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Uneba Veneto e Necsi: cosa sono i gas fluorurari per impianti anticendio e di condizionamento, le sanzioni dei decreti 26 e 108 del 2013, la dichiarazione F-Gas
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IMPIANTI CONTENENTI GAS SERRA O SOSTANZE OZONO LESIVE
DI COSA SI TRATTA?
I gas fluorurati (F-gas) sono composti principalmente dai seguenti gruppi di sostanze: idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) ed esafluoruro di
zolfo (SF6). Gli HFC costituiscono il gruppo più comune di gas fluorurati. Sono sostanze chimiche di sintesi, non infiammabili e con bassa tossicità, utilizzate sin dagli
inizi degli anni ‘90, in sostituzione dei clorofluorocarburi (CFC) e degli idroclorofluorocarburi (HCFC) in quanto questi ultimi contribuiscono alla
riduzione dello strato di ozono stratosferico. Gli F-gas trovano impiego in una vastissima gamma di utilizzi come:
• refrigeranti negli impianti di refrigerazione, di condizionamento d’aria e nelle pompe di calore; • agenti espandenti per schiume; • agenti estinguenti in sistemi di protezione antincendio; • propellenti per aerosol medici e tecnici;
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DI COSA SI TRATTA?
• produzione di semiconduttori, di alluminio e magnesio; • solventi per applicazioni specifiche; • isolanti per apparecchiature di manovra (commutatori) ad alta tensione.
In misura minore gli F-gas, in particolare i PFC, sono utilizzati nel settore dell’elettronica, nell’industria cosmetica e in quella farmaceutica, e possono
essere presenti in vecchi sistemi di protezione antincendio. Al fine di prevenire e minimizzare le emissioni di F-Gas, il 17 maggio 2006 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato il Regolamento (CE) n. 842/2006 su “taluni gas fluorurati a effetto serra” (di seguito denominato
Regolamento F-gas), successivamente integrato con dieci Regolamenti di esecuzione della Commissione Europea. Tale quadro normativo prevede di
limitare l’uso e l’immissione in commercio di apparecchiature specifiche contenenti F-gas e contemporaneamente ridurre le perdite di tali gas attraverso
una loro corretta gestione.
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QUADRO NORMATIVO E REGOLE DI GESTIONE
In particolare, il Regolamento mira a ridurre le emissioni di F-gas principalmente attraverso:
il contenimento delle perdite e il loro recupero al fine di assicurarne il riciclaggio, la rigenerazione o la distruzione (articoli 3 e 4); l’istituzione di un
sistema di certificazione/attestazione per il personale e le imprese coinvolte in determinate attività (ad es. installazione, recupero, ...) (articolo 5); il controllo
dell’uso di SF6 (articolo 8); il divieto di immissione sul mercato di taluni prodotti e apparecchiature che contengono tali gas o il cui funzionamento dipende da
essi (articolo 9).
In particolare, l’articolo 16, comma 1, del D.P.R. n. 43/2012 disciplina l’obbligo di trasmissione delle informazioni sulle emissioni di F-gas, previsto dall’articolo 6, paragrafo 4, del Regolamento, tramite una Dichiarazione annuale di seguito
denominata “Dichiarazione F-gas”.
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QUADRO LEGISLATIVO E REGOLE DI GESTIONE
Lo scorso 12/10/2013 è entrato in vigore il D.Lgs. 108/2013 che definisce le sanzioni per la mancata applicazione del Regolamento CE n. 1005/2009, il
quale stabilisce i limiti di impiego delle sostanze che riducono lo strato ozono.
Più esplicitamente sono definite sostanze controllate le sostanze (sole o in miscela, vergini, recuperate, riciclate e rigenerate) elencate nell’allegato I del
regolamento: per lo più riconducibili a clorofluorocarburi, idroclorofluorocarburi, halon, bromuro di metile; l’idroclorofluorocarburo più diffuso è conosciuto è il
gas R22; anche le miscele R409 e R414 sono costituite da sostanze controllate.
Si completa quindi il regime sanzionatorio introdotto dal D.Lgs. 26/2013 per analoghe attrezzature, ma cariche di gas serra o f-gas (es. R407, R410).
IMPIANTI CONTENENTI GAS SERRA O SOSTANZE OZONO LESIVE
QUADRO LEGISLATIVO E REGOLE DI GESTIONE
Si premette innanzi tutto che molte sanzioni si applicano alle imprese che gestiscono apparecchiature di refrigerazione e condizionamento d'aria o pompe di calore, ovvero sistemi di protezione antincendio che contengono
sostanze controllate: l’art. 2, comma 1, lettera a) definisce tali imprese come la “persona fisica o giuridica proprietaria dell'apparecchiatura o dell'impianto
ovvero delegata dal proprietario ad assumere la responsabilità dell'esercizio e della manutenzione dell'apparecchiatura o dell'impianto”.
L’art. 3 del D.Lgs. 108 stabilisce la pena di 2 anni di arresto e 120.000 € di
ammenda per chi viola gli obblighi degli articoli 4, 5, 15 e 17 del regolamento; ossia per chi non osserva il divieto di produzione delle sostanze controllate (art. 4), il divieto di immissione ed uso delle sostanze controllate (art. 5), il divieto di importare sostanze controllate o prodotti e apparecchiature contenti sostanze
controllate (art. 15), il divieto di esportazione delle sostanze controllate o prodotti e apparecchiature contenti sostanze controllate (art. 17).
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QUADRO LEGISLATIVO E REGOLE DI GESTIONE
Tale esenzione si intende quindi estesa anche all’uso di sostanze controllate in operazioni di manutenzione
oltre la deroga concessa fino al 31/12/2014
L’ammenda è prevista da 3.000 a 18.000 € se chi gestisce impianti di refrigerazione e di condizionamento con quantità superiore a 3 kg non ha in
uso un registro delle quantità e del tipo di sostanza recuperata o aggiunta (tale attività si sovrappone con il libretto di impianto previsto dal DPR 147/06).
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PROSSIME SCADENZE E ADEMPIMENTI
Entro il 31 maggio 2014 è obbligatorio compilare la "Dichiarazione F-gas" relativa all’anno 2013 per tutte le apparecchiature/sistemi fissi di refrigerazione, condizionamento di aria, pompe di calore, protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto
serra. La compilazione e la trasmissione della dichiarazione potrà essere effettuata a partire dal 1
marzo 2014. Nel sito www.sinaet.isprambiente.it sono disponibili le istruzioni per la compilazione della
Dichiarazione F-GAS. Le istruzioni ribadiscono che quest'anno devono essere compilati non solo i dati anagrafici,
ma anche le informazioni relative alle quantità aggiunte, recuperate o eliminate, in piena corrispondenza con quanto riportato sui modelli ufficiali del Registro Apparecchiatura /
Sistema.