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Economia e Management del turismo Destinazioni e imprese nel mercato turistico globale Origini ed evoluzione degli studi e delle metodologie di ricerca * Aldo D’Elia, Edizioni Il Sole 24 ore STEFAN MARCHIORO: ECONOMIA APPLICATA AL TURISMO a.a. 2010-2011

Economia e Management del turismo Destinazioni e imprese nel mercato turistico globale

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Economia e Management del turismo Destinazioni e imprese nel mercato turistico globale. Origini ed evoluzione degli studi e delle metodologie di ricerca * Aldo D’Elia, Edizioni Il Sole 24 ore. STEFAN MARCHIORO: ECONOMIA APPLICATA AL TURISMO a.a. 2010-2011. - PowerPoint PPT Presentation

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Economia e Management del turismoDestinazioni e imprese nel mercato turistico globale

Origini ed evoluzione degli studi e delle metodologie di ricerca

* Aldo D’Elia, Edizioni Il Sole 24 ore

STEFAN MARCHIORO: ECONOMIA APPLICATA AL TURISMO a.a. 2010-2011

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1.1 LA FASE PIONIERISTICA DELLA RICERCA: DAL PRIMO NOVECENTO AL DOPOGUERRA

1. Gli studi del Novecento: dall’industria del forestiero al turismo globale

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I pionieri ….

Lo studio del fenomeno del turismo sia in chiave economica sia in chiave socio-culturale sono un fatto relativamente recente che ha conosciuto in Italia una delle sue tappe fondamentali.I primi tentativi di sistematizzazione della “industria del forestiero”, risalgono agli inizi del Novecento.I primi studi sono stati intrapresi a cavallo tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento sono opera di autori europei: Thorstein e Veblen e successivmente Scwink, Morgenroth, Stradern, Schullern, Hunziker, Krapf, Troisi e Mariotti

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Fernàndez FusterSecondo la suddivisione operata da Fuster (1991), la "prima generazione»¹ di studiosi lamenta:

_scarsa autonomia _scarso rigore scientifico degli studi dedicati al turismo _assenza di metodi validi _mancanza di terminologia_dipendenza dalle scienze economiche e sociali generali.

¹ Fuster teorizza una cronologia degli studi sul turismo basata sulla loro suddivisione in periodi corrispondenti con le quattro grandi fasi dello sviluppo turistico cui appartengono altrettante generazioni di studiosi. I quattro periodi sono così datati: I. dagli inizi del Novecento alla seconda guerra mondiale, II. dal dopoguerra agli anni Settanta, III. negli anni Settanta, IV. Dagli anni Ottanta ad oggi

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I primi decenni del Novecento

_ sforzi per la coniazione delle prime definizioni da attribuire al fenomeno del turismo_sperimentazione di criteri e parametri per il suo studio sistematico

Individuazione delle radici delle moderne scienze del turismo: - fase di sperimentazione la cui paternità può essere attribuita tanto a singoli autori quanto a vere e proprie scuole

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Angelo Mariotti

«filone italiano»Il primo testo per lo studio del turismo pensato per usi didatticiIndustria del forestiero in Italia: economia politica del turismo, 1922Nel 1929 Mariotti fonda presso l’ENIT – di cui sarà prima direttore generale poi presidente – la “Raccolta di studi e pubblicazioni del Centro studi turistici”

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Angelo Mariotti

Raccolta di studi e pubblicazioni del centro studi turistici, 1933

I titoli e gli argomenti risultano per l’epoca piuttosto elaborati e le loro valenze rimasero attuali

per un lungo arco di tempoEbbero una vasta eco all’estero, talché l’opera nel suo insieme può considerarsi uno dei primissimi filoni di studi scientifici del turismo, seppure al di

fuori di un contesto accademico ufficiale

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Angelo Mariotti

Corso Di Economia Turistica, Istituto Geografico De Agostini, stampato nel 1933Opera considerata il primo moderno manuale di economia del turismoÈ considerato in Europa, con i suoi numerosi scritti, uno dei precursori degli studi economici di turismo, insieme ad una schiera di colleghi svizzeri, tedeschi e francesi citati nella sua opera principale.

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«turismo veicolato»Il clima politico dell’epoca non fu estremamente favorevole

per l’espansione e il consolidamento del movimento turistico a causa dell’avvento nei decenni successivi delle

grandi autocrazie europee, per le quali il turismo era sinonimo di democratizzazione.

Sia il regime fascista sia quello nazista elaborarono pianificazioni ad hoc per l’organizzazione delle

vacanze di impiegati ed operai dell’apparato bellico in apposite località, dando vita a un progetto di

turismo veicolato o di regime con il chiaro intento di controllare le variabili sociali messe in moto da

questo pericoloso fenomeno

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Il turismo come fattore di stabilizzazione tra le nazioni

Nel 1935 un Norval dà alla luce uno dei primi manuali di turismo internazionale nel quale si afferma che « umanamente parlando non vi è

dubbio che non esiste forza più potente del movimento turistico per calmare la paura e l’odio che circonda le nazioni» (Hall 2004)

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Hunziker e Krapf

Negli anni Trenta-Quaranta compaiono alcuni contributi scientifici la cui natura non risultava più

esclusivamente di matrice economica.Nel 1942 Hunziker e Krapf pubblicano il Trattato

generale del turismo.Dieci anni dopo Krapf pubblica la Sociologia del

turismo che, di fatto, apre a un approccio interdisciplinare per lo studio del fenomeno del

turismo introducendo un metodo di analisi largamente condiviso e diffuso da quel momento

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1.2 L’AVVENTO DEL TURISMO DI MASSA E LA CRITICA ALLO SVILUPPO TURISTICO

INCONTROLLATO DEGLI ANNI SESSANTA

1. Gli studi del Novecento: dall’industria del forestiero al turismo globale

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Inquadramento storicoL’avvento della seconda guerra mondiale e la ricostruzione economica segnano il passo anche per il turismo, le cui attività risultano praticamente azzerate fino alla fine degli anni Quaranta, per poi riprendere quota nel decennio successivo con una poderosa crescita, insieme alle attività economiche.Negli anni Cinquanta cresce e si consolida la consapevolezza del fatto che il turismo, con la sua crescita esponenziale, costituisce una realtà economica rilevante dalle molteplici implicazioni, soprattutto di tipo socio economico e anche di tipo ambientale.I grandi valori derivanti dalle costituzioni liberali postbelliche accompagneranno il primo ed il secondo boom economico di molte nazioni occidentali, Italia compresa, e garantiranno anche il diritto alle ferie retribuite e la fruizione della cultura e dello svago per tutti.

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L’industria senza ciminiere

Il turismo, che in questa fase viene anche considerato come «l’industria senza ciminiere», assume i numeri di un fenomeno economicamente rilevante per intere regioni del pianeta (Lofgren,2001).

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Seguendo la cronologia di Fuster:

2_Gli studiosi di seconda generazione, relativa al periodo in questione, sull’onda dei consistenti flussi turistici provenienti dai paesi sviluppati sosterranno la necessità di creare uno «sviluppo turistico integrato» nelle aree insulari del Mediterraneo, del Pacifico e dei Carabi. Tra di essi Clement, Davis, Lickorish e Peters

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Seguendo la cronologia di Fuster:

3_ Queste tesi verranno però quasi subito avversate da buona parte degli studiosi di terza generazione, che si collocano a cavallo della seconda espansione del turismo di massa, ovvero negli anni Settanta e oltre.Gli studi di vari autori (Kadt, Erisman, Foster, Harrington, Jafari, Mathieson, Wall, Turner, Youngh) si contrappongono a uno sviluppo turistico incontrollato e ancora privo di modelli razionali.

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Seguendo la cronologia di Fuster:

Inoltre, parte della dottrina (Nasch, Jurado,Arrones) pone l’accento su alcuni aspetti e implicazioni che derivano dagli assetti geopolitici dell’epoca, mettendo in luce, negli investimenti turistici effettuati nei paesi in via di sviluppo delle lobby appartenenti ai paesi ricchi, la presenza di effetti socioeconomici tipici del colonialismo e dell’imperialismo, apostrofando polemicamente tale dinamica e addebitandovi il carattere egemonico delle relazioni sottostanti, nonché lo sfruttamento sconsiderato delle risorse locali.

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«host and guest»

A partire dagli anni Settanta, uno dei temi forti della sociologia del turismo sarà il concetto di

«host and guest» (Smith, 1989), in parallelo con gli studi sulla culture and tourism

commoditiziaton – ovvero sulla mercificazione del turismo e dei suoi elementi culturali – che

faranno il giro del mondo e tuttora sono ampiamente dibattuti e approfonditi da

economisti, antropologi, geografi e sociologi.

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1.3 L’ESPANSIONE E IL CONSOLIDAMENTO DEGLI ANNI SETTANTA E OTTANTA: VERSO UNA COSCIENZA DI SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE

1. Gli studi del Novecento: dall’industria del forestiero al turismo globale

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Leisure

Negli ultimi decenni del secolo il fenomeno del turismo assume un ruolo sempre più di primo piano nelle democrazie industriali, nelle quali la domanda di leisure diventa un fenomeno socioeconomico di enorme portata, di dimensioni globali

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Livello istituzionale

L’IUOTO (International Union of Official Travel Organization), nato dopo la seconda guerra mondiale, lascia il posto dal 1970 all’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo), oggi agenzia specializzata delle Nazioni Unite – in seguito UNWTO (United Nations World Tourism Organization).

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Associazionismo internazionale tra studiosi

Aggregazioni come l’AIEST (Associazione internazionale degli esperti scientifici di turismo)

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Discipline

Molti studiosi (Burkart, Medelik, Butler, Mc Cannel, Van den Berghe, Jafari, Defert e altri) contribuiscono in questa fase al consolidamento di discipline come la sociologia del turismo, l’antropologia del turismo, la geografia del turismo e il management del turismo.

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In ItaliaSul filo della terza e della quarta generazione di studiosi italiani², che per la verità non si tramandano molto in termini dottrinali se non la consapevolezza delle criticità che accompagnano l’abnorme espansione del settore, si sconta un pauroso ritardo rispetto alla comunità internazionale nei campi degli studi superiori di turismo e della ricerca, nonostante il fatto che il paese sia stato tra i primi al mondo a istituire insegnamenti accademici di turismo.

²La quarta generazione italiana di studiosi proviene da esperienze accademiche tradizionali ma dedica al turismo e ai diversi ambiti disciplinari a esso legati buona parte della propria attività di ricerca. Ci si riferisce soprattutto a Costa, Manente, Rispoli, Antonioli Corigliano, Candela, Gardini, Bresseo, Zeppetella e altri.

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Assenza di corsi accademici in ItaliaAlla fine degli anni Ottanta l’ordinamento nazionale non dispone di alcun percorso quadriennale di studi superiori di turismo, mentre in Germania, Gran Bretagna e Svizzera i numerosi corsi accademici e master di turismo facevano già registrare un notevole numero di iscritti – una situazione ancora più paradossale alla luce del fatto che in quegli anni l’Italia risultava ai primi posti della classifica mondiale per numero di arrivi stranieri, per posti letto alberghieri e tra i paesi più dotati di risorse turistiche. L’assenza di corsi accademici nel campo del turismo ha finito con il ritardare enormemente il formarsi di una generazione di ricercatori e di studiosi del settore, contrariamente a quello che invece è accaduto all’estero.

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1.4 XXI SECOLO: LA RICERCA DELLA QUALITA’ E DELLA CREATIVITA’ NELL’ERA DEL TURISMO GLOBALE

1. Gli studi del Novecento: dall’industria del forestiero al turismo globale

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Quarta generazioneGli anni recenti corrispondono al periodo di pieno esercizio della cd quarta generazione, una nutrita comunità di studiosi che comunica a livello globale via web attraverso numerosi siti specializzati sul coordinamento e sulla diffusione della ricerca scientifica del turismo.

Il dibattito in corso verte ancora una volta sugli «effetti collaterali» del turismo.

Con l’affermarsi del turismo globale sono sorte nuove questioni, come la relazione tra la dimensione globale e quella locale.

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Quarta generazione

Sembra maturare la consapevolezza della dilatazione del fenomeno turistico che, per dirla con uno dei suoi maggiori esponenti, «crea una sproporzione tra la sua crescita e la conoscenza di se stesso e tutto ciò che questa crescita implica» (Fuster, 1991)

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Approccio olisticoNel pieno del processo di globalizzazione del turismo, la tendenza sembra essere quella di un approccio olistico al fenomeno, caratterizzato una visione sistemica di tutti gli elementi (materiali ed immateriali) che fanno parte, donde il concetto di «spazio turistico».

L’attenzione appare riservata alle tematiche ricorrenti del dibattito socioeconomico generale (sostenibilità, salvaguardia delle risorse, misurazione degli impatti socio-antropologici, qualità dei servizi e dei prodotti, valorizzazione delle risorse umane, pianificazione e gestione dello spazio turistico) seguendone in parallelo l’evoluzione.