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I PISA i ur1rT:r1 11LYi GIORNALE POLITICO-AMMINISTRAT [VO UFFICIALE PER GLI ATTI DEI OONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE ABBUONAMENTI: Anno, L. 10. Semestre, L. 5. l'rint'stre L 2,50. (Con aumento delle spese lwstali p( lt'stero). INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 pe linea o zio tu linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 Cs. Annunzi commerciali, industriali ec., per la 1)rilflfl pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quik- tirato; pei le ristampo successive, non inter- rotte, si fanno abbuonamenti. PUBBLICÀZIONE: Nei giornì di G1OVEDI e DOMENICA. Un numero, centesimi O. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi, piazza s. Frediano, Pisa. AVVERTENZE: L' Amministrazione, Fili Vannucchi, risponde dei soli ineassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. Aiuto XVII, num. 35. 1D(i)11FiLN ICA 1) isiaggio 1881. i I PARTE UFFICIALE COMUNE DI PISA imposta sui redditi della ricchezza mobile per gli anni 1878-79-80-81. i rende noto che a termini del- l'art. 24 della legge sulla riscossione delle imposte dirette del 20 aprile 1871, ti. 192 (serie 2a), e dell'art. 30 del re- golamento approvato con decreto reale del 25 agosto 1876, n. 3303 (serie 2), i ruoli suppletivi dell'imposta sui red- diti della ricchezza mobile per l'anno S78-79-8O-81 si trovano depositati nell' ufficio comunale e vi rimarranno per otto giorni a cominciare da oggi. Chiunque vi abbia interesse potrà esaminarli dalle ore 9 antim. alle ore 3 pom. di ciascun giorno. Il registro dei possessori dei redditi può essere esaminato presso l'agenzia delle impo- ste di Pisa negli stessi otto giorni. Gl'inscritti nel ruolo sono da que- sto giorno legalmente costituiti debitori della somma ad essi addebitata. È perciò loro obbligo di pagare 1' imposta alle seguenti scadenze: lo giugno lO agosto 1881 10 ottobre 1° dicembre Si avvertono i contribuenti che per ogni lira d' imposta scaduta e non pa- gata alla relativa scadenza s' incorre di pien diritto nella multa di cente- sirni 4. Si avvertono inoltre: lo Che entro tre mesi da questa pubbli-. cazione del ruolo possono ricorrere all' inten- dente di finanza pei- gli errori materiali, e all' intendente stesso o alle commissioni per le omissioni o le irregolarità nella notifica- Zione degli atti della procedura dell'accerta- mento (art. 100 e 107 del regolamento 24 agosto i 877, rì. 4022, serie 2.a); 2 ° Che entro lo stesso termine di tre mesi possono ricorrere alle commissioni coloro che per effetto di tacita conferma trovinsi inscritti nel ruolo per redditi che al tempo della conferma stessa o non esistevano o erano esenti dalla imposta o soggetti alla ritenuta (art. 109 del regolamento succitato); 30 Che parimenti entro il ripetuto termine di tre mesi possono ricorrere all' intendente per le cessazioni di reddito verificatesi avanti questo giorno; e che per quelle che avver- ranno in seguito l'eguale termine di mesi tre decorrerà dal giorno di ogni singola cessazione (art. I 1 0 del regolamento succitato); 40 ed ultimo. Che per i ricorsi all' auto- rità giudiziaria il termine di sei mesi, e che decorre da questa pubblicazione, del ruolo, se le quote inscritto nel medesimo sono defini- tivamente liquidate, o decorrerà dalla data della notificazione dell' ultima decisione delle commissioni, quando 1' accertamento non sia ancora oggi definitivo ( art. I i 2 del regola- mento succitato). LI reclamo in niun caso sospende l'obbligo di pagare l'imposta alle scadenze stabilite. Dalla residenza municipale. Il IO maggio 1881 Il sindaco . T. SIMONEtSLT. Imposta sui fabbricati per gli anni 1879-80-81. Si rende noto che a termini del-. l'articolo 24 della legge sulla riscos- sione delle imposte dirette del 20 aprile 1871, lì. 192 (serie 2), e del- I'art.. 30 del regolamento approvato con decreto reale del 25 agosto 1876, 11. 3303 (serie 2a), i ruoli suppletivi dell' imposta sui fabbricati per gli anni I 879-80-8 1 si trovano depositati nel- 1' ufficio comunale e vi rimarranno per otto giorni a cominciare da oggi. Chiunque vi abbia interesse potrà esaminarli dalle ore 9 antimeridiane alle ore 3 pomeridiane di ciascun giorno. 01' inscritti nel ruolo sono da que- sto giorno legalmente costituiti debitori della somma ad ognuno di essi adde- bitata, e dovranno contemporaneamente alla prossima rata che va a scadere pagare anco le rate già scadute. È perciò loro obbligo di pagare 1' imposta alle seguenti scadenze: l o giugno lo agosto lo oUobre lo dicembre Si avvertono i contribuenti che per ogni lira d'imposta scaduta e non pa- gata alla relativa scadenza s' incorre di pien diritto nella mufta di cenI. 4 ai termini dell' art. 27 di detta legge. Cootro gli errori che fossero in- corsi nei ruoli, i contribuenti, entro tre mesi dalla pubblicazione del pre- sente avviso, possono ricorrere all' in- tendente di finanza, ed entro sei mesi ai tribunali ordinari. Il reclamo in niun caso sospende l'obbligo di pagare 1' imposta alle sca- denza stabilite. Dalla residenza municipale Il 1° maggio 1881. Il sindaco A. T. SIMONELLI. Sopratasse a carico di contribuenti alle imposte dirette. A termini dell'art. 6 della legge 23 giugno 11873, n. 1444, sulle soprattasse, e dell'art. 24 della legge 20 aprile 1871 sulla riscossione delle imposte, si rende noto che nell'ufficio comunale si trovano depositati e vi rimarranno per otto giorni, a cominciare da oggi, tre ruoli speciali delle soprattasse a carico dei contribuenti all' imposta ric- chezza mobile per gli anni 1878-79-80. Cliiunqu& vi abbia interesse potrà esaminarli dalle ore 9 antimeridiane alle ore 3 pom. . - Gli inscritti nei detti ruoli speciali sono da questo giorno legalmente co- stituiti debitori della soprattassa ad ognuno di essi addebitata, e dovranno pagarla alle seguenti scadenze: lo giugno 1° agosto 1881 1 0 ottobre 10 dicembre Si avvertono gli inscritti che per ogni lira di soprattassa scaduta e non pagata alla relativa scadenza si inorre di pien diritto nella multa di cente- silni 4. Dalla residenza municipale Il lO maggio 1881. Il sindaco A. T. SIMONELLI. PARTE NON UFFICIALE NOTIZIAR1O - Non per dir cosa che tutti sanno, ma per registrare ancor noi, come cronisti, le gravi notizie che si riferiscono a Tunisi, no- tiamo che il corpo di spedizione francese nella reggenza di Tunisi tie ha passato la frontiera. Secondo quello che ce dice la France questo corpo forma tre colonne; quella di si- nistra, sotto gli ordini del generale Delebee- que, quella del centro, condotta dal generale De Brem, quella di destra, comandata dal generale Logerot. La colonna del generale Delebecque è com- posta delle tre brigate Vincendon, Gailand e Ritter, forti di 20 battaglioni di fanteria, due squadroni di cavalleria, quattro batterie d'arti- glieria e due compagnie del genio. Questo brigate occupavano ieri i campi di lJm-Tebul, E1-Ajum e di Rum-El-Suck, che sono il primo a circa 7 chilometri, l'ultimo a I 7 chilometri dalla Calle e stanno di contro alle alture occupate dai krumiri, alture la cui cresta ha una media di 5 a 600 metri e cli cui certi culmini si innalzano anco a mille metri. Questo paese è pieno di burroni, boschivo, incassato, difficilissimo, senza via di comunica- zione praticabile. I soldati dovranno dunque af- frontare grandi fatiche. BisognerÉi. che passino per gole strettissime. La colonna del centro, comandata dal go. nerale De Brem, non consta che dì 5 batta- glioni. Si terrà nella vallata della Meyerda e marcer verso la stazione di Gardimao, la prima stazione tunisina a 5 chilometri dalla frontiera. Questa brigata avrà soprattutto per scopo cli legare le due colonne estreme. La colonna di destra che dirige il generale Logerot, si compone di una brigata di fante- ria comandata da questo generale, e di una brigata di cavalleria sotto gli ordini del go- nerale Gaume. Le due brigate compongono insieme sette battaglioni di fanteria, dodici squadroni di cavalleria e cinque batterie d'ar- tiglieria. i,a colonna si è concentrata presso il confine, a Sedi Yuses Bordj che sì trova a 50 chilometri a levante di Surch-Arras. Il punto stesso di partenza cli questa colonna indica che il suo principale obiettivo dcv' es- sere Kef. Essa seguirt dunque probabilmente la valle della Mellegua, rilegandosi sulla sì- nistra colla brigata De Brem. Il movimento delle tre colonne si fart, come vedesi, di concerto. Quella di sinistra terr't a stabilire al piu presto possibile le sue relazioni col corpo di sbarco di Tabarca. Il primo obiettivo è d'isolare i krumiri privati- doli cli ogni comunicazione colle tribù che fos- sero disposte a congiungersi a loro, poi a bloc- carli. Le disposizioni ulteriori del piano di campagna dipenderanno dalle congiunture. 'Fut.. tavolta le diverse eventualità probabili sono state previste, in modo da far fronte a tutti gli eventi politici e militari. - Dall' ultima situazione dei conti al 31 dicembre 1880 apprendiamo che esistono in Italia i 40 banche popolari, con un capitale sottoscritto di lire 40,697,380; 107 società di credito ordinario con un capitale sottoscritto di lire 295,497,677,38 ; 247 banche popolari e società di credito, il cui capitale sottoscritto ascendeva a lire 336,195,057,38. Gli istituti legalmente abilitati a fare ope- razioni di credito agrario erano 13 al 31 di- cembre 1 880, e possedevano un capitale sot- toscritto di lire I 1,689,050. Otto istituti sono abilitati in Italia alle operazioni del credito fondiario, che avevano un fondo di garanzia di lire 19,750,000, e una guarentigia ipotecaria di lire 525,464,34 1,36. - È morto il generale Benedeck, il cui nome è abbastanza conosciuto in Italia. Nel tempo del dominio austriaco il generale Bo- nedeck fu tra noi, ed i nostri lettori non hanno cl'uopo sia loro ricordato come egli fosse uno dei principali capi dell'esercito austriaco, che prese parte alla battaglia di S. Martino ove si distinse per la lunga resistenza che seppe op- porre alle armi italiane e francesi. Questo suo merito gli valse il comando supremo dell'eser- cito austriaco nella guerra del 1866 contro i prussiani; ma questa volta le SUO pratiche conoscenze di vecchio soldato gli giovarono ben poco a difendersi dai generali prussiani molto a lui superiori in scienza, ed ebbe a subire, come tutti sanno, la disfatta di Sadowa. NOTIZIE PARLAMENTARI La camera dei deputati riprese i suoi la- von giovedì scorso. L'onorevole Damiani ritirò la sua mozione e fu proceduto allo svolgimento delle interpol- lanze dagli onorevoli Zeppa e Odescaichi cui risposero il presidente del consiglio e l'onore. volo ministro Depretis. Gli onorevoli interpellanti, non essendo ri- masti sodd isfatti , presentarono special i mozioni la cui discussione fu intrapresa nella seduta di venerdì e proseguì in quella di ieri. Al momento in cui scriviamo non sappiamo se la discussione ne sia stata ultimata e se abbia avuto luogo la relativa votazione. 1881. i

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  • I PISAi ur1rT:r111LYiGIORNALE POLITICO-AMMINISTRAT [VO

    UFFICIALE PER GLI ATTI DEI OONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

    ABBUONAMENTI:

    Anno, L. 10. Semestre, L. 5. l'rint'stre L 2,50.(Con aumento delle spese lwstali p( lt'stero).

    INSERZIONI:

    Nel corpo del giornale, cent. 50 pe linea ozio tu linea.

    Dopo la firma del gerente, cent. 25 Cs.Annunzi commerciali, industriali ec., per la 1)rilflfl

    pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quik-tirato; pei le ristampo successive, non inter-rotte, si fanno abbuonamenti.

    PUBBLICÀZIONE:

    Nei giornì di G1OVEDI e DOMENICA.

    Un numero, centesimi O.

    DIREZIONE:

    Nella Tipografia Vannucchi, piazza s. Frediano, Pisa.

    AVVERTENZE:

    L' Amministrazione, Fili Vannucchi, risponde dei

    soli ineassi di cui ha emesso ricevuta.I manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

    Aiuto XVII, num. 35. 1D(i)11FiLN ICA 1) isiaggio 1881.

    iI

    PARTE UFFICIALE

    COMUNE DI PISA

    imposta sui redditi della ricchezza mobileper gli anni 1878-79-80-81.

    i rende noto che a termini del-l'art. 24 della legge sulla riscossionedelle imposte dirette del 20 aprile 1871,ti. 192 (serie 2a), e dell'art. 30 del re-golamento approvato con decreto realedel 25 agosto 1876, n. 3303 (serie 2),i ruoli suppletivi dell'imposta sui red-diti della ricchezza mobile per l'annoS78-79-8O-81 si trovano depositati

    nell' ufficio comunale e vi rimarrannoper otto giorni a cominciare da oggi.

    Chiunque vi abbia interesse potràesaminarli dalle ore 9 antim. alle ore3 pom. di ciascun giorno. Il registrodei possessori dei redditi può essereesaminato presso l'agenzia delle impo-ste di Pisa negli stessi otto giorni.

    Gl'inscritti nel ruolo sono da que-sto giorno legalmente costituiti debitoridella somma ad essi addebitata.

    È perciò loro obbligo di pagare1' imposta alle seguenti scadenze:

    lo giugnolO agosto 188110 ottobre1° dicembre

    Si avvertono i contribuenti che perogni lira d' imposta scaduta e non pa-gata alla relativa scadenza s' incorredi pien diritto nella multa di cente-sirni 4.

    Si avvertono inoltre:lo Che entro tre mesi da questa pubbli-.

    cazione del ruolo possono ricorrere all' inten-dente di finanza pei- gli errori materiali, eall' intendente stesso o alle commissioni perle omissioni o le irregolarità nella notifica-Zione degli atti della procedura dell'accerta-mento (art. 100 e 107 del regolamento 24agosto i 877, rì. 4022, serie 2.a);

    2° Che entro lo stesso termine di tremesi possono ricorrere alle commissioni coloroche per effetto di tacita conferma trovinsiinscritti nel ruolo per redditi che al tempodella conferma stessa o non esistevano o eranoesenti dalla imposta o soggetti alla ritenuta(art. 109 del regolamento succitato);

    30 Che parimenti entro il ripetuto terminedi tre mesi possono ricorrere all' intendenteper le cessazioni di reddito verificatesi avantiquesto giorno; e che per quelle che avver-ranno in seguito l'eguale termine di mesi tredecorrerà dal giorno di ogni singola cessazione(art. I 1 0 del regolamento succitato);

    40 ed ultimo. Che per i ricorsi all' auto-rità giudiziaria il termine di sei mesi, e chedecorre da questa pubblicazione, del ruolo, sele quote inscritto nel medesimo sono defini-tivamente liquidate, o decorrerà dalla datadella notificazione dell' ultima decisione dellecommissioni, quando 1' accertamento non siaancora oggi definitivo ( art. I i 2 del regola-mento succitato).

    LI reclamo in niun caso sospende l'obbligodi pagare l'imposta alle scadenze stabilite.

    Dalla residenza municipale.Il IO maggio 1881

    Il sindaco. T. SIMONEtSLT.

    Imposta sui fabbricatiper gli anni 1879-80-81.

    Si rende noto che a termini del-.l'articolo 24 della legge sulla riscos-sione delle imposte dirette del 20aprile 1871, lì. 192 (serie 2), e del-I'art.. 30 del regolamento approvatocon decreto reale del 25 agosto 1876,11. 3303 (serie 2a), i ruoli suppletividell' imposta sui fabbricati per gli anniI 879-80-8 1 si trovano depositati nel-1' ufficio comunale e vi rimarranno perotto giorni a cominciare da oggi.

    Chiunque vi abbia interesse potràesaminarli dalle ore 9 antimeridianealle ore 3 pomeridiane di ciascungiorno.

    01' inscritti nel ruolo sono da que-sto giorno legalmente costituiti debitoridella somma ad ognuno di essi adde-bitata, e dovranno contemporaneamentealla prossima rata che va a scaderepagare anco le rate già scadute.

    È perciò loro obbligo di pagare1' imposta alle seguenti scadenze:

    l o giugnolo agostolo oUobrelo dicembre

    Si avvertono i contribuenti che perogni lira d'imposta scaduta e non pa-gata alla relativa scadenza s' incorredi pien diritto nella mufta di cenI. 4ai termini dell' art. 27 di detta legge.

    Cootro gli errori che fossero in-corsi nei ruoli, i contribuenti, entrotre mesi dalla pubblicazione del pre-sente avviso, possono ricorrere all' in-tendente di finanza, ed entro sei mesiai tribunali ordinari.

    Il reclamo in niun caso sospendel'obbligo di pagare 1' imposta alle sca-denza stabilite.

    Dalla residenza municipaleIl 1° maggio 1881.

    Il sindacoA. T. SIMONELLI.

    Sopratasse a carico di contribuentialle imposte dirette.

    A termini dell'art. 6 della legge 23giugno 11873, n. 1444, sulle soprattasse,e dell'art. 24 della legge 20 aprile1871 sulla riscossione delle imposte, sirende noto che nell'ufficio comunalesi trovano depositati e vi rimarrannoper otto giorni, a cominciare da oggi,tre ruoli speciali delle soprattasse a

    carico dei contribuenti all' imposta ric-chezza mobile per gli anni 1878-79-80.

    Cliiunqu& vi abbia interesse potràesaminarli dalle ore 9 antimeridianealle ore 3 pom. . -

    Gli inscritti nei detti ruoli specialisono da questo giorno legalmente co-stituiti debitori della soprattassa adognuno di essi addebitata, e dovrannopagarla alle seguenti scadenze:

    lo giugno1° agosto 18811 0 ottobre10 dicembre

    Si avvertono gli inscritti che perogni lira di soprattassa scaduta e nonpagata alla relativa scadenza si inorredi pien diritto nella multa di cente-silni 4.

    Dalla residenza municipaleIl lO maggio 1881.

    Il sindacoA. T. SIMONELLI.

    PARTE NON UFFICIALE

    NOTIZIAR1O

    - Non per dir cosa che tutti sanno, ma

    per registrare ancor noi, come cronisti, legravi notizie che si riferiscono a Tunisi, no-tiamo che il corpo di spedizione francese nellareggenza di Tunisi tie ha passato la frontiera.

    Secondo quello che ce dice la Francequesto corpo forma tre colonne; quella di si-nistra, sotto gli ordini del generale Delebee-que, quella del centro, condotta dal generaleDe Brem, quella di destra, comandata dalgenerale Logerot.

    La colonna del generale Delebecque è com-posta delle tre brigate Vincendon, Gailand eRitter, forti di 20 battaglioni di fanteria, duesquadroni di cavalleria, quattro batterie d'arti-glieria e due compagnie del genio.

    Questo brigate occupavano ieri i campi dilJm-Tebul, E1-Ajum e di Rum-El-Suck, chesono il primo a circa 7 chilometri, l'ultimo aI 7 chilometri dalla Calle e stanno di controalle alture occupate dai krumiri, alture la cuicresta ha una media di 5 a 600 metri e clicui certi culmini si innalzano anco a millemetri.

    Questo paese è pieno di burroni, boschivo,incassato, difficilissimo, senza via di comunica-zione praticabile. I soldati dovranno dunque af-frontare grandi fatiche. BisognerÉi. che passinoper gole strettissime.

    La colonna del centro, comandata dal go.nerale De Brem, non consta che dì 5 batta-glioni. Si terrà nella vallata della Meyerda emarcer verso la stazione di Gardimao, laprima stazione tunisina a 5 chilometri dallafrontiera. Questa brigata avrà soprattutto perscopo cli legare le due colonne estreme.

    La colonna di destra che dirige il generaleLogerot, si compone di una brigata di fante-ria comandata da questo generale, e di unabrigata di cavalleria sotto gli ordini del go-nerale Gaume. Le due brigate compongonoinsieme sette battaglioni di fanteria, dodici

    squadroni di cavalleria e cinque batterie d'ar-tiglieria. i,a colonna si è concentrata pressoil confine, a Sedi Yuses Bordj che sì trovaa 50 chilometri a levante di Surch-Arras. Ilpunto stesso di partenza cli questa colonnaindica che il suo principale obiettivo dcv' es-sere Kef. Essa seguirt dunque probabilmentela valle della Mellegua, rilegandosi sulla sì-nistra colla brigata De Brem.

    Il movimento delle tre colonne si fart,come vedesi, di concerto. Quella di sinistraterr't a stabilire al piu presto possibile le suerelazioni col corpo di sbarco di Tabarca. Ilprimo obiettivo è d'isolare i krumiri privati-doli cli ogni comunicazione colle tribù che fos-sero disposte a congiungersi a loro, poi a bloc-carli. Le disposizioni ulteriori del piano dicampagna dipenderanno dalle congiunture. 'Fut..tavolta le diverse eventualità probabili sonostate previste, in modo da far fronte a tuttigli eventi politici e militari.

    - Dall' ultima situazione dei conti al 31dicembre 1880 apprendiamo che esistono inItalia i 40 banche popolari, con un capitalesottoscritto di lire 40,697,380; 107 societàdi credito ordinario con un capitale sottoscrittodi lire 295,497,677,38 ; 247 banche popolarie società di credito, il cui capitale sottoscrittoascendeva a lire 336,195,057,38.

    Gli istituti legalmente abilitati a fare ope-razioni di credito agrario erano 13 al 31 di-cembre 1 880, e possedevano un capitale sot-toscritto di lire I 1,689,050.

    Otto istituti sono abilitati in Italia alleoperazioni del credito fondiario, che avevanoun fondo di garanzia di lire 19,750,000, e unaguarentigia ipotecaria di lire 525,464,34 1,36.

    - È morto il generale Benedeck, il cuinome è abbastanza conosciuto in Italia. Neltempo del dominio austriaco il generale Bo-nedeck fu tra noi, ed i nostri lettori non hannocl'uopo sia loro ricordato come egli fosse unodei principali capi dell'esercito austriaco, cheprese parte alla battaglia di S. Martino ovesi distinse per la lunga resistenza che seppe op-porre alle armi italiane e francesi. Questo suomerito gli valse il comando supremo dell'eser-cito austriaco nella guerra del 1866 contro iprussiani; ma questa volta le SUO praticheconoscenze di vecchio soldato gli giovaronoben poco a difendersi dai generali prussianimolto a lui superiori in scienza, ed ebbe asubire, come tutti sanno, la disfatta di Sadowa.

    NOTIZIE PARLAMENTARI

    La camera dei deputati riprese i suoi la-von giovedì scorso.

    L'onorevole Damiani ritirò la sua mozionee fu proceduto allo svolgimento delle interpol-lanze dagli onorevoli Zeppa e Odescaichi cuirisposero il presidente del consiglio e l'onore.volo ministro Depretis.

    Gli onorevoli interpellanti, non essendo ri-masti sodd isfatti , presentarono special i mozionila cui discussione fu intrapresa nella sedutadi venerdì e proseguì in quella di ieri.

    Al momento in cui scriviamo non sappiamose la discussione ne sia stata ultimata e seabbia avuto luogo la relativa votazione.

    1881.

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  • IL PREZZO DEL SALEsale s'accingono, non facile; per compierlaoccorre prevedere e prevenire tutte le diffi-coltt affine di persistere poi con costanza in-vincibile nel proposito di superarle.

    Se la pubblica opinione vorrà, come avvienenei paesi liberi, cooperare a jueste patriotticointendinienLo, il popolo italiano potrà prestoveder coronata da felice successo questa mi-ziativa la quale corrisponde a quello che nepensano e strenuamente sostengono pensatorie filantropi, ed diretta a venire in soccorsodi tanti lavoratori sofferenti, i quali in mezzoalle fatiche dell'agricoltura e delle manifatturesono costretti a restringere soverchiamenteper sè e per i propri figli il consumo di unasostanza della quale tanto si avvantaggia l'ti-mana salute.

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    Deputati che siedono in varie parti dellacamera, si sono stretti insieme senza alcunoscopo politico, senza preoccupazione alcuna dipartito, affine di promuovere e sostenere lagraduale abolizione della tassa del sale, spintia ciò da sentimenti umanitari, da ragioni igie-niche, da affetto vivo e sincero per le classipiù sofferenti del popolo italiano, e (lallo amoreche portano allo incremento economico dellapatria nostra.

    Il comitato è presieduto dall'ori. GiuseppeMossi clic può dirsi l'apostolo di questo ribassoed composto dagli onorevoli Boselli Paolo,Foppoli Carlo, Fortunato Giu sti no, I,uzzattiLuigi, Sanguinetti Adolfo, Sonnino Sidney,Sperino Carlo e Suardo Alessio.

    I fautori di questa abolizione persuasi chegiovi ed urga alleviare gradualmente il pesodi questo balzello e dare alla nostra gricol-tura gli elementi necesSari perchè essa, cheè la prima fra le produioni italiane, possasvolgersi e prosperare, non dimenticarono peròe non dimenticheranno mai, che tanto beiie-fizio deve conseguirsi senza ritardare il com-pimento di alcuna fra le riforme economichee finanziarie, già approvate dal parlamento,senza perturbare il pareggio del bilancio dellostato; pareggio faticosamente raggi unto contanti sacritizi, e nel quale sta la garanzia delladignità e della grandezza della nazione, nonche il principale argomento dei suoi progressieconomici e civili.

    La formula delle adesioni raccolte nellacamera dei deputati è la seguente:

    « I sottoscritti deputati mossi dal soloimpulso di una idea urrianitaria, che insiemeli collega, senza distinzione e preoccupazionedi parte politica, dichiarano di consentire nellaabolizione graduale della tassa del sale, col-1' impegno di non perturbare il pareggio delbilancio: e a tale uopo confermano al comitato,eletto nell'adunanza del primo aprile, l'incarico,traendo lume e consiglio dalla pubblica opi-nione, di preparare gli studi e le proposteconducenti al fine desiderato ».

    Il comitato, adunatosi nell' 8 aprile correntel'avvisò innanzi tutto necessari o i m prenderestudi, i quali preparino gli elementi, deternii-nino i modi, assicurino gli effetti dell' operasua, e deliberò doversi ricercare

    I fatti statistici, igienici ed economici chesi riferiscono al consumo del sale, così peruso dell' uomo, come per uso dell' agricolturae delle industrie agrarie e manifattrici;

    Quale debba essere la misura della prima(liminuzione a proporsi nella tassa del sale ein qua! periodo di tempo possa prevedersi chel'aumento progressivo del consumo compensìper intiero le diminuzioni che si operino nellatassa;

    Quali migliorie occorra ottenere nella fab-bricaziorìe del sale agrario;

    Con quali modi si abbia a provvedere alrisarcimento nel bilancio dello stato della per-dita cagionata rer la graduale abolizione dellatassa del sale, proponendo a tale scopo eco-nomie energiche, pronte, valevoli ad introdurredesiderate ed opportune riforme nelle pubbli-che amministrazioni ed ispirate dal programmadi un largo e sapiente discentramento, d'ondetraggano forza e operosità nuova le autonomielocali e l'iniziativa locale dei cittadini; ccl ovequeste economie non si possano effettuare su-bito e quanto basti pci' serbare del tutto mal-terato il pareggio della pubblica finanza, mercòquali lievi o razionali trasformazioni di tributisi possa alleviare il carico, così grave ed esi-ziale alle popolazioni, (Iella tassa del sale, so-sti tuenilo temporaneamente ad esso qualchealtra entrata chiesta ai consumi voluttuari oalla minuta vendita di quelle bevande alcooli-clic, esclusi i vini sotto qualsiasi forma dltassazione, le quali nuocciono alla salute, alcuore o al risparmio del popolo.

    L'opera, cui i promotori e i propugnatoritutti dell' abolizione graduale della tassa del

    « Io fui invitato ad assistere a una lorobattaglia e mi ci divertii.

    « I soddogallas sono cristiani cofti, il lorocapo mi sorprese per la sua rettitudine e tat-tica militare. Io era ben in errore credendoche colà facessero la guerra con metodi affattoprimitivi.

    Il Bianchi qui descrisse dei movimenti mi-litari dei gallas.

    « Passai dopo in Cadena, poi che ebbinotizie allarnianti di Cecchi e Chiarini e chepotei constatare che re Menelik aveva falsa-mente smentite le prime notizie.

    « Mi recai a un mercato per vedere sepotevo ottenere qualche risultato; ma abban-donato anche dai miei servi, dovetti ritirarmi.Provai la perfidia di Menelik allora, e fattosta che io stesso fui fatto prigioniero; eroperò trattato benissimo, ma non potevo muo..vermi di lì.

    « Aveva in niente che, se Cecclii e Chia-rini fossero periti entrambi, le spedizioni ita-liane sarebbero state screditate per il loroinsuccesso. Riuscì a fuggire, con astuzia; rag-giunsi il campo di Oreras, poi ritornai a An-totto, dove trovai Antinori. Non fidando in teMenelik, mi volsi a Goggiam, ove entrai inuno stato poco consolante; ero solo con unarchibugio, senza roba, che aveva perduta inun fiume. Qui descrive il paese, che dice stu-pendo, profumato e interessante assai geolo-gi camente.

    Il capo di Goggiam, uomo di cuore, siimpietosì del mio stato, ma si oppose allamia partenza, e solo dietro la mia insistenzami offerse di spedii-e un corriere a Ghera intraccia (li Chiarini e Cecchi. In fatto egli vo-leva tenermi ben guardato.

    Egli scrisse alla regina di Ghera che ilbianco da lei tenuto era ricercato da un suofratello, e lo rendesse, con minaccia, altri.-menti, di guerra.

    « Io non gli credeva tuttavia troppo, escrissi a re Giovanni. Più tardi dovetti con-vincermi che quel capo aveva agito da uomoschietto. Un di mi partecipò clic mi avrebbefatto veder Cecchi. Immaginate la mia gioia.Mi posi in sella e dopo quindici giorni, 1' 1 1settembre incontrai Cecchi alla Baj, ma sul-l'altra sponda. Cecchi era vestito all'indigena,tra altri gallas, e non lo poteva distinguere,non avendo cannocchiale. Gli gridai: sei tuCecchi? ed egli mi rispose di sì. Così comin-ciò tra noi un colloquio interrotto le millevolte da rumori diversi e dalle schioppettatedei gallas.

    « Dovetti stare un mese prima di poterpassare il fiume e stringere la mano a Cecchi,e ad Antonelli che dallo Scioa era frattanto ve-noto per rendere soccorso- a (Jecchi e a me.

    Antonelli è il solo italiano che abbia per-corso il Mecciagalla.

    Il Bianchi parlò qui ilei diversi paesi deigallas sotto l'aspetto geologico e della possi-bilità più o meno effettiva di attivarvi deicommerci.

    « Coli' Antonelli, e il Cecchi passammonella mia casa nel Damot, paese poco cono-sciuto, checonfina ad occidente coi sangalla.

    « A. Damot passammo un mese allegra-niente col!' Antoneili; e se mi rimisi in per-fetta salute, lo devo all'Antonelli.

    « Ebbi là una lettera del marchese Anti-non che ci aspettava. Antonelli e Cecchi ac-cettarono l'invito; io invece dovetti partire perMassaua per raccogliere dei regali da offrirea re Giovanni, clic li aspettava. Ma trovaipure un ordine di ritornare in Europa, cosache come italiano, lo confesso, m'è spiaciuta,benché personalmente mi rallegrasse. S' erapromesso a re Giovanni di portargli quei re-gali, e il mancare alle promesse è seaspreuna brutta cosa, che poi in questo caso po-teva nuocere al credito italiano. Spei'o peròche altri potra mantenerla e mostrare a reGiovanrìi che noi sappiamo attenere ».

    « Fu detto clic un viaggiatore il qualenarri dei suoi viaggi, deve raccogliere comein tin mazzo di fiori tutto il bello che vide,e lasciare da parte il resto. Io non ho l'artedi farvi un bel mazzo, ma procurerò tuttaviadi non presentarvi delle spine, pentito comesono di essere stato 1' altro giorno poco gar-bato verso un giornale di una città che mifece tante gentilezze.

    « Non parlerò della spedizione di cui feciparte, e della quale ho git reso conto al co-mutato della societa d'esplorazione. Nè parleròdell' Abissinia, della quale molti hanno giàscritto.

    « Partito nel novembre 78, ero in Abis-sinia nel giugno 79, epoca delle grandi pioggie.Cessate queste, partii per lo Scioa. Non videscriverò analiticamente il paese, sarebbe unimpegno troppo forte, nè avrei tempo, nellospazio di una conferenza, per farlo.

    « Il paese di Magdala è bello, ma nonpe clii ami la vita delle nostre città; è bruttoquando si voglia riguardarlo con idee di coni-mercio per 1' interno. Io ho tolto le illusionidi una pronta esportazione, e su di ciò par-lai in altre occasioni.

    « Magdala rammenta una delle più bellepagine della storia del paese di cui mi occupo.E un picco, irto, e ferma 1' attenzione comefenomeno geologico.

    « li re Giovanni, successore (li rr eodoro,

    è un nonio di mente, più forse che di cuore.E un ingegno eccezionale, per quel paese. Ilmio amico Vigoni scrisse già di lui esatta-mente.

    « L'altopiano Vologalla, sterile come tuttigli altipiani dell' Etiopia, fu da me attraver-sato. Esso conduce con sconsolante monotoniaall'alte Scioa. Dall' alto Scioa il quadro dellanatura cambia affatto. Quivi arrivai il primogennaio 1880, e fu un giorno per me di emo-zione. Ero solo da qualche tempo e sapevoche doveva trovarmi coji Antinori, Martini eAntonelli.

    « Da una parte aveva lo spettacolo deso-lante e arido delle pianure, dall'altra la pitto-i'esca valle di Ouas. Là trovai i miei colleghiitaliani.

    « Mi trattenni il tempo necessario perordinare le cose mie e corrispondere al nian-dato affidatomi.

    « Giunto allo Scioa, trovai che le notiziesparse sul conto di Chiarini e Cecchi eranosmentite formalmente dal re Menelik.

    « Nel febbraio partii e entrai nel paese delSoddogalla, pure tributario del re Menelik.Quelle tribù erano in guerra. Io era coi mieiservi, armati di lancia. Vidi delle squadre digalhts correre rapidamente, radunarsi con mi-rabile prontezza. Io ebbi con essi buoni rap-porti, poiché potei facilmente persuaderli chenoii intendevo certo far loro la guerra e poteipassare oltre. (Uaritci).

    « Mi colpì assai colà la coltivazione delleMusa insettis, il così detto albero del pane.Quella pianta non fruttifica, o almeno assairaramente. Quando ha 5 o 6 anni viene ta-gliata al suolo. Il ceppo dà nuovi rampolli, ilresto del cespo dà delle foglie verdi, conte-nenti un midollo che si traduce in una pastache è di diversa qualità, secondo che la fogliaè esterna o interna; e così si fanno diversequalità di pane. Dopo però dei processi spe-ciali, e previ i seppellimenti dei midolli per3 anni. Così non ci vogliono meno di 9 o 10anni per fare colà il pane ! (ilarità).

    « I gallas in generale non sono ostili aglieuropei, o fraugi, come dicono essi. Anzi nehanno una paura mista a rispetto, perché ibianchi, dicono, hanno dei potenti talismani,che fanno morire la gente. (Ilarità).

    « Io mi ci trovai benissimo in quel paese,vi incontrai persino troppa espansione.

    « I bouraghet (tribù galla) erano in guerracon alti-i gallas, e hanno una strategia inge-gnosa. Colà già si fa la guerra per qualchemandra rubata; qualche volta per una donna.

    - (Ilarità).

    LA CONFERENZA MONETARIA

    Il Diritto ha da Parigi:« La speranza che si nutriva dapprincipio

    che la conferenza potesse compiere in brevetempo i suoi lavori non sembra verificarsi.Come vi è noto, la conferenza monetaria in-ternaz ionale aveva incaricato una commissionecomposta di un delegato per stato, di formu-lare un nuovo questionario. Ieri appunto lacommissione si raccolse per la prima volta.Tutti gli stati intervenuti alla cÒnferenza eranorappresentati; l'italia lo era dall'oii. Luzzatti.Mancavano soltanto gli inglesi non per ancogiunti.

    « La seduta fu aperta dal dottor Kern,ministro plenipotenziario svizzero, e decanoper ete; si propose dai delegati di confermarelui a presidente. Ma egli declinò l'onore, de -signando a quell' ufficio il Cernusclii, che èl'anima e il promotore della conferenza, e chealla risoluzione della questione monetaria hadedicato il suo immenso ingegno, la sua mm-mensa attivite. Ma l'on. Cernuschi sorse allasua volta ringraziando, e rifiutando, poichédesidera prendere parte attiva alla discussione.Egli propose perciò che si concentrassero ivoti sul signor Vrolik, delegato dei PaesiBassi, e tal proposta fu votata all'unanimità.

    « Si discusse circa il modo con cui do-vrehbe la commissione procedere ai proprilavori : potevasi scegliere fra due sistemi : oche ogni delegato presentasse un progetto diquestionario, ovvero deferire ad una sotto-commissione l'incarico di fbrmular il progettostesso. Prevalse, naturalmente, questa secondaproposta che facilitava di assai il lavoro. Fu-rono pertanto incaricati i signori Enrico Cer-nuschi, uno dei delegati francesi ed il signorDaua Horton, pregiato scrittore di cose mo-netarie e delegato americano, di compilarel'avant projet di questionario.

    « Così trascorrerà per lo meno una setti-mana prima che la commissione del questio-nano sia in grado, esaminata 1' opera deglionorevoli Cernuschi e Daua Horton, di deli-berare il questionario definitivo su cui discu-tert la conferenza. Siamo quindi in un primoperiodo preparatorio, trascorso il quale si po-trauno meglio delineare le tendenze e le aspi-razioni dei vari stati ».

    L' Italia all' estero

    Mentre sotto questa rubrica abbiamo spessoriportato notizie dalle quali apparisce quantoall'estero venga tenuto alto l'onore italiano dainostri connazionali, crediamo oggi opportunodi riprodurre i brani principali della confe-renza tenuta a Milano dal signor GustavoBianchi e nella quale rende conto del suoviaggio in Africa.

    Questa lettura non sarà priva di interesse:« Io non sono un oratore, egli disse, e in

    questo momento io penso che se manderetein Africa degli scienziati, avrete da essi delleeloquentì conferenze; da me non potrete avereche parole molto semplici.

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    EMILIO DE GIRARDIN

    È morto a Parigi iì decano dei giornalistifrancesi, l'uomo che con la sua penna fu avolta a volta difensore di tutte le più gene-rose utopie e delle più patenti usurpazioni.

    Emilio De Girarclin era nato in Svizzerada genitori legalmente ignoti. Il suo stato ci-vile che gli dà per genitori dei personaggi

    immaginari lo fa nascere al 22 giugno 1806,ma l'atto di notorietà che egli ha dovuto so-stituire più tardi a questa falsa dichiarazioneporta l'anno della sua nascita al 1802.

    Egli si presentò nel mondo col nome diEmilio Delamothe, e con questo nome fu chia-mato quando copriva un modesto impiego inun banco. Nel 1827 rivendicÒ per suo padreil generale De Girardin, ne assunse il nome,e con questo segnò il suo primo scritto umile,dove sotto forma di romanzo raccontò la storiadella sua nascita e dei suoi primi anni.

    De Girardin cominciò nel 1828 a fondaregiornali, ed è lungo, itingo 1' elenco dei gior-nali che egli creò. Il suo primo esordire nellastampa periodica avvenne col Ladro, poila

    Moda, poi il Giornale delle conoscenze utili,

    il Giornale dei maestri. il Museo (lelle fami-glie, il Panteon letterario, ecc. ecc.

    La sua attività era febbrile. Nel 1834 glisi schiusero le porte del parlamento; e nel

    I 836 pubblicò La Presse organo del partitoconservatore.

    Girardin fu con tutti i partiti : era la suanatura, il suo amore sincero alle idee gene-rose che lo portava ad allearsi con chi dicevao era in grado di effettuarle.

    Non per calcolo fu bonapartista con Na-poleone III, repubblicano con Thiers; conser-vando nonostante la sua indipendenza chesotto 1' impero scontò con gravi multe, sottola repubblica con velenose accuse.

    Dalla Presse che a varie riprese diressee abbandonò nel 1866 passò a dirigere laLiberU che in pochi giorni ebbe una tiraturadi 60 mila copie.

    Attualmente d irigeva la France.Ha scritto di tutto con uzi vigore giova-

    nile, uno spirito scintillante, una parola bnl-lante; lo si può considerare il primo pubbli-cista della Francia moderna.

    Ha scritto di politica e di ammiuistrazione,di letteratura e d'arte, commedie e tesi so-ciali.

    L' ultimo suo scritto è quello in rispostaa Dumas: Le donne che votano e le donneche uccidono. Ricordiamo ciò che egli seri-veva in queste pagine che no il testamentodella sua lunga ed avventurosa vita, e chesono la sua giustificazione. « Al pubblicistanon si possono rimproverare le sue evoluzionise egli si fa l'apostolo delle questioni che in-teressano il popolo, il precursore delle ideenuove e le discute e le sostiene con convin-zione ».

    La sua morte lascia un vuoto sensibilenel giornalismo francese.

    Una particolaritt curiosa. Il Girardin sicompiaceva di dirsi discendente da famigliafiorentina, da un ramo cioè dei Gherardini.

    L'avvenire della Patti.

    Un collaboratore del Voltaire, che ha avutoun colloquio con la Patti, racconta come essagli abbia esposti i suoi intendimenti pd futuro.La Patti si sarebbe espressa così:

    « Ora che mi sono disfatta del lugubrecastello inglese, ove avrei finito col prenderelo spleen, mi sento più leggiera e mi accingoad imprendere il giro del nuovo mondo. Sì, stoper andare in America a fare anch' io la SaraBernhardt (quest'attrice famosa ha di gia gua-dagnato somme favolose ). Noi partiremo su-bito dopo la stagione di Londra; se per altro

    riusciamo ad intenderci con uno dei numerosiimpresari che si disputano il favore di battermoneta con noi. Poi, quando avrò percorsatutta l'America, dalle cascate del Niagara finoalle parti d' oro della California, farò il girodi addio in tutte le città del vecchio mondo,ove mi è stata fatta così bella accoglienza.Così mi ritirerò in piena gloria, e sarà perdavvero, ve 1' assicuro io. Giacchè non voglioche si possa mai dire: la povera A.delina nonè più che 1' ombra di sè stessa — Oh ! no,soggiunse con energia, non voglio che si possamai dire questo di me ».

    - Come gi annunziamrno, oggiavrà luogo in una sala del R. TeatroNuovo, il concerto musicale dato avantaggio dei dauneggiati di Casamic-ciola a cura del comitato di soccorsogii. costituitosi.

    Non possiamo far conoscere ai no-stni lettori il programma perchè nonci è stato fino ad ora comunicato: con-fermiamo però quello che già dicem-mo, che cioè al concerto prenderannoparte alcune distinte signore.

    *— Richiamiamo i' attenzione del

    pubblico sopra le seguenti avvertenzeche ci vengono comunicate dalla dire-zione delle regie poste, intorno allafrancatura delle cornispondenze perl'Argentina e l'Uruguay.

    Di frequente si nota che le corri-spondenze spedite dall'Italia per le re-pubbliche dell'America del sud (Argen-tina ed Uruguay) sono francate consoli 25 centesimi per porto di letterasemplice e centesimi 5 per porto sem-plice di stampe. indotti probabilmentei mittenti in errore da ciò che quelloaffrancamento basta per le corrispon-clenze spedite nella repubblica degliStati uniti dell'America del nord.

    Invece la tassa di francatura dellecorrispondenze dirette nelle repubblichedell'Argentina e dell'Uruguay è fissataa centesimi 40 per ogni lettera sem-plice, cioè non eccedente il peso digrammi 15, ed a centesimi 10 per igiornali e le stampe non eccedenti ilpeso di 50 grammi.

    La insufficenza di fraucatura puòessere cagione di rifiuto e rinvio ditali cornispondenze per la ragione chele medesime sono a destino gravatedel doppio del complemento mancantealla tassa.

    - Pubhlichianmio volentieri la se-guente lettera, che fu già trasmessadall' uffizio del R. provveditore aglistudi nelle provincie di Pisa e Livorno,al direttore della Scuola.farniglia inVal d'Era (vedi n. 30 deI nostro gior-nale).

    « Pisa, 8 aprile 1881.« Egregio sig. professore

    « Unito alla presente V. S. riceve ilpermesso di aprire la Scuola-famigliain Vai d'Era presso le colline pisane.

    « Convinto che ella inizia in To-scana quell'opera educatrice di famigliadella quale abbiam bisogno, le auguroche il paese l'intenda e secondi i no-bili sfòrzi della 5. V.

    « Il R. provveditore agli studi« MARINELLI ».

    *Associazione di mutuo soccorso

    ed istruzione fra gli operai in. Pisa.— Sesto elenco delle offerte ricevuteper la sottoscrizione iniziata dalla dettaassociazione col programula I O marzo1881.

    Riporto dal ii. 32 del 2 1 aprile I. 410,00Nota n. 257. Bonolli Angiolo ne-

    goziante. » 2,00Nota n. 270. Libreria Giannelli.

    (A.vv. Anacleto Giovannetti).. » 1,00Nota n. 254. Marconi Leopoldo ne-

    goziante . » 2,00Nota n. 49. Demott fratelli rap-

    presentantì la ditta Gross » 3,00Nota n. 342. Caffè Meliani » 0,50

    Nota n. I 29. N. N. » 0,50Note n. 284 e n. 60. Farmacia Petri

    e Matteucci Aldobrando » 5,00Nota n. 253. Proprietario del bazar

    La Concorrenza » 1,00

    (Segue). L. 431,00Si rinnuova calda preghiera a co-

    loro che ritengono note a volerle re-spingere al più presto possibile allasede sociale via san Martino, a. 2, se-condo piano.

    --. Nello scorso numero accennarn-mo ad alcune variazioni nelle corsedei treni ordinari della linea Genova-Pisa. Sappiamo oggi che queste va-rianti non sono ancora attuate, ma sispera possano esserlo in breve.

    TA'JT'O CIVILE

    1)al dì 21 al dì 28 aprile 1881 inclusive.

    NASCITE DENUNZITE:

    Maschi a. 12. - Femmine a. 20.Nati morti 11. 1.

    MATRIMON E

    Pampana Ansano, con Orsini A.rmida, am-bedue celibi, di Riglione. - Fontana Ettore,di Pisa, con Priscilla Poggi, di San Giovannial Gatano, ambedue celibi. — Marcacci Giu-seppe, con Barsotti Carolina, ambedue celibi,di Putignano. - Ciardelli Carlo, con NocchiLuisa, ambedue celibi, di San Michele degliScalzi. — Rossi Emilio, con Dell' Innocenti,detta Verricelli Maria, ambedue celibi, di SanGiovanni al Gatano. - Papucci Oreste, ve-do'vo, di Pisa, con Palamidessi Maria, nubile,di San Michele degli Scalzi. - Sevieri Be-nedetto, con Filippi Maria, ambedue celibi, diPisa. — Rivolti Beniamino, con Cristiani Ce-sira, ambedue celibi, di Pisa. — Raffaelli Giu-seppe, con Logli Cesira, ambedue celibi, diPisa. — Matuccj Leopoldo, di Livorno, conBoschi Adele, di Pisa, ambedue celibi. — Lu-petti Pilade, con Bellini Maria Anna, ambeduecelibi, di Pisa. — Turicci Cipriano, vedovo,con Battaglini Assunta, nubile, di Pisa. —Garzella Pietro, con Giuntini Ida, ambeduecelibi, di Riglione. - Dell' Innocenti, dettoCampani Francesco , con Remonini Corinna,ambedue celibi, di San Biagio a Cisanello. —Di Sacco Francesco, vedovo, di San Giustoin Cannicci, con Ceccotti Maria Anna, nubile,dei Bagni di San Giuliano. — Ceccotti Ulisse,dei Bagni di San Giuliano, con Di Sacco Ca-rolina, di San Giusto in Cannici, ambeduecelibi.

    MORTI.

    Gnesi, nei Niccolai, Zelinda, di anni 49,di Pisa. — Bianchi Serafino, coniugato, 44,di Pisa. — Donati Giovanni, celibe, 22, diBarbaricina. — Della Nave, sacerdote Auto-nio, 7 1 , di Pisa. — Mengocci, vedova Man-nari, Anna, 66, di Pisa. - Franco Giacomo,vedovo, 71, di Pisa. — Rossi Giuseppe, co-niugato, 70, di San Giovanni al Gatano. —Cei Costantino, vedovo, 73, di Pisa. — Scar-digli, nei Norci, Paolina, 44, di Pisa. — Ma-stromei Vincenzo. coniugato, 55, di Pisa. —Cheli Luigi, vedovo, 82, di Pisa. — Pellegrini

    Anna, nubile, 33, di Pisa. - Meliani, nei(Jarlotti, Armida, 33, di Calcinaia. — MatucciLeopoldo, coniugato, 68, di Pisa. — BaguoÀi,vedova Donati, Rosa, 70, (li Pisa.

    Più n. 17 al disotto di 5 aiini.

    CAMItIAMENTI DI RESIDENZA.

    Menocci Bianca, da Pisa a Livorno.Magi Leoniero, da Pisa a Calcinaia. — Ca-sarosa Ranieri, da Pisa a Livorno. - PelosiLuigi, da Pisa ai Bagni di SnnGiuliano. —Riesch Ugo, da Pisa a Livorno. — PecchioliGiuseppe, da Pisa a Firenze. — I)onatì Al-bina, da Pisa a Roma. — Galetti Filippo, daBologna a Pisa. — Boerio Giuseppe, da Na-poli a Pisa. — Favillì Roberto, dalla Speziaa Pisa. — Tinagli Giuseppe, dai Bagni cliSan Giuliano a Pisa.

    ri: rjji

    Superiore ad ogni aspettativa riuscì al regio'reatro Ernesto Rossi, giovedì scorso, la primarappresentazione data dalla grande compagnianegromantica di varietà o degli illusionistiamericani, condotta o diretta dal signor Erne-sto Patrizio di Cast.iglione.

    Render conto nei suoi minuti dettagli diquella serata, crediamo inutile; diremo che fuun vero, uno splendido successo.

    Bellissimi i giuochi di prestigio cd il mesme-rismo svelato del signor Manin il quale, in alcunispecialmente, si distinse per la novità.

    Le evoluzioni sui velocipodi bellissime e talida strappare ripetuti applausi.

    Il signor Henry Brown fece veramente mi-racoli per la varietà e difficolte dei suoi esercizisul velocipede, e specialmente per i pericolosispostamenti di equilibrio che eseguisce con raradisinvoltura.

    Una schiera di graziose velocipediste, biondee nere, eseguisce con esso capricciose, variatee difficili evoluzioni, sempre applaudite.

    Ecco miss Lazo. Sale al trapezio fisso, e co-minciamo dall'ammirare le di lei belle forme, per-fettamente modellate, alle quali vediam prestocorrjspondere una forza d'Ercole. Essa, sospesacolle ginocchia al trapezio e col capo in basso,sostiene sospesi, ora ad un trapezio mobile, oraalle campanelle un valente ginnastico ed un abilegiovinetto i quali a br volta vi eseguiscono bel-lissimi e corretti esercizi. Pare impossibile chedue braccia gentili di donna possano far tanto.

    Ma ciò non è tutto. Miss Lazo prende l'e-stremità del trapezio tra i denti e così lo sostiene,mentre il giovanetto vi eseguisce pose diverse.

    È questo un esercizio che ammirammo, nonsenza pensare, come labbra si amabili possanonascondere denti di taiito grande potenza.

    E neppur questo è tutto. Miss Lazo hapure dei capelli d'acciaio. Raccolti questi in unfascio vengono assicurrti ad una ruota la qualescorre sopra una fune metallica, le cui estremitàsono fissate, una sul palco scenico, l'altra adun palco di quart'ordine. Miss Lazo si attaccacon le mani ad una piccola sbarra e viene issatafino al quart'ordine. Là giunta, si posa soprauna tavola: vien liberata dalla corda che l'ha ti-rata in alto; lascia la piccola sbarra; prende unaposa d' angelo che vola; dà il grido di attenti acoloro che sono sul palcoscenico o si lancia nelvuoto. È un lampo; la puleggia scorre con larapi(lità del fulmine: miss Lazo sospesa per i ca-pelli arriva in fondo alla fune ed ha terminato lasua perigliosadiscesa. Il pubblico,che trepidanteha trattenuto il respiro, prorompe in un sologrido, e miss Lazo, tranquilla e serena, sorridee ringrazia.

    i: nostri complimenti alla robusta e corag-giosa miss.

    Siam giunti al momento di vedere la mera-vigliosa fontana prismatica.

    Nell'annunzio da noi dato nello scorso nu-meno scrivemmo, meravigliosa, perchò trovam-mo la parola nel cartellone: oggi, clic abbiamveduto, mantenghiamo la parola.

    La fontana prismatica di proprietà delsignor Patrizio è veramente meravigliosa, sor-prendente. Descriverla ci pare impossibile. Ah-biamo dinanzi una grotta nella quale zarapillano

    t i

  • e si succedono variati e bellissimi getti d'acqua,i più capricciosi, illuminati dai colori dell' iride,che si alternano e si succedono su quella massad'acqua, che ora presenta un solo colore, orapiù colori insieme, qualche volta decisi, qualchevolla tinti dalle più capricciose slùmature.

    L'effetto di questa fontana bisogna vederloper comprenderlo nè vi è descrizione che possaspiegarlo.

    La fontana sarà adorna con statue di mar-mo, ci diceva il sig. Patrizio nel suo manifesto.

    Lo sapevamo che avevamo che fare con unbravo e distinto prestigiatore, e le statue dimarmo, il signor Patrizio, ce le ha destramentescamottate. Ma non abbiam perduto nel cambio,anzi ci abbiam guadagnato qualche cosa.

    Le statue di marmo che adornano la fontanasono le graziose artiste della compagnia, lequali, rivestite di maglia bianca e perfettamenteimbiancate nel volto e nelle mani, imitano ilmarmo e si mostrano in vari ed artistici gruppi.Così non abbiamo perduto nel cambio, abbiamdetto, perché quelle gentili statue di carne nonrestano indietro, pasticamente, alle forme scul-torie dei marmi più lodati.

    li pubblico salutò con entusiasmo la bellafontana e dovè essere rialzato il sipario perchènuovamente si potesse ammirare e la fontanastessa e le vaghe di lei abitatrici.

    Queste le nostre impressioni sulla primarappresentazione.

    Parleremo poi di quelle di ieri e (li quelladi questa sera, della quale ultima ecco qui ilprogramma:

    Grandi esercizi del celebre biciclista HenryJ3rown in unione alle sue avvenenti discepole.

    Miss Lazo ripeterà a richiesta generale isuoi esercizi terminando con la vertiginosa di-scesa di Assalonne.

    Tasbor o la ninfa dell' aria presentatodalle signorine Berthe e Louise rischiarate dallaluce elettrica.

    Per l'ultima volta Harris Roberston diri-gerà personalmente il grandioso Steveoscopti-con, il più grande, il più perfetto, il più com-pleto che sia apparso sulle scene d' Ita'ia.

    11 microscopio solare ossia i misteri del

    mondo invisibile.Terminerà lo spettacolo con gli Spettri neri

    ossia gli abitanti della luna, scena fantasticaalla quale prenderanno parto tutti gli artistidella compagnia.

    Ecco uno spettacolo veramente monstre cuinon mancherà un numeroso concorso.

    Al Politeama pisano incontrò il gradimentodel pubblico la piccola attrice Esterina Montidetta « la piccola Marchioni » la quale fu scrit-turata per tre rappresentazioni dalla compagniadi operette diretta dal signor Valorani.

    L' Esterina Monti è una graziosa e carabambina, la quale si ascolta molto volentieri.Essa è svegliatissima e può dirsi davveroche mostri una intelligenza molto superiorealla sua età. Spirito, brio, a lei non mancano:recita con molto sentimento ed occupa degna-mente un posto fra i piccoli artisti il cui in-gegno precoce desta 1' ammirazione del pub-buco.

    La compagnia comica e lirica modenesenoti manca di porre ogni impegno nefla buonariuscita dei suoi trattenimenti, ai quali inter-verrà un pubblico numeroso, appena I' incle-menza della stagione dia luogo ad una tem-peratura più mite che permetta ai frequenta-tori dal teatro di accorrervi.

    Oggi la piccola attrice si produce col se-guente programma:

    Senno precoce, commedia in un atto diM. Oappdlletti, scritta per la piccola attrice.

    i due menestrelli, operetta in 2 atti delmaestro Bertaggia.

    Le astuzie di Esterina, commedia in unatto scritto per la piccola attrice.

    Un milanese in ,nare, operetta in unatto del maes tro Casiraglii.

    Oggi all'Arena Federighi dart la prima rap-prcsentazio la drammatica compagnia A.de-

    ATTI GIUDIZIARII

    Sunto degli atti legali inseriti nel n. 33(26 aprile) del Supplemento al foglio peno-dico della 1?. Prefettura di Pisa.

    — Il dì lO giugno 1881 avanti il tribu-nale civile di Pisa avri luogo 1' incanto perla vendita dell'immobile escusso in danno delsig. Gherardo Carli di Riparbella e consi-stente in una casa di 4 piani porta in paesedi Riparbella marittima, piazza (Iella Ma-donna, con piccolo resedio, per il prezzo diL. 3,054.

    — Il (lì 7 maggio 1881, presso l'inten-denza di finanza di Pisa si terranuo nuoviincanti pubblici pel deliberamento definitivodell'appalto dei lavori di restauro ai pozzi diS. Maria e S. Giusto presso lo stabilimentosalifero di Volterra, in base all'offerto ribasso(li L. 2 per 100 sul prezzo totale di L. 7,250.

    - Il dì O maggio 1881 scade il termineutile per farsi luogo all' aumento del sestosopra il lotto 3° dei beni escussi in dannodei fratelli Corsi, consistente in una casa postain Canipiglia marittimu, via del Castello, di2 piani, e del quale alla udienza del tribu-nale civile di Volterra del dì 21 aprile dettosi rese acquirente il signor Clemente Ven-turi domiciliato a Campiglia marittima, perL. 1,020.

    - Il signor avv. Raffaello Giusti comemandatario della signora Leopolda Niccolaivedova Boldrini, ha fino dal giorno 23 aprile1881, dichiarato nella cancelleria della preturadel l mandamento di Pisa, di accettare, nontanto nell' interesse della ridetta Leopoldavedova Boidrini, quanto dei di lei figli Carloed Emma Boldrini, la eredità relitta dal fuAntonio Boldrini.

    - Il di 14 giugno 1881 avanti il tribu-nale civile di Pisa avrà luogo 1' incanto deibeni escussi in danno di Martina Sbrana neidel Turco e consistenti nel dominio utile diparte di una casa posta in Pisa via S. Lo-renzo. L' incanto si aprirà sul prezzo di lire3,397,91.

    - Il (11 24 maggio 1 88 1 avanti il tn-bunale civile di Pisa avrà luogo un nuovoincanto, con lo sbasso del 20 per cento so-pra i beni escussi in danno di Luigi Batonidi \ricopisano, e così il lotto unico per lire1,348,32.

    - L'esattore del comune di Pisa rendenoto che il dì 19 maggio 1881 e occonrendo il27 detto, e il 2 giugno detto, avanti la regiapretura del lO mandamento di Pisa sart pro-ceduto all' incanto per la vendita : 1 ° di unacasa con botteghe posta in Pisa, via 5. Gio-vannino, di proprietà di Urbani Valentino,Sabatino , Giovanni e Clemente , per lire5,352,75; 2° una casa posta in Pisa via sanSilvestro di proprietà di Tofi Eufrosina ve-dova Sereni, per L. 4,475,25 ; 30 una casaposta in Pisa, via Nuova di propniett di Sal-vestnini Laura, per L. 5,738; 4° una casa conorto di proprietà cli Sbrana Angiolo, per lire3,372; 5° una casa con chiostna posta in Pisavia S. Andrea, di pnoprieta di Miniati En-nico e Leopoldo fratelli, per L. 8,043,75;60 una bottega posta in Pisa Lungarno me- -diceo di proprieta di Miniati Enrico, per lire5,265. Parimente la mattina del 2 1 maggio1 S8 i e occorrendo il 28 detto e 4 giugnodetto, avanti la pretura del 20 rnandamentodi Pisa, sarà proceduto alla vendita ; l di3 case con due orti di proprietà di MinettiEgidio. per L. 4,463,37; 2° una casa conterra lavorativa, di proprietà di Maggini Fer-dinando, per L. 2 1 , 1 I 5; 3° una casa con forno,pozzo, ecc. e terra annessa, posti in popolodi S. Marco alle cappelle, luogo detto - laVietta — di proprietà di Urbani Sabatino,per L. I ,750,75; 40 una casa con chiostra,forno, terra e piaggia d'Arno, di proprieta di'raiiburiiui Giuseppe, e Malasoma Diomina;50 (lue case e due appezzainenti di terra, diprOl)rieUt di Clorinda Prato nei Marrucchi,per L. 977,60; 60 una casa con orto e terracoltivata, posti fuori della Porta Nuova, diproprietà di Palmira Bartoletti nei Seratìni,per L. 822.

    - Con atto regolare dei 25 aprile cor-rente, Oreste Caprili domiciliato a Pisa haautorizzato la propria nioglie Elena Lazzeniniad aprire una rivendita di vino ecc. in Via-reggio, ed a potersi validamente e legittima-mente obbligare per detto commercio senzail consenso maritale.

    Prezzi delle grasce vendute in Pisanel mercato del Clì 30 aprile 1881.

    N B. I prezzi segnati iiclla 1.a colonna sonorelativi ai generi venduti in partita fvoi. dario, e perogni ettolitro.

    I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardano igeneri venduti in (lettar1io (lazio compreso, e p ogniettolitro.

    L. e O. L.eO.Grano gentile rosso I .a qualita 2 1 ,90 22,60Detto di 2.a » 21,90Detto mazzocchio l.a q. nuovo 20,55 20,55I)etto 2.a 20,00 20,00Detto di Maremma il quin-

    tale da . . . . 2600 a 27,00 »Detto Romagna cs. . 26,00 a 27,00 »Vecce schiette » »Fave nostral i » »Avena di Maremma, morella » i 1 ,65Detta mista o bianca » 10,95Granturco di 1.a q. . 12,30 12.30Detto di 2.a . . 11,65 11,65Riso I.a q. il quintale . » 55,00Detto di 2.a . . . » 48,50Fagiuoli bianchi grossi la q » 24,65Detti mezzani » 21,90Detti tondini » 20,55Detti coll'occhio » 19,10Lupini . . » 12,30Saggina » 9,00Olio di 1.a q. pei ogni ett. 111,00 122,00Detto di 2.a 102,00 113,00Detto da lumi . . . 75,00 86,00Vino del Piano di Pisa 1.a

    q. ogni ettolitro . . . 17,50 24,05Detto 2.a 13,15 19,70Fieno 1.a q. il quintale . 7,50 »Detto di 2.a 6,00 »Paglia, il quintale . . 3,00 »Detta t manne il quintale. 4,00 »l'ane la q. il chilogrammo » 0,42Detto di 2.a » 0,36Detto di 3.a » 0,27

    PASQUALE FINALI, gerente resp.

    PROVINCIA DI PISA

    COMUNE DI VICOPISANO

    Servizio sanitario

    Avviso 4-11 concorso.Essendo rimasta vacante la condotta me-

    dico-chirurgica di San Giovanni alla Vena,Cucigliana, e Lugnano, si dichiara aperto allamedesima il regolare concorso.

    Gli aspiranti dovranno far pervenire aquest' ufficio entro quindici giorni dalla datadel presente avviso le loro istanze redatte incarta da bollo, franche di posta, e corredatedei seguenti documenti

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    Borgo largo

    11. 7.

    1 0 Fede di nascita. 2 Fede di specchietto.30 Certificato di moralita. 4° Attestato disana e robusta costituzione fisica. 5° Laureadottorale, e diploma di libero esercizio inmedicina e chirurgia.

    Lo stipendio e fissato in lire 2,000 annue.Il titolare avrà residenza in Cevoli, e cureràgratuitamente gli abitanti di San Giovanni allaVena, Cucigliana e Lugnano. Inoculerà il vac-cino, procederà alle visite necroscopiche erilascerà i relativi certificati (li decesso peruso dell'ufficio dello stato civile. Starà prov-visto del neces sano armamentario chirurgico.Supplirà gli altri titolari del comune egitti-mamente impediti, col solo rimborso dellespese vive. Non potrà ricusarsi di soddisfarea tutti quei servizi clic gli verranno ordinatidal comune inerenti alla qualità di medico-chirurgo. In caso di vacanza di qualche altracondotta del comune, sosterrà 1' interinato arichiesta dell' autorità municipale con la solaretni buzione stabilita dalla de'iberazione con-siliare 8 maggio 1878. Rimetterà ogni meseall' ufficio comunale una relazione sullo statosanitario della propria condotta. Non si as-senterà senza licenza dell' autorità municipalee previo rimpiazzo dalla medesima accettato.L'életto assumerà il servizio sanitario non piùtardi di giorni I 5 dalla partecipazione ufficialedi nomina, e dovendo in caso contrario sop-portare le spese del l'i nterinato.

    In caso di renunzia continuerà nel serviziodella condotta per due mesi dopo l'esibita dellarenunzia stessa.

    Vicopisano, li 28 aprile 1881.Il sindaco

    Gio BATTA MARIANI.

    BANCA NÀZL()NÀ.LE TOSCANA

    SUCCURSALE DI PISA

    Il sottoscnitto direttore rende notoche il cambio decennale delle cartelledei consolidati del debito pubblico ita-liana 5 e 3 per cento, si effettuerà. inquesta succursale dal dì 4 maggioprossimo a tutto gennaio 1882, in tuttii giorni non festivi dalle ore 9 anti-meridiane alle ore 2 pomeridiane, adeccezione dell' ultimo giorno feriale diogni decade, che sarà dalle ore 9 an-timeridiane alle ore ] 2 meridiane.

    Pisa, li 16 aprile 188L

    Il direttoreav. CESARE PERUGIA

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    Dirigersi per informazioni alla direzionedel giornale La Provincia di Pisa.

    Pisa, 'rip. Vannucehi, 1881.

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