21
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Rassegna Stampa MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB Anno IV Roma, 15 Luglio 2015

Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali

Rassegna Stampa

MO NITOR AG G IO E AP P RO FO ND IME NTO

DE I FE NO ME NI D ISC R IM INATO R I NE I MED IA E SU L W EB

Anno IV

Roma, 15 Luglio 2015

Page 2: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 2

Anno IV

15 Luglio 2015

A cura di:

Fernando Fracassi

(Resp. Comunicazione Contact-Center)

In collaborazione con:

Francesca Cerquozzi

Monica D’Arcangelis

Se vuoi segnalarci delle

iniziative scrivi a:

[email protected]

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Design: Fernando Fracassi

Rassegna Stampa MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO

DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB

Q uattro giovanissimi arrestati dalla

Polizia per lesioni gravi in concor-

so, con l'aggravante dell'uso di armi,

per aver malmenato, con tanto di maz-

za da baseball, un giovane rom colpe-

vole di aver difeso un'amica dalle mole-

stie di uno dei quattro. Ai domiciliari, a

Pescara, sono finiti due 19enni e due

18enni. L'episodio, avvenuto nel piaz-

zale antistante una sala slot a Spoltore,

risale alla notte tra il 19 e il 20 maggio

scorsi. I quattro, in una vera e propria

spedizione punitiva, usando anche una

mazza da baseball hanno aggredito il

giovane, che ha riportato la frattura

scomposta multipla della mandibola.

Finito in ospedale, il giovane è stato

sottoposto a intervento chirurgico per

l'impianto di una protesi, con prognosi

superiore a 40 giorni. Solo alcuni giorni

prima la vittima aveva difeso un'amica

dalle molestie di uno dei quattro arre-

stati e, secondo gli investigatori, ci sa-

rebbe proprio questo episodio all'origi-

ne della spedizione punitiva, organizza-

ta anche attraverso Facebook, con uno

scambio di messaggi in cui i giovani si

mettevano d'accordo per «fargliela pa-

gare». Il giorno dopo l'aggressione, tra

l'altro, gli uomini delle volanti erano

riusciti a sventare un tentativo di ven-

detta da parte di una trentina di rom

che si erano radunati sotto l'abitazione

di uno dei due 19enni. Le misure caute-

lari, eseguite dagli uomini della squadra

Mobile e da quelli della Volante, sono

state emesse dal gip del Tribunale di

Pescara, Gianluca Sarandrea, su richie-

sta del pm Barbara Del Bono. Sono in

corso accertamenti per verificare l'e-

ventuale coinvolgimento dei quattro in

un altro episodio violento che avvenuto

sulla riviera di Pescara la notte del 28

giugno, quando alcuni ragazzi hanno

aggredito e picchiato selvaggiamente

alcune persone che passeggiavano. In

quell'occasione è stato arrestato uno

degli aggressori, amico e frequentatore

dei quattro.

(fonte http://ilcentro.gelocal.it )

AGGREDISCONO RAGAZZINO ROM CON UNA MAZZA DA

BASEBALL A SPOLTORE

Arrestati due 19enni e due 18enni per aver picchiato un giovane rom colpevole di aver difeso un'amica dalle loro avances. Spedizione organizzata su Facebook

Page 3: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 3

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 4: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 4

N uove soluzioni abitative per arrivare alla chiu-

sura, “senza se e senza ma”, dei grandi campi

nomadi “dove è più facile che si concentrino conflitti,

tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili”.

Quella dell'abitare è senza dubbio una delle voci prin-

cipali del progetto di legge sull'inclusione sociale di

Rom e Sinti, approvato oggi dall'Assemblea legislati-

va. “Si è concluso finalmente l'iter di questo progetto

di legge per noi molto importante - ha commentato

Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e

assessore alle Politiche di Welfare -, che ha abrogato

una norma del 1988, ormai ampiamente superata”. La

nuova legge “recepisce delle norme internazionali, sia

le raccomandazioni dell'Onu su Rom e Sinti, sia la

Strategia europea sull'inclusione sociale di queste co-

munità. Quindi – sottolinea Gualmini – ci siamo ade-

guati a normative già esistenti. E' un aspetto che mi

preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e

pregiudizi”. Le comunità Rom e Sinti rappresentano

attualmente lo 0,06% della popolazione complessiva

dell’Emilia-Romagna, e sono perlopiù cittadini italiani.

Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro,

scuola e istruzione, salute, abitare. Per quanto riguar-

da l'abitare, vengono indicate alternative ai grandi

campi, “a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la vi-

cepresidente – e che quindi vanno assolutamente

chiusi”: da un lato aree molto piccole, pubbliche e pri-

vate, a carattere familiare, “dove ci sia un padre di

famiglia che paga le proprie utenze, come succede per

tutti i cittadini, in un'ottica di piena legalità e respon-

sabilità”.

Altre alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure

gli alloggi popolari, “laddove ci siano i requisiti, validi

per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie”.

Grande attenzione va al tema della scuola e della for-

mazione, canale privilegiato per l'inclusione: la Regio-

ne favorisce, coerentemente con la normativa in ma-

teria, parità di accesso all'educazione, all'istruzione

scolastica e universitaria, alla formazione professiona-

le.

Dal punto di vista della salute, la Regione garantisce

l'accesso alle prestazioni sanitarie e l'assistenza a

Rom e Sinti in conformità con quanto previsto dalla

normativa in vigore, anche attraverso équipe multi-

professionali della rete territoriale dei servizi. "L'iter di

questa legge è stato lungo e complesso -prosegue

Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come

si sia concluso con il contributo di tutti, minoranze

comprese, che voglio ringraziare per l'apporto, in al-

cuni casi migliorativo, che hanno saputo esprimere.

Questa legge costituisce una scommessa, conclude la

vicepresidente, sono assolutamente consapevole che

non sarà tutto facile né immediato ma controlleremo

seriamente che vengano raggiunti risultati efficaci".

(fonte http://www.romagnanoi.it )

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

(ROMAGNA)

APPROVATA CHIUSURA DEI CAMPI ROM E

SINTI. LA VICEPRESIDENTE GUALMINI: "IN

ALTERNATIVA GLI ALLOGGI SUL MERCATO,

OPPURE GLI ALLOGGI POPOLARI"

Page 5: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 5

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 6: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 6

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 7: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 7

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 8: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 8

Etnico/razziale

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 9: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 9

E siste un diritto universalmente riconosciuto a

tutti i bambini, ed è quello di poter giocare

(convenzione sui diritti dell’infanzia Unicef), diritto che

dovrebbe essere, a maggior ragione, garantito in quei

posti creati ad hoc per il divertimento dei più piccoli.

Sembra che tale diritto sia totalmente disatteso per

chi è bambino disabile, infatti, i parchi giochi accessi-

bili ai bambini con disabilità in Italia sono pochissimi,

e naturalmente, nella Nostra Città di Nardò totalmente

assenti, alla faccia della convenzione sui diritti UNI-

CEF.

Ovviamente non c’è da stupirsi poi tanto, consideran-

do quanto siamo indietro su tutto, figurarsi su quello

che riguarda il problema disabilità.

Eppure, la possibilità di dotarsi di giochi anche per

bambini disabili l’abbiamo avuta, più che altro ci ab-

biamo sperato, pensavamo che la creazione di un

nuovo parco giochi nelle vicinanze dell’Area Mercatale

avrebbe garantito anche la presenza di alcuni giochi

adatti ai nostri piccoli bambini disabili. Ma così non è

stato.

C’è un dovere legale e morale in tutti noi per fare in

modo che ogni bambino, indipendentemente dalla

propria capacità, si possa esprimere attraverso il gio-

co. Ciò è realizzabile creando giochi inclusivi, cioè aree

attrezzate dove i bambini con disabilità fisiche o sen-

soriali o con problemi di movimento possano giocare e

divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri.

Con il gioco i bambini imparano il rispetto delle regole,

ad accettare i propri simili sia per i loro pregi ma an-

che difetti, imparano a stare insieme e relazionarsi,

perché poi da grandi dovranno vivere in una società.

Perché negare ad alcuni bambini questa esperienza

così importante?

L’alternativa è l’esclusione, scorretta e deprecabile,

che colpisce i bambini con disabilità e le loro famiglie,

prima nel gioco e successivamente nella vita.

Il Sindaco sul suo profilo facebook, il giorno 10 luglio

scorso dichiarava: “Nardò. Ci siamo. Domani alle 19

inauguriamo il parco giochi e il bar della nuova area

mercatale. Uno spazio in più per i nostri bambini. Sa-

ranno felici.”

Non tutti i nostri bambini saranno felici, Signor Sinda-

co... non tutti.

T o n y R o m a n o ( A n d a r e O l t r e )

Federica Maria Ruggeri (Onlus Non voglio mica la lu-

na)

(fonte http://www.portadimare.it/)

Disabilità

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

IL PARCO GIOCHI? PER MOLTI BIMBI

MA NON PER TUTTI

Page 10: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

I MANIFESTI OMOFOBI DI

GIOVANARDI ARRIVANO A VERONA

Pagina 10 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

D opo Modena sarà la città di

Verona ad essere invasa dai

manifesti omofobi di Carlo Giova-

nardi. L'annuncio viene lanciato

direttamente dal sito del senatore,

fiero nel mostrare come abbia uni-

to i messaggi lanciati a maggio e

giugno nella sua città. Interessan-

te è notare anche come si sia fatto

ancora una volta un uso illecito di

un'immagine che, secondo lo stes-

so autore, non sarebbe mai potuta

essere utilizzata per scopi simili in

base alla licenza con cui è stata

concessa.

In calce al manifesto appaiono

anche una serie di firme preoccu-

panti. Il manifesto viene infatti

firmato dalle associazioni Bioetica

e Psicoterapia Cattolica in Trivene-

to e Unione Cattolica Farmacisti

Italiani di Verona. Si aggiungono

poi le firme dei Giuristi per la vita,

Donum vitae,Medici Cattolici Ita-

liani Verona, Voglio la mamma,

Nicolò Stenone. Tre le firme non

mancano poi i soliti politici, come

Alberto Benetti (assessore all'i-

struzione e alle politiche giovanili

del Comune di Verona) e Stefano

Valdegamberi (consigliere regiona-

le del veneto).

Dinnanzi all'ennesimo attacco alla

dignità delle persone gay, legitti-

mo è il chiedersi quali rischi pos-

sano derivare dal diffondere alcuni

messaggi mistificatori tipici dell'in-

tegralismo cattolico in un comune

dove la violenza omofoba è già

fuori controllo.

Clicca qui per vedere i manifesti

omofobi.

(fonte http://gayburg.blogspot)

Page 11: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

MESSA AL BANDO DI LIBRI GENDER

NELLE SCUOLE DI VENEZIA? ABBIAMO VINTO. PER IL MINISTERO È

ILLEGITTIMA MA È LA CULTURA CHE VA CAMBIATA

Pagina 11 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Le cose sono diverse da come appaiono, ma non

si lasci ingannare: la realtà è sempre una sola.

Murakami Haruki, 1Q84.

F rancesca Pardi, l'autrice di "Piccolo Uovo", dise-

gnato da Altan, uno dei 49 libri messi al bando

dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha espresso a

mio parere con grande semplicità questo concetto ri-

ferito alla famiglia: "Non c'è una realtà preferibile a

un'altra, se si tratta di una realtà di cura, d'amore, di

presa di responsabilità. Non è la forma che conta in

una realtà familiare, è la sostanza."

E prosegue: "…questo libro è uno strumento che ci

viene richiesto dagli insegnanti stessi perché parla di

una realtà che è già presente nelle scuole."

Questo è il motivo principale che mi ha spinto a lan-

ciare una petizione su change.org: il fatto che tramite

la censura di Brugnaro si cerchi di negare una realtà

che non solo esiste, ma che è sempre esistita.

Grazie anche alle 30.000 firme raccolte, il sottosegre-

tario all'istruzione Davide Faraone ha affermato:

"Nessun sindaco può intervenire in tal senso, né meno

che mai può decidere quali libri possono stare o meno

all’interno di un istituto".

Vittoria, dunque. Anche se la strada mi sembra ancora

lunga, lunghissima.

Credo che al mondo ci sia una tale varietà di tipi d'a-

more e di famiglie che elencarli sarebbe complesso.

Solo una cosa le accomuna tutte. Attenzione, sto per

dire una cosa banale. E' l'amore. E l'amore rifugge gli

stereotipi che la censura vorrebbe disegnargli addos-

so.

Come ha recentemente affermato Papa Francesco:" La

diversità non solo è buona, è necessaria".

I 49 libri messi al bando facevano parte di un progetto

a cura di Camilla Seibezzi, già delegata ai Diritti Civili

del Comune di Venezia, chiamato "Leggere senza ste-

reotipi".

Ecco, appunto. Credo che l'unico modo per crescere

senza stereotipi sia avere più cultura e conoscenza,

per coltivare fin da bambini uno spirito critico autono-

mo e solido. Mi chiedo in che modo ignorare una te-

matica ci possa rendere più forti nell'affrontarla, nel

capirla. Tenere i bambini all'oscuro di realtà che li

coinvolgeranno comunque, sia in prima persona sia

indirettamente, significa a mio parere solo renderli più

fragili e più confusi quando il momento del confronto

con la tematica fatalmente arriverà.

Ho ricevuto in seguito alla mia petizione svariate e-

mail, in una in particolare mi si chiedeva questo:

"Nella situazione attuale (Grecia, Isis, bolla cinese,

fame nel mondo e chi più ne ha più ne metta) è dav-

vero così importante mobilitare la gente su questo

tema gender o arcobaleno che dir si voglia?".

Vorrei rispondere che per un mio amico omosessuale

che insegna nelle scuole e che per timore di perdere il

posto di lavoro non ha potuto dichiarare la sua omo-

sessualità (un esempio tra tantissimi di discriminazio-

Page 12: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

Pagina 12 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

ne e ignoranza), questo tema ha una certa rilevanza.

Vorrei rispondere che se esistono problemi grandi non

significa che si debba smettere di cercare di risolvere

quelli "piccoli".

Vorrei rispondere che leggere libri, tanti libri, fin da

bambini, può creare una generazione di persone in

grado di capire e quindi risolvere molti dei problemi,

inclusi quelli "grandi".

Il sindaco Brugnaro ha twittato: "Sarà un lavoro di

analisi fatto con cura e attenzione, anche approfittan-

do del periodo estivo e delle vacanze scolastiche, va-

lutando quali siano le persone più adatte a questa se-

lezione ed evitando, così, ulteriori diatribe e strumen-

talizzazioni di un argomento che, ad oggi, ha fatto

anche troppo parlare di sé".

Ecco, io invece spero che grazie alla visibilità

di change.org e alle 30.000 indispensabili firme di so-

stenitori della mia petizione, di questo argomento si

parli ancora, perché credo che solo parlando e comu-

nicando si possa creare un mondo più libero e più feli-

ce. Di qualunque "gender" si sia.

Non sono solo i roghi di libri che mi preoccupano. So-

no i libri che non saranno mai scritti. I libri che non

saranno mai letti. E tutto a causa del timore di censu-

ra. Come sempre, i giovani lettori saranno i veri per-

denti.

(fonte http://www.huffingtonpost.it)

Page 13: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

UNIONI CIVILI: CAMPANA, OGGI PD

CHIEDERA' CALENDARIZZAZIONE

Pagina 13 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

"Q uesta mattina si e' svolto un incontro con le

associazioni Lgbt insieme al sottosegretario al

Ministero dell'Istruzione Davide Faraone in materia di

prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazio-

ne. Il PD con la buona scuola vuole aumentare i luoghi

di confronto contro le discriminazione e sul rispetto

delle diversita'. L'appuntamento con le associazioni ha

rappresentato l'occasione per fare il punto sull'iter

delle unioni civili". E' quanto si legge in una nota della

deputata Micaela Campana, responsabile diritti del Pd.

"Da troppo tempo leggiamo di ipotesi di impantana-

mento del testo, il Partito democratico oggi chiedera'

la calendarizzazione del testo per voce del capogruppo

al Senato Luigi Zanda. E' chiaro che non intendiamo

cedere ai ricatti di chi vuole solo fare ostruzionismo",

ha spiegato Campana. "Stiamo lavorando in queste

ore per accelerare l' iter dei pareri e delle relazioni,

che gia' il ministero della

Giustizia e il ministero degli

interni hanno fornito, che

saranno valutate dalla com-

missione bilancio per costrui-

re i pareri che permetteran-

no l' inizio della votazione

degli emendamenti in commissione. Oggi noi chiede-

remo la calendarizzazione, e seguiremo la strada ordi-

naria, ma davanti a chi porra' sul tavolo solo ostruzio-

nismo siamo disposti a mettere in campo tutte le azio-

ni che il regolamento ci consente", ha concluso.

(Fonte: www.ansa.it )

UNIONI CIVILI: CIRINNA', DA PROSSIMA

SETTIMANA SI PUO' INIZIARE A VOTARE

''Sulle unioni civili dalla

prossima settimana si

potrà iniziare a votare''.

Lo annuncia la senatrice

Monica Cirinnà (Pd), rela-

trice del provvedimento,

sottolineando che ''non c'è mai stato alcun rallenta-

mento, ma il puro e semplice rispetto dell'iter parla-

mentare che, come da regolamento, prevede il parere

della commissione Bilancio e la relazione tecnica, an-

ch'essa in via di deposito, a cura del vice ministro Mo-

rando, che ringrazio per la preziosa collaborazione.

Quindi, dalla prossima settimana nessuno avrà più

argomenti per bloccare le votazioni''.

(Fonte: www.ansa.it )

Page 14: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

UNIONI CIVILI: ZANDA, NO A

OSTRUZIONISMO, IN AULA PROSSIMO FINE SETTIMANA

Pagina 14 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

"H o chiesto e insistito per la ca-

lendarizzazione in Aula del ddl

sulle unioni civili. L'obiezione che ho a-

vuto è che il ministero dell'Economia non

ha ancora presentato un calcolo com-

pleto sui costi delle pensioni di reversibilità, degli as-

segni familiari, ecc....Per queste relazioni tecniche

possiamo attendere 2 -3 giorni, ma non oltre". Lo

afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda

al termine della Conferenza dei capigruppodi Palazzo

Madama.

"Ho chiesto -aggiunge- che la commissione Giustizia

acceleri il più possibile i suoi lavori, per completarli al

più presto, in tempo per una calendarizzazione in Au-

la già alla fine della settimana prossima".

Zanda spiega anche di aver chiesto e ottenuto dagli

altri capigruppo che "da questo tema venga esclusa

ogni pratica ostruzionistica. Le unioni civili non posso-

no essere affrontate con tattiche ostruzionistiche".

(Fonte: www.adnKronos.it )

UNIONI CIVILI. SCHIFANI: NESSUNO

SCAMBIO CON PD PER MINISTERO A NCD

"S ono rimasto allibito nel leggere queste cose.

Non c’è nessuno scambio tra le unioni civili

e un ministero per Gaetano Quagliariello". Lo dice il

capogruppo Ncd al Senato, Renato Schifani, a chi gli

chiede se ci sia stato un accordo con il Pd in tal senso.

(Fonte: www.dire.it )

Page 15: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

Pagina 15 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 16: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

Pagina 16 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 17: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Lgbt

Pagina 17 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 18: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 18

N egli ultimi anni l’omoses-

sualità sta diventando una

realtà sempre meno stigmatizzata

a livello sociale, a tal punto che

molte nazioni stanno decidendo di

riconoscere alle coppie gay gli

stessi diritti di quelle omosessuali.

Persino la cattolicissima Irlanda,

lo scorso Maggio, ha deciso

di legalizzare i matrimoni omo-

sessuali; si trattò di un risultato

straordinario, visto che fino al 19-

93 essere gay in territorio irlande-

se era ancora considerato

un reato.

Per non parlare della storica deci-

sione di rendere i matrimoni omo-

sessuali legali in tutti gli Stati U-

niti d’America (sebbene alcuni di

essi-di forte stampo repubblicano

conservatore-abbiano protestato,

arrivando persino a nascondersi

dietro l’obiezione di coscienza pur

di riservarsi di non celebrare u-

nioni omosessuali, come nel

caso del Texas).

Eppure, in molte regioni del mon-

do, l’omosessualità viene tuttora

vista come una piaga, se non ad-

dirittura come unamalattia o

un reato. Ad inizio del mese ad

esempio, il più famoso attore ira-

niano aveva espresso la pro-

pria soddisfazionesu Twitter per

la legge americana sui matrimoni

gay, ma era stato costretto

a ritrattare e cancellare il post

sotto la minaccia dell’inquisi-

zione dell’autorità religiosa.

Tra tutti i Paesi che ancora non

riconoscono l’essere gay come una

condizione non patologica né peri-

colosa, la Russia è sicuramente

sul podio (in negativo) in Europa.

Basti pensare alle dichiarazioni

omofobe degli atleti russi in occa-

sione delle Olimpiadi di Sochi: la

stessa Elena Isinbaeva, due vol-

te medaglia d’oro alle olimpiadi e

detentrice del record europe-

o nel salto con l’asta, aveva di-

chiarato: “I russi sono persone

normali, gli uomini vanno con le

donne e viceversa, non come gli

altri europei”.

Per fare luce su questo problema,

un gruppo di amici ha voluto con-

durre un semplice esperimento

sociale: camminare per le strade

di Mosca, la capitale del Pae-

se, mano nella mano. A prece-

dere i due ragazzi che si fingevano

omosessuali c’era Nikita, un loro

compli ce, che portava u-

na telecamera nascosta nel pro-

prio zaino, per riprenderli senza

che i passanti sospettassero che si

trattasse di una messinscena.

“Stavamo parlando della legge sui

matrimoni gay negli Stati Uniti,

discutevamo su come in America

due persone dello stesso sesso

potessero camminare per strada

tenendosi per mano, senza essere

oggetto di insulti e minacce. E ci

chiedevamo se qui in Russia potrà

mai essere lo stesso” ha dichiarato

Nikita, parlando di come il gruppo

abbia ideato l’esperimento.

“Per i primi 15 metri, ho visto mol-

te facce arrabbiate. Ero scioccato,

perché tutti erano così aggressi-

vi?”. Ad un certo punto, al terzo

minuto del filmato proposto, un

passante si è addirittura scagliato

con violenza tra i due giovani,

urtandoli con forza per far sì che si

s e p a r a s s e r o , p e r

poi aggredire uno dei due. La

situazione si è calmata solo quan-

do gli è stato spiegato che si trat-

tava di un sempliceesperimento

sociale, e che i protagonisti non

erano realmente omosessuali.

“Gli ho chiesto se potevamo utiliz-

zare il filmato di quella reazione-

ha continuato Nikita-ed ha accet-

tato, a patto che gli coprissimo il

viso. Si vergognava a far vedere a

tutta la Russia di aver reagito in

un modo così aggressivo”. La mo-

tivazione di unoscatto d’ira così

deciso? “Ero con mio figlio per

strada-ha spiegato l’aggressore-e

non voglio che veda certe cose”.

Estero

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

OMOFOBIA, VIDEO SHOCK: ECCO

COME I RUSSI TRATTANO I GAY

Page 19: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 19

Estero

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Parole che si commentano da sole.

Ma non si tratta solo della paura delle botte, ha spie-

gato Nikita: è il contesto umiliante la cosa peggio-

re: “Due gruppi di ragazzi in Piazza Rossa ridevano,

scattavano foto, li deridevano davanti a tutti […] A

Parigi le persone in treno ci parlavano senza problemi.

Qui in Russia invece non succede”.

Dato che le reazioni documentate fanno riferimento

solamente alla visione di due giovani dello stesso ses-

so che si tengono per mano, fa davvero paura suppor-

re cosa potrebbe succedere nel caso di un gesto affet-

tuoso come un bacio.

(fonte: http://news.fidelityhouse.eu/ )

Page 20: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Pagina 20

Estero

UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

Page 21: Unar rassegna stampa 15 luglio 2015

Estero

TURCHIA: ONU LANCIA ALLARME SU

VIOLAZIONI DIRITTI LGBT

Pagina 21 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015

L 'Alto commissariato per i diritti umani del-

l'Onu (Ohchr) ha espresso preoccupazione

per le violazioni dei diritti delle persone lgbt

(lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Tur-

chia, chiedendo ad Ankara di assicurarne la pro-

tezione e la libera espressione. "Chiediamo alle

autorita' turche di agire per combattere la

violenza e la discriminazione omofobica e tran-

sfobica, di garantire i diritti delle persone Lgbt a

riunirsi pacificamente ed esprimersi e di assicu-

rare che le vittime lgbt di reati siano trattate con

rispetto e dignita' e abbiano accesso ai meccani-

smi di protezione e a cure effettive", ha sostenu-

to il portavoce dell'Ohchr, Rupert Colville.

L'allarme fa riferimento a diversi episodi accaduti

nelle ultime settimane, a partire dalla violenta

repressione delle forze dell'ordine del gay pride

di Istanbul del 28 giugno scorso. L'Ohchr cita

anche i casi dei manifesti omofobici diffusi nella

capitale Ankara da un gruppo islamista e una

denuncia di violenza sessuale da parte dell'attivi-

sta lgbt Kemal Ordek, sempre ad Ankara.

( Fonte: www.ansa.it)