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DIDATTICA EROGATA A.A. 2017-18 LAUREA MAGISTRALE LM77 ECONOMIA E MANAGEMENT

DIDATTICA EROGATA A.A. 2017-18 LAUREA MAGISTRALE … · La pragmatica della comunicazione. ... Il corso è diviso in due moduli, ... G. DE NOVA, Codice civile e leggi collegate,

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DIDATTICA EROGATA A.A. 2017-18 LAUREA MAGISTRALE LM77 ECONOMIA E MANAGEMENT

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BANKING AND FINANCE (6 CFU) Prof.ssa GIULIANA BIRINDELLI Obiettivi formativi Il corso affronta le tematiche relative al rapporto banca-impresa secondo una logica evoluta di offerta di servizi finanziari ad alto contenuto consulenziale, funzionali alla ricerca di assetti ottimali nelle scelte finanziarie delle aziende clienti. Vengono pertanto trattate le molteplici opportunità di sviluppo del rapporto banca-impresa attraverso l'analisi dei contenuti delle aree di business creditizia, mobiliare e consulenziale, con parallela attenzione alle ricadute positive per la gestione d’azienda. Il corso intende dunque fornire agli studenti conoscenze avanzate nella gestione del rapporto banca-impresa e competenze per poter operare in aree di business “core” degli intermediari finanziari. Contenuti • Corporate and investment banking: aspetti definitori e inquadramento concettuale; • le banche di investimento e la crisi; • focus sull’attività di Merger & Acquisition; • gli intermediari finanziari e il leveraged buy-out; • la partecipazione al capitale delle imprese; • il sostegno finanziario alle imprese familiari; • il finanziamento alle imprese innovative; • la quotazione delle imprese e il ruolo degli intermediari finanziari; • il debito mezzanino: caratteristiche tecniche e vantaggi per l’impresa finanziata; • i processi di Corporate Restructuring; • la ristrutturazione finanziaria delle imprese in crisi; • la cartolarizzazione dei crediti. Testi di riferimento G. Forestieri (2015), Corporate & Investment Banking, Egea, Milano (capp. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 14, 15, 17). Testo di consultazione: Joshua Rosenbaum, Joshua Pearl (2013), Investment Banking: Valuation, Leveraged Buyouts, and Mergers & Acquisitions, Wiley. Metodi didattici - Lezioni frontali. - Utilizzo di slide. - Lettura e commento di quotidiani economico-finanziari. - Testimonianze di operatori del settore.

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COMUNICAZIONE AZIENDALE (6 CFU) Prof. DARIO SIMONCINI Obiettivi formativi Il management della comunicazione rappresenta un elemento fondamentale nel governo delle imprese, per la continua ricerca di una crescita nella reputazione. I principi ai quali si deve attenere una comunicazione aziendale efficace e responsabile sono i medesimi che vengono applicati al processo di comunicazione tra due persone: congruità, precisione, corretta significazione. Il corso affronta il tema del governo della comunicazione d'impresa sotto il profilo teorico, degli strumenti manageriali e delle tecniche operative, anche attraverso il sistematico ricorso a casi aziendali presentati dai diretti protagonisti. Dopo aver delineato il ruolo della comunicazione nella creazione e diffusione di valore, il corso ha l’obiettivo di analizzare i fabbisogni comunicativi espressi nelle diverse aree della comunicazione: istituzionale, economico-finanziaria, di marketing e organizzativa. Contenuti La pragmatica della comunicazione. Management e pragmatica della comunicazione. Le aree della comunicazione d'impresa. Il Brand Management. L'Advertising. Il Codice Etico. La comunicazione organizzativa. La comunicazione digitale. Il communication mix . Testi di riferimento A. Pastore e M.Vernuccio, IMPRESA E COMUNICAZIONE. Principi e strumenti per il management, Ed. Apogeo, 2008 (Intero volume) Metodi didattici Lezioni, lavori di gruppo e seminari.

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CONTROLLO DI GESTIONE AVANZATO (9 CFU) Prof. MASSIMO SARGIACOMO Obiettivi formativi Negli ultimi anni vi sono state rilevanti trasformazioni nei sistemi di Performance Management, così come nuovi meccanismi e metodologie si sono gradualmente diffusi e si stanno diffondendo nelle imprese, a seguito di alcuni cambiamenti nell'ambiente economico di riferimento. Conseguentemente, le moderne prassi di Performance Management si sono sviluppate a seguito dell’evoluzione di tale ambiente economico e sono condizionate da alcune variabili di contesto e specifiche d’impresa, ad es. le tecnologie informatiche, il grado di diversificazione dell’offerta, il posizionamento nella catena del valore, il ciclo di vita di prodotti o servizi, etc. Pertanto, partendo dal presupposto che uno degli aspetti fondamentali dell’azione manageriale nelle imprese moderne è costituito dalla misurazione e dalla gestione delle performance, il corso si propone di descrivere le nuove prassi di valutazione e gestione delle prestazioni (Performance Management) sia secondo una prospettiva globale, sia riguardo alle specificità locali. Al tempo stesso verranno evidenziati i punti di forza e di debolezza, la variabilità delle loro caratteristiche e le specifiche problematiche di implementazione, anche in rapporto agli strumenti e modelli tradizionali (es. indici-indicatori di bilancio e rendiconto finanziario). Verranno, da ultimo, forniti specifici approfondimenti su particolari tematiche (es. Strategic Cost Management, la logistica nei sistemi ERP) con relativi casi ed applicazioni. Contenuti

- La rilevanza del controllo di gestione: la performance dell’azienda, la funzione AFC nel nuovo contesto competitivo, business partner o service provider, l’evoluzione dei sistemi di controllo, il futuro controllo di gestione. - I costi: nozioni e classificazioni: i costi, costi e spese, gli elementi costitutivi del costo di prodotto, alcune riflessioni sul comportamento dei costi, il metodo di regressione, l’analisi costi-volumi-risultati (CVR-BEA), alcuni esempi di analisi CVR-BEA, l’analisi del margine di contribuzione, il costo standard, standard costing ed analisi degli scostamenti. - Riclassificazione del Conto Economico (valore, aggiunto, costo del venduto, margine di contribuzione) e Stato Patrimoniale (criterio finanziario e funzionale) - Indici ed indicatori di bilancio (redditività, finanziari, patrimoniali, di rotazione, di durata). - Rendiconto finanziario: analisi flussi monetari, Cash Flow Statement. - L’evoluzione della tecnologia e il cost management: il cambiamento tecnologico e il cost management, l’evoluzione tecnologica e il cost management, la qualità, i clienti e la qualità, come “usare” i costi per la qualità, Just in Time o Just-In-Time ?, Backflush accounting, i sistemi Enterprise Resource Planning – ERP, Computer-Aided Design – CAD, Computer-Aided Manufacturing – CAM, i sistemi produttivi flessibili e computer-integrated. - Approfondimento: evoluzione della tecnologia e impatto dell’integrazione informativa sulla professionalità amministrativa.

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- Il costing e la gestione per attività: dai costi standard all’Activity Based Costing, il “fenomeno” ABC, che cosa determina i costi, la logica dell’Activity Accounting, economie di scopo vs. economie di scala, comportamento dei costi nel lungo periodo vs. breve periodo, che cosa è un’attività, quando sostituire un sistema di misurazione dei costi “tradizionale”, La progettazione di un Activity Accounting System, la prospettiva economica e le problematiche reali delle organizzazioni. - Approfondimento: il costing e la gestione per attività nelle imprese di servizi. - La misurazione della performance: gli obiettivi di misurazione delle performance, la progettazione di sistemi di misurazione delle performance aziendali, perché nuove misure di performance, alla ricerca dell’equilibrio, la Balanced Scorecard, la Balanced Scorecard e la strategia, l’efficace implementazione della Balanced Scorecard, la Balanced Scorecard non è infallibile. - Approfondimento: la misurazione delle performance nelle imprese di moda: la Supply Chain Management (SCM) e Supply Chain Management Accounting. - Il controllo strategico: la strategia e la pianificazione, le diverse modalità di competizione, le forze competitive, le competenze chiave, perché alcune strategie falliscono, lo Strategic Management Accounting (SMA), l’analisi strategica dei costi: il legame tra valore e costi, l’analisi della redditività del cliente, la strategia e la Customer Profitability Analysis. - Approfondimento: il controllo strategico nelle imprese vitivinicole. - Approfondimento: il controllo strategico delle imprese Automotive. - La pianificazione e la gestione dei costi lungo il ciclo di vita dei prodotti: il ciclo di vita del prodotto, la strategia e il target costing, l’implementazione del target costing, caso aziendale di riprogettazione di un prodotto, la necessità di una determinazione dei costi market-led, process-based target costing. - La gestione strategica dei costi: introduzione, temi fondamentali, confronto tra l’analisi stratetica e quella tradizionale. - L’analisi degli scostamenti del risultato economico in prospettiva strategica. - Sistemi di gestione dei costi in funzione del posizionamento strategico. - Implementazione del sistema ERP - ERP nei processi di pianificazione e controllo della produzione. - ERP e Kanban, gestione commesse (Project Management) e pianificazione della distribuzione. Testi di riferimento BHIMANI A., CAGLIO A., DITILLO A., MORELLI M., Performance Management. Controllo di gestione: modelli e strumenti per competere oggi, Egea, Milano, 2010. LEVY G., La Logistica nei sistemi ERP. Dalla distinta base alla produzione, Franco Angeli, Milano, 5a ristampa 2016. Materiale didattico integrativo a cura del docente, disponibile sulla piattaforma: http://elearning.unich.it/. Metodi didattici Lezioni frontali. Testimonianze di autorevoli manager/controller. Case studies. Utilizzo di diapositive e piattaforma didattica on line: http://elearning.unich.it/.

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DIRITTO COMMERCIALE AVANZATO (6 CFU) Prof. FRANCESCO ACCETTELLA Obiettivi formativi Il corso si propone di impartire le nozioni principali dei mercati e degli intermediari finanziari, con particolare riferimento alle operazioni di intermediazione finanziaria, nonché degli emittenti quotati. Contenuti Il corso è diviso in due moduli, il primo dedicato al diritto degli intermediari finanziari e il secondo alla disciplina dei mercati e degli emittenti quotati. I Modulo) Il diritto del mercato finanziario: la disciplina degli intermediari. Prodotti finanziari, strumenti finanziari e valori mobiliari. I servizi di investimento. Le regole di svolgimento dei servizi di investimento. L’offerta fuori sede e la commercializzazione a distanza. La gestione collettiva del risparmio. L'attività di vigilanza. La crisi degli intermediari. II Modulo) La disciplina dei mercati. La disciplina degli emittenti. L’offerta al pubblico di sottoscrizione e di vendita di prodotti finanziari. L’offerta pubblica di acquisto o di scambio. L’informazione societaria. La disciplina delle società con azioni quotate. Testi di riferimento PERRONE, Il diritto del mercato dei capitali, Giuffrè, 2016. Si raccomanda la costante consultazione di un codice civile con leggi collegate (in particolare, t.u.b. e t.u.f.) aggiornato: G. DE NOVA, Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, ultima edizione disponibile. Metodi didattici Lezioni frontali.

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DIRITTO DEL LAVORO E DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI (6 CFU) Prof. ENRICO RAIMONDI Obiettivi formativi Il corso si propone di far conseguire agli studenti la conoscenza dei principali istituti giuridici del diritto del lavoro e delle relazioni industriali, oltre che il contenuto delle recenti riforme che hanno interessato la materia. Contenuti Diritto del lavoro e dintorni. Origini ed evoluzione storica del diritto del lavoro. Diritto del lavoro e scienze sociali. La Costituzione. Il diritto del lavoro internazionale e dell'Unione Europea. Le fonti del diritto del lavoro. DIRITTO SINDACALE Organizzazione e azione sindacale Sindacato e ordinamento giuridico. La contrattazione collettiva. Le relazioni sindacali in azienda. IL CONTRATTO DI LAVORO. Legge e contratto collettivo. Contratto di lavoro e autonomia individuale. Il lavoro subordinato. I lavori non subordinati. Il datore di lavoro. IL RAPPORTO DI LAVORO. La formazione del contratto di lavoro. La struttura del rapporto di lavoro. Oggetto e luogo della prestazione di lavoro. Il tempo della prestazione di lavoro. Potere di controllo e tutela della privacy. Il potere disciplinare. La retribuzione. La tutela della persona sul lavoro. Eguaglianza e discriminazioni Le sospensioni del lavoro. L'estinzione del rapporto di lavoro. La crisi dell'impresa. IL CONTRATTO DI LAVORO NON STANDARD E IL LAVORO ESTERNO. Il lavoro a orario ridotto e flessibile. Il lavoro a termine. Il lavoro dei giovani. Il lavoro esterno. Testi di riferimento Diritto del Lavoro di Riccardo Del Punta, ottava edizione, Giuffrè editore. Metodi didattici Lezione frontale e seminari.

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DIRITTO FALLIMENTARE (6 CFU) Prof.ssa RITA MARTELLA Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un’analisi di quelle che costituiscono le linee fondamentali del nostro sistema concorsuale, nella sua perenne ricerca di un ragionevole punto di equilibrio tra l’esigenza di adeguata soddisfazione dei creditori dell’impresa commerciale dissestata e l’aspirazione al recupero, per quanto possibile, dell’impresa medesima. Contenuti I tentativi di risanamento dell’impresa commerciale in crisi: a) concordato preventivo; b) accordi di ristrutturazione; c) piano di risanamento attestato - I presupposti del fallimento: stato d’insolvenza e qualità di imprenditore commerciale - la dichiarazione di fallimento - gli organi della procedura – custodia e amministrazione delle attività fallimentari – esercizio provvisorio – affitto d’azienda o di rami d’azienda - gli effetti del fallimento: a) per il fallito; b) per i creditori ; c) sugli atti pregiudizievoli ai creditori;d) sui rapporti giuridici pendenti - l'accertamento del passivo - la liquidazione dell'attivo –la ripartizione dell'attivo – la chiusura, la riapertura del fallimento e l’esdebitazione - Il concordato fallimentare – il fallimento delle società. Testi di riferimento E. FRASCAROLI SANTI, Il diritto fallimentare e delle procedure concorsuali, Cedam, 2016, fino al capitolo XX compreso. Per la preparazione dell’esame, è indispensabile l’uso del testo normativo di riferimento, aggiornato alle modifiche apportate dalla L. 30 giugno 2016, n. 119 di conversione del D.L. 3 maggio 2016, n. 59. Metodi didattici Le lezioni hanno l’obiettivo di stimolare la partecipazione degli studenti alla discussione in aula, attraverso anche la continua esemplificazione pratica degli argomenti trattati. A tal fine si procederà anche alla formazione di gruppi di lavoro sui temi affrontati dalla giurisprudenza.

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ECONOMIA DEI GRUPPI SOCIETARI E BILANCIO CONSOLIDATO (6 CFU) Prof. ANDREA ZIRUOLO Obiettivi formativi Il corso si prefigge di descrivere lo strumento del bilancio consolidato quale sintesi di informazioni contabili appartenenti ad un sistema complesso (il gruppo aziendale). Ne consegue come occorra prima analizzare la definizione di gruppo aziendale, indagandone gli equilibri interni e complessivi, per poi trattare il bilancio consolidato necessario per informare sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale del gruppo. Il tema del bilancio consolidato verrà sviluppato in modo “professionalizzante” al fine di consentire ai discenti la comprensione tecnica delle varie metodologie di consolidamento disciplinate dai principi contabili e riscontrabili nella pratica professionale. Affinché gli elementi teorici introdotti nella parte iniziale del corso possano essere acquisiti operativamente dai discenti, verranno presentati numerosi case study. Contenuti - Individuazione e assetto istituzionale dei gruppi aziendali. - Introduzione allo studio dell’equilibrio nei gruppi aziendali: equilibrio di sistema e sistema di equilibri. - L’equilibrio economico, finanziario, patrimoniale e monetario nei gruppi aziendali. - Gli strumenti per l’apprezzamento dell’equilibrio nei gruppi aziendali. - Il bilancio consolidato: il quadro normativo di riferimento. - Il bilancio consolidato: i principi, gli schemi, gli obblighi, l’area di consolidamento. - Il bilancio consolidato: le metodologie di consolidamento. Casi aziendali. Testi di riferimento Claudio Teodori, Il bilancio consolidato. La metodologia di costruzione e il profilo informativo, Giuffré Editore, Milano, 2012. Dispense consegnate a lezione Metodi didattici Lezioni frontali, presentazione di case study, seminari.

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ECONOMIA DELLA CONCORRENZA STRATEGICA E ANTITRUST (9 CFU) Prof. MARIO EBOLI Obiettivi formativi Far acquisire agli studenti la logica della competizione strategica tra le imprese, con particolare attenzione al ruolo che le imperfezioni dei mercati (di concorrenza e/o di informazione) hanno nel definire tali strategie. Contenuti Il comportamento strategico delle imprese che operano in mercati di concorrenza imperfetta (monopoli, oligopoli, cartelli, ecc.) ed in condizioni di asimmetria d'informazione tra produttori e consumatori. Testi di riferimento Carlton, D. e Perloff, J. 'Organizzazione Industriale', McGraw-Hill 2013. Metodi didattici Lezioni frontali.

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ENTREPRENEURSHIP AND VENTURE CAPITAL (6 CFU) Prof.ssa FRANCESCA MASCIARELLI Lingua insegnamento: Inglese Obiettivi formativi Il corso si articola in due parti: Entrepreneurship e Venture Capital: 1. La parte parte (Entrepreneurship) fornisce agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche relative al processo imprenditoriale; 2. La seconda parte (Venture Capital) illustra le modalità di finanziamento tramite capitale di rischio di nuove imprese. Contenuti Il corso tratta le tematiche legate ai processi e alle modalità di creazione e di finanziamento di nuove imprese. VENTURE OPPORTUNITY, CONCETTO E STRATEGIE; VENTURE FORMATION E PLANNING; FUNCTIONAL PLANNING; VENTURE CAPITAL Testi di riferimento Entrepreneurship 10th Edition By Robert Hisrich and Michael Peters and Dean Shepherd Metodi didattici Il corso si articola in sessioni. Ciascuna sessione – dedicata ad un argomento del corso – si articola in tre lezioni. Durante la lezione verrà utilizzato un approccio didattico di tipo interattivo facendo leva su lezione frontale, case study e short movie.

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GESTIONI STRAORDINARIE (6 CFU) Prof. LUCA IANNI Obiettivi formativi Nei recenti anni caratterizzati da una crisi economica e finanziaria internazionale pressoché strutturale, le precedenti tendenze di crescita per via interna hanno sempre più lasciato il passo a quelle di tipo esterno insieme con diffusi processi di ristrutturazione aziendale e societaria (es. cessioni, conferimenti, scorpori, fusioni, scissioni, trasformazioni, etc.) quale fonte di miglioramento della propria competitività e/o di superamento di uno stato di crisi. Alla luce di tali premesse scopo del presente corso sarà quello di fornire le conoscenze, sotto il profilo economico-aziendale, contabile e normativo, le competenze e gli strumenti operativi delle diverse operazioni di gestione "straordinaria", sia di cessazione relativa (del soggetto economico e/o giuridico), sia di cessazione assoluta (liquidazione volontaria e fallimentare). Contenuti - La cessazione aziendale, nella ricerca delle cause di disfunzione e delle forme di manifestazione. - Aspetti economico-aziendali, contabili e normativi (civilistici e fiscali) degli istituti della cessazione aziendale: • Cessione, conferimento; • Fusione; • Scissione; • Trasformazione; • Liquidazione volontaria; • Liquidazione fallimentare e procedure concorsuali. Testi di riferimento PAOLONE G., Gli istituti della cessazione aziendale – cause e modi di manifestazione, Franco Angeli, Milano, 2008. PAOLUCCI G., La valutazione d'azienda. Fondamenti concettuali e prassi applicativa, Franco Angeli, Milano, 2012. Materiale didattico integrativo a cura del docente disponibile sulla piattaforma e-learning: http://elearning.unich.it/. Metodi didattici Lezioni frontali. Case Studies. Esercitazioni e applicazioni

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HUMAN RESOURCE MANAGEMENT (6 CFU) Prof.ssa FABRIZIA FONTANA Obiettivi formativi Accrescere le conoscenze delle teorie e delle pratiche di progettazione organizzativa; dei principali modelli di struttura diffusi nel contesto imprenditoriale; delle determinanti esterne ed interne che influiscono sulle scelte di design delle organizzazioni; delle variabili hard e soft che ne regolano il funzionamento; delle determinanti del comportamento delle persone all’interno delle organizzazioni, e dei principali strumenti di cui l’impresa dispone per misurarne ed accrescerne il valore. Migliorare la capacità di analisi e diagnosi di problemi organizzativi; sviluppare il pensiero critico; migliorare la capacità di comunicazione e lavoro in team, attraverso il ricorso alla discussione di letture e di casi aziendali Contenuti Parte I-INTRODUZIONE Parte II-LE PERSONE Parte III-LE RELAZIONI Parte IV-LA PRESTAZIONE Parte V-LA VALORIZZAZIONE Testi di riferimento Costa, Giannecchini “Risorse Umane: persone, relazioni e Valore” McGraw Hill esclusi cap. 5, 7, 8, 14 Metodi didattici Lezioni frontali, testimonianza.

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IMPRESE E PIANI FINANZIARI (6 CFU) Prof.ssa IDA VERNA Obiettivi formativi Il corso è rivolto al perseguimento dei seguenti obiettivi formativi: Conoscenza dei principi generali di redazione di un Business Plan. Redazione di un B.P. in tutte le sue parti. Contenuti Presentazione delle modalità di redazione di un Business Plan. Percorso guidato per la redazione di un business plan relativo ad una propria idea imprenditoriale. Testi di riferimento Dispense ad uso del docente. Metodi didattici Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali. casi, esercitazioni, business game.

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INGLESE AVANZATO/ ACADEMIC ENGLISH (6 CFU) Prof. NICOLA DE MARCO Lingua Insegnamento: Inglese Obiettivi formativi - introdurre lo studente alla comunicazione letteraria attraverso i vari generi elencati nei contenuti e testi di riferimento; - sviluppare i nessi e le varie dinamiche presenti nel testo argomentativo/letterario e confrontandoli con quelli presenti nel testo economico/aziendale; - evidenziare l’aspetto psicologico e sociologico della persuasione inerente nella narrativa letteraria vis a vis il concetto di marketing inerente nella comunicazione commerciale e pubblicitaria; - comporre un saggio/articolo accademico (con bibliografia) tenendo conto della dicotomia tra comunicazione letteraria e comunicazione commerciale. Contenuti - Saggio - Novella Classica - Racconto Contemporaneo Testi di riferimento - George Orwell, “Why I Write” (1949) - Isaiah Berlin, “The Hedgehog and the Fox” (1953) - Umberto Eco, “The Myth of Superman” (1972) - Robertson Davies, “Literature and Technology” (1989) - Henry James, “The Beast in the Jungle” (1903) - Joseph Conrad, “The Secret Sharer” (1909) - James Joyce, “The Dead” (1914) - David Lodge, The Man Who Wouldn’t Get Up and Other Stories (2016) Metodi didattici - lezioni frontale - seminari - presentazioni PowerPoint - workshops

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INGLESE AVANZATO /ENGLISH FOR COMMUNICATION (ADVANCED) (6 CFU) Prof.ssa ADRIANA D’ANGELO Lingua Insegnamento: Inglese Obiettivi formativi Migliorare le competenze linguistiche necessarie per usare la lingua soprattutto nell'ambito settoriale e accademico. Consolidare il livello B2. Contenuti Inglese Commerciale Avanzato. Presentazione orale da parte degli studenti. Traduzione. Comprensione di testi specialistici. Testi di riferimento Verranno indicati all'inizio del corso (solo per i frequentanti). I non frequentanti dovranno incontrare la docente nell'orario di ricevimento al fine di pianificare un percorso di studio autonomo adeguato ai contenuti. Nicola De Marco, Business is Your Business!, Maggioli Editore, 2013 (solo per non frequentanti che devono sostenere l'idoneità di "Inglese Avanzato per il Management"). Metodi didattici Lezione orale e pratica.

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INTERNATIONAL ACCOUNTING AND FINANCIAL REPORTING (6 CFU) Prof. FRANCESCO DE LUCA Lingua insegnamento: Inglese Obiettivi formativi Il corso di lezioni si propone di affrontare le tematiche relative all’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS al bilancio delle imprese con particolare riferimento alla redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, ivi inclusa la problematica relativa al percorso di convergenza tra IAS/IFRS e US GAAP. Contenuti 1. I Principi contabili internazionali IAS/IFRS. 2. Le differenti logiche valutative degli IAS rispetto agli Italian GAAP. 3. Gli schemi di bilancio in base allo IAS 1 ed allo IAS 7. 4. L’analisi di specifiche fattispecie contabili. 5. Il bilancio consolidato e il bilancio separato. 6. La convergenza tra IAS/IFRS e US GAAP. Testi di riferimento

1) Financial Accounting, IFRS Edition: 3rd Edition Jerry J. Weygandt, Paul D. Kimmel, Donald E. Kieso, Wiley, 2015; 2) PAOLONE G., DE LUCA F., Il Bilancio di esercizio. Principi, procedure, valutazioni, Franco Angeli, Milano, 2011; 3) Dispense e altro materiale messo a disposizione dal docente sul sito: http://elearning.unich.it/ Metodi didattici Il corso verrà organizzato in moduli di lezioni frontali, di esame e discussione di casi aziendali e business game, nonché di sessioni seminariali con l’intervento di testimonianze privilegiate.

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MANAGEMENT DEL NON PROFIT E DELLE IMPRESE SOCIALI (6 CFU) Prof. GIANLUCA ANTONUCCI Obiettivi formativi Il corso intende fornire conoscenze e competenze rispetto alle peculiarità gestionali ed amministrative delle diverse realtà componenti il comparto del non profit e delle imprese sociali. In particolare il corso è volto a far acquisire conoscenze e competenze in tema di assetto istituzionale, organizzazione e gestione sulle variabili chiave e i fattori di successo e critici delle realtà del terzo settore in generale e delle imprese sociali in particolare. Contenuti - Inquadramento istituzionale, composizione ed evoluzione del non profit; - Classificazioni e approcci teorici presenti a livello internazionale; - Le attività imprenditoriali in campo sociale: le imprese sociali; - Programmazione, controllo di gestione nel non profit e nelle imprese sociali; - Attività e strumenti di fund raising; - Attività di comunicazione interna ed esterna e relative strategie di comunicazione; - Gestione del bilancio e della fiscalità nelle aziende non profit e nelle imprese sociali. Testi di riferimento - Venditti M., "Le cooperative sociali di inserimento lavorativo", LUE,2002, pagg. 5-97;pagg. 139-182; - Antonucci G., "Prime riflessioni sulla individuazione di un framework sulle aziende del terzo settore" FrancoAngeli, 2011; L. 381/81; D.Lgs. 155/2006; "Linee guida e schemi per la redazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato delle imp soc" Agenzia per il terzo settore (http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreaSo. Metodi didattici Alla modalità classica fornita in moduli di lezioni frontali, finalizzato a fornire conoscenze per quel che riguarda il comparto del non profit, sarà affiancato lo studio di due casi in forma di esercitazione pratica al fine di fornire indicazioni e competenze per la gestione delle diverse realtà aziendali rientranti in questo comparto.

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MANAGEMENT OF INNOVATION (6 CFU) Prof.ssa FEDERICA CECI Lingua insegnamento: Inglese Obiettivi formativi The course aims to offer tools to analyse (a) sources, typologies and dynamics of innovation; (b) markets for technologies; (c) process for developing new products. More specifically, the course focuses on the strategic, organizational and operative dimensions of innovative processes, paying special attention to high technology firms. Contenuti The course “management of innovation” focuses on firms’ innovative processes and on the issues arising from them. The course analyses challenges and criticalities relevant the development and maintenance of an organizational structure that facilitate innovation and to the management of the key individuals in the firms innovative processes. Testi di riferimento Attending students: papers and case studies distributed in class + selected chapters from Schilling (2013) Strategic Management of Technological Innovation, McGraw Hill Not attending students: Schilling (2013) Strategic Management of Technological Innovation, McGraw Hill. Chapters: 1-2-3-4-5-10-11-12. Metodi didattici Seminar, lectures, project work.

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MARKETING E RETI D'IMPRESA (9 CFU) Prof.ssa ROBERTA TRESCA Obiettivi formativi Il corso si propone di delineare i profili dell'impresa attuale, risultante dal complesso intrecciarsi di relazioni interne ed esterne ai tradizionali confini aziendali, su cui trovano fondamento le attuali dinamiche imprenditoriali. Partendo dalla classica impostazione metodologica allo studio di impresa di tipo funzionale, si proporrà una sua rilettura in chiave evolutiva, analizzando le principali funzioni aziendali nel loro declinare verso la logica relazionale. Particolare attenzione verrà riservata alla funzione Marketing, andandone a delineare la sua evoluzione ed il suo "approdo" verso il marketing relazionale/collaborativo.Si analizzerà il costrutto della Rete, quale architettura concettuale in grado di ben rappresentare le attuali tendenze imprenditoriali protese verso il ricorso condivisione/collaborazione tra le parti. Si analizzerà lo strumento operativo del Contratto di rete, privilegiandone gli aspetti di natura manageriali.Si studierà la figura del Manager di rete, quale soggetto chiamato al coordinamento ed alla governance delle reti d'impresa. In particolare ci si soffermerà sulle principali competenze di marketing che lo stesso deve possedere per garantire una gestione efficiente ed efficace del contesto reticolare. Contenuti 1. Approcci metodologici e dinamiche reticolari. 2. Il divenire delle funzioni aziendali: verso la logica relazionale - con particolare riferimento all'area Marketing. 3. Analisi del costrutto reticolare: - inquadramento teorico delle reti; - principali motivazioni del ricorso alla rete; - classificazioni di reti; - criticità del modello reticolare; - i distretti industriali quali reti territoriali di imprese. 4. Il contratto di rete e le sue implicazioni manageriali. 5. La figura del Manager di rete: competenze di Marketing. Testi di riferimento Tresca R. "Reti - approcci metodologici e dinamiche imprenditoriali emergenti", Cedam, 2014. Dispense a cura del docente. Metodi didattici Lezioni frontali. Testimonianze in aula. Lavori in team.

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MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE E CREAZIONE DI VALORE (6 CFU) Prof. ARMANDO DELLA PORTA Obiettivi formativi L’espressione “you get what you measure” afferma che il valore creato è una funzione delle misure di performance adottate. Le misure di performance in tal senso per essere utili allo scopo devono rispecchiare i fattori critici di successo da cui dipende la creazione di valore stessa, altrimenti rischiano di essere addirittura controproducenti. L’obiettivo principale del corso è quello di mostrare in che modo le tensioni esistenti tra le esigenze di redditività di breve termine e quelle di crescita di lungo periodo delle imprese si riflettono sulla progettazione e sull’uso dei sistemi di misurazione delle performance. Che effetti provoca sull’innovazione e sulla crescita l’uso esclusivo di misure finanziarie? E’ vero che le misure finanziarie hanno effetti positivi nel breve termine ma effetti negativi nel lungo termine? Che evidenze empiriche abbiamo? Contenuti Perché misurare le performance? I principali assunti alla base della misurazione della performance. Le conseguenze della misurazione delle performance Le tensioni tra breve e lungo periodo Fisiologia e patologia dei sistemi di misurazione delle performance tradizionali L’innovazione dei sistemi di misurazione delle performance. Analisi dei principali modelli proposti in letteratura. Analisi delle evidenze empiriche. Approcci hard e soft alla misurazione delle performance. Casi e testimonianze aziendali Testi di riferimento Il materiale didattico sarà comunicato all'inizio del corso di lezioni. Metodi didattici Lezioni frontali, case studies e testimonianze aziendali

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MODELLI DECISIONALI PER LA FINANZA (9 CFU) Prof.ssa ANGELA DE SANCTIS Obiettivi formativi Acquisire una conoscenza di base su:

- funzioni e struttura dei mercati finanziari (obbligazionari e azionari) e dei principali strumenti di negoziazione; - fenomenologia dei mercati e modellizzazione dei fenomeni finanziari; - valutazione delle attività finanziarie; - misurazione e gestione del rischio finanziario Contenuti E' un corso di base sulla teoria dei mercati finanziari, articolato nei moduli didattici seguenti: - l'arbitraggio, la valutazione e le decisioni finanziarie; - la valutazione delle obbligazioni; - la struttura per scadenza dei tassi di interesse e il rischio di tasso di interesse; - la valutazione delle obbligazioni societarie e il rischio di credito; - i prestiti e l'ammortamento dei prestiti; - la valutazione delle azioni e il rischio di mercato. Testi di riferimento J. Berk, P. De Marzo "Finanza Aziendale 1", terza edizione, Pearson Editore, 2015 (capitoli: 3, 4, 5, 6, 9). C. Mari "Matematica per il management: gli strumenti finanziari", Libreria dell'Università editrice (i primi sei capitoli). Eventuale ulteriore materiale sarà distribuito dal docente. Metodi didattici Lezioni frontali.

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POLITICA ECONOMICA EUROPEA (6 CFU) Prof. DAVIDE ANTONIOLI Obiettivi formativi Principale obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti analitici per una lettura critica dei processi di formazione delle politiche economiche nell'Eurozona, pur non trascurando i riferimenti specifici al contesto nazionale ed al più vasto contesto extra-Europeo. Contenuti Il programma sarà articolato come segue. Storia dell'integrazione europea: dalle origini all'unione economica e monetaria. Le istituzioni dell'Unione Europea. I costi ed i benefici di una moneta comune. Le politiche economiche: dalla politica monetaria alle politiche fiscali. La crisi economico-finanziaria e le risposte dell'Unione Europea. L'economia italiana nel contesto europeo. Testi di riferimento 1. De Grawe P. (2 016) Economia dell'Unione monetaria, ilMulino. 2. Marelli E. e Signorelli M. (2015), Politica Economica. Le politiche nel nuovo scenario Europeo e globale, Giappichelli Editore. Metodi didattici Lezioni frontali. Riferimenti ed analisi a casi concreti

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REVISIONE AZIENDALE (6 CFU) Prof.ssa DANIELA DI BERARDINO Obiettivi formativi Il corso intende trasmettere la conoscenza dei principi generali e dei contenuti dell’attività di revisione interna ed esterna, con particolare riferimento agli approcci e alle tecniche quali-quantitative di controllo adottati nelle aziende private. Ulteriori obiettivi formativi, da perseguire mediante l’analisi e la discussione di casi, riguardano la capacità di interpretare le informazioni aziendali e di comprendere le metodologie di individuazione e valutazione dei rischi inerenti l’intervento del revisore. Contenuti La revisione aziendale e la revisione contabile: oggetto e caratteristiche Soggetti ed organi preposti all’espletamento della revisione aziendale I principi di revisione e il quadro normativo di riferimento Significatività e rischio Il sistema dei controlli interni Gli strumenti di analisi e le tecniche operative Il processo della revisione contabile: la pianificazione del lavoro La revisione dei cicli aziendali Le procedure di analisi comparativa La relazione finale Analisi di casi Testi di riferimento Il nuovo testo didattico sarà comunicato all'inizio del corso di lezioni. Materiale didattico integrativo a cura del docente disponibile sulla piattaforma http://elearning.unich.it Estratti del Journal of International accounting, auditing and taxation e del Journal of accounting and economics Metodi didattici Lezione orale e pratica. Seminari

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REVISIONE CONTABILE E GESTIONALE NELLE AZIENDE PUBBLICHE (6 CFU) Prof. ANTONIO GITTO Obiettivi formativi Il corso ha per oggetto lo studio e l'analisi dei controlli interni ed esterni che si attuano all’interno delle aziende pubbliche e negli enti locali. Esso ha l’obiettivo di sviluppare conoscenze avanzate in materia di revisione interna ed esterna nel settore pubblico, in modo da comprendere l’importanza di tali controlli nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza ed efficacia della gestione. Contenuti 1. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile nelle aziende pubbliche e negli enti locali. 2. Le norme per la nomina dell’organo di revisione. 3. Le norme etico-professionali e di comportamento del revisore. 4. Le funzioni dell’organo di revisione. 5. Il sistema dei controlli interni. 6. Gli strumenti di analisi e le tecniche operative. 7. I piani di lavoro. 8. La relazione dell’organo di revisione. Testi di riferimento POZZOLI S. - BORGHI A., Revisore degli enti locali, IPSOA, 2016. HINNA L – MESIER W.F. Jr., Auditing. Fondamenti di revisione contabile, McGraw-Hill, 2007 (CAPP. 1-2). Materiale fornito dal docente Metodi didattici Lezioni frontali Testimonianze di autorevoli responsabili amministrativi e revisori Utilizzo di diapositive.

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RISK MANAGEMENT (6 CFU) Prof. GIORGIO HORECZKO Obiettivi formativi L’obiettivo del corso è individuato nella individuazione, misurazione e gestione dei rischi tipici che caratterizzano gli intermediari bancari. Gli equilibri delle banche e la normativa che ne regolamenta la gestione, riconducibile agli accordi di Basilea, è condizione basilare per una più accurata valutazione del sistema dei rischi bancari.In tale contesto la conoscenza degli strumenti derivati e dei derivati creditizi, in particolare, è condizione utile e necessaria per gestire in modo adeguato gli effetti potenziali dei rischi. Contenuti

- Il sistema finanziario - Le funzioni degli intermediari bancari - Il bilancio della banca - Il sistema dei rischi ed il patrimonio - I rischi strategici - Il rischio di credito - I rischio di mercato - Il rischio operativo - Il rischio di tasso di interesse - Il rischio di liquidità - Il rischio di compliance - Gli altri rischi. - La regolamentazione dei rischi in base agli accordi di Basilea - Gli strumenti di gestione del rischio - a) i derivati finanziari - b) i derivati creditizi Testi di riferimento Sironi A., Resti A., Rischio e valore nelle banche: misura, regolamentazione, gestione, Egea, Milano 2008. G.Horeczko., I derivati finanziari e creditizi., Libreria dell’università editrice, Pe 2012. Metodi didattici Lezioni frontali.

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SISTEMI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE (6 CFU) Prof. ARMANDO DELLA PORTA Obiettivi formativi Il corso si propone di illustrare le principali tensioni che il controller è chiamato a governare insieme ai manager per migliorare la performance aziendale. Negli attuali contesti competitivi il controller deve essere considerato a tutti gli effetti come una controparte critica del management (contre-role) e non solo come un mero fornitore di informazioni analitiche. Più in particolare il controller deve avere la capacità di: leggere le dinamiche interne d’azienda ed esterne dell’ambiente di riferimento sia per implementare le strategie prescelte (il controllo verifica i risultati della strategia) sia per correggerle in anticipo (il controllo interagisce con la strategia mettendola in discussione); tradurre tali dinamiche in termini quantitativi attraverso la progettazione di adeguati strumenti (pianificazione, budget, sistemi di misure finanziarie e non finanziarie) che siano d’aiuto ai manager nella loro attività; influenzare i comportamenti degli attori con altri meccanismi non quantitativi (amministrativi e culturali) per ridurre il più possibile le spinte opportunistiche e favorire così l’allineamento tra gli obiettivi individuali e quelli aziendali. In tal senso i sistemi di controllo sono concepiti in termini più ampi come un pacchetto composto da diversi elementi, quantitativi e non quantitativi, sulla cui armonia trova fondamento il buon governo aziendale. Contenuti - Tipologie e sistemi di controllo - Differenti concezioni di controllo - Anthony e il controllo economico - Merchant e il controllo organizzativo - Simons e il controllo strategico - La progettazione e l’utilizzo dei sistemi di controllo - Sistemi di controllo tradizionali e innovativi - Le relazioni tra controllo e strategia d’impresa - Sollecitazioni ambientali e cambiamento dei sistemi di controllo: studio di casi - Sistemi di controllo e cambiamenti strategici - Sistemi di controllo e crisi - Sistemi di controllo e crescita aziendale Testi di riferimento Marco Morelli, Laura Zoni, Innovare i sistemi di controllo. Affrontare la crisi e sostenere la crescita. Egea, 2013. Dispense e materiali a cura del docente. Metodi didattici Lezioni frontali, analisi di casi aziendali, interventi seminariali.

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SISTEMI DI CONTROLLO E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE (9 CFU) Prof.ssa MICHELINA VENDITTI Obiettivi formativi Il corso si propone di illustrare le principali tensioni che il controller è chiamato a governare insieme ai manager per migliorare la performance aziendale. Negli attuali contesti competitivi il controller deve essere considerato a tutti gli effetti come una controparte critica del management (contre-role) e non solo come un mero fornitore di informazioni analitiche. Più in particolare il controller deve avere la capacità di: leggere le dinamiche interne d’azienda ed esterne dell’ambiente di riferimento sia per implementare le strategie prescelte (il controllo verifica i risultati della strategia) sia per correggerle in anticipo (il controllo interagisce con la strategia mettendola in discussione); tradurre tali dinamiche in termini quantitativi attraverso la progettazione di adeguati strumenti (pianificazione, budget, sistemi di misure finanziarie e non finanziarie) che siano d’aiuto ai manager nella loro attività; influenzare i comportamenti degli attori con altri meccanismi non quantitativi (amministrativi e culturali) per ridurre il più possibile le spinte opportunistiche e favorire così l’allineamento tra gli obiettivi individuali e quelli aziendali. In tal senso i sistemi di controllo sono concepiti in termini più ampi come un pacchetto composto da diversi elementi, quantitativi e non quantitativi, sulla cui armonia trova fondamento il buon governo aziendale. Contenuti - Tipologie e sistemi di controllo - Differenti concezioni di controllo - Anthony e il controllo economico - Merchant e il controllo organizzativo - Simons e il controllo strategico - La progettazione e l’utilizzo dei sistemi di controllo - Sistemi di controllo tradizionali e innovativi - Le relazioni tra controllo e strategia d’impresa - Sollecitazioni ambientali e cambiamento dei sistemi di controllo: studio di casi - Sistemi di controllo e cambiamenti strategici - Sistemi di controllo e crisi - Sistemi di controllo e crescita aziendale Testi di riferimento Marco Morelli, Laura Zoni, Innovare i sistemi di controllo. Affrontare la crisi e sostenere la crescita. Egea, 2013.Dispense e materiali a cura del docente Metodi didattici L'organizzazione del corso si basa sull'applicazione di un modello sperimentale (Teaching Evaluation Model - TEM) rivolto al miglioramento continuo della didattica universitaria

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STATISTICA PER LE DECISIONI AZIENDALI (9 CFU) Prof. MARCO DI MARZIO Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente metodi di analisi statistica finalizzati allo studio, tramite il software R, di fenomeni complessi nell’ambito della finanza e dell’azienda. Contenuti Multivariate Random Variables A Short Excursion into Matrix Algebra Moving to Higher Dimensions Regression Models Principal Components Analysis Discriminant Analysis Cluster Analysis Applications in Finance and Business Administration Testi di riferimento Applied Multivariate Statistical Analysis – Third Edition Wolfgang Karl Härdle _ Léopold Simar Metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni in R

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STRATEGIA AZIENDALE (9 CFU) Prof.ssa AUGUSTA CONSORTI Obiettivi formativi Il corso intende sviluppare la capacità dei discenti di contribuire alla gestione strategica delle aziende di medie e grandi dimensioni, attraverso l’applicazione di strumenti operativi, l'analisi di concreti casi aziendali e simulazioni d'aula, che aiutino i discenti a diagnosticare le problematiche di carattere strategico e a individuare le strategie più adeguate per le imprese. Contenuti I LIVELLI DECISIONALI STRATEGICI: criterio funzionale e criterio gerarchico IL VANTAGGIO COMPETITIVO E LE STRATEGIE COMPETITIVE DI BASE LA GESTIONE STRATEGICA DELLE IMPRESE: fasi e strumenti dell'analisi strategica; gli stadi evolutivi dei settori e le correlate strategie. CORPORATE STRATEGY: classificazione delle possibili strategie BUSINESS STRATEGY E STRATEGIE FUNZIONALI LA GESTIONE DELLE IMPRESE MULTIBUSINESS: strategie di portafoglio a livello corporate, matrici e strategie a livello business IL PROFIT PLANNING E L'ANALISI DELLE VARIAZIONI I PREZZI DI TRASFERIMENTO E LA GESTIONE DELLE PERFORMANCE IL CONTROLLO STRATEGICO L'ANALISI PROSPETTICA E LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI BUSINESS GAME E ANALISI DI CASI AZIENDALI Testi di riferimento Simons R., Amigoni, Sistemi di controllo e misure di performance, Egea, Milano, 2004 (alcuni capitoli indicati a inizio corso) Dispense integrative a cura del docente disponibili nella pagina del corso sulla piattaforma http://elearning.unich.it Approfondimenti: articoli su riviste internazionali, seminari, materiale didattico a supporto del business game . Metodi didattici Il corso verrà organizzato in moduli di lezioni frontali, business game e analisi di casi di studio basate su testimonianze aziendali

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STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E DIGITAL INNOVATION (6 CFU) Prof. LUCA IANNI Obiettivi formativi Alla luce dei profondi cambiamenti politici ed economici indotti dalla globalizzazione, confrontarsi con la dimensione internazionale e sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, diviene un passaggio obbligato per tutte le imprese, pena il rischio di essere trascinate in posizioni di marginalità o di declino. Pertanto, il corso intende fornire specifiche competenze in tema di strategie di internazionalizzazione delle imprese e di innovazione digitale a supporto dello sviluppo e della penetrazione nei mercati esteri delle imprese. Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di comprendere le ragioni che sospingono il processo di internazionalizzazione, discernere i problemi che si presentano ai vari stadi dello sviluppo internazionale, identificare le variabili chiave che lo condizionano e, non ultimo, individuare le varie modalità e gli strumenti attraverso i quali il processo di internazionalizzazione si sviluppa fino alle sue estreme conseguenze. Inoltre, gli studenti saranno in grado comprendere i vantaggi, e le opportunità sfruttabili dall'innovazione digitale per lo sviluppo e la maggiore competitività soprattutto delle piccole e medie imprese, unitamente alle strategie ed interventi di possibile adozione per sostenere i processi di innovazione digitale. Contenuti

- L’internazionalizzazione delle imprese: prospettive teoriche. - Le strategie di internazionalizzazione. - Avvio e sviluppo del processo di internazionalizzazione. - La scelta dei mercati geografici. - L’internazionalizzazione sui mercati di sbocco. - Gli accordi, le alleanze e le acquisizioni come modalità di crescita internazionale. - L’internazionalizzazione della produzione. - L’internazionalizzazione dell’attività di ricerca e sviluppo. - Lo stato della “trasformazione digitale” nelle PMI italiane e sfide emergenti. - Il ruolo dell’e-learning per lo sviluppo delle PMI. - L’e-marketing intelligence: il caso delle imprese delle forniture contract. - La Rete a supporto dei processi di comunicazione e di vendita nei mercati esteri. Testi di riferimento DEMATTE' C., PERRETTI F., MARAFIOTI E., Strategie di internazionalizzazione, III edizione, Egea, Milano, 2013. PASCUCCI F., TEMPERINI V., Trasformazione digitale e sviluppo delle PMI. Approcci strategici e strumenti operativi, Giappichelli, Torino, 2017. Metodi didattici Lezioni frontali. Case studies. Testimonianze di autorevoli managers/professionisti.

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TURNAROUND STRATEGIES AND FINANCING (6 CFU) Prof.ssa STEFANIA MIGLIORI Obiettivi formativi Il corso si propone di sviluppare le conoscenze necessarie per la comprensione e l’interpretazione del fenomeno della crisi d’impresa. In particolare, gli studenti al termine del corso dovranno aver acquisito le competenze utili per una corretta valutazione delle cause della crisi, degli opportuni strumenti di diagnosi e di previsione, nonché delle strategie di superamento delle crisi aziendali. Contenuti 1. Condizioni di equilibrio e disfunzioni del sistema azienda 2. La crisi d’impresa: concetto, tipologie, fattori di rischio 3. Le cause della crisi d’impresa 4. Gli strumenti di diagnosi dello stato di crisi 5. Il processo di gestione della crisi d’impresa 6. Le strategie di risanamento 7. La ristrutturazione finanziaria 8. Il processo di “turnaround” 9. Casi aziendali Testi di riferimento Danovi A., Quagli A., (a cura di), Gestire la crisi d'impresa. Processi e strumenti di risanamento, IPSOA, Collana Gestione Aziendale & Management, 2015. Materiale didattico integrativo a cura del docente. Metodi didattici Il corso si articola in moduli di lezioni frontali, di analisi di casi aziendali e di interventi seminariali.