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Altri animali La Cavia Razze feline Il Balinese Razze canine Il Carlino Viaggiando Orbetello Angolo pet L’Omeopatia e-zine Giulius N. 6 - Giugno 2014 l’amico degli animali

E zine giulius Anno 2 N° 6

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Magazine dedicato al mondo degli animali.

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Page 1: E zine giulius Anno 2 N° 6

Altri animaliLa Cavia

Razze felineIl Balinese

Razze canineIl Carlino

ViaggiandoOrbetello

Angolo petL’Omeopatia

e-zineGiulius N. 6 - Giugno 2014

l’amico degli animali

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Sommario..............................Alimentazione pag 4I prebiotici

Prevenzione pag 6La prevenzione del tartaro

Angolo pet pag 8 - 10La galenica “veterinaria”, un possibile percorso terapeuticoL’Omeopatia, la gravidanza isterica

Info utili pag 12Un consiglio: come curare la dermatosi

Razze canine pag 14 -16Le razze di cani preferite in ItaliaIl Carlino

Razze feline pag 18

Il Balinese

L’esperto risponde pag 20 - 22Un esame particolare: il midollo osseoA colloquio con il veterinaio

Viaggiando pag 24 - 25Orbetello

Altri animali pag 27 - 28La Cavia

Nutrizione pag 29Alimentare il cane in sovrappeso

News dal bioparco pag 31- 32Inaugurata al bioparco l’area dei Draghi di Komodo

Pet quiz pag 33

La Cavia

27 -28

Il Carlino

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Il Balinese

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l’amico degli animali

EDITOREDemas Srl - Cir.ne Orientale 469200178 - Roma - Tel. [email protected] - www.demas.it

Giulius E- zine - Giornale On line

Punti VenditaCirconvallazione Orientale, 4692 – 00178 Roma

Tel. +39 06.41.79.05LUN - SAB 09.00-19.00 Orario continuato

Via Aurelia, 1410 – 00166 RomaTel. +39 06.66.90.120

LUN - VEN 09.00-13.00/14.00-18.00 / SAB 09.00-13.00

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LEGENDA

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I prebiotici sono sostanze non digeribili che, qualora assunte in quantità opportuna, fa-voriscono la crescita dei batteri presenti nell’intestino (colon) o di quelli assunti con il prebiotico.

I prebiotici sono trasformati dai batteri della flora intestinale in particolari acidi grassi. questi acidi grassi provocherebbero un calo del ph in una determinata parte dell’intestino con riduzione della crescita di batteri ad azione patogena, aumento dell’assorbimento di alcuni micronutrienti, migliore “funzionalità” intestinale ed altri effetti fisiologici. I prebiotici non devono essere confusi con i probiotici.

CaratteristiChe dei prebiotiCiUn prebiotico per essere definito tale deve :•essere in grado di superare, senza subire sostanziali modifiche, i processi digestivi che avvengono nel primo tratto del tubo digerente;•fungere da substrato nutritivo fermentabile per la microflora presente nell’intestino, stimolan-do in modo selettivo la crescita e/o il metabolismo di una o più specie batteriche;•mutare in modo positivo la flora microbica;•indurre effetti positivi per la salute.

I principali prebiotici sono: Frutto-oligosaccaridi (FOS); Inuline, Isomalto-oligosaccaridi; Lat-titolo; Lattosaccarosio; Lattulosio.

I PREBIOTICI

ALIMENTAZIONE

A cura di A.Ciorba

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6

A i cani non è stato ancora insegnato a pulirsi i denti da soli. Sono quindi i proprietari dei cani che devono prendersi cura dell’integrità della dentatura dei loro affezionati quattro zampe sin da cuccioli, iniziando ad usare ad usare i vari tipi di dentifricio,

disponibili in commercio.

Se non è attuata una corretta profilassi del cavo orale, non sarà infrequente che dalla bocca del nostro amico emani un odore particolarmente sgradevole. Il nostro veterinario di fiducia è in grado di individuare immediatamente la causa del problema, che il più delle volte è riconducibile ad un’eccessiva presenza di tarta-ro, che può anche ricoprire del tutto i denti, in particolare modo molari e premolari.

Un certo grado di predisposizione di razza o una mancata cura della cavità orale sono i lasciapassare per la formazione del tartaro, che a sua volta provoca la comparsa di infiammazioni gengivali, che vanno a minare l’integrità strutturale del dente con possibile sua caduta.

Si può ricorrere all’uso di uno spazzolino rigido, con il quale procede-re ad una pulizia programmata, giornaliera o almeno tre volte la settimana, dei denti del proprio cane. Sono attualmente in commercio dentifrici per cani che contengono principi ad azione an-tibatterica. Può, inoltre, dimostrarsi di par-ticolare utilità a fini preventivi l’alimentazione.

Possiamo ricorrere a particolari mangi-mi addizionati con so-stanze in grado di esplicare un’azione preventiva per quanto ri-guarda l’insorgenza del tartaro. In ogni caso dovremo ricorrere all’opera del veterinario il quale è in grado di procedere alla sua asporta-zione con un adeguato stru-mentario.

PREVENZIONE

LA PREVENZIONE DEL TARTAROu uuu u u

A.C.

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Dr. Umberto Pompili, farmacista

LA gALENICA ”VETERINARIA”Un possibile percorso terapeutico

La dizione “preparato galenico” deriva dal nome di Galeno, medico dell’antica Grecia, che diffuse la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze di base.

La Galenica si divide in due gruppi principali:

•Preparati magistrali o formule magistrali: sono i medicinali preparati in farmacia in base ad una prescrizione medica destinata ad un particolare paziente; sono tecnicamente as-similabili ai preparati magistrali anche tutte le miscelazioni, diluizioni, ripartizioni, ecc., eseguite per il singolo paziente su indicazione medica.

•Preparati officinali o formule officinali:

sono medicinali prepa-rati in farmacia in base

alle indicazioni di una farmacopea dell’U.E. e

destinate ad essere fornite direttamente ai pazienti che si servono in tale farmacia.Dopo la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell’industrializzazione, la pratica della preparazione

galenica, che da sempre co-stituiva l’aspetto caratterizzante la professione del farmacista, ha subito una progressiva ridu-zione sino a considerarsi resi-duale.

La possibilità di poter disporre con immediatezza di farmaci

ANGOLO PET

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ANGOLO PET

u uuu u uvia via sempre più numerosi, tecnicamente ineccepibili e terapeuticamente efficaci, realizzati da industrie farmaceutiche al passo con i progressi farmacologici e tecnico-farmaceutici, ha indotto la classe medica a considerare selettivamente la specialità medicinale.

Oggi si sta assistendo ad una ripresa della galenica, in particolare delle preparazioni magistrali vista la sempre maggiore esigenza di personalizzazione della prescrizione medica. La galenica risponde alle esigenze dei diversi medici specialisti e abbraccia la maggior parte dei campi della medicina, in ultimo ma, tra i più stimolanti, il campo della veterinaria. Il numero di persone che hanno un animale da compagnia è aumen-tato in maniera considerevole e con esso anche il bisogno di curarli.

L’industria farmaceutica non offre soluzioni farmacologiche per determinate patologie che possono colpire le diverse specie di animali. Ecco perché la galenica, in questo senso può essere non solo un’alternativa, ma una vera e propria scelta farmacologica.

Oggi si ricorre al galenico magistrale per:

•Personalizzazione del dosaggio per l’animale: quando il dosaggio deve essere va-riato nel tempo o realizzato ad hoc per un determinato paziente; è evidente che il farmaco industriale, commercializzato solo in dosaggi prestabiliti, non può soddisfare appieno tutte le possibili esigenze.

•Facilitare la somministrazione

•Medicinali difficilmente o non più reperibili: Farmaci orfani, cioè medicinali per malat-tie rare, o prodotti che non sono più commercializzati perché non più remunerativi.

•Costi minori di spesa per il proprietario.

•Associazione di più principi attivi.

•Effetto placebo

•Possibilità di utilizzare eccipienti e p.a. specifici per quell’animale

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OMEOPATIALa gravidanza isterica

“L’80 % dei cani femmina non sterilizzate va incontro ad una gravidanza isteri-ca, detta anche falsa o pseudogravidanza. Si tratta di una condizione molto co-mune che quindi non deve metterci in allarme (come è possibile che sia incinta? Come farò con i cuccioli?), ma che bisogna saper riconoscere e gestire, anche perché il fenomeno può essere molto intenso”.

A cura di Dr. Luca Pecchia MedicoVeterinario

❱❱

❱❱ANGOLO PET

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La medicina omeopatica in medicina veterinaria può essere utilizzata in vari eventi patologici come ad esempio nella gravidanza isterica della cagna. Tale patologia

è causata da uno squilibrio ormonale per cui si ha un calo del progesterone ed un aumento di estrogeni e prolattina. Si verifica dopo due mesi circa dalla fine del calore. Secondo alcuni studi l’80 % delle cagne non sterilizzate ha avuto almeno due episodi di gravidanza isterica nella sua vita.

I sintomi ricalcano quelli di una vera gravidanza, con anoressia, a volte vomito, ricerca di un luogo protetto per partorire con atteggiamenti materni verso oggetti o peluche. Si ha un evidente aumento di volume delle mammelle con produzione di latte più o meno abbondante.

Ed è proprio questo sintomo che spinge il proprietario a portare l’animale dal veterinario. Tale situazione predispone nell’immediato a mastite in quanto il latte non è eliminato, e nel tempo a neoplasie mammarie. La terapia consiste nell’allontanare oggetti che fungano da surrogato di un cucciolo, utilizzare il collare di elisabetta per non far leccare le mammelle alla cagna, che in tal modo aumenta la sua montata lattea. Di solito sono prescritti farmaci ad azione inibente la prolattina.

Nella mia pratica clinica mi capita spesso di osservarla, ed utilizzo come rimedio omeopatico LAC CANINUM (latte di cane), che ricalca sia l’aspetto fisicosia le variazioni umorali del soggetto. Non è sicuramente il simillimum di quel paziente, ma svolge in quel momento una azione specifica, risolvendo il problema in due, tre giorni. Non ho mai avuto un risultato così brillante (che stupisce anche gli scettici), con i farmaci tradizionali.

I prodotti che di solito si utilizzano in medicina veterinaria si somministrano per sette giorni di terapia, ma a volte non basta e rimane del latte residuo. I costi per il proprietario sono ridotti, e il risultato è soddisfacente.

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L’azienda Foschi è presente da più di 100 anni nel mondo del Veterinario, fornendo tutte le attrezzature necessarie per curareal meglio i nostri amici animali.

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L o sapevate che la dermatosi dello scroto è un’infiammazione veramente fastidiosa, che crea ai cani colpiti addirittura difficol-

tà a sedersi e li costringe a lambire lo scroto delicatamente?

Molti pensano che sia una dermatite da contatto, dovuta a qualche sostanza o qualche erba con

cui viene a contatto questa delicata parte del cor-po, ma questa causa è molto più rara di quanto

si possa credere.

La causa più comune? Indovinate, è facile visto che chi scrive è esperto in patologie d’origine alimentare! La solita tetraciclina, un antibiotico, che, fra le tante manifestazioni di difesa, che provoca nell’organismo annovera anche quella ap-pena descritta.

Se il vostro cane maschio presenta questo problema, acuto, cronico o ricorrente, provate una dieta che non contenga

carne derivante da allevamento intensivo, e avrete ottime proba-

bilità di eliminare questo brutto problema. Avrete grandi pro-

babilità di vedere scom-parire questi sgra-

devoli sintomi in una o due settimane.

.........................................................A cura del Dr. S. Canello - Sanypet

INfO uTILI

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* Università Federico II di Napoli: Studio scientifico su 40 cani affetti da Leishmaniosi, sottoposti a terapia convenzionale, di cui 20 alimentati con Immuno Active. Risultati: aumento della percentuale di alcune fondamentali popolazioni di linfociti T (CD8+CD3+, Treg, Th1), maggiore capacità di controllo dell’infezione e miglioramento dello stato clinico dei soggetti con dieta specifica.

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S econdo i dati ENCI il pastore tedesco è il cane preferito dai nostri connazionali. Nel 2012 è stata registrata la nascita di 14162 soggetti appartenenti a questa razza. Al secondo posto si piazza il setter inglese con 12939 nascite, terzo il

labrador retriever con 7886 cani iscritti. In Italia sono presenti 220 razze su un totale di 357 razze nel mondo. Tra le razze da compagnia preferiti sono i chihuahua (3876 esemplari), cui seguono i barboni ed i maltesi.

Tra i cani pastore i pastori tedeschi sono seguiti dai border collie (2538) e dai lupo cecoslovacchi (1030). Tra i cani da ferma al primo posto si colloca il setter inglese (12939) seguito dall’epagneul breton (3588) e dal cane da ferma tedesco a pelo corto (2532). Tra i cani da riporto number one è il labrador retriever (7886) seguito dal golden retriever (5415) e cocker spaniel inglese (2015). Tra i segugi predomina il segugio italiano a pelo raso (3753) sul segugio maremmano (2003) e beagle (1593). Dal report dell’ENCI si evince come in Italia siano presenti pochi esemplari di cani appartenenti a razze “esotiche” come ad esempio lo spitz giapponese, il cane da pastore svedese, il tibetano lhasa apso, il levriero persiano, ecc.

A cura di C.A.

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È un cane di piccola taglia, da compagnia. Si ritiene che abbia origine dalla Cina e che sia giunto in Europa tra il ‘500 ed il ‘600 al seguito di commercianti. Nell’800 iniziò ad essere allevato nel nostro continente.

È noto anche col nome di “Pug” e di “Mops” (musetto). Il nome italiano deriva da quello di un attore, detto Carlino, famoso nel ruolo di Arlecchino, la cui maschera nera e rugosa, è simile al muso del cane

Il Carlino è un molossoide di piccola taglia, dal peso ideale di 7-8 kg, al-tezza compresa tra 30-33cm. Caratteristica tipica del carlino è la coda a ricciolo ripiegata sul dorso. Gli occhi sono grandi e di forma arrotondata. Ha una testa tondeggiante, piena di rughe; occhi vivaci, sporgenti; orecchie nere e piccole; tartufo nero e tondo; muso nero e rugoso; tronco corto, tarchiato; coda ripiegata sul dorso; arti anteriori non troppo lunghi, posteriori diritti e paralleli; muscolatura sviluppata del treno posteriore; mantello folto, liscio. Il manto del Carlino presenta colori vari: Fulvo, Sabbia, Argento-Grigio e Nero Lucido.

È un cane giocherellone,talora iperattivo soprattutto da cucciolo, dal carattere leale, sensibile ed affettuoso. Ama brevi passeggiate e lunghi sonnellini. Apprezzato da adulti e bambini. Soffre la solitudine ed il caldo.

C.A.

RAZZE cANINE

IL CARLINOu uuu u u

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D i origine statunitense, deriva il suo nome dal fatto che muovendosi in modo aggra-ziato ricorda le danzatrici dei templi di Bali.È la varietà a pelo semi-lungo del Siamese. Di taglia media, ha un’ossatura sottile.

Snello e longilineo, il peso non deve superare i 5,5 Kg. Raggiunge precocemente la matu-rità sessuale. Affettuoso e generoso. Socievole, si affeziona a tutta la famiglia. E’ allegro ed esuberante. Necessita solo di una spazzolatura giornaliera. Sensibile agli sbalzi di tempe-ratura ed al freddo. Presenta tutte le colorazioni del Siamese e del Color point Shorthair.

STANDARD DI RAZZA:Categoria: Pelo semi-lungo:Corporatura: media.Corpo: longilineo e sottile, dotato di una buona muscolatura. Mantello: tessitura fine Testa: a cuneo, che parte dal naso e si allarga gradualmente con due linee dritte fino alle orecchie. Ben proporzionata. Occhi: a mandorla, di colore blu zaffiro. Naso: dritto e lungo. Orecchie: attaccatura larga, grandi. Appuntite alla sommità. Mento: forma una linea verticale con il naso.Arti: ossatura leggera. Gli arti posteriori sono più alti di quelli anteriori.Piedi: piccoli e ovali.Coda: lunga e affusolata. Si assottiglia fino alla punta. I peli della coda si allarga-no come in un pennacchio

RAZZE fELINE

IL BALINESEu uu u

C.A.

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Da un po’ di tempo il mio cane è abbattuto e mangia poco. Dopo una visita veterinaria ed un prelievo dal midollo osseo mi è stato detto che il cane tende ad essere anemico. Quale potrebbe essere il motivo?

Giovanni A. (Bergamo)

La medicina veterinaria ha negli ultimi anni fatto passi da gigante nel campo del-le indagini diagnostiche. Tra queste ricordiamo l’esame del midollo osseo. Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nell’interno cavo delle ossa. È la sede principale della produzione delle cellule del sangue. In esso sono presenti tutti gli stadi di sviluppo di queste cellule, compresi gli elementi staminali (pluripotenti), che possono essere stimolati a svilupparsi in qualsiasi linea cellulare del sangue (globuli bianchi, rossi e piastrine).

Le sedi del prelievo sia nel cane sia nel gatto sono costituite dal femore o dall’omero ed è impiegato uno specifico ago. Prima di procedere all’esecuzione di tale test è fondamentale avere raccolto accurate notizie (anamnesi) sull’animale, sulla sintomatologia presentata, sull’esito di eventuali esami radiografici e di laboratorio (soprattutto l’esame delle cellule del sangue oltre ai dati sulla funzionalità di fegato e rene). Questo particolare esame si rende opportuno in tutta una serie di situazioni patologiche:

•Anemie, nelle quali il midollo osseo, che è deputato alla produzione delle cellule del sangue, non sembra adempiere correttamente alle sue funzioni.

•Diminuita presenza nel sangue di determinate cellule della serie bianca, cioè di quegli

Prof. Alessandro Ciorba

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L’ESPERTO RISPONDE

UN’ESAME PARTICOLARE:il midollo osseo

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L’ESPERTO RISPONDE

elementi cellulari, i quali intervengono nella difesa dell’organismo colpito da infezioni di varia natura e che, in caso di loro scarsa presenza, possono causare un peggiora-mento significativo di una malattia infettiva.

•Scarsa presenza nel sangue degli elementi deputati alla coagulazione del sangue ( piastrine ). Ciò provoca ripercussioni gravi in caso di emorragie, che potrebbe es-sere di difficile risoluzione. Tali eventi possono verificarsi in associazione con malattie infettive.

•Gravi alterazioni di alcuni parametri fisiologici, come ad esempio i valori delle protei-ne del sangue, di anticorpi o del livello del calcio.

•Tumori che colpiscono il midollo osseo, quali le leucemie o in tumori mestatici.

•Anomalie di forma di tutte od in parte le cellule del sangue, globuli bianchi o rossi.

•Anemie da carenza di ferro

•Indagini diagnostiche, volte alla ricerca della presenza di determinati microrganismi (Leishmania, Ehrlichia, Hepatozoon , ecc.) del cane o del gatto, che possono annidarsi in questa particolare struttura dell’organismo. Limitate sono le controindicazioni all’ef-fettuazione dell’esame del midollo osseo e fondamentalmente limitate alla presenza di gravi disturbi della coagulazione del sangue.

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A cura di A. Ciorba

L’ESPERTO RISPONDE

A COLLOQUIO CON IL VETERINARIO{ {

Ho una cagnetta meticcia, di 11 anni, in calore da 20 giorni,negli ulti-mi giorni però le sue perdite sono diventate quasi nere. Come mai?

Grazie per l’attenzione. Serena

Scrivo per chiedervi lumi su una situazione che mi sta tenendo in an-sia. Tempo fa, trovandomi fuori città per lavoro, iniziai ad accudire

una gattina selvatica che passeggiava nel giardino del b&b in cui mi trovavo. La gattina era diffidente nei confronti dell’uomo, si avvicina-va solo a me. Quando cercai di farla adottare, la persona a cui l’avevo affidata la liberò in giardino ma la gattina scappò. Dopo 3 giorni di ricerca la trovai in un campo incolto. Sembrava si stesse lasciando mo-rire. Riportata al b&b, si riprese nel giro di poche ore. L’ho poi affidata a un rifugio per animali privato, dove è stata t in una stanza per circa 20 giorni mostrando attaccamento a chi l’accudiva. Una volta liberata tra gli altri animali, si e’ nuovamente allontanata. È passato un mese e non se ne hanno piu’ notizie.Vorrei riuscire a ritrovarla, ma non so come comportarmi. Nella zona circostante ci sono dei campi vastissimi e lei potrebbe esser finita praticamente ovunque.

Potrebbe anche essere la manifestazione della presenza di un’in-fezione a carico dell’utero La cagna potrebbe avere la febbre e

quindi bere di più in questo periodo. Credo proprio che sia oppor-tuna un’urgente visita veterinaria.

La gatta aveva certamente un istinto più da felino abituato a vivere libero piuttosto che in cattività. Ormai era nel suo Dna girovagare

e procurarsi il cibo autonomamente. Non è detto che possa ritornare anche verso il gattile magari proprio in cerca di alimento.

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O rbetello sorge al centro dell’omonima laguna ed è unita al Monte Argenta-rio per mezzo di una strada realizzata su un terrapieno artificiale (la diga), che ha diviso la laguna in due specchi d’acqua (“Laguna di Levante” e

“Laguna di Ponente”). Il territorio comunale è estremamente variegato; la zona umida lagunare è delimitata verso il mare da due tomboli (il Tombolo della Feniglia e della Giannella), caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea. La costa in prossimità dei rilievi di Talamone e di Ansedonia diventa rocciosa e di difficile accesso. L’entroterra è caratterizzato da modesti rilievi, dove la vegetazione cresce spontanea, formando intricate macchie di vegetazione e da zone pianeggianti, intensamente coltivate.

da Vedere L’abitato è ricco di edifici e monumenti, tra cui: la Cattedrale di Santa Maria Assunta che, costruita nel 1600 dagli spagnoli, custodisce significativi oggetti e rappresenta-zioni sacre, la Chiesa della Madonna delle Grazie, che fu realizzata nel corso del 1200 e che ospita alcuni affreschi risalenti al 1400, la Chiesa di San Francesco e la Chiesa di San Giuseppe. Sulla piazza principale della città troviamo il Palazzo del Podestà e la Polveriera Guzmàn. Di rilevante interesse sono le numerose porte che anticamente permettevano l’accesso al centro abitato: Porta Senese, Porta Nuova e la Porta del Soccorso. Orbetello è famosa anche per la presenza delle mura de-finite ciclopiche, edificate con molta probabilità per mano degli etruschi.

VIAGGIANDO

ORBETELLOu uu u

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Altri elementi di interesse sono due musei: la Mostra Permanente del Frontone di Talamone, all’interno della quale sono esposti i resti di un frontone etrusco costru-ito nel II secolo a.C. e il Museo Archeologico, che ha sede all’interno dei locali dell’antica polveriera Guzmàn. Nella città di Orbetello sono organizzate interes-santi manifestazioni che vedono la presenza di numerosi spettatori, come la festa di San Biagio, patrono del paese, la Corsa dei Barchini, durante la quale si sfidano i cinque rioni di Orbetello ed il Festival delle Crociere.

da gUstareI piatti tipici legati alla tradizione lagunare sono la Bottarga e l’anguilla affumicata.Ad Orbetello si possono trovare numerose cantine che producono e vendono vini rossi pregiati quali il Morellino di Scansano e bianchi raffinatissimi come il noto Vermentino DOC di Capalbio.

Buona gita da Alessandro Ciorba

VIAGGIANDO

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Un aiuto in più nella scelta del veterinario di fiducia: le strutture certificate.Districarsi nelle o�erte di servizi è sempre piu’ di�cile, piu’ che mai se in gioco non c’è un oggetto ma la salute di un essere vivente, del nostro compagno di vita a 4 zampe. Ecco perché chi ha un pet deve essere messo in grado di avere degli strumenti di giudizio comprensibili ed immediati senza dover necessariamente essere esperto conoscitore del settore e delle questioni tecniche. Oggi proprietari hanno un aiuto in più nella di�cile scelta di chi dovrà prendersi cura dei loro amici pelosi! Quale? Cercare quelle strutture che si sono messe in gioco e hanno chiamato un ente terzo “super partes” a dichiarare che il lavoro vene svolto nel rispetto di specifici requisiti, in spazi adeguati e con strumentazioni adeguate! Questo è il meccanismo su cui si basano le certificazioni volontarie, come la ISO 9001, una certificazione “di sistema” che attesta che la struttura ha individuato e gestisce in modo ottimale tutti i processi aziendali, o la certificazione “Buone Pratiche veterinarie” basata sul manuale di Buone Pratiche Veterinarie, redatto da ANMVI (Associazione Nazionale medici veterinari Italiani) con il patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.Secondo questo schema certificativo i servizi erogati dalla struttura vengono suddivisi in varie aree (area medica, area chirurgica, diagnostica per immagini, pronto soccorso e medicina d’urgenza, ricovero e degenza, laboratorio) e la struttu-ra ottiene la certificazione solo per le aree che sono totalmente conformi, sia strutturalmente che organizzativamente al manuale BPV…..una bella garanziLe strutture certificate mettono a disposizione della clientela una carta dei servizi, che illustra in modo completo e trasparente quali sono i servizi erogati e le specie curate, in funzione delle reali competenze dei veterinari e della tipologia di strumentazione posseduta.noltre la carta dei servizi fornisce informazioni sullo sta� della struttura, sulla gestione dei pazienti durante visite e ricovero, modalità di accesso alla struttura e alle prestazioni, richiesta di preventivi e tutto quello che può essere utile sapere della struttura.

Obbiettivo fondamentale delle strutture che selgono di certificarsi è il rapporto trasparente con la clientela, che prevede l’impegno dei veterinari nell’informare i proprietari in modo completo e dettagliato rispetto ad ogni procedura eseguita.Il Cliente ha a disposizione cartella cliniche ,refertazioni ed esami eseguiti, inoltre le strutture predispongono un sistema di archivio delle cure prestate ai piccoli pazienti. Le certificazioni danno garanzia circa l’adeguatezza della struttura rispetto ai servizi erogati…..perchè non basta essere “belli e puliti” per lavorare bene, occorre avere adeguata preparazione, procedure stabilite, organizzazione precisa, compiti assegnati e srumenti e macchinari sempre e�cienti. Questo è quello che l’ente di certificazione attesta al rilascio dei certificati!Cercando strutture certificate ISO 9001 e Buone Pratiche Veterinarie i proprietari potranno trovare l’eccellenza nella medicina veterinaria, e dunque il meglio per i loro amati pelosi!Seguendo il motto “la loro salute la nostra missione” un gruppo di veterinari Italiani ha fondato un network di strutture, Gruppocvit, che oggi è presente su scala nazionale con un centinaio di a�liati. Tutte le strutture veterinarie a�liate a Gruppocvit hanno scelto di rispettare i requisiti delle norma ISO 9001 e del manuale Buone Pratiche Veterinarie, preferendo così l’eccellenza delle certificazioni nella Medicina Veterinaria. Il Gruppo è sottoposto a verifiche e controlli de parte dell’ente di certificazione, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, che verifica l’adeguatezza dei servizi, delle prestazioni, delle strutture e del personale. Un modo in più per garantire tranquillità e serenità ai proprietari che a�dano alle cure di questi professionisti i loro beniamini. Gruppocvit è formato da realtà diverse tra loro, che vanno dall’ambulatorio, alla clinica, all’ospedale veterinario.

Per trovare la struttura più vicina visitate il sito www.gruppocvit.it

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L a cavia domestica è un animale presente nelle nostre case essendo socievole e adatto alla convivenza con bambini. Molte sono

le razze presenti in commercio differenti per colore e tipologia di mantello.

In commercio è ormai possibile trovare una vasta gamma di gabbie e prodotti per que-sti animali: Non dovrebbe trascorrere molto tempo in gabbia, per evitare l’insorgenza di problemi comportamentali o fisici come obesi-tà ed osteoporosi. Fondamentale è la possibilità che possa ac-cedere ad un’area dove muoversi libera-

mente. Temperatura ideale per questi ani-mali è attorno ai 20-22°C con un tasso di umidità pari al 40-70%.

Come fondo della gabbia si può utiliz-zare del foglio di giornale, da cambiarsi frequentemente. Essendo questi animali strettamente erbivori, la loro alimenta-zione si basa sul consumo quotidiano di fieno ad libitum, erba, verdura e frutta di stagione in quantità moderata, eventualmente una modesta quantità di pellet.

Necessaria nella loro alimentazione è la presenza di fibra, che gioca un ruolo essenziale per il consumo dei denti a cre-scita continua e per mantenere una buona

funzionalità dell’apparato gastroenterico.

La quantità giornaliera di alimento per un animale adulto è di circa 60-70 g/kg/die, aumentato di 2 o 3 volte negli ani-

ALTRI ANIMALI

LA CAVIAu uu u

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A. C.

mali in accrescimento e nelle femmine in gravidanza. L’acqua dovrà essere sempre a disposizione. Ricordiamoci che la cavia mangia le feci, con caratteristico aspetto a grappolo, prodotte solitamente al mattino presto, attraverso le quali recupera gli elementi sintetizzati dalla flora batterica ciecale. Le cavie non sono in grado di sinte-tizzare autonomamente la vitamina C ed è quindi fondamentale la somministrazione quotidiana di questa vitamina con alimenti o integratori (10 mg/kg/die; maggiore durante l’accrescimento e la lattazione).

Problemi di più frequente riscontro connessi con un’ errata gestione delle cavie in cat-tività sono lo sviluppo di lesioni della pianta delle zampe favorite da obesità, scarsa igiene della gabbia ed utilizzo di una lettiera non adeguata, carenze alimentari e vitaminiche o eccessiva somministrazione di alimenti ricchi in calcio, ridotta efficienza del sistema immunitario conseguente a stress, patologie dermatologiche, patologie dentali.

Nel caso in cui si desideri avere una coppia e farli riprodurre, è opportuno ricordare di far accoppiare la femmina in età giovanile, prima dei 6-8 mesi, in quanto oltre questo periodo si possono avere problemi per quanto attiene il parto.

ALTRI ANIMALI

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NuTRIZIONE

ALIMENTARE IL CANE IN SOVRAPPESOa cura di Dott.ssa Alessandra Caralla - Team Nutro

L ’obesità degli animali da compagnia è la forma di mal nutrizione più comune nei paesi industrializzati, tra il 20 e il 50 % dei cani che vive in casa è in so-vrappeso o ha problemi di obesità. La vita sedentaria e la disponibilità continua

di cibo appetibile ed energetico giocano un ruolo importante nell’aumento di peso. L’obesità è un eccessivo accumulo di grasso nel tessuto adiposo e spesso comporta rischi per la salute del cane stesso. Tra le varie patologie correlate al sovrappeso ci sono disturbi del metabolismo, diabete mellito, aumento di colesterolo e trigliceridi a livello ematico ed in caso di sovrappeso aumenta anche il rischio di mortalità in corso di anestesia. L’obesità è spesso associata a patologie polmonari e cardiova-scolari, ma anche articolari e motorie; spesso cani obesi hanno scarsa tolleranza alle alte temperature: nel periodo estivo vanno monitorati in maggior misura rispetto agli altri. Secondo alcuni studi l’obesità porta ad un aumento di incidenza di alcuni tumori e riduce sicuramente la qualità della vita. Non sempre però, l’obesità è cor-relata ad una dieta inappropriata o a scarso esercizio, a volte sono presenti disturbi del metabolismo che possono causare eccessivo accumulo di grasso. Ad esempio l’ipotiroidismo se non controllato può portare obesità, ma anche la sterilizzazione causando una riduzione del metabolismo può predisporre l’animale ad un aumento di peso. Un altro caso di rallentamento del metabolismo è dovuto all’età (i soggetti anziani tendono al sovrappeso). Alcune razze sono più predisposte di altre, ad esem-pio Labrador Retrivers, Schnauzers, Chihuahuas, Basset Hounds e Carlino. Esiste una tabella, grazie alla quale possiamo capire se il nostro cane ha un peso ideale, che valuta la “Body Condition Score” in un punteggio che da 1 a 5: uno è troppo magro e cinque è obeso, mentre tre è il peso ideale. Una dieta che contiene un eccesso di grassi determina un aumento di peso maggiore rispetto ad una contenente eccessive proteine o carboidrati. Una dieta appropriata è un valido strumento di supporto sia che si voglia far dimagrire il cane sia che si desideri evitare che ingrassi. Si stabilisce un programma per la perdita di peso in modo che questa sia controllata in un arco di tempo abbastanza lungo. In questo periodo il cane dovrebbe mangiare una quantità ridotta di cibo e poter fare un po’ di esercizio fisico che facilita lo smaltimento della massa grassa a favore di quella magra. Il peso deve essere perso in maniera gradua-le: un calo repentino può essere pericoloso per la salute del nostro amico a quattro zampe. Un alimento “dietetico” fornisce circa il 60 % del fabbisogno energetico di mantenimento ed ha quindi un basso contenuto di grassi, ma anche un contenuto di fibra più alto. Spesso in un mangime LIGHT è presente la carnitina che è un enzima che si trova normalmente nell’organismo e che aiuta a bruciare i grassi trasformandoli in energia. Sempre nei mangimi di buona qualità troveremo anche i condroprotettori che aiutano le articolazioni particolarmente stressate in un cane in sovrappeso.

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A l Bioparco di Roma è stata inaugurata recentemente l’area dei Draghi di Komo-do (Varanus komodoensis), le lucertole più grandi e pericolose del mondo. Rag-giungono infatti i tre metri di lunghezza, 90 kg di peso, e sono dotati di ghian-

dole velenifere che rendono il loro morso mortale, singolarità scoperta solo nel 2009.La nuova area si trova all’esterno del Rettilario, vicino all’area degli Scimpanzé. Il Bioparco è l’unica struttura zoologica italiana che ospita questa specie - sottolinea il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma - il nostro nuovo exhibit si sviluppa su una superficie di 210 mq, fra area esterna e ricovero interno, e riproduce l’habitat naturale della specie, che in natura vive soltanto nelle piccole isole dell’Arcipelago del-la Sonda, in Indonesia. Un’ampia vetrata permette un’osservazione ravvicinata degli animali”.

Il drago di Komodo è una specie minacciata di estinzione, in natura sopravvivono solo circa 3.000 individui sulle isole di Komodo, Gila Motang, Rinca e Flores; attualmente alcune decine di animali sono presenti in diverse strutture zoologiche del mondo, dove si riproducono con successo. Al Bioparco sono presenti due giovani maschi, Ivan e Richard, di quasi tre anni di età, entrambi nati allo zoo di Los Angeles. I due rettili sono inseriti in un programma europeo di riproduzione in cattività - denominato EEP - che, insieme ad altri programmi internazionali, contribuisce a garantire uno stock di animali per un eventuale ripopolamento di aree naturali.

NEwS DAL bIOPARcO

INAUgURATA AL BIOPARCOL’AREA DEI DRAgHI DI KOMODO

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Serena Del Giudice

CUriosità sUL dragoCon la sua testa appiattita, il corpo ricoperto di squame, gli arti arcuati e la grossa coda muscolosa, il drago di Komodo è il predatore dominante dell’arcipelago in cui vive. Può ingerire un’impressionante quantità di cibo, pari all’80% del proprio peso corporeo, in un solo pasto. Mangia di tutto, comprese carogne, cervi, maiali, draghi più piccoli e perfino grossi bufali d’acqua. Quando caccia, il drago di Komodo si af-fida al mimetismo e alla pazienza, restando in attesa che arrivi una preda. Quando la preda si avvicina, il drago attacca usando le potenti zampe, gli artigli affilati e la fitta dentatura, simile a quella di uno squalo, per azzannarla.

Se anche la vittima riesce ad allontanarsi, la saliva iniettata dal morso è velenosissima e causa la morte solitamente entro 24 ore. Il rettile segue il fuggiasco per chilometri mentre il veleno fa effetto, usando il fine olfatto per localizzare il cadavere. Nonostante le leggi di protezione, la specie è minacciata e le principali cause di minaccia sono la distruzione dell’habitat, la diminuzione delle prede e il bracconaggio. I draghi di Ko-modo esistono da milioni di anni, ma incredibilmente la loro esistenza era sconosciuta all’uomo fino a 100 anni fa.

NEwS DAL bIOPARcO

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1)a 2)a 3)c 4)a 5)b 6)c 7)a 8)c

Le risposte corrette:

La rifampicina è un :

La iridociclite è un'infiammazione a carico di:

Il piramidale è un osso di :

La piroplasmosi è trasmessa da :

La Vitamina B1 è contenuta soprattutto in :

Il boston terrier è un cane di taglia :

Il galattosio è un :

L'arteria carotide si trova in corrispondenza di :

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antibiotico

occhio

testa

insetto

succo d'uva

grande

carboidrato

cavità addominale

vermifugo

bocca

costato

contatto

lievito di birra

piccola

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inalazione

tabacco

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collo

PET quIZ

PET QUIZ

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DOVE L’ECCELLENZA ÈIL VALORE PIÙ SEMPLICE

È nato Demas, il nuovo sito italiano rivolto al mondo veterinario. Demas vuole rappresentare un valido ed utile strumento di servizio per il professionista.Il sito si presenta ricco di rubriche di varia natura e sarà costantemente aggiornato sulle novità del mercato e della professione veterinaria.

FIDUCIA, PROFESSIONALITÀ,DISPONIBILITÀ.

Le qualità di un vero VETERINARIO

www.demas.it