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– 13 – n. 229 Enzo Barillà GLI SQUITTII DI LYNETTE “SQUEAKY” FROMME S alvo casi particolari, le idee che vengono sviluppate in un mio articolo trag- gono spunto da fatti di cronaca o da contingenze fortuite. In questa circostan- za, l’input è venuto da un articolo di giornale che ha richiamato alla mia memo- ria l’ottimo libro Jung and Tarot di Sallie Nichols, acquistato nell’agosto 1986 durante un viaggio di piacere. Ricordavo l’immagine a p. 33 del testo, qui riprodotta: serie di libere associazioni mi hanno invogliato a scrivere le note che seguono. Lynette “Squeaky” 1 Fromme nacque da buona famiglia a Santa Monica, California, il 22 ottobre 1948 alle ore 5:37 (certificato di nascita, archivio Rod- den). A 18 anni viveva però in strada e incontrò il demoniaco Charles Manson (Cincinnati, Ohio, 12 novembre 1934 alle 16:40. Certificato di nascita, archivio Rodden), diventando subito parte devota della sua “famiglia”, i cui seguaci hanno commesso una serie di efferati omicidi tra cui quello di Sharon Tate, incin- ta di 8 mesi e mezzo, all’epoca moglie del regista Roman Polanski. Squeaky non si sarebbe macchiata di crimini di sangue, ma doveva comun- que salire agli onori della cronaca il giorno 5 settembre 1975, data in cui tutta l’Ameri- ca, e il mondo intero, seppero di lei e delle sue gesta. Alle 10:04 con una pistola Colt 45 tentò di uccidere il Presidente degli Stati Uniti Gerald Ford a Sacramento, California. Puntò l’arma, ma fu immediatamente resa inoffensiva dagli uomini del Secret Service, catturata e ammanettata. «Non è partito il colpo» (It didn’t go off). dichiarò con voce cigolante. E nemmeno si comportò bene durante il processo, perché durante l’arringa scagliò una mela in faccia al pubblico ministero, sfondandogli gli occhiali. Sarebbe rimasta in carcere per i successivi 34 anni (salvo una breve pausa di due giorni per evasione dal 1 L’origine del soprannome non è chiara. Potrebbe riferirsi al tono stridulo della sua voce oppure ai versi da lei emessi durante il rapporto sessuale. SST-229-125

Enzo Barillà GLI SQUITTII DI LYNETTE “SQUEAKY” FROMMESecondo Sallie Nichols, il personaggio Squeaky può essere interpretato alla luce del Matto dei Tarocchi. Scrive Nichols:

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Page 1: Enzo Barillà GLI SQUITTII DI LYNETTE “SQUEAKY” FROMMESecondo Sallie Nichols, il personaggio Squeaky può essere interpretato alla luce del Matto dei Tarocchi. Scrive Nichols:

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Enzo Barillà

GLI SQUITTII DI LYNETTE “SQUEAKY” FROMME

Salvo casi particolari, le idee che vengono sviluppate in un mio articolo trag-gono spunto da fatti di cronaca o da contingenze fortuite. In questa circostan-

za, l’input è venuto da un articolo di giornale che ha richiamato alla mia memo-ria l’ottimo libro Jung and Tarot di Sallie Nichols, acquistato nell’agosto 1986 durante un viaggio di piacere. Ricordavo l’immagine a p. 33 del testo, qui riprodotta: serie di libere associazioni mi hanno invogliato a scrivere le note che seguono.

Lynette “Squeaky”1 Fromme nacque da buona famiglia a Santa Monica, California, il 22 ottobre 1948 alle ore 5:37 (certificato di nascita, archivio Rod-den). A 18 anni viveva però in strada e incontrò il demoniaco Charles Manson (Cincinnati, Ohio, 12 novembre 1934 alle 16:40. Certificato di nascita, archivio Rodden), diventando subito parte devota della sua “famiglia”, i cui seguaci hanno commesso una serie di efferati omicidi tra cui quello di Sharon Tate, incin-ta di 8 mesi e mezzo, all’epoca moglie del regista Roman Polanski.

Squeaky non si sarebbe macchiata di crimini di sangue, ma doveva comun-que salire agli onori della cronaca il giorno 5 settembre 1975, data in cui tutta l’Ameri-ca, e il mondo intero, seppero di lei e delle sue gesta. Alle 10:04 con una pistola Colt 45 tentò di uccidere il Presidente degli Stati Uniti Gerald Ford a Sacramento, California. Puntò l’arma, ma fu immediatamente resa inoffensiva dagli uomini del Secret Service, catturata e ammanettata. «Non è partito il colpo» (It didn’t go off). dichiarò con voce cigolante.

E nemmeno si comportò bene durante il processo, perché durante l’arringa scagliò una mela in faccia al pubblico ministero, sfondandogli gli occhiali. Sarebbe rimasta in carcere per i successivi 34 anni (salvo una breve pausa di due giorni per evasione dal

1 L’origine del soprannome non è chiara. Potrebbe riferirsi al tono stridulo della sua voce oppure ai versi da lei emessi durante il rapporto sessuale.

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carcere federale dov’era rinchiusa: voleva rivedere il suo amatissimo guru Char-les Manson, che aveva saputo malato di cancro ai testicoli.). Quei due giorni di libertà le costarono altri 15 anni di prigione, ma nel 2009 fu scarcerata in liber-tà condizionale, e adesso vive nel paesello di Marcy, nello Stato di New York, con il suo cane e il suo compagno, un ex galeotto condannato per omicidio colposo, ma a sua volta grande ammiratore di Manson. Il quale Manson è spro-fondato all’inferno il 19 novembre 2017, giusto una settimana dopo aver festeg-giato i suoi 83 anni.

Le fu chiesto perché aveva puntato la pistola contro il Presidente degli Stati Uniti d’America. A domanda rispose: «Mi ero recata per avere vita. Non solo la mia vita, ma aria pulita, acqua sana e rispetto per la creazione e le sue cre-ature.»

Il personaggio Squeaky Fromme può essere osservato sotto due angolature, tra le tante: i Tarocchi e l’Astrologia.

Jung nella sua vasta opera ha dimostrato che gli archetipi non sono in sé né positivi né negativi, e possono esprimersi in una polarità luminosa oppure oscura.

«In sé l’archetipo non è né buono né cattivo. È un numen moralmente indiffe-rente che solo attraverso lo scontro con la coscienza può diventare l’uno o l’altro o una dualità di opposti. La decisione per il bene o per il male sarà determinata, che l’uomo lo sappia o no, dall’atteggiamento da lui assunto.2»

Secondo Sallie Nichols, il personaggio Squeaky può essere interpretato alla luce del Matto dei Tarocchi. Scrive Nichols:

«A volte l’inconscio tentativo di entrare in contatto con l’eroico, ma non rea-lizzato, potenziale interiore può esplodere con strane e violente modalità. Un famoso esempio degli ultimi anni è costituito dal tentativo di assassinare il presi-dente Gerald Ford, da parte di una giovane di nome Squeaky Fromme. Non contenta di giocare il ruolo archetipico del giullare nella funzione di sfrontato ago della bilancia tra norme e costumi, Squeaky si propose di eliminare l’intero establishment. “Non è partito il colpo” aveva dichiarato. Ma questa giovane Matta poco assennata conseguì una sorta di immortalità quando una sua foto-grafia, munita del rosso copricapo del Matto, apparve sulla copertina della rivi-sta Newsweek del 15 settembre 19753.»

Sempre restando in ambito tarologico, nel poderoso testo di Giovanni Pelosi-ni leggiamo:

«Il Matto è pronto a imbarcarsi su una nave di folli come lui, alla deriva verso il naufragio o verso la scoperta di nuovi mondi4.»

2 C. G. Jung, Psicologia e poesia, Opere, Vol. X/1, Boringhieri, Torino, 1985, p. 377.3 Sallie Nichols, Jung and Tarot, Weiser, York Beach, Maine, 1986, p. 32, 33.4 Giovanni Pelosini, Tarocchi. Gli specchi dell’infinito, Hermatena, Riola, 2016, p. 231.

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Claudio Widmann da parte sua afferma:«Nella prospettiva analitica, l’arcano del Matto costituisce essenzialmente un

coefficiente di inconscietà che si applica a ogni ambito psichico, a ogni catego-ria dell’esperienza, a ogni passaggio dell’esistenza.5»

Cercherò ora di proporre una corrispondenza tra Tarocchi e simbolismo astrologico, da utilizzare a sua volta come chiave di lettura di Squeaky.

Osservando il suo cielo natale, salta subito all’occhio l’angolarità ravvicinata di Nettuno, collocato a solo 4° di distanza dall’Ascendente. E la Luna-Gemelli sta in trigono a questo pianeta. Il soggetto è nettuniano, imbarcato su una nave di folli (la “famiglia” Manson) alla deriva verso il naufragio. Il soggetto si lascia guidare dalle pulsioni provenienti dalle profondità dell’inconscio, su cui non ha alcun comando. L’Io è debole e poco strutturato, incapace di fungere da nocchie-ro di questa nave.

5 Claudio Widmann, Gli arcani della vita, Ma.Gi., Roma, 2010, p. 429, 430.

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Vincent Bugliosi, pubblico ministero nel processo contro Charles Manson, nel resoconto di un interrogatorio avvenuto nel novembre 1969 ci consegna una convincente descrizione di prima mano della “nettunianità” sfaldante, disorien-tante e distruttiva di Lynette Fromme e del gruppo di donne che ruotava intorno alla setta di Charles Manson.

«Erano i primi membri della “famiglia” con cui avevo parlato (si riferisce a Lynette “Squeaky” Fromme e Sandra “Sandy” Good, N.d.A.), e fui subito colpito dalle espressioni del viso. Sembravano irradiare un’intima felicità. Ne avevo visti altri come loro – veri credenti, fanatici religiosi – eppure ero scioccato e impres-sionato. Niente sembrava turbarle. Sorridevano pressoché continuamente, a prescindere da ciò che veniva detto. Per loro, a ogni domanda era stata data risposta. Non c’era bisogno di cercare ancora perché avevano trovato la verità. E la loro verità era “Charlie è amore”. … Malgrado che Squeaky avesse 21 anni e Sandy 25, c’era in loro un aspetto bambinesco. come se non fossero cresciute ma fossero rimaste ferme a un certo stadio infantile. Bambine che facevano gio-chi da bambine. Mi domandavo se tra questi ci fosse l’omicidio. … Parlando con altre donne della “famiglia” lo avevo nuovamente notato: stesse espressioni del

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viso, stesso genere di risposte, stesso tono di voce, stessa mancanza di propria personalità. Questa consapevolezza arrivò come uno shock: mi ricordavano più bambole Barbie che esseri umani6.»

Ho dovuto più volte menzionare il nome di Manson, in quanto strettamente collegato con la nostra “Matta”. La dominante astrologica di costui è chiaramen-te ravvisabile nel fascio di valori Scorpione-Plutone-Marte. In questa genitura tutto è aggressività e complesso anale rilasciato, tutto converge in quell’unica direzio-ne. Personalità carismatica e satanica, esercitava un malefico influsso sui suoi adepti, pronti a tutto pur di eseguire i suoi ordini scellerati.

La forte presa esercitata su Squeaky è, a mio avviso, dovuta a due fattori: il primo è la dominante nettuniana della donna, che l’ha resa particolarmente per-meabile ai richiami del guru, e il secondo a un aspetto di sinastria che vede il Marte di Manson sovrapposto alla Venere di lei.

È un richiamo non spento, perché dalla bocca di Lynette mai uscì parola né di condanna né di rammarico o pentimento per le azioni commesse nel nome di lui.

2° Acquario 2019 (22/01/2019)

OPERE CONSULTATE

– Callahan, Maureen, “Charles Manson’s top follower is now a “friendly” upstate neighbor”, articolo apparso sul New York Post, 17/01/2019.

– Newsweek del 15 settembre 1975– Barillà, Enzo, I mille volti di Nettuno, CreateSpace, Columbia, South Caroli-

na, 2015.– Barillà, Enzo, Incursione nei regni inferi. Analisi astropsicologica di Plutone,

CreateSpace, Columbia, South Carolina, 2016.– Bugliosi, Vincent – Grentry, Curt, Helter Skelter: the true story of the Manson

murders, Arrow books, London, 2015.– Jung, Carl Gustav, Psicologia e poesia, Opere, Vol. X/1, Boringhieri, Torino,

1985.– Nichols, Sallie, Jung and Tarot, Weiser, York Beach, Maine, 1986.– Pelosini, Giovanni, Tarocchi. Gli specchi dell’infinito, Hermatena, Riola,

2016.– Widmann, Claudio, Gli arcani della vita, Ma.Gi., Roma, 2010.

6 Vincent Bugliosi, Curt Gentry, Helter Skelter: the true story of the Manson murders, Arrow books, London, 2015, p. 171, 172.