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DIALOGUING TEXTURES

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20 Settembre - 27 Ottobre 2012. Mostra organizzata da CAOS Fonderia CultArt (Filippo Bigagli e Silvia Mordini), con Resmi Al Kafaji, Barbara Fluvi, Gustavo Maestre, Rudy Pulcinelli, Fu Sen e Da Wing. A Prato, nella sede di Fonderia CultArt

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DIALOGUING TEXTURES

Negli ultimi decenni Prato, più di altre città italiane, è stata al centro di un flusso costante di migranti stranieri che qui si sono stanziati creando una delle comunità più grandi a livello nazionale. Questo ha contribuito a cambiare in modo radicale il carattere della città in molti suoi aspetti e a definire la sua linea cosmopolita divenendo così crocevia di popoli e culture lontane. Uno degli aspetti critici di questa immigrazione consiste nel creare un dialogo costruttivo tra le nuove diverse realtà al fine di creare uno scambio reciproco che possa essere sfruttato per una convivenza migliore. A Firenze troviamo dei precedenti storici in mostre come Africa InAfrica (2004) o Cina Cina Cina !!! (2008), piuttosto che Moving Image in China 1988-2011 (2012) al Museo Pecci di Prato; sebbene l’ “exemplum maximum” comune a queste esperienze rimanga Magiciens de la Terre (1989) al Centre Georges Pompidou di Parigi, punto di svolta epocale per la mediazione tra le varie culture e comunità artistiche.

Dalla volontà di tentare nuove connessioni, tessere trame urbane innovative grazie all’arte assurta a lingua ausiliaria internazionale, nasce Dialoguing Textures, frutto dell’incontro di sei artisti internazionali la cui matrice comune s’identifica nella città di Prato. Lontani per provenienza e percorso artistico hanno collaborato al fine di creare una nuova forma di dialogo e scambio, dove non sia più necessario un codice linguistico, ma l’arte stessa diventa il ponte tra mittenti e destinatari di culture estremamente diverse.

Tre i continenti coinvolti, partendo dal paese del Sol Levante, passando per l’Oriente, attraversando l’Italia per giungere fino al Nuovo Mondo: Resmi Al Kafaji, Barbara Fluvi, Gustavo Maestre, Rudy Pulcinelli, Fu Sen, Da Wing hanno interpretato liberamente il tema, offrendo una varietà di risposte eterogenea per formazione ed esperienza; le opere degli artisti dialogano, raccontano storie di fatti e terre lontane creando nuovi equilibri, elevando l’arte a lingua ausiliare internazionale e tessendo la trama di un nuovo tessuto culturale, esempio per lo sviluppo di una nuova multietnica città. Le opere si interfacciano mutuando un comune elemento calligrafico che traccia la linea di continuità tra esse e mette in relazione culture di diversi continenti.

Lo spazio ospitante questa mostra è una struttura tra le più antiche della città, una chiesa esempio dello sregolato sviluppo economico e industriale di Prato. Eretta nel XIII secolo, è un modello di stile romanico toscano a navata unica con l’uso del cotto a vista sulla facciata. Nel corso dei secoli l’edificio è stato destinato ad altri scopi, nel Novecento (dal 1969 fino a pochi anni fa) è stato sede di un’officina meccanica che ha lasciato una forte testimonianza intervenendo fisicamente e in modo drastico sulla struttura. Oggi l’ex-chiesa di San Giovanni Gerosolimitano è al centro di un piano di recupero per fini culturali ideato dalla Cooperativa Fonderia Cultart.

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Caos Fonderia Cultart ha ideato e realizzato la mostra. CAOS (Contemporary Art Organization and Services) nasce nel Maggio 2012 come gruppo di lavoro all’interno della cooperativa, la sua attività si concentra essenzialmente sulle arti visive contemporanee (includendo le diverse forme espressive) e sulla promozione dell’arte contemporanea verso un pubblico più ampio e partecipativo. Dialoguing Textures è la seconda mostra creata da CAOS, la precedente è stata Obiettivo: Futuro (Luglio 2012), tre installazioni realizzate in una sezione dell’area del parcheggio semi-interrato della stazione di Prato Porta Al Serraglio. Filippo Bigagli si è occupato degli aspetti organizzativi e Silvia Mordini si è occupata della curatela della mostra. Dialoguing Textures è una mostra a zero budget che ha dato la possibilità a un pubblico di diversa provenienza etnica di entrare in contatto con l’arte contemporanea identificando nelle opere esposte caratteri vicini al proprio paese di origine. E’ stata l’occasione per conoscere stranieri ospiti di Prato, realtà cittadine impegnate in diversi campi e far rivivere uno spazio dimenticato da secoli.

Foto totale della mostra.

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Rudy Pulcinelli - Prato (ITALIA), 1970

Consegue il diploma di Maturità d’Arte Applicata come disegnatore di Architettura e Arredamento presso l’Istituto d’Arte P. Petrocchi di Pistoia nel 1990; nello stesso anno si iscrive alla Facoltà di Architettura presso l’Università di Firenze, scelta che segnerà profondamente la sua produzione. Pulcinelli spazia dalla pittura estremamente materica degli inizi fino ad arrivare alla terza dimensione, sperimentando vari materiali come l’acciaio cor-ten, cemento, camere d’ aria e polistirolo. Dagli anni novanta inizia un percorso internazionale che lo porterà a esporre in Francia, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Germania, Paesi Bassi, Uruguay e Thailandia. Nel 2000, vince il “Fiorino d’Oro” del Premio Firenze, nella sezione scultura. Le sue opere vengono inserite nella collezione permanente del Museo Paolo VI Arte Contemporanea di Brescia. Nel 2008 espone al Museo Stauròs Arte Sacra Contemporanea di Teramo, XIII Biennale d’Arte Sacra Contemporanea. Nel 2009 realizza un’installazione permanente all’interno del Museo Lu.C.C.A.- Lucca Center of Contemorary Art, e viene acquisita una scultura monumentale dal Museo di Arte

Contemporanea Fundacion Pablo Atchugarry, Uruguay. Nel 2010, invitato al Premio Nazionale di Pittura Ciuffenna, gli viene assegnato il premio - Proposta Originale - che lo porterà a esporre al Museo Venturino Venturi. L’A.N.T.E.R. commissiona la realizzazione di sette opere, che costituiranno il premio internazionale. Nel 2011 vince l'Europol International Art Prize, l'opera premiata, Sinergie, verrà installata in modo permanente, all'interno della nuova sede dell'Europol, Aia, Paesi Bassi. Partecipa al progetto Thai-Italy Art and Cultural Exchange 2011, presso Art Gallery of Silpakorn University, Bangkok, Thailandia, con l’installazione Alfabeto del tempo, che sarà inserita nella collezione permanente del Silpakorn Art Centre. Nel 2012, inserito nel progetto ArtistiKm 0, presenta il suo lavoro al Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Espone al Museo Correggio, Palazzo dei Principi a Reggio Emilia, con la mostra personale, Contaminazioni. Nel mese di luglio nella rivista Arte Mondadori si parla del suo lavoro nell’articolo Artisti toscani emergenti. Le sue opere figurano in importanti collezioni pubbliche e private, italiane ed estere.

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Rudy Pulcinelli

Dialoghi (2012; installazione site-specific, dimensioni variabili, polistirolo densità 40 kg/m3)

I sette alfabeti più diffusi al mondo (arabo, cinese, ebraico, giapponese, greco, occidentale, russo) compongono una struttura imponente, fluttuante al centro della volta, scissa tra la monumentalità delle forme e la leggerezza del materiale. Quindici unità (due per ciascuna lingua, ad eccezione di quella occidentale che si arricchisce dell’elemento aggiuntivo dato dal territorio) che formano la trama del discorso, concatenate tra loro, dove l’equilibrio dell’insieme è dato dallo stretto rapporto dei singoli e che dona all’opera una valenza totemica.

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Barbara Fluvi – San Miniato (ITALIA), 1964

Diplomatasi all'istituto d'Arte di Firenze in grafica pubblicitaria e fotografia, la sua attività lavorativa di grafica va di pari passo alla sua esperienza come artista. Nel 1991 partecipa alla collettiva Polittico di San Giovanni a Firenze, a cura di Mario Mariotti. Si interessa di videoarte e cortometraggi animati. Partecipa al gruppo fiorentino Strano Network e coopera con l'artista Federico Bucalossi. Nel suo percorso formativo si avvicina alla terza dimensione sperimentando l’utilizzo di vari materiali come il marmo e l’alluminio, apprendendo le tecniche di fusione e lavorazione dei metalli alla Fonderia Merighi di Bologna. Nel 2011 vince il primo premio "CASULAE" di Arte Contemporanea per la Pittura e Videoarte a Casole d'Elsa, ed è selezionata per il "WART" Premio Award for Art per la scultura.

Barbara Fluvi

L’uomo animale (2011; scultura in poliuretano espanso e resina + tecnica mista su tela 120x80 cm)

Parafrasando Seneca: “L’uomo è un animale sociale. Le persone non sono fatte per vivere da sole.” ci ritroviamo a fare i conti con la rappresentazione fisica di un ipotetico avatar della parte più istintuale e primitiva dell’animo umano. Costretto in una condizione di “cattività”, l’uomo devia dalla purezza primitiva per diventare esso stesso schiavo dei propri “dictat”.

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Barbara Fluvi

Ermine (2012; stampa fotografica 70x70 cm + sculture in carta 20x2 cm)

Un progetto ludico, presente nella natura stessa dell’opera: la carta. Possiamo trovare nuove modi d’interazione tra le parti, simulando le varie forme e dimensioni della comunicazione e riscoprendo il “fanciullino” insito in ognuno di noi.

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Gustavo Maestre – Barcelona (VENEZUELA), 1956

Nel 1975 consegue il diploma all'Escuela Artes Platicas A. Reveron della sua città, nel 1979 si specializza in incisione e serigrafia all'Istituto Tres Rayas di Madrid e nel 1985 in tecniche della ceramica all'Istituto Statale d'Arte di Sesto Fiorentino vicino Firenze. Vive e lavora a Prato dal 1997. Ha tenuto mostre personali sia a livello nazionale che internazionale: Avana, Madrid, Modena, Milano, Parigi, Toulouse, Puerto la Cruz. Ha esposto il suo lavoro più volte a Firenze, Prato e sul territorio toscano. Pittore, scultore e grafico, le sue opere sono presenti in collezioni italiane e straniere.

Gustavo Maestre

El Grito (2011; tecnica mista su compensato, 185x113 cm)

Un’opera densa di elementi collegati ai conflitti bellici ed alle repressioni in atto in tutto il mondo: è il manifesto di chi grida contro la repressione e la violenza, stagliandosi contro le azioni persecutorie proprie dei regimi dittatoriali. Un’affermazione di solidarietà verso coloro che si vedono negati i propri diritti, prima tra tutti la libertà d’espressione.

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Gustavo Maestre

El Pueblo (2010; tecnica mista su carta 310x243 cm)

Il simbolismo di Gustavo Maestre esplode prepotentemente, carico dei simboli che scandiscono il quotidiano di ognuno di noi e che definiscono la nostra individualità, legata ad una dimensione di “isolamento sociale”, dove i numeri ed i caratteri, che descrivono le nostre abitudini, assurgono a sacrali.

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Resmi Al Kafaji – Diywania (IRAQ), 1947

Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Baghdad partecipando a varie mostre in tutto l’Iraq. Si trasferisce a Prato nel 1977, formandosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Negli anni la sua produzione attraversa varie tecniche: dalla pittura a olio passa all’acquerello in bianco e nero per poi arrivare alla videoarte. Negli anni ha partecipato a numerose collettive sia in Europa che in Asia. Le sue personali più importanti sono: Canti Andalusi, Galleria Immaginaria, Firenze, 2012; Trenta anni di distanza, Zinc exposities galerie, Bergen (Olanda), 2008; Stadsbiblioteket, Göteborg (Svezia),

1999; L’albero della vita, Galleria La Spirale, Prato, 1997; Tamuz Gallery, Bruxelles (Belgio), 1996; Sala Polivalente di Montemurlo, Prato, 1993; Galleria Alfa, Milano, 1989; Galleria del Palazzo Comunale, Rignano sull’Arno (Firenze), 1984; Spazio Comunale di Troghi, Firenze, 1983.

Resmi Al Kafaji,

Canti andalusi - ي يه اغان س دل (acquerello carta 80x100 cm ;2011) أن

L’elemento grafico, l’eleganza e la ricchezza del bianco e del nero e degli infiniti grigi che popolano le opere di Resmi, grazie alle quali le due culture che hanno caratterizzato la sua vita si fondono in uno speciale unicum, denso di simbolismo che narra la sua personale e complessa storia.

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Resmi Al Kafaji

Libro aperto - تاب ك توح ال ف م (”video, durata: 3’14 ;2009) ال

Libro in viaggio, come le persone di cultura che vivono in paesi in cui manca la libertà di espressione e si trovano costretti ad abbandonare il loro paese e mettersi in viaggio. La scritta araba è una poesia nostalgica che accompagna l’intellettuale nella sua odissea. Oltre questo, il video si basa sulla composizione bianco e nero dove centinaia di immagini diverse si formano grazie alla vibrazione continua. Questo video è dedicato a tutti gli intellettuali che soffrono e subiscono violenze nel mondo.

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Fu Sen - Qingdao (CINA), 1987

Dal 1999 studia tecniche pittoriche e storia dell’arte. Nel 2006 si sposta a Pechino dove studia storia e cultura cinese e inizia ad avere i primi incarichi da artista freelance. Nel 2009 frequenta un master di primo livello in arti visive e discipline dello spettacolo, con indirizzo “Nuove tecnologie per le arti”. Vive e studia a Venezia, presso l’Accademia di Belle Arti. Ha già avuto esperienze espositive sia in Italia che in Cina.

Fu Sen

La luce - 光 (2012; video, durata: 3’17’’)

Una nuova nascita, ma anche il ritorno alle origini, ad un punto di partenza che si apre ad un futuro radioso: una doppia lettura per la videoinstallazione dell’artista cinese, in cui il lirismo arriva al suo apice, accennato solo da piccoli gesti densi di significato.

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Da Wing - Nanchang (CINA), 1985

Studia a Nanchang fino alla maggiore età, dove ha le prime esperienze come artista, per poi trasferirsi a Prato. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano nel 2010, facendo sponda tra le due città. Attiva nel tessuto urbano della città toscana, è un’insegnante di cinese per italiani e una mediatrice attiva per la comunità cinese residente. Artista legata alla fotografia e alla videoarte, ha esposto sia in Cina che in Italia, prendendo parte anche a un evento collaterale della mostra Moving Image presso il Museo Pecci di Prato nel 2012.

Da Wing

Chiaro Piramide - 潜-幸福。(2012,

installazione, dimensioni variabili)

Nell’opera di Wing convivono i tre periodi dell’esistenza dell’uomo (passato, presente e futuro), sospesi in una dimensione parallela, dove l’artista esprime il volere che essa sia di buon auspicio e propositiva per chi la fruisce.

Silvia Mordini

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Le foto, esclusa la prima, sono state realizzate da Maurizio Carraresi: www.mauriziocarraresi.com

RINGRAZIAMENTI

Resmi Al Kafaji, Barbara Fluvi, Gustavo Maestre, Rudy Pulcinelli, Fu Sen, Da Wing. Lo staff di Fonderia Cultart: Edoardo Nardin, Giulia Gigli, Alberto Castellani, Arianna Terzoni, Francesco Fantauzzi. Luciana Schinco, Eugenio Bigagli, Maurizio Carraresi, Enoteca Gori.

CAOS Fonderia Cultart

[email protected]

Filippo Bigagli: [email protected]

Silvia Mordini: [email protected]

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