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Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado “Caradonio Di Blasio” e “Giovanni Cerri” - Casacalenda POF 2014/15 Pag. 1 Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Casacalenda IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2014/2015 Il Piano dellOfferta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dellidentità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nellambito della loro autonomia” (DPR 275/1999 Art 3 com. 1) “Progetto educativo e didattico”

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POF 2014/15 Pag. 1

Istituto Comprensivo

di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado

Casacalenda

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

2014/2015

“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e

progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (DPR

275/1999 Art 3 com. 1)

“Progetto educativo e didattico”

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SOMMARIO

4. Progetto educativo e didattico …………………………………………………………………… 3

4.1 Analisi dei bisogni formativi …………………………………………………………… 3

4.2 Finalità dell’Istituto …………………………………………………………………….. 5

4.3 Progettazione curricolo verticale ………………………………………………………. 5

4.3.1 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola

dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo

grado ……………………………………………………………………….. 6

4.4 Sintesi organizzativa dei progetti ……………………………………………………… 17

4.5 Progetti d’Istituto per specifici interventi ……………………………………………… 20

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4. PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO

Alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado

4.1 Analisi dei Bisogni Formativi

I bisogni dei nostri alunni sono quelli indicati dalla ricerca psicopedagogica e riaffermati più volte anche

nelle carte internazionali dei diritti dell’infanzia, dell’uomo.

La soddisfazione di tali bisogni in famiglia e nelle istituzioni educative favorisce un’equilibrata crescita

cognitiva, affettiva e relazionale.

Hanno l’esigenza di assicurarsi tutte le condizioni per diventare autonomi al fine di poter accrescere la

propria autostima, di essere apprezzati attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di quanto già

sanno, di comunicare in molteplici forme per conoscere se stessi e gli altri, di capire la realtà, del

riconoscimento e dello sviluppo delle proprie inclinazioni.

Hanno la necessità primaria della sicurezza.

I bambini, i ragazzi hanno il bisogno di essere accolti e accettati per quello che sono, devono essere non

solo capiti, compresi ma devono essere messi nelle condizioni di crescere armonicamente.

Devono avere la possibilità di giocare, di esplorare e di apprendere, di essere riconosciuti come persone.

Nel nostro grado scolastico dobbiamo pensare:

ad una formazione intellettuale complessiva che punti allo sviluppo della costruzione

dell’identità intesa come processo di identificazione/differenziazione che ha costantemente

necessità dell’altro perché è solo nel riconoscimento dell’ alterità che l’identità assume senso;

alla crescita dell’autostima attraverso la cura delle inclinazioni di tutti gli alunni; all’interesse

primario per i casi a rischio di insuccesso e di esclusione;

all’educazione alla convivenza democratica e alla legalità per iniziare quel percorso critico di

riconoscimento dei propri diritti e dei propri doveri;

ad un’organizzazione didattica che permetta agli alunni di imparare a stare con gli altri per

superare l’individualismo;

al riconoscimento del valore della conoscenza come fattore di miglioramento personale e sociale.

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Ci troviamo di fronte alla nascita di nuove aree di conoscenza e alla ridefinizione delle discipline

tradizionali; la scuola si trova in una situazione del tutto nuova: non può più trasmettere tutto.

La ricerca scientifica genera una crescita rapida delle conoscenze all’interno dello stesso campo

disciplinare frantumandolo in una miriade di specializzazioni. I progressi costanti della ricerca rendono

necessario l’apprendimento continuo.

Allora, nello stabilire che cosa insegnare si dovrà puntare su competenze, conoscenze disciplinari

capaci di “sviluppare … tutte quelle abilità, declinate in senso logico e linguistico, necessarie per

allacciare i fili di una gigantesca matassa cognitiva … e per capire i nessi che legano gli anelli sparsi

della conoscenza”. (Frabboni).

Trasmettere, elaborare abilità logico linguistiche che predispongano all’apprendimento continuo e alla

comprensione di “problemi globali e fondamentali” è compito della scuola.

Se le tecnologie di nuova generazione producono abilità e conoscenze specifiche, amplificando e

potenziando le capacità cognitive superiori dell’uomo allora è necessario trovare nuove strategie

metodologiche capaci di integrare i media nella didattica perché ciascun sistema di informazione

richiede e produce competenze diverse arricchendo, attraverso l’uso, la gamma delle capacità cognitive

dell’alunno.

Le tecnologie digitali consentono, attraverso Internet, di mettere in comune capacità mentali e

competenze per collaborare e apprendere in modo cooperativo. La maggior parte dei lavori non potrà più

essere svolto in “solitudine”, ma richiederà cooperazione in presenza e a distanza.

La scuola dovrà adottare strategie metodologiche e principi educativi capaci di promuovere

l’apprendimento cooperativo per fare in modo che si sviluppino abilità relazionali tali da consentire agli

alunni di produrre conoscenza insieme non attraverso una sterile e formale collaborazione con l’altro,

ma nel sottile gioco del rispecchiamento che porta a riconoscere se stessi negli altri.

Attraverso l’interazione si impara e si prende consapevolezza di se stessi e dell’altro, dei bisogni

derivanti dalla nuova configurazione della realtà futura.

Esistono dei problemi nel mondo attuale che sono di fondamentale importanza per il futuro

dell’umanità e del nostro pianeta: la migrazione umana; la responsabilità dell’uomo nei cambiamenti

climatici; il mondo sostenibile; i grandi interrogativi posti dal processo di globalizzazione (la

salvaguardia dei popoli e delle culture in via d’estinzione, le disuguaglianze economiche, la guerra) …

Interrogativi così importanti per il futuro non possono essere ignorati dalla scuola che ha non solo il

dovere “di far conoscere”, ma anche quello di sviluppare la capacità critica degli alunni e la loro

sensibilità.

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4.2 Finalità dell’Istituto

La finalità dell’Istituto è dar vita ad una scuola che coniughi equità ed eccellenza, pari opportunità e

meriti individuali e che sia in grado di prevenire e contrastare la dispersione scolastica, la

deprivazione culturale, le diverse tipologie di carenza e disabilità, i pregiudizi e le discriminazioni.

Tali finalità si declinano nei seguenti obiettivi:

Obiettivi fondamentali dell’attività della scuola

• Effettuare scelte didattiche adeguate, per offrire a tutti i ragazzi pari opportunità culturali;

• elevare il livello di educazione e d’istruzione personale;

• proporre gli stessi stimoli per rimuovere i disagi e le eventuali difficoltà, nonché lo svantaggio e la

dispersione scolastica;

• perseguire l’orientamento educativo;

L'alunno è posto al centro dell’educazione in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, estetici, relazionali,

spirituali, religiosi, etici, corporei. Al centro del discorso educativo vi è il progetto della scuola-

persona, il valore aggiunto apportato dall’ambiente di apprendimento, dall’intervento intenzionale

predisposto con professionalità dagli insegnanti. La scuola promuove i saperi propri di un nuovo

‘umanesimo': la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere

le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la

capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un

mondo in continuo cambiamento. Diffonde la consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale

condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra

le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.

4.3 Progettazione del curricolo dei primi tre ordini scolastici

(Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado)

Il curricolo delinea, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, senza

ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale

ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze

da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi.

La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono

intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere.

Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed ascolto ai

loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità, conoscenza

dell’esperienze formative precedenti.

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4.3.1 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole

DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Lingua italiana DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

I DISCORSI E LE PAROLE

ITALIANO

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico.

Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede spiegazioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato

all’esperienza e agli apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza. Riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico.

Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie.

L’alunno interviene in una discussione rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di vario genere appartenenti alla letteratura per l’infanzia, ascoltati o letti, ne individua il senso globale e le informazioni principali e formula su di essi giudizi personali. Utilizza strategie di lettura adeguate agli scopi. Ricerca informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

Comprende e utilizza nell’uso orale e scritto il lessico di base; capisce e

utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

L’alunno usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per interagire e collaborare con gli altri nelle diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee in modo rispettoso delle opinioni altrui. Nell’attività di studio, utilizza il manuale delle discipline per ricercare, raccogliere, rielaborare dati, informazioni, concetti necessari e si avvale anche di strumenti informatici. Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo. Impara a conoscere autori e opere della letteratura italiana e straniera, esprimendo opinioni personali e critiche. Usa le proprie conoscenze della lingua anche per esprimere stati d’animo ed esperienze personali.

Sfrutta le proprie conoscenze metalinguistiche per migliorare

la comunicazione orale e scritta. Conosce e usa correttamente i registri formale e informale e i termini specialistici richiesti dall’ambito del discorso.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

CAMPI D’ESPERIENZA: I discorsi e le parole

DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: Lingue straniere DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

I DISCORSI E LE PAROLE

INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Progetto di Lingua inglese

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA Inglese

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO Inglese

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO Seconda lingua

comunitaria

Il bambino comprende

parole, brevissime istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano e divenute familiari, pronunciate chiaramente e lentamente. Riproduce filastrocche e semplici canzoncine. Interagisce con un compagno per giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose.

L’alunno comprende frasi

ed espressioni di uso frequente. Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Conosce aspetti e tradizioni della cultura anglofona.

L’alunno si esprime in

modo chiaro e corretto sia oralmente sia per iscritto, comunicando avvenimenti, opinioni, esperienze personali. Comprende i punti principali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari della vita quotidiana e relativi alla cultura anglosassone. Riconosce i propri errori e li corregge spontaneamente in base alle regole linguistiche. Individua e spiega le differenze culturali collegate alla lingua madre e a quella

straniera.

L’alunno comprende

frasi ed espressioni di uso frequente legate ad ambiti familiari e di immediata rilevanza. Comunica in modo semplice informazioni su argomenti familiari e abituali. Descrive, in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Individua e spiega le differenze culturali collegate alla lingua madre e a quella straniera.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA,

SCIENZE E TECNOLOGIA

CAMPI D’ESPERIENZA: La conoscenza del mondo

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Matematica, Scienze, Geografia, Tecnologia DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

LA CONOSCENZA DEL MONDO

MATEMATICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO Il bambino raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso l’esplorazione della

realtà. Formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale.

E’ curioso, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni.

Colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello

L’alunno effettua calcoli ed esegue operazioni con i numeri naturali. Conosce le proprietà delle figure

geometriche e opera con esse. Classifica oggetti, figure, numeri in base a una o più proprietà e realizza adeguate rappresentazioni delle classificazioni.

Effettua misurazioni dirette e indirette di grandezze ed le esprime secondo unità di misura convenzionali adeguate. Raccoglie, classifica, organizza dati, quantifica le situazioni di incertezza e formula previsioni. Risolve problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati.

L’alunno comprende che gli strumenti matematici appresi sono utili per operare nella realtà.

Rappresenta forme, relazioni e strutture relativamente complesse. Riconosce e risolve problemi di

vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, controllando sia il processo risolutivo che i risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni.

SCIENZE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

L’alunno esplora la realtà utilizzando le procedure dell’indagine scientifica. Riconosce e descrive i fenomeni principali del mondo fisico e biologico.

Conosce e applica in modo consapevole le regole basilari di

igiene personale. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti ed abitudini alimentari.

L’alunno, con la guida dell’insegnante, formula ipotesi e previsioni. Sa osservare, registrare, classificare e schematizzare fatti

e fenomeni senza banalizzarne la complessità.

Utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti. Analizza un fenomeno, prospettando soluzioni e interpretazioni, di cui produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato.

GEOGRAFIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA

SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e

L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, localizzando i

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spazio.

Esplora le possibilità offerte

dalle tecnologie per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

punti cardinali. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi. Conosce e localizza i principali aspetti geografici fisici e antropici dell’Italia.

principali elementi geografici, fisici e antropici, dell’Europa e del mondo. Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, immagini dallo spazio, grafici, per comunicare informazioni sull’ambiente.

Valuta gli effetti delle azioni dell’uomo sull’ambiente.

TECNOLOGIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

L’alunno realizza semplici oggetti spiegando le fasi del processo.

Utilizza le più comuni tecnologie, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio. Inizia a individuare le potenzialità, i limiti e i rischi della tecnologia attuale.

L’alunno conosce le relazioni (forma/funzione/materiali)

attraverso esperienze personali, anche se semplici, di progettazione e realizzazione. E’ in grado di realizzare un progetto per la costruzione di un oggetto. Esegue la rappresentazione grafica in scala di oggetti e/o ambienti, usando il disegno tecnico. Inizia a capire i problemi connessi alla produzione di energia.

Mostra sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme di produzione energetica. E’ in grado di utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZA DIGITALE

CAMPI D’ESPERIENZA: tutti

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO Il bambino utilizza le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni (visionare immagini, opere artistiche, documentari, …), con la supervisione dell’insegnante.

L’alunno utilizza semplici materiali digitali per l’apprendimento. Utilizzare il PC, alcune periferiche e programmi applicativi. Si avvia alla conoscenza della Rete

per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago. Inizia a individuare i rischi nell’utilizzo della rete Internet e alcuni comportamenti preventivi e correttivi.

L’alunno utilizza strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni. Conosce gli elementi basilari che compongono un computer e le

relazioni essenziali fra di essi. Collega le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite. Utilizza materiali digitali per l’apprendimento. Utilizza il PC, periferiche e programmi applicativi. Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago. Riconosce potenzialità e rischi

connessi all’uso delle tecnologie più comuni, anche informatiche.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: IMPARARE AD IMPARARE

CAMPI D’ESPERIENZA: tutti

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

Il bambino risponde a domande su un testo o su un video. Utilizza semplici strategie di memorizzazione. Individua collegamenti e relazioni; trasferisce le informazioni possedute in altri

contesti. Individua le informazioni esplicite principali di un testo narrativo o descrittivo narrato o letto dall’adulto o da un filmato. Costruisce brevi e sintesi di testi, racconti o filmati attraverso sequenze illustrate. Individua il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto.

L’alunno acquisisce ed interpreta l’informazione. Utilizza dizionari, indici. Utilizza semplici strategie di memorizzazione. Individua semplici collegamenti tra

informazioni reperite da testi, filmati, Internet con l’esperienza vissuta o con conoscenze già possedute. Utilizza le informazioni possedute per risolvere semplici problemi d’esperienza quotidiana. Applica semplici strategie di studio come: sottolineare parole importanti; dividere testi in sequenza; costruire brevi sintesi. Compila elenchi e liste; organizza le informazioni in semplici tabelle.

Organizza i propri impegni e dispone del materiale in base all’orario settimanale.

L’alunno ricava da fonti diverse, informazioni utili per i propri scopi. Utilizza indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e reperti. Utilizzare strategie di memorizzazione.

Confronta le informazioni provenienti da fonti diverse; le seleziona in base all’utilità. Legge, interpreta, costruisce semplici grafici e tabelle; rielabora e trasforma testi di varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti, semplici mappe. Collega nuove informazioni ad alcune già possedute. Utilizza le informazioni nella

pratica quotidiana e nella soluzione di semplici problemi di esperienza o relativi allo studio. Applica strategie di studio: lettura globale; domande sul testo letto; lettura analitica, riflessione sul testo; ripetizione del contenuto; ripasso del testo, con l’aiuto degli insegnanti.

Descrive alcune delle proprie modalità di apprendimento. Utilizza strategie di autocorrezione. Organizza i propri impegni e dispone del materiale a seconda dell’orario settimanale e dei carichi di lavoro. Organizza le informazioni per riferirle ed eventualmente per la redazione di relazioni, semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici.

Trasferisce conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

CAMPI D’ESPERIENZA: Il sé e l’altro

DISCIPLINE E INSEGNAMENTI DI RIFERIMENTO: Storia, Cittadinanza e Costituzione; tutti DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale. Ha consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle

diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia.

Riflette sui propri diritti e sui diritti degli altri, sui doveri, sui valori, sulle ragioni che determinano il proprio comportamento. Riflette, si confronta, ascolta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista, delle differenze. Gioca e lavora in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini.

L’alunno conosce le regole che permettono il vivere in comune e le rispetta. Distingue gli elementi che compongono il Consiglio comunale e l’articolazione delle attività del Comune.

Individuare e distinguere il ruolo

della Provincia e della Regione e le distinzioni tra i vari servizi. Mette in atto comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, nella convivenza generale, nella circolazione stradale, nei luoghi e nei mezzi pubblici. Assume incarichi e svolgere compiti per contribuire al lavoro collettivo secondo gli obiettivi condivisi. Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà. Rispetta le proprie attrezzature e quelle comuni. Attraverso l’esperienza vissuta in classe, spiega il valore della democrazia. Confronta usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e

differenze. Legge e analizza alcuni articoli della Costituzione italiana per approfondire il concetto di democrazia. Mette in relazione l’esperienza comune in famiglia, a scuola, nella comunità di vita con alcuni articoli della Costituzione.

L’alunno riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i cittadini (istituzioni statali e civili), a livello locale e nazionale, e i principi che costituiscono il fondamento etico

delle società, sanciti dalla Costituzione, dal diritto

nazionale e dalle Carte Internazionali. A partire dall’ambito scolastico, assume responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppa modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprende il significato delle regole per la convivenza sociale e le rispetta. Esprime e manifesta riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; Interviene sulla realtà

apportando un proprio originale e positivo contributo.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA

CAMPI D’ESPERIENZA: tutti

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO Il bambino prende iniziative di gioco e di lavoro. Collabora e partecipa alle attività collettive. Osserva situazioni e fenomeni, formula ipotesi e valutazioni.

Individua semplici soluzioni a problemi di esperienza. Prende decisioni relative a giochi o a compiti, in presenza di più possibilità. Ipotizza semplici procedure o sequenze di operazioni per lo svolgimento di un compito o la realizzazione di un gioco. Esprime valutazioni sul proprio lavoro e sulle proprie azioni.

L’alunno assume gli impegni affidati e li porta a termine. Decidere tra due alternative e spiega le motivazioni. Descrivere le fasi di un compito o di un gioco.

Individuare gli strumenti a propria disposizione per portare a termine un compito e quelli mancanti. Progetta in gruppo l’esecuzione di un semplice manufatto, di un piccolo evento da organizzare nella vita di classe. Individua problemi legati all’esperienza concreta, indica alcune ipotesi di soluzione, le analizza e sceglie quella ritenuta più vantaggiosa.

L’alunno effettua valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto; valuta alternative, prendere decisioni. Assume e portare a termine compiti

e iniziative. Pianifica e organizza il proprio lavoro. Realizzare semplici progetti. Trova soluzioni nuove a problemi di esperienza.

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COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE – IDENTITA’ STORICA

CAMPI D’ESPERIENZA: Il sé e l’altro; Immagini,

suoni, colori; Il corpo e il movimento

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Storia, Arte e immagine, Musica, Educazione fisica, Religione DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte

IL SE’ E L’ALTRO STORIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO Conosce e riferisce eventi della storia personale e familiare, tradizioni e usanze del proprio ambiente di vita, per sviluppare il

senso di appartenenza.

L’alunno colloca nel tempo civiltà e fatti storici. Conosce ed espone le civiltà

studiate, individuando le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Comprende e produce semplici testi storici.

L’alunno conosce i processi fondamentali della storia (italiana, europea, mondiale) dal medioevo ad oggi.

Attraverso un personale metodo di studio, è in grado di comprendere e ricavare informazioni storiche da testi e fonti di vario genere.

Espone le conoscenze acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il bambino segue spettacoli di vario tipo, ascolta brani musicali, osserva opere d’arte ed esprime proprie valutazioni. Comunica emozioni e racconta di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazione, drammatizzazione, pittura, disegno e altre attività manipolative e creative.

Formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare.

L’alunno descrive, legge e interpreta vari tipi di immagini e messaggi multimediali. Produce immagini di vario tipo con tecniche diverse. Conosce e analizza i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul territorio.

L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio grafico-iconico, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Descrive e commenta, collocandole nel contesto storico-culturale, le opere artistiche più significative prodotte nel tempo.

E’ sensibile ai problemi della tutela e conservazione del patrimonio artistico. Realizza elaborati personali e creativi, utilizzando tecniche e

materiali diversi.

MUSICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

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Scopre e combina elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

L’alunno ascolta, analizza e rappresenta fenomeni sonori e linguaggi musicali. Esegue semplici brani strumentali e vocali.

L’alunno, attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali, partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali. E’ in grado di realizzare, partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi

musicali e multimediali. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, raccordando l’esperienza personale sia alle tradizioni sia alle diversità culturali contemporanee. Integra con altri saperi e altre

pratiche artistiche le proprie esperienze musicali. Sviluppa le competenze musicali partendo dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza e dalla fruizione delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

EDUCAZIONE FISICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO Il bambino conosce il proprio corpo e lo rappresenta nelle sue diverse parti.

Padroneggia abilità motorie di base in situazioni diverse. Partecipa alle attività di gioco e di sport, rispettandone le regole. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del messaggio corporeo.

Utilizza nell’esperienza le conoscenze relative alla salute, alla sicurezza, alla prevenzione e ai corretti stili di vita.

L’alunno utilizza e consolida schemi motori e posturali. Comprende nel gioco di gruppo il

valore delle regole e l’importanza di rispettarle. Riconosce alcuni principi relativi al proprio benessere psico-fisico.

L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, costruisce la propria identità personale con la consapevolezza delle proprie

competenze e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo, motorio, sportivo. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita.

E’ capace di integrarsi nel gruppo, condividendone e rispettandone le regole e impegnandosi per il bene comune.

RELIGIONE CATTOLICA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI ALLA FINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO Il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù. Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei,

L’alunno coglie la dimensione religiosa dell’esistenza dell’uomo con particolare riferimento ai grandi interrogativi della vita. Usare le conoscenze e le abilità per comprendere le diverse culture religiose.

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Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani. Ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti e impara alcuni termini del linguaggio cristiano.

Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, dono di Dio Creatore.

sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in

Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e

recente. Riconosce i linguaggi espressivi della fede, ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

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4.4 Sintesi piano offerta formativa della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria

di primo grado

CASACALENDA

Scuola dell’Infanzia a.s. 2014/2015

PROGETTO CURRICOLARE REFERENTE DESCRIZIONE progetto/OBIETTIVI DESTINATARI

PROGETTO TEATRO MELFI Sofia

Comprendere e memorizzare canti e poesie. Capacità di esprimere con il corpo sentimenti ed emozioni. Attività espressive, di osservazione, di riflessione, rappresentazioni grafiche e ludiche. Spettacolo finale come momento di autoconferma e gratificazione.

SEZIONI

A e B

Scuola Primaria a.s. 2014/2015

PROGETTO CURRICOLARE

REFERENTE DESCRIZIONE progetto/ OBIETTIVI DESTINATARI

“Sport di

classe”

PIETRANTONIO

Nicoletta

Sport di Classe è un progetto nato dall’impegno

congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e

Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale

Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei

Ministri con l’obiettivo di:

Promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola

primaria.

Motivare le giovani generazioni all’attività fisica.

Garantire 2 ore settimanali di educazione fisica.

Coprire l’intero anno scolastico.

Rivedere il modello di governance dell’educazione

fisica a scuola per garantire maggiori sinergie e coordinamento tra i Promotori del progetto.

Tutte le classi della scuola primaria

“Frutta nella

scuola”

PASQUALE

Maria Concetta

Incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici anni di età. Realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore- fornitore” e il consumatore, indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e una consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”. Offrire ai bambini più occasioni ripetute nel tempo per conoscere e “verificare concretamente” prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta alternativa, per potersi orientare fra le continue pressioni della pubblicità e sviluppare una capacità di scelta consapevole; le informazioni “ai bambini”

saranno finalizzate e rese con metodologie pertinenti e relative al loro sistema di apprendimento.

Tutte le classi della scuola primaria

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Scuola Secondaria di primo grado a.s. 2014/2015

“Oliimpiadi”

GUERRERA

Maria Carmela

RAMAGLIA

Iolanda

Conoscere i comportamenti necessari per rispettare l’ambiente. Conoscere i danni arrecati all’ambiente dai rifiuti. Saper differenziare materiali diversi. Saper raccogliere un materiale di rifiuto e saperlo conferire negli appositi contenitori. Il progetto verrà svolto in collaborazione con l’amministrazione comunale di Casacalenda e la Green Planet srl.

Tutte le classi della scuola primaria

Laboratorio

di musica

IAMMARRONE

Maria Concetta

Potenziare l’espressività del corpo e della voce con

l’uso consapevole della voce e l’utilizzo di alcuni

strumentini.

Utilizzare la voce, il proprio corpo e oggetti vari anche

riproducendo e improvvisando suoni e rumori del

paesaggio sonoro.

Preparazione di un repertorio musicale con canzoni

dialettali tipiche di Casacalenda e riferite a particolari

avvenimenti come il Natale, il Carnevale, la tradizione

di San Giuseppe, la festa del papà, la Santa Pasqua e

la festa della mamma, accompagnate anche da

strumentini musicali.

Leggere e produrre una semplice partitura ritmica con

l’uso di simboli non convenzionali e convenzionali.

CLASSE 2^

PARADISO Franca

Conoscere la notazione musicale convenzionale.

Eseguire brani musicali semplici e complessi con

l’utilizzo del flauto dolce.

CLASSE 5^

PROGETTO CURRICOLARE

REFERENTE DESCRIZIONE progetto/ OBIETTIVI DESTINATARI

“Mai più”: IL GIORNO DELLA

MEMORIA

PETRECCA Elvio

Conoscere la Shoah e le sue tragiche

conseguenze attraverso la lettura di brani

scelti e la visione di documentari e film.

Contrastare la tendenza a rimuovere dalla

coscienza civile atti così atroci e disumani.

Sviluppare la consapevolezza che la

costruzione di un futuro diverso e migliore

poggia sui valori della pace, della giustizia

della tolleranza e del rispetto reciproco e

della interculturalità.

Preparare e realizzare un calendario e opere

d’arte postali (mail-art).

CLASSI

5^ Scuola Primaria

1^ , 2^ e 3^ Scuola

Secondaria di primo grado

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MORRONE DEL SANNIO

Scuola Primaria a.s. 2014/2015

RIPABOTTONI

Scuola Secondaria di primo grado a.s. 2014/2015

PROGETTO CURRICOLARE

REFERENTE DESCRIZIONE progetto/ OBIETTIVI DESTINATARI

Laboratorio di

lettura e drammatizzazione

“Pirandello”

MARZITELLI

Giuseppina

FINALITA’ -Far capire che la lingua italiana, come tutte le altre lingue, non è statica ma si evolve coi tempi ed è l’espressione della società e delle sue regole… -Far sì che la comunicazione sia più efficace e l’ espressione più ricca attraverso l’uso associato di più codici. OBIETTIVI -Promuovere il piacere e l’interesse per la lettura

- Acquisire atteggiamenti positivi di ascolto - Leggere e comprendere testi del “recente” passato (Novelle di Pirandello) - Manipolare e rielaborare alcune novelle, studiando i termini in disuso: “La bara riposta”, “I galletti del bottaio”, “Fuoco alla paglia”, “Il treno ha fischiato”, “Il professor Terremoto”…….. - Esplorare le diverse possibilità espressive della voce e del corpo

- Comprendere il passaggio dal “soggetto” alla

“sceneggiatura”: “La giara” (Dal racconto alle battute con creazione di didascalie) -Collaborare nella realizzazione di una sceneggiatura

- Saper rappresentare una situazione interpretandola

attraverso la mimica, la gestualità, la postura del corpo - Saper associare al testo verbale suoni, rumori, musiche.

CLASSI

4^ e 5^

PROGETTO CURRICOLARE

REFERENTE DESCRIZIONE progetto/ OBIETTIVI DESTINATARI

Laboratorio di

lingua inglese

“Little Red Riding

Hood”

FRATANGELO

Mena

Favorire la creatività e l’uso di diversi linguaggi

espressivi.

Migliorare la collaborazione e cooperazione tra pari.

Sviluppare e potenziare la capacità di pianificare e

progettare.

Favorire l’autostima e il senso di efficacia negli alunni.

Potenziare la motivazione degli alunni ad apprendere

una lingua straniera.

Migliorare le abilità di ricezione e produzione orale e

scritta in lingua inglese.

CLASSI

1^ e 2^

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4.5 Progetti d’istituto per specifici interventi

Iniziative per garantire la continuità dei processi educativi

L’Istituto promuove la continuità dei processi educativi e di apprendimento, sia definendo criteri che

intendono favorire un percorso di formazione il più possibile unitario ed armonico all’interno delle

diverse scuole, sia attivando una molteplicità di iniziative in ambito didattico ed organizzativo, che

agevolino il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro. Tutti i docenti sono coinvolti in

questa iniziativa, ma il lavoro di coordinamento viene effettuato dalla singole commissioni per la

continuità, nelle quali sono rappresentati i tre ordini di scuola.

Gli ambiti d’intervento sono sostanzialmente due:

⇒ quello dell’organizzazione, del confronto e della progettazione, che impegna gli insegnanti sia

all’interno dei singoli plessi, sia a livello d’Istituto;

⇒ quello della pratica didattica, che vede gli alunni direttamente coinvolti nella normale attività

quotidiana in classe, ma anche in attività di conoscenza reciproca, confronto e apprendimento con

alunni ed insegnanti di altre scuole di diverso ordine.

Organizzazione - Confronto e Progettazione

Nell’ambito di ciascun ordine di scuola

Il Dirigente Scolastico, nell’organizzare l’assegnazione degli insegnanti alle classi, cerca di garantire la

continuità d’insegnamento dei docenti, compatibilmente con le risorse disponibili in organico. Lo scopo

è quello di evitare che cambiamenti frequenti compromettano il buon esito del percorso di formazione e

di apprendimento degli alunni.

Gli insegnanti, attraverso il costante confronto reciproco, individuano una linea educativa il più

possibile condivisa e si adoperano per adottare strategie comuni per favorire lo sviluppo delle abilità

trasversali.

Gli insegnanti progettano percorsi interdisciplinari, utili all’integrazione delle conoscenze in un sapere

unitario e organico.

Gli insegnanti si adoperano per promuovere la continuità orizzontale, individuando e sviluppando

occasioni di integrazione e collaborazione tra la scuola, la famiglia, la realtà sociale e culturale del

territorio, anche grazie alla collaborazione delle Istituzioni e di altri enti erogatori di servizi.

Nell’ambito dell’Istituto

Una commissione apposita, formata da insegnanti dei tre ordini di scuola, si riunisce periodicamente

per confrontarsi sulle iniziative di continuità verticale in atto nei diversi plessi e per idearne di nuove.

Gli interventi che vengono messi in atto sono di seguito elencati.

Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, i docenti delle classi ponte si riuniscono per la

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presentazione degli alunni che passeranno da un ordine all’altro.

L’Istituto organizza delle riunioni informative per i genitori che devono iscrivere i loro figli alla scuola

dell’infanzia, a quella primaria e a quella secondaria di primo grado, per spiegarne l’organizzazione, il

funzionamento, le finalità e le modalità di partecipazione delle famiglie alla vita della scuola.

Alcuni insegnanti dei tre ordini scolastici partecipano a gruppi di lavoro, per un confronto su problemi

di carattere metodologico e didattico, nonché per la definizione degli obiettivi finali di ogni ciclo in

relazione ai prerequisiti richiesti nel grado successivo, per garantire progressività e completezza al

percorso. Quest’ultimo obiettivo s’intende a lungo termine, comportando una mole di lavoro non

esauribile in un solo anno scolastico.

I docenti delle classi ponte progettano insieme attività di accoglienza, percorsi educativi e di

apprendimento, per coinvolgere i rispettivi alunni in momenti di lavoro comune, utili a favorire il

confronto reciproco tra fasce d’età diverse, la conoscenza dei futuri insegnanti ed ovviamente lo

sviluppo di specifiche abilità e conoscenze in relazione all’età. Vengono anche ideati progetti che

prevedono, da parte della classe, il lavoro con uno dei futuri insegnanti per una serie di lezioni.

Questo favorisce la reciproca conoscenza, ma anche la possibilità per gli alunni di avere un

approccio con linguaggi e richieste talvolta diversi da quelli a cui sono abituati.

Orientamento

La scuola secondaria di primo grado predispone una didattica orientativa; essa coinvolge tutti

gli insegnanti delle tre classi ed ha lo scopo di individuare e far emergere nel singolo alunno capacità,

attitudini, aspettative, difficoltà, per scegliere con maggiore consapevolezza.

Il piano si sviluppa nel triennio e si articola in moduli di lavoro mirati anche alla conoscenza del

territorio e delle prospettive di studio e di lavoro. Rilevante è lo sviluppo delle abilità di base,

necessarie per un proficuo inserimento nella Scuola superiore e la capacità di autovalutazione.

Oltre al lavoro che si fa in classe (test, questionari, discussioni) si effettuano visite alle Scuole

superiori, incontri con insegnanti e alunni che le frequentano, convegni con rappresentanti del

mondo del lavoro, visite ad aziende o imprese artigianali.

Alunni in situazione di difficoltà:

- Dispersione scolastica

La prevenzione del disagio giovanile passa anche attraverso il supporto al successo scolastico, la

scuola realizza, compatibilmente con le ore di compresenza, attività di recupero, sostegno,

potenziamento, anche con l’ausilio e la collaborazione di enti e professionalità esterne.

Tutti i docenti devono attivarsi per programmare e realizzare la più efficace integrazione possibile di

tutti i bambini in difficoltà e per realizzare le strategie più funzionali alla migliore riuscita del progetto

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educativo elaborato per le classi e per i singoli alunni in difficoltà.

- Alunni diversamente abili

L’integrazione di alunni diversamente abili impegna i docenti, gli educatori ed i genitori nell’accettazione

della diversità e rappresenta un momento importante di crescita personale.

Inoltre, gli insegnanti, gli operatori socio-sanitari e le famiglie si impegnano congiuntamente nella

progettazione, nella realizzazione e nella verifica e valutazione del PIANO EDUCATIVO

INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.).

Quest’ultimo rappresenta il “Progetto di vita” in cui confluiscono tutti gli interventi predisposti e

messi in atto per favorire l’integrazione dell’alunno.

Poiché l’insegnante di sostegno costituisce una risorsa, tale figura dovrà offrire tutte le competenze

necessarie per ottimizzare gli interventi programmati per favorire lo sviluppo di tutte le potenzialità

dell’alunno diversamente abile e/o degli eventuali alunni in difficoltà, che dovranno essere

aiutati, mediante percorsi differenziati, pianificati da tutti gli insegnanti contitolari, nel raggiungimento

dei livelli programmati.

Ruolo dell'insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno assume la contitolarità del gruppo classe; è responsabile delle attività

educative e didattiche assieme con i colleghi del gruppo d’insegnamento con i quali opera attivamente.

Partecipa alle attività di programmazione e di gruppo d’insegnamento ed apporta il suo contributo, oltre

che per l’elaborazione, la regolazione e la valutazione del PEI dell’allievo che segue, anche per la

predisposizione dei percorsi didattici e la valutazione degli scolari delle classi in cui opera. In tutti

gli ordini di scuola, a seconda della gravità, l’alunno potrà essere seguito oltre che dall’insegnante

di sostegno anche da un educatore. L’insegnante di sostegno, oltre che occuparsi in modo prioritario

dell’alunno affidatogli in vista dell’attuazione di azioni positive, mirate ed efficaci, per promuovere lo

sviluppo delle potenzialità del soggetto diversamente abile , potrà anche occuparsi di alunni

con difficoltà di apprendimento, individualmente e/o per gruppi.

Alunni con certificazione di Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Particolare attenzione viene rivolta anche agli alunni con certificazione di Disturbi Specifici

dell’Apprendimento (DSA).

Dall’anno scolastico 2010-2011 la normativa viene incontro al problema con la Legge 8 ottobre 2010, n°

170 “Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (G.U. n. 244 del

18/10/2010) e delle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) 170/2010.

Per evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di Apprendimento ed affrontare al meglio la

situazione, l’intervento messo in atto è di tipo globale, cioè coinvolge tutte le risorse presenti: le persone

(famiglia, alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e

psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi).

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L’intervento in ambito scolastico è anche di tipo preventivo: nella scuola dell’infanzia, attraverso

programmi di potenziamento dei prerequisiti dell’apprendimento della letto-scrittura; nella scuola

primaria, attraverso la somministrazione di test di screening che consentono di individuare i bambini a

rischio di apprendimento della letto-scrittura.

Per aiutare gli alunni, la Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi:

- creare un percorso didattico personalizzato (PDP: piano didattico personalizzato);

- individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni;

- utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;

- collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto,

gli strumenti compensativi, le dispense, le interrogazioni, la riduzione dei compiti…);

- valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno

dell’alunno e le conoscenze effettivamente acquisite.

Per gli alunni con DSA

le finalità fondamentali saranno:

- creazione di un contesto concorde nell’offrire comprensione;

- aiuto mirato per aumentare i successi scolastici;

- sviluppo delle competenze;

- rapporto proficuo con lo studio, con la Scuola e con i vari contesti.

gli obiettivi fondamentali saranno:

- condividere la responsabilità educativa con la famiglia;

- documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche;

- favorire la comunicazione efficace tra i diversi ordini di scuola;

- riflettere sull’importanza dell’osservazione sistemica dei processi di apprendimento dell’alunno;

- ripensare le pratiche didattiche per migliorarle;

- creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per l’apprendimento che favoriscano la

curiosità intellettiva e dove sia presente un clima emozionale positivo.

Sarà cura della scuola realizzare processi di monitoraggio dell’apprendimento strumentale della lettura,

scrittura e calcolo, utilizzando adeguati strumenti di verifica e osservazione attente che possano fornire

informazioni specifiche sul livello di acquisizione e di automatizzazione raggiunto da ogni alunno in

queste abilità strumentali di base.

La valutazione sarà coerente con gli obiettivi stabiliti nel PDP e personalizzata, tenendo conto delle

caratteristiche personali del disturbo, del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i

progressi e gli sforzi e orientando la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa

(L. 170 dell’8 ottobre 2010).

Considerando le caratteristiche dei DSA, le verifiche terranno conto di specifiche modalità da mettere in

atto che determinano le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare.

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Bisogni Educativi Speciali (BES)

I Bisogni Educativi Speciali sono molti e interessano non solo gli alunni diversamente abili e quelli con

disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche gli alunni con disturbi evolutivi dello sviluppo, con

svantaggio socio-culturale e con disagio comportamentale-relazionale. Al fine di adottare una didattica

inclusiva, capace di favorire lo sviluppo della personalità di ogni alunno garantendone una migliore

integrazione nella società, la scuola estenderà a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure

previste dalla Legge 170 per alunni con disturbi specifici di apprendimento.

Progetto potenziamento delle abilità

I docenti della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado sono attenti alle disposizioni ministeriali e

al fine di:

promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze per

ridurre la frammentazione che rischia di caratterizzare la loro vita

fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta ed

acquisisca le regole del vivere e del convivere

formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale perché possa affrontare positivamente

l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali presenti e futuri

garantire il successo scolastico di tutti gli studenti con una particolare attenzione al sostegno,

alle forme di diversità e disabilità

hanno concordato delle strategie organizzativo - didattiche generali in rapporto alle esigenze degli

alunni con difficoltà di apprendimento per favorire la piena integrazione degli stessi.

Fasi di intervento

Per la conoscenza dell’alunno e per l’impostazione della strategia didattica si definirà:

la situazione di partenza dei singoli alunni;

l’osservazione sistematica in cui si rileveranno le competenze nelle aree disciplinari, il metodo di

studio, l’autonomia personale, la partecipazione alla vita della scuola e l’atteggiamento degli

alunni nei confronti dell’esperienza scolastica;

il profilo, delineato nella fase iniziale e aggiornato nel corso dell’anno scolastico, costituirà

l’elemento necessario all’impostazione e regolazione continua della programmazione;

l’individuazione delle aree di maggiore potenzialità sulle quali impostare lo sviluppo della

formazione e la promozione degli alunni in situazione di disagio scolastico;

in relazione alla situazione e al suo evolversi, si indicheranno attività di recupero e sostegno,

concordate periodicamente;

l’utilizzo di sussidi didattici riadattati e semplificati che potranno personalizzare gli interventi;

la fornitura di risposte didattiche e pedagogiche originali, creative e flessibili, che risponderanno

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POF 2014/15 Pag. 25

ai reali bisogni degli alunni.

Quindi tenendo conto della realtà della classe si realizzeranno percorsi personalizzati d’apprendimento

aderenti alle reali esigenze formative degli alunni (in relazione alle fasce di livello individuate).

A titolo indicativo gli obiettivi di apprendimento per il recupero saranno i seguenti:

SCUOLA PRIMARIA

Area linguistico-artistico-espressiva: italiano

Comprendere semplici testi, individua il senso globale e le informazioni principali.

Leggere testi a voce alta, con espressione

Produrre semplici testi narrativi, descrittivi, informativi…

Utilizzare un lessico minimo ma adeguato

Conoscere gli elementi principali della frase semplice.

Area matematico-scientifico-tecnologica: matematica

Contare in senso progressivo e regressivo

Leggere, scrivere i numeri con la consapevolezza del valore posizionale delle cifre.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Area linguistico-artistico-espressiva: italiano

Leggere ad alta voce, in modo espressivo

Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali

Comprendere quanto letto o ascoltato in modo da evidenziare sequenze e nucleo

Ricavare informazioni esplicite e implicite dai testi informativi ed espositivi

Saper riferire in modo semplice i contenuti appresi

Scrivere testi corretti e coerenti

Conoscere le funzioni e la struttura della lingua

Area matematico-scientifico-tecnologica: matematica

Saper eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri

Risolvere semplici situazioni problematiche applicando procedure, proprietà e teoremi

Saper organizzare e applicare in modo autonomo i contenuti appresi

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POF 2014/15 Pag. 26

Eseguire semplici espressioni con i numeri conosciuti

Analizzare dati, rappresentare mediante diagrammi e interpretare

Saper riferire definizioni e proprietà delle principali figure geometriche

Metodologie e strategie

Nel lavoro didattico di italiano si darà ampio spazio ad attività che traggono spunto da situazioni

vicine al vissuto dell’alunno, che ne sollecitino l’iniziativa e ne favoriscano il progressivo rafforzamento

della potenzialità mentali: l’esperienza stimolerà nell’alunno il processo di nuovi contenuti e il bisogno

di esprimerli. I differenti linguaggi, attraverso cui questa viene codificata, costituiranno quindi un

oggetto di analisi, uno strumento di riflessione sul reale, un fattore ed un indice dell’arricchimento

personale. Si avrà attenzione per le varietà tipiche della lingua colloquiale, della lingua più formale ma

anche, laddove è possibile, dei linguaggi settoriali. Ascolto, lettura di testi, di immagini, il dialogo in

classe, le forme di apprendimento cooperativo, la programmazione di attività differenziate e

personalizzate secondo le attitudini e del livello di preparazione di ogni alunno, saranno la base per

suscitare la capacità di capire le tematiche che apriranno all’alunno la decodificazione e codificazione di

porzioni sempre più ampie di realtà.

La metodologia specifica di matematica sarà quella della scoperta guidata, basata sulla esplorazione e

la ricerca. Attraverso la problematizzazione di alcune situazioni gli alunni verranno stimolati ad

intervenire in una discussione collettiva sulle questioni affrontate. Si lascerà spazio alle soluzioni date

da loro, alle ipotesi, ai loro errori, e alla loro difficoltà nell’apprendere, senza confermare o dare

soluzioni si cercherà di sollecitare la produzione e/o il recupero di quella idea esistente, dalla cui

rielaborazione potrà scaturire una costruzione personale delle risposte. Si procederà attraverso:

l’osservazione, l’analisi, la ricerca, la progettazione, il lavoro individuale, il lavoro di gruppo.

Attività proposte

Approccio ai differenti tipi di testo attraverso la lettura diretta

Sintetiche lezioni partecipate

Programmazione di attività operative individuali e di gruppo con consegne

differenziate

Attività di laboratorio per la produzione e la manipolazione guidata

Riflessione guidata sulle modalità di svolgimento del compito e sugli obiettivi

raggiunti

Utilizzo di schede di analisi e produzione

Attività di drammatizzazione

Visite guidate

Integrazione dei rapporti con le attività curriculari

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POF 2014/15 Pag. 27

Criteri organizzativi di attuazione

Saranno utilizzate: le ore di compresenza in orario curriculare e/o eventualmente le ore in orario

extracurriculare.

Particolare cura sarà data al rapporto tra obiettivi, contenuti, scelte metodologico-didattiche, modalità

di verifica e valutazione e storia dell’allievo (caratteristiche, esperienze, bisogni formativi e potenzialità)

per poter promuovere le condizioni necessarie per trasformare gli obiettivi specifici di apprendimento

in competenze per ciascun alunno.

Le ore di contemporanea prestazione di servizio saranno gestite soprattutto per applicare tale

metodologia che prevede il lavoro per gruppi, per approfondire tematiche dal punto di vista

interdisciplinare oltre che per attività specifiche di recupero e consolidamento laddove gli alunni lo

richiedessero.

MEZZI E STRUMENTI

Per attuare le suddette metodologie i docenti utilizzeranno: libri di testo, biblioteca di classe, testi

didattici di supporto, schede predisposte dal docente, drammatizzazione, sussidi costruiti dagli

stessi alunni, quali cartelloni, giochi, ecc., sussidi audiovisivi, videoregistratore, televisore, aula

informatica, palestra, aula professori, incontro con esperti, uscite sul territorio, visite guidate e viaggi

d’istruzione.

VERIFICA E VALUTAZIONE

I tempi, gli spazi e le modalità di attuazione delle suddette attività verranno decisi e concordati

collegialmente durante l’arco dell’anno scolastico; la stesura dettagliata delle attività verrà annotata sui

documenti di classe.

La verifica del processo didattico sarà regolare per una costante valutazione dei ritmi e dei livelli di

apprendimento di ciascun alunno e dell’ acquisizione dei contenuti e sarà finalizzata anche a valutare

l’efficacia del metodo adottato, ad operare eventuali modifiche e ad individuare tempestivamente gli

eventuali correttivi da introdurre

CRITERI

Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno.

Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro svolta in classe.

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Valutazione diagnostica Valutazione in itinere Valutazione sommativa

Prove somministrate

nelle attività precedenti

Questionari

Brainstorming

Prove di vario tipo:

strutturate, semistrutturate,

colloqui, componimenti,

relazioni, interrogazioni,

sintesi, interventi, soluzione

problemi, prove grafico-

cromatiche, test motori, prove

strumentali e vocali ecc…

somministrate alla fine di ogni

percorso o dell’ UdA.

Osservazione degli allievi

durante lo svolgimento delle

attività.

Prove di vario tipo:

strutturate, semistrutturate,

colloqui, componimenti,

relazioni, sintesi, interrogazioni,

soluzione problemi, ecc…

finalizzate a raccogliere dati per

accertare l’acquisizione delle

conoscenze e abilità relative agli

obiettivi formativi e le

competenze maturate.