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I.I.S.S. “Ettore Majorana” Via L. Capuana n. 36, SCORDIA - Tel. +39/0956136790 - fax +39/095659566 E-Mail: [email protected] - Web: https://www.iissmajoranascordia.gov.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997 e del D.P.R. n. 323 23/07/1998) CLASSE QUINTA SEZ. C - SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2017/18 IL COORDINATORE DI CLASSE Prof. Massimiliano ANGELICO IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Ornella SIPALA

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - … · Massimiliano ANGELICO ... passato con la presenza di vari casati nobiliari che hanno lasciato sul territorio ... scienze motorie si è svolta

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I.I.S.S. “Ettore Majorana” Via L. Capuana n. 36, SCORDIA - Tel. +39/0956136790 - fax +39/095659566 E-Mail:

[email protected] - Web: https://www.iissmajoranascordia.gov.it

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Ai sensi dell'articolo 5 Legge n. 425 10/12/1997 e del D.P.R. n. 323 23/07/1998)

CLASSE QUINTA SEZ. C - SCIENZE UMANE

ANNO SCOLASTICO 2017/18

IL COORDINATORE DI CLASSE Prof. Massimiliano ANGELICO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Ornella SIPALA

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Sommario

Parte Prima 1 Informazioni di carattere generale p.1 1.1 Presentazione della classe p.2 Parte Seconda 2. Profilo della classe p.3 2.1 Elenco dei docenti p.3 2.2 Elenco degli alunni p.3

Parte Terza 3. Situazione di partenza della classe p.4 3.1 Risultati dello scrutinio finale nell’anno scolastico precedente p.4

Parte Quarta 4. Attivita formative p.5 4.1 Iniziative complementari e/o integrative p.5 Parte Quinta 5. Consuntivo delle attivita disciplinari p.5

5.1 Italiano p.5

5.2 Lingua e cultura latina p.8

5.3 Scienze Umane p.10

5.4 Matematica

p.15

5.5 Fisica

p.17

5.6

Lingua e letteratura inglese

p.19 5.7 Storia p.21 5.8 Filosofia

5.9 Scienze naturali p.27

5.10 Storia dell’arte p.30

5.11 Scienze motorie e sportive p.33 5.12 Religione p.36

Parte Sesta 6. Criteri di valutazione generali adottati dal Consiglio di Classe p.38 6.1 Griglia di valutazione della prova di ITALIANO p.38 6.1.1 Analisi del testo p.38 6.1.2 Tema tradizionale, articolo, saggio breve p.39 6.2 Griglia di valutazione della prova di SCIENZE UMANE p.40 6.4 Criteri di valutazione adottati dal CDC per la simulazione della TERZA PROVA p.41 6.5 Numero di verifiche sommative effettuate nell’intero anno scolastico p.42 6.6 Numero complessivo delle prove scritte secondo le tipologie previste dalla terza prova p.43 6.7 Risultati dello scrutinio finale p.44 Parte Settima 7. Alternanza scuola-lavoro 7.1. Prospetto analitico della classe

p.24

p.45

p.45

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PARTE PRIMA

1. Informazioni di carattere generale

L'Istituto scolastico secondario superiore "Ettore Majorana" con sede in Scordia nasce nell'anno scolastico 2016/17

dalla fusione del Liceo di Scordia con I'Istituto Tecnico di Militello V.C. comprendente anche il plesso di Vizzini.

Entrambi gli istituti, che hanno dato origine all'attuale struttura scolastica, presentano una consolidata tradizione:

a) Il Liceo Scientifico Ettore Majorana era presente sul territorio dal 1969, prima come sede staccata del Boggio Lera e del Galileo Galilei di Catania, poi autonomo a partire dal 1977.

b) L'istituto Tecnico Commerciale "V.E. Orlando" di Militello V.C. e di Vizzini risultavano presenti sul territorio dal 1959.

L'l.I.S.S. "E. Majorana" abbraccia un'utenza scolastica variegata proveniente dai comuni di Scordia, Militello Val di Catania, Palagonia e Ramacca, Vizzini e Castel di Judica; l'attività educativa e formativa interessa pertanto un territorio abbastanza vasto del comprensorio calatino e si confronta con una realtà sociale e culturale piuttosto articolata. La vastità dell'area territoriale di riferimento e le esigenze organizzative connesse alla presenza di alunni pendolari, impongono la necessita di offrire un'offerta formativa che guardi ai vari bisogni e che tenga conto di tutte le risorse del territorio. Il comprensorio che raccoglie l'utenza scolastica è ad economia prettamente agricola e si contraddistingue per la coltivazione intensiva degli agrumi essenzialmente localizzata nei comuni di Scordia, Palagonia e nelle zone confinanti. La morfologia del territorio di Militello e Vizzini ha consentito la coltura di più svariati prodotti agricoli: cereali, fico d'india, ulivo, vite, agrumi e altre piante da frutto. Le caratteristiche orografiche (bassa collina e ampia vallata) hanno permesso il transito di svariate civiltà già in epoca preistorica. Di tali civiltà si conservano tracce grazie ai reperti che abbondantemente costellano i nostri siti. Militello e Vizzini vantano, inoltre, un illustre recente passato con la presenza di vari casati nobiliari che hanno lasciato sul territorio varie testimonianze. Innumerevoli sono i palazzi storici e le chiese barocche presenti in questi piccoli centri. Militello negli anni novanta è stato dichiarato patrimonio dell'Unesco per il suo ricco patrimonio artistico. L'economia di questi paesi e comunque principalmente basata sull'agricoltura, anche se una parte della forza lavoro è impegnata in attività artigianali e commerciali in gran parte a conduzione familiare. In questo contesto le carenze occupazionali sono purtroppo rilevanti. La disoccupazione giovanile è alta, soprattutto nei centri dove la crisi agrumicola ha inferto un colpo durissimo all'economia del paese. In questi ultimi anni si osserva soprattutto a Militello e a Vizzini un allarmante fenomeno di emigrazione che sta diminuendo il numero degli abitanti in maniera consistente. Allo stato attuale nel plesso di Scordia risultano allocati gli indirizzi del Liceo Scientifico, Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale e Liceo Linguistico (37 classi in tutto). A Militello V.C. è presente una sezione di Tecnico ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing e una sezione di Liceo Artistico (10 classi in tutto). A Vizzini risulta allocata una sezione con cinque classi di Tecnico sempre ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing.

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1.1 Presentazione della classe

La classe V C del Liceo Scienze Umane è composta da 19 alunni, di cui 2 maschi e 17 femmine, provenienti dai comuni di Scordia, Palagonia, Ramacca, Militello. L’attuale gruppo-classe, costituitosi a partire dal terzo anno, si presenta animato da una sufficiente autonomia di giudizio, dall’attuazione di un dialogo educativo proficuo e maturo con i docenti e da una discreta dose di curiosità, riuscendo a stabilire rapporti interpersonali improntati sulla lealtà, correttezza e rispetto della persona Pur essendo consapevoli dell’onere richiesto dall’Esame di Stato, il gruppo-classe, che risulta omogeneo dal punto di vista sociale e umano, è invece eterogeneo per l’interesse e l’impegno speso nelle singole discipline, nonché per la preparazione conseguita, nel complesso discreta. Dal punto di vista della personalità alcuni alunni hanno evidenziato nel corso del triennio una certa esuberanza nella manifestazione delle proprie emozioni mentre altri appaiono abbastanza introversi. La classe, eterogenea per capacità, metodo ed impegno nello studio, ha quindi raggiunto risultati che evidenziano esiti distinti, dovuti in parte alle diverse capacita individuali e in parte alla qualità del lavoro svolto a casa non sempre continuo ed efficace. Nella classe, quindi, vengono individuate tre fasce distinte di apprendimento. Nella prima fascia vi sono quel ristretto gruppo di alunni che hanno acquisito ottime capacita di apprendimento, di rielaborazione e di analisi e risultano in possesso di un efficace e personale metodo di studio. Nella seconda fascia, invece, si trovano la maggior parte degli alunni che hanno acquisito, con impegno e partecipazione, un metodo di studio sicuro, pervenendo a un profitto finale discreto. Nella terza fascia, infine, vi è un ristretto gruppo formato da alunni, perlopiù ripetenti, che appaiono in difficolta nel seguire la programmazione delle varie discipline, a causa di scarse conoscenze e competenze acquisite negli anni precedenti, ma soprattutto a causa di scarsa volontà e disponibilità ad impegnarsi in uno studio che risulti serio e costante. Il tentativo di recupero non è stato sempre efficace da permettere di colmare i contenuti mancanti e di raggiungere risultati sufficienti. Si segnala il caso di un’alunna che alla data del 15 maggio ha effettuato un numero tale di assenze da non poter essere scrutinata. Per preparare gli alunni ad affrontare gli esami di maturità, il Consiglio di classe ha programmato, dal mese di aprile al mese di maggio, la simulazione delle varie prove d’esame:

• 1 simulazione della prima prova (italiano); • 2 simulazioni della seconda prova (scienze umane); • 2 simulazioni della terza prova, con le seguenti discipline: filosofia, storia, inglese, scienze naturali, storia

dell’arte. Per la terza prova, il Consiglio di classe ha scelto la tipologia A, ovvero 4 quesiti a trattazione sintetica (max 15 righe) su 4 diverse discipline non oggetto di altre prove d’esame. Tutto il Consiglio di Classe, a tal proposito, è stato unanime nell’adottare una strategia di lavoro idonea a stimolare l’autonomia degli alunni, ad acquisire capacita organizzative nella gestione del carico di lavoro, a consolidare l’approccio critico verso le singole discipline. Occorre sottolineare che la classe non ha potuto giovarsi della continuità didattica di tutti i docenti specie per quanto riguarda l’insegnamento delle scienze naturali. Nel corso dell’ultimo anno la classe è stata seguita da tre diversi docenti e nel corso del triennio in totale da 5 docenti. Le metodologie didattiche prevalentemente utilizzate sono state: lezioni frontali, lezioni partecipate, lavori di gruppo. Le tipologie di verifica utilizzate sono state: analisi del testo, produzione di saggi, questionari a risposta singola o a risposto multipla, colloqui frontali su uno o più argomenti. Nel corso dell’ultimo anno si è sviluppato un tema in chiave interdisciplinare sul concetto di tempo che ha coinvolto i docenti di Filosofia e Scienze Umane. Per svolgere le lezioni sono stati utilizzati i libri di testo in adozione, la visione di video e presentazioni multimediali. La lezione di scienze motorie si è svolta nella palestra coperta, per le esperienze di laboratorio sono stati utilizzati i laboratori relativi alle singole discipline tecniche. Il lavoro svolto durante I’anno scolastico è stato valutato attraverso verifiche periodiche, in itinere e sommative, singole, di gruppo e di classe. Per la valutazione sono state utilizzate le griglie

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predisposte dai singoli dipartimenti disciplinari. Gli alunni, entro la conclusione delle prove scritte, presenteranno alla Commissione le eventuali tesine o le indicazioni sul contenuto pluridisciplinare o multimediale con il quale daranno inizio al colloquio.

Giorni di lezione complessivi effettuati nell’anno scolastico 2017-2018: 183 su 204 previsti dal piano di studi

fino al 15 Maggio.

PARTE SECONDA

2. Profilo della classe

2.1 Elenco dei docenti

STABILITA CONTINUITA DOCENTE MATERIA

Massimiliano ANGELICO Filosofia e Storia Ruolo 3

Domenica BUCOLO Storia dell’arte Ruolo 1

Tiziana FISCELLA Scienze naturali Ruolo 1

Laura FOTI Scienze motorie e sportive Ruolo 1

Paolo MONACO Matematica e Fisica Ruolo 4

Caterina SARRA Scienze Umane Ruolo 1

Pietro SCUDERI Italiano Ruolo 2

Olimpia VALENTI Inglese Ruolo 5

Rocco VECCHIO Religione Ruolo 5

Riccardo VIAGRANDE Latino Ruolo 2

2.2 Elenco degli alunni Omissis

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PARTE TERZA

3. Situazione di partenza della classe

3.1 Risultati dello scrutinio finale nell’anno scolastico precedente

MATERIA

N° studenti promossi con sei

N° studenti promossi con sette

N° studenti promossi con otto

N° studenti promossi con nove

N° studenti promossi con dieci

Studenti con debito formativo

Studenti non promossi

Italiano 9 5 2 4 0

1

4

Lingua e cultura latina

1 7 6 1 5

Storia 7 7 2 4 0

Filosofia 11 4 2 3 0

Inglese 7 5 4 3 1

Matematica 11 2 3 4 0

Fisica 9 4 3 4 0

Scienze Umane

5 4 4 1 6

Scienze Naturali

11 3 2 4 0

6Storia dell’arte

4 7 4 5 0

Scienze motorie e sportive

0 5 8 7 0

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PARTE QUARTA

4. Attività formative

4.1 Iniziative complementari e/o integrative

Durante il corso dell’anno scolastico la classe non ha partecipato alle varie iniziative complementari e/o integrative all’attività formativa curriculare. È intervenuta esclusivamente alla manifestazione “Salone dello studente”, attività di orientamento universitario, organizzata nel mese di dicembre presso il centro fieristico le Ciminiere. Diversi alunni della classe hanno preso parte al viaggio d’istruzione in Spagna (Andalusia). PARTE QUINTA

5. Consuntivo delle attività disciplinari

5.1 ITALIANO DOCENTE: Prof. Pietro SCUDERI Libri di testo adottati Baldi Giusso Razzetti – Zaccaria, Attualità della letteratura vol. 3/1, Paravia Baldi Giusso Razzetti – Zaccaria, Attualità della letteratura vol. 3/2, Paravia Dante Alighieri, a cura di Tornotti G., La mente innamorata. Divina Commedia, Antologia - B. Mondadori

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. ore effettive 100 su 132 programmate.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze − Conoscere la storia letteraria e possedere informazioni generali e particolari su contesti storici culturali,

autori, opere, generi letterari in prosa e in poesia. − Conoscere il quadro generale delle varie epoche letterarie; − Conoscere le tappe fondamentali del pensiero critico e delle metodologie elaborate.

Abilità − Comprendere e analizzare testi letterari noti: collocare il testo all'interno dell'opera e/o del genere; − Analizzare il testo, individuare le sequenze narrative e/o i temi centrali e i motivi particolari, i caratteri dei

personaggi e dei luoghi rappresentati, il punto di vista del narratore o dell'io-poetico; − Condurre un’analisi retorico-stilistica e saper cogliere i rapporti significante-significato; − Formulare ipotesi attraverso una esposizione appropriata in lingua italiana pertinente e corretta; − Individuare le relazioni fra contesto-autore-genere-testo; − Saper compiere confronti e individuare percorsi tematici fra parti diverse di uno stesso testo, fra testi dello

stesso autore, fra testi di autori diversi ed eventualmente fra testi ed opere non letterarie.

Competenze − Esprimersi con pertinenza, chiarezza, coerenza e organicità sia nell’esposizione orale, sia nella produzione

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scritta, attraverso una forma fluida, corretta e appropriata del lessico; − Decodificare, capire e interpretare i testi letterari delle varie epoche; − Cogliere ed apprezzare le caratteristiche peculiari della lingua della prosa e della poesia, nei suoi aspetti

lessicali, retorici e tecnici; − Comprendere i valori e gli ideali di carattere universale e costitutivi della natura umana, cosi come sono

espressi nei testi letterari elaborati attraverso i secoli.

Metodologia

La metodologia e stata incentrata sul metodo induttivo; sulla centralità del testo, sull’uso di schemi e mappe concettuali; La lezione frontale e stata affiancata da altri metodi operativi quali la lezione dialogata e partecipata per suscitare nella classe una partecipazione consapevole.

Mezzi e strumenti di lavoro

Oltre al libro di testo sono state usate fotocopie, mappe concettuali, presentazioni in PowerPoint, file musicali e proiezione di video tramite LIM.

Strumenti di verifica e di valutazione

Le verifiche hanno tenuto conto degli obiettivi e dei contenuti svolti all’interno della classe. Esse sono state di tipo formativo, in relazione all’applicazione, all’impegno, all’attenzione, al metodo di studio che ogni allievo ha adottato durante l’azione didattica e di tipo sommativo, in funzione delle prove esibite. Accanto alle verifiche orali, particolare attenzione e stata prestata alle forme di verifica scritta attraverso frequenti composizioni, di riassunti, recensioni, saggi brevi, test strutturati /semi-strutturati, relazioni e analisi testuali di testi poetici e narrativi, per accertare il grado di padronanza della materia e della capacita di orientarsi al suo interno. Numero di verifiche sommative

n. 4 prove scritte;

n. 3 prove orali;

n. 1 prove semi-strutturate.

La valutazione del grado di apprendimento ha preso in considerazione la situazione di partenza, le conoscenze

acquisite, le competenze dimostrate, la frequenza e l’impegno.

• Per la valutazione delle verifiche orali e scritte, espressa con voto decimale, si fa riferimento alla griglie di

valutazione elaborate nell’ambito del Dipartimento di Lettere-Triennio.

• Per la valutazione delle prove semi-strutturate e stato stabilito un punteggio predeterminato per ciascun item;

il voto e scaturito dalla somma dei punti ottenuti con le risposte esatte: il punteggio ottenuto corrisponderà a

un voto decimale (da 1 a 10).

PERCORSO FORMATIVO

− L’età̀ Romantica in Europa e in Italia:

− Giacomo Leopardi: la vita, il pensiero, i rapporti con il Romanticismo, la poetica del vago e indefinito, i Canti

(L’infinito, A Silvia, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia), le Operette morali (Dialogo della Natura e

di un Islandese).

− L’età̀ post-unitaria: Positivismo e Scapigliatura.

− La II^ Riv. Industriale; La nascita della società̀ di Massa.

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− Il Naturalismo ed il Verismo

− Vita e opere di Giovanni Verga: Rosso Malpelo, La roba, La Libertà, I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo.

− L’età̀ del Decadentismo: il Simbolismo.

− L’Estetismo, L’oscurità̀ del linguaggio e le tecniche espressive.

− Giovanni Pascoli: Il “fanciullino” e poesie tratte da Myricae e I Canti di Castelvecchio.

− Gabriele D’annunzio: Il Piacere, Il progetto delle Laudi e La pioggia nel Pineto.

− Le Avanguardie: cenni su Futurismo.

− La narrativa del primo Novecento: Luigi Pirandello e Italo Svevo.

− Luigi Pirandello: Uno, Nessuno e Centomila, Il fu Mattia Pascal, Le novelle, Il teatro: Sei personaggi in cerca

d’autore.

− Italo Svevo: La coscienza di Zeno.

− La grande poesia del Novecento: Ungaretti e selezione di testi dall’Allegria e da Sentimento del tempo.

− Divina Commedia: Paradiso, con lettura, analisi e commento del Primo Canto.

Obiettivi raggiunti al termine del percorso formativo

Al termine del percorso didattico e formativo, gli studenti hanno raggiunto i seguenti obiettivi:

• Saper analizzare e contestualizzare gli autori all’interno del contesto storico di riferimento;

• Saper individuare gli aspetti formali del testo letterario nelle sue varie realizzazioni, tramite l'ordine interno di

costruzione e le scelte linguistiche;

• Saper cogliere, in termini essenziali, attraverso elementi del linguaggio e riferimenti di contenuto, il rapporto tra

l'opera letteraria e il contesto culturale e storico generale in cui essa si situa;

• Saper condurre, in maniera lineare, l'analisi e l'interpretazione dei testi, tramite l’individuazione delle strutture

e delle convenzioni proprie dei diversi tipi di testo.

Scordia, 14/05/2018 Il Docente

Prof. Pietro SCUDERI

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5.2 LINGUA E CULTURA LATINA

DOCENTE: Prof. Riccardo VIAGRANDE

Libri di testo adottati: G. Garbarino - L. Pasquariello, Veluti flos, Vol. 2, Paravia.

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. ore effettive 54 su 66 programmate.

Obiettivi realizzati

Conoscenze

− Conoscere i principali autori, le correnti e i periodi della letteratura latina;

− Acquisire un adeguato patrimonio lessicale e di informazioni specifiche inerenti alla disciplina;

− Conoscere direttamente alcuni fra i testi più rappresentativi del patrimonio letterario latino, considerato

nella sua articolata varietà interna e nel suo storico costituirsi;

− Conoscere la morfologia e le regole di sintassi.

Abilità

− Rielaborare personalmente i temi letterari tramite collegamenti, analisi dal punto di vista linguistico e culturale,

operazioni di sintesi;

− Integrare lo studio delle letteratura latina con quello delle altre discipline;

− Acquisire capacità logico-interpretative dei fenomeni culturali;

− Acquisire capacità esegetiche ed abilità traduttive e, quindi, l'abitudine ad operare confronti fra modelli linguistici

e realtà culturali diverse.

Competenze

− Comprendere ed esporre in modo ordinato e appropriato gli argomenti di letteratura trattati;

− Saper tradurre in maniera globalmente corretta testi latini riferibili al livello delle conoscenze linguistiche

acquisite;

− Saper collocare i testi sia in una tradizione di forme letterarie sia nel contesto storico-culturale più ampio

dell'epoca cui appartengono;

− Saper individuare gli aspetti estetici dei testi letterari, anche attraverso l'osservazione degli elementi stilistico-

espressivi di ogni autore e di ogni corrente letteraria; ergo leggere e comprendere il testo letterario sia come

espressione di una determinata personalità poetica, sia come "momento dinamico" all'interno di un preciso

genere letterario.

Metodologia

Lo studio della letteratura è stato imperniato sulla lettura, l'analisi, il commento dei testi.

Mezzi e strumenti di lavoro

Oltre al libro di testo sono state usate fotocopie, materiale elaborato dall’insegnante, lavagna multimediale o PC.

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Strumenti di verifica e di valutazione

Sono state effettuate prove scritte e verifiche orali in itinere e alla fine di ogni percorso.

Numero di verifiche sommative

n. 5 prove scritte;

n. 4 prove orali.

PERCORSO FORMATIVO

Contenuti suddivisi per unità didattiche, nuclei tematici e generi.

− Seneca: La vita; Il corpus delle opere; Le tragedie; L’originalità stilistica.

− Lucano: La vita; Il Bellum civile: l’argomento; La nuova concezione dell’epica e il rapporto con Virgilio; Lo stile

anticlassico.

− Petronio: Il genere romanzesco nel mondo antico; La vita e la questione petroniana; Il Satyricon: la trama; i

rapporti con la tradizione letteraria; la poetica e le tecniche Narrative; Lo stile e la lingua.

− Quintiliano: la vita; l’Institutio oratoria: i contenuti; la concezione dell’oratore; la pedagogia.

− Marziale: La vita; gli Epigrammi: i contenuti e la struttura; Lo stile tra comicità e realismo.

− Giovenale: La vita; le Satire: i contenuti; Poetica e stile tra sdegno e moralismo.

− Tacito: La vita; Le opere minori: Agricola, Germania e Dialogus de oratoribus; Le Historiae e gli Annales: i

contenuti; Il pensiero e la concezione storiografica; Lo stile e la lingua.

− Apuleio: La vita, La produzione, Lo stile e la lingua.

Obiettivi raggiunti al termine del percorso formativo

La classe ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto che ha consentito di svolgere il lavoro con una

certa serenità. Gli obiettivi fissati in sede di programmazione sono stati generalmente raggiunti. Alcuni alunni hanno

conseguito risultati buoni o più che buoni per la costanza dell’impegno, per l’adeguatezza del metodo di studio, per

l’approfondita padronanza dei contenuti. Un gruppo più consistente di alunni ha conseguito un livello di preparazione

complessivamente discreto, pur tra qualche difficoltà e incertezza nell’espressione orale e scritta, alle quali è però

corrisposta costanza dell’impegno nello studio, insieme a una conoscenza dei contenuti abbastanza organica. Infine

un gruppo di alunni ha conseguito un livello di preparazione complessivamente sufficiente, pur tra difficoltà e

incertezze nell’espressione orale e scritta, alle quali è però corrisposto un impegno nello studio nell’insieme

accettabile.

Scordia, 14/05/2018 Il Docente

Prof. Riccardo VIAGRANDE

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5.3 SCIENZE UMANE

DOCENTE: Prof.ssa Caterina SARRA

Libri di testo adottati:

Chiosso G., Pedagogia: il Novecento e il confronto educativo contemporaneo, vol.2, Einaudi Scuola.

Volontè P., Sociologia, Einaudi Scuola.

Crepet P., Psicologia, Einaudi Scuola.

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017-18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 115 ore su n. 165 ore previste dal

piano di studi.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze

− Conoscere lo sviluppo del pensiero pedagogico in rapporto agli autori e ai diversi periodi storici.

− Conoscere le teorie sociologiche sulla comunicazione e i media.

− Conoscere i principali metodi di indagine della psicologia.

− Conoscere il contesto storico culturale in cui nascono e si sviluppano i problemi sociologici.

Abilità

− Utilizzare il lessico specifico sia nell’espressione orale che nella produzione scritta.

− Confrontare tematiche ed autori.

− Riorganizzare i vari dati per elaborare testi scritti.

− Comprendere il rapporto tra le forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari e sociali.

− Comprendere le interazioni fra individui, gruppi e sistemi sociali.

− Saper applicare l’analisi pedagogica, antropologica, sociologica ai fenomeni della vita sociale.

− Saper confrontare tematiche ed autori.

Competenze

− Acquisire e interpretare criticamente le informazioni ricevute.

− Leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo.

− Organizzare il lavoro di ricerca relativo all’attività laboratoriale.

− Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando la fonti e le risorse

adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni.

Obiettivi trasversali

L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, ha previsto una collaborazione con la filosofia, la storia,

la letteratura, e ha messo in grado lo studente di:

− Padroneggiare le principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il

ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea.

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− Acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con

particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al

mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della

cittadinanza.

− Sviluppare un’adeguata consapevolezza culturale rispetto alle dinamiche degli affetti.

− Acquisire le nozioni fondamentali relativi al significato che la cultura riveste per l’uomo.

− Comprendere le diversità culturali e le ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con il loro

disporsi nello spazio geografico.

PERCORSO FORMATIVO Contenuti disciplinari

PEDAGOGIA

La pedagogia come scienza • Il secolo dei fanciulli

• Verso la pedagogia scientifica

• La scuola attiva e l’esperienza di John Dewey negli Stati Uniti

Le avanguardie della nuova pedagogia • Esperienza d’elite • Vita e opere • Esperienza e democrazia • Teoria pedagogia e proposta educativa

Approfondimento su Gardner: • Le intelligenze multiple (collegamento interdisciplinare di psicologia)

Edouard Claparede: I’educazione “funzionale” • Vita e opere • Teoria pedagogica e proposta educative

Maria Montessori e l’educazione a misura del bambino • Vita e opere • Teoria pedagogica e proposta educative

La reazione antipositivistica nella cultura cattolica: Jacques Maritain • Vita e opere • Teoria pedagogica e proposta educative • Formazione dell’uomo integrale

La reazione antipositivista nella cultura marxista: Celestin Freinet

• Creare un “uomo nuovo” • Vita e opere • Teoria pedagogica e proposta educative

Approfondimenro extra su Makarenko e la psicologia del collettivo

Nuovi problemi per la scuola • Dal puerocentrismo alla scuola di massa • Documenti internazionali sull’educazione

Nuovi problemi per l’educazione

• La formazione degli adulti • La formazione in età adulta oggi

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Disabilità e cura della persona

• Integrazione dei disabili e didattica inclusiva • Servizi di cura della persona

Formazione alla cittadinanza

• Educazione e democrazia • Il dibattito sui diritti umani • La condivisione dei vincoli di solidarietà

Educazione e multiculturalismo:

• I contenuti dell’apprendimento nella società multiculturale • Edgar Morin • Alasdair Maclntyre • Martha C. Nussbaum

La società in rete:

• Educare alla multimedialità Approfondimento su Henri Bergson:

• Pedagogia e spiritualismo • Tempo e memoria

Approfondimento “Dall’attivismo alle pedagogie oltre Dewey”:

• Skinner e l’istruzione programmata • Bloom e le tassonomie degli obiettivi educativi • Bruner, percezione e insegnamento a spirale

SOCIOLOGIA: La sociologia, origini e metodo:

• Che cos’è la sociologia • Le origini

I primi teorici:

• L’approccio critico di Karl Marx Spiegare la modernità con Emile Durkheim e Max Weber

Tra moderno e post-moderno:

• La sociologia e la società post-industriale • Il mondo globalizzato e il villaggio globale • Zigmunt Bauman • Anthony Giddens • Alain Touraine • Ulrich Beck

La famiglia nella società moderna:

• La famiglia e le distinzioni di genere • La famiglia come agenzia di socializzazione

Verso la globalizzazione:

• Dalle comunità locali alle grandi città • Che cos’è la globalizzazione

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• Le forme di globalizzazione • L’antiglobalismo

La società multiculturale:

• Le differenze culturali • La differenza come valore • Il multiculturalismo e la politica delle differenze

La comunicazione mediale:

• Le caratteristiche della comunicazione mediale • Dai mass media ai new media

Approfondimento su Popper:”CATTIVA MAESTRA LA TV”

ANTROPOLOGIA: L’antropologia culturale, origini e metodo:

• Che cos’è l’antropologia • La pratica antropologica

Questioni di cultura:

• La natura culturale degli esseri umani, “Il ragazzo selvaggio” • La continua trasformazione delle culture • Prospettiva olistica

L’antropologia e la globalizzazione:

• L’antropologia nel mondo globale • Una distribuzione ineguale delle risorse • Potere e violenza

PSICOLOGIA: Sviluppo e psicoanalisi, la visione antropologica di Freud

• Psicoanalisi e inconscio • Lo sviluppo della vita psichica • L’interpretazione dei sogni • La teoria sessuale e la nevrosi • La conflittualità della vita psichica • La sublimazione delle pulsioni

Sviluppo e psicoanalisi oltre Freud:

• Alfred Adler • Gustav Jung

La psicologia sociale e l’interazionismo simbolico:

• Che cos’è la psicologia sociale • La psicologia delle folle • Lewin • Gustave Le Bon

Il ciclo della vita

• La teoria dello sviluppo di Freud ed Erikson • L’adolescenza e la formazione dell’identità • I giovani adulti • La maturità

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• La tarda età e la vecchiaia La famiglia che cambia:

• Patologie della famiglia maltrattante Normalità e patologia:

• L’ansia normale e l’ansia patologica • Disturbi dell’umore, depressione e mania • Disturbi della personalità, disturbi psicotici

Diversamente abili:

• Classificazione delle disabilità, ICDH e ICF • I contesti della disabilità, la famiglia, la scuola e il lavoro

Il ruolo della psicologia interculturale:

• Individuo e cultura • Psicologia culturale transculturale • Cultura e sviluppo

La convivenza tra culture

• Il multiculturalismo Gli effetti dei mass media:

• Il proiettile magico • L’audience analys • Teoria degli effetti limitati • Teoria dell’agenda building • Teoria dell’agenda setting

LETTURA DI UN CLASSICO IN SOCIOLOGIA: ZYGMUNT BAUMAN

Metodi di insegnamento

Lezione frontale, lezioni dialogate, dibattito in classe, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato. Attività di recupero e sostegno in itinere. Attività di insegnamento e potenziamento pomeridiano.

Mezzi e strumenti di lavoro

Oltre il libro di testo sono stati utilizzati materiali audiovisivi e multimediali, studio su testi monografici.

Spazi

Aula, biblioteca, laboratorio computer

Strumenti di verifica (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul Nuovo Esame di Stato) • Prove scritte (temi, esercizi) • Saggi brevi. • Simulazione prove d’esame.

La Docente Scordia, 14 Maggio 2018 Prof.ssa Caterina SARRA

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5.4 LINGUA E LETTERATURA INGLESE

DOCENTE: Prof.ssa Olimpia VALENTI

Libri di testo adottati: M. Spiazzi, M. Tavella, M. Layton: Compact PERFORMER, Zanichelli.

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 88 su 99 previste dal piano di studi.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze

- Caratteristiche dei generi letterari; - Principali figure retoriche; - Correnti letterarie e cenni sul relativo periodo storico della letteratura Inglese dal Romanticismo al XX

secolo; - Termini specifici.

Abilità

- Sapere analizzare un brano individuando l’idea principale e cogliendone le caratteristiche del genere e dello stile;

- Utilizzare la lingua orale e scritta in modo appropriato, con correttezza e il giusto registro linguistico; - Esprimere riflessioni e opinioni personali.

Competenze

- Essere in grado di interpretare un dato culturale; - Saper cogliere relazioni tra correnti letterarie e autori; - Esprimere opinioni personali.

PERCORSO FORMATIVO

Contenuti

Gli argomenti trattati sono stati suddivisi in Unità didattiche. In linea generale, si è seguito un percorso graduale

scegliendo, utilizzando sia i brani proposti dal testo che fotocopie. Gli autori sono stati scelti tra gli esponenti

più significativi e più familiari dei generi letterari, dal Romanticismo al XX secolo, secondo un impianto

cronologico, al fine di fornire agli studenti un quadro di riferimento, che consentisse loro di operare gli opportuni

collegamenti con le altre discipline, come la letteratura italiana, la filosofia e la storia.

- The Romantic age; - W. Wordsworth; - Jane Austen; - The Victorian age;

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- C. Dickens; - O. Wilde; - The XX Century; - James Joyce; - George Orwell; - Samuel Beckett.

Metodi d’insegnamento (lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzando problem solving,

simulazione ecc.)

La lezione è stata accompagnata, soprattutto per ciò che riguarda l’analisi del testo, del lavoro di gruppo.

Mezzi e Strumenti di lavoro

Si è fatto uso del libro di testo, di fotocopie e di internet. Sono state spesso usate slides e mappe concettuali.

Per migliorare l’abilità dell’ascolto, si è data molta importanza alla listening e per completare la comprensione

sono state svolte molte attività di comprehension dei brani antologici. Si è ricorso alla visione di films tratti dai

romanzi oggetto di studio.

Tempi (impiegati per la realizzazione delle unità didattiche e dei moduli) Mediamente 10 ore.

Strumenti di verifica (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul Nuovo Esame di Stato).

Per lo scritto: quesiti a risposta aperta; trattazione sintetica di argomenti.

Sono stati svolti cinque compiti in classe di cui due sono stati simulazioni di terza prova (tipologia A).

Per l’orale: lettura ed analisi di brani studiati con brevi riferimenti all’autore, al genere e al Periodo.

Scordia, 14 maggio 2018 Il docente

Prof.ssa Olimpia VALENTI

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5.5 MATEMATICA DOCENTE: Ing. Paolo MONACO Libri di testo adottati: Tonolini - Manenti Calvi - Zibetti, Le Basi concettuali della Matematica, vol.5, Minerva Scuola. Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico: Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 48 su 66. Una notevole percentuale del tempo programmato è stato sottratto da attività scolastiche non disciplinari. Obiettivi realizzati Conoscenze Operare a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; Individuare la procedura più idonea per la risoluzione di un problema. Abilità Saper affrontare diverse situazioni problematiche scegliendo in modo consapevole e critico la strategia risolutiva; Saper organizzare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle criticamente; Saper elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e/o strumenti informatici. Competenze Saper analizzare, descrivere e rappresentare ogni problema, attraverso linguaggi scientifici; Saper risolvere problemi geometrici per via analitica e sintetica; Potenziare il metodo deduttivo e induttivo; Comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio di altre scienze; Saper sviluppare le dimostrazioni di teoremi e proposizioni. PERCORSO FORMATIVO

Contenuti • Funzioni e Limiti Richiami di goniometria e sulle funzioni goniometriche sen(x) e cos(x). (12 ore) • Funzioni continue. Teoremi sulle funzioni. (4 ore) • Limiti delle funzioni. (12 ore) • Funzioni continue e calcolo dei limiti. (10 ore) • Studio delle Funzioni (10 ore).

Metodi d’insegnamento Lezione frontale con metodo intuitivo-deduttivo seguita sempre da esercitazione alla lavagna ed esercitazione individuale con frequente verifica sperimentale con l’uso di fogli di calcolo, riservando attenzione costante alla risoluzione di esercizi di difficoltà crescente. Correzione quotidiana degli esercizi assegnati per casa e discussione relativa ad essi. Mezzi e Strumenti di Lavoro Oltre al libro di testo adottato, software di calcolo matematico.

Strumenti di Verifica Data la specificità della disciplina, le verifiche sono avvenute prevalentemente attraverso il classico colloquio

orale al fine di valutare ma soprattutto di potenziare le capacità espositive degli alunni svolte alla lavagna in cui

si richiede oltre a una limitata trattazione teorica degli argomenti svolti la risoluzione di esercizi e tal volta

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attraverso software specifico in laboratorio. Prove scritte in cui si richiede lo svolgimento di esercizi sulle varie

unità didattiche.

Obiettivi raggiunti mediamente al termine del percorso formativo

Un ristretto gruppo di allievi ha mostrato impegno e interesse notevoli per la disciplina durante tutto il corso,

raggiungendo livelli di abilità e competenza di buon livello sia dal punto di vista dell’analisi che della sintesi.

Un folto gruppo, di media capacità intellettive, pur mostrando buona volontà e attenzione per la disciplina in

classe ha raggiunto livelli appena sufficienti certamente a causa di modesto impegno nello studio. Infine un

altro gruppo, mostrando modestissimo interesse per la disciplina ha avuto una parte assolutamente marginale

sia in termini di partecipazione che di maturazione di abilità e competenze specifiche.

Scordia, 14/05/2018 Il Docente

Ing. Paolo MONACO

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5.6 FISICA DOCENTE: Ing. Paolo MONACO Libri di testo utilizzati: Amaldi U., Le traiettorie della fisica. azzurro - vol. U., Zanichelli.

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 42 ore su 66. Una notevole

percentuale del tempo programmato è stato sottratto da attività scolastiche non disciplinari.

Obiettivi realizzati: Conoscenze − Operare a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; − Individuare la procedura più idonea per la risoluzione di un problema.

Abilità

− Saper affrontare diverse situazioni problematiche scegliendo in modo consapevole e critico la strategia risolutiva;

− Saper organizzare logicamente le conoscenze acquisite e riesaminarle criticamente;

− Saper elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e/o strumenti informatici.

Competenze

− Saper analizzare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno attraverso la multi-diplinarietà della Fisica. Risolvere problemi di Fisica per via analitica e sintetica,

− Potenziare il metodo deduttivo e induttivo, − Comprendere il valore strumentale della Fisica per la comprensione re della realtà, − Saper sviluppare le correlazioni fra branche diverse della fisica riguardanti gli stessi fenomeni.

PERCORSO FORMATIVO Contenuti

• Fenomeni elettrostatici (10 ore)

• Campo elettrico (12 ore)

• La corrente nei conduttori (8 ore)

• Fenomeni magnetici ed elettromagnetici (12 ore)

• Induzione elettromagnetica e corrente alternata

Metodi d’insegnamento Lezione frontale con metodo intuitivo-deduttivo seguita sempre da esercitazione alla lavagna ed esercitazione individuale con frequente verifica sperimentale in laboratorio e con l’uso di fogli di calcolo. Correzione quotidiana degli esercizi assegnati per casa e discussione relativa ad essi.

Mezzi e Strumenti di Lavoro Il libro di testo in adozione, il laboratorio di fisica, componentistica messa disposizione dal docente.

Strumenti di Verifica La specificità della disciplina ha consentito di fare verifiche prevalentemente attraverso il classico colloquio orale su fenomeni fisici reali diversi di volta in volta al fine di valutare ma soprattutto di potenziare le capacità

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espositive e analitiche degli allievi. Prove scritte in cui si richiede lo svolgimento di esercizi sulle varie unità didattiche.

Obiettivi raggiunti mediamente al termine del percorso formativo Dal punto di vista disciplinare, la classe ha assunto un atteggiamento sempre corretto manifestando attenzione

e interesse per la disciplina. Le lezioni si sono sempre svolte in un clima sereno e collaborativo.

Dal punto di vista didattico, un gruppo ristretto di alunni ha studiato la disciplina con impegno costante e con

interesse, raggiungendo buoni, o in qualche caso ottimi, risultati. Un altro gruppo, che ha incontrato qualche

difficoltà soprattutto nelle applicazioni scritte, ha raggiunto risultati sufficienti ed infine un terzo ristretto gruppo

non raggiunge gli obiettivi minimi o perché ha affrontato lo studio della fisica con molta superficialità, rinviando

continuamente le verifiche e assentandosi frequentemente, o per deboli capacità. Un paio di alunni non hanno

ancora raggiunto gli obiettivi minimi.

Scordia, 14/05/2018 Il Docente

Ing. Paolo MONACO

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5.7 STORIA

DOCENTE: Prof. Massimiliano ANGELICO

Libro di testo adottato:

Bertini F., Alla ricerca del Presente, voll. 2-3, Mursia Scuola.

Ore di lezione effettuate nell’Anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 57 su 66 previste dal piano di studi.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze - Conoscere il lessico disciplinare; - Conoscere i principali eventi storici e delle caratteristiche fondamentali dell'epoca contemporanea, dal punto

di vista culturale, economico, sociale, politico e religioso; - Conoscere i vari tipi di fonti documentarie; - Conoscere l'uso appropriato di tabelle e grafici; - Conoscere le relazioni fra la disciplina e gli altri saperi. Abilità - Ricostruire fatti attraverso schematizzazioni logiche e cronologiche ordinate; - Conoscere gli elementi fondamentali che caratterizzano l'epoca studiata, interpretarli criticamente ed

argomentare in modo corretto, pertinente, efficace e personale; - Acquisire le conoscenze fondamentali relative agli avvenimenti sia nella dimensione politico-istituzionale e

socio-economica, sia in quella culturale, sapendone cogliere le specificità e le connessioni; - Appropriarsi dei termini chiave, del linguaggio e degli strumenti della disciplina; - Imparare a servirsi degli strumenti del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti storici e geografici,

manuali, raccolte e riproduzioni di documenti, bibliografie e opere storiografiche; - Saper individuare collegamenti e relazioni disciplinari e interdisciplinari; - Saper individuare e costruire percorsi su tematiche disciplinari e interdisciplinari. Competenze - Possedere un metodo di studio funzionale alla ricerca come dimensione permanente del percorso di vita

personale; - Utilizzare e approfondire i termini propri del linguaggio disciplinare, estendendone I'uso anche al di fuori

della dimensione scolastica; - Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni storici locali, regionali,

mondiali; - Saper leggere i documenti e confrontare diverse tesi interpretative; - Ricostruire, nello svolgersi di processi e fatti, le interazioni tra soggetti singoli e collettivi, riconoscendo gli

interessi in campo, le scelte istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi, di genere ed ambientali; - Essere capaci di comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei

tempi storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali;

- Manifestare competenze sociali e civiche.

Obiettivi trasversali

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- Privilegiare la formazione dell'alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità; - Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell'ambiente; - Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza.

PERCORSO FORMATIVO

Contenuti disciplinari Il Risorgimento Italiano:

• Le rivoluzioni borghesi;

• Le guerre di indipendenza.

L’età degli imperialismi tra '800 e 900:

• Destra e sinistra storica;

• L'imperialismo in Africa;

• L'imperialismo in Asia;

• L'imperialismo italiano tra 800 e 900.

Analisi testi e documenti: Kypling: II fardello dell’Uomo bianco; Pascoli: La grande proletaria si e mossa.

La crisi della civiltà europea:

• Dalla crisi di fine secolo all’età giolittiana;

• La "grande guerra";

• La rivoluzione comunista e l'affermazione dell'U.R.S.S.

Visione documentario sull’età giolittiana; Visione documentario (History Channel) L’età di Lenin; Documenti: Tesi d’Aprile; I 14 punti di Wilson.

L’età dei totalitarismi:

• Il primo dopoguerra in Italia e l'affermazione del Fascismo;

• Dalla repubblica di Weimar all'affermazione del Nazismo;

• L’età di Stalin;

• The crisis of 1929 and the “New Deal” (Clil Lesson)

• La guerra civile spagnola.

Visione documentario (History Channel): L’età di Stalin; Video Fondazione Camis De Fonseca: L’avvento del nazismo e la sua ideologia.

La seconda guerra mondiale:

• Le cause dello scoppio della guerra;

• I fronti di guerra;

• La Shoah;

• La Resistenza in Italia.

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• Le conseguenze della seconda guerra mondiale

Video-lezione Barbero: Come è scoppiata la Seconda guerra mondiale? Video Fondazione Camis De Fonseca: Cronistoria della Shoah.

Metodologia

Allo studio del manuale si è affiancata la fruizione di presentazioni fornite dal docente o create direttamente dai ragazzi. Alla tradizionale lezione frontale si sono aggiunti ad altri metodi operativi quali la lezione dialogata, per suscitare nella classe un maggiore coinvolgimento, e la visione di documentari e video-lezioni significative.

Mezzi e strumenti di lavoro

Oltre al libro di testo sono state usate fotocopie, presentazioni in PowerPoint, dispense fornite dal docente, file musicali e proiezione di materiale multimediale tramite LIM.

Strumenti di verifica e di valutazione

Le verifiche hanno tenuto conto degli obiettivi e dei contenuti svolti all’interno della classe. Esse sono state di tipo formativo, in relazione all’applicazione, all’impegno, all’attenzione, al metodo di studio che ogni allievo ha adottato durante l’azione didattica e di tipo sommativo, in funzione delle prove esibite. Accanto alle tradizionali verifiche orali si sono effettuate forme di verifica scritta attraverso test strutturati/semi-strutturati svolti sulla piattaforma didattica Fidenia. Numero di verifiche sommative:

n. 1 prova scritta (Simulazione terza prova Esame di Stato);

n. 3 prove orali;

n. 2 prove semi-strutturate. La valutazione del grado di apprendimento ha preso in considerazione la situazione di partenza, le conoscenze acquisite, le competenze dimostrate, la frequenza e l’impegno. • Per la valutazione delle verifiche, espressa con voto decimale, si rinvia alla griglia di valutazione elaborata nell’ambito del Dipartimento di Storia e Filosofia.

• Per la valutazione delle prove semi-strutturate e stata predisposta una scala di valutazione con una corrispondenza in voti decimali. Il voto è scaturito dalla somma del punteggio ottenuto con le risposte esatte al quale corrispondeva nella scala elaborata un voto decimale (da 2 a 10).

Risultati minimi conseguiti

• Possedere una conoscenza adeguata dei contenuti e del lessico disciplinare;

• Essere capace di esporre in maniera chiara e coerente;

• Avere la capacità di organizzare i contenuti in modo logico e di riassumere le cause e le conseguenze dei principali fatti e problematiche storiche affrontate;

• Utilizzare un metodo di lavoro efficace.

Scordia, 14 maggio 2018 Il Docente

Prof. Massimiliano ANGELICO

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5.8 FILOSOFIA

DOCENTE: Prof. Massimiliano ANGELICO

Libro di testo adottato:

Abbagnano N.- Fornero G. - Burghi G., La Filosofia, voll. 2B-3A-3B, Paravia.

Ore di lezione effettuate nell’Anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 64 su 99 previste dal piano di studi.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze

- Acquisizione dei concetti e della problematiche filosofiche fondamentali dell'Ottocento e del Novecento; - Conoscenza dei contesti storici dei quali il pensiero filosofico e espressione; - Comprensione, riconoscimento ed uso della terminologia specifica; - Saper cogliere i termini di un problema. Abilità - Capacita di analisi di testi filosofici diversi per tipologia e per registro linguistico (dialogo, monologo, trattato,

lettera, aforisma, etc...); - Capacita di ricostruire le argomentazioni; - Saper esporre in maniera logica, organica e precisa concettualmente; - Saper confrontare e contestualizzare differenti risposte ad uno stesso problema; - Saper ricondurre le tesi individuate al pensiero complessivo dell'autore; - Saper individuare i rapporti tra testo e contesto storico di cui e espressione. Competenze - Manifestazione di autonomia di pensiero nel confronto con i grandi pensatori, testi e correnti esaminate; - Capacita di discutere su determinate questioni esponendo in maniera argomentata e convincente le proprie

tesi. - Manifestare competenze sociali e civiche. Obiettivi trasversali - Comprendere e produrre il discorso parlato e scritto nella pluralità di forme e generi, sia in vista dell'efficacia

della comunicazione, sia in relazione al controllo di validità dei ragionamenti; - Acquisire strumenti razionali per chiarire e per interpretare il proprio io nel suo legame con la storia e con la

realtà; - Accrescere le competenze necessarie per accedere ai diversi ambiti di conoscenza e di esperienza

(scientifico, tecnologico, estetico, ecc.) e porli in relazione, acquisendo consapevolezza delle implicazioni di senso, di valore e di fondazione dei saperi;

- Porre, analizzare, discutere e risolvere problemi complessi con approccio razionale e creativo; - Acquisire strumenti per l'esercizio di una cittadinanza piena e responsabile sia comprendendo e valutando i

fondamenti dell'agire individuale e collettivo, sia valorizzando le differenze e il dialogo tra soggetti e culture diversi.

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PERCORSO FORMATIVO

Contenuti disciplinari Il criticismo Kantiano:

• La critica della Ragion Pura; • La critica della Ragion Pratica.

Il Romanticismo ed Hegel

• Caratteri generali del Romanticismo: il senso dell’infinito, la natura, il panteismo, il titanismo, il sentimento religioso, storia e libertà; • Hegel: gli scritti giovanili, i capisaldi del "Sistema”, la "Fenomenologia dello spirito”, lo Spirito soggettivo (cenni), lo Spirito oggettivo e le sue determinazioni, lo Spirito assoluto e le sue determinazioni, la razionalità della storia, il compito della Filosofia.

La sinistra hegeliana

• Destra e sinistra hegeliana (schema) • Marx: critica del "misticismo logico”, il materialismo storico (lettura passi: Prefazione a Per la critica dell’economia politica), l’alienazione e la critica a Feuerbach, la lotta di classe e il "Manifesto”, le contraddizioni del capitalismo e il "Capitale".

Rifiuto e demistificazione del sistema hegeliano

• Schopenhauer: il mondo come "rappresentazione", il mondo come "volontà", la liberazione dal dolore. Scienza e filosofia nell’Ottocento: apogeo e crisi • Nietzsche: il problema interpretativo, dionisiaco e apollineo, storia e vita, la morte di Dio, il nichilismo, la genealogia della morale, il superuomo, la volontà di potenza, l’eterno ritorno dell’uguale. La filosofia dell'esistenza • Kierkegaard (cenni) • Il primo Heidegger: l'analitica esistenziale, l'esistenza autentica e inautentica, Esserci come progettualità e l'Essere per la morte.

Metodologia

Allo studio del manuale si è affiancata la lettura di passi scelti tratti dalle opere più significative dei filosofi analizzati. Sono state fornite agli studenti dispense e presentazioni ove necessario. Alla tradizionale lezione frontale si sono aggiunti altri metodi operativi quali la lezione dialogata, per suscitare nella classe un maggiore coinvolgimento e la visione di documentari e video-lezioni significative sui vari argomenti proposti.

Mezzi e strumenti di lavoro Oltre al libro di testo sono state usate fotocopie, presentazioni in PowerPoint, dispense fornite dal docente, proiezione di materiale multimediale tramite LIM.

Strumenti di verifica e di valutazione Le verifiche hanno tenuto conto degli obiettivi e dei contenuti svolti all’interno della classe. Esse sono state di tipo formativo, in relazione all’applicazione, all’impegno, all’attenzione, al metodo di studio che ogni allievo ha

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adottato durante l’azione didattica e di tipo sommativo, in funzione delle prove esibite. Accanto alle tradizionali verifiche orali si sono effettuate forme di verifica scritta attraverso test strutturati o semi-strutturati svolti sulla piattaforma didattica Fidenia. Numero di verifiche sommative:

n. 1 prova scritta (Simulazione terza prova Esame di Stato);

n. 3 prove orali;

n. 1 prove strutturate o semi-strutturate. La valutazione del grado di apprendimento ha preso in considerazione la situazione di partenza, le conoscenze acquisite, le competenze dimostrate, la frequenza e l’impegno. • Per la valutazione delle verifiche, espressa con voto decimale, si rinvia alla griglia di valutazione elaborata nell’ambito del Dipartimento di Storia e Filosofia. • Per la valutazione delle prove semi-strutturate e stata predisposta una scala di valutazione con una corrispondenza in voti decimali. Il voto è scaturito dalla somma del punteggio ottenuto con le risposte esatte al quale corrispondeva nella scala elaborata un voto decimale (da 2 a 10)

Risultati minimi conseguiti

• Possedere una conoscenza adeguata dei contenuti e del lessico disciplinare; • Essere capace di esporre in maniera chiara e coerente; • Avere la capacità di organizzare i contenuti in modo logico e di riassumere le cause e le conseguenze dei principali fatti e problematiche storiche affrontate; • Utilizzare un metodo di lavoro efficace.

Scordia, 14 maggio 2018 Il Docente

Prof. Massimiliano ANGELICO

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5.9 SCIENZE NATURALI

DOCENTE: Prof.ssa Fiscella TIZIANA

Libri di testo adottati: Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum, Bosellini, Biochimica, biotecnologie e scienze della Terra,

Zanichelli Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. 44 su 66 programmate.

Obiettivi conseguiti

Conoscenze

− Idrocarburi, isomeria, nomenclatura IUPAC, vie metaboliche, enzimi e coenzimi, principali biotecnologie; − Composti organici e loro reazioni caratteristiche, Biomolecole, ATP, Nomenclatura chimica e terminologia

specifica delle varie discipline, ATP, alterazioni metaboliche, biotecnologie e loro applicazioni; − Dinamica della Litosfera, le placche e i vari tipi di margine, tettonica a placche, collocazione geografica delle

placche litosferiche.

Abilità

− Stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti − Comunicare in modo corretto ed efficace utilizzando il linguaggio specifico − Risolvere situazioni problematiche e applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per

porsi in modo critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico della società futura.

Competenze

− Distinguere le varie tipologie di idrocarburi, riconoscere i vari tipi di isomeria, distinguere le principali reazioni degli idrocarburi, assegnare i nomi alle formule secondo la nomenclatura IUPAC e viceversa , stabilire relazioni tra struttura chimica e reattività Riconoscere il ruolo svolto dagli enzimi e dai coenzimi nelle reazioni metaboliche Saper spiegare come le conoscenze acquisite nel campo della genetica molecolare vengono utilizzate per mettere a punto le biotecnologie, associare le strutture della crosta terrestre ai margini di placca/continentali, individuare i fattori che influenzano le caratteristiche fisiche dell'atmosfera;

− Riconoscere i vari composti in relazione alla loro reattività Trarre conclusioni in relazione al consumo/ produzione di energia delle varie vie metaboliche, interpretare carte, grafici e tabelle, spiegare come si è dimostrata l'espansione dei fondali oceanici;

− Utilizzare il linguaggio specifico della Chimica Organica, della Biochimica, Biologia e Scienze della Terra;

− Saper valutare aspetti positivi e negativi dell'utilizzo di composti organici, valutare le conseguenze di squilibri alimentari e alterazioni metaboliche, comprendere come si ottengono organismi geneticamente modificati e valutare le implicazioni pratiche ed etiche delle biotecnologie, valutare l'importanza delle biotecnologie in agricoltura, allevamento, diagnostica e cura delle malattie, collegare i fenomeni sismici e vulcanici al movimento delle placche, porsi in modo critico di fronte ai fenomeni meteorologici.

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Metodologia

Lezione frontale, Lezione dialogata, Attività laboratoriali, Ricerca individuale, Lavoro di gruppo, Esercizi, Soluzione di problemi, Discussione di casi. Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo ed altri testi, LIM e strumenti informatici Strumenti di verifica e di valutazione Lavori di gruppo, verifiche orali e verifiche sommative Numero di verifiche sommative: 4

PERCORSO FORMATIVO

Contenuti

CHIMICA ORGANICA − Idrocarburi e isomeria; − Gruppi funzionali e relativi composti: Alcani, alcheni, alchini, idrocarburi aromatici, vari tipi di isomeria, composti

ossigenati e loro reazioni caratteristiche, composti azotati, composti eterociclici, polimeri. BIOCHIMICA − Anabolismo e Catabolismo; − Metabolismo delle biomolecole cenni di Enzimi, coenzimi, vie metaboliche, ATP, glicolisi e fermentazione, e

fotosintesi. BIOTECNOLOGIE − Le principali biotecnologie; − Applicazioni delle biotecnologie: cenni di Tecnologia delle culture cellulari, tecnologia del DNA ricombinante,

clonaggio e clonazione, analisi del DNA, analisi delle proteine, ruolo dell'RNA, biotecnologie mediche, biotecnologie agrarie, biotecnologie ambientali.

SCIENZE DELLA TERRA − Dinamica della Litosfera: Ipotesi di Wegener, espansione dei fondali oceanici, modello della tettonica a placche.

Obiettivi raggiunti al termine del percorso formativo − Distinguere le varie tipologie di idrocarburi, riconoscere i vari tipi di isomeria, distinguere le principali reazioni

degli idrocarburi, assegnare i nomi alle formule secondo la nomenclatura IUPAC e viceversa, stabilire relazioni tra struttura chimica e reattività;

− Utilizzare il linguaggio specifico della Chimica Organica, della Biochimica, Biologia e Scienze della Terra; − Saper valutare aspetti positivi e negativi dell'utilizzo di composti organici; − Riconoscere il ruolo svolto dagli enzimi e dai coenzimi nelle reazioni metaboliche valutare le conseguenze di

squilibri alimentari e alterazioni metaboliche;

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− Saper spiegare come le conoscenze acquisite nel campo della genetica molecolare vengono utilizzate per mettere a punto le biotecnologie;

− Comprendere come si ottengono organismi geneticamente modificati e valutare le implicazioni, pratiche ed etiche delle biotecnologie;

− Valutare l'importanza delle biotecnologie in agricoltura, allevamento, diagnostica e cura delle malattie; − Associare le strutture della crosta terrestre ai margini di placca/continentali, collegare i fenomeni sismici e

vulcanici al movimento delle placche.

Scordia, 14/05/2018 La Docente Prof.ssa Tiziana FISCELLA

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5.10 STORIA DELL’ARTE

DOCENTE: Prof.ssa Domenica BUCOLO

Libri di testo adottati:

Elena De Martini, Chiara Gatti, Lavinia Tonetti, Elisabetta P. Villa, Dal Neoclassicismo a oggi, Bruno Mondadori. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n° 39 su 64 previste dal piano di studi.

Obiettivi realizzati:

Conoscenze - Conoscenza dei termini essenziali del lessico specifico inerente le espressioni artistiche studiate (pittura, scultura,

architettura) la storia dell’arte e la critica d’arte.

- Conoscenza delle opere trattate e dello stile degli artisti presi in esame.

- Conoscenza delle linee generali del contesto storico – culturale nel quale tali opere sono state prodotte.

- Conoscenza dei principali aspetti specifici relative alle tecniche dell’opera d’arte.

- Barocco e Rococò; Neoclassicismo e Romanticismo; Realismo, impressionismo, divisionismo; Simbolismo.

- Le avanguardie artistiche: Espressionismo francese e tedesco; Cubismo; Futurismo; Astrattismo; Surrealismo e

metafisica.

Abilità

- Riconoscere e apprezzare le opere d’arte;

- Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio.

Competenze

- Conoscenza e fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali;

- Attitudine al pensiero riflessivo e creativo;

- Sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.

Metodologia

Lezione frontale; Ricerca; lezione interattiva; Metodo induttivo; Metodo deduttivo; Didattica laboratoriale; Simulazione.

Mezzi e strumenti di lavoro

Libro di testo; Riviste specialistiche; Mezzi audiovisivi.

Strumenti di verifica e di valutazione

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Verifiche orali; Esercitazioni sull’analisi delle opere proposte.

Numero di verifiche sommative 13 verifiche.

PERCORSO FORMATIVO

Contenuti suddivisi per unità didattiche, moduli, nuclei tematici, percorsi:

• Il NEOCLASSICISMO nelle arti figurative Roma, culla del neoclassicismo

Johann Joachim Winckelmann, l’ideale neoclassico di bellezza

Jacques-Louis David: “La morte di Marat”, “Il giuramento degli Orazi”

Antonio Canova: “Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria”, “Paolina Borghese”, “Amore e Psiche”.

• Il ROMANTICISMO

Francisco Goya: “Fucilazione del 3 maggio”

Joseph Mallord William Turner: “L’Incendio nella camera dei Lords e dei Comuni”

Caspar David Friedrich: “Viandande sopra il mare di nebbia”.

Il ROMANTICISMO francese

Thèodore Gèricault: “La zattera della Medusa”

Eugène Delacroix: “La libertà che guida il popolo”

• Il REALISMO

Gustave Courbet: “L’atelier del pittore”

L’IMPRESSIONISMO

Eduard Manet: “La colazione sull’erba”, “Olympia”, “In barca ad Argenteul”, “Il bar delle folies bergère”

Pierre Auguste Renoir: “Il palco”, “Ballo al moulin de la Galette”

Edgar Degas: “Classe di danza”, “L’assenzio”

Enride Tolouse-Lautrec: “al moulin rouge”

Claude Monet: “La cattedrale di Rouen”

• La FOTOGRAFIA

Paul Cezanne: “La casa dell’impiccato”, “Le grandi bagnanti”

George Seurat: “Un bagno ad Asnières”, “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte”

• Il SIMBOLISMO

Vincent Van Gogh: “Imangiatori di patate”, “Autoritratto”, “Notte Stellata”; “La berceuse”

Paul Gauguin: “Da dove veniamo Chi siamo dove andiamo”

Gustave Moreau: “L’apparizione”

• ART NOUVEAU

Le Secessioni

Gustave Klimt: “Il bacio”

Edvard Munch: “Labambina malata”,”L’urlo”

La stagione delle AVANGUARDIE

• ESPRESSIONISMO francese

Matisse: “La tavola imbandita”, “La dance”

La BRUCKE

Ernest Ludwig Kirchner: “PotsdamerPlatz”

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• Il CUBISMO

Picasso: “Poveri in riva al mare”, “I saltimbanchi”, “Les demoiselles d’Avignon”, “Guernica”

• Il FUTURISMO

Filippo Tommaso Marinetti : manifesto tecnico della pittura

Umberto Boccioni : “Forme uniche nella continuità dello spazio”, “I funerali dell’anarchico Galli” “La città che sale.

Le correnti artistiche dell’Astrattismo, la Metafisica e il Surrealismo saranno trattate dopo il 15 maggio.

Obiettivi raggiunti al termine del percorso formativo

Ciascun allievo ha dimostrato di conoscere le modalità secondo le quali gli artisti utilizzano e modificano tradizioni e linguaggi espressivi. Comprende quali siano stati l’apporto personale, le poetiche e la cultura dell’artista ed inoltre il contesto socio-culturale entro il quale l’opera si è formata con l’eventuale apporto della committenza. E’ in grado di leggere ed analizzare l’opera d’arte collegandola con le espressioni degli altri ambiti artistici, letterari e filosofici. Sa valutare ed esprimere giudizi personali sulle informazioni ricevute o raccolte, collegandole opportunamente.

Scordia, 14/05/2016 La Docente

Prof.ssa Domenica BUCOLO

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5.11 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Prof.ssa Laura FOTI

Libro di testo adottato: Energia pura – Wellness / Fairplay – Juvenilia Scuola edizioni.

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2017/18

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. ore effettive 49 su 64 previste dal piano di

studi.

Obiettivi realizzati

Conoscenze:

- Acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressione e di

relazione, in grado di migliorare la padronanza motoria;

- Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita;

- Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso il miglioramento delle capacità

qualità fisiche e delle funzioni neuromuscolari;

- Approfondimento teorico di contenuti relativi a stili di vita corretti e salutari;

- Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei

riguardi del linguaggio del corpo e dello sport;

Abilità:

- Miglioramento delle qualità fisiche.

- Affinamento funzioni neuromuscolari.

- Saper applicare i fondamentali di gioco e il regolamento degli sport più comuni: pallavolo, pallacanestro, badminton

e tennistavolo.

Competenze:

- Sapere utilizzare efficacemente le proprie capacità coordinative e percettive anche in situazioni complesse;

- Possedere ottime capacità condizionali ed essere in grado di risolvere in modo ottimale qualsiasi situazione di

gioco;

- Nelle varie attività ludico sportive utilizzare efficacemente il linguaggio corporeo.

- Approfondimento pratico e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio alle attitudini e propensioni

personali, favorisca l’acquisizione di capacità trasferibili anche all’esterno della scuola (lavoro-tempo libero-salute

e sport).

- Essere cosciente dell’importanza di corretti comportamenti e abitudini finalizzate al mantenimento di un buon

stato di salute.

Contenuti:

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Parte pratica

- Esercizi di potenziamento generale a corpo libero, con ausilio dei piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi, eseguiti

individualmente, in coppia, in piccoli gruppi, nelle varie stazioni.

- Esercizi di mobilità articolare: allungamento dei principali gruppi muscolari attraverso lo stretching.

- Esercizi di destrezza e coordinazione generale a corpo libero e con piccoli attrezzi.

- Educazione al ritmo attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi, fitness musicale.

- Attività di avviamento motorio gestite in autonomia.

- Studio ed allenamento dei fondamentali individuali e di squadra, regolamenti e arbitraggio degli sport di squadra:

pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, tennistavolo, badminton.

- Sport individuali: tennistavolo, badminton, atletica leggera.

Parte teorica

- Storia dello sport, le olimpiadi e i suoi simboli.

- L’atletica leggera nei suoi aspetti generali.

- Le dipendenze.

- Il doping.

- Salute e benessere.

- Principi alimentari e corretto stile di vita.

- La comunicazione.

Metodologia

Esercitazioni individuali, in coppia e lavori di gruppo sono stati alternati in base alla tipologia di lavoro proposto. La

didattica frontale è sempre stata affiancata alla didattica attiva e interattiva, in alcuni casi attraverso l’uso di tecnologie

informatiche. La metodologia utilizzata nel corso delle lezioni pratiche: laboratoriale, globale –analitico – globale,

interattiva. La forma ludica è sempre stata privilegiata.

Mezzi e strumenti di lavoro

Utilizzo di piccoli attrezzi (palloni di vario tipo, cerchi, bastoni, racchette varie, elastici, manubri, funicelle, ecc.) e grandi

attrezzi (trave, asse d’equilibrio, parallele, quadro svedese, spalliere, ecc.), materiale di tipo non convenzionale,

immagini, video, musica, libro di testo, fotocopie, risorse web e tecnologie informatiche personali ad uso didattico e

scolastico.

Spazi

Palestra d’istituto e aula di Scienze Motorie e Sportive.

Verifica

Dopo la verifica iniziale, attraverso la somministrazione di test motori e psicomotori, l’osservazione sistematica ha

rappresentato il principale strumento di verifica del processo di apprendimento nonché della partecipazione e

dell’impegno nelle attività proposte. La valutazione finale rappresenta il risultato delle verifiche sia teoriche che pratiche,

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queste ultime realizzate attraverso test di controllo dei valori testati inizialmente.

Criteri e strumenti di valutazione adottati

I criteri di valutazione tengono conto dei seguenti indicatori: • Impegno e applicazione;

• Partecipazione attiva alla lezione;

• Abbigliamento sportivo e scarpa adeguata;

• Autonomia corporea;

• Automatizzazione schemi motori complessi;

• Accettazione delle regole, dei ruoli e dei compiti;

• Acquisizione di conoscenze;

• Conoscenza del linguaggio tecnico – specifico;

• Partecipazione sui contenuti della lezione con osservazioni e quesiti mirati.

Considerazioni finali

Tutti gli alunni hanno acquisito e consolidato le competenze relative agli obiettivi sopra elencati raggiungendo nel

complesso un livello di profitto mediamente buono e per qualche alunno ottimo.

Alcuni hanno dimostrato di essere in grado di gestire ed esprimere in modo consapevole ed efficace la propria

padronanza motoria anche in contesti più articolati (come nella pratica sportiva).

I contenuti teorici sono stati appresi attraverso una vivace interazione e partecipazione attiva di tutta la classe sui diversi

temi trattati durante le esercitazioni proposte.

Scordia, 14/05/2018 La Docente Prof.ssa Laura FOTI

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5.12 RELIGIONE

Docente: Prof. Rocco VECCHIO

Libri di testo adottati:

S. Bocchini, Religione E Religioni, Ed. Dehoniane, Bologna.

Per alcune unità di apprendimento: AA.VV., La domanda dell’uomo, Ed. Marietti , Torino.

.

Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2017/2018

Ore di Lezione effettuate nell’Anno Scolastico alla data del 14 maggio n. ore effettive 31 su 33 previste dal piano di

studio.

Obiettivi raggiunti Conoscenze:

- L’alunno: Riconosce il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura in una prospettiva di dialogo

costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa.

- Conosce le principali novità del Concilio Ecumenico Vaticano II, la concezione cristiano-cattolica del matrimonio

e della famiglia, le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa.

- Studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo con riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro

crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazione e migrazione dei popolo alle nuove forme di comunicazione.

Abilità:

- Motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e

costruttivo. Distingue la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia: istituzione sacramento,

indissolubilità, fedeltà, fecondità, relazioni famigliari ed educative, soggettività sociale.

- Individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale, ambientale, alla

globalizzazione e alla multiculturalità alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere.

PERCORSO FORMATIVO

Il percorso formativo di Religione nella classe V C Liceo delle Scienze Umane ha avuto per oggetto i seguenti contenuti

specificati in moduli di apprendimento:

1) FEDE E SCIENZA.

2) LA RICERCA DI DIO NELLE RELIGIONI: L’INDUISMO, IL BUDDHISMO, L’ISLAM.

3) IL MATRIMONIO E LA FAMIGLIA.

Metodo di insegnamento

I metodi d'insegnamento sono stati la lezione frontale, lavori di gruppo, talvolta si e cercato di avviare la discussione

attraverso schemi proposti dall'insegnante.

Mezzi e strumenti di lavoro

Oltre al libro di testo, si sono utilizzati anche altri testi di approfondimento si è utilizzato anche del materiale audiovisivo

attinente ai temi trattati

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Tempi (impiegati per la realizzazione delle moduli di apprendimento)

Per ogni moduli di apprendimento sono stati dedicati dalle cinque alle sette ore, in media. Tranne che per la prima

unita di apprendimento che ha richiesto tutto il trimestre e buona parte del pentamestre.

Strumenti di verifica

Le verifiche sono state finalizzate alla misurazione sia dell’efficacia dell’insegnamento, sia dell’apprendimento da parte

degli allievi, secondo gli obiettivi stabiliti.

E' stata privilegiata la forma del dialogo aperto, unita al continuo stimolo da parte dell’insegnante a favore di interventi

degli alunni, in relazione agli argomenti trattati.

Valutazione

Nella valutazione si è tenuto conto, in relazione ai percorsi didattici, dei seguenti parametri:

1) conoscenza degli argomenti;

2) comprensione del testo;

3) Capacità di argomentazione e rielaborazione personale.

Obiettivi mediamente realizzati

Gli obiettivi prefissati in sede di programmazione sono stati sufficientemente realizzati partendo dalla situazione

concreta degli alunni, cercando nel rispetto e nella libertà di ciascuno, di uscire dai propri schemi mentali e di

comportamento. Nello sviluppare i contenuti preventivati si è cercato d'istaurare un'atmosfera di collaborazione

conducendo gli alunni a partecipare, con qualsiasi contributo al dialogo educativo in modo da creare un rapporto sereno

e di reciproca considerazione. L'adozione di questo metodo ha permesso l'acquisizione di minime competenze nella

comprensione ed elaborazione del linguaggio specifico della disciplina anche se con qualche difficoltà. Le discussione

collettive hanno contribuito a sviluppare un certo interesse e una certa capacità di giudizio critico nei confronti degli

argomenti trattati. I collegamenti con le altre discipline sono stati curati particolarmente per favorire uno sviluppo

unitario, ma articolato e ricco di conoscenze personali, capacità, orientamenti indispensabili alla maturazione dei

giovani. Tutti gli alunni sono stati posti nelle condizioni di passare gradualmente, dal piano delle conoscenze a quello

della consapevolezza dei principi del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e

sociale.

Scordia, 14 Maggio 2018 Il docente VECCHIO ROCCO

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PARTE SESTA

6. Criteri di valutazione generali adottati dal Consiglio di Classe

6.1 Griglie di valutazione della prova di ITALIANO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO (TRIENNIO)

ANALISI DEL TESTO (Tip. A)

1) Contenuti e informazioni

A) Personali, esaurienti, ben documentati B) Pertinenti e documentati C) Abbastanza pertinenti, anche se ripresi dal testo D) Parzialmente pertinenti, ripresi quasi interamente dal testo E) Inaccettabili

3 2 1

0,5 0

2) Forma / esposizione

A) Chiara, scorrevole, elaborata stilisticamente, sintatticamente corretta B) Abbastanza chiara e complessivamente corretta C) Non sempre chiara, poco o troppo sintetica, sintatticamente imprecisa D) Poco chiara, involuta, sintatticamente scorretta E) Incomprensibile

3

2 1

0,5 0

3) Comprensione del testo

A) Motivata e approfondita B) Analitica e convincente C) Sintetica ed essenziale D) Limitata e superficiale E) Errata

3 2 1

0,5 0

4) Livello lessicale e registro linguistico

A) Registro linguistico appropriato e lessico specifico B) Registro linguistico e lessico adeguati C) Registro linguistico quasi idoneo e lessico comune e a volte ripetitivo D) Lessico non appropriato e registro non sempre adeguato E) Lessico improprio e registro linguistico non adeguato

3 2 1

0,5 0

5) Rielaborazione critica

A) Personale, ricca di citazioni, ampiamente documentata B) Ben documentata C) Abbastanza convincente D) Appena accennata E) Inesistente

3 2 1

0,5 0

TOTALE

VOTO IN 15esimi VOTO IN 10mi VOTO IN 15esimi VOTO IN 10mi 15 10 10 6 14 9 8/9 5 13 8 7 4 12 7 6 3/2 11 6/7 5 1

TOTALE_____________

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ARTICOLO, SAGGIO BREVE, TEMA STORICO E TEMA TRADIZIONALE (Tip. B-C-D) (TRIENNIO)

1) Contenuti, competenza testuale e logica

A) Personali, completi, numerosi e documentati B) Pertinenti, informazioni motivate, chiare e lineari C) Abbastanza pertinenti, talvolta un po’ generici, informazioni parziali e non sempre ben motivate D) Poco pertinenti, informazioni ripetitive, non adeguatamente giustificate E) Molto limitati, errati

3 2 1

0.5 0

2) Rispetto della tipologia

A) Corretto C) Generico D) Contraddittorio E) Nullo

2 1

0,5 0

3) Argomentazione

A) Logica, coerente, ampiamente documentata B) Abbastanza coerente e discretamente documentata C) Parzialmente coerente, lineare, qualche volta documentata D) Poco coerente, ripetitiva, non documentata E) Incongruente e limitata

3 2 1

0.5 0

4) Livello lessicale e registro linguistico

A) Registro linguistico appropriato e lessico specifico B) Registro linguistico e lessico adeguati C) Registro linguistico quasi idoneo e lessico comune e a volte ripetitivo D) Lessico non appropriato e registro non sempre adeguato E) Lessico improprio e registro linguistico non adeguato

3 2 1

0,5 0

5) Forma A) Chiara e scorrevole B) Lineare e comprensibile C) Semplice D) Elementare, non sempre corretta E) Incomprensibile

2 1,5 1

0,5 0

6) Rielaborazione critica

A) Personale, ricca di citazioni, ampiamente documentata C) Abbastanza convincente D) Appena accennata E) Inesistente

2 1

0,5 0

TOTALE_____________

TABELLA DI VALUTAZIONE VOTO IN 15esimi VOTO IN 10mi VOTO IN 15esimi VOTO IN

10mi 15 10 10 6 14 9 8/9 5 13 8 7 4 12 7 6 3/2 11 6/7 5 1

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6.2 Griglia di valutazione della seconda prova di Scienze Umane

DESCRITTORI INDICATORI PUNTI

CONOSCENZA E PERTINENZA

DEGLI ARGOMENTI

Completa e approfondita 5

Corretta e adeguata 4

Essenziale ma non approfondita 3

Frammentaria e lacunosa 2

Scarsa e confusa 1

COMPETENZA LINGUISTICA E LINGUAGGIO SPECIFICO

Linguaggio corretto, fluido e creativo 4

Linguaggio appropriato, abbastanza corretto 3

Linguaggio non sempre chiaro e appropriato, ma talvolta

generico e con qualche inesattezza

2

Linguaggio confuso e scorretto 1

CAPACITÀ DI ANALISI E SINTESI

Sa effettuare analisi e sintesi corrette e autonome 3

Sa effettuare analisi e sintesi, anche se talvolta parziali e

imprecise

2

Non sa effettuare analisi e sintesi corrette 1

COMPETENZA A RIELABORARE

DATI E INFORMAZIONI

Elaborazione coerente e organica 3

Sviluppo logico con collegamenti semplici 2

I contenuti specifici sono organizzati con difficoltà 1

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6.3 Griglia di valutazione della terza prova Tipologia A

Griglia di valutazione TERZA PROVA

ALUNNO/A_______________________________ Disciplina_______________________ Voto in decimi

Voto in quindicesimi

Giudizio sintetico

Conoscenza e comprensione

Competenza espressiva

Capacita di analisi, sintesi, rielaborazione personale

1 - 3 1 - 5 Scarso

Non dispone

delle conoscenze

necessarie o non

comprende il

testo della

domanda

Usa un linguaggio con

passaggi oscuri ed errori anche

di sintassi. Frequenti errori

nell'uso della terminologia

specifica

Fraintende il testo della domanda in

aspetti significativi, non riesce a

costruire un discorso e a selezionare

gli elementi essenziali

4 -5 6 -9 Limitata

Dispone solo

parzialmente delle Conoscenze

necessarie e confonde le informazioni dei

quesiti

Usa un linguaggio

comprensibile, ma con lessico

approssimativo, con errori e

non sempre appropriato dal

punto di vista tecnico

Esprime considerazioni generiche

approssimative e offre soluzioni non

del tutto coerenti

6 10 Sufficiente

Dispone delle

informazioni

richieste e

comprende

nell'essenziale il

quesito

Si esprime in modo lineare, ma

utilizza solo parzialmente il

lessico appropriato e presenta

incertezze ortografiche e nella

punteggiatura; usa

consapevolmente la

Seleziona gli argomenti necessari

alla comprensione del quesito che

espone in modo coerente ma

nozionistico e con parziale

argomentazione

7 -8 12 -13 Sicura

Seleziona le

informazioni che

documenta e

contestualizza;

dimostra buona

comprensione del

quesito

Scrive in modo corretto e con linguaggio

appropriato; appropriata la

terminologia specifica

Affronta e svolge quanto chiesto,

dimostrando sicura comprensione.

Seleziona le informazioni documentandole con riferimenti

pertinenti

9 - 10 14 -15 Ottima Eccellente

Dispone di

informazioni

esaurienti e

precise che

contestualizza;

dimostra una

comprensione

rigorosa di quanto

proposto

Si esprime correttamente utilizzando un efficace lessico specifico e una

terminologia precisa

Costruisce un discorso significativo

nella sintesi, dimostrando una capacita

operativa autonoma con aspetti di

rielaborazione critica

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Numero di verifiche sommative effettuate nell’intero anno scolastico

MATERIA

Interrogazioni

Saggio breve Analisi testo Articolo Relazione Tema

Prova semi-strutturata

Prova strutturata

Problema Casi Esercizi

Progetto Prove pratiche

Italiano 2 3

Lingua e cultura latina

3 5

Storia 3 2

Filosofia 3 1

Inglese 5 3 2

Matematica

Fisica

Scienze Umane

6 5

Scienze Naturali

Storia dell’arte

Scienze motorie e sportive

3 5

42

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6.5 Numero complessivo delle prove scritte effettuate secondo le tipologie previste per la terza prova scritta

MATERIA Trattazione sintetica di argomenti

Quesiti a risposta singola

Quesiti a risposta multipla

Problemi a

soluzione rapida

Casi pratici e professionali

Sviluppo di progetti

Italiano

Lingua e cultura latina

Scienze Umane

Matematica

Fisica

Inglese 2

Storia 1

Filosofia 1

Scienze naturali 2

St. Arte 2

Scienze Motorie

Religione

43

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6.6 Risultati dello scrutinio finale dell’anno precedente

Fasce di profitto finale N. Studenti

4<M<5,5

5,5<M<6

6<M<6,5 1

6,5<M<7 8

7<M<7,5 2

7,5<M<8 1

8<M<8,5 2

8,5<M<9 1

9<M<9,5 4

9,5<M<10

A disposizione della Commissione sono depositati in segreteria tutte le prove, le verifiche effettuate durante I'anno e le simulazioni dell'Esame di Stato.

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PARTE SETTIMA

7. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Introdotta dalla legge 107 del 2015, meglio nota come “La Buona Scuola”, l’Alternanza scuola-lavoro si pone come strumento in linea con il principio della scuola aperta ed è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti degli ultimi tre anni di tutte le scuole secondarie di secondo grado. L’attività suddetta mira a promuovere, attraverso l’esperienza pratica, il consolidamento delle conoscenze acquisite a scuola dagli alunni, testandone le attitudini sul campo pratico e ad arricchirne la formazione, orientandoli allo stesso tempo ad un piano di studi confacente col proprio futuro lavorativo.

7.1 Articolazione del periodo di alternanza scuola-lavoro nel triennio

Terzo anno: A. S. 2015/2016.

La classe, al fine di esperire quanto appreso in maniera teorica in classe e poter così sperimentare concretamente tecniche e metodologia didattiche inclusive ed efficaci, ha iniziato il periodo di alternanza scuola-lavoro prestando il proprio servizio presso l’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Scordia costituito da classi appartenenti alla scuola dell’infanzia e primaria.

Quarto anno: A. S. 2016/2017.

La classe ha proseguito il proprio tirocinio tecnico-pratico presso un altro Istituto comprensivo di Scordia, l’Istituto comprensivo “Salvo Basso” comprendente anche classi della scuola secondaria di primo grado al fine di potersi confrontare con fasce d’età differenti e comprendere così le problematiche e le possibilità connesse all’insegnamento nelle diverse fasce d’età. Alcuni alunni hanno inoltre seguito presso la Vuemme group un corso per animatori nel settore turistico.

Quinto anno: A. S. 2017/2018.

Nell’anno corrente la classe ha portato avanti il progetto “Res Publica, ART. 33, simulazione di sedute del Parlamento Italiano” attraverso il supporto e la collaborazione dell’azienda United Network. Gli studenti hanno preso parte ad un percorso formativo incentrato sulla conoscenza del procedimento legislativo della Camera dei deputati, nonché sullo sviluppo di specifiche attività per il miglioramento delle loro soft skills. Durante le varie sedute, gli studenti, suddivisi in gruppi parlamentari, hanno lavorato alla stesura di progetti dl legge, emendamenti e relazioni che sono stati approvati in occasione della giornata finale.

7.2 Prospetto analitico della classe

Omissis

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Firma dei Docenti del Consiglio di Classe

Prof. Massimiliano ANGELICO _____________________________________________

Prof.ssa Domenica BUCOLO _____________________________________________

Prof.ssa Tiziana FISCELLA _____________________________________________

Prof.ssa Laura FOTI _____________________________________________

Prof. Paolo MONACO _____________________________________________

Prof.ssa Caterina SARRA _____________________________________________

Prof. Pietro SCUDERI _____________________________________________

Prof.ssa Olimpia VALENTI _____________________________________________

Prof. Rocco VECCHIO _____________________________________________

Prof. Riccardo VIAGRANDE _____________________________________________

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Ornella SIPALA

_________________________________

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SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA DELL'ESAME DI STATO

TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO

Giorgio Caproni nacque a Livorno nel 1912. A dieci anni si trasferì con la famiglia a Genova, che consideròsempre la sua vera città e dove visse fino al 1938. Dopo studi musicali e due anni di università, a partire dal1935 si dedicò alla professione di maestro elementare. Nel 1939 fu chiamato alle armi e combatté sul fronteoccidentale. Dopo la guerra si stabilì definitivamente a Roma, dove proseguì l’attività di insegnante,dedicandosi contemporaneamente, oltre che alla poesia, anche alla traduzione, soprattutto di opere francesi.La raccolta di versi Res amissa, di cui fa parte la poesia proposta, fu pubblicata nel 1991, un anno dopo lamorte dell’autore.

Giorgio Caproni, Versicoli quasi ecologici, in Res amissa. Tratto da L’opera in versi, a cura di Luca Zuliani, Mondadori - I Meridiani, Milano 1998.

Non uccidete il mare,la libellula, il vento.Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino1.Il galagone2, il pino:anche di questo è fattol’uomo. E chi per profitto vilefulmina3 un pesce, un fiume, non fatelo cavalieredel lavoro. L’amorefinisce dove finisce l’erbae l’acqua muore. Dovesparendo la forestae l’aria verde, chi restasospira nel sempre più vastopaese guasto: «Comepotrebbe tornare a esser bella,scomparso l’uomo, la terra».

1. Comprensione del testoDopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica.

2. Analisi del testo2.1. Il componimento fa parte di una raccolta di versi dal titolo latino Res amissa (“Cosa perduta”).In che modo il contenuto della poesia proposta può essere collegato con il titolo della raccolta?2.2. La poesia è composta da un’unica strofa, ma può essere idealmente divisa in due parti. Quali?Qual è la funzione di ciascuna delle due parti?2.3. Individua nella lirica i verbi che rappresentano le azioni dell’uomo nei confronti della natura,che il poeta vuole contrastare. Quale atteggiamento e quale considerazione della natura da partedell’uomo emergono da queste azioni? 2.4. Il poeta fa riferimento a una motivazione che spinge l’uomo ad agire contro la natura: quale?2.5. Dalla lirica emerge un atteggiamento critico del poeta verso la società moderna, che spessopremia chi compie delle azioni irrispettose verso la natura. In quali versi, in particolare, è evidentequesta critica?

1 Lamantino: mammifero marino diffuso soprattutto sulle coste e nei fiumi dell'Africa occidentale.2 Galagone: scimmia africana di piccole dimensioni.3 Fulmina: uccide con un colpo rapido e improvviso.

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2.6. L’uomo ha bisogno della natura per sopravvivere, ma la natura non ha bisogno dell’uomo:individua nella lirica i punti in cui emerge questa convinzione.2.7. Nell’ultima parte della poesia, come viene definito il mondo deturpato dall’uomo? Qual è ilsentimento di “chi resta”?2.8. Soffermati sulle scelte stilistiche dell’autore. I versi sono tutti della stessa misura? Riconosci qualche enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze.

3. Interpretazione complessiva e approfondimentiAl centro della lirica vi è il tema del rapporto fra uomo e natura. Sulla base dell’analisi condotta,proponi un’interpretazione complessiva della poesia, facendo riferimento anche ad altri testiletterari in cui è presente questo tema. Puoi arricchire l’interpretazione della poesia con tueconsiderazioni personali.

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TIPOLOGIA B - SVILUPPO DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE CONSEGNE

Sviluppa l’argomento proposto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del saggio breve, argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’articolo di giornale, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: L'AMICIZIA, TEMA DI RIFLESSIONE E MOTIVO DI ISPIRAZIONE POETICA NELLA LETTERATURA E NELL'ARTE

1. Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. […] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Archita di Taranto […] "Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla". Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amicitia

2. Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch'ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse 'l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch'è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i' credo che saremmo noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime

3. "Renzo …!" disse quello, esclamando insieme e interrogando. "Proprio," disse Renzo; e si corsero incontro. "Sei proprio tu!" disse l'amico, quando furon vicini: "oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?" […] E, dopo un'assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro […] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. […] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n'ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. "Son cose brutte," disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; "cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo".

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827 4. "Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. […] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c'era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto."

G. VERGA, Rosso Malpelo - "Vita dei campi", 1880 5."A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina".

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C. PAVESE, La luna e i falò, 1950 6. "Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c'era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. […] Ho esitato un po' prima di scrivere che "avrei dato volentieri la vita per un amico", ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia."

F. UHLMAN, L'amico ritrovato, 1971 7. Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po' retorici che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei stato mai. Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno. ................................ Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre. ............................. F. GUCCINI, Canzone per Piero, da "Stanze di vita quotidiana", 1974 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: A PROPOSITO DI PARI OPPORTUNITÀ Documento 1 Agli albori del XXI secolo […], nonostante la crescente femminilizzazione della società, la sfida tra uomini e donne resta troppo impari perché si possano creare le condizioni di una vera e propria concorrenza. Il XX secolo si definisce, piuttosto, attraverso la lunga e lenta legittimazione dei principi di divisione sessuale nel mondo sociale, perpetuando o reinventando sottili forme di segregazione nel sistema di formazione e nel mondo del lavoro. L’ordine sociale, infatti, funziona come una sorta di stazione di smistamento che distribuisce con regolarità, per quanto imperfettamente, uomini e donne in sfere separate di formazione e di lavoro. La sua prima funzione è quella di non organizzare la concorrenza tra i sessi e di “eufemizzare” la violenza del dominio maschile. Eppure questo secolo non ha smesso un attimo di proclamare l’uguaglianza dei sessi, di imprimerla in lettere d’oro nelle leggi […]. Ma se, adottando un modo di pensare relazionale, si rapporta costantemente l’ascesa delle donne all’avanzamento degli uomini, ecco apparire allora la permanenza del divario tra le posizioni degli uomini e delle donne nell’educazione e nel lavoro […]: le posizioni dominanti sono sempre occupate dagli uomini, le posizioni svalutate dalle donne. Neanche altrove […] c’è uguaglianza: questo “altrove” si chiama famiglia, nome che non ha lo stesso peso ideologico e pratico sulle donne e sugli uomini. Si esortano gli uomini a lavorare per provvedere ai bisogni della famiglia mentre si colpevolizzano le donne accusandole di abbandono della stessa famiglia per un salario integrativo. Gli uomini “entrano in carriera”, le donne, invece, disertano il focolare. […] Un’educazione e un lavoro per le donne, certo, ma sotto buona guardia e con alcune condizioni: che non ne derivi alcuna conseguenza per la famiglia, che si resti in quegli ambiti da sempre ritenuti adatti alle donne, che non si pregiudichino la rarità e l’eccellenza dei titoli e dei posti occupati dagli uomini. Dunque, si tratta di inculcare sin dalla scuola materna e nella famiglia ai ragazzi e alle ragazze, due sistemi di disposizioni differenti che, poco alla volta, si incarneranno in due sistemi di posizioni separate nel campo lavorativo. Il XX secolo ha dunque scritto la storia dell’ingresso imponente delle donne nell’istruzione e nel lavoro dipendente,

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ma mischiato alla disuguaglianza delle possibilità scolastiche e alla differenziazione delle professioni. Esso continua a scrivere attraverso variazioni ma anche attraverso invarianti, una storia di ordinaria segregazione. R. M. Lagrave, Un’emancipazione sotto tutela, in G. Duby e M. Pierrot, Storia delle donne. Il Novecento, a cura di F.

Thébaud, Laterza, Bari 1996 Documento 2 In Italia il tasso di occupazione femminile nel 2009 si aggira attorno al 46%, abbiamo una delle ultime posizioni in Europa, dove il tasso di occupazione femminile medio è del 57%. Nel 1970, il tasso di occupazione delle donne in Italia era inferiore al 20%. Nel Mezzogiorno il tasso di occupazione femminile è del 31%, nel Nord è del 56%. Recenti indagini confermano che le donne in Italia nonostante gli ottimi risultati scolastici (il 60% dei laureati sono donne, il 40% uomini) hanno grandi difficoltà a raggiungere ruoli direttivi. Certo, ci sono molte storie di successo, amministratori delegati e direttori generali in tailleur, ma i numeri parlano chiaro. Le donne occupate sono meno del 50% e ancora meno sono quelle che riescono a conciliare famiglia e carriera fino ad arrivare ad alti livelli. Circa il 30% lascia il lavoro almeno temporaneamente dopo il primo figlio. Secondo il Sole-24ore l’Italia è l’ultima in Europa per la presenza di donne nei Consigli di Amministrazione delle società quotate (la crescita della presenza femminile nei board è passata da un 3% ad un 5% negli anni che vanno dal 2003 al 2009), ben distante da situazioni come quella della Norvegia (44%). La percentuale delle donne dirigenti in Italia, nelle aziende private si aggira attorno al 10% sul totale degli uomini dirigenti. Se consideriamo il pubblico e privato le donne dirigenti arrivano al 23% contro il 40% di Francia e il 35% di Inghilterra. Inoltre guadagnano più del 20% in meno di un collega maschio (il gap è del 17% in Europa). Più in generale, a parità di posizione professionale una donna in media percepisce il 23% in meno di uno stipendio di un uomo. Il differenziale salariale delle donne laureate è meno 34% […]. La condizione della donna nella società italiana è segnata da profonde contraddizioni. Se da un lato il nostro Paese è caratterizzato da un forte innalzamento a livello di scolarizzazione femminile, ormai superiore a quello maschile, dall’altro lato persistono segnali di ritardo: – un notevole squilibrio che vede le donne concentrarsi prevalentemente nelle discipline umanistiche; – la scarsa presenza femminile nel mondo del lavoro e, ancor più, nelle posizioni di rilievo, nelle aziende e nella politica; – la carenza di politiche di sostegno alle famiglie e di politiche volte a favorire la conciliazione; – la maternità continua a rappresentare un fattore fortemente discriminante e l’origine principale dello scivolamento verso l’inattività […]. I dati emersi da recenti studi sul tema della “conciliazione” tra famiglia e lavoro dimostrano che la maggior parte delle organizzazioni italiane (circa il 70%) anche se hanno avviato qualche politica family friendly, poi di fatto non la applicano (Fonte: Centro Internazionale lavoro e Famiglia per analizzare e sviluppare la “conciliazione tra vita lavorativa, familiare e personale” IESE-CONSEL). L’11% non ha nessuna politica di facilitazione, il 20% applica alcune politiche di facilitazione contro il 60% di Europa e America!

P. Poli, Donna e lavoro, in Donne che cambiano, Franco Angeli, Milano 2010

Documento 3 Introduzione Da alcuni anni in ambito internazionale, da meno in Italia, si registra un crescente interesse nei confronti della paternità e delle maggiori cure che le nuove generazioni di padri riservano ai propri figli. La gran parte degli studi e delle analisi tenta di identificare i fattori e/o le caratteristiche, maschili e/o femminili, che possono favorire la condivisione della cura. Tra le ipotesi più diffuse e documentate, vi è indubbiamente quella che il modello di famiglia a doppio reddito incoraggi la condivisione. Partendo da questa ipotesi, è stata studiata la probabilità che il partner sia collaborativo e partecipativo. Per lo sviluppo del modello sono stati utilizzati i dati raccolti sul fenomeno dell’inattività femminile, condotta dall’ISFOL nel 2007. […]. La condivisione del lavoro di cura familiare: da vincolo a opportunità […] L’Italia oltre ad avere tassi di occupazione femminile tra i più bassi dell’Unione europea, si caratterizza per la presenza del delicato fenomeno dell’inattività femminile: sono molte le donne occupate che lasciano il lavoro in occasione della maternità e spesso lo fanno in maniera definitiva (ISFOL, 2011; ISTAT, 2011). Il nostro, poi, è anche il paese in cui le donne ricevono il minor supporto, da parte degli uomini, nella gestione della casa e nella cura dei familiari: la quota di lavoro familiare di cui le italiane si fanno carico è infatti più impegnativa rispetto agli altri paesi, mentre il contributo degli uomini resta tra i più bassi al mondo (Eurostat, 2006) […]. Nell’ultimo rapporto realizzato sullo stato del paese, l’ISTAT, utilizzando i dati raccolti nel corso degli ultimi vent’anni sull’uso del tempo, documenta la forte asimmetria di genere nell’attribuzione dei ruoli nella coppia e nell’organizzazione dei tempi delle persone, e sottolinea come i problemi relativi all’organizzazione dei tempi non siano mutati nel corso degli anni e come gli insufficienti cambiamenti in atto riguardino più i comportamenti delle donne che quelli degli uomini […]. Il tema della conciliazione fra tempi di vita familiare e tempi di vita lavorativa, lungi dall’essere una questione che dovrebbe riguardare entrambi i sessi, ha assunto nel corso degli anni, soprattutto in Italia, una vera e propria connotazione di “genere” divenendo, in letteratura, come nella vita quotidiana, una questione di pertinenza esclusiva dell’universo femminile, il che si traduce, tra l’altro, in un forte vincolo per le madri che vogliono inserirsi o che vogliono rimanere nel mercato del lavoro, mentre stenta a rappresentare un’opportunità per i padri che, accrescendo la condivisione del

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lavoro di cura familiare e in particolare della cura dei figli, avrebbero la possibilità di vivere appieno la paternità, senza essere necessariamente cristallizzati nell’unica dimensione del bread-winner. La decisione presa nel 2010 dal Parlamento europeo, di istituire il congedo di paternità obbligatorio e retribuito, ha animato in Italia il dibattito sul senso e sulle opportunità che gli strumenti legislativi di questo tipo possano realmente offrire a uomini e donne. La tendenza, tra i giovani padri, a essere attivamente presenti nel lavoro educativo e familiare, seppur lieve e in lenta ascesa, può essere, infatti, incoraggiata e sostenuta da politiche che favoriscano la conciliazione tra vita familiare e lavorativa […]. Cosa favorisce quindi la cura paterna? È possibile identificare delle caratteristiche (età, titolo di studio, tipo di occupazione) che incoraggiano la condivisione nella cura familiare? Livelli, caratteristiche e geografia della condivisione Gli studi condotti in diversi paesi hanno evidenziato che il tempo trascorso dai padri con i figli è concretamente cresciuto in questi ultimi anni. È stato inoltre documentato che la propensione alla cura aumenta se anche la partner lavora, e in particolare se guadagna di più (Bettio, Verschchagina 2010), se il padre ha un titolo di studio medio-alto (Smith, 2004, ISTAT, Rosina, Sabbadini, 2006), un impiego da dipendente nel settore pubblico o in una grande impresa (Smith 2004; ISTAT, Rosina, Sabbadini, 2006), se è giovane (ISTAT, Rosina, Sabbadini, 2006) e se i figli hanno meno di tre anni (Coltrane, 1996; ISTAT, Rosina, Sabbadini, 2006). Infine è stato sottolineato che la condivisione paterna può essere favorita dalla presenza di un clima culturale favorevole e da strumenti legislativi ad hoc, come il congedo di paternità, o parentale, retribuito (Del Boca, Pasqua, 2010; Rosina, 2009). […] L’informazione statistica sul ruolo maschile, sulle scelte di fecondità degli uomini e sui comportamenti familiari, è piuttosto carente in Italia (ISTAT, Rosina, Sabbadini, 2006). In questo studio l’analisi è stata condotta nel 2007 utilizzando i dati provenienti dall’Indagine ISFOL sui fattori determinanti l’inattività femminile in Italia, con l’intento di verificare l’ipotesi più diffusa e accreditata in letteratura, ovvero che il modello delle dual earner families incoraggi la condivisione della cura tra i partner (Smith, 2004; Bruzzese, Romano, 2006). Il campione dell’indagine ISFOL si componeva di seimila donne di età compresa tra i venticinque e quarantacinque anni, di cui quattromila inattive e duemila attive […]. L’obbiettivo era di analizzare le caratteristiche che determinano l’inattività femminile, tenendo conto sia dei fattori di carattere esogeno, di natura prevalentemente economica, che endogeno, legati al tessuto sociale e ai modelli culturali dominanti nel nostro paese […]. In questo studio i padri, in base alle dichiarazioni fornite dalla partner, sono stati distinti: i padri high care e padri low care […]. Padri high care sono coloro che collaborano in maniera rilevante sia al lavoro domestico, si alla cura dei figli; gli altri, contribuendo poco o nulla a queste attività sono stati definiti padri low care. La maggior parte delle donne intervistate, il 54,6%, ha come partner un padre low care. La quota restante, i padri high care, sono il 45,4% […]. La probabilità di avere un partner collaborativo In sintesi, la probabilità per le donne considerate in questo studio di avere come partner un padre high care è alta se la donna è occupata, se il suo titolo di studio è universitario, se da piccola era in contatto con nonne che lavoravano, all’aumentare del numero di figli con meno di tre anni e, infine, se risiede nell’area geografica del Nord […]. Questo esito può fornire alcuni spunti di riflessione in termini di policy in primo luogo, sul senso e sulle opportunità che gli strumenti legislativi, come il congedo di paternità obbligatorio, possono concretamente offrire alle famiglie. Questo congedo può essere un segnale, oltre che uno strumento, per abbattere quella cultura della disuguaglianza che concepisce ancora, in molte aree del nostro Paese, una divisione dei ruoli di genere asimmetrica e tradizionale. Inoltre, può offrire un’occasione per affrontare il delicato tema della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, poiché l’aumento dei (bassi) livelli di attività femminile può diventare un obbiettivo attraverso il quale si potrebbe perseguire anche l’aumento dei livelli di condivisione familiare da parte dei padri.

T. Canal, Paternità e cura familiare, Osservatorio ISFOL, II 2012, n.1 Documento 4 [Le donne in politica: una possibilità per la democrazia?] Il numero e il livello degli incarichi politici ricoperti oggi dalle donne induce dunque al pessimismo circa l’influenza che esse possono esercitare sulla democrazia. Il solo modo per avere voce in capitolo, per pesare sulle scelte, e non come una minoranza in ostaggio, è quello di entrare in forze sulla scena politica. Ora, gli ostacoli da vincere per raggiungere la parità nelle istituzioni politiche restano molti. […] Il ruolo minore delle donne in politica è il riflesso di una condizione sociale che resta ancora subordinata. A riprova di ciò, la femminilizzazione delle classi dirigenti si ottiene prima là dove l’ideale di uguaglianza tra i sessi ha una possibilità di realizzarsi: nell’ambito urbano, dove vivono donne che hanno la statura per presentarsi candidate (grosso bagaglio culturale, tasso di attività professionale elevato, alte qualifiche). […] La predominanza maschile nei luoghi di potere deriva da cause interne all’ambiente politico, tra le quali, prima di tutto, il funzionamento oligarchico delle organizzazioni di partito. Queste possono facilmente accusare il debole attivismo delle donne per poterle poi rappresentare in maniera ridotta negli organi direttivi, o possono invocare la misoginia dell’opinione pubblica per rifiutare loro delle investiture elettorali. In teoria luoghi aperti di formazione e di selezione politica, troppo spesso i partiti sono ancora una sorta di cenacoli di investitura, particolarmente chiusi tanto alle donne quanto ai giovani. […] Certe regole elettorali, del resto, non fanno altro che incoraggiare il permanere al potere degli stessi […]. «Ciò che fa la vera democrazia» diceva Léon Gambetta «non è tanto il riconoscere i pari, quanto il crearli». Se si sottoscrive tale verità, allora la democrazia deve ancora nascere. Eppure, a ben guardare, le possibilità che hanno oggi le donne di esercitare importanti poteri politici non sono poche. Il femminismo, in calo come movimento collettivo, ha guadagnato con ritardo le istituzioni. Partiti, governi,

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organizzazioni internazionali, manifestano tutti, più o meno apertamente, obbiettivi femministi. Alcuni paesi si sono dotati di ministeri incaricati della parità tra i sessi; altri presentano nei posti-chiave personalità femminili. […]. Meglio ancora, i partiti politici, i grandi sovrani del gioco democratico, sono impegnati in un processo autoritario di femminilizzazione delle loro classi dirigenti. Molti grandi partiti europei hanno imposto un numero fisso di donne nei loro organismi dirigenziali […]. La femminilizzazione dei candidati e degli eletti sta dunque per diventare – ed è una rivoluzione – un “argomento di vendita” nel mercato elettorale. Presso le donne, ma anche più diffusamente presso l’opinione pubblica nel suo insieme. […] Le donne saranno il futuro della politica?

M. Sineau, Le donne nella sfera della politica, in G. Duby e M. Pierrot, Storia delle donne. Il Novecento, a cura di F. Thébaud, Laterza, Bari 1996

3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: INCONTRO O SCONTRO CON L’ISLAM? Documento 1 Soffia uno spirito di compromesso. Verso l’Islam l’Europa si attribuisce, anzi si autoinfligge colpe che non ha. Colpe che crede di dover espiare subendo un terrorismo reattivo, ossia nato da una storica rivalsa. L’Europa si crogiola nella pace da sessant’anni, una pace peraltro garantita dall’America, una pace che vive come un diritto divino e naturale, non come una fortuna da salvaguardare, se necessario, con la forza, per respingere l’offensiva del Mostro, l’Islam. Oggi l’Eurabia (così la chiamo io) ha costruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha sostituito il termine «migliore» che definisce la nostra civiltà, con «diverso-differente», s’è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non esistono principi e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato, anzi criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio nome, che è quello dei macellai figli di Allah. L’Europa vive nella paura ed il terrorismo islamico ha un obiettivo molto preciso : distruggere l’Occidente, ossia cancellare i nostri principi, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra civiltà. [..] Adesso, guai se sostieni che l’Islam è allergico ai nostri valori e in particolare al concetto di libertà. Come minimo ti danno del razzista. Ho portato l’esempio che i Talebani uccidevano le donne con le unghie smaltate e per questo i benpensanti s’offesero a morte. Un lettera di un mio lettore mi parla di questo caso : una bambina aveva portato nella sua scuola le frittelle al marsala, quelle fatte con il riso, tradizionali. Le ha offerte ad un bambino musulmano, che le ha mangiate, di gusto. Il giorno dopo il padre di detto bambino si è presentato alla preside col Corano in pugno. Dopo aver preteso le scuse, la diffidò dal lasciar portare quell’immondo cibo a scuola, perché il marsala è un liquore. Cosa per cui negli asili non si erige più il crocifisso, che nelle mense studentesche s’è abolito il maiale. Poi si pone il fatale interrogativo: «Ma chi deve integrarsi, noi o loro?»

Oriana FALLACI, Intervista a se stessa, pp. 33 e 51, Milano, Rizzoli International, 2005 Documento 2 Presso i Franchi non v’è ombra di senso dell’onore e di gelosia. Se uno di loro va per la strada con sua moglie, e un altro la incontra, questi prende per mano la sua donna e si tira in disparte con lei a parlare, mentre il marito se ne sta da un lato aspettando che lei abbia finito di conversare; e se la fa troppo lunga, la lascia con il suo interlocutore e se ne va. Una mia diretta esperienza in proposito è questa : quando venni a Nabulus, stavo in casa di un certo Mu’izz, la cui casa serviva da albergo per i Musulmani, con finestre che aprivano sulla strada. Dall’altra parte della via c’era un Franco che vendeva vino per conto dei mercanti. Ora, costui, venuto un giorno a casa sua, trovò un uomo con sua moglie nel letto. Gli domandò: «Che cos’è che ti ha fatto venire qui da mia moglie?» «Ero stanco, - rispose colui, - e sono entrato qui a riposarmi». «E come sei entrato nel mio letto?» «Ho trovato un letto fatto, e mi ci sono messo a dormire». «E questa donna dorme con te?» «Il letto, - rispose,- è suo. Potevo io impedirle di entrare nel suo letto?» « Affè mia, - concluse il primo, - se lo fai un’altra volta, litigheremo!»; e questa fu tutta la sua reazione, e il massimo sfogo della sua gelosia...

USAMA, Storia delle crociate, XII sec., in Storici arabi sulle crociate, pag. 77, Torino, Einaudi. Documento 3 Il papa Urbano II, nell’anno 1095, lancia la prima Crociata. Il papa disse che la cristianità orientale aveva invocato aiuto perché i turchi stavano avanzando nel cuore delle terre cristiane, maltrattandone gli abitanti e profanandone i santuari. Però egli non parlò soltanto di Bisanzio, ma mise anche particolarmente in rilievo il carattere sacro di Gerusalemme e descrisse le sofferenze dei pellegrini che vi si recavano. Terminato il fosco quadro, lanciò il suo grande appello: la cristianità occidentale si metta in marcia per soccorrere l’Oriente; ricchi e poveri dovrebbero partire ugualmente, dovrebbero smetterla di trucidarsi a vicenda e combattere, invece, una guerra giusta, compiendo l’opera di Dio; e Dio li avrebbe guidati. Chi fosse morto in battaglia avrebbe ricevuto l’assoluzione e la remissione dei peccati. Qui la vita era miserabile e malvagia, con gli uomini che si

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logoravano sino a rovinare i propri corpi e le proprie anime; qui essi erano poveri e infelici, là sarebbero stati ricchi e felici e veri amici di Dio, che avrebbe apprezzato il loro martirio. Concluse il discorso al grido di «Dio lo vuole!»

Steven RUNCIMAN, Storia delle Crociate, pag. 94, Torino, Einaudi, 1998. 4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’UOMO E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IL CONFINE TRA CYBORG, ANDROIDE E UOMO Documento 1 L’Accademia dei Sillografi attendendo di continuo, secondo il suo principale istituto, a procurare con ogni sforzo l’utilità comune, e stimando niuna cosa essere più conforme a questo proposito che aiutare e promuovere gli andamenti e le inclinazioni del fortunato secolo in cui siamo, come dice un poeta illustre; ha tolto a considerare diligentemente le qualità e l’indole del nostro tempo, e dopo lungo e maturo esame si è risoluta di poterlo chiamare l’età delle macchine, non solo perché gli uomini di oggidì procedono e vivono forse più meccanicamente di tutti i passati, ma eziandio per rispetto al grandissimo numero delle macchine inventate di fresco ed accomodate o che si vanno tutto giorno trovando ed accomodando a tanti e così vari esercizi, che oramai non gli uomini ma le macchine, si può dire, trattano le cose umane e fanno le opere della vita. Del che la detta Accademia prende sommo piacere, non tanto per le comodità manifeste che ne risultano, quanto per due considerazioni che ella giudica essere importantissime, quantunque comunemente non avvertite. L’una si è che ella confida dovere in successo di tempo gli uffici e gli usi delle macchine venire a comprendere oltre le cose materiali, anche le spirituali; […]. L’altra cagione e la principale si è che disperando la miglior parte dei filosofi di potersi mai curare i difetti del genere umano, i quali, come si crede, sono assai maggiori e in più numero che le virtù; e tenendosi per certo che sia piuttosto possibile di rifarlo del tutto in una nuova stampa, o di sostituire in un suo luogo un altro, che di emendarlo; perciò l’Accademia dei Sillografi reputa di essere espedientissimo che gli uomini si rimuovano dai negozi della vita il più che si possa, e che a poco a poco dieno luogo, sottentrando le macchine in loro scambio. E deliberata di concorrere con ogni suo potere al progresso di questo nuovo ordine delle cose, propone per ora tre premi a quelli che troveranno le tre macchine infrascritte. L’intento della prima sarà di fare le parti e la persona di un amico […]. La seconda macchina vuol essere un uomo artificiale a vapore, adatto e ordinato a fare opere virtuose e magnanime […]. La terza macchina debbe essere disposta a fare gli uffici di una donna conforme a quella immaginata, parte dal conte Baldassar Castiglione, il quale descrisse il suo concetto nel libro del Cortegiano, parte da altri […]. Assegnasi all’autore di questa macchina una medaglia d’oro […] sulla quale sarà scritto il nome del premiato col titolo: INVENTORE DELLE DONNE FEDELI E DELLA FELICITÀ CONIUGALE.

G. Leopardi, Proposta di premi fatta dall’Accademia dei Sillografi, dalle Operette morali

Documento 2 La sigla “A.I.” (Artificial Intelligence), o “I.A.” (Intelligenza artificiale), come si usa dire in italiano, è stata adottata dalla comunità scientifica nel 1956, in occasione di uno storico seminario interdisciplinare svoltosi nel New Hampshire e promosso da John McCarthy (1927-viv.), per riferirsi alla progettazione di macchine capaci di prestazioni paragonabili a quelle umane nello svolgimento di attività intelligenti […]. Nel Novecento un importante passo verso lo sviluppo dell’I.A. è compiuto con l’affermarsi della cibernetica o scienza degli automi, nata intorno al 1943 grazie agli studi di Norbert Wiener (1894-1964). Un progetto significativo in questa direzione è rappresentato anche dalla cosiddetta “macchina di Turing”, una macchina astratta, cioè teorizzata ma non creata dal matematico inglese Alan Mathison Turing (1912-54) nel 1936, in grado di obbedire a ordini espressi sotto forma di programmi. Composta da una scatola nera capace di eseguire alcuni compiti, quali scrivere e leggere simboli scritti su fogli, e dotata di una memoria interna, la macchina di Turing è rivoluzionaria: le macchine calcolatrici progettate fino ad allora erano costruite per svolgere solo le attività specifiche per le quali erano state pensate, quella di Turing invece è una macchina universale, grazie alla quale, per eseguire un nuovo compito, basta scrivere un nuovo programma. Il computer non è altro che la realizzazione pratica della macchina di Turing, attuata a partire dal 1945 da John von Neumann (1903-57) che riuscì a esprimere le istruzioni di un programma mediante formule preposizionali sintetizzabili tramite circuiti elettrici […]. L’I.A. si occupa della dimostrazione di teoremi, del riconoscimento del linguaggio naturale scritto e parlato, dell’interpretazione di immagini, della robotica (scienza che cerca di sviluppare metodiche che permettano ad una macchina incarichi specifici), dei giochi e dei sistemi esperti (sistemi capaci di svolgere compiti diversi, come diagnosi, consigli, pianificazioni ecc.) resta tuttora problematico riuscire a dotare le macchine “intelligenti” di “senso comune”, ossia di quell’insieme di idee e di credenze, di quel background culturale da cui dipende il nostro concreto rapporto con il mondo. […] Riguardo al significato filosofico dell’intelligenza artificiale, il filosofo statunitense John Roger Searle (1932-viv.) ha distinto due diverse interpretazioni dell’I.A., una forte e una debole. Secondo l’I.A. forte sostenuta da Allen Newell e Herbert A. Simon, un calcolatore che superi il test di Turing […] sarebbe dotato di una mente vera e propria.

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Partendo dalla premessa che il pensiero sia una semplice manipolazione di simboli […] arrivano così a sostenere la possibilità di creare macchine pensanti. L’I.A. debole, sostenuta da Searle, ritiene al contrario che un calcolatore che abbia superato il test sia soltanto un ottimo strumento […] non una mente che pensa. Le macchine non pensano poiché non sono in grado di dare un significato ai simboli che connettono.

E. Ruffaldi, G. P. Terravecchia e A. Sani, Intelligenza artificiale e filosofia della mente, in Il pensiero plurale. Il Novecento, vol. IV, Loescher, Torino 2008

Documento 3 Dal 1990 la comunità dei ricercatori impegnati nello sviluppo dell’intelligenza artificiale si ritrova ogni anno per una competizione singolare, il premio Loebner, il cui scopo è tentare di superare il cosiddetto test di Turing. Elaborato nel 1950 dal matematico britannico Alan Turing […] questo test vuole rispondere a una delle prime domande sorte nel campo dell’intelligenza artificiale: le macchine possono pensare? In altre parole, è possibile costruire un computer così sofisticato da poter essere pensante, intelligente, insomma dotato di una mente? E potremmo riconoscere una macchina del genere? Osservato in controluce, in realtà il test di Turing può dirci molto sul profondo significato della natura umana, come racconta Brian Christian nel libro, inedito in Italia, Essere umani […]. In che cosa consista il test è presto detto, con le parole dell’autore: “Attraverso un terminale, una giuria fa domande a due interlocutori non visibili: l’uno è un essere umano, l’altro un programma per computer, e cerca di capire quale dei due è l’umano e quale il computer…”. La competizione, mette in palio due riconoscimenti: uno per il miglior programma di intelligenza artificiale che si avvicina a simulare l’intelligenza umana e uno per l’essere umano che secondo i giudici si è avvicinato di più a un comportamento umano: il più umano degli umani. […] Nessun programma di intelligenza artificiale ha superato il test di Turing , e non è detto che questo accada in un futuro prossimo o remoto che sia. Se però questo accadrà, secondo Christian il vero punto di svolta lo passeremo un po’ di tempo dopo: “Penso che certamente il primo anno in cui un computer supererà il test di Turing sarà un momento storico, epocale, ma non segnerà la fine della storia come la conosciamo. Penso che il test di Turing dell’anno successivo sarà quello veramente determinante, quello in cui gli esseri umani, messi al tappeto devono rialzarsi e dimostrare come si può essere artisti migliori, amici migliori, insegnanti migliori, genitori migliori, amanti migliori: quello in cui ci rifaremo, più umani che mai”.

Il naturale dell’artificiale, in “Le scienze”, n. 527, luglio 2012 Documento 4 Alcuni scienziati hanno il coraggio di pensare che potrebbero essere in grado di ricreare il più complesso dei nostri organi. Il loro progetto non consiste nel costruire un cervello con gli 86 miliardi di neuroni che formano il nostro encefalo. Hanno in mente invece di ricreare un cervello in forma digitale, usando software, silicio e cavi. Una tra le più ambiziose tra queste iniziative è lo Human Brain Project (“Progetto cervello umano”), diretto da Henry Markram dell’Ecole Polytechnique Fedérale de Lausanne, in Svizzera. Il suo progetto consiste nell’integrare tutto quello che si sa sul cervello, dal livello molecolare su fino alla struttura anatomica su larga scala, in un modello funzionante che risiederà in un supercomputer. […] Per costruire il cervello artificiale occorrerà codificare nel software i modelli di tutti i processi che si svolgono in un vero cervello e giustapporli in modo che possano interagire: la speranza è che il “modello unificato” così ottenuto ci dia modo di capire meglio come funzioniamo, come esattamente si formano i nostri pensieri e il nostro comportamento. […] Un approccio diverso è quello adottato da Dharmendra Modha, che lavora per l’IBM negli Stati Uniti e dirige il progetto globale SyNAPSE. Anziché realizzare un cervello usando un software, il suo gruppo prevede di costruirne i componenti per via hardware, riproducendo in silicio le strutture dell’organo. E mentre l’obiettivo primario di Markram e collaboratori è di capire come funziona il cervello, Modha è più interessato a emularlo per costruire macchine realmente intelligenti che possano programmarsi da sole e apprendere dall’esperienza. […] Ma anche se la maggior parte dei neuroscienziati concorda sul fatto che la mente sia una proprietà emergente del cervello, non è chiaro se da uno di questi cervelli artificiali possa emergere qualcosa di simile all’intelligenza umana. Kwabena Boahen, ricercatore principale nel gruppo di ricerca Brains in Silicon (“Cervelli di silicio”) della Stranford University, pensa di sì. “Come altro potrebbe emergere l’intelligenza? Deve venir fuori dalle cose che possiamo costruire: la fisica di come funzionano i neuroni è molto simile alla fisica dei transistor. Via via che ne sappiamo di più del cervello, possiamo replicarne le funzioni. Turing sarebbe stato senza dubbio d’accordo. […] L’obiettivo è di capire come il cervello decida dove concentrare l’attenzione e come facciamo a scegliere che cosa fare: come si verificano le funzioni cognitive attraverso le funzioni dei neuroni.

M. Costandi, Come costruire un cervello, in “Scienze”, n. 10, luglio 2012

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Tipologia C : TEMA DI STORIA Presenta la Grande guerra, evidenziandone le cause profonde, gli avvenimenti principali, i Paesi coinvolti e la conclusione. Concentrati in particolare sulle vicissitudini dell'Italia durante il conflitto. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Per progresso si possono intendere almeno due diversi tipi di successione di eventi. Da una parte c’è un progresso materiale, fatto di realizzazioni e conoscenze, di natura prevalentemente tecnico-scientifica; dall’altra, un progresso morale e civile, che coinvolge soprattutto i comportamenti e gli atteggiamenti mentali. Il primo corre veloce, soprattutto oggi, e raramente mostra ondeggiamenti. È il nostro vanto e il nostro orgoglio. Il secondo stenta, e a volte sembra retrocedere, seppur temporaneamente. I problemi nascono in gran parte dal confondere tra loro questi due tipi di progresso. Che sono molto diversi. Di natura esterna, collettiva e culturale il primo; di natura interna, individuale e biologica il secondo. E con due velocità molto diverse: veloce il primo, lento o lentissimo il secondo. Perché? Perché acquisire nuove conoscenze e nuove tecniche si può fare insieme ad altri esseri umani, che si trovano intorno a noi, e a volte anche a distanza, nello spazio e magari nel tempo: posso imparare infatti leggendo e studiando cose scritte da persone che non ci sono più come Einstein, Kant, Platone o Talete. I comportamenti, al contrario, sono individuali: posso leggere e ascoltare precetti meravigliosi, ma metterli in pratica è un’altra cosa. L’imitazione e l’emulazione sono spinte potentissime, ma dall’esito non garantito, anche se a volte c’è una costrizione. Se gli insegnamenti sono poi fuorvianti o perversi, buonanotte! Questo è in fondo il motivo per cui le società possono essere civili o civilissime, mentre non tutti i loro membri si comportano come si deve. Da sempre.» Edoardo BONCINELLI, Per migliorarci serve una mutazione, «Corriere della Sera - la Lettura», 7 agosto 2016 Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità, se vuoi, potrai sviluppare il tuo elaborato riflettendo: sul significato di «progresso», di «civiltà» e sulle reciproche interazioni; sul significato da attribuire a «progresso materiale» ed a «progresso morale e civile»; sulle ragioni e sulle cause che sono alla base della difficoltà di mettere in pratica «precetti» virtuosi; sulla forza e sulle conseguenze dell’«emulazione»; sul paradosso rappresentato dalla coesistenza del livello civile della società e della devianza di (taluni) singoli che ne fanno parte. I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza all’elaborato. Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con l’esemplificazione di uno o più casi, appresi dalla cronaca, in cui il paradosso civiltà/devianza si rende particolarmente evidente e aggiungere una tua personale riflessione critica.

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PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCIENZE UMANE

PARTE PRIMA «Vita liquida» e «modernità liquida» sono profondamente connesse tra loro. «Liquido» è il tipo di vita che si tende a vivere nella società liquido-moderna. Una società può essere definita «liquido moderna» se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. II carattere liquido della vita è quello della società si alimentano e si rafforzano a vicenda. La vita liquida, come la società liquido-moderna non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo'‘). E più recentemente preso atto che la sindrome consumistica è fatta tutta di velocita, eccesso e scarto. II mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L'amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana

“Vita liquida, Introduzione, pag. VII” Il tempo è diventato una funzione di potenzialità meccaniche, di qualcosa, cioè, che gli uomini poterono inventare, costruire, possedere, usare e controllare, e non più di capacita umane inevitabilmente limitate [...]. Allo stesso modo, il tempo è diventato un fattore indipendente dalle inerti e immutabili dimensioni delle masse terrestri o acquatiche. Il tempo venne a differenziarsi dallo spazio perché, diversamente da questo, poté essere cambiato e manipolato. Il tempo non è più «la strada da fare per conseguire certe cose» e dunque non conferisce più valore allo spazio. La quasi istantaneità dell’epoca software inaugura la svalutazione dello spazio. Nella modernità liquida il tempo non è ne ciclico ne lineare, come normalmente era nelle altre società della storia moderna e premoderna, ma invece 'puntillistico', ossia frammentato in una moltitudine di particelle separate, ciascuna ridotta ad un punto". Viviamo in un perpetuo e trafelato presente, in cui tutto è affidato all'esperienza del momento, e in cui la perdita di senso del tempo si accompagna allo svuotamento dei criteri di rilevanza che fanno distinguere l'essenziale dal superfluo, il durevole dall'effimero. È la nostra identità di persone, ieri faticosamente costruita su un progetto di vita, può essere oggi assemblata e disassemblata in modo intermittente e sempre nuovo, alla stregua di "un pacchetto pay per view". (Z. Bauman 2002. Modernità liquida, Roma - Bari, Editori, Laterza p. 125) Bauman è stato un intellettuale che ha offerto chiavi di lettura per affrontare con consapevolezza il mondo in cui viviamo: si è interrogato sulle disuguaglianze sociali e sui fenomeni migratori, sugli effetti della globalizzazione e del crollo delle ideologie sulle identità nazionali e sugli individui. Ha dato, con il suo esempio e con la sua attività, una lezione chiara: grazie alla conoscenza si può andare alla radice delle paure che viviamo, spesso figlie dell'ignoto e delle trasformazioni di cui non comprendiamo i contorni. Accogliamo il suo invito ad essere protagonisti consapevoli e informati dei nostri tempi. Lavoreremo sempre più affinché le scuole siano i luoghi in cui si forniscono gli strumenti della conoscenza alle nuove generazioni, in modo che siano appunto protagoniste e non vittime dei fenomeni locali e globali. Grazie a Bauman per il prezioso patrimonio culturale di cui ci ha reso testimoni"(ministro P.I.). Il candidato esprima le sue riflessioni sul testo proposto SECONDA PARTE La globalizzazione delle informazioniGli effetti negativi della globalizzazione

Le "società vernacolari"

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SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA

SCIENZE UMANE

PRIMA PARTE Facebook “è una rete, non una “comunità”. E le due cose, come si scoprirà prima o poi (a condizione, naturalmente, di non dimenticare, o non mancare di imparare, che cosa sia la “comunità”, occupati come si è a crearsi reti per poi disfarle), si rassomigliano quanto il gesso e il formaggio”. I teenager equipaggiati di confessionali elettronici portatili non sono che apprendisti in formazione e formati all'arte di vivere in una società-confessionale, una società notoria per aver cancellato il confine che un tempo separava pubblico e privato, per aver fatto dell’esposizione pubblica del privato una virtù pubblica e un dovere, e per aver spazzato via dalla comunicazione pubblica qualsiasi cosa resista a lasciarsi ridurre a confidenze private, insieme a coloro che si rifiutano di farle. Nella società moderna e liquida non proviamo più gioia ad avere segreti. Alla base del social networking vi è, infatti, lo scambio di informazioni personali e chi tiene a cuore la propria privacy è, addirittura, visto con sospetto. I dispositivi tecnologici si limitano a rendere più o meno realistici i nostri desideri e più o meno veloce ed efficace la nostra ricerca” Il social network tenta di abbattere ogni limite, moltiplicando le "amicizie", ma oltre un certo numero si può supporre che si tratti solo di voyeur che scrutano l’altrui vita quotidiana. (Bauman) II candidato esprima le sue riflessioni sul testo proposto. SECONDA PARTE

1. La teoria dell’ago ipodermico. 2. I processi selettivi dell’audience 3. Perché la diffusione dei new media ha rivoluzionato la comunicazione? 4. A quale idea s’ispira la cosiddetta “teoria del proiettile magico”?

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ANNO SCOLASTICO 2017/2018 I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

Data di svolgimento: Lunedì 16 Aprile 2018

Durata della prova: 120 minuti Ora di inizio 11:30 Ora di consegna __________ Numero di quesiti: 4 quesiti a trattazione sintetica

Discipline e tipologia di quesiti per discipline:

DISCIPLINA Quesiti a risposta singola Totale Numero Punteggio

Inglese* 1 15 x 1 15 Storia 1 15 x 1 15

Scienze naturali 1 15 x 1 15

Storia dell' 'arte 1 15 x 1 15

Criteri di valutazione: - Quesiti a risposta singola (Inglese, Storia, Scienze Naturali, Storia dell'Arte)

o Nessun contenuto: punteggio: 0 o Contenuto scarso, esposizione incerta: punteggio: 1 -5 o Contenuto accettabile, esposizione incerta: punteggio: 6 -- 9 o Contenuto sufficiente: punteggio: 10 o Contenuto adeguato, esposizione chiara: punteggio: 12-13 o Contenuto completo e coerente, esposizione corretta: punteggio: 14- 15

Punteggio ottenuto:

- Inglese punti ______

Storia punti ______

- Scienze naturali punti ______

Storia dell'Arte punti ______

Punteggio totale (MEDIA): / 15

* E' consentito l'uso del dizionario bilingue inglese/italiano

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Lingua straniera (Inglese)

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

Clarify the most important themes present in "EVELINE".

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Spiega in che modo i bolscevichi dopo la Rivoluzione d'Ottobre riuscirono a consolidare il propriopotere sotto la guida di Lenin.

Storia

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

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Spiega e dettaglia, aiutandoti anche con degli esempi cosa si intente nello studio dei composti organici per Stereoisomeria, Isomeria ed Enantiomeri.

Scienze naturali

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

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Identifica l'opera (allegato 1) e descrivine le principali caratteristiche.

Storia dell'Arte

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

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ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

ALLEGATO 1

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ANNO SCOLASTICO 2017/2018 I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

Data di svolgimento: Lunedì 14 maggio 2018

Durata della prova: 120 minuti Ora di inizio 11:30 Ora di consegna __________ Numero di quesiti: 4 quesiti a trattazione sintetica

Discipline e tipologia di quesiti per discipline:

DISCIPLINA Quesiti a risposta singola Totale Numero Punteggio

Inglese* 1 15 x 1 15 Filosofia 1 15 x 1 15

Scienze naturali 1 15 x 1 15

Storia dell' 'arte 1 15 x 1 15

Criteri di valutazione: - Quesiti a risposta singola (Inglese, Filosofia, Scienze Naturali, Storia dell arte

o Nessun contenuto: punteggio: 0 o Contenuto scarso, esposizione incerta: punteggio: 1 -5 o Contenuto accettabile, esposizione incerta: punteggio: 6 -- 9 o Contenuto sufficiente punteggio: 10 o Contenuto adeguato, esposizione chiara : punteggio: 12-13 o Contenuto completo e coerente, esposizione corretta: punteggio: 14-15

Punteggio ottenuto:

- Inglese punti ______

Filosofia punti ______

- Scienze naturali punti ______

Storia dell arte punti ______

Punteggio totale (MEDIA): / 15

* E' consentito l'uso del dizionario bilingue inglese/italiano

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Page 68: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - … · Massimiliano ANGELICO ... passato con la presenza di vari casati nobiliari che hanno lasciato sul territorio ... scienze motorie si è svolta

Lingua straniera (Inglese)

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “ E. MAJORANA” – SCORDIA

The Victorian novel.

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Definisci che cosa intende Marx con il termine "alienazione" e come sia possibile la dis-alienazione.

Filosofia

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

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Scienze naturali

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

Illustra le differenze tra il legame glicosidico ed il legame peptidico, facendo riferimento anche alla costituzione delle biomolecole coinvolte.

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Storia dell'Arte

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA

Analizza l’opera (vedi allegato).

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Page 72: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - … · Massimiliano ANGELICO ... passato con la presenza di vari casati nobiliari che hanno lasciato sul territorio ... scienze motorie si è svolta

ALLEGATO

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

CLASSE 5CSU

SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA A – TRATTAZIONE SINTETICA

ALUNNO/A

I.I.S.S. “E. MAJORANA” – SCORDIA