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Professionalità e gap nell'offerta formativa Vicenza, 05/05/2015 1 ©MR ENERGY SYSTEMS S.R.L. – Tutti i diritti riservati Ing. Mauro Roglieri Amministratore Unico – MR Energy Systems FARE RETE PER COMPETERE Workshop: Professionalità e gap nell’offerta formativa Efficienza energetica ed energie rinnovabili: La questione energetica Engim Veneto, Vicenza 5 maggio 2015 ©MR ENERGY SYSTEMS S.R.L. – Tutti i diritti riservati «Genesis», Sebastião Salgado Genesis: da dove siamo partiti

Efficienza energetica ed energie rinnovabili: La questione energetica · 2015-07-02 · Workshop: Professionalità e gap nell’offerta formativa ... uno strato da 2,5 centimetri

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Professionalità e gap nell'offerta formativa

Vicenza, 05/05/2015

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Ing. Mauro RoglieriAmministratore Unico – MR Energy Systems

FARE RETE PER COMPETEREWorkshop: Professionalità e gap nell’offerta formativa

Efficienza energetica ed energie rinnovabili:

La questione energetica

Engim Veneto, Vicenza5 maggio 2015

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«Genesis», Sebastião Salgado

Genesis: da dove siamo partiti

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Oggi dove siamo

• Demografia: 7.241.120.000 esseri umani sul nostro Pianeta, aumento 150 bimbi al

minuto, 9000 all’ora, 216.000 al giorno.

• Urbanizzazione: nel 2014, il 54% (3,9 mld) della popolazione vive in aree urbane.

Nel 1950 solo il 30% (746 mln). Nel 2050 sarà il 66%.

• Al 2030 si prospettano 41 megalopoli con più di 10 mln di abitanti.

Fonte: United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2014). World Urbanization Prospects: The 2014 Revision, Highlights (ST/ESA/SER.A/352).

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Oggi dove siamo

• Il cambiamento dell’uso dei suoli ha causato la scomparsa o la conversione ad altri

usi del 70% delle praterie, del 50% delle savane, del 45% delle foreste temperate

decidue, del 27% del bioma delle foreste tropicali.

• Entro il 2030 è prevista una crescita dell’area urbana pari a 1,2 milioni di kmq: una

superficie equivalente a quella del Sudafrica, 3 volte quella urbanizzata nel 2000.

• Un ettaro di suolo contiene 15 tonnellate di organismi viventi: 1,5 kg per mq. Il

suolo conserva una quantità di carbonio molto superiore rispetto all’atmosfera e

indebolire la sua vitalità contribuisce a minacciare la stabilità climatica.

• Perdiamo 24 miliardi di tonnellate di suolo coltivabile ogni anno. Per ricostruirne

uno strato da 2,5 centimetri di Humus su terreno coltivabile ci vogliono circa 500

anni.

• La dimensione dei terreni abbandonati a causa dell’uso insostenibile è pari alla

superficie degli Stati Uniti e Canada (2 miliardi di ettari) ed è maggiore della

superficie globale attualmente occupata dall’agricoltura.

Fonte: Padiglione della Società Civile di Expo Milano 2015 "Terra Viva", presentato a Cascina Triulza da Navdanya International, Banca Etica e Fondazione Triulza.

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Consumi energetici pro-capite

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Trend di consumo globale

Fonte: International Energy Agency (IEA): Key World Energy Statistics

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Consumi energetici ed emissioni di gas serra

Incidenza sul totale delle emissioni di gas serra EU(Fonte: EEA 2010)

Pro-capite a livello globale

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Emissioni di gas serra per Paese

Contributo dei principali attori internazionali

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Energia e politica

• Le questioni legate all’approvvigionamento e

gestione dell’energia sono strettamente

correlate alle politiche:

– Ambientali

– Territoriali

– Finanziarie

– Economico / Sociali

– Ecc.

• A livello:

– Internazionale

– Regionale

– Locale

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Clima e politica

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Clima e stabilità sociale

Sicurezza alimentare

Scarsità o sovrabbondanza di risorse idriche

Conseguenze per l’agricoltura

Cibo

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Clima e stabilità sociale

• Situazione in Bangladesh

• Terza puntata di Scala Mercalli, andata in onda il 14/03/2015

• http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2f09a6cb-96de-4f80-ae23-

130a8d57e62f.html

• Min 55.27’’ – durata 5’. Poi 1hr.03’

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Alcuni rischi

Conflitti e Migrazioni climatiche

• UNCCD agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione: 40% dei conflitti interni agli Stati, negli ultimi 60 anni è

collegato con la terra e le risorse naturali.

• L’80% dei principali conflitti armati nel 2007 è avvenuto nei fragili ecosistemi aridi.

• http://ejatlas.org – Mapping environmental injustice and environmental crime

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Influenza dell’uomo sul cambiamento climatico

Cambiamenti Climatici

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Motivi di preoccupazione

Cambiamenti Climatici

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Emissioni di gas serra dal 1900 ad oggi

https://www.youtube.com/watch?t=60&v=Usm4loP8nSo

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Scenari possibili

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• IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change):

– foro scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite (WMO e UNEP)

– pubblica i rapporti di valutazione dei cambiamenti climatici

– in corso di pubblicazione il Fifth Assessment Report (AR5, 2014)

• UNFCCC (United Nations Framework Convention on ClimateChange)

– siglata il 21 Marzo 1994

– obiettivo "raggiungere la stabilizzazione delle concentrazioni dei gas serra in atmosfera a un livello abbastanza basso per prevenire interferenze antropogeniche dannose per il sistema climatico"

– Ad oggi ratificata da 196 paesi

– Si riuniscono annualmente nelle COP (Conference of the Parties)

Scenario internazionale (1/2)

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Conference of the Parties: breve riassunto

• COP 3 (Kyoto, 1997) ha originato il Protocollo di Kyoto, con target di riduzione delle emissioni per una lista di Paesi, da raggiungere per il 2012

• COP 17 (Durban, 2011) ha stabilito di sviluppare, non oltre il 2015, un nuovo protocollo con obiettivi vincolanti dal 2020

• COP 18 (Doha, 2012) esteso il Protocollo di Kyoto al ‘II Period’ 2013-2020, obiettivi di riduzione (non vincolanti) da definire entro il 2014

• COP 19 (Varsavia, 2013) accordi per la tutela delle foreste tropicali e per sbloccare grandi investimenti, ma scarsi progressi sugli impegni vincolanti

• COP 20 (Lima, dicembre 2014): definizione obiettivi al 2020

• COP 21 (Parigi, 2015): obiettivi legalmente vincolanti dal 2020

Scenario internazionale (2/2)

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UNFCCC – COP 1997 - UN Framework Convention on Climate Change – Protocollo di Kyoto

2012 - Conferenza Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile – Rio +20

Parties with binding targets

Parties no binding targets

Not parties to Protocol

Signatory not ratified

Denounced Protocol

Parties with no targets who previously had them

Politiche internazionali

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COP 21 ParigiDicembre 2015 - Definizione di un nuovo accordo sul clima.

Accordi vincolanti anche per USA e Cina?

Parties with binding targets

Politiche internazionali – Parigi 2015

??

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Adesione al KP

• 3 giugno 2014, Barack Obama: Entro il 2030 le centrali elettriche

statunitensi dovranno ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica

avendo come riferimento il livello di CO2 immesso nell'atmosfera nel 2005

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INCLUSIVE

SUSTAINABLE

SMART

Europa 2020Le politiche europee hanno come obiettivo uno sviluppo e una crescita

economica che siano:

Strategia Europea

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http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nut shell/priorities/sustainable-growth/index_en.htm

Politiche Europee

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I driver della sostenibilità

• Scarsità delle risorse, cambiamenti climatici, crescita della popolazione, questioni

sociali

É necessario sciogliere il binomio crescita economica / uso delle risorse

Politiche Europee

Riduzione delleemissioni CO2

Aumento dellasicurezza energetica

Riduzione dellosfruttamento di

risorse

UE ha intrepreso una serie di azioni, e approvato diverse direttive per supportare tale cambiamento• Europe 2020: Smart, Inclusive, Sustainable Growth

• Energy Performance of Buildings (EPBDII: 2010/31/EC)

• Energy Efficiency Directive (2012/27/EU)

• Energy Efficiency Action Plan

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• La Carbon Footprint (o impronta climatica)

di un prodotto è la quantificazione delle

emissioni di gas serra (GHG) legate

all’intero ciclo di vita del prodottoriportate ad un’unica unità di misura

(CO2eq).

• Nel conteggio sono considerate le

emissioni collegate all’estrazione e

trasformazione delle materie prime, così

come quelle legate alla produzione, al

trasporto, all’utilizzo, al riuso, al riciclo e

allo smaltimento finale del prodotto.

• La CFP è basata su metodologie di

quantificazione standard riconosciute a

livello internazionale.

Il concetto di Carbon Footprint

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• SCOPE 2: emissioni indirette derivanti dal consumo di energia elettrica o calore

acquistati da fornitori esterni utilizzate nel processo produttivo;

• SCOPE 3: emissioni indirette derivanti da attività controllate solo indirettamente,

come ad esempio la produzione e il trasporto delle materie prime, i viaggi

aziendali, gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.

Le emissioni di gas serralegate ad un prodotto sipossono suddividere in treambiti (in inglese ‘scopes’):• SCOPE 1: emissioni dirette

di CO2 derivanti dallacombustione diidrocarburi o altricombustibili fossili edemissioni dirette diprocesso o di altri gasserra diversi dall’anidridecarbonica;

Gli ambiti delle emissioni

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Mitigazione dei cambiamenti climatici

https://www.youtube.com/watch?t=52&v=liYvZNIHhr8

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La carbon footprint viene richiesta / utilizzata in numerosi programmi obbligatori o volontari di CSR aziendale, ad esempio:

The CRC Energy Efficiency Scheme (previously known as the Carbon Reduction Commitment) is a mandatory carbon emissions reporting and pricing scheme to cover all organisations using more than 6,000MWh per year of electricity (equivalent to an annual electricity bill of about £500,000).

Utilizzo globale

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Europa 2030 – Nuovo pacchetto Clima Energiahttp://ec.europa.eu/clima/policies/2030/index_en.htm

Politiche Europee

-40% di emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990

+27% di copertura dei consumi di energia mediante produzione da fonti rinnovabili

+ 27% di riduzione dei consumi finali mediante l’adozione di misure di efficienza energetica

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Strategia Energetica Nazionale (2012)Quattro principali obiettivi

Strategia Energetica Nazionale

• Ridurre il gap di prezzo dell’energia rispetto alla media UE, agendo sui costi e sulle

altre componenti (fiscali e di sistema)

• Raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo Clima-Energia 2020 (cosiddetto “20-20-20”)

• Continuare a migliorare la sicurezza di approvvigionamento, soprattutto nel

settore gas, e ridurre la dipendenza dall’estero

• Favorire la crescita economica attraverso lo sviluppo sostenibile del settore

energetico

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Politica nazionale – Efficienza Energetica

Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102• Di recente pubblicazione (GU 18 luglio 2014 n. 165)

• Recepisce la Direttiva 2012/27/EC

• Contenuti di principale interesse:

Art. 3: Obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico da conseguire al 2020

Art. 4: Piano d'azione nazionale per l'efficienza energetica (PAEE)

Art. 5: Obbligo di riqualificazione edifici PA

Art. 6: Requisiti minimi di efficienza energetica per le PA (edifici e GPP)

Art. 7: Obiettivi vincolanti di risparmio nazionale 2014-2020 (60% con CB)Art. 8: Obbligo diagnosi energetiche per le grandi imprese (<2015)

Art. 12: Certificazione dei soggetti operanti nel settore dei servizi energetici

Art. 14: Promozione dei contratti di rendimento energetico (EPC)

Art. 15: Istituzione del fondo nazionale per l’efficienza energetica

Art. 16: Sanzioni

Art. 17: PAEE triennale da trasmettere alla CE

• Attori coinvolti: Pubblica amministrazione / Grandi Imprese / Piccole medie imprese

• Fondo: 800 milioni di euro dal 2014 al 2020

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Obiettivo Nazionale EE – 2000/2020

Strategia Energetica Nazionale

Tale obiettivo viene aggiornato dal DL 102 del 4 Luglio 2014:

20 Mtep (2000-2020) (SEN 2012) vs 25,5 Mtep (2014-2030) (DL 102/14)

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Politica nazionale – Efficienza Energetica

Obiettivi vincolanti EE 2014-2020• L’obiettivo minimo di risparmio cumulato è pari a circa 25,5 Mtep di energia finale

• Almeno il 60% della riduzione dei consumi di energia primaria è garantito dal

meccanismo dei certificati bianchi

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Politica nazionale

Note/Problemi

• Politica Nazionale ‘poco convinta e poco organizzata’

• Strategie economiche poco allineate con il raggiungimento degli obiettivi

• Numerose le procedure di infrazione proprio sui temi ambientali

• Scarsa diligenza nella fase applicativa delle norme e poco rispetto delle regole

• Pubblica amministrazione primo esempio negativo invece di caso studio (strumenti

come PPA poco utilizzati, criteri ambientali minimi nelle gare..)

• Situazione di crisi in generale non favorisce un’azione coraggiosa a sostegno della green

economy e a discapito di quella che rimane essere una delle voci principali degli incassi

dello stato, i proventi dalle accise e dalle attività energetiche partecipate statali,

direttamente proporzionali ai consumi

• Politica energetica nazionale è da anni orientata dalle varie lobby