Efit World n.5

Anno IIDicembre 2012 05

In questo numero

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L .U. W.

à di ts er l e Wvi on n

U d e a r

r i se mbi oL

à di ts er l e Wvi on n

U d e a r

r i se mbi oLLa fitoterapia a tavola

Il Ginkgo Biloba L.

Profumi agrumati per il benessere - parte II

Star bene in inverno

Nutrizione e sport

La linea Set Aromatico

L’associazione: Efit Foundation

Le rubriche

Libera Universitàdel Wonderismo

Il Lusso Naturale

Costruite una pergola nel deserto coi vostri pensieri prima ancora di costruire una casa tra le mura della città. Poiché come accogliete chi torna a casa al crepuscolo così dovete col vagabondo in voi, distante e solo.

La vostra casa è il vostro corpo ingrandito. Cresce nel sole e dorme nella tranquillità della notte. Non sogna forse la vostra casa? E sognando lascia la città per il bosco o la sommità della collina?

Kahlil Gibran

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è la linea di prodotti 100% naturali, dedicati allo skincare che assicura ogni giorno il migliore rituale di bellezza per la pelle

1) sicuri per la – massima tollerabilità, anche per le pelli più sensibili, grazie all'uso esclusivo di materie prime di origine vegetale lavorate in minima parte per conservarne tutta l'efficacia e i principi attivi

2) sicuri per il – solo prodotti provenienti dai più qualificati laboratori al mondo e certificati da rigorose garanzie internazionali

3) sicuri per l' e per gli – fino al 60% in meno di energia in fase di produzione, grazie a imballaggi ricavati da produzioni ecosostenibili e materiali riciclabili. Massima attenzione per gli animali, non impiegati per i test

4) sicuri per l' – produttività e crescita del Made in Italy, nel rispetto dell'economia e di condizioni di lavoro dignitose nei paesi d'origine

5) sicuri per il – alta qualità a un prezzo equo perché svincolato da logiche pubblicitarie e packaging superfluo, a favore della massima resa del prodotto

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linea riservata alla grande distribuzione

E anche il 2012 se ne va. Considerato che è stato un anno complicato non credo che lo rimpiangeremo facilmente. Seppure ho l'impressione che fra qualche tempo lo ricorderemo come un momento cruciale della nostra vita, una sorta di spartiacque. Il 2013 e gli anni a venire non saranno molto differenti, non serve essere docenti di economia per capirlo, e bisognerà sapersi adeguare a nuove regole di vita. Bisogna però imparare a farlo con stile, migliorando laddove possibile e innovando dove pare sia tutto stantio, riconquistando tempi e spazi rilevanti. Sarà retorica ma il mondo va avanti e non è interessato alle nostre lamentele quotidiane. Questo editoriale di fine anno vuol essere quindi un breve racconto di ciò che si è fatto ed un'anticipazione di ciò che faremo per dimostrare che le idee non mancano e che, se giustamente applicate con modi e tempi dovuti, funzionano. La Efit, lo dico con orgoglio, nel 2012 ha fatto la sua parte. Dal debutto della gamma Home con le linee Travel Size e Set Aromatico, alla nascita della splendida Crystal, fino alla My Efit, prima linea di qualità nella Grande Distribuzione Organizzata, che proprio in questi giorni viene presentata all'Ipercoop di Terni. È nata la L.U.W. Libera Università del Wonderismo, divisione didattica di Efit, mutuata da quella Libera Università Me.Na.Bi. che tante soddisfazioni ci ha dato in passato, e che pur mantenendo la Medicina Naturale e la Fitoterapia al centro del suo programma improntato su un percorso di benessere, lo ha ampliato apportando altri punti di vista, come si evince dal piano di studi. L'Associazione Culturale Efit Foundation, che sta proseguendo il suo percorso di creazione di un modello di sviluppo anche oltre confine e che si concretizzerà nel biennio 2013/2014, è oramai una realtà che si consolida giorno dopo giorno nel territorio, onorando le aspettative poste come base di lavoro nell'autunno di un anno fa. Il Magazine, che avete tra le mani, fresco di nuove copertine che racconteranno da qui in avanti le gamme prodotto, con immagini e frasi che compiono cinque anni dalla loro creazione. Il suo obbiettivo: diventare uno strumento di informazione cartaceo di alto livello con una équipe di lavoro, quella dell'Efit World sempre più numerosa e determinata ad ottenere i risultati prefissati.È quindi con tale spirito gagliardo che ci accingiamo ad affrontare il nuovo anno, selezionando il passato e vivendo nel futuro con visioni e focalizzazioni ben chiare.In ultimo: il nuovo progetto web. La Efit si avvarrà infatti di un vero e proprio portale che raccoglierà tutto il 'suo mondo'. L'Efit World on line diventa la corona dove saranno posizionate le varie gemme: dalle otto gamme prodotto (Therapy, Health & Beauty, Food, Sun, Fitness, Home, Crystal e My Efit) che formeranno dei veri e propri siti specializzati, alla Libera Università del Wonderismo, che affiancherà alle lezioni settimanali i nuovi seminari monotematici; dall'Associazione Culturale Efit Foundation che promuoverà incontri nazionali ed internazionali al Magazine sfogliabile in versione web con l'accesso diretto all'universo dei social network (facebook e twitter in primis). A sostegno del tutto la musica e i suoni creati per Efit dal maestro e compositore Fabio Barili (importante rappresentante del Movimento Wonderista). Non un semplice loop, ma uno studio approfondito sul percorso di Efit in espressione musicale. Tutto coordinato per poter accedere rapidamente e semplicemente con un solo click. Un palcoscenico per presentare nuovi prodotti, recensioni, video e quant'altro parli del 'mondo Efit' e con uno spazio innovativo dedicato agli acquisti on line. Siamo convinti così di poter offrire al nostro pubblico uno strumento di giusta informazione e valido approfondimento per accedere in modo privilegiato all'Efit World.

Vi lascio con un augurio di sereno Natale e fruttuoso Anno Nuovo.

“Affrontate la realtà così come è, non com'era o come vorreste che fosse”. John Francis “Jack” Welch (Ceo di General Elettric dal 1981 al 2001)

Valerio ZafferaniAmministratore Unico Efit srl

[email protected]: 346.5872813


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La magia degli olii in un Set ... ‘su misura’


Combinazione, abbinamento, corredo di accessori, o più semplicemente 'Set': un

concetto che ha in se tutta l'armonia della completezza e il conseguente senso di

equilibrio così caro ai sensi, perfettamente in linea con la filosofia di Efit Home.

Non è un caso infatti che, a ridosso dell'ultima gamma nata in casa Efit, arrivino i Set a

fare da complemento ideale alle Travel Size, già amatissime.

Efit Home si arricchisce dunque di una nuova referenza, strizzando l'occhio stavolta a

chi ama dare un tocco di personalità anche ai propri trattamenti di bellezza: nascono

così i Set Aromatici della gamma Efit Home, vere e proprie coccole per il corpo e la

mente.

Olio di Mandorle dolci abbinato a pregiati olii essenziali da miscelare di volta in volta

per dare carattere al proprio trattamento. Il tutto racchiuso in una 'nuvola' di organza

delicatamente ambrata.

Originario dell'Asia, dove vanta una storia secolare, l'olio di Mandorle dolci (le uniche

mandorle commestibili, ndr) è da sempre considerato il 'padre' degli olii vegetali da

massaggio per la sua ricchezza in proteine, acidi grassi (palmitico, laurico, miristico ed

oleico) e vitamine A ed E, che lo rendono ideale per combattere la disidratazione della

pelle, l'insorgere delle rughe, irritazioni, dermatosi, e preparare i muscoli all'attività

sportiva.

Un concentrato di virtù che ha in sé tutto il profumo e l'energia dell'Asia, dei suoi

secolari rituali di bellezza, unito alla forza di purissimi olii essenziali, 100% naturali, in

grado di agire su mente e corpo nella massima sicurezza.

Sicurezza che si ritrova sulla pelle quando impiegati nei trattamenti di bellezza,

sicurezza che si ritrova nell'aria quando usati per l'aromaterapia e la deodorazione di

ambienti.

Un binomio da calibrare su misura, in grado di appagare i sensi con le fragranze più

rilassanti come la Lavanda, il Patchouli e l'Arancio dolce, di temprare l'umore grazie

all'energia della Cannella, della Menta piperita o del Pepe nero, e al tempo stesso di

apportare alla pelle tutti i principi attivi delle piante utilizzate.

Un esempio? La Lavanda e il Rosmarino per un'azione purificante, l'Ylang Ylang per

idratare e distendere i tratti del viso. Le combinazioni possibili però, sono tante,

ciascuna pensata per adattarsi ai gusti di chi deciderà di prendersi del tempo e

regalarsi tutto il benessere e la qualità di un rituale di bellezza targato Efit.

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Set Aromatico disponibile nelle seguenti fragranze:

Arancio dolceBergamottoCipresso

Eucalipto LemongrasseLimone

Mandarino verde

Menta piperita

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Cannella LavandaMandarino rossoPepe nero

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La qualità con naturalezza

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Il Ginkgo Biloba appartiene alla famiglia delle Ginkgoaceae .La pianta è originaria della Cina, è un albero millenario, robusto che resiste all'inquinamento; le parti impiegate per le preparazioni erboristiche sono le foglie .Il Ginkgo è l'albero più antico sulla terra, per questo gli vengono attribuiti benefici sulle malattie legate alla senilità. Biloba indica bilobato, perché ha due foglie staccate ma che sono unite tra di loro da una lamella; le due foglie tendono a separarsi anche se sono indissolubilmente legate, e simboleggiano il principio dello Yin e dello Yang, del Maschile e del Femminile, del principio secondo il quale la realtà è regolata dagli opposti. E per questo si attribuiscono alla pianta virtù magiche e curative. La pianta è usata da millenni in Cina. Le foglie del Ginkgo si infilano tra le pagine dei libri per tenere lontano i parassiti della carta, i semi di Ginkgo sono molto apprezzati, una volta tostati si chiamano pa-kewo e sono molto nutrienti, 67% di amido, 15% di albumina, 3% di grassi, 15% di fibre.Il Ginkgo, nella sua composizione chimica, possiede Flavonoidi, derivati dalla quercitina, kempferolo, isoramnetina, e Bioflavonoidi derivati dell'apigenolo, che sono gingketina, isogingkgetina e bilobetina, acidi ginkgolico e idroginkgolico, alcoli ginkgolo e bilobilolo, composti triterpenici ginkgolidi a,b,c,, il sesquiterpene, il bilobalide dalla struttura simile a quelle dei ginkgolidi, idrocarburi, alcoli alifatici, catechine, proantocianidine.Eccellente esempio di fitocomplesso è l'estratto totale di Ginkgo biloba che mantiene tutto il potenziale presente nella pianta; le foglie del ginkgo contengono dei potenti allergeni, gli acidi ginkgolici, che sono rimossi dagli estratti in uso corrente.

ATTIVITA' CLINICHE ED ANTIOSSIDANTIGli eterosidi dei flavonoidi agiscono come antiradicalici, i bioflavonoidi hanno una attività vasodilatatrice periferica, equivalente a 3/4 della papaverina, migliorano in modo rapido e notevole la microcircolazione cerebrale agendo sui disturbi funzionale, vertigini, disturbi della memoria, e della parola, utile nelle turbe della senescenza di tipo psico-comportamentale, ottimi risultati nel trattamento delle emicranie e cefalee.I ginkgolidi e i flavonoidi, agiscono sul sistema circolatorio, evidenziando l'aumento della irrorazione cerebrale del tono venoso, hanno attività antiaggregante piastrinica e antiradicali liberi, utili per la memoria e l'attività cerebrale; in caso di vertigini , cefalee, emicranie, instabilità di umore, cattiva circolazione, emorroidi e ronzii auricolari. Impiegato anche nei problemi digestivi è un depurativo; i rimedi ricavati dalla polpa e dalle noci di Ginkgo rafforzano i reni e aiutano a contrastare l'enuresi notturna, sono anche impiegati nei problemi sessuali e nell'impotenza .ll Ginkgo è un vasoregolatore, vasodilatatore delle arterie, vasocostrittore venoso, rinforza la resistenza capillare, inibisce la aggregazione piastrinica, diminuisce la permeabilità capillare, migliora l'irrorazione tissutale, attiva il metabolismo cellulare a livello corticale aumentando la captazione di glucosio e ossigeno. Nelle arteriopatie e nell'insufficienza circolatoria riduce il rischio di emboli (da usare in questo caso solo sotto stretto controllo medico), risulta utile nella claudicatio intermittente dovuta a depositi di colesterolo, nei dolori e nei crampi ai polpacci dovuti a cattiva circolazione sanguigna, allevia l'impotenza migliorando l'afflusso di sangue al pene, aiuta nelle degenerazioni maculari della retina e nell'asma cronico.

L’intero articolo è disponibile sul sito: www.phytosonline.it

Dott.ssa Rosaria Ferreri [email protected]

E S T R AT T IF L U I D I

La natura in una goccia

Glycyrrhiza G.

Hamamelis V.

Harpagophytum P.

Hypericum P.

Humulus L.

Inula H.

Leonorus C.

Melilotus O.

Melissa O.

Orthosiphon S.

Passiflora O.

Raphanus S. N.

Ribes N.

Salix A.

Schisandra C.

Silybum M.

Taraxacum D. L.

Thymus V.

Tilia E.

Trifolium P.

Vaccinium M.

Vitex A. C.

Zea M.

Zingiber O.

Achillea M.

Astragalus M.

Angelica A.

Arctium L.

Berberis V.

Betula A.

Calluna V.

Camellia S.

Capsella B. P.

Carum C.

Centella A.

Chrysanthellum A.

Cinnamomum Z.

Cynara S.

Cimicifuga R.

Crataegus O.

Eleutherococcus S.

Equisetum A.

Erythraea C.

Eugenia C.

Fraxinus E.

Fucus V.

Gentiana L.

Ginkgo B.

FITE

Per l’invio del prontuario scrivere a:[email protected]

Profumi agrumati per il benessere del corpo e della mente (parte II)


ARANCIO DOLCE Citrus sinensis o aurantiumQuest'olio viene estratto dalla scorza dell'arancio. Composizione chimica: a-pinene, sabinene, mircene, limonene, linalolo, cumarine, citronellale, nerale e geraniolo. Proprietà terapeutiche: antidepressivo, calmante, antinfiammatorio cutaneo, antisettico, antispasmodico, carminativo, colagogo, diuretico, disintossicante, immunostimolante, sedativo e tonico.Indicazioni: dispepsia, insonnia degli adulti e dei bambini, patologie del sistema respiratorio e digestivo, problemi circolatori periferici, ritenzione idrica, sensazione di gambe pesanti con edema, stress. É particolarmente indicato per pelle grassa, rugosa e asfittica. Precauzioni: è considerato un olio sicuro, ma è fotosensibilizzante. Associazioni: quest'olio si miscela bene con: oli speziati, floreali ed in particolare con pepe nero, cannella, chiodi di garofano, zenzero, incenso, sandalo e vetiver.

BERGAMOTTO Citrus aurantium var. bergamiaComposizione chimica: a-pinene, mircene, limonene, a-bergaptene, b-bisabolene, linalolo, acetato di linalile, nerolo, acetato di nerile, di geraniolo e a-terpineolo. Proprietà terapeutiche: analgesico, antidepressivo, antinfiammatorio, antifungino, antisettico, antispasmodico, diuretico, stomachico, calmante, cicatrizzante, deodorante, digestivo, febbrifugo, vermifugo e vulnerario. Indicazioni: anoressia, convalescenza, depressione, isteria, infezioni di varia origine, incluse quelle della pelle, paura, stress. Per chi ha problemi della pelle è utile in caso di: acne, eczema, foruncoli, psoriasi, seborrea. Precauzioni: è considerato un olio sicuro, ma è fotosensibilizzante. Associazioni: quest'olio si miscela bene con: pepe nero, salvia sclarea, cipresso, incenso, geranio, jasmine, mandarino, noce moscata, arancio, rosmarino, sandalo, vetiver e ylang-ylang.

LIMONE Citrus LimonumComposizione chimica: a-pinene, canfene, b-pinene, sabinene, mircene, a-terpinene, linalolo, b-bisabolene, limonene, trans-a-bergamotene, nerolo, cumarine. Proprietà terapeutiche: antianemico, antibatterico, antireumatico, antisclerotico, antisettico, battericida, carminativo, cicatrizzante, depurativo, diaforetico, diuretico, emostatico, febbrifugo, fluidificante sanguigno, immunostimolante, ipotensivo, insetticida, tonico venoso e vermifugo. Indicazioni: artrite, epistassi, cefalea, costipazione, dispepsia, emicrania, ipertensione, problemi del sistema circolatorio, digestivo e respiratorio, reumatismi. É molto indicato in caso di ritenzione idrica, cellulite, fragilità capillare, smagliature, sovrappeso. Per chi ha problemi della pelle è utile in caso di: acne, couperose, eruzioni cutanee, foruncoli, macchie scure della pelle, pelle grassa e anelastica, punture d'insetti, verruche. Precauzioni: è considerato un olio sicuro, ma è particolarmente fotosensibilizzante. Inoltre in alcuni soggetti può causare irritazioni cutanee.Associazioni: quest'olio si miscela bene con: benzoino, elemi, eucalipto, finocchio, geranio, ginepro, lavanda, neroli, rosa, sandalo.

Dott.ssa Tiziana PeruzziNaturopata

Consulente in tecniche e discipline del [email protected]

Mobile: 349 2650670

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Nel prossimo numero: Mandarino e Pompelmo

La fitoterapia a tavola: il carciofo


Il carciofo è una pianta erbacea perenne appartenente alla

famiglia delle Composite, ogni regione presenta le sue peculiari

cultivar che a seconda delle tecniche agronomiche e di

coltivazione possono differire nella composizione e nelle

proprietà nutrizionali. Tra i presidi Slow Food ricordiamo il

carciofo bianco di Petrosa, il violetto di Castellammare o di

Sant'Erasmo, il carciofo spinoso di Menfi, il carciofo di

Perinaldo; esistono inoltre tante altre varietà spinose (violetto di Toscana, spinoso di

Albenga) e non spinose (violetto di Catania, il Romanesco). Derivato dal cardo

selvatico, originario di Cartagine e delle regioni Mediterranee è conosciuto fin

dall'antichità degli Egizi, dei Greci e dei Romani e fu introdotto in Europa, nel

medioevo quando gli Arabi lo portarono dall'Africa settentrionale in Spagna. Il nome

italiano di questa pianta deriva proprio dall'arabo kharshuff, attraverso lo spagnolo

alcachofa, ed è stato coltivato dagli orticoltori del nuovo Rinascimento italiano ed

introdotto in Francia a seguito delle guerre d'Italia Napoleoniche.

Le proprietà nutrizionali del carciofo sono innumerevoli: oltre a contenere proteine e

carboidrati è fonte di vitamine (A, C, tiamina, riboflavina, niacina) e minerali (Potassio,

Sodio, Calcio, Fosforo, Magnesio, Zinco, Rame); altre molecole bioattive del carciofo

appartengono alla classe dei polifenoli: flavonoidi come la apigenina, la luteolina e la

quercetina con potente azione antiossidante e ricordiamo infine la cinarina dalla

importante azione depurativa che conferisce il sapore amaro. Molto digeribile

soprattutto se consumato crudo il carciofo è energetico, stimolante, aperitivo, tonico

epatico (colagogo), tonico cardiaco, depurativo del sangue, antitossico, diuretico

(favorisce l'eliminazione dell'urea, del colesterolo in eccesso e dell'acido urico) ma

ostacola la secrezione lattea nelle nutrici. E' indicato quindi consumarlo nei periodi di

astenia e superlavoro, durante la crescita, in caso di congestione e insufficienza

epatica, per l'insufficienza renale, oliguria e litiasi; fa bene contro i reumatismi, la gotta

e l'artrite.

Dott.ssa Maria Cristina Belfiore

Biologa Nutrizionista

Informazioni e contatti:

Mobile: 328.3283790 - [email protected]

http://www.mcbelfiore.altervista.org/

Carciofi crudi in insalata

Ingredienti: carciofi crudi, olio

extravergine di oliva q.b., succo di

limone

Procedimento: eliminare dai carciofi

le foglie più esterne fino ad ottenere il

cuore del carciofo morbido; tagliare le

cime delle foglie rimaste ed eliminare

le parti esterne alla base; tagliare a

metà e se il carciofo è troppo maturo

svuotarlo dalla barba interna; affettare

con un coltello affilato ottenendo fette

sottili; se necessario per evitare che i

carciofi scuriscano immergerli in

acqua e limone. Utilizzare le fettine di

carciofo così ottenuto per arricchire

insalate miste invernali; per esempio

insalate a base di radicchio e rucola

che potranno essere insaporite con

scagl ie di formaggio e erbe

aromatiche come menta e timo.

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Via del Leone, 37 - TERNI - tel. 0744.471180


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Sentieri Berberi

Olio di Arqanper capelli

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E

EEFIT SUN…o come mantenere il benessere

e traghettarlo attraverso l'inverno.

L'ultimo sole d'autunno ci ha lasciati, la vita all'aria aperta diventa più faticosa e i nostri

terrazzi cominciano a temere il grigio inverno.

Cosa mettere nei vasi questo mese per mantenere la colorata magia dei fiori?

Con l'intervento di forbici, guanti di cotone, un piccolo rastrello e del concime nuovo

daremo un aspetto “solare” alle nostre terrazze anche nelle giornate tediose.

Curare e guardare i fiori è una vera e propria terapia antidepressiva.

Sia coltivati in terra che recisi in un bel vaso hanno, in effetti, poteri straordinari.

Studi recenti di neurofisiologia hanno rivelato che la serotonina, le endorfine e la

dopamina vengono attivate quando li guardiamo, li tocchiamo e li annusiamo.

Il fiore che più si adatta a traghettarci fino alla primavera inoltrata è quello della camelia.

Con il suo colore bianco-rosato, dall'apparenza delicata, ci darà emozioni ogni volta che

lo guarderemo, lo sfioreremo.

Darà alla nostra mente l'immagine della rinascita, della vitalità e della bellezza.

Altra bella pianta invernale colorata è l'erica, i cui fiorellini bianchi, rosa, rossi o porpora

crescono rigogliosi e resistenti.

E poi che dire dei ciclamini così allegri e vellutati? In questo periodo dell'anno ci regalano

delle bellissime fioriture che dureranno anch'esse tutto l'inverno e, cosa non trascurabile,

potranno rifiorire l'anno successivo.

I fiori hanno il potere di curare l'anima. Non dovrebbero mai mancare su di una scrivania e

su un mobile di casa.

Chiediamo informazioni al nostro vivaista di fiducia per mantenere loro il giusto equilibrio

dei sali minerali, per rispettare il riposo vegetativo o scegliere il tipo di drenaggio.

Potremo coltivare tranquillamente in vaso molte piante purchè si conoscano e si

rispettino la loro individualità.

®Copyright Efit

ETM

FITfood

Nèctar PlusTM

ACTIVE MANUKA

MIELE di Manuka dalla Nuova Zelanda

La La MeravigliaMeravigliadella della NaturaNatura

Nutrizione e sport: uso/abuso degli integratori


Una buona e sana alimentazione dovrebbe essere alla base dello stile di vita di tutti noi per far funzionare al meglio il nostro organismo e mantenerlo sano e giovane il più a lungo possibile. Ciò è vero per qualunque persona che svolga una vita più o meno sedentaria e ancor di più lo è per chi pratica uno sport e richiede al proprio corpo un lavoro intenso con un alto livello di consumo energetico.

Certamente il dispendio calorico e la mole di lavoro è diversa tra chi fa dello sport un piacevole passatempo, utile per rilassarsi dopo una giornata intensa di lavoro, e chi invece lo pratica ad alti livelli agonistici.

Chi attira la mia attenzione invece sono coloro che si trovano nella zona di mezzo tra i due esempi precedenti, chi va in palestra per esempio in cerca di “super prestazioni” sperando di veder crescere il proprio bicipite come in Braccio di Ferro, magari con l'aiuto degli “spinaci” di nuova generazione.

Molto facilmente si associa ad un'intensa attività sportiva l' (ab)uso di integratori, come per esempio proteine in polvere, amminoacidi ramificati, acido linoleico coniugato, più noto come CLA, e creatina; purtroppo il loro abuso è in aumento perchè considerati “soltanto” integratori alimentari, al di fuori di quelle che sono le vere e proprie sostanze dopanti.

La maggior parte dei consumatori non sanno che questi, apparentemente innocui, integratori possono compromettere la funzionalità renale, causando un picco dell'azotemia, o alterare quella epatica; possono inoltre causare problemi metabolici importanti, come l'aumento della perdita di calcio. Inoltre, se vengono associati anche ad una dieta iperproteica, soltanto una parte sarà impiegata per “ricostruire” ed aumentare la massa muscolare; l'eccesso sarà accumulato come riserva di tessuto adiposo.

Il consiglio è quindi quello di adottare una sana ed equilibrata alimentazione, se possibile costruendocela ad hoc per ognuno di noi, dosando bene i tre fondamentali macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi. Per farlo abbiamo a disposizione un “Patrimonio culturale immateriale dell'umanità” (UNESCO): la Dieta Mediterranea!

Dieta non è privazione, ma stile di vita, benessere fisico e mentale. L'alimentazione mediterranea quotidiana fornisce tutti i nutrienti necessari per praticare sport e sentirsi in forma e non potrà mai essere sostituita da integratori o supplementi dietetici.

Dott.ssa Sonia Pimponi

Nutrizionista

[email protected]

Mobile: 331 1924267

Gli Olii della Linea Sport

ArticolazioneCircolazioneTonicoRilassanteBase massaggio

E


QUANDO È IL MICROCLIMA A FARE LA DIFFERENZA …

«Creare un buon ambiente lavorativo può aumentare del 30% la produttività della propria impresa e fino al 47% la customer satisfaction».

Opinione condivisa da molti, sebbene Il Sole 24 Ore, la consideri piuttosto un dato di fatto incontrovertibile, ravvisabile in qualunque realtà, indipendentemente dal contesto di riferimento.

Studi recenti condotti su numerose fasce di lavoratori americani ed europei, dimostrano infatti che le organizzazioni più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un 'clima interno' disteso e collaborativo.

A tal proposito Robert Levering (per citare l'esempio più autorevole, ndr), presidente e fondatore del Great Peace to Work Institute, da oltre dieci anni impegnato in ricerche e studi sulle imprese in materia di ambiente lavorativo, ha individuato i tre fattori principali che aiutano a creare un buon clima in azienda:

• buone relazioni coi colleghi

• l'orgoglio e la stima per ciò che si fa

• la fiducia nelle persone per cui si lavora

Essere a capo di un'impresa, dirigere un ente significa anche, dunque, potere - e dovere- incidere sui diversi fattori che, nell'insieme, permettono di creare le condizioni per lavorare con serenità e profitto dentro l'organizzazione.

Un prologo lungo il mio, dirà qualcuno, ma necessario a tessere le fila di un discorso più ampio che punta a dare ad Efit la giusta collocazione in termini di merito e gestione aziendale.

Nessuna piaggeria, piuttosto l'intenzione di dire che sì, in tempi di crisi è (ancora) possibile lavorare in un clima sereno, di armoniosa collaborazione in cui ciascuno è spinto a 'fare bene' prima di tutto perché ha chiaro il fatto che fare bene per l'azienda significa far bene per se stessi. Quel pizzico di sano egoismo, insomma, che tradotto sul lavoro recita come un karma proficuo.

Nove mesi di Efit sono bastati a farmi capire quanto importante sia il clima che si respira in azienda, a farmelo ricordare – forse – visto che da tempo lo avevo dimenticato, fino a farmi rinascere.

Ricette non ce ne sono, o forse sì, bisognerebbe chiederlo al Presidente … credo che tutto stia nella formazione e nella corretta gestione del lavoro per obiettivi: dare il massimo di sé è possibile solo e quando si creano le condizioni per potersi esprimere al meglio, per poter mettere in gioco le proprie skills matchandole fra loro, guidati da un management deciso che vuole il bene della propria azienda. Efit lo fa, in molti dovrebbero farlo lasciando da parte sterili competizioni e ancor più sterili orgogli professionali che alla lunga (ma neanche tanto, visto le condizioni in cui versa la nostra economia) si traducono in un'eutanasia autoinflitta.

La politica dei piccoli passi ha ancora molto a insegnare, sia per lo stato di salute dell'azienda che sottende, sia per i traguardi realisticamente raggiungibili che può porsi senza il rischio di arrivare col fiatone.

L’azienda

E

shuiatzu

marzia

Federica RossiResponsabile [email protected]

Mobile: 345 4051586

« Dove l’artediventa

eleganza »

Terni (TR) Via Guglielmi, 29tel. 0744 441369

Scatti da Efit


La Rosa Moscheta secondo Efit

L'inverno è la stagione dell'anno che comprende i mesi più freddi. Considerato che le parti del corpo più esposte sono essenzialmente il viso e le mani è importante avere a disposizione un prodotto naturale che ci aiuti a proteggere, riparare e rigenerare la pelle dalle temperature basse.

Vi presentiamo quindi un prezioso alleato: l'olio vegetale di Rosa moscheta.

In questi ultimi anni l'olio di Rosa moscheta, come l'olio di Argania spinosa (vedi Magazine n. 3 giugno 2012) è stato portato alla ribalta da una moda legata soprattutto all'estetica. Spesso le informazioni e pratiche non rendono onore all'efficacia di tali olii che il pianeta ci consegna. Approfondiamo.

Questo arbusto appartiene alla famiglia botanica delle Rosacee (nome botanico Rosa rubiginosa). La pianta di Rosa moscheta, anche chiamata "Rosier muscat" o "Rosa mosqueta", o anche "Cynorrhodon", molto simile alla nostra Rosa canina, cresce nel Sud America, in Cile e sulle Ande in un clima freddo e piovoso.

L'olio di Rosa moscheta Efit, ricavato dalla spremitura a freddo dei suoi semi, ha una consistenza densa e presenta una composizione di acidi grassi polinsaturi con una percentuale particolarmente interessante, poiché arriva a concentrazioni di circa 36% di acido alfa linolenico o Omega 3 che, abitualmente, si trova solo nei pesci azzurri (da cui l'odore caratteristico). Questa particolare composizione oltre agli effetti riscontrati negli altri olii polinsaturi, è in grado di agire con notevole efficacia sulle cicatrici e sulle scottature grazie alla presenza di grandi quantità di acido trans-retinoico (retinolo-vitamina A) fortemente attivo, che permette alle cellule di ricrescere e svilupparsi. Si tratta quindi di una metodologia idratante e riparatrice che agisce in profondità.

E' inoltre ricco di vitamina F che, insieme agli acidi grassi (mono e polinsaturi), conferisce a questo olio proprietà antiossidanti, protettrici, addolcenti, ammorbidenti per la pelle. Restituisce quindi splendore e flessibilità, preservando la cute da un prematuro invecchiamento. Queste proprietà fanno di quest'olio un eccellente alleato per la lotta contro gli effetti dell'età.La presenza, inoltre, del circa 40% di acidi linoleici (Omega 6) stimola le difese immunitarie dell'organismo e sono efficaci per il trattamento di problemi dermatologici.

Puro o miscelato con altri olii vegetali o essenziali, è eccellente in tutti i casi sopra descritti. L'utilizzo quotidiano sul viso e sul collo con massaggio circolare rigenera la pelle restituendole luminosità e morbidezza. Infatti, in sostituzione della crema da notte o da giorno si rivela utile per prevenire e trattare le rughe, le pelli devitalizzate, desquamate e secche. Adatto inoltre per le mani, soprattutto se screpolate.

La sua azione esterna si estende, quindi, a numerose situazioni: cicatrici da ustioni, da intervento chirurgico, ipertrofiche, cheloidi, ipercromiche o detraenti, rughe, invecchiamento prematuro, macchie di vecchiaia, pelle disidratata, devitalizzata, secca, smagliature, acne, couperose, eczema, psoriasi, alterazioni tessutali da trattamenti antitumorali.

L'olio di Rosa moscheta, grazie alla combinazione di Omega 3 e Omega 6 è un grande alleato non solo per la bellezza ma, e soprattutto, per il benessere a 360° tanto al femminile quanto al maschile.

L’inverno

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Rosa Moscheta secondo Efit

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Bella, ironica e tremendamente sincera nel dare giudizi in fatto di cosmetici&co.: si chiama Serena,

vive a Roma, e da poco più di un anno condivide le sue esperienze di bellezza e cura del corpo con

la beauty community di YouTube nel suo canale 'SirioMakeup'. Una sorta di 'diario di bordo', che le

consente di fornire spunti di riflessione a chi è dall'altra parte del pc, nella speranza di dare una

mano nella giungla dello shopping sfrenato e non soccombere alle fauci del mercato più feroce.

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Salve a tutti!

Oggi vorrei parlarvi di una scoperta recente targata Efit, sperando di poter essere di aiuto a chi non

ha ancora le idee chiare riguardo il mondo del 'naturale' e cosa, realmente, è più adatto al proprio

tipo di pelle.

Il Sapone Nero di Efit è un esfoliante delicato (adatto anche alle pelli più sensibili) composto da olio

d'oliva, glicerina e da un ingrediente a mio avviso 'multifunzionale', vale a dire l'estratto di

eucalipto.

'Perché multifunzionale?', direte voi, ve lo spiego subito: oltre a stimolare la circolazione e

contribuire al processo di rigenerazione cellulare, ha anche un gradevole effetto balsamico … così

gradevole che, non vi nego, dal trattamento ha tratto beneficio anche la respirazione, messa a

dura prova dal raffreddore!

Essendo molto delicato non ha controindicazioni per l'uso frequente.

Non contiene infatti particelle abrasive, ma agisce comunque con decisione sulle cellule morte

senza provocare arrossamenti. Prelevando una noce di prodotto, inizialmente si ha l'impressione

di non poterlo gestire per la sua consistenza gelatinosa, ma niente paura: miscelandolo con un po'

di acqua calda si riesce a massaggiarlo sul viso senza problemi. Dopo averlo lasciato agire

qualche minuto, è bene munirsi di una spugna o, ancora meglio, di un guantino esfoliante (tipo il

Kessa, che fra l'altro rientra nella gamma Efit Health & Beauty) per poi procedere alla rimozione con

abbondante acqua tiepida.

Terminata la pulizia, la pelle è come rinata: davvero non si può chiedere di meglio alla natura!

Sul corpo, procedo con un trattamento a settimana mentre sul viso, avendo una pelle

tendenzialmente secca, preferisco aspettare una quindicina di giorni fra una pulizia e l'altra,

facendo attenzione a non avvicinarmi troppo alla zona occhi, dove l'azione balsamica

dell'eucalipto non consentirebbe di tenere gli occhi aperti.

In conclusione, lo avrete capito, il mio giudizio è ottimo, al punto da non poterne più fare a meno. E'

arrivato proprio quando credevo che non esistesse un trattamento esfoliante delicato ma efficace,

ribaltando ogni mia convinzione. A giovarne, poi, è stata anche la salute, visto che in inverno la

sottoscritta è una donna 'perennemente raffreddata'!

Un vero e proprio trattamento professionale alla portata di tutti, a casa come in Istituto.

Io ho scelto Efit…..e voi?

Alla prossima!

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anche per appuntamento

«La rivoluzione

parte dalla testa»


Ognuno di noi ha una sua sfera di interesse, ovvero l'insieme delle materie che, per mestiere, diletto o curiosità, approfondisce più della media. Per ogni argomento quindi si ha una determinata “soglia” di approfondimento oltre la quale ci si accontenta dei pareri altrui o di informazioni generiche.

L'economia, differentemente dall'accezione comune che le viene attribuita e che si riferisce in realtà all'economia politica, letteralmente significa “regole della casa” o “norme che regolano l'ambiente che ci circonda” dove la regola o norma non afferisce strettamente ad un postulato impositivo quanto alla soddisfazione di un bisogno attraverso il miglior metodo possibile.

Dalla rivoluzione industriale in poi la percezione del tempo è cambiata radicalmente, all'incremento di beni e necessità sono aumentate le possibilità di viaggiare, comunicare, informarsi ma sembra che il tempo stesso subisca una compressione il cui nefasto effetto è derivarne un metodo per cui sia possibile fare qualsiasi cosa in un tempo ristretto.

Il diritto sorge nel momento in cui sorge la società – ubi societas, ibi ius – e schiere di filosofi, antropologi, giuristi ed umanisti si sono interrogati sull'interpretazione e la coesistenza di un diritto naturale e di quello positivo, in cui il primo prescinde dalla legiferazione umana mentre il secondo è proprio quello imposto dalle norme create e volute da una società.

Il legante di questi concetti è la sostenibilità, parola ormai inflazionata le cui sfaccettature sono infinite.

La sostenibilità intesa comunemente è un concetto relativamente recente, nato circa 40 anni fa allorché si ebbe il primo “Rapporto sui limiti dello sviluppo” e consiste nell'equilibrio tra il soddisfacimento dei nostri bisogni e la non compromissione delle risorse future. In altre parole una azienda si dice sostenibile quando il suo impatto sull'ambiente è zero.

Nella nostra storia recente abbiamo pensato molto allo sviluppo, alle enormi possibilità di spostamento e comunicazione, curandoci però poco o nulla della sostenibilità dei mezzi con cui si raggiunge tale scopo.

Recentemente si è invece imposto sempre con più insistenza il tema del naturale, del biologico/biodinamico, del sostenibile, dando vita ad un assioma – talvolta inesatto – per cui sostenibile è sinonimo di buono.

Includere la sostenibilità nella nostra sfera di interesse è necessario ma lo è altrettanto, dati gli enormi interessi in gioco, discriminare i comportamenti che lo sono realmente – sostenibili – da quelli che lo sono solo in apparenza, celando magari una scarsa efficienza di base o l'onerosità ambientale dello smaltimento di un qualsiasi bene, una volta giunto a fine vita.

Tutto ciò al fine di essere sostenibili a noi stessi, riconoscendo quali siano le nostre reali esigenze e modificando, per quanto possibile, i nostri comportamenti nella direzione di una economia di vita più sana e rispettosa in primis verso noi stessi.

Da un recente rapporto riguardante il settore alimentare, ad esempio, circa un terzo di ciò che compriamo è destinato alla pattumiera. Diventare dei consumatori più responsabili è quindi un'azione che migliora la nostra economia e l'ambiente che ci circonda.

Enogastronomia e Economia

CALENDARIO LEZIONI

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Libera Università

del Wonderismo

Colore come salute mentale: effetti benefici dei colori - Orietta Tribolati

(Arti visive) – 7/1/2013

Storia della letteratura e delle religioni - Augusto Scano

(Psicostoria) – 14/1/2013

Principali patologie del quotidiano II - Dr.ssa Paola Battistini

(Medicina naturale) – 21/1/2013

Utilizzo dei fitoterapici II - Dott. Marco Menichelli

(Fitoterapia) – 28/1/2013

Storia dell'arte e della filosofia europea - Augusto Scano

(Psicostoria) – 4/2/2013

Suoni moderni, etnici e orientali – M° Fabio Barili

(Musicologia) – 11/2/2013

Sensibilizzazione dei consumatori verso prodotti a km zero – Simone Antonelli

(Enogastronomia) – 18/2/2013

Lo spettacolo teatrale: gli elementi che costituiscono la performance –

Dott. Paolo Manganiello(Teatro didattico) – 25/2/2013

Il veterinario come guida al rapporto uomo-animale nel contesto urbano –

D.ssa Irene Iannotti(Veterinaria) – 4/3/2013

Come si vede uno spettacolo: didattica della visione – Dott. Paolo Manganiello

(Teatro didattico) – 11/3/2013

Storia del vino I – Simone Antonelli (Enogastronomia) – 18/3/2013


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In questo ambito è sicuramente buona norma ritornare ad apprezzare i prodotti di stagione, magari coltivati in modo naturale da aziende a basso impatto in cui i tempi di produzione sono rispettosi della qualità del prodotto finale ed i cui costi sono solo apparentemente maggiori in quanto, come detto, la possibilità di risparmiare sugli sprechi è enorme.

La conclusione è naturale e consiste nel dedicare il giusto tempo alle cose, per una migliore economia di vita, intervenendo positivamente su noi stessi con regole sane, e cercando di essere consumatori consapevoli e responsabili al fine di vivere una vita sostenibile per noi stessi, per chi ci circonda e per le generazioni future.

La lezione in praticaRisotto delicato alla zucca.

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di riso

300 gr di zucca gialla

1 cipolla

50 gr di burro

100 gr di parmigiano reggiano

½ bicchiere di vino bianco

Olio

Pulire la zucca dai semi e farla a dadini, far soffriggere delicatamente la cipolla nell'olio con l'aggiunta di poca acqua e una volta imbiondita aggiungere i dadini di zucca (qualora siano troppo consistenti si possono preventivamente lessare in acqua bollente per qualche minuto). Aggiungere il riso (Carnaroli o Vialone nano) e procedere alla tostatura per 5 minuti mescolando spesso. Sfumare con il vino bianco ed aggiungere mano mano acqua calda salata (o brodo che però, se troppo saporito, potrebbe compromettere la delicatezza del piatto). Quando mancano 5 minuti alla fine della cottura aggiungere il parmigiano grattugiato amalgamandolo al risotto. A fine cottura spegnere il fornello ed aggiungere il burro. Attendere un paio di minuti e servire il risotto.

Volendo aggiungere qualche nota di sapore si può utilizzare un rametto di rosmarino, la salsiccia sbriciolata oppure delle scaglie di mandorla. A completamento direttamente sul piatto di portata. Per aumentare la cremosità del piatto si può invece ridurre a purea parte della zucca con un mixer e cuocerla nello stesso modo.

Vino consigliato: Soave classico INAMA, bianco veneto secco da uve Garganega la cui delicatezza ben si sposa con questo piatto. Temperatura di servizio 8/10°

Simone AntonelliDocente L.U.W. di Enogastronomia

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Corso di Studi in Scienze del Benessere

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PIANO DI STUDIO - ANNO I (32 lezioni per 64 ore tot. c/o A.C. Esattopposto - via Manassei, 21/23 05100 Terni - ORE 20.30 - 22.30) ? Medicina Naturale – docente: Dr.ssa Paola Battistini 1. Il concetto di "Salute" secondo la Medicina Occidentale e Non Convenzionale - 1/10/2012* 2. Le emozioni: come possono determinare lo stato di malattia e di salute – 22/10/2012* 3. Principali patologie del quotidiano I – 26/11/2012 4. Principali patologie del quotidiano II – 21/1/2013 5. Tecniche di rianimazione – 6/5/2013 ? Fitoterapia – docente: Dott. Marco Menichelli 1. Introduzione alla fitoterapia – 8/10/2012* 2. Principali costituenti chimici delle piante e loro caratteristiche – 29/10/2012* 3. Utilizzo dei fitoterapici I – 3/12/2012 4. Utilizzo dei fitoterapici II – 28/1/2013 5. Integrazione tra medicamenti fitoterapici e farmaci – 13/5/2013 ? Musicologia: organologia e pratica – docente: Maestro Fabio Barili 1. Suoni antichi e occidentali - 5/11/2012 2. Suoni moderni, etnici e orientali – 11/02/2013 ? Veterinaria – docente: Dott.ssa Irene Iannotti 1. Il veterinario come guida al rapporto uomo-animale nel contesto urbano – 4/3/2013 2. L'approccio zooantropologico alla pet therapy 20/5/2013 ? Enogastronomia – docente: Simone Antonelli 1. Incentivazione all'uso di materie prime stagionali in cucina – 12/11/2012 2. Abbinamenti virtuosi – 17/12/2012* 3. Sensibilizzazione dei consumatori verso prodotti a km zero – 18/2/2013 4. Storia del vino I – 18/3/2013 5. Storia del vino II - 27/5/2013 ? Psicostoria – docente: Augusto Scano 1. Storia Europea – 15/10/2012* 2. Antropologia culturale – 19/11/2012 3. Storia della letteratura e delle religioni – 14/1/2013 4. Storia dell'arte e della filosofia europea 4/2/2013 5. Geopolitica – 29/4/2013 ? Teatro didattico – docenti: Dott. Paolo Manganiello / Dott.ssa Chiara Palumbo 1. Storia del teatro: dall'età classica fino ai giorni nostri – 10/12/2012 2. Lo spettacolo teatrale: gli elementi che costituiscono la performance - 25/2/2013 3. Come si vede uno spettacolo: didattica della visione - 11/03/2013 4. Laboratorio: espressione corporea. Lo spazio, il tempo, la voce - 8/4/2013 5. Laboratorio: analisi e comprensione di un testo teatrale o poetico. Letture espressive/artistiche -22/4/2013 ? Arti visive – docenti: Orietta Tribolati / Dott.ssa Deli Avena 1. Colore come salute mentale: effetti benefici dei colori - 7/1/2013* 2. Il linguaggio dei suoni per produrre salute e benessere – 25/3/2013 3. Gestione e comunicazione dei mercati dell'arte – 15/4/2013 ? Discussione della Tesi – 8/6/2013 (facoltativa) ………………………………………………………………………………………………………… NB: Il simbolo "*" posto accanto ad alcune date indica "Open Day", vale a dire lezioni gratuite aperte al pubblico COME ISCRIVERSI Telefonicamente: 0744/309298 con successivo invio della scheda di iscrizione E-mail: [email protected] con inoltro della scheda di iscrizione scannerizzata Via fax: 0744/301952 inviando la scheda di iscrizione alla LUW - Libera Università del Wonderismo QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Iscrizione al corso di studi : € 280,00 - Iscrizione a singole lezioni: € 19,00La quota include aperitivo di benvenuto, materiale didattico, attestato di frequenza, pubblicazione tesina finale sul Magazine Trimestrale Efit World® CONDIZIONI SPECIALI Iscritti appartenenti allo stesso nucleo famigliare, potranno usufruire dello sconto del 10% sulla quota d'iscrizione. Tale condizione non si applica nel caso dell'iscrizione alle singole lezioni.

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Via Servilia, 50 Passo Corese - Fara Sabina (Rieti)Tel 0765/484043 Fax:0765/484373

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1-2 Dicembre XV Edizione del Convegno « »Vivi la Conchiglia

Momenti di L.U.W.

Dr.ssa Paola Battistini - La 1^ Lezione

Augusto Scano

M° Fabio Barili

Dr.ssa Paola Battistini

Dott. Valerio Zafferani

Dott. Marco Menichelli e le piante

Simone Antonelli - La teoria

Simone Antonelli - La pratica

Il Salterio

Il Registro di classe

Gli appunti di Scano

La Ghironda

FITF O U N D A T I O NE

Wonderismo

‹‹Crediamo che ogni civiltà degna di questo nome debba partire dalla cultura e dall'arte da cui derivano l'etica, l'economia, l'organizzazione e la politica nella sua accezione pura di servizio››.

(dal Manifesto del Wonderismo di Efit Foundation)

Il è un movimento artistico e culturale italiano nato nel giugno del 2012 per definire una corrente di pensiero che intende promuovere la crescita e lo sviluppo della società contemporanea attraverso la conoscenza del proprio territorio, la cultura e l'arte.

I wonderisti esplorano ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione ufficiale del movimento si deve all'imprenditore italiano Valerio Zafferani e allo scrittore Augusto Scano.

Storia

Per "Wonderismo" si intende quel vasto movimento culturale che, iniziato nel pieno della crisi economica 2008-2012, ha come caratteristica principale la riscoperta dell'uomo e lo sviluppo della società in cui vive, attraverso il recupero dei valori forti della tradizione culturale europea, senza dimenticare la sana contaminazione da parte di culture diverse. Il nome, tratto dall'inglese 'Wonder' (lett. 'meraviglia'), sta appunto a sottolineare l'esigenza di tornare a stupirsi della realtà chiedendosi il perché delle cose, abbandonando di fatto l'immobilismo e la meccanicità di pensiero proposti (e imposti) dal progresso economico. Nessuna ricetta di vita, né tantomeno di economia, piuttosto un 'percorso umano' fatto di arte, cultura e territorio. Un movimento che nasce per essere concreto, distante dalle correnti filosofiche e prettamente esistenzialiste che lo hanno preceduto, perfettamente in linea con il pensiero e il modello economico contemporaneo. A gettare le basi del Wonderismo, già nel 2007, è l'imprenditore umbro Valerio Zafferani che, forte dell'esperienza maturata nel settore della fitoterapia e dell'eco-bio, inizia a diffondere sul territorio uno stile di pensiero nuovo, aperto al mondo e alla cultura in ogni sua declinazione. Ma è l'incontro con Augusto Scano e il sodalizio nato nel 2010 a dare l'input definitivo all'operazione. Nel marzo 2012 viene pubblicato il manifesto culturale che dà voce al movimento e nel giugno dello stesso, viene ufficialmente tenuto a battesimo con il nome di 'Wonderismo' al cospetto del pubblico e degli artisti coinvolti.

Il progetto formativo

Espressione concreta del quinto punto del manifesto programmatico (cfr. Magazine n. 2 – marzo 2012), il progetto di Libera Università fondato nell'ottobre 2012 su un concetto allargato di 'conoscenza', in cui le singole discipline non rappresentano momenti a sé stanti di divulgazione, ma singole fasi di un unico processo formativo. Non un corso di pittura affiancato da un altro di fotografia o scultura, bensì un percorso artistico integrato, in cui ciascuna materia si armonizza alle altre creando scambio e compartecipazione, al fine di dare all'allievo una visione globale delle cose.

L'arte wonderista

Nelle opere è quasi sempre costante la ricerca del dinamismo e dell'azione; a partire da soggetti che esprimono l'essenza della crisi e del disagio – leva dalla quale muove lo spirito wonderista – fino ad arrivare a rappresentazioni di rinascita e vita vissuta, l'arte wonderista è caratterizzata dalla forza e dalla spinta verso il futuro.

Dalla pittura alla scultura passando per la fotografia d'autore e altre forme di arti figurative, il Wonderismo conta oggi su un'importante scuderia di artisti messa in piedi dalla pittrice Rubinia (Orietta Tribolati) con il supporto dell'intero staff Efit Foundation e la collaborazione di nomi importanti nel panorama artistico italiano.

Copyright Efit Foundation

Wonderismo


Al Semaforo Rosso la pizza è digeribile! Il segreto: il binomio tempo e temperatura, cioè la maturazione dell'impasto. Una buona pizza non deve mettere sete o risultare intollerante. La maturazione del nostro impasto necessita di lunga lievitazione e di riposare in frigo ad una temperatura di 2 / 4 gradi. Durante questo lungo riposo avviene una reazione che fa aumentare la presenza di aminoacidi (la parte più piccola delle proteine) e di glucosio (la parte più piccola dello zucchero complesso). Nella fase della cottura, per l'elevata temperatura del forno, avviene la combinazione di questi elementi che rendono la pizza leggera e digeribile.Altrettanto importante è il tipo di farina che andiamo ad utilizzare. Più la farina è forte più il tempo di lievitazione sarà lungo e la pizza perfettamente matura sarà digeribile con una qualità sensoriale notevole.

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IL TEATRO INTEGRATO

Il Teatro integrato si occupa principalmente di persone con difficoltà d’integrazione sociale e quindi del loro benessere. E’ diventato in molte città una realtà di grande importanza e con infinite possibilità sul piano artistico e di sperimentazione.

Con ormai trent’anni di storia alle spalle le aree d’intervento in quest’ambito si sono molto evolute: dalla scuola, al disagio mentale, alla diversa abilità, al carcere, alle differenze culturali e in molte altre situazioni analoghe.

I laboratori teatrali “integrati” offrono sempre nuovi spunti di riflessione e studio in ambito terapeutico, educativo e riabilitativo, oltre che in ambito artistico.

A queste proposte partecipano in numero sempre crescente anche cittadini, studenti e professionisti che intendono dare un supporto fattivo, in un’ottica di autentico volontariato.

Queste persone si trovano ad esperire un percorso che col tempo ha dato e darà loro competenze e spunti di riflessione sempre nuovi. Inoltre i partecipanti possono col tempo crearsi capacità specifiche utili ad intraprendere un reale percorso professionale rivolto al sociale e alle persone in difficoltà.

L’attività dell’operatore teatrale in questo senso è diventata ormai una delle tante possibilità lavorative collegate a questo specifico settore.

Il Teatro integrato si presenta con al fondo un’idea al contempo etica e terapeutica e assume un’importante funzione civile nel cercare di recuperare situazioni sociali anche di forte difficoltà e disagio.

In taluni casi si è arrivati a risultati artistici di altissimo livello, tanto da influenzare le produzioni teatrali - per così dire - “normali”, le stagioni e i cartelloni dei più importanti teatri italiani ed esteri. Alcuni dei percorsi e delle scelte stilistiche collegate a questo genere hanno addirittura fatto cambiare prospettiva alla ricerca e alla sperimentazione di alcuni tra i più famosi registi e pedagoghi di fama internazionale.

I risultati dei laboratori sono molto spesso spettacoli che, oltre a sensibilizzare i cittadini sui temi della “diversità” hanno fatto conoscere un genere di teatro intenzionato a “guardare avanti”, senza retaggi e pregiudizi di alcun genere.

La tradizione, una costruttiva ricerca e l’aspetto terapeutico del benessere hanno accompagnato queste esperienze e le hanno fatte diventare punto di riferimento artistico e d’integrazione sociale.

Dott. Paolo ManganielloOperatore teatrale

Docente di Storia del Teatro presso l’Università degli Studi della Tuscia

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“Non tutti i mali vengono per nuocere”, recita il detto, soprattutto quando – aggiungiamo noi – aprono la strada alla crescita professionale e allo sviluppo economico.

Lo sa bene Roberto Triola, che ha posto il malessere fisico al centro dei suoi studi, conferendo un indirizzo preciso al management di quella che ad oggi risulta una delle più floride realtà imprenditoriali umbre.

“Volevo fare l'architetto da ragazzo – spiega – ma poi per tutta una serie di motivi più o meno futili, mi sono ritrovato a dirigere un centro di medicina fisica e riabilitazione che devo dire, dopo anni di lavoro, mi dà grandi soddisfazioni”.

A onor del vero, va detto che la struttura in questione è tutto fuorché un 'semplice centro', concepito secondo uno stile moderno e lineare che non lascia il passo alla freddezza asettica tipica degli ambienti medico-sanitari, nell'ottica della massima efficienza e del gusto per l'estetica.

Ed è qui, infatti, che si ritrova l'estro creativo di quel ragazzino che sognava di fare architettura e andare in Canada, e che invece, una volta fatta la maturità all'Istituto per Geometri, ha deciso di cambiare rotta spiazzando amici e parenti iscrivendosi all'I.S.E.F. di Perugia (Istituto Superiore di Educazione Fisica, ndr).

“Il percorso – prosegue Triola – lo sceglie la vita. Giocavo a pallone, mi piaceva lo sport, e devo dire senza falsa modestia che ero anche piuttosto bravo: a distanza di anni dico fu normale aver creduto, allora, di poter continuare su quella strada puntando in alto. Le cose, però, non andarono esattamente come le avevo immaginate a 18 anni, per cui a un certo punto riflettendo sul fatto che i benefici dello sport passavano attraverso il 'male fisico' fatto di strappi muscolari, contusioni, distorsioni e via dicendo, improvvisamente mi si accese una lampadina e capii cosa dovevo fare: integrare l'attività sportiva con una fase riabilitativa. Io e Massimo Magli – oggi anche lui terapista della riabilitazione e personal trainer – fummo i primi qui a Terni a coniugare queste due dimensioni, e oggi, dopo aver studiato, girato il mondo e lavorato sodo per mettere in piedi una struttura come questa, sento di aver realizzato un sogno”.

Dal '95, quando Roberto Triola inizia la sua attività da libero professionista, ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, e l'unico rammarico, forse, è quello di aver perso un padre troppo presto, quando era arrivato il momento d'iniziare a godere dei sacrifici di una vita.

“Se fossi cresciuto in una famiglia di medici – spiega – molto probabilmente la mia vita sarebbe stata diversa. Mio padre lavorava alla Polymer (azienda specializzata nel campo della produzione del polipropilene nel polo chimico di Terni, ndr) per cui nessuno ha mai potuto agevolare la mia carriera in alcun modo. Devo dire solo 'grazie' a me, alla mia forza di volontà e alle persone che negli anni mi hanno dato fiducia permettendomi di andare avanti. Menzione speciale – precisa - la meritano i miei due angeli, sempre pronti a darmi man forte, anche nei momenti più difficili: mia madre e mia moglie, preziosissime per l'appoggio incondizionato che mi dimostrano ogni giorno. Un rapporto, il nostro, fatto di rispetto reciproco, che ha generato negli anni il valore aggiunto della stima … una cosa per nulla scontata, anche in famiglia. Dulcis in fundo, 'grazie' a chi da 5 anni, sa darmi la giusta carica per andare avanti e continuare a credere in me: mio figlio Nicholas, vero motore della mia esistenza”.

'Un self made man', che nel tempo ha coinvolto anche la sorella più giovane nel mondo della medicina, consigliandola in virtù dell'esperienza acquisita e dei nuovi sviluppi del mondo scientifico, e che oggi, dunque, si ritrova al fianco una valida collaboratrice con cui progettare un futuro ambizioso, neanche troppo lontano.

“Mia sorella è un affermato chirurgo, con la passione – di famiglia! – per l'estetica, per cui il futuro è in parte già scritto: sono un perfezionista, vivo la mia azienda in divenire, e la immagino già aperta anche alla medicina estetica, non ablativa. La bellezza, dopotutto, non presuppone forse il benessere fisico? Ecco, in questo sono già collaudato”.

Largo dei Banderari, 105100 TerniTel. 0744.309298Fax 0744.301952

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Registrazione del Tribunale di Ternin. 6 del 6/3/2012Editore: EFIT srlDirettore Responsabile: Giovanni Ageratoseguici su:

L’intervista

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Dott. Roberto TriolaTerapista della Riabilitazione

Dottore in Scienze [email protected]

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Efit World n.5