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Bollettino della Comunità Parrocchiale di S. Sebastiano - Thiene - Tel. 0445.362679 - email: [email protected] ORARIO MESSE: Festivo 8.00 - 9.30 - 11.00 Prefestivo 18.30 - Feriale 9.00 mercoledì e venerdì - 18.30 lunedì, martedì e giovedì COMUNITA’ QUARTIERE San Sebastiano Anno XXXV - ottobre 2014 Dopo l’estate Pronti a ripartire Dopo l’estate Pronti a ripartire

Dopo l’estate Pronti a ripartire · giardino degli aranci ( Parco Savello) dove ci siamo riposati. La fatica, dovuta al caldo e al camminare, ha unito ancora di più il gruppo giovanissimi

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Bollettino della Comunità Parrocchiale di S. Sebastiano - Thiene - Tel. 0445.362679 - email: [email protected]

ORARIO MESSE: Festivo 8.00 - 9.30 - 11.00 Prefestivo 18.30 - Feriale 9.00 mercoledì e venerdì - 18.30 lunedì, martedì e giovedì

COMUNITA’ QUARTIERE

San SebastianoAnno XXXV - ottobre 2014

Dopo l’estatePronti a ripartire

Dopo l’estatePronti a ripartire

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FESTA DI AVVIO5 Ottobre 2014

Domenica 5 ottobre daremo l’avvio uffi ciale alle attività della Parrocchia. Alla S.Messa delle ore 11 sono invitati i responsabili delle varie attività parrocchiali per ricevere il mandato a nome della Comunità e la benedizione per la propria attività.

RINNOVAMENTO CARISMATICOSono ripresi, dalle ore 20.45 alle ore 22.00, gli incontri del gruppo presso la Cappella dell’Adorazione. Sono un’occasione per tutti di fare un cammino di fede, di pregare e di meditare la Parola.

CATECHESI RAGAZZIIncontri• 2ae 3a ELEMENTARE: sabato 4 ottobre ore 14.30 assieme ai genitori per presentare il programma dell’anno;• 4a e 5a ELEMENTARE: sabato 4 ottobre ore 15.30• 1a e 2a MEDIA: venerdì 3 ottobre ore 15• 3a MEDIA: giovedì 9 ottobre ore 20.30 assieme ai genitori per presentare il programma dell’annoIscrizione:Anche quest’anno ogni famiglia iscrive il proprio fi glio per il cammino di Catechesi; le famiglie da altre Parrocchie indicano il motivo per cui scelgono di affi dare per la catechesi il proprio fi glio alla Parrocchia S. Sebastiano.

7° CONVEGNO CELLULEDEL TRIVENETO

“Portiamo la gioia del Vangelo”

Domenica 26 ottobre 2014 dalle ore 9.00 alle ore 18.00

Mattino: • Insegnamento di don Gianni Mezzasalma (assistente spirituale Cellule Sicilia) • Approfondimento e Condivisione

Pomeriggio: • La gioia del Vangelo: le Parrocchie si raccontano” • S. Messa

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Inizia il 5 ottobre il Sinodo voluto da Papa Francesco sull’importanza della Famiglia nella Chiesa, per valutare le nuove situazioni che vengono a proporsi e cercare nella fede le parole più giuste per la società attuale. Accompagniamo con la preghiera questo impegno di tutta la Chiesa. Riporto alcune delle riflessioni che apriranno questo convegno.

Famiglia, cellula fondamentale della società. Ma la famiglia è in crisi. Ruota su questi due assi il documento di lavoro del prossimo Sinodo. Un ritratto analitico delle principali sfide e difficoltà che i nuclei familiari devono affrontare oggi, con una riflessione costante sull’aiuto offerto dalla Chiesa, già in atto, o da attuare. Disgregata, scoraggiata, confusa, poco preparata: la famiglia di oggi viene presentata così. Ma non mancano segnali positivi di speranza, soprattutto fra i giovani e là dove l’approccio della Chiesa non è visto come “esclusivo”, bensì “inclusivo” nei riguardi di chi vive situazioni irregolari.Lo strumento di lavoro, che prepara il terreno dei contenuti del Sinodo della Chiesa Cattolica di ottobre, è suddiviso in tre parti.

La prima, dedicata alla comunicazione del Vangelo della famiglia. Vera “Chiesa domestica”, la famiglia deve avere legame costante anche con la parrocchia, “famiglia di famiglie”.

La seconda parte si concentra, invece, sulle situazioni critiche che la famiglia deve affrontare oggi: la debolezza della figura paterna, la frammentazione dovuta a divorzi e separazioni, la tratta dei minori, le droghe, l’alcolismo, la ludopatia, la dipendenza da social network che impedisce il dialogo e ruba il tempo alle relazioni interpersonali. Il documento sinodale mette in evidenza anche l’incidenza del lavoro sulla vita familiare: orari estenuanti, precarietà, lunghi spostamenti, assenza del riposo domenicale ostacolano la possibilità di stare in famiglia. Altri fattori di criticità sono le migrazioni, la povertà, il consumismo, le guerre, l’approccio alla malattia, soprattutto all’Aids, e la diversità di culto tra i coniugi da cui deriva la difficoltà di educare i figli.

Ma non nasconde le “contro-testimonianze nella Chiesa” come gli scandali sessuali, la pedofilia, l’incoerenza di quei presbiteri con uno stile di vita “vistosamente agiato”. Tutto questo – spiega il documento sinodale – porta ad una “rilevante perdita di credibilità morale” da parte della Chiesa.Ancora: il documento dedica un’ampia parte alle “situazioni di irregolarità canonica”, poiché le risposte pervenute si concentrano soprattutto sui divorziati risposati. In generale, si mette in risalto il numero consistente di chi vive con “noncuranza” tale condizione e non richiede, quindi, di potersi accostare ai Sacramenti. Tanti, invece, si sentono emarginati, avvertono il divieto di accedere ai Sacramenti come una punizione ed aprono la via ad una “mentalità rivendicativa” nei confronti dei Sacramenti stessi. Si chiedono quindi nuovi strumenti per aprire la possibilità di esercitare “misericordia, clemenza ed indulgenza” nei confronti delle nuove unioni. Si evidenzia, in sostanza, che per le situazioni difficili la Chiesa non debba assumere un atteggiamento di giudice che condanna, ma quello di una madre che sempre accoglie i suoi figli, sottolineando che “il non poter accedere ai Sacramenti non significa essere esclusi dalla vita cristiana e dal rapporto con Dio”.

Nella terza parte, dedicata alla responsabilità educativa, si constata come la dottrina della Chiesa sull’apertura alla vita da parte degli sposi sia poco conosciuta e quindi considerata un’ingerenza nella coppia. Di qui, ad esempio, la confusione che si crea tra i contraccettivi ed i metodi naturali di regolazione della fertilità: erroneamente ritenuti inefficaci, essi andrebbero, invece, spiegati, anche in collaborazione con centri universitari appositi.

Riguardo, infine, alla trasmissione della fede all’interno della famiglia - soprattutto quando genitori in situazione irregolare chiedono i Sacramenti per i propri figli – l’approccio più richiesto è l’accoglienza senza pregiudizio, perché “molte volte sono i figli ad evangelizzare i genitori” ed affinché i ragazzi comprendano che “irregolari sono le situazioni, non le persone”.

Don Nicola

Convegno sulla Famiglia (5-19 ottobre 2014)Sintesi dei documenti preparatori

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Gennaio 2014…. si comincia a pensare al campo chierichetti e cantorini.Ecco fissate le date 30 giugno/6 luglio e trovato una casa sul Grappa.I primissimi iscritti sono Alessia, Enrico, Arianna e Vittorio con don Nicola, i nostri coordinatori del campo nonché responsabili dei cantorini e dei chierichetti! Occorre fare presto e guardare il calendario del lavoro e definire i giorni di ferie.Si parte! La cuoca ce l’abbiamo già e questo per un campo ragazzi che in montagna si trasformano in grandissimi e insaziabili mangiatori è un passo fondamentale!! La cuoca coordinatrice è Rosi, che dopo l’esperienza dell’anno scorso si ripropone donandoci una settimana di piatti squisiti e di tanto affetto. Il suo sì lo dice anche Gianluca che ripete l’esperienza dell’anno scorso e non esita a prendersi una settimana di ferie. Ma altri sì ci vengono donati con la disponibilità di Alberto e Lisa e la piccola mascotte Federico. Alberto è aiuto cuoco (assolutamente promosso e già prenotato per l’anno prossimo) e Lisa guida i momenti di preghiera del mattino incontrando le

vite e i volti di santi giovani come s. Domenico Savio, s. Teresina, s. Tarcisio, la beata Chiara Badano, il beato Carlo Acutis.E poi i nostri fantastici animatori Michele, Francesco, Marco, Matteo, Giada, Angelica, Marta e Stefania, che rimangono con i ragazzi tutto il tempo animando le giornate con giochi, attività, uscite.Si comincia perciò a trovarsi e programmare. Ci vuole l’aiuto di un esperto, il nostro Andrea dal Bianco che, pur non potendo partecipare al campo, ci dà una mano nella programmazione e

Campo chierichetti… dietro le quinte

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alcune dritte sul ruolo dell’animatore.Gli animatori sono davvero bravi e prendono molto sul serio il loro ruolo nonostante la loro giovane età. Da dopo la scuola ci si trova ogni giorno e fra risate, gelati e bottiglie d’acqua si prepara il campo.Nel frattempo i responsabili cucina pianificano il menu, fanno la spesa…Nel giro di breve tempo sono arrivate le adesioni per il campo e riempiamo subito la casa!E’ ora di partire e carichi di entusiasmo, di cibo, di materiale di ogni genere partiamo per Campo Solagna.

Il resto è vita, gioia, gioco, condivisione, fraternità e chiedete pure ai ragazzi come è andata!Ciò che conta è il SI’ di tanti fratelli che gratuitamente donano il proprio tempo per questi ragazzi.Questa è la nostra comunità fatta di tanti Sì per seguire il Maestro Gesù. Un grazie speciale che diventa preghiera per tutti quelli che sono stati dietro le quinte di questo campo, soprattutto per i giovanissimi animatori che stanno crescendo nel servizio e nell’amore per la nostra comunità che vive per assomigliare un poco al Maestro Gesù.

Lode al SignoreArianna

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Partire per Roma è sempre emozionante. Se parti con 16 ragazzi dai 14 ai 18 anni lo è ancora di più.Abbiamo scelto di fare un campo giovanissimi alternativo. Perché arrivare in una casa - solitamente di montagna - fare base fissa e seguire schemi ben precisi giorno dopo giorno? Complichiamoci la vita e facciamo un campo itinerante!Siamo partiti mercoledì 16 luglio e siamo tornati domenica 20 luglio.La nostra base era un campeggio fuori Roma, dove tra l’altro ci hanno trattati benissimo e ogni giorno si ripartiva da zero per scoprire il viaggio di San Paolo a Roma.Siamo partiti dalla Basilica di San Pietro ( tappa che non è possibile saltare) dove abbiamo visto che la nostra Fede si basa sulla risposta di Pietro a Gesù “voi chi dite che io sia? Tu sei il Cristo”. Pietro ha affermato la sua assoluta Fede in Gesù, ma forse se Paolo non fosse partito per annunciare, il gesto di Pietro sarebbe restato un fatto suo personale.Ci siamo messi alla ricerca storica del passaggio di Paolo a Roma e allora abbiamo visto la chiesa costruita sulla casa di Aquila e Priscilla, suoi amici, il carcere mamertino (purtroppo chiuso), la Basilica di San Polo fuori le mura e, vera oasi di pace, l’Abbazia delle tre fontane dove San Paolo è stato decapitato.Calpestare i luoghi dove siamo sicuri che San Paolo è passato è servito per rendere reale questo pilastro della Fede.

Naturalmente non poteva mancare la visita a San Giovanni in Laterano (con la vicina scala Santa), dove abbiamo partecipato alla S. Messa nella Cappellina dell’Adorazione.Non sono mancati momenti rilassanti: ad esempio il pomeriggio nella piscina del campeggio ci voleva proprio! Ci siamo ricaricati e siamo ripartiti il sabato per una giornata impegnativa con maggior slancio.Non è mancata nemmeno la visita culturale alla città ... i giardini di Villa Borghese con una magnifica vista di Roma dal Pincio, il Quirinale e Montecitorio (perché non unire anche educazione civica?), le famose fontane di Roma (Trevi in restauro purtroppo), Piazza di Spagna e alcuni punti forse sconosciuti ai più... Roma vista da un buco della serratura, il meraviglioso giardino degli aranci ( Parco Savello) dove ci siamo riposati.La fatica, dovuta al caldo e al camminare, ha unito ancora di più il gruppo giovanissimi a cui si erano aggiunti anche i ragazzi che hanno finito la terza media. Un gruppo di ragazzi con

A spasso con San PaoloI giovanissimi a Roma

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cui è veramente edificante lavorare e crescere, la loro gioia e il loro entusiasmo sono contagiosi. A volte la loro semplicità e nello stesso tempo la loro serietà ci lasciano spiazzati, piacevolmente però!Alla Domenica, prima di ripartire, abbiamo partecipato alla Messa nella Chiesa di Sant’Anna all’interno delle mura vaticane e poi ci siamo messi in paziente attesa dell’Angelus in una piazza piena

di gente che aspettava di vedere e sentire le parole di papa Francesco. Che emozione vederlo li a quella finestra! Voglio ringraziare Andrea Dal Bianco e Sara Costa per averci accompagnati e aiutati a tenere d’occhio tutti (Roma è grande e si può perdere qualcuno...), Don Nicola per la sua presenza costante, Paolo Costa navigatore instancabile e

narratore di curiosità (ed esperto nel prendere il treno all’ultimissimo secondo), i genitori che si sono fidati di noi e ci hanno affidato i loro figli e - ultimo ma non nei nostri cuori - ringraziamo Dio che ci ha accompagnati nella salute, nel divertimento, nell’impegno.Alla prossima !

Alessandra Lucchin

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Fabio Fanton, infanzia e adolescenza vissuti nel nostro quartiere e parrocchia; per tre anni ha seguito i genitori missionari in Ecuador; da alcuni anni risiede a Padova con la moglie Ilaria ed i figlioletti Tommaso ed Edoardo; a novembre, con tutta la famiglia, partirà per il Kenya come missionario fidei donum della Diocesi di Padova.Gli chiediamo:- Ilaria e Fabio, cosa vi ha spinto a questa scelta? Quali le radici di una partenza missionaria? Cosa vi aspettate da questa esperienza?A tutte queste domande facciamo ancora fatica rispondere. Ci piace ricordare che solo per il fatto di essere cristiani battezzati siamo chiamati ad essere missionari. Lo dice la Bibbia, non è un’invenzione. Le modalità sono tante. Noi abbiamo pensato che questa partenza possa essere una bella maniera per rispondere a questo “dovere” cristiano. Tra l’altro noi due ci siamo conosciuti al GIM nel 2003 (Giovani Impegno Missionario, dai Comboniani). Il Signore aveva piantato già allora il suo seme dentro di noi. Ora la pianta è matura ed è giusto coglierne i frutti per condividerli con gli altri. La nostra prima missione sarà sempre quella di essere sposi (tramite il sacramento del Matrimonio) e genitori. Buber ci ricorda che: “ Ogni singolo uomo deve portare a compimento la propria natura in questo mondo” e noi sentiamo forte la Vocazione alla Partenza per stare con i fratelli del Kenya.Cosa ci aspettiamo? Di essere destrutturati per poi ricostruirci più forti di prima. Con questo intendiamo dire che siano consapevoli del fatto che tutti gli schemi a cui siamo abituati verranno stravolti ma siamo anche pronti a metterci in gioco nuovamente.- E’ frequente la frase “con i tempi che corrono, se hai un lavoro tienilo stretto”. Voi avete scelto di partire anche se Ilaria ha dovuto licenziarsi ... perchè una scelta apparentemente così “sprovveduta”? Si dice sempre che il Signore non lo si sente, non lo si vede, ecc.... E forse è in parte anche vero. Forse semplicemente non lo si vuole ascoltare. Noi ci sentiamo

chiamati, ed era un bel po’ probabilmente che Dio lo faceva. Adesso abbiamo deciso di ascoltare questa Sua chiamata e di dire un Sì definitivo. Qualsiasi scelta porta con sé dei rischi. A noi questa sembra una delle tante scelte che si possono fare. Il lavoro non può essere un blocco; il Vangelo dice di lasciare tutto e partire per annunciare la Buona Novella. E noi questo vorremo fare: condividere la vita con gli altri per evangelizzare ed essere evangelizzati. Siamo certi che il Padre ci proteggerà. Il resto lo farà la Provvidenza.- Quando papà ed io siamo partiti, da più parti ci criticavano di avere fatto ricadere su di voi una scelta che era nostra. Fabio tu l’hai subita ed ora la “imponi” ai tuoi bimbi ... cosa ci puoi/potete dire in merito?A noi stanno dicendo le medesime cose. Soprattutto perché partiremo con una creatura di 7 mesi e un bambino di tre anni e mezzo. Durante il nostro discernimento una delle persone che ci ha accompagnato ci ha ricordato che qualsiasi scelta i genitori facciano ricade inevitabilmente sui figli. Anche semplicemente la scelta della scuola (pubblica o privata) o il luogo di residenza (città o campagna). Ci piace pensare che anche chi ci critica, sotto sotto un po’ ci invidia, perché questa scelta così radicale fa emergere certi schemi e logiche in cui la nostra società è intrappolata.- Un messaggio libero ai giovani e alle giovani coppie della parrocchia San SebastianoNon abbiate mai paura di perseguire i vostri sogni. Mai. Qualcuno si realizzerà, qualcuno no, per fortuna!, ma la perseveranza e la pazienza, insieme ad un bel discernimento, aiutano a capire quali desideri siano importanti e realizzabili. Poi se avete la fortuna che il vostro sogno sia anche il progetto che il Signore ha su di voi, .... Beh ecco è fatta! Se riuscite a realizzarlo non potrà che essere una bella esperienza.

Intervistaa Ilaria e Fabio

in partenza per il Kenya come missionari fidei donum

a cura di Novella Sacchetto

Venerdì 24 ottobre alle ore 20.30, nella nostra chiesa, saranno presenti Fabio ed Ilaria con la loro testimonianza durante la veglia vicariale missionaria.

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GREST SAN SEBASTIANODue settimane per imparare che i veri Cowboy non mollano…mai!!

Figure simili a cowboy che si aggirano per le vie del quartiere, bandane colorate un po’ ovunque, rumore di spari…Qualcuno di voi potrebbe essersi spaventato nell’incontrare tutto ciò in Ca’ Pajella tra il 1 e il 12 settembre, ma forse non sapevate che in quel periodo i cowboy c’erano davvero! Sì, al Grest San Sebastiano 2014!

Giunto alla terza edizione consecutiva il Grest ha visto impegnati un centinaio di bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni guidati da un gruppo di circa 25 tra animatori e aiuto-animatori: più di 120 persone che ogni giorno riempivano di voci, giochi e canti i locali del nostro patronato. Basterebbe dire questo per avere il cuore pieno di gioia. Ma il nostro Grest è stato molto di più!

Le giornate non potevano che cominciare con una preghiera tutti assieme, un breve momento di serietà per rendere grazie a Gesù e far aumentare la voglia di giocare, prima di iniziare le attività con giochi, laboratori creativi, scenette e balli: insomma quella che potrebbe essere definita la “routine del Grest” ma che, ve lo possiamo assicurare, essere stata tutt’altro che noiosa. Grazie alla buona volontà e allo spirito d’iniziativa degli animatori, infatti, le giornate hanno visto impegnati i ragazzi in ben sei laboratori che andavano dal teatro alla musica, dal ballo alla costruzione di braccialetti, passando

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per la cucina e la costruzione di oggetti con materiale di riciclo. Ma non è tutto! Abbiamo deciso di non farci mancare nemmeno la gita. E che gita! Una vera e propria corsa all’oro lungo il fiume Brenta. Partiti alle 8.40 da Piazzale Giotto con due autobus pieni (ben 104 persone!!) abbiamo raggiunto Valstagna e lì, sotto la guida degli istruttori dell’Ivan Team, ci siamo lanciati per una discesa di sei chilometri fino a Oliero. Equipaggiati con giubbotto salvagente, caschetto e pagaia,

a bordo di alcuni gommoni abbiamo sfidato il maltempo per raggiungere il nostro tesoro. Un’uscita che ci ha fatto tornare a casa tutti umidi e stanchi (soprattutto gli animatori), ma allo stesso tempo con un sorriso indelebile stampato sul viso!

Infine, la sera dell’ultimo giorno si è tenuta nel nostro teatro l’ormai tradizionale serata conclusiva durante la

quale i ragazzi hanno fatto del loro meglio per far vedere ai loro genitori tutto ciò che questo Grest ha lasciato nei loro cuori. E così tra una sfida alla MasterChef, una sfilata con i braccialetti, canti, creazioni con i palloncini scenette e balli degni di un Musical di Broadway abbiamo concluso con una meravigliosa serata un Grest altrettanto meraviglioso.

Mi piace sottolineare come questo

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Grest sia nato non senza tante difficoltà: animatori giovani, poco tempo a disposizione, le giornate e le attività che faticavano a prendere forma. Eppure qualcosa - o Qualcuno - ci diceva di andare avanti: le iscrizioni arrivavano ancor più numerose degli altri anni e poi sentivamo che ce l’avremmo fatta in ogni caso. Il tempo ci ha dato ragione e ancora una volta abbiamo vissuto due settimane intense e ricche di emozioni seppur nella loro semplicità. E il merito di tutto ciò va soprattutto agli animatori che nonostante la loro giovane età hanno saputo colmare la poca esperienza con il loro entusiasmo, la passione per l’educazione dei più piccoli e l’impegno costante.

Un grande grazie va dunque proprio agli animatori che sono riusciti a dar vita a tutto questo; grazie alla Parrocchia per la disponibilità dei locali, ai genitori dei ragazzi per la fiducia concessa; grazie a tutti i ragazzi che con la loro gioia hanno fatto tornare piccoli e spensierati anche noi.

Ci rivedremo l’anno prossimo? Credo proprio di sì. Perché i veri cowboy non mollano…MAI!!!

Andrea Dal Bianco

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Negli ultimi giorni, ormai anche troppi, le notizie che arrivano dal resto del mondo, ma soprattutto dalla striscia di Gaza e dalla Terra Santa sono pessime. Sembra quasi che dopo la visita di Papa Francesco il diavolo abbia deciso di scatenare le sue forze per tentare di sconfiggere il Bene.E’ sentendo le tante notizie di morte e distruzione che ci siamo guardate e chieste “e noi cosa possiamo fare?” La migliore arma che noi cristiani abbiamo è la preghiera, e meglio di Maria chi poteva aiutarci?? Abbiamo così deciso di scrivere al nostro leader di Cellula (Andrea Navarin) e chiedergli di poter organizzare una “maratona di preghiere”. La sua risposta è arrivata subito, ci diceva che lui e sua moglie ci stavano pensando da un po’, che la coincidenza era una “divina coincidenza” e che quindi ci avrebbe sostenute. Nel giro di pochi giorni abbiamo organizzato, per martedì 22 luglio, un rosario meditato invitando i nostri amici cellulini e condividendo l’idea con altri amici sparsi un po’ in tutta Italia.Quel martedì ci siamo rese conto che il Signore ci stava donando veramente più di quanto noi potevamo dargli: attraverso le nostre conoscenze eravamo riuscite a contattare più di 1000 persone in tutta Italia. Con noi pregavano, seguendo la nostra stessa traccia i fratelli “cellulini” di sant’ Eustorgio (MI), ma la cosa sorprendente è che lo facevano anche persone dall’Uganda, dalla Costa Rica e da Betlemme.A fine rosario in tanti sono venuti a ringraziarci e a chiederci di riproporre qualcosa di simile... Assieme ad Andrea e Michela avevamo già pensato di organizzare un’altra maratona di preghiera: una “maratona di Adorazione” e così, sempre in poco tempo, abbiamo preparato una traccia, contattato i nostri amici e chiesto la disponibilità per coprire 12 ore di adorazione. La “maratona di Preghiera Adorazione” è avvenuta tra sabato 9 agosto e domenica 10, dalle 20.00 del sabato alle 8.00 della domenica. Durante la notte siamo riuscite a contare almeno una trentina di giovani che dedicavano un’ora del loro sabato sera al Signore. Anche in quest’occasione il Signore ci ha stupite: la maratona di preghiera era in simbiosi con la parrocchia di

Asolo (TV) e con tante altre cappelline sparse in giro per l’Italia.Noi abbiamo donato le nostre energie, il nostro entusiasmo e le nostre conoscenze e Lui ha riunito centinaia di fratelli! Ringraziamo il Signore per questa occasione, perché ci siamo rese conto che Egli fa veramente molto di più rispetto alle fatiche che noi gli doniamo, ma soprattutto ha aumentato in noi la consapevolezza che Gesù ha già sconfitto il male; dobbiamo solo fidarci di Lui e dirgli il nostro “si”.I ringraziamenti sono d’obbligo.

Quando il Signore ti chiama rispondigli: ti donerà molto più degli sforzi che ti chiede

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Grazie ad Andrea e Michela che fin da subito hanno sostenuto la nostra “folle impresa”;grazie a don Nicola che ci ha permesso di svolgere queste attività nei nostri ambienti parrocchiali;grazie ai nostri amici che hanno detto “si”, perché hanno reso possibile questi momenti accogliendo le nostre proposte “strampalate”;grazie a Gesù perché ci ha rese strumenti nelle sue mani.E’ d’obbligo chiedere anche a te, che ora stai leggendo la nostra testimonianza, una collaborazione. I conflitti nel mondo sono tanti, non solo in Terra Santa, e la nostra preghiera è semplice e non sempre

costante. Gesù già vinto la morte, ma ha bisogno anche del TUO aiuto!! Ti chiediamo di unirti a noi nella preghiera quotidiana, di offrire dei piccoli gesti, poco tempo, le tue energie a Lui... non tirarti indietro credendo che i tuoi limiti ti impediscono di cambiare il mondo, guarda noi: siamo partite dal piccolo e stiamo nel piccolo, ma siamo sicuri che ci sta trasformando e ci trasformerà in dono per gli altri. Grazie per quello che farai.

Sara e Rachele Grazie per quello che farai.

Sara e Rachele

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Quello che poteva sembrare un semplice campo di servizio, si è rivelato, per me, un forte insegnamento di vita. Il 31 luglio, infatti, senza molte aspettative, sono partita per un campo di lavoro a Cosenza (Calabria) nella cooperativa sociale “Arca di Noè”, organizzata da padri missionari comboniani e gestita da alcuni volontari della zona. Appena arrivata sono rimasta senza parole dalla bellezza dell’ ambiente che mi si è presentato dinanzi: la struttura che mi avrebbe accolta per i prossimi undici giorni era totalmente immersa nella natura, racchiusa dall’infinità di colori che splendevano. Campi, piante e serre vastissime accompagnavano il mio sguardo verso l’ immensità del paesaggio collinare che mi circondava, per non parlare degli innumerevoli animali che scorrazzavano felici, donandoti subito quel senso di libertà. Il piacere di essere in un paradiso di questo tipo, l’ho condiviso, durante tutta questa esperienza, con persone fantastiche, provenienti da tutta Italia. Erano semplici ragazzi/e che come me, nutrivano il desiderio e la voglia di mettersi in gioco, di rischiare, di vivere alcuni giorni in una realtà lontana rispetto ai canoni a cui si è purtroppo abituati. Dico purtroppo, perché qui ho davvero capito e apprezzato cosa vuol dire sporcarsi le mani e mettersi al lavoro, senza troppe comodità che spesso distolgono l’ attenzione dai veri valori della vita.La sveglia era puntuale ogni mattina alle sei, ma nonostante ciò provavo una grande soddisfazione nel cimentarmi in nuove attività. Ogni giorno a gruppetti, svolgevamo mansioni diverse: si preparava il pranzo e la cena, si raccoglievano le verdure nei campi e i frutti dagli alberi, si costruiva la legnaia per l’inverno, si curavano gli animali che popolavano la fattoria sociale, situata all’interno della struttura. Ho avuto così la possibilità, attraverso questi umili servizi, di riscoprire quell’ essenzialità nei piccoli gesti, quella sensazione di vera felicità che ti fa sentire viva, consapevole di essere nel posto giusto, perché quella gioia appaga il cuore e l’ anima. Questo si prova anche quando puoi condividere la fatica quotidiana e il divertimento con persone più svantaggiate, con passati difficili alle spalle, ma con molta voglia di riscattarsi. Questa cooperativa infatti, durante tutto l’ anno è impegnata nell’ accoglienza e nel sostegno di persone con disagi psicofisici, sociali e culturali, attraverso percorsi terapeutici che intrecciano attività di agricoltura (svolte in 2 ettari di terreno), laboratori di apprendimento (fattoria sociale e didattica) e centri d’interesse tematici (teatro, musica, legno, cucito). Durante il pomeriggio, invece, eravamo impegnati nelle catechesi condotte da Padre Alex Zanotelli e da Padre Ottavio Raimondo.Guida delle nostre meditazioni è stata la Bibbia, vista però da un’ altra prospettiva, vissuta e interpretata riattualizzandola ai nostri giorni, per permettere così la riflessione con gli altri, ma soprattutto il confronto diretto con noi stessi. Padre Alex è stato per me l’ esempio più evidente e concreto della presenza di Dio nella vita di tutti i giorni, quello che si può definire realmente un discepolo di Gesù.

Lui, uomo di 76 anni, nonostante i divieti dei medici a fare fatica, in seguito a un intervento per una grave peritonite, ogni giorno era lì, sotto il sole con noi, a lavorare incessantemente per trasmetterci quel messaggio d’amore che solo lì ho saputo comprendere. L’amore è sapersi inginocchiare, cingersi il grembiule e servire gli altri, nelle azioni più semplici e nelle situazioni più delicate, dove le parole non servono, sono necessari i fatti.

All’arca di Noè, coltivando vita

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Battesimi• Colman Mia di Andrea e Aurilio Piera• Di Martino Gioia di Giuseppe e Blandamura Anna Maria• Talamanca Emma di Angelo e De Rosa Elena• Maculan Alessandro di Massimo e Schmidt Daniela Paola• Macidi Beatrice di Enrico e Saccardo Maria Laura• Macidi Vittorio di Enrico e Saccardo Maria Laura

matrimoniDal Ponte Christian con Faccin GiadaPegoraro Matteo con Aurilio Maria Angela

DefuntiBonotto FernandaZanin TeresaDalla Palma Antonio

Pietro ronzani

nel 14° anniversario

Sei sempre nei nostri cuori

moglie, figli, nuore, nipoti

17.9.2012 - 17.9.2014Domenico zanocco

(nico)

Come un raggio di sole hai donato gioia a tutti

la tua famiglia

Questo perché dobbiamo essere strumento di fratellanza, solidarietà, dare vita come ha fatto Gesù, liberi dalle bende del pessimismo, dalla mancanza di speranza che costantemente ci opprime. Mi sono inoltre arricchita anche grazie alle sue testimonianze di vita. Padre Alex ha vissuto molti anni nelle baraccopoli di Korogocho a Nairobi in Kenia, scontrandosi così con la dura realtà presente in quei posti, dove vi è solo il desiderio di arrivare vivi al giorno seguente, dove la speranza è l’unica arma rimasta. Tornato in Italia, a Napoli,

continua tuttora a battersi contro la privatizzazione dell’ acqua, combattendo contro i potenti della camorra, consapevole che la prima vera missione è tra la propria gente, nelle proprie case.Grazie a lui ho scoperto anche una chiesa diversa, per me nuova e straordinariamente più coinvolgente, di cui mi sento finalmente parte. Una chiesa lontana dai soliti rituali e meccanismi, dal sistema che non ti lascia via d’uscita, che ci ha tutti racchiusi in un vortice incontrollabile, dove spesso

è più importante una cerimonia ben costruita rispetto a semplici gesti fatti con il cuore, con la spontaneità che, a parer mio, al giorno d’oggi manca. Se molti giovani facessero esperienze di questo tipo, guidati da persone come Padre Alex, si potrebbe iniziare a costruire un mondo migliore, in cui è il coraggio di esporsi a fare da padrone e la naturalezza di dichiararsi dei veri seguaci di Gesù.

Alice Sandonà

Page 16: Dopo l’estate Pronti a ripartire · giardino degli aranci ( Parco Savello) dove ci siamo riposati. La fatica, dovuta al caldo e al camminare, ha unito ancora di più il gruppo giovanissimi

DIRETTORE RESPONSABILE: Don Marco Sanavio

IN REDAZIONE:Don Nicola SalandinAnita Baron Pierpaolo Xausa

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:Studioimmagine Srl - Thiene (VI)www.studioimmaginenet.it

HANNO COLLABORATO: Alessandra LucchinAlice SandonàAndrea Dal BiancoArianna TorresanNovella SacchettoSara e Rachele

Autorizzazionedel Tribunale di Vicenza

n. 402 del 25.7.1980

STAMPA:Artigrafiche UrbaniSandrigo (VI)

Madre di Gesù, Mariaci rivolgiamo a te invocandola pace per questa terrabenedetta dalle promesse e dalla fedeltà di Dio,ma lacerata dalla paura e dalla durezza dell’uomo.

Ferita dolorosa,questo muro schiaccia la dignità dei tuoi figlie uccide il futuro nel cuore delle donne e uominiche posano su di esso lo sguardo:vieni in nostro aiuto, Vergine della speranza!

Tu che hai percorso queste strade di Palestinacustodendo amorevolmente nel tuo gremboil figlio dell’Altissimo, consola tra le tue braccia i figli che piangonole vittime dell’ingiustizia e dell’odio.

Aurora di salvezza,Maria donna della pentecoste,insegnaci ad essere docili alla voce dello spiritoe credere fermamente che il perdonoè capace di disarmare la vendettae di sgretolare i cuori di pietra.La fede nel tuo figlio Gesù, Signore della storia,sia la nostra forza.