliquia. Nel rievocarne le innumerevoli e singolari vicende, la Sindone ci permette di conoscere e scoprire l’ opera architettonica di Guarino, scoprendo in lui una delle figure più affascinanti, visionarie, poliedriche dell’ Europa del Seicento. Ospiti della puntata, il professor Franco Cardini, della Scuola Normale Superiore; il professor

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Giorgio Muratore, architetto; il professor Giuseppe Dardanello dell’Università degli Studi di Torino; il professor Bruno Barberis, del Museo della Sindone di Torino; lo scrittore Andrea Nicolotti; e la professoressa Maria Vittoria Fontana dell’Università La Sapienza di Roma.

IX - VENEZIA Padri e Figli.E’ la storia di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, padre e figlio, entrambi pittori ed entrambi sommi artisti. L’attenzione si appunta su Giandomenico, il figlio, e sulla attività tarda del maestro tra fine Settecento e inizio Ottocento. E’ il tempo immediatamente precedente e seguente alla rivoluzione francese e alla caduta di Venezia e Giandomenico è proprio il simbolo di questo tempo lacerato e fervido, specie nell’album di disegni con la vita di Pulcinella che fece come Divertimento per i ragazzi alla fine del Settecento. Una forma di “comunicazione” che Strinati associa a esperienze contemporanee, come i

murales di Tormarancia, veri e propri affreschi capaci di parlare ai giovani di ogni estrazione sociale.Ospiti della puntata, Luca Raffaelli, scrittore ed esperto di fumetti; la storica dell’arte Annalisa Scarpa; Alberto Craievich, direttore del Museo Civico Ca’ Rezzonico; e lo psichiatra infantile Massimo Ammaniti. Oltre a loro, Stefano Folli che incontra Strinati nella Sala Maccari del Senato.

X - AREZZO Vita d’ artista.E’ la vita di Giorgio Vasari aretino vissuto nel Cinquecento, il padre della storia dell’arte, essendo stato il primo a scrivere un trattato dove veniva raccontata e spiegata la storia dell’ arte in Italia fino ai sui tempi. Valido architetto, pittore notevole, il Vasari costruì una casa nella sua città natale e lasciò ad Arezzo opere eccelse, tra cui Le Nozze di Ester e Assuero (1549), oggi nel museo nazionale, capolavoro intorno al quale ruota tutta la puntata.