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Periodico del Gruppo SOELIA - Luglio 2013 - numero 15 DINTORNI Periodico del Gruppo SOELIA - Luglio 2013 - numero 15 in primo piano Nuovi capanni fotografici nell'Oasi di Campotto focus imprese B-TEC, profili su misura per la vecchia Europa ambiente e rifiuti Attiva la raccolta dell'amianto cultura La collezione d'arte del Comune di Argenta

Dintorni n 15 luglio 2013

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Periodico del Gruppo SOELIA

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Page 1: Dintorni n 15 luglio 2013

Periodico del Gruppo SOELIA - Luglio 2013 - numero 15

DINTORNIPeriodico del Gruppo SOELIA - Luglio 2013 - numero 15

in primo pianoNuovi capanni fotografici

nell'Oasi di Campotto

focus impreseB-TEC, profili su misura

per la vecchia Europa

ambiente e rifiutiAttiva la raccolta dell'amianto

cultura La collezione d'arte

del Comune di Argenta

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DINTORNINumero 15 • Luglio 2013Autorizzazione n. 4/09del 12/02/2009 Tribunale di Ferrara

DIRETTORE RESPONSABILEAntonella Travasoni

GRAFICA E IMPAGINAZIONECarolina Cavedagna

COMITATO DI REDAZIONERoberto Fazioli, Renato Guerzoni,Antonella Travasoni, Carolina Cavedagna

HANNO COLLABORATOGianfranco Bassi, Benedetta Bolognesi, Walter Broich, Michele Coatti, Silvia Felletti, Luca Ghetti, Monica Guerra, Franco Ricci,Rita Rizzioli, Lucio Scardino, Gioia Squarzoni, Sergio Stignani, Gian Paolo Vanzini, Maurizio Zama,Renzo Zonta.

Compositori Comunicazione Srl

Dato alla stampa il 23/07/2013

Distribuzione gratuita12.000 copie

DINTORNI è stampato su carta riciclata ciclus print

Ufficio Comunicazione - Gruppo SOELIATel. 0532 853343 - Fax 0532 [email protected]

4 IN PRIMO PIANO L'Oasi apre in grande stile le porteai fotografi naturalistidi Monica Guerra - Direttrice Terre Srl fotografie di Sergio Stignani

7 RISPARMIO ENERGETICO Risparmio energetico in casaConsigli dall'espertodi Michele Coatti - Consulente per impianti termoelettrici, idraulici ed energy managerLa classe degli elettrodomesticiEcobonus 2013

10 IN PRIMO PIANOIl Rapporto di Sostenibilità del Gruppo SOELIA 2012

14 FOCUS IMPRESEB-TEC... e per brevetto il savoir-fairedi Silvia Felletti

16 AMBIENTE E RIFIUTI Ritiro amianto.Attivo il servizio per famiglie e aziende nel Comune di Argenta

18 AMBIENTE E SERVIZI Come va la raccolta differenziataPiccoli elettrodomestici Attivata la raccolta stradale

20 ARGENTA NELLE TESI DI LAUREA Una pieve e il suo territorioSan Giorgio di Argenta nel Medioevodalla Tesi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali di Gioia Squarzoni

24 CULTURA E PERSONAGGI La collezione d'arte del Comune di Argentadi Lucio ScardinoCritico d'arte

28 SPORT E SOCIETÀ La pesca in Vallesantadi Gian Paolo Vanzini Addetto stampa ASD Vallesanta

30 MENS SANA - EVENTI D'ESTATE

31 LA PAGINA DI GHETTILe avventure del Signor Ruscaroli

SOMMARIO

FOTOArchivio storico comunale di ArgentaCarolina CavedagnaSergio StignaniAntonella Travasoni

In copertina, i cavalieri d'Italia durante la danza rituale che segue l'accoppiamento

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Nuovi capanni fotografici all'interno dell'Oasi di Campottoper fotografi e birdwatchers

L'Oasi apre in grande stile le porte ai fotografi naturalisti

Terre, Skua Nature e Consorzio della Bonifica Renana sono gli attori della partnership che ha

portato alla costruzione di capanni unici e privilegiati per fotografi natu-ralisti all’interno dell’area delle Valli di Argenta. Luoghi incontaminati, ambiti e molto apprezzati dagli ap-passionati del settore. Nuove posta-zioni esclusive per scattare foto alla ricca avifauna che popola le nostre zone umide. Skua Nature è la prima società in Italia ad offrire viaggi naturalistici all’estero, tour incoming in Italia per il pubblico e per tour operator. Un gruppo di esperti naturalisti e foto-grafi che opera a livello nazionale

e internazionale nell'ambito del tu-rismo naturalistico, con un occhio di riguardo al mondo della fotografia e del birdwatching.In questi ultimi anni il mondo della fotografia naturalistica, se pur di nic-chia, è in forte espansione: Argenta ha così la possibilità di entrare per la prima volta in un circuito turistico internazionale che la vede protago-nista. Nell'Oasi di Campotto, come in molte parti d’Europa, i fotografi potranno rimanere all'interno dei ca-panni, anche per un'intera giornata, a stretto contatto con la natura e in assoluto silenzio. A tre mesi dall'inaugurazione dei capanni, il bilancio dell'attività non

potrebbe essere più positivo, tan-to che dall’apertura iniziale di tre giorni a settimana, si è passati alla possibilità di accedere ai capanni giornalmente, per rispondere alle numerose richieste, provenienti da appassionati di tutta Italia. Le postazioni sono state progettate testando e sviluppando nuovi siste-mi per l’avvicinamento alla fauna selvatica, sempre in un’ottica di salvaguardia e tutela dell’ambiente naturale. Due capanni si trovano all’interno di uno dei prati umidi e permettono di fotografare nume-rose specie di limicoli, uccelli che frequentano tutto l’anno questo tipo di ambiente. Proprio nella stagione

Mignattini piombati

di Monica Guerra - Direttrice Terre Srlfotografie di Sergio Stignani

IN PRIMO PIANO

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primaverile-estiva il cavaliere d’Ita-lia ha regalato tanti bellissimi scatti, nella fase di corteggiamento, di pre-parazione del nido e di cova delle uova. Per non parlare poi della na-scita dei piccoli, che ha offerto mo-menti stupendi nel seguire la crescita dei nuovi nati, dai primi passi alle prime prove di volo. Non solo cava-lieri, ma anche pittime reali, pette-gole, totani mori, avocette, spatole ed aironi. Ma è il capanno galleggiante all’in-terno della Cassa Campotto che stupisce per originalità e posizione. Dalla fusione delle idee di Skua Na-ture e del personale del Consorzio della Bonifica Renana è nata l’AR-

CA: una vecchia barca di proprie-tà del Consorzio trasformata in un capanno galleggiante situato al cen-tro della Valle Campotto, a ridosso dell’estesissimo lamineto a ninfea bianca, caratteristico delle nostre zone umide. Anche solo arrivare a questo capanno è un’esperienza particolare: raggiungibile solo via barca elettrica, durante il tragitto di circa 30 minuti ci si può già imbat-tere in aironi rossi, svassi maggiori, rapaci che accompagnano l’arrivo a destinazione. L’ARCA ha una ca-pienza di 3 posti e permette di fo-tografare a distanza ravvicinata i bellissimi mignattini piombati, che sostano sui posatoi posizionati ad

hoc proprio di fronte al capanno: un vero paradiso!I tecnici del Consorzio della Bonifica Renana, si occupano della parte lo-gistica, dell’accompagnamento dei fotografi ai capanni e del monito-raggio delle specie presenti in colla-borazione con il personale di Terre. Si tratta di un’esperienza esclusiva, in quanto l’accesso all’area protetta è strettamente regolato: si accede solo su prenotazione ed accompa-gnati nella postazione prescelta… non si corre insomma il rischio, come in altre oasi, di venire disturbati nel corso della sessione fotografica.

L'idea del concorso fotografico, è nata per pubblicizzare i nuovi capanni e richiamare principalmente gli appassionati di fotografia naturalistica del territorio. Da aprile sono arrivate alla Segreteria di Terre più di un centinaio di fotografie realizzate all'interno dell'Oasi e del Parco del Delta del Po. Una giuria qualificata, sceglierà le immagini migliori, che verranno premiate in occasione della Fiera di Argenta, dal 6 al 9 settembre 2013. Per l'occasione verrà allestita una mostra per esporre le foto vincitrici e una rosa di altre meritevoli precedentemente selezionate dalla giuria. Il concorso è suddiviso in 2 sezioni, una riguardante l'ambiente e la natura nell'Oasi di Campotto di Argenta e l'altra riguardante l'avifauna del Parco del Delta del Po.

Concorso fotografico L'OASI DI CAMPOTTO RACCONTA IL PARCO DEL DELTA DEL PO

Per informazioni Segreteria Terre 0532 808058 - [email protected]: Valli di Argenta, Sergio Stignani, Skuanature Italia, Wild Photo Network

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IN PRIMO PIANO

TIPO Posizionato nel cuore della Cassa Campotto, si tratta di una struttura amovibile e riposizionabile a seconda del livello delle acque e della crescita della vegetazione palustre.

FOTOGRAFIA Dotato di vetri reflex facoltativi o reti mimetiche, offre possibilità incredibili di immortalare le specie con una prospettiva quasi a pelo d’acqua. Posatoi appositamente predisposti e collocati a pochi metri dal capanno offrono durante tutto il giorno ottime possibilità quasi senza sosta.

DISTANZE MEDIE 8-50 m

ATTREZZATURA CONSIGLIATA 400-600 mm

CAPACITÀ 3 persone

SPECIE Mignattini (alibianche, piombato e comune), sterne, sgarze ciuffetto ed aironi, svassi e uccelli acquatici.

APERTURA Da maggio a fine ottobre

il capanno ARCA

il capanno LIMICOLITIPO Capanno tipo palafitta situato all'interno di un prato umido nell'Oasi di Campotto. Costruito di fronte ad un’area allagata costantemente gestita per ottenere il miglior livello delle acque adatto a limicoli e spatole.

FOTOGRAFIA Dotato di reti mimetiche, permette di scattare fotografie a varie specie di limicoli.

DISTANZE MEDIE 4-50 m

ATTREZZATURA CONSIGLIATA 500-600 mm

CAPACITÀ 2 persone

SPECIE Cavaliere d'Italia, pittime reali, totano moro

APERTURA Da inizio primavera a tarda estate

I capanni sono accessibili solo su prenotazione, prenotate il vostro posto scrivendo a [email protected] o a [email protected]

Realizzati grazie alla collaborazio-ne di Terre Srl con Skua Nature e il Consorzio della Bonifica Renana, i nuovi capanni per fotografi na-turalistici, collocati in diversi punti dell'Oasi, permettono di realizzare splendide foto dell'avifauna. A se-conda del capanno si potranno fo-tografare differenti specie: limicoli, rapaci, passeriformi, ardeidi. Sono attualmente aperti il capanno flottante ARCA e i capanni dei LIMI-COLI all'interno di cassa Campotto.

Sgarza ciuffetto

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RISPARMIO ENERGETICO

La maggioranza degli elettrodo-mestici che utilizziamo quotidia-namente dispongono della mo-

dalità in stand-by: TV, stereo, lettore Dvd e satellitare, console giochi, caricabatterie, stampante, modem del computer, monitor, fax, ecc. Per stand-by si intende lo stato in cui l’apparecchio è pronto per essere riacceso, e si riconosce grazie alla presenza di una luce rossa. Una piccola luce di per sè, dal consumo

irrisorio, ma che nel lungo termi-ne sommata per diverse apperec-chiature, costituisce uno spreco di energia non proprio trascurabile.Prendiamo ad esempio un televisore a led, che rimane in stand-by circa 19/20 ore al giorno, assorbendo una potenza in media di 10 Watt all'ora. questo perchè con la TV in standby, non viene alimentata solo la lucina rossa, ma anche altri circuiti interni (ricevitore, parte della scheda ma-dre, circuiti secondari) che consuma-no energia dalla rete e che continua-no comunque ad essere alimentati. In un anno, questo spreco di energia sarà di circa 68.000 Watt traduci-bili al prezzo attuale dell'energia di circa 0,22 €/kWh (per un contatore di 3 kW in un'abitazione di circa 2700kWh/a) in 15 euro all'anno.Una spesa irrisoria che somma-ta per tutti gli elettrodomestici

Risparmio energetico in casa Consigli dall'esperto

di Michele CoattiConsulente per impianti termoelettrici, idraulici ed energy manager

Stand-by sempre accesi. Quanta energia sprechiamo? Abbiamo chiesto a Michele Coatti esperto impiantista del terri-torio di aiutarci a capire quanto consumano i nostri elettrodo-mestici e a fornirci qualche consiglio per contenere i consumi.

in uso nelle nostre case potreb-be diventare uno spreco inutile.Con l'ausilio di pinze amperome-triche, un semplice strumento che misura la corrente assorbita dagli apparecchi elettrici, abbiamo te-stato i consumi di diversi elettro-domestici e calcolato il loro con-sumo di energia in fase stand-by.Nella tabella sotto riportia-mo per singolo elettrodomesti-co i consumi, le ore in stand-by e i relativi costi su base annua.Per evitare consumi inutili innan-zitutto possiamo adottare la sem-plice abitudine di spegnere l'elet-trodomestico dopo averlo usato.Ottima soluzione per risparmiare energia è dotarsi di una presa elet-trica multipla con interruttore on/off utile soprattutto quando si trova a ge-stire l'energia che arriva da più dispo-sitivi (televisore, lettore dvd, stereo).

Apparecchio Watt Consumati Ore In Stand-By Giorni Costi Anno

2 Televisori a Led 10 Watt 20 ore 340 29,9 €

1 Lettore Dvd 7,5 Watt 23,5 ore 340 13,2 €

1 Monitor Per Pc 4 Watt 20 ore 340 6,0 €

1 Stampante 6 Watt 23,5 ore 340 10,5 €

1 Modem/router adsl 15 Watt 20 ore 340 44,9 €

1 Forno Microonde e1 Lavatrice 1 Watt 23,5 ore 340 1,8 €

Stand-by, i consumi dei principali elettrodomestici in una casa tipo

Totale costo annuo stand-by 106,3 €

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ECOBONUS 2013 DETRAZIONI DEL 50% PER L'ACQUISTO DI MOBILI ED ELETTRODOMESTICI DESTINATI AD EDIFICI OGGETTO DI RISTRUTTURAZIONEL'Ecobonus per i lavori di ristrutturazione (Decreto sull'efficienza energetica d.l. n. 63/2013) è stato ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2013 con alcune interessanti modifiche. All’art.16 comma 2 è stato introdotto il bonus del 50% sull'acquisto di arredi ed elettrodomestici fino ad un massimo di 10 mila euro.

Per quanto concerne le detrazioni su acquisti di elettrodomestici, il decreto specifica che gli sgravi fiscali saranno riconosciuti su apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Nello specifico tali detrazioni sono relative a tutti i grandi elettrodomestici, non inferiori alla classe A+, come per esempio frigorifero, lavatrice, congelatore, lavastoviglie, lavasciuga e per quanto riguarda i forni di classe A.

L'accesso al bonus richiede necessariamente il pagamento tramite bonifico "parlante" indicando:a) causale del versamento per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;b) codice fiscale del beneficiario della detrazione;c) numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favo-re del quale il bonifico è effettuato.

Le detrazioni riconosciute saranno ripartite in 10 quote an-nuali di pari importo e prevedono un ammontare massimo di 10.000 euro di spesa (500 euro all'anno fino ad un mas-simo di 5.000 euro).Ulteriore novità introdotta, a differenza del decreto prece-dente, riguarda l'importo massimo di 10 mila euro che è da considerarsi aggiuntivo rispetto al tetto di 96 mila euro.

La CLASSE degli elettrodomesticiL’acquisto di nuovi elettrodomestici è l’occasione per un buon investimento

Almeno il 70% dei consumi elettrici nelle nostre case è imputabile ai grandi elettro-domestici, tra i più energivori oltre allo scaldabagno elettrico, abbiamo il frigorifero, la lavatrice e la lavastaviglie. A coloro che stanno per acquistare un nuovo elettro-domestico consigliamo di optare per quello a più alta efficienza energetica, a fronte di una spesa sicuramente più impegnativa, l'investimento iniziale avrà presto il suo riscontro in bolletta.Occhio quindi all'energy label, l'etichetta che indica la classe energetica dell'ap-parecchio. Obbligatoria secondo una direttiva europea, ci indica il livello di con-sumo energetico dell'elettrodomestico con una scala di risparmio decrescente dalla Classe "A" (e superiori fino ad A+++) alla quale corrisponde più alta efficienza energetica, fino alla "G" per gli alti consumi e la bassa efficienza. Recentememte nell'energy label sono stati introdotti i pittogrammi identificativi dei dati tecnici che, oltre al consumo standard e alla emissione di rumore in decibel, forniscono informazioni specifiche del singolo apparecchio, utili da conoscere in fase di acquisto, alcuni esempi sono indicati nella pagina successiva.

RISPARMIO ENERGETICO

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LAVASTOVIGLIE

Classe energetica CONSUMO MEDIO ANNUO SPESA MEDIA ANNUA

CLASSE A ++ <188 kWh 41,3 €

CLASSE D 625 kWh 137,5 €

RISPARMIO ANNUO 437 kWh 96,2 €

Emissione di rumore in decibel

Capacità in numero di coperti per lavaggio standard

FRIGORIFERO

LAVATRICE

Consumo annuale di energia basato su risultati di test standard di 24 ore

Capacità di conservazioni in litri

Capacità di congelazionein litri

Consumo annuale di energia basato su 220 cicli di lavaggio standard

Consumo annuale di acqua basato su 220 ciclidi lavaggio standard

Classe energetica di centrifuga

Capacità di carico in Kg per il programma cotone standard a 60° o a 40° e a pieno carico

Emissione rumore in decibel durante la fase di lavaggio e centrifuga per il programma cotone a 60° e a pienocarico

Consumo annuale di acqua in litri basato su 280 cicli standard di lavaggio

Efficacia di asciugatura

Consumo annuale di energia basato su 280 cicli di lavaggio standard

Classe energetica CONSUMO MEDIO ANNUO SPESA MEDIA ANNUA

CLASSE A ++ <192 kWh 42,2 €

CLASSE D 403 kWh 88,6 €

RISPARMIO ANNUO 211 kWh 46,4 €

Classe energetica CONSUMO MEDIO ANNUO SPESA MEDIA ANNUA

CLASSE A ++ <200 kWh 44 €

CLASSE D 363 kWh 79,8 €

RISPARMIO ANNUO 163 kWh 35,8 €

Emissione di rumore in decibel

CLIMATIZZATORI Classe energetica CONSUMO MEDIO ANNUO SPESA MEDIA ANNUA

CLASSE A ++ <321 kWh 70,6 €

CLASSE D 1096 kWh 241,1 €

RISPARMIO ANNUO 775 kWh 170,5 €

Potenza termica indicata in kW

Indice di efficienza energetica

Consumo energetico annuale

Potenza sonora unità interna

Potenza sonora unità esterna

I consumi medi annui degli elettrodomestici sono da considerarsi indicativi in quanto variano in base allo specifico modello, alle modalità e frequenze di utilizzo.

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RAPPORTO di SOSTENIBILITÀdel Gruppo SOELIA 2012

Consumi pubblici di energia elettrica - kWh

• Illuminazione pubblica SOELIA • Utenze Comune • Utenze Gruppo SOELIA

____Previsione___

3.500.000

3.000.000

2.500.000

2.000.000

1.500.000

1.000.000

500.000

02008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

L'obiettivo della totale copertura

• Totale consumi pubblici di energia elettrica

• Totale produzione da rinnovabili Gruppo SOELIA

____Previsione___

3.500.000

3.000.000

2.500.000

2.000.000

1.500.000

1.000.000

500.000

02008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Il Rapporto di Sostenibilità, redatto secondo i criteri del Global Reporting Initiative, costituisce uno strumento per far meglio conoscere la realtà aziendale e le linee guida adot-tate dal Gruppo SOELIA in accordo con il Socio Unico Co-mune di Argenta, per ritrovarvi e condividere in concreto il filo conduttore, appunto, della Sostenibilità. Economica, so-ciale ed ambientale nei rapporti con il territorio, nell’eroga-zione dei servizi e nella pianificazione degli investimenti.

Il Rapporto di Sostenibilità del Gruppo SOELIA 2012

PIENA COPERTURA DEI CONSUMI ELETTRICI PUBBLICI ATTRAVERSO GENERAZIONE DA FONTI RINNOVABILI

Fotografa il Qr Code e sfoglia il Rapporto di Sostenibilità 2012

www.soelia.it

IN PRIMO PIANO

Tipo Ubicazione Potenza di progetto Anno

Fotovoltaico Centro Operativo 1, via Pioppa Storta 4/A, Argenta 48,96 kWp 2008

Biogas Discarica, via Bandissolo, Argenta 190 kWp 2009

Fotovoltaico Soelia Officine, via Leonardo da Vinci 3, Argenta 99,9 kWp 2010

Fotovoltaico Centro Operativo 2, via Pioppa Storta 4/A, Argenta 72 kWp 2010

Fotovoltaico Discarica, via Bandissolo, Argenta 993,6 kWp 2011

Fotovoltaico Via Ricci Curbastro 1/D, Argenta 49 kWp 2012

Fotovoltaico Via Bandissolo, Argenta 41,16 kWp 2012

Fotovoltaico Via Circonvallazione 21, Argenta 18,62 kWp 2013

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Fotografa il Qr Code

e sfoglia il Bilancio 2012

www.soelia.it

Il bilancio consolidato del Gruppo SOELIA al 31/12/2012, approvato dall’Assemblea dei Soci il 17 giugno 2013, si è chiuso con un utile dopo imposte pari a 185.183 euro.Rientrano nel consolidamento i conti consuntivi al 31/12/2012 di Soenergy S.r.l., Soelia Officine S.r.l., Secif S.r.l., Terre S.r.l. a quella data controllate rispettivamente al 85%, 100%, 60,45%, 51%.Il bilancio della Capogruppo SOELIA S.p.a. ha chiuso con un utile di 356.186 euro, rispetto ai 291.518 euro del 2011. Per quanto riguarda la controllata Soenergy si segnala un utile dopo imposte di 574.699 euro.

BILANCIO CONSOLIDATO e di ESERCIZIOal 31 DICEMBRE 2012

LA RESPONSABILITÀ ECONOMICA

ATTIVO

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

B) IMMOBILIZZAZIONI

I Immobilizzazioni immateriali

II Immobilizzazioni materiali

III Immobilizzazioni finanziarie

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I Rimanenze

II Crediti

III Attività finanziarie che non costituiscono immob.

IV Disponibilità liquide

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)

D) RATEI E RISCONTI ATTIVI

TOTALE ATTIVO

PASSIVO

A) PATRIMONIO NETTO

I Capitale

II Riserva da sovrapprezzo azioni

III Riserva di rivalutazione

IV Riserva legale

V Riserve statutarie e regolamentari

VI Riserva per azioni proprie in portafoglio

VII Altre riserve

VIII Utili (perdite) portati a nuovo

IX Utile (perdita) dell'esercizio

TOTALE PATRIMONIO NETTO

Capitale e riserve di terzi

Utile (perdita) dell'esercizio di terzi

Totale patrimonio netto di terzi

TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

B) FONDI PER RISCHI E ONERI

C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

D) DEBITI

E) RATEI E RISCONTI

TOTALE PASSIVO

CONTI D'ORDINE

AL 31/12/2012

87.500

 

3.999.518

51.072.044

11.575.458

66.647.020

 

2.092.294

53.877.383

-

1.224.150

57.193.827

1.339.830

125.268.177

AL 31/12/2012

22.002.770 

 -

-

192.407

- 147

-

1.300.596

-

97.354

23.592.980

584.702

87.829

672.531

24.265.511

1.990.412

1.306.536

96.662.345

1.043.373

125.268.177

- 135.742.768

AL 31/12/2011

-

3.706.120

51.322.477

10.676.174

65.704.771

2.061.247

35.020.798

2.640.000

1.478.982

41.201.027

1.067.148

107.972.946

AL 31/12/2011

22.002.770

-

-

177.831

- 147

-

1.291.522

-

46.126

23.518.102

1.548.026

83.618

1.631.644

25.149.746

2.152.927

1.212.837

78.291.398

1.166.038

107.972.946

- 139.351.038

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

1 Ricavi delle vendite e delle prestazioni

2 Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

3 Variazioni dei lavori in corso su ordinazione

4 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

5 Altri ricavi e proventi

Totale (A) VALORE DELLA PRODUZIONE

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci

7 Per servizi

8 Per godimento beni di terzi

9 Per il personale

10 Ammortamenti e svalutazioni

11 Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci

13 Altri accantonamenti

14 Oneri diversi di gestione

Totale (B) COSTI DELLA PRODUZIONE

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

15) Proventi da partecipazioni

16) Altri proventi finanziari

17) Interessi e altri oneri finanziari

Totale (C)

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

18) Rivalutazioni

19) Svalutazioni

Totale (D)

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

20) Proventi straordinari

21) Oneri straordinari

Totale (E)

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

22 Imposte sul reddito dell’esercizio

23 Utile dell’esercizio

Utile dell’esercizio di terzi

Utile dell’esercizio del Gruppo

AL 31/12/2012

121.053.857

98.397

- 72.296

1.619.253

573.977

123.273.188

81.683.917

29.273.921

135.997

6.019.367

4.444.611

- 4.947

4.284

1.159.210

122.716.360

556.828

257.263

692.223

2.468.572

- 1.519.086

160.597

257.258

- 96.661

1.682.461

179.846

1.502.615

443.696

258.513

185.183

87.829

97.354

AL 31/12/2011

 

73.536.012

- 50.099

- 277.784

1.243.439

548.185

74.999.753

 

57.232.606

6.272.516

228.612

5.899.466

3.018.060

22.864

126.085

1.176.625

73.976.834

1.022.919

257.276

496.628

2.678.220

 - 1.924.316

229.197

257.258

- 28.061

1.527.680

247.728

1.279.952

350.494

220.750

129.744

83.618

46.126

BILANCIO CONSOLIDATO 2012Stato Patrimoniale Conto Economico

Page 12: Dintorni n 15 luglio 2013

IN PRIMO PIANO

• Contributi e Sponsorizzazioni Da sempre il Gruppo SOELIA è impegnato, di concerto con il Comune di Argenta, nel soste-gno economico di diverse associazioni attive nel territorio. Primaria importanza viene data alle iniziative sportive, sociali, culturali e am-bientali che coinvolgono il mondo giovanile.Il Gruppo sostiene inoltre economicamente la realizzazione di diversi eventi, tra questi, i principali sono:• la Pista del ghiaccio nel centro di Argenta• GiocArgenta• il Carnevale di Argenta• Argenta Città Bambina• la Fiera di Argenta• Puliamo il MondoNell'anno 2012, in linea con le indicazio-ni della proprietà, il Gruppo ha erogato € 138.544, tra contributi e sponsorizzazioni, € 30.078 in meno rispetto al 2011.

Contributi e Sponsorizzazioni 2010 2011 2012

Sociale 8.120 2.609 2.379

Sport giovanile 132.054 88.120 87.309

Ambiente 23.705 10.338 10.730

Cultura 36.661 25.355 6.326

Altro 31.132 42.200 31.800

TOTALE 231.672 168.622 138.544

Dipendenti a Tempo Indeterminato - 2012

• Operai51,5%

• Quadri 5,1%• Dirigenti

1,5%

• Impiegati41,9%

Provenienza dipendenti - 2012

• Provincia di Ferrara

14%

• Fuori Provincia

9%

• Comune di Argenta

77%

vincia • Fuo

nenta

perai,5%

• Qua

• 30-50 anni60,8%

• >50 anni32,1%

• <30 anni7,1%

Dipendenti per età - 2012

• Il personale Il Gruppo SOELIA al 31/12/2012 occupava 140 persone. Il 97,1% dei lavoratori del Gruppo SOELIA risultava inquadrato con un contratto a tempo indeterminato. Il 67,9% dei dipendenti del Gruppo SOELIA ha meno di 50 anni. Si conferma la politica del Gruppo SOELIA di mantenere e ricercare, quando possibile, le risorse profes-sionali nel territorio: nel 2012 il 77% dei dipendenti continua a provenire dal Comune di Argenta.

FOCUS • Il personale femminile del GruppoIl personale femminile del Gruppo ha un'incidenza costante negli anni: rispetto all'organico di ogni società, la composizione femminile è distribuita equamente sul totale dei dipendenti.Delle 62 dipendenti donne, 58 sono a tempo indeterminato e 16 hanno un contratto part time.Il personale femminile nel triennio, risulta così inquadrato:

Categoria dipendenti 2012 Donne TotaleOperai generici 7 61Operai qualificati - 9Impiegati amministrativi 46 56Impiegati direttivi 4 5Quadri 5 7Dirigenti 0 2Totale 62 140

12

LA RESPONSABILITÀ SOCIALE

Donne Uomini

92 81 78

62 64 62

2010 2011 2012

Page 13: Dintorni n 15 luglio 2013

• La gestione delle segnalazioni Attraverso le diverse modalità di contatto, i cittadini possono invia-re segnalazioni in merito a ciascu-no dei servizi offerti: smaltimento rifiuti, distribuzione gas, manuten-zione strade e segnaletica, pub-blica illuminazione, patrimonio immobiliare, verde pubblico, ser-vizi cimiteriali. Ogni segnalazio-ne viene gestita con procedure volte a fornire una risposta nel minor tempo possibile. L’Area Qualità del Gruppo SOELIA, attraverso la reportistica interna, tiene costante-mente monitorate tutte le segnalazioni raccolte tramite sportello, telefono, fax ed email al fine di individuare eventuali criticità e/o perseguire miglio-ramenti.

1313

• L’impatto ambientale delle attività del Gruppo SOELIACarburanti, energia elettrica, acqua e materie prime costituiscono le risorse naturali utilizzate a diverso titolo dal Gruppo SOELIA, e che in termini di impatto ambientale rappresentano quegli input che si trasformano in emissioni, scarichi e rifiuti.

Consumi di energia 2010 2011 2012

Consumi DIRETTI di energia primaria

Consumo di gas naturale per riscaldamento sedi mc 180.057 146.468 122.220

Gasolio - benzina - gas metano l 369.223 291.837* 277.528*

Autoconsumo impianto biogas KWh 9.912 17.646 7.590

Autoconsumo impianti fotovoltaici KWh 2.672 2.272 16.116

Totale autoconsumo impianti rinnovabili KWh 12.584 19.918 23.706

Consumi INDIRETTI di energia primaria  

Consumo di energia elettrica per Illuminazione Pubblica KWh 1.693.319 1.644.750 1.604.010

Consumo di energia elettrica per le sedi KWh 547.974 543.302 523.805

Totale consumo di energia elettrica KWh 2.241.293 2.188.052 2.127.815

Totale consumo di energia elettrica (al netto degli autoconsumi) KWh 2.228.709 2.168.134 2.104.109

* La riduzione dei consumi di carburante, nel biennio 2011-2012, è da imputarsi principalmente alla diminuita attività presso la discarica di via Bandissolo.

• Emissioni dirette e indirette di CO2 equivalente

2010 2011 2012

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

Distribuzione delle segnalazioni nel Comune di Argenta - 2012

popo SOELIA,e costante-

oni raccolteail al fine di seguire miglio-

ARGENTA

BANDO

SAN BIAGIO

CAMPOTTO

BOCCALEONE

CONSANDOLO

BENVIGNANTEOSPITAL MONACALESANTA MARIA

CODIFIUME

TRAGHETTO

FILO LONGASTRINO

ANITA*

62

2663

24

8

83

25

344

86

18

8463

10

CCACALLEEOO

13

SAN NICOLÒ

* non è presente il cimitero

DO

NGA

25%Distribuzione gas

5,7%Smaltimento rifiuti

3,5%Verde pubblico

1,8%Patrimonio immobiliare

24,6%Pubblica illuminazione

13,5%Strade e segnaletica

25,9%Cimiteri 2012

LA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE

2012

Emissioni di CO2 da carburante per autotrazione

Emissioni di CO2 da energia elettrica

Emissioni di CO2 da gas per riscaldamento

27,1% 31,5%

41,4%

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1414

FOCUS IMPRESE

Nel nostro viaggio allo scoperta delle perle produttive del tessuto industriale argenta-no, facciamo tappa a Consandolo, dove ha sede la B-TEC, azienda specializzata nella costruzione di stampi per estrusione di profili in plastica. Una realtà con una storia quasi trentennale alle spalle che ha fatto una scelta ben precisa, puntare tutto sull’este-ro, dove esporta quasi il 100% della propria produzione.

di Silvia Felletti

B-TEC ... e per brevettoil savoir-faire

Incontriamo Maurizio Zama - uno dei soci fondatori dell’azienda - nella sede di Consandolo, che si

sviluppa su ben 4.000 mq. Ci illustri in breve la storia dell’azien-da.«Da dipendente lavoravo in que-sto settore già dagli anni settanta, in qualità di collaudatore. Assieme ad alcuni colleghi nell'86 abbiamo aperto un'attività in proprio con sede a Portomaggiore, trasferita a Consandolo nell'89 nell’attuale sede. Risale al '97 la fusione con la società tedesca del mio socio Gerd Broich, con il quale per lungo tempo siamo stati concorrenti! Oggi ab-biamo due società (i cui soci sono Zama, Gianfranco Bassi e Walter Broich, figlio di Gerd, ndr) la B-TEC, per la produzione di stampi per il PVC e la Tecno-System, specializza-ta nella costruzione di macchinari per la lavorazione di profilati allumi-nio e acciaio INOX fornendo sia sin-gole macchine che impianti completi chiavi in mano». Con quali paesi lavorate? «Abbiamo venduto in tutto il mon-

do, da Singapore agli Stati Uniti, passando per la Turchia. Oggi in prevalenza lavoriamo con clienti della vecchia Europa, mentre i mer-cati dell’est acquistano dai produtto-ri cinesi, secondo un'ottica di mero prezzo al ribasso. La nostra scelta invece è stata precisa e rigorosa; perseguire la massima qualità di processi e materiali customizzando la produzione in base alle specifi-che esigenze dei clienti». In cosa consiste la produzione B-TEC? «Mi piace definire l'azienda un'of-ficina meccanica di precisione. Come B-TEC costruiamo stampi in acciaio per i profili più svariati per il settore edile, ad esempio per fine-stre, tapparelle, canaline per cavi, ecc.. Il cliente manda il disegno con le caratteristiche del profilo in PVC che vuole ottenere. Noi realizziamo lo stampo partendo da un semplice pezzo di acciaio, elaborando il pro-getto tecnico e perfezionandolo fino al collaudo finale. Nella costruzione delle macchine invece, il proget-to prende vita da un'esigenza del

cliente e viene sviluppato tecnica-mente dal socio, il signor Daniele Mantovani, e dall'ufficio tecnico. Poi segue la costruzione della macchina stessa ed il collaudo. Ci occupiamo inoltre, in entrambi i casi, della for-mazione del personale». Quindi si tratta di una produzione altamente personalizzata? «Sì, ogni cliente utilizza una sua specifica miscela di polvere di PVC - continua Zama - che ci fornisce per testare gli stampi. Per rispondere a questa marcata specializzazione abbiamo operato grossi investimenti in macchinari elettronici e tecnologie all'avanguardia. Si consideri che la nostra linea principale raggiunge la capacità produttiva di 600 Kg/h, 4 metri al minuto». Qual è la storia di questo settore? «La produzione del PVC è partita in Germania negli anni '70, e anche

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1515

in Italia il boom produttivo risale a quegli anni grazie ai finanziamenti statali erogati che raggiungevano il 70%. Il settore ha tirato molto fino al 2000, ma da quel momento ha su-bìto un costante e progressivo calo. Si pensi che in Germania delle 100 aziende produttive di PVC originarie oggi ne restano solo 10. Anche noi ne abbiamo risentito: il nostro fattu-rato è variato dai 5 milioni di euro ai 2 milioni nei momenti di minor lavorazione. Pensate che in Italia il consumo di PVC è appena il 17%, a favore di legno e alluminio, mentre in Francia il consumo arriva al 60% e addirittura all’80% in Germania». Come vi siete difesi da questa lunga crisi? «Puntando sul know-how, l’esperien-za e la capacità di risolvere i proble-

mi, i punti di forza che i nostri clienti ci riconoscono. Abbiamo compiuto la precisa scelta di rivolgerci all’este-ro, mantenendo altissimi standard qualitativi. Oggi ti difendi solo se sei bravo». In quanto tempo si sviluppa un pro-getto? «Dall'arrivo del disegno fino al col-laudo finale trascorrono al massimo 3-4 mesi». A quali vincoli ambientali siete sot-toposti? «Nessuno perché la nostra produ-zione non prevede scarti industriali. L’eventuale eccedenza di materiale utilizzato per testare le macchine viene reso ai clienti, mentre l’allu-minio di scarto viene ritirato da una ditta specializzata». Quanti dipendenti conta l'azienda?

«20 dipendenti, tra uffici e produ-zione, in B-TEC, 15 nell’officina Tecno-System». Avete brevetti o procedure produtti-ve particolari? «Il nostro miglior brevetto è il savoir-faire. Abbiamo investito enorme-mente nella nostra produzione, svi-luppando un esclusivo sistema che impiega la fibra di vetro nelle la-vorazioni, ciò conferisce maggiore resistenza al PVC, rendendolo molto più performante e rispondente alle severe norme meccaniche previste per legge». Dopo quarant'anni di lavoro, cosa la spinge ad andare avanti? «L’enorme passione per il mio lavo-ro, la conoscenza dei processi e il rapporto, spesso amichevole, che si instaura con i clienti e i dipendenti».

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16

Per i cittadini che hanno ne-cessità di smaltire coperture o altri manufatti contenenti

amianto, è attivo dal mese di ago-sto un servizio "chiavi in mano". A seguito di gara, SOELIA ha in-fatti individuato una ditta che si occuperà di effettuare in toto il servizio: sopralluogo, smontag-gio, ritiro e smaltimento, in totale sicurezza.Il servizio è gratuito per piccoli quantitativi e riguarda, oltre alle comuni lastre in cemento-amianto

(eternit) per un'estensione fino a 12 metri quadri, anche pluviali, canne fumarie e vasche d'accu-mulo. L‘impresa aggiudicataria della gara può costituire un trasparente riferimento anche per i lavori di ri-mozione, trasporto e smaltimento di superfici superiori ai 12 metri quadri, ma in tal caso l'intero co-sto del servizio è a carico del ri-chiedente, il quale ha ovviamente la facoltà di rivolgersi a qualsiasi altro operatore del mercato.

AMBIENTE E RIFIUTI

L'amianto (o asbesto), che cos'è

Con questo termine si intende un insieme di minerali a base di silicati conosciuti sin dall’antichità per le loro proprietà ignifughe, di isolamento termico e acustico, per la resistenza all'usura e alle sollecitazioni meccani-che, per la flessibilità e filabilità. Il termine greco "Asbestos" significa incorruttibile, perpetuo, inestinguibile, concetto ripreso dal noto marchio "Eternit" che fino all'inizio degli anni '90 ha commercializzato diversi prodotti contenenti amianto.L'amianto è stato ampiamente utilizzato dagli anni '60 nell'edilizia (tegole, lastre, tubazioni, pavimenti vinili-ci, controsoffitti, cisterne), nell’industria (proprietà di isolante termico e acustico) e nei trasporti (coibentaizone di autobus, treni, navi, in freni, frizioni, guarnizioni, rivestimenti di motori). Il suo utilizzo è stato bandito in Italia con la legge 257 del 27 marzo 1992, "cessazione dell'impiego dell'amianto".Nel marzo 2013 il Ministero della Salute ha pubblicato il Piano Nazionale Amianto nel quale vengono deli-neati interventi di tutela della salute e dell'ambiente. Nel nostro paese sono ancora molto numerosi i siti pubblici e privati che attendono una bonifica.

I manufatti contenenti amianto, possono costituire un rischio per la salute, in relazione al rilascio di fibre negli ambienti o nell'atmo-sfera. Le fibre (o fibrille) di cui è composto l'amianto, a causa del-la loro estrema leggerezza e sot-tigliezza (1.300 volte più sottile di un capello), si disperdono fa-cilmente nell’aria risultando can-cerogene in caso di inalazione (mesotelioma pleurico), con tempi di latenza peraltro molto lunghi.

RITIRO AMIANTOAttivo il servizio per famiglie e aziendenel Comune di Argenta In accordo con il Comune di Argenta SOELIA ha attivato il servizio di bonifica da rifiuti contenenti amianto; smontaggio e ritiro sono gratuiti per superfici fino a 12 mq presso privati cittadini ed aziende all'interno del territorio comunale. Ad aggiudicarsi la gara è stata la ditta Zonta Srl di Tresigallo.

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17

Smontaggio e ritiro sono a carico del Pubblico Servizio di Igiene Urbana

Contattare SOELIA al numero verde 800 950 015 per richiedere il sopralluogo.

Lasciare i propri dati, nominativo del proprietario dell'immobile, indirizzo, Codice Fiscale o Partita Iva, (gli interventi saranno effettuati solo su immobili nel Comune di Argenta). Non è possibile procedere a frazionamento del ritiro; ad esempio se un cittadino deve rimuovere una copertura di 30 metri quadri, l’intervento è interamente a suo carico e non 12 mq a carico del Servizio Pubblico e 18mq a carico del cittadino. I tempi tecnici di esecuzione dei lavori variano di norma tra i 45 e i 60 giorni dalla presentazione della richiesta.

La ditta Zonta può costituire un riferimento anche per quantitativi superiori o casistiche diverse da quelle sopra indicate. Di seguito sono riportate le tariffe unitarie che la ditta si è impegnata ad applicare ai cittadini e aziende del territorio che intendessero avvalersene, ferma la più totale libertà di rivolgersi al libero mercato:

• Lastre fino a 12 mq

• Canne fumarie fino a 3 ml

• Vasche e serbatoi massimo una

• Pluviali fino a 3 ml

Per piccole quantità

Per quantità superiori

La ditta Zonta è tenuta ad effettuare a norma di legge: sopralluogo, redazione di un piano di lavoro, acquisi-zione delle autorizzazioni, smontaggio ove richiesto, trattamento e confezionamento, trasporto e smaltimento in discariche autorizzate. Al termine dei lavori la ditta Zonta rilascerà copia del formulario di identificazione rifiuti che l'utente potrà conservare ad evidenza dell'intervento eseguito.

80888888880008888800000088880000888000888000880000000000008808008000000000000000000000808088008888088 00000 000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 95995959595995959595959595959595959959595959595959595595959559595959595959595555959599595595595959955959599999555555555555555559555595959959959500000000 000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000 001001001010101010000101000100010100010001010101010001000100101101000001000001000001101101555555 55555555555555555555555555555555555555555555555555

ZONTA S.r.l. Via del Mare, 184, Tresigallo FerraraReferente sig. Renzo Zonta - [email protected]: 335 7070200

Descrizione intervento Prezzo /unità misura

Confezionamento e ritiro da 0 a 30 mq di lastre, ma comunque superiori a 12 mq € 15,00 al mq

Confezionamento e ritiro da 30 a 70 mq di lastre € 12,00 al mq

Confezionamento e ritiro superiori a 70 mq di lastre € 10,00 al mq

Smontaggio di coperture da effettuarsi a qualsiasi altezza € 6,00 al mq

Canne fumarie, discese pluviali, grondaie secondo sviluppo lineare* € 200,00 al mq

Serbatoi e vasche € 280,00 cad.*oltre i 3 metri lineari il costo dello smontaggio verrà definito sulla base dello specifico caso al netto di IVA al 21%

SERVIZI A TOTALE CARICO DEL RICHIEDENTE

SMONTAGGIO E RITIROGRATUITO PER L'UTENTE

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AMBIENTE E SERVIZI

 FRAZIONE MERCEOLOGICA - tonnellate 2010 2011 2012

Carta 911,02 724,26 670,00

Cartone 1.268,14 1.177,90 1.015,28

Vetro 519,81 533,75 544,72

Verde 2.702,41 2.067,58 1.919,05

Plastica 391,40 360,82 369,71

Imballaggi in polietilene 154,70 146,72 163,17

Pile 2,64 2,42 1,98

Farmaci scaduti 1,74 1,85 1,59

Ferro 277,43 202,43 108,65

Lattine 33,80 36,07 37,42

Batterie e accumulatori 9,28 6,27 6,30

Legno 537,28 337,36 343,04

Tessili 65,26 51,14 45,81

Apparecchiature elettriche ed elettroniche 157,08 147,51 102,96

Ingombranti - 512,22 372,87

Toner e cartucce 2,10 1,80 2,08

Olii minerali esausti 3,94 3,28 3,46

Filtri olio 0,71 0,64 0,46

Olii alimentari 9,37 13,65 12,7

Organico 182,32 177,95 208,23

R.U.P. etichettati T, F, etc. 0,50 1,43 1,64

Inerti da spazzamento - 128,83 113,66

Inerti da demolizione - - 5,94

Sanitari e ceramica - - 7,55

Raccolta differenziata REALE 7.230,93 6.635,88 6.058,27

Rifiuti urbani smaltiti 7.123,69 6.625,13 6.482,03

Rifiuti urbani totali raccolti 14.354,62 13.261,01 12.540,30

INDICE RACCOLTA DIFFERENZIATA 50,37% 50,04% 48,31%

Popolazione residente al 31 dicembre 22.575 22.553 22.412

Raccolta differenziata procapite (Kg) 320,31 294,23 270,31

Rifiuti Smaltiti Procapite (Kg) 315,56 293,76 289,22

Rifiuti urbani totali prodotti Procapite (Kg) 635,87 587,99 559,53

COME VA la raccolta differenziata

Nel 2012 la raccolta differenzia-ta nel Comune di Argenta ha registrato un calo attestandosi

al 48,31%. La riduzione sul totale è do-vuta principalmente alla forte siccità del 2012 che ha avuto come conseguenza un calo della raccolta del verde, e an-che alla diminuzione degli imballaggi primari e secondari, in particolare il cartone. Continua a registrarsi una dimi-nuzione complessiva dei rifiuti avviati a smaltimento presso l'inceneritore di Fer-rara, attestatisi a 289,22 kg procapite, minimo storico dall'inizio dei rilevamenti nel 1995. Nel 2012 sono state avviate le raccolte di tre nuove frazioni merceo-logiche, ovvero gli inerti da demolizione (solo per piccole quantità), i sanitari e la ceramica in genere, e le plastiche rigide (computate insieme alla plastica).Parallelamente, dal 2004 si è agito in concreto per la riduzione a monte dei rifiuti attraverso la promozione del compostaggio domestico della frazio-ne organica; a tutt'oggi nel Comune di Argenta hanno aderito 3.063 famiglie. Dal 2011, SOELIA ha attivato inoltre la raccolta tracciata della frazione organi-ca con tessera magnetica riservata alle famiglie che non dispongono di un'area scoperta dove posizionare la compostie-ra. Ad aprile 2013, la raccolta è stata estesa anche ai centri di alcune frazioni del Comune di Argenta: 270 famiglie dei centri di Consandolo, Filo, Longastri-no, Ospital Monacale, San Biagio, San-ta Maria Codifiume e San Nicolò. Ad oggi, hanno già aderito 446 famiglie delle circa 1.700 coinvolte.

COMPOSTAGGIO DOMESTICO 2004 - 2013

mar

04

giu

04

set 0

4

dic

04

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05

giu

05

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dic

05

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06

giu

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set 0

6

dic

06

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07

giu

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7

dic

07

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giu

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dic

08

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09

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set 0

9

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09

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10

giu

10

set 1

0

dic

10

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11

giu

11

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1

dic

11

mar

12

giu

12

set 1

2

dic

12

mar

13

giu

13

lug

13

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

OM OS GG O OM S

3.063

227270 283

318 326

395 406446

01/07/2011 01/10/2011 01/01/2012 01/04/2012 01/07/2012 01/10/2012 01/01/2013 01/04/2013 01/07/2013

500

450

400

350

300

250

200

150

100

50

0

RACCOLTA TRACCIATA DELL'ORGANICO

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È partita in questi giorni la raccolta dei piccoli elettrodomestici tramite cassonetti stradali con coperchio rosso: 24 cassonetti distribuiti in tutto il territorio comunale in corrispondenza delle principali isole ecologi-che. Una modalità integrativa di raccolta, con la quale si mira all'au-mento del volume dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), già ritirati gratuitamente a domicilio dalla Cooperativa Pegaso. Importante, prima di conferire gli oggetti fare attenzione ad estrarre le eventuali pile.

PICCOLI ELETTRODOMESTICI Attivata la raccolta stradale

ARGENTA- Via Galvani - Via De Chirico- Via Benvenuto Tisi- Via Circonvallazione- Via Milano- Via BianchiANITA - Piazza Caduti per la LibertàBANDO - Parco della LiberazioneBENVIGNANTE - Isola ecologica barBOCCALEONE - Piazza LercaroCAMPOTTO - Via Cardinala CONSANDOLO- Via Provinciale - Via Salvatori FILO - Piazza CavalliLONGASTRINO - Piazza del Popolo - Via MolinettoOSPITAL MONACALE - Piazza G. BianchiSAN BIAGIO - Via Antoline - Circolo ACLI- Via BattistiSANTA MARIA CODIFIUME- Via Cervellati - Via Verga - Isola ecologica Campo Sportivo SAN NICOLÒ - Isola ecologica FarmaciaTRAGHETTO - Via Cavedone - ex Consorzio

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2020

ARGENTA nelle TESI di LAUREA

La Pieve di San Giorgio è stata edificata nel V secolo ed ha esaurito la sua funzione poco dopo la metà del XIII secolo; rappresentava il punto di riferimento per la gestione territoriale arcivescovile di Ravenna e luogo di aggregazione della comunità locale.

Ripercorriamo la storia di Argenta attraverso le ricerche degli studenti universitari del nostro territorio

UNA PIEVE E IL SUO TERRITORIOSAN GIORGIO DI ARGENTA NEL MEDIOEVO

Storia e archeologia di una pieve medievale: San Giorgio di Argenta a cura di S. Gelichi, Firenze, 1992

Ipotesi ricostruttiva del territorio argentano

nell’Alto Medioevo. In primo piano la Chiesa

di San Giorgio, sullo sfondo il castello.

dalla Tesi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo Archeologico, di Gioia Squarzoni

discussa a luglio 2009 presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna

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il contesto storicoArgenta, fin dall’antichità, sorgeva al centro di un ampio territorio pa-ludoso, circondata ad oriente dalle valli di Comacchio, a sud e a ovest dalle valli di Marmorta, totalmente differente da come invece si pre-senta oggi. La vicinanza a queste zone vallifere e paludose e il transi-to del ramo più meridionale del Po, il Primaro, permetteva di mettere in comunicazione le terre argentane a Nord con l’intero sistema fluviale padano, a Sud con l’Adriatico e con la città di Ravenna.Il Primaro era associato ad un’im-portante e fitta rete di corsi d’acqua ed erano quasi tutti navigabili; non solo, siamo a conoscenza dell’esi-stenza anche di un sistema viario sulla riva sinistra del Primaro, chia-mata via per padum, che congiun-geva Ravenna ad Ostiglia.Le paludi marittime comprendevano il Ferrarese, l’Argentano, la parte settentrionale del Bolognese e la zone occidentale del Ravennate. Nonostante ciò, siamo in grado si-curamente di affermare che sorge-vano città sopra a eminenze o isolet-te emerse dalla palude. Questi rilievi venivano chiamati dossi o dorsi, o con altri termini, come polesini - ri-ferendosi a quei tratti di palude che restavano a secco - o correggi - che invece indicavano strisce di terra so-miglianti a delle corregge di cuoio, che rimanevano all’asciutto-.L'area tramezzo i due rami, acco-gliendo i torbidi ribocchi di fiume, si innalzava sempre di più di nuova terra e la serie di micro rilievi co-minciava poco a poco ad unirsi in una sola ed a formare un ampio e fermo terreno coltivabile e abitabile. Anche Argenta sorse su questi banchi o dossi affiorati dalle pa-ludi; la cittadina poi si sviluppe-rà, dotata di mura per fortificare l’abitato, con un commercio flo-rido agevolato proprio dal Po di Primaro che la costeggiava.In questo contesto, la plebs, ovvero la pieve, era di fondamentale impor-tanza nella gestione e giurisdizione del territorio, in una zona al confi-ne con l’amministrazione dell’arci-vescovo di Ravenna e l’espansione territoriale ferrarese. Caposaldo di riferimento storico re-

lativo agli anni che vanno dal 50 al 75 del VI secolo d.C., la pieve di San Giorgio di Argenta testi-monia un’epoca di passaggio: diventa infatti un centro religio-so come le altre pievi nazionali, punto di riferimento, di relazione di insediamenti umani sparsi, dove le acque sono l’elemento prevalente per tutta l’economia locale. Nel VI secolo inoltre l’area dell’Ar-gentano passa sotto al dominio del-la chiesa di Ravenna e nello stesso periodo, due sono gli avvenimenti da segnalare: l'inizio del passaggio degli Argentani dalla parte destra del Po a quella sinistra e la la fonda-zione della chiesa di San Niccolò.Uno dei più rilevanti studiosi della storia di Argenta e della pieve di San Giorgio fu Francesco Leopoldo Bertoldi, che nacque nel 1737 ad Argenta, dove aveva avviato gli stu-di di grammatica e di belle lettere; nel 1760 fu ordinato sacerdote e venne anche scelto come Segretario Perpetuo con il nome di “Intrapren-dente” dell’Accademia dei Fluttuanti di Argenta.Bertoldi era membro di numerose Accademie e nel 1761 aveva inizia-to a scrivere le “Memorie storiche di Argenta”, inoltre, nel 1763, gli ar-gentani gli affidarono l’incarico di Segretario della Comunità di Argen-ta, oltre che archivista della Comuni-tà Argentana. Morì in Argenta il 14 luglio 1824.Il Bertoldi, nel XVIII secolo, aveva raccolto notizie, fonti e materiali, oggi non più reperibili, pertanto le sue menzioni sono importan-tissime per ricostruire la storia di quello che fu Argenta fin dalle origini.Durante il VII secolo con l’avanzare dell'invasione longobarda, l'Esar-cato Ravennate fu indotto ad inter-venire sugli insediamenti nel Delta padano, modificandone gli assetti e proteggendo i luoghi che dal punto di vista militare e commerciale risul-tavano strategici: secondo quanto fonti storiche testimoniano, nel 604 l’Esarca Smaragdo, fortificò Ar-genta e Ferrara con mura che di-mostrano l’importanza di queste zone. Il fatto evidenzia una ana-

logia, sottolineando come, tanto Ferrara quanto Argenta, siano sorte come avamposti contro l'aggressione politica longobar-da verso l'entroterra dell'area deltizia. Come Ferrara, così anche Argenta sorgeva a ridosso di un corso fluvia-le: il Po di Ferrara per la prima, quel-lo di Primaro per la seconda; inol-tre, in entrambe le località il centro religioso venne dedicato allo stesso santo: San Giorgio. Analoga fu an-che la posizione dei luoghi di culto che sorsero ambedue sulla sponda destra, mentre quello politico-milita-re, il Castrum, si trovava sulla spon-da sinistra.L'origine dei due siti è la medesima, ma differente fu la storia che li con-dusse nel pieno Medioevo, infatti per quanto riguarda Argenta vi fu-rono dei cambiamenti dal punto di vista paesaggistico, che favorirono l’abitato sinistro, piuttosto che quello destro. Inizialmente la popolazione di Ar-genta si fermò sulla parte destra, che doveva comunque essere difesa assiduamente dall’espansioni per es-sere resa abitabile, non diversamen-te si formò la parte sinistra, dove le piene continuarono a soverchiare le sponde, a deporre interramenti, ren-dendola egualmente vivibile. Pur essendo così simili, in un primo momento fu scelta per insediarsi la parte destra, dove possiamo trova-re la prima fondazione della Pieve di San Giorgio, circondata da un abitato sparso. Nel corso dei secoli, le condizioni idrologiche mutarono e la parte destra del Primaro acqui-stò maggior altezza della sinistra poiché tenutasi disarginata e quindi esposta alle dilatazioni del fiume. Questi cambiamenti indussero molti abitanti a cambiare sito e a trasferir-si con le famiglie nella parte sinistra del fiume, dove edificarono nuove case e coltivarono i terreni scoperti.Nello spazio di due o tre secoli si può notare che questa parte si era molto sviluppata e maggiormente popolata rispetto a quella destra, e quindi, proprio sul lato sinistro del Po di Primaro, si formò una nuova e più estesa località, una seconda Argenta. Quest’area è quella che

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di “potenziamento e centralizza-zione delle strutture periferiche imperniate sui conti, privati in questo modo di un’autonoma vita pubblica”. La struttura plebana era molto rile-vante all’interno della società me-dievale, perché era il luogo in cui venivano impartiti tutti i sacramenti, tra cui il battesimo, che sanciva un vincolo di appartenenza ad una de-terminata pieve e di conseguenza al suo territorio. Per indicare la comunità di fedeli, possiamo segnalare il vocabolo po-pulo plebis, utilizzato negli atti uffi-ciali in merito ai contributi richiesti alla stessa popolazione per il man-tenimento della pieve e degli edifici sacri connessi ad essa. Nel territorio della Romània sorgo-no pievi rurali con architetture simili alle grandi abbazie ravennati, ma sappiamo che lo scopo della fonda-zione di chiese rurali è differente, in quanto vi è una espansione del cristianesimo e una ricerca di aggre-gazioni di abitati, il più delle volte sparsi. Le pievi sono strutture semplici ed essenziali, come si confaceva all’epoca in cui sono sorte e a ciò che simboleggiavano nel territorio. Il materiale impiegato per la costru-zione dell’edificio era il mattone, ov-viamente più umile rispetto a quello di cui disponevano in città. Un altro elemento importante, per tutte le chiese, era l’orientamento a est, quindi ad oriente, verso Geru-salemme. Gli interni presentano sempre deco-razioni pittoriche atte ad abbellire la chiesa. La pittura a “fresco”, diretta-mente eseguita sulle pareti intonaca-te, veniva solitamente scelta perché meno gravosa economicamente. Le scene raffigurate erano esclusiva-mente di argomento religioso e po-tevano facilitare tutta la popolazio-ne nella comprensione della messa, recitata in latino. Argomento da non sottovalutare, è il santo cui è dedicata la chiesa e alla quale da il nome. Le pievi della zona conservano il titolo ori-ginario: quindi nomi di apostoli, di martiri (come la nostra pieve di San

Giorgio) dei primi secoli, o del san-to protettore della città di Ravenna, Sant'Apollinare, tutti personaggi che hanno annunciato e diffuso il Cristianesimo, sacrificando la vita, in nome della fede in Cristo, martiri venerati a tal punto da dedicare loro interi edifici sacri.

tutt’ora è abitata, mentre la parte più antica, quella destra, venne dan-neggiata da numerose inondazioni, finché fu definitivamente abbando-nata.

la plebs Il termine "pieve", dal latino plebs, in origine veniva usato per deno-tare una comunità di fedeli di una determinata località o territorio, sia in una città, che in un villaggio. Il significato del vocabolo cominciò a comprendere più contesti quando il cristianesimo iniziò a diffondersi an-che nelle zone rurali, venne così a considerarsi pieve anche il distretto delle chiese battesimali. Pertanto la plebs nelle campagne era un edi-ficio di culto cristiano, e nelle fonti può essere identificata con il nome di ecclesia o monasterium (chiesa officiata da un solo prete, con una confraternita di monaci o preti). Con il medesimo lemma si voleva anche indicare un territorio rurale più va-sto, appartenente alla diocesi. In questo periodo infatti la chiesa sentì la necessità di stabilire in loco gli ecclesiastici, nei luoghi più difficil-mente raggiungibili dalla diffusione del culto cristiano cattolico: in zone rurali ed isolate, popolate dai col-tivatori. La pieve rurale diviene così un sistema organizzativo ecclesiale voluto dai vescovi per consentire una maggiore evan-gelizzazione delle campagne.I coloni, che vivevano nelle ter-re adiacenti la pieve, stipulavano contratti con la Chiesa ravennate o con le famiglie di grandi proprietari laici residenti in città, formando un insediamento e coltivando i terreni in modo sparso. Tutti gli organismi coinvolti nel circuito della pieve era-no sottoposti al pagamento della decima, ovvero la decima parte di ciò che si produceva nel territorio, in genere suddivisa tra il Vescovo e il prete della medesima. Nel IX e X secolo, la pieve venne quindi utilizzata per delineare la circoscrizione e identificata come un vero e proprio territorio, raf-forzando anche tutte le strutture ecclesiastiche e dando vita ad un tipo di organismo amministrativo

storia della Pieve di San Giorgio di Argenta

1° PERIODO (V - VI sec.) L’area della pieve veniva usata come cimi-tero: la presenza di tombe a cassone, in an-fora ed alcune epigrafi romane, può essere strettamente collegata alla costruzione del primo edifico individuato sul sito, la cui fun-zione, incerta, può anche essere riferibile ad un ambito funerario. Questo primo edificio, datato con incertezza tra il V e il VI seco-lo, si presenta come una struttura ad aula unica, provvista di un abside semicircolare sia interno che esterno, dove è stata trovata una fibbia da cintura di tipo ostrogoto, tipica della cultura germanica. La pavimentazione non è conservata, ma rimane il fondo di cal-ce bianca che fa ipotizzare la presenza di un mosaico.

2° PERIODO (VI sec.)La prima citazione ci viene fornita da Andrea Agnello nel Liber Pontificali dove viene fatta menzione della fondazione della chiesa av-venuta per volere dell’arcivescovo Agnello. Agnello intorno al 569-570, grazie alla re-cente acquisizione dei nuovi beni e territori da parte della diocesi di Ravenna, decise di edificare il monasterium. Il termine pieve ri-ferito a San Giorgio lo troviamo, invece, solo verso il 1022, ma probabilmente svolse le funzioni battesimali fin dalle origini. Ovvia-mente non vi è certezza, ma nei documenti medievali prettamente di carattere ammini-strativo, pervenutici a partire dal IX secolo, risulta che la pieve possedeva un’identità economico-giurisdizionale. La chiesa era pa-vimentata a mosaico policromo, le cui tracce sono state individuate nell’area absidale, costituito da un motivo a foglie d’acanto con uccelli e affrescata. Mentre dell’originario altare resta il fronte, e fino al 1971, due pilastrini della pergula, una terza colonnina è stata individuata reimpiegata nel muro di tergo della navata settentrionale della chiesa del secolo XII, usata come soglia.

ARGENTA nelle TESI di LAUREA

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La Pieve nel secondo Dopoguerra,

immagini conservate nel fondo fotografico dell'Archivio Storico

Comunale di Argenta

3° PERIODO (VI - XII sec.)In realtà poco sappiamo di questa fase che va dal VI al XII secolo, siamo solo a cono-scenza del fatto che all’esterno dell’edificio sono stati individuati resti di un cimitero, che potrebbero però essere attribuibili anche al periodo successivo. Maggiori informazioni abbiamo dell’interno della pieve, dove nel mosaico, in parte già spoliato, era stato pra-ticato lo scasso forse per il recupero dei ma-teriali, e sono state anche trovate tracce di un deposito sempre all’interno dell’edificio.

4° PERIODO (XII sec.)La chiesa viene ricostruita molto più ampia, provvista anche di un chiostro e una cano-nica, nel 1122, dall’arcivescovo Gualtiero. Dobbiamo attribuire a questa fase sia la commissione del nuovo portale che la rea-lizzazione di un nuovo ciclo pittorico. Agli inizi del XII secolo venivano ancora svolte le funzioni plebane.

5° PERIODO (XIII sec.) Nel 1262 avviene ufficialmente il trasferi-mento del titolo battesimale nella cappella di San Niccolò iuxta castrum. A causa del tra-sferimento del titolo, la pieve di San Giorgio perde importanza e di conseguenza si con-clude il processo di attrazione come centro abitato. Dopo la metà del XIII secolo per la pieve comincia un progressivo degrado, te-stimoniato dalle Visite Pastorali del 1571, che descrivono le gravi condizioni dell’edi-ficio, sopperite da un restauro eseguito due anni dopo.

6° PERIODO (XVI secolo - oggi)Al XVI secolo viene attribuito il definitivo ab-battimento delle due navate, riducendo l’edi-ficio ad un’unica aula, la parziale spoliazio-ne delle antiche murature e il rialzamento dei suoi perimetrali. Possiamo anche attribu-ire la costruzione dell’altare all’interno della pieve, databile alla fine del XVI secolo. Nel XX secolo la pieve funziona come magazzi-no per la famiglia che ha l’abitato fino al 1944, poi danneggiata dalla guerra, e i due restauri del 1951 e 1971 l’hanno resa come la conosciamo attualmente.

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CULTURA E PERSONAGGI

Profittando della riorganizzazione in senso logisti-co di questo patrimonio svolta in questi mesi, vor-rei fornire qualche dato sulla variegata collezione

comunale, che integra in un certo senso le raccolte del Museo d’Arte Antica in San Domenico.Le moderne opere in questione sono state analizzate alcuni anni fa dall’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna e la schedatura è disponibile on-line (XX), ma si tratta di un continuo arricchimento, di un work in progress come dicono gli anglosassoni: ad

esempio, nel maggio 2012 è stato donato al Comu-ne da Antonio Torresi (pittore fiorentino recentemente scomparso) il quadro Sebastiano Marino che aveva partecipato alla rassegna collettiva nell’ex-convento dei Cappuccini. Nel 2013 dopo la sua scomparsa gli eredi hanno poi donato Sebastiano Marino 2 a com-pletare un ideale dittico, ed è stata conclusa la trattati-va per l'acquisizione gratuita di due grandiose opere del giovane romagnolo Andrea Amaducci.Qualche anno fa sono stati acquistati dai Gulinelli, ad

La COLLEZIONE d’ARTE del Comune di Argenta

Italo Riciputi, Interno 1963, olio su tela, 200x200

di Lucio Scardino - critico d'artewww.libertyhouseeditrice.it

Argenta è un paese particolarmente versato per l'arte, nell’ultimo secolo vi sono state molto coltivate le arti figurative, pittura e scultura in primis, grazie soprattutto all’attività del Circolo Artistico Argentano e alla fervida attività espositiva promossa dal Comune: un evidente rifles-so di questo fervore si manifesta nella Civica Raccolta d’Arte Contemporanea, che raccoglie un nucleo di oltre 150 opere disseminate fra uffici, sedi di rappresentanza e centri culturali.

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un prezzo irrisorio, dieci preziosi bozzetti di Ippoli-to Bonaveri (Molinella 1825-Lugo 1880), l’autore del perduto sipario, dal soggetto “aleottiano”, del Teatro Comunale di Argenta: le opere del pittore ottocentesco (celebre per lo struggente dipinto raffigurante la morte di Anita Garibaldi presso il Museo del Risorgimento di Bologna) sono conservate negli ambienti della Bi-blioteca dei Cappuccini e meriterebbero un piccolo intervento di restauro.Il celebre architetto argentano Giovan Battista Aleotti è raffigurato altresì in un ritratto dipinto da Giovanni Fei (Ferrara 1825-1891), direttore della Pinacoteca al Palazzo dei Diamanti; mentre il sublime poeta Ludo-vico Ariosto è rappresentato in un olio del portuense Giuseppe Mazzolani (1842-1916), del quale si co-nosce un’altra versione dell’opera presso l’Ospedale Psichiatrico di San Bartolo.Si è prima accennato all’intensa attività espositiva promossa dal Comune, che nasce oltre mezzo secolo fa, ovvero dalla prima edizione del Premio Argenta (1961), che portò nelle collezioni civiche una serie di dipinti di significativi artisti della nostra regione, gra-zie alla politica del premio-acquisto.Segnalati da valenti critici d’arte come Francesco Ar-cangeli, i dipinti della collezione argentana rivelano una interessante contaminazione fra figurazione post-neorealista ed esiti di taglio espressionista. Emblemati-co in tal senso è il grande Interno di Italo Riciputi (Ponti 1930-Cesena 2009), vincitore della edizione 1963: due figure ignude (di amanti?) che sembrano quasi

fra loro combattere, in uno spazio claustrofobico e in una dissoluzione formale delle anatomie che ricorda le opere del geniale Bacon. Alla sintassi del famoso De Pisis, al di là dell’icono-grafia (diversa anche dal punto di vista sessuale), può invece richiamarsi la Modella nello studio di Filippo Albertoni (Reggio Emilia 1930-Bologna 2011), se non altro per l’idea di lasciare lo sfondo in gran parte “scoperto”, per la parca tavolozza e per la sintesi del segno: come curiosità segnalo che prima di vincere il “Premio Argenta” nel 1961, il bel quadro di Albertoni aveva partecipato all’importante Premio “Golfo della Spezia” lo stesso anno. Circostanza analoga può regi-strarsi per Vallata di Lizzano del ferrarese Tonino Ma-risaldi, che fu donato nel 1959 dall’autore al nostro Comune, dopo aver partecipato all’XI edizione del “Premio Copparo”.Di un taglio variamente espressionistico, seppur decli-nato con dissimili modalità, possono apparire le opere di Pino Reggiani (nella dolente composizione titolata Notizia di cronaca); Dino Boschi (con una intelligente rilettura della Natura morta “alla Morandi"); Osvaldo Piraccini (che rappresenta nel suo quadro, vincitore nel 1964, una meditabonda figura alquanto icastica, quasi in sintonia con l’incomunicabilità contemporane-amente espressa nel Cinema di Antonioni); Lorenzo Ceregato (con un “raccoglitore di sassi” che non sarà spiaciuto a Migneco); il bolognese Bruno Bandoli, con un fumoso Scalo ferroviario; l’allora giovanissimo ma-estro napoletano Antonio Nocera, vincitore nel 1969,

Renato Guttuso, La morte di Maria Margotti (Scena di violenza tra contadini) 1979, litografia, 42x56

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ALFREDO CILLANI

Irriverente al conformismo

con un’ambigua figura umana fra i campi.Oltre a questo prestigioso premio-acquisto, uno dei più significativi veicoli per l’incremento della civica raccol-ta d’arte, fu costituito dall’attività espositiva promossa in concomitanza con la Fiera di Settembre, soprattutto negli anni Ottanta. Vennero invitati ad esporre impor-tanti artisti di fama nazionale, oppure ne furono alle-stite retrospettive postume: gli artisti o i loro curatori si sdebitarono donando varie opere al Comune di Argenta. In genere si è trattato di “grafiche” seriali, seppur a volte di notevole interesse: è il caso della li-tografia di Renato Guttuso, raffigurante l’omicidio del-la mondina argentana Maria Margotti, avvenuto nel 1949 (tratta da un bozzetto conservato presso l’U.D.I. a Ferrara), ma talora ci si imbatte anche in importanti pezzi unici. O ancora come il fiammeggiante dipinto di Aligi Sassu (Milano 1912-Pollença 2000), giunto a seguito della Fiera del 1987: il celebre maestro di “Corrente” ha lasciato una grandiosa composizione in acrilico, raffigurante una battaglia equestre che ha la potenza dei poemi omerici e la sensualità dei nudi di De Chirico (anche egli presente nella collezione argen-tana, ma con un Trovatore in litografia).Di Virgilio Guidi (Roma 1891-Venezia 1984) è una sintetica Marina spaziale, poetica trasfigurazione dell’ambiente della Laguna veneziana, pervenuta a seguito dell’antologica dell’estate 1981. Di Remo Brin-disi (Roma 1918-Lido di Spina 1996) è invece l’olio Francesco dona l’abito, originale e quasi grifagna

reinterpretazione di un episodio della vita di San Fran-cesco d’Assisi, eseguita in occasione della Fiera ar-gentana del 1984; mentre del padovano Tono Zanca-naro, vissuto tra il 1906 e il 1985, sono due bellissime chine gustose quanto ipertrofiche, giunte al Comune di Argenta dopo la retrospettiva del 1989.Queste opere (assieme ad incisioni di Mario Tozzi, Domenico Cantatore, Gino Covili, Ernesto Treccani e a dipinti di altri autori) sono state riesposte nel set-tembre 2007, in occasione dell’apertura del “Centro Culturale Mercato”: la mostra è stata corredata da un catalogo curato da Adamo Antonellini e Rita Rizzioli. Proprio l’apertura dell’edificio degli anni Venti, ex-mercato, poi adibito a centro espositivo, ha permesso nell’ultimo lustro di incrementare il civico patrimonio d’arte: sono state infatti allestite varie mostre personali, a chiusura delle quali gli artisti spesso hanno voluto rendere grazie per l’ospitalità al Comune.È questo il caso anzitutto di una serie di artisti argenta-ni, dal pittore Aurelio Bulzatti (che ha inviato da Roma una splendida figura femminile) al poliedrico Ivano Vitali (un’installazione con gomitoli); dallo scultore e pittore Tiziano Bolognesi (un intenso bronzetto e una veduta delle case di Argenta che aveva partecipato all’importante premio “Marina di Ravenna”), all’estro-so artigiano Benito Ronchetti, dal pittore Gianni Vallie-ri (un olio "Finestra con la neve" donato in occasione della sua Personale del Settembre 2012) e dall'artista Elisabetta Farina (un acrilico della mostra "Women in colours" della Primavera 2013) È da registrare la presenza nella raccolta di vari artisti, nati o operan-ti nel territorio compreso fra Filo e San Niccolò, che spesso hanno voluto rappresentare: Alfeo Capra (Pa-esaggio di valle con gabbiani al tramonto del 1978), Carlo Crispini (un paio di dipinti donati nel 1979), Mario Masperi (Mondine del 1982), Massimo Calle-gari, Nino Zagni, Filippo Ardiri, Mirella Romagnoli, Francesco Tebaldi. Quest’ultimo è un valido cerami-sta, circostanza che permette di rilevare la presenza

CULTURA E PERSONAGGI

Angelo Biancini, Monumento alla Resistenza 1955, basso rilievo in bronzo, 130x90

Ippolito Bonaveri, Bozzetto G. B. Aleotti, 1851-1858 olio su tela, 27x35

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nella raccolta altresìdi un nucleo di interessanti scul-ture, a cominciare da quelle del grande romagnolo Angelo Biancini (Castel Bolognese 1911 – Faenza 1988), ossia l’autore dello splendido monumento a Don Minzoni, posto dinanzi alla Chiesa Arcipretale. I suoi caratteristici ritmi geometrico-compositivi, ideal-mente sospesi tra Figurativo ed Astratto, si ritrovano infatti nel notevole rilievo bronzeo eseguito nel 1955, per il decennale della Liberazione, che si trova inca-stonato sulla facciata laterale del Municipio; nonché in un’intensa figura benedicente della civica collezio-ne. Altre statue si devono all’eclettico Vitali, argentano trapiantato in Toscana, dove si è cimentato con i più disparati materiali, al professor Bolognesi (compreso il busto bronzeo dell’antifascista Natale Gaiba), a Enzo Babini (una bella terracotta), al ferrarese Maurizio Bo-nora, autore dell’intensa Allegoria di Argenta, posta dinanzi al Centro Culturale dei Cappuccini. Bonora non è certo l’unico artista della ex capitale estense rappresentato nella “pinacoteca erratica” di Argenta: suoi concittadini (nonché colleghi di docenza presso l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi”) sono infatti Ervardo Fioravanti (con il lirico olio Inverno sul Po degli anni Sessanta), Danilo Farinella (Case del 1954), Nemesio Orsatti (Paesaggio con figure e camionetta). Altri arti-

sti significativi del territorio provinciale sono quindi il codigorese Angles Granini (due composizioni astratte pervenute a seguito della mostra personale del 1991), Nevio Nalin di Ariano (con una paio di sapide vedute degli anni Cinquanta), Giovanni Zecca di Ripapersico (Il trapianto del riso del 1966) e il bondenese Gian-carlo Tassi, scomparso a 78 anni, alla fine del 2011, dopo aver immortalato per tutta la vita umili contadi-ni e spoglie vedute del Po, come confermano le due opere, realistico-poetiche, giunte ad Argenta a seguito della sua antologica del 1987. Cospicua è anche la presenza dei pittori romagnoli: Ortes Tambini detto Tortes e Gianni Bubani (entrambi di Bagnacavallo), Ugo Pasini (S. Mauro in Valle), Angela Ricci Lucchi (Lugo), nonché dei bolognesi (Galgano, Rimondi, Roc-ca, Contini, ecc.).Infine, un’assai eccentrica presenza nella quadreria argentana è costituita dal russo Alexandre Sakharoff (Mariupol 1886 – Siena 1963), che fu ballerino e coreografo, oltre che pittore: il suggestivo Autoritratto in costume resterà per sempre a documentare la sua mostra retrospettiva allestita presso i Cappuccini di Ar-genta nel 1991.Coniando un nuovo proverbio si potrebbe dire che la mostra passa, ma l’opera resta…

Ippolito Bonaveri, BozzettoAngelo Biancini, Monumento alla Resistenza.Renato Guttuso, La morte di Maria Margotti.Italo Riciputi, Interno.Aligi Sassu, Battaglia equestre.

Aligi Sassu, Scena mitologica di battaglia,1975, acrilico su tela, 150x148

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SPORT E SOCIETÀ

Nata nel 2012 per espressa vo-lontà di appassionati pescatori sportivi e amanti dell’ambien-te, grazie anche all’appoggio dall’Amministrazione Comunale di Argenta, A.S.D. VALLESANTA ha iniziato dalla scorsa estate la gestione di quella riconosciuta eccellenza che è parte delle Valli di Campotto, inserite nel Parco del Delta del Po.

LA PESCA IN VALLESANTA

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In circa 4 mesi, oltre 700 presenze di pescatori confermano un importante incremento di tesserati per la rinnovata

ASD VALLESANTA, che ha registrato un aumento d’interesse non solo per la pe-sca sportiva, ma anche per la fotografia naturalistica, il birdwatching e per la vita all'aria aperta. Tanto che la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subac-quee (F.I.P.S.A.S.) a cui ASD VALLESAN-TA è federata, ha espresso e rilevato po-sitivi ritorni e sta seguendo con interesse sempre maggiore l’attività svolta e gli obiettivi traguardati supportandoli con passione e partecipazione. Di fondamentale importanza sono i rap-porti con l'Amministrazione Comunale di Argenta, che ha da sempre manifestato interesse e partecipazione attiva alle ini-ziative, e con il Consorzio della Bonifica Renana, proprietario di Valle Santa, i cui amministratori e tecnici collaborano fattivamente alle iniziative proposte, in un’ottica di una corretta gestione e di una sempre costante attenzione ai vincoli presenti. Il Parco del Delta del Po, di cui Valle Santa è parte integrante, è un altro fondamentale interlocutore con cui la so-cietà gestrice intrattiene rapporti e colla-borazioni finalizzati al buon prosieguo di tutte le iniziative. Oltre a regolamentare e ad incentivare la pesca sportiva, l'Asso-ciazione si propone di curare e risistema-re le aree limitrofe, presidiare il territorio per il controllo, dissuadendo dalla pesca di frodo. In Vallesanta gli appassionati di pesca sportiva possono da sempre insi-diare carpa, pesce gatto, anguilla, luc-

cio, siluro, breme, carassio, lucioperca, rodeo amaro, pseudoraspora, alborella, scardola in un ambiente naturale di rara bellezza.Il direttivo della Società (Presidente – Vice Presidente – Segretario e i consiglieri) ha focalizzato i seguenti obiettivi primari da centrare:- predisposizione di una zona già indi-viduata di Valle Santa, da dedicare agli appassionati della tecnica di carp fishing (pesca della carpa successivamente libe-rata), con predisposizione di piazzole opportunamente dimensionate facilmente raggiungibili in auto;- monitoraggio da effettuare in collabo-razione con gli ittiologi dell’Università di Ferrara, Provincia di Ferrara e Parco del Delta del Po per determinare le diverse specie di fauna ittica presenti, censirle a campione, determinare il loro stato di sa-lute ed approntare gli interventi mirati a migliorare l’equilibrio della fauna ittica e di tutta la valle in genere;- utilizzo di una barca elettrica per il con-trollo del territorio e limitare il fenomeno del bracconaggio, con la verifica della presenza di reti abusive e di postazioni di pesca impossibili da individuare dalle sommità arginali;- predisposizione di un campo di gara permanente per assecondare le numero-se richieste pervenute da società affilia-te F.I.P.S.A.S. con pulizia e sfalcio delle sponde, potatura di alcuni rami poten-zialmente pericolosi e miglioramento dell’annoso problema della scarsità di campi gara nelle Province con cui Argen-

ta confina (Ravenna, Bologna e Ferrara); - consolidamento e messa in sicurezza di alcune postazioni di pesca.A media scadenza si è pensato di dar vita ad un centro ittiogenico per la produ-zione del luccio nostrano, con possibilità di valutare in tempi diversi la gestione di altre specie ittiche come ad esempio l’al-borella e la tinca. A questo progetto si è iniziato a lavorare da poco tempo, i primi contatti sono stati presi e sono in corso di programmazione i tempi ed i modi della sua attuazione, anche se, come spesso avviene il vero ostacolo non è sempre la burocrazia ma la capacità economica per l’attuazione del progetto.Probabilmente non si riuscirà a riportare Valle Santa a com’era tanti anni fa, ma non scordando che da sempre è stata fonte di vita, di cibo e di lavoro, rifugio nei bui periodi della guerra, luogo di so-cializzazione, di gioia e di mortificazione per tanti pescatori, ogni sforzo è teso in questa direzione e con il contributo di tutti.

Gian Paolo VanziniAddetto stampa ASD VALLESANTA

IL DIRETTIVO Presidente Giancarlo Zama

Consiglio Direttivo Alessandro Bertuzzi, Emanuele Bonoli, Stefano Caravita, Alessandro Carloni, Paolo Gamberoni, Massimo Lavezzi,

Roberto Lavezzi, Deris Magri, Oder Magri, Antonio Meloni,

Paolo Miserocchi

REGOLAMENTOLa pesca è consentita con massimo n. 3 canne, armate con non più di due ami.I ragazzi, accompagnati da un adulto, potranno usare n.1 canna.Il pescatore potrà trattenere un massimo di:- pesce autoctono 4 kg;- pesce gatto n. 40 pezzi;- lucioperca n. 5 pezzi.Il luccio va rilasciato immediatamente.DivietiVietato accendere fuochi a terra.Vietata la pesca a strappo.Vietata la balneazione.Il pescatore ha l'obbligo di sottoporsi ai controlli che verranno effettuati a cura del personale di vigilanza o dagli incaricati della ASD Vallesanta.

Le Valli di Campotto, sono bacini d’acqua dolce utilizzate come

cassa di espansione per il sistema scolante della bassa pianura bolognese

afferente al fiume Reno. In questa zona arrivano i fiumi Idice, Quaderna e Sillaro, e i canali Lorgana, Della Botte, Menata e Garda, i quali affluiscono al Reno in località Bastia. Le acque vengono immesse durante le piene per essere poi successivamente scaricate, tramite pompe idrovore, nel fiume Reno.Tipologia - Zone umide d’acqua dolceEstensione - 261 ha Perimetro - c/a 8 kmComune - ArgentaProprietà - Consorzio Bonifica RenanaGestione - Consorzio Bonifica Renana, convenzione con il Comune di Argenta e il Parco del Delta del Po

ASD VALLESANTA

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CONVENTO DEI CAPUUCCINI Tel. 0532 330 254

EVENTI d'ESTATE

MENS SANA

I mercoledì del Chiostro Delizie Destate ARENA CAPPUCCINI Mercoledì 31 luglio"Voyage a Paris avec Edith et.." Valentina Vanini – Mezzosoprano Marco Santià – PianoforteOre 21.00 - ingresso libero

CinemaCappucciniARENA CAPPUCCINI Lunedì 29 Luglio“Reality” regia di Matteo Garrone, Italia 2012con Claudia Gerini, Arturo Gambardella. Ore 21.30 - ingresso gratuito e riservato esclusivamente ai soci della biblioteca/mediateca

I cavalieri, le armi, gli amori. Le sculture di Nicola Zamboni e Sara Bolzani. CHIESA DI SAN LORENZO Dal 6 al 29 Settembre

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Bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scetticiMargherita Hack

ARGENTA - CENTRO • Martedì d'estate Martedì 30 luglio dalle ore 21.00 musica live, street shopping, giochi, degustazioni Giochi dell Unione s da di giochi tra i comuni di Argenta, Portomaggiore e Ostellato• Fiera di Argenta 6-9 Settembre• Lo sbaracco 21 e 22 settembre

ARGENTA E FRAZIONIPuliamo il Mondo 27, 28 e 29 settembre

BANDO - CENTRO Festa di Fine Estate dal 30 agosto al 3 settembre

BOCCALEONE - CENTRO Fiera di Boccaleone 30 agosto e 1 settembre

CAMPOTTO - PARCO 2 PONTI 16° Motoduck Bykers Meeting dal 22 al 25 agosto

CONSANDOLO - CENTRO Sagra di San Zeno 28, 29 e 30 settembre

OSPITAL MONACALE - CAMPO SPORTIVO Festa della birra e della porchetta dal 28 agosto al 1 settembre

EVENTI NEI PAESII.A.T. 800 111 760 - Ufficio Associazioni 0532 330 228

ECOMUSEO di ARGENTATel. 0532 808 058 / [email protected]

ESCURSIONI FOTOGRAFICHE IN OASI Sabato 21 Settembre

ESCURSIONI NELLE VALLI DI ARGENTATutti i giorni escluso il lunedì - Prenotazione obbli-gatoria

ESCURSIONI IN BARCA ELETTRICA Domenica 23 e 30 settembre - Prenotazione obbli-gatoria

ESCURSIONE GUIDATA IN GOLF CAR Prenotazione obbligatoria

BIRDWATCHING NEI CAPANNI IN VALLERealizzati in collaborazione con Skua Nature e con il Consorzio della Boni ca RenanaSolo su prenotazione [email protected]

MUSEO DELLA BONIFICA Tel. 0532 330 276 / 0532 808058 / 800 111 760

LA NOTTE DI SAN LORENZO 10 agostoCosto 5,00. Gratuito no ai 12 anni. Evento collaterale edizione del Festival “TacaDancer – quando la trasgressione era ballare abbracciati”.I violini di Santa Vittoria (quintetto d’archi – ballabili della famiglia Bagnoli anni ’30 – provenienza Santa Vittoria di Gualtieri -RE)

RUZZLE Scopo del gioco è trovare quante più parole possibili composte dalle lettere presenti negli schemi sotto (come nell'esempio), in un tempo massimo di 2 minuti. Sono validi verbi, declinazioni di parole (accrescitivi, diminutivi, maschile, femminile, singolare e plurale), articoli, congiunzioni, preposizioni semplici ed articolate. Non sono permessi nomi propri di persone o di città e luoghi geografici.Ci si può spostare in qualsiasi direzione, anche in diagonale.Ogni lettera può essere selezionata più volte. Buon divertimento!

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LA PAGINA DI GHETTI

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Apertura straordinaria del Museo della Bonifica Visita guidata notturna fra fiaccole e candele 

Inaugurazione mostre- ADMIT Mostra di Davide Bondanelli e Mirco Cangini- Vestire l’arte. Il “made in Italy” dipinto a mano Mostra a cura di Cromia fxSaranno presenti gli artisti 

Osservazione delle stelle con telescopio astronomicoriconoscimento costellazioni con raggio laser e racconto leggende del cielo estivo sulla riva del canale Lorgana in collaborazione con la Coop Camelot - Ferrara 

dalle ore 22.00I violini di Santa Vittoria in “Concerto Bagnoli” Concerto e narrazioneSuggestivo quintetto d’archi della bassa reggiana che esegue le musiche della famiglia Bagnoli alle origini del ballo di coppia emiliano Orfeo Bossini: II violino e narrazioni; Davide Bizzarri: I violino; Carolina Cabassi: III violino; Ciro Chiapponi: viola; Filippo Pedol: contrabbassoLo spettacolo è inserito nella rassegna provinciale “Delizie Destate” e nella 7ª edizione del FestivalTacaDancer Quando la trasgressione era ballare abbracciati Degustazione di prodotti tipici del territoriol’originale pasta alla canapa sativa ed il cous cous speciale de “La Romagnola Bio” la stuzzicheria salata ed i dolci della casa dell’”agriturismo Valle Santa” le piadine ed i dolci tipici del Bar Oasi i vini della Bottega del vino dell'Azienda Mariotti

AGOSTO 2013 ore 21.00

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Servizio navetta gratuito con Ecobus da Piazza Garibaldi ore 20.00 – 20.30 – 21.00 – 21.30 – 22.00 Ritorno ogni 30 minuti dalle 23.00, ultima corsa ore 00.30  Ingresso € 5,00 (gratuito ragazzi fino 12 anni) È richiesta la prenotazione alla Segreteria dell’Ecomuseo0532-808058 [email protected] www.portaleargenta.it