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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO GINNASIO STATALE “BENEDETTO DA NORCIA” Liceo Classico Liceo delle Scienze Umane Via Saracinesco 18 - 00171 ROMA 06/121123125 C.F. 80221530589 [email protected] - [email protected] www.liceobenedettodanorcia.gov.it Prot.n. DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZ. C Indirizzo Classico Anno Scolastico 2017/18 Igor Mitoraj- Eternal Love IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Fabio Foddai “La scuola è aperta a tutti” (art. 34, comma 1°, della COSTITUZIONE della Repubblica italiana) “La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero… Noi siamo liberi di vivere come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo …Noi amiamo la bellezza senza tuttavia indulgere a fantasticherie …Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla strada dell’azione politica, ma come indispensabile premessa ad agire saggiamente … Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà e la libertà il frutto del valore …” (TUCIDIDE, Epitafio di Pericle in onore dei primi caduti ateniesi nella guerra del Peloponneso)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZ. C … · di conoscere le metodologie didattiche della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, di conoscere contesti ... scomporre,

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

LICEO GINNASIO STATALE “BENEDETTO DA NORCIA”

Liceo Classico – Liceo delle Scienze Umane Via Saracinesco 18 - 00171 ROMA 06/121123125 C.F. 80221530589 [email protected] -

[email protected] – www.liceobenedettodanorcia.gov.it

Prot.n.

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZ. C

Indirizzo Classico

Anno Scolastico 2017/18

Igor Mitoraj- Eternal Love

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Fabio Foddai

“La scuola è aperta a tutti”

(art. 34, comma 1°, della COSTITUZIONE della Repubblica italiana)

“La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero… Noi siamo liberi

di vivere come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo

…Noi amiamo la bellezza senza tuttavia indulgere a fantasticherie …Noi non consideriamo

la discussione come un ostacolo sulla strada dell’azione politica, ma come indispensabile

premessa ad agire saggiamente … Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà e la

libertà il frutto del valore …” (TUCIDIDE, Epitafio di Pericle in onore dei primi caduti

ateniesi nella guerra del Peloponneso)

- 2 -

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 5 comma 2 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni

per la riforma degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’Istruzione Secondaria Superiore, il Consiglio

della classe III liceo sez. B ha definito contenuti, obiettivi, metodi e strumenti valutativi relativi ai programmi e

all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso.

Descrizione della scuola

Il Benedetto da Norcia è un Liceo con due indirizzi: Classico e delle Scienze Umane.

Il Liceo classico Benedetto da Norcia – istituito nel 1968-69 – ha avuto sede, fino al 1987-88 in P.le delle Gardenie

da dove, nell’anno 1988-89, si è trasferito nell’attuale sede centrale di Via Saracinesco 18, in un edificio costruito

per ospitare la Scuola Media M. Kolbe. Attualmente dispone anche di una sede in Via Anagni.

Il Liceo, situato in una zona semicentrale, accoglie una popolazione scolastica proveniente sia dal quartiere stesso

sia da aree di periferia più lontane. In generale gli alunni condividono la stessa provenienza socio-economica.

Entrambe le sedi sono dotate di palestra adeguatamente attrezzata, di un laboratorio di informatica, di laboratori di

lingue, di una biblioteca e di un laboratorio di scienze. Tutti e due gli edifici sono dotati di rete wi fi. Entrambi i

plessi sono inseriti in un ampio giardino, pieno di alberi e piante. Il Piano dell'Offerta Formativa, comprende

numerose attività atte a valorizzare in maniera razionale e coerente il profilo culturale e formativo che il nostro

Liceo si propone di realizzare; inoltre, in armonia con le recenti modifiche legislative, il nostro liceo ha promosso

attività di Alternanza Scuola Lavoro (Legge 107/2015, art. 1, comma 33), rispondenti al criterio, stabilito dal

Collegio Docenti, di arricchire culturalmente e socialmente gli alunni in esse impegnate, concordate (sulla base di

un’apposita Convenzione e di un progetto) con enti pubblici e privati, Istituzioni, e altri soggetti che posseggano

una ragione sociale e delle credenziali in linea con le finalità educative e culturali proprie della scuola. Il nostro

Istituto mira all'acquisizione di un metodo di studio e alla realizzazione di un'educazione capace di formare un

cittadino europeo attraverso l'analisi dei processi storici e letterari, scientifici ed artistici, sociali e comunicativi.

Finalità educative e profilo dell’Indirizzo Classico

L’indirizzo classico mira alla conoscenza e all’analisi critica della realtà, all’acquisizione di un metodo di studio e

alla realizzazione di un’educazione moderna, capace di creare un cittadino europeo attraverso lo studio dei processi

storici, letterari, scientifici, linguistici ed artistici, che dal mondo classico prendono le mosse, e attraverso

un’equilibrata sintesi di formazione umanistica e istruzione scientifica, senza trascurare l’uso critico delle nuove

tecnologie informatiche. Esso mira altresì a sviluppare, negli studenti, l’amore e la cura per il grande patrimonio

culturale e artistico presente nel nostro Paese, lasciato in eredità dalla civiltà greco-romana soprattutto, ma anche

dalle altre epoche (medievale, rinascimentale, barocca, risorgimentale) che hanno contribuito alla formazione della

nazione e dello Stato unitario italiani.

Finalità educative e profilo dell’Indirizzo Scienze Umane

L’indirizzo delle scienze umane offre una formazione umana e sociale, e una solida preparazione di base aperta alle

problematiche dell’ambiente, della comunicazione e delle nuove tecnologie informatiche.

Il diploma di istruzione secondaria superiore di Liceo delle scienze umane consente l’accesso a tutte le facoltà

universitarie, l'accesso ai concorsi della Pubblica Amministrazione e l’ingresso nel mondo del lavoro, sia nel

settore pubblico che in quello privato.

L’alunno diplomato deve possedere un’adeguata cultura generale accompagnata da capacità linguistiche ed

espressive, nonché conoscenze, competenze, capacità adeguate all’ambito sociologico, psicologico e pedagogico.

Deve essere in grado di utilizzare metodi scientifici per interpretare l’uomo e la società in chiave psico-pedagogica,

di conoscere le metodologie didattiche della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, di conoscere contesti

professionali relativi a problematiche inerenti i minori o gli anziani o al disagio sociale, di comprendere i più

recenti cambiamenti sociali in un’ottica di mediazione e visione interculturale

- 3 -

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta di 20 alunni di cui 6 ragazzi e 14 ragazze. Hanno svolto insieme tutto il loro

percorso liceale, tranne due alunne che si sono aggiunte all’inizio del presente anno scolastico.

La classe, dal punto di vista disciplinare, si presenta molto vivace con una certa vena polemica che

contraddistingue alcuni alunni in particolare; inoltre si evidenzia una certa difficoltà nelle comunicazioni

interpersonali tra gli alunni.

Una parte della classe ha partecipato in modo modesto al dialogo didattico e non ha garantito una

buona qualità dell'elaborazione e dello studio sistematico a casa; altri elementi hanno cercato di tenere

unita la classe, lavorando sempre con costanza e impegno, rispettando con coerenza e onestà le scadenze

e garantendo il progressivo sviluppo di un appropriato metodo di studio e un affinamento delle capacità di

analisi e sintesi di autori e temi.

Sul piano del profitto, si possono individuare tre gruppi,: una parte ha conseguito risultati

mediamente discreti e dimostra una certa dose di autonomia nel lavoro; un gruppo cospicuo si attesta

sulla sufficienza, anche a causa di una partecipazione modesta durante le ore di spiegazione; infine pochi

elementi, unendo interesse e lavoro personale, raggiungono livelli buoni o anche ottimi.

In particolare si è potuta osservare, nel corso del quinquennio, una diminuzione dell’interesse

verso alcune discipline scolastiche, che è andata scemando progressivamente, e un aumento

proporzionale delle ore di assenza tale da rendere difficile, nel presente anno scolastico, lo svolgimento di

un lavoro costante e proficuo. Tuttavia, alcuni alunni sono stati parte attiva del processo di apprendimento

e hanno sviluppato le proprie buone potenzialità iniziali, raggiungendo ottimi risultati.

- 4 -

Elenco docenti Consiglio di Classe e continuità didattica

I docenti hanno avuto la continuità didattica descritta nello schema che segue

Materie Classe prima Classe seconda Classe terza Classe quarta Classe quinta

Anno

scolastico

2013-14 2014-15 2015-16 2016-17 2017-18

Italiano Maggi Patrizia Maggi Patrizia Frabotta Maria

Grazia

Mollo Antonella Polidori Daniela

Latino Varone

Barbara

Varone Barbara Turilli Marta Turilli Marta Turilli Marta

Greco Proietti

Barbara

Frabotta Maria

Grazia

Turilli Marta Turilli Marta Turilli Marta

Geo-Storia Maggi Parizia Maggi Patrizia ----------------- ----------------------- -----------------------

Storia ----------- ------------ Caputo Renato Caputo Renato Caputo Renato

Filosofia ------------- ------------- Caputo Renato Caputo Renato Caputo Renato

Inglese Guaia

Antonella

Guaia Antonella Guaia Antonella Guaia Antonella Guaia Antonella

Matematica Alessi

Elisabetta

Alessi Elisabetta Alessi

Elisabetta

Patrone Massimo Patrone Massimo

Fisica --------------- ------------------- Alessi

Elisabetta

Patrone Massimo Patrone Massimo

Scienze

Naturali

Santini

Claudio

Santini Claudio Santini Claudio Santini Claudio Santini Claudio

Storia

dell’Arte

----------------- Carloni Rosella Carloni Rosella Salvatore

D’Amico

Scienze

Motorie

Miani Valeria Miani Valeria Miani Valeria Macelloni

Marcello

Macelloni

Marcello

IRC Neri Paolo

Stafano

Neri Paolo

Stafano

Neri Paolo

Stafano

Neri Paolo Stafano Neri Paolo Stafano

- 5 -

Elenco degli alunni

Cognome Nome

1- ANDRIOLLO Beatrice

2- CALDIZZI Antonio

3- CINELLI Maria Elena

4- D’AMATO Elena

5- DE LUCA Valentina

6- DI LORETO Nicolò

7- DOMINIJANNI Virginia

8- FLAMMINII Caterina

9- GIULIANI Francesca

10- LODIGIANI Martina

11- LOGGETTO Carlotta

12- PATRIGNANI Gabriele

13- PICCIRILLO Alessio

14- RICCI Chiara

15- RICCI Laura

16- ROSSANO Chiara

17- SABATINI Chiara

18- SANNINO Simone

19- SANTANGELO Laura

20- SICCARDI Tiziano

Obiettivi generali e metodi

All’inizio dell’anno scolastico, nelle riunioni preliminari per dipartimento allo scopo convocate, sono stati

concordati i contenuti disciplinari e definiti obiettivi, metodi e criteri di verifica e valutazione; nelle previste

riunioni del Consiglio di Classe è stato programmato e periodicamente verificato il percorso didattico e culturale

della classe, avendo cura che in esso si sviluppassero e integrassero omogeneamente gli apporti delle diverse

discipline. In tali sedi sono stati altresì programmati le finalità e gli obiettivi comuni trasversali, caratterizzanti

l’indirizzo del classico, che si possono riassumere nei seguenti punti:

1. Conoscenza dei contenuti delle singole discipline e dei relativi linguaggi specifici

2. Produzione di testi di diverse tipologie

3. Uso consapevole delle procedure e degli strumenti operativi delle singole discipline

4. Avvio all’organizzazione autonoma e alla rielaborazione delle conoscenze

5. Sviluppo delle capacità di analisi e sintesi

6. Capacità di contestualizzazione e di operare collegamenti

7. Esposizione chiara e coerente delle conoscenze

8. Individuazione di collegamenti e relazioni tra fenomeni e concetti diversi

9. Educazione alla legalità, al rispetto reciproco, al dialogo e alla solidarietà

10. Conoscenza di grandi percorsi culturali

11. Sviluppo della abilità di rielaborazione

12. Acquisizione di un efficace metodo di studio

13. Educazione al rispetto reciproco e al dialogo

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Obiettivi specifici delle singole discipline:

ITALIANO

Conoscenze: movimenti letterari, tematiche e autori più significativi

Capacità: analisi e sintesi; pertinenza di linguaggio, chiarezza e fluidità espositiva

Competenze: saper leggere, analizzare ed interpretare testi di diverse tipologie e in

contesti diversi; saper produrre tipologie diverse di testi, scritti e orali; saper

organizzare criticamente le proprie conoscenze; saper contestualizzare; saper

individuare collegamenti intertestuali.

LATINO Conoscenza della lingua, della letteratura e dei generi letterari studiati

Capacità di analisi e sintesi; pertinenza di linguaggio; chiarezza espositiva

Competenze: saper confrontare fenomeni e tematiche, modelli culturali e sistemi di

valori; saper contestualizzare; saper rispettare e riformulare il pensiero di altre culture o

di altri periodi storici.

GRECO Conoscenza della lingua, della letteratura e dei generi letterari studiati

Capacità di analisi e sintesi; pertinenza di linguaggio; chiarezza espositiva

Competenze: saper confrontare fenomeni e tematiche, modelli culturali e sistemi di

valori; saper contestualizzare; saper rispettare e riformulare il pensiero di altre culture o

di altri periodi storici.

STORIA Conoscenza del linguaggio disciplinare, dei fatti storici di lunga, media e breve durata

Capacità di analisi, sintesi e di valutazione

Competenze nel saper esporre, scomporre, riassumere, confrontare, contestualizzare e

storicizzare.

FILOSOFIA Conoscenza del linguaggio disciplinare, delle principali correnti filosofiche e degli

autori studiati in classe

Capacità di analisi, sintesi e valutazione

Competenze nel saper esporre, scomporre, riassumere, confrontare, contestualizzare e

storicizzare.

INGLESE Fluency nell’uso della lingua, ma anche correttezza delle strutture grammaticali.i; Saper

organizzare un testo ben argomentato, ricco di spunti e collegamenti, sia nella

produzione scritta che in quella orale.

Conoscere i diversi autori e movimenti culturali, inseriti nel loro contesto storico-

sociale

Competenze: saper leggere, analizzare ed interpretare testi di diverse tipologie e in

contesti diversi. Saper confrontare autori e generi.

MATEMATICA Acquisire proprietà di linguaggio nell’ambito disciplinare

Riconoscere nelle definizioni delle funzioni e degli strumenti matematici le specifiche

potenzialità applicative di ciascuno di essi

Usare gli strumenti matematici per la risoluzione di problemi

Leggere il grafico delle funzioni deducendo da esso le proprietà significative

FISICA Acquisire proprietà di linguaggio nell’ambito disciplinare

Conoscere il metodo scientifico

Comprendere il valore culturale della Fisica e il contributo dato allo sviluppo del

pensiero

Riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche e distinguere la realtà fisica dai

modelli costruiti per la sua interpretazione.

Individuare le proprietà invarianti dei processi studiati.

- 7 -

SCIENZE

NATURALI

Conoscenza organica e coerente dei fatti, dei principi e delle teorie svolti

nel programma.

Sintesi delle conoscenze scientifiche assimilate negli anni precedenti.

Conoscenza del linguaggio specifico.

Capacità logica di interpretare fenomeni e problematiche.

Sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi.

Capacità di esprimere i concetti con un linguaggio rigoroso, corretto e fluido.

Capacità di organizzare il proprio lavoro in maniera autonoma e con senso

di responsabilità.

Capacità di schematizzare, produrre mappe concettuali anche attraverso l’uso di

Power Point

Competenze: Analisi, comprensione e risoluzione di quesiti.

Applicazione del metodo sperimentale

Produzione di un lavoro autonomo di approfondimento tematico. STORIA

DELL’ARTE

Conoscenza dei principali movimenti, delle personalità e delle relative opere artistiche,

prese in esame, da esporre con un linguaggio tecnico-critico

Capacità di lettura iconografica, iconologica e stilistico-formale delle opere d’arte

Competenze nell’ analisi ed interpretazione di un’opera d’arte

SCIENZE

MOTORIE

Conoscenze: del regolamento essenziale degli sport affrontati; della terminologia

essenziale della disciplina; delle abilità motorie condizionali e coordinative;

dell’apparato muscolare e scheletrico

Competenze: applicare le informazioni riferite ai regolamenti e alle situazioni tecnico-

tattiche e alle situazioni arbitrali dei principali sport di squadra; buona padronanza del

gesto tecnico riferito alle principali discipline sportive individuali e di squadra;

scegliere atteggiamenti positivi per il proprio benessere psicofisico.

IRC Mettere in relazione la dottrina e l’etica cristiana con altre modalità di interpretazione e

comprensione della realtà.

Progetto CLIL

Non essendoci all’interno della scuola personale qualificato per l’insegnamento di discipline non linguistiche

secondo la metodologia CLIL, il consiglio di classe ha ritenuto di attivare unità didattiche in collaborazione con gli

insegnanti di lingua inglese relativamente alla disciplina Storia dell’arte e limitatamente ai seguenti argomenti

trattati: The English Landscape painting and the English Romantic Poetry: a comparison between Constable and

Wordsworth and Turner and Shelley. (20 ore)

Metodologia, strumenti didattici

Il Consiglio di classe individua i seguenti metodi comuni a tutte le discipline:

- lezione frontale

- lezione dialogata

- didattica laboratoriale

- lavori di ricerca e approfondimento

e i seguenti strumenti didattici:

- - libri di testo e libri della biblioteca d'istituto

- - riviste specializzate, materiale in fotocopia, quotidiani

- - schede e mappe concettuali

- - DVD

- - LIM

- - Risorse di Rete

- - Risorse dei libri digitali

- 8 -

Ulteriori esperienze didattiche sono state la visione di film, la partecipazione a spettacoli teatrali, incontri,

convegni, visite guidate, mostre, eventi di particolare interesse culturale e formativo.

Progetti di Ampliamento dell’Offerta Formativa

Conferenze ed eventi a cui ha partecipato tutta la classe o alcuni alunni, in orario curricolare od extra, progetti e visite d’istruzione, di uno o più giorni:

4° Gin. 5° Gin. 1° Lc. 2° Lc. 3° Lc.

Torneo di calcio Junior Club

Torneo di calcio Junior Club

Torneo di calcio Junior Club

Conferenza sui Moralia di Plutarco tenuto dal Prof. Emanuele Lelli

Torneo di Volley Scuola

Torneo di Volley Scuola

Torneo di Volley Scuola interno ed esterno

Torneo di Volley Scuola interno ed esterno

Conferenza sull’Ippolito di Euripide tenuta dalla Prof.ssa Silvia Onori

Viaggio di istruzione a Napoli

Spettacoli cinematografici: -The imitation game -Il giovane favoloso - Pompeii

- Visita al Foro Romano

Viaggio di istruzione in Andalusia

Torneo di Volley Scuola interno ed esterno

Spettacolo teatrale: “I Menaechmi” di Plauto

Spettacolo teatrale: “Le nuvole” di Aristofane

Festival “Logos – festa della parola” Seminario sul concetto di “rivoluzione” dal punto di vista astrofisico e storico-filosofico

Mostra: Senzatomica (sul disarmo nuceare)

Spettacolo teatrale: “Il fu Mattia Pascal”

Spettacolo teatrale: L’uomo, la bestia, la virtù di L. Pirandello

Progetto “Telefono rosa”

Beach volley Beach volley

Olimpiadi di matematica

Olimpiadi di italiano

Partecipazione a vari certamina

Partecipazione a vari certamina

Partecipazione a vari certamina

Partecipazione a vari certamina

Progetto “Telefono rosa”

Verifica e valutazione: tipologia delle prove, tempi e modi di somministrazione

Sono state in itinere effettuate frequenti operazioni di verifica formativa attraverso esposizioni di quanto studiato;

esercizi di traduzione all’impronta e con vocabolario; questionari a risposte chiuse e aperte; esercizi di

applicazione regole/formule; analisi testuali e scrittura sotto forma di trattazione breve; si è previsto sempre un

- 9 -

momento di verifica sommativa per ogni fase e/o conclusione di un percorso di apprendimento e/o di un modulo:

esposizioni a confronto, interrogazioni orali, saggio breve, trattazioni sintetiche di argomento.

La verifica dell’acquisizione delle competenze è stata condotta con i seguenti strumenti:

- prove scritte

- prove orali

- test

- prove pratiche

- relazioni di laboratorio

La valutazione è stata condotta con il riferimento ai seguenti criteri :

- metodo di studio

- partecipazione all’attività didattica

- impegno

- progressi compiuti rispetto al livello di partenza

- conoscenze acquisite

- competenze acquisite

La valutazione si è basata sul numero di verifiche stabilite dal collegio docenti, diversificate per ogni disciplina

nella tipologia e nel numero.

Si è cercato di abituare gli allievi a tipologie diverse di verifiche, che, nel complesso, hanno tenuto conto sia

dell’acquisizione di regole, modelli e contenuti, sia dell’abilità espressiva raggiunta, sia, infine, della capacità di

applicare le modalità operative richieste.

La valutazione finale degli allievi ha considerato, oltre ai risultati quantificati mediante voto, anche la situazione di

partenza e i progressi effettuati, l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo didattico, il contributo fornito

alla vita della classe, l’autonomia e la responsabilità evidenziati nella gestione del proprio percorso culturale.

La correzione delle prove oggetto di Esame di Stato è avvenuta utilizzando le griglie di correzione che si allegano

(allegati n.2; 3; 4), in particolare nei casi di simulazione di prove d’esame.

Attività di preparazione alle prove scritte dell’esame di Stato

Ai fini della preparazione agli Esami di Stato, il Consiglio di Classe ha condiviso la decisione, peraltro deliberata

dal Collegio Docenti, di realizzare almeno una simulazione per ogni prova scritta prevista dalla normativa vigente.

I testi relativi alla prima, seconda e terza prova vengono allegati al presente documento.

Prima prova: è stata effettuata una simulazione di prima prova il 5 marzo 2018, tipologia A ,B, C, D , 5 ore.

Nel corso dell’anno scolastico, sono state effettuate prove scritte, di italiano finalizzate sia all’accertamento del

conseguimento degli obiettivi previsti che alla preparazione alla prova d’esame. Nella stesura delle prove, così

come nella valutazione, si è sempre tenuto conto del livello di partenza e a partire da esso si è proceduto ad una

strutturazione delle prove in graduale complessità.

A tal proposito, sono state scelte tipologie di prova tratte dagli Esami di Stato degli anni precedenti, secondo il

nuovo ordinamento di studi.

Seconda prova: non è stata effettuata una simulazione di seconda prova specifica: sono considerate preparazione

sufficiente le prove di traduzione delle verifiche scritte mensili.

Terza prova: Sono state effettuate due simulazioni

TIPOLOGIA DISCIPLINE DATA DURATA ALLEGATO

Quesiti a risposta

singola

Storia, Matematica,

Inglese, Scienze naturali,

Latino

7 febbraio 2018 Due ore e trenta n. 5

Quesiti a risposta

singola

FIlosofia, Matematica,

Inglese, Scienze naturali,

Latino

10 aprile 2018 Due ore e trenta n. 5

- 10 -

La correzione delle prove oggetto di Esame di Stato è avvenuta utilizzando le griglie di correzione che si allegano

(allegati n 3, 4, 5)

Sono state prescelte quelle tipologie e quelle discipline che, a parere del consiglio di classe e tenuto conto della

metodologia di lavoro degli alunni, consentono il raggiungimento di migliori risultati.

Attività di Alternanza scuola lavoro Come previsto dall’art. 1 comma 33 della Legge 107/2015 gli studenti hanno svolto percorsi di alternanza scuola lavoro sia come singoli sia come classe nel corso del triennio, sulla base del progetto di Istituto integrato nel PTOF; la sintesi delle attività svolte è inserita in allegato al presente documento (vedi allegato n. …..).

ORE SVOLTE IN CIASCUNA DISCIPLINA

Disciplina

Ore previste x

33

Ore

effettuate

fino al 15/5

Ore totali

(fino

all’8/6)

Italiano 132 113 127

Latino 132 112 126

Greco 99 90 101

Storia 99 80 89

Filosofia 99 80 89

Matematica 66

Fisica 66

Scienze naturali 66 48 54

Storia dell’arte 66 54 61

Lingua Inglese 99 71 81

Scienze motorie 66 48 58

I.R.C. 33 23 26

ALLEGATI

Si allegano al presente documento:

Allegati n. 1 Griglie di valutazione per la prova scritta d’italiano

Allegati n. 2 Griglie di valutazione per la seconda prova

Allegati n. 3 Griglie di valutazione per la terza prova

Allegato n 4 Griglia di valutazione per il colloquio

Allegati n. 5 I testi delle simulazioni delle prove d’esame

Allegati n. 6 Programmi disciplinari

Allegati n. 7 Percorsi di attività scuola lavoro

- 11 -

- 12 -

ALLEGATO 1 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

Tipologia A Commissione _________________________

Indicatori Descrittori Punteggio

Comprensione del testo

Max pt. 3

Mancata comprensione del testo 0,5

Il testo è stato solo parzialmente compreso 1

Il testo è stato compreso e accettabilmente

parafrasato/riassunto 2

Il testo è stato adeguatamente compreso e parafrasato/riassunto 2.5

Il testo è stato pienamente compreso e ben parafrasato/riassunto 3

Analisi

Max pt 4,5

Alcune richieste della consegna non sono state affrontate 1

Tutte le richieste sono state affrontate ma alcune in modo

impreciso/superficiale 2

Tutte le richieste sono state accettabilmente affrontate 3

Tutte le richieste sono state soddisfacentemente affrontate 3.5

Tutte le richieste sono state soddisfacentemente affrontate e

arricchite con osservazioni personali 4

Tutte le richieste sono state sviluppate in modo ampio e

approfondito e arricchite con osservazioni personali sul testo e/o

una interpretazione rigorosa e corretta

4.5

Approfondimenti

Max pt 3

Approfondimenti scarsamente significativi e/o non sempre

attinenti 0.5

Approfondimenti limitati e superficiali 1

Approfondimenti sostanzialmente corretti e pertinenti 2

Approfondimenti corretti, pertinenti e completi che denotano

rielaborazione personale 3

Correttezza formale

(Morfo-sintassi e lessico)

Max pt 4.5

Uso scorretto della punteggiatura; periodi sintatticamente scorretti,

errori ortografici; scelte lessicali improprie 1

Incerto uso della punteggiatura; periodi sintatticamente mal

costruiti, alcuni errori ortografici; alcune scelte lessicali

inadeguate e/o improprie

2

Testo globalmente corretto e sintatticamente lineare;

lessico sufficientemente curato, ma non sempre ricco e vario 3

Testo totalmente corretto, fluido, sintatticamente ben elaborato;

lessico ricco e vario con padronanza della terminologia specifica 4.5

- 13 -

IL PRESIDENTE I COMMISSARI

Tipologia B Commissione_____________________________

Indicatori Descrittori Punteggio

Pertinenza alla consegna

Max pt.3

Mancata comprensione della consegna 0,5

La consegna è stata solo parzialmente rispettata 1

La consegna è stata sostanzialmente compresa e rispettata 2

La consegna è stata adeguatamente rispettata 2.5

La consegna è stata pienamente compresa e rispettata 3

Uso e rielaborazione dei

documenti e apporti

personali

Max pt 4.5

Contenuti esili e/o convenzionali /scarse conoscenze 1

La trattazione si limita a riprendere la consegna e/o i materiali

forniti /conoscenze superficiali e generiche 2

Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non

approfondite, ma accettabili; apporti personali poco

significativi, ma pertinenti

3

Spunti personali e interessanti anche se non sempre adeguatamente

sviluppati /conoscenze adeguate 3.5

Trattazione ampia e articolata con apporti personali significativi 4

Trattazione ampia, articolata e originalmente elaborata con apporti

personali significativi, chiari e convincenti 4.5

Organizzazione

Max pt 3

Argomentazioni ripetitive e/o non sempre coerenti 0.5

Idea centrale non adeguatamente evidenziata e/o sostenuta 1

Testo sostanzialmente ordinato, equilibrato e coeso 2

Testo coeso ed efficace 3

Correttezza formale

(Morfo-sintassi e lessico)

Max pt 4.5

Uso scorretto della punteggiatura; periodi sintatticamente scorretti,

errori ortografici; scelte lessicali improprie 1

Incerto uso della punteggiatura; periodi sintatticamente mal

costruiti, alcuni errori ortografici; alcune scelte lessicali

inadeguate e/o improprie

2

Testo globalmente corretto e sintatticamente lineare;

lessico sufficientemente curato, ma non sempre ricco e vario 3

Testo totalmente corretto, fluido, sintatticamente ben elaborato;

lessico ricco e vario con padronanza della terminologia specifica 4.5

IL PRESIDENTE I COMMISSARI

- 14 -

Tipologia C- D Commissione ___________________

Indicatori Descrittori Punteggio

Pertinenza alla consegna

Max pt.3

Mancata comprensione della consegna 0,5

La consegna è stata solo parzialmente rispettata 1

La consegna è stata sostanzialmente compresa e rispettata 2

La consegna è stata adeguatamente rispettata 2.5

La consegna è stata pienamente compresa e rispettata 3

Contenuti e apporti

personali

Max pt 4.5

Contenuti esili e/o convenzionali /scarse conoscenze 1

La trattazione si limita a riprendere la consegna e mostra

conoscenze superficiali e generiche 2

Osservazioni sufficientemente motivate; conoscenze e idee non

approfondite, ma accettabili; apporti personali poco

significativi, ma pertinenti

3

Spunti personali e interessanti anche se non sempre adeguatamente

sviluppati /conoscenze adeguate 3.5

Trattazione ampia e articolata con apporti personali significativi 4

Trattazione ampia, articolata e originalmente elaborata con apporti

personali significativi, chiari e convincenti 4.5

Organizzazione

Max pt 3

Argomentazioni ripetitive e/o non sempre coerenti 0.5

Idea centrale non adeguatamente evidenziata e/o sostenuta 1

Testo sostanzialmente ordinato, equilibrato e coeso 2

Testo coeso ed efficace 3

Correttezza formale

(Morfo-sintassi e lessico)

Max pt 4.5

Uso scorretto della punteggiatura; periodi sintatticamente scorretti,

errori ortografici; scelte lessicali improprie 1

Incerto uso della punteggiatura; periodi sintatticamente mal

costruiti, alcuni errori ortografici; alcune scelte lessicali inadeguate

e/o improprie

2

Testo globalmente corretto e sintatticamente lineare;

lessico sufficientemente curato, ma non sempre ricco e vario 3

Testo totalmente corretto, fluido, sintatticamente ben elaborato;

lessico ricco e vario con padronanza della terminologia specifica 4.5

IL PRESIDENTE I COMMISSARI

- 15 -

ALLEGATO 2 GRIGLIA PER VALUTAZIONE SECONDA PROVA

Esami di Stato 20__ Commissione n°___

SCHEDA DI VALUTAZIONE della SECONDA PROVA SCRITTA

Candidato: Classe III Sez.

Indicatori Descrittori Punti Punteggio

attribuito

Comprensione del testo Completa e puntuale di tutto il testo 7

Puntuale della quasi totalità del testo 6

Accettabile del nucleo essenziale del testo 4,5

Confusa e generica 3

Frammentaria e incoerente 2

Gravemente / Totalmente fraintesa 1

Conoscenza delle regole e

delle strutture

morfologico-sintattiche

Precisa e completa 5

Adeguata 4

Basilare 3,5

Frammentaria 2

Lacunosa 1

Capacità di interpretazione

e resa in lingua italiana

Interpretazione consapevole e fluidità nella

resa

3

Interpretazione accettabile e resa corretta 2

Interpretazione poco aderente e linguaggio

confuso

1

Totale:

Il Presidente La Commissione

16

ALLEGATO 3 GRIGLIA PER VALUTAZIONE TERZA PROVA

LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE

Candidata/o________________________ Classe sez.

Indicatori

Descrittori

Materie

Punti

CONOSCENZE

Ampiezza e pertinenza delle nozioni

Regole specifiche di base

buono - ottimo 14-15

discreto 12-13

sufficiente 10-11

mediocre 8-9

insufficiente 6-7

gravemente insufficiente 1-5

ABILITA’

Esposizione, scrittura, proprietà dei

termini, applicazione delle regole,

esecuzione, ……

buono - ottimo 14-15

discreto 12-13

sufficiente 10-11

mediocre 8-9

insufficiente 6-7

gravemente insufficiente 1-5

COMPETENZE

Congruità delle nozioni selezionate

Qualità delle sintesi e delle correlazioni

tra le nozioni utilizzate

Sintesi conseguente e originale

Sviluppo dialettico

buono - ottimo 14-15

discreto 12-13

sufficiente 10-11

mediocre 8-9

insufficiente 6-7 TOTALE

gravemente insufficiente 1-5

VOTO NELLE SINGOLE PROVE

17

ALLEGATO 4 GRIGLIA PER VALUTAZIONE COLLOQUIO

Scheda di Valutazione per il Colloquio

Commissione RMPC

Sezione

Candidato/a:

Indicatori Descrittori Punti

Conoscenza degli argomenti Completa e sicura 14-15

Articolata e ampia 11-13

Semplice e lineare 10

Superficiale e mnemonica 7-9

Frammentaria e lacunosa 4-6

Limitata e inadeguata 1-3

Approfondimenti e collegamenti Puntuali e articolati 6-8

Sufficienti 5

Insufficienti 3-4

Limitati e inadeguati 1-2

Esposizione e proprietà lessicale Fluida e pertinente 6-7

Semplice e non sempre adeguata 5

Limitata e inadeguata 1-4

TOTALE

IL PRESIDENTE LA COMMISSIONE

18

ALLEGATO 5 – SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME

SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Il nido, Govanni Pascoli, da Myricae, la VI poesia della sezione Tristezze

1 Dal selvaggio rosaio scheletrito

2 penzola un nido. Come, a primavera,

3 ne prorompeva empiendo la riviera

4 il cinguettio del garrulo convito!

5 Or v’è sola una piuma, che all’invito

6 del vento esita, palpita leggiera;

7 qual sogno antico in anima severa,

8 fuggente sempre e non ancor fuggito:

9 e già l’occhio dal cielo ora si toglie;

10 dal cielo dove un ultimo concento

11 salì raggiando e dileguò nell’aria;

12 e si figge alla terra, in cui le foglie

13 putride stanno, mentre a onde il vento

14 piange nella campagna solitaria.

1.Comprensione complessiva

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.

2.Analisi del testo

2.1 Soffermati sugli aspetti lessicali della poesia legati al tema del suono.

2.2 Individua gli enjambement che caratterizzano ogni strofe e commentali.

2.3..Che senso rintracci nelle due prosopopee della poesia: “esita, palpita” (6) e “piange” (14)?

2.4 Qual è il significato della similitudine del sogno (7-8)?

2.5. Un “occhio” (9) interviene col suo sguardo: spiega la sua funzione nel testo.

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3.Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila

con opportuni collegamenti ad altri testi di Pascoli, od a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare

riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca, o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i

confronti che ti interessano.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di

«articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati

forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti

alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in

paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque

colonne di metà di foglio protocollo.

19

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

Argomento: Malattia come sofferenza del corpo, della mente e dell’anima, malattia come e sperienza e

metafora della vita.

Documento 1

E' vi par di toccarla colle mani - come dalla terra grassa che fumi, là, dappertutto, torno torno alle montagne

che la chiudono, da Agnone al Mongibello incappucciato di neve - stagnante nella pianura, a guisa dell'afa

pesante di luglio. Vi nasce e vi muore il sole di brace, e la luna smorta, e la Puddara, che sembra navigare in

un mare che svapori, e gli uccelli e le margherite bianche della primavera, e l'estate arsa, e vi passano in

lunghe file nere le anitre nel nuvolo dell'autunno, e il fiume che luccica quasi fosse di metallo, fra le rive

larghe e abbandonate, bianche, slabbrate, sparse di ciottoli; e in fondo il lago di Lentini, come uno stagno,

colle sponde piatte, senza una barca, senza un albero sulla riva, liscio ed immobile. Sul greto pascolano

svogliatamente i buoi, rari, infangati sino al petto, col pelo irsuto. Quando risuona il campanaccio della

mandra, nel gran silenzio, volan via le cutrettole, silenziose, e il pastore istesso, giallo di febbre, e bianco di

polvere anche lui, schiude un istante le palpebre gonfie, levando il capo all'ombra dei giunchi secchi.

È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate

lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della

mula che va all'ambio, colla testa bassa. Invano Lentini, e Francofonte, e Paternò, cercano di arrampicarsi

come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura, e si circondano di aranceti, di vigne,

di orti sempre verdi; la malaria acchiappa gli abitanti per le vie spopolate, e li inchioda dinanzi agli usci delle

case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle

spalle.(…) Però dov'è la malaria è terra benedetta da Dio. In giugno le spighe si coricano dal peso, e i solchi

fumano quasi avessero sangue nelle vene appena c'entra il vomero in novembre. Allora bisogna pure che chi

semina e chi raccoglie caschi come una spiga matura, perché il Signore ha detto: «Il pane che si mangia

bisogna sudarlo». Come il sudore della febbre lascia qualcheduno stecchito sul pagliericcio di granoturco, e

non c'è più bisogno di solfato né di decotto d'eucalipto, lo si carica sulla carretta del fieno, o attraverso il

basto dell'asino, o su di una scala, come si può, con un sacco sulla faccia, e si va a deporlo alla chiesuola

solitaria, sotto i fichidindia spinosi di cui nessuno perciò mangia i frutti. Le donne piangono in crocchio, e gli

uomini stanno a guardare, fumando.

(G. Verga, Malaria, da Novelle rusticane 1883)

Documento 2

Ella non ascoltava. Guardava la luce alla finestra con un evidente sforzo per acuire l'occhio semispento.

Guardava estatica, ammirando. Ebbe una brutta smorfia che pure rassomigliò a un sorriso. – Oh – disse –

quanti bei fanciulli. – Ammirò lungamente. Il delirio era ritornato. Ci fu però una sosta fra i sogni della notte

e le immagini luminose ch'erano vestite del colore dell'aurora. Vedeva bimbi rosei ballare al sole. Un delirio

di poche parole. Designava l'oggetto che vedeva e null'altro. La propria vita era dimenticata. Non nominò il

Balli, né Vittoria, né Emilio. – Quanta luce – disse affascinata. Anch'ella s'illuminò. Sotto alla pelle diafana

si vide salire il sangue rosso e colorarle le gote e la fronte. Ella mutava ma non sentiva se stessa. Guardava le

cose che sempre più s'allontanavano da lei. Il Balli propose di chiamare il medico. – È inutile – disse la

signora Elena che da quel rossore aveva capito a qual punto si fosse. – Inutile? – domandò Emilio spaventato

di sentir ripetuto da altri il proprio pensiero. Infatti, poco dopo, la bocca d'Amalia si contrasse in quello

strano sforzo in cui pare che da ultimo anche i muscoli, inetti a ciò, vengano costretti a lavorare per la

respirazione. L'occhio guardava ancora. Ella non disse più alcuna parola. Ben presto al respiro s'unì il

rantolo, un suono che pareva un lamento, proprio il lamento di quella persona dolce che moriva. Pareva

risultato da una desolazione mite; pareva voluto, un'umile protesta. Era infatti il lamento della materia che,

già abbandonata disorganizzandosi, emette i suoni appresi nel lungo dolore cosciente. (I. Svevo, Senilità,

Trieste 1898)

Documento 3

In mezzo ai gridi che raddoppiavano di forza e di durata, che si ripercuotevano lungamente sino ai piedi della

terrazza, via via che gli steli multicolori si alzavano più numerosi nel cielo, il dottor Rieux decise allora di

redigere il racconto che qui finisce, per non essere di quelli che tacciono, per testimoniare a favore degli

appestati, per lasciare almeno un ricordo dell'ingiustizia e della violenza che gli erano state fatte, e per dire

semplicemente quello che s'impara in mezzo ai flagelli, e che ci sono negli uomini più cose da ammirare che

non da disprezzare. Ma egli sapeva tuttavia che questa cronaca non poteva essere la cronaca della vittoria

definitiva; non poteva essere che la testimonianza di quello che si era dovuto compiere e che, certamente,

20

avrebbero dovuto ancora compiere, contro il terrore e la sua instancabile arma, nonostante i loro strazi

personali, tutti gli uomini che non potendo essere santi e rifiutandosi di ammettere i flagelli, si sforzano di

essere dei medici. Ascoltando, infatti, i gridi d’allegria che salivano dalla città, Rieux ricordava che

quell’allegria era sempre minacciata: lui sapeva quello che ignorava la folla, e che si può leggere nei libri,

ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai, ch può restare per decine di anni addormentato

nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere, nelle cantine, nelle valigie, nei

fazzoletti e nelle cartacce e che forse verrebbe giorno i cui, per sventura e per insegnamento agi uomini, la

peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice.

(Albert Camus, La Peste, 1947)

Docuento 4

Benché avesse soltanto una leggerissima forma incipiente, Giuseppe Corte era stato consigliato di rivolgersi

al celebre sanatorio, dove non si curava che quell'unica malattia. Ciò garantiva un'eccezionale competenza

nei medici e la più razionale ed efficace sistemazione d'impianti.

Quando lo scorse da lontano - e lo riconobbe per averne già visto la fotografia in una circolare pubblicitaria

- , Giuseppe Corte ebbe un'ottima impressione. Il bianco edificio a sette piani era solcato da regolari

rientranze che gli davano una fisionomia vaga d'albergo. Tutt'attorno era una cinta di alti alberi. Dopo una

sommaria visita medica, in attesa di un esame più accurato Giuseppe Corte fu messo in una gaia camera del

settimo ed ultimo piano. I mobili erano chiari e lindi come la tappezzeria, le poltrone erano di legno, i cuscini

rivestiti di policrome stoffe. La vista spaziava su uno dei più bei quartieri della città. Tutto era tranquillo,

ospitale e rassicurante.

Giuseppe Corte si mise subito a letto e, accesa la lampadina sopra il capezzale, cominciò a leggere un libro

che aveva portato con sé... Poco dopo entrò un'infermiera per chiedergli se desiderasse qualcosa... Giuseppe

Corte non desiderava nulla ma si mise volentieri a discorrere con la giovane, chiedendo informazioni sulla

casa di cura. Seppe così la strana caratteristica di quell'ospedale. I malati erano distribuiti piano per piano a

seconda della gravità. Il settimo, cioè l'ultimo, era per le forme leggerissime. Il sesto era destinato ai malati

non gravi ma neppure da trascurare. Al quinto si curavano già affezioni serie e così di seguito, di piano in

piano. Al secondo erano i malati gravissimi. Al primo, quelli per cui era inutile sperare.

Questo singolare sistema, oltre a sveltire grandemente il servizio, impediva che un malato leggero potesse

venir turbato dalla vicinanza di un collega in agonia, e garantiva in ogni piano un'atmosfera omogenea.

D'altra parte la cura poteva venir così graduata in modo perfetto.

Ne derivava che gli ammalati erano divisi in sette progressive caste.

Ogni piano era come un piccolo mondo a sé, con le sue particolari regole, con le sue speciali tradizioni. E

siccome ogni settore era affidato a un medico diverso, si erano formate, sia pure minime, ma precise

differenze nei metodi di cura, nonostante il direttore generale avesse impresso all'istituto un unico

fondamentale indirizzo. (D. Buzzati, Sette piani, in Sessanta racconti, Milano 1958)

Documento 5

21

Vincent Van Gogh, Autoritratto con l’orecchio bendato, 1889, Londra

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Emoji ed emoticon: una forma di comunicazione sempre più diffusa.

Documento 1 «L'uso di emoji ed emoticon può modificare la percezione che gli altri hanno di noi e influire

sulle nostre relazioni sociali. A indicarlo è un lavoro pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla

'cyberpsicologa’ Linda Kaye, dell'università britannica di Edge Hill, che indica come questa forma di

comunicazione fornisca indicazioni sulla personalità di chi la usa. Oggi oltre il 90% degli utenti della Rete è

solito usare emoticon ed emoji in testi scritti ed email. E non è solo un fatto generazionale, assicurano gli

esperti. Un'indagine condotta nel 2014 su mille americani ha indicato che soltanto il 54% di chi usa le

faccine ha dai 18 ai 34 anni. Tutti gli altri, quasi la metà, sono adulti fatti e finiti se non addirittura anziani.

Segno che, spiegano le autrici del paper, questa forma di comunicazione è più collegata alla personalità che

all'età. Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso video chiamate su Skype o

FaceTime, usiamo non solo un linguaggio verbale ma anche una comunicazione veicolata ad esempio dal

movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali. Quando scriviamo tutto questo 'non detto'

scompare ma l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat va a creare un linguaggio che in qualche modo

sostituisce la comunicazione non verbale. "Il più delle volte - ha detto Kaye - usiamo gli emoji come i gesti,

come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui

gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo".

[…] "Le persone formulano giudizi su di noi in base a come usiamo gli emoji", ha precisato Kaye. "Bisogna

essere consapevoli - ha concluso - che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa

quell'emoji, se ad esempio con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici".» Altro che gesti, gli emoticon

raccontano come siamo, «La Repubblica», 17.1.2017

Documento 2 «Non sembra ci sia molto da ridere, di questi tempi. Eppure è l’emoji più popolare sul pianeta.

I francesi — chi altro? — preferiscono però , secondo nella classifica internazionale. Al terzo posto assoluto

l’affettuoso , seguito dal tenero e dal classico . Non c’è che dire: il mondo, quando comunica, è felice.

Oppure, nascosto dietro un disegno, finge di esserlo. A questi risultati sono giunti i ricercatori della

University of Michigan e della università di Pechino. Hanno analizzato 427 milioni di messaggi usciti da 4

milioni di smartphone in 212 Paesi. I francesi sono risultati gli utilizzatori più appassionati — un messaggio

su cinque contiene un emoji — seguiti a distanza da russi e americani (i messaggi illustrati, negli USA e in

Russia, sono uno su dieci). Il primato degli emoji negativi va a Messico, Colombia, Perù e Israele.

22

L’interpretazione dei ricercatori: sono società dove i legami tra le persone sono più stretti e le emozioni

scorrono più liberamente. […] Gli emoji hanno arricchito la comunicazione scritta, personale e immediata,

iniziata venticinque anni fa con i testi brevi (sms), continuata con i messaggi social e le app dedicate

(WhatsApp in testa). I neo-disegnini rispondono a una salutare domanda di sintesi; offrono originalità di

massa; e consentono di combinare espressività e cautela. […] Domanda: quanto durerà il gioco?

L’impressione è che alcuni tra noi stiano cominciando a chiedersi: le vecchie parole non sono più adatte per

portare le emozioni? Dietro «Sai che ti voglio bene?» si intuisce un sentimento. Dietro si comincia a sentire

il profumo dell’emozione preconfezionata.» Beppe SEVERGNINI, Il senso del mondo è una faccia che ride,

«Corriere della Sera», 5.1.2017

Documento 3 «L’uso di emoji è efficace sul piano comunicativo quando riesce a produrre un testo che è

ironico e diretto. L’essenzialità della forma e la condensazione dei contenuti alleggeriscono il lavoro psichico

alla base della ricezione del messaggio e producono un effetto distensivo che facilita il contatto, predispone

alla comunicazione. L’ironia si accorda bene con questo meccanismo, che funziona nella sua stessa

direzione, e aggiunge il proprio lavoro. Sospende, senza abolire, la censura di sentimenti repressi e di

pensieri rimossi (incompatibili con la correttezza formale della relazione tra i comunicanti) e rende

l’espressione dei sentimenti più immediata e sincera. La comunicazione ironica con gli emoji, consente di

sostare tra il dire e il non dire, dove le cose dette, pur essendo dirette, non sono pietre che pesano. Si giova

della libertà e della discrezione che alloggiano nell’allusione e trasforma l’immediatezza in prossimità.

Tuttavia, la scrittura emoji stenta in modo evidente quando è usata per rappresentare emozioni e pensieri

complessi. La rappresentazione per immagini stilizzate manca della ricchezza di connessioni e della

plasticità della costruzione del discorso che offrono il testo scritto o l’opera pittorica. Di conseguenza

irrigidisce il movimento/espansione del gesto psicocorporeo di apertura al mondo, che è all’origine di ogni

nostra espressione. Si trova a disagio nell’area dell’incertezza tra ciò che riusciamo a sentire e ciò che ci

sfugge, sentimenti che assumiamo e sentimenti in cui facciamo fatica a riconoscerci. Non riuscendo ad

afferrare la potenzialità del nostro sentire, la scrittura emoji mente quando si cimenta con l’espressione del

nostro modo di essere.» Sarantis THANOPULOS, Sentire, pensare e dire con gli emoji, «Il Manifesto»,

30.5.2015

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.

Documento 1 «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva

dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi

degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica,

un‟accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato

dell‟istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di

un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del

processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli

all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo

spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire

completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni dell‟immediato

dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro dell‟Europa,

parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il

secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il

nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra

mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre

mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990

Documento 2 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e

possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di

manifestarsi secondo l‟attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del

diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo

soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente

obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto

essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione

del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non

vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010

23

Documento 3 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale

dell‟aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e

segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della

creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali;

tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per

essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria

della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto

grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo

che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie

vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa

combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione

odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso

come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una

macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori

della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell‟immagine della

„creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa

vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed.

originale 1969)

Documento 4 «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non

violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la

legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli

non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più

alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza

consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima

alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo

sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l‟anima, e porre le

basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l‟India pratichi la non

violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del

proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non

violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di

essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi,

risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le

montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975

Documento 5 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione

per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare

all‟America l‟urgenza appassionata dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che

le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le

promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al

sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili

dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per

tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno

concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra

nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla

mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro

procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la

nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la

nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta

creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla

forza fisica con la forza dell‟anima.» Martin Luther KING -

http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Siamo soli?

Documento 1 «Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il

cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e

24

dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a

perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che

una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con

i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri,

che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta

fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.»

Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri? , Milano 2002 (ed. originale 1998)

Documento 2 «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli

anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per

appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è

stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa,

esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a

suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura

degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in

realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia

escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e

le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli

UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA-Walter

FERRERI, C ’ è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008

Documento 3 «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a

scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo

me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì

di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel

KANT, Critica della ragione pura , Riga 1787 (1a ed. 1781)

Documento 4 «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le

stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però

è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti

insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime

probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo

intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una

conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo

senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra

nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un

universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma

fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la

complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010

(ed. originale 2001)

Documento 5 «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale

dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo

profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’ Homo sapiens in quanto specie sia

inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne

siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di

significato ! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di

emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono

convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione

significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa

parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La

ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in

un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos

primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante

della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella

dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della

scoperta della vita extraterrestre , Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994)

25

TIPOLOGIA C

Il primo dopoguerra fu un periodo di crisi economica e sociale per molti Paesi europei che avevano

partecipato al conflitto. Confronta la situazione italiana con quella tedesca e individua le cause di ordine

sociale e culturale che portarono in entrambi i Paesi all’instaurazione di regimi autoritari.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui; è anche un modo per stabilire in via

pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della

terra, il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere

degli dèi, oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la

frontiera, significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri

pericolosi contro cui dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed

entrare in quello dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un

individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti, diversi non solo per gli altri ma talvolta anche per se

stessi.» (Piero ZANINI, Significati del confine - I limiti naturali, storici, mentali - Edizioni scolastiche

Mondadori, Milano 1997). A partire dalla citazione, che apre ad ampie considerazioni sul significato

etimologico-storico-simbolico del termine “confine”, il candidato rifletta, sulla base dei suoi studi e delle sue

conoscenze e letture, sul concetto di confine: confini naturali, “muri” e reticolati, la costruzione dei confini

nella storia recente, l’attraversamento dei confini, le guerre per i confini e le guerre sui confini, i confini

superati e i confini riaffermati.

SIMULAZIONI DI TERZA PROVA

7 FEBBRAIO

Storia: 1-Il candidato spieghi le ragioni della guerra fredda

2-Il candidato illustri il passaggio dalla guerra fredda alla difficile coesistenza fra Usa e Urss

Scienze: 1- Descrivi anche con esempi il fenomeno dell’isomeria nei composti organici

2- Quali sono state le nuove soperte che intorno agli anni 1960 hanno permesso di formulare la

teoria della “Tettonica a Placche”?

Latino: 1- Chi sono e come sono presentati i tre protagonisti della Pharsalia di Lucano? Cita, in proposito,

i brani che hai letto.

2- Illustra i rapporti di Seneca con gli imperatori Claudio e Nerone, citando gli scritti del filosofo che

ritieni più significativi sull’argomento.

Inglese: 1-Discuss about the main features of Romanticism with examples from poets belonging to the first

and Second generation of English Romanticism.

2- Present the two trends of Aestheticism and Decadentism, making reference to artists and works

belonging to the english and italian literature.

26

Matematica:

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10 APRILE

Filosofia:1- Il candidato illustri i concetti di utopia e speranza nel marxismo di E. Bloch

2- Il candidato illustri il concetto di totalitarismo elaborato da H. Arendt

Scienze: 1- Descrivi quali sono le caratteristiche e le funzioni delle cellule staminali

2- Descrivi il fenomeno del Paleomagnetismo ed il significato delle anomalie magnetiche rilevate

sui fondali oceanici

Latino: 1- Quali temi sono presenti nelle Odi di Orazio? Riferisci in proposito qualche esempio tratto dai

carmi studiati.

2- “Facit indignatio versus”: spiega questa importante affermazione di poetica di Giovenale.

Inglese: 1- Analyze the main features of the English Gothic Novel as it developed in the 19th century.

2- Highlight the main points regarding the technical features, the character analysis and the themes

risen from the reading and study of “The Glass Menagerie” by Tennessee Williams

Matematica: 1- Usando le Regole di Derivazione, calcolare la derivata delle seguenti funzioni:

f(x)=(2x6 – 7x – 2017)

3, f(x)=2/x

3 -

3√x, f(x)=(5x

3-2x)/(-3x+1)

2- Calcolare la derivata della seguente funzione usando la definizione.

f(x)=(x3-2x)

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ALLEGATO N. 6

PROGRAMMI SVOLTI

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LETTERATURA

Prof.ssa Daniela Polidori

Testo adottato: Floriana Calitti : La vita dei testi - Zanichelli

Volume 2.2 Il Romanticismo e Manzoni

Volume Giacomo Leopardi.

Volume 3.1 Dal Naturalismo al Decadentismo

Volume 3.2 Percorso della narrativa del Novecento

Volume 3.2 Percorso della poesia del Novecento

Alessandro Manzoni: la vita e le opere.

Prima della conversione: le opere classiciste.

Dopo la conversione: la concezione della storia e della letteratura.

La saggistica. Il teatro tragico.

Lirica e tragedie. Gli Inni Sacri.

Dagli “Inni Sacri”: “La Pentecoste” (T1).

Le odi civili

“Il Cinque maggio” (T2).

Le tragedie: “Il conte di Carmagnola”.

L’“Adelchi”. I cori.

Dall’ “Adelchi”: “Coro dell’atto IV” (T4).

“I Promessi Sposi”. Storia del testo. Struttura. Una struttura “a cannocchiale”. Analessi e digressioni. Le

caratteristiche narrative. Il sistema dei personaggi. Temi. Fonti e modelli. Lingua e stile.

Da “I promessi sposi” : Prefazione e confronto con la Prefazione di “Ivanhoe” di Walter Scott

Da “I Promessi Sposi”, cap. VIII: “Addio ai monti” (T9).

Da “I Promessi Sposi”, cap. X “Gertrude” (T11) e confronto con “Fermo e Lucia”: “Geltrude” (T10)

Da “I Promessi Sposi”, cap. XVI “Renzo sull’Adda” (T12)

Da “I Promessi Sposi”, cap. XXXIII: “La notte di don Rodrigo” (T13)

Da “I Promessi Sposi”, cap. XXXIV: “Renzo a Milano” (T15)

Da “I Promessi Sposi”, cap. XXXVIII: “La fine della storia” (T16).

Giacomo Leopardi: la vita e le opere.

La modernità di Leopardi

“Zibaldone di pensieri”. Storia del testo. Struttura. Temi: rapporto tra uomo e natura; teoria del piacere;

poetica. Fonti e modelli.

Dallo “Zibaldone”: “La teoria del piacere” (T4)

“Canti”: storia del testo, struttura e temi. Dalle Canzoni ai Canti. Fonti e modelli

Dai “Canti”: “L’infinito” (T8).”Alla luna”(T10). “A Silvia”(T13) “La quiete dopo la tempesta” (T15).

“Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” (T18).

“La ginestra o il fiore del deserto”(T19) (vv.1-86; 111-135; 201-317).

Calvino su Leopardi (da Leggerezza) Le “Operette morali” : struttura e temi

Dalle “Operette morali”: “Dialogo della Moda e della Morte” (T21).

“Dialogo della natura e di un islandese” (T22). “Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez

(T24). “Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere” (T25)

Naturalisti e veristi. Lo sguardo francese. Lo sguardo italiano.

Giovanni Verga: la vita e le opere.

Le novelle: “Vita dei campi”

Da “Vita dei campi”: “Cavalleria rusticana” (T1); “Rosso Malpelo” (T2). Il ciclo dei Vinti.

“I Malavoglia”: l’intreccio. Struttura e temi

Da “I Malavoglia”: “Prefazione2 (T3); “La famiglia Toscano” (T4); “L’ultimo capitolo” (T7)

Il “Mastro don Gesualdo”: l’intreccio. La struttura e i temi.

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Da “Mastro don Gesualdo”: “Ritratto di Gesualdo” (T9); “ Il bilancio di una vita” (T10).

Crisi ideologica e sensibilità decadente

Gabriele D’Annunzio: la vita e le opere

D’Annunzio ed Eleonora Duse: una passione teatrale.

“Il Piacere” : struttura, trama e temi. Fonti e modelli

“Le vergini delle rocce”: struttura e temi

Da “Il piacere”: “L’attesa di Elena” (T2); “ Andra Sperelli” (T3).

Da “Le vergini delle rocce”: “Il manifesto del superuomo” (T4).

La poesia: Le “Laudi”. Il progetto. Maia. Struttura e temi.

“ Alcyone”: la struttura, i temi.

Da “Alcyone”: “La sera fiesolana” (T6).

“La pioggia nel pineto” (T8).

Giovanni Pascoli : la vita e le opere.

“Myricae”: struttura, temi e modelli.

Da “Myricae”: “L’asssiuolo” (T2); “Il lampo” “Il tuono”(T3) “X agosto”. (T4); “Novembre” (T5);

Dai “Poemetti”: “Digitale purpurea” (T7)

Dai “Canti di Castelvecchio”: “Nebbia” (T9); “Il gelsomino notturno” (T10).

Le prose. “Il fanciullino”: struttura e temi

Da “Miei pensieri di varia umanità”: “Il fanciullino” (T11)

La stagione delle avanguardie. Il rifiuto della tradizione e del mercato culturale. Gruppi e programmi.

I futuristi. Azione, velocità e antiromanticismo. Le innovazioni formali.

Filippo Tommaso Marinetti, “Manifesto del Futurismo” (T1); “Bisogna liberare le parole” (T2).

La dissoluzione dell’Io nella narrativa di fine Ottocento

Italo Svevo: la vita e le opere.

Il primo romanzo: “Una vita”. Struttura, trama e temi.

Da “Una vita”: “L’inetto” (T2).

“Senilità”. Struttura, trama e temi.

Da “Senilità”: “L’educazione di Angiolina” (T4).

“La coscienza di Zeno”. Struttura e trama. I temi.

Da “La coscienza di Zeno”: “Il fumo” (T5). “La morte di mio padre” (T6). “La storia del mio

matrimonio” (T7). “Un finale apocalittico” (T10)

Luigi Pirandello: la vita e le opere.

“L’umorismo”: struttura e temi

Da “L’umorismo”: “Il sentimento del contrario” (T1)

“Novelle per un anno”. Struttura e temi.

Da “Novelle per un anno”: “Ciàula scopre la luna”(T2); “Il treno ha fischiato”(dal web).

I romanzi. “Il fu Mattia Pascal”: trama, struttura e temi. “Uno, nessuno e centomila”: trama, struttura e

temi.

“Il fu Mattia Pascal”: lettura integrale dell’opera.

Da “Uno, nessuno e centomila”: “Il naso di Vitangelo Moscarda” (T8); “Un epilogo filosofico” (T9)

Il teatro nel teatro. “Sei personaggi in cerca d’autore”: struttura, trama e temi

Luigi Pirandello capocomico e regista

Da “Sei personaggi in cerca d’autore”: “I personaggi si presentano” (T10). “Cala il sipario” (T11)

Giuseppe Ungaretti: la vita e le opere.

“L’Allegria”.. Storia del testo e del titolo. La struttura e i temi.

Da “L’Allegria”: “In memoria” (T1); “Il porto sepolto” (T2); “Sono una creatura” (T6); “I fiumi”(T7);

“San Martino del Carso” (T8); “Natale” (T10); “Mattina” (T11); “Soldati” (T12).

“Sentimento del tempo”. I modelli e i temi.

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Da “Sentimento del tempo”: “La madre” (T15)

Eugenio Montale: la vita e le opere.

“Ossi di seppia”. Le edizioni, la struttura e i temi

Da “Ossi di seppia”: “I limoni” (T1); “Non chiederci la parola” (T2); “Meriggiare pallido e

assorto”(T3); “Spesso il male di vivere ho incontrato”(T4) .

“Le occasioni”: struttura e temi

Da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto” (T17)

“La bufera e altro”. “Satura”

Da “Satura”: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale…” (T23)

DIVINA COMMEDIA – PARADISO

Testo consigliato: Dante Alighieri, Divina Commedia. Paradiso (a cura di Bosco – Reggio), Le Monnier

Scuola.

Lettura, analisi e commento dei canti I. III. VI. XI. XII. XVII. XXXIII .

CONTENUTI CHE SI INTENDONO SVOLGERE DAL 15/5 ALLA FINE DELLE LEZIONI

Italo Calvino: la vita e le opere

“Il sentiero dei nidi di ragno” ; “I nostri antenati”

“Il Barone rampante”: la trama e i temi

Da “Il Barone rampante”: “L’infrazione della regola” (T3).

“Se una notte d’inverno un viaggiatore”; trama e temi.

Da “Se una notte d’inverno un viaggiatore”: “Ritratto d’autore” (T8).

PROGRAMMA DI LATINO

Classe V sez. C classico Anno scolastico 2017 – 2018

Insegnante: Marta Turilli

Lo svolgimento del programma è stato così organizzato: LINGUA: un’ora a settimana di traduzione di brani d’autore, per rafforzare le conoscenze linguistiche e il metodo di analisi del testo, e come preparazione per i compiti in classe (traduzione guidata in classe, con ripasso della sintassi; correzione e analisi di brani assegnati agli studenti); STORIA DELLA LETTERATURA: un’ora a settimana, con selezione di brani in traduzione italiana (ANTOLOGIA), alcuni dei quali letti e commentati in classe, altri affidati agli studenti; AUTORI: due ore a settimana, con traduzione, analisi e commento interamente svolti in classe.

LINGUA Testo in adozione: Elisabetta Degl’Innocenti, In pratica e in teoria, Paravia

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1) Analisi e traduzione di brani di versione tratti dai seguenti autori: Livio – Seneca - Petronio - Quintiliano – Tacito 2) Puntualizzazione delle regole linguistiche presenti nei brani dei classici affrontati (Orazio – Petronio – Seneca – Quintiliano – Plinio il Giovane – Tacito)

STORIA DELLA LETTERATURA Testo in adozione: Mortarino – Reali - Turazza, Meta viarum voll. 2 e 3, Loescher editore

►La poesia di Orazio

A) L’età augustea: gli eventi storici; la politica di Augusto; il clima culturale; il circolo

di Mecenate; il classicismo augusteo e il sistema dei generi letterari.

B) Orazio: la vita; gli Epodi; le Satire; le Odi; il Carmen saeculare; le Epistole; i temi;

lingua e stile.

ANTOLOGIA: Epodi 7 (brano T1.2, p. 211); Satire I, 1 (brano T2.1, pp. 222-4); “ I,9 (brano T2.3, pp. 240-1).

LETTURA: Orazio, il buon senso e la filosofia (pp. 272-3).

Per i brani in lingua, vedere la sezione “Gli autori”.

► L’età giulio-claudia: contesto storico e clima culturale.

Seneca: la vita; i Dialogi; i trattati; le Naturales quaestiones; le Epistulae morales ad Lucilium; le tragedie; l’Apokolokyntosis; i temi; Seneca tra potere e filosofia; lingua e stile (in particolare, lo stile della prosa senecana, analisi basata sul saggio di Alfonso Traina, Lo stile “drammatico” del filosofo Seneca).

ANTOLOGIA: De otio (pp. 145-150); Epistulae ad Lucilium 47, 10-21 (Eguaglianza tra gli uomini di fronte ai rivolgimenti della Fortuna, brano T3.4); “ “ 73 (Tutte le ambizioni del saggio sono indirizzate alla virtù, brano T2.3); “ “ 95, 51-53 (Siamo le membra di un grande corpo, brano T3.5); “ “ 96 (Vivere, Lucili, militare est, brano T2.4, p. 86); Naturales quaestiones, Praefatio 1-8 (brano T3.6); Apokolokyntosis 1-3 (La morte di Claudio, brano T1.2); Fedra 129-135; 165-170; 177-185 (La sconvolgente passione dell’eros in Fedra, brano T5.2). LETTURA: La diatriba e la satira menippea, p. 54.

Per i brani in lingua, vedere la sezione “Gli autori”.

B) Il Satyricon di Petronio: un’opera di “moderna semplicità”; l’identità dell’autore; la trama; la componente satirica; la parodia epica; le cinque novelle; Petronio tra fantasia e realismo; lingua e stile.

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Il ritratto di Petronio in Tacito: Annales 16, 18-19 (Vita e morte di Petronio, l’anticonformista, brano T3.5, pp. 467-8). ANTOLOGIA: Satyricon 1-4 (La decadenza dell’oratoria, brano T1.1); “ 26, 7-8; 27 (“Da chi si va oggi?”, brano T2.1); “ 111-112 (La matrona di Efeso, brano T3.2); “ 116 (L’arrivo a Crotone, brano T3.1); lettura integrale, in italiano, della Cena Trimalchionis (Satyricon, capp. 29-78).

Per i brani in lingua, vedere la sezione “Gli autori”. LETTURE: Schiavi e liberti nella Roma imperiale (pp. 164-5); Il tema del banchetto, tra sacro e profano (pp. 186-7).

C) Il poema epico di Lucano: trama; problemi, personaggi, temi; lingua e stile.

ANTOLOGIA: Bellum civile I, 1 – 32 (proemio, pp. 204-5); “ “ I, 125-157 (Presentazione di Cesare e Pompeo, brano T1); „ „ II, 372-391 La figura di Catone, brano T2); „ „ VI, 750-820 (La necromanzia, brano T3).

D) La satira in esametri: Persio; la poetica della satira; contenuti e stile delle Satire.

ANTOLOGIA: Choliambi (p. 228); Satira 3, 60-118 (Il saggio e il crapulone, brano T1.3). ►L’età dei Flavi: contesto storico e clima culturale; la letteratura del consenso.

A) Caratteristiche generali dell’epos di età flavia. Valerio Flacco. ANTOLOGIA: Valerio Flacco, Argonautica 7, 1-22 (brano T3). B) La letteratura scientifica: Plinio il Vecchio.

ANTOLOGIA: Naturalis historia, 8, 80-84 (brano T1.1).

C) Quintiliano: la vita; l’Institutio oratoria; lingua e stile.

ANTOLOGIA: Institutio oratoria I, 2, 1-5; 18-22 (brano T2.2, pp. 315-6); “ “ I, 3, 8-16 (brano T2.3); “ “ X, 1, 125-131 (brano T2.6). Per i brani in lingua, vedere la sezione “Gli autori”.

D) L’epigramma: Marziale.

ANTOLOGIA: Epigrammi 3, 43 (brano T1.2), 5, 34 (brano T2.1), 6, 70 (brano T1.4), 7, 61 (brano T1.5), 9, 68 (p. 358), 12, 57 (brano T1.8).

►L’età degli imperatori per adozione A) Giovenale: la poetica dell’indignatio; ideologia e temi; lo stile.

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ANTOLOGIA: Satire I, 19-30; 51 (p. 229); “ VI, 136-160; 434-473 (brano T2.3). B) Plinio il Giovane: il Panegirico a Traiano; l’Epistolario. ANTOLOGIA: Epistulae 6, 16, 13-22 (La morte di Plinio il Vecchio, brano T2.2); „ 10, 96-97 (Plinio scrive a Traiano, brano T2.5).

Per il brano in lingua, vedere la sezione “Gli autori”.

C) Tacito: la vita; le due monografie e il Dialogus de oratoribus; le Historiae e gli Annales; lingua e stile.

ANTOLOGIA: Agricola 1-3 (brano T2.1, p. 445); “ 42 (brano T1.1); Germania 4-5 (brano T1.3, p. 432); Dialogus de oratoribus 36 (brano T1.7) ; Annales 15, 62-64 (brano T3.4, pp. 465-6); “ 16, 18-19 (brano T3.5). LETTURA: Tacito e la “purezza” della razza germanica: una mistificazione ideologica (p. 433). Per i brani in lingua, vedere la sezione “Gli autori”.

D) Apuleio: la vita; le Metamorfosi; l’Apologia o De magia; lingua e stile.

ANTOLOGIA: Metamorfosi, 1, 1 (Il proemio e l’inizio della narrazione, pp. 492-3); “ 11, 13 (Lucio riassume forma umana, brano T1.3); “ 11, 25 (Preghiera a Iside, brano T1.4) Lettura della favola di Amore e Psiche in traduzione italiana.

AUTORI

A) Orazio (Meta viarum vol. 2): Satire II, 6, 77-117 (brano T2.4);

Odi I, 9 (brano T4.3); “ I, 11 (brano T4.4); “ I, 7 (brano T4.2); “ I, 37 (brano T3.4); “ I, 38 (brano T4.6); “ II, 10 (pag. 292); “ III, 30 (brano T3.6); Epistole I, 4 (brano T6.1).

B) Petronio, Satyricon 37 (Fortunata, moglie di Trimalchione, brano T2.3); “ 41, 6-12 (Dionisismo e ubriachezza, T2.4); “ 51 (La novella del vetro infrangibile, p. 198).

C) Seneca, De otio 6, 4-5 (La coscienza del saggio, brano T2.2);

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De brevitate vitae 1 (Vita satis longa, brano T4.2); De ira III, 36 (L’esame di coscienza, p. 135); Epistulae ad Lucilium 1, 1 (Recuperare il senso del tempo, brano T4.3); “ “ 7, 1-3; 6-8 (Il saggio rifugga dal mescolarsi alla folla, brano T3.1); “ “ 47, 1-4 (Gli schiavi appartengono anch’essi all’umanità, brano T3.2); “ “ 47, 5-9 (Condizione degli schiavi, brano T3.3).

D) Quintiliano, Institutio oratoria 1,2,18 – 22 (La scuola è meglio dell’educazione domestica, brano T2.2 parr. 18-22); “ “ 12, 1, 1-3 (L’oratore secondo l’ideale catoniano, brano T2.7). E) Plinio il Giovane, Epistulae 7, 22 (brano T2.3). F) Tacito, Agricola 30 (Il discorso di Calgaco, brano T2.5); Annales 15, 38-39 (L’incendio di Roma, brano T3.6); “ 15, 44 (La persecuzione contro i cristiani, brano T3.8). Roma 15 maggio 2018 L’insegnante Marta Turilli

PROGRAMMA DI GRECO Classe V sez. C classico

Anno scolastico 2017 – 2018 Insegnante: Marta Turilli

Lo svolgimento del programma è stato così organizzato: LINGUA: un’ora a settimana di traduzione di brani d’autore, per rafforzare le conoscenze linguistiche e il metodo di analisi del testo; attività intensificata nel II quadrimestre in vista della prova d’esame (traduzione guidata in classe, con ripasso della sintassi; correzione e analisi di brani assegnati agli studenti); STORIA DELLA LETTERATURA: un’ora a settimana, con selezione di brani in traduzione italiana (ANTOLOGIA), alcuni dei quali letti e commentati in classe, altri affidati agli studenti; AUTORI: un’ora a settimana, con traduzione, analisi e commento interamente svolti in classe.

LINGUA Testo in adozione: Anna Maria Giannetto – Marina Gisiano, Μελτέμι, Zanichelli 1) Analisi e traduzione di brani di versione tratti dai seguenti autori: Tucidide - Senofonte – Lisia – Isocrate – Platone - Demostene - Diodoro Siculo – Plutarco – Anonimo del Sublime - Arriano – Appiano – Luciano

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2) Puntualizzazione delle regole linguistiche presenti nei brani dei classici affrontati (Euripide – Tucidide - Platone - Epicuro)

STORIA DELLA LETTERATURA Testo in adozione: Rossi-Gallici-Pasquariello-Porcelli-Vallarino, Eργα Μουσέων voll. 2 - 3, Paravia ►La storiografia come scienza: Tucidide; la biografia; le Storie; il metodo storiografico; la concezione della vita e della storia; la posizione politica; lingua e stile. ANTOLOGIA: Storie I, 2-11 passim (brano t2); “ I, 20-21, 1 (brano t3); “ I, 21, 2-22 (brano t4, p. 547); “ I, 23 (brano t5); “ II, 38-41 (brano t8); “ V, 89-111 (brano t11). ►L’Ellenismo: Gustav Droysen e la nozione di “ellenismo”; la crisi della πóλις e la formazione dei regni ellenistici; i nuovi centri del sapere; il ruolo dell’intellettuale; la centralità del libro; una concezione moderna della letteratura.

► Il teatro di Menandro: la commedia “nuova”. Menandro: la biografia; le commedie superstiti; la tecnica drammatica: i soggetti e gli intrecci; i personaggi; il messaggio morale; lingua e stile. ANTOLOGIA: Bisbetico, 1-49 (Il prologo di Pan, brano t1); “ 81-188 (Il bisbetico in azione, brano t2); “ 620-690 (Una disavventura provvidenziale, brano t3); “ 702-747 (La “conversione” di Cnemone, brano t4); Donna di Samo 324-356 (Padre e figlio, brano t6); Fanciulla tosata 254-275 (pp. 183-4).

► La poesia “alessandrina”

A) Callimaco: vita di poeta alla corte dei Tolomei; le opere; la poetica e la polemica letteraria. ANTOLOGIA: Aitia I, fr. 1 Pfeiffer, vv. 1-38 (Al diavolo gli invidiosi, brano t1); “ IV, fr. 110 Pfeiffer, vv. 1-90 (La chioma di Berenice, brano t3); Giambi IV (Ulivo e alloro a confronto: una contesa allegorica, brano t4); epigramma 28 Pfeiffer (Per una poesia d’élite, brano t8).

B) Teocrito: gli Idilli: carmi bucolici e mimi cittadini; la poetica: varietà di forme; la campagna

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vista dalla città; il concetto di ¡συχία e la poesia rasserenatrice; lingua e stile.

ANTOLOGIA: Idilli II (L’incantatrice, brano t5); “ VII 10-51 (Le Talisie, brano t4); “ VII 130- 157 (Le Talisie, pp. 326-7); “ XV, 1-99; 145-149 (Le Siracusane, brano t6).

C) Apollonio Rodio: la vita; le Argonautiche; il rapporto con Callimaco; un’epica nuova; le tecniche narrative; i personaggi; lingua e stile; un modello per il futuro.

ANTOLOGIA: Argonautiche I, 1172-1272 (La scomparsa di Ila, brano t3); “ III, 442-471 (L’innamoramento, brano t6); “ III, 616-655 (Un sogno rivelatore, brano t7); “ III, 744-824 (La notte di Medea, brano t8); “ III, 948-1020 (Giasone e Medea, brano t9).

D) L’epigramma ellenistico: l’Antologia Palatina; cenni alle “scuole” ellenistiche; Asclepiade di Samo.

ANTOLOGIA: Asclepiade di Samo, epigrammi dall’Antologia Palatina: V, 64 (brano t14), V, 145 (brano t19), V, 189 (brano t18), XII 46 (p. 407), XII, 50 (brano t17).

►I nuovi percorsi della storiografia

A) Le tendenze storiografiche di età ellenistica. Gli storici di Alessandro.

B) Contesto storico e culturale ai tempi della “repubblica imperiale” romana.

Polibio: la vita; le Storie; la storia universale; il metodo storiografico; la ripresa di Tucidide e le polemiche con Filarco e con Timeo; la teoria costituzionale; lo stile.

ANTOLOGIA: Storie, I, 1 (Premesse metodologiche per una storia universale,

brano t1, p. 497); “ VI, 4, 7-13 (L’evoluzione ciclica delle costituzioni, brano t3); “ VI, 11, 11-14, 12 (La costituzione di Roma, brano t6);

Antologia di critica storica, pp. 509-11.

C) L’età imperiale: mondo romano e mondo greco verso l’integrazione. Il genere

biografico. Plutarco: Vite parallele e Moralia.

ANTOLOGIA: Vite parallele: Vita di Alessandro, 1 (brano t1); Moralia: Il tramonto degli oracoli 17 (brano t12); “ Del mangiar carne I, 4 (brano t13).

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►Scuole di retorica e polemiche sullo stile: asianesimo e atticismo; apollodorei e teodorei; l’Anonimo Sul sublime.

ANTOLOGIA: Sul sublime 8, 1-2, 4; 9, 1-2 (Vibrazioni dell’anima tra natura e arte, brano

t1);

“ 32, 7-8; 33 (Grandezza imperfetta e mediocrità impeccabile,

brano t4).

►La Seconda Sofistica. Luciano di Samosata.

ANTOLOGIA: Storia vera I, 1-4 (Bugie, nient’altro che bugie, brano t4, pp. 742-3); “ “ I, 30-32 (Nel ventre della balena, brano t6); Dialoghi dei morti 2 (Poveri morti!, brano t7); Nigrino, 19-25 (Roma, “palestra di virtù”, brano t8).

►Il romanzo: definizione e origine; il pubblico dei romanzi; i romanzi d’amore: caratteristiche generali e cenni agli autori.

AUTORI

Testo in adozione: Euripide, Ippolito, edizione a scelta.

A) Euripide: lettura integrale, in traduzione italiana, dell’Ippolito. Ripasso di tutto Euripide (Rossi-Gallici-Porcelli-Vallarino, Eργα Μουσέων vol. 2, unità 9).

Lettura in greco delle seguenti parti dell’Ippolito: prologo: vv. 1- 57 (ῥῆσις di Afrodite); “ vv. 73 – 87 (Ippolito offre una corona ad Artemide); primo episodio: vv. 373-430 (ῥῆσις di Fedra); terzo episodio: vv. 936-1008 (dall’ ¢γών tra Teseo e Ippolito). Metrica: struttura e lettura del trimetro giambico.

B) Prosa storica e filosofica (brani da Rossi-Gallici-Pasquariello-Porcelli-Vallarino,

Eργα Μουσέων voll. 2-3):

Tucidide, Storie I, 1 (Il proemio, brano t1, pp. 534-535 vol. 2). Platone, Apologia di Socrate 22e – 23c (Socrate, la sapienza dell’ignoranza, brano t7, pp. 52-54 vol. 3); “ Fedone 84d – 85b (Il mito dei cigni, brano t1, pp. 24-26 vol. 3); “ Fedro 274c – 275b; 275d – 275e (Il mito di Theuth, brano t3, pp. 33-37 vol. 3). Epicuro, Epistola a Meneceo, 131-132 (Qualche precisazione sul piacere, brano t3, pp. 444-5 vol. 3).

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Roma 15 maggio 2018

L’insegnante Marta Turilli

LICEO “BENEDETTO DA NORCIA” (Roma)

Anno Scolastico 2017/2018

PROGRAMMA DI STORIA – CLASSE III C – Insegnante: RENATO CAPUTO

Unità I. Il primo Novecento: 12 h e 30’

1. LA PRIMA GUERRA MONDIALE (5 h e 30’):

Le cause della prima guerra mondiale; gli schieramenti contrapposti; le fasi iniziali della guerra; dalla guerra di movimento alla guerra di trincea; interventismo e neutralismo in Italia; la conclusione della prima guerra mondiale; i trattati di pace e il nuovo assetto mondiale.

2. DALLA RIVOLUZIONE Di FEBBRAIO ALL’“ETÀ DI STALIN” (5 h e 30’): Le cause della Rivoluzione russa; la Rivoluzione di Febbraio; le Tesi d’Aprile di Lenin; la Rivoluzione

d’Ottobre; la Pace di Brest-Litovsk; la guerra civile e la Terza Internazionale; il comunismo di guerra e la

NEP; la costruzione del socialismo in un solo paese: l’industrializzazione e la collettivizzazione delle

campagne; l’età di Stalin.

3. MOVIMENTI DI EMANCIPAZIONE DEI POPOLI COLONIALI FRA LE DUE

GUERRE: (1 h E 30’)

Cina e India.

Unità II. Dal primo dopo guerra alla seconda guerra mondiale: 15 h

1. DOPOGUERRA e REPUBBLICA DI WEIMAR (2 h e 30’):

La Repubblica di Weimar e la sua crisi; i fondamenti ideologici del nazionalsocialismo.

2. L’ITALIA DAL DOPOGUERRA AL FASCISMO (3 h):

Problemi economici e sociali dell’Italia post-bellica; la crisi dello Stato liberale; il biennio rosso e

l’occupazione delle fabbriche; la sconfitta del movimento operaio e la controffensiva fascista; l’avvento del

fascismo; le istituzioni dello stato fascista in Italia; il Concordato con la Chiesa.

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3. LA GRANDE CRISI ECONOMICA DEL 1929 E LE SUE CONSEGUENZE: (2 h e 30’)

La crisi del 1929; tentativi di uscire dalla crisi: protezionismo e autarchia; gli Usa dal dopoguerra al New

Deal; la Francia dal dopoguerra al Fronte popolare.

4. L’AVVENTO IN GERMANIA DEL NAZIONALSOCIALISMO: (2 h)

L’eliminazione delle opposizioni e la conquista del potere; il regime totalitario nazionalsocialista.

5. IL FASCISMO FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE (1 h e 30’):

La guerra di Etiopia; la guerra civile spagnola.

6. LA SECONDA GUERRA MONDIALE (3 h e 30’) L’invasione della Polonia e della Francia; l’intervento dell’Italia; la guerra d’Inghilterra; la guerra

della Germania e dei suoi alleati contro l’U.R.S.S.; l’intervento in guerra degli U.S.A; la svolta del

1942-1943; la caduta del fascismo in Italia; la resistenza; la vittoria degli alleati.

Unità III. Dal secondo dopo guerra agli anni sessanta: 16 h

1. IL SECONDO DOPOGUERRA: DIVISIONE DEL MONDO E GUERRA FREDDA: (4 h e

30’):

L’Onu; il nuovo assetto geo-politico mondiale; il piano Marshall; le democrazie popolari; il dopoguerra

nell’Europa occidentale; la «guerra fredda»; l’Italia dal 1945 al 1948; il sopravvento del moderatismo; la

nascita della Cina socialista.

2. GLI ANNI CINQUANTA NEL MONDO OCCIDENTALE E NEL MONDO ORIENTALE: (4 h

e 30’):

Gli Usa di Truman ed Eisenhower; i primi passi dell’integrazione dell’Europa centro-occidentale; le forze

conservatrici al potere in Europa e in Giappone; l’Italia negli anni del “centrismo”; la destalinizzazione e la

rivolta in Ungheria (1956); lo sviluppo economico sovietico; Kruscev al potere.

3. COESISTENZA PACIFICA, DECOLONIZZAZIONE E TERZO MONDO. DAL SECONDO

DOPOGUERRA AGLI ANNI CINQUANTA (2 h e 30’):

U.s.a. e U.r.s.s. dalla guerra fredda alla difficile coesistenza; la fine del colonialismo franco-britannico; il

conflitto arabo-israeliano; decolonizzazione e Terzo mondo; la politica estera cinese: dall’amicizia con

l’U.r.s.s. alla crisi dei rapporti sino-sovietici.

4. GLI ANNI SESSANTA NEL MONDO OCCIDENTALE E NEL MONDO ORIENTALE: (4 h e

30’)

Gli Stati Uniti da Kennedy a Nixon; la rivoluzione cubana; l’Europa occidentale negli anni Sessanta; l’Italia

dal “centro-sinistra” all’“autunno caldo”; l’Urss da Kruscev a Breznev; la “primavera cecoslovacca” e la

repressione sovietica; l’inasprimento del conflitto sino-sovietico; la rivoluzione culturale in Cina.

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Unità IV. Dagli anni settanta ai nostri giorni: 15 h

1. IL TERZO MONDO (2 h):

L’India nel dopoguerra; la liberazione dell’Africa dal colonialismo; l’America latina dal populismo alle

dittature militari; la guerra del Vietnam.

2. DAGLI ANNI SETTANTTA AI NOSTRI GIORNI (9 h):

Gli Usa dall’omicidio dei Kennedy al Sessantotto; la Cina dopo la rivoluzione culturale; la crisi petrolifera

del 1973; gli anni ottanta; gli anni novanta; gli Stati Uniti d’America sola grande potenza mondiale; i nuovi

termini della questione arabo-israeliana; i nuovi conflitti internazionali dopo la fine della guerra fredda; il

mondo alle soglie del terzo millennio; il radicalismo islamico; la casa comune europea.

3. LA STORIA D’ITALIA DAGLI ANNI SETTANTA AI GIORNI NOSTRI (4 h):

Il rinnovamento della società italiana; la strategia della tensione; il terrorismo; la crisi economica; scandali e

questione morale; l’Italia negli anni novanta; il primo decennio del ventunesimo secolo.

Ore annuali: 99; le ore effettivamente impiegate per lo svolgimento sono indicate a fianco di

ciascun argomento del programma.

Libro di testo: Desideri Antonio - Themelly Mario; Storia e storiografia nuovissima edizione;

volume 3; G. D'Anna Casa Editrice.

Roma, 15/5/2018

LICEO "BENEDETTO DA NORCIA" (Roma)

Anno Scolastico 2017/18

PROGRAMMA DI FILOSOFIA – CLASSE III C – Insegnante: RENATO CAPUTO

Unità I. Marx: 13 h:

Vita e opere; gli scritti giovanili (con particolare attenzione all’analisi del lavoro alienato ed estraniato nei

Manoscritti economico-filosofici del 1844 e alla concezione materialistica della storia: struttura e

sovrastruttura ne L’ideologia tedesca); il Manifesto del partito comunista; Il capitale: con particolare

attenzione all’analisi della merce e alla teoria del plusvalore; rivoluzione, socialismo e comunismo.

Unità. II Da Schopenhauer a Nietzsche: 11 h 30’

1. A. SCHOPENHAUER (2 h e 30’ m):

La critica alla filosofia hegeliana; il mondo è una mia rappresentazione; il mondo è la mia volontà; il

pessimismo cosmico; le vie di liberazione dal dolore di vivere: l’arte, l’etica della pietà e l’ascesi

2. S. KIERKEGAARD (2 h):

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O questo o quello (aut-aut); gli stadi dell’esistenza; il seduttore: di desiderio in desiderio; l’amore coniugale

come simbolo della vita etica; il singolo davanti a Dio: paradosso e scandalo della religione cristiana

3. IL POSITIVISMO (2 h):

Aspetti generali e caratteristiche del positivismo; A. Comte: sociologia e tecnocrazia; H. Spencer e

l’applicazione dell’evoluzionismo alle scienze sociali

4. F. NIETZSCHE (5 h):

La nascita della tragedia dallo spirito della musica ovvero grecità e pessimismo: apollineo e dionisiaco; la

morte di Dio e l’avvento del superuomo; la morale dei signori e la morale degli schiavi; la volontà di

potenza; la critica della democrazia; il nichilismo e la trasvalutazione dei valori

Unità III. Gli sviluppi del marxismo, dell’idealismo e lo spiritualismo: 12 h e 15’

1. IL MARXISMO DA ENGELS A LENIN (4 h):

F. Engels; il marxismo della Seconda Internazionale: dalla teoria del crollo al dibattito sul revisionismo;

Antonio Labriola e le origini del marxismo italiano; il marxismo di Lenin.

2. LA FILOSOFIA ITALIANA DELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO: (6 h e 30’ m)

B. Croce: il confronto con Hegel; forme e gradi dello spirito; la filosofia come storicità; la filosofia pratica:

economia ed etica [2 h e 30’ m];

G. Gentile: la riforma della dialettica hegeliana; la pedagogia e la riforma della scuola; idealismo e

totalitarismo [2 h];

A. Gramsci: i Quaderni del carcere; la rivoluzione in occidente: egemonia e guerra di posizione; la funzione

degli intellettuali [2 h].

3. LO SPIRITUALISMO FRANCESE: BERGSON (1 h e 45’ m):

Il contesto storico-culturale; Bergson: tempo e memoria; lo slancio vitale; società, morale e religione.

Unità IV. La psicoanalisi e l’esistenzialismo 11 h e 30’:

1. S. FREUD (4 h):

L’Interpretazione dei sogni; la teoria topica dell’apparato psichico (conscio, inconscio e preconscio);

psicopatologia della vita quotidiana e lapsus; il principio del piacere e il principio di morte; la teoria

strutturale dell’apparato psichico (Es, Io e super-Io).

2. L’ESISTENZIALISMO (7 h e 30’ m):

2.1 M. Heidegger [5 h]:

Vita e posizioni storico-politiche; Heidegger e la fenomenologia; Essere e tempo; il secondo Heidegger; la

questione della tecnica; linguaggio e arte.

2.2 J. P. Sartre [2 h e 30’ m]:

Esistenzialismo e umanesimo; la difficile sintesi fra marxismo ed esistenzialismo.

Unità V Sviluppi della filosofia politica contemporanea 13 h e 15’:

1. Il marxismo occidentale (4 h):

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1.1 La parabola della filosofia di G. Lukács dalla coscienza di classe all’ontologia dell’essere sociale [2 h e

30’]; 1.2 Utopia e speranza: il marxismo di E. Bloch [1 h e 30’ m];

2. La Scuola di Francoforte (3 h):

2.1 M. Horkheimer e la Dialettica dell’illuminismo; 2.2 T. W. Adorno: Dalla Dialettica negativa alla critica

dell’industria culturale; 2.3 H. Marcuse: Eros e civiltà; L’uomo a una dimensione.

3. Il pensiero liberale del novecento (4 h e 30’ m):

H. Arendt e la riflessione sul totalitarismo: [2 h]; il neocontrattualismo di J. Rawls: [1 h]; il liberalismo

individualistico di R. Nozick e F. A. von Hayek [1 h e 30’]

4. Il pensiero conservatore e reazionario contemporaneo (1 h e 45’):

Il comunitarismo di A. MacIntyre [45’]; La filosofia politica di C. Schmitt: [1 h].

Libro di testo: Nicola Abbagnano - Giovanni Fornero; Ricerca del pensiero, Paravia

Ore annuali: 99; le ore effettivamente impegnate per lo svolgimento sono indicate a fianco di

ciascun argomento del programma.

Roma, 15/5/2018

PROGRAMMA DI INGLESE

Classe 5 C Classico Liceo Benedetto da Norcia A.S. 2017-2018

Prof. GUAIA

Il programma è stato svolto con qualche rallentamento rispetto a quanto previsto, a causa del maggior

tempo richiesto da questa classe per poter effettivamente ed efficacemente svolgere il lavoro assegnato e

preparato in classe. Gli argomenti sono stati trattati approfonditamente, sia con lezioni frontali, che tramite

discussioni di classe e presentazioni di gruppo. Mi sono avvalsa dell'ausilio del valido libro di testo The

Prose and The Passion e di altro materiale da me fornito. I ragazzi hanno svolto varie simulazioni dei quesiti

tipici di terza prova, con modalità a risposta aperta (8/10 righe), sempre con l’ausilio del dizionario bilingue.

The Romantic Period and its main themes:

The sublime

Nature

The Complementary Opposites

Memory and Imagination

The role of the artist

The double

Time

The Child

The development into Decadentism

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Autori e opere:

Poetry

W. Blake from Songs of Innocence and of Experience: the Lamb, the Tyger

W. Wordsworth The Daffodils

P.B. Shelley Ode to the West Wind

J. Keats Ode on a Grecian Urn

The 19th

century novel

The Gothic novel and its main features and themes

The Realistic novel and its main features and themes

C. Dickens from Oliver Twist

E. Bronte from Wuthering Heights

C. Bronte from Jane Eyre

M.Shelley from Frankenstein

The Victorian comedy

Oscar Wilde from The Importance of being Earnest

The Novel at the turn of the Century and around the First World War:

Aestheticism and Decadentism

O. Wilde from The Picture of Dorian Gray

Modernism

J. Joyce from The Dubliners Eveline

The Post War Experience

G. Orwell from 1984

American Literature

Reading and analysis of one of E. A. Poe’s “Tales of Mystery and Imagination”

Reading and analysis of several poems by Emily Dickinson, with individual presentation of a written or

multimedia product.

Complete reading and analysis of Tennessee Williams’s play “ The Glass Menagerie”

CLIL

Natural Beauty: a parallel between romantic landscape painting and romantic poetry. Lavori individuali

consegnati alla commissione.

Roma, 6 Maggio 2018

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Liceo Classico Statale

“Benedetto Da Norcia”

Anno scolastico 2017-2018

Programma svolto

del prof. PATRONE Massimo

Insegnante di MATEMATICA

della classe V Liceo Classico sez. C

Le Funzioni

Classificazione di una funzione. Dominio, simmetrie, intersezioni con gli assi, segno di una funzione, preparazione del piano cartesiano.

Il Concetto di Limite

Il concetto intuitivo di limite. Forme determinate. Forme indeterminate non esponenziali. Discontinuità di una funzione e loro classificazione. Ricerca degli asintoti di una funzione: asintoti verticali, orizzontali e obliqui. Grafico probabile di una funzione. Funzioni continue. Funzioni definite a tratti.

Le derivate

Definizione di derivata e suo significato geometrico. Derivate di funzioni elementari: derivata di una potenza della variabile, derivata della funzione esponenziale, derivata della funzione logaritmica. Regole di derivazione: derivata di una combinazione lineare di funzioni, di un prodotto di funzioni, di un rapporto di funzioni. Derivata di una funzione composta. Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un suo punto. Il problema della “non derivabilità”: punti angolosi, cuspidi, flessi a tangente verticale. Punti stazionari di una funzione. Segno della derivata: studio della monotonia di una funzione, ricerca degli estremi relativi stazionari, massimo e minimo assoluti di una funzione. Segno della derivata seconda: studio della concavità di una funzione, ricerca dei punti di flesso e loro classificazione.

Il Professore

45

Liceo Classico Statale

“Benedetto Da Norcia”

Anno scolastico 2017-2018

Programma svolto

del prof. PATRONE Massimo

Insegnante di FISICA

della classe V Liceo Classico sez. C

Elettricità

Cariche Elettriche. Legge di Coulomb e Confronto con la Legge di Gravitazione Universale di Newton. Concetto di Campo e Descrizione di alcuni tipi di Campo Elettrico. Differenza di Potenziale Elettrico e relazione tra Campo Elettrico e Differenza di Potenziale. Il Flusso del Campo Elettrico e il Teorema di Gauss. Condensatori, Capacità di un Condensatore, Condensatore Piano. La Corrente Elettrica: Definizione e Proprietà. La Prima Legge di Ohm. La Seconda Legge di Ohm. Resistività e Temperatura. La Potenza Elettrica, la Potenza nei Conduttori Ohmici, Strumenti di Misura delle Grandezze Elettriche. L’Effetto Termico della Corrente: Effetto Joule e sue Applicazioni. Circuiti Elettrici in Serie. Circuiti Elettrici in Parallelo. La Resistenza Interna

Magnetismo

Fenomeni Magnetici e Descrizione di Alcuni Tipi di Campi Magnetici. Calcolo del Campo Magnetico in Alcuni Casi Particolari. Il Campo Magnetico nella Materia. Forze sui Conduttori Percorsi da Corrente: Moto Rotatorio di una Spira Rettangolare percorsa da corrente e immersa in un Campo Magnetico Costante. Interazione tra Correnti: Legge di Ampère. La Forza di Lorentz e la Regola della Mano Destra. Il Flusso del Vettore Campo Magnetico. L’Induzione e la Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Induttanza e Autoinduzione. Il Campo Elettromagnetico: Descrizione e Definizione di Onda Elettromagnetica. Proprietà delle Onde Elettromagnetiche. Lo Spettro Elettromagnetico.

Il Professore

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Liceo Classico “Benedetto da Norcia” - A.S. 2017/2018

Classe V C Liceo Classico Prof. Claudio Santini

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE

I FENOMENI SISMICI

I FENOMENI VULCANICI

LA TETTONICA DELLE PLACCHE: UN MODELLO GLOBALE

La struttura interna della Terra Crosta, mantello e nucleo

L’energia interna della Terra Il flusso di calore. La temperatura interna della terra.

Il campo magnetico terrestre La “geodinamo”. Il paleomagnetismo. Anomalie magnetiche.

La struttura della crosta Crosta oceanica e crosta continentale. L’isostasia.

L’espansione dei fondi oceanici La deriva dei continenti. La teoria di Wegener e le relative prove.

Le dorsali oceaniche. Le fosse abissali. Espansione e subduzione.

LA TETTONICA DELLE PLACCHE

Le placche litosferiche Margini costruttivi, distruttivi, conservativi

L’orogenesi crosta oceanica in subduzione sotto un margine continentale

collisione continentale

crosta oceanica sotto crosta oceanica

Il ciclo di Wilson

La verifica del modello

Vulcani: ai margini delle placche o all’interno delle placche.

Terremoti: ai margini delle placche o all’interno dei continenti.

I moti convettivi e punti caldi

CHIMICA ORGANICA La chimica del carbonio

Ibridazione del carbonio

gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani.

gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini.

gli isomeri: l’isomeria di struttura, di posizione, di gruppo funzionale e la stereoisomeria

(isomeri ottici e geometrici).

Principali gruppi funzionali.

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LE BIOMOLECOLE

I carboidrati i monosaccaridi.

i disaccaridi.

i polisaccaridi: amido, glicogeno, cellulosa e loro relative differenze strutturali.

I lipidi i trigliceridi e i fosfolipidi.

gli steroidi.

Amminoacidi, peptidi e proteine La struttura delle proteine (primaria, secondaria, terziaria e quaternaria) e la loro relativa

attività biologica.

Gli enzimi quali catalizzatori biologici.

Acidi nucleici: struttura e funzione struttura del nucleotide.

analogie e differenze tra DNA e RNA.

duplicazione del DNA.

il codice genetico.

la sintesi proteica.

LE TRASFORMAZIONI CHIMICHE NELLA CELLULA

Correlazione tra anabolismo e catabolismo.

Le vie metaboliche: convergenti, cicliche, divergenti.

L’ATP : la principale fonte energetica per le reazioni metaboliche.

I coenzimi NAD+

e FAD quali trasportatori di elettroni nel metabolismo glucidico.

Il metabolismo dei carboidrati Visione d’insieme e conoscenza degli aspetti essenziali del metabolismo del glucosio.

IL MONDO DELLE BIOTECNOLOGIE

Biotecnologie classiche e nuove biotecnologie

La tecnologia del DNA ricombinante:

Tagliare il DNA con gli enzimi di restrizione, elettroforesi su gel per separare molecole di

DNA, incollare il DNA, individuare sequenze specifiche di basi, copiare e amplificare il DNA

con la PCR.

Il clonaggio e la clonazione: Il clonaggio del DNA e relativi vettori (plasmidi), biblioteche di DNA.

Clonare organismi complessi

LE APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE Esempi di applicazioni delle biotecnologie in campo medico, agrario, ambientale

Testi usati:

” Dal carbonio agli OGM. Biochimica e biotecnologie con tettonica delle placche”.

Autori: Valitutti, Palmieri e Parotto Editore: Zanichelli

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PROGRAMMA di STORIA DELL'ARTE del QUINTO classico sezione C dell’Anno Scolastico 2017/18

DAL NEOCLASSICISMO AL ROMANTICISMO. - Il Neoclassicismo: contesto storico e principi estetici. L'estetica del “bello”. Importanza della scoperta archeologica delle città vesuviane. Rapporti con l'Illuminismo. Importanza della linea come fondamento dello stile accademico. Il teorico del neoclassicismo: Johann Joachim Winckelmann. Personalità esemplari: David e Canova. Analisi: "Il giuramento degli Orazi", "La morte di Marat", "Napoleone valica il Gran San Bernardo" e “Ritratto di Madame Recamier” (David); "Teseo sul Minotauro", "Amore e Psiche", "Ritratto di Paolina Bonaparte come Venere Vincitrice", “Le grazie” (Canova). - Il Pre-Romanticismo in Europa: Fussli, Goya, Piranesi. L'estetica del “brutto”. La pittura dell'immaginario. Analisi: “La disperazione dell'artista davanti alla grandezza delle rovine antiche”, “Il giuramento dei tre confederati sul Rutli” e “L'incubo” (Fussli); “Il sonno della ragione genera mostri”, “Ritratto della famiglia di Carlo IV” e “Maja desnuda“, “3 maggio 1808” e “Saturno che divora i suoi figli” (Goya); "Veduta del Tempio detto della Concordia" (Piranesi). - Il Romanticismo: contesto storico; principi estetici; personalità esemplari (Turner, Friedrich, Delacroix, Gericault, Hayez e Ingres); temi fondamentali (paesaggio, storia, esotismo). La pittura di paesaggio: il concetto di "sublime" (Turner e Friedrich) e il concetto di “pittoresco” (Constable). Lettura da Kenneth Clark: il concetto di “paesaggio naturale”. Per quanto riguarda Turner e Constable si vedano anche i materiali forniti dal docente e reperibili in Internet (https://drive.google.com/file/d/18WZpNmpGXqYdfyoq4sEF7a_fIqHz5Pq1/view?usp=sharing; https://drive.google.com/file/d/1XDgtxXg0bbluGp346VgIGpw-aKz9qTRE/view?usp=sharing). La pittura di storia fra cronaca e nuove esigenze espressive (Delacroix, Gericault e Hayez). Analisi: "Un gelido mattino"; "Il passo del San Gottardo"; "Il ponte del Diavolo al San Gottardo"; "Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi", "Tempesta di neve. Battello a vapore al largo di Harbour’s Mouth", "Pioggia, vapore e velocità" "Incendio alla camera dei Lords" (Turner); "Abbazia nel querceto", "Monaco in riva al mare" e "Viandante sul mare di nebbia" (Friedrich); “Il mulino di Flatford” e "Il carro da fieno" (Constable); “Il massacro di Scio” e "La libertà che guida il popolo" (Delacroix); "La zattera della Medusa" e “Alienata con monomania dell'invidia” (Gericault); "I Vespri siciliani" e "Il bacio" (Hayez). Peculiarità della pittura di storia di Francesco Hayez: fra medievalismo e Risorgimento. Persistenza dello stile accademico nella pittura di Friedrich, Ingres e Hayez. Il “colore locale” in Constable. Importanza del colore in Delacroix. REALISMO, IMPRESSIONISMO, NEOIMPRESSIONISMO. - I pittori della Scuola di Barbizon. Rapporti con la pittura di Constable. Importanza di Constable per la nascita della pittura di paesaggio in Francia. Analisi: “Tramonto sull'Oise“ (Daubigny). - L'affermazione del realismo sociale in Francia: Courbet, Millet e Daumier. Arte e trasformazioni sociali a metà dell'Ottocento: la pittura come “impegno”. Analisi: "Gli spaccapietre" e “L'atelier del pittore” (Courbet); “Le spigolatrici” (Millet) e “Il vagone di terza classe”(Daumier). - La pittura di Edouard Manet: tradizione e rivoluzione. L'oltraggio della tecnica e lo scandalo del nudo. Analisi: "La colazione sull'erba", "Olympia", “Ritratto di Emile Zola” e "Il bar delle Folies-Bergères" (Manet). - L'Impressionismo: l'antiaccademismo; l'esclusione dal Salon; la mostra del 1874; il gruppo e le individualità; i rapporti con il realismo e con la fotografia; il concetto di "impressione"; il concetto di realismo percettivo; la pittura "en plein air"; l'importanza del colore. Personalità esemplari: Monet, Renoir e Degas. Analisi: “La Grenouillère”, "Ballo al Moulin de la Galette", "La colazione dei canottieri" e “Ombrelli” (Renoir); “La Grenouillère”, "Impression: sole che sorge", la serie della cattedrale di Rouen, la serie delle ninfee (Monet); "La lezione di danza" e "L'assenzio" (Degas). - Seurat e il Neoimpressionismo. Il termine “puntinismo”: differenze con il termine “divisionismo”. Rapporti con l'impressionismo. Accenni ai rapporti con la ricerca scientifica dell'epoca in ambito ottico (Chevreul e Rood) e con la filosofia del positivismo. Analisi: "Un bagno ad Asnieres" e "Una domenica pomeriggio alll'isola della Grande-Jatte" (Seurat).

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DAL REALISMO AL SIMBOLISMO E ALL'ESPRESSIONISMO. - La confraternita dei Preraffaelliti: i protagonisti (Rossetti e Millais); un'arte sospesa tra realismo e simbolismo; il primitivismo e la polemica contro la società industriale. Il simbolismo dei fiori. Analisi: “Ecce Ancilla Domini” (Rossetti) e “Ofelia” (Millais). - Il Simbolismo in Francia: contro il Realismo e contro il Positivismo. Il manifesto di Moreas. Contrapposizione rispetto all'Impressionismo: visione interiore vs. realismo percettivo. Il concetto di “simbolo”. Analisi: “L'apparizione” (Moreau), “Occhi chiusi” (Redon) e “L'isola dei morti” (Bocklin). - Paul Gauguin: primitivismo, esotismo, simbolismo. Analisi opera: “Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?". - Vincent Van Gogh: dal realismo all'espressionismo. Cenni biografici; rapporto con i pittori realisti della generazione precedente (in particolare Millet); rapporto con Paul Gauguin. Analisi opere: "I mangiatori di patate", “Ritratto I”, "I girasoli" e "Campo di grano con volo di corvi". - Edvard Munch: tra simbolismo ed espressionismo. l Il concetto di “espressione” contrapposto al concetto di "impressione". L'angoscia esistenziale. Analisi: "Malinconia", "L'urlo" e “Il bacio” (Munch). - Le Secessioni: geografia e cronologia; concetto di "secessione". Il concetto di “arte totale”. La pittura di Gustav Klimt: dal periodo aureo all'espressionismo. Analisi: “Il fregio di Beethoveen”, "Il bacio", "Giuditta I" e “Giuditta II” (Klimt). LE AVANGUARDIE STORICHE. - Il concetto di “avanguardia” (implicazioni estetiche, sociali e politiche). Contesto culturale. Cronologia, geografia, principali protagonisti, novità espressive e tecniche dei singoli movimenti (Espressionismo, Cubismo, Futurismo, Astrattismo, Dadaismo e Surrealismo). - L'Espressionismo: introduzione; caratteri stilistici (colore non naturalistico e deformazione delle figure). Matisse e l'espressionismo francese (Fauves). Analisi: "La stanza rossa" e "La danza"(Matisse). Kirchner e l'espressionismo tedesco (Die Brucke): il gruppo; il manifesto; i principi estetici e ideali sociali e politici (la contestazione sociale); analisi opere: "Marcella" e "Postdamer Platz" (Kirchner). - Da Paul Cezanne al Cubismo: accenni all'arte e alle opere di Cezanne (la pittura come ricerca dell'essenza della realtà; la forma come geometria); Picasso prima e dopo il Cubismo (periodo rosa e periodo blu; scoperta dell'arte primitiva; cubismo; ritorno all'ordine, Guernica). Differenza tra cubismo analitico e cubismo sintetico; la tecnica del "collage". Analisi opere: "Poveri in riva al mare", "I saltimbanchi", "Les demoiselles d'Avignon", "Ritratto di Ambroise Voillard", "Natura morta con sedia impagliata", “Due donne che corrono sulla spiaggia”, "Guernica". - Il Futurismo: il gruppo; il manifesto del 1909; i temi (la critica al passatismo; l'esaltazione del movimento, della velocità, della macchina; la città; il lavoro). Personalità esemplare: Umberto Boccioni. Analisi: "La città che sale"; "Materia", "Forme uniche della continuità nello spazio". - L'arte astratta: astrattismo lirico-musicale (Kandinskij), astrattismo geometrico (Mondrian), suprematismo (Malevic). Analisi: "Primo acquerello astratto", 1910 (Kandinskij); la serie degli alberi e "Quadro I", 1921 (Mondrian); "Quadrato nero su fondo bianco" e “Quadrato bianco su fondo bianco” (Malevic). - Dadaismo e Surrealismo. L'arte dissacrante e provocatoria di Marcel Duchamp. Analisi: “”L.H.O.O.Q.” e "Fontana". La tecnica del “ready-made”. I concetti di “nichilismo” e di “iconoclastia”. Il concetto di “surrealtà”. Analisi: "Il tradimento delle immagini" (Magritte), "La persistenza della memoria" (Dali). L'influenza di Freud: il mondo del sogno e l'automatismo psichico. ORE DI LEZIONE (fino al 15 maggio 2018): 54 ORE DI LEZIONE (alla fine dell'anno scolastico): 61 TESTO: C. Gatti, G. Mezzalama, E. Parente - Arte di vedere - Ed. rossa - Vol. 3 - Dal Neoclassicismo a oggi. L'INSEGNANTE:

Prof. Salvatore D'Amico

Roma (RM), lì 15 maggio 2018

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Liceo “Benedetto da Norcia”

Anno Scolastico 2017- 2018

PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE

Il programma pratico del corrente anno scolastico, ha ripercorso quanto indicato nell’impostazione

didattica di inizio anno.

Contenuti:

Esercizi a carattere aerobico

Esercizi di mobilità articolare

Esercizi di potenziamento dei vari distretti muscolari

Esercizi con l’utilizzo di piccoli attrezzi

Esercizi di pre-atletica

Esercizi per I fondamentali individuali di calcio

Esercizi per i fondamentali individuali di pallacanestro (palleggio, passaggio, tiro)

Esercizi per fondamentali individuali e di squadra della pallavolo.

Per ciò che attiene al programma teorico sono stati trattati i seguenti argomenti:

APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

- il Cuore

- la Circolazione

- il Sangue

IL DOPING

- che cos’è il Doping

- Sostanze vietate

- Pratiche vietate

IL PRIMO SOCCORSO

o Prevenzione attiva e passiva

o Come trattare I traumi più comuni

o Emergenze e Urgenze

UNO SPORT A SCELTA

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Manuali adottati: G. Fiorini – S. Coretti – S. Bocchi

- Corpo Libero Marietti Scuola

Roma, maggio 2018

L'insegnante (Prof. Marcello Macelloni)

PROGRAMMA di RELIGIONE del QUINTO classico sezione C dell’Anno Scolastico 2017/18

Dialogo interreligioso; credenti ed atei; la vicenda di Helen Keller e l’aporia del rapporto individuo-società; Nichilismo ed individualismo quali categorie interpretative del presente. Il contributo di Galimberti e di Benedetto XVI. Dibattito sui temi trattati; da Descartes a Nietzsche; il nichilismo; Seneca ed il suo pensiero; l’etica della politica; la cena Trimalchionis; il futuro; la scuola e la classe.

Testo: Pajer, Flavio, Religione, SEI, 2007.

L’insegnante

prof. Paolo Stefano NERI

Roma, 15/05/2018

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ALLEGATO 7

Attività svolte nel triennio per alternanza scuola lavoro

CLASSE 5C classico N. ALUNNI 19

TUTOR INTERNO Marcello Macelloni

PROGETTI REALIZZATI A. S. 2015/2016

Denominazione

progetto

Partner esterno n. alunni coinvolti Tempi N. ore

1.

La Moglie perfetta

LUISS

Tutti

40

2.

Vari progetti

Università Sapienza

Tutti

30

3.

Corso sulla sicurezza

Benedetto da Norcia

Tutti

8

4.

Dislessia

AID

Tutti

3

PROGETTI REALIZZATI A. S. 2016/2017

Denominazione

progetto

Partner esterno n. alunni coinvolti Tempi N. ore

1.

NonniOnline

INFORMARE

Tutti

40

2.

Giornalismo

4 Arts

Tutti

40

3.

Formazione

specializzata

ENI

1

15

53

PROGETTI REALIZZATI A. S. 2017/2018

Denominazione

progetto

Partner esterno n. alunni coinvolti Tempi N. ore

1.

Premio David

giovani

Agiscuola

3

Da ottobre a gennaio

55

2. Prima

alfabetizzazione in

latino e greco

B. Da Norcia

5

28

3. Non sei solo

e Sport ed

Empowerment

Rimettere le ali

onlus

12

3p

4.

e Sport ed

Empowerment

Da gennaio a maggio

5. Italy reads John Cabot

University

20 Da ottobre a

dicembre

23